Quale nuova architettura fiscale per l’unione europea?
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Quale nuova architettura fiscale per l’unione europea?
Quali regole fiscali per l’Unione Europea dopo la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita? L’alto livello del debito pubblico accumulato durante la pandemia rende impossibile ripristinare le vecchie regole. Come passare da regole rigide a standard qualitativi di sostenibilità del debito? E quale orientamento per le politiche fiscali nei prossimi due-tre anni? http://www.festivaleconomia.it
eccoci qua buonasera buonasera a tutte ea tutti i benvenuti a questo incontro dal titolo quale architettura fiscale per l'unione europea l'ospite è uno di quelli che non avrebbe bisogno di presentazioni in generale è tanto più qui al festival dell'economia festival che è stato arricchito più volte dalla sua presenza però vale comunque la pena ricordare o che olivier blanchard senior fellow presso il peterson institute of international economics e professore merito alle mighty di boston di cui è stato anche capo del dipartimento di economia fino al 2015 è stato chief economist del fondo monetario internazionale ha ricoperto il ruolo di componente del consiglio di amministrazione della econometrics aiti membro della american academy of sciences e past president dell'american economic association è anche un autore prolifico un'intera generazione di economisti si è formata leggendo e studiando sui suoi testi che sono un caposaldo della ricerca economica contemporanea tra cui il celebre macroeconomics che è uno dei libri di testo più diffusi nelle università dei cinque continenti il manuale di blanchard rappresenta l'esposizione didattica forse più avanzata della cosiddetta teoria economica mainstream ma blanchard è stato anche è tra i principali esponenti ad aver riconosciuto taluni limiti e ad aver proposto anche perfezionamenti a questo approccio come capo economista del fondo monetario internazionale ha ammesso l'incapacità talvolta dell'istituzione di comprendere la gravita delle crisi e come studioso ha proposto vari cambiamenti alla teoria economica dominante con l'obiettivo dichiarato di cercare di rendere l'analisi tradizionale meno astratta e più aderente al funzionamento complesso del capitalismo contemporaneo un anno fa al festival dell'economia di trento sebbene da remoto il professor blanchard rifletteva con tito boeri su a che punto della recessione stavamo e quali fossero gli strumenti fiscali da poter mettere in atto a livello europeo in questo anno sono successe molte cose sappiamo tutti che c'è stato un salto di paradigma importante da parte europea con la condivisione del debito il next generation new la sospensione del patto di stabilità fino almeno alla fine del 2022 ma la pandemia anche ribaltato un altro paradigma che si era andato affermando almeno nelle democrazie più avanzate e cioè quello che l'intervento sostanzialmente pubblico fosse destinato ad arretrare a favore del libero mercato anzi ci siamo accorti di quanto l'intervento dello stato e della mano pubblica in generale siano stati strategici un esempio su tutti appunto i vaccini e una parte consistente dell'opinione pubblica è favorevole si è detta favorevole a un ruolo maggiore dello stato in economia è però spendere significa in qualche modo fare debito e sebbene anche il presidente mario draghi abbia più volte ricordato che esiste un debito buono e un debito cattivo cioè quello che non produce crescita i paesi con un alto debito e qui cito paolo gentiloni il commissario gentiloni dovrebbero limitare la crescita della spesa corrente ed ecco che arriviamo al cuore di questo nostro incontro di oggi perché è importante riflettere oggi su quali regole fiscali si deve dare l'unione dopo il patto di stabilità si è reso evidente che con l'alto livello di indebitamento posto alla pandemia le regole precedenti non possono essere ripristinati tukur e si rende urgente introdurre dunque a livello comunitario standard qualitativi di sostenibilità del debito che tendono inevitabilmente conto di alcuni parametri dal risparmio privato alla produttività e questo naturalmente implica scelte politiche di politica fiscale coraggiose e naturalmente che rendano possibile superare la concorrenza interna all'europa su questo settore che ci rende un'unione debole anziché poter dire che l'unione fa la forza in questo settore non è così fino ad oggi per questo io adesso lascio la parola al