Come nascono le nazioni (e perché ritornano i nazionalismi)
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Come nascono le nazioni (e perché ritornano i nazionalismi)
Dalla continuità di sangue alla contiguità di suolo, c’è un filo rosso che unisce tutti i nazionalismi, di ieri e di oggi. E che inizia con la costruzione reale e simbolica delle nazioni moderne, come l’Italia.
alberto mario banti alberto mario banti è conosciuto dalla comunità scientifica storiografica soprattutto per i suoi studi sulla nazione nel risorgimento e soprattutto per la chiave innovativa anche dirompente che ha proposto su questo tema ed è interessante capire in che modo lui è arrivato a queste sue tesi innovative su una nazione in tanto qualche dato biografico a 62 anni professore ordinario di storia contemporanea nell'università di pisa banti e pisano anche di nascita pisa ha frequentato la facoltà di lettere scegliendo un indirizzo storico e sempre a pisa ha completato il perfezionamento presso la scuola normale e sono questi gli anni in cui banti incontra alcune delle figure formative che poi l'hanno spinto verso la scelta del mestiere di storico ma prima di raccontarvi la sua formazione intellettuale mi sembra anche interessante vedere quali sono le motivazioni più profonde che stanno dietro queste scelte banti mi ha raccontato di una sua ossessione legata alla storia contemporanea come era stato possibile si domandava che l'italia fosse sprofondata nel fascismo un'offesa ossessione che forse aveva a che fare con una figura familiare con un nonno paterno che era stato podestà come è stato possibile che quel non austero taciturno un notaio di impronta ottocentesca molto rispettato dalla comunità fosse stato podestà del fascismo bisognava trovare delle chiavi che spiegassero e anche a cui e tasse erano in qualche modo quindi torniamo agli incontri con i docenti il primo sicuramente raffaele romanelli con cui si laurea con una tesi sulla ricchezza della borghesia lucchese nel xix secolo un'altra figura significativa è quella di claudio pavone che conosciamo tutti alla normale un suo riferimento e furio diaz che gli fa studiare 700 un'occasione successiva per allargare gli orizzonti e il dottorato a fiesole alla scuola europea questa è una diciamo una scuola che ti permette di stare a contatto con studenti che vengono da paesi da culture da formazioni anche da metodologia differenti ma anche un'occasione per incontrare maestri della scena internazionale come sidney pollard martins e galan a fiesole discute la sua tesi di dottorato sulla borghesia di piacenza che una ricerca tra storia sociale microstoria che poi sarebbe diventato il suo primo libro e poi successivamente avrebbe anche scritto una storia della borghesia italiana in età liberale questa pubblicata da donzelli fino a questo punto parliamo diciamo di studi che stanno ancora nell'ambito della storia sociale storia sociale che all'epoca era centrale del dibattito culturale italiano ma è proprio mentre lavora alla storia della borghesia italiana che diventa professore associato a pisa la cattedra e quella di storia del risorgimento così banti cominciò a esplorare quel terreno che poi avrebbe determinato una svolta nelle sue ricerche comincia cioè studiare le élite intellettuale risorgimentale e post risorgimentale che aveva il suo riferimento principale dell'idea di nazione mi ha raccontato che era rimasto colpito che queste personalità da ricasoli a minghetti da crispi e giolitti non perdessero occasione di ricorrere alla dimensione nazionale così mi sono chiesto dice banche ma questa nazione da dove la tirano fuori qual è l'origine di questo riferimento credevo di trovare un'ampia letteratura sul tema invece scoprì inaspettatamente che era un oggetto perduto in altre parole non c'era nulla tranne libro di federico chabod l'idea di nazione che era una raccolta delle sue logia elezioni uscita postuma postuma quindi pensai che valesse la pena ad indagare un tema inesplorato il primo esito di queste ricerche porta un titolo preciso la nazione del risorgimento parentela santità e onore alle origini dell'italia unita il volume nel 2002 now di e non passi inosservato per due ragioni essenziali la prima perché banti con questo lavoro rinuncia agli strumenti della storia sociale per orientarsi verso quella che viene definita storia culturale il secondo elemento di rottura ed è quello che desta più discussione più scandalo consiste nella sua descrizione dell'idea di nazione nel risorgimento tanto perché rompeva con il paradigma di chabod e poi sottolineava di questa nozione della nazione risorgimentale tutta una serie di elementi simbolici come il legame di sangue e la discendenza della stirpe e della razza che poi ritroviamo inalterati nel periodo fascista questa continuità tra risorgimento e fascismo viene esplicitata in un successivo lavoro che si intitola sublime madre nostra la nazione italiana dal risorgimento al fascismo che esce dalla terza nel 2011 inutile aggiungere che questa lettura suscitò grandi polemiche e soprattutto nell'ambito dei risorgimenti stima era anche una lettura che andava in controtendenza rispetto a una orientamento politico allora molto forte di recupero dell'idea nazionale e della nazione pensate anche all'operazione fatta da ciampi dal presidente ciampi che mise la nazione al centro della sua pedagogia patriotica e costituzionale quindi immagino che banca abbia dovuto affrontare anche su questo terreno più politico civile varie discussioni personalmente penso che questa lettura continuista oggi gli permetta anche di capire di più del trionfo inaspettato del sovrani smo nazionalista oggi in italia prima di dargli la parola volevo solo ricordare i suoi manuali di storia scritti sia per il liceo che l'università anche questi usciti dalla terza e ha confessato che questo è il lavoro più difficile in assoluto che abbia fatto anche per lo sforzo di divulgazione che evidentemente ha anche una valenza civile poi c'è un altro titolo che ne completa il ritratto intellettuale è sempre uscito dalla terza wonderland la cultura di massa da walt disney pink floyd e raccontato che un'idea concepita fin da ragazzino ma che ha potuto realizzarla soltanto dopo che è diventato professore ordinario perché se l'avesse fatto prima sarebbe stato bocciato in tutti i concorsi universitari la sua passione del rock e come hobsbawm aveva scritto la storia del jazz banti ha voluto