Monete fra generazioni
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Monete fra generazioni
Oggi la moneta del mondo è il dollaro, sebbene sempre più spesso affiorano dubbi riguardo alla possibilità che continui a mantenere anche in futuro tale status. Guardando al passato, alle generazioni che ci hanno preceduto e alla storia dell’economia, si possono delineare alcune prospettive, provare a immaginarne i rischi e prevederne le implicazioni.
giorno io sono stefano lepri editorialista della stampa e ho il compito di presentarvi qui ecco io non sono una persona che fa complimenti però vi assicuro che per la mia esperienza professionale come giornalista barry eichengreen è una delle persone al mondo che ne capiscono di più di monete quindi sono molto contento che siate venuti qui a sentirlo perché ne vale veramente la pena breaking che insegna a berkeley in california a ha scritto molti libri e a uno dei quali non è tradotto in italiano ma lo trovate più recente jordan privilege e lo trovate di fuori è un libro sul futuro del dollaro sul futuro delle monete ecco ma la cosa fosse il complimento maggiore che vorrei fare a bari aikin green e che fra gli americani e quello che ne capisce più di euro e guardate che questo è un bel problema capirsi da un lato all'altro dell'atlantico cioè io nella mia esperienza professione di giornalista per l'appunto o ho notato che anche i migliori economisti americani spesso non riescono a capire bene come come funziona l'euro ecco invece lui sì e credo che parlerà anche di questo oggi oggi vi farà una carrellata su tutti i problemi delle monete oggi nel mondo è un esperto di queste cose ma guardate che poi è una visione anche estremamente chiaro di tutto il resto cioè capace di metterla in contesto ecco spesso diamo un'altra cosa che va detta che spesso gli americani sono degli specialisti con un campo di visuale un po ristretto nel suo caso assolutamente no con lui il problema delle monete lo metti in contesto della nostra crisi della storia economica le fratto di storia economica anche italiana si è occupato è o è stato uno dei relatori al convegno che la banca d'italia ha fatto l'anno scorso sulla storia economica italiana in occasione dei 150 anni dell'unità d'italia si è occupato lì mi ha presentato una relazione insieme due economisti italiani ha presentato una relazione sulla storia del cambio della lira e gli effetti che questo ha avuto sulla nostra economia come ultima ragione per cui mi piacerebbe ecco raccomandarvi di ascoltare barry eichengreen è che la sua famiglia è profondamente radicata nella storia nella storia d'europa sua madre luz il e qui per questo e per questo ha portato un altro libro che lì non è che lì davanti purtroppo non si trova sua madre lucy laica in green ha scritto libri sulla sua esperienza come sopravvissuta dei campi di sterminio è stata auschwitz e bergen belsen questo libro molto toccante racconta storie di donne nei campi di sterminio è uscito in italiano anno scorso e del terzo libro in effetti che lucy lighting riina scritto su questa sua terribile esperienza detto questo io do la parola bari hiking lin e vi invito ad ascoltarlo stefano thank you for da grazie mille stefano grazie per queste due parole molto gentili anche toccanti tra l'altro il libro di mia madre è stato tradotto credo anche in italiano hai giustamente citato una serie di motivi per cui io non sono così ampiamente rispettato nel mio paese io non sono sufficientemente specializzato agli occhi degli americani io fate un lavoro di tipo storico che è una cosa che non ha molto piede non ha preso molto piede in america io credo molto nel progetto europeo continuo a ritenere che l'euro sopravviverà e questo ormai ha un'opinione minoritaria negli stati uniti devo dire però su questo ritornerò poi era un economista è veramente un piacere avere questa esperienza unica di essere qui a trento a questo festival dell'economia altri colleghi che ci sono stati mano ha detto che hanno avuto veramente un'esperienza interessantissima qui io oggi inevitabilmente parlerò di cose leggermente diverso avrò un approccio leggermente diverso da quello di altri qui al festival al festival parlerò delle monete delle valute e del loro uso nelle generali e generazioni e di come le future generazioni avranno dei problemi diversi rispetto a quella attuale e parlerò anche un po delle valute internazionali allora innanzitutto quando parlo di valute internazionali immagino che molti di voi pensino immediatamente a questa una valuta che viene utilizzata in 17 18 paesi europei però sarebbe un errore bisognerebbe pensare un altra valuta che il dollaro invece quando si parla del contesto internazionale allora innanzitutto veniamo al primo punto c'è un diciamo un'economia del xxi secolo che è ancora un larghissimo base basata sul dollaro che dipende ancora moltissimo dal dollaro per finanziare le transazioni internazionali di ogni tipo vediamo un paio di dati statistici a conferma di questo per dimostrare che non soltanto io in america ma tutti noi viviamo tuttora in un mondo basato sul dollaro il dollaro è coinvolto tutt ora nell 85 per cento di tutte le transazioni in valuta estera secondo lo studio triennale più recente fatto dal banchieri centrali il dollaro rappresenta ancora 60 per cento di tutte le riserve esistenti in valuta estera delle banche centrali e dei governi in tutto il mondo il suo uso nella fatturazione nel finanziamento delle attività commerciali e ancora superiore a quello che è il commercio di tutti i paesi con gli stati uniti rappresenta il 46 per cento dei titoli di debito internazionali ed è la principale valuta di finanziamento delle banche internazionali anche in europa quando si vuole un finanziamento quando si vuole finanziare qualche cosa lo si fa in dollari ma dal punto di vista analitico quando parla di status di valuta internazionale ci sono delle statistiche che già chiariscono che cosa intendo nintendo un una valuta usata largamente per le transazioni per qualsiasi investimento privato internazionale ed è ampiamente utilizzato anche come riserva dalle banche centrali e dai governi c'è quindi un opinione comune su perché il dollaro continua ad essere prevalente in un momento in cui gli stati uniti sono responsabili di neanche un quarto dell'economia mondiale innanzitutto è forte di un abitudine consolidata c'è una forte inerzia nell'uso delle valute internazionali in altri termini al secondo punto c'è anche da dire sempre in quel secondo questa teoria tradizionale che nell'economia c'è spazio per un unica vera valuta internazionale come in un mercato c'è spazio soltanto per un sistema operativo dominante per dire nell'informatica ora queste due cose insieme fanno pensare che il dollaro continuerà a dominare come valuta internazionale