Cosa possiamo imparare dalle grandi migrazioni del secolo scorso
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Cosa possiamo imparare dalle grandi migrazioni del secolo scorso
Agli inizi del XX secolo la forza lavoro degli Stati Uniti aumentò del 25%. Gli immigrati portavano prosperità ma venivano accolti con diffidenza se non ostilità dalle comunità locali per via delle diversità culturali. Quali lezioni si possono trarre da quei flussi migratori, nettamente superiori a quelli che si verificano oggi, sulle reazioni culturali all’immigrazione e sulle politiche che favoriscono l’integrazione degli immigrati?
buonasera e benvenuti a questa conferenza che faremo in videoconferenza perché il professor marco tabellini che vedete sul video è rimasto bloccato negli stati uniti poi se vuoi per motivi personali se vuole poi che ne parlerà perché in realtà sono abbastanza attinenti a quello di cui parleremo oggi il tema di cui parleremo all'immigrazione naturalmente un tema come dire abbastanza battuto ultimamente però ne parleremo una maniera molto particolare ne parleremo come era un secolo fa in pratica è un prequel di quello che stiamo vivendo oggi ne parliamo appunto col professor marco tabellini che io gli avevo promesso che avrei resistito alla tentazione definirlo un cervello in fuga però purtroppo non ce lo fa perché allora tabellini un giovane l'italiano che ha studiato alla bocconi si è laureato nel 2013 cioè l'altro ieri praticamente dopo di che è andato a fare un dottorato online mai ti ha finito il dottorato l'anno scorso ha fatto un corso diciamo post dottorato sempre al meeting tra un mese sarà professore ad harvard che mi sembra un bel traguardo alla sua età e con questi tempi così veloci comunque gli stati uniti sono la terra delle opportunità e quindi anche da questo punto di vista il tema che vi dicevo lui affronteranno in questa ricerca bellissima tra l'altro veramente mi ha molto colpito è quello delle grandi migrazioni di massa che ci sono stati e ci sono state appunto né vita negli stati uniti all'inizio tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento se questo vi può sembrare vabbè è una storia vecchia in realtà vedrete ascolterete scoprirete che non è per niente una storia vecchia o forse è vecchia la storia nostra dei nostri tempi perché in realtà vedrete che tutte le problematiche che lui analizza rispetto a questa migrazione di massa di inizio novecento sono esattamente in maniera veramente sbalorditiva sono esattamente le stesse tematiche che noi affrontiamo oggi per temi l'immigrazione l'immigrazione oggi si dice è il grande tema dei nostri tempi noi scopriremo che in realtà lo era anche un secolo fa probabilmente anche 23 e molti altri secoli fa perché in realtà da quando l'uomo è sceso dagli alberi ha scoperto di avere due gambe sulle quali poteva muoversi non è mai stato fermo e quindi tutta la storia dell'umanità è una storia di popoli che si muovono da una parte all'altra del mondo ogni tanto si fermano però poi riprendono e così via tutte le volte in genere non vengono accolti bene ai popoli precedenti che già si trovano nei luoghi non so come funzionasse nell'età della pietra e dintorni però immagino che anche lì ci fossero problemi di territorio e in questi ultimi anni noi qui in europa stiamo vivendo il problema delle migrazioni con ripercussioni politiche molto forti l'ultima campagna elettorale per le europee è stata scandita dal tema dell'immigrazione nola l'invasione di immigrati vera o presunta che sia e questo ha riguardato tutti i paesi d'europa nessuno escluso perché mentre una volta le elezioni si vinceva si diceva non si vengono sul fisco cioè chi promette le tasse più basse vince le elezioni oggi le elezioni sembra si vincano su chi promette le barriere più alte verso l'invasione di popoli quelli che piccola parentesi gli americani gli stranieri li chiamano aliano già dice tutto e quindi abbiamo visto i porti chiusi in italia abbiamo visto respingimenti alla frontiera tra italia e francia da parte della francia le perquisizioni sui treni gli immigrati buttati giù dai treni abbiamo visto i fili spinati nei paesi dell'est europa abbiamo visto la black sit in realtà nasce esattamente per chiudere fuori dalla gran bretagna da lui dagli ok gli immigrati un solo paese peraltro in europa non ha applicato queste politiche non accoglienza anzi ha spalancato le porte ed è stata la germania dove nel 2015 quando c'è stata la crisi della siria angela merkel ha accolto in un colpo solo 700 mila rifugiati richiedenti asilo a siriani è un gesto molto bello che lei giustificò dicendo la germania è molto grande e molto ricca ha molto bisogno di manodopera anche qualificata è però la molto pagato perché come sapete c'è anche il grandissimo potere di angela merkel declinante poi c'è il muro più famoso di tutti diciamo di donald trump in realtà il muro cioè cioè da molti molti anni negli stati uniti non è una novità che parlo del muro nel confine tra il messico e gli stati uniti muro che peraltro nell'autunno scorso non so se avete un po seguito a me ha molto colpito c'è stata la più grande emigrazione di massa credo dai tempi in cui gli ebrei passarono il mar rosso perché è certa ci sono stati mi pare 10.000 honduregni che a piedi per mesi si sono spostati tutti insieme verso il messico e poi verso gli stati uniti poi naturalmente sono stati fermati alla frontiera dopo di che i media hanno smesso di occuparsene per cui non so in realtà che fine abbiano fatto questi però insomma era stato un esodo a piedi insomma per me era molto molto emblematico il fatto e e quindi appunto la cosa bizzarra è che questo muro in realtà che ripeto alle polemiche che si fanno negli stati uniti la guerra decenni e stati uniti pro e contro muro non è dovuta a pro o contro immigrazione attenzione è dovuta ai costi di questo muro no perché peserebbero moltissimo subito anche gli stati uniti in realtà gli stati uniti sono da sempre una terra di destinazione per le grandi migrazioni e molto secondo me molto emblematica un'altra cosa che barack obama nel 2004 fece un discorso quindi molto prima di diventare presidente fece un discorso molto bello a alla convention democratica poi l'ha ripetuto più volte raccontò la sua personale storia storia la sua famiglia come emblematica della