Le nuove rotte di Hong Kong
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Le nuove rotte di Hong Kong
Questo intervento al Festival dell'Economia di Trento 2024 esplora il futuro di Hong Kong e il suo ruolo in un contesto globale in mutamento. Si discute il ruolo di Hong Kong come piattaforma per l'accesso al mercato cinese e come super connettore per i mercati asiatici, con particolare attenzione all'integrazione con la Greater Bay Area. Si esamina il cambiamento di Hong Kong verso l'innovazione in settori come il Web3 e la biomedicina.
La Unione Europea. La Unione Europea. Buongiorno a tutti! Buon pomeriggio a tutti, perché abbiamo dunque un ospite molto importante e distinto, lo vedrete tra poco. Questo panel è dedicato a Hong Kong e il suo futuro. Hong Kong è un ex-colonia britannica, come ben sapete. Dal 1847, entro in questo panel, saremo in Cina, chiaramente. E allora abbiamo dunque degli ospiti internazionali e l'obiettivo è quello dunque di focalizzarci su come Hong Kong sta cercando di modellare il proprio Paese per andare incontro al proprio futuro come parte della Cina continentale. Non è facile, come ben potete capire, ma ci sono tante strategie diverse proposte dal governo di Hong Kong. E per questa ragione desidero iniziare con questo video che viene da Silas Choo, che lavora nel Consiglio per lo Sviluppo Comerciale di Hong Kong. Il Consiglio svolge un ruolo molto importante a livello internazionale per Hong Kong e Silas Choo ci spiegherà tutte le strategie di Hong Kong. E questo video verrà poi concluso in persona da Gianluca Almirante, che si presenterà alla fine dunque del video. Bene, iniziamo col video. Grazie. I lustri ospiti, signore e signori, buon pomeriggio. Permettetemi innanzitutto di esprimere la mia gratitudine agli organizzatori per aver dedicato una sessione speciale a Hong Kong e sono lieto di condividere la mia modesta opinione. Dal 1997, quando sono entrato a fare parte dell'Hong Kong Trade Development Council, l'organizzazione volta alla promozione degli scappi commerciali di Hong Kong, sono stato in prima linea nell'assistere all'evoluzione del ruolo che Hong Kong ha svolto come piattaforma commerciale, al modo in cui ci siamo reinventati nel corso del tempo più volte. Per molte aziende italiane, Hong Kong è la porta d'accesso alla Cina, è una piattaforma perfetta per presentare i propri prodotti enogastronomici, la moda, i gioielli, prodotti di design, ma Hong Kong offre molto di più. Serve anche come super connettore per le aziende italiane che cercano di navigare sui dinamici mercati asiatici con tutta una serie di opportunità. Nell'area di Guangdong, la cosiddetta Greater Bay Area, con una popolazione di 86 milioni di persone e un PIL di 1900 miliardi di dollari, stanno emergenti una serie di nuove opportunità. Ad esempio, i farmaci e i dispositivi medici provenienti da Hong Kong, compresi quelli italiani, potranno ora essere utilizzati negli ospedali gestiti da Hong Kong nella Greater Bay Area grazie a una speciale politica. Inoltre, i residenti dell'area, tra cui oltre 450 mila persone ad elevato patrimonio netto, possono accedere a prodotti di gestione patrimoniale transfrontalieri quotati a Hong Kong, di cui possono beneficiare anche le istituzioni finanziarie italiane in settori come la biomedicina. Hong Kong è diventato il secondo polo di raccolta fondi al mondo con oltre 90 società quotate in borsa dal 2018. Le rigole di quotiazione della città consentono la quotazione di società biotecnologiche e la sperimentazione clinica di Hong Kong è riconosciuta dalle autorità statunitensi, cinesi ed anche europee. Inoltre, Hong Kong sta abbracciando l'innovazione finanziaria, in particolare nelle tecnologie Web3. Dalla fine del 2022, la città ha concesso licenze per gli scambi di asset virtuali ed è stato recentemente autorizzato anche l'ETF sul bitcoin. In prospettiva, la sostenibilità presente ha prospettive promettenti per i partnership italiani a Hong Kong, data la crescente domanda asiatica di tecnologie e infrastrutture verdi. L'esperienza italiana in campo ingegneristico e tecnologico può essere sfruttata a Hong Kong per gestire i progetti in Asia, comprese la proprietà intellettuale e i finanziamenti. In termini di accesso al mercato, Hong Kong funge da collegamento vitale con il sud-est asiatico, in cui Lasehan è il secondo partner commerciale. Oltre 600 sono le aziende dell'Asean che hanno oggi sede a Hong Kong. Soprattutto il successo di Hong Kong si basa su solidi fondamentali e sui vantaggi unici offerti dal principio. Un paese, due sistemi, con un quadro economico e giuridico distinto e diverso da quello di tutte le altre città cinesi. Signore e signori, spero di aver evidenziato rapidamente alcune interessanti opportunità che Hong Kong ha da offrire. E auguro a tutti un buon pomeriggio. Grazie mille. Penso ora di darle la parola. Mi dispiace, voglio dire, che ero veramente triste di non essere presente qui in Italia, ma che ha molte responsabilità, gestisce non solo l'Europa, ma anche molte zone in Asia. Aveva tanti punti all'ordine del giorno. Grazie, e ora le do la parola. Grazie, sono Gianluca Mirante, direttore dell'Italia e dell'Europa del Sud per questa organizzazione. Silas è la persona al quale faccio rapporto e sono felice di tornare a Trento dopo un