L’economia degli influencer
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L’economia degli influencer
L'evento "L'economia degli influencer" al Festival dell'Economia di Trento esplora l'impatto economico e sociale degli influencer. Laura Corbetta, presidente di OBE, e Alessandro De Nicola, avvocato, discutono la crescente regolamentazione del settore, la responsabilità dei brand e l'importanza della formazione per gli influencer. Gianluigi Ballarani, esperto di criptovalute, analizza i rischi degli investimenti promossi dai fin influencer e sottolinea la necessità di educazione finanziaria.
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Oggi qua non parleremo di questa vicenda, anche se è innegabile che ha accelerato in qualche modo il processo di regole. Prima di tutto presento gli ospiti che mi accompagneranno in questo viaggio nell'ecosistema digitale. Partiamo da Laura Corbetta, presidente di OBE, l'Osservatorio Branded Entertainment, ma è anche imprenditrice, è CEO e ha fondato Yam 11 2003, una communication company attiva nel mercato dei contenuti. A fianco abbiamo l'avvocato Alessandro De Nicola dello studio Bonelli Erede, presidente di The Adam Smith Society. Gialluigi Ballarani, imprenditore tech, esperto di criptovalute, professore all'università di Pavia, quasi un nostro collega del sole 24 ore perché con noi fa dei podcast dedicati all'educazione finanziaria e ha scritto anche un libro Young Finance, proprio dedicata a più giovani. Con le nuove linee guida della G-Com, gli influencer sono stati equiparati a fornitori di servizi media e audiovisivi, quindi sono responsabili dei contenuti. Si parla di una professione vera e propria, i numeri che davamo prima lo confermano. Laura Corbetta, come OBE, voi state partecipando ormai da mesi al tavolo di lavoro con l'Agicom? Su quali leve bisogna intervenire soprattutto anche alla luce delle nuove piattaforme? Sì, innanzitutto buongiorno, buon pomeriggio a tutti. Faccio due parole sull'osservatorio Brand Entertainment perché in realtà è anche la motivazione per cui probabilmente Agicom ci ha chiamato al tavolo, rappresenta un'associazione che riunisce oltre 80 aziende che in realtà lavorano a diverso titolo sul mercato della comunicazione con l'idea di studiare il Brand Entertainment come leva strategica di marketing. Fate conto che siamo brand, broadcast, redditori, agenzie creative, case di produzione, talent agency, quindi una compagine molto ampia che, occupandosi di Brand Entertainment, quindi di quell'attività di comunicazione dove i brand investono direttamente nella produzione di contenuti che in qualche modo gli aiutano anche a stabilire delle relazioni un po' meno impositive dell'advertising tradizionale ma più legate a un tema proprio di coinvolgimento, di engagement e di interesse da parte delle audience. Chiaramente l'influencer marketing rappresenta uno dei capisaldi del mondo del Brand Entertainment. L'influencer marketing che come diceva Manuela chiaramente è oggi sotto i riflettori di una regolamentazione proprio perché di fatto rappresenta all'interno del mondo della creatività digitale un fenomeno crescente e dove probabilmente l'intervento di Agicom che ci tengo a dirlo è precedente al caso Ferragni, nel senso che noi è da praticamente settembre che siamo stati chiamati da Agicom a un tavolo di consultazione e probabilmente i lavori diciamo richiederanno ancora molto tempo. Parte soprattutto da una serie di considerazioni, la prima è forse una fare chiarezza rispetto alle diverse definizioni di chi sono gli influencer, come si differenziano rispetto al mondo dei content creator che sono mondi un po' diversi e quindi laddove i content creators potremmo definirli dei veri e propri editori, mini editori, editori in proprio, dall'altro magari l'influencer dobbiamo immaginarceli più come quasi dei media quindi degli amplificatori di contenuti che non necessariamente sono prodotti da loro ma magari sono prodotti dalle loro realtà o da terze parti. L'altro aspetto riguarda proprio un po' la centralità e la responsabilità che ha fino ad oggi nel media tradizionale l'editore ha avuto nel senso che l'editore e quindi penso quando parlo di editori penso ai broadcaster televisivi, penso alle radio, penso alla stampa in qualche modo hanno una responsabilità rispetto ovviamente ai contenuti che mandano in onda ma soprattutto ai contenuti alle comunicazioni commerciali che mandano in onda e che in qualche modo devono rispettare delle norme generali e quindi il fatto che siano non ingannevoli, che siano trasparenti, che in qualche modo non siano lesivi anche per esempio dei minori quindi siano a tutela dei minori non siano lesivi o discriminatori. L'altro aspetto che chiaramente oggi però diventa estremamente così complicato un po' da mappare e che mentre prima io ho lavorato 10 anni in televisione nella mia nella mia carriera e ho iniziato quando in realtà c'era Rai e c'era Mediaset e poi si aggirava qualche altro canale televisivo era tutto sommato semplice credo che ancora i broadcaster televisivi conservino l'emesso cioè le 24 ore di messa in onda proprio per fini legali. Oggi capite bene che a fronte di un mercato digitale estremamente frammentato, estremamente diciamo always on dove se pensate i numeri stratosferici di video che vengono caricati ogni ora ogni giorno su youtube avete veramente un'idea dell'immensità dei contenuti che circolano questo si porta dietro un tema poi di dire sì magari facciamo le regole ma poi l'applicazione no il monitoraggio e l'applicazione di quelle regole sicuramente non sarà semplice da attuare. Quindi direi che in questo scenario mi sembra che come dire abbiamo quasi una mappa no di orientamento delle cose importanti da di cui tenere conto compreso il fatto che oggi brand diciamo in un percorso che quello sicuramente di una maggiore responsabilità da parte dei brand anche loro devono giocare la loro parte perché è chiaro che usare l'influencer in maniera così a volte è molto tattica molto legata alle opportunità di performance o di visibilità del prodotto addirittura di conversione non è l'acquisto che influencer o i content creator riescono ad attivare è chiaro che i brand oggi devono in qualche modo essere più consapevoli di un fenomeno dove chiaramente dall'altra parte non hai un dipartimento liga che ti dice no questo non lo puoi dire no questo non lo puoi fare no questo dobbiamo ridurlo e dall'altro abbiamo chiaramente delle persone dei creator magari estremamente giovani chiaramente non preparati sotto un profilo diciamo normativo