Investire al tempo delle Banche Centrali. Sfide e opportunità fornite dalle nuove politiche monetarie
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Investire al tempo delle Banche Centrali. Sfide e opportunità fornite dalle nuove politiche monetarie
Gli autori del libro “Investire al tempo delle Banche Centrali. Sfide e opportunità fornite dalle nuove politiche monetarie”, Luca Bagato e Patrizia Bussoli, in dialogo con Marco Ferrando, caporedattore Il Sole 24 Ore, hanno raccontato e analizzato l’evoluzione delle politiche monetarie adottate dalle varie banche centrali, per valutarne l’impatto sui diversi mercati finanziari.
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Quindi che cosa vuol dire? Aumentando la struttura dei costi e aumentando soprattutto quello che è il costo reale, ovvero il costo reale è quello che ci possiamo permettere che possiamo permetterci effettivamente di comprare oggi rispetto a domani aumentando evidentemente ciò che noi possiamo comprare oggi aumentando i prezzi diminuisce. Quindi che cosa significa? Che questo prima o poi va a ridurre la domanda, ma non solo. L'altro tema importante è quindi un'alta inflazione per tanto tempo soprattutto con effetti di connatura di cui abbiamo descritto va a generare un effetto sulla crescita che tendenzialmente dovrà vedere una riduzione. L'inflazione però viene gestita attraverso anche il tema delle aspettative e quindi ci sono degli strumenti, quelli delle banche centrali che possono andare a correggere o a determinare l'aggiustamento e quindi il tasso di interesse che si alza aumenta il costo di approvvigionamento di denaro. Aumentando il costo di approvvigionamento di denaro intensifica quell'effetto di cui abbiamo detto prima, quindi costa di più in debitarsi, si indebiteranno di meno le imprese si indebiteranno di meno i consumatori. Questo combinato va a generare una diminuzione della crescita, tant'è che è uscito recentemente un articolo importante scritto da Olivier Blanchard da Bernanke, grazie, che proprio qualche giorno fa in cui è stata eseminata la natura di questa inflazione ed è stato chiarito che per poterla gestire, soprattutto perché la politica monetaria va ad incidere sull'effetto di domanda, porteremo per gestire questa inflazione e quindi diminuirla, bisognerà in generare, quindi, comunque una diminuzione significativa della crescita e quindi portare l'economia in una recessione. Quindi per la prima volta si apre, dico questa considerazione perché il titolo del festival è il futuro del futuro, che per la prima volta nella politica monetaria, che è sempre stata abituata a gestire le aspettative di inflazione, per la prima volta si parla di gestire le aspettative sulla crescita e non sappiamo dove va a portare questo effetto, quindi stiamo entrando a mio avviso in un inizio di un territorio nuovo. Questa è la parte, se vogliamo, più generale macroeconomica, per cui l'alta inflazione che peraltro ha già visto il picco quindi gli effetti dell'aumento dei tassi stanno cominciando a lavorare malentamente, per cui abbiamo ancora 4 punti percentuali sopra il target l'obiettivo, per cui significa che rimarremo con i tassi alti ancora a lungo per un po' fintanto che questi effetti lavorano. Però questo è un quadro macroeconomico dove incidono però altre variabili, ovvero non solo la variabile macroeconomica ma anche la variabile per esempio di natura geopolitica. Quindi siamo una parte della natura dell'inflazione che vediamo deriva dal fatto che si è stata creata una guerra quindi è andata una guerra ffettiva e quindi sul campo con tutti i costi che ne derivano, ma poi c'è un'altra guerra molto più sottile che è la guerra tecnologica che mette in diciamo, mette in evidenza le rivalità fra quelle che saranno le future superpotenze del domani e di chi come l'Europa deve prendere una posizione da questo punto di vista. In più l'ultima cosa, l'altra sfida quindi ci sono degli effetti di breve termine che sono quelli di natura economica e degli effetti di medio-lungo termine di natura geopolitica se vogliamo anche l'obiettivo di raggiungimento della sostenibilità che va a incidere sulle scelte di investimento che probabilmente va anche a dialogare con quelli che sono gli obiettivi della politica monetaria andando avanti. Fantastico, una pillola in cui ci hai riassunto un corso di laurea praticamente. Ecco siamo arrivati a un punto giustamente l'inflazione che poi sarebbe anche ovviamente ogni banca centrale ha le sue regole di ingaggio però ad esempio in Europa è l'unico, non parlavamo stamattina è l'unico vero come dire, c'è solo l'inflazione nel mirino della BCE, anche quindi attraverso l'impatto il bersaglio attraverso il quale misura l'efficacia e anche attraverso il quale misura l'utilizzo degli diversi strumenti di cui dispone. Il tema è ovviamente la trasmissione delle scelte di politica monetaria sul sistema economico attraverso ssenzialmente il debito perché poi giustamente si cominciava ad accenare i tassi e quindi entriamo nel campo. Buonasera a tutti, grazie Marco, buonasera a tutti rano anni che volevo partecipare al festival mai avrei pensato di poterlo fare da questo lato quindi sono anche un po' emozionato da questo punto di vista. Il tema grosso della trasmissione è un tema che riguarda due grandi ambiti, il primo è quello della fiducia perché nella banca centrale il sistema ripone una grandissima fiducia fiducia che a volte collima con quello che avviene a volte un po' meno e in questi anni chiaramente abbiamo fatto le spese per certi versi sia sul mercato che come cittadini del fatto che il concetto di fiducia è un concetto ovviamente che dobbiamo considerare come dato bisogna costruirsi solo un po' sul campo e la banca centrale a volte come tutti gli esseri umani anche se un'istituzione comunque ad alto livello fa degli errori. Il caso di inflazione è evidente davanti a tutti. Il secondo punto di vista è il discorso della comunicazione perché tanto è stato fatto in questi ultimi soprattutto 