professore olivier blanchard e poi al termine di questa sua lecture ci sarà spazio anche per alcune vostre domande buonasera professore prego grazie buonasera ora vorrei condividere con voi lo schermo spero riusciate a vederlo innanzitutto è veramente un piacere essere anche se virtualmente a trento con voi il festival dell'economia è una degli incontri che amo di più purtroppo non possa essere presente fisicamente mi auguro l'anno prossimo di essere con voi ho deciso di parlare delle regole fiscali europee e perché perché da un lato si tratta di una materia molto complessa estremamente tecnica forse per alcuni un po noiosa però questo ha un impatto notevolissimo sulle nostre vite perché le regole non funzionanti possono avere un effetto deleterio sull'economia su di noi ritengo pertanto sia importantissimo capire qual è la posta in gioco voglio procedere con cinque fasi innanzitutto la prima domanda perché avere delle regole a livello di unione e perché non lasciare i governi liberi molti governi vorrebbero poter fare quello che vogliono in molti ambiti perché dovrebbe esserci una eccezione per le regole fiscali ma i governi hanno obiettivi diversi e sono diversi alcuni vogliono intervenire di più altri meno alcuni vogliono essere più costruttivi eccetera ma una dimensione in cui un paese se interventi a livello centrale può avere effetti catastrofici sugli altri e se si comporta male cioè se spende troppo se aumenta il debito se il mercato teme il default questo può avere degli effetti notevole anche sui sistemi finanziari e sulla magnitudo del debito e il default di uno stato ecco magari le banche che sono titolari dei titoli di stato possono avere dei problemi e le banche che sono in credito con queste banche possono avere dei problemi e quindi c'è un rischio di vera e propria catastrofe la cosa è importante e soprattutto bisogna far sì che nessun paese si comporti male o casi un rischio di default questa non è un'idea astratta e una cosa estremamente realistica e pratica lo abbiamo visto nel corso del grande crisi finanziaria è quello che abbiamo chiamato the blues il circolo vizioso di sventura che ha portato a un indebitamento eccessivo in molti paesi tra cui l'italia il vestito investitori magari hanno pensato coloro che sono i titolari del debito italiano ma non solo italiano potrebbero avere dei grossi problemi e quindi hanno detto ma se le banche hanno problemi errore lo stato dovrà intervenire per aiutarle e pertanto a sua volta anche lo stato dovrà spendere ancor di più e crearsi problemi e quindi quando uno stato ha problemi a loro volta le banche hanno problemi e quindi c'è un circolo vizioso fortunatamente non si è chiuso questo circolo a un certo punto quando uno stato ha intravisto il rischio di default o addirittura dal default le cose possono diventare catastrofica e quindi è pertanto giusto dire che l'unione europea deve avere una propria struttura che garantisca che il debito dei singoli stati membri sia sostenibile e certo non si dovrebbe presentare l'intera architettura fiscale di tutti i paesi se un paese decide di non assumere dei rischi ecco allora questa deve essere una decisione del singolo stato nell'esercizio dei diritti democratici però bisogna garantire che il debito sia sostenibile questa è una cosa fondamentale a livello di unione europea passiamo ora a 1 secondo punto di natura storica tutto cominciò con il trattato di maastricht che introdusse delle regole semplici che promette tutti conoscono in particolare il rapporto debito pil deve essere al massimo 60 per cento e il david massimo di ogni singolo paese 3 per cento quindi due numeri molto semplici sembra una cosa meravigliosa è certo si potrebbe dire che quando si è creato l'euro era importantissimo far sì che le regole fossero credibili e semplici quindi due numeri molto semplici e in questo modo si avevano delle regole trasparenti però purtroppo queste regole non erano semplici erano semplicistiche per cui gli stati non hanno potuto rispettarle e fondamentalmente in particolare non hanno consentito una sufficienza espansione fiscale in caso di recessione nel caso della recessione bisogna avere un buon deficit per garantire la crescita della domanda e la ripresa e quindi vincoli posti erano troppo forti un esempio di questo che probabilmente molti ricorderanno e l'austerità fiscale eccessiva che si è verificata nell'euro zona alla fine del crisi finanziaria mondiale questo è avvenuto diciamo nel 2010 2011 si può