L'Europa, la Germania e i 5.000 rifugiati al giorno
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L'Europa, la Germania e i 5.000 rifugiati al giorno
Nel 2015 sono arrivati nell’Unione Europea 1,8 milioni di profughi. Il flusso si è concentrato su pochi Stati e ha creato tre sfide: realizzare le infrastrutture necessarie per accoglierli, da quelle istituzionali a quelle abitative, integrare i profughi nel mercato del lavoro e mantenere la coesione sociale, culturale e politica. Sulla base di dati inediti sulla Germania, cosa si può dire sulla politica di accoglienza della Germania e sui limiti delle politiche di asilo Ue.
buon pomeriggio a tutti quanti il mio nome michael braun sono giornalista corrispondente del quotidiano tazze vivo da 20 anni a roma ma senz'altro seguo anche le questioni tedesche infatti per fare il muro poco elegante un po di pubblicità per me stesso pochi mesi fa ho pubblicato con la terza un libro su una persona che c'entra moltissimo con il discorso che affronteremo oggi pomeriggio su angela merkel e forza è proprio il caso di iniziare da lei dong la merck una cancelliera che quando torniamo indietro adesso di pochi mesi a ad agosto settembre il 2015 si accingeva a concludere i suoi primi 10 anni la cancelliera dieci anni in cui non era mai diventata famosa per una particolare enfasi né i suoi rapporti col pubblico nei suoi modi di parlare i fari discorsi però in quel periodo è primi settembre 2015 se ne esce con una frase che suona da barack obama via saffi ndas ce la facciamo yes weekend potremo dire che cosa sa che cosa era riferito quel ce la facciamo era riferito ai profughi che stavano arrivando in massa in quei mesi in germania e stavano arrivando proprio in quei giorni perché appena allora il governo guidato dalla merkel aveva deciso la apertura del frontiere tedesche ufficialmente una apertura che riguardava i rifugiati siriani di fatto però riguardava un po tutti non solo i siriani riguardava anche gli iracheni gli afghani pakistani di kosovari serbi per nominare solo alcune delle nazionalità più presenti in quei giorni in quelle settimane ora merck che aveva che stupiva un po tonti tutti quanti la conoscevano ormai da anni come una politica un po freddina calcolatrice molti di voi si ricorderanno ancora trasmessa anche in italia quella scena in tv un dibattito pubblico in tv in uno studio televisivo con lei presente e parla una ragazzina se ricordo bene libanese palestinese di 12 anni e parla del fatto che rischia l'espulsione dalla germania questa era pochissime settimane prima di quella decisione l'apertura delle frontiere e li vediamo una merkel impacciata che comincia a spiegare a quella ragazzina ma non possiamo accettare tutti e ci stanno le procedure eccetera sa che quella ragazza scoppia in un pianto e quelli che quelle immagini erano proprio il simbolo di quella merc potremmo dire anche della crisi greca persona fredda persona che segue il suo corso che non guarda ai destini umani delle persone interessate alle sue decisioni invece lì fra agosto e settembre sembra esserci una merce del tutto diversa una merce che viene festeggiata dagli uni come la politica capace finalmente di mostrare empatia l'opposto di quella di prima di quella che avevano messo in ginocchio la grecia però c'erano anche delle voci che la criticavano ferocemente come irresponsabile e affermavano che quella flusso che abbiamo visto che cita anche il titolo del nostro dibattito oggi la germania i 5 mila rifugiati al giorno che a loro dire quella flusso era un afflusso incontrollato con pesantissimi percorsi versioni non solo sulla germania somma sull'europa intera possiamo anche distingue un po i periodi in un primo periodo se vediamo le comedia tica anche sembra prevalere l'entusiasmo collettivo in germania molti di voi avranno visto anche le immagini tv nei telegiornali dei centinaia delle centinaia di volontari che accorrevano alla stazione di monaco per esempio per accogliere proprio i rifugiati per dare una mano per portare vestiti cibo bambole per le bambine eccetera e portavano i cartelli con scritto refugees webcam benvenuti i rifugiati e possiamo dire quelli che quel sentire comune andava pura e di latte la guerra nazione della merkel ce la facciamo ce la possiamo fare c'era molto ben presente lo è ancora oggi per una buona fetta dell'opinione pubblica tedesca un di più non solo ce la facciamo nel senso è un costo sostenibile no è un bene non è solo un costo che possiamo sostenere senza grossi problemi e molto di più è un bene un beneficio che ci porta quel fatto che arrivano dei rifugiati a centinaia di migliaia un po ne è diventato simbolo il siriano stereotipato ha eletto anche sui media italiani quasi delle congetture hai visto che furbacchiona la merck fa arrivare i siriani su tutti qualificati al massimo sono tutti ingegneri e medici eccetera quindi e inietta una buona dose di persona ad altissima qualifica professionale nella società tedesca non era vero allora non è vero oggi i dettagli poi ce li spiegherà il professor brooker ce n'erano senz'altro anche dei medici degli ingegneri eccetera ma senz'altro quello che stava facendo la germania che stava facendo la merkel in quei mesi non era l'importazione di ingegneri e basta non capiremmo ha fatto le dinamiche se ci fermassimo qui comunque un po era questa l'idea arriva gente giovane arriva a tanta gente e che vogliamo di più è proprio quello di cui abbiamo bisogno noi società tedesca che società siamo siamo dannatamente vecchi aveva un problema demografico che in cifre vuol dire che ogni anno la forza lavoro si riduce di 500.000 persone più o meno ad occhio e croce di qua al 2050 se oggi abbiamo 40 milioni e passa di gent attiva età lavorativa allora saremo a 25 milioni sparo adesso un po le cifre le sarà molto più preciso quindi ben vengano gli immigrati a raquel discorso fatto dagli uni da quelli positivi diciamo però quel clima diciamo dominato da quest'idea generalmente positiva entro pochi mesi cambia per molti versi entro pochi mesi in cui queste cifre che vengono dati anche qui nel titolo della conferenza a 5 mila al giorno talvolta erano anche 13 mila al giorno le cifre esatte quanti si sono effettivamente l'anno scorso in germania di di profughi di immigrati non ce l'abbiamo si spara sempre questo milione milione 100 mila saranno un po di meno perché molti poi sono migrati pure per paesi terzi comunque sicuramente sono stati almeno 800.000 e di fronte a questa questa arrivo veramente massiccio si divide l'opinione pubblica tedesca si divide possiamo dire la società tedesca ormai è come una mela spaccata a metà gli uni che tengono barra dritta sulle posizioni del refugees webcam e sull'idea che siano un beneficio per la società tedesca ma c'è l'altra metà che è molto scettica l'asse in uno stile di fronte all'afflusso di immigrati e fra loro sono presenti forti preoccupazioni anche paura possiamo dire da un lato paure inver golette culturali la paura l'islamizzazione la paura che vengano delle persone da da altre culture non per noi facilmente assimilabili e lì e grande fatto che ha molto rafforzato questo questa tendenza ai pensiero era senz'altro la notte di capodanno di colonia che è diventato un po è diventata un po il simbolo vidi le orde arabe che vengono in germania molestano le nostre donne eccetera eccetera questa è una paura ma senz'altro c'è anche una paura non tanto culturale quanto economica che quelle persone dicono che benefici e benefici al momento vedo solo i costi intanto i costi immediati che sono non trascurabili si parla per l'anno in corso di in 10 12 16 miliardi di euro il governo fa dei calcoli fino al 2020 di 93 miliardi di euro sono insomma veramente imponenti e lì c'è chi dice io pago le tasse