Famiglie imprenditoriali, il sogno della dinastia immortale
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Famiglie imprenditoriali, il sogno della dinastia immortale
Tavola rotonda al Festival Economia Trento sul tema delle famiglie imprenditoriali italiane, analizzando la loro durata nel tempo, le sfide legate alla successione generazionale, e il confronto con modelli di capitalismo familiare in altri paesi (Germania, Stati Uniti, Francia). Si discutono le difficoltà di crescita dimensionale delle imprese familiari italiane, la rilevanza di strumenti come il private equity e la quotazione in borsa, e l'importanza di adattare le strategie aziendali al contesto economico globale in continua evoluzione
Io passerei quasi subito la parola al professor Corsico Io passerei quasi subito la parola al professor Corsico perché ci illuste un po' i numeri e la realtà del capitalismo familiare in Italia perché ci illuste un po' i numeri e la realtà del capitalismo familiare in Italia Allora, solo due parole prima di lasciare spazio al dibattito Intanto è sempre divertente perché quando uno parla di dinastie immediatamente ti vengono in mente o qualcosa di esotico cinese o una sopopera degli anni 80 In realtà si ha a che fare molto banalmente anche e quindi è tutto con le famiglie e il capitalismo familiare è un qualcosa che ha a che fare con il mondo dell'economia esattamente come per le altre imprese ma è un elemento di software molto più complicato che sono le famiglie, perché c'è il tema umano e in qualche modo, citando Tolstoi poi tutte le famiglie sono felice allo stesso modo e infelice a modo proprio e quindi questo elemento collegato al business ti porta a creare un qualcosa di diverso da tutto il resto semplicemente tre piccoli slot prima di cominciare il dibattito Allora, intanto bisogna dire che cos'è una dinastia una dinastia sostanzialmente viene definita così quando una famiglia ha il controllo di un'azienda o di un gruppo per più di tre generazioni che è il famoso principio dei Buddenbrock teoricamente in cui la prima costruisce la seconda consolida poi vedremo successivamente che però è più complicata questa roba perché? perché alla fine diciamo subito quali sono i tre grandi misunderstanding sulle imprese familiari la prima, le imprese familiari sono piccole, non è vero? in giro per il mondo voi potete andare da Walmart a Ikea alle grandi imprese del lusso, alle grandi imprese automobilistiche tra l'altro quelle che sono sopravvissute sono quelle delle grandi famiglie dei Ford, dei Peugeot e in qualche modo anche degli Agnelli sono andato a gamballari o sono state in qualche modo o nazionalizzate o lo stato dovuto intervenire, quindi le imprese familiari non sono piccole, le imprese familiari sono meno patrimonializzate o vanno peggio delle altre, non è vero? le imprese familiari mediamente hanno il 20% in più di patrimonio delle altre aziende, usano meno leva solitamente, le imprese familiari durano meno delle altre è la famosa sindrome dei Buddenbrock, allora se noi pensiamo che ogni generazione un tempo valeva 25 anni e oggi vale 30 3 generazioni sono 90 anni la media delle imprese quotata al New York State Exchange fanno fra i 50 e i 60 anni, storicamente dagli anni 50 oggi quindi anche questa roba oggettivamente può essere sfatata un ultima cosa, noi dobbiamo partire sempre da un presupposto che tutte le aziende nascono familiari perché ogni azienda sostanzialmente nasce da un fondatore da qualcuno che ha un'idea, poi si sviluppa in modo diverso la famiglia continua a gestirla, arrivano i manager entro al private equity, falliscono banalmente come tutte le imprese, però ogni impresa nasce familiare e uno deve capire questa roba qua, è un modello che c'è in tutto il mondo il 90% delle imprese del mondo sono familiari naturalmente dove sono di più le imprese familiari nei paesi in via di sviluppo perché oggettivamente quando si sviluppa un'economia nasce appunto più la società è voluta, più cambia il tipo di capitalismo in Europa sono circa 2 terzi, in America sono il 40% l'America si è sviluppata di più, ha costruito un modello diverso per certi versi e in Europa i due paesi che la fanno da padrone sono l'Italia e la Germania sostanzialmente con una grande differenza che la Germania ha, perché più grande, perché più ricca, ha imprese familiari dello stesso numero più o meno dell'Italia ma molto più grandi le nostre sono sostanzialmente più piccole di fatto le mid-large company italiane sono delle piccole imprese in Germania però lo schema è sostanzialmente lo stesso lo schema di gioco è lo stesso poi in tutti i paesi si nasce familiari e ci si sviluppa a proposito di questo volevo chiedere al dottor Micheli faceva l'accenno all'aspetto della Germania in Germania un paese come il nostro ha forte trazione di capitalismo familiare ma dove però sono riusciti a creare dei gruppi con dimensioni molto più importanti delle nostre, una questione culturale manca qualcosa al nostro capitalismo per fare una sorta di salto dimensionale dovrebbe funzionare c'è una cultura protestante che vuol dire tante cose hai saltato forse la Francia la Francia è un paese con un capitalismo straordinario, familiare e che in questo momento trionfa perché i più grandi ricchi che c'è nel mondo tra masche e i francesi della moda vincere la old economy quindi noi che ci siamo tutti tanto per la new economy eccetera eccetera per fortuna che c'era abbiamo cavalcata ma guarda caso oggi i vertici assoluti del capitalismo che è la base poi delle dinastie è in Francia devo dire che mi piace molto il titolo di fare dinastia e di farla eterna sono due cose molto diverse perché le dinastie come ci raccontava bene hanno una caratteristica ben particolare l'eternità praticamente non c'è è praticamente impossibile anche i paesi che hanno una storia formidabile famiglie inglesi, addirittura monarchie eccetera eccetera non hanno questa immortalità ma la verità la dà solo esclusivamente la toponomastica perché il nome messo per strada dura sempre salvo che uno si chiami Michelangelo, Bach o Mero cose di questo tipo quindi le imprese italiane ho visto una ricerca su 800 mila imprese alla seconda generazione ne resta il 25% alla terza il 15% quindi diciamo le imprese piccole o medie o meglio grandi