Chi ha paura dell'intelligenza artificiale?
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Chi ha paura dell'intelligenza artificiale?
Quali sono i lavori maggiormente a rischio di automazione e quali subiranno maggiori cambiamenti in termini di mansioni e competenze richieste? Come si articola il rischio di automazione tra i paesi? Chi sono i lavoratori a maggior rischio? E come evitare che chi perde il lavoro diventi una vittima della tecnologia?
buongiorno buongiorno grazie di essere qui allora chi ha paura dell'intelligenza artificiale di certo non quel ragazzo splendido che mi ha aperto il cuore fa la prima superiore che l'altro giorno dopo la conferenza di cingolani col robot mentre noi vecchi ci interrogavamo anche meno vecchia ci interrogavamo su chi appone intelligenza artificiale eccetera eccetera lui è venuto candido a un altro singolo anni ha detto scusi posso farle una domanda ma noi domani potremo lavorare con i robot e ha detto vedi è un'altra prospettiva la prospettiva di chi guarda avanti e forse quello che manca ieri lo diceva stefano scarpetta che protagonisti di questo incontro in un altro dibattito molto interessante in cui si è parlato anche analizzato il caso finlandese e in cui sostanzialmente si è dimostrato che se si conosce la realtà si pensa nessuno ha la sfera di cristallo ma insomma degli indicatori ci sono e l'ocse fa un lavoro serio di ricerca per capire poi aggiorna se si può intuire come sarà il domani ci si può preparare in tempo per non farsi male ecco l'insegnamento credo non so se le proteste d'accordo che viene anche da questo festival è che se immagini prima come sarà la realtà puoi tentare di difenderti si aspetti che accade ormai è troppo tardi proprio perché il mondo sta andando molto veloce ecco stefano scarpetta e magari non visto il pubblico magari non notissimo e non sempre sui giornali come altri economisti più attenti alla comunicazione ma è autore di tantissimi saggi è una delle persone che più ha studiato ed è riconosciuto come un esperto di per quanto riguarda l'occupazione il lavoro sociali che sono i temi da cui è direttore presso l'ocse io non perdo tempo nel leggere il suo curriculum che trovate nel libro ha trovato in internet quindi direi di partire subito con con la sua relazione poi magari fare un po di domanda poi vedremo la parola a voi il tema appunto quali sono i lavori maggiormente a rischio di automazione quali subiranno i maggiori cambiamenti ecco perché pensare che tutto cambia nessuno per dare al lavoro tutti perderanno il lavoro non è vero c'è chi rischia di più chi rischia di meno e forse il dato che mi ha colpito ieri e che il grosso problema è che i cambiamenti e rischiano di aumentare ulteriormente la diseguaglianza che secondo me il tema cardine della nostra società o risolviamo questo problema o andrà sempre peggio ecco se non affrontiamo in maniera corretta in futuro e l'evoluzione del mercato del lavoro rischiamo che ed esuberanza aumentino sempre di più proprio questo aspetto grazie grazie mille buon pomeriggio a tutti grazie agli organizzatori del festival e grazie a tutti voi per essere qui questo pomeriggio chi ha paura dell'intelligenza artificiale questa domanda retorica a mio avviso in qualche modo rappresenta quello stato un po ansiogeno nel quale ci troviamo a parte le vicende politiche italiane più in generale direi ed è legato al fatto che in qualche modo questo dibattito sulla rivoluzione digitale ci porta ci spinge ci tira un po da una parte o dall'altra o siamo tra gli ottimisti quelli che ritengono che sono delle eccezionali opportunità che questa rivoluzione digitale ci offrirà in termini di servizi in termini di beni di consumo in termini di possibilità di vivere meglio o siamo nel campo dei pessimisti che vedono più gli aspetti negativi dei rischi le scommesse e qualche modo questi campi si organizzò anche in due categorie quando siamo consumatori beneficiamo tutti dell'innovazione legata anche alla rivoluzione digitale quando siamo lavoratori almeno alcuni casi stiamo sicuramente è più preoccupati almeno in alcuni in alcuni ambiti non potrei presentarvi migliaia di immagini di cui siamo continuamente bombardati questa è una copertina dell'economist di qualche tempo fa che appunto non si sente bene meglio sento un eco io però magari voi no questa dicevo la copertina dell'economist recente in cui c'è una ragano che si sta abbattendo sul mondo del lavoro ci sono appunto e ne abbiamo discusso durante il festival di trento il rischio che l'intelligenza artificiale porterà via il nostro lavoro secondo me c'è un elemento ancora più sottile infido direi quasi e cioè l'idea che questa rivoluzione digitale intelligenza artificiale l'internet of things ci possa rimpiazzare non tanto in quelle mansioni più difficili più