Mercati finanziari tra Europa e Cina
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Mercati finanziari tra Europa e Cina
La collaborazione tra Cina ed Europa nel settore finanziario presenta grandi potenzialità, ma necessita di superare ostacoli come la complessità normativa, le differenze culturali e la mancanza di fiducia reciproca. Il dialogo tra le istituzioni finanziarie, la semplificazione delle norme e la comprensione dei rispettivi sistemi sono cruciali per rafforzare la cooperazione. L'apertura della Cina agli investimenti esteri e la crescente attenzione alla sostenibilità offrono nuove opportunità di collaborazione, ma la ripresa del dialogo post-Covid in un contesto geopolitico mutato richiede un impegno rinnovato da entrambe le parti.
Buongiorno a tutti, diciamo che ci ritroviamo nello stesso scenario di ieri con altri interlocutori, ma in qualche modo c'è un filo rosso che lega il nostro panel di ieri sulla globalizzazione, non solo perché il fuccolo di questi eventi è il professor Tria che è seduto a mia destra, quindi c'è un filo conduttore perché abbiamo parlato ieri di globalizzazione, di come in qualche modo apportare dei correttivi a un meccanismo che ci ha governato negli ultimi anni, ma evidentemente esiste anche un problema di dialogo tra meccanismi anche, non solo economici, ma anche finanziari globali. In questo caso vogliamo focalizzare sul nostro incontro, sul dialogo tra Cina e Europa, che è molto importante perché ovviamente entrambi queste aree del mondo hanno bisogno di interlocutori per far muovere i capitali, per gli investimenti e per cercare appunto anche di sostenere l'economia reale attraverso regole trasparenti e anche in qualche modo efficienti. Io comincerei a dare la parola a mia destra, alla mia estrema destra, soltanto ovviamente dal punto di vista della posizione della sedia, e praticamente al nostro Gianfranco Torriero che è il vice direttore dell'Associazione Bancaria Italiana. Dottor Torriero, è fondamentale ovviamente il processo di adeguamento e di omogenizzazione di come dire delle strutture finanziarie e bancarie perché siano appunto come dicevo prima più efficiente. Ecco l'Europa dove noi siamo, di cui facciamo parte. Allora, ho l'impressione che innanzitutto bisogna partire da un punto fermo, è una certezza che mi sembra che proprio in questi giorni i tanti interlocutori istituzionali abbiano confermato. C'è la necessità in tutto il globo di attrarre investimenti perché attrarre investimenti noi abbiamo le sfide che ormai sentiamo ogni volta ripetere ma sono sfide fondamentali perché noi abbiamo la sfida della sostenibilità, in senso lato anche di tipo ambientale ma non solo, abbiamo la sfida del digitale, in Europa abbiamo la sfida del cambiamento demografico che modifica la capacità e l'allocazione del risparmio e dei consumi. Abbiamo anche una situazione geopolitica particolarmente complessa in questa fase e sono tutti elementi che devono creare le condizioni per maggiori investimenti. Perché maggiori investimenti? Perché solamente attraverso una crescita complessiva a livello globale riusciamo poi a dare e a ricomporre tutte queste criticità. Sotto questo profilo quindi la domanda che in Europa ormai da più di 10 anni ci si è posto è come essere competitivi per essere attrattivi proprio nei confronti degli altri operatori a livello globale e sotto questo profilo appunto 10 anni fa c'è stato il lancio del piano di azione per un mercato unico dei capitali in Europa. Se dobbiamo dare un primo giudizio non siamo totalmente soddisfatti, appunto riporto quello che è anche l'indicazione delle recenti indicazioni ad esempio della presidente Lagarde o report che sono stati recentemente presentati ad esempio da Enrico Letta. Nel senso bisogna fare di più, qualcosa è stato fatto ma sono delle modifiche normative dove gli effetti probabilmente li vedremo più nel medio lungo termine. A brevissimo ancora non abbiamo questa fortissima capacità attrattiva e quindi bisogna lavorare proprio per creare queste condizioni di avere un mercato unico dei capitali che sta a significare come gestire non solo dal punto di vista bancario perché appunto quando noi parliamo di maggiori investimenti non possiamo immaginare solamente risorse pubbliche, non possiamo immaginare solamente finanziamenti bancari ma attrarre capitali proprio dal mercato e questo sta a significare la necessità di attrarre investimenti. Come si fanno attrarre investimenti? Per esempio un elemento fondamentale è quello di incentivare gli investimenti a medio e lungo termine che poi sono quelli che incidono proprio sulla capacità di crescita dell'economia. Questa è una sfida molto importante che oggi ancora non è stata realizzata e una delle osservazioni che emergono dai tanti studi elaborati in questo periodo è che noi in Europa abbiamo messo in campo tante politiche ma sono politiche che hanno un approccio un po' frammentato e quindi dobbiamo superare questo approccio frammentato e tornare a una visione di insieme complessiva e