non soltanto per la generazione attuale ma anche per le generazioni future allora volevo innanzitutto sollevare alcune obiezioni motivate a questa visione innanzitutto guardando al passato si trovano a dimostrazioni che l'inerzia nell'uso delle valute internazionali non è poi in realtà così marcata la situazione può cambiare ed è cambiata in passato molto rapidamente ma la storia dimostra anche che parlare di un monopolio naturale è sbagliato nel mercato mondiale ci sono stati vari casi in cui ci sono state varie valute internazionali coesistenti questo è avvenuto e la storia lo ha dimostrato in vari momenti passati è una cosa che tutto sommato e consentire avvenuta abbastanza stessa ora su questa base io credo si possa ritenere ed è quello che vorrei sottolineare oggi che le generazioni future avranno una scelta tra diverse valute internazionali che coesisteranno quali valute 1t chiesa arabo vi voglio tenere un po in suspense su questo ne parleremo tra un attimo allora la visione tradizionale a cui si fa spesso riferimento si parla della storia economica senza guardarla in profondità e quando viene citata viene citata fondamentalmente per sostenere alcune affermazioni ormai abbastanza trite e stilizzate anche se in realtà per uno parlare di stilizzato difatti stilizzati forse non ha senso per un economista teoricamente innanzitutto la sterlina era la valuta internazionale prevalente praticamente l'unica in tutto l'ottocento e anche fino al 1945 anche per un po di tempo successivo alla guerra questo nonostante l'america avesse superato già l'inghilterra come dimensione della dell'economia mondiale già nel 1870 fosse diventata il principale esportatore nel 14 il principale investitore internazionale diciamo attorno 1920 poi il dollaro teoricamente ha appunto prevalso sulla sterlina diventando la valuta dominante soltanto dopo il 45 dopo lo choc della seconda guerra mondiale e da quel momento in poi dollaro è rimasto in questa posizione allora questa è la visione che secondo me però è errata sostenere questo richiede secondo me un po di analisi storica dobbiamo fare un po di compiti a casa per capire in che modo per quanto quanto è lunga quest'ombra del passato questo lavoro empirico quindi richiede innanzitutto che si ritorni agli archivi storici propria un'analisi storica che è quello che abbiamo fatto sono fatto io assieme a una serie di collaboratori naturalmente ora il dato storico sembra indicare che questa opinione tradizionale è in realtà falsa e sbagliata sotto tutti i punti di vista è diversa quando si parla di composizione delle riserve internazionali prima del 45 c'è stato un grosso lavoro ovviamente per modificare i dati e tra qualche anno anche noi finiremo il nostro lavoro di analisi e a quel punto potremo capire anche meglio perché non si è voluto rivelare queste informazioni importanti se non se non quando i governi e le banche centrali lo hanno richiesto hanno telefonato agli storici hanno detto dovete dire così così e così e allora le informazioni sono uscite ma qui in blu vediamo la stellina il rosso dollaro questo è un dato del 29 vedete che nel 29 alla fine qui degli anni venti dollaro aveva già superato la sterlina come diciamo valuta di riserva per le banche centrali il punto centrale è stato il 23 24 in cui c'è stato il superamento si può guardare anche il finanziamento dell'attività commerciale lo strumento che esportatori importatori utilizzano per poter finanziare avere dei prestiti e finanziarie la propria attività si parla di accettazioni commerciali letteralmente il nome usato dei crediti commerciali a new york a londra negli anni venti anche qui vediamo che in questo caso il dollaro che la linea continua aveva superato la sterlina negli anni lei non lo si usava in passato per nulla per stimolare per finanziare scusate importazioni esportazioni neanche quelle americane intendiamoci perché le banche americane prima della legge del tour we shall non potevano avere contatti con l'estero quando un mercante di caffè americano voleva importare dei chicchi di caffè dal brasile chiedeva la banca di rivolgersi alla sua corrispondente a londra per poter avere il credito necessario a pagare questo in poi questa importazione ecco questo è cambiato molto rapidamente e poi folla credere creazione della fed rubeis era appunto questa legge e questo nuovo mercato dei crediti commerciali lo stesso vale anche per il dollaro la sterlina come veicoli per gli investimenti esteri qui vediamo la valuta utilizzata per i prestiti internazionali e vedete che dopo la prima guerra mondiale il dollaro sale rapidamente al punto in cui diventa importante quanto la sterlina come valuta negli investimenti esteri quindi queste tre dimensioni sembrano indicare innanzitutto che si può diventare una valuta può diventare una valuta internazionale come è avvenuto per il dollaro che in passato non era usato a livello internazionale e nel giro di dieci anni ma può anche essere persa questa posizione molto rapidamente come abbiamo visto nel caso della sterlina questo di nuovo si scontra con la visione tradizionale secondo cui l'uso del dollaro è un dato di fatto immutabile e il suo uso internazionale non potrà mai scomparire gli stati uniti possono darlo per scontato in secondo luogo possono coesistere varie valute internazionali che effettivamente sono questi steet dopo la prima guerra mondiale e se uno guarda con attenzione anche ai dati prima della prima guerra mondiale si vede che mettere la sterlina era effettivamente la valuta principale internazionale non era però l'unica se uno guarda qual era la composizione di valute la composizione delle riserve per esempio la metà erano interline e un quarto erano al franchi francesi e in quarto i marchi tedeschi quindi anche lì c'era un quadro molteplice nella seconda metà del ventesimo secolo quando il dollaro era dominante e in cui soltanto gli stati uniti avevano dei mercati finanziari liquidi aperti nei confronti del mondo quando il mondo era il dollaro era quindi l'unica valuta veramente internazionale però la seconda metà del ventesimo secolo è un'eccezione non è la situazione prototipica è una cosa implica tutto questo secondo me implica che il dollaro potrebbe potenzialmente perdere abbastanza rapidamente suo status di valuta internazionale se gli stati uniti non si rimettono un pochino al sesto e qui cercherò di spiegare un po più precisione che cosa intendo dire quando dico rimettono in sesto ma anche se lo facesse se lo fanno ci sono buoni motivi per ritenere che dovrà comunque condividere con un qualche altra valuta la scena internazionale tra questi sono i dati tradizionali la visione tradizionale sul passato presente e futuro per dollaro ma si dice si parla anche di questa fine del dominio del dollaro alcuni sostengono che