Il mondo al contrario
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Il mondo al contrario
L'evento "Il mondo al contrario" analizza l'attuale senso di smarrimento e le paure di fronte a un mondo in rapido cambiamento. Si discute di crisi demografica, disagio giovanile, perdita di valori e possibili soluzioni per un futuro più equo e sostenibile.
Ciao! Ma lowetur Buongiorno. Buongiorno al professor Proudy. Buongiorno. Benvenuti, grazie, grazie professore per aver accettato questo dialogo confronto su un tema Il mondo al contrario aleggia lo spirito di un generale, ma a noi abbiamo scelto questo titolo e questo tema non solo per evocare un generale, ma anche per parlare proprio del mondo al contrario, perché sarà capitato a molti di voi, forse a tutti, di essersi sentiti delle volte o spesso in un mondo al contrario per le ragioni più diverse e questo ha una ragione non solo perché abbiamo vissuto la pandemia e perché viviamo due conflitti, due guerre che comunque ci hanno coinvolto, toccato, ma perché anche queste due guerre hanno sovvertito un ordine internazionale, hanno violato un diritto internazionale, i diritti umani e poi ci sono le cose che sono entrate nella nostra quotidianità, la tecnologia, l'intelligenza artificiale che si presenta come una nuova minaccia, paura, qualcosa che distrugge i posti di lavoro, che ci fa sentire marginali e anche questo insomma ci mette fuori posto rispetto a quello che era il mondo di prima. Poi i cambiamenti climatici, è una nuova paura, il professore viene da una regione che è stata toccata da un alluvione devastante, quindi anche l'ambiente sovverte un po' le nostre priorità e poi ci sono i grandi temi, la demografia, una società che diventa più vecchia, con meno giovani, un mondo al contrario. Non parleremo soltanto di dove devono stare le donne, gli omosessuali, gli immigrati, parleremo anche un po' di questi grandi temi che ci fanno sentire in un mondo arrovescio. Io però vorrei iniziare, professore, per chiedergli una cosa, ma lei si sente in un mondo al contrario, si è mai sentito in un mondo al contrario? No, io sono troppo vecchio per sentirmi in un mondo al contrario, io sono stato molto bene in questo mondo e negli ultimi tempi c'è l'angoscia che cresce, cioè devo dire, io sono stato una generazione fortunatissima, l'adolescenza dell'immediato dopo guerra, quando tutto sembrava possibile, quando facevo l'università Milano, ero convintissimo che Milano diventava come New York, non c'era dubbio, e poi gli ultimi tempi ci hanno smangiato, hanno tolto soprattutto l'entusiasmo, è diventata una società perdente, in cui c'è il senso che tutto sommato, se facciamo pari, abbiamo vinto, ecco questo è il cambiamento che ho visto della Secondo lei è per questo che viviamo questo inverno demografico, il motivo per cui non si fanno figli, il motivo per cui tutti ci dicono, dall'Istat, dai grandi istituti, che avremo da qui ai prossimi vent'anni più anziani che giovani? Io qui ho dei paesi di tutto diverso, cioè constato che in tutto il mondo sta calando la natalità, non è un problema italiano, europeo, poi naturalmente, in Nigeria da 6 si passa tre figli, continua e aumenta la vita media, quindi continua la popolazione, ma c'è questo incredibile fatto del mondo che è come, non dico, una struttura animalesca, cioè l'istinto è dappertutto, ma con delle cose che io non mi riesco, non mi riesco a spiegare, cioè un crollo della natalità impressionante anche dove le politiche familiari sono molto buone, in Francia è molto più alta dell'Italia, ma negli ultimi cinque anni è crollata talmente che Macron dice ma qui abbiamo un'emergenza natalità e ci sono dei sussidi impressionanti per le famiglie, nascono poche bambini a Reggio Emilia dove la scuola d'infanzia ci sono e a Reggio Calabria dove non ci sono, ricchi poveri, cioè c'è questo incredibile angoscia dell'umanità, con delle punte più basse di natalità del mondo che sono 0,8% per donna, cioè tre le metto insieme, poi c'è il Giappone anche che è poco più su, ma solo Singapore, la Corea del Sud e la Sardegna, ma vi rendete conto che c'è questa umanità, può darsi anche che sia perché c'è il senso che abbiamo riempito la terra, sono delle spiegazioni