italiane hanno una durata abbastanza bassa e non hanno quel sacro fuoco insomma per capire cosa sono le dinastie bisogna passare all'Atlantico vedere cosa è successo in America esattamente come viceversa da là per capire cos'è la social democrazia l'America in 200 anni dai tempi dei padri pellegrini quando sono scappati per le carestie per le religioni eccetera eccetera ha avuto uno sviluppo straordinario con famiglie formidabili di grandissima, proprio come si diceva perché lo sviluppo ha creato veramente delle dinastie Huffington per quanto riguarda le ferrovie il primo che ha inventato uno schema la vita è fatta di tre terzi un terzo è scegliere la migliore scuola che vuol dire poi fare network un terzo è quello di darsi gli affari come dei pazzi e fare delle cose bellissime come fa Louis e il terzo è quello di ridistribuire lui ha dato il 90% del patrimonio in charities e cose di questo tipo cosa che manca generalmente facendo di tutto il raffascio alle altre dinastie gli americani hanno fatto collezioni straordinarie che i più grandi musei Washington, non parliamo di New York eccetera portano i nomi di grandi personaggi che erano persone da far west non erano dei cherubini ne facevano di tutti i colori Carnegie era terrificante contro gli sindacati sarebbe stato uno stupendo sovranista usando i linguaggi di oggi ma lo stesso Morgan era un fante molto lesto ma ha lasciato delle cose meravigliose basta la biblioteca New York fatta da Renzo Piano quindi la grande differenza secondo me è il fatto che gli americani pur avendo una storia che non viene da Rinascimento o da Roma o della Grecia antica dove si inventò il bello avevano e hanno capito subito l'importanza della cultura nel senso generale del termine e l'importanza della restituzione Carnegie è l'esempio tutti hanno questo senso ma non è una cosa che può costruire parte della fortuna Warren Buffett ha fatto la più grande donazione e l'ha fatta Bill Gates non col suo nome sono degli episodi, degli avvenimenti inimmaginabili nelle nostre contrade quindi il concetto di mortalità a livello di dinastia lo associa più alla capacità di lasciare qualcosa e poi l'impresa segue il suo percorso societario però quello che io ho costruito poi ho contribuito anche ad altro si sono inventati anche dei metodi gli inglesi hanno un metodo per cui prima di tutto la regge salica e poi il primogenito poi c'è un rigore, una capacità di andare avanti bisogna tenere conto che il tipo che fa sì che un figlio sia uguale al padre o alla madre è l'1,5% quindi è molto raro che questo succede tant'è che, come si suol dire, se alle Olimpiadi corressero quelli successivi figli che l'hanno vinto adesso le Olimpiadi sarebbero morte poi ci sono personaggi come Blach che avevano 14 figli 3 grandi musicisti, ma su 14 c'è poi sempre un grande colpo di fortuna nelle famiglie, il fatto che ci sia questa capacità questa possibilità quindi nella famiglia Bonami c'è stato un colpo di fortuna perché la terza generazione comunque è stata colpo di fortuna c'è qualcosa altro, DNA, impegno siamo la quarta generazione ma non è tanto la generazione concordo con quello che hanno detto i miei due colleghi c'è un ciclo, c'è un ciclo per le aziende c'è un ciclo per le famiglie che non coincidono normalmente il ciclo può essere dato da capacità anche di una generazione all'altra ma c'è fondamentalmente il ciclo e la differenza della domanda prima è il fatto perché i tedeschi perché certe altre nazioni sono uscite a dare l'opportunità cioè l'opportunità che noi abbiamo avuto come paese se sei un imprenditore, se sei all'inizio tutte le famiglie sono partite è più grande in America, è più grande in Germania per cui abbiamo dovuto combattere di più e meno famiglie sono uscite a passare nelle forche per riuscire a arrivare a una certa dimensione il nostro paese è un paese più antico è un paese più complicato è un paese che per anni ha dato meno opportunità non è la situazione adesso, si sta molto prendo con la globalizzazione e per cui le nostre aziende hanno faticato per arrivare perché abbiamo pochi esempi di aziende che sono riuscite ad andare avanti, hai parlato di tecnologia oggi la tecnologia se sei in America riesce a tirare sui soldi, riesce ad andare avanti, ecc. in Europa è più difficile, in Italia è più difficile non per le nostre capacità perché i nostri imprenditori sono ma di gran lunga migliori sia in cultura, sia in capacità che gli altri ma quello che è importante è dargli l'opportunità per esempio private equity è uno di questi strumenti ci devono essere altri strumenti tutti intorno alla nostra che circondano queste imprese familiari per poter passare in una terza o quarta generazione e è verissimo, non è essenziale non è nemmeno probabile che sia la stessa famiglia però per l'azienda per il nostro mondo ecc non è che importante, l'importante è rinnovarci se guardo la mia famiglia è stata una serie di eventi positivi, eventi negativi che ti svegliano è la scosta fino a 800 muore il bonomi uomo che era importante all'epoca e una donna che ha dato su 10 bambini le ha messe a scuola, ecc. Milano parte di mobiliari, esattori e cominciamo su questo una donna che è un'altra senza figlie ha una figlia legittima con una portinaia adotta la nonna nuova linfa nuova voglia di fare e poi, e poi, e poi anche lui ha dato una mano non nella stessa maniera anche rispettare la tradizione della nonna la nonna a Milano ha lasciato segni importanti sì, funziona, vada, vada questo giocattolo non funziona dicevo, dovrei fare un ricordo della nonna che ho conosciuto benissimo persona straordinaria, aveva una capacità un senso di humor, un gusto pazzesco c'è stato un periodo della mia vita in cui avevo l'affinarte e lei si è rivolsa all'affinarte per, diciamo, votare la casa di via Bigli era un museo, delle cose fantastiche serviti di cozzi, quadri meravigliosi e poi aveva questa forza, questa capacità cioè si capisce come con quella spinta una dinastia vada avanti e con un senso di gusto, di cultura veramente straordinario, simpaticissimo io sono di Parma, ma capisco il milanese lavoravo da Ravelli per cui si incontravano, scusate, è un piccolo episodio e quando lei arrivava era un momento di festa io stavo nella stanza accanto e Ravelli e lei discutevano allora si usava