questo crea un'attenzione particolare ad esempio per quanto riguarda anche la stabilità delle norme. Su questo ci torneremo però un elemento fondamentale che non va mai dimenticato è che negli Stati Uniti quando si creò il mercato unico dei capitali molti anni fa addirittura qualche secolo fa nacque perché nacque la rete ferroviaria e quindi c'era la necessità di finanziare la rete ferroviaria statunitense e lì si crearono le condizioni per creare un mercato unico tra i tanti stati che componevano gli Stati Uniti e quindi noi dobbiamo fare in qualche maniera dato che oggi abbiamo queste due sfide principali sostenibilità e digitale questo può essere una spinta informale importante per avere un break strutturale e una risposta collettiva al break strutturale. Mi fermerei bene bene è uno dei primi relatori che si autoregolamenta devo dire proprio merita una medaglia per questo no però a parte tutto necessario anche sentire la voce dei nostri amici cinesi perché effettivamente lo dico per per mia personale esperienza non soltanto difficile comprendere i meccanismi finanziari a che punto è la cina ma anche spiegarli ai nostri elettori in questo caso perché effettivamente sono mondi che apparentemente sembrano così tanto lontani e ancora in via di in senso buono sviluppo per questo io chiedo a Xiao Yang Nian che è il vicepresidente di Shanghai Financial Association e CFO di questo di guotai yunnan ovviamente guotai è una società opera nel settore assicurativo però la mia domanda è banche e assicurazioni cinesi quali sono gli elementi di attrazione attrattività in europa e viceversa anche perché comunque noi sappiamo che da un po' di anni è possibile anche per appunto gli stranieri creare delle società straniere in nel vostro nel vostro paese prego buongiorno buongiorno grazie sono molto contenta di fare parte della panel di oggi allora con noi la nostra delegazione è già stata in Francia e poi siamo arrivati a Trento anzi a Milano prima ieri sera poi siamo venuti a Trento è la prima volta che visito la città e sento che la città è molto bella piena di fascino quindi veramente piena di nuove come dire input per me io penso che la collaborazione sino europea abbia grande della grande potenzialità per esempio sono stato a barigi a Milano ho incontrato dei rappresentanti delle imprese cinesi finanziarie in europa ci sono tanti business in corso poi inclusi degli istituti europei in cina che operano nel mercato finanziario in cina che hanno investito in cina inclusa la nostra società che abbiamo un pattern alliance abbiamo un fondo comune e poi i miei colleghi di altre aziende associative hanno delle collaborazioni con delle istituzioni europee poi ovviamente negli anni recenti affrontiamo delle sfide della volatilità causate da fattori geopolitici eccetera e poi ovviamente c'è stato covid c'è sempre ci sono sempre dei cambiamenti della regulation ma la mia esperienza la mia impressione è che la cina ha delle differenze ovviamente dall'europa prima di tutto quella culturale perché quando abbiamo collaborato sul fondo comune con alliance era interessante perché il fondo comune stava sviluppando molto bene in cina ma il manager del fondo era tedesco quindi noi volevamo essere aggressivi sul mercato poi lui invece mi ha detto adesso devo andare in ferie per un mese quindi per noi cinesi è normale fare straordinari anche una mezzanote però lui voleva andare in ferie per un mese intero quindi questo ci ha fatto perdere tante opportunità il nostro fondo purtroppo non ha la stessa performance con quelli del completetra perché era il primo fondo comune in collaborazione tra la cina e germania era anche una come dire di volume importante e purtroppo dopo dieci anni è classificato molto indietro quindi come dire sì sì questa la differenza tra le culture gioca un fattore molto importante il secondo fattore è la regulation che è diversa in cina e in europa le nostre regole e un po più patriarcale che parte da sopra sotto top down top button quindi quindi le aziende assicurative ascoltano la regulation invece in europa la regulation gioca un ruolo più di sorprendenza e non di controllo di limitare i business eccetera quindi anche i processi di autorizzazione sono diversi quindi per le imprese europee quando vanno in cina poi magari vedono una procurazione molto complessa per loro però per noi le istituzioni cinesi è uguale c'è un complesso uguale poi invece per le imprese cinesi che vogliono investire in europa magari ci sono altre le limitazioni per esempio la protezione dei dati personali per esempio la protezione della forza lavoro diritti dei lavoratori eccetera che comportano una sfida sono sfide diverse ovviamente in cina è una cosa top down che viene da sopra in nelle mercane europee è un qualcosa da più basso dai lavoratori dai sintaccati la protezione eccetera la sostenibilità eccetera quindi poi cosa da altro canto questo vuol dire anche che siamo complementari quindi questo ci incoraggia di comunicare sempre di più di avere degli scampi di comprendereci