fare la sua storia culturale del rock poi è diventato un saggio più ampio sul rapporto tra cultura mainstream e cultura giovani di alternativa e chissà forse ci sarà un se quella di questo saggio ambientato nel xxi secolo ma io ho parlato fin troppo non mi resta che dargli la parola su un tema di strettissima attualità come nascono le nazioni e come e perché ritornano i nazionalismi prego grazie mille simonetta buon pomeriggio a tutti ea tutti dunque quando nasce la moderna idea di nazione quand'è che prende il campo del dibattito politico possiamo collocare la nascita della moderna concezione divinazione tra la fine del xvii secolo e la fine del xviii secolo a ridosso di un dibattito filosofico politico che mette in discussione il principio di sovranità critica il principio di sovranità che era tipico di epoca medievale e moderna la sovranità che scende dall'alto dalla divinità si appoggia su un singolo individuo il monarca viene legittimato attraverso un rituale l'incoronazione e poi il monarca prende le decisioni nomina i suoi funzionari il dibattito filosofico politico intensissimo che si sviluppa in europa tra xvii e xviii secolo rovescia la struttura della sovranità non una sovranità dall'alto verso il basso ma dal basso verso l'alto tutti coloro che vivono sul territorio di uno stato devono aver diritto di esprimere le proprie scelte eleggere i propri rappresentanti incidere nel dibattito politico ora a parte che questa faccenda del tutti quelli che è un oggetto di lotta politica incessante per i due secoli successivi tutti i quali i maschi anche le femmine le femmine noi maschi ricchi e alfabetizzati oppure tutti i maschi grande conflitto politico che però lasciamo da parte ma il punto che mi interessa sottolineare è che il termine nazione che in precedenza in epoca medievale moderna non faceva parte del lessico del politico con questo rovesciamento della sovranità entra al centro che fa capo lario politico perché è il termine che identifica il soggetto collettivo che possiede la sovranità se vogliamo trovare un testo in chiave che ci testimonia di questo ingresso del concetto di nazione nel lessico politico possiamo prendere la dichiarazione dei diritti dell'uomo del cittadino estate 1789 all'articolo 3 si dice la sovranità è esercitata dalla nazione nessun corpo nessun individuo può esercitare la sovranità se la nazione non lo autorizza quindi la nazione come il soggetto collettivo che possiede la sovranità ora una volta che il termine nazione entra nel lessico del politico non se ne allontana più non se ne allontana più e se i movimenti nazionalisti all'inizio dell'ottocento sono movimenti piccoli eversivi vogliono rimettere in discussione la carta geopolitica d'europa vogliono rimettere in discussione gli assetti costituzionali d'europa prima dell'europa napoleonica poi dell'europa costituzionale e inizialmente all'inizio dell'ottocento il progetto nazionalista sembra destinata al fallimento immaginate un gruppo di intellettuali poeti scrittori che comincia a dire bene rovesciamo la sovranità in nome della nazione sfidando le superpotenze del la superpotenza napoleonica prima la super potenza dell'impero austriaco e della prussia e della russia dopo nell'ordine con l'ordine di vienna bene sembra una partita persa invece il nazionalismo si impone raccoglie adesioni crea movimenti cambia la carta geopolitica d'europa perché si formano nuovi stati nazione l'italia e la germania la grecia per fare degli esempi vecchi stati monarchici si trasformano in stati nazione il lessico del nazionalismo diventa l'asse centrale del dibattito politico e delle fondamenta istituzionali degli stati nazione in europa alla fine ottocento e ancora nella prima metà del xix secolo ora non ho il tempo non posso prendere in esame tutti i singoli passaggi storici che portano a questo processo però vorrei sottolineare un aspetto il successo del discorso nazionalista e molto dovuto alla potenza comunicativa che possiede e questa potenza comunicativa ce la possiamo spiegare con due ordini di fattori i gruppi di piattaforme mediatiche attraverso le quali passa il discorso nazionalista e i simboli che strutturano il discorso nazionalista cominciamo dal primo punto le piattaforme mediatiche allora il primo gruppo di piattaforme mediatiche attraverso le quali passa il discorso nazionalista costruiscono quello che uno storico bravissimo che si chiama george mosse ha definito l'estetica della politica cioè si fa passare il discorso nazionalista attraverso strumenti che servono per passare il tempo libero per l'intrattenimento attraverso i romanzi storici attraverso le poesie le opere teatrali i melodrammi le pitture le stampe che riproducono quadri che si ispirano alla storia delle nazioni e gli intellettuali che danno vita a questa costellazione narrativa sono in effetti diciamo le star intellettuali del diciannovesimo secolo si va da foscolo a schiller a tennyson a carducci a de amicis a morra quindi prodotti che hanno a volte scott prodotti che hanno un grandissimo impatto sull'immaginario collettivo seconda piattaforma mediatica per noi abbastanza esotica ma nell'ottocento molto importante la comunicazione faccia a faccia le organizzazioni nazionaliste fate conto alla giovine italia di mazzini su questo contano mandate dei propagandistiche contattino le persone e comincino a spiegare loro che esiste un principio che è il principio della nazione e che lottando in nome di questo principio si può rovesciare l'assetto politico e così via a noi può sembrare veramente una roba di altri tempi noi che comunichiamo con strumenti iper tecnologici ma dell'ottocento è assolutamente fondamentale il contatto faccia a faccia terza piattaforma terzo gruppo di piattaforme mediatica dalla metà del xix secolo in avanti quando si formano nuovi stati nazione o le vecchie monarchie diventano stati nazione le élite di questi stati che parlano il linguaggio del nazionalismo hanno un compito di nuovo un termine inventato da george mosse nazionalizzate le masse cioè spiegare soprattutto nelle campagne dove il lessico nazionalista nella prima metà dell'ottocento non era t cosa vuol dire essere parte di una nazione e quali sono i valori il sistema di simboli che costellano il discorso nazionale quindi quali strumenti si usano molto più potenti di quelli che si usavano prima che si continuano a usare la scuola soprattutto l'istruzione elementare obbligatoria che