grande storia americana e la storia molto breve era la seguente il padre di obama era un giovane del kenya figlio nella famiglia umilissima faceva il custode di capre studiava in una scuola di lamiera poi il giorno vinse una borsa di studio ad o studia negli stati uniti sposò una donna bianca non irrilevante dettaglio ebbe un figlio che si chiama barack obama il quale è diventato il primo presidente nero degli stati uniti quando obama raccontava questa storia molto meglio di me ovviamente in maniera molto più sentita concludeva dicendo questa è la mia storia io so che in nessun altro paese del mondo sarebbe stato possibile che si realizzasse questa storia in realtà cioè non ha torto perché comunque gli stati uniti al di là delle leggi delle restrizioni eccetera sono sempre stati un paese che ha accolto le grandi migrazioni e veniamo il tema della ricerca tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento ci sono stati dall'europa 50 milioni di persone che sono andati via dall'europa per andare in direzione america e del sud del nord canada di questi 30 milioni sono andati in america intesi come stati uniti di questi solo dall'italia 15 milioni se ne sono andati e all'epoca lynch e novecento la popolazione italiana erano 30 milioni persone per cui la metà della nostra popolazione a un certo punto è salita su una nave ed è andata dall'altra parte dell'oceano dove veniva accolta con procedure più o meno di controllo eccetera però diciamo che sino al 1924 venivano accolte perché l'america era la terra delle opportunità e oggi appunto noi vediamo che di fronte alla migrazione ci sono fortissime polemiche politiche i paesi destina di destinazione maggiore delle migrazioni sono quelli che svoltano più su politiche di destra dove vincono parti di destra ci sono polemiche sociali economiche eccetera eccetera ma è adesso do la parola a marco tabellini che vi racconterà cosa succedeva un secolo fa e vi assicuro che rimarrete piuttosto colpiti dal ripetersi esattamente negli stessi termini esattamente ma poi vedrete quanto esattamente di quello che succede oggi questo per dire che nulla cambia però nulla cambia anche dal punto di vista di limitazioni la gente continua dalle origini l'uomo a spostarsi e adesso vediamo come è andata all'inizio del novecento credo marco grazie grazie nunzia e grazie alla fine mi dispiace di non essere fisicamente a trento il motivo per cui non sono bloccato negli stati uniti è legato a motivi burocratici del sistema dell'immigrazione quindi questo è legato al tema della presentazione di oggi come diceva nunzia io nella mia ricerca mi occupo e mi sono occupato delle grandi migrazioni europee negli stati uniti e altri episodi di migrazione interni all'america e nella mia presentazione di oggi cercherò di riassumere i risultati che secondo me sono più interessanti e spero utili per capire le anche le dinamiche di quello che sta succedendo oggi e dare delle trarre delle lezioni per cercare di in modo costruttivo affrontare la situazione odierna adesso passo a far rivedere le mie slides purtroppo io non vedo la sala vediamo come gestire questo ok ok mi confermate che si vede tutto bene non vi sento ma si marco betti vedono e si sentono cucchiai perfetto grazie annuncia dunque come diceva nunzia l'immigrazione uno dei fenomeni più importanti dei giorni nostri ma in realtà che caratterizza la storia dell'umanità per darvi qualche numero nel 2017 secondo le nazioni unite e le statistiche raccolte dalle nazioni unite c'erano più di 260 milioni di migranti sparsi per il mondo e il numero di immigrati che vivono in europa è aumentato in modo drastico negli ultimi venti o trent'anni per esempio tra il 1990 e il 2010 il numero di immigrati è passato da 49 78 quasi 80 milioni in europa questi sono immigrati e non tengono conto della popolazione dei rifugiati quindi potete immaginare che il numero in realtà oggi nel 2019 è ancora più alto in america numero di immigrati è passato da 9 a 40 milioni tra il 1970 e il 2010 e dovremmo aggiungerne altri 12 circa che sono quelli che vengono definiti andò chimenti di immigrants che non hanno documenti sono illegalmente nel territorio americano quindicenne è in realtà probabilmente almeno 50 o 55 di 3 milioni di immigrati in questo grafico vi faccio vedere la percentuale di immigrati in alcuni paesi europei inclusa l'italia rispetto alla popolazione del luogo in italia siamo passati per esempio da circa il 2 per cento gli immigrati rispetto alla popolazione totale nel 1990 al 10 per cento nel 2017 in francia invece la creazione di immigrati era già molto alta oltre il 10 per cento trent'anni fa ed è rimasta tale aumentata marginalmente arrivando intorno al 12 per cento la germania la svezia sono stati due altri paesi altri due paesi che hanno ricevuto grandi flussi di immigrati in germania siamo passati dal 7 per cento al 14 per cento e in svezia dall 8 addirittura al 17 per cento quindi tutti i paesi e gli stati uniti che non vi faccio vedere qui ma mi farò vedere a breve sono oggi la frazione di immigrati è intorno al 13 per cento della popolazione quindi questi sono numeri grandi anche se ci teneva a farvi rivedere perché a volte c'è un po di disinformazione quando si parla di immigrazione si pensa che in realtà il numero di immigrati sia ancora più grande delle di quel dei numeri attuali secondo alcuni lavori fatti da miei colleghi qui ad harvard tra cui alberto alesina in italia in media stimiamo il numero di immigrati essere intorno al 30 per cento della popolazione invece è il 10 per cento quindi questo grafico era per farvi capire come si l'immigrazione è un tema importantissimo ma al tempo stesso volevo ridimensionare i numeri che ogni tanto sentiamo in giro da messi in giro tante belle politici io da alcune fonti di informazione vivendo in un mondo in cui l'immigrazione così importante abbiamo visto negli ultimi anni come si sia sviluppato un dibattito politico e sociale molto acceso e è cresciuto molto in italia in francia in germania negli stati uniti il supporto per partiti o per politici che in un qualche modo sottolineano come l'immigrazione sia un pericolo per la popolazione nativa e come quindi si debbano prendere delle azioni anche drastiche come diceva nunzia la costruzione di un muro che in realtà per gran parte c'è già la