molto ad altissima voce, non si parlava si urlava, era il bohau dei greci quando andavano all'attacco ed era incredibile anche una certa bellissima volgarità come hanno i dialetti con delle battute formidabili e quando il rumore saliva alle stelle lei diceva 5 minuti sincerità 5 minuti sincerità, allora io chiedo questo e tu metti quello e poi di nuovo era formidabile, formidabile ma lo dico perché una dinastia ha bisogno anche di queste ventate di genialità quindi mi piaceva ricordarlo ti ringrazio all'interno del capitalismo abbiamo due tipi differenti di capitalismo familiare uno a conduzione familiare dove la famiglia in charge comanda e gestisce l'azienda e uno dove c'è una governance familiare lei ha fatto il manager in questa situazione, ha fatto il manager sia di grandi aziende ma ha fatto anche il manager di un'importante azienda privata, quella della famiglia Rocca come c'è una differenza fra fare il manager? la mia esperienza in Tequinta è stata una cosa un po' particolare perché io la famiglia Rocca la conoscevo da sempre abitavo nella stessa casa quindi era un rapporto veramente speciale che avevo e che ho tuttora con loro e quindi ero vissuto un po' come una specie di fratello non ero vissuto come un terzo sono stati anni bellissimi, abbiamo fatto tante cose abbiamo riportato la Tequinta in Italia perché all'epoca esisteva soltanto in America Latina abbiamo fatto grandi acquisizioni dal pubblico, abbiamo comprato la CIV l'Italimpianti, la Dalmine, abbiamo fatto tante cose tutte belle, divertenti, lo considero una bella esperienza e tornare al tema più generale mi diverte parlare di questo tema perché tante cose che ho fatto nella mia vita sono stato presidente degli industriali di Venezia allora lì si parlava sempre di successione familiare e a un certo punto ho tirato fuori un libro, io abitavo in Inghilterra all'epoca pubblicato a Sheffield nel 1880 che si chiamava La Successione Familiare dell'Imprese quindi noi crediamo che sia un tema nostro gli inglesi ne parlavano a quell'epoca lì e quindi è un tema ricorrente allora è vero quello che dice il mio amico Corsico che esistono grandi imprese familiari detto questo il mondo cresce sulle multinazionali public company poi per carità abbiamo esempi del contrario ecco ma non è che e comunque anche quando è contrario sono familiari ma quasi mai familistiche io le chiamo familistiche in cui i primi 5 livelli delle aziende sono coperti da cugini fratelli, parenti, perché in quelle aziende lì io non ci metterei mai piedi non ci avrei messo mai piedi, mica per altro ma perché sei bloccato nelle tue prospettive quindi quando l'azienda è così familistica fa fatica da trarre talenti naturalmente a meno che non ci sia l'imprenditore perché l'imprenditore è una cosa diversa, l'imprenditore ti affascina l'imprenditore è quello che ha fatto e allora l'imprenditore è un'altra cosa per esempio io quando ero in Tequinta avevo vivo l'imprenditore colui che se l'era inventata la Tequinta che è tutto diverso di essere con i nipotini tutto questo in un contesto non voglio passare a temi politici generali ma io appartengo a quelli che pensano che il sistema capitalistico sta in piedi solo se chi è povero può diventare ricco e chi è ricco può diventare povero, se noi rompiamo questo meccanismo il sistema capitalistico è una cosa profondamente ingiusta per esempio parlando del nostro Paese io considero che la nostra posizione fiscale sulle successioni è terribile è terribile, il fatto che le cose si passino dal padre al figlio con il 4% di tasse quando per esempio l'Inghilterra è il 40 cito così tanto come esempio lo considero veramente una mina al nostro sistema capitalistico di libero mercato perché oggettivamente si perpetuano ricchezze quando penso che cito un altro esempio se possedessi, sfortunatamente non li possego, 20 appartamenti a Milano e incassassi 2 milioni l'euro l'anno di affitti pago il 21% di tasse, quando uno che lavora 3.000 euro al mese ne paga 33 lo considero una cosa terribile quindi questo a poco vedere col capitalismo di famiglia alla fine siamo noi nel nostro Paese in un ecosistema che favorisce molto successioni non necessariamente meritistiche e crea un sistema a mio parere che è la peggior minaccia che facciamo al capitalismo se crediamo nel capitalismo questo è un sistema che così non funziona e siamo in discussione alla legge di successione posso chiedere un contributo anche a voi su questo aspetto prima a Buonomi? un momento fermi tutti però è vero quello che hai detto prima io ho anche il passaporto americano in America abbiamo il 40% di tassazione sopra l'eredità per cui ti forza quindi è un sistema che ti permette di fare donazioni prima di morire tu hai la scelta e devi la parte del tuo patrimonio che hai costruito normalmente con grande amore perché l'americano ha una cultura molto specifica e avanzata e tu hai una donazione però in una situazione dove non c'è un'opportunità di guadagnare i soldi che è quello che hai detto prima l'America è positiva sulla creazione di valore durante la tua vita vai, fai il massimo che puoi spendili tutti, fai quello che vuoi però arrivi alla fine la prossima generazione deve farsi, ma anche concettualmente come padri cioè non c'è questa idea di proteggere naturalmente i tuoi figli per dargli un inizio migliore, una possibilità migliore questo non c'è niente di male ma devi avere l'opportunità irrispettabilmente dell'unico tipo uomo, donna, ecc. questa è la cosa più importante, tutto il nostro sistema deve concentrarsi a dare l'opportunità ai giovani per costruire il loro il loro corso, questo è il concetto e deve essere attaccato anche, cioè tutto deve essere visto nella stessa maniera, sennò rimaniamo rimaniamo come siamo oggi, che siamo almeno stabili però dai meno opportunità l'anno scorso sempre qui al festival dell'economia si era parlato di successione e nel mirino era stata messa la legittima, cioè il fatto che per legge deve essere definito o comunque tutti possono partecipare all'eredità anziché dare la possibilità agli imprenditori di scegliere a chi è un altro aspetto chiedo anche a Vaf io devo dire una cosa, sono assolutamente d'accordo con quello che ha detto Scaroni il mondo funziona con il dinamismo sociale un ascensore sociale, questa è la