io pago più tasse di quanto dovrei pagare per finanziare chi viene qui primo riflesso ma ci stanno anche dei costi diciamo il quotidiano a livello sociale chi arriva viene percepito da molti anche come un possibile competitor come un concorrente sul mercato del lavoro soprattutto chi fa dei lavori di livello medio piuttosto basso lavori che non chiedono altre alte qualifiche si preoccupa dice io faccio non so i corrieri poni adesso arriva il ragazzo siriano può fare e pone anche lui chi mi garantisce che domani io sono ancora al lavoro ma anche preoccupazioni per la situazione abitativa vengono percepiti come concorrenti quando parliamo di case popolari ma chi si trova in un segmento magari di guadagno medio si preoccupa anche del valore il suo immobile quando è di proprietà si accanto a 200 m 200 m aprono un centro di accoglienza per rifugiati eccetera eccetera quindi c'è una bella fetta della società tedesca che si preoccupa dell'eventuale impatto dell'eventuale corso dell'immigrazione mentre un'altra meta dice guardate a medio lungo termine non possiamo noi possiamo solo beneficiare dell'immigrazione la domanda e che vorremmo affrontare poi anche col professor burger e come la mettiamo chi ha ragione fra quelli che intravedono la salvezza per una società che invecchia e quelli che invece vedono e disastro di fronte a costi a loro dire insostenibile questo è veramente la domanda centrale secondo punto però che vorrei prima di chiudere un attimo focalizzare è che in tutto questo dibattito in germania ma forza anche in europa si è fatta una gran confusione per il fatto che abbiamo legato questo intenso confronto sulle migrazioni ad un fatto preciso ai rifugiati ora però uno dovrebbe distinguere una politica sui rifugiati da una politica sulle migrazioni i rifugiati che faccio se uno scappato da una guerra lo accolgono è una è un dovere umanitario al di là di discorsi su costi benefici è semplicemente dettato dai diritto internazionale ha diritto di asilo e di protezione non mi chiedo sequel siriano alla laurea ossia solo la terza elementare se è utile società tedesca o meno lo ospito perché scappa da una situazione invivibile dalla morte forse non si cura mai dalla minaccia di morte quindi discorso umanitario mentre la politica di immigrazioni di uno stato qualsiasi fa altri discorsi fa discorsi a medio lungo termine sistemici tipo la società tedesca ha bisogno di 300 500 mila persone punto interrogativo se sì che tipo di persona vorremmo cioè che profilo da un avere che qualifiche devono portare quello che fanno gli stati uniti che fa il canada eccetera con le varie green car sono due campi due politiche ben diverse noi avevamo fatto invece in germania in europa negli ultimi nove mesi una gran confusione adesso a questi due discorsi per capirci di più ci vuole una persona come del professor brooker che non fa un discorso politico oggi potremo affrontare il tutto dal versante politico da e dai discorsi veramente come la mettiamo quali sono i valori eccetera ma possiamo affrontare le questioni anche da un versante economico con una visuale economica chiedendo ci fa chi come la mettiamo con i costi con i benefici con i benefici magari che chiedono dei costi che chiamiamo in quel caso investimenti che cosa si può fare in che maniera dobbiamo affrontare sia ai rifugiati che gli immigrati che magari rifugiati in senso stretto non sono herbert brooks sicuramente è molto qualificato per affrontare questi discorsi perché da economista se ne occupa da anni proprio fa anche economia delle migrazioni possiamo dire in questo senso è infatti lavora dal 2005 con l'istituto forze più autorevole in germania il merito che elin si turava su un istituto per la ricerca per le ricerche sul mercato del lavoro e le professioni e dal 2008 e professore all'università di bamberg di economia adesso do la parola herbert brook e sentiamo che cosa cia da dire su questi argomenti e dopo discuteremo con voi e speriamo di trovarli necessari spazi per avere anche un dialogo le domande vostre al professor bruca prego grazie molte ha machine per queste parole di presentazione ma spero di poter affrontare almeno un paio di questi punti di questo tema così complesso che è stato appena presentato oggi collega cercato di fare del mio meglio vorrei ringraziare anche molto gli organizzatori per avermi invitato se guardiamo i trend prevalente in europa vediamo una delle migrazione più importante che si sia stata registrata dopo la seconda guerra mondiale dopo la seconda guerra mondiale c'è stata una migrazione molto importante con circa 15 milioni di persone che sono stati appunto in viaggio diciamo da est a ovest lato con accordi di potsdam della germania est a determiniamo queste ma da allora questo è senz'altro l'episodio più importante in termini di un i tanti profughi ci sono stati circa 60 40 a 5 milioni di profughi un terzo dei quali vivono in paesi terzi il 90 per cento viceversa risari sede in paesi vicini e quindi praticamente solo in europa negli ultimi anni avremo dati affidabili comunque complessivamente circa 20 milioni di persone sono entrati nei paesi europei che sono appunto 5.400 al giorno ci sono stati giorni e mesi in cui realtà ai flussi sono state ancora più importanti tra il 50 60 per cento anche qui i dati non sono però feed abilissimi sono arrivati in germania c'è un sistema di contabilità di persone non di registrazione di persone che ci ha permesso appunto di raggiungere questo numero un orgoglio 1 milione di arrivi dal 2015 a partire dal marzo del 2016 da è stata chiusa la via dei balcani e quindi come sei mi limito flusso di migrazione fosse stato interrotto la via del mediterraneo orientale è stata chiusa dall accordo che è stato sottoscritto con la turchia è a partire da allora quindi e i dati della migrazione sono stati praticamente inesistenti ecco il flusso e si è fermato adesso prima di scendere di dettagli credo si debba pensare un attimo a quelli che sono i principi che portano i profughi migrare e quali sono le differenze tra diversi flussi e bene evidentemente sono guerre le guerre civile altri tipi di violenze persecuzione politica persecuzione etnica o religiosa che spingono le persone appunto a diventare e profughi ea scappare dal proprio paese in seguito vedremo se questo effettivamente è quello che è successo con i profughi con cui ci troviamo adesso a che fare in europa della ricerca ci dice che ci sono delle motivazioni di carattere economico che svolgono ruolo importante per spingere i persone persone appunto ad allontanarsi dal proprio paese ci sono punto paesi li cui governi sono stati praticamente distrutti tali per cui anche non esiste più capacità produttiva non ci sono più posti di lavoro la situazione assolutamente tragica e ancora una volta appunto tutto questo spinge le persone a lasciare ai propri paesi dal punto di vista dei paesi ospiti ma vedremo adesso i dettagli le indicazioni la presentazione del profugo nella sede profughi nella società e nel mondo del lavoro è stato più difficile di quanto non sia stata con altri migranti nel senso che i profughi possono diventare poi un onere netto per le pubbliche finanze dello stato almeno all'inizio magari col passare del tempo è stato a napoli voglia di cambiare ma l'inizio è molto difficoltosa eppure la cosa che vorrei sottolineare che dal punto di vista dell'economia del welfare immigrazione umanitaria può comunque garantire dei vantaggi se facciamo un passo indietro e vediamo quali sono le basi dell'economia del welfare dobbiamo considerare la situazione di ignoranza nel senso che il paese ha perso può non sapere quali sono le risorse economiche del paese delle risorse sociali a disposizione sempre siamo ai principi dei diritti fondamentali erano