pertanto dire che austerità fiscale reggersi va e questa era una conseguenza delle regole in vigore all'epoca cosa successe l'unione europea si rese conto che c'erano questi circoli viziosi che molti paesi non si comportavano bene le regole erano troppo semplice per cui le si e rese più complesse mettendo sempre più condizioni cui i paesi dovevano obbedire onde evitare che si creassero questi circoli viziosi osservando queste regole col senno di poi vediamo che era stato prodotto un testo corposissimo pieno di regole credo che quasi nessuno le abbia lette tutte si può dire che è praticamente incomprensibile io ho veramente posso dire ma come è possibile che un qualsiasi governo possa aver capito cosa è concesso cosa no ed è questo il motivo per cui c'è un'immagine che forse non vedono se la pianta di una cattedrale ovviamente la presentazione di una cattedrale si comincia con due tre navate e e poi si sono aggiunte un sacco di cose come vediamo si è fatto la stessa cosa dopo il trattato di maastricht sono successe molte cose da allora ma diciamo che la cosa più importante sono stati tassi di interesse sia quelli nominali sia adeguati all'inflazione che sono scese costante al dente dal 95 quando era arrivato il piccolo sono scesi costantemente praticamente volendo creare una curva e una curva in discesa ed è chiaro in questo contesto ecco quando c'è un tasso di interesse a del 10 per cento o dello zero per cento le situazioni sono completamente diverse però il mondo non si è adeguato a tutto questo e si è irrigidito quindi credo sia corretto dire che magari all'inizio con i paesi si sono comportati in maniera più responsabile ma alla fine è venuto fuori un guazzabuglio si sono create una serie di situazioni irreparabili diciamo molti hanno diciamo così imbrogliato non hanno rispettato le regole in particolare e dico i nomi francia e germania quindi bisogna senz'altro intervenire questa è ovvio poi quando è scoppiata la pandemia all'inizio dello scorso anno è risultato evidente che paesi non potevano rispettare le regole era evidente che devono poter spendere di più per tutelare i cittadini coloro che avevano perso il lavoro e anche le aziende che avevano avuto un calo di fatturato e quindi è stato necessario spendere molto di più di quanto concesso dalle regole c'era un piano b diciamo in queste regole ossia la loro sospensione cosa che è stata fatta all'inizio del 2020 è tuttora sospesa e si prevede che la sospensione dura durerà almeno fino alla fine dell'anno avrete letto magari sui giornali che adesso si sta diciamo spingendo ripristino di queste regole all'inizio del 2023 e molte persone sono preoccupate che in assenza di regole e i paesi continueranno a comportarsi malamente quindi serviranno le regole tutti sono d'accordo sul fatto che non sarà possibile ripristinare le vecchie regole se guardiamo il rapporto debito pil moltissimi paesi esso è sopra il 100 per cento e quindi non sarà assolutamente possibile ritornare alla regola di maastricht del 60 per cento nel breve periodo quindi a ridurre il debito di 12 punti del pil è molto difficile ha degli effetti sostanziali sulla produzione per cui passare da 110 a 60 richiederà moltissimi anni quindi seguire le vecchie regole non sarà possibile ci vorrebbe una contrazione fiscale di grande magnitudo e questo porterebbe a un'altra grave recessione c'è un altro fattore ossia in tempi normali o per lo meno del passato quando c'era una contrazione fiscale si sarebbero potute usare politiche monetarie onde limitare il calo della domanda riducendo anche tasse girerà interesse e corri coordinando l'aspetto fiscale e monetario si sarebbe potuto avere un effetto positivo ma ora non siamo in quella situazione e la bce non può intervenire per controbilanciare la contrazione fiscale e ha già fatto più di quel che poteva fondamentalmente e quindi è molto difficile controbilanciare la contrazione fiscale è evidente che il ripristino delle vecchie regole è impossibile cosa bisogna fare molte sono le proposte è incredibile notare che le categorie sono due allora tutti sono d'accordo sul fatto che c'è una eccessiva complessità quindi bisognerebbe andare a una maggiore semplicità magari non quei due stessi vecchi numeri bisogna evitare un fallimento come è successo in passato si tratta secondo tutti una questione molto complessa c'è la questione della sostenibilità del debito che non si limita però a due numeri ovviamente la complessità importante ma il livello di complessità