giuridico e penso che molto spesso anche tanti dei casi di cui si sente parlare siano molto legati a un tema proprio di impreparazione ecco l'altro aspetto forse che dobbiamo mettere a fuoco è proprio un tema formativo che riguarda mi verrebbe da dire l'educazione civica dei bambini a scuola che oltre all'educazione no civica in senso lato quella stradale dovrebbe iniziare ad avere quella digitale almeno nei fondamentali e sicuramente il fatto che per essere influencer o content creator diciamo ci sia più lavoro in realtà ce n'è già tanto da parte anche di grandi operatori come meta come youtube di formazione ma probabilmente non ancora sufficiente ecco io resterei sul aspetto legale perché sicuramente le nuove linee guida impattano ci sono dei contratti di sponsorizzazione dell'influencer da rivedere bisogna evitare potenziali sanzioni o controversi legali avvocato di nicola che come ci si muove cos'è cambiato? Beh diciamo in genere finora si è sempre ritenuto l'influencer una persona molto creativa che per l'appunto poteva esprimersi ma in una situazione in cui non ci fossero delle normative molto stringenti invece oltre alle linee guida che poi porteranno a un codice di condotta mi sa entro il 5 luglio secondo quello che dice la g-com in realtà se uno vede questi poveri influencer dovranno per forza rivolgersi alla seconda professione più antica del mondo che la mia. Dopo se c'è qualcuno un biglietto da visita. Vi recito questo perché sono cose che si vedono fare a teatro non qualcuno recita tutte queste cose di cui non vi ricorderete niente ma tanto per darvi un'idea di cosa è rilevante per la professione di influencer. La direttiva 9313 della UE sulle clausule abusive, la direttiva 2005-29 della UE che invece è sulla pubblicità ingannevole, la direttiva 2031 della UE sul commercio elettronico, la direttiva 2011-83 sui diritti dei consumatori che poi naturalmente le direttive europee si trasformano in normativa italiana quindi molte di queste sono nel nostro codice del consumo. La direttiva 2019 della UE mi fa ridere perché sembra presa dalla nostra normativa omnibus voi sapete che in Italia è tutto omnibus, la direttiva 770 sulla fornitura di contenuti e servizi digitali e infine buon ultimo ancora da attuare il digital services act quindi solo a livello europeo abbiamo sette corpi normativi che sono interessanti. La cosa altrettanto interessante questo ve lo potete vedere da voi è che la commissione europea adesso ha un sito che si chiama influencer legal hub, potete andare e navigare per tutta questa normativa incredibile e dove la commissione pubblica anche dei dati che dimostrano come ci sia bisogno di questo tipo di education. Su questi dati che la commissione monitora con una certa oculatezza sono stati presi ad esempio 576 influencer e seguiti il 97% di questi influencer fa diciamo attività commerciale ma solo il 20% sistematicamente dichiara che i suoi contenuti sono contenuti di pubblicità. Il 78% esercita l'attività commerciale come sua professione principale ma solo il 38% era registrato come tale nel proprio paese. Da noi l'influencer secondo le direttive europee equivale più o meno alla figura dell'imprenditore che prova tutta la sua regolamentazione nel codice civile, alcuni dicono lavoratore autonomo, poco importa, però come dire l'Europa ci dice è un'attività professionale e infine il 30% non ha fornito alcun dettaglio aziendale quindi sotto questo profilo l'Europa si è preoccupata ed è per questo che adesso ha in piedi tutti questi sforzi. In Italia oltre alla varia normativa di attuazione delle direttive europee quindi il codice del consumo che probabilmente molti di voi hanno sentito nominare c'è anche quella che viene chiamata la soft law poi faremo anche qualche esempio nella seconda gira. La soft law cosa è? La soft law sono ad esempio che non è neanche tanto soft le linee guida dell'agcom sono delle linee guida che spiegano meglio il testo unico delle comunicazioni, mi sto ammazzando, ma questo è l'intento, c'è un testo unico delle comunicazioni in Italia e questa è linee guida dell'agcom che sotto certi profili sono anche come dire delle specie di esortazioni di buonsenso, si dice ad esempio non bisogna violare i diritti di proprietà intellettuale altrui anche se non c'era scritto se qualcuno li violava si beccava sicuramente una causa però ci sono una serie di principi di buonsenso, il problema è che se servono da interpretazione del testo unico famoso vuol dire che hanno le stesse sanzioni quindi se uno li viola può beccarsi delle sanzioni che vanno fino a 200 mila euro e se sono rivolte ai minori fino a 600 mila euro poi c'è l'istituto di autodisciplina della pubblicità e questo vale soprattutto per le agenzie, c'è un istituto in Italia che poi c'è anche un giurì che è un istituto privato ma molto successo perché è un istituto di autoregulamentazione di agenzie e così via dove si può andare per contestare pubblicità ingannevole sia nei confronti dei consumatori che dei concorrenti e se il giurì trova che sia ingannevole siccome c'è questo patto d'onore di tutte le agenzie che hanno sottoscritto devi toglierlo dalla circolazione e anche questo c'è dicevamo all'inizio entro il 5 luglio poi in Italia niente più permanente di ciò che provvisorio come diceva Flayano, comunque il 5 luglio dovrebbe uscire il codice di condotta vero e proprio quindi insomma cari ragazzi influencer soprattutto ragazzi se voi pensavate di essere entrati nel regno della libertà lo stato si occupa di voi. Mi verrebbe voglia di fare un mini sondaggio e chiedersi alla luce di tutto questo c'è ancora qualcuno che ha il coraggio di alzare la mano e di dire che vuole fare l'influenza del content creator però è importante che saperlo. Questo sito della commissione è utile poi per carità i principi non pensate sono sempre gli stessi non bisogna fare pubblicità ingannevole non bisogna fare omissioni ingannevoli le omissioni ingannevoli sono quelle attraverso le quali tu non dichiarando qualche cosa induci il consumatore in un comportamento che altrimenti non avrebbe avuto bisogna proteggere i minori poi i principi di comportamento uno scava scava potrebbe trovarli nel diritto romano non dare falsa rappresentazione non indurre in errore sono principi secolari però vengono declinati con maggior precisione anche rispetto a tutta questa attività di influenza che viene classificata ci sono i vloggers e sono quelli che su youtube condividono argomenti personali come la loro vita quotidiana la loro opinione su determinati argomenti recensioni di prodotti e così