25 anni nella comunicazione della banca centrale ai mercati rendere le parole dei banchieri centrali e di chi lavora per lo staff facilmente digeribili dai mercati nel concetto, diciamo prima, anche di aggiustamento delle aspettative che vanno però di incidere se vogliamo immediatamente a volte in maniera anche un po' erratica sul mercato azionario ma poi scompaiono molto in fretta vanno invece di incidere in maniera meno erratica con effetti lungo termine sul mercato obbligazionario che è il mercato dove viene finanziato chiaramente il debito pubblico che sappiamo tutti purtroppo per quanto riguarda l'Italia ma ormai per tutti gli altri paesi è in netta crescita. Il secondo punto di vista è il discorso della comunicazione quindi per tutti gli altri paesi è in netta crescita. Questi effetti lungo termine sono degli effetti rilevanti perché dall'inizio dell'adozione della politica monetaria non ortodossa quindi parliamo dei quantitativi ISI non è stato facile convincere i mercati che era cambiato qualcosa. La banca centrale europea agisce ma qua è più esperto a Patrizia, comunque agisce per quanto riguarda soprattutto i finanziamenti quindi nel canale corto come chiamano noi tra le banche e la banca centrale quindi più sui finanziamenti il caso dell'LTRO quindi convincendo i tassi a breve in qualche modo lasciando al mercato l'aggiustamento di tassi a lunga. La Fed in realtà ha sempre agito in maniera diversa perché agisce tramite la Fed di New York e direttamente sul mercato quindi esistono operazioni di mercato aperto, di acquisto, di vendita, di titoli per aggiustare l'aspirativa dei tassi mai però neanche la Fed avrebbe pensato per convincere il sistema di cosa fare sulla parte a lunga della curva qui c'è l'aspetto importante il QI non ci sarebbe, almeno nei suoi effetti se la Fed non avesse attuato quasi qualche mese dopo il primo QI, famoso twist cioè un'operazione in cui lei materialmente ha comprato titoli a breve ha comprato solo titoli a lunga e ha venduto titoli a breve quindi ha convinto il mercato che la forza del movimento di trasmissione della politica monetaria era su lungo termine per abbassarne quello che viene considerato il primo rischio che si collega anche all'inflazione quindi tutti noi siamo, soprattutto come italiani abbastanza svegli nel capire che ovviamente i tassi a lungo termine di solito sono leggermente più alti di tassi a breve perché devono in qualche modo compensarci dal rischio inflattivo questa, mettendo insieme prima fiducia, trasmissione, digestione della politica monetaria ha creato per la prima volta un fenomeno che si era già visto, ma non in questi termini perché l'inversione della curva, quindi questo appiattimento costante del primo rischio ha talmente convinto i mercati che alla fine è diventato strutturale la curva ha cominciato fondamentalmente negli Stati Uniti poi in Europa in maniera molto più evidente sulla Germania a trattare i titoli a lungo termine inizialmente allo stesso livello di titoli a breve, ma poi a un certo punto addirittura al di sopra come rendimento di titoli a breve, quindi abbiamo avuto per la prima volta titoli a breve con un rendimento comunque che tendeva a scendere meno del rendimento di titoli a lungo. Questo effetto che è l'errore, secondo me, l'errore perché è un eccesso di fiducia e non bisogna mai portare il mercato a pensare che tu riesci a controllarlo in maniera totale, perché il mercato è un mercato chiaramente che cerca sempre di capire dove tu hai fatto l'errore, il mercato degli investitori purtroppo non è il mercato dei trader, i trader sono persone che tendono a cercare l'errore e quando lo trovano lo sfruttano. Io vengo da quel mondo per cui posso dire per esperienza personale che per 8 anni della mia vita ho cercato gli errori e lo trovati anche. Quindi la correzione di quell'errore, poi, della macchina centrale crea esperienza però costa. L'errore dove è stato? Non ne sbagliare le aspettative di inflazione, ma ne comunicare al mercato che erano temporanee e quindi nel concetto di fiducia lasciare scoperta la parte lunga della curva. Il mercato per difendersi a quel punto ha dovuto ntrare in gioco e difendere dove aveva i grossi investimenti cioè sul lungo e ha scaricato pesantemente sul breve tutta questa incertezza, perché da qualche parte un vaso comunicante doveva entrare. Il fatto di avere rialzio dei tassi o rialzio della spiaggia di inflazione tutti giocati sul breve ha creato per l'economia un corto circuito, perché è ovvio che sul breve abbiamo il grosso dei nostri finanziamenti, finanziamenti per comprare le macchine nuove, per comprarsi magari qualche case inizialmente che se poi uno cerca di aggiustarlo sul lungo termine però il breve è quello che fa l'effetto oltretutto ha colpito in maniera particolare l'Europa perché l'Europa aveva una politica monetaria ancora oggi molto incentrata sul breve termine. Quindi non stiamo parlando di istituzioni che non sbagliano, stiamo parlando di istituzioni che spesso sbagliano e devono aggiustare in qualche modo il tiro, che fanno esperienza sul campo questa esperienza al mercato ogni tanto costa. Quindi nella trasmissione della politica monetaria 10 più durante il QI 4 e mezzo, possiamo parlare di vuoti universitari, insufficiente durante il QT perché non puoi annunciare il QT rialzare i tassi e lasciarti scappare l'effetto più pericoloso che è il breve. Pensate che la curva era vista in inversione prima che succedesse questo caso recente. Comunque queste probabilità sono nei Paesi emergenti perché solitamente quello che succede a un Paese emergente è prima di defaultare. L'Argentina, tipico caso anche recente perché abbiamo vissuto già nel 2017 fino a 2019, nei momenti in cui ha cominciato a annunciare che non pagava più le cedole è ovvio che diventava pericolosa nei primi due anni, ma poi uno diceva che interverrà a fondo monetario, ristruttureranno e il lungo si aggiusta da solo. La situazione di curva vista anche in Grecia ad esempio nel 2011 è