attuali già elevato se loro viviamo ancora maggiore nessuno capirà cosa succede pertanto ritengo che semplificazione sia auspicata alcuni sono d'accordo su una maggiore complessità ma nessuna delle due solver risolverà il problema quindi a questo punto bisogna cercare di capire cosa è la sostenibilità del debito come può essere quantificata dirò che tutto questo dipende da moltissimi fattori così tanti in questo mondo complesso che addirittura molto difficile ridurli a dei numeri ecco ora sarà un po tecnico ma non troppo allora innanzitutto bisogna definire il saldo primario che santo fiscale totale meno gli interessi fondamentalmente è quello che si deve pagare tentiamo una definizione di sostenibilità lo mise blu sostenibile se con alta probabilità e diciamo che la sostenibilità in concerto probabilistico diciamo non è mai sostenibili con una probabilità uno ma con 09 quindi il governo può generare in un saldo primario sufficiente per coprire a pagamento degli interessi se fa questo mantiene il rapporto debito pil lontano dall esplodere e quindi ci deve essere un buon saldo primario per pagare l'interesse sul debito per coloro che conoscono la matematica dietro tutto questo fosse un po imbroglio ma fondamentalmente il concetto da capire il governo in grado di generare un saldo primario sufficiente per pagare gli interessi un'altra considerazione è stato tra l'altro pubblicato un lavoro the snow scheiber sul financial times che dice i governi dovranno rimborsare debito e non è poco se devono rimborsare a un livello del 100 per cento del pil sarà un grosso problema la differenza tra noi e il governo è che il governo poi mantenere il livello di di pizza mento in rapporto al pil costante e mettendo nuovo debito quando serve noi come cittadini i debiti li dobbiamo pagare solo quando uno sottoscrive un mutuo devo pagare interessi bisogna restituire i prestiti dove lui non lo devono fare però diciamo che il governo può contrarre dei prestiti al tasso di interesse molto più basso ed è per questo che poi porre maggiore maggiori tasse e dove non abbiamo questa possibilità se vogliamo ripagare i nostri mutui e questa è la differenza tra governi e cittadini vorrei cercare di capire come rendere operativo tutto questo allora vediamo un po i vari paesi quali sono i fattori che determinano che il debito sia sostenibile come innanzitutto il tasso di interesse esso è molto basso come ad oggi termini nominali quasi zero quasi negativo allora va bene il credito gli interessi saranno molto basse però la cosa importante in questo caso non sono i tassi previsti ma l'intervallo nei quali essi possono collocarsi a questi dobbiamo pensare diciamo che ora i tassi di interesse sono zero ma fra cinque anni potranno essere due o più 4 per cento per cui quando si pensa al futuro bisogna prendere in considerazione questo aspetto di incertezza allora se fossimo sicuri che tassi d'interesse fossero 0 negativi per sempre sarebbe meraviglioso nostro supposto che non tiene allo stand sopra il tasso di crescita lì magari c'è meno incertezza però bisogna pensare un tasso di crescita potenziale e anche la distribuzione e questo andrà a determinare quanto si dovrà pagare che appunto saldo primario ancora una volta qui bisogna fare delle popolazioni sulle entrate sulle spese prendendo in considerazione quello che ha meno possibilità implicite per esempio se c'è un sistema pensionistico in grave deficit prima o poi perché bisognerà compensare con i nostri bilanci e quindi questo ridurrà il bilancio prima il saldo primario se prendiamo in considerazione non lo so la distribuzione nei prossimi cinque anni per andare a vedere qual è la probabilità che ci si trovi con un saldo primario non sufficiente per coprire il pagamento degli interessi sul debito questo suono campanello d'allarme cosa che non succederà al cento per cento ma anche se c'è un 15 per cento di probabilità fra cinque anni ci saranno problemi allora a questo punto non si chiede il governo sarà in grado di intervenire per migliorare sufficientemente a saldo primario magari aumentando questo saldo da il 2 per cento del pil per ridurre il rischio di sostenibilità poi bisogna anche considerare tutta un'altra serie di fattori per esempio se serve avere un eccellenza primaria di 2 per cento del pil ma si parte con un saldo primario del 4 per cento del pil allora bisogna migliorare il saldo primario del 6 per cento del pil che tantissimo poi per migliorare il saldo primario bisognano