Professione Manager
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Come diventare il numero uno oggi? A questa e ad altre domande ha risposto l’imprenditore Francesco Micheli, durante la conferenza “Professione Manager”, intervistato da Angelo Maria Perrino, fondatore, direttore ed editore di affaritaliani.it.
si ci siamo perfetto. Grazie per la vostra partecipazione, questo è un approfondimento secondo questo format che si chiama Professione Manager che deriva da un libro che io avevo scritto tanti anni fa con Paolo Scaroni, un manager importante e famoso, nel quale io intervistavo Scaroni e gli descriveva le regole come si fa a diventare numeri uno e quando è nato il festival dell'economia e il direttore del sole mi ha chiesto delle potremmo fare un professione manager parlato che aggiorni quei consigli e ci dica oggi come si può diventare numeri uno nell'impresa degli anni della digitalizzazione, della sostenibilità, del grande cambiamento e quindi è piaciuto questo schema, questo format, l'abbiamo fatto già l'anno scorso, questo anno lo ripetiamo. Dopo la giornata di ieri in cui abbiamo iniziato con una donna che è la ministratrice delegata del sole 24 ore, abbiamo fatto un bellissimo vento, lei si è dimostrato una donna notevolissima, si chiama Mirgia Castia Dasero e non bisogna sbagliare gli accenti perché ci viene molto. Potete trovare il video su Faritaliani se volete ascoltarvi una mezz'oretta di chiacchierata molto utile per voi giovani in formazione. Stasera abbiamo un fuoriclasse della nostra economia, della nostra finanza. Francesco Micheli, solo per descrivere quello che ha fatto in 50 anni direi di protagonismo, ci vorrebbe un'intera serata, io riassumerei dicendo che lui è l'inventore di fast web che è il brand che più conoscete, però ha fatto tante altre cose, non è un manager, ha fatto il manager all'inizio, poi ha fatto l'imprenditore e quindi ha aperto imprese, le ha finanziate e ha preso manager, quindi il suo racconto ci aiuta a capire il lavoro di manager visto dal punto di vista di un imprenditore finanziere protagonista di tante nuove idee, sempre innovative. Da ultimo Gen Extra credo di non sbagliare, chi lavora sulle biotecnologie. Gen Extra che si occupa di biotecnologie e genomica, questo è stato l'ultimo giocattolo dei tanti giocattoli, tutto a lungo il marciapiede che ho messo in piedi. Oggi si chiamano startup, loro non si chiamavano startup, erano iniziative semplicemente, non nulla contro la lingua inglese ma dal punto di vista pratico, io trovo che la startupite acuta è un'assemblia di nervosica che può portare risultati che non sono estremamente brillanti, preferisco dire nuove iniziative. In linea con questo nuovo governo che ha detto che dobbiamo evitare di usare l'inglese, che poi dicono che stai mandando un segnale a Meloni. C'è una famosa bellissima battuta quando il Duce chiede certi documenti e arriva il segretario che porta, ecco il dossier, faciccolo. Occhio alle parole. Allora, parliamo di questo manager, quali devono essere, abbiamo una platea di giovani, quindi carni fresca, quali devono essere oggi le skills su cui puntare? È una risposta che cerca di essere la fotografia di una situazione in cui essere giovane oggi è molto più difficile che non essere giovane ai nostri tempi, nel senso che purtroppo quello che normalmente era una situazione in cui a Milano si dice martinit, cioè orfano messo in un istituto, ccetera eccetera, che poi diventa rizzoli o mondadori, la stessa cosa. O del vecchio, ancora più, erano tempi in cui senza bisogno esisteva quello che si chiama ascensore sociale, cioè bastava essere intelligenti, coerenti, con una voglia di lavorare mostruosa e uno raspontava in ogni caso. Purtroppo oggi è cambiato perché già allora le porte strette per i giovani c'erano, oggi sono più serrate e ascensore sociale oggi non esiste più, da anni, cioè bloccato tra due piani, chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Quindi faccio una premessa che è difficile parlare di qualche cosa che non è così ovvio come era allora, come il piccolo chimico che si metteva nel sottoscala, faceva qualche cosa e veniva fuori. Ma oggi credo che, non voglio insegnare legati a rampicare, ma credo che per i giovani sia fondamentale non essere addicted, come siamo tutti da questi giocatori che sono formidabili, ma che diventano forse una schiavitù. Non essere addicted dalla sovraesposizione, più