facendo vanno la pubblicità questi sono i vloggers la vita sul blog un incubo e io la prima volta che mi sono reso conto che ero veramente boomer cioè lo sapevo già da prima ma qualche anno fa io di solito vado in vacanza al mare sul litorale a sud di roma diciamo pontino dove è pieno di queste persone del mondo dello spettacolo a certo punto c'era una giovane signora e c'era una processione di gente io pensavo fosse una guaritrice poneva le mani e ho scoperto che ero l'unico di tutta la spiaggia che non sapeva che anche mia moglie che non sapeva chi fosse ed era una influencer si chiama guindalina qualcosa che ha un seguito stratosferico di milioni di persone e così via ecco probabilmente quando io l'ho vista qualche anno fa guendalina ancora non si poneva le regole non si poneva tutti questi problemi adesso anche lei bisogna vedere se la ritrova ancora quando quando ci sarà tutta la processione di quelli imporre le mani da guendalina dovrà stare attenti a non fargli false promesse che possono poi essere ritorte contro di lei. Grazie Avvocato le aziende comunque quasi il 90 per cento delle aziende grandi si affidano al content creator per sponsorizzare il loro brand è sicuramente un nuovo modo di raccontare le storie dei marchi è una nuova narrativa lancerà la corbetta un po questa provocazione questo modo di raccontare i brand un po come tornare al carosello ma allora torno un attimo a quello che diceva l'avvocato è chiaro che diciamo poi siamo diciamo scherzavamo anche un po è chiaro che l'attenzione diciamo normativa è chiaro è sintomo di un fenomeno estremamente rilevante ed estremamente significativo io sono stata a roma invitata al ministero della cultura a parlare di creatività digitale e di quello che è realmente diciamo il valore che la creatività digitale in ogni cosa in ogni caso porta anche i settori che sono banalmente anche quello culturale artistico mattarella si sta spendendo moltissimo in qualche modo anche per abilitare diciamo espressioni nuove legate ovviamente al digitale quindi lo dico perché rappresenta ad oggi una grande opportunità anche di professionalizzazione di un settore che oggi in altri mercati è già fortemente regolamentato e quindi diventa veramente un'opportunità probabilmente segnerà proprio un po un discrimine fra chi lo fa amatorialmente probabilmente continuerà anche un po a farla amatorialmente chi invece professionalizzandosi diventerà un interlocutore credibile ancora più credibile per le aziende mi sono dimenticata la domanda le aziende no la domanda è se il nuovo modo i content creator che raccontano le storie di un brand è un passo è un ritorno al passato in qualche modo certo ma in realtà io dico sempre brand entertainment l'attività in qualche modo dell'influencer è sempre esistita se pensate le guide michelin nascono ai primi del 900 per no portare le i fortunati guidatori di auto a mangiare nei migliori posti nelle migliori osterie trattorie lungo le strade e se partiamo dalle guide michelin arriviamo a barbie che quest'anno no al cinema ha spaccato è chiaro che ci troviamo veramente in un escursus amplissimo no di opportunità e di nuove forme di comunicazione che i brand vanno ad utilizzare chiaramente carosello rappresenta veramente uno spartiacque no ci sta che oggi ci ritroviamo di nuovo in una fase di spartiacque dove prima era legata se vogliamo alla creatività dei grandi pubblicitari penso magari qui siete giovanissimi però io ero piccola c'era carmen si fa no che faceva caffè lavazza oggi probabilmente in buona parte io direi nonna in totto però può essere l'altra nuova disruption può essere proprio legata al lavoro degli influencer dove ce ne sono alcuni dove il problema vero è un po legato alla tra virgolette per un brand è legato un po alla fedeltà dell'influencer no esistono dei content creators bravissimi come i jackal dove però forse se fate la lista dei brand per i quali jackal hanno lavorato pur essendo creativamente bravissimi molto divertenti molto engaging però a volte il brand un po si perde no in quella narrazione perché i jackal sono sempre i jackal se fanno vodafone se fanno linderman se fanno insomma varie tipologie di brand quindi probabilmente il lavoro sarà quello di trovare no modalità di relazione di ingaggio forme di espressione creativa che in qualche modo portino i talenti ad essere più diciamo coerenti rispetto ai valori del brand e a quello che vogliono raccontare mi incuriosisce tantissimo in questo periodo fiorello che di nuovo in comunicazione con wind e per esempio lui è un talento veramente fedele no cioè fiorello è uno di quei talenti che dice ok ho scelto noi i miei partner di storie oramai di decennali e continuo a lavorare con loro ecco forse gli influencer in questo dovranno prendere delle decisioni e anche i brand con loro questo è il fatto che c'è un dato comunque molto forte cioè è decitato in un sondaggio della gcom riportato della gcom perché l'ottantacinque per cento degli italiani ha dichiarato di prendere in considerazione i consigli dell'influencer quando va a comprare qualcosa o sceglie un servizio quindi l'influencer come divulgatore di informazioni utili e di conseguenza è ancora più importante che vengono fissati dei paletti nel nome della trasparenza sicuramente il provvedimento dell'antitrust di qualche mese fa sul pandoro gate la multa di un milione di euro la società di chiara ferrani ha avuto un impatto mediatico enorme ma ci sono tanti altri interventi della gcom meno rilevanti ma altrettanto importanti alcuni sono anche abbastanza divertenti come accennava l'avvocato di nicola sì perché appunto fatta la legge si comincia ad applicare per ora chi è intervenuta di più è la gcm non la gcom perché la gcm è competente per la pubblicità e quindi in attesa che venga fuori il codice di condotta del test unico delle comunicazioni sulla pubblicità interviene la gcm e la gcm ha dato ve la leggo tanto dura 30 secondi una definizione veramente esaustiva quindi adesso quando uno dice di cosa stiamo parlando abbiamo una definizione esaustiva il fenomeno allora la gcm che l'autorità antitrust sull'autorità garante concorrenza del mercato ha definito il fenomeno quale la diffusione anche loro sono avanzati la diffusione su blog e social network come facebook instagram twitter youtube snapchat myspace di foto video commenti da parte di bloggers influencer tra parentesi ovvero di personaggi di riferimento del mondo online con un numero di followers che mostrano sostegno approvazione tra parentesi endorsement per determinati brand generando un effetto