chiusura dei porti e quando ci guardiamo quali sono le motivazioni dietro questa support supporto per i partiti anche migrazioni ci sono almeno tre cause o tre temi che in modo ricorrente vengono menzionati il primo è la competizione nel mercato del lavoro e l'idea è abbastanza intuitiva con l'arrivo di immigrati e lavoratori si teme che questo possa portare via il lavoro ai lavoratori inattivi o abbassarne i salari il secondo argomento che viene spesso fatto è quello che gli immigrati sono un peso per le finanze dello stato perché si pensa e come tito boeri ha fatto notare più volte in modo errato nella maggior parte dei casi si pensa che gli immigrati siano un peso fiscale che assorbano le risorse il terzo punto che forse viene diciamo emerge in modo un po meno esplicito ma che è chiaramente presente e quello delle differenze culturali tra immigrati e le popolazioni native e la paura fondata più o meno a seconda dei casi che gli immigrati non siano in grado di esse non vogliano assimilarsi e quindi integrarsi nel nei paesi ospitanti cercherò di parlare di questi temi prendendo da un punto di vista storico come vi dicevo che come diceva annuncia un focus della mia ricerca la scaletta della mia presentazione in grandi linee la seguente prima vi parlerò della age of migration durante la quale tra il 1850 e 1920 30 milioni di immigrati europei si spostarono negli stati uniti di farò vedere qualche frase riportata da politici e anche accademici del tempo per far rivedere alcune similitudini davvero molto forte a mio avviso poi vi farò vedere invece i risultati della mia ricerca sugli effetti politici ed economici degli immigrati europei nelle città americane tra il 1900 e il 1930 e poi concluderò a seconda di quanto tempo mi rimarrà facendo rivedere qualche altro risultato sempre nella mia ricerca è sempre all'inizio del novecento nei primi tre quattro decenni del novecento come l'interazione tra diversi gruppi etnici sempre legato alle migrazioni possa favorire oppure rendere più difficile il l'integrazione degli immigrati arrivati precedentemente e poi concluderò cercando di trarre qualche lezione per oggi sulla base di questi risultati ok allora andiamo indietro nella storia americana partendo circa nel 1850 in questo grafico vi faccio vedere la percentuale di immigrati rispetto alla popolazione negli stati uniti e come vedete tra il 1850 e il 1920 lo diciamo tra il 1870 920 lo share la frazione di immigrati nella popolazione americana era ancora piú alta di oggi superava al 14 per cento dopo 1924 come vedremo a breve ci fu una forte restrizione alla politica di apertura all'emigrazione e questo ha portato a una fortissima riduzione dell'immigrazione fino agli anni 60 e poi nel 1965 fu cambiato nuovamente la politica dell'immigrazione questo ha fatto sì che nuovamente il numero di immigrati sia aumentato molto andando indietro nel tempo e focalizzandoci in particolare sulla legge gration in questo grafico potete vedere la composizione tecnica definita a livello di macro regione delle persone nate in un paese straniero che desiderano negli stati uniti tra il 1870 e 1930 potete notare due cose la prima è che durante tutto questo periodo più dell'ottanta per cento della popolazione immigrata negli stati uniti era nato in europa la seconda cosa è che la composizione degli immigrati europei è cambiata in modo molto forte nel tempo all'inizio della age of migration oltre la 85 per cento degli immigrati in america veniva da paesi del nord dell'est europa quindi la germania la scandinavia la gran bretagna ed irlanda call dopo il 1900 la composizione 1890 in realtà degli immigrati europei cominciò a cambiare questo in gran parte dovuto a due fattori primo era che gradualmente paesi come l'italia o la polonia e l'est europa cominciavano timidamente a diventare un po più ricchi e quindi i migranti potevano permettersi di pagare il biglietto per andare in nave in america il secondo motivo fu il cambiamento nella tecnologia di trasporto per cui con l'introduzione in modo sistematico delle navi a vapore divenne molto più semplice e meno costoso andare in america e quindi per la fine della age of mass ma gration tra il 1920 e il 1930 oltre il 40 per cento degli immigrati che vivevano negli stati uniti venivano dal sud e dall'est europa e quando dico sud ed est europa considerate che gran parte erano italiani e poi persone che venivano da paesi come la polonia e la russia pensando ai confini odierni ovviamente ai tempi con fini erano un po diversi per darvi un'idea come diceva nunzia durante questo periodo la metà della popolazione italiana emigrò non tutti negli stati uniti negli stati di andarono circa 5 milioni però su una popolazione di 30 milioni rappresenta comunque un numero molto grande e vi faccio vedere questa in questa slide cercando giornali locali dell'epoca ho trovato questa vignetta che faceva vedere al lettore come si dovessero trattare gli immigrati italiani e come potete vedere non è non erano accolti a braccia aperte tutt'altro quindi soprattutto nella nella parte inferiore della vignetta italiani ecco come veniva suggerito di auto di sposi italiani immigrants eco m come possiamo occupare questi immigrati appunto non erano assolutamente ben voluti e questo era vero in generale gli immigrati del sud e dell'est europa che erano percepiti in modo molto diverso da quelli del nord e dell'ovest dell'europa fondamentalmente per motivi legati alla religione i cattolici e gli ebrei erano percepiti in america in modo molto ostile al punto che per esempio in questa è qualcosa che ho scoperto una mia ricerca il ku klux klan negli anni venti soprattutto nel nord est degli stati uniti non aveva una matrice anti afro americana ma era in modo esplicito anti cattolico e quindi questo tema dell'ostilità le legata a motivi culturali già si poteva vedere ai tempi quando guardiamo che cosa dicevano storici e contemporanei del tempo per quanto riguarda l'impatto economico è gratis si tende a trovare una supporto per l'idea che gli immigrati furono uno dei grandi motori dello sviluppo dell'economia americana in particolare lo storico ed economista e isaac horwich già nel 1912 sottolineava come l'effetto dell'immigrazione fosse quello tra gli altri di elevare i lavoratori anglofoni allo status finale a rischio krazia del