che io non riesco a dare ma che nessuno è riuscito a darmi, la cosa scientifica che mi colpisce è che le politiche familiari obbligatorie, doverose, vuol dire io sono l'ottavo di nove figli, oggi non potrei assolutamente studiare con le famiglie, forse il paese starebbe meglio questo non ho dubbio, ma vuol dire che c'è stato qualcosa che sta cambiando proprio il mondo sotto sopra, è un adattamento, è una pausa, sono le paure, ma durerà, non durerà, è difficilissimo da dire. Però è più semplice forse da dire, lo chiedo a lei, che cos'è una società con più anziani e meno giovani, cioè dal punto di vista economico, sociale ma anche emotivo, che come se l'immagina una una società dove gli anziani sono prevalenti? Come me la immagino, c'è già come deve immaginarla, il problema è che noi non stiamo adattando, noi non dicono in Italia, il mondo non sta adattando le sue strutture a questo cambiamento proprio della società, ma noi viviamo col fatto che deve esistere la pensione fissa, mentre invece con la società con più anziani, è una società mobile, una società che ci sta bene anche a 80 anni e che ci sta male a 50, in cui dovremmo avere questi aggiustamenti, ma toccando queste cose. Ma li abbiamo i soldi per mantenere gli anziani? Perché vuol dire pensioni, assistenza, sanità? Non ho mica detto questo io, perché se poi c'è uno che lavora fino a 75 anni invece gli soldi si possono avere, bisogna però venire incontro a quelli che invece hanno un'età minore e sono invece impossibilità di lavorare, tutta la disabilità, cioè noi viviamo ovviamente in una società che è data con delle regole e non regolano più quelle regole, ma come facciamo? Io mi pongo continuamente il problema, come facciamo a costruire una società flessibile quando siamo nati e cresciuti per regole fisse che oggi non possono più andare? Perché se uno va in pensione a 60 anni poi ne vive altri 25 in cui può essere attivissimo, quindi non è un problema. Ma nel mondo c'è qualcuno che sta cercando o trovando una soluzione, lei che ha un po' una visione non solo italiana e europea ma anche no, una soluzione generale, no, soluzioni di categorie, aspetti particolari, sperimentazioni, sperimentazioni di maggiore flessibilità, sì, su quelle noi dobbiamo lavorare per cercare di capire cosa può essere il nostro futuro, però capisce e questo diventerà molto più serio per la nuova concezione del lavoro che hanno i giovani. Io quando ho appena laureato mi sono subito preoccupato della pensione, ma non perché fossi matto, perché tutti pensavamo di avere dei ragazzi di oggi. Ma lei lavora ancora, cosa ha pensato alla pensione quando era giovane che ha alla sua età ancora, lavora tantissimo? Mi è andata bene, non è che abbia fatto niente, è andata bene perché è proprio per quello che dico la vita, ha delle flessibilità tali che la società dovrebbe rispondere a queste flessibilità e invece lo capisco anche, no, ci sono le età precise, le regole, come si fa nella pubblica amministrazione a dire tu vai in pensione, tu stai qui, è un problema drammatico, però le conseguenze sono quelle del disagio assoluto, del disagio assoluto. Senta, a proposito di questo mi viene in mente che un sondaggio di poche settimane fa di ipsos mi pare parlava proprio dei giovani e delle priorità e mettevano il lavoro all'ottavo posto, cioè prima del lavoro c'era l'amicizia e il rispetto, il senso della famiglia, l'onestà, anche questa espressione di quel disagio, di quella paura di cui parlavamo prima? Con quello che ho detto si stupisce? No, è naturale, cioè è la vita che precede le regole, no? E soprattutto, ecco, io penso che ci sia anche il fatto che quando io pensavo alla pensione da ragazzo, avevo un quadro preciso della società e della vita. I ragazzi oggi non avendo il quadro preciso, giustamente hanno altre priorità perché dicono ma sì il lavoro è importante ma perché devo pensare al lavoro quando non so poi cosa potrà succedere un indomani, se potrà avere la pensione? Noi abbiamo iniettato una tale insicurezza nella nuova generazione che ne prende le conseguenze, cioè dice perché devo mettere in priorità il futuro, metto in priorità il presente, no? Certo, ma non c'è una reazione abbastanza abbastanza ovvia, ecco. Non