sospeso mentre toste che si sono già alte allora non c'è molto margine di manovra per aumentarle a questo punto si arriva anche alla connotazione politica cioè la natura del governo se si tratta di un governo di coalizione magari potrebbe essere molto difficile concordare una serie di misure per migliorare il saldo primario se è un governo con un solo partito monocolore allora vagamente social e quindi poi anche la quotazione del capo del governo il governo i mercati si stanno molto meglio da quando è arrivato mario draghi un'ultima osservazione molto importante la scadenza del debito perché se supponiamo che tra interesse aumenta il debito ha una scadenza fra un anno allora il conto dei tassi d'interesse ammanterà molto quindi bisogna adeguarsi molto velocemente se la scadenza del debito e fra dieci anni allora diciamo che i titoli avranno dei tassi molto bassi e quindi cosa bisogna fare innanzitutto c'è più tempo per adeguarsi si è un saldo deve essere corretto di 4 per cento allora si ha più tempo e questo è molto più facile tutti questi fattori sono importanti quando si vuole capire se un paese ha un debito sostenibile o meno chiedo quindi come dicevo se si potrebbe verificare che in un paese ci sia un rapporto debito pil al 150 per cento e magari potrebbe andar bene perché magari in quel caso specifico non c'è preoccupazione un esempio in questo caso potrebbe essere giappone che ha un rapporto debito pil del 160 per cento con 250 a lordo il servizio del debito quindi per dieci anni che sono le obbligazioni emesse dal governo giapponese sono addirittura un caso negativo quindi evidentemente gli investitori non interessa niente non si preoccupano per niente del rischio di un default viceversa ci può essere un altro paese dove viceversa il rapporto dell'ottanta per cento e magari c'è un governo populista che è andato al potere che dice delle cose assurde a quel punto magari viceversa il rischio di default è molto maggiore ecco per quel numero di per sé non è un educatore assoluto sono tutti fattori importanti e quindi come comportarsi in questo caso ancora un paio di tempo prima che io conclude in questo che positiva vi voglio proporre quella che è la soluzione da economista la soluzione cioè che raccomanderei io e che ho suggerito che appunto rappresenta molto il punto di vista dell'economista la prima considerazione sta nel fatto che come dicevo bisogna pensare a scrivere una regola ex ante che possa prendere tutto in considerazione è assolutamente impossibile diciamo per esempio come si fa a considerare per esempio il fattore x mario draghi che presiede il consiglio dei ministri non saprei veramente come integrarlo nella nostra assioma ecco assolutamente quindi impossibile scrivere una norma che sia completa il che non significa che non si possa fare proprio nulla nel senso che se guardo il caso dell'italia oggi potrei dire effettivamente mario draghi e il presidente del consiglio il livello del debito e questo ci sono questi rischi la distribuzione del tasso d'interesse e quest'altro quindi per un paese stato in un momento dato posso fare questo esercizio posso pensare alla distribuzione del tasso d'interesse come r del saldo primario e considerare questo su base annuale diciamo posso considerare anche il grado di incertezza e poi posso calcolare la probabilità che per esempio nell'arco dei successivi 5 10 anni il paese non vada in default bisogna valutare punto che ci sia sempre la sostenibilità del debito in qualità di economista quindi oggi direi come si può procedere bisogna adottare non una regola quanto piuttosto una standard fiscale lo standard fiscale stabilisce praticamente che un paese non debba andare in default ecco questo è un po la versione semplicistica della faccenda dopodiché bisogna vedere se il paese si comporta bene si conduce un'analisi un'analisi che ho appena descritto che viene definita appunto l'analisi stocastica della sostenibilità del debito sds a è l'acronimo che è semplicemente uno strumento per fare esattamente ciò di cui ho parlato finora in ciascun paese cioè si dovrebbe fare questo esercizio e si dovrebbe rifare restituzione buona complessivamente se non c'è un rischio di default e ma senz'altro non sarà possibile stabilire una regola che valga per tutti in qualsiasi circostanza ecco quindi la proposta che ho fatto ho raccomandato questo tipo di procedura o e ho suggerito appunto di costituire una commissione all'interno della ue che possa lavorare magari in collaborazione