cognizione che di questi principi difende mentale anno la popolazione bene sappiamo che ars anni e rolls che sono esperti appunto della questione sostengono che ci possa essere un livello massimo di diritti fondamentali fin tanto che non ci siano violazioni di altri pensiamo anche alla protezione nei confronti delle guerre della violenza dalla persecuzione questa evidentemente costituisce uno dei diritti fondamentali una delle libertà fondamentali quindi si tratta di una scelta razionale se pensiamo alle persone che ne potrebbero trovarsi in una situazione analoga a quella di profughi oggi evidentemente è un'idea astratta ma se dobbiamo pensare agli aiuti umanitari dobbiamo pensare appunto come ci potremmo trovare nuove di un'istituzione analoga a quella dei profughi si potrebbe anche sostenere dal punto di vista economico che si proverà un guadagno in termini di utilità nel senso che queste persone possono costituire un guadagno evidentemente però la protezione del profugo implica anche un costo un costo economico un costo sociale a livello economico si potrebbe dire sì io ti garantisco una protezione fintantoché idratante che posso trarne corrispondono al di costi che devo sostenere abbiamo bisogno quindi di un coordinamento delle politiche quando ti garantiamo asilo ebbene la protezione dei profughi è un bene comune nel senso che dovrebbe essere liberamente disponibile sarebbe bello che tutti i paesi quindi contribuissero alla erogazione di politiche per la protezione dei profughi questa è la caratteristica quindi di un bene comune ed è effettivamente quello che succede in molti paesi attualmente un altro aspetto però legato questo considerazione della protezione del profugo come un bene comune ha delle conseguenze negative nel senso che se un paese chiude le proprie frontiere o riduce l'accesso dei profughi all'interno del proprio frontiere allora evidentemente ce ne saranno di più né un paese vicino e questo o costituite causerà un aumento dei costi per il paese che si trova a far fronte un numero eccessivo di profughi e quando poi quando quel paese hicks riceve più profughi potrebbe in qualche modo continuare a diminuire il grado di tutela erogata nei confronti dei profughi ecco questo è un po la situazione che si è verificata in seno all'unione europea nel corso dell'ultimo anno non scenderò nel dettaglio ma vediamo di che cosa ci avremmo bisogno bene ci sono due principi fondamentali per organizzare il sistema uno dovrebbe essere un accordo sulle garanzie di ingresso diciamo alle frontiere esterne nel senso che ci dovrebbe essere un visto umanitario per esempio delle quote di profughi tale per cui alle frontiere esterne venissero appunto accettati questi profughi secondo la convenzione di ginevra non abbiamo effettivamente dei nord delle regole qui a fidarci per garantire la grace l'ingresso o per garantire la possibilità di accesso appunto i nostri paesi per questi profughi questo è il problema importante perché dobbiamo adottare un qualche tipo di normativa che ci permetta di decidere quali profughi come accettare i profughi all'interno delle nostre frontiere esterne altrimenti non possiamo garantire alcuna tutela il secondo aspetto è una distribuzione efficiente ed equa dei profughi con una corrispondente di sculture luzione equa ed efficiente dei costi evidentemente ci dovrebbe essere una distribuzione sia dei costi che la tutela comporta che dei profughi stesso abbiamo sentito un relatore appunto spagnolo fernandez su erasmo raga che ha scritto un testo insieme alla collaboratrice rapoport proprio su questo argomento adesso non posso scegliere e scendere nel dettaglio perché non è questo l'argomento centrale della mia presentazione comunque credo sia importante considerare appunto che il migrazione dei profughi diverso rispetto alle migrazioni che si sono registrati in precedenza se pensiamo adesso per utilizzare realistico diciamo con un modo realistico rispetto alle proiezioni alle tutele da garantire ai prof dobbiamo anche prendere in considerazioni il costo che questo implica e costi sono di natura diversa nel senso che c'è un costo economico c'è un costo sociale e c'è anche nostro politico nel contempo come diceva il coordinatore ci sono anche dei vantaggi da trarre dobbiamo pensare come poter gestire questi vantaggi questi benefici e come far fronte ai costi e dovremo vedere quali costi vanno possono essere affrontati perché evidentemente alto livello di protezione implicherà dei costi più elevati e di questo poi appunto parleremo in seguito più approfonditamente permettetemi adesso di iniziare a guardare le questioni chiave per quanto riguarda l'emigrazione in particolare per i profughi in germania chi sono i profughi quale il capitale umano che comportano quali sono le loro aspirazioni quali sono i loro comportamenti negli altri paesi e come possono essere integrati nel mercato del lavoro guarderemo quindi l'effetto che questi comportano sul mercato del lavoro e poi vedremo anche che impatto hanno sullo stato assistenziale ma prima di iniziare fate affrontare questi temi vediamo i dati i dati sono molto limitati al momento abbiamo dei macro darti che non sono affidabili che ci vengono dall eurostat da frontex vidi in germania per esempio sappiamo che ci sono circa 400mila profughi che non sono stati ancora registrati per cui non sappiamo neanche esattamente quanti ecco sappiamo che ce ne sono un numero che non sono mai stati identificati abbiamo tanti ancora inferiori rispetto al capitale umano che queste persone possano contribuire al livello di integrazione per quanto riguarda e la germania abbiamo delle informazioni l'ufficio appunto preposto ad accogliere i richiedenti asilo che fa delle domande sul livello d'istruzione sulle professioni note al migrante al profugo ma abbiamo bisogno però di maggiori informazioni dovremmo sapere in pratica più cose rispetto alla prima che queste persone dovremo costruire un dataset ma questi dati sono disponibili solo a partire da ottobre novembre di quest'anno per il momento possiamo avvalerci solo di dati che non sono rappresentativi in termini qualitativa nel senso che abbiamo intervistato 123 profughi in germania alcuni esperti quindi abbiamo un quadro generale ma non possiamo senz'altro a sostenere che questo quadro corrisponda al vero e tenga in considerazione tutto quanto succede in questo mondo estremamente complesso parleremo quindi di macro dati e delle impressioni che abbiamo registrato presso punto i profughi sono stati gli intervistati vediamo adesso questa ondata migratoria in europa abbiamo visto un passaggio da 260 mila nel 2010 a 1,4 milioni nel 2015 dei richiedenti asilo dobbiamo considerare però anche quelli non registrati che ci porta a elevare quel numero ha due milioni di persone circa 350 mila richiedenti asilo sono stati registrati quest'anno è i dati mensilmente e sono si sono ridotti ma l'importante appunto a seguito della chiusura della via dei balcani a seguito della sigla dell'accordo con la turchia via principale adottata dalle fughe sui flussi migratori dei profughi sono state quelle dei balcani occidentali e del mediterraneo orientale e poi abbiamo anche la via del mediterraneo centrale grecia e l'italia naturalmente sono i paesi che devono accogliere moltissimi profughi però non li registrano o quantomeno non abbiamo dati relativamente agli arrivi in grecia è lo stesso anche per l'italia perché appunto nessuno si prende la briga di registrare questi profughi in diapositiva vediamo lo sviluppo che abbiamo registrato in in germania in ungheria in svezia e nel totale dell'europa 28 paesi vediamo che c'è stato un picco importante in ungheria in termini di richiedenti asilo nel 2015 e l'ungheria praticamente ha raggiunto un