anno. L'anno scorso c'era una situazione completamente diversa. Hong Kong ora sta gradualmente tornando alla normalità. Normalità significa un normale diverso, non normale come prima del Covid, il periodo del Covid, ovviamente. Silas ha parlato, ha menzionato alcune parole chiave. Uno, rinventarsi, perché Hong Kong si sta rinventando come ha già fatto tante volte in passato. E poi un'altra parola importante è che Hong Kong non è più solo una piattaforma di business per le società italiane, per poter esportare i loro prodotti del design, gioielleria, cibo e vino. Ora è diventato molto di più e con questa integrazione, con la zona del Guangdong, Great Bay, Macau, il sud della Cina e Hong Kong, Hong Kong ora svolge un ruolo importante per poter entrare dunque in questa zona, in questa provincia così importante. Ci sono però altri sviluppi molto interessanti da menzionare, però abbiamo pochi minuti a disposizione, però sarò lieto di poter riprendere la parola dopo questa sessione. Ci sono alcune nuove opportunità che riguardano nuovi settori. Silas ha parlato dell'innovazione, allora per esempio le applicazioni web, le startup innovative. Vorrei anche parlare delle cure sanitarie, perché le cure sanitarie sono un settore importante che anche il governo a Hong Kong attira, per il quale il governo di Hong Kong ha molto interesse. E quello che ha detto Silas è molto interessante. Per esempio le società farmaceutiche e di prodotti medici italiani e da altri paesi possono andare facilmente a Hong Kong e per quegli ospedali gestiti a Hong Kong si possono importare dei dispositivi medici provenienti dall'Italia. Questa è una cosa interessante perché in passato non era possibile. Però anche le arti e la cultura, l'Italia sta andando molto bene anche grazie al consul generale di Hong Kong italiano che promuove le arti e la cultura. E in ultimo, ma non certo in ordine di importanza, vorrei menzionare uno dei progetti più importanti in atto a Hong Kong. Si tratta del cosiddetto progetto della metropoli del nord. Non so se ne avete sentito parlare, non mi riferisco agli oratori ma al pubblico. Una nuova città dentro la città, una zona molto grande tra Hong Kong e Shenzhen, viene ristrutturata, ricostruita completamente e abbiamo perso 2,5 milioni di persone. Questo ospiterà 2,5 milioni di persone. E questa zona verrà divisa in quattro aree, una dedicata al turismo, una ai servizi finanziari, l'altra all'innovazione e un'altra... al pubblico in generale. Allora Rita, ci sono tante cose in atto, ma ognuna di queste opportunità che ho menzionato meritterebbe un'intera sessione in questo festival. Sono lieto di poter rispondere alla fine della sessione a qualsiasi domanda. E sono anche le opportunità che vengono offerte per l'Italia e anche per i rapporti tra Italia e Hong Kong e la Cina che ora sono più importanti che mai, perché ora l'Italia ha bisogno dunque di trovare nuovi mercati dove esportare i propri prodotti e Hong Kong ha bisogno di usare questi prodetti e può essere una porta verso gli altri paesi dell'Asian. Grazie Gianluca, questa potrebbe essere una situazione win-win dove tutti hanno da guadagnare ed è un'opportunità anche per permettere a Hong Kong di espandere ulteriormente il proprio mercato. E negli ultimi anni ci sono state molte notizie che riguardano il movimento di persone di capitali. Ora chiederò dunque ad Alessandro Belluzzo di prendere la parola. È un avvocato, ma non riesco a presentarti adeguatamente perché svolgi così tanti ruoli diversi. E tu sei un grande esperto, sei proprio nel centro, tu hai come base Londra, ma conosci bene sia Hong Kong che Singapura. Ci racconti? Bene, buonasera a tutti. Io sono un ragazzo di Verona che vent'anni fa sono andato a Londra e da lì abbiamo iniziato a lavorare. A Singapura ci sono avvocati, consulenti, commercialisti, sono in tanti paesi diversi. Io mi occupo dunque dei clienti internazionali da Londra con punti di vista diversi. E quando ho iniziato all'inizio ho incontrato Federico a Londra, dopo di che lui è andato a Hong Kong e chiaramente l'ho seguito. E ho capito che cosa era l'Asia, perché in passato l'Asia riguardava principalmente Hong Kong e la Cina. E poi sono sicuro che conoscete bene Singapura e quanto importante sia diventata Singapura nel campo internazionale della ricchezza, la protezione dei capitali e un hub per società che fanno trading e commercio in Asia. Abbiamo deciso di aprire un ufficio a Singapura invece che a Hong Kong, innanzitutto perché volevamo essere leggermente diversi in secondo luogo, perché volevamo dunque venire in Asia con una visione britannica. E noi sapevamo che Hong Kong probabilmente sarebbe stata devoluta alla Cina, mentre invece Singapura rimane una colonia britannica. E io ho studiato in Inghilterra, allora così posso, diciamo, tutte le autorizzazioni che mi permettono di lavorare a Singapura. E poi anche a Dubai si può applicare la legge inglese. La nostra idea nel scegliere questa zona del mondo è perché la legge inglese prevale. Il sistema di English law, di legge inglese, è stato molto importante anche durante il periodo del Covid. Perché per quanto riguarda i movimenti dei capitali e delle imprese da Hong Kong ci sono stati tanti cambiamenti. Io ho delle slide. Rita, come facciamo? Sono pronte le slide? Io avevo indicato l'ordine