lavoro mentre gli immigrati erano relegati a fare il lavoro sporco e di bassissima manovalanza nelle industrie adesso invece quando guardiamo a cosa veniva detto da per quanto riguarda l'aspetto più culturale o le reazioni politiche nei confronti degli immigrati troviamo un contrasto con invece ciò che veniva detto del loro impatto economico molto forte fisher un famosissimo economista per esempio nel 1921 sottolineano come il problema dell'immigrazione fosse uno di razza ed eugenetica e ancora più forte erano era la posizione di francis walker che era stato il primo presidente e per farvi capire le persone di cui stiamo parlando francis volte al primo presidente dell'american economic association che è la più importante associazione di economisti americani che se fondata seconda parte degli o dell'ottocento oggi è appunto la la istituzione più importante per quanto riguarda l'organizzazione del accademica e lui ai tempi diceva che era importante proteggere il tenore di vita e la qualità della cittadinanza americana dall'invasione masse ignoranti e violenti che venivano dall'est e dal sud europa quando ho trovato questa frase ho pensato che molto se uno cambiasse il paese diciamo la provenienza degli immigrati e sostituisce sostituisse con qualche altro paese si potrebbe quest'ultima frase applicare molto facilmente purtroppo a quanto leggiamo sui giornali oggi in termini di quello che dicono i politici qua in america o in europa il 1921 in gran parte a seguito di queste diciamo tre opzioni legate alla vita e alla voglia dell'immigrato di integrarsi il congresso americano passo due importanti immigration ax nel 1921 una legislazione temporanea che restringeva il numero di immigrati provenienti dall'europa a essere il 3 per cento rispetto a quello al numero di immigrati che nel 1910 vivevano sul luogo un ruolo americano provenienti da di da ciascun paese nel 1924 con il national origins act fu cambiata ulteriormente questa legge rete fu resa permanente e fu cambiata in modo tale che fosse ancora più restrittiva nei confronti degli immigrati del sud dell'est europa la numero di immigrati da ciascun paese che era a cui è permesso arrivare in america divenne il 2 per cento rispetto alla popolazione di quel paese che viveva in america non più nel 1910 ma nel 1890 e perché fatto questo perché nel 1890 le persone provenienti dall'italia dalla polonia dalla russia erano molto poche come abbiamo visto qualche lucido fa e quindi questo era un modo ancora migliore tra virgolette per escludere questi immigrati indesiderati una piccola nota in realtà immigrazione americana nei confronti di paesi non europei già era ristretta nel 1882 fu passato chinese exclusion art che di fatto reso impossibile agli immigrati dalla cina di raggiungere in modo legale d'europa è sfogata e l'america e adesso con queste premesse vi faccio vedere ci possiamo tuffare tra virgolette nei negli effetti politici ed economici che questa grande migrazione di europei produsse a tra il 1910 e il 1930 nelle città americane partendo dalla gli effetti politici in modo molto simile a quello che sentiamo dire oggi le città che ricevettero più immigrati deciso di tagliare la spesa pubblica riducendo quindi il welfare e non sorprendentemente in questo grafico vedete quali categorie della spesa pubblica sono state tagliate di più la spesa per scuole e per l'educazione è quella che insieme a spese per sanitation che include ospedali ma anche infrastrutture più basilari come per esempio spese per fogne o per raccolta di detriti rifiuti sono diminuite molto mentre invece non furono di fatto tagliate le spese per pompieri e ancora piu importante per la polizia e quindi questo suggerisce che l'arrivo degli immigrati abbia ridotto la volontà dei nativi di redistribuire in media gli immigrati erano più poveri e quindi chi avrebbe beneficiato di più della spesa pubblica soprattutto in educazione and sanitation erano proprio gli immigrati c'è un grande filone di letteratura sia in economia che in sociologia che fa vedere come quando una popolazione diventa più eterogenea in termini di composizione etnica questo riduce la coesione sociale e la pro pensi ta della comunità a spendere e quindi questi risultati sono in linea con queste idee che sono a mio avviso molto simili a quello che quantomeno i politici di oggi propongono il secondo risultato che nuovo a mio avviso ha dei paralleli con quello che vediamo oggi è qual è la probabilità che vengano eletti dei membri del congresso che rappresentavano le varie città di una certa con una certa posizione ideologica e politica e quello che vedete in questa slide è che le città che hanno ricevuto più immigrati hanno con più alta probabilità eletto dei politici più conservatori e questo non è venuto tanto non è stato solo un passaggio dalla valle lezione di politici moderati repubblicani politici conservatori repubblicani ma c'è stata per quanto le stime non siano precisissime c'è stato un cambiamento da moderati democratici conservatori repubblicani nella mia ricerca ha avuto lavorare con dati storici a volte faticoso ma a molti casi anche molto bello e ci sono molti più dati che di quello che uno pensa di quello che ci sono disponibili per il periodo contemporaneo tra gli altri corsa della mia ricerca sono riuscite a trovare i voti dei singoli politici proprio su quel national origins act che fu a trovare nel 1924 dal congresso e quindi dopo aver collegato ciascun politico alle varie città america ho analizzato il modo in cui questi politici hanno votato quando sono andati sono trovati in congresso hanno dovuto esprimere la loro preferenza si o no per il passaggio del national origin esatta il 1924 e in questo grafico vi faccio vedere la relazione tra l'influsso degli immigrati ricevuti tra il 1910 e il 1920 e il la probabilità glass delle y che un politico abbia votato a favore del national organizzata e quello che questo grafico vi fa vedere e che all'aumentare dell'immigrazione è aumentato in modo notevole la probabilità che un politico votasse a favore della restrizione dell'immigrazione e 5 in aumento di 5 punti percentuali della frazione di immigrati in una città aumenta di 10 punti percentuali la probabilità che un politico voti a favore del national orchid sat nel 1924 e prima di passare a chiederci perché