picco importante dopodiché c'è stato un crollo praticamente a zero del numero dei richiedenti asilo in realtà poi c'è stata una piccola ripresa ma molto contenuta nel marzo del 2016 vedete anche la curva per l'italia e per la grecia vedete che il numero di registrazione assolutamente trascurabile se guardiamo la distribuzione dei richiedenti asilo non registrati e vedete che c'è una grossa diversità tra paesi dell'europa vediamo il numero dire che ne sia sito per mille e vediamo che passiamo da zero in croazia dei paesi balcani fino ad arrivare al 18 mila in ungheria in svezia e in germania ce ne sono circa 15mila quindi ci sono differenze molto marcate tra i vari paesi europei da dove vengo perché 20 asilo ebbene questo è il risultato di un studio e vedete che ci sono molti richiami tesi lì che provengono dal medioriente dall'afghanistan questa è la fetta più grossa in rosso alcuni provengono anche dal corno d'africa paesi come le ritrae la somalia e da altri all'africa sub sahariana l'africa settentrionale in realtà non svolge un ruolo particolarmente rilevante come viceversa ritengono molte parte dell'opinione pubblica c'è stato anche un contributo da parte dei balcani occidentali che poi però si andato riducendo a seguito delle limitazioni alla l'ingresso in europa a questo punto possiamo dire che se guardiamo al quadro generale alla macro situazione ci sono state guerre guerre civili persecuzioni che sono aumentate nei paesi circostanti in europa il che a parte il sesso per la via occidentale ha scatenato questa grande flusso di profughi vediamo un l'indice del terrore politico sono dati del ministero americano e vedete che abbiamo un livello numero 5 quello più alto il 4 è anche abbastanza alto se guardate per esempio i paesi del corno d'africa piuttosto che del medio oriente che non è solo la sindone vacca ma evidentemente include anche altri paesi e vediamo che i livelli sono anche elevati sempre di terrore politico nord africa c'è stato un limite usate un leggero calo se guardiamo il grafico relativo alla libertà politica vediamo che la situazione anche in questo caso è analoga vedete che in questo caso il livello più alto e del corno d'africa del medioriente dell'afghanistan subito dopo se voi suddividiamo richiedenti asilo in europa e vediamo quali sono le loro priorità per esempio libertà politica libertà civile e terrore politico questi anche sono battistoni ten si è da questi dati si evince che circa il 75 per cento dei richiedenti asilo provengono da paesi colpiti dal terrore politico in modo importante situazione analoga la riscontriamo anche nei paesi in cui non c'è alcuna libertà politica e 70 per cento quindi di persone che prendono tempo i paesi nella metano la totale mancanza delle libertà civili questi sono quindi le caratteristiche dei paesi da cui provengono questi i profughi profughi afflitti dalle persecuzioni politiche della mancanza di babel civile e dal terrore politica ancora una volta sono dati del ministero degli interni stato un intenso abbiamo chiuso gli intervistati ai profughi ha intervistato i quali sono le loro il loro vissuto e il quadro è molto chiaro nel senso che quando pensiamo ai profughi che provengono dai paesi dalla via del balcani occidentali nel 90 per cento dei casi riferiscono di violenze di rapimenti stupri di tutto quello che potete pensare ecco tutto questo è il loro vissuto nel paese d'origine quindi questa violenza diciamo non è qualcosa di astratto ma si declina in esperienze personali molto dure almeno questo è quanto riferiscono quando vengono intervistati se analizziamo poi la situazione dei profughi che sono arrivati in germania dalla via dei balcani occidentali di solito riferiscono di economy condizioni economiche scadenze quindi di grande povertà di discriminazione su base etnica soprattutto questo vale per i rom e in alcuni casi ma in una minoranza dei casi ci sono addirittura minacce di rapimento questo punto è quanto ci viene riferito da una minoranza di coloro che sono arrivati dalla via dei balcani occidentali sapete che il tasso di protezione in germania era al 50 per cento e questa percentuale è aumentato ed è destinato ad aumentare ancora nel 2016 lo abbiamo fissato al 60 per cento perché registriamo un numero di persone sempre più elevato dall'afghanistan dell'assile dall'iraq che appunto passa attraverso la germania nel percorso nell'itinerario nel richiesta di asilo questi sono i dati macro che abbiamo registrato i reflui profughi quindi in germania sono di solito appunto vittime di persecuzione diretta ecco e come sono arrivati all'interno dell'unione ecco vedete qui il flusso più importante proviene dal medio oriente utilizza la via dei balcani e poi c'è la via del mediterraneo orientale o quella del centro mediterraneo nel senso che passano dalla libia attraverso il mare arrivano la sicilia piuttosto che a lampedusa e comunque in italia adesso c'è un cambio dei flussi nella storia dei centri abbiamo visto che sono rischiosi registrati molti cambiamenti in questi flussi migratori e altri cambiamenti saranno da attendersi vediamo che adesso la via del balcania è stata chiusa il che evidentemente ha comportato un aumento rilevante degli attraversamenti attraverso la via del centro mediterraneo che evidentemente è molto più rischioso di altre vie e circa 5 per cento di coloro che salgono su una barca in realtà vanno incontro alla morte nel corso del tragitto ancora una volta la prospettiva dei profughi che praticamente tutti con l'eccezione del balkan occidentale hanno utilizzato dei persone che le hanno fatte passare il costo medio 15.000 euro e alcuni dicono addirittura 700 euro mai in media diciamo sono 5 mila euro la gran parte dei profughi riportano una sensazione di elevato rischio di violenza le donne riportano anche da alcuni casi di stupro poi casi di persecuzione poi prigione per nessuna ragione nei paesi di transito il rischio particolarmente elevato per le donne e questo magari spiega perché ci sono così poche donne fra gli immigrati poi abbiamo un'alta incidenza di persecuzione lungo la rotta africana ma abbiamo molti casi anche in turchia macedonia serbia e alcuni casi anche in grecia e ungheria e pochi profughi riferiscono di non essere stati di essere stati registrati in grecia e italia e anche dopo la registrazione dicono non hanno ricevuto né cibo né alloggio adesso passa la germania e parlo delle decisioni che sono state prese nel mio paese all'inizio del 2015 abbiamo fatto una riforma dell'asilo concordata già quando era stato formato un nuovo governo e la riforma poi ha incluso due pacchetti innanzitutto l'accesso al mercato del lavoro consentito dopo tre mesi e poi macedonia montenegro bosnia herzegovina e serbia sono stati dichiarati paesi terzi sicuri e si può dire che da una parte la riforma è stata più generosa ma dall'altra parte ha imposto ulteriori limiti ciò che è importante notare che la l'aumento delle cifre degli immigrati era già cominciata nel marzo 2015 prima dell'entrata in vigore di questa riforma io descriverei la posizione del governo tedesco come inerte infatti si è parlato molto dell'afflusso di immigrati dai balcani ma il problema del cifre di rifugiati provenienti da siria e altri paesi è bene questa situazione è stata praticamente ignorata nel dibattito pubblico e erano note da parte del cancelliere e altri politici importanti del governo ma quello che è cambiato l'opinione pubblica l'opinione pubblica e soprattutto i mass media erano a favore dell'accoglienza c'è stata molta empatia anche da parte della bild zeitung e questa è stata una sorpresa per tutti gli osservatori politici non so se lei è d'accordo e dopo la decisione della merkel l'afflusso di immigrati di profughi è cresciuto ma era già