da seguire. Possiamo iniziare dunque con i lucidi? Sì, grazie. Volevo darvi un esempio di come noi possiamo dunque vedere. Ho mandato anche la versione inglese, ma non fa niente. Uso quella italiana, perché penso che la maggior parte del pubblico sia italiano. Mi spiace per lei, professore, cercherò di spiegarmi in inglese. Allora, dall'inizio del Covid le cose sono cambiate moltissimo a Hong Kong. Ora le cose si stanno tornando alla normalità, ma questa situazione è molto simile a quella che è successo nel Regno Unito, specialmente a Londra, dopo la Brexit e il Covid. La combinazione di questi due elementi ha dato una forma molto diversa alla city di Londra. Questa instabilità è stata anche un elemento trainante di grandi movimenti di capitale e di persone da Hong Kong a Singapore. E lo stesso è successo anche a Londra. E viceversa, spiegheremo dunque più avanti qual è la situazione di Londra come capitale rispetto a quello che era in passato, sempre facendo il confronto con Hong Kong e Singapore. Allora, Singapore è molto attraente per le persone, per i suoi capitali, la stabilità, il fatto che uno può applicare le stesse regole a Hong Kong, ma sempre, diciamo, con la legge, la common law. E dunque abbiamo questo movimento di persone che vanno da Hong Kong a Singapore, al punto che stiamo parlando di un 300% di flussi di ricchezza dalle banche di Hong Kong a Singapore. Dunque le persone che avevano dei conti a Hong Kong hanno deciso, durante il Covid e durante l'instabilità, di spostare il loro denaro a Singapore, utilizzando la stabilità di Singapore e rimanendo però residenti a Hong Kong. Chiaramente Singapore è molto vicina alla Cina e molte imprese cinesi hanno i loro interessi a Singapore. E dunque Singapore è diventato il centro offshore della provincia cinese a un certo punto. E lo stesso è successo a molte imprese, specialmente coloro che operavano nel settore del commercio al dettaglio, il settore della moda, per esempio, è molto importante a Singapore. Oggi si capisce che quasi tutti quelli che sono presenti a Hong Kong ora hanno una presenza retail a Singapore. Non voglio fare la lista dei diversi marchi della moda, ma sapete che molti hanno uffici di rappresentanza sia a Hong Kong che a Singapore. Cos'è successo? Singapore ha cominciato a creare un hub, un centro per le holding e le società di trading, cercando di abbinare i vantaggi di Hong Kong con quelli delle regole norme inglesi e le attività a Singapore. Continua ad essere così oggi e ancora una volta ci sono attività sia a Singapore che a Hong Kong e dopo la Brexit è successo che le aziende di Hong Kong e Singapore stanno venendo a Londra. Perché? Perché dopo la Brexit, come ben sapete, gli europei, io sono quasi inglesi ma comunque noi europei, perché sono anche metà italiano, non possono più stare in Inghilterra a meno di avere un visto. Quindi veniamo trattati come stranieri in Gran Bretagna. Questo è stato un grande cambiamento rispetto al passato e questo ha determinato un movimento, un flusso di capitali, di persone da Hong Kong, perché quando molte persone di Hong Kong si sono trasferite via da Hong Kong, c'è stato un accordo specifico tra il Regno Unito e Hong Kong e i residenti di Hong Kong hanno deciso quindi trasferire la residenza a Londra. E lo si vede oggi a Londra, tanti sono gli asiatici nei ristoranti, nelle scuole, in qualsiasi attività, cioè proprio si vede una tendenza in atto. E dato la nuova posizione sul mercato di Londra, quello che succede oggi è che sempre più investimenti si spostano da Londra verso Singapore e Hong Kong e non Londra o verso Milano o il resto d'Europa. E lo stesso vale per i paesi dei Emirati Arabi Uniti. Ci sono tanti investimenti cinesi a Duwudabi, a Dubai e si capisce quanto adesso le aziende Hong Kong siano interessate in questi investimenti. Quindi quello che voglio dire è che le cose sono cambiate in meglio secondo me, perché la concentrazione di una scelta è difficile da fare per un'azienda, perché se ti concentri soltanto in una città, non so come Hong Kong, può succedere qualsiasi cosa, a quel punto occorre avere l'opzione B, che può essere Singapore, a Duwudabi, Dubai, Londra e perché lo dico? Perché per me è chiaro... Facciamo finire. Scusate, ma l'interprete non sente quanto non viene detto al microfono, per cui ci scusiamo, ma non sentiamo l'interferenza. Quindi di base, quello che sto dicendo è che la situazione è cambiata molto, cioè è in atto questa tendenza per cui Londra guarda a destra, a Hong Kong, a Singapore, a sud-est, a Duwudabi, a Dubai, molto più che non succedesse nel passato, quindi sempre meno europei sono a Londra e sono sempre più gli asiatici e la combinazione di movimento di persone, di capitali, fa sì che ci sono sempre meno europei e così sarà ancora di più nel prossimo quinquennio, quindi ci sarà nuovo capitale proveniente da nuove aziende e anche probabilmente dall'Africa, da altre rote. Quindi per concludere, la concentrazione di accordi commerciali tra Hong Kong e la Cina non ci sono più, ma non significa che le opportunità siano inferiori. Anzi, le opportunità secondo me sono aumentate perché è possibile scegliere tra diverse opzioni, tra diversi sistemi giuridici e perché no, anche tra diversi mercati in cui investire anche per essere destenitario dei loro investimenti. Voglio