pubblicitario ma senza palesare in modo chiaro inequivocabile consumatori le finalità pubblicitarie la comunicazione quindi abbiamo questa bella definizione precisa e questo naturalmente poi ha portato degli interventi all'inizio c'è andata con la mano abbastanza leggera un caso che ha avuto abbastanza notorietà è stato quello dell'italia perché a un certo punto comparivano un po' di personaggi famosi che passavano davanti a un aereo dell'italia nel 2020 indossavano delle spillette dell'italia dicevo come si vola bene in l'italia allora insomma l'autorità antitrust è intervenuta tra l'altro questa cosa qui riguardava anche i famosi micro influencer perché non ci sono solo gli influencer sopra il milione di follower che sono quelli che per ora sono tenuti in conto dalle linee guida ma ci sono anche micro influencer allora lì che cosa ha fatto in questi due casi molto vicini l'autorità antitrust si è limitata a chiedere degli impegni cioè se mi date a chiedere smettete di fare questa pubblicità se fate questa pubblicità deve essere chiaro che si tratta di una pubblicità e che non è che passavate lì per caso vi siete presi un aereo dell'italia o siete andati a bere uno spritzer con l'assistente di volo e in più diciamo questo è importante dal punto di vista giuridico i contratti tra il diciamo l'impresa e l'influencer devono prevedere delle sanzioni per l'influencer se l'influencer non esplicita il fine pubblicitario quindi sostanzialmente si dà all'impresa stessa il compito di far rispettare la legge che l'impresa tutto sommato potrebbe anche esserne svattaggiata per lei è meglio che l'influencer faccia finta però la si responsabilizzando devi essere tu che nel contratto metti come obbligo all'influencer e lo stesso vale per le agenzie anche nei contratti che fanno le agenzie deve essere messo questo quindi all'inizio insomma è stato fatto una cosa un po di moral suasion un altro caso che è stato abbastanza dibattuto è stato quello di un influencer che publicizzava degli integratori in cui faceva capire che questi integratori avrebbero protetto anche dal covid quello è stata una cosa sulla quale ovviamente si doveva intervenire immediatamente ma anche qui c'è andato con la mano leggera l'antitrust nel senso che gli ha detto elimina qualsiasi riferimento al covid 19 sei obbligato d'ora in poi prima di dire qualsiasi cosa a controllare la veridicità delle informazioni chissà l'influencer come fa però comunque insomma e l'influencer aprendo la strada poi al caso famoso di cui però un minuto bisogna parlare perché quello è un caso come dire giurisoprensiale se l'ha preso l'impegno visto che aveva fatto la marakella di devolvere parte dei suoi guadagni a fini sociali un'altra cosa che questa è molto interessante perché è un altro fenomeno riguarda batte che british american tobacco perché alcuni influencer pubblicizzavano questo è un caso preso dall'antitrust le sigarette elettroniche le glow hyper dispositivo hit not bald però cosa succedeva che gli influencer adottavano questa tattica e cioè esortavano i loro follower loro a diffondere questo diciamo nuovo prodotto e la cosa succedeva e quindi mentre gli influencer la gran parte di loro mettevano l'hashtag e la specificazione che si trattava di pubblicità i follower no quindi c'era una responsabilità cascata perché migliaia di follower probabilmente fumatori comunque come dire presi dal gioco di fare da moltiplicatori del messaggio naturalmente moltiplicavano il messaggio ma senza alcuna specificazione anche qui l'antitrust è intervenuto ha detto smettete assolutamente non potete fare quindi qui è andato finora sempre nella direzione di smettete pentitevi date un po di soldi per fini sociali e così via poi c'è stato il caso questo del pandoro pin christmas qui lo sapete tutti perché tutti quanti ne abbiamo letto e così via però gli aspetti giudici non sono irrilevanti perché qui si è proprio andati a sbattere sulla normativa del codice del consumo per la protezione dei consumatori in quanto sostanzialmente quello sembrava proprio la recita di quello che dice il codice del consumo si induceva il consumatore ad avere un comportamento che altrimenti non avrebbe preso comprarsi il pandoro o mettendo delle informazioni essenziali e cioè che non era la signora ferragni a dare i soldi all'ospedale ma era stato balocco a maggio a maggio e in più 50 mila euro questo sostanzialmente sono proprio era la rappresentazione plastica degli elementi di ingannevolezza del codice di commercio poi magari sarà anche vero che chiara ferragni non se ha reso conto hanno fatto tutti non lo so non non aveva neanche minima idea non è mia cliente quindi non non aveva però dal punto di vista del comportamento oggettivo proprio era difficile farla franca ultimo esempio è quello di un influencer tedesco questo influencer tedesco e qui c'è la prima sentenza di tribunale fino a tutti questi sono provvedimenti dell'antitrust per l'antitrust che non abbiamo visto cominciano a diventare più severi il famoso milione per la ferragni e severo non è semplicemente lo scappellotto che era stato dato fino a quel momento e questo influencer tedesco che cosa faceva pubblicitava pubblicizzava delle calzature e per pubblicizzare queste calzature le metteva sul cofano di una ferrari naturalmente facendo legame queste sono calzature da fighi tant'è che non metto sul cofano da ferrari così via la ferrari si è arrabbiata tantissimo e quindi gli ha mandato subito una lettera imponendogli di desistere il tedesco avrà pensato di italienne italiani e non pago di questa cosa addirittura irrideva la ferrari sempre sul suo posto vi faccio pure un favore naturalmente diciamo lungo braccio della ferrari gli ha fatto causa e il tribunale di genova lo ha condannato non solo a togliere con tante scuse le sue calzature ma anche a pagare i danni alla ferrari quindi anche il modo questo è interessante perché a prescindere dall'aneddoto divertente perché bisogna stare pure attenti al tipo di pubblicità che si fa attraverso il riferimento ad altri brand celebre e bisogna vedere fin dove arriva questa cosa se ad esempio qualcuno con lo sfondo delle dolomiti qua facesse la pubblicità a una merce qualsiasi imbarazzante adesso non riesco a pensare a qualcosa di super imbarazzante perché tanto mai non si imbarazza più nessuno ma imbarazzante è possibile che la provincia di trento possa protestare e degli smetti avrei dei dubbi però non ne sarei stupito se lo fa per esempio facendo il buffone davanti a un cartellone festival dell'economia di trento del sole 24 ore il sole 24 