viene organizzata dappertutto con titoli immaginati appositamente il libro cuore di de amicis funziona in quella direzione fa dall'altro come un testo che serve a costruire l'identità nazionale e altri simili in altri paesi europei l'esercito che viene immaginato come una scuola della nazione del insegnare ai giovani coscritti per quale motivo combattono non combattono perché sono dei mercenari combattono perché sono la nazione in armi e poi i rituali pubblici e feste nazionali la nomenclatura delle strade i monumenti ai grandi della patria gli edifici pubblici fate conto il pantheon parigi il vittoriano a roma e tanti altri simili che servono a costruire ea diffondere il linguaggio della nazione se queste sono le piattaforme mediatiche importanti sono i simboli anche le strutture simboliche io adesso ve ne presento distinguendole l'una dall'altra ma voi dovete immaginare che in un romanzo storico di ispirazione nazional patriottica in un testo come il libro cuore in un melodramma politico di verdi questi elementi stanno funzionalmente collegati l'uno all'altro quali elementi nel identifico 4 il primo concepire la nazione come una famiglia o meglio come un legame di parentela che lega tutte le persone che hanno delle caratteristiche comuni e sono a loro volta legate a un territorio è un modo molto semplice di presentare relazione no il sedere termine nazione il concetto di nazione un po fumoso è che si capisca tanto bene ma se io dico guarda che tu fai parte di una famiglia ma non la tua famiglia tuo padre e tua madre e tuo fratello tra sorelle i tuoi figli una cosa più grande una parentela che lega tutti quelli che parlano la stessa lingua hanno la stessa cultura hanno una letteratura alle spalle stanno in uno spazio territoriale specifico chi sente questo discorso può avere due possibilità a rifiutarlo a dire no non mi interessa oppure accettarlo e dire spiega mi di più ma sicuramente lo capisce è molto chiaro come come tipo di discorso e si opera un processo che di nuovo per noi e esotico ma che nell'ottocento importante è la nazionalizzazione della genealogia la genealogia stare su un asse genealogico e ciò che autorizza un sovrano a chiedere la legittimità rr perché il figlio dire che ciò che autorizza le pretese alla superiorità sociale di un nobile un nobile nobile perché al figlio di un nobile non perché ha vinto il concorso da nobile allora quando si procede a dire guarda che siamo in un legame parentale si nazionalizzano genealogia e come se un propagandista mazziniano che va in una taverna di livorno a spiegare i principi della nazione dice guarda che non è che sono il granduca o il principe il re del regno di sardegna hanno una genealogia ce l'abbiamo anche noi anche tu che sei uno scaricatore di porto ce l'hai e questo è un elemento di grande spinta e che ci consente di capire perché il lessico della famiglia e così importante del discorso nazional patriottico la madrepatria di leader politici che sono i padri della patria i figli e le figlie della patria i fratelli e le sorelle ciò ci consente di capire perché un testo come fratelli d'italia a una presa e un importanza qual è quella che ha tuttora facendo questa operazione per ora si aggiunge anche un altro elemento se io faccio entrare in campo da parentela faccio entrare in campo la riproduzione la riproduzione biologica e se faccio entrare in campo la riproduzione biologica e faccio entrare anche il concetto di sangue stirpe e razza gli speaker del nazionalismo non fanno entrare da subito fin dall'inizio dell'ottocento e l'evocazione della natura della naturalità della nazione è un strumento retorico molto forte noi sappiamo benissimo che il sangue italiano il sangue polacco 2 locuzioni che sono nel testo di fratelli d'italia il sangue francese il sangue tedesco non esiste i genetisti ce l'hanno spiegato però di speaker del nazionalismo se lo inventano in questo modo non ci credono che esiste quindi da questo punto di vista la nazione prende forma come una comunità biopolitica e politica perché è la depositaria della sovranità ed è bio perché c'è una dimensione biologica e se pensate a questo aspetto risulta più chiaro perché le leggi di attribuzione della cittadinanza e della nazionalità nell'ottocento ma anche oggi si basano su un dispositivo giuridico principale e fondamentale che è lo ius sanguinis cioè sei italiano perché sei figlio di italiano dell'ottocento e dalla linea paterna che dominava adesso sei italiano perché se figlio italiano ed italiana e così via 6 francese perché se il tedesco perché è questo il meccanismo che lo ius sanguinis che spiega perché lo ius sanguinis e così importante secondo punto la nazione viene presentata come una comunità sessuata cioè come una comunità fatta di uomini e di donne abbastanza semplice che sia così se la riproduzione è così importante io devo dare alle donne un ruolo simbolico assoluto dentro lo spazio della nazione badate bene nel 800 nel nazionalismo ottocentesco e ancora primonovecentesco in un asse gerarchico molto duro gli uomini si occupano della politica della professione della guerra e le donne stanno nello spazio della domesticità a occuparsi dei figli delle figlie ma il rilievo simbolico attribuito alle donne che sono in realtà molto svalutate dal punto di vista del ruolo civile e politico il rilievo simbolico è assoluto e anche importante descrive della nazione come una comunità sessuata perché se io voglio raccontare delle storie efficaci che facciano passare i concetti della nazione ma che attirino anche l'attenzione del pubblico nell'ottocento mi devo giocare la carta nell'amore romantico e se io devo raccontare delle storie d amore romantico me ci vuole agonista maschio e la protagonista femmina e se riesco a mettere in corto circuito amore romantico amore patriottico ho fatto bingo e foscolo è il primo in europa a fare un'operazione di questo genere 1802 le ultime lettere di jacopo ortis rende goethe i dolori del giovane werther amore romantico e basta e ci mette sopra anche l'amore patriottico dell'uso di jacopo per teresa e per la patria veneziana e per poi per la patria italiana ciò detto sono rimasto molto colpito dal osservare nel contesto italiano e europeo la incredibile quantità di storie di stupro che popolano queste narrazioni nazional patriottica soldi di stupro che sono raccontate nella forma gli stranieri aggrediscono le nostre donne e le nostre donne sono virgin e pure