cominciato prima dunque è difficile dire capire se la sua decisione ha aumentato l'afflusso e quando parlo della decisione della merck e parlo della decisione del 5 settembre di accettare i profughi che prima erano in ungheria non so se ricordate la storia ma l'ungheria ha messo a tutte le recinzioni i muri e c'erano tantissimi i profughi la che venivano dall'iraq dalla siria e l'ungheria annuncio che tutti quei richiedenti asilo sarebbero stati respinti e a quel punto il governo tedesco assieme al governo austriaco decise di accogliere e quei profughi quella è la decisione di merkel così come la chiamava io che ha cambiato il quadro completamente e poi la decisione è l'annuncio della merkel che ha detto appunto ce la faremo che è stata una frase a favore dell'opinione pubblica tedesca per rassicurarla e poi dopo di che le cifre sono diminuite e vediamo questo grafico vediamo il picco questo è stato il primo pacchetto di riforme poi le muro in ungheria e poi la decisione della merkel vedete l'aumento delle cifre ma questo aumento era cominciato prima della decisione del governo abbiamo raggiunto il picco nel novembre 2015 dopodiché le cifre sono scesi questo a che fare anche con gli arrivi stagionali perché non è facile attraversare il mare d'inverno e poi dopo la chiusura della rotta balcanica e dopo l'accordo con la turchia c'è stata un'ulteriore diminuzione e adesso siamo più o meno a 15 16 mila arrivi al mese cioè in dieci per cento di quello che avevamo nel novembre 2015 chi sono questi profughi se parliamo di integrazione è necessario avere un quadro di chi sono questi profughi che arrivano da noi il 70 per cento sono uomini e quelli che vengono dai paesi dove c'è guerra e persecuzione anno la quota di uomini ancora più alta sono giovani più giovani rispetto di altri immigrati il 70 per cento sono più giovani dei trent'anni e il 55 per cento hanno meno di 24 anni i profughi sembrano essere ben selezionati per quanto concerne il livello di istruzione ma abbiamo pochi profughi che hanno delle dei diplomi universitari o dei diplomi di liceo secondo i nostri dati il 70 per cento di coloro che hanno più di 18 anni non hanno alcun diploma universitario diploma di scuola professionale che per gli standard tedeschi è un livello bassissimo per quanto concerne i valori vediamo che la quota preponderante dei prof profughi sono a favore di valori che separano la democrazia e la regione ed hanno ambizioni elevate per quanto concerne l'istruzione e il lavoro ma ciò nonostante sono a favore di valori conservatori per quanto concerne la parità fra uomini e donne vediamo qua la suddivisione abbiamo un gruppo del 55 per cento dei profughi che non hanno diploma universitario diploma di scuola professionale vediamo il livello di istruzione differenziamo tra coloro che hanno un diploma universitario siamo intorno al 5 per cento el altro 25 per cento sono andati a scuole secondarie come il liceo in germania e abbiamo una piccola quota di persone che hanno fatto la scuola secondaria e più del 25 per cento che non sono mai andate a scuola che hanno fatto solo la scuola primaria duca abbiamo una forte polarizzazione della dell'istruzione del livello di istruzione che potrebbe generare problemi sul mercato del lavoro nei nostri colloqui nelle nostre interviste abbiamo anche posto l'attenzione ai valori che sono importanti non solo per l'integrazione sul mercato del lavoro ma anche per l'integrazione sul nella società e questi valori hanno a che fare con le loro esperienze nel paese d'origine e con la scelta della germania come paese di destinazione e questi profughi associano la germania ha idee di democrazione separazione tra il pubblico e la religione rispetto dei diritti umani e questi valori sono molto molto sostenuti da questi profughi molti di loro dicono che questi sono i valori per cui sono venuti in germania e la mia impressione è che questi profughi non rappresentano la media della popolazione nel loro paese d'origine ma sono ben selezionati anche in termini di origine di valore quello che ci ha sorpreso è di fatto che loro vogliono separare la religione e lo stato e questo a che fare con l'esperienza che hanno avuto nel loro paese molti dicono che la scuola non debba avere a che fare con la religione la religione dicono deve riguardare solo la vita privata è l'unica differenza che troviamo è in alcuni cristiani per esempio dell'iran e della siria che sono stati perseguitati per le loro idee religiose dunque non c'è alcuna evidenza di fanatismo religioso in queste interviste che abbiamo fatto noi vediamo che hanno forti ambizioni di una scala da 0 a 10 sopra i 18 anni hanno raggiunto un valore di 8 e questo donne e uomini e questo è interessante perché non ci aspettavamo questi valori l'istruzione sembra essere essere estremamente importante per loro anche se molti la posticipano il futuro dicono prima lavoriamo e poi trasferiamo l'idea di istruzione i ragazzi i figli più problemi ce l'abbiamo con i valori di genere nelle interviste abbiamo che in un terzo dei casi gli uomini della famiglia hanno chiesto di poter partecipare alle interviste delle loro donne e abbiamo trovato delle ambiguità perché in principio sono d'accordo sulla parità dei diritti tra uomini e donne ma in pratica non è così se vediamo qual è la situazione in germania per quanto concerne la parità di genere e questa è una cosa molto strana per loro o addirittura irritante ora rifiutano questo marca la distanza tra i nostri valori poi per quanto concerne le molestie sessuali di colonia queste sono state respinte dall'intera comunità li abbiamo intervistati hanno detto è una vergogna per i profughi e temiamo di essere incolpati di questo hanno detto e poi dobbiamo dire che questi risultati non sono rappresentativi quando avremo anche i risultati quantitativi potremmo avere dei risultati più rappresentativi ma 120 interviste e abbiamo intervistato persone con tutti i livelli di istruzione anche quelle in alfabeti diciamo che ci dà un quadro generale poi integrazione sul mercato del lavoro la forza lavoro potenziale e molto più limitata rispetto all'afflusso di 1,1 milioni e prevediamo che dall'afflusso dal 2015 alla fine avremo una forza lavoro potenziale di 650 milioni di persone sulla base dell'esperienza passata sappiamo che ci vorranno cinque anni fino a che il 50 per cento di loro abbiano un lavoro magari forse questa volta faremo meglio ma magari faremo anche peggio vedremo dipenderà un po anche dalla situazione del mercato del lavoro salto questo grafico che ci dà un'idea dei flussi netti vediamo la forza lavoro potenziale che dipenderà dalla velocità di risoluzione delle richieste di asilo dunque le istituzioni sono estremamente importante si può legalmente lavorare dopo tre mesi dall'arrivo ma nessuno vi darà lavoro perché ci vuole lo status di rifugiato per avere il lavoro altrimenti nessun datore di lavoro per lo meno in germania di ti assumerà e dunque questa è la situazione che abbiamo trovato solo se uno ha uno status di rifugiato a una chance di trovare un lavoro e ci sono diversi scenari a seconda delle decisioni prese dalle nostre istituzioni e nel caso più ottimistico entro la fine dell'anno avremo 650.000 persone che rappresenteranno la forza lavoro potenziale non possiamo parlare molto dell'integrazione sul mercato del lavoro perché il processo è troppo recente non abbiamo ancora i dati li stiamo raccogliendo ma non li abbiamo ancora elaborati ciò che abbiamo invece è un studio sull'emigrazione che possiamo collegare con i dati dell'ufficio delle pensioni e dunque possiamo rintracciare tutti i lavori e tutte le persone che hanno ricevuto un lavoro e questo ci dà un quadro preciso di ciò che è successo in passato per esempio per donne