il dollaro come valuta principale a livello internazionale pian piano se ne sta andando l'egemonia del dollaro in altri termini è destinato a scomparire su che base si dice questo si fa riferimento a quattro cinque fattori innanzitutto il fatto che gli stati uniti hanno perso la loro posizione dominante nell'economia mondiale usare i dollari in italia in giappone nel resto del mondo aveva senso dopo la seconda guerra mondiale quando gli stati uniti rappresentavano metà della produzione industriale e del commercio del mondo occidentale oggi ovviamente questa molto meno senso perché gli stati uniti a seconda di come si misurano i dati è sceso a un 20 per cento circa dell'economia mondiale in secondo luogo gli stati uniti non hanno più una posizione di monopolio finanziario come diceva un attimo fa per circa 50 anni dopo la seconda guerra mondiale gli stati uniti erano l'unico paese che aveva dei mercati aperti agli investitori internazionali e quindi era logico che si finanziassero queste transazioni mediante l'uso del dollaro ma le cose sono cambiate poi in europa e in giappone alla fine degli anni novanta fine anni ottanta primi anni 90 quando l'europa ha finalmente definitivamente rimosso gli ultimi controlli sui capitali però ci sono varie economie in cui c'è un mercato finanziario sempre più liquido sempre più aperto agli investitori internazionali questi gli stati uniti non hanno più una posizione monopolistica da questo punto di vista in terzo luogo perché gli effetti di rete di cui parlavo prevalente prima si sono indeboliti rispetto al passato una volta ovviamente era un vantaggio usare il dollari perché li usavano tutti quindi si facevano i prezzi per le esportazioni in dollari per te lo facevano tutti e non a farlo rendeva difficile poi per i consumatori paragonare i prezzi con quelli della concorrenza e rendeva difficile anche per gli aspiranti diciamo esportatori entrare in mercati nuovi c'era spazio per un un unico standard un'unica standard di misura nel mercato internazionale e questo standard era appunto il dollaro quindi aveva il vantaggio del essere stato il primo a svolgere questo ruolo fino a poco tempo fa si è continuato a sostenere la stessa cosa anche nei sistemi operativi per esempio nell'informatica si diceva bisogna usare windows perché tutti quanti usano windows e quindi bisogna fare così punto e basta un'altra scelta creava problemi di compatibilità era difficile scambiare dati eccetera quindi windows era praticamente l'unico sistema operativo che si aveva sembrava quasi che fosse l'unico proprio grazie a questo effetto di rete sembrava dovesse seguire continuare per sempre ma poi non è stato così che mercato dell'elettronica dell'informatica cambiato e si è imparato aprire a costruire dei sistemi aperti in modo tale da ridurre anche i costi dell'intercambiabilità dei dati e lo stesso vale secondo me anche nei mercati finanziari una volta era difficile poter confrontare i prezzi espressi in valute internazionali e bisognava andare a cercare il giornale per vedere qual era il cambio quel giorno oggi invece ognuno ha in tasca uno smartphone con cui in un attimo fa questo confronto tra il valore delle valute in tempo reale quindi non è più necessario utilizzare questo quello che utilizzano tutti gli altri in altri termini e poi c'è un motivo che è quello fondamentale secondo me ossia perché la capacità fiscale americana diminuiti all'economia globale ha bisogno di offerta di beni sicuri da usare come riserve dalle banche centrali o da altri investitori come sottolineato anche il mese scorso dal fondo monetario internazionale quello che noi chiamiamo la liquidità i mercati globali hanno avuto bisogno di liquidità e quindi buoni del tesoro americani questo è stato il più grande mercato finanziario del mondo è standardizzato ha una liquidità senza uguali è garantita dalla fed e sostenuti da una piena fiducia credito del governo americano anche su questo avrò qualcosa da dire ma insomma mentre l'economia mondiale si espande più rapidamente che gli stati uniti si comincia a dubitare della capacità del tesoro americano this ottenere un'offerta adeguata e di asset sicuri questo non è più diciamo una certezza non dovranno esserci quindi anche altre fonti però quali è questo il punto ma poi c'è anche un'altra ragione la quinta ossia il fatto che l'economia americana deve affrontare sfide importanti delle difficoltà grossa innanzitutto vedere se riuscirà a continuare a crescere ieri abbiamo sentito che c'è stata una crescita è soltanto dell 1,9 per cento nel primo trimestre del 2012 in america è sicuramente andrà ancora peggio nel resto dell'anno questo è stato legato livello anche di variazioni del livello delle scorte ci sarà quindi una riduzione in questo senso le aziende quindi non costruiranno scorte e probabilmente il consumatore spenderanno meno da dove sarà quindi la crescita non verrà dal settore pubblico perché lo stimolo del settore il pubblico si ridurrà nell'economia americana anziché essere accresciuto bisogna vedere in che misura questo avverrà se ci sarà veramente una stretta fiscale tremenda alla fine dell'anno in cui smetteranno tutti i vari tagli eccetera quando cambierà tutto quando ci sarà l'applicazione del cosiddetto sequestro come lo si chiama in america in cui c'è il declino della spesa pubblica ecco allora tutte queste cose potrebbero implicare una riduzione della spesa pubblica in un momento in cui il settore privato è ancora molto cauto quindi io del 2013 sono abbastanza preoccupato vorrei che gli stati uniti di lewis ero questo aggiustamento nel corso di qualche anno non sono del tutto contrario al discorso delle necessità di agire sul fisco nel medio termine però voglio dire un pochino mi preoccupa non c'è un consenso politico negli stati uniti su come affrontare queste sfide fiscali non c'è volontà di arrivare un compromesso negli stati uniti tutti sanno benissimo che cosa si debba fare per ridurre il problema fiscale per risolverlo molto semplice dobbiamo ridurre la spesa dobbiamo aumentare le entrate e dobbiamo affrontare la crescita esplosiva dei costi della sanità però non c'è un consenso in realtà su quali debbano essere le proporzioni di questi tre fattori scacchi che misura la soluzione debba per forza ad arrivare solo da queste tre fonti e in che misura quindi c'è un'immagine che forse non dovrei far vedere qui ma lo faccio vedere in america sempre una parte della soluzione in america se ne parlava tra l'altro se ne sta parlando attualmente in california dove ci sarà una proposta di aumentare il peso fiscale una parte ci sarà la necessità di aumentare le entrate pubbliche è questa attualmente non si è fatto mai abbiamo un problema siamo lo stato che ha un livello fiscale minore al mondo superiore solo a quello