L’Italia che vorrei
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L’Italia che vorrei
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in dialogo sul tema “L’Italia che vorrei” con Maria Latella, giornalista Sky e Radio 24. La premier ha risposto a una serie di domande sulla situazione in Italia: difficoltà, progetti e prospettive future.
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Francia sono nazioni che hanno rapporti secolari e questo non cambia sulla base delle polemiche politiche eh di politica interna cioè quelle buone per la campagna elettorale e voglio anche dire eh riguardo a questo tema della Francia ma anche di altri governi che il fatto che diversi governi diciamo di estrazione politica diversa dalla nostra sentano il dovere a volte di criticarci e non vuol dire mica che il governo italiano va male eh vuol dire che sta andando molto bene vuol dire che una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno eh non con noi in realtà con le loro posizioni interne ecco da che cosa arrivano le polemiche tanto per chiarire però i rapporti tra stati non dipendono da queste questioni e e e ovviamente i rapporti tra l'Italia e la Francia sono dei rapporti storicamente forti eh sono rapporti tra due nazioni importanti centrali protagonisti in Europa che hanno interessi convergenti su molti dossier con Macron noi abbiamo affrontato il tema della gestione dei flussi migratori abbiamo parlato della Tunisia di come arrivare al prossimo Consiglio Europeo adottando misure concrete eh proprio in tema di immigrazione noi in Europa siamo riusciti a cambiare il paradigma nel rapporto con l'immigrazione no? Cioè il tema non è la gestione dei confini interni dell'Unione Europea ai movimenti secondari il tema è lavorare sulla difesa dei confini esterni perché è l'unico modo per risolvere anche il problema dei movimenti secondari dopodiché io continuo a essere convinto arrivo al piano Mattei che se noi vogliamo trovare per esempio una soluzione strutturale al tema della migrazione non si possa prescindere dal rapporto con l'Africa cioè noi in questi anni ci siamo occupati di garantire il diritto a demigrare e non ci poniamo il problema di come garantire il diritto a non dover scappare da casa propria ora l'Africa non è un continente povero l'Africa è in potenza un continente ricco no quello che noi dobbiamo riuscire a fare è cooperare in un modo non predatorio con i paesi africani per aiutarli anche secondo alcune esigenze che noi abbiamo penso al tema energetico eh portando infrastrutture portando investimenti portando formazione ai lavoratori e ripeto facendolo e questo è il concetto del piano Mattei per l'Africa facendolo in modo che si lasci qualcosa in queste nazioni e anche risolvendo alcuni nostri problemi energia noi abbiamo il problema della crisi eh internazionale l'Europa non può più guardare a est e si trova con un enorme problema di approvvigionamento energetico deve guardare a sud a sud ci sono nazioni Africa che hanno un potenziale di produzione energetica enorme con il sostegno non solo italiano ma europeo noi possiamo portare gli investimenti che servono a queste nazioni a crescere a a a chi scappa da quelle terre a trovare lavoro e che servono a noi a risolvere un problema approvvigionamento energetico con con tecnologie che possono essere le più disparate io ho incontrato l'altro ieri il presidente dell'Angola e loro sono per esempio interessati alla produzione dell'itrogeno verde questa è la sfida del piano Mattei per l'Africa interessa certo a tutta l'Europa la sfida è riuscire a convincere tutti a portare gli investimenti che sono necessari ma è una materia che sulla quale noi ci stiamo concentrando moltissimo a ottobre e chiudo ci sarà la conferenza Italia Africa qui a Roma e noi contiamo di arrivare a quell'appuntamento con una presentazione dettagliata di questo nostro progetto che è già concreto in molte iniziative si stanno portando avanti e su questo ovviamente riportare un'Europa più presente in un continente africano che altrimenti rischia di essere depredato da altri attori non esattamente diciamo che non hanno lo stesso approccio sicuramente sicuramente l'Africa rientra nel titolo del festival dell'economia di quest'anno il futuro del futuro a me sta molto a cuore il futuro dei nostri giovani l'Italia purtroppo a un altissimo tasso di giovani che non lavorano e non studiano una delle misure che il suo governo ha varato proprio nella simbolica data del primo maggio è il taglio del cuneo fiscale non sto qui ne riassumo soltanto una parte un dipendente con una busta paga di 1300 euro al mese beneficerà di una riduzione netta del cuneo fiscale di 48 euro ora siccome sul cuneo fiscale erano intervenuti altri governi anche cito