primissima cosa e parliamoci onestamente, dal punto di vista delle imprese quello che conta è la continuità aziendale non familiare, questo è il vero punto tu nelle imprese devi trasmettere l'essenza imprenditoriale e i valori poi, che ci sia un manager o un famiglio quello si vede ma non è quello il progetto l'importante è che ci sia questa continuità aziendale, punto primo sulle famiglie uno deve intanto capire una cosa se tuo figlio, tuo nipote, quello che sarà è un imprenditore o un figlio di ricco? perché questa è la vera differenza se un imprenditore va avanti, se un figlio di ricco fa altre cose si prende il dividendo il mondo è pieno di figli di ricchi, che vivono bene, che non fanno un tubo ma non possono gestire un'azienda perché un'azienda quando arriva oltre una certa dimensione peraltro diventa qualcosa di sociale, c'è mille persone che ci lavorano famiglie che ci lavorano, un territorio, non è più solo casa tua questa cosa qua, diventa un qualcosa di completamente diverso in più, io lo vedo, lavoro in un gruppo imprenditoriale con un fondatore, un fondatore è una persona molto affascinante e molto complicata anche per certi versi perché ha fatto tutto lui, ha costruito lui e giustamente ha fatto anche bene, quindi è molto difficile anche riuscire a cambiare o implementare qualcosa che fa nel passaggio generazionale successivo però non bisogna fermarsi a questo, perché vuol dire quando uno costruisce un palazzo e deve passare dal piano 0 al piano 10 dal piano 10 al piano 13, ci vogliono altre qualità non sono necessariamente le stesse qualità del fondatore o della famiglia secondo me su questo bisogna essere molto laici, non pregiudiziali e molto banalmente decidere chi sa fare le cose e chi non le sa fare chiudo solo con una battuta divertente perché c'è stata una polemica negli altri negli ultimi anni molto divertente di un paio di economisti che dicevano scusatemi, ma perché io devo mettere un familiare a capo di un'azienda rispetto agli 8 miliardi di persone che vivono sul pianeta questo è un dibattito, naturalmente era una provocazione poi naturalmente non sono 8 miliardi perché quando c'è l'amministrato legato sono 500 e non 8 miliardi rispetto a questo, però secondo me le due robe non vanno disgiunte io non penso che ci debba essere una dicensione fra l'imprenditore e il manager anche perché fra l'imprenditore parlo soprattutto del fondatore o delle generazioni successive lungimiranti, ci sono qualità diverse l'imprenditore deve essere coraggioso e deve garantire in qualche modo la continuità aziendale le risorse all'azienda, il manager deve essere competente e deve gestire le aziende, ci sono anche qualità diverse che si possono intersegare, allora il punto è si riescono a intersecare queste cose bene o altrimenti ci sono tante alte strade, c'è la managerializzazione totale c'è il private equity nascono, muoiono e proprio da questo dinamismo l'economia va avanti chiedeva Michele a questo punto la accennava adesso il professor Corsico borsa, private equity sono comunque due strumenti che vengono utilizzati per provare poi a traghettare l'azienda familiare verso un tipo di percorso di sviluppo sono ovviamente fondamentali mi permettevo di ricordare però che in America c'è un movimento molto forte che dice che ai figli bisogna lasciare QB come le medicine e per il resto diciamo darlo in restituzione, cioè una mentalità totalmente diversa dalla nostra in Italia, ecco tu accennavi i nostri fondatori dei grandi gruppi del passato eccetera avevano un ascensore sociale formidabile che oggi non c'è c'erano porte spalancate per i giovani studenti, anche in Germania bastava dire studenti e ti aprivano tutto cioè oggi è diventato estremamente complesso non c'è assolutamente ascensore sociale diciamo che l'Italia è un paese molto fermo all'inizio di tutti gli anni il G-1 è il carnevale poi a novembre il giorno dei morti è sempre diverso è un classico l'anno operativo in Italia finisce nel primo semestre il secondo semestre si cerca di rimandare un piano all'anno successivo bisogna prendere il meglio da tutte queste parti il fondatore è un personaggio straordinario non riferisco ovviamente a quello che è tu ma in generale sono veramente dei geni assoluti ma sono geni per un certo periodo diciamo ai miei tempi si diceva che un ottimo operatore è bravo per tre anni, dopo di che meglio che cambia mestiere il fondatore un ottimo operatore di boxe non molla assolutamente il timone faccio l'esempio di Artemini che era un grandissimo amico Ernesto, ma era impossibile io sono stato in consiglio un po' di tempo impossibile fargli prendere un manager bravo non che non fosse bravo ma la mentalità è totalmente diversa oggi è più complesso perché star dietro alla velocità della scienza, di quello che succede con tutti gli strumenti che abbiamo che spesso addormentano Paul Walker diceva che la più grande innovazione finanziaria è stata il Bancomat dopo di allora, cosa c'è? Computer, ecc. ma che sono loro che decidono l'80% oggi del denaro gestito questa liquidità immensa che tre volte quella che servirebbe all'economia reale è gestita da macchine e questo instupidisce un po' i manager i bravi, i bravissimi, ecc. perché l'utensile diventa decisore quindi pensare poi che uno che si è inventato un'azienda tanti anni fa, soprattutto con lo sviluppo che ha avuto diciamo in 900 e questi ultimissimi anni è veramente un problema molto grosso la capacità, in Italia ancora di più perché c'è una certa crisi di classe dirigente e il limite di queste straordinarie imprese che sono come in Germania solo che in Germania le grandi imprese ci sono in Italia c'è stata una desertificazione e queste piccole e medie imprese hanno ancora cioè private equity, ecc. fondamentali noi ci lavoriamo tantissimo però è difficile far capire io mi ricordo anni fa quando un grandissimo gruppo un grandissimo fondatore ecc. ecc. cercavo di convincerlo ad andare in borsa allora conveniva e lui mi disse guarda se io ho il 100% mi va bene ma era rigidissimo su questo deve inventare un meccanismo perché io mi tengo il 100% oddio c'erano i patti di... ma non me ne fregava niente quindi oggi tutto ciò che abbiamo imparato almeno per quelli della mia generazione è talmente cambiato per cui anche un fondatore molto