a vicenda quindi come dire sono le sfide superabili diciamo quindi possiamo secondo me lavorare sugli aspetti come cercare ovviamente di conoscere la vicenda per esempio questa volta abbiamo c'è la delegazione di shanghai financial association che abbiamo abbiamo parlato con delle istituzioni finanziarie italiane e francesi quindi alla fine condividiamo gli stessi principi cioè noi diciamo che in cina c'è un detto la differenza probabilmente è una barriera di carta cioè quando ci si mette a parlare poi questa carta si si rompe però la cina e gli stati uniti non c'è una barriera di carta è qualcosa di più solido però tra di noi c'è una barriera di carta al più e poi ovviamente un altro approccio quello di stabilire degli uffici della presentanza no in altri paesi per esempio il la nostra quota e in cina il settore delle securities è un settore abbastanza piccolo invece l'industria bancaria è più grande l'anno scorso abbiamo aperto la filiale a londra perché abbiamo comunque tante transazioni cross border quindi in questo modo come dire evitati inconvenienti del fuso orario eccetera e poi come funziona anche da portale verso altri mercati finanziari come parigi e milano o francofort quindi vediamo lo ugualmente delle istituzioni europee che hanno delle filiale in cina il terzo punto è che anche a livello di regulation secondo me va incoraggiato di più la comunicazione gli scambi le visite a recipro che abbiamo anche la nostra sia erci che la regulation in cina ovviamente speriamo che dopo il covid queste comunicazioni di alto livello possono diventare più frequente poi ovviamente il mercato cinese sta contando molto sulla green economy sulla fintech quindi l'anno scorso abbiamo emesso più di un trilione di bond sulla green economy e i bond le obbligazioni europee contano il 40 per cento del mercato mondiale e anche quella quelle cinesi stanno aumentando sempre di volume quindi puntiamo su investimenti sulla riduzione delle emissioni della nitride carbonica sulla esg anche dentro la nostra azienda puntiamo molto diamo priorità alla sia la informazione sia alla gestione a livello di gli esg quindi ci sono tante opportunità di collaborazione quindi anche se abbiamo un po di difficoltà un po di sfide per il momento però secondo me il potenziale è molto grande anche la nostra associazione porteremo più delegazioni per le visite per aprire uffici eccetera per favorire questi scambi grazie c'è un for your speech allora mi rendo conto che non devo parlare in inglese altrimenti c'è il cortocircuito attorno al mio italiano grazie mille e dorei la parola a per francesco gaggi che è vice direttore e anche il segretario generale della feb che praticamente è associazione dei vari attori e mi dicono con una specializzazione sul fronte internazionale in qualche modo no meno un monitoraggio ecco cosa ci può dire sugli standard e su quelli che sono regolamentazioni poi necessarie anche per avere un dialogo che vada oltre il nostro cortile buongiorno a tutti sì in effetti ho avuto l'occasione sia in ambito di associazione bancaria italiana che come febaf di lavorare molto con colleghi di tante associazioni all'estero quindi diciamo lo scambio di rapporti di relazioni è stata una parte importante della mia attività e tra queste anche molto con il mondo cinese abbiamo avuto la fortuna occasioni di partecipare ad alcuni incontri con le imprese in cina e quindi noi abbiamo accompagnato delegazioni di banche italiane in cina e devo dire che mi ritrovo molto in quello che diceva il collega della dell'associazione finanziaria di scianghai cioè l'aspetto come dire concreto pragmatico di intessere e sviluppare relazioni che possono maturare nel tempo soprattutto quando si tratta di argomenti specifici e tematiche da risolvere nella pratica venendo proprio al se vogliamo ad un esempio concreto che ci si pone ed è tra i temi che già sono stati accennati sfiorati sia da Gianfranco Torriero del collega cinese l'europa in questi anni si trova di fronte a delle sfide che sono di grandissima portata e tra queste quella del dei criteri del rispetto dei criteri isg quindi ambiente sociale e governo societario sono è sicuramente una delle più rilevanti tutti diciamo l'europa è immersa in una serie di processi che vanno dalla dalle iniziative aziendali e quindi non parlo del settore finanziario soltanto ma tutte le imprese stanno lavorando per introdurre al proprio interno i criteri cosiddetti isg e questo si riflette naturalmente in una in un'analoga tensione attenzione da parte del settore finanziario europeo detto che c'è anche una fortissima tendenza delle istituzioni europee a regolamentare tutto ciò che può supportare l'introduzione dei criteri isg nell'economia europea quindi istituzioni che regolamentano imprese che adottano i criteri non solo perché lo dice la legge ma anche perché c'era già un inizio di autodeterminazione da parte delle imprese che volevano marciare verso l'introduzione dell'isg dei criteri di sostenibilità e settore finanziario che deve in qualche