c'è in questo anche una considerazione a proposito di mondo al contrario, cioè che quando si è laureato lei o anch'io c'erano dei mestieri, dei lavori, delle professioni che avevano una dignità sociale, non so penso ai professori, agli insegnanti, ai medici, alle forze dell'ordine, cioè muri portanti dello stato che adesso sono finiti in fondo alla gerarchia sociale e anche alla considerazione sociale. E anche questo, mondo al contrario, da che cosa dipende? Dipeso anche dal debito pubblico, cioè dal fatto che lo stato non ha più soldi per investire in queste categorie? No, questo è un altro discorso, cioè noi le due generazioni di liberismo assoluto e di mercato assoluto hanno completamente cambiato la società e le professioni che costituivano la classe media, quelle che lei ha elencato, gli insegnanti medici eccetera, sono state buttate in basso sia dal punto di vista reddituale, sia dal punto di vista del ruolo della società. Ecco, questo è un fenomeno che è accaduto più in Italia che all'estero. Mentre prima parlavo di problemi che vedo in tutta l'umanità, la caduta di quelle che chiamavamo, che lei ha descritto, come classiche classi media rappresentative, che possono essere pubblica, amministrazione, militari, professori, medici, quelli hanno molto perso di valore sociale e di reddito e qui ci stiamo distaccando dagli altri paesi europei. Il professore, il medico italiano guadagnano la metà di quello tedesco e il costo della vita si è parificato. Questo è un fenomeno che ha questo bisogno di porre il rimedio perché non è un andamento fatale generale come quello che abbiamo descritto prima. Questo è un problema del nostro paese particolare che poi è anche quello che spinge molte migrazioni. Per me le faccio un esempio della vita di queste cose incredibili. 22 anni fa inaugurai nella pianura emiliana il tempio sic perché i mongitori italiani che si aggostano alle 4.30 non ce ne è più nessuno. E c'erano 4.000 col turbante, col coltellino, tutte quelle cose lì. E' una comunità molto seria, i ragazzi vengono fatti studiare con diligenza. Vado a celebrare 22 anni dopo, perché è in ritardo del covid, il ventesimo anniversario, chiedo al sindaco come va, diceva molto bene con la comunità sic perché contribuiscono tutti il paese. Però c'è un problema che i ragazzi appena si laureano o si diprompono emigrano tutti. Ma allora dico ma cosa sta succedendo? Cioè è un problema, questo è un problema particolare italiano, cioè una società che si ritiene perdente, ha salari più bassi degli altri paesi europei e quindi non solo partecipa all'angoscia mondiale ma ne aggiunge un pezzo della sua caduta relativa rispetto agli altri paesi europei. No, ce li laureano il ventesimo anniversario dell'entrata della Slovenia la scorsa settimana, dell'entrata della Slovenia nell'Unione Europea, dicevano con orgoglio che nel 28 raggiungeranno il reddito medio italiano, erano la metà. Ecco, allora qui è un problema particolare italiano. È particolare ma la politica se ne fa carico tutta destra sinistra? La politica ovviamente ha la sua responsabilità, no? Politica più difficile quando non è esemplare, no? Quando non viene presa come elemento unificante ma viene presa come... d'altra parte, lo dicevo l'altro giorno parlando con lo stesso Conte, no? Conte con 5 stelle, 5 stelle, 5 stelle... e cosa dicevate? Il tuo partito, il tuo movimento è nato da un'emozione perché c'era questa tensione nei confronti di chi comandava eccetera, no? Però l'emozione ragazzi miei se l'emozione non si fa politica, se l'emozione non interpreta che oggi non c'è più questo tipo di emozione contro la classe dirigente eccetera ma c'è questa angoscia diffusa e angoscia diffusa vuol dire costruire un governo alternativo, vuol dire dare un disegno toccando i problemi che abbiamo visto prima ma mettendoli in una politica generale, cioè è finita, no? Ed è interessante perché in fondo nei giovani c'è ancora questo misto fra la protesta e invece il bisogno di sicurezza che gli ultimi avvenimenti dal covid alla guerra di Ucraina e alla guerra di Palestina hanno portato, no? E allora qui il problema è la riorganizzazione della società con degli obiettivi. Tornando a quello perché mi incuriosisce