un segnale di instabilità e questa instabilità secondo me potrebbe essere evitata. Grazie, ecco prima poi di aprire sarebbe bello credo raccogliere anche domande insomma ci sono un sacco di sottotemi che meriterebbero di essere approfonditi, ancora due questioni che non possono essere non trattate anche perché noi stiamo facendo il clima in cui avviene questa nostra conversazione siamo a Trento, è uscito il sole, siamo in questa bella sala tradisce e è troppo rare fatto rispetto invece al clima in cui avvengono le cose di cui stiamo parlando, perché comunque siamo in una fase macro assolutamente inedita piena di insidie di punti di domanda giganti basta pensare ad alcuni indicatori rapporto della finanza rispetto al PIL al rapporto del debito globale abbiamo una serie di macini sulla testa che non si erano mai visti prima d'ora quindi comunque non stiamo parlando di scacchi ma stiamo parlando di schemi che se saltano ne paghiamo tutti letteralmente le conseguenze dall'altro su mercati ormai così tecnologicizzati che tutte queste operazioni insomma i tempi di trasmissione di un errore piuttosto che un meccanismo di causa e effetto sono immediati, ce l'abbiamo visto negli Stati Uniti con la crisi delle banche basta che sul social uno che ne sa più degli altri dica non mi fido più della mia banca e in un attimo quella banca viene svuotata d è veramente un attimo quindi anche pensiamo basta, quindi Patrizia tema che voi affrontate magistralmente delle armi non convenzionali comunque noi ci troviamo in questa situazione perché nei tempi recenti sono successe tutta una serie di cose che ci saremmo risparmiati dalla pandemia in avanti dalla pandemia la guerra con tutto il resto in mezzo prima arrivavamo da una fase invece di grossi problemi che si erano accumulati che avevano spinto il destinatelo della vostra dedica al famoso whatever it takes cco, adesso il tema è si sono usate armi convenzionali che poi sono diventate ormai non più non convenzionali dobbiamo uscirne allora questa è una domanda complessa faccio un passo indietro a se mi concedi nel senso che nel momento in cui ci siamo trovati durante la grande crisi finanziaria e partiamo poi dalla situazione europea dove di fatto il stress sul settore bancario arrivava dal rischio di non sostenibilità del debito pubblico perché il settore bancario era il maggior detentore dei debiti pubblici e quindi se fossero saltati i debiti pubblici in particolare il debito pubblico del nostro Paese saltava il sistema bancario, saltava proprio tutto il Paese quindi di fatto ra necessario dare una credibilità alla politica monetaria uropea, cioè una politica monetaria unica e quindi l'Europa che è basata su un principio di sussidiarietà che si riflette anche nel concetto di politica monetaria doveva dare la prova che l'euro non era uno scherzo e non era tempo determinato ma era un qualche cosa di irreversibile e quindi da questo punto di vista la necessità che venisse considerato le operazioni che potevano essere messe in campo compatibilmente con quello che è il mandato della banca centrale perché questo è l'altro tema delicatissimo il mandato della banca centrale europea a differenza di quella della Federal Reserve prevede che non si possano comprare i titoli di Stato dei singoli Paesi sul mercato primario perché significherebbe che si va a finanziare la spesa pubblica di un singolo Paese quindi questo qui è un limite importante da rispettare che però è stato magistralmente gestito per far intervenire poi la banca centrale nell'acquisizione dei titoli sul mercato secondario quando in più banca centrale europea rispetto alla Federal Reserve prende un'altra non solo lavora sul mercato dei titoli in maniera diversa e dovrà aspettare il 2016 per di fatto mettere in pista il quantitative easing con un programma ufficiale che è l'Asset Purchase Program prima l'ha fatto in maniera un pochino più parcellizzata e lavorando sul concetto di meccanismo di trasmissione della politica monetaria ovvero quale è stata l'intuizione di Mario Draghi e del suo staff perché dietro c'è stato effettivamente un lavoro di squadra importante di andare a dare liquidità alle banche come comprando i titoli che avevano in pancia le banche che non trattavano perché in quei giorni anche io ero sul mercato non potevi trattare un titolo di stato cioè quello che tu pensavi essere la cosa più liquida non aveva mercato, quindi è andato a dare fiducia per cui è andato a comprare questi titoli trasformare questi asset quindi ha lavorato sulla parte delle attività del bilancio delle banche, ha trasformato i titoli di stato in liquidità, quindi ha dato fiducia al mercato, ha ridato l'infavitale alle banche in più la seconda cosa che ha fatto è che ha portato i tassi di riferimento oltre lo zero area in cui la Federal Reserve ha deciso di non andare per esempio l'ha fatto soltanto Benko Japan Banca Centrale Europea ha deciso di andare lì per incentivare un'attività poi di prestito per far confrontare le banche con il vero valore ed uso del denaro che avevano a disposizione quindi per poterlo rifarluire nell'economia per cui secondo me c'è dietro un principio importante che questa operazione seppur rischiosa, perché era un certo territorio, un territorio non conosciuto per cui ci si è avventurati non c'erano piani B ci si è presi un rischio importante, però io credo che il rischio fosse bilanciato dal principio che lo animava cioè la finanza è a servizio dell'economia deve sviluppare lo sviluppo, scusate il giro di parole, animare lo sviluppo incrementare lo sviluppo economico quindi era un rischio bilanciato da un principio che doveva essere poi realizzato quindi questo è secondo me l'altro pezzettino importante che ha significato rimettere in circolazione tanta liquidità nel sistema la fiducia alle persone che le cose potevano funzionare per ridefinire gli obiettivi che cosa però questo ha significato? ha significato due elementi importanti 1. il bilancio delle banche centrali è cambiato per dimensione