soltanto concludere. Consentimi e poi ti ripasso la parola. Sì, chiaro, ci sono dei cambiamenti in atto e sono cambiamenti positivi per il meglio. Il nuovo, parliamo di opportunità, quindi chiederei a Professor Yang Wang, vorrei che ci dicesse quanto è importante il fattore dell'innovazione, ne parlavamo anche prima con Gianluca, quanto è importante l'innovazione per il futuro di Hong Kong. Grazie, vorrei cominciare dicendovi qualcosa di cui nessuno a Hong Kong vorrebbe parlare. Molti di voi probabilmente avete seguito il crollo di FTX, la borsa delle criptovalute. Quanti di voi sanno però che l'FTX era costituita a Hong Kong, era stata costituita a Hong Kong e lo dico non per parlare di FTX, però volevo sottolineare il fatto che Hong Kong è veramente basato sul principio un paese e due sistemi, perché le criptovalute sono vietate in Cina, ma molte delle cripto-company sono state costituite proprio a Hong Kong. Rita parlava del fatto che questo principio di un paese e due sistemi era stato concesso per 25 anni, invece adesso siamo già al 25° anniversario, è stato reiterato il fatto che Hong Kong rimarrà un paese e due sistemi fino a quando appunto Xi Jinping sarà il potere, quindi questo ha dato uno slancio alla fiducia di chi vive a Hong Kong e Gianluca parlava poi delle attività del futuro di Hong Kong. Qui vorrei dire che tante sono state le relazioni su Hong Kong da parte dei mass media, tante storie sono state raccontate, ma io vi posso dire che non corrispondeva a quanto vedevo io a Hong Kong, ormai è da 10 anni che vivo a Hong Kong. Hong Kong è un luogo estremamente dinamico, estremamente internazionale, è una delle città più internazionali al mondo, è nota per questo, è dal benvenuto a visitatori da ovunque, al mondo aziende, da tutto il mondo, e le accoglie a braccia aperte. Attualmente è in corso un cambiamento significativo nelle politiche da parte dei responsabili e coloro che governano Hong Kong. Gianluca parlava del Web 3, questa è la mia area di interesse, sono stato un promotore delle innovazioni Web 3 a Hong Kong, e questo sta succedendo proprio come cambiamento ad una velocità rapidissima. Il cambiamento a cui sto assistendo è che anziché essere il centro finanziario del mondo, Hong Kong adesso sta cercando di posizionarsi come uno dei centri di innovazione a livello internazionale, ha notevolmente investito in progetti innovativi, proprio per cercare di creare un ecosistema di innovazione. Magari sembra semplice a dirsi, ma se si considera il mondo dell'innovazione, ci sono due luoghi che si distinguono nel mondo, Silicon Valley e Shenzhen. Quindi Hong Kong sta imparando da entrambe queste destinazioni del mondo, proprio perché è vicino a Shenzhen, come diceva Gianluca e anche Alessandro hanno detto che Hong Kong è vicino a Shenzhen. Quindi c'è una spinta verso l'integrazione economica della Greater Bay Area, e questa integrazione economica darà un vantaggio incredibile a Hong Kong, perché nel sistema un paese e due sistemi ha una licuota fiscale bassissima, non versa imposta a Pechino o alla Cina continentale, e poi è un sistema giudico completamente diverso che si basa sulla common law inglese. Quindi tutti questi sono vantaggi enormi che Hong Kong ha, e il governo sta notevolmente investendo, non soltanto per creare un ecosistema per l'innovazione, ma sta anche cercando di attrarre talenti, aziende nell'ambito dell'innovazione. Molte di voi spero potranno recarsi a Hong Kong, Hong Kong dà il benvenuto anche alle persone che vogliono avere la doppia residenza, a differenza di quanto faccia la Cina. E Hong Kong ha un programma di attrazione talenti molto aggressivo, perché le persone si trasferiscono con la residenza a Hong Kong, per quanto riguarda le aziende, soprattutto quelle internazionali, sono invitate a creare uffici, sedi a Hong Kong, e tanti sono i sui sedi, il supporto che vengono dati a queste aziende. Quindi Hong Kong è un luogo estremamente attraente, non credete a quanto leggete sul giornale, non tutto, parlate con persone come Gianluca o Alessandro, Rita, perché poi per quanto riguarda la vita a Hong Kong, questa è la prima volta che vengo in Italia, perché spesso vado in Europa, ma l'Italia è la prima volta, siete così tutti amichevoli, le persone a Trento sono veramente amichevoli, il cibo è buonissimo, e siamo molto simili noi a Hong Kong, anche noi siamo tanto amichevoli anche per le aziende, e Hong Kong è quotata proprio a livello internazionale per questo, anche oggi, e anche il nostro cibo è buonissimo, e anche il vino non ci sono imposte, quindi se trovate del buon vino fatecelo sapere, e di nuovo ci accerteremo che una volta verrete a Hong Kong che vi trattino bene, spero che avrete l'impressione di voler tornare a casa e presentare la domanda per trasferirvi a Hong Kong come talento, e se avrete problemi chiamatemi, risolverò qualsiasi problema possiate avere a Hong Kong. Grazie professore, so che state lavorando benissimo anche, anche un lato università, avete un nuovo campus a Guangzhou, quindi proprio volete costituire questa connessione, sua storia personale umana è veramente speciale, perché è nato a Wan Wei, è cresciuto in Cina, e poi si è trasferito negli Stati Uniti, è stato professore di matematica ad Harvard con una Catedra proprio, e poi ha deciso di ritornare