quello di romano prodi o quello o il governo conte senza che si fossero realizzati dei cambiamenti minimamente sostanziali nella vita dei lavoratori le chiedo perché col vostro provvedimento le cose dovrebbero cambiare ma guardi intanto perché l'impatto del taglio che noi stiamo realizzando è diverso da quello che avevano realizzato i predecessori e non è finito io continuo a ritenere che il taglio della tastazione sul lavoro debba essere una priorità per questo noi abbiamo finora con due diversi provvedimenti uno era la legge di bilancio e l'altro è il provvedimento che abbiamo varato il primo di maggio di fatto prodotto un taglio del cuneo contributivo che è di 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro e addirittura di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro l'impatto ovviamente per i lavoratori è un impatto che soprattutto in un periodo di inflazione caloppante è per forza di cosa importante ed è secondo me guardi maria la cosa più importante che si può fare in questa fase dopo di che anche questo non è tutto nel senso che noi vogliamo andare avanti ovviamente la prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali e la seconda sfida è cercare di allargarlo ulteriormente intanto voglio ricordare che se è stato possibile varare questi provvedimenti è perché noi lo dico perché insomma le critiche dell'opposizione anche appunto sul fatto che non dovrebbe impattare una misura di questo tipo se io avessi seguito quello che suggerivano di fare le opposizioni non avrei avuto le risorse per varare i provvedimenti di questo tipo penso per esempio alla questione annosa famosa del taglio delle accese sui carburanti io avevo in legge di bilancio al netto della questione energetica che era la priorità sulla quale abbiamo speso 30 miliardi 10 miliardi che avanzavano secondo altri avrei dovuto metterli interamente sul taglio delle accese e quindi con una iniziativa che aveva un impatto minimo e che aiutava tutti noi l'abbiamo concentrati sui redditi più bassi e su una parte del taglio del cuneo contributivo dopodiché è ovvio che insomma chi sta dall'altra parte critica l'unica cosa è che non credo si possa sostenere allo stesso tempo che abbiamo dei salari da fame che c'è il problema dell'inflazione che bisogna mettere più soldi in tasca ai lavoratori che addirittura bisogna immaginare un salario minimo legale un salario minimo legale e poi dire che abbassare il cuneo contributivo e diciamo rafforzare le buste paga è una misura inutile perché le due cose non stanno insieme io credo che sia molto più utile diciamo tagliare il cuneo contributivo e mettere più soldi in tasca ai lavoratori piuttosto del salario minimo legale che è un'iniziativa buona diciamo sul piano così filosofico ma che nella sua applicazione rischia di essere un boomer anche perché segnalo che noi abbiamo un altissimo percentuale di contrattazione in italia ora la domanda è quando noi dovessimo inserire un salario minimo per legge quel parametro diventerebbe aggiuntivo e quindi di maggior tutela o sostitutivo quindi in alcuni casi di minore tutela allora io sto noi stiamo cercando di fare la cosa più concreta andiamo avanti su questa strada credo sia anche un segnale di merito anche altri provventimenti che abbiamo fatto il fringe benefit il taglio della tassazione sui premi di produttività cioè puntiamo molto a dire sappiamo che questo è un periodo difficile le aziende lavoratori sappiano che noi riconosceremo il fatto che in questa stagione difficile si stanno rimboccando le maniche questo secondo me è il messaggio più potente che si può dare in questo momento lei giustamente prima lei giustamente prima ha detto l'opposizione critica lei è stata una maestra quando era l'opposizione non si può lamentare di questo grande rispetto anzi io penso che l'opposizione debba essere dura quindi non si prego non mi non mi non mi scompongo io invece che ho alle spalle una lunga esperienza di lavoratrice dipendente mi lamento perché perché ogni riforma fiscale che c'è stata non è mai riuscita a incidere davvero sull'evasione fiscale e allora hai voglia a tassare quelli che sono lavoratori dipendenti e che non sfuggono le chiedo a proposito di riforma fiscale avete fissato tre fasce di reddito al posto delle quattro sanzioni penali per i contribuenti impossibilitati a pagare sanzioni attenuate però resta il problema dell'evasione fiscale che è stata di 100 miliardi nel 2019 come pensa di procedere a un bilanciamento facendo pagare chi evade da sempre e pagare meno tasse a chi invece non è evaso mai? Ma guardi intanto noi con il disegno di legge delega abbiamo diciamo messo le basi per un riordino complessivo il sistema fiscale questa cosa mi corre l'obbligo di dire che nonostante negli ultimi