molto bravo ecc. ecc. ecc. non si ritrova più conosco alcuni che non sanno mandare una mail Presidente Scarone la pensa come il... questo contesto favorisce meno il capitalismo familiare nella misura in cui c'è indubbiamente bisogno dei capitali perché la tecnologia, l'innovazione gli investimenti vanno fatti i capitali li devi cercare all'esterno ma non dire che la vita del capitalismo familiare tendenzialmente si ridurrà? io penso che è un limite alla crescita in un mondo che è globale in cui un'azienda deve crescere e deve crescere attraverso acquisizioni il fatto di avere un nazionista che vuole essere lui al 100% o al 51, al 38, al 27 e lo considera un vincolo impedisce la crescita la cosa delle public companies è proprio quella che questo tema non esiste si scambiano azioni e quindi perché crescono? e perché noi abbiamo così poche piccole così poche grandi aziende in Italia? una delle ragioni è anche questa perché è chiaro che la famiglia pone un vincolo alla crescita per mantenere il controllo poi ci sono anche altre ragioni non c'è solo quella però quello che diceva Francesco Michele diceva una cosa giusta è vero che anche l'imprenditore invecchia e il voler rimanere lì anche contribuisce anche questo, pur essendo stato un grande imprenditore perché l'ha fatta lui, passando gli anni diventa sempre meno adatto a fare gli affari a fare i conti con i tempi tra l'altro questo è vero anche per i manager pensi che negli Stati Uniti e l'Inghilterra la vita di un CEO è 3 anni e mezzo ogni 3 anni e mezzo si cambia CEO io che ho fatto un po' di volte nella mia vita il CEO devo dire la verità che è così perché uno arriva fresco, pieno di idee non si lega alle persone perché non le conosce ha voglia di cambiare e per un periodo di tempo è un formidabile motore di cambiamento dopo un po' intanto si affeziona le sue idee e non le ridiscute più conosce le persone e ne accetti i difetti perché c'è anche un aspetto personale e quindi che si debba cambiare lo considero una cosa logica ed è logica per tutti per gli imprenditori e anche per i managers tra paretesi facciamo un'ultima osservazione dicevo, io che ho vissuto molti anni in Inghilterra mi è sempre colpito l'imprenditore inglese quando ha 40 anni 45 anni è già lì che vuole lasciare il controllo dell'azienda a qualcun altro e per quelli che pensa io voglio prendermi più vacanze, faccio altre cose e metto un CEO esterno in tutto questo c'è un ragionamento che a me colpisce che è per dar valore all'azienda perché l'azienda vale se è una macchina che funziona senza l'imprenditore perché se funziona solo perché c'è l'imprenditore chi la compra sa che il goodwill esce dalla porta se invece un'azienda manageriale sa che l'azienda sta in piedi a prescindere dall'imprenditore quindi l'imprenditore inglese che ha capito questo meccanismo sa perfettamente che magari l'azienda non più nelle sue mani sarà un po' meno efficiente, magari farà anche utili minori ma vale di più perché esiste senza di lui ecco questo è un concetto che per l'imprenditore italiano è astronomicamente lontano, non ci pensa proprio a questo concetto sta attaccato all'azienda, guarda i profitti che magari in mano sua sono più alti che se sarebbero in mano qualcun altro ma non capisce che non crea valore nell'azienda, poi dico queste cose che tu conosci molto meglio di me, ma dico questa è proprio una carenza di comprensione di come funzionano i mercati finanziari e non capirà mai un'azienda se quella sta in piedi solo perché l'imprenditore è lì perché nel momento in cui lui esce che cosa ha comprato? Niente diciamo una cosa se posso che è una specificità italiana, è giustissimo quello che tu dici sull'Inghilterra, immaginiamoci che l'Inghilterra la rivoluzione industriale è venuta centi anni prima c'erano aziende di altro tipo, c'erano le colonie, c'era la nobiltà la realtà vera è che questa sfida la vivremo nei prossimi anni e quindi c'è un'azienda di comprensione di come funzionano i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i mercati finanziari e i mercati finanziari e quindi questo è un'azienda di comprensione di come funzionare i 300 milioni di fatturato e i 3 miliardi che sono leader mondiali nei loro territori che hanno un passaggio generazionale in cui i figli, questi figli che non è detto che debbano fare la boccone, il cuo o l'altra roba che non è detto che debbano fare la boccone, il cuo o l'altra roba devono intanto capire cos'è questa roba, devono avere degli ottimi consiglieri perché poi alla fine avere un grande avvocato, un ex grande CEO che ti viene, tu lo fai alla Giuliani voglio dire un grande avvocato, un grande avvocato, un grande avvocato e quindi non è un'azienda di comprensione che accompagni queste aziende verso il mercato, verso la menegerazione verso il private equity che ti farà doppiare però noi la vivremo adesso in realtà la vivremo adesso e oggi che ci siamo secondo me Volevo chiedere a lei però una cosa rispetto a tutto questo si parlava di private equity e si parlava di borsa però paradossalmente ultimamente tante aziende familiari stanno abbandonando la borsa, quella italiana principalmente fanno quasi un passo indietro rispetto a questo percorso sia di manegerealizzazione sia di ottica di sviluppo? Non è la coppa della borsa, la borsa è uno strumento utile se la guardi nel senso giusto, cioè se hai un problema in Italia abbiamo usato la borsa, abbiamo un problema generazionale devo dare un'uscita a mia sorella, mio cugino, mio eccetera vado in borsa, tengo il 51% prima maledizione perché ti mette un paletto levo mio fratello e mi limisedo ho fatto quello che dovevo fare e non faccio più niente per cui non stiamo utilizzando la borsa come un sistema dinamico di crescita, il private equity ha un vantaggio che il rapporto è diretto, cioè ci mettiamo d'accordo sopra un piano e lo devi poi fare, per cui c'è un checks and balances, l'altra cosa che il private equity è una specie di borsa, cioè c'è una visione del private equity dove sembra che sia una cosa diversa, in verità ha creato una borsa virtuale nel privato per cui ci sono private equity che fanno minoranza, ci sono private equity che fanno maggioranza, ci sono direct lenders, cioè puoi avere tutti gli strumenti che un'azienda ha bisogno però hai immediatamente