modo deve cercare di supportare questa chiamiamola migrazione del mondo produttivo verso i criteri di sostenibilità e per farlo ha bisogno naturalmente di regole che siano chiare e soprattutto ormai che siamo in un ambiente europeo come banche italiane come banche francesi come assicurazioni tedesche come asset manager olandesi siamo tutti alla ricerca di regole comuni e questo devo dire che in un certo senso è stato agevolato dal fatto che la tematica isg è nata e si sta sviluppando in un momento in cui l'europe sta effettivamente creando questa base comune di regole quindi c'è la cosiddetta tassonomia che è sostanzialmente il regolamento che ci dice cosa risponde ai criteri di sostenibilità ma ci sono poi una serie di altre regolamentazioni che riguardano sia la modalità di esporre i bilanci la modalità di dichiarare la propria adesione ai criteri di sostenibilità regole che ci dicono come vanno emessi i bond verdi gli EU green bonds regole che in tutti i settori dell'economia pensiamo a quella che è la direttiva sulla due diligence che ci dice come ogni attore dell'economia debba non solo garantire il proprio rispetto dei criteri isg ma anche avere cura del fatto che nella propria filiera gli altri attori a monte abbiano rispettato quei criteri isg quindi una quantità di norme che devo dire non è sempre facile acquisire non è sempre facile porre n'essere ma che il settore economico europeo e con loro il settore finanziario che ne è parte fondante stanno acquisendo la cosa interessante è che a mio avviso e qui appunto è uno dei punti di contatto importanti e lo citava già il collega dell'associazione di shanghai che è anche il mondo cinese ha intrapreso e ha avviato questa strada questo percorso non a caso le istituzioni cinesi partecipano alle istituzioni internazionali che si occupano di standard sulla sostenibilità e il mercato cinese è diventato il primo mercato per l'emissione dei green bonds al mondo e la cosa interessante è che si stanno creando delle forti sinergie fra soggetti che si occupano della sostenibilità in europa e soggetti che se ne occupano a livello cinese ci sono delle piattaforme comuni per riconoscere per misurare valutare e via via avvicinare i criteri perché è vero che esistono dei criteri internazionali però ricordiamoci che i cosiddetti standard setters internazionali per esempio nel settore della sostenibilità e il famoso ISSB che è l'international sustainability standard board che ha una sede tra l'altro anche a pechino ha aperto una sede anche a pechino questo organismo definisce delle regole internazionali ma non sono leggi perché questi standard setter internazionali poi propongono come dire definiscono delle regole internazionali che però diventano leggi solo quando le singole giurisdizioni le definiscono come leggi quindi l'europa lo sta facendo con tutta la quantità di normative di cui accennavo in precedenza in cina lo stanno facendo attraverso i loro strumenti giuridici l'importante è che però queste effettivamente poi questi corpus normativi si vadano a sovrapporre in maniera ordinata e quindi che ci sia coerenza affinché gli emittenti cinesi possano raccogliere risparmio nel resto del mondo in europa anche e affinché le imprese europee possano avere accesso al mercato cinese solo in questo modo si riesce a creare quell'inter scambio che parte naturalmente da matrici culturali di conoscenza di scambio ed altro ma poi ha bisogno anche di una concreta base giuridica assolutamente e grazie per aver apposto diciamo la riflessione concentrata su questo elemento come dire anche tecnico ma nemmeno tanto perché comunque c'è questa sorrota anche di rispetto per la sovranità di ogni singolo paese per cui posti degli standard internazionali anche giusto che ci siano come dire l'introduzione avvenga secondo le regole di ogni singola realtà e proprio per questo io chiederei a chiacchieravamo prima dell'inizio di questo panel con Wei Chen e lui mi diceva che effettivamente già esistono parecchi punti di contatto e di business tra europa e appunto cina e anche abbastanza consolidati quindi a questo punto la domanda veramente d'obbligo quali sono gli ostacoli che ancora impediscono o quantomeno frenano un dialogo finanziario tra cina ed europa secondo lei grazie Allora buongiorno sono Chen Wei, sono vicepresidente della Shanghai Financial Association, io sono anche il direttore amministrativo della Pacific Insurance Group, guardando la storia del sviluppo dell'industria nazionale, quella cinese e quella europeana è una lunga storia soprattutto abbiamo delle riassicurazioni, operazioni di riassicurazione cross border, ci sono quelli contro catastrofi naturali o rischi specifici del settore aerosperziale oppure le polizie agricole nel senso tradizionale, dal punto di vista degli ostacoli pensiamo che con il trascorso del tempo percepiamo che i riuscatori stanno sempre diminuendo, quindi abbiamo parlato anche della standardizzazione, l'anno scorso tutte le aziende sicurative cinesi hanno adottato la IFRS 9, anche la