vedove che sono arrivate in germania in passato quello che vediamo qui in blu è il processo di integrazione sul mercato del lavoro e in grigio vediamo altri arrivi l'integrazione richiede più tempo per ragioni istituzionali per ragioni di capitale umano e dopo cinque anni il 50 per cento ha un lavoro e dopo dieci anni 60 anni sessanta per cento dopo 15 anni 15 per il 75 per cento e poi abbiamo la convergenza rispetto ad altri immigrati dunque ci vuole molto più tempo qui vediamo gli stipendi vediamo una convergenza degli stipendi dopo cinque anni che arrivano all'ottanta per cento dello stipendio dei nativi ma avevano cominciato con il 60 per cento poi una riduzione poi una convergenza graduale dunque abbiamo evidenze chiare che ci vuole più tempo rispetto ad altri immigrati e l'integrazione è sicuramente più difficile l'integrazione dei profughi che cosa possiamo fare per l'integrazione sul mercato del lavoro ho parlato della fatto che sia fondamentale avere una elaborazione veloce delle richieste d'asilo in base alle nostre stime attualmente abbiamo 300 mila profughi che non sono stati ancora registrati e abbiamo 450 mila casi che non sono ancora stati elaborati ci vogliono circa sette mesi dopo la registrazione per che il caso venga risolto e questo periodo è destinato a salire perché i casi più difficili vengono elaborati più avanti e questo implica che la situazione è un po delicata abbiamo delle evidenze che la conoscenza della lingua tedesca facilita l'integrazione sul mercato del lavoro vi potrei dare dei dati perché per esempio se uno ha una buona molto buona conoscenza della lingua tedesca le chance il tasso di occupazione è del 16 per cento superiore rispetto a coloro che hanno un tedesco o scarso in passato la germania non voleva integrare i profughi nei programmi di lingua perché non voleva fornire incentivi a coloro che micro nano in germania e c'era un quadro c'è un quadro adesso legislativo nuovo approvato in ottobre e accogliamo quattro paesi il che significa che solo un piccolo numero di questi profughi sono coperti da questo programma statale ma ci sono anche iniziative fatte dai comuni da o ng e l'ottanta per cento dei profughi in un modo o nell'altro comunque partecipano dei corsi di lingua poi scuola e formazione naturalmente i profughi sono giovani e questa è un'ottima opportunità per il mercato del lavoro non è così facile come sembra perché bisogna prepararli alla scuola la formazione professionale all'università ma se lo si fa possono avere ottime prospettive e queste sono tutte le misure di cui abbiamo bisogno per integrarli ci sono evidenze che se uno ottiene un diploma di formazione professionale o diploma universitario allora le chance di un buon posto di lavoro sono estremamente elevate poi posti di lavoro la gran parte dei profughi vogliono lavorare velocemente e questo è cruciale per l'integrazione dunque cruciale che li sosteniamo in questa loro ambizione ed è corretto dire che prima viene l'integrazione sul mercato del lavoro e poi viene l'istruzione abbiamo bisogno di posti di programmi che integrino il lavoro con i corsi di lingua concorso in formazione professionale eccetera cos'è controverso circa queste proposte beh una controversa e se dove dovrebbe dove dovremmo fare delle eccezioni per i profughi per quanto concerne il reddito minimo nel 2014 in germania abbiamo introdotto il reddito minimo 850 euro e secondo l'istituto ifo questo questa cifra il troppo basse anzi 8,5 euro allora immaginiamo ci sono ovviamente dei problemi qui e ci sono delle eccezioni non entro nei dettagli per esempio per i disoccupati di lungo periodo abbiamo delle eccezioni libero di principio il problema per quest'anno di un minimo è il problema teorico perché se lo stipendio è sufficientemente basso può aumentare il numero di posti di lavoro se è troppo alto ridurrà viceversa il posto di lavoro disponibili quindi bisogna stabilirlo con attenzione abbiamo analizzato i dati abbiamo riscontrato che non riusciamo individuare i profughi che sono partiti dalle banche abbiamo visto che c'è un mini lavoro un compenso minimo di 14,05 euro questo a scusate questo nel minimo and diano e questo in pratica con combi conferma quanto sapevamo quindi riteniamo che il stipendio minimo del realtà non costituisce un ostacolo all'integrazione dei profughi nel mercato del lavoro la seconda problematica aperta è quella delle limitazioni al soggiorno la residenza si sostiene infatti che se i profughi possono potessero scegliere dove vivere costituire pro dei ghetti in qualche modo e questo avrebbe degli effetti contrari o negativi rispetto alla questione della lingua o all integrazione livello culturale con associati anche alti tassi di criminalità e coloro che sono contrari a questa ritengo questa opzione ritengono che le reti etniche in realtà costituiscono una risorsa economica preziosa che in realtà aumenta le vincenti quindi se si mettono tutte le persone in una certa regione è una regione con prospettive economiche ridotte in realtà questo potrebbe essere un plus si dice che il 60 per cento dei profughi trovino il primo lavoro attraverso un familiare un amico o un parente in germania 15 con sono queste reti efficaci che si possono garantire un primo posto di lavoro abbiamo visto che chi ha trovato il proprio lavoro attraverso questa opzione cioè con le reti etniche all'imi a un stipendio d'ingresso maggiore e una durata di occupazione maggiore anche se però la crescita del salario in realtà è più un limite chiuso più limitata quindi vuol dire che pratica acquisiscono posto di lavoro mantengono proprio posto di lavoro però in compenso aumenta molto lentamente ci sono quindi anche delle dei vantaggi che derivano dalla concentrazione di persone dello stesso gruppo etnico in determinate aree geografiche dal punto di vista per il mercato del lavoro in germania ho visto negli anni 80 90 di abbiamo vissuto questo grossa migrazione interna alla germania dall'europa dell'est scusate dalla germania dell'est e possiamo utilizzare questa esperienza praticamente per vedere che cosa appunto ha funzionato per l'integrazione nel mercato del lavoro e abbiamo riscontrato che il tasso di occupazione dei tedeschi che sono immigrati dall'est all'ovest era il 16 per cento 16 per cento in meno nel caso in cui avevano limitazioni ha permesso di soggiorno rispetto a coloro che viceversa non avevano a questa restrizione in termini del soggiorno in grigio quindi vediamo gli immigrati tedeschi dall'est all'ovest che sono arrivati prima che ci fosse questa recensione al permesso di soggiorno e dopo lo vediamo effetti adesso che questo mutuo sul mercato del lavoro abbiamo fatto una simulazione in un modello per vedere qual è l'impatto di un o per ne avevo visto che a livello macro c'è insomma vede effetti limitati vediamo che ci sono effetti molto limitati 0,1 per cento per esempio nel lungo periodo e poi un effetto zero rispetto al salario i tedeschi quindi avevano tratto qualche vantaggio in più ma in realtà giro degli effetti del cattivo per gli immigranti che sono sostanzialmente i profughi appunto con un tasso di disoccupazione piu marcato nel caso di coloro che avevano un livello di istruzione più basso quindi c'è una grande eco corrent concorrenza tra i profughi ei migranti di che non sono profughi adesso l'ultima considerazione che volevo fare qual è l'impatto quindi sullo stato assistenziale quanto costa quindi questa integrazione e bene vediamo che il saldo diciamo in termini di tasse pagate dai profughi a fronte della spesa dello stato per la integrazione è evidentemente un saldo negativo all'inizio abbiamo fatto due ipotesi di verso una ipotizzando il tipo di integrazione che abbiamo vissuto in passato in germania con persone cioè