a Hong Kong, è grande fan di Hong Kong, sta cercando di costruire qui un nuovo campus universitario, è collegata a Hong Kong, a Guangzhou, quindi in Cina, la sua è una vita straordinaria, allora magari concedetemi rapidamente due minuti, io ho vissuto negli Stati Uniti per 31 anni, ho trascorso più tempo negli Stati Uniti che non trovo nel mondo, quindi sono infatti un cittadino statunitense, ma dieci anni fa ho deciso di ritrasferirmi a Hong Kong, e mi sono resso conto che c'erano aree entusiasmanti in senso di impegno verso la scienza e l'innovazione, e non ho rimpianti, e l'altro aspetto di cui volevo parlare è che Hong Kong ha un grande vantaggio, entrambi Gianlucca e Alessandro hanno cetato questo vantaggio, e che gode di un sistema fiscale straordinario, la liquidità fiscale è la più bassa al mondo, ma anche il sistema giuridico è diverso da quello cinese, e visto che è stata sopportata dalla Cina, ha tante opportunità da offrire, perché è difficile, a volte si dice che non si può avere la botte piena e la moglie o beacca, ma invece sì a Hong Kong sì, perché di nuovo il sistema giuridico, il sistema economico, il sistema fiscale sono unici, e poi abbiamo anche questo mercato enorme nelle vicinanze di Hong Kong, si è parte di questo mercato, e le politiche sono proprio favorevoli a Hong Kong, quindi è un luogo straordinario dove essere, la crediamo, le crediamo, ci siamo effettivamente innamorati di Hong Kong, non ho dubbi. Ora Silvia Tagliaferri ti puoi presentare da sola, ora passiamo dunque all'atto della logistica, che è molto importante per Hong Kong, perché si tratta di un centro di grandissima tradizione nel campo della logistica, come sta andando la situazione? Io mi chiamo Silvia Tagliaferri, ho una lunga esperienza nel campo della logistica, aviazione, con una grande passione per questo settore, io amo molto Hong Kong, ho lavorato per tante società collegate a Hong Kong, è stato interessante vedere dunque i rapporti commerciali. Allora, 2021 ha confermato il ruolo di Hong Kong, la posizione è stata mantenuta ben 10 volte dal 2010 come centro logistico più importante, ma sappiamo tutti cosa è successo a Hong Kong durante la pandemia. La parte della logistica è dunque un elemento molto importante del PIL di Hong Kong, circa il 24% dunque del PIL della città, ed è anche uno dei quattro pilastri che Hong Kong cerca di sfruttare. Vediamo un po' che cosa succede, perché come ho detto non era dato per scontato che questo sarebbe successo, perché c'erano moltissime sfide, molte di più rispetto al passato. L'aviazione e il settore dei trasporti dipendono moltissimo dalla situazione geopolitica e anche dal cambiamento di comportamento dei consumatori. L'anno scorso, ecco alcuni esempi, la situazione del canale di Panama, c'erano 35 passaggi all'ora, ma a causa dei cambiamenti dell'acqua siamo passati da 35 a 25 e poi a 17, questo ha portato a grandi ritardi per i tempi di transito delle imbarcazioni. La maggior parte delle linee navali hanno dovuto passare tramite il canale di Suez, dopo pochi mesi sappiamo che cosa è successo in Medio Oriente e la situazione nel Mar Rosso. Allora ancora una volta ci siamo trovati nel campo della logistica, dinanzi a grandi cambiamenti, grandi sfide. Ebbene, parte della situazione è stata corretta e rettificata con l'introduzione dunque di più treni dalla Cina verso l'Europa. Per darvi un'idea, dall'inizio del 2024 più di 60.000 treni viaggiavano dalla Cina verso l'Europa, ciò nonostante la situazione rimane molto difficile, perché per esempio in Kazakistan, che è chiaramente uno dei punti di transito per i treni provenienti dalla Cina, ci sono stati più di 60.000. Per esempio, in Kazakistan, che è chiaramente uno dei punti di transito per i treni provenienti dalla Cina, gli scambi non sono gli stessi. Allora ci sono 3 o 4 giorni di ritardo, una volta che arrivano verso l'Europa. Possono esserci 20 o 21 giorni di transito per i treni che vengono dalla Cina verso l'Europa, però certe volte questo passa 40 giorni a causa di questo problema. E poi, sempre a causa della situazione nel Mar Rosso, ci sono stati tanti spostamenti dal trasporto navale verso il cargo aereo, ma in questo caso, come potete immaginare, i nolli sono molto più alti rispetto a quelli navali. E allora, decisioni diverse hanno dovuto essere prese dai fornitori. Allora o uno attende tempi di transito più alti e uno deve pagare costi maggiori e si spedisce via aerea, oppure si aspetta e ci sono tutti questi problemi, con anche blocchi fino a quando la situazione non migliora. Ci sono tantissime sfide e anche l'Europa non è stata isenta da questi problemi. Se uno legge Germania, Italia, Francia, ci sono stati molti scioperi nelle operazioni portuali. Più che in passato, forse in Francia erano comuni, in Germania e in Italia no, ma ce ne sono stati moltissimi, perché lavorare negli aeroporti, come dicevano le persone, non è più interessante. Dunque ci sono tantissime sfide. Che cosa è successo? Hong Kong riusciva a gestire la situazione durante la pandemia. C'è stato un grande bloco, ovviamente, ma tutto aggiuntato è cambiato il comportamento dei consumatori. E chiaramente con la pandemia i consumatori sono molto interessati, dunque, nella consegno della moda fast fashion. Allora, questo fenomeno di grandi società come