caste e che cosa succede o arrivano i nostri negli stranieri sono battuti o la povera vittima la donna si suicida prima di essere violata o se viene violata immancabilmente a un break down psicofisico e muore perché perché questo meccanismo perché si vuole trasmettere al pubblico l'idea che non ci saranno ceppi meticci che inquinano molte virgolette usa il loro linguaggio l'asse genealogico la continuità del sangue della comunità nazionale e al tempo stesso di nuovo per noi può essere un po esotico ma racconti di questo genere nell'ottocento producono la nazionalizzazione del concetto di onore per noi un onore non è poi un valore così assoluto ma nell'ottocento era un valore centrale si combattevano duelli per questo e cerchiamo di ricordare che dal 1792 fino al 1815 d'europa traversata da guerre e quando ci sono guerre ci sono aggressioni ai civili e quando ci sono aggressive e civili ci sono gli stupri quindi non è che fosse la cosa del tutto inventata era una cosa plausibile ma i nazionalisti non interessano agli stupri in assoluto interessa la tematizzazione della forma stupro lo straniero aggredisce le nostre donne non il maschio violento aggredisce una donna della nostra stessa comunità questo non è tematizzato per niente e che sia un tema importante che abita la mente degli intellettuali ottocenteschi è una questione che emerge molto chiaramente se pensate al plot dei promessi sposi don rodrigo con lucia non ci vuole discutere del tempo don rodrigo vuole possedere lucia contro la sua volontà quindi promessi sposi citano anche quelli intorno a questo tipo di argomento terzo elemento simbolico presentare la nazione come una comunità sacrificale ossessione di molti spicca nazionalisti mazzini per esempio dobbiamo essere pronti a sacrificarci per la nazione allora se io prendo il concetto di sacrificio e lo porto dentro lo spazio del politico introduca un elemento religioso anche perché il signor money il sinonimo di sacrificio e martirio e il termine martirio viene preso di peso nella tradizione cristiana marchi da è colui che dà testimonianza della propria fede politica anche a costo della sua morte e lo trasferisco vedrà sua fede religiosa scusate che si trasferiscono il campo politico un martire politico è colui che dà testimonianza della sua fede politica anche a costo della sua vita facendo un'operazione di questo genere si crea un'aura sacrale intorno alla proposta politica e si capisce anche se si accetta questa prospettiva perché il lessico religioso entra così tanto nel vocabolario del nazionalismo fede politica per noi una locuzione banale ma nell'ottocento no apostolato per mazzini l'apostolato elan opera di propaganda di quelle sante che si combattono per la nazione le crociate nello stesso termine di risorgimento e all'inizio dell'ottocento vuol dire resurrezione religiosa e solo dopo la costruzione del movimento politico vuol dire resurrezione morale della nazione e politica attraverso la riconquista dell'indipendenza e della libertà quarto punto il discorso nazionale viene costruito come un sistema delle differenze noi siamo noi e ci abbiamo queste caratteristiche il sangue la lingua la letteratura le nostre tradizioni i nostri usi e siamo diversi da quelli tanto sono distinti da noi e noi siamo italiani e di altri sono francesi e son polacchi e sono tedeschi e poi sono eritrei e poi sono libici e poi sono etiopi ma poi possono anche trasformarsi i nemici possono essere non solo gli altri da noi ma nemici che ci minacciano contro cui per una ragione o per l'altra dobbiamo combattere costruire il discorso nazionale come un sistema di differenze vuol dire mimetizzare le fratture di classe che attraversano la comunità nazionale e spingere i conflitti verso l'esterno del confine del confine materiale e del confine simbolico della nazione non è che questo gioco risulta ben venga sempre tanto bene ci sono i movimenti socialisti naturalmente in europa e in italia che contestano questa prospettiva giusto da un punto di vista internazionalista però il dispositivo discorsivo del nazionalismo funziona così minimizzare le fratture interne e spingere il conflitto verso il fuori dei confini materiali e simbolici della nazione ora questo sistema simbolico continua ad essere efficace per un periodo molto lungo che va dall'inizio dell'ottocento fino al 1945 con aggiunte certo non marginali il razzismo aggressivo non c'è all'inizio dell'ottocento emerge nel tardo ottocento ed esplode poi con i nuovi dei movimenti di destra radicale post prima guerra mondiale di imperialismo aggressivo non c'è all'inizio dell'ottocento ma esplode poi alla fine dell'ottocento nella competizione per la conquista di spazi coloniali o nelle guerre interne all'europa ma se ci pensate questi due elementi in realtà non devono essere considerati come aggiunte posticce dobbiamo considerare come degli sviluppi organici degli elementi simbolici che ricordavo prima il razzismo affonda le sue radici nella concezione biopolitica di nazione se io comincio a usare il termine sangue razza stirpe come si fa dall'inizio dell'ottocento è molto facile poi che raccolga le indicazioni degli scienziati presunti tali ma alla fine dell'ottocento insegnavano nelle università che costruiscono un discorso scientifico non più accettato da noi che identifica le razze con me gruppi umani con dei codici genetici distinti quindi sviluppi coerenti ma dopo il 1945 questo sistema discorsivo esplode esplode perché troppo legato al totalitarismo nazista e fascista nessuno vuole più parlare nel contesto europeo il linguaggio della nazione così come lo si parlava intensissima mente dall'inizio dell'ottocento fino alla fine della seconda guerra mondiale e se andate a vedere nel testo della nostra costituzione nazione patria sono termini che emergono pochissime volte è chiaro ci vuole prendere le distanze con un passato che pesa sparisce del tutto il linguaggio il linguaggio nel nazionalismo no restano singoli frammenti significativi ma frammenti non più integrati dentro un ordine ideologico un ordine del discorso coerente restano attivi perché funziona quello che uno studioso ha chiamato il ban al nazionalismo cioè delle pratiche sociali che continuano a tenere in vita l'idea che le nazioni sono importanti e che apparteniamo a comunità nazionali fate conto il tifo per la squadra sportiva nazionale il tifo per la squadra di calcio nazionale è una roba che con ideologie razionalista