dell'australia detto questo malgrado tutti i problemi dollaro resta l'unica valuta veramente globale però come dicevo prima secondo me questo non è una cosa destinata a durare per sempre gli stati uniti non hanno la capacità di garantire una sufficiente offerta di beni d'investimento sicuri e questo rende inevitabile il cambiamento il resto del mondo crescerà più rapidamente gli stati uniti i mercati emergenti continuano a emergere la convergenza dei paesi più forti a basso reddito continuerà quindi dovranno esserci delle alternative e questo mi porta però a una questione quali sono le alternative il testo che citava stefano che è uscito un paio d'anni fa e ho avuto un po di rimorso devo dire come molti avrei dovuto essere forse un po più cauto sull'euro non sapevo quella volta quello che sono adesso però sono abbastanza pronto sostenere quanto già ho detto la sfida dell'europa secondo me è molto semplice riguarda interamente le banche mi ha fatto piacere sentire ieri dire questa cosa anche da altri ho sentito signora mussen del ministero delle finanze tedesco che ha detto la stessa cosa anche lui e anche disco che cosa abbia detto la stessa cosa quindi la soluzione per la crisi dell'euro è molto semplice si tratta di interrompere due circoli viziosi il debito il circolo vizioso del debito sovrano al sistema bancario che si autoalimentano che alimentano reciprocamente e il secondo è quello tra l'economia che si contrae la crisi bancaria anche qui le due e due fattori sia si stimolano vicenda questo circolo vizioso va interrotto credo che qui tutti conoscano benissimo questi due problemi la crisi lei chi è pro vizioso debito sovrano crisi bancaria diciamo delle banche come conseguenza della moral suasion leggi repressione finanziaria o di un rischio ponderato favorevole si caricano di debito sovrano ma poi a quel punto è necessario ricapitalizzare le banche perché ovviamente ci sono stati dei dubbi sui debiti sovrani che hanno portato declassamenti perde bancarie quindi questa necessità di ricapitalizzare le peggiora ulteriormente le previsioni che si fanno sul debito pubblico ecco la spirale alla banca centrale europea alcuni dicono che bisognerebbe interrompere si potrebbe cominciare a interrompere questo già a dicembre si sono cercate anche altre soluzioni però e questo però ha fatto sì che le banche prendessero della liquidità dalla banca centrale europea per poter coprire i debiti poi dei propri governi quindi questo ha rinforzato ancora ulteriormente il problema secondo circolo vizioso è evidente agli economisti ed è quello che collega la recessione ai problemi bancari la recessione è causa di sofferenze bancarie per e quindi questo vada hanno dei bilanci delle banche le banche sono quindi meno propensi a prestare ma in questo modo il problema delle recessione si approfondisce ancora di più e questo a sua volta peggiore ai problemi bancari e quindi c'è appunto questo circolo vizioso che non termina mai è avvenuto con forza in europa soprattutto in quest'ultimo anno con un indebolimento dei bilanci si è fatto il cosiddetto di ledley king la riduzione dell'indebitamento che viene chiamato anche la stretta sul credito il credit crunch che è un termine un pochino più ad un corato e questo è stato ulteriormente aggravato dal delle risposte negative da parte della politica che ha cercato di incoraggiare e stimolare le banche ad aumentare o migliorare la loro capitalizzazione delle proprie ricerche e le proprie riserve vendendo degli asset cosa che ha peggiorato le cose quindi questo ha dato origine a dei problemi draw gravi un po il problema della corsa agli sportelli insomma vendete va tira fuori i soldi dalle banche come sta venendo adesso in grecia per esempio anche parecchi altri paesi del sud europa europeo insomma è questo sappiamo cosa significa creare quantomeno una situazione di gravissima incertezza quindi le banche riescono a questo punto a finanziarsi soltanto rigo rivolgendosi alle banche centrali nazionali che a loro volta si rivolgano alla barca dalla banca centrale europea ora questo è in due parole la crisi dell'euro se uno è d'accordo con questa diagnosi credo sia evidente che c'è una diretta implicazione politica la ricapitalizzazione della banche fatta bene la cosa principale che l'europa può fare per restare questi due circoli viziosi stabilizzare le proprie finanze e la propria economia questo richiederà però trasparenza sulla situazione reale delle banche peccato per quella mancata nomina che c'è stata di blackrock e questo è stato davvero un peccato perché avremmo potuto controllare con attenzione alle banche spagnole perché placco sappiamo benissimo che è molto fermo su queste cose ricapitalizzare le banche e richiederà un sacco di soldi naturalmente non soltanto i 4 miliardi o 13 e 19 che ci vorranno per la banchi ama più di 60 miliardi per il sistema bancario spagnolo ce ne vorranno 75 per forse anche di più per la spagna in realtà è il governo spagnolo non ha le risorse fiscali per far questo rivolgersi alla m al fondo monetario internazionale non serve perché anche lì i soldi vanno resi e quindi il governo spagnolo finisce in mano ai creditori quindi soldi dovranno venire dal meccanismo di stabilità europeo dovrà essere quindi un obbligo congiunto e molti paesi dei paesi europei in particolare la germania naturalmente non sono molto contenti quindi questa breve discussione della crisi ha lasciato fuori molte cose che andrebbero citate la consolidazione fiscale che non ha funzionato consolidamento fiscale di questo potremmo parlare a lungo ma insomma direi che dato abbastanza chiaro non c'è stato un riequilibrio sufficiente all'interno dell'europa nell'area euro anche qui non occorre essere un economista esperto per sapere che se l'europa del sud deve esportare di più ci deve essere qualcuno che importa di più se qualcuno specie di più qualcuno dovrà spendere di meno viceversa è quindi quello che non si fa nell'europa del sud andrà contrastato controbilanciato da una tendenza opposta nel nord europa quindi questo aggiustamento è molto lento quindi gli economisti sanno cosa come gestire questi altri aspetti i paesi del nord europa con spazio per politiche fiscali dovrebbero usarlo i paesi del sud europa non sono la spagna ma che altri dovrebbero sposare delle politiche di supporto fiscale di breve periodo con politiche credibili di consolidamento fiscale di medio periodo quando l'economia un pochino in grado di sostenerlo ci vorrebbero una giunta di spesa della banca europea di investimenti che servirebbe però insomma sarebbe giusto una goccia nel mare rispetto al problema di cui parliamo è fino a quando non si realizzano queste altre misure che richiederanno del tempo la banca centrale europea nel frattempo dovrebbe fare di più per sostenere la crescita