e per composizione giusto per i riferimenti, prima del 2007 il bilancio di una banca centrale era praticamente la dimensione di quello della Federal Reserve era di 800 miliardi adesso siamo a 8500 trillion siamo arrivati a circa il 30% del PIL in termini di dimensione prima cosa dimensione composizione, la composizione prima della grande crisi finanziaria era fatta di titoli che avevano una scadenza sotto i 12 mesi che aveva un presupposto e un'implicazione sul funzionamento del mercato finanziario a cui Luca faceva riferimento prima. Se la banca centrale fa operazioni di mercato aperto con i titoli a breve termine significa che lascia al mercato la decisione del passaggio sulla parte a lunga quindi è come se ci fosse stata una definizione di campo di azione. Banca centrale lavora sulla parte breve della curva e ti definisce o ti dà la modalità di definire i prezzi dei titoli fino alle scadenze di due anni, oltre quello va al mercato invece con la grande crisi finanziaria visto che nessun titolo trattava, che cosa fa? compra, indipendentemente dalla scadenza, per cui si va a prendere un ruolo di essere il compratore marginale dei titoli di stato, l'ha fatto la Federal Reserve l'ha fatto anche la banca centrale europea. 30% dei titoli di stato è nelle mani delle banche centrali che sono un gestore molto diverso dal gestore che c'è sul mercato perché non fa trading, ma si chiama in gergo buy and hold quindi non soltanto la composizione quindi quello che si chiama tecnicamente la duration del portafoglio, qual è la durata media dei titoli che sono nel portafoglio ma la decisione importante sarà che cosa fa quando scadono questi titoli, se le reinveste oppure no, quindi qui arriviamo all'oggi perché ci siamo trovati a gestire un aumento di inflazione con strumenti completamente diversi, prima l'inflazione veniva gestita solo con l'aumento dei tassi, l'aumento dei tassi andava a ridurre liquidità, maggior costo per le banche, maggior costo di finanziamento per imprese consumatori, semplice perché oggi non funziona così e qui se vogliamo c'è la grossa differenza tra FED e BCE forse l'errore della FED possiamo permettere questa considerazione che poi è facile dirlo quando non ti trovi ovviamente a prendere delle decisioni ntri in un mercato in cui il bilancio è così grande ma significa che la quantità di riserve sul sistema bancario è enorme le banche non solo, la dimensione del settore finanziario, tu stavi cennando prima questo tema è cambiata strutturalmente, oggi pesa il 33% circa del PIL quindi la domanda è, gestire l'inflazione oggi, mi basta solo toccare i tassi di riferimento lascio tutto il resto fermo oppure, come ha pensato la FED, devo tornare a un mondo pre-crisi ovvero alzo i tassi e meno riserve nel sistema, qui c'è stata mentre Banca Centrale Europea ha deciso vado per gradi e testo passo a passo alzo prima i tassi continuo a reinvestire tutto ciò che scade FED ha detto, no, alzo i tassi contemporaneamente non reinvesto, che vuol dire fare due operazioni allo stesso tempo aumentare il costo del denaro ma il contempo a non reinvestire significa ridurre le riserve nel sistema in altri sensi, vuol dire che le attività del bilancio delle banche diminuiscono quindi, che cosa hanno combinato? hanno diminuito il valore dei titoli perché se i tassi alzano i prezzi scendono ma il contempo, la parte di liquidità gliela pure è diminuita quindi ha un effetto esponenziale che insieme va ad aumentare anche il costo di finanziamento al contempo per cui un effetto restrittivo enorme che ha prodotto degli effetti pericolosi che sono andati a toccare il tema della fiducia la gente non si fida più, sai che cosa? tolgo i soldi dalle banche ssendo le banche centrali avendo stabilizzato il sistema nel momento in cui tu togli questo effetto è chiaro che comunque il tono muscolare dei soggetti si era comunque un po' ridotto quindi le banche fallite americane o quasi fallite ne sono una prova scusami, l'unica considerazione che diciamo che secondo me è da mettere sul tavolo ma se il sistema è così complesso perché toccare le riserve? oggi la domanda è qual è la composizione la dimensione ottimale di un bilancio in una banca centrale perché il sistema possa funzionare in maniera più tranquilla possibile poter gestire l'aumento dell'inflazione senza andare a creare eccessi di restrizione? infatti ieri la Guard ragionava su una necessità di combinare, di armonizzare le varie leve una sostenitura sulla dimensione europea perché non è sempre nella idea che a Draghi lo sottolineate noi adesso riavvolgiamo il nastro ci sembra tutto semplice quindi Draghi si prende un rischio quando ci chiediamo a che punto sarà la costruzione del cantero europeo in realtà tutto questo ha fatto apposto delle basi che non saranno più smontabili perché non poter gestire quelle crisi non smonterà mai è chiaro che c'è ancora molta strada da fare ma questo è nei fatti un ultimo passaggio prima di aprire le domande tanto non avete programmi per la serata noi andiamo avanti fino verso le 9 guardando avanti perché noi qui ci siamo concentrati sul compito quindi di difendere il sistema abbiamo di fronte delle sfide che richiederebbero attori che giochino in attacco quindi pensiamo tutto il tema ISG viste le difficoltà a giocare in difesa chiedere troppo pensare che le banche centrali possono giocare in attacco farsi promotrici di scelte sono strutturali e anche di rilevanza politica? non è chiedere troppo il problema è quanto il sistema si è a suo fatto qualcuno diceva il sistema è drogato in realtà non è drogato dalla liquidità è drogato dalla fiducia perché se c'è troppa fiducia nella banca centrale penso che lei non faccia mai perdite allora i 100 miliardi di trasferimento in sterline quindi l'imprevisto la loro perdita può diventare devastante per le banche regionale americane che non si coprono dai rischi perché stai creando un sistema che è fragile per definizione non è che ci si copri dei rischi spendendo perché piace coprirsi dai