una governance immediata perché c'hai un azionista e un azienda e in tutte queste operazioni metti l'azienda prima non mi ricordo più chi l'ha detto ma credo tutti tu devi mettere l'azienda davanti e poi devi fare quello che è giusto per l'azienda perché sei diventato una stazione dove hai dei stakeholders, hai centinaia di persone che ci lavorano, famiglie, sei importante per la tua regione, per il tuo paese, per cui l'azienda ormai è un oggetto che ha una sua vita che non ha niente che vedere e poi come tu come imprenditore devi fare creatore, imprenditore, manager, sei diventato poi manager devi diventare presidente, manager presidente diventi azionista, se fai questa crescita tu puoi rimanere come famiglia anche per mille anni perché hai la cultura, l'hai creata, hai il cuore nell'azienda, hai cose importanti una cosa che tu hai detto che è importantissima, che purtroppo noi abbiamo delle persone straordinarie e siamo straordinari anche fino a cent'anni però devi riconoscere che a un certo punto è faticoso perché eccetera ma devi dare la possibilità al tuo figlio, cioè non te che quando gli passi il bastone ha 60 anni lui. Scusami, è la generazione Carlo di Inghilterra se no? Voglio dire che la nonna non muore mai e la figlia c'ha già William sotto che spinge, no no? E così, non sapremo mai se il principe Carlo sarebbe stato il più grande re di tutti i tempi perché è diventato re adesso eccetera e ha faticato. Importantissimo, non è soltanto le quote rosa nei consigli che sono importantissime ma i giovani non ci sono i giovani nei consigli, non ci sono, cioè non c'è proprio questa progressione adesso non voglio dire che il creatore magari non è una questione di età tu puoi essere un genio fino alla fine ma devi dare anche dei segnali e i segnali, il mondo anglosassone purtroppo da nel senso buona la parola, da un valore importantissimo alla successione, alla pianificazione, al cosa dimmi che cos'è la progressione, per cui se tu arrivi a un certo punto e tuo figlio o tua figlia non sono le persone giuste devi andare a trovare, devi riuscire a fare quel passo indietro il problema di equity è importante in questo diventerà sempre più grande perché è la borsa virtuale delle aziende, per cui sulle aziende quotate oggi ti ritrovi le banche, non niente contro le banche niente contro le compagnie di telecom eccetera, delle grandi aziende che hanno delle ragioni e poi sul privato delle aziende molto più giovane, molto più dinamiche, molto più per cui qui c'hai spacex e là c'hai la stessa, vano al mente l'esempio di Nvidia esattamente, l'importante è il dinamismo aziendale, per cui tutte queste cose se tu li riesci a mettere il nostro paese va sulla luna, se riesci a mettere il cambio generazionale, l'opportunità di andare avanti siamo il numero uno al mondo, già oggi siamo vicini come il sistema paese a essere uno dei migliori dinamismo aziendale quindi è la chiave di lettura, la valorizzazione e la capacità di creare valore anche nel capitalismo familiare alla fine quindi torniamo sempre... direi che c'è poco da aggiungere a questo che è stato detto, che condivido a pieno c'è un altro fattore però secondo me che va ricordato è che questi estremi cambiamenti, adesso dividiamo a livello meteorologico per essere banali, ma quello che sta succedendo nel mondo il cambiamento di potere, io mi ricordo quando Paolo Scarone diceva abbiamo vissuto 70 anni senza guerre, senza nulla in questo momento non abbiamo 58 o 59, di cui alcune nel cortile di casa e quindi ci interessano estremamente di più, ma è un cambiamento epocale c'è veramente una situazione, oltre alla tecnologia io ovviamente mi sono sempre battuto per i giovani, cioè che partecipano veramente fondamentale, però oggi c'è questa incognita è come una matrice che non ha un'incognita ma ne ha 4 o 5 in più e quindi risolvere, è estremamente difficile oggi l'Europa, se non ci fossero state queste cose nel cortile di casa sarebbe già morta, ma è morente è un elemento, cioè una delle cose più terribili è form of substance in Europa sono i campioni del mondo, cioè l'eccesso di regole ogni azienda spende il 15% per riempire carte che nessuno guarderà mai cioè i manager oggi devono impazzire per tutte queste cose che stanno succedendo ma in un momento in cui c'è un cambiamento politico straordinario io all'Europa non credo più personalmente, questo non credo che importi molto a voi ciascuno può avere le sue cose, ma oggi se uno deve guardare deve guardare la Cina, deve guardare l'Iran, deve guardare gli Emirati è lì che succedono le cose, è lì che cambiano e soprattutto con una trasformazione formidabile legata alla tecnologia io mi ricordo quando Umberto Veronesi diceva, con la genomica io sarei in grado oggi di fare un uomo grande come un elefante ma siamo d'accordo tutti noi che non lo facciamo viene in mente Oppenheimer e tutte queste cose qui oggi con l'intelligenza artificiale anche chi l'ha inventata è molto preoccupato ed è un utensile formidabile però se posso dire la dinastia sarà di robot cioè inevitabilmente di personaggi che in qualche modo sono umani ma che in qualche modo però dipenderanno totalmente da meccanismi che oggi non sono praticamente comprensibili ma che crescono alla velocità mostruosa quindi è in questo contesto che è ancora più difficile per il vecchio padrone o anche per un manager bravo, bravissimo allungare il proprio periodo di efficienza perché 3 anni, 4 anni, 5 anni mandano bene poi ci sono i campioni del mondo che crescono come i patinatori sulle lasse di ghiaccio dai fiumi canadesi a balzare da una all'altra però è un momento estremamente complicato e ahimè soprattutto per i giovani questo è il dramma volevo chiederla una cosa, al di là appunto di tutto il contesto che stiamo vivendo che Michele ha descritto perfettamente c'è già un settore però di fatto in Italia che è in qualche misura espulso mettiamola così il capitalismo familiare che è il settore dello sport fino a una quindicina d'anni fa le principali squadre di calcio ma non solo avevano delle famiglie alle spalle adesso ci sono i fondi, spesso fondi speculativi qui non è una questione di innovazione tecnologica o di evoluzione che cosa ha cambiato? ma dunque intanto direi questo glielo chiedo in quanto presidente del Milan le cifre