quello che lei diceva a Conte eccetera, quindi lei dice c'è un'emozione che però non viene tradotta in progetto politico perché poi alla fine anche in quel campo lì ci si divide nella competizione ma non nella proposta unitaria. No, lo che io dico l'emozione dura poco, è finita l'emozione. Il momento in cui l'emozione guidava il Paese secondo me è finita. Adesso la gente ha questi problemi che abbiamo accennato prima e ha bisogno di riassicurazione sotto tutti gli aspetti, quello fondamentale è pace guerra ma quello del futuro e quindi di far ritornare il lavoro come prioritario perché il mettere in ottava posizione è una fuga no? Senta ma questo progetto lei non lo vede in generale cioè non lo vede né a destra né a sinistra perché per esempio parlando di emozioni e rievocando il generale del mondo al contrario beh insomma lui parla di emozione diciamo e in qualche modo è un tranquillante per le paure degli italiani perché almeno sui valori rimette le cose a posto dove erano una volta le donne, il ruolo degli omosessuali, gli immigrati tanto lei l'ha letto il libro e che cosa e che cosa pensa di questa idea. Vannacci ha detto Vannacci e gli ha fatto un complimento Vannacci tira fuori gli istinti più bassi ma gli istinti più bassi si fa presto a tirarli fuori può anche avere un po' di successo, dura un quarto d'ora con questi istinti perché poi la gente lo capisce sono buono anche io di sparare contro no? Cioè la lettura del libro di Vannacci che ho fatto fino ai tre quinti poi ho detto basta no? E proprio tirar fuori gli istinti peggiori dell'uomo sono buono anche a me come si dice in inglese no? A fare una roba del genere no? C'è tutto lì dentro c'è tutto c'è tutto il bar no l'osteria il bar è più moderno no? E beh può darsi ripeto che prenda qualche voto in più ma il degrado del paese è simbolizzato da questo atteggiamento senta quindi a questo degrado però lei non trova una risposta? La risposta c'è la risposta è un cammino di, uso una parola ancora banale, solidarietà no? Cioè qui ci vuole qualcosa che su alcuni punti specifici rimette in ordine i valori. Qui non se ne può neanche parlare. Quali? Ragazzi miei la tassazione è il primo voglio dire insomma no? Qui tutti sentono, tutti sentono poi io lo posso dire perché non essendo candidato che parla di tasse per le elezioni io non essendo candidato ne posso parlare ma quello sta rompendo la nostra società ed è un continuo mi ricordavano adesso che Giammatteotti scriveva che questo avrebbe rotto la società italiana no? Lei una novità la sta vedendo perché insomma lei ha come dire combattuto e vinto contro Berlusconi e Berlusconi un po' di sgambetti sulle tasse gliel'ha fatti anche nei duelli televisivi però adesso gli sgambetti diciamo se li fanno da soli questa storia del redditometro è un po' diciamo un inciampo tutto fatto in casa voglio dire io non sono sono vanitoso ma non così vanitoso da richiamare la mia esperienza faccio a metà però voglio dire la battaglia di allora era proprio una ricomposizione del paese di fronte a chi diceva che da risolvere lo stato è un furto no? Che non si deve lavorare per lo stato che vuol dire non si deve redistribuire il reddito in modo giusto è estremamente semplice no? Ed è un richiamo che istintivamente per le piccole cose il governo attuale fa con finezza continuamente no? E' un condoncino qui e un balconcino là è una cosa che non lo fa ancora in modo aperto ma continuamente cioè continua l'erosione verso una maggiore ingiustizia questo è anche nella difesa delle categorie no? Che vanno dai bagnalari, i tassisti, categorie benemerite per carità ma c'è proprio il sottile discorso per favore non tocchiamo alcune cose che sono sempre andate così che costituiscono il nostro patrimonio no? E' un continuo messaggio subliminale al fatto che tutto sommato poi l'ingiustizia va bene no? Quello che poi avvenne quando arrivò l'euro no? Il rifiuto delle commissioni provinciali di controllo, il rifiuto dei doppi prezzi non era mica una teorizzazione ma era accarezzare coloro che sono fuori dal dal comportamento democratico no? In un tempo lo si faceva con mezzi molto più forti adesso in una situazione europea eccetera lo si fa con mezzi più sottili e