che parlassero botte dei suoi capi sono bond al livello di istruzione in questo caso vediamo che all'inizio il costo netto è di circa 8 miliardi di euro che può diventare però una cifra trascurabile alla fine il costo dipende molto comunque da quando facciamo interventi te come fu su come funziona l'integrazione detto questo vorrei concludere diciamo che a livello europeo abbiamo visto un influsso di fronte afflusso di profughi limitato 0,30 ricalca per cento delle popolazioni dell'europa è costituita da profughi che è stata però distribuito in modo molto diseguale ci sono infatti alcuni paesi che sono stati diciamo più interessati da questi flussi abbiamo visto che c'è stato un destino importante relativamente alla spesa del tub l umanitarie vedremo che sono soprattutto delle misure per gara per garantire educazione misure di integrazione però abbiamo visto che realtà i limiti sono date dal fatto che l'infrastruttura necessarie non sono sufficienti i profughi per esempio non sono disponibili tanto a seguire dei corsi di formazione che faceva faciliterebbero la loro inserimento nel mondo del lavoro rispetto ai flussi migratori pensiamo che questi profughi potremmo fare di più perché le situazioni adesso sono tali per cui sono diciamo in condizioni inferiori rispetto a quelle che hanno vissuto altri flussi di migranti i costi pan libero di arrivare 2015 possono essere stimati allo 0,3 e 0,5 per cento del pil nelle giornate del 2016 e quindi alla fine non si tratta di costi così sensibili costi in realtà diminuiscono tendono a diminuire sono diminuiti nell'arco dei discorsi 15 anni dipende molto anche dall investimento nel mercato del lavoro nell'integrazione di queste persone all'interno del mercato del lavoro e nella formazione di capitale umano a partire da questi profughi se consideriamo il pensiero etico di cui abbiamo parlato all'inizio alla fine vediamo che in realtà questo esercizio che stiamo attuando adesso non è poi così costoso grazie panoramica interessantissima fatta poi veramente nei tempi accordati precisi quindi ci resta un quarto d'ora che vorrei utilizzare vorremmo utilizzare anche per dare la parola a voi per darvi occasione di interpellare il professor brooker dopo le tante questioni che lui ha messo sul tavolo prego storditi innanzitutto volevo premettere che nella mia esperienza locale ma forse anche nazionale i richiedenti asilo ei profughi sono comunque registrati ricevono vitto alloggio detto questo vorrei fare una domanda una parte una discreta parte dei profughi che arrivano solo provo a parlare in inglese sì sì 6 no dicevo che nella mia esperienza locale ma penso anche nazionale abitualmente i profughi sono registrati e ricevono vitto e alloggio detto questo qui parlo della mia esperienza nazionale e locale detto questo la una parte minoritaria ma forse neanche del tutto merito minoritaria dei profughi che arrivano e chi magari erano già migranti nei paesi da cui sono fuggiti sono fondamentalmente migranti economici che cercano un maggiore benessere alla base di questa naturalmente c'è credo la sempre maggiore e ingravescente direi differenza di risorse e di benessere tra i nostri paesi occidentali o comunque nell'ambito dei paesi del mondo per cui una grande differenza di possibilità insomma di vita e di vita dignitosa tra i paesi del nord e paesi di provenienza di questi profughi allora mi chiedo a cosa liberi politici non solo diciamo tra l'europa ecco anche in europa sta avvenendo più o meno un fenomeno analogo allora mi chiedo cosa i politici o il leader insomma nord della germania stanno pensando per andare all'incontro di quelle che sono le cause prime della vera migrazione e delle dell'arrivo di tanti profughi allora prima di dare la parola professor brooker per toccare un attimo la questione senz'altro moltissimi rifugiati profughi migranti vengono registrati in italia però anche li vediamo un certo sviluppo io presente le cifre 2014 per quell'anno arrivano mille 170 mila profughi in italia ne vengono prodi tram o registrati adesso la cifra precisa ma domanda di asilo protezioni questo 170mila ne fanno 64.000 80 mila sono eritrei siriani adesso indovini quanti di questi 80 mila fanno domanda in italia neanche mille e le dico rogo sono andati gli altri 79 mila soldati in svezia in germania eccetera questa dinamica c'è pur sempre stata non è come in grecia dove nessuno fa domanda ma anche nel 2015 su 140 del 54 mila in italia fanno domanda 83mila quindi anche lì ho una buona metà fa domanda qui in 70mila val drover questo distinguo molto diciamo fa l'italia un po un paese a metà ci sono paesi come la grecia dove arrivano e basta poi migrano subito verso altri lidi l'italia è meta poi ci sono i paesi di accoglienza finale dove non arrivano all'inizio e lidi con il primo non è neanche la germania il primo era la svezia poi l'austria vi rendete conto l'austria all'anno scorso prende 200 mila rifugiati quando in italia sento sta frase siamo lasciati soli dico sempre fatemi il piacere veramente l'italia l'anno scorso ne ha presi nel senso di accoglienza 80mila con 60 milioni di abitanti la voce andrea che non arriva neanche a 9 milioni di abitanti ne ha presi 200.000 quindi anche cauti con queste frasi siamo lasciati soli lo dico veramente conoscendo tante persone molto attive pure sulle politiche dei rifugiati nei centri di accoglienza negli anni di più però cerchiamo di avere una visuale europea in tutto ciò adesso dopo però la parola al professor brooker sulla questione che lei poneva rifugiati per motivi economici diseguaglianze mondiali ok bene prima la domanda sulle registrazioni noi non sappiamo se i profughi vogliono essere registrati o no noi sappiamo che la maggior parte dei profughi che arrivano in germania in altri paesi europei arrivano o attraverso la grecia all italia e poi vanno in house e magari per quanto concerne l'accordo di dublino il paese di prima è entrata in teoria deve registrare il profugo sia che lo voglio che non lo voglia e li devono presentare la domanda ma i profughi spesso non vogliono essere registrati nel paese d'arrivo e anche nei paesi d'arrivo spesso nave si vuole registrare forse c'è un cambiamento perché adesso abbiamo introdotto gli hot spot in grecia e in italia ma io ho delle cifre piuttosto limitate se guardiamo le cifre di registrazione in italia in grecia rispetto ai flussi che sono passati attraverso quei paesi sono molto molto basse le cifre e questo a che fare in parte con l'accordo di dublino perché non tiene conto della prospettiva dei rifugiati perché devono rimanere in paesi dove non vogliono rimanere non ha senso nemmeno per un paese che al frontiera esterna dell'europa dobbiamo tenere presente storicamente che l'accordo di dublino è stato approvato quando la germania aveva un confine esterno era una situazione completamente diversa a una a che fare con la storia ma se lo guardiamo dalla prospettiva di oggi dublino non ha più senso e questo spiega perché il processo di registrazione è così difficoltoso poi per quanto concerne le motivazioni economiche beh penso che possiamo dimostrare che la gran parte per lo bello di coloro che arrivano in germania sono profughi che hanno buone ragioni per venire perché sono perseguitati per ragioni politiche o religiose o per la terra per almeno questo è quello che ci dice l'ufficio per le migrazioni abbiamo una registrazione del 50 una quota di accettazione del 50 per cento nel 2015 quest'anno del 2006 nel 2016 siamo al 60 per cento e la quota di accettazione netta aumenterebbe del 10 per cento se considerassimo coloro che adesso non sono più in germania dunque tra il 60 e 70 per cento dei profughi sono accettati in germania dunque significa che hanno delle buone ragioni e non sa non per ragioni