rischi o perché è bello giocare con i derivati l'uso dei derivati non è solo speculativo quando hai un tasso a breve che da 0% ti passa al 4% sono dolori se non sei una banca che gestisce miliardi di business se il sistema si in qualche modo intimorisce nel cercare soluzioni diverse aspetta che la soluzione della banca centrale poi è il compito della banca centrale e è ragione Marco passare in attacco quindi il compito è nel finanziamento questo climate change che sa cuore a tutti perché le conseguenze della mancata attenzione sono evidenti, ormai le abbiamo qua basta vedere l'ADIGI stamattina una cosa che non ho mai visto neanche come persona l'ADIGI è così carico, è marrone per cui è evidente che c'è qualcosa che non funziona il finanziamento dovrebbe passare per vari strumenti lo strumento preferibile dovrebbe essere quello di capitale il finanziamento passa spesso poi per i mercati obbligazionali i mercati obbligazionali devono essere incentivati ovviamente ad avere nei titoli legati poi a DSC un approdo che anche in questo caso non deve essere per un approdo ritenuto eccessivamente sicuro perché altrimenti come è successo le due grandi delusioni se volete 2022, sono uno che i tassi si possono muovere e anche tanto che chi non ha fatto il mio mestiere non si ricordava più del movimento enorme allora del cosetto pre-emptive strike di Greenspan che tutti dicevano no ma Greenspan una persona che farà poco, 320 punti basi in un anno ho visto trader di grande valore di esperienza piangere sul desk perché le perite avevano superato di centinaia di milioni di dollari in banche comunque dove non eri selezionato per essere un bagnellino il secondo punto che anche tutto lo sviluppo soprattutto la parte ABC che è quella che comunque aiuta molto nell'introduzione dei green bond purtroppo è passato il secondo piano quindi anche questo mondo ha in qualche modo un po' deluso agli investitori però attenzione siccome facciamo tutti esperienze sul campo sono esperienze probabilmente negative per un po' di tempo ma torneranno ad essere positive perché è un canale di cui le banche centrali hanno assolutamente bisogno però devono mettersi nell'ottica di renderlo più instabile allora il vero punto qua purtroppo non è comunicare meglio a volte rendere le cose un po' magari meno sicure perché se io assicuro un sistema, il sistema molto affiduci in me, il sistema crede che quello che io sto facendo ha valore quindi non farà mai perdite, se io dico a un investitore che se investe su questo titolo azionario guadagnerà il 200% lui sicuramente comincia a cumulare su quel titolo queste cose non sono secondo me non sono secondo me parere nelle corde di una banca centrale che deve gestire chiaramente miliardi di rischi miliardi probabilmente anche di futuri rischi non solo correnti e quindi devono passare in attacco sì ma creare l'occasione per cui la famosa mano invisibile di Andrew Smith ntra un po' sul mercato, come lo devono fare non lo so non sono per fortuna nella loro posizione però ti direi che se fossi al loro posto consiglierei o meno opportunisti nel senso che magari si può pensare a una diversificazione di portafogli e di messaggi quando le cose sono più interessanti, adesso era un discorso che andava fatto adesso discorso a copertura dei titoli famosi di inflation link o di ESG sto fatto in un periodo in cui i tassi erano troppo bassi per reggere poi l'urto e qua concludo pensate che sul mercato anche di inflation link sono titoli che vengono regalati, ovviamente uno ha una copertura dal disco di inflazione ma parte da una cedola molto più bassa il mantra che avevamo tutti ma che i nuovi trader purtroppo si sono dimenticati perché sono troppo giovani ra quando l'inflazione sale con un titolo di cedola molto alta perché la cedola alta è un ombrello contro l'inflazione tu hai mano al titolo che è la cedola più bassa del mercato sicuramente perdi, però purtroppo questo è mancato nei grossi gestori e non solo negli investitori privati questo è un po' come visione che manca ai centrali che non sono riusciti a vertire perché anche per loro la situazione è un po' scoppiata in mano dovevamo far tutti un po' di esperienza tenere conto che purtroppo non sono istituzioni infallibili questo è un problema perché nel tempo si rappresenterà qualche altra occasione in cui faremo esperienze insieme a loro, quindi il concetto è avanzare per gradi, quando le cose sono troppo belle solitamente si dice durano poco mi posso permettere un corollario di quello che diceva Luca dove andare nella zona di attacco secondo me ci sono due aree su cui bisogna fare delle riflessioni aggiuntive la parte di sostenibilità ti trasporta due concetti uno il concetto di profitto, il concetto di profitto cambia completamente non è più squisitamente un concetto di profitto economico soprattutto non è più squisitamente un concetto di profitto economico di breve termine questo è l'altro la dimensione importante per cui è ridefinire il concetto di profitto che deve internalizzare i costi di certe attività, come certe attività produttive quindi questo deve essere messo insieme quindi la banca centrale non si deve limitare soltanto a pensare all'inflazione di breve ma una dinamica di inflazione ma di rischio di crescita sul medio lungo termine che significa portare appunto aiutare il mercato finanziario a ragionare non più squisitamente sul breve termine questo secondo me è la grossa sfida che permetterebbe allora sia i capitali di lavorare e di andare a finanziare i progetti nel medio lungo termine Luca faceva riferimento al tema dell'inflazione della cedola di inflazione, ci dobbiamo inventare un nuovo concetto di rendimento che è il rendimento ESG diamogli un'identità di rendimento questa secondo me è la nostra sfida che allora permette di dare una dimensione economica a un progetto che è nell'interesse di tutti ragionare più sui ritorni che sui rischi che ci prendiamo molto interessante questioni, domande stiamo veramente mettendo le mani del motore