ci fu questa reazione vorrei sottolineare due cose primo che questi i risultati che vi ho fatto vedere riguardano livelli di governo molto diversi riguardano le città la spesa pubblica quindi molto a livello locale ai tempi le città americane erano le principe d'organo fiscale che si occupava della distribuzione quindi erano loro che raccoglievano tramite tasse sulla proprietà e sulle case le risorse che poi decidevano di spendere è però abbiamo visto quest'ultimo grafico si fa vedere invece degli effetti nazionali che hanno influenzato quello che è stato il cambiamento storico nella politica di immigrazione degli stati uniti che è rimasta poi in vigore fino al 1965 e anche oggi vediamo queste reazioni politiche e ancora forse non ci sono stati dei cambiamenti in termini di politiche dell'immigrazione così forte ma per molti molti molti paesi sembra che si stia andando in quella direzione e come dicevo nell'introduzione ci sono almeno due grandi temi c'è anche quello del peso fiscale ma lo possiamo secondo me in un qualche modo incorporare gli effetti economici della dell'immigrazione il primo è che gli immigrati sono un peso e danneggiano i nativi nel mercato del lavoro e secondo è quello della diversità culturale e quindi nella seconda parte della mia presentazione e della mia ricerca mi sono focalizzato chiedono perché abbiamo osservato queste reazioni politiche così ostili e vero che i nativi anno sono stati penalizzati dall arrivo degli immigrati sul mercato del lavoro nella mia ricerca in quel contesto storico da risposte assolutamente no in questo grafico vedete la relazione tra sull'asse dell'ex l'arrivo il cambiamento nella frazione degli immigrati e sull'asse delle y vedete la probabilità che di impiego dei nativi e c'è un chiaro una chiara relazione positiva tra le due variabili ed è economicamente forte quindi un aumento di 5 punti percentuali della migrazione aumentava tempi studiati da me tra il 1910 al 1930 la probabilità di occupazione dei nativi di 1,5 punti percentuali questo è un effetto molto forte soprattutto se paragonato a quanto viene trovato nelle stime più recenti in un contesto un po diverso non solo l'immigrazione ha favorito franco ai tempi l'occupazione dei nativi ma anche fatto sì che i nativi trovassero dei lavori migliori e il meccanismo è abbastanza semplice arrivo degli immigrati con delle con un set di caratteristiche per skills diverso da quello dei nativi a partire dalla lingua ha creato delle complementarietà nel mercato del lavoro e ha fatto sì che i nati gli si potessero spostare in occupazioni pagate meglio con maggiori responsabilità e questo ha fatto sì che i salari dei nativi aumentassero come diceva nell'introduzione non sempre questo è il caso potrebbe non essere non sempre succede e possono esserci degli effetti redistributivi può darsi che alcuni nativi siano comunque danneggiati nel contesto storico studiato da me questo non è improbabile che sia accaduto perché l'immigrazione ha favorito un fortissimo fortissimo sviluppo industriale in questo grafico vi faccio vedere gli effetti dell'immigrazione su diverse misure di sviluppo economico a valore aggiunto nel fattore ma nel settore manifatturiero star di chance ice quindi quanto grandi erano le imprese tep è una misura di scarto al factor productivity è una misura utilizzata comunemente in economia per catturare la produttività quanto efficiente modo in quanto efficiente l'utilizzo degli input da parte delle imprese e infine capitan station quanto capitale viene utilizzato dalle imprese qui e vi faccio vedere riporta alla stima per gli effetti del aumento dell'immigrazione su queste misure di sviluppo economico ed è piuttosto chiaro che l'arrivo degli immigrati a inizio novecento in america ha fatto espandere l'industria in modo molto forte e una volta che le imprese crescevano dimensione due meccanismi collegati erano il gioco da un lato c'era più domanda di lavoro nonostante l'arrivo di nuovi lavoratori all'espandersi delle imprese la domanda di lavoro mentale secondo il meccanismo di complementarietà tra nativi e immigrati entrare in gioco e questo favoriva la graduale il graduale spostamento dei navigli come diceva isaac horwich verso l'aristocrazia del mercato del lavoro quindi poi nella mia ricerca adesso ci tengo invece a far rivedere qualcosa legato agli aspetti culturali ma nella mia ricerca cerco di stimare anche possibili effetti redistributivi come dicevo che possono esserci durante a seguito delle migrazione e trovo evidenza molto poca evidenza per questi effetti redistributivi e allora mi muovo ci muoviamo insieme adesso verso la seconda possibilità può darsi che le reazioni ostili dei nativi derivassero da differenze culturali tra i nativi ed immigrati in particolare come accennavo prima una importantissima dimensione culturale era quella della religione in questo grafico vi faccio vedere come l'arrivo di immigrati cattolici ebrei in arancione o protestanti in blu ha influenzato la probabilità di trovare determinati termini nei giornali locali quindi per esempio bit air races che era un termine molto modo negativo ovviamente di definire le immigrati unfit capo olic invention e in tutti i casi vedete come l'arrivo nelle città americane di immigrati non protestanti le porte aumentare in modo forte la probabilità di trovare questi termini mentre invece l'arrivo degli immigrati protestanti praticamente non ha alcun effetto se non è detto non effetto negativo prima spiegazione più ovvia che una persona potrebbe dare per questi patterns è quella che gli immigrati non protestanti erano più negativi da un punto di vista economico rispetto a quelli protestanti nel mio lavoro invece non trovo questo quando vado poi anzi trovo che c'è un effetto praticamente identico sulla probabilità di occupazione dei navigli a seconda che arrivino immigrati non protestanti e protestanti quando poi ci spostiamo andiamo a guardare in questa slide a outcomes politici in linea con quanto abbiamo visto prima per i giornali troviamo che sono solo gli immigrati non protestanti a generare reazioni ostili politiche andando con ordine questo di dublin nomine scholes non è altro che un indice usato in scienze politiche in per indicare quanto conservatore e il politico sulla base delle proprie votazioni nella legislazione