l'obiettivo è un obiettivo puramente elettorale no? Cioè accarezzare una categoria per volta in modo da poter in qualche modo sopravvivere. Però questo è tranquillizzante diciamo è un'idea diciamo di stabilità no? Di lasciare tutto no? Un conservatorismo? Tranquillizzante per quello che viene tranquillizzato ma produce poi la conseguenza che era l'oggetto della sua domanda prima cioè la spaccatura della società e le categorie intermedie che non ce la far più i medici, gli infermieri che scappano, i ragazzi che prendono la laurea per andare all'estero, i ragazzi meridionali che vanno a fare l'università al nord per poi andare via, cioè queste sono le conseguenze della spaccatura della società no? E però all'instabilità diciamo a questa spaccatura il governo offre una risposta che è quella del premierato cioè l'idea che comunque cambiando un assetto istituzionale si possa dare a un paese la tranquillità, la tranquillità che sta nel fatto di scegliersi quello che poi o quella che poi governerà e nel fatto che poi per cinque anni ci sarà quella persona questo è un elemento rassicurante per per la gente, lei che cosa cosa pensa? Ah come tutte le semplificazioni soprattutto quelle sbagliate sono assicuramente rassicuranti, sicuramente no? Cioè, voglio dire, nella mia esperienza il problema è durato il governo, era un problema serio forte allora cosa pensavo io? Beh cerchiamo una legge elettorale che dia la sicurezza e la continuità ma non ho mai pensato a un discorso del premierato che sta, oh il Parlamento è ridotto già male ma lo vuole proprio eliminare no? Eliminare il presidente della Repubblica è una rodura di scatole no? Questo è il concetto elementare del premierato allora la continuità è importante, è un problema di tutte le democrazie prima era un problema solo italiano adesso è un problema di tutte le democrazie ma questa lo si mette a posto con una legge elettorale che ti dia un minimo di garanzia di durata e certamente non con un disequilibrio dei poteri dello Stato cioè attenzione attenzione attenzione, nel nostro, nella mia nella mia concezione politica il Parlamento è il Parlamento ma quindi questa riforma? In tutti e due i miei governi io ho voluto che fosse il Parlamento a sfiduciarmi perché quello è il centro del paese non è il primo ministro anche quando ero primo ministro ma quindi professore quindi questa riforma questa riforma non la convince al di là della legge elettorale oppure una buona legge elettorale potrebbe convincerla che tutto sommato si può fare? No la riforma è cattiva perché squilibra i poteri della democrazia l'obiettivo della stabilità lo si deve raggiungere con altri strumenti senza minare le basi fondamentali della democrazia tutto qua però le stabilità no io sono vissuto raccontando l'anedoto di quando vinco le elezioni tutto gioioso vado da col che era centrodesto e centristinista credevo che fosse un colloquio un po così invece di 40 minuti dura due ore quasi ci abbracciamo perché poi eravamo entrambi vettero-catolici no e poi alla fine mi accompagna l'arricottero diceva romano che bello che bello che bel colloquio chi vede la prossima volta questo è evidentemente quindi la problematica della durata della durata me la sono sempre posta ma cosa ci mettiamo un rimedio che uccide la democrazia un rimedio peggiore certo no tra l'altro lei ha evocato un po un altro tema che quello dei governi tecnici no perché una delle motivazioni per cui si dice no bisogna fare una riforma costituzionale introdurre il premierato e perché basta con i governi tecnici ma io le faccio una domanda i governi tecnici arrivano per l'instabilità politica o perché la politica non sa gestire l'instabilità finanziaria cioè le ragioni dei governi tecnici sono politiche o sono finanziarie di malagestio ma io voglio dire quando un governo va di fronte al parlamento che della fiducia diventa politico è un governo è un termine che noi abbiamo dato quando non c'è un accordo nei partiti di fare il primo ministro un membro di un partito il compromesso lo trova fuori dallo schema ma viene subito battezzato dal voto per quello che io ritengo il parlamento essere il centro del paese perché nel momento in cui il governo tecnico si presenti di fronte