di routine e quindi anche più noiose ma nelle attività lavorative e più intellettuali quelle in cui pensavamo fino a qualche tempo fa di essere comunque di essere cui eravamo pensiamo di essere preservati e addirittura queste nuove tecnologie ci spingono ma esse quelle attività al punto più faticose più di routine più noiose perché le macchine potranno svolgere meglio maniera più produttiva quelle parti di dell'attività più intellettuale tutti forse avete l'immagine del dell'algoritmo che ha battuto il grande campione di scacchi non può che questa idea forse addirittura non solo perderemo il lavoro non solo ci dovremo trovare con altre tipologie di lavoro ma siano lavori meno interessanti o addirittura il lavoro sparirà completamente in alcune professioni alcune attività questo è una delle immagini del self driven del suono del camion e quindi i camionisti potranno sparire letteralmente realtà su questa slide su questa ultima immagine l'ocse ha fatto uno studio sul settore trasporto su gomma è una cosa interessante viene fuori da questo studio è che non è un processo lineare nel senso che in quel settore quando si arriverà a un punto dello sviluppo tecnologico per cui il camion potrà effettivamente essere guida autonoma probabilmente molte imprese del settore trasporto su gomma si trasferivano in massa rapidamente verso questo questa nuova tipologia quindi non è un processo lento graduale in cui piano piano ci trasferisce sulla nuova tecnologia potrebbe essere un processo che a un certo punto ha un tipping point e da quel punto in poi il processo potrebbe essere molto veloce questa mattina ho apprezzato enormemente lo conoscete tutti boh allen che ci ha fatto alcuna volta una bellissima lezione storica ci ha ricordato che non è la prima volta che ci sono queste tensioni che c'è questa ansiogeni ta rispetto a una rivoluzione tecnologica e che nel passato queste cose c'è stata esattamente lo stesso sentimento le stesse preoccupazioni in realtà uno studio interessante che riprende un po un lavoro di team berga di qualche anno prima di molti anni prima di due economisti claudia goldin e larry cat presentano queste tensioni come una corsa tra da un lato la tecnologia e l'altro l'istruzione e la conoscenza fin che vanno di pari passo siamo in un contesto economico sociale non di equilibrio ma comunque anche di prosperità arriva la rivoluzione industriale crea un grosso cambiamento tecnologico la spina in genere che quindi sostituisce i lavoratori che prima svolgevano alcune mansioni il settore tessile e quel lavoratore di colpo si trovano a doversi riqualificare sa dove trovare un altro lavoro in alcuni casi a perdere il lavoro o dovere fare dei passi indietro rispetto all'attività lavorativa che svolgevano e questo chiaramente crea tensioni sociali tensioni economiche quello che ci ricorda o ballan che quando pensiamo alle nozioni industriale pensiamo che nel lungo periodo le nostre economie le soste nostre società effettivamente ne hanno beneficiato enormemente nel lungo periodo che ci ricordare nel lungo periodo saremo tutti morti ma che queste rivoluzioni industriali questa è l'evoluzione tecnologica hanno creato enormi frizioni con dei perdenti così come molte persone che ne hanno beneficiato ecco il rischio è che in qualche modo la rivoluzione industriale la rivoluzione digitale ci porti verso queste nuove tensioni perché il progresso tecnico e molto rapido e anche molto profondo nei suoi cambiamenti e dal lato invece diciamo così il catch in gap in termini di istruzione di competenze possa essere più lento e quindi nuovamente ci troveremo in un gap in cui la tecnologia vincerò è davanti in questa battaglia in questa corsa rispetto poi all'istruzione rispetto alle competenze le capacità dei lavoratori di utilizzare al meglio le nuove tecnologie di essere effettivamente complementare in senso positivo rispetto alla tecnologia qui si sente dentro due scenari che un po sintetizzano uno dei temi che voglio affrontare in questa in questa mia presentazione quella in cui andiamo appunto verso un un adeguamento lento delle nostre capacità di acquisire quelle conoscenze complementare rispetto alle macchine rispetto al robot o quello in cui c'è un'evoluzione rapida per cui possiamo ritornare in un periodo di prosperità in cui questa corsa fra macchine e istruzione e competenza un'altra volta viene vinta dagli umani dai lavoratori c'è un moltissima incertezza rispetto a il modo in cui la rivoluzione digitale cambierà cambierà quali saranno i nuovi prodotti nuovi beni nuovi servizi credo che soltanto 12 15 anni fa nessuno potesse pensare all'iphone che adesso è diventato un oggetto di uso comune quindi c'è moltissima incertezze quindi secondo me quello che abbiamo fatto all'ocse quello che da cui vorrei cominciare almeno