nostra società ha redatto i bilanci secondo IFRS, quindi ci stiamo allineando agli standard internazionali, qua c'è un altro standard sulla solvibilità solvency, abbiamo la SIROS che è uno standard cinese però come dire abbiamo sempre anche imparato dall'Europa anche sul redigere, abbiamo fatto riferimento agli standard sulla solvency europea quindi abbiamo seguito la stessa inquadratura più o meno, stessa struttura quindi comunque ci stiamo avvicinando, poi un altro aspetto del standard abbiamo parlato degli ESG, abbiamo in Cina l'obiettivo di carbon picking, carbon neutrality, abbiamo questi due obiettivi che stiamo promuovendo in varie industrie, poi ovviamente tanti sono gli obiettivi top down, per esempio investimenti green, quindi le linee guida sull'investimento sostenibile, quindi tanti dei nostri progetti, mi ricordo che nel 2021 avevamo un catalogo unico sino italiano sui prodotti di investimento sostenibile, poi stiamo costruendo anche un sistema di ritracciamento del carbon footprint, quindi anche all'interno della nostra azienda abbiamo istituito un sistema per tenere traccia del carbon footprint e poi abbiamo anche un ESG comitivo, una commissione ESG che rapporta mensilmente alla CDA, quindi ogni anno pubblichiamo anche un nostro rapporto sulla sostenibilità, quindi vedo una convergenza sugli standard, abbiamo sempre un linguaggio comune in maniera sempre più ampia, quindi questo è la prima cosa che vedo, poi più nello specifico, in Cina il mercato assicurativo è entrato in una fase di sviluppo stabile, ovviamente la Cina sta vivendo una fase transitoria così come l'industria assicurativa sta affrontando delle sfide, ma dietro le sfide ci sono sempre delle opportunità, abbiamo parlato della green insurance, durante l'impegno verso una riduzione delle emissioni carboniche le imprese hanno bisogno di nuove tecnologie, di nuovi fondi per fare queste conversioni e transizioni, quindi durante questo processo anche la neutrala assicurativa può giocare un ruolo importante, per esempio fornire delle policy, delle coperture che possono combaciare queste esigenze, poi a livello di fondi per esempio possiamo dare dei supporti finanziari a queste aziende che stanno vivendo una fase di transizione, quindi anche da questo punto di vista stiamo imparando dalle best practice europee, poi abbiamo delle collaborazioni in corso con delle istituzioni di riassicurazione europee che ci danno sostegno per implementare queste attività. Un altro aspetto che merita essere menzionato è la parte pensionistica perché anche la Cina sta avendo una maggiore popolazione in invecchiamento, quindi la presenta sicuramente una opportunità per l'assicurazione, sia per un fondo pensione, anche il governo stesso sta incoraggiando i cittadini primati a investire nel fondo pensione privato con degli centri fiscali, eccetera, quindi tutta l'industria assicurativa ha un mercato sicuramente in crescita da questo punto di vista, poi ovviamente la nostra liquidità è una cosa continua, è un incasso o un flusso di casse continuo che può essere fatto negli investimenti a lungo termine, eccetera, o in altre infrastrutture o altre strutture come case di cura, case prestanziane, eccetera, quindi altri tipi di investimenti a lungo termine, poi in un terzo punto parlando dell'investimento, la Cina attualmente sta entrando in una fase a medio-longo termine a tasso di interesse ribassato, quindi come facciamo? C'è discorso della maturity match, è giusto, quindi per il momento è molto importante imparare dalle aziende europee a avere una nuova implementazione sulla duration match, perché sappiamo che tante imprese centenari europee hanno già esperienza su questa cosa, quindi infine anche un mio suggerimento è quello di, siamo comunque un paese in via di sviluppo, quindi il potenziale di mercato è molto grande, ci sono tante opportunità dal punto di vista dell'industria sicurativa, siamo vedendo tante imprese straniere che entrano in Cina che hanno due caratteristiche, la prima è che il volume non è molto grande, sia life non life, poi un'altra caratteristica è che hanno un ottimo controllo del rischio, quindi è un grande vantaggio delle economie mature, poi abbiamo parlato ovviamente della green finance, anche sulla parte della aging population, della popolazione in invecchiamento possono secondo me rappresentare nuove opportunità o aiutare a darci a scoprire delle nuove esigenze di mercato per realizzare nuove crescite, quindi mi auguro che gli investitori europei possano venire un po' più spesso in Cina a ingrandire le vostre quota di mercato, poi ovviamente dalla nostra parte della nostra associazione ci rendiamo a disposizione per favorire questi scambi e poi anche per ricevere suggerimenti, sia la nostra associazione per il regulator così da poter favorire un ambiente sempre più sano e maturo dell'industria, grazie. Grazie, grazie mille, mi ha dato materia almeno per scrivere tre diversi articoli sul sole 24 ore che è il mio giornale, quindi la ringrazio per questo, tanti