Tremont, Shane, TikTok, e ovviamente Alibaba e anche Amazon, hanno iniziato, dunque, a essere molto richiesti per i loro prodotti. E per darvi un'idea, ora c'è una domanda solo per il trasporta aereo, per più di 100 voli solo, merci al giorno. E non è possibile gestire di tutti. Allora, ci sono moltissime, c'è molta richiesta, i prezzi stanno aumentando. Sto parlando dunque del business dall'Asia, in particolare Hong Kong e Cina, specialmente nella zona di Guangdong e Guangzhou, che probabilmente sono i più equipaggiati per poter inviare dei voli merci verso l'Europa. Questo sta ricreando una situazione simile a quella di dieci anni fa, dove c'è un grande squilibrio tra la capacità disponibile dall'Asia verso l'Europa e l'Italia e quelli fuori dall'Europa e dall'Italia verso l'Asia. E allora questa è un'altra sfida per i consumatori, devono acquistare dunque a brevissimo termine, ma devono assicurare al cliente un costo a lungo termine di vendita. Hong Kong è in ottime condizioni insieme alla Cina per far fronte a questa situazione. Vedremo però per quanto durerà. Però ci sono altri paesi che stanno salendo alla ribalta e, senz'altro, abbiamo sentito parlare di Singapure, anche la Corea, che sta crescendo molto velocemente, e il Medio Oriente, i hub, in particolare Dubai e Doha, e chiaramente Shanghai, sia per il trasporto via mare, sia per il transporte di via aerea. Sarà una grande battaglia dunque per fornire il miglior servizio e per offrire dunque il prodotto migliore. In ultimo, ma non certo in ordine di importanza, la sostenibilità, un argomento importante, anche se forse poco educato dirlo, ma tutti dichiarano, specialmente i marchi della moda, dichiarano di essere sostenibili. Ma vi assicuro che la gente non è pronta a pagare veramente per la sostenibilità. Questa è una grande sfida. Per i grandi giganti dell'e-commerce, questa è un'opportunità per cercare dunque sistemi di magazzionamento alternativo per cambiare i tempi di transito, i costi di trasporto. Ma queste sono grandi sfide. Allora è importante avere degli ottimi partner, ottimi hub, la tecnologia senz'altro sta svolgendo un ruolo molto importante per rendere felici i fornitori e per creare un business sostenibile per tutti. Grazie, grazie mille. Grazie, grazie mille. Ogni crisi ha anche in sé un'opportunità. Questo è un elemento in comune in tutti questi discorsi e dunque starà a Hong Kong cambiare, cambiare se stessa in questo modo. Ora in ultimo, ma non certo in ordine di importanza, abbiamo dunque un rappresentante molto professionale, il primo forse che ho incontrato nella mia carriera in questo campo, la prima persona che ho intervistato per capire esattamente che cosa stava succedendo in Cina. Perché per me 22 anni fa la Cina era molto diversa rispetto ad ora. Ora do la parola a Federico Bazzoni, che è veramente una leggenda vivente. Le do la parola, grazie. Grazie, Rita. Grazie mille, grazie a tutti. Sì, abbiamo incontrato Rita alcuni anni fa a Pechino. Era un bel periodo, è stata una bella intervista. Sono arrivato alle 8, sono atterrato da Hong Kong. Il jet lag non è ancora sopravenuto, forse tra poco, e venivo da Pechino. Allora vorrei darvi dunque alcuni dettagli di quello che sta succedendo sul mercato. Innanzitutto non sono qui per promuovere dunque la mia Hong Kong. Mi scuso col professore, ma ho incontrato il mio banchiere, un esperto. Io vivo a Hong Kong da 15 anni. Io sono stato e sono un banchiere tutta la vita. Ho lavorato nel mercato dei capitali asiatico. Prima ero con la Western Bank, Merrill Lynch, e negli ultimi 14 anni con CITIC. CITIC, Rita conosce molto bene CITIC. CITIC è la banca di investimento più importante della Cina, un'impresa statale. Allora ero un, diciamo, pubblico dipendente in Cina. Ero nel consiglio d'amministrazione per le attività di funzione e acquisizione della CITIC. Ho visto dunque attività cross-border tra la Cina, Hong Kong, la Cina, l'Europa, l'Europa e la Cina. Ora gestisco una banca di investimento a Hong Kong con la Vantage Capital Markets. Mi concentro sulle attività mid cap. Io cerco di essere pragmatico nella mia analisi. Il mercato di Hong Kong ora è nei guai, o almeno era nei guai. Avevamo due eventi importanti, gli importanti eventi delle proteste. Nessuno ama parlarne, ma ci sono state queste proteste. Ci sono stati degli interventi importanti da parte della Cina contro le proteste. Non voglio fare un commento politico, ma è stato un evento molto importante per Hong Kong, un vero passo indietro. Poi ci siamo ripresi. Poi c'è stato il Covid. Hong Kong ha avuto una chiusura totale per due anni. Tutti i banchieri occidentali, tutta la comunità occidentale, ha lasciato Hong Kong, quasi tutti, e sono andati a Singapore e altri mercati. Hong Kong sembrava un po' uno scaffale vuoto. Ora stiamo ritornando indietro. Probabilmente un modo per tornare al mercato, però c'è molto camino da fare. Io non voglio sfidare quello che ha detto il professore, ma chiaramente noi sappiamo che c'è un Paese e due sistemi, ma Hong Kong ora si trova dinnanzi a una grande sfida. Perché simpatizza più per la Cina o cerca di attirare i capitali stranieri? Ebbene, da un punto di vista delle banche, penso che sia abbastanza una buona notizia che la Cina abbia fatto delle buone mosse su Hong Kong. Ancora una volta non voglio