decenni si siano susseguiti moltissimi interventi sul fisco una riforma organica del tema fiscale non viene fatta da qualche decennio e secondo me è molto prezioso e molto strategico farlo che cosa vogliamo fare? Noi vogliamo realizzare una riforma che intervenga su tutti gli ambiti del sistema e che riguardi le diverse tipologie di tributi ma anche la disciplina accertamento e discorsione il contenzioso i profili delle sanzioni amministrativi penali il rapporto tra processo penale e tributario e dall'altra parte semplificando il sistema quindi gli adempimenti delle procedure cosa che io ritengo fondamentale e eh diciamo lo so che rischio di diventare ripetitiva perché noi non risolviamo nessun problema se non se non partiamo soprattutto da un diverso rapporto tra eh lo stato e il cittadino cioè questa è la cosa più strategica che serve in Italia Maria l'Italia è l'unica nazione al mondo anche questo l'ho già detto nella quale vigge il detto fatta la legge trovato l'inganno perché perché la percezione è che stato e cittadini siano avversari che lo stato voglia in qualche maniera prendersi gioco di te e che quindi se ti prendi gioco dello stato fai una cosa buona ma così noi non ne usciamo allora che cosa bisogna fare? Bisogna partire dal presupposto che io ti do una mano in tutto quello che serve, ti semplifico le procedure, ti metto una tassazione giusta eccetera ovviamente poi sono molto rigida se nonostante questo segnale di collaborazione e non di diciamo avversità eh che ti do non non non ti comporti bene allora noi sul tema del contrasto alla all'evasione fiscale abbiamo fatto decine centinaia di norme in questi anni dopodiché la vasione fiscale rimane orientativamente intorno ai cento miliardi di euro sempre vuol dire che questo approccio finora non ha funzionato abbiamo intanto nella legge di bilancio previsto l'assunzione tanto per capire che non vogliamo gettare la spugna come si dice in tema di evasione fiscale abbiamo previsto l'assunzione di circa tre mila novecento nuovi funzionari l'agenzia delle entrate che voglio ringraziare perché quest'anno ha fatto un ottimo lavoro così come siamo stati i primi a prevedere per esempio una norma sulle aziende apri e chiudi cioè su quella cosa che lo stato per anni ha fatto finta di non vedere per cui c'erano aziende che aprivano e chiudevano prima che lo stato cominciasse a fare i controlli e e e frodavano il fisco per miliardi di euro e siccome era difficile andarli ad acchiappare e lo stato italiano si rivaleva su chi invece cercava di rispettare le regole perché diciamoci la verità l'evasione fiscale che è stata fatta in questi anni la lotta all'evasione fiscale che è stata fatta in questi anni è sembrata a volte più simile a caccia al gettito che è evasione fiscale allora io non penso che lo stato debba fare caccia al gettito fingendo di combattere l'evasione fiscale penso che debba andare a combattere l'evasione fiscale che però in italia è sulla grande evasione cioè penso per sempio alle frodi sull'iva penso alle grandi frodi penso alle big company penso allo stato che patteggia miliardi di euro di evasione chiedendo il rientro di 100 milioni diciamo con una disponibilità che non dimostra verso il piccolo commerciante uno stato giusto semplice chiaro e giusto questo è l'unico modo per combattere veramente l'evasione fiscale in italia vediamo se l'anno prossimo tra due anni sarà di meno di 100 miliardi mi restano 7 minuti 30 secondi se lei spora di 5 non succede niente di grave non si preoccupi allora allora vedo di fare di fare ben due domande ne approfitto qualche domenica fa ospite appunto del caffè della domenica su radio 24 avevo appunto come ospite matteo salvini gli ho chiesto se si farà prima la riforma delle autonomie o il presidenzialismo lui mi ha risposto che la riforma sulle autonomie è già più avanti quindi di fatto si farà prima quello ne ho dedotto che siamo in campagna elettorale già in campagna elettorale per le europee come pensate di governare essendo pronti a una campagna che vi vedrà sul proporzionale perché alle europee ciascuno va per conto suo guardi governando bene perché diciamo storicamente è dimostrato che se offri ai cittadini le risposte che i cittadini attendono è un vantaggio per tutti per i cittadini e anche per chi governa ed è quello che noi siamo cercando di fare e lo dico senza polemica perché è normale che si facciano si ricostruzionino ma le voglio dire sinceramente che il clima che noi viviamo in consiglio dei ministri tra i partiti della coalizione è un ottimo clima poi nella semplificazione ovviamente del racconto politico si cerca sempre di costruire la rivalità ma oggi o quella rivalità non la vedo anche sul tema del quale parliamo perché la narrazione per la quale la