può anche non avere nessun rapporto ma tiene in vita l'idea di nazione oppure il fatto che nelle scuole si studia la letteratura nazionale ma non in italia quella francese se non fai francese come lingua quella inglese sono fa inglese come lingua quella russa non se ne parli neanche e così via che ti dà la sensazione di esser parte di una comunità oppure il fatto di guardare la televisione è uno strumento che di mauro tullio de mauro cia ci ha spiegato ha diffuso l'uso quotidiano dell'italiano in tutta italia ci fa sentire parte di una comunità nazionale o il libro cuore che resta in uso tanto a lungo ancora nel ventesimo secolo oppure la presenza di piccoli gruppi politici che chiedono l'indipendenza di un area territoriale dentro nello spazio della nazione in corsica nei paesi baschi e naturalmente nel contesto italiano la lega nord perché chiede l'indipendenza della padania continuano a parlare il linguaggio del nazionalismo sebbene in un'altra direzione ma diciamo come ideologia pregnante del dibattito politico il nazionalismo tra il 1945 e gli anni 80 resta in ombra le sta divo solo attraverso questi frammenti poi che cosa succede succede che secondo me dobbiamo guardare a un processo di rinascita importante dei nazionalismi in definitiva il risultato nel prex parti del regno unito alle recenti elezioni europee di assemblee nazionali in francia e della lega in italia mi sembrano una chiara testimonianza della ripresa del nazionalismo del linguaggio nazionalista come lo possiamo spiegare questa rinascita del nazionalismo io dico che tutto parte nel 79 c'è tutto parte quando cominciano ad essere messe in atto politiche di governo di impianto neo liberissima con la thatcher vince le elezioni e regno unito poi reagan vince le elezioni negli stati uniti e poi il neoliberismo si impone come pensiero unico essenzialmente per tutto l'occidente e non c'è il governo che non segua i principi del neoliberismo e sono quali abbattere la spesa pubblica a battere la pressione fiscale soprattutto per i redditi alti perché percettori dei redditi alti così possono investire e lasciar liberi i loro animal spirits capitalistici e quindi essere più allocato ri gli investimenti più efficienti sul mercato poi la de regulation abbattere norme a tutela dei lavoratori abbattere norme che limitano la concentrazione aziendale dagli anni ottanta in avanti assistiamo alla formazione di mega corporations globali mondiali e delocalizzazione il fatto che si possano facilmente spostare unità produttive da un paese ad un altro paese molto lontano dove il costo del lavoro o le tasse alle condizioni produttive sono molto più favorevoli quali risultati di tutto ciò tutti i dati a disposizione dalla ricerca di tematiche ti ai dati statistici che l'istat ci offre eurostat qualunque tipo di ricerca che possiamo consultare ci dice che nei paesi occidentali le politiche neoliberiste hanno prodotto un incredibile aumento delle disuguaglianze mentre in precedenza quando esisteva un sistema di welfare le disuguaglianze hanno avuto la tendenza a calare dagli anni ottanta in avanti le disuguaglianze sono molto aumentate i ricchi molto più ricchi ei poveri tendenzialmente più poveri quali altre conseguenze una minore mobilità sociale il fatto che il figlio di un ricco la figlia di un ricco tende a essere essa stessa ricca o con una collocazione professionale positiva e viceversa in negativo per chi si trova in fasce di reddito svantaggiato un meccanismo che è favorito anche dall'abolizione della imposta di successione laddove ciò ha avuto luogo e poi che cosa ancora il peggioramento delle condizioni di vita in molte aree urbane periferiche in molte aree provinciali soprattutto nelle aree che hanno subito processi di deindustrializzazione perché le unità produttive da birmingham sono state trasferite in thailandia o in romania o in bulgaria e lì c'è un processo di aumento di disoccupazione o di sottoccupazione quindi le politiche di inclusione sociale sono meno efficienti perché se tu riduce la spesa pubblica metti le mani sul welfare state che funziona peggio funzionano peggio i sistemi sanitari funzionano peggio e sistemi educativi funzionano peggio le infrastrutture complessive offerte dallo stato quindi ci sono persone che vivono un'esperienza di disagio e chiedono delle risposte ebbene io trovo che nelle aree di disagio le risposte che sono state offerte dai partiti di centro sinistra in europa nei paesi che ricordavo prima sono risultate veramente poco efficace intanto perché i partiti di centrosinistra quando sono stati al governo hanno seguito delle linee di politica economica che sostanzialmente si sono dimostrate rispettose dei principi del neoliberismo tagli alle spese al contenimento delle spese contenimento della pressione fiscale sui redditi più alti delocalizzazione permessa de regulation per nes al tempo stesso i partiti di centro sinistra hanno proposto delle bandiere simboliche negli anni recenti in modo particolare all'opinione pubblica che vive in queste aree di disagio aree urbane periferiche aree provinciali aree rurali sono suonate estremamente controintuitive fate conto la bandiera dell'accoglienza degli immigrati se io vado a casal bruciato o a torre maura e non avendo fatto nulla di diverso dal neoliberismo dal punto di vista della politica economica vado a dire ma voi dovete accogliere i migranti perché è un dovere sociale è un vantaggio economico è un dovere etico quelli nella migliore delle ipotesi rispondono ma perché pensate a quelli di perché non pensate a noi prima è perché non migliorare la nostra condizione invece di chiedere a noi di accogliere e ospitare persone che sono diverse da noi sono controindicati intuitivi questi tipi di politiche questi tipi di retorica e lo story telling dei partiti di centro sinistra presso questa opinione pubblica non funziona quindi queste persone cercano altri story telling più convincenti e io non voglio neanche mettere in discussione se abbia un fondamento etico o sociale rifiutare i meccanismi di accoglienza nei confronti degli immigrati non è questo il punto il punto che vorrei sottolineare è se sono convincenti o no le retoriche che sono offerte e le politiche che sono offerte penso che quello del centro sinistra non lo sono stato e quello del centrodestra e quello del centrodestra molto di più soprattutto nei partiti che non si sono limitati a giocare il gioco tipico dei partiti