che essere, apparire. Allora questa enorme necessità e tante persone di dover dire a che ora vanno a fare la pipì, dove si espongono eccetera eccetera, cioè fa perdere tempo. Ecco, io trovo che dal punto di vista generale purtroppo ci sono troppi elementi di distrazione che non servono per raggiungere gli obiettivi che normalmente uno deve raggiungere, può raggiungere diciamo per avere successo. E' in dubbio che sono ancora validi certi i metodi coi quali era possibile apparire più diciamo con i propri potenziali. Mi spiace dire che c'erano una volta perché veramente io non sopporto richiamare i vecchi tempi, però diciamo come allora anche oggi la prima cosa che uno deve fare un giovane è quello di crearsi un network, cioè una rete dei rapporti. Io sono figlio di un musicista insegnante al conservatorio di Milano, di una madre che era una sua allieva, che era una donna forte che per i suoi tempi aveva studiato ccetera, innamorata del maestro bla bla bla, ma se non ci fosse stata lei, mio papà era un personaggio fantastico, un personaggio alla peine, pieno di fantasia, mi teneva sulle ginocchia sfogliandomi libri d'arte, da lì la mia passione per l'arte e mi ha insegnato la musica che è una componente fondamentale, oggi è scientificamente provato che un bambino che è messo a studiare in musica, che all'inizio è molto brutto il pianoforte eccetera, ha una ginnastica cerebrale identica a quella che fa il nostro amico di technology per quanto riguarda il fisico. Quindi già c'è un primo consiglio la musica ragazzi. Quindi io sono convinto che quello che la musica mi ha dato mi ha consentito di fare brilantemente, caro Sergio Luciano, delle cose che abbiamo fatto insieme vent'anni fa con il giornale Il Nuovo, che fu la prima iniziativa accanto alla sua di Fasto quando è andata sul mercato. Quindi avere la rete, quando vai a scuola cercare di stare vicino, possibilmente nella scuola giusta, possibilmente e stare vicino a quelli più bravi, più intelligenti o diciamo che siano scelti un padre più importante, di buona famiglia, ma non per essere scicchettini perché vuol dire ntrare in un circolo, in un network, oggi se uno fa parte di un network questo è l'ascensore sociale, l'ascensore sociale non c'è più, ma se tu sei in un network in cui fai parte di queste cose vinci se hai talento ovviamente perché se non c'è talento ovviamente natura non fa... Se hai studiato anche. Se hai studiato e se il talento l'hai allevato perché nessuno lascia imparato, però se ci sono quei valori eccetera per cui uno si sente spinto a fare perché poi ci vuole anche il sacro fuoco per fare il talento e avere una rete, ovviamente io devo ringraziare mia madre che mi ha messo allora, la mia famiglia stava bene ma non era, però ha scelto la scuola a Milano la migliore e devo dire che tante cose che ho potuto fare l'ho fatte perché ho conosciuto, erano compagni di scuola, non erano tutti quelli bravi, li ho sempre proprietati, ma non pensando al futuro perché mi piaceva di più la loro qualità, intelligenza eccetera eccetera, i fancazzisti non mi hanno mai interessato e quindi questa è una via. Oggi si chiamano indivanati. Ecco, indivanati, ecco perché la divanite è un'altra sindrome neurosica con spunti ossessivi che impedisce di occuparsi di cose intelligenti, belle e sane, allora oggi le tentazioni sono più forti quindi mi rendo conto che è più difficile, quindi la prima cosa è il network, la seconda cosa e non lo dico perché ho due giornalisti, posso dire amici ormai per proprietà transitiva di rapporto qui e ce ne saranno altri, perché leggere i giornali che non siano più stampati online va benissimo ma una delle cose peggiori le grandi aziende hanno la rassegna stampa interna, sono dei fascicoli che ogni mattina arrivano che parlano solo di loro, di quelli della grande azienda, quindi è come dire una sorta di, non so come chiamarlo, di beletto delle preghiere, di se stessi, cioè autoreferenziale, mentre i giornali che hanno sfaccettature diverse, insomma la pluralità di attori così come serve in un'orchestra, se no tutti suono all'unisono, cioè non ha senso ma ci sono appunto queste pluralità, i giornaliti consentono una pluralità di visioni diverse secondo l'origine politica e per come vengono date le notizie, allora è fondamentale secondo me poter leggere, almeno passare un paio d'ore al mattino, adesso è più facile col tablet, ma farsi un'idea di cosa la