con un consiglio fiscale del paese condurre questa esercitazione che abbiamo definito sds a per vedere qual è la situazione il rischio possibile di default per poi analizzare appunto se alla fine analizzando la situazione specifica del paese in un tempo dato se ci sia un rischio di default o meno ecco e credo che questo situazione di adesso e il tasso di interesse molto bassa e quello e dovrebbe rimanere a punto tale per i prossimi cinque anni se un governo non fosse approvato se un governo non passasse l'esame sds a cioè se l'analisi stocastica desse un risultato contrario a quel punto gli dovrebbe essere suggerita un percorso da seguire il governo direttamente non approverà quanto detto da una commissione della web magari potrebbe dire sono stati la commissione stata troppo pessimista nel valutare questo fattore e quest'altro ci sarebbe una discussione quindi si potrebbe raggiungere una posizione di accordo o no nel caso in cui non si raggiunga un accordo a quel punto ci si rivolge a un'istituzione come il consiglio europeo per esempio ogni volta che ci sono stati disaccordi tra la politica di uno stato membro e il consiglio dato dall'unione ci si può rivolgere a un organismo come consiglio d'europa piuttosto che una corte di giustizia adesso non esiste ancora un organismo che abbia competenze economiche specifiche ci potrebbe essere però l'adozione di un provvedimento giuridico a questo punto e questo succede con le autorità contro la concorrenza per la concorrenza alla tutela della concorrenza per l'auto dell'agenzia dell'antitrust ha quindi se fosse un dittatore se potessi decidere io se fossi a bruxelles a avrei fatto fare questo non so se questo funzionerà ha effettivamente e questa è la mia ultima di apo quando propongo questa idea di uno standard fiscale non di una regola fiscale quando propongo l'adozione dilatazione di questo analisi stocastico molti mi dicono è troppo difficile molti paesi possono evitare questa analisi possono dare dei dati non veri io non sono un politico non lo so però penso che alla fine l'unione europea debba procedere in questo senso ecco dovrà adottare delle regole il 60 per cento come rapporto debito pil sara simbolico nessuno verrà effettivamente obbligato a rispettare questo limite rimarrà come un valore simbolico irraggiungibile ecco perché è importante anche il simbolo ecco il fatto di stabilire un tetto è comunque un valore simbolico nell'arco dei prossimi sette mesi quindi possiamo augurarci che venga adottato una normativa che sia decorosa e cioè che riesca a fare il lavoro diciamo di quella sds anche avrei proposto io e cioè con controllare sempre i livelli di tassi interesse siamo in un mondo in cui adesso gli interessi stato interessa e molto basso per la grave film crisi finanziaria in cui siamo incorsi è un periodo è una crisi di lungo periodo e quando i tassi di interesse sono parsi allora il l'indebitamento è meno problematico abbiamo visto per esempio che nel caso del giappone si può addirittura aumentare il rapporto di indebitamento pil perché la cosa importante è appunto a considerare l'interesse del debito quindi dobbiamo renderci conto appunto che ci sono più fattori da considerare i paesi poi dovrebbero essere in qualche modo lasciati liberi di poter utilizzare delle politiche fiscali per stabilizzare il loro gettito le posizioni le politiche monetarie dovranno essere restrittive per un po con il livello inferiore e pari a zero le politiche monetarie non possono essere di grande aiuto quindi possono essere utilizzate in fumo funzione rispettiva ma non espansiva ed è per questo che la politica fiscale deve stabilizzarsi altrimenti in si avrà senz'altro un tasso di disoccupazione è fuorviante malato è troppo elevato ultimissima considerazione dobbiamo sempre pero per permettere un investimento del settore pubblico in passato abbiamo visto che si i governi hanno ridotto la spesa di solito ai governi cos'hanno fatto non sempre ridotto la spesa pubblica perché non è solo quest'anno che sia raggiunto un livello catastrofica di spesa quindi non si deve senz'altro adottare quella normali la norma che porta appunto adottare un percorso facile che porta alla riduzione della spesa non so se qualcuno lavora in questo ambito ma secondo me e impostare riportante appunto adottare una regola non perfetta ma quantomeno migliore rispetto a quella che abbiamo adesso con un certo grado di flessibilità anche corriamo un rischio molto alto altrimenti la posta in gioco