chiediamo solo la microfono così che voi avete parlato ho sentito sono arrivato adesso dunque voi avete parlato di politica monetaria molto restrittiva da parte degli Stati Uniti dalla Fed e invece più moderata più frena frizione dalla parte della BCE allora mi può dire qual è la differenza a livello di tasse di inflazione sia a Corre sia l'altro negli Stati Uniti d'America qua ad aprile con chi ha giovato di più e chi di meno prima cosa, seconda cosa non è più un'inflazione da costi né interni né esterni perché le materie prime si sono abbassate, il gas si è abbassato all'interno per quanto riguarda i costi del lavoro sono rimasti uguali quindi non è più un'inflazione neanche da domanda quindi è un'inflazione da markup come la risolviamo? il garante dei prezzi cosa sta facendo? punto di domanda, perché noi vogliamo fare la spesa sappiamo che basta andare nella bollettina BCE, andare a vedere guardare nella famosa calcolatrice vedere che l'Italia su due settori il settore alimentare sconta il 13-14% di inflazione, poi nel settore altri settori meno, però nel settore alimentare dove facciamo la spesa costa molto per noi consumatori il garante dei prezzi la commissione sta distribuita grazie, allora per sincerità è un discorso che abbiamo affrontato oggi a pranzi, ho detto sempre che nel passato diceva la polizia non aria e non ha funzionato durante il passaggio dell'euro, non ha funzionato neanche adesso le do ragione da questo punto di vista, c'è una diversa percezione dell'inflazione di ognuno di noi l'economia non è come viene rappresentata spesso non è solo un fatto di numeri, di curve è un grande, secondo le grandi, disciplina sociale perché in mezzo ha le aspettative, le aspettative sono disciplina sociale, uno di noi fa la sua esperienza, c'è chi prende di più il treno e dice no, il treno mi ha dato solo di un euro c'è chi però magari deve usare la macchina, dice cavolo questo mese la benzina mi è salita il gasolio a 1,7, no ha sceso 1,6 faccio il pieno, compro le taniche, poi torno a 2, oddio che oscillazione che c'è purtroppo è un'esperienza personale deve essere in qualche modo controllata, sicuramente l'Europa nella sua frammentazione controlla meno rispetto agli Stati Uniti ha un vantaggio l'Europa che è molto più rigido, ma qua lascio poi a Patrizia che conosce l'Europa meglio di me, l'America da mio punto di vista è un mercato un pochino più guidabile ha un problema, il problema americano è che secondo me a parere loro mischiano invece tutte e due domande dell'inflazione l'America purtroppo c'è sia inflazione da domanda che da offerta d è vero che l'America sia un po' instupidita se mi concedete questo termine, perché ultimamente ha guardato solo l'inflazione che arrivava dal campo tecnologico siccome scendevano i prezzi dei PC e dei device per loro l'inflazione era sotto controllo, quando in realtà il sistema stava già segnalando ad esempio che i pneumatici ad esempio, una delle cose che viene più utilizzato in America erano salite già del 45% del 2021 nessuno si è raccordo di questa cosa il problema del climate change, i pneumatici riciclati il fatto che c'era la Cina comunque in competizione l'America mi sembra abbia cambiato anche la dimensione per cui per i camion veniva chiesto dimensioni diversi, erano già saliti tant'è che a un certo punto abbiamo avuto, senza che ci fosse ancora l'inflazione se vi ricordate, il problema con il Covid dei famosi autisti dei camion che non è che sparivano perché c'era solo il Covid sparivano perché economicamente non c'era più sufficiente domande in realtà ridurre il leggerimento a domande che loro sono saltati in aria i segnali c'erano già, io lo devo perfettamente ragione purtroppo, siccome una scienza imperfetta anzi non è neanche una scienza, in realtà è una disciplina molto prima sociale andrebbero monitorati tutti i vari settori purtroppo non siamo in un'economia di Stato per cui non si riesce a controllare in realtà i prezzi dico purtroppo o nel bene o nel male della cosa qui deve essere il sistema che si aggiusta in realtà ha creato per la prima volta una tale barriera questo aggiustamento, che quello che è avvenuto dopo era un'altra cosa purtroppo ha escluso quell'attività anche in competizione tra di loro che in qualche modo tenevano i prezzi bassi e ce li ha in qualche modo già mossi prima, poi la storia dell'Ucraina dell'energia sicuramente ha accelerato, ma qualcosa ra già cambiato prima, ci si è accorto, le spese mediche rano salite in maniera assurda i voli, tutte le compagnie low cost che sono di colpo sparite, sono ricomparse altre compagnie con dei prezzi dei voli che addirittura le dico anche noi per lavoro non possiamo più prendere cioè può una società non potere più mandare i propri dipendenti in giro per lavoro perché non si può più permettere dei voli sono dei segnali questi qua, che io onestamente mi ricordo di aver visto solo a fine anni 80 perché ho iniziato come stegistico, prendo lì i primi anni 90 che sembrava un'economia però rispetto a quella di oggi molto più fragile, purtroppo l'esperienza 32 anni dopo ci ha ripresentato lo stesso conto, erano impreparati quindi sono d'accordo con lei, bisogna cercare di capire come controllare meglio questo l'aggiustamento dei consumi aiuta assolutamente è la domanda che è giusta l'offerta alcuni stati stanno rimando contro la politica perché stanno facendo politiche espansive di bilancio e quindi più soldi è confused Patrizia prima della tua domanda volevo sapere se c'è della tua risposta se c'erano altre domande richieste io volevo chiedere questo non avete l'impressione che questa inflazione sia stata creata anche dagli stati e dalle banche centrali che hanno messo troppi soldi in tasca i consumatori in America spedivano gli assegni d'Italia quindi si è stata un po' creata da questo poi le banche centrali che comprano titoli di Stato come se non ci fosse un domani la seconda domanda molto sinistra è questa io non riesco a capire come mai una banca centrale possa andare