economica c'è poi anche il problema della grecia dopo il 17 di giugno di cui non ho parlato ma mantenere la grecia nell'euro è io credo importante ma questo richiede un approccio completamente diverso rispetto a quello con cui si è affrontato fino adesso torno le magre fox quindi meglio la parola che non il bastone vista anche la fatica che hanno fatto i greci considerando dal punto il punto da cui sono partiti quindi aiutando la grecia e non punendo la adesso che è quello che si è fatto fino adesso si cominciano a sentire voci anche in questo senso però il problema è che la crisi dell'euro è come una macchina che a due ruote che vanno abili la velocità diverse quella della crisi ha una certa velocità a quella della risposta politica più lenta e quindi sappiamo benissimo cosa succede quando in un'auto una ruota va più piano dell'altra quindi la banca centrale europea non ha fatto abbastanza io credo secondo me farà di più forse anche più presto di quanto non si pensi attraverso vari meccanismi sia diretti che indiretti attraverso il meccanismo di stabilità europea il fondo di bailout che sarà attivo il primo luglio e quindi questo è un dato certo la mia preoccupazione è che al di là del risultato delle elezioni greche questa non sarà tra l'altro l'ultima elezione in grecia le elezioni di giugno non cambieranno niente non cambieranno niente anche se il centrosinistra dovesse vincere ci sarà comunque recessione ci sarà comunque sempre più disoccupazioni se non si fa niente se l'europa continua col suo piano a e ci sarà un'altra dissoluzione del governo poi un'altra elezione con vantaggio dei partiti estremisti c e con danni all'economia ancora più gravi quindi secondo me è necessario un piano b non soltanto a livello europeo ma proprio nell'approccio europeo generale alla grecia in particolare sono ragionevolmente ottimista continuo a pensare che questo avverrà c'è una tendenza ad aiutare più i disoccupati adesso rispetto a quello che avveniva negli anni trenta i governi le società adesso non vogliono mettere a piedi sul progetto europeo quando si è fatta una cosa analoga con lo standard aureo negli anni trenta s'è visto cosa è successo certo c'era una differenza c'è c'è un dato la globalizzazione praticamente allora non c'era cioè nera non era confrontabile la situazione con quella attuale tutto questo mi rende minimo speranzoso mi fa pensare che l'europa abbia ancora la possibilità di mantenere in piedi il suo progetto monetario è che l'euro non farà la fine dello standard aureo la riforma istituzionale l'unione fiscale gli eurobond sono tutte cose che secondo me arriveranno e quindi l'europa deve andare avanti questo non può tornare indietro questo lo capiscono tutti io continuo a sperare che anche attraverso interventi come quello che ho fatto io oggi si riuscirà a spingere in questa direzione ma l'unione fiscale gli eurobond non un progetto molti anni poliennale quindi non è una cosa che si può fare da un giorno all'altro l'autorita bancaria europea deve avere una vera autorità di regolamentazione l'insuccesso di tutte le discussioni sul capitale delle banche di una settimana fa ci ricorda i problemi che abbiamo con lo status quo chi vuole un fondo comune di assicurazione dei depositi e un'unica procedura di liquidazione e di fondo per le banche gli stati uniti il regno unito sarà all'interno o all'esterno dell'unione bancaria è da vedere e da lì comunque che verranno i finanziamenti sono tutte cose di cui dobbiamo trovare una risposta nel giro di qualche settimana non nel giro di anni passiamo ora al terzo attore di questa gara la cina qui la storia è più ottimistica è migliorata rispetto al passato lo yuan non viene utilizzato nelle transazioni commerciali per il momento però i cinesi stanno cercando di cambiare sanno che le aziende le banche americane hanno dei vantaggi utilizzando il dollaro nelle transazioni e quindi vorrebbero che le banche le aziende cinesi potessero avvalersi dello stesso vantaggio competitivo poi l'interno mentalizzazione dello yuan è fondamentale per liberare la cena dalla dipendenza nei confronti del dollaro i funzionari cinesi con cui ho parlato sono convinti che la cina e l'asia ben presto avranno una moneta unica come l'euro lo è per l'europa e sarà lo yuan hanno una strategia ben definita per realizzare questo progetto e anzitutto incoraggiare importatori esportatori a utilizzare la valuta cinese per concludere tra sette molto marciali poi usarla con cautela per le transazioni finanziarie private già lo fanno e poi vogliono incoraggiare le banche a utilizzare più ampiamente lo yuan e tutto questo è in atto ovviamente ci sono delle difficoltà in cina nel tentativo di far sì che lo yuan diventi una valuta internazionale la cina mercati finanziari sottosviluppati mercati dei titoli sono un decimo di quello degli stati uniti i mercati non sono liquidi le obbligazioni sono detenute fino alla scadenza dalle banche dalle cooperative di credito i depositi bancari non sono appetibili finché le banche non sono pienamente commercializzate c'è una certa riluttanza per il momento a tale proposito le vibrazioni finanziarie che hanno portato a fughe di capitali potrebbero essere accantonate o peggio sembra che già a stia avvenendo molto di più che nel passato e già si favoleggia sulla scarsità di dollari inoltre rimangono i dubbi sulla sicurezza degli investimenti esteri non vi è mai stata una valuta veramente internazionale ad eccezione di quella emessa da stati democratici come gli usa la gran bretagna i paesi bassi eccetera naturalmente c'è questo problema della democrazia in cina in merito al sistema di controlli che potrebbe essere attuato lo si può fare bene solamente in un paese veramente democratico ci sono vari punti che salterò per rispetto del tempo se ci fosse un rallentamento immediato della crescita in cina ma nessuno dall'esterno può dirlo con sicurezza ne sapremo quanto immediato sarà quindi come vedo lo scenario dei tassi di cambio nel complesso in base a quanto ho detto il dollaro continuerà a essere forte fino alla fine del 2012 di solito si dice che il concorrente meno non attrattivo del concorso di bellezza o il meno peggio diciamo tra i partecipanti al concorso di bellezza l'euro sarà debole la bce raggiungerà la fed luwan cinese sarà il deboli tous e la economia cinese subisce un rallentamento forte e una delle conseguenze a livello di politica monetaria sarà uno yuan debole questa è l'ultima domanda prima di passare al dibattito cosa succede se nelle l'euro ne lo yuan si fanno avanti come volontari come valuta internazionale che succede se la cina non riesce a internet sonorizzare lo yuan nel giro di dieci anni quindi il mondo dovrà continuare a dipendere dal dollaro in termini di liquidità internazionale e questa crescerà