gente pensa del mondo da come viene proposta possibilmente anche qualche giornale straniero, quindi questi sono i due, l'ho fatto un po' lungo, ma la lingua inglese adesso cominciano a parlarla più o meno tutti, non basta ma bisogna anche fare più, è un must, certo scusa, sono i due, oggi porte strette ho detto, mancanza di ascensore sociale, fare un network e essere aggiornatissimi, ti mette nella condizione proprio non solo di allenare il cervello eccetera eccetera ma di avere delle opportunità concrete che altrimenti dal ceppo familiare non sempre possono uscire, non è una colpa ecco, in più c'è anche un fatto che io cito spesso diciamo Savigno diceva l'arcangelo del mediocra e vola basso, cioè sono tempi in cui le cose in generale non sono molto confortanti, eccetto quelle ultra innovative, elettroniche ccetera eccetera, però proprio a maggior ragione è più facile emergere tenuto conto che la melassa di tutte queste cose. Dico importante questo passaggio, a parte che gratifica noi giornalisti professioni su cui alcuni dicono che non c'è più futuro ma viva Dio, abbiamo capito che tenersi informati è fondamentale, io personalmente quando vedo uno che dice non so cosa ha detto, che non vedo un ITG, questa idea di fare i manager chiudendosi nel tecnicismo della propria azienda dove devi sapere tutto dell'ultimo dipendente ma poi non sai che Putin magari sta ripiegando e questo cambia il mercato magari, il giorno dopo, piccolo sussulto ti dà magari due giorni di toro in borsa e un manager queste cose le deve capire, diceva Scaroni che il manager vive con la borsa accesa sempre nel suo ufficio c'ha il listino con il suo titolo e lo guarda perché quello è la pagella del manager, sei un'azienda quotata giusto? Certo, oggi è tutto molto complicato però devo dire anche perché tante iniziative che una volta erano lasciate alla persona oggi sono prese dalle macchine, c'è una sorta di, cioè internet è stato formidabile perché ha consentito la velocità, gli scambi, le merci eccetera eccetera ma manager che poi vuol dire finanza, gestione è stato non un fatto positivo è stato un fatto negativo perché ha portato al pensiero unico allora i manager di oggi spesso i grandi manager, siccome si è creato un oligopolio praticamente collusivo oggi nelle gestioni diciamo una volta c'erano le bolse tutti decidevano, sceglievano insider trading eccetera, oggi il 75-80% di tutte le transazioni è fatta da macchine e da computer. Il mercato mondiale è in mano a una decina di entità, Goldman Sachs era più famosa eccetera eccetera ma con manager che hanno studiato tutti il suo stesso manuale e quindi ha un pensiero unico, allora dove viene fuori la genialità? Quando anche sul mercato nelle borse se c'è la pluralità di attori c'è un modo di comportarsi che in fondo abbiamo parlato di musica è come nella musica cioè l'orchestra, allora quando uno è un solista è il campione del mondo se è bravo se ha talento, l'orchestra il concerto che ha un doppio il significato perché concerto è andare insieme ma è anche concertus latino cioè litigare, il solista pianista litica certe volte con l'orchestra come fa Pollini di solito che scalpita mentre gli altri suono e spinge per i tempi eccetera eccetera. Allora essere in una situazione di equilibrio sulle cose che si fanno avere compensazioni, avere queste cose diventa molto molto importante insomma non so se rendo l'idea. Come no, come no assolutamente e un passaggio sugli studi una volta si diceva la laurea in economia necessaria e il master indispensabile forse qualcosa è cambiato no? Beh diciamo che allora la laurea è indubbiamente un punto d'arrivo fondamentalmente anche perché in tanti mestieri se non hai la laurea magari sei bravissimo non lo puoi fare perché non hai rub stamp che ti mette nella condizione di farlo. Grandissimi imprenditori che non si sono minimamente laureati io ricordo Mario Spagnol straordinario, giornalista eccetera eccetera quindi uno dei più grandi editori che abbia mai conosciuto non si era laureato quindi è difficile dirlo perché è indubbio allora le università di oggi sono molto migliori di quelle di una volta ma purtroppo per quanto ci sia una retorica sulla università italiana siamo più bassi da altre università cioè abbiamo perso molte, il numero di laureati italiani è l'1,3% rispetto ai quelli europei cioè siamo fanalino di coda praticamente 4.000 all'anno e ciò non è bene perché la laurea