la storia della legislazione americana e vediamo che l'arrivo di immigrati non protestanti fa sì che le città e legano politici più conservatori la seconda il secondo set di barre si riferisce alla probabilità di votare a favore del national origins del 1924 come vedete anche in questo caso el immigrazione da paesi non protestanti che fa aumentare in modo significativo supporto per anche gli gration legislation e infine nel 1928 e che ci spostiamo su questo smith présent cruz ci fu il primo candidato nel partito democratico che aveva una storia e roaming era cattolico e per questo motivo fonti alle doti che storiche legavano alla sconfitta di altri tweet punto candidato per il partito democratico e nel 1928 alla sua suo background cattolico in questo grafico quello che vediamo anche più immigrati non protestanti cattolici ed ebrei riducono in modo significativo il la percentuale di voti ricevuti da altri smith è questo di nuovo in linea con l'idea che l'arrivo degli immigrati cattolici possa aver generato ostilità politiche legate a motivi culturali e non economici e adesso vorrei invece farvi parlarvi di un altro episodio di migrazione sempre tra il 1910 nel 1930 in america è perché lo voglio fare perché secondo me interessante pensare alle dinamiche in cui avviene l'immigrazione tipicamente l'immigrazione avviene in wav inondate e quello che è successo negli stati uniti è un esempio di questo fino al 1920 circa gli europei arrivavano in massa nelle città americane poi a metà inizio degli anni venti l'immigrazione europea si è fermata ed è iniziata quella degli afroamericani che fino al 1910 finivano per la maggior parte nel sud degli stati uniti il 90 per cento degli afroamericani di leva negli stati del sud nel 1910 e a seguito della prima great migration degli afro americani nel 1930 il 25 per cento degli americani vivevano nella parte settentrionale e occidentale degli stati uniti e quindi in un lavoro con due co autori di chi fuga che professoressa di scienze politiche a stanford è uno studente di dottorato ad harvard sean masoud mir ci siamo chiesti come ha influenzato l'arrivo degli afroamericani l'integrazione degli immigrati europei gli ho fatto vedere nelle slides precedenti che gli immigrati europei non erano accolti in modo favorevole ma con vicky e sean ci chiediamo può essere che l'arrivo di un nuovo gruppo etnico che viene percepito in modo ancora più distante dai fili bianchi americani questo può può far cambiare la percezione degli immigrati europei e può aiutarli e questo secondo me questa domanda è una domanda che ovviamente noi studiamo in un contesto storico ma possiamo fare oggi per molti paesi nel mondo pensiamo ad esempio alla germania se ci possiamo chiedere se l'arrivo dei rifugiati oggi e influenza il modo in cui gli immigrati dell'est europa arrivati dopo il 2004 in germania anno sono stati influenzati dall arrivo di un nuovo gruppo etico e quello che noi troviamo nella nostra ricerca è che l'arrivo di questo nuovo out group gli afro americani a ha favorito l'integrazione degli immigrati europei che fino a qualche anno prima erano discriminati in modo molto forte in questo grafico vi faccio vedere un riassunto molto breve dei nostri risultati nella parte a sinistra della slide vedete la probabilità la relazione tra l'influsso degli afroamericani nelle città del nord degli stati uniti sulla sx e la probabilità che un immigrato sia naturalizzato che abbia fatto fatto domanda e sia stato accettato come cittadino americano ai tempi dopo cinque anni un immigrato poteva applicare per ricevere la cittadinanza americana e ed era quasi impossibile essere rigettato e quindi dal nostro punto di vista questa misura riflette più uno sforzo da parte degli immigrati di cercare di integrarsi mentre nella parte destra del grafico vi faccio vedere quello che probabilmente per i sociologi e lo stato ultimo finale dell'assimilazione la probabilità che un nativo con parenti nativi si è sposato con un immigrato e come vedete c'è un effetto positivo dell'arrivo dei neri sulla probabilità che gli immigrati bianchi europei si sposino con i nativi e quello che il nord in cui noi spieghiamo questi risultati è che l'arrivo degli afro americani ha cambiato la percezione dei nativi per quanto riguarda gli immigrati europei li ha fatti sentire più vicini a loro un esempio molto semplice è che nel 1910 quando un nativo americano vede l'attiva delle città americane non intende un indiano d'america ma un nativo incontrava un italiano nelle strade di new york la prima cosa che pensava era questo questa persona è un immigrato cattolico diverso da me nel 1930 incontrando un italiano nelle strade di new york un americano la prima cosa che probabilmente pensava non era più cattolico immigrato ma era bianco o nero ed essendo italiano bianco veniva percepito come più simile durante per farvi vedere come questo effetto è stato diverso però a seconda della distanza culturale iniziale tra i nativi americani e gli europei in questa slide vi faccio vedere la probabilità che in tv sposi negli immigrati a seconda che gli immigrati vengano da diversi paesi e come vedete c'è un pattern piuttosto chiaro l'effetto è maggiore per quegli immigrati che venivano da paesi culturalmente più vicini ai nativi ed è molto meno forte per gli immigrati del sud e dell'est europa e per i cattolici irlandesi e anzi per l'irlandese è negativo e quello che secondo me si può riassumere da questa slide e che fu un effetto positivo ma questo effetto positivo era fortemente eterogeneo e dipende vara l'iniziale distanza culturale tra i nativi gli immigrati in questa slide non ve lo faccio vedere ma a supporto di questa idea troviamo ad esempio che gli immigrati cinesi o messicani non avevano questo immigrazione del degli afroamericani non ebbe alcun impatto su di loro e prima di trarre le conclusioni perché credevo di avere solo più e qualche minuto vi faccio vedere una sola slide un fattore importante che può influenzare l'integrazione degli immigrati e questa è la dimensione del gruppo elettrico questo risultato viene da una ricerca che se faccio sto facendo sempre con di chi fuga di stanford è un ricercatore di zurigo calle ring ci chiediamo come la dimensione sempre nel contesto dell'inizio del novecento come la dimensione del