poco e nel peggiore dei mondi gli investitori perderanno fiducia nel dollaro prima che si presentino delle alternative a questa valuta e quindi sarà 20sima la crescita della liquidità internazionale che succederà quel punto sarà più difficile ottenere credito commerciale i prestiti internazionali diventerebbero più costosi e difficili le banche centrali incapace di trovare una forma di riserva accettabile aumenterebbero il controllo sulle transazioni internazionali in quanto non avranno ho delle riserve per intervenire sul mercato quando il mercato è fuori controllo in breve un secolo di globalizzazione sarebbe a rischio naturalmente a con grossi pesi sulle nuove generazioni questo ciò che è accaduto in effetti degli anni 30 all'inizio degli anni trenta c'erano due valute internazionali come vi dicevo la sterlina dollaro nel 31 ci fu prima una crisi della sterlina e poi una crisi del dollaro alla fine del 31 le banche centrali avevano liquidato mettendo le riserve in valuta estera che detenevano alla fine del 1930 tutti cercano di rifugiarsi nell'oro ma c'era poco saranno quindi i tassi di interesse nel disperato tentativo di attrarlo in un momento in cui c'erano alti tassi di interesse già e l'economia era debole il risultato fu una crisi deflazionistica i prestiti internazionali crollarono il commercio internazionale crollo l'era della prima globalizzazione si concluse bruscamente il 21 settembre del 31 e ovviamente risultato fu deflazione e instabilità finanziaria che causarono la grande depressione e quindi questo è uno scenario da evitare a tutti i costi la cosa migliore sarebbe che il dollaro rimanesse una fonte affidabile e credibile di liquidità fino a che magari fra dieci anni saranno emerse delle alternative ma perché dieci anni perché questo tempo che è servito a dollaro per emergere pienamente come rivas aver la sterlina tra il 14 e il 24 la frattempo gli stati uniti dovranno tenere in ordine i conti fiscali e finanziari questo potrà o meno avvenire dopo le elezioni del 2012 speriamo che questo mi consenta di computer suonata positiva grazie della vostra attenzione attendo le vostre domande come avete sentito c'è ampio materiale è per domande questi ultimi timori su quello che può succedere quello che ci aspetta nel futuro sono nuovi anche per me ci rifletterò parecchio prima di aprire le domande volevo solo fare due notazioni a margine per facilitare la conclusione specie quelli che sono studenti di economia uno che la il professor hiking riina detto che ciò che è avvenuto finora smentisce la dottrina del expansion il fiscal consolidation cioè che con rapidi pal tagli della spesa pubblica si ottenga un effetto espansivo sull'economia e non restrittivo ecco questo è un'affermazione importante è visto anche che alcuni sostenitori importanti del spansion i fisco al contratto vivono insegnano in italia come no non in seno non vivono in un insegnano ma sono italiani come professori alesina e perotti ecco un'altra e giavazzi anche e giavazzi scrive insieme ad allesina sul corriere della sera e il un'altra piccola notazione non so se avete notato che parlando la situazione americana professor l'hacking riina ha parlato di fiscal drag ecco il vero significato di questo termine in inglese è diverso da quello che noi usiamo in italiano quello per cui noi usiamo e purtroppo noi giornalisti soprattutto più che gli economisti usiamo il termine fiscal drag in due parole inglesi fisca tra in italiano credo che in inglese di luca bracket qui ecco che è una cosa molto molto più circoscritta allora vediamo chi ha delle domande rompighiaccio professore complimenti per la sua relazione soprattutto in riferimento a l'importanza della storia la storia in effetti si fa vedere che le cose non sono stati che marche nel tempo diciamo hanno dei cambiamenti notevoli la domanda mia questa innanzitutto mi scuso perché parlano italiano ma la ritengo comunque la lingua di galileo di leonardo per cui comunque l'italiano la sede di una analisi spesso dimenticata capacità di vedere le cose oltre quello che diciamo impedirlo inglese comunque la mia domanda è questa la l'euro alla fine è una garanzia e veramente una valuta o è solamente l'indicatore della massa monetaria per cui l'euro senza titoli di debito è una valuta o un indicatore perché io spesso temo che l'euro non sia una valuta ma siano solamente un indicatore della massa monetaria brutale e siccome i tedeschi spesso le guerre le perdono temo che se non cambiamo tenderemo anche l'euro grazie ringrazio il relatore che è stato interessantissimo mi riferisco un problema di cui leggo ogni tanto nell'informazione più o meno sotterraneamente cioè riduco a domande esiste una strategia americana di indebolimento esplicito dall'euro o per non dire di soppressione dall'euro da parte di chi e operando in quale modo se esiste una terza domanda la in fondo si no non c'è il rischio di democrazia scusate ma la prima parte della domanda non l'abbiamo sentita quindi cosa possiamo aspettarci relativamente all'india ove non c'è il rischio di democrazia come in cina la prima domanda se l'euro è una valuta o meno forse solo un indicatore se sposiamo il pensiero economico sul concetto di valuta cos'è il denaro è un unità di conto e un modo di operare con le transazioni internazionali e anche il deposito di valore allora in questo caso sì l'euro è una valuta propriamente definita diverso e dire che sia una valuta vitale di questo potremmo parlarne a lungo c'è sapere se si possa avere un'unione monetaria senza quella fiscale o senza quella bancario senza quella politica a tale proposito penso che l'euro nei suoi primi dieci anni di vita sia stato unico nel suo genere è veramente un precedente unico nella storia ed è per questo che l'euro dovrà procedere verso una determinata direzione per cementare il proprio status la seconda domanda ovvero se c'è una cospirazione internazionale che parte dagli stati uniti in particolare per abbattere le euro festival c'è un altro illustre relatore domani alle 15 credo che forse potrà meglio rispondere spiegando che cosa fanno lui ei suoi colleghi dal mondo della finanza comunque posso dirvi che circoli del governo americano in realtà si opera per salvare l'euro quale l'intesa che se crollasse la euro e ci fossero delle ripercussioni ci sarebbe una crisi terribile nel mercato finanziario molto peggio di quella che è avvenuta dopo il fallimento di lehman brothers quindi nessun politico americano responsabile ho detto responsabile vorrebbe questo ci sono anche altri politici forse può più di irresponsabili ma sicuramente l'amministrazione obama che controlla il tesoro americano e quindi le politiche finanziarie più importante si rende benissimo conto che le prospettive di rielezione si basano sulla forza dell'economia americana