in gioco sono salite enormemente e questo fa sì che per le famiglie diventi un terreno più difficile da percorrere in parallelo il financial fair play quindi le regole che la UE fa impone fanno sì che il tipo di mecenatismo che ha avuto come grandi protagonisti della nostra epoca il Milan e l'Inter quindi Berlusconi e Moratti non è più possibile, non puoi più fare aumenti di capitale a go go come si faceva nel passato mi ricordo che Berlusconi mi diceva che il Milan lui costava 70 milioni l'anno allora in un quadro di una persona che innanzitutto i soldi gli ha e poi che gli piace avere l'immagine soprattutto in Lombardia e a Milano che fa politica tutto questo poteva avere anche una certa logica è chiaro che oggi non è più possibile poi questa logica l'hanno avuta in pochi quindi il capitalismo nel mondo del calcio fa fatica io però devo dire perché come sempre è difficile fare delle verità assolute perché faccio la verità e poi vi dico la contraddizione per esempio la Talanta in mano ai Perkasi però per esempio prendiamo il caso della Talanta Luca la Talanta è in mano, è vero che c'è un altro azionista ma in mano alla famiglia Perkasi a parte che Perkasi è un grande imprenditore a parte questo, giocava in serie B lui il signor Perkasi padre e Luca Perkasi, il figlio, giocava nel Chelsea è gente che di calcio sa tutto ma lo sa da cent'anni un po' la dinastia impreditoriale che piace al nostro amico Corsico ma lì hanno delle competenze incredibili l'altro esempio, dunque la Talanta, Guadagna ho letto stamattina sulla Gazzetta dal 2016 Guadagna ma ha guadagna molto vendendo giocatori, comprandoli bene per esempio quel fantastico giocatore si chiama Luc, ma non so chi di voi abbia visto la partita della Talanta che ha fatto tre gol incredibili hanno pagato 14 milioni potrebbero venderlo a 100 domani quindi veramente gente competente l'altro caso tutto diverso è De Laurenti San Napoli De Laurenti è una persona un po' faticosa non facilissima ma è stato campione mondiale della specialità ha comprato il Napoli dal fallimento ha fatto bene ha guadagnato quindi voglio dire bravo bravissimo anche lui quindi vi do l'esempio di due cose familiari che contraddicono la regola generale che vi ho detto prima perché poi il mondo è più complicato non c'è mai una verità assoluta c'è una probabilità ma non proprio una verità assoluta il tempo è scaduto però abbiamo ancora la possibilità di qualche domanda dalla sala se qualcuno avesse qualche curiosità o qualcosa da chiedere ci sono le ragazze lì vediamo se la prima domanda va diretta sul Milan sì buongiorno no un passo indietro in realtà mi sembra che siate tutti d'accordo non voglio ipotizzare un cambiamento nella trasmissione delle aziende familiari si può parlare di sarei interessato a capire voi che mercato vedete fra 5-10 anni tante di queste aziende le vedete quotate? tante le vedete fallite? le vedete acquisite dai fondi di private equity? o ci sono altri modelli emergenti che possono aiutare l'Italia a facilitare questa transizione? se posso dire due parole teoriche che hanno molta più esperienza no no, che le vivono invece intanto è statistico un po' falliranno un po' andranno in borsa un po' passeranno ad altre quello che è molto importante ma non è un tema italiano è un tema europeo noi oggi sì c'è l'ACDP c'è il Fondo Europeo degli Investimenti però noi rispetto al mondo americano, al mondo cinese noi non gestiamo risparmio praticamente tolto a Mundi 3 francesi il resto è tutto anglosassone o asiatico quindi non gestiamo risparmio sostanzialmente non lo gestiamo e non lo buttiamo nell'economia se oggi noi dovessimo trovare in Europa 200 billion per fare una concorrenza ad Amazon o altre robe, non c'è un progetto c'è il FEI che ti dà 10 miliardi con 4 casse dei singoli paesi ben gestite per serie, per bene ma siamo a cose molto molto piccole non c'è il Fondo Secuoya che ti dice ti do 100 billion per sviluppare Alphabet allora il tema reale secondo me è che il mercato farà il suo corso come sempre, come giusto che sia con chi nasce, chi muore, chi si sviluppa forse ci vorrebbe un po' più di competenza un po' più di consapevolezza europea non italiana per dire cerchiamo di fare un po' di massa critica su queste robe perché altrimenti siamo schiacciati fra questi altri due mondi e allora sulla statistica chi vince, chi perde chi salta, chi non salta sarà normale, cioè quello è il filo logico la cosa più importante è l'accesso ai capitali il nostro paese quando i tassi erano a zero aveva la possibilità di fare un fondo sovrano a costo zero cioè potevamo finanziarci a lungo termine per fare naturalmente poi dovevi mettere delle capacità investirlo bene e possiamo assolutamente facilitare l'arrivo di capitali agli imprenditori in tutte le maniere possibili e sta succedendo per cui non è che il private equity il private equity è un business ancora giovane una cinquantina d'anni si stanno sviluppando i club deals si stanno sviluppando i direct land ci sono state un momento le SPACs, l'importante è che ci siano strumenti per tutti gli imprenditori per avere accesso al capitale velocemente in maniera facile l'Europa ha una strategia modesta in praticamente tutto perché non riusciamo a mettereci d'accordo questa idea della democrazia di mettereci tutti d'accordo per far qualcosa, purtroppo per l'imprenditorialità non funziona e il nostro paese deve fare dei passi tutto quello che deve fare il governo per diminuire tutte le regole che ti impediscono quelle regole cartace che oggi devi fare e sdellire l'accesso l'accesso al capitale e la libertà di intraprendere questo è il futuro se riusciamo a fare questo 60 milioni italiani con un mondo che ci ama allora diventa diversa la situazione stiamo facendo una fotografia dell'Europa in questo momento bisogna rendersene conto e fare il cambiamento per essere competitivi assolutamente d'accordo perché poi noi avevamo l'aggravante di avere, nessuno sa quante leggi o regolamenti o usi consuetivi abbiamo, oltre 200 mila o qualcosa di questo genere, non so quanti ne abbiano altri paesi, però si dice che la Germania ne abbia 10 mila e gli Stati Uniti 5 mila e questo alleva una burocrazia mostrosa che è un altro onere il fattore tempo da noi non esiste cioè quello che in Cina quindi abbiamo delle