è molto alta se la commissione europea sbaglia gli effetti le ripercussioni del caso dell'italia per esempio porteranno a un ancora maggiore tasso disoccupazione tutto questo mi taccio e sono qui a disposizione se avete delle domande da porre mi grazie professore per questa sua lecture naturalmente chi adesso vuole porre una domanda professor bilancia può venire qua si tenga la mascherina c'è un microfono apposta spero insomma ci siano un po di domande perché abbiamo esattamente quindici minuti a disposizione quindi secondo me fare domande quattro domande ce la facciamo a farle prego laggiù in fondo venga qua signora usare quel microfono si sente benissimo e allora non me ne intendo di economia sono non ho studiato questo in vita mia però potrei apportare delle osservazioni se non altro è il mio punto di domanda potrebbe essere questo c'è da ridurre il debito ma in modo molto semplice io direi di prendere i soldi dove sono siccome abbiamo assistiamo a delle disuguaglianze incredibili anche del nostro paese io vengo da un paese dove c'è la ferrero per esempio e so che è più ricco d'italia colui che gestisce questa fabbrica miss ammenda a livello familiare ed ora è diventata una multinazionale una multinazionale quella fabbrica e allora se è potuta diventare una multinazionale ha potuto accumulare pan di profitti e vuol dire che non c'è stata una equa distribuzione fra chi ha prodotto che sono gli operai e io li vedo perché si svegliano molto presto alla mattina non hanno gettano le garanzie che sono previste dal contratto però c'è un lavoro incredibile però questi poveri operai non escono accumulare ad accumulare il profitto per invece dall'altro c'è dall'altra parte c'è una sproporzione incredibile perché chi gestisce la fabbrica desse accumulare profitti incredibile ecco perché noi assistiamo all aumento delle disuguaglianze allora in modo molto semplice si potrebbe tappare coloro che hanno più profeta sono riuscita ad accumulare propri impedirle di crisi questa vittoria 69 grazie grazie mille possiamo esatto possiamo prendere subito altre due tre domande e se ci sono naturalmente mi auguro ci siano così poi il professor brawn sa può rispondere direttamente a tutti voi se se ce n'è un'altra se no intanto mi pongo io magari una seconda è il frattempo viene un'altra idea anche a voi lei professore prima citato soul black e mi mi chiedevo insomma anche leggendo lo scambio vivace che c'è stato tra lei su twitter in merito proprio alle dichiarazioni di scheibler che si è detto preoccupato per l'effetto del fattivo possibile non rispetto alle politiche espansive insomma ce lo vuole spiegare meglio ci vuole spiegare che cosa intendeva con quel suo tweet e magari anche a che punto non è come dire avvezzo a temi economici farci po a capire quali sono le diverse posizioni su questo tema nel frattempo qualcuno ha avuto una piccola illuminazione sennò intanto chiede al professor blanchard di rispondere a queste prime due e poi prego ha certo tito boeri questo folle wonderful lecturer and peace all things metter trick in difficoltà anzi however it clear in explaining all è stato molto chiaro veramente nello spiegare un argomento complesso ma sta parlando con un commissario gentilomo e l'altro giorno abbiamo parlato proprio della revisione delle regole e gli ho chiesto proprio anche della sua idea in primo luogo mi congratulo per la bellezza della tua relazione ai affrontano temi difficili con grande chiarezza l'altro giorno ho parlato con il commissario gentiloni sulle riforme delle norme fiscali e lui ha dato atto di quanto ci sia bisogno di misure in questo senso abbiamo fatto riferimento anche l'adozione di uno standard fiscale da lei avvocato in linea di principio non ha espresso nessuna negatività però espresso un timore dicendo che è molto difficile poter cambiare i trattati cambiare i trattati infatti poi in qualche modo essere talmente difficile da rendere impossibile anche l'adozione di uno standard mi domandavo se c'è una possibilità di una riforma senza intaccare il trattato non so se si è sentito tito boeri prego professore intanto se ci sente risponda a queste domande poi magari se non altro ancora segue l'ordine sono perfettamente d'accordo che c'è un grosso problema di diseguaglianze e questo è vero in molti paesi senz'altro il problema poi si è aggravata durante la pandemia in parte il motivo sta nel fatto che abbiamo affrontato la covip con tassi interesse bassi o che cosa fanno che aumentano il prezzo