e rafforzamento di tale economia dipenderà molto da quello che succederà in europa nei prossimi sei mesi quindi tutti auspicano che l'euro superi la crisi c'è una certa impazienza naturalmente sulle misure che sono state già adottate e su quelle che verranno la terza domanda ho sentito solo l'ultima parte quando è stato usato il microfono credo si riferisse al fatto che l'india cina hanno sistemi politici diversi quali sono le conseguenze e le implicazioni economiche sul posto anche nelle prospettive economiche del breve termine credo che la domanda riguardava anche alle valute io credo che sia importante per gli investitori internazionali le banche i privati capiscano che ove stanno investendo i propri risparmi vige lo stato di diritto ci sia una trasparenza sui mercati finanziari sulle banche questo è importante ci sono alcuni dubbi in merito il sistema politico cinese in proposito la democrazia non è comunque una garanzia di evitamento dei problemi di corruzione che sono un altro grosso problema per gli investitori quindi un governo potentemente autocratico la democrazia insomma nessuno al proiettile magico non sappiamo nemmeno quali saranno gli effetti della crisi economica l'india eventualmente se riusciranno a risolvere i problemi di burocrazia o di corruzione tra l'altro situazione politica si sta evolvendo molto rapidamente in cina quindi sono punti da tenere sotto stretto controllo il termine previsto che molti stanno ascoltando senza traduzione inside beltway è un termine dell'in gergo politico americano che vuol dire a washington e dentro al palazzo tradurremmo noi perché bel 2 è il raccordo anulare di washington dunque cosa sì sì sì sì sì anche la dietro va bene chi vuole prima va bene la 10 a samson al professor green grazie proprio sarai che bene e sempre interessante ascoltarla lei ha citato una delle persone che parlerà domani alle 3 ha citato il piano di tommaso padoa schioppa in questo testo naturalmente non voglio citare alle teorie di cospirazione a una domanda sul suo intervento a un certo punto ha detto che sono solo le banche dopo di che ha parlato della bce a questo punto le chiedo una riflessione sulle banche centrali in particolare nell'ultimo anno c'è stato uno spostamento si è passati da draghi che naturalmente era il consulente del governo ha visto che si occupa più di vigilanza e ha demandato livello politico all'europa mi chiedevo cosa ne pensa delle banche centrali e della politica dei metodi che vengono utilizzati gli economisti valutano anche alla politica in queste circostanze grazie a pid e se pensa che l'indebolimento del dollaro si è iniziato negli anni 70 con l'abbandono del gold standard e s'è visto che in america siamo nell'anno elettorale si aspetta un quantitive easing 3 grazie professor pedretti maschio if you consider that a una maggiore domanda interna interventi politici germania secondo lei sono delle soluzioni applicabili per l'area euro anche per controbilanciare i rotating slump mechanism 6 in atto in europa poi secondo lei qual è la caratteristica precipua è più importante da applicare nell'area euro su hightrick kiss my teeth mosto import credo che l'elemento mancante più importante nell'architettura dell'area euro e l'unione bancaria e interessante fare un passo indietro e chiedersi perché non c'è questo elemento se guardiamo al passato la letteratura analitica accademica sull'unione monetaria sulla qualità ri primarie si parla di uno dei cinque di business mobilità del lavoro federalismo fiscale ma non si parla di unioni bancarie e questo è stato un errore un fallimento da parte nostra e riflette fatto che gli stent i sistemi bancari erano gravemente segmentati a livello nazionale e quindi i rapporti bancari tra i diversi stati erano molto scarsi negli anni sessanta settanta quando si cominciò a scrivere di questo argomento e tutti cominciamo riprendere l'argomento negli anni 90 e quindi è cresciuta la letteratura il suo argomento trascurando però l'importanza dell'unione bancaria che dovesse accompagnarsi all unione monetaria ho scritto un articolo del 93 in cui citavo l'importanza dell'unione bancarie ma diciamo che gli accademici e di esperti non si sono resi conto l'importanza dell'unione bancaria ha parlato del problema dei roseti slums e se lo stimolo fiscale maggiore spesa media europa del nord sia un elemento fondamentale della soluzione dei problemi e dall'euro sì credo che lo sia e difficile parlare della crisi dell'euro perché in realtà è una crisi multi da non è unica cielo 36 della crescita della banca degli squilibri interni all'interno della europa e quindi il problema del riequilibrio del fatto che il nord spenda di più l'europa del sud spenda meno che alcuni importino di più in particolare dal nord che sud e sporty di più ci deve essere un riequilibrio e la commissione ha pubblicato un documento mercoledì credo è ancora una volta vengono trascurati i vari punti e non si dice che le diverse economie fanno parte di una piu grande economia europea e quindi gli equilibri devono essere sistemati nei diversi paesi c'è stato un aumento del 5 per cento dei salari dei metalmeccanici tedeschi è un processo che potrebbe essere accelerato da stimoli fiscali e capi tedeschi si stanno muovendo bene evidenziando la necessità di questi ritocchi anche se questo potrebbe avere un effetto inflazionistico più di quanto non sarebbe stato accettabile ci sono problemi anche in altra direzione sarà il loro problema e cercare di convincere i propri elettori sul fatto che certe cose non possono essere attuate quindi potrebbe il torre un cambio di direzione mi pare ci fossero altre domande una riguardava le banche centrali anche del caso non conosco abbastanza le politiche monetarie italiane per esprimermi tuttavia ritengo che le banche centrali di tutto il mondo siano sotto attacco politico perché hanno fatto una serie di interventi che forse hanno isolato da loro tradizionale mandato sia la stabilità dei prezzi mentre in realtà si sono occupate della stabilità economica e finanziaria oltre a questo quindi in questo mondo se banche centrali ecco i banchieri centrali forse sono gli unici adulti al mondo e tutti gli altri sono invece dagli adolescenti loro sono quelli che sono diventati diciamo i politici di estrema ratio e quindi stanno esulando dalle loro tradizionale mandato il che significa che sono sotto tiro da parte di una certa classe politica purtroppo questo continuerà finché gli altri esperti di politica non agiscono assumendo nuovamente il loro ruolo no scusa e qui qui in fondo professore io volevo chiederle cosa pensa della proposta che è stata fatta da alcuni e che gode di un certo sostegno nell'economia nelle economie emergenti come la russia la cina l'india di creare un paniere di valute delle un paniere delle