vischiosità terribili e abbiamo ancora molto, se posso dire parochial spirit non abbiamo fatto il nome di Cuccia che aveva vissuto arbitro tra due poteri importantissimi Agnèli e Cefis allora e si era messo in testa di fare le dinastie come faceva? Pigliava i figli dei grandi imprenditori e cercava di allevarli non è riuscito a farne andare avanti nessuno forse Tronchetti quando ha fatto fuori Cuccia Leopoldo ecco, però voglio dire nessuno sa più chi è Cuccia, c'è solo una piazzetta troppo domestica di Colina che lo ricorda però è un esempio di come già da allora l'imposizione della... ecco, oggi obiettivamente prima mi citava il private equity, sono l'unica cosa che può aiutare, salvare portare avanti questi straordinari imprenditori che io chiamo Spina d'Arosale o Satura del Paese eccetera eccetera che non hanno spesso l'onore di andare sulle prime pagine dei giornali nemmure quando portano via le cose per il gran Gaudio degli Olandesi che vivono di rendita in un modo straordinario no, ma mi pare che han già risposto non so se c'è qualcun altro sì di qua, grazie Troppidamente io mi ho capito di mercati di capitale in Asia sono basato in Hong Kong, è una banca d'affari, vorrei chiedere pensate che le famiglie imprenditoriali italiane siano troppo domestiche, cioè non vedo famiglie uscire, ad esempio venire da noi non le vedo tranne il dottor Bonomi che ha fatto un fondo con Siai Si, ma chiaramente che è un fondo di Prava Etiquiti, non famiglia, però non vedo le famiglie grandi imprenditoriali arrivare da noi e approcciare i mercati forse un po' più interessanti Assolutamente Assolutamente se guardiamo anche solo le dimensioni delle aziende le dimensioni dei Prava Etiquiti che aiutano le aziende italiane perché sono ancora relativamente piccoli e non internazionale l'Italia e se non vedo sbagliami 10% più piccolo della California come GDP come dimensione noi abbiamo 15 miliardi di assets e siamo i più grandi che si concentrano sull'Italia in California siamo in 40, saremo i più piccoli in California, ci sono fondi di tutti i tipi, per tutti i tipi di investimento e le aziende se hai un buon prodotto per definizione sei il leader del tuo mercato e poi ti stai espandendo all'estero ma non hai il coraggio, tu non puoi fare impresa dell'Italia se non hai un se non proietti l'impresa verso dove ci sono i mercati emergenti è assolutamente la ragione, se non vai nel Medio Oriente o in Asia è difficile vedere come sarai competitivo nel futuro e noi abbiamo delle aziende che sono ancora nel primo stadio, ho fatto l'Italia sto cercando di fare l'Europa, sto cercando di tenere il controllo poi faccio un po' di America e in Asia vendo quello che posso, eccetera non puoi andare avanti così, hai bisogno di una velocità che non puoi farlo non puoi più in un mondo d'oggi fare le cose sequenziali io cresco, puoi trovare dei soldi, puoi fare qualcosa perché arriva l'altro che va in borsa e ti lo usa bene trova un pravetè qui e ti lo usa bene e il tempo che sei arrivato lì, questo qui ti ha ti ha battuto sono assolutamente d'accordo e questo fondo di un miliardo e mezzo che mi ha fatto con per portare le aziende italiane in Asia, in Cina è un esempio, ma non è facile non è facile convincere le persone a fare questo tipo di sforzo, perché poi la vita è bella la famosa borghese la vita è bella, se sei in Italia e hai i tuoi soldi non è che la pizza non costa ancora così tanto, il caffè è cotto c'è il sole, c'è chi chi chi il sole è poco ultimamente, purtroppo non è che devi prendere l'aeroplano tutti i giorni per vedere c'è ancora una domanda qua davanti Buongiorno, io mi riferisco a quanto ci diceva a poc'anzi il dottor Micheli cioè che il denaro circolante la liquidità circolante a livello globale oggi è tre volte quella necessaria a soddisfare le richieste, le esigenze dell'economia reale questi altri due terzi di denaro che circolano più o meno vorticosamente per il globo che fanno? diciamo sono la vera inflazione pagata dai ricchi noi ci siamo accorti che cos'è l'inflazione quando abbiamo visto che ha colpito la classe media o meno ma i ricchi, i sopravricchi che spesso hanno fonti di denaro alcuni veramente abbastanza opache quando devono cambiare uno iota pagano il doppio cambia nulla, se cambiano un appartamento eccetera eccetera una casa eccetera sto parlando i super ricchi ecco, sono i denari che girano in questo modo, ecco quindi quelli che, io posso dire una mia esperienza passata quando con Veronesi abbiamo fatto una società di biotecnologie estremamente coraggiosa hardware eccetera eccetera, ad un certo punto abbiamo fatto un giro proprio con Umberto tra grandi casse italiane che disponevano i capitali enormi caffè, caminetto eccetera eccetera, zero ad un certo punto erano pochi soldi che si rinforzavano un piccolo ammendimento di capitale la decisione, che devo dire che fu di mio figlio Carlo era di dire, ma perché non ci quotiamo in America abbiamo trovato l'America cioè, adesso dicendo proprio tanta operazione l'idea era portare il titolo a 5 euro fu quotato a 15 andò a 400 eccetera ma senza perdite di tempo, proprio con una capacità da diciamo, da pionieri come erano gli americani quando avevano cominciato cioè fu un'esperienza straordinaria poi ovviamente sono componenti di fortuna e la fortuna è qualche cosa di ben particolare quindi c'è stato un momento estremamente favorevole ma questa cosa veniva 3 anni dopo Fastweb dove allora era molto più facile trovare il denaro eccetera eccetera e il campione del mondo dovrebbe aver dovuto fare le due operazioni insieme ma insomma c'è sempre un'altra venza eccetera, comunque sia voglio dire appunto che questi enormi capitali sono difficilissimi da intercettare, i priori attequiti sono in grado di farlo in gran parte e quindi ritornando alla sua domanda di prima, oggi per queste aziende, soprattutto italiane che sono un po' tagliate fuori da tutto a quelle dovrebbero rivolgersi, non continuare faticosamente a finchè la vala va è un concetto scientifico che non è caso di creare, ce l'abbiamo nel nostro DNA, va bene grazie mille a tutti, grazie soprattutto a voi e a tutti i nostri amici che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono in questo momento che ci sono
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