fare commenti con contenuti politici, ma ora Hong Kong è la Cina. Vuol dire che c'è molto capitale che dalla Cina torna a Hong Kong. Però vuol dire che anche molti capitali americani non vengono più a Hong Kong, perché la percezione è che sta diventando un unico sistema, non due sistemi. Io sono consulente anche per la borsa, per la nuova proposta di riforma, e stiamo parlando di questi argomenti diversi. Cioè, come attirare i capitali verso Hong Kong, come far tornare Hong Kong ad essere, diciamo, un mercato dei capitali. Non stiamo promuovendo Hong Kong come sistema, ma Hong Kong è un vero mercato dei capitali, molto liquido, è unica nel suo genere e nella sua struttura, però ora manca di direzione. Allora, noi come investment bankers stiamo lavorando per attirare nuove società che vogliono essere quotate a Hong Kong, ma non abbiamo successo, per essere sinceri. Probabilmente abbiamo bisogno di più liquidità sul mercato, abbiamo bisogno di più trasparenza, e questo significa che le società di capitali occidentali stanno guardando attentamente e controllando quello che succede. Allora, da un puro punto di vista economico ed analitico, c'è una cosa abbastanza positiva per Hong Kong, cioè che c'è un grande divario, una grande discrepanza, tra la valutazione del mercato esterno, statiunitense, Nasdaq, e Hong Kong. Nasdaq è attorno a 25-28. Hong Kong 11, rapporto prezzo utile. Non possiamo tornare a Hong Kong come era prima, professore. Si ricorda che eravamo per 18, per 19, a New York era per 25. Questo significa probabilmente che Hong Kong diventerà dunque un polo attraente per le quotazioni tra qualche anno, ma non ora. Stiamo spingendo il governo e la borsa a fare delle buone riforme. Probabilmente devono aprirsi in termini di accesso al mercato. Probabilmente devono abbassare le barriere, le messe in borsa, e così faremo muovere di nuovo il mercato. Siamo abbastanza presi a Hong Kong e in Cina, promuovendo un legame col Medio Oriente. Settimana scorsa sono stato onorato di far parte di questo vertice importante a Hong Kong con la borsa di Hong Kong e Saudita. È stato un grande successo. L'abbiamo chiamato il Cheese New Forum. Ci sono molte proposte che vengono dai sauditi. Ora stanno aprendo un legame verso la Cina e Hong Kong. Hong Kong sarà la porta d'ingresso per l'Arabia Saudita. Non sto parlando anche di Qatar, ma è il mercato saudita che guarda Hong Kong come un porta d'ingresso verso il mercato cinese. Allora diversi sauditi stanno creando uffici a Shanghai, a Hong Kong. E questa è una buona notizia per noi e per il mercato. Ancora una volta, se torniamo invece alla situazione ora, se voi mi chiedete ora se sono ottimista, ora su Hong Kong non lo sono. Lo sono solo a medio-lungo termine. Per il momento ci troviamo in una situazione di limbo. Facciamo molte fusioni e acquisizioni attualmente, ma noi non tocchiamo la Cina, perché ora non è investibile da un punto di vista occidentale. Facciamo tante fusioni e acquisizioni con il sud-est asiatico transfrontaliere. E mi è piaciuto di quello che ha detto a proposito della concorrenza di altre società. Jakarta, Bangkok, sono molto premettenti, Seoul e poi altri mercati come K-Elo Singapore, che è una grande economia ma non ha una buona borsa così grande. Dobbiamo sicurarsi che Hong Kong riesca ad attirare capitali anche dai mercati sud-est asiatici. Il 90% delle nostre attività di fusioni e acquisizioni sono transfrontaliere Asia-Asia, cioè Singapore verso Indonesia, Malaysia verso Thailandia, Hong Kong quasi niente per la Cina. Perché ci sono molte preoccupazioni, circa la direzione che la Cina adatterà. Allora, ho avuto un incontro importante ieri, non voglio essere estremamente positivo sulla Cina, ma vorrei ridurre un po' la preoccupazione che la gente ha attualmente sulla Cina. Ci sono molti problemi in Cina, specialmente sul lato immobiliare, ma il lato economico è abbastanza solido. Il PIL continua a crescere, sopra il 5%. Per esempio alcuni giorni fa ero a Pechino, la volta prima era sei mesi fa, ci sono delle zone di Pechino dove ci sono già le automobili senza conducenti, che è un sogno in altri paesi, lì invece già implementato. Allora, la Cina non può spendere un renminbi perché è completamente cash loss. Ormai tutti usano le carte. Hong Kong segue, ma è un po' indietro. Allora, la Cina spinge molto su quest'economia web free e direi high tech. Un ultimo commento, tornando a Hong Kong. Scusa, Mirita, per aver sforato i tempi. Professore, noi dobbiamo aiutare Hong Kong e la borsa di Hong Kong e il mercato di Hong Kong a finalizzare oppure a decidere che settore e in particolare che futuro vogliono per il mercato. Penso che ora stanno disperdendo e le proprie energie entropi dovrebbero concentrarsi sul fintech, sul ISG e probabilmente sui consumatori di alta fascia. Dimentichiamoci dell'immobiliare e dell'infrastruttura dell'immobiliare, certo. Ultimo, ma non da ultimo, però il primo a rispondere all'ultima domanda che sarà l'identica per tutti. Sì o no? La domanda è rimango o me ne vado quando si parla di Hong Kong? Quindi rimango o vado? No, no, no, deve rimanere perché Hong Kong si rafforzerà e sono abbastanza deciso in questo. Riprenderà fortemente. Beh, la sfida attualmente complessa, ma non ho dubbi che Hong Kong diventerà estremamente interessante. E' un'altra