principali valute mondiali quali il dollaro l'euro il rublo russo lo yuan cinese la rupia indiana yen giapponese eccetera da utilizzare nelle come valuta virtuale nelle transazioni internazionali cioè non si tratterebbe si tratterebbe non di una valuta reale come l'euro il dollaro le altre le altre valute che conosciamo non di una valuta che utilizziamo per i pagamenti quotidiani per andare a comprare il pane bensì di una valuta da utilizzare esclusivamente per le transazioni internazionali e che è che avrebbe anche lo scopo è l'effetto di contenere le oscillazioni dei tassi delle tre i tassi delle varie valute sul mercato dei cambi volevo sapere se ls secondo lei una prospettiva di questo tipo è realizzabile nei prossimi anni e se sarebbe anche auspicabile buongiorno io sono tedesco e ascoltato discussione analoghe anche in germania si sostiene che la spesa in germania dovrebbe aumentare si parla di una divergenza eccessiva però quando parlo alle aziende tedesche non sono d'accordo con questo sostengono che non sono in concorrenza con la spagna o la grecia innanzitutto ma con la cina per dire è quello che è avvenuto anche con il programma del 2010 di schroeder che mirava ad acquisire competitività rispetto alla cina ora se cominciamo ad aumentare i prezzi di produzione non saremo più in grado di essere competitivi con paesi del genere allora lei cosa proporrebbe alle aziende tedesche apparentemente qualcosa devono pagare però come possono nel contempo mantenere anche la loro competitività con paesi come la cina buongiorno l'ho ascoltata con molto piacere dopo aver ascoltato una sua intervista recente volevo chiederle questo innanzitutto lei ha parlato di squilibri di bilancio non è tutta una questione legata soltanto alle banche però non è che si riduca tutto alle banche il modo in cui si è affrontato il problema della lehman è ancora incomprensibile per certi versi ci sono stati più bail out è una cosa del genere non può continuare per sempre c'è qualcuno che sta lavorando sulla legge sul sulle aziende che falliscono la normativa sui fallimenti io credo che questo debba essere fatto perché altrimenti le banche il problema delle banche finisce per essere per forza di cose gestito dal paese in cui quella banca resiede aperti di finanza perché vorrei fare una domanda sicuramente molto ingenua per quanto riguarda la stampa delle valute l'origine si usava storicamente si usavano si usava loro poi vennero le note di banco coperti inizialmente d'alloro e poi si cominciò a stampare le note di banco anche note di banco non coperti da loro poi le valute avevano come sottostante diciamo il primo a loro poi venne il dollaro e poi più nulla a questo punto la domanda molto ingenua come faccio come facciamo noi la gente essere sicura che è in mano delle banconote e non delle della carta diciamo in un certo senso senza valore l'ultima a una domanda interessantissima potrei soltanto dire che nella vita non abbiamo nessuna certezza uno poteva dire vabbè loro era meglio rispetto alle banconote se uno avesse detto una cosa del genere tre mesi fa oggi piangerebbe quindi non è una garanzia nemmeno quella e il sistema attuale è ottenuto a delle valute sostenute dal dai governi e anche i governi sono una cosa di cui ci si può fidare sempre comunque no quindi di certezze nella vita non ce ne sono per quanto riguarda il discorso delle banche anch'io in parte sono d'accordo con lei che si è fatto troppo poco lei diceva si sta facendo qualcosa veramente per affrontare questi problemi della nostra incapacità fondamentalmente di chiudere una banca insolvente veramente in realtà si è tentato di fare si sono tentate varie cose migliorare la stabilità finanziaria il banking international settlement è un'altra norma che ha cercato di affrontare il problema creando delle commissioni di normatori a livello nazionale per affrontare questo problema adottare la adozione di norme comuni di standard comuni per queste cose e anche a livello nazionale si sono fatti dei lievi progressi modesti in questa direzione negli stati uniti per esempio lo si è fatto ma misura minima alcuni paesi come il regno unito ritengono che siccome questi sono problemi ingestibili dobbiamo dare più capitale alle banche in modo tale che abbiano meno probabilità di trovarsi in difficoltà finanziarie visto che non sappiamo poi come risolverla queste difficoltà questa è un'idea un po radio radicale devo dire se qualcuno troverà una soluzione tanto meglio però effettivamente anche quest'ultimo è un problema fondamentalmente di natura politica poi c'era la t la domanda sulla germania quella sul le varie valute capisco le riserve anche delle aziende tedesche che aumentare i costi riduca la possibilità di riportare quello che però serve a una singola azienda non è detto che sia la cosa migliore per un paese e anche viceversa in secondo luogo se la competitività sul mercato estero e problema reale ci sono però anche altri problemi che si possono utilizzare per incrementare la spesa dei consumatori per esempio agendo sulla leva della politica fiscale quindi usare la leva fiscale come stimolo e infine poi l'idea di avere questa sorta di paniere di valute bene in passato si parlava di un paniere delle valute dei paesi principali che fossero un mercato emergenti come la cina oppure paesi come gli stati uniti c'è una versione di questo che si chiama il paniere diciamo del sistema del sistema monetario internazionale del fondo monetario internazionale che si chiama diritti speciali di prelievo che però effettivamente non è che abbia funzionato non credo si possa utilizzare adesso i cinesi si rendono conto che il problema anche della gestione sono problemi che sta affrontando l'europa appunto punto basta quindi una valuta internazionale non soltanto verrebbe utilizzata per le transazioni commerciali ma sarebbe una sorta di liquidità per coloro che ne hanno bisogno hanno bisogno di più liquidità per intervenire nel mercato la storia ha dimostrato che queste questi diversi aspetti di una valuta internazionale sono vanno di pari passo una valuta può essere attraente soltanto per un scopo e non per un altro diciamo c'è stata una crisi di liquidità e questa moneta doveva essere fornita al mercati nel giro di una fine settimana chi avrebbe potuto nel fondo monetario internazionale decidere se la russia alla cina brasile eccetera avrebbero potuto dire bene questo è un problema europeo però c'è una valuta europea unica ma non c'è un governo unico europeo in grado di rispondere e reagire in tempi brevi a un problema questo è un problema grosso anche quando si parla di un paniere di valute a livello globale sarebbe ancora maggiore di quello che non possa essere in europa ok ho trovato molto interessante
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