populisti il gioco dei partiti populisti e rimettere in campo la dinamica il dispositivo del sistema delle differenze noi siamo i portavoce del popolo che è schiacciato e vive in una condizione di disagio per colpa ed ecco che si offre un nemico un capro espiatorio per colpa di quelli di bruxelles per colpa di prodi di strasburgo per colpa della finanza internazionale e qualcuno ci aggiunge pure ebraica per colpa delle élite politiche precedenti ma poi arrivano ai partiti nazionalisti che fanno un passo ancora in più oltre a indicare questi nemici questi capri espiatori aggiungono anche i migranti i migranti sono i nostri nemici e lo sono non solo perché ci disturbano dal punto di vista della distribuzione dei posti di lavoro sul mercato del lavoro ma perché sono diversi da noi per cultura per religione per pelle per tradizioni ora gli economisti e sociologi ci spiegano che in realtà i flussi migratori sono percepiti come molto più imponenti particolare nel contesto italiano di quanto lo siano effettivamente e ci spiegano anche che hanno degli effetti sociali ed economici a lungo termine positivi appaiato a spiegare all'opinione pubblica che ascolta uno storytelling così chiaro e così convincente è così semplice e poi va avanti questo story telling perché dice benissimo 15 abbiamo questi nemici i nemici che stanno fuori della nostra comunità nazionale dell'elite a strasburgo ea bruxelles nei rifinanziarie poi i migranti che vengono da paesi africa asia che sono diversi da noi ma riconquistiamo la sovranità nazionale e poi aggiungono anche un altro elemento prima gli italiani prima i francesi prima i vivi britannici e difendiamo la cultura ungherese e difendiamo la cultura polacca in nome del fatto che tutti questi soggetti finanza sovranazionale elite sovranazionali i migranti che vengono da altri paesi mettono in discussione i fondamenti della nostra cultura pensate al tipo di immagini che i partiti di destra asamblea nacional in particolare in francia da della cultura e della religione musulmana che sappiamo tutti è una costellazione molto complessa ma che viene schiacciata invece una descrizione omogenea come una religione arretrata misogina oscurantista contro la quale si deve combattere ecco lo storytelling dei partiti di destra nazionalista e facilmente comprensibile semplice e psicologicamente soddisfacente anche se non con e poi le premesse per politiche economiche che veramente allevino le disuguaglianze di cui parlavo prima non importa questo offrono capri espiatori offrono nemici e offrono capi espiatori e nemici dentro la cornice di un discorso che è quello neo nazionalista che ha le sue coerenze perché diciamo quando ascoltiamo fara cio marie le pen salvini ascoltiamo aqua altri leader di questi partiti sentiamo riemergere elementi di quel quadro simbolico che vi scrivevo prima la descrizione della comunità nazionale come la comunità biopolitica l'idea che c'è una tradizione letteraria culturale e la difesa dello ius sanguinis contro lo ius soli che è un punto centrale dei partiti di destra nazionalista chi è dentro in circuito nella comunità nazionale ha diritto a essere riconosciuto come cittadino ma quelli che vengono dall'esterno no è vero che i leader dei paesi dei partiti neo nazionalisti sono molto attenti a evitare mosse politiche che attirino su di loro l'accusa di razzismo quindi salvini si è fatto vedere ha elogiato le atlete italiane di pelle nera sottolineando che fan parte della comunità nazionale e atti simili ma il discorso fondamentale è chi è dentro una comunità nazionale ora benissimo fa parte di una comunità che è certificata dallo ius sanguinis chi arriva da fuori deve essere respinto deve essere riattivato il confine simbolico e materiale che tiene gli altri da noi esterni e poi ecco riemergere tante volte la retorica della difesa delle nostre donne dalle aggressioni effettive o potenziali degli stranieri anche qui forse dovremmo parlare di un nazionalismo 2.0 perché il nazionalismo contemporaneo recupera elementi simbolici del nazionalismo classico ma a volte rinnova anche nel contesto italiano mi pare che molto spesso si è emerso questo tipo di narrazione che appartiene a nazionalismo classico ci si occupa delle violenze alle donne solo quando sono gli stranieri che compiano degli atti violenti contro le donne non è che ci si occupa tanto dei femminicidi io francamente adesso posso sbagliarmi smentire te se è così ma salvini come ministro dell'interno nella sua agenda di ministro dell'interno gli ho sentito parlare di migrazione di lotta alla camorra di lotta alla mafia non mi ricordo di avergli mai sentito dire particolarmente tanto di lotta contro i femminicidi per dire però in altri contesti per esempio ne rassemblemant nacional la questione dei rapporti di genere viene declinata in un'altra direzione se andate sulla pagina web dell'assemblea nazionale venite e vedete marie le pen che si esprime dicendo le donne devono essere uguali agli uomini devono avere la stessa retribuzioni le stesse occasioni di lavoro assoluta parità di genere perché perché noi siamo diversi da loro e loro che sono gli islamici che trattano le donne come dei soggetti inferiori e non le vogliono emancipare a noi che siamo i portatori della vera cultura laica francese vogliamo quindi diciamo un discorso certamente modernizzante ma giocato tutto nella direzione del sistema delle differenze noi siamo noi perché siamo diversi dagli islamici che sono venuti qui e che non sono portatori della vera cultura francese infine riemergere l'idea della nazione come comunità sacrificale io pensavo che questo fosse l'elemento più fragile nel mio ragionamento cioè vengono ripresi i simboli del nazionalismo classico otto novecentesco perché non sentivo tanto nessuno dei leader che dicesse va bene bisogna combattere se pronti alla morte anche perché le nostre società sono società che erano un rapporto con la morte molto diverse molto diverso da quello che avevano le società otto novecentesche dell'otto novecento si dialoga molto con la morte dal 45 in avanti per una serie di motivi che adesso non sto ad evocare la morte la rimuoviamo noi abbiamo una grandissima paura della morte abbiamo paura di invecchiare non ne vogliamo parlare non siamo neanche in grado di fare le condoglianze in modo adeguato siamo presi da afasia non sappiamo che cosa dire quando una persona subisce un lutto e noi la dobbiamo consolare e pensavo beh