riforma diciamo in senso presidenziale dello stato è di fratelli d'italia e l'autonomia differenziata è una cosa della Lega è una narrazione sbagliata presidenzialismo e autonomia sono due punti ntrambi contenuti nel programma di tutto il centrodestra sono riforme delle quali tutto il centrodestra parla da anni sono riforme che vogliamo portare avanti banalmente perché noi siamo lì per realizzare quello che i cittadini ci hanno chiesto di realizzare con le elezioni cosa diciamo non comune a volte nella politica italiana ma per me fondamentale e quindi una volta che i cittadini si sono espressi e ci hanno chiesto di fare queste riforme noi le dobbiamo fare ed è quello che stiamo facendo poi lo facciamo con strumenti che sono diversi che hanno tempi diversi perché autonomia e diciamo la riforma delle istituzioni sono due materie diverse ma le faremo entro la fine di questa legislatura che è quello che ci interessa fare dopo di che io penso nello specifico che l'autonomia differenziata rafforzerà la coesione nazionale a differenza di quello che si dice banalmente perché noi finalmente introdurremo i livelli essenziali delle prestazioni che sono il vero elemento di coesione che finora non si è riusciti a fare e allo stesso tempo rafforzeremo le competenze di quelle regioni che dimostrano i sapere spendere meglio i soldi per gli italiani e qui attenzione maria l'autonomia differenziata funziona non funziona che io tolgo qualcosa una regione per darla un'altra funziona che se io ho una regione particolarmente virtuosa cioè che gestisce particolarmente bene i suoi soldi prendo in considerazione dal livello dello stato centrale di darle altre competenze e quindi è anche una grande riforma di responsabilizzazione di chi amministra quelle regioni perché a me non stupisce che chi si straccia le vesti contro l'autonomia differenziata sia anche chi per esempio in questi anni non è riuscito a spendere miliardi di euro dei fondi europei quindi credo che anche questo possa essere virtuoso e funzionale a tutte le regioni così come una riforma seria delle istituzioni dello stato secondo me è fondamentale partendo da due principi che per me sono irrinunciabili lei ha visto che io ne sto parlando con le opposizioni ne parlerò con le categorie produttive raccolgo gli spunti di tutti per me ci sono due punti irrinunciabili sulla riforma costituzionale la stabilità dei governi e delle legislature che è la cosa più potente che conomicamente puoi costruire per questa nazione e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne articolo 1 della costituzione la sovranità appartiene al popolo su questi due obiettivi io ho avviato l'interlocuzione credo che però una riforma di questo tipo non sia come alcuni dicono secondaria e ripeto la cosa più importante che si può lasciare in eredità al futuro una nazione normale nella quale i governi non cambiano dopo un anno e mezzo credibile a livello internazionale e nella quale la politica sia chiamata a realizzare una visione e non semplicemente a spendere soldi alla cieca per garantirsi che nei prossimi sei mesi quando ci saranno le successive elezioni la gente ti voterà questo è molto prezioso è una cosa sulla quale sono impegnata personalmente dal dal futuro del futuro a un recente presente ci sono foto che diventano iconiche ha fatto molto discutere la foto del presidente biden che la prese ne per mano è stato un gesto così non previsto un po come il gesto che ha avuto lei istintivo di toccare il braccio di papa francesco cosa c'è dietro quella mano nella mano col presidente biden ma guardi anche qui io ho letto non è una domanda sentimentale una domanda politica non lo dico perché in platè rumoreggiano io ho letto ogni genere di ricostruzione un po di polemica sia per la foto appunto nella quale biden mi abbraccia sia nella foto nella quale mi prende la mano ma io penso che fosse semplicemente un gesto di vicinanza di simpatia umana e sono gesti normali sono gesti che si manifestano in modo diverso ovviamente a seconda delle persone che sono coinvolta però guardi poi che cosa c'è che cosa c'è nella discussione sulla foto perché il punto di questa discussione non è c'è un gesto di simpatia tra due leader fatto molto comune il punto di questa discussione che quella foto rivela la totale falsità di una narrazione che era stata fatta durante la campagna elettorale prima della campagna lettorale all'indomani della nostra vittoria della campagna elettorale da certa stampa da certa sinistra cioè quando si diceva che con la meloni a palazzo chigi con un governo di centrodestra l'italia sarebbe stata isolata a livello internazionale che sarebbe stata chiusa in un angolo che non avrebbe avuto interlocutori che sarebbe diventata un reietto a livello