in perdita nel senso che la banca centrale teoricamente crea tutto il denaro che vuole e non ha mai problemi questo è il tema di un seminario momeridiano come funziona raccogliamo un po' di domande perché in teoria il tempo sarebbe già finito c'erano altre mani alzate e forse una lì vero? la mia domanda è un po' diversa seguo con un po' di apprezzione da tempo quello che va dicendo Nouriel Rubini sulla dimensione del debito globale pubblico e privato che può portare a una crisi secondo lui certamente le ha azzeccate tutte a portare a una crisi diciamo che ha intuito certi andamenti, qualcuno in pieno forse non è che io sia un esperto però ho notato che in genere ci arriva vicino ha in mente un crash notevole proprio per questo accesso di debito volevo semplicemente avere un vostro commento sulla possibilità che ci accade grazie, un'altra domanda qua Olivier Blanchard a novembre del 2022 ha suggerito di buttare via il termometro perché non funziona più il target inflation al 2% lo verrà fatto perché che relazione c'è tra l'aumento dell'inflazione, la repressione finanziaria la riduzione del debito su base reale grazie domandire così, altre? buonasera, avete parlato dell'esigenza di capire qual è la dimensione ottimale delle banche centrali volevo sapere se ci fossero degli studi dietro in questo momento o comunque se vi è un orientamento grazie Patrizia, liquidità, debito come è possibile che vada imperita al termometro le dimensioni ottimali? rispondo alla domanda del signore sul tema dell'eccesso di liquidità se effettivamente è stato sufficiente per generare un effetto domanda questo non c'è una risposta tecnica alla sua domanda anche perché di fatto è stato generato un grandissimo esperimento da questo punto di vista da un punto di vista proprio tecnico in questa storia economica nel momento in cui i tassi sono andati a zero l'idea è stata di spostare la curva dell'offerta di domanda a destra fintanto che la paura si fermasse quindi l'obiettivo era limitare l'effetto paura senza chiedersi effettivamente che cosa avrebbe potuto generare perché era ferita nella sua essenza come si potesse effettivamente riprendere poi come un grande malato che è stato con la bombola d'ostigeno per tanto tempo non era chiaro, in più quando stava recuperando di fatto è stato colpito ma non stava recuperando molto bene perché una cosa estremamente interessante che anche sui mercati non è stata tanto seguita il funzionamento dei mercati obbligazionari americani aveva dato dei grandi segnali di disfunzionamento quindi nel momento in cui c'erano i primi accenni di aumento dei tassi perché si stava recuperando l'economia quell'eccesso di liquidità non tanto aveva generato un aumento della domanda ma dei meccanismi di adattamento non controllati che potevano diventare perversi all'interno del sistema quindi pensare che l'inflazione sia figlia dell'eccesso di liquidità forse è forte, ma mi riporta la domanda della dimensione ottimale perché il meccanismo di funzionamento finanziario è molto più articolato e complesso rispetto al periodo precrisi finanziaria per cui se al momento, a mia conoscenza però non voglio essere il riferimento quindi probabilmente c'è mia ignoranza non ci sono studi specifici sul tema dell'ottimalità del bilancio, però questi segnali che infatti proprio prima della crisi del Covid è cosa che la Fed aveva già dovuto intervenire per ridare liquidità nell'agosto 2019 settembre 2019 con l'avvento del Covid ma eravamo in Cina, non era ancora arrivato in Italia nella sua forma di rompente ra fine gennaio 2020 la Fed interveniva perché c'erano dei malfunzionamenti sulla liquidità dei treasury quindi c'era veramente un problema tecnico per cui queste due elementi a mio avviso richiedono veramente un parecchio approfondimento da un punto di vista di ricerca io mi sento perché è una cosa che mi diciamo sempre seguito Luca lo sa, il tema che sollevava il signore sul tema del debito presente nell'economia giusto per dare dei numeri la dimensione nei vari paesi sviluppati della quantità di debito che c'è quindi debito originato dalle famiglie originato dalle imprese originato dal sistema bancario originato dai governi si attesta circa il 375% del PIL quindi siamo in situazioni economiche di paesi super indebitati in varie forme se guardiamo cosa è successo dal 2000 ad oggi 2000 è scoppiata la bolla del consumo privato quello si è cominciato a ridurre nel 2000-2002 debito corporate debito aziendale che salta 2007-2008 debito del consumatore soprattutto il debito sui mutui che era diventato anche quello esagerato dopodiché siamo entrati in Europa non tanto quanto debito c'è ma la composizione del debito che cosa mi va a finanziare quindi secondo me la domanda delle istituzioni quindi la domanda per la banca centrale che si va a comprare degli asset quali sono gli asset che devono finanziare l'economia quindi è un concetto di capitale distruttore di capitale dell'economia concedetemi, c'è poca riflessione aggiungo due cose, un po' è effettivamente a liquiditapo aver creato inflazione per i noti canali ma soprattutto perché crea un effetto perverso sul risparmio alla fine il silos degli asset finanziari degli asset reali è lo stesso, quindi l'errore è stato non pensare che ci potesse essere inflazione sugli asset finanziari ma quando Wall Street ti sale del 300% quindi hai un risparmio eccessivo che sta facendo salire per domanda gli asset quando quel risparmio esce potrebbe produrre qualcosa sui consumi non siamo sicuri di aver visto questo effetto sui consumi però guarda il caso negli Stati Uniti che comunque sono quelli che hanno tirato più la volata ffettivamente una correlazione tra fuoriuscita degli investimenti azionari e inflazione c'è stata nel 2022 quasi in maniera totale è certo che tutto quello che si è perso poi a livello istituzionale è stato in parte recuperato solo da minima parte dal grande approdo privato perché adesso i Stati Uniti come successo da noi hanno privati che comprano azioni e