forse questo è l'elemento che non riemerge del del simbolismo del nazionalismo classico otto novecentesco ma poi ho sentito il video del discorso di no ha visto il video del discorso di salvini a milano 18 maggio 2019 e di un po cambiato idea da due punti di vista estraggo solo un frammento è un discorso interessantissimo stanotte ho pensato che quello che stiamo facendo lo stiamo facendo per i nostri figli ed ecco il legame di parentela che subito scatta amiamo i nostri figli amiamo la nostra terra e i nostri valori quindi la generazione implicitamente il sangue e la terra amiamo anche la madonnina che ci sta guardando dall'alto adesso io ho sentito commenti intorno a questo aspetto evocare i santi protettori mostrate del crocifisso con il rosario come di una strumentalizzazione politica della religione può darsi che si possa dire anche così però è un gesto che dalla mia prospettiva deve essere trans seriamente salvini sta tentando di costruire un'aura sacrale intorno alla sua proposta e naturalmente di dialogare con un pezzo di opinione pubblica che ha profonde convinzioni cattolica da questo punto di vista trovo ci si riallaccia direttamente alle tradizioni e ai simboli del nazionalismo otto novecentesco e infine il punto che mi ha convinto che forse anche questo elemento della della comunità sacrificale della disponibilità al sacrificio rientra il circolo perché a un certo punto salvini dice se serve per voi per l'italia e per i miei figli io sono pronto a dare la vita io sono rimasto forse colato a dare la vita perché siamo in guerra dobbiamo combattere speriamo di no io questa cosa qui la collegava solo a bonucci e bernardeschi che quando c'è la nazionale di calcio cantano a tutto a polmoni inspiegati siamo pronti alla morte l'italia chiamò manco sanno che sta dicendo per loro la morte al massimo è una distorsione ai legamenti del crociato non ho molto più di così ma se salvini dice se serve per voi per l'italia per i miei figli io sono pronto a dare la vita a fornire che state mettendo in circolo anche questa dimensione para sacrale della proposta politica sono elementi simbolici di grande potenza che sbaglieremmo molto a snobbare a guardare con superiorità con un atteggiamento di superiorità è la cosa che mi convince è che quando tu prendi un pezzo del discorso nazionalista classico che continua a vivere nell'immaginario collettivo a frammenti attraverso il ban al nazionalismo telo giri dietro tutto un discorso molto semplice da capire è un discorso molto potente dal punto di vista comunicativo è molto potente per che dialoga con un archivio memoriale letterario melodrammatico pittorico cinematografico otto novecentesco e anche trovo che sia tutto piuttosto inquietante perché se il discorso nazionalista si riafferma in tutte le sue implicazioni quali erano quelle presenti nel sistema simbolico otto novecentesco rischia di riportarci indietro verso i momenti più drammatici della storia dell'europa otto novecentesca per questo lo dobbiamo prendere con la massima serietà grazie grazie grazie per questa nazione che ci fa ci fa riflettere ci fa molto riflettere una lezione preziosa c'è qualche domanda nel pubblico sì certo ma questo storytelling diciamo a un normodotato culturale può essere anche abbastanza chiaro cosa vuol dire che chi ha votato salvini appartiene a una parte in braccio non capisco come allora ho capito che appartiene no dico che questo ritelli inga un normodotato culturale insomma può essere anche abbastanza chiaro ma allora a chi ha colpito cioè questo effetto valanga sul salvini da chi è arrivato questa percentuale cosi alta non può essere di persone ignoranti e se è così l'italia oggi non si capisce questo effetto di successo politico estremo su uno storytelling anche come lei giustamente ha spiegato certo che non lo è egli il 34 per cento non obbedì rai mica solo attore delle aree periferiche urbane prendi anche voti da ceto medio prendi anche voti da professionisti che immaginano che come dire loro orizzonte ideale il fa rivivere i simboli di impronta nazional patriottica accende degli elementi emotivi oltre a dare delle risposte date delle risposte significa offrire nemici offrire capri espiatori offrire una spiegazione semplice poi sai bisogna vedere bisogna vedere se queste spiegazioni simboliche anno hanno un precipitato concreto nelle politiche che vengono condotte nelle politiche economiche in particolare può anche darsi che da qui a due anni ci ritroviamo a dover discutere che questo bel castello efficace bello insomma questo castello coerente efficace e potente dal punto di vista comunicativo è imploso perché le politiche economiche sono state talmente disastrose che poi le persone dicono vabbè ho capito io ve la figlia con gli immigrati ma tanto sempre va male perché non riescono a risolvere il mio problema di quanti soldi o alla fine del mese che me ne importa che quello di ca la madonnina ci guarda dall'alto e sono pronto a dare la vita e d'italia e lo ius sanguinis e le nostre donne però è un sistema comunicativo molto molto potente naturalmente convince molto persone che secondo me devono essere descritte come persone con strutture cognitive un po fragili però evidentemente accende accende ricordi accende vocazioni ma quante materiali nazionale patriottici abbiamo studiato quando siamo andati al liceo ma quante volte abbiamo studiato il libro cuore ma quante volte abbiamo letto berchet manzoni foscolo cioè non so mica cosa che a cui non diamo peso sono cose che strutturano l'identità di ciascuno di noi che vi aggiungo anche un'altra cosa il potere del discorso nazionalista tanto otto novecentesco come quello che sta riprendendo ora consiste anche nel fatto che è un discorso politico tra i pochi che dà delle risposte ai fatti primari della vita di ciascuno di noi chi dice che cosa significa nascere ti dice che cosa significa morire ti dice che cosa significa soffrire amare odiare insomma sono elementi di grande risonanza per tutti e non c'è un discorso politico che abbia una coerenza una integrità una gamma di applicazioni così ampia come quella del discorso nazional patriottico io spiega in questo modo forse ci sono altre allora sì altre due domande e poi dobbiamo credo chiudere entro le 18 perché un poi ci sono delle altre interessantissimo è chiarissimo forse introduco un elemento un po fuorviante qua mi sembrava che forse molto euro centrico le considerazioni agli sviluppi che