ore probabilmente invece in quel caso sì che gli può far causa perché dice tu stai per fare pubblicità stai deprezzando il valore del nostro marchio quindi è un mondo che si diventa complicatissimo ma può essere anche divertente per il tedesco per gli avvocati sicuramente ha imparato la lezione per i soliti italiani per fare ma facciamo fare i furbi con me invece è andata male a proposito di pubblicità occulta con già luigi ballarani vorrei invece affrontare il tema dei fin influencer perché soltanto qualche giorno fa la consul inglese ha denunciato nove fin influencer che spacciavano investimenti proponevano investimenti su instagram ovviamente suggerendo dei prodotti ad altissimo rischio è un fenomeno che in qualche modo c'è anche in italia perché basta per i risocial siamo bombardati da questi post video dove ci promettono guadagni di 500.000 euro al mese questa generosità che poi si traduce in dei corsi di trading che vendono ecco a che punto è il fenomeno cosa ne pensa e quali sono in qualche modo le armi per non cascarci grazie alla domanda intanto saluto tutti e ci siamo fatti questa prima parte molto dip anche nel legal in tutti gli aspetti che giustamente un creativo di solito proprio teme non vorrebbe considerare e spera che non si debbano mai verificare occuparci però diciamo vediamo cioè quel meme famoso che dice in america si innova in cina si copia in europa si regola quindi noi siamo in numeri uno a regolare le nuove tecnologie e questo però da una parte ci dovrebbe anche far riflettere perché ovviamente come dice il buon ilone masch un paese iper regolamentato è come un golia che a tutti i lacci che lo tengono tanti piccoli lacci che alla fine gli impediscono di muoversi agilmente ed è giusto anche per il nostro ruolo storico di insomma culla della cultura dell'umanità blabla essere arrivati così avanti diciamo nella nel nostro sviluppo in cui siamo quelli che hanno magari più paura di perdere quindi sono i primi a regolare poi vedremo chi ha ragione diciamo anche una manifestazione di più modi di vivere la realtà e poi alla fine tutto si riversa nel mondo dell'economia alla fine perché siamo siamo tutti giocando a questo grande gioco mi ricollego a questo per dire che quello che sta avvenendo che stiamo cercando di ricollegare al carosello o al fiorello che fa la pubblicità della wind diciamo che alla fine si può ridurre o i per semplificare in quella parola che viene molto utilizzata anche nel mondo delle criptovalute di cui magari dopo parliamo ma che è decentralizzazione decentralizzazione la ripeto decentralizzazione e lo possiamo vedere in tutti gli ambiti della realtà però tornando diciamo all'economia degli influencer o creator o vlogger youtuber ci sono anche i vlogger adesso che sono dei virtual vlogger vlogger quindi questi avatar con le ai io non so dove andremo a finire già ci sono molti influencer che hanno milioni di follower e non esistono cioè sono delle ai ok e questo vuol dire che da una parte siamo totalmente lanciati in un mondo a cui non eravamo preparati nel senso che la decentralizzazione vuol dire che ognuno di noi piano piano si ritrova a prendersi sempre più responsabilità a cui non è educato non è educato noi non siamo state abituati a prendere tutte queste scelte a capire chi avesse ragione tra mille opinioni differenti perché una volta io leggevo il sole quella era la verità sull'economia a cui io avevo accesso guardavo la televisione quella era la verità sulla guerra a cui io avevo accesso va andare un altro stato però c'era un'altra verità addirittura se vado al paesino a fianco c'è un'altra verità se vado nella casa davanti alla mia il mio vicino a un'altra verità e quindi siamo immersi in questa nuova questa post verità in cui non si sa più qual è la verità e qui arriva la tua domanda dei fini influencer perché questi poveracci nel senso buono semplificemente sono delle persone normali molte volte dei ragazzi molto giovani perché ovviamente provano i nuovi strumenti che hanno a disposizione mentre qualcuno le vede come qualcosa di demoniaco come diceva daglass adams dopo i 35 anni per noi l'innovazione demoniaca sta cambiando l'ordine naturale delle cose non ci piace dall'altra parte i ragazzini a 18 anni non sanno nulla sui soldi non sanno nulla sugli investimenti non sanno nulla sulla vita mi permetto di dire non che poi si possa arrivare a qualche conclusione ma hanno una telecamera e parlano e magari proprio dicendo cavolate arrivano a milioni di persone perché ovviamente veniamo triggerati da tutte queste cose che non ci tornano che sono in dissonanza con la voce più forte nella nostra testa e quindi nei media in generale quindi se è fondamentale andare a educare non solo diciamo gli educatori ma educare tutti quanti e un po il ruolo è come dire quello che io ho abbracciato questo progetto del sole 24 ore che si chiama young finance proprio per questo io che da ragazzino primo anno all'università di economia facevo finta di leggere il sole 24 ma lo compravano tenevo sotto il braccio quando provava a leggere in comprensibile allora questa idea di dire proviamo a raccontare questo mondo per cui ognuno di noi è coinvolto cioè tutti noi dobbiamo lavorare e per me i soldi sono una sorta di un credito che noi vantiamo nei confronti della società cioè noi dobbiamo dare un contributo e dall'altra parte la società ci dà questo scontrino che dice tu hai dato il contributo x lo puoi andare a chiedere in cambio di una pizza di una pizza di quello che ti pare in tutto ciò la responsabilità dicevo è sicuramente difficile provare a immaginare a un ragazzo un giovane ragazzo che racconta quello che lui sa del mondo della verità il concetto di vlogger io ho fatto un vlog anni fa avevo un blog ed è semplicemente come un video blog cioè tu racconti quello che ti succede e quello che scopri poi ognuno lo fa nel suo modo quindi ho dei video magari di dieci anni fa che dicevo le mie idee sul mondo del lavoro sui soldi che ovviamente erano tebbaggate cioè non è che io potevo aver come adesso sicuramente un sacco di mancanza però tutto questo per dire che anche le persone più preparate che ho conosciuto comunque al di là di quelle sacre regole che ci portiamo dietro dal diritto romano che come dire dovrebbero essere universali e sacrosanti e la grafo in omo e no quasi non scritte dall'altra parte però ci sono tanti territori d'ombra questo è il problema in cui anche persone molto molto molto preparate in questi anni grazie al festival al sole 24 ore ho avuto l'occasione di parlare con premi nobel con ministri dell'economia