sarà un qualche cosa un obiettivo non traguardo ma non di per se stesso ma perché la ginnastica mentale di quello che è la ricerca che è lo studio eccetera eccetera comunque produce ffetti quindi è un dubbice aspetto non è necessario ma è fondamentale se uno non ha già gli skill per arrivarci come ho detto mario spagnolo. Il master una volta c'era questa mania del master della stabbocconi eccetera e poi tutti si sono messi a fare master. Era una forma di competitività che però serviva sembra meno di moda sì non se ne parla più non se ne parla più cioè per voi che analizzate curricula. Questi sono se posso dire fatti collaterali ecco meno meno rilevanti dal punto di vista che uno diventa bravo perché ha fatto il master, se ha il master probabilmente ha qualche skill in più e quindi ha più probabilità di risolvere meglio un questionario. C'è una gerarchia dei master cioè quello della bocconi contro di più di quello del politecnico non so quando esamine un curriculum. Dipende da che tipo di formazione uno ha ecco uno che viene io mi ricordo io vengo dal liceo classico mi ero iscritto a ingegneria all'inizio e ho capito che non si a parte che io già lavoravo quindi c'era il problema di frequentare che non era possibile però è ovvio che se ho una preparazione tipo classica diciamo poi non ho mai studiato matematica in modo totale poter passare il biennio quindi ci sono comunque dei blocchi che è difficile superare ecco quindi secondo me non è che ci sia un ma... io per quando mi riguarda posso dire una cosa molto personale che magari non interessa a nessuno ma avendo avuto due figli di cui uno ingegnere molto esprit geometric e un altro che rappresenta più l'altra mia metà cioè la parte più umanitaria cose belle eccetera eccetera lui si è laureato in scienze naturali con una tesi sull'allocco che visione per il futuro straordinaria ma poi ha fatto lo del master della bocconi per dimostrare al fratello che era bravo anche lui sennò allora faceva la figura dello scemo per dirla quindi sono cose che non possono essere generalizzate Il nuovo mondo quali specializzazioni richiede rispetto al cursus studiorum classico? Ma diciamo che purtroppo ha delle componenti che non richiede cioè ma voglio veramente spezzare una lancia per la cultura oggi diciamo tende a non essere richiesto tutto ciò che non è il lavoro specifico da elettricista diciamo da tecnico eccetera eccetera mentre diciamo l'arricchimento che da diciamo la cultura nel senso più ampio cioè il piacere per il bello per la conoscenza per la letteratura per la pittura per la musica per quello che è sempre stato bello inventato nel sesto secolo avanti cristo su cui soprattutto un paese come il nostro che ha una storia meravigliosa insomma già questa città è stupenda da visitare ci sono ancora pallazze in tonsi con affreschi molto belli a Roma uno impazzisce cioè c'era il sacro fuoco una volta ogni cardinali ogni pontefice doveva chiamare il Michelangelo a turno e il cioè avere questo amore cioè dividere spendere tutto considerato i grandi imprenditori americani diciamo che sono esplosi diciamo nell'ottocento hanno donato delle collezioni allora era possibile farle perché il mercato non era come quello di oggi ovviamente c'era c'era la grande qualità disponibile hanno fatto collezioni di formidabili che hanno regalato ai musei e che sono l'ora eterna memoria cioè quello che assicura il futuro sono due cose uno la toponomastica cioè il tuo nome scritto sulla strada se uno non è Michelangelo Dante o Bach e quindi tutto il resto sparisce cioè se non lasci una traccia di questo genere e non sei un genere sparisce quindi dicevamo stamane piazzetta cuccia no no sì esattamente io credo che in questa sala nessuno sa chi è o quasi che è stato il padrone d'italia eccetera eccetera ccetera nessuno lo conoscerebbe il sindaco Albertini a milano e si è fatto una piazzetta col nome cuccia l'altro mamma santissima di allora si chiamava Geronzi non ci ha pensato perché se avesse fatto borgo minghetti dove c'era la banca sua eccetera eccetera oggi si direbbe banca geronzi invece non è così geronzi è sempre vivo quindi lo è a testimonianza cuccia è morto nel 2000 più o meno e nessuno oggi lo più sa che cos'è la toponomastica importante però quella è difficile però lavorare per la toponomastica per esempio il nostro comune conoscente Ligresti non lo aveva capito avrebbe potuto avere oggi il parco sud con il