gruppo etnico ciascun immigrato influenzi la propria gli incentivi a ad assimilarsi sul the rye sull'asse delle y trovate la probabilità di parlare inglese è un immigrato parla inglese e sull'asse ips trovate la quella che noi definiamo relax group size che non è altro che la frazione di immigrati che vengono dal proprio paese rispetto alla popolazione della contea la contea è un'unità geografica in america simile alla provincia in italia e quello che vedete una chiara e forte relazione negativa tra la dimensione del proprio gruppo etnico e la probabilità di parlare inglese stessi risultati li otteniamo quando guardiamo alla probabilità di sposarsi con i nativi o al contenuto tra virgolette americano del nome che gli immigrati servono per i propri figli quindi troviamo che la probabilità di dare un nome più americano come per esempio mike ai propri figli diminuisce a favore della probabilità invece di nardi dare un nome più tra virgolette italiano come luciano il nome tipico del tempo ad aumentare del proprio gruppo etnico e ho cercato di fare un paragone per cercare di quantificare gli effetti stimati in questo lavoro c'è una ricerca molto affascinante condotta da ran avrà mischi che è un professore a stanford e lea bustan c'è una professoressa princeton che studia come l'assimilazione degli traiettorie di assimilazioni nel tempo degli immigrati e facendo un paragone tra le stime ottenute il nostro lavoro e loro quello che troviamo in aumento di 3 anni m 3 anni e mezzo in più passato in america hanno più o meno lo stesso effetto di una riduzione del proprio gruppo etnico sulla propria simulazione di 5 punti percentuali e ci sono secondo me i due meccanismi che possono spiegare questi risultati uno è che quando il gruppo il proprio gruppo etnico e maggiore gli incentivi degli immigrati sono minori non ho bisogno di imparare l'inglese se posso vivere circondato da italiani molto spesso possono trovare lavoro grazie al mio tre network al tempo stesso però c'è anche un meccanismo che riguarda i nativi ed è quello degli stereotipi nativi percepiscono come un pericolo maggiore di immigrati quando il gruppo etnico di questi immigrati è maggiore e allora nei pochi minuti che mi restano fatemi trarre qualche conclusione non sempre gli immigrati portano benefici economici può essere che in certe circostanze ci siano effetti negativi molto spesso all'immigrazione può avere effetti redistributivi ma è questo secondo me è la lezione che spero che vorrei enfatizzare di più e spero che emerga dalla mia ricerca anche quando in relazione a dei forti benefici economici diffusi nella popolazione attiva si può generare costruita politica questo contrasto tra gli effetti economici e quelli politici sottolinea mio avviso l'importanza della dimensione culturale e come una società culturalmente ed economicamente eterogenea che è quella in cui viviamo sempre più e speriamo di continuare a vivere sempre più nei prossimi anni può favorire la crescita e lo sviluppo economico ma non sempre facile riuscire a gestire possono esserci delle tensioni sociali che vanno affrontate abbiamo visto come l'arrivo di nuovo outlook il nuovo gruppo nella società possa facilitare l'integrazione degli immigrati che vivevano in quel paese in precedenza e questo può avvenire attraverso una ridefinizione di quel che viene dei confini tra virgolette tra quello che viene considerato il gruppo in gruppo e cosa che viene considerato l'out prof nella società questo però generalmente accade se la distanza culturale iniziale frana tv ed immigrati non è eccessiva e l'ultima cosa che vorrei sottolineare come appunto facevo notare la dimensione del proprio gruppo etnico riduca la segnalazione e quindi è importante cercare di favorire politiche che non solo sensibilizzino i nativi e immigrati che vengano le diverse culture vengano a contatto tra i loro è importante limitare la segregazione geografica ed etica perché questa forza rallenta all integrazione con questo non so se sono in anticipo e ritardo ma l'intervento si conclude grazie marco la sala e non so se tu la vedi mano l'avrai sentita comunque e io non so se abbiamo tempo per qualche domanda credo di sì e quindi se qualcuno vuole qualche approfondimento ecco c'è la signora buon pomeriggio sono una piccola costatazione e sottolineo come il nativi utilizzate dal dottor tabellini faccia riferimento certamente alla prima ondata di immigrati europei già di seconda generazione non certamente al popolo degli uomini rossi nola specificato il fatto scusate se non in sé non ho fatto questa pianificazione fino mi riferivo ai nativi americani pellerossa ma a dice bale di terza generazione quarta o quinta gli immigrati dell'angolo anglosassoni migranti altre domande vorrei farne vorrei farne una io perché mi è rimasta una curiosità visto che vive negli stati uniti da diversi anni vorrei sapere se hai notato una differenza di comportamenti di atteggiamenti sia da parte dell'amministrazione sia da parte della popolazione nel cambio diciamo fra obama e trump adesso ho detto in maniera molto brutale hai notato un america diventata più razzista o è solo quello che noi leggiamo sui giornali ogni tanto voglio dire che che atteggiamento c'è attualmente negli stati uniti nei confronti degli immigrati grazie non so se questa è una domanda molto importante e purtroppo ho notato un cambiamento e non in senso positivo delle attitudini della popolazione americana nei confronti degli immigrati questo non è vero per tutti gli americani ovviamente però per diversi aspetti ci sono segnali che suggeriscono un appostamento diciamo un aumento dell'ostilità nei confronti degli immigrati soprattutto nei confronti degli immigrati che vengono da determinati paesi che sono definiti quelli che trump e definisce gli immigrati la gente se non vogliamo qua in america e questo si vede secondo me purtroppo sia nel modo in cui l'amministrazione dell'immigrazione si comporta quindi è più difficile ottenere visti e più difficili anche per lavoratori qualificati e più difficile ottenere quella che viene chiamata la green card quindi la per favorire il ricongiungimento delle famiglie ma purtroppo è anche e cioè nella ricerca sistematica fatta molto recentemente da economisti e sociologi dell'università di chicago tra gli altri che fa vedere come