spunti molto interessanti e come le dicevo prima di iniziare questo evento è molto difficile riuscire anche a capire come funziona la Cina anche da questo punto di vista e se io non capisco qualcosa è anche difficile spiegarla ai miei lettori, quindi grazie anche per questo. Abbiamo solo 20 minuti, non sono tanti e soprattutto manca l'apporto dell'anima, come dicevo, di questa serie di appuntamenti, quella del professor Tria. Prima di dargli la parte finale, come ogni star che si immagini, io vorrei fare una velocissima serie di domande però molto molto sintetiche. Torriero, ma ce la faremo ad avere una Europa compatta, dialogante in maniera unica o no? Quando? Allora l'auspicio deve essere che la dobbiamo avere perché appunto le sfide sono tante, dobbiamo attrarre i capitali, dobbiamo fare investimenti e quindi è inevitabile. Una sola osservazione su quello che ho sentito, le tematiche che affrontiamo in Italia, in Europa e in Cina sono le stesse da punto di vista delle associazioni. Abbiamo un problema di norme, mi sembra che i relatori ci hanno ben evidenziato normalmente la complessità di queste norme. In Europa noi ci lamentiamo della complessità di queste norme, però ecco uno sforzo comune nella semplificazione ma soprattutto anche poi nelle interpretazioni delle norme perché se appunto dobbiamo coinvolgere soprattutto investitori esteri anche un'eventuale complessità delle norme si determina anche una difficoltà nell'interpretare queste norme e questo è uno sforzo che mi sembra è presente sia in Cina e soprattutto anche in Europa e lo sforzo che mettiamo come associazione bancaria italiana è proprio di lavorare con gli interlocutori istituzionali per andare verso una semplificazione. Grazie, Xiao Gang è molto diretta la mia domanda, quando io potrò andare allo sportello della mia banca italiana e sottoscrivere una polizza, guotai, ping an o quant'altro senza problemi? In Cina, per esempio, in Cina per ora abbiamo allí a radic così come ha detto prima, se l'obiettivo abbiamo parlato o se farmo Halloween, ma che èISA una couldnza, c'è una CAMенной Asslungazione vera cheімica non senso scala, dove capable da�UNGA. I prodotti di servizio di una stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa stessa st stelling are no per poterla comprare. Non devo andare allo sportello. Faccio tutto online. Nel futuro, basterà andare online per sottoscrivere una pollice. Sì, io non lavoro proprio nel settore dei security. Io devo passare parola al mio collega, però diciamo delle altre tipologie delle prodotti finanziarie. Fino adesso, siamo già riusciti a realizzare il servizio. Il 99% di queste prodotti le comprano ad entità verso il pubblico e che loro possono anche effettuare proprio tutte queste operazioni online a casa. Quindi, in totale e mediamente, ci vogliono 10 minuti. Quindi, anche tra... All'interno delle istruzioni anche diverse delle banche, anche come la Rete, bancaria, sempre funziona così in modo molto con l'agevolazione. Quindi è facile da operare anche per il pubblico, anche per l'ustende individuale. Quindi, San Canomé, questo è un altro punto dal fintech, diciamo, su questo, che possiamo anche collaborare insieme. Lei ha chiamato in ballo il suo collega e adesso chiediamo anche a Mr. Wei Chen. Dal punto di vista, appunto, diciamo, di questa sua associazione finanziaria, lei pensa che l'Europa è un mercato conveniente? Puntelebbe... È conveniente puntare adesso sull'Europa? Come investimento? Sì o no? Molto short, veloce. La nostra società è in Hong Kong. Allora, per quanto riguarda la nostra società, noi abbiamo già attivato anche accessa, siamo già stati quadrati nei tre mercati di porti, anche Londra, Hong Kong, anche altri posti. A quelli posti, quindi, noi, come una società quadrata sulla borsa, sicuramente che noi ci la diamo coordinamento all'interno, sul sistema finanziario, anche sulle risorse capitale, però maggiormente la nostra attività è sono concentrati, prima o adesso, sempre all'interno della Cina. E sulla facilità di gestire oppure sulla operatività, fatibilità all'estero, noi, adesso, che siamo, abbiamo già realizzato anche tutti i strumenti finanziari fatibili on-line, per esempio, come le automobili, cioè, le automobili elettrici. E in questo settore molto preciso, che noi abbiamo avuto anche diversa la cooperazione con le anti-estranieri, in particolare, nell'attività, proprio su aprire anche la polizia. Quindi il nostro obiettivo è molto chiaro che vorremo anche arrivare a un punto che è, indottamente, di offrire il nostro servizio on-line. La risposta è le piattaforme on-line. Può essere una soluzione per facilitare investimenti finanziari. Esatto. Allora, diciamo, sì, dei prodotti finanziari proprio standardizzati in questo preciso settore, oltre il 60%, che le nostre attività inerenti sono, diciamo, legate sempre al settore automobili. Allora, sì, per me, se io dovesse effettuare un controllo sul mio conto, anche sul mio polizia auto, allora è molto facile per me da operare direttamente on-line, anche