dei beni delle case per esempio e quindi persone che hanno azioni persone che l'hanno case evidentemente si trova in una posizione molto migliore rispetto a coloro che non le hanno a coloro che sono più poveri che non hanno né titoli né case quindi il compito senza l'altro a qualche modo aggravato le diseguaglianze si potrebbe effettivamente adottare una tassa una tantum dovuta il covip ecco io sarei a favore e fra l'altro molti economisti sono d'accordo con me il che evidentemente comunque non solvere non risolverebbe di per sé il problema per diseguaglianze ci sono state disuguaglianze ben prima del comite cene continueranno anche essere dopo il covip c'è il problema punto della tassazione del capital e il capitale sappiamo che è smart e mobile va ovunque ci sia un paradiso fiscale ovunque ci sia la possibilità di sfuggire all'imposizione fiscale e così non contribuisce al gettito fiscale ma adesso stiamo registrando dei progressi in questo senso come sapete ci sono state nei discorsi degli accordi all'interno dell'ocse o delle discussioni e adesso per esempio gli stati uniti siano espressi favorevolmente rispetto alla tassazione del capital e soprattutto da quello prodotto dalle multinazionali in modi più efficienti in modo che non possono più evadere o eludere le tasse semplicemente spostando le loro sedi in paradisi fiscali quindi sono perfettamente d'accordo con la considerazione fatta c'è un possibile disaccordo come nel senso che dobbiamo ridurre il debito è vero per però a prescindere che lo si faccia o meno dobbiamo comunque ottenere una migliore ridistribuzione a partire da coloro che hanno tratto più vantaggio durante il covip a favore di coloro che viceversa più hanno sofferto a causa del co vide questo senz'altro è una scelta che tutti i governi dovrebbero fare il passo da sola secondo quesito o effettivamente avuto una discussione vivace con jean black sheep le diciamo è un po antiquato nel senso che pensa che il debito ossia cattivo e che non vuole avere considerare questo le complicazioni che derivano dal cambiare atteggiamento e perché è emerso questa discussione perché ha scritto un articolo sul financial times dicendo che il debito è negativo e che olivier blanchard sono d'accordo con me nel dire che il debito e cattivo quel punto ho dovuto reagire non potevo tacere evidentemente volevo dire che infatti negli anni il collega eravamo assolutamente d'accordo col suo assunto c'è un programma di stimolo molto importante del presidente di 1,9 miliardi di dollari che surriscalderà in qualche modo l'economia statunitense in un modo non necessariamente auspicabile e secondo me è una portata esagerata e forse non è neanche così necessario non è perché è porta un aumento del debito e non era questo il motivo per cui io mi sono posto questa politica adottata dal presidente biden biden ho detto che l'inflazione mi preoccupa all'interno degli stati uniti per lo stesso ordine di motivo nel senso perché questo enorme aumento della domanda contrasta con un risorse e limitante come l'italia non vogliamo l'inflazione non vogliamo l'inflazione al 10 per cento senz'altro ecco e shablo ha ribadito che c'è già inflazione in europa io volevo rassicurarlo volevo dire che in realtà i programmi di recupero di ricordi recupero in europa in italia sono senz'altro una portata inferiore rispetto a quello proposto dal presidente biden e gli stati uniti per quanto riguarda la considerazione di il tito boeri dire quanto segue se si adotta una regola negativa solo perché non si vuole che avere al trattato secondo me sei sulla strada sbagliata pury anticamente direi e adesso non voglio scrivere non voglio parlarne perché degli aspetti legali perché abbiamo già scritto dettagliatamente ma comunque penso che possa essere data una proposta senza cambiare i trattati è un argomento che dovrebbero affrontare più specificatamente illegali bisogna avere quindi dei buoni legali che possono effettivamente arrivare a una proposta che non si è rotta di collisione con il trattato il fatto che poi trattato non si possa cambiare e per non fare una cosa positiva allora io mi domanderei effettivamente sono valga anche la pena di rivedere i trattati ecco allora ci auguriamo il prossimo anno di essere in presenza era da remoto punti quest'anno alcuni siamo qui ad esserci dal vivo grazie per questa squadra veramente interessante lecture sull'architettura di scala di milano un applauso
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