proprio dopo la selezione di trump sia aumentata la razzismo e i sentimenti anti negativi nei confronti dei gruppi di minoranza anche tra la popolazione americana devo dire che questo per fortuna però guardando volendo vedere il lato positivo questo con questi comportamenti e le prese di posizione di trump hanno al tempo stesso generato una risposta forte da alcuni parti della popolazione americana a formentera la frangia più liberale che ha difeso in modo estremo diritti degli immigrati si pensi per esempio a quelle che si chiamano città santuario dove le direttive di trump non possono essere applicate del tutto quindi è vero purtroppo che è peggiorato il clima e mi domando se parte anche del peggioramento che stiamo vedendo in europa sia stato uno spillo per quello che succedeva in america ma al tempo stesso spero che l'america continuerà a presentare una una terra che accoglierà il futuro le persone gli immigrati che possa dare speranza e accoglienza agli immigrati che arriveranno e io penso che sia una speranza che condividiamo ma d'altra parte proprio ascoltare questa ricerca che racconta quello che accadeva un secolo fa e tutto il tipo di opposizioni nei confronti dell'immigrazione che aveva esattamente le stesse ragioni di oggi no diciamo che poi il motivo fondamentale è quello culturale all'epoca c'era lo scontro nei confronti dei cattolici oggi c'è lo scontro invece in europa tra i cattolici il mondo dell'islam e così via e e tuttavia questo accadeva un secolo fa vi faccio notare che nel corso di questo secolo correggimi se sbaglio negli stati uniti non è mai stato eliminato lo ius soli e che credo che siano l'unico paese quindi ancora oggi chiunque nasca negli stati uniti e cittadino degli stati uniti voi sapete quanto si sia combattuto per esempio qui in italia i soliti no eccetera con tutto che loro hanno trump a noleggio che penalizza un'immigrazione loew soli non l'hanno eliminato inoltre faccio notare che nel corso di questo secolo d diciamo di politiche restrittive nei confronti di immigrazione però gli stati uniti hanno avuto un presidente nero cosa che ha lasciato sorpresi credo tutti nel mondo quindi che conclusione nei 33 io che è quello che dicevo all'inizio che l'uomo è sceso dagli alberi si è sempre spostato e tutte le volte ha trovato ostacoli e tutte le volte ha continuato a spostarsi quindi io penso so forse sono un inguaribile ottimista però penso che questo ci fa vedere che malgrado quello che accadeva all'inizio novecento le migrazioni sono continuate hanno trovato le forme giuste per integrarsi perché molto interessante quello che dicevi rispetto ai gruppi più è grande il gruppo più ha difficoltà a integrarsi no è più mantiene più grande è il gruppo più mantiene la propria lingua e quindi più a difficoltà quindi trovando però le forme giuste io penso che l'america comunque rimanga un paese di accoglienza e ovviamente mi auguro vivendo qui che anche l'europa lo rimanga non so se qualcun altro a delle domande da fare sennò c'è una signora ancora lì che delle domande da fare una domanda molto semplice gli americani sono agli occhi degli israeliani hanno gli stessi interessi però mi risulta che anni fa nel 2001 quando ci fu la caduta delle torri gemelle dei palestinesi arabi israeliani sono stati costretti ad andarsene via la mia domanda è esiste ancora questa distinzione tra israeliani di origine araba premetto che erano anche cattolici hanno avuto dei problemi anche per ottenere la green card esiste ancora le risulta c'è uno studio è molto interessante questo tema erano comunque tutti origine palestinese confesso che non lo so questo caso specifico e quindi non so rispondere a questa domanda nello specifico purtroppo sappiamo quello che è successo ha provato a fare trump solo parzialmente con parziale successo ma ha provato a introdurre delle quote basate sulla nazione di origine degli immigrati proprio immigration ban il travel ban che si cui si discuteva fino a pochi mesi fa ed è stato dichiarato incostituzionale dalla corte suprema americana in cui trump ha provato a restringere l'immigrazione da da certi paesi ed è stato tra virgolette divertente il passo che trump nella sua non sapendolo ad immigrati norvegesi come persone che l'america voleva e c'erano proprio run abramsky elea busta i ricercatori che citavo prima insieme con katherine ericsson fanno vedere e hanno poi scritto un articolo su questo che a inizio novecento anche i norvegesi non erano particolarmente ben voluti in america e quindi di nuovo tornando al punto che faceva nunzia questa storia i gruppi che non sono benvoluti e poi gradualmente si integrano si ripete quindi non mi non mi stupisce purtroppo che sia stata passata questa questa legge non so se sia ancora in vigore però altre domande non so quanto fatemi segno quando devo chiudere perché non un minuto un minuto se qualcuno ancora qualcosa da chiedere se no marco concludi tu con tira delle somme parlaci del futuro ci hai parlato del passato no spero che grazie mille spero che io rimango ottimista come come dicevi tu non ci credo che il fatto che tu sia l'immigrazione spero che continuerà ad essere qualcosa di anche per il futuro che caratterizzerà la nostra storia e dobbiamo prendere in considerazione i fattori che possono essere diciamo le conseguenze che non sempre possono essere positive sui nativi dei paesi che c'è un'immigrazione ma l'immigrazione ha tanti aspetti positivi e quindi dobbiamo a mio avviso pensare a delle politiche che favoriscano l'integrazione e non invece che favoriscano la segregazione tra gruppi tra culture e questo secondo me è l'unico modo per vivere in uno nel mondo che sta diventando sempre più interconnesso e sempre più globale quindi la mia speranza è che noi ci rendiamo conto di questo è lo stesso valga per i nostri politici e gradualmente anche gli immigrati che vengono considerati un pericolo invece vengano gradualmente accettati sapendo che ci vorrà del tempo ma disegnando politiche che favoriscano l'integrazione e non l'esclusione grazie marco non non ti dico che speriamo che tu torni in italia prima o poi perché ovviamente stai molto bene te lo sei però insomma ricordati anche noi abbiamo bisogno di cervelli ecco grazie affrontato però bisogna formare altri
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