passati presenti forse futuri e comunque si tratta di un territorio così ampio vasto in continua evoluzione che neanche loro hanno le risposte e questo è il problema e quindi il mio punto di vista è che sicuramente serve tutta la regolazione regolamentazione serve però ancora di più questa comprensione che la realtà è complessa più di quello che noi crediamo immaginiamo di cui siamo convinti e l'unico modo per comprendere un pochino meglio è quella di andare verso perché qui apro un altro dibattito gigante ma lo accendo appena verso la libertà di espressione non verso non puoi più dire nulla o se dici quella cosa che non è che non è giusta secondo l'attuale ordine delle cose l'attuale sapere allora non lo puoi dire perché il rischio che io vedo in tutto questo è la censura ovviamente che non dovrebbe essere il cioè diciamo che può essere una che ci può portare a scenari distopici in cui io non posso dire la mia idea del bitcoin o la mia idea dei soldi o la mia idea di come funziona il mondo perché se no però per esempio per sì sì sì mi sono assolutamente mi sono allungato a questo infatti io sono d'accordo con voi due sulla nesce cioè sulla regolamentazione per quanto riguarda l'economia cioè il promotore finanziario è scritto un albo cioè bisogna esattamente sottolineare l'importanza come in francia fanno tu parli di finanza hai un patentino hai una formazione attenzione perché dare investimenti consigli con prodotti ad alto rischio dove probabilmente chi li da viene pagato per questo vuol dire far bruciare le persone esattamente e che non c'entra chiaramente con la libertà di parola quello su cui voglio essere molto chiaro è che soprattutto in questi ultimi mesi essendoci stato questo caso mediatico che un po' ha aizzato anche tutti gli aiter degli influencer verso questo e ripeto ma ne ho sentiti molti anche di personaggi come dire di spicco che sono andati giù pesante giustamente sul caso perché appunto ci sono delle linee che non devono essere superate che come abbiamo detto sono quei principi di base che uno non può consigliare un investimento a cuor leggero soprattutto se non ha il patentino non può dare consigli finanziari però qual è il problema che poi dall'altra parte diciamo le persone parlano lo stesso delle cose quindi magari non si può fare online è importante educarsi a parlare nel modo giusto e quindi a fare quello che burocraticamente abbiamo imparato ad aggiungere i disclaimer ma ripeto anche io ho fatto questo percorso proprio perché ovviamente è un mondo così nuovo e complesso che ripeto anche chi ci vive dentro non conosce appieno non comprende appieno però detto questo ovviamente un ragazzo di 18 anni che ti consiglia di investire o il corso di trading per guadagnare o la sicurezza stiamo parlando di tutto il male che noi combattiamo con young finance da tre anni per fare questa distinzione anche perché tu parlavi di cripto valute ma c'è da una parte il bitcoin dall'altra ci sono tantissimi prodotti con nomi anche fantasiosi per i giovani diventano meno noiosi delle azioni quindi investire in cripto valute diventa una cosa appunto meno noiosa però i rischi ci sono e su quello sull'educazione finanziaria bisogna premere ulteriormente secondo me i rischi ci sono e sono anche molto più grandi di quelli che riusciamo a percepire proprio perché come hai detto tu questa nuova finanza che viene anche chiamata dei fai finanza decentralizzata decentralized finance dall'altra parte toglie tecnicamente le restrizioni alla creazione di asset digitali quindi di fatto un ragazzino dalla sua cameretta può creare una cripto valuta con un nome stupido come shiba inu che era il nome del cane di long mask di flochi che era questo shiba inu e questa moneta creata da non so dei ragazzini chi che sia è diventata una delle più grandi al mondo quindi come hai detto giustamente tu ma appunto abbiamo dedicato libri podcast video di tutte e di più proprio perché c'è tanto di cui parlare quindi sicuramente non è che possiamo dare ora le pillole ma giustamente come hai detto tu ci sono delle grandi distinzioni da fare quindi se da una parte come abbiamo detto c'è il bitcoin che piano piano anche perché parliamo di ieri è stato 14 anni da quando è stata pagata la il primo prodotto in bitcoin che era una pizza due pizze di papa johns a 10.000 bitcoin oggi un bitcoin vale 70.000 dollari 70.000 per 10.000 lascia a voi il costo di due pizze quindi per fare anche diciamo per rispondere a questa tua domanda i rischi sono tanti e dicevo è difficile anche percepirli perché è un nuovo mondo in cui l'accesso al finanziamento all'acquisto di asset istantaneo è facile per tutti poi ci sono anche modelli più complessi ma ripeto un ragazzo che guarda un tutorial impara a farlo e l'unica tutela che noi abbiamo è quello di appunto alzare il livello di educazione e che non è una cosa che si fa dal giorno all'altro è come dire la goccia e in un mondo in cui questa decentralizzazione alla fine del contenuto dell'attenzione che permette a tutti di capitalizzare anzi di avere di monetizzare il proprio capitale sociale di fatto tutte le relazioni l'attenzione che noi riceviamo che poi il prodotto della pubblicità la pubblicità noi compriamo chi fa pubblicità compra l'attenzione e poi c'è anche la fiducia e questo aspetto di relazione che si crea poi con l'influencer e come dire io penso che la frase più attinente qui è da grandi poteri derivano grandi responsabilità sono poteri secondo me di cui non abbiamo ancora l'idea di quanto sono grandi e a guardare un pochino spingere un po' l'orizzonte in avanti quello che vedo io questa decentralizzazione arriverà ai massimi sistemi quindi se noi abbiamo detto pochi media un po' più di media media più influencer influencer mico influence diventerà un tutti parlano a tutti ognuno anche perché oggi se io ti consiglio un film e tu lo acquisti io come diciamo operatore del mercato ho fatto un servizio all'azienda il cinema eccetera oggi non si può calcolare questo tipo di apporto che io ho dato diciamo all'economia ma con la tecnologia un domani sì quindi io mi immagino che io consiglio le cose ai miei amici domani ho cinque amici ci mi segono cinque persone però magari uno si compra una macchina dal mio consiglio e posso monetizzare una parte dell'attenzione che ho dato all'azienda questa è la direzione che sto vedendo quindi vuol dire tutti più responsabili facendo leva su formazione ed educazione perché senza demonizzare il mondo e facendo i conti con un'economia dell'influencer che pesa e pesa molto si deve reggere su due pilastri