domanda che è molto capitale, sta tornando Hong Kong, adesso non rimango per una liquida fiscale. Beh, comunque è un'ottima liquida fiscale. Allora rimango o vado? Cosa mi dici? Questa è stata la mia invenzione, questo è un articolo che ho scritto per Londra, perché tutti chiedono rimango o me ne vado. Dato quello che sta succedendo nel Regno Unito, secondo me dovresti rimanere se apprezzi la vita di cui godi. Però dovresti anche uscire dal percorso comune, vedere se ci sono altre opportunità in diversi mercati che però sono collegati al luogo dove vivi. In questo caso stiamo parlando di Hong Kong. Io non parlo di imposte, imposizioni fiscali, perché non dico di rimanere in un luogo perché non si vuole pagare le tasse. Non lo dirò mai. Allora rimango o vado? Cercate di essere parziali. Beh, cercherò. Beh, tu sei parziale per definizione. Beh, io sono funzionario pubblico di Hong Kong. Comunque la mia introduzione iniziale si è concentrata soprattutto sugli scambi commerciali e non sugli investimenti, perché il 90% delle aziende italiane sono PMI. Quindi continuano a chiederci voglio esportare i miei prodotti. Cosa posso fare? Beh, si deve andare dall'Italia a Hong Kong, andare a vedere quali sono le opportunità per lanciare i propri prodotti. E anche bene, però, perché le PMI italiane mancano competenze in questo senso. Siamo degli ottimi produttori, ma non siamo capaci a commercializzarli e a pubblicizzarli. Quindi focalizzandoci sugli scambi commerciali bisogna andare a Hong Kong per valutare le opportunità. E da Hong Kong potete raggiungere i paesi dell'Asia nel sud-est asiatico e tutte le altre zone asiatiche. Lei, rimango vado dal punto di vista logistico, si deve rimanere per tutta una serie di ragioni, non come quelle del passato, ma della ubicazione logistica. Perché è la porta d'accesso alla Cina ideale, nessun altro posto in Asia lo è poi, resilienza, infrastruttura, innovazione, tecnologia, sono tutte queste le ragioni. Moltri vogliono portare via Hong Kong questo primato, però non so per quanto, secondo me vale la pena rimanere. Se fossi un giovane professionista, ricercatore o studente di talento, anche una startup, vengo, rimango, me ne vado, cosa fare professore? Quando Gianluca ha risposto alla domanda temevo che se avesse dato la risposta sbagliata sarebbe stato licenziato. Io sono un po' nella stessa posizione, la mia risposta è sì ovviamente. Questo lo dico dal cuore, perché come studente Hong Kong è un'esperienza straordinaria. Odio dirlo, ma nel passato i migliori studenti della Cina continentale si sono trasferiti negli Stati Uniti, in Europa. La cosa è cambiata tantissimo negli ultimi anni, perché sapete che negli Stati Uniti per tutta una serie di ragioni geopolitiche resistono ora alla concessione dei visti. Quindi l'Università Hong Kong, non soltanto la mia, ma siamo riusciti ad attrarre i migliori talenti da università come quella di Pechino, le Università delle Scienze e Tecnologie, sono studenti straordinari. E poi anche i studenti internazionali stanno venendo a Hong Kong, perché il governo spinge le università a lanciare questi programmi. Sì avete programmi per l'attrazione degli studenti, quindi io sono ottimista. Rimani, non voglio contraddire Federico, perché è un guru degli investimenti, quindi non ascoltate me per gli investimenti, ascoltate lui. E' importante però anche investire nei cervelli e nei talenti, più che nei capitali. No Federico, cosa dici, sei più importante, noi i talenti e il cervelli. Bene, tra di noi nel pubblico abbiamo un professore illustro, illustro e sono onorata che sia qui con noi, la professoressa Giucci della Tsingwan University, grazie per essere rimasta con noi. Spero che abbia apprezzato la nostra conversazione, perché è collegata anche con il concetto dei talenti, perché anche lei è stata a Princeton, ha studiato all'estero, quindi bisogna fare il contrario adesso, bisogna andare in Cina a studiare. I tempi cambiano, comunque grazie per essere stata qui con noi, grazie mille. Ringrazio tutti voi perché so che sono stati enormi gli sforzi fatti per presenziare. Uno si dice, ma devo riassumere la mia vita in dieci minuti, ma comunque hai detto qualcosa che è importante per le generazioni future. Questo è il significato del Festival di Treno, quindi uno scambio di idee, uno scambio di esperienza, indipendentemente dal tempo che si ha a disposizione per parlarne. Non è il tempo che conta, è il peso di quello che si dice che è importante. Quindi, veramente, vi voglio ringraziare per essere stati qui con noi, il professor Yang Ma Wang, il professor Mirante, Silas Chiu, che ha detto che il consiglio per lo scambio commerciale di Hong Kong doveva partecipare. Silvia Tagliaferri, grande esperienza ad Hong Kong, non solo, come avete sentito, e gli altri due illustri ospiti, Federico Bazzoni. Speriamo che possa salvare il mondo grazie ai suoi patrimoni e ai suoi investimenti di capitali, perché siamo proprio di fronte ad una nuova crisi di debito, speriamo di no. Perché lei ha assunto ogni tipo di soluzione per risolvere le crisi, è riuscita a sopravvivere, quindi è un sopravvissuto. E poi Alessandro Belluzzo, grazie mille per essere stato qua. Grazie, grazie a tutti e godetevi il resto del Festival. A presto.
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