common chiamato parco Ligresti è in secula mentre oggi nessuno sa chi è o se se lo sa non conosce che aveva degli aspetti positivi e ricorda solo quelli negativi poverino mi ricordo che lui si faceva un cruccio del fatto che ha fatto l'oiulm lui ha regalato il terreno il progetto l'oiulm l'università e l'ha fatto su insistenza di alberoni mi raccontava alberoni la moglie volevano questa università della comunicazione ha fatto un progetto bellissimo oggi si è passato nel tempo ma 30 anni fa con la scala mobile insomma e non gli hanno messo manco una due righe di niente zero è passato scivolato via non si poteva ecco comunque la toponomastica e parliamo di mercato del lavoro e di impiego del manager cioè l'italia è fatta di piccole e medie imprese col padrone padroncino il sur paru si dice a milano eccetera affidare la propria azienda a un manager che è un estraneo diciamo non è un parente è un professionista che tu valuti sul curriculum e poi gli dai in mano ciò che più ti sta nella tua vita nei tuoi sacrifici cco questo passaggio dell'imprenditore che cede il bastone del comando a un estraneo in forza di una valutazione curriculare è una roba traumatica diciamo e in italia come è andata forse maluccio non è andata bene nel senso ne abbiamo parlato adesso in un altro in un altro sito qui nell'ambito di questo straordinario festival dell'economia che sta vivendo in questi giorni 30 in effetti come dicevo la il c'è una vecchia battuta allora il fenotipo che fa sì che il figlio o la diciamo abbia gli stessi skill della madre del padre o dell'uno o dell'altro è scientificamente provato che è l'uno e mezzo per cento di probabilità cioè praticamente quasi nullo tant'è che se uno guarda non so al campo della musica i figli dei grandissimi compositori ccetto eccezioni bach klaiber non me ne viene in mente un altro a magari non ha studiato musica ma spariti nel nulla allora siamo un paese in cui la piccola maglia industriale è l'asse portante assoluto rappresenta veramente la metà dei valori che ha questo paese la grande le grandi imprese grandi industrie quelle poche che sono rimaste perché abbiamo avuto un processo di desertificazione praticamente ci sono da vedere ovvio l'enel eccetera mai tutti insomma quello che era il corollario del capitalismo sparito totalmente montedison stiam viscosa magneti marelli falk chi più ne ha più ne mette o venduto pirelli si si o c'è dute desertificazione del pirelli oramai cinese no esatto e esatto a giappone anche quindi è un paese che si regge per fortuna su una solidissima genia di piccole e medie imprese che in questo momento però hanno un passaggio molto delicato perché c'è il problema della digitalizzazione in cui siamo molto indietro siamo al ventesimo posto sui 27 paesi che sono più avanti di noi in europa su questo settore che è fondamentale se tu non hai quello la tua azienda non va avanti e sulla transizione non solo del digitale ma anche della ma anche verde noi abbiamo un impegno europeo nel 2030 di avere ridurre al 50 per cento i gas ecco e praticamente non ci siamo e nel 50 devessero totalmente aboliti quindi oggi questa questa asse portante che delle piccole e medie imprese italiane ha dei problemi veramente grossi di investimenti perché per fare queste cose ci vogliono investimenti e naturalmente sono importanti dei private equity che siano in grado di sorreggere di accompagnare il problema che come si diceva il fondatore di queste società non sente ragione non ammette che un manager venga a decidere in casa sua non solo magari c'è un manager molto bravo ma preferisce mettere il figlio che insomma come dicevo lo ripeto ancora se i figli di quelli che hanno vinto le ultime olimpiadi facessero quelle successive le olimpiadi sarebbero finite no ecco proprio per quella ragione lì quindi è un problema molto difficile perché abbiamo un'enorme liquidità tre volte quella che serve per economia reale come teorizza giulio tremonti quindi non è problema di quattrini il problema è che c'è questa presunzione questa caparbietà di tanti imprenditori che hanno fatto l'azienda quindi che sono affezionatissime ccetera eccetera e non vogliono avere l'intruso ecco a me è capitato di parlare con importanti imprenditori per convincere quantomeno ad andare in borsa se non accedere che oggi lo farai meno ma insomma c'era un momento in cui la borsa era molto propizia ed è incredibile loro conto spesso qualcuno ma di