la formazione e l'educazione perché altrimenti rimane nel far west che fino adesso è stato e poi l'educazione finanziaria diciamo la sua è sicuramente un'opera meritoria però non può che nascere dalla scuola perché proprio per in un mondo così frammentato ci sono pochissimi istituzioni elementi in qualche modo condivisi da tutta la popolazione volta era la televisione no uno il tg1 lo guardano 20 milioni di persone adesso 20 milioni ma forse nemmeno la finale dei mondiali di calcio con l'italia quindi tra le poche istituzioni aggreganti nel senso che hanno la possibilità di parlare a tutti perché ci passano tutti o quasi tutti e la scuola lì è necessario introdurre elementi educazione finanziaria una bella iniziativa che ha carlo cottarelli attraverso l'osservatorio dei conti pubblici della cattolica che sta andando in giro per l'italia un po come predicatore portando volti noti tipo draghi tipo la fornero a spiegare un po a fare un po educazione però questo anche questo non basta nel senso non bastano due ore di lezio magistralis per dare educazione finanziaria quindi fra i tanti problemi che ci sono questo è essenziale nel senso che basta poco per evitare danni disastrosi e quindi basta poco per contribuire anche al benessere del paese se tu non è che devi dire di prendere questo quest'altro devi dare degli strumenti purtroppo oggigiorno ancora il 50 per cento degli italiani non sa la differenza tra azione e obbligazione il 50 per cento non sa la differenza tra azione e obbligazione quindi con un livello di povertà non intellettuale ma conoscitiva di questo genere che riuscirai a salvarne 100 riuscirai a salvarne 200 però appunto qui non siamo di fronte alla schindler list e qui abbiamo bisogno di un qualche cosa di molto più pervasivo e non può che venire dalla scuola. Io lascerei spazio manca ancora qualche minuto alla domanda del pubblico se c'è qualcuno che vuole intervenire. Buongiorno io lavoro nel tessile e sicuramente l'abbigliamento mi pare che sia uno degli ambiti dove l'influencer lavorano in maniera abbastanza pesante insomma sono un boomer quindi lo vedo in un certo modo e li seguo per mestiere voglio dire prima avete parlato e credo che questa è la cosa che mi interessa della questione della responsabilità. Ora la pubblicità ingannevole non è una cosa nuova insomma l'avevamo anche i tempi di carosello quello che a me interessa in particolare è capire una cosa io ho delle opinioni abbastanza decise sulla questione della green washing per parlare per intenderci con una parola sola ma vorrei capire una cosa momento in cui un influencer promuove un oggetto di abbigliamento e all'interno della sua promozione utilizza anche degli argomenti di sostenibilità e guardate che è un delirio in questo momento nel tessile la sostenibilità io volevo capire fino a che punto personalmente lui non è responsabile vale a dire se utilizza argomenti del brand con il quale ha un contratto perché stiamo parlando di situazioni voglio dire regolamentate cioè c'è un influencer che ha un contratto con quelle persone con l'azienda della quale fa pubblicità dei capi e in quel caso sta semplicemente passando le informazioni sulle quali non ha alcuna responsabilità oppure che abbia 18 anni o che ne abbia 19 che ne abbia 30 non me ne importa nulla è comunque qualcuno che sta facendo pubblicità di un prodotto oppure le cose stanno diverse e questa è una cosa importante perché oggigiorno non ci sono gli influencer che vengono portati in tribunale per green washing c'è i cnm ci sono grandi distribuzioni in norvegia ci sono dei casi voglio dire eclatanti di queste cose e quindi io credo che questa cosa dal momento che appunto avete appena finito di dire che influencer sempre di più diventano importanti questa attenzione non sto parlando dei grandi marchi che comunque voglio dire stiamo parlando di poche tonnellate di roba che girano stiamo parlando di marchi che importano dall'asia dove io ho lavorato per 12 anni container e magari per via aerea tutti i giorni allora la risposta fortunatamente non dico che sia semplice però ci si può orientare se lei si ricorda ho citato il caso dell'influencer che pubblicizzava questi integratori facendo anche capire che potevano proteggere dal covid lì l'autorità antitrust e questa è un provvedimento del 2020 se vuole poi 28.360 comunque insomma provvedimento del 2020 che cosa dice all'influencer dice hai il dovere del controllo preventivo sulla veridicità delle informazioni fornite dell'aziende produttrici circa le caratteristiche la qualità dei prodotti ora naturalmente è una questione di diligenza perché l'influencer non può sapere se l'integratore veramente protegge dal covid o meno così come non può sapere se il maglioncino è stato fatto attraverso tecniche sostenibili deve utilizzare quella che è la normale diligenza cioè farsi assicurare dalla società farsi rappresentare che sta dicendo qualche cosa di veritiero e una volta che lui ha come dire assolto a questo suo obbligo a questo punto la responsabilità passa interamente sulla società perché quando anche qualcuno si rifacesse nei confronti dell'influencer dicendo tu mi ha ingannato pensavo che fosse sostenibile invece ha fatto venire l'orticaria non lo so l'influencer va dalla società e dice tu mi hai rappresentato che questo anzi faceva ringiovenire la pelle ed era stato fatto secondo tutti i crismi ecco sostenibili quindi in realtà la catena in questo proprio c'è questo provvedimento dell'antitrust che lo esplicita piuttosto bene però questo vuol dire che gli influencer che ce ne sono alcuni che ormai hanno un po di manico quelli appunto con il milione superiori al milione di follower tipo la mia amica guendolina non so cercare di farmi imporre le maniche da lei quindi comunque sono quelli che hanno un po di manico e quindi sono assistiti soprattutto dalle agenzie e in qualche caso dagli avvocati. Ci sono invece questi micro influencer da 1000 a 50.000 che non hanno idea e lì c'è bisogno un po dello sforzo di tutti e quindi delle associazioni di categoria, associazioni di impresa, lab della commissione europea nessuno se lo andrà a vedere ma se qualcuno fa l'influencer l'amico gli può dire guarda c'è un hub della commissione europea si chiama influencer legal hub vattelo un po a vedere per avere un po di consapevolezza che devi fare un controllo diligente su quello che ti viene detto poi nessuno pretende che tu sia un microbiologo o uno scienziato che riesce a capire i tessuti ma devi responsabilizzare che ti li fa pubblicizzare. Buonasera per Gianluigi Ballarini abbiamo