al parlamento diventa per definizione un governo politico poi lo continuiamo a chiamare tecnico perché poi dobbiamo divertirci nella vita no ma ci divertiamo abbastanza appunto setta proposito di ecco di questioni finanziarie siamo in assetto lei come vede la parliamo tanto di quello che succederà dopo le elezioni l'applicazione delle nuove regole europee questo macigno del debito ci minaccia ancora tanto oppure è vero che tutto sommato gli indicatori sono positivi che la crescita facciamo meglio della germania le borse vanno bene l'occupazione sale cioè come dobbiamo guardare questo bicchiere o guardiamo le statistiche serie negli ultimi tre mesi l'industria raggiù poi servizi e turismo ci mantengono a un livello ma cresciamo nella media europea dopo molto tempo in cui avevamo degli discussioni forti e poi guardate il problema del debito sta peggiorando e questo viene al pette infatti il governo stesso le tensioni fra giorgetti e l'altra parte di governo è talmente quotidiana talmente forte del momento invisibile giorgetti e angosciato dall'andamento del deficit fra gli esperti spero che si sbaglino ma dicono che fra tre anni superiamo addirittura la grecia quando siamo in queste condizioni bisognerà pure mettersi rimedio e secondo me si può se c'è una serie politica fiscale io passai da 118 a 102 di rapporto debito pili o in tutti e due governi quindi si può fare si può fare però devi sfavorire gli omini che ti danno il voto questo è l'altro il problema no quando quando guardate che la serie l'idea di una coalizione che abbia queste priorità a effetto anche se questi poi non fanno cioè il mio primo governo no visco che era chiamato vampiro tutto quello che vuole dracula allora quattro mesi dopo il governo non avevamo ancora preso nessuna decisione fiscale viene da me dice romano qui arrivano tanti soldi che non me li ero mai aspettati e sono stati quelli che ci hanno permesso di andare in euro dico ma non è possibile non abbiamo preso alcuna decisione ancora ma gli italiani sono mica fessi quando sapevano che il nostro governo le tasse le faceva pagare le pagavano subito per non avere problemi allora qui dopo arriva chi ti dice che pagarle tasse è una fesseria come diceva verusconi e allora la gente si comporta si comporta cioè il governo il governo da anche i messaggi etici o il governo deve dare i messaggi etici e poi anche le leggi anche perché poi si ritrova come diceva lei la gestione di problemi pratici perché probabilmente dopo l'europea è finita chiuse le urne cominceremo a parlare appunto di debito di come fare la legge di bilancio quindi arriva quella fase lino non siamo già in quella fase non ce ne siamo accorti perché stiamo parlando da appunto ma ci siamo già perché se no non ci sarebbero le tensioni del governo del paolo giorgietti che ogni giorno a brussel e capisce le cose poi viene in italia e le le fanno dimenticare no si fermi svistere veda non so io ma questa è la realtà senta abbiamo quasi finito il tempo abbiamo ancora qualche minuto però mentre restava a capire cosa pensa lei di queste elezioni europee diciamo del dopo perché anche anche qui leggiamo in questi giorni di future maggioranze che sono diciamo il rovescio di quelle che abbiamo visto fin qui di un possibile asse tra popolari e destra la destra di di ecr cioè della meloni ma anche la destra di le pen ecco lei crede possibile che in europa ci possa essere un cambio di scena così radicale o di misteri non faccio le previsioni io sono convintissimo che in ogni modo la nuova maggioranza dovrà vedere democristiani socialisti dentro poi che la meloni faccia un'assicurazione la ruota di scorta fonda poco importanza qual è il problema il problema che l'europe e due anni che paralizzata e poteva esserlo prima adesso qui siamo di fronte a degli aspetti dravanti prima abbiamo un discorso del mondo dell'italia ma se andiamo all'europe noi siamo sempre meno importanti nel mondo e se non prendiamo delle decisioni fortissime riguardo alle cose più elementari no il diritto di veto che sta paralizzando ogni discussione o le decisioni il problema della politica estracomune appunto paralizzata da questi diritti di veto la necessità di fare salti davanti riguardo alla