molto importante che mi diceva senta io lo faccio di sicuro se per lei mi trovo un meccanismo per cui il 100 per cento dell'azienda è sempre mio no ma detto seriamente quindi il livello è rimasto spesso questo non siamo cresciuti da questo punto di vista non siamo cresciuti in termini di managerialità spero che queste esigenze cioè in questo momento una generazione di bravi manager no no gli scaroni ci sono i bravi manager per caretia di dio il problema è che diciamo la parte portante del paese che la forza del paese perché ripeto le piccole medie imprese sono formidabili con dei fondatori che sono formidabili che per l'italia sono la cosa più importante perché anche si dice sempre anche la germania però c'è gli a però la germania come la francia ha dei colossi che noi non abbiamo e comunque tutte le piccole medie imprese tedesche sono indotto di queste grandi imprese mentre in italia sono protagoniste cco c'è un enorme quindi valgono molto di più ma la difficoltà appunto ad avere un manager io potrei un catalogo enorme di situazioni in cui magari ne prendono uno non gli piace un altro che cambiano 4 5 e continuano loro perché non gli danno nemmeno l'accesso alla mano solo è capitato anche che non mollano il potere mollano il potere si si non mollano mai per questo le porte strette oggi sono ancora più strette porte strette per i giovani è certo certo e la politica l'aspirante manager di successo come deve comportarsi rispetto alla politica deve farsi amico l'onorevole ottenersi alla larga da contaminazioni pericolose quella politica sarebbe sicuramente stupido non tenerne contro politica una cosa importante è ovvio che dovrebbe esserci un meccanismo serio cioè in america la lobby il lobbismo è una cosa seria una professione da noi purtroppo è stata interpretata come caccia di favori a umma a umma ecco allora la politica a parte che è un'arte meravigliosa quando è gestita ecco il grosso vantaggio che in campo politico ci sono dei blitz in continuo cioè la politica continua da rigenerarsi uno può dire in peggio eccetera eccetera è ovvio che oggi non ci sono più i grandi personaggi della politica ma non solo in italia non solo in italia vediamo cosa è diventata la politica in inghilterra paesi che ha fatto la magna carta nel 1100 o giù di lì ra inimmaginabile che venissero fuori i personaggi come lo stravagante personaggio che ha fatto la brescia ma dappertutto la germania dopo la c'era la taccia la germania dopo la Merkel oggi è inquietante non parliamo a pensare che negli stati uniti il dibattito tra Biden e Trump dice come un paese che ha fatto delle cose meravigliose sotto il punto di vista e non riesce a uscire da prima questi candidati quindi è una pandemia quindi non è solo l'italia che ha problemi di scelte eccetera eccetera però la politica è fondamentale ma il manager si deve arrufianare con la politica o deve star buono fuori lontano arrufianare arrufianarsi è una brutta cosa secondo me bisogna frequentare la politica diciamo che è fondamentale soprattutto perché senza la politica non si va da nessuna parte ma guai a fidarsi della politica cioè gestisce un'azienda in un collegio elettorale come si fa insomma ci sono delle situazioni in cui allora la periodo un altro punto di vista. Oggi se dici onorevole ti buttano addosso 6 chili di acqua ghiacciata no è che è cambiato il mondo sta cambiando in tutto adesso noi diciamo il dopo covid che ha creato ulteriori problemi ma in un cambiamento del mondo come oggi cioè vanno reinventati tutti i meccanismi cioè è ovvio che per certe cose se non c'è l'approvazione della politica non si va avanti ma il problema è un altro è la burocrazia cioè il vero poliproblema che impedisce che allunga normemente i tempi che non ti fa prendere le subvenzioni che vengono dall'Europa eccetera è una burocrazia estremamente competente ma che utilizza al massimo si dice che il nostro paese ha più di 200 mila leggi e regolamenti si dice che la Germania ne abbia 10 mila si dice che gli Stati Uniti ne abbiano 5 mila allora questa enorme quantità di leggi sono scritte male cioè è difficilissimo capirle allora bisogna del commercialista per capirlo le leggi fiscali sono scritte malissimo deve avere qualcuno che ti fa la dichiarazione dei rettiti sono sempi banali però per qualsiasi iniziativa ci sono dei passaggi proprio dei caselli una volta erano proprio i caselli ecco no c'era il famoso film della gas ma no