a vedere tutto, tutte le attività che ne è passato. È molto facile da operare, insomma. Bene. In China, everything is in this. Everything, everything. Sì, sempre. Siete molto avanti, lo sappiamo, su queste robe. Mezzo minuto, Gaggi, lei che ha più contatti con l'esterno, nell'ambito di... Ecco, hai in programma qualche viaggio? Non a brevissimo, ma stavamo parlando nel prima colazione, perché sicuramente realizzeremo qualcosa a breve. Sennò, se vediamo solo ai conveni, ai panel, parliamo... Ecco, però, se posso veramente, in 30 secondi, un aspetto che trovo molto interessante, perché è emerso dal suo intervento, e poi da quello... Vuol farsi perdonare per oritaria. Perché c'è... Sul tema della digitalizzazione, un elemento estremamente importante è che ormai tutti i grandi gruppi finanziari internazionali lavorano sulla base del cosiddetto cloud. Quindi, sia i dati che poi devono utilizzare e mantenere per tutta la loro attività cross-border internazionale, ma anche le piattaforme, anche il software, nel mondo occidentale, in Europa, viene gestito soprattutto via cloud. Se non riusciamo ad avere lo stesso accesso come istituzioni finanziarie internazionali, anche in Cina, con gli strumenti del cloud e i dati, è quella cosa un po' difficile. Quindi dobbiamo lavorare insieme ai colleghi del settore. Sicuramente. Sicuramente è così anche perché attualmente ci sono due mondi diversi ancora. Si può fare. Il professor Tria, non c'era bisogno che diventasse ministro per, come dire, avviare un discorso, perché è nella sua natura, di costruzione di nuovi modelli, di nuove relazioni, di nuove impalcature giuridiche per far parlare mondi diversi. Io gli do la parola, perché lui è ancora alle prese con progetti di questo tipo, probabilmente non smetterà mai. Quindi credo che il suo intervento possa essere anche un po' dedicato alle cose che verranno, perché tutti hanno detto i problemi, quelli che sono, quindi reddò la parola e via, Filippera, fino alla fine del... Sì. No, grazie. Io non sono un tecnico nel campo assicurativo o bancario della finanza, sono un economista, ma da quello che abbiamo sentito mi pare che... Si tratta di due sistemi, ma i problemi, le tecniche che vengono usate per l'analisi del rischio, degli investimenti e tutto quello che riguarda la vita delle banche, dell'assicurazione, della finanza, più o meno tra Cina e Europa e Stati Uniti siamo nello stesso campo. Si inseriscono questi sistemi in due sistemi diversi, più ampi. E allora la questione, voglio ricordare che nel 2018-19, anzi, diciamo, la Cina ha approvato delle importanti leggi di apertura agli investimenti... agli investimenti internazionali nel campo non solo della finanza, ma in modo più ampio. Ora è stato anche accennato qui, ovviamente, che sia in Cina, come anche in Italia e in tutti gli altri paesi, quando si approvano delle norme, poi c'è un problema dell'applicazione delle norme e delle pratiche. E quando si parla di norme che devono portare a una maggiore integrazione di mercati internazionali, si tratta di vedere le prassi e di vedere l'interpretazione di queste norme tra soggetti che operano in contesti giuridici, ma anche culturali diversi. E quindi c'è un problema di una parte di comprensione e poi di aggiustamento delle pratiche, di una normativa anche secondaria per permettere a queste norme di avere degli effetti. Nel senso, se io apro il mio mercato al mondo e soggetti che operano in Europa o in Stati Uniti vogliono entrare in Cina, o noi, gli attori della finanza cinese, vogliono operare in Europa, è chiaro che è necessario comprendere in sostanza come operano questi regolamenti nei sistemi. E quindi nel 18-19, per esempio, la minorità decise di aprire un think tank con la Shanghai Administration Institute, con il patrocini o della Monasteria di Shanghai da una parte e del Ministro della Comunità e Finanza dall'altra, un think tank che mettesse insieme gli operatori, non solo gli accademici, ma gli operatori del sistema finanziario per discutere questi problemi. Come noi possiamo usufruire nella pratica questa nuova normativa? E quindi come operare per integrare o per facilitare i rapporti tra la finanza cinese e la finanza europea? In questo caso parlavamo dell'Europa, evidentemente l'Italia segue delle regole europee. Tieniamo presente l'importanza di questo perché, da una parte, in Cina la finanza opera su una massa di risparmi enorme, un tasso di risparmi in Cina del 45%, il tasso nazionale di risparmi in Cina del 45%. Quindi convogliare queste grandi risorse innanzitutto negli impieghi in Cina, ma poi collegarle al mercato finanziario internazionale considerando le regole che esistono nel sistema cinese e anche nel nostro sistema. Si tratta... Ma nel 2019, l'anno dopo, c'è il Covid e questa è un'interruzione importante, non solo dal punto di vista della crisi economica che c'è stata in tutti i paesi per via della pandemia, ma è chiaro che nel momento in cui c'è una... le nuove leggi, ma soprattutto un approccio, come dicono di opening up, cioè