economiche abbiamo un gruppo che viene dai balcani occidentali e dove abbiamo un tasso di accettazione che sta a zero perché è difficile dimostrare che sono davvero perseguitati per ragioni umanitarie ma dal punto di vista economico c'è sempre un misto di motivazioni ci sono le guerre le persecuzioni ma al contempo ci sono anche ragioni economiche perché se parliamo di uno stato che sta fallendo uno stato in guerra belli le prospettive economiche sono davvero negative e la gran parte dei profughi che stanno nei paesi vicini beh questo lo possiamo interpretare anche dal punto di vista economico perché vogliono ritornare comunque nel loro paese d'origine e dunque se ne stanno in paesi vicini e aspettano risolversi della situazione ma c'è anche un razionale economico per andare in paesi come la germania dove le prospettive economiche sono buone rispetto ad altri paesi europei c'è sempre un misto tra ragioni politiche umanitarie e economiche ma da quello che sappiamo a livello micro e macro direi che la gran parte dei profughi vengono per ragioni umanitarie se parliamo di africa nel caso di paesi stabilisce con dati però da paesi instabili lì ci sono cifre completamente diverse di persone che vengono in europa cioè solo quelli davvero perseguitati vengono in europa signor brown lei ha detto state attenti con certe cifre ma io le posso dire la stessa cosa perché lei vive in un paese in cui fin dagli anni novanta abbiamo avuto un sacco di immigrati dunque bisogna vedere questi processi in prospettiva e non concentrarsi su quello che è successo negli ultimi mesi poi secondo appunto per il broker lei ha parlato di quello che è successo l'anno scorso ma noi stiamo parlando di fenomeni che vanno nel futuro forse per decenni dunque la mia domanda è come sarà questo futuro quali cifre possiamo aspettarci qual è il punto di rottura per un paese come la germania questa è una cosa che mi piacerebbe sentire sanitario è stata lasciata sola su un colpo ed è il salvataggio in mare marano syndrome rosso l'accoglienza io dico fossi spedì mi incazzerei la svezia prende con 10 milioni di abitanti 200 mila persone l'anno l'italia per fare il confronto dovrebbe prenderlo 1.200.000 qui ci siamo abituati una retorica dell'emergenza che ci predicava l'emergenza su lampedusa quando le medie annue erno 20.000 30.000 erano cifre me lo faccia dire ridicole con 30.000 annuisci dicevano emergenza lampedusa non ci siamo l'italia può fare di più eppure sembra anche l'italia un paese ricco europeo e sull'accoglienza può fare che può fare di più al momento tiene a disposizione 120 mila posti e un po pochino dico soprattutto quando gli scenari ci dicono che quest'anno forza saranno 200 mila gli arrivi gli dico il paese si prepari metta a disposizione più strutture e si prepari come hanno fatto gli svedesi come hanno fatto gli austriaci come hanno fatto ha fatto la germania l'italia in questo senso sull'accoglienza non è lasciata sola e al livello medio in europa non è al livello top come la svezia da anni christos tavoli cielo senza offesa senza offesa e comunque teniamo conto che l'italia è da 25 anni alle prese con queste tematiche della germania a me pare se lei a tedesco non lo so a me pare che la germania abbia scoperto il problema ci arriviamo al mare la mezzo fa quindi a mettere le cose o impostare diverso questo versante la germania negli anni 90 ha preso 400mila bosniaci serbi che l'italia non era neanche sfiorata granché da quella crisi non facciamoci la gara di chi è più bravo non arriviamo da nessuna tua nessuno voleva solo italia interessare numerica per stare storia la storia da soli non fa analisi non è un'analisi quella frase siamo lasciati soli e non fotografa la situazione europea la situazione europea la vediamo sulle statistiche che ci dicono che la austrian appresa 200.000 l'anno scorso e ma io dico tanto di cappello glover yosri ac utile arrampicarci sugli specchi sono dati di fatto l'italia l'anno scorso ne ha presi 80.000 ha fatto bene ma non è stata lasciata sola ha preso rispetto all'assemblea all'austria neanche un decimo calcolato sulla popolazione può pure dire questo fatto non senza che lei si offenda non so se ho capito bene qual è la controversia ma per quanto concerne il breve periodo al lungo periodo le immigrazioni fluttuano molto di più rispetto ad altri flussi migratori storici pensiamo alla seconda guerra mondiale abbiamo avuto 15 milioni di persone che si sono mosse in tre anni e poi quel fenomeno è scomparso ed è difficile fare previsioni nella ue perché abbiamo un immigrazione economica e dunque è difficile ma per quanto concerne i profughi è difficile fare previsioni ciò che sicuramente è chiaro per me è che abbiamo crescenti conflitti nelle vicinanze dell'europa e non sappiamo quale sarà la situazione nei prossimi dieci anni il mondo non è diventato un posto più sicuro negli ultimi 5 10 anni e abbiamo il fenomeno degli stati che stanno fallendo e così via e dunque non mi aspetta una riduzione dei flussi ma non sappiamo quello che vediamo che tutti gli sforzi dell'unione europea si concentrano sul fatto di avere una politica comune sul tutela dei confini esterni e dunque mi aspetto che magari l'anno prossimo diminuiranno questi flussi non sappiamo ancora cosa è possibile dal punto di vista tecnico la via libica è più rischioso rispetto a quella tour gara ci saranno meno persone che rischieranno e vediamo già adesso un aumento del fenomeno dei gli immigrati che utilizzano altre rotte ecco tutte queste sono cose che non sappiamo io ho una posizione su quello che dovremo fare ma questa è una cosa completamente diversa dunque molto difficile dire per quest'anno per i prossimi due anni ma anche nel lungo periodo per i prossimi 10 15 anni è difficile sapere cosa succederà ciò che possiamo dire sicuramente è che può essere tecnicamente fattibile proteggere i nostri confini magari sia successo ma questo ha un costo umanitario molto elevato e la mia impressione è che dobbiamo concentrarci sulla integrazione di quei profughi che sono arrivati in germania e questo influenzerà al dibattito in germania e questa la situazione è questa la prospettiva di medio periodo ma per quanto cancello nuovo periodo non sappiamo le vie di accesso sicuro se ne parla tanto se ne fa pochissimo a parole dire che uno dovrebbe avere possibilità di chiedere asilo fatti direttamente nel campo profughi solo che non succede lì c'erano ancora delle domande però veramente però c'è però telegrafico cento è sì allora la storicità della germania la filosofia che nasce dalla germania in europa la cultura del cittadino il tedesco della medio che vuole restare medio e vivere a oggi e domani egli è che proteggere debolezze della germania da decenni le ha una cultura superiore ai latini nell'accoglienza e troviamo solo imparare da voi che siete bravi e avete sempre il vero è che volesse esci la sicurezza del cittadino dell'operaio è quello disagiato noi latino e gridavano atto grazie non sarei così sicuro io ho visto degli esempi veramente da eccellenza in italia sull'accoglienza anche diciamo grassroots se penso al baobab a roma dove s'è mobilitato un quartiere una vicinanza veramente tanto di cappello qui non farei delle graduatorie vediamo in germania e le cose belle le cose brutte idem in italia c'è gente che si mobilita che empatica c'è gente che reagisce con la chiusura con gli attacchi con le attentati anche quello abbiamo avuto a cifra non molto lusinghieri in germania quindi lasciamo le graduatorie però a questo punto devo davvero chiudere abbia perché abbiamo già sforato ampiamente vi ringrazio per l'attenzione grazie e grazie grazie al professor green car è senz'altro all'aiuto della cabina
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