oggi è difficilissimo c'è un altro e le aziende oggi tutte le grandi e piccole buttano via almeno io dico il 10 15 quando va bene di produttività per riempire per riempire carte in conseguenza di regolamenti quando io sento dire ci vogliono più regole tirerei fuori la luger come dicevano una volta cco perché perché sono è già un trastuono immenso autore self fulfilling nel senso che facendo così c'è un enorme quantità di commercialisti di avvocati che lavora e tutto è un rapporto non dichiarato non scritto ma di complicità che sulle spalle di pantalone che vuol dire di del cittadino si può conciliare l'etica con gli affari o è una via l'etica gli affari o è una via illusione no oggi è molto molto più importante oggi un altro passaggio delle piccole imprese che devono fare è aderire all'isg a tutto ciò che riguarda l'ambiente alla sostenibilità dicevo la trasformazione verde eccetera che sono cose che fino a poco tempo fa venivano quasi facevano ridere non oggi anche diciamo a livello dei piccoli meglio imprese si è capito che fondamentale però sono costi in più quindi vuol dire che bisogna fare investimenti e da qui la necessità secondo me per quest'età di aprirsi con fiducia a pratequiti che siano non di rapina quindi è difficile distinguere certo ma da qui nasce ancora il fatto che oggi non è più concepibile un'ignoranza rispetto a queste forme di però io vorrei ricordare il messaggio del nostro amico scaroni che nel libro professione manager diceva che è massimamente etico per un manager produrre utili perché se un'azienda produce utili profitti costruisce lavoro costruisce quindi positività se posso dire è vero che questa la vocazione del manager fare il profitto se c'è una cosa che a me da fastidio è il concetto della creazione di valore non mi piace io capisco benissimo come l'amico scaroni definisca questa cosa che ovviamente è la palestiano cioè ovvio io sono gestito un'azienda o degli azionisti che mi hanno fiducia non sono scritto le azioni l'azienda ho bisogno di dargli un ritorno importante inutili quando io parlo di crisi classe dirigente che ritorno importante che ha dato al monte paschisiena l'ilva taranto lanas ccetera eccetera non parliamo di all'italia è appena stata venduta l'altro ieri 41 per cento l'oftanza che vuol dire un danno terribile per il nostro turismo perché l'oftanza metterà delle linee ha proprio vantaggio la stessa cosa quando si sarebbe potuto avvenire la france ma lo si faceva da una posizione di forza oggi viceversa si si è dovuto piattire per anni e anni per finalmente vendere quello che è rimasto in frattempo non adatta per queste queste operazioni quindi dalla domanda che lei mi ha fatto invece è ovvio che gli scaroni dice bisogna dare l'utile ma poi non lo dico in polemica con scaroni è che i manager hanno dei bonus e se creano utili hanno vantaggio anche loro quindi è una componente pro domo proprio anche chiaro che il nostro manager non è un samaritano non è un si dice neppure il canne muore la coda per niente vuole avere un biscottino no? Ci avviamo alla conclusione e un concetto finale si dice che un mondo fluido dove non ci sono certezze dove bisogna vivere giorno per giorno inventarsi cose nuove i modelli di business cambiano è un bel casotto per un manager che diventa un operatore del nostro tempo e deve convivere con questa continua fluidità cioè gli manca il terreno sottipiedi a volte no? Quindi come si può costruire certezze solidità dentro questa grande babbele? Non vorrei ssere un disco che si incanta ripete le stesse cose l'avvocato Agnelli diceva io quando ho un momento di tempo lui di musica non capiva nulla non importava nulla ma era molto sensibile alla pittura e diceva quando devo prendere una decisione importante vado a visitare un museo d'arte ho cervello in libertà vedo delle cose mi aiutano c'è la componente della cultura che sembra che sia un blablabla un po chic un po così eccetera eccetera e questo è l'enorme errore che gran parte dei manager che io ho conosciuto non gliene importa niente mentre l'arricchimento culturale è un aiuto straordinario è un aiuto formidabile abbiamo parlato prima di musica cioè la musica ti dà proprio tutta una serie di valori è come droga nel senso buono cioè rende molto di più una presa annusata di bacche che non un tiro di altre cose polverose ecco quindi adesso voglio dire insisto su questo aspetto c'è la complementarità che ha il nostro