internazionale a lei pare che sia questa la realtà dopo sette mesi di governo no e perché punto primo perché i rapporti tra le nazioni segnalo e particolarmente tra le nazioni alleate indipendono dal colore dei governi che quelle nazioni hanno particolarmente nell'attuale contesto i governi su cosa fanno la differenza fanno la differenza nella postura che hanno e la postura dell'italia oggi è la postura di una nazione seria che cammina a testa alta nella storia che è affidabile dove però affidabile non significa accondiscendente noi abbiamo avuto maria una politica estera accondiscendente che magari siamo sempre stati pro america nella nostra storia no certo ma ma questo ovviamente le nostre alleanze sono sempre le stesse poi dicevo la differenza la fa la postura no noi abbiamo avuto delle volte una politica che io definisco accondiscendente cioè che diceva sì perché l'importante era il sorriso nella fotografia cioè la politica estera fatta attraverso le fotografie importante essere una foto sorrita nella foto poi magari dopo aver sorriso una foto dopo averti detto di siti cambiava magari le carte in tavola a luci spente affidabile un'altra cosa affidabile significa non devi aspettarti nulla di diverso da quello che ti dico cioè la base di ogni credibilità oggi l'italia è questo d è per questo che viene rispettata a livello internazionale è normale che lavori per difendere il suo interesse nazionale come fanno tutti gli altri ma che sappia farlo in un sistema multilaterale il punto è che le persone sa devono sapere che si possono fidare di quello che dici e questo io credo che possa fare la differenza nella centralità di questa nazione rispetto al passato mi prendo ancora qualche minuto extra ma proprio in finale perché non posso non chiederlo lei è la prima donna presidente del consiglio io con ducodanni una trasmissione che si chiama nessuna è perfetta lei pure come molte di noi come molte donne aspira a essere considerata perfetta in ogni settore come presidente del consiglio nella sua vita personale e privata o c'è qualcosa a cui ha deciso di dire va bene non ce la faccio perfetta non sarò maria la perfezione non esiste la perfezione è una prerogativa di nostro signore pensare di essere perfetti o ambire a ssere perfetti è un fatto di vanità e la vanità guardi tra i sette peccati capitali è quello più insidioso il punto non è se si sia consapevoli di essere imperfetti questo io lo do per scontato il punto è se si sia consapevoli di quali sono i propri limiti e cosa si fa dei propri limiti perché i difetti possono anche essere come posso dire un'occasione no devi sapere quali sono e con alcuni per forza impari a convivere non ci puoi fare niente altri li correggi altri possono per paradosso essere un elemento di forza io sono diventata secchiona per dire perché era una persona insicura e siccome ero anche orgogliosa che è un'altra cosa che può essere diciamo un pregio o un difetto no alla fine ho utilizzato quella debolezza cercando di trasformarla in un punto di forza e questo è diciamo questa questa consapevolezza anche della propria insicurezza questo fatto che puoi rispondere con i fatti secondo me poi alla fine è quello che fa la differenza e lo dico particolarmente alle donne perché questo è un mondo che sulle donne costruisce sempre il tema no dell'insicurezza mi è capitato di dire insomma alla fine io sono sempre stata sottovalutata nella vita ma può essere un vantaggio eh perché quando tutti ti sottovalutano beh forse puoi anche stupire allora bisogna trasformare i propri limiti in un elemento di forza e questo fa la differenza tra eh diciamo fare i conti con se stessi il racconto che hanno fatto certi politici o che fanno certi politici tentando di dimostrare che loro sono eh qualcosa di diverso dalla normalità del genere umano non ha aiutato la classe politica perché oggi quando si dice i politici come se fossero non lo so calati da Marte da Marte con un ufo no i politici sono italiani signori sono persone comuni eh c'hanno pregi difetti c'è quello bravo c'è quello che è meno bravo c'è quello che ce la mette tutta c'è quello che non ce la mette tutta tentare di raccontare siamo un'altra cosa non ci ha aiutato diciamo nell'empatia e nel rapporto col popolo italiano si fa del proprio meglio questo è quello che secondo me ciascuno deve fare nel proprio ambito e io provo a fare nel mio con i difetti inclusi so so che deve partire e anche se penso che avremmo potuto fare altre 15 domande io me le ero anche preparate ma vabbè è andata così l'aspettiamo in presenza al prossimo festival dell'economia intanto grazie per essere stata qui con noi e grazie a voi per aver seguito questa intervista grazie a voi a presto
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