difesa europea ma aveva auto consiglio europeo l'altra settimana che era post moderno hanno discusso su come finanziare se mettere i bonds eccetera eccetera ma non hanno discusso di cosa fare con gli eventuali soldi su cui poi non si sono messi d'accordo allora il mondo è sotto sopra l'europe ha il rischio di non essere più nel mondo questa è quella è la vera angoscia i circoli paesi non ci sono più ma insieme noi potremmo esserci molto proprio robustamente e poi bisogna fare alcune grandi cose io poi ho la tesi che ho già espresso qui quindi non voglio ripetere che in questo momento è diventata vitale la francia cioè non possa mica dare avanti con tutti che ci erodono la sicurezza ci erodono il futuro e non fare niente e qui la germania ha messo un sacco di soldi nella difesa nuovi dopo la guerra d'ucraina e la francia continua a dire no il diritto di veto la arma nucleare lo io ma volete proprio che facciamo un esercito europeo in cui io pago e tu comandi proprio siamo agli estremi del buon senso per la sopravvivenza però se mi consente forse il buon senso ha in qualche modo vinto cioè io mi ricordo il tempo dell'appunto dell'ingresso dell'euro dell'europeismo e di fronte ci avevate invece gli euroscettici quelli che dicevano l'italia deve uscire dall'euro era molto forte invece oggi persino non dico in italia ormai nessuno parla più di uscire dalla moneta ma nemmeno in francia anche la le pen sta facendo una sua conversione è una vittoria dell'europeismo ma una vittoria debole ma l'euro è stato fatto perché mica l'unanimità è proprio questo che voglio dire l'euro è stato fatto da dodici paesi che siamo già diventati venti perché piace perché va bene perché è la minima ancora di salvezza ecco questo è il modo cioè non fa paura l'europa ha più velocità perché se ci si mettono sull'esesto francia germania italia spagna il giorno dopo ne vengono altri 10 poi sta fuori l'ugheria ma brava sta fuori e li vede la forza della democrazia un anno fa questo dibattito dicevamo stanno fuori la polonia e l'ungheria adesso anche la polonia ha capito che l'europe è stata è stato il suo rinascimento che non mai è stato un paese come è oggi in italia si è radicato a quest'idea di europeismo cioè adesso non c'è più le famose coppie di no si radica solo nel momento drammatico no quando c'è il gioco quando si cinchisca no si cazzeggia come si dice allora uno dice male europa eccetera quando si arriva al sì o no alla gente soprattutto dopo la brexit diciamo ben buoni perché non si sa male nonostante nonostante adesso queste paure le case green l'ambiente ci vogliono far spendere soldi cioè quello può essere un altro scossone all'idea di europa qui ci sono le auto oggi ho visto il suo editoriale un altro discorso ci sono anche dei momenti in cui a bruxelles manca il buon senso no quello di dire provi proibiamo questi motori perché tutta la tecnologia deve essere elettrica io poi non la capisco bisogna mettere di obiettivi niente inquinamento quel è e poi fate come volete con la tecnologia no e se noi se noi non abbiamo questo tipo di qual è in questo momento quando si si è perduto per abbracciare una dottrina si è perduto il buon senso quello succede che sono state fatte delle norme belle fortemente fortemente avanzate anzi molto più avanzate di quelle che fanno gli altri nel campo dell'ambiente poi arrivo le elezioni e la signora fonda laia fa il barcelonietro su tutto come è successo questo non è una bella figura la politica ambientale che deve essere prioritaria deve essere realistica e proiettiva del lungo periodo perché adesso qual è il messaggio il messaggio ragazzi l'europe prenda pure le misure ambientali che tanto poi quando arrivano le elezioni si torna indietro questo è stato il messaggio dato e non è un buon messaggio politico ecco benissimo noi abbiamo finito il tempo purtroppo grazie vogliono il bis professore a qualche vuol dire grazie ma vuol dire che c'è una disoccupazione diffusa ma oggi è sabato professore oggi è sabato qui c'è l'occupazione ma oggi è sabato grazie ci dispiace ma gli eventi come sapete del festival di trento sono tantissimi grazie mille e a presto presto professore grazie
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