cervello per come fatto ad essere sensibile qualche cosa che non sia quella del franami che non fa tirare davanti indietro la cosa quindi purtroppo la scuola non ha più ha tolto l'insegnimento della musica in un paese che è stato fondamentale per la storia della musica le scuole d'arte sono abbastanza tascurate le biblioteche ormai solo per studiosi non c'è la curiosità ma è stato proprio una c'è stata quasi un'irrisione un'irrisione c'è una presa in giro di chi si occupava di cose di filosofia parlando con lei no lei l'ha vissuto poi conoscendo molto bene io mi sono reato in filosofia esatto ecco non a caso e quindi il fatto di che ci sia questa non conoscenza non voglio dire ignoranza che quasi infesia ma non la non conoscenza e non il piacere perché queste cose qui danno un piacere cioè uno più sia densa si entra nella qualità no è come l'alta cucina più uno ci va più non ha gusta rispetto a mangiare radici e cose come se faceva una volta strappando le foglie dalle piante siamo passati ai grandi chef questi sono gli errori da evitare con due tre slogan al giovane manager non fare questo e evitare di perdere tempo sul divano evitare di essere addicted a tutto ciò che è esperienziale ma selezionare quello che esperienza esperienziale serio e quello che non lo è e come dicevo prima avere la capacità di diciamo di informazione non per avere qualche cosa che ti piace sapere ma proprio della vera 360 gradi la cognizione di doveva il mondo cioè oggi la cosa più difficile come diceva giustamente è un'epoca difficilissima non solo per le ragioni che dicevo ricerzare sociale eccetera ma perché in tutte le scienze in tutte le tecniche eccetera ccetera il mondo è cambiato cioè stiamo passando veramente da un momento di rivoluzione copernicana rischia di scapparci di mano il tutto ma può essere una grande opportunità perché uno che ha qualità e coltiva queste cose che dicevo questa destruturazione può favorire di nuovo creare pisodi al mercato a Rizzoli episodi o quello che è successo in america con questi taekwondo ho fatto cose straordinarie ne ho fatte di tutti i colori però a futura gloria propria e di dono tico eccetera al paese che era un paese che fino a poco tempo prima era il saloon con la colta oggi la nostra colta è questa e tutti i momenti tiriamo fuori e quindi la mia spinta è proprio ai giovani che leggono che ascoltino musica che non pensino che c'è solo questo o un pallone a cui tirare calci non ho niente contro il calcio ma era per dire ecco quindi stimolare la fantasia cioè noi siamo fatti non a vivere come bruti come diceva il poeta ma ad essere in grado di apprezzare le bellezze le cose e queste arricchiscono certamente non fanno male l'intelligenza artificiale oggi è un altro grande dibattito è una iatura o è un'opportunità? No, no, è una straordinaria opportunità, si tenga conto che l'intelligenza artificiale anche in chirurgia riesce a fare delle cose straordinarie ma nel momento in cui c'è da decidere qualche cosa che esce da ogni schema il grande chirurgo è quello che si dimentica da tutto quello che ha studiato e fa quella mossa per cui il paziente non muore l'intelligenza artificiale non lo farà mai perché non ha l'anima non nel senso cioè però ormai l'intelligenza artificiale non si può vivere senza una volta ci si lamentava per i robot che erano cattivi, brutti, i computer addirittura i computer eccetera eccetera all quello di Kubrick terribile no per fortuna che c'è però io non metterai mai oggi con il livello dell'intelligenza ufficiale una Tesla a far guidare da solo io mi addormento dietro ecco non mi federei assolutamente ma arriveremo presto a poter dormire in macchina mentre la macchina va a fare quel percorso che ha imparato perfettamente senza fare danni e travergimenti strani. Ma non male come approfondimento che dite ragazzi C'è qualcuno che vuole fare qualche domanda? Avete qualche curiosità, qualche approfondimento? Fate presto perché abbiamo sforato. No? Tutto ok quindi come mi diceva la scuola. Esatto o non avete capito nulla o avete capito tutto io penso che valga la seconda perché vedo le vostre facce soddisfatte e quindi vi ringrazio per l'ascolto e ringrazio il nostro ospite per la sua stupenda lezione diciamo di vita manageriale, di vita aziendale. Io ringrazio per uno stimolatore così formidabile e ringrazio per la pazienza di tutti voi. Evviva!
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