di apertura dei mercati, che richiedono poi collaborazioni e conoscenze, relazioni reciproche tra gli operatori, perché si crea la fiducia, si interrompono i rapporti, perché nessuno gira più nel mondo. Questo è chiaro che ha creato un grande problema per andare avanti sulla strada tracciata da una parte e dall'altra. Ricordiamoci che in Europa era raggiunto un primo accordo sul Comprehensive Agreement on Investment, cioè un accordo comprensivo sugli investimenti tra Europa e Cina. Il dopo Covid ci presenta un mondo diverso. Nel frattempo scoppiano tensioni anche geopolitiche. E' stato molto difficile riprendere questa... sviluppare questo dialogo e queste aperture. E soprattutto, oggettivamente, le stesse economie, sia cinese che occidentali, si trovano di fronte a nuovi problemi, tra sezione ecologica, tra sezione digitale. Cioè, l'economia reale è di nuovo di fronte a delle sfide che le vediamo già in modo diverso che nel passato, prima del Covid, abbiamo parlato in questi giorni, per due giorni, ci sono stati tantissimi eventi qui al Festival che si parlava di globalizzazione, de-globalizzazione, rapporti commerciali est-ovest. È chiaro che alla fine entra in tutto questo. La finanza è fondamentale per cercare di affiancare questa discussione che coinvolge anche la città, di affiancare questa discussione che coinvolge anche la finanza, di mantenere questi legami, disegnare le politiche o ridisegnare le politiche e le regole del commercio internazionale, del flusso dei capitali da una parte e dall'altra. C'è il nuovo protezionismo. In che impatto c'è il protezionismo che riguarda beni, servizi, tecnologie, ma anche in caso qual'erano della finanza, da una parte e dall'altra? Questa è l'importanza di questo evento, di questo dialogo, che non è una ripresa, perché c'è sempre stato, non è che nasce oggi qui. Ecco, di approfondire queste conoscenze reciproche, che già ci sono, i problemi si conoscono benissimo da una parte e dall'altra, ma bisogna un po' oliare il sistema. In realtà poi il sistema bancario assicurativo fatica ad entrare nel mercato finanziario cinese o magari si auto limita, perché ci sono problemi anche di fiducia. I problemi di fiducia si superano anche con la conoscenza personale dei sistemi, degli operatori da una parte e dall'altra. E questo è l'importanza, l'intenzia che creiamo allora, adesso sta ripartendo, questo incontro importante tra l'Associazione Bancari Italiana, il FEBAF e la Shanghai Financial Association, è un piccolo tassello, ma questa è la questione che abbiamo tutti in campo, anche nel campo finanziario. Come riprendere questo dialogo e svilupparlo in un contesto che nel frattempo, in pochissimi anni, è di fatto cambiato. Parliamo di Europa, ma se siamo finanziario europeo è collegato direttamente a quello americano, anche quello cinese. I sistemi di pagamenti internazionali sono quelli, diciamo, basati sul dollaro e sul sistema occidentale. La Cina sta creando altri sistemi di pagamento. Ecco, tutto ciò va affrontato. Va affrontato perché il compito della finanza è di portare il risparmio all'impiego nell'economia reale. I colleghi cinese hanno parlato delle nuove direttive sull'impiego del risparmio, cioè delle banche dove devono andare. Hanno parlato di pension finance, a finanza per le pensioni. Pensate all'importanza. L'importanza è quella di creare il sistema di welfare in Cina che permetta di aumentare i consumi. In questi giorni si è discusso della sovraccapacità produttiva cinese, per cui si vende molto all'estero e quindi i mercati dei beni reali, i cientali, hanno paura di questo. Perché questo? Perché c'è un basso consumo in Cina perché c'è molto risparmio, un eccesso di risparmio, e perché? Perché c'è un sistema di welfare che si deve rafforzare. Ecco che entra la finanza per aiutare questo e quindi risolvere i problemi e anche in questo modo cercare di creare maggiori, minori tensioni tra i vari mondi, che è anche creare la finanza che si occo anche di pace. Questo è un esempio di come si sta muovendo il mondo ed è bene che se un finanziario europeo capisca quello che accade in Cina e la Cina quello che cade, i problemi che si creano in Europa, il modo è poi parlarsi direttamente, conoscersi personalmente. Il tempo è finito. Mi ricordo che nel 2019 firmamo come ministro un accordo per il Financial Dialogue che avevano già gli altri paesi di Francia, Germania, Igilterra, eccetera, proprio per... e quello che vidi l'importanza è che si incominciano a conoscere i dirigenti dei due ministeri. Quindi se una banca italiana aveva un problema, c'era un nome dall'altra parte che si poteva chiamare e porre il problema. Ecco, così si sono anche le questioni. Dialogo, dialogo, dialogo. Ma il tempo è finito, vi ringrazio. È stato veramente un dibattito interessante, soprattutto le voci che ci sono arrivati da così tanto lontano e si sono materializzati qui, anche per creare questo dialogo e mantenerlo. Giusto, professore? Bene, grazie a tutti.
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