obbligazioni per quanto riguarda la dimensione del debito ffettivamente i grandi studi non ce ne sono, è un fattore nuovo c'è qualcosa che ci riporta al Giappone perché aveva avuto qualcosa di simile rimane sempre una lost l'altra domanda è quella del signore che era sul tema del target di inflazione innanzitutto il target di inflazione la fede l'aveva già mutato l'è passato inosservata questa cosa perché quando ho introdotto il famoso Fiat che per noi è facile da ricordare il flexible inflation adjusted target un'altra cosa che i media non ha riportato perché la fede non ha sottolineato non c'era solo un target di inflazione a 2% c'erano i 3 anni con cui dover rientrare che sono più o meno canonici e standard sia per la BCE che per la banca di Aguilterra che per la fede, la banca di Aguilterra addirittura poi ce l'ha politicamente come atto con il Fiat nel famoso Jackson Hole delle estate del 2020 quando l'inflazione comincia a comparire il mercato lo vede cosa è successo recentemente per effetti di trasmissione che se voi guardate l'inflation target è cambiato nel 2020 e la fede diventa più flessibile 2021 l'inflazione compare, 2022 la deve correggere siamo nel 2023, sono passati 3 anni qual è la parte di curva del settore americano che risente dell'obiettivo a 5 anni? il settore di curva che è salito di più in America è 2 anni, perché i trader hanno cominciato a rileggere sono persone esperte, sono andati a trovare il cavillo i 5 anni, hanno fatto 5-3-2 e io ho distrutto 2 anni quindi non solo c'è un effetto di trasmissione su 2 anni perché 2 anni è la parte breve più liquida ma anche perché rientra nell'aggiustamento del flexible inflation adjusted questo è un segnale di quanto può diventare distorgente perché il problema non sarà per i prossimi 2 anni il problema è cosa succede nel 2025 quando dovranno riaggiustarlo per altri 5 anni perché se l'inflazione a quel punto non è scesa la trasmissione sulla curva sarà sulla parte lunga lì saranno loro, perché per la prima volta si ribalta tutto il loro schema che fino ad adesso è funzionato perché 5 più 5 fa 10 e qualsiasi trader direbbe allora per i precedenti 5 anni mi ho sbagliato quindi il problema non è che in questo momento il mercato è in contrasto con la Fed perché il target non l'ha in qualche modo visto, è in contrasto con la Fed perché il mercato ha l'idea che a quel 2% non ci arrivi se in più la Fed lo aggiusta verso l'alto il mercato parte e lo aggiusta subito, a quel punto avremo tassi strutturalmente vicino a due cifre, vi dico non sarebbe impensabile andare a pensare a un 10% ma a quel punto torniamo agli anni 90 nostri quindi è una situazione italiana giocata con tassi al 15-16% signori se ricordate l'unico modo per sopravvivere ra svalutare la lira, allora col punto dobbiamo pensare che il sistema US entri in una condizione in cui svaluterà costantemente il dollaro creando un casino, scusate il termine geopolitico se già non ce n'è abbastanza adesso, ancora più determinante allora torniamo all'altro aspetto, quando il dollaro ra così in difficoltà, guarda caso è 71 quando la Fed sgancia il dollaro dal loro dal 71 al 74 produce forse il più grosso caos finanziario, e allora signore la storia si ripresenta un'altra volta, quindi sarà difficile per loro affrontare questo aspetto, perché probabilmente è il loro incubo, è il periodo più nero il 71-78 è il periodo più nero, non tanto perché non riescono a gestire l'inflazione la prima volta, ma è la seconda volta che li distrugge, e la seconda volta è stata la guerra iran-irac perché l'Iran-Iraq per la prima volta pone un vero problema al petrolio mondiale, il petrolio salta in aria lo farà fino all'80, e l'80-81 sarà una delle eccessioni più violente negli Stati Uniti poi gli cambia tutto, e li arriviamo noi come trader, da metà, diciamo fine anni 80, inizio 90 non c'è nessun trader in questo momento sul mercato che abbia gli esperienza di fin anni 70, inizio 80, ormai è avanti con l'età, e questo è l'altro aspetto sociale come dice Woody Allen, il mondo è fatto da un sacco di esperti ma ogni tanto qualcuno schiaccia un bottone, e quegli esperti spariscono l'unica battuta relativa a quella domanda non dimentichiamo un cambiamento importantissimo perché la regolamentazione è andata a toccare proprio il sistema bancario, oggi dove sono gli asset è tutta invece, tutta la parte degli asset gatherer, tutta la parte dell'asset management quello è il meno monitorato qui apriremo, epidemiologicamente segnalo che non si è parlato di cripto che è interessante, l'anno scorso ne avremmo sicuramente avuto invece quest'anno no, allora io vi ringrazio c'è una metafora che voi utilizzate più volte, e dite chi avrà la pazienza di seguirci nella lettura del libro forse riuscirà a vedere e soprattutto a leggere i nuovi spartiti musicali dei maestri d'orchestra ovvero a farsi un'idea più precisa di quali sono gli strumenti che le banche centrali e i mercati finanziari potrebbero ancora suonare rispetto a quelli che meglio cambiare o sostituire questo conferma che voi avete un'idea più che aperturista sulla politica monetaria conferma anche, direi che anche il dibattito anche l'interesse che ho percepito ci fa capire che probabilmente la politica monetaria è l'ultima politica che c'è rimasta nel senso che quella che non è ostaggio di consensi calcolati quotidianamente questo probabilmente ci dice anche che riguarda chi si trova a guidarla ma anche comunque a costruire la società che poi l'ecosistema su cui interviene quindi effettivamente credo sia un invito un po' anche a stabilizzarci tutti a capire che succede anche minimamente ad agire di conseguenza l'invito a non ragionare sul breve non è immediato soprattutto nel momento in cui i prezzi volano però è l'unico modo per non farsi prendere probabilmente dal panico o dall'ansia che questo genere di musica che va in onda in questo momento trasmette. Grazie agli autori, grazie a voi buona serata Grazie
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