Dove va il lavoro?

L’economia postindustriale, basata sul sapere e sull’innovazione, sta cambiando profondamente il mercato del lavoro, sia per la tipologia dei beni prodotti sia per le modalità e, soprattutto, per le località in cui vengono realizzati, creando enormi disparità geografiche tra regioni e città del mondo. Una radicale redistribuzione di impieghi, popolazione e ricchezza, un processo già avanzato negli Stati Uniti e destinato a diffondersi nei prossimi decenni in ogni angolo del Vecchio continente, Italia compresa. Esploreremo questa “nuova geografia del lavoro” visitando città in ascesa, che vedono fiorire un virtuoso intreccio di buoni impieghi, talento e investimenti, e città in declino.