parlato di influencer, abbiamo in mente una persona o l'intelligenza artificiale insomma un antropor, abbiamo capito, una volta si diceva l'ha detto la televisione, l'ha detto la radio, l'ha detto il giornale a prescindere da chi parlasse pensando alla finanza a me viene in mente reddit negli stati uniti come social che è molto influente penso in meme stock penso anche a credit swiss quello che è successo che è passato anche lui da reddit oggi anche il mezzo è ancora così importante come influencer oltre alla persona cioè l'ha detto reddit è importante. Bella domanda anche perché in realtà abbiamo aperto uno scenario di cui non abbiamo parlato ma che è sempre figlio della decentralizzazione che è quello che è successo con gamestop con le stock di con queste stock I like stock che sono appunto abbiamo visto questi meme che praticamente che sono abbiamo detto delle si parla addirittura di meme stock cioè delle stock che si propagano perché sono divertenti perché c'è una storia dietro qualsiasi sia il motivo o dei meme coin, meme token nel mondo crypto cioè degli asset che prendono valore perché e qui è un'ottima domanda perché sono due aspetti molto importanti perché reddit è anonimo invece di solito gli influencer hanno un nome ok tu dici allora è il posto è il nome del posto in realtà sono due elementi fondamentali entrambi e in un mondo di post verità in cui io non so più a chi credere o comunque magari credo a una persona per una cosa ma su un altro aspetto credo un'altra persona eccetera la cosa che diventa più importante la firma il nome chi l'ha detto no paradossalmente perché ovviamente come era prima però è ancora di più torna a esserlo in cui tutti parlano con tutti è un po il gioco di capire chi ha la verità ovviamente le persone che tu segui hanno quel tipo di verità dall'altra parte l'altro aspetto che mi permette di tirare fuori che mi hai passato un assist bellissimo abbiamo scoperto che le comunità danno il valore a quello che vogliono cioè se noi ci mettiamo insieme anche se non ci conosciamo tramite un social tramite reddit o tramite una chat telegram e i pin come dicono facciamo ci scimmiamo dentro come dicono nel gergo di internet quindi tutti compriamo una stock quella stock aumenta di valore sono giochi che prima potevano fare solo dei player di un certo tipo e da qui che è immersa anche questa caratteristica di internet che dici persone che non si conoscono ma che si organizzano possono battere invece delle grandi organizzazioni che sono le più ricche al mondo perché di fatto siamo di più noi siamo se ci riusciamo a organizzare riusciamo a cambiare le cose certamente su prodotti finanziari con estrema volatilità questo sì poi diciamo le stock non avevano mai visto questa volta volatilità prima di questo caso noi eravamo abituati solo alle cripto ad avere questa volatilità folle da 0 centesimi a 60 mila dollari 10 mila 15 mila quindi entrambe le cose sono importanti e da una parte le due cose sono le community quindi dov'è la community non è che l'ho letto sul reddit ma magari l'hai letto su quella community reddit che si chiama non mi ricordo come qualcuno eduardo giustamente sa tutto quindi sono quella community reddit perché un utente che sia anonimo ma al suo username aveva scritto tutto un papiro facendo tutta la sua analisi poi come un meme io semplicemente metto l'immaginina e quindi tu magari non sia neanche tutta la storia che c'è dietro ma ti compri quell'azione per emulazione per far parte di un qualcosa quindi sono tantissime dinamiche che questo piccolo semplice esempio ha fatto mettere in luce grazie salve buon pomeriggio vorrei fare una domanda che potrebbe essere ovvia dato che siamo al festival dell'economia no però sentendo parlare anche già luigi ballarini di tutti questi giochi ballarani perché sono qui tutti dicono ballarini ballarani sentendo parlare di tutti questi giochi giochetti finali no di cui reddit non reddit comunità che si mettono insieme e si mettono a giocare per far balzare anche nel mondo finanziario questi questi asset mi sorge la domanda ma l'obiettivo alla fine fare soldi facili nel senso non dei ragazzi una comunità di persone come qua come siamo noi che non si conoscono e si mettono insieme a decidere di comprare uno stock alla fine quale valore porta alla società nel senso di fare una domanda è un po subito e fare una domanda quando qualcuno fa un investimento perché lo fa perché vede un valore dietro all'investimento che fa un valore di che termini può essere servizi può essere di consumo un qualche cosa che se io compro l'automobile mi rimane l'automobile quindi faccio un esempio di game stop proprio perché cioè qual era l'idea game stop è questa catena di negozi di che vende che noleggiavano i videogiochi le console e quindi giustamente ci sono quei fondi che solo per guadagnare schifosamente hanno cercato di affossarla scusate se mi uso fare un po più emotivamente forte perché la finanza funziona così purtroppo anche io sono rimasto scioccato da questa novella che tutti vogliono fare soldi ma se lo dice dal tavolo se la prendono con te però poi quando diciamo uno investe ovviamente nelle banche non è che dicono adesso salviamo il mondo qualcuno ha parlato di green wash ma insomma di wash ce ne sono a bitzeffe sicuramente sì nel senso che se delle persone si mettono insieme non è solo la parte economica ma sicuramente fondamentale c'è la parte c'è una cosa di appartenenza alla community una cosa di prendere parte a un movimento che comunque ha cambiato la storia in qualche modo e ovviamente quello pure di guadagnare come chiunque compra azioni di solito lo fa per guadagnare quindi sì diciamo è una componente importante ma attenzione a diciamo isolarla e dire allora se lo fai per quello sei una brutta persona perché non è così nella nostra economia fornire liquidità a un asset ha un valore e quindi tu sei un agente anche se vuoi guadagnare che è il tuo motivo ma tu stai cioè così che funziona tu vai al lavoro perché devi guadagnare devi pagare le tue spese il mercato del lavoro cerca di come dire di metterti a disposizione la cosa che tu puoi fare per ricevere appunto questo scontrino indietro per quello che tu hai dato alla società quindi è normale una società del capitale in italia comunque viene sempre vista no perché vuoi guadagnare anche voglio campare come dire grazie perché abbiamo sforato tantissimo ricordando che come dato chi fa trading online circa il 90 per cento perde ecco e chiudo con questo vi ringrazio grazie grazie
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