ha fatto dei meccanismi in questa materia come possono declinarsi in aree come medio oriente e sud america se può darci casomai un una dritta per cui magari sentiamo anche l'altra domanda è poi così e poi c'è un'altra brevissimo il difetto del d'altra parte della parte perdente sulla sinistra al centro sinistra è tutto diciamo prioritariamente nell'aver magari acriticamente condiviso il paradigma neoliberista tukur ho il difetto è anche di non aver agito come come partito come moderno principe cioè non aver rinnovato ho saputo rinnovare le proprie lite propri quadri per essere all'altezza di allora forse direi anche se può passare il microfono pure magari riso insomma sentirla anche mi interesserebbe sapere se ci può dare una verità sui nazionalismi che non si sono fatti stati non sono ancora riusciti a farsi state penso ai scozzesi per esempio anche ai catalani una domanda eurocentrica adesso io capisco stiamo costringente il professore a fare brevi cenni sull'universo perché sono tre domande abbastanza ampia e adesso ne aggiungiamo una quarta quindi va bene poi le chiederemo brevemente quale storytelling da contro contrapporre a livello europeo quali narrazione per l'europa habermas tc che ci vuole un patriottismo costituzionale per l'europa e dunque respinge qualsiasi idea di incarnazione di narrazione d'europa quale quale discorso oppure al ritorno di nazionalismo vado si scelga l'ordine che preferisci medio oriente america latina altre cose io penso che bisogna rispecchiare le proprie competenze io non non ho studiato quei paesi e quindi non le posso dire niente non ho niente di utile da dire in quella direzione le politiche del pd è un problema delle politiche del pd ha un problema di quadri io non so se approvata di quadri è sicuro che un problema di politiche se sei un partito di centro sinistra norberto bobbio in destra e sinistra ci spiega che la differenza fondamentale fra destra e sinistra e che la sinistra vuole comprimere le disuguaglianze diminuire le disuguaglianze ma se tu sei un partito di centro sinistra e segui le politiche neoliberiste e tieni la pressione del fiscale dei redditi alti passa quanto la tenuta berlusconi o gli altri governi del centrodestra e quindi aumenti contribuisci aumentare la forbice della disuguaglianza tradisci i tuoi elettori soprattutto quelli di reddito basso poi non è un problema io penso che un partito democratico che facesse delle politiche economiche incisive che proponesse un new deal un nuovo new deal aumento della pressione fiscale sui redditi alti quanto meno come contributo a una situazione di crisi potrebbe anche andare a casal bruciato e altro de mauro a dire no è eticamente importante accogliere i migranti ma se non ci prova a quelle politiche può pretendere di avere bandiere identitarie così impegnative non ci può andare perché tradisce la sua missione fondamentale che è quella di comprimere le disuguaglianze non è una questione riquadri perché non ci vedo differenze fra prodi bersani renzi gentiloni zingaretti adesso non saprei perché non una volta c'era la battuta di moretti che gli diceva di una cosa di sinistra a zingaretti mi verrebbe da dirgli di una cosa e quindi non lo so magari è molto simpatico e mi sta molto simpatico ma vorrei aiuti e capire cosa potrebbe dire scozia catalogna sono delle delle entità ticket che cercano uno spazio di autonomia come tanti altri movimenti nazionalisti in precedenza spesso parlano i movimenti e partiti nazionalisti in scozia e in catalogna il linguaggio del nazionalismo classico sono loro problema e non hanno trovato lo spazio per separarsi dal contesto attuale all'interno del quale operano se potessero l'abbiamo visto in catalogna lo farebbero anche domattina se la studia 7 istituzionali e i rapporti di forza consentissero una catalogna pienamente indipendente e in scozia vede vediamo cosa succede se black si va avanti pare che l'opinione pubblica scozzese non sia tanto contenta e si orienti verso lo scottish national party come punto di riferimento quindi vediamo un po che cosa succede quale storytelling e europeo intanto penso che il problema fondamentale vedo due problemi dell'unione europea il primo è che forse ci vorrebbe la costituzione non è trattato di rispondere ma una costituzione vera ampiamente condivisa da tutti forse anche una cittadinanza europea e poi ci vorrebbe la conoscenza delle istituzioni europee allora io faccio il corso di carattere generale al primo anno per la triennale presento delle slide in powerpoint un corso che comincia all'inizio dell'ottocento e finisce al 2019 una delle ultime slide e come funzionano gli organismi europei chi ha il potere legislativo che al potere esecutivo come funziona e si nomina la commissione europea che per il ruolo il consiglio europeo che ruolo ha il parlamento i ragazzi e le ragazze mi guardano come se di parlarsi della costituzione di marte con un'area come dire ma che dice questo e io mi tocca dirgli ragazze ragazzi sottolineate di bene tutti questi aspetti perché se io voglio fare la carogna con voi all'esame vi chiedo come funzionano gli assetti costituzionali d'europa e uno dopo l'altro ci cadono poveretti perché sono anche quelli assetti controintuitivi non rispecchiano il meccanismo fondamentale che noi siamo soliti conoscere c'è un parlamento c'è una maggioranza si forma una commissione perché è vero c'è questa ironica qui ma poi ci sono gli interessi dei 28 stati la commissione deve essere composta con 28 componenti perché ogni stato deve avere un componente dentro della commissione quindi un difetto di conoscenza una mancanza di una costituzione una mancanza di cittadina avanzati una cittadinanza europea e poi forse tutta questa roba qui deve passare non solo sugli organi di stampa deve passare dalle scuole per passare dall università ci deve essere la capacità per ciascuno di noi di sapere al volo che hai un cherchi e turchia tajani non saleri e pensare ma che fattahian in europa ma chi è questo un po d'arco che fa bo no deve essere una roba che ci arriva immediatamente ma lì c'è un processo di formazione attraverso le agenzie scolastiche che è tutto completamente da fare non so se avremo l'energia di farlo collettivamente dovremmo credo perché se è difficile che l'unione europea ha fondi radici nei nostri cuori davvero grazie grazie professore grazie a tutti grazie grazie in questo modo lei
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