è di mettere di presentarvi alcuni fatti credo che un punto importante che bisogna sottolineare che il futuro è già con noi è già presente e se guardiamo i dati ci sono molti segnali di quello che potrà essere poi il futuro almeno il futuro a breve termine ma soprattutto come ricordava prima enrico guardando a quello che sta già accadendo e immaginando acume questi cambiamenti che sono già presenti potranno evolversi possiamo anche capire quali sono le risposte che dobbiamo dare credo che sia fondamentale forse una sorpresa non andò dall'ocse di cadere in quello che è il determinismo tecnologico qualunque cosa la rivoluzione digitale potrà fare verrà utilizzato verrà messo in opera e quindi c'è un destino predeterminato in realtà le politiche gli interventi di economica quello che siano le scelte delle imprese le scelte dei lavoratori a scelte della società civile possano un impatto importante su il modo le forme i modi in cui queste nuove tecnologie verranno poi essere utilizzati partiamo dai fatti i fatti ci dicono e guardiamo un dato perché che entra nel 31 o paventava questo rischio della disoccupazione tecnologica di massa in questo in questo grafico avete le barre sono il 1996 poi il piccolo puntino quello che dovrebbe essere arancione e la situazione pre crisi nel 2007 nel 2008 io ho presentato l'economic l'employment outlook dell'ocse che la pubblicazione annuale sulle prospettive dell'occupazione e nel 2008 i paesi ocse loro insieme e ho raggiunto il livello più alto nel tasso di occupazione cioè il numero di persone in età lavorativa che avevano un lavoro due terzi delle persone tra lavorativa avevano un posto di lavoro era il livello più alto dal dopoguerra in poi c'è stata la crisi finanziaria economica che è stata devastante in molti paesi ma soprattutto anche in italia nei paesi del sud dell'europa oggi in italia non ci siamo ancora arrivati ma in media nei paesi ocse e in molti dei paesi anche se anche emergenti abbiamo un tasso di occupazione che già superiore a quello del periodo pre crisi quindi in termini di posti di lavoro ad oggi non c'è una grande evidenza che questa rivoluzione tecnologica stia comportando un aumento della disoccupazione e tecnologica un aumento della disoccupazione in realtà all'occupazione e ai livelli più alti che abbiamo sperimentato dal dopoguerra in poi il secondo punto è che la discussione in questo in questo in questo festival la discussione in generale quando si parla del futuro si concentra molto se non esclusivamente sulla rivoluzione digitale in realtà questa rivoluzione è intrinsecamente connessa con altri due che definirei mega trend che sono la i cambiamenti demografici e che sono anche la globalizzazione o il fatto che nostre economie sono sempre più intimamente interconnesse allora presentare l'evidenza sugli effetti o sugli elementi che traspare della rivoluzione digitale è impossibile sono tantissime diverse dimensioni ve ne presento soltanto una ed è quella sul numero dei robot industriali di questi robot ce ne erano soltanto 83.000 globalmente nel 2003 ce ne erano quasi 300.000 294.000 nel 2016 ed è previsto secondo uno studio della boston consulting group circa 500 mila nel 2020 quindi fra qualche fra qualche tempo quindi un'evoluzione esponenziale il numero di robot nei processi produttivi perché sottolinea questo punto perché nella bossa consulting group dello studio hanno fatto anche una stima di quanto costa utilizzare un robot industriale e l'acquisizione del robot e l'utilizzo del robot ad oggi cosa a livello orario tra i 10 ei 20 dollari quindi quel robot è altamente competitivo rispetto a un lavoratore del settore metalmeccanico cioè lì dove i robot industriali sono stati utilizzati in maniera più consistente ad oggi quindi ancora una volta questa rivoluzione digitale è già presente gialli e già con noi e tra altre cose procede a una velocità estremamente veloce altre mente rapida il secondo punto facevo riferimento prima a quanto siamo interconnessi a parte di quello che alcuni politici vogliono far credere nelle nostre economie di mercato anche in questo a questo punto di vista potrai presentarvelo in tanti modi diversi un modo è di vedere quanti sono i posti di lavoro che realtà non dipendono la domanda interna ma dipende una domanda esterna di altri paesi di altri consumatori secondo le stime che abbiamo in questo grafico in paesi come l'italia circa il 30 per cento dei lavoratori sono interamente parte di questa catena del valore che lega le attività produttive italiane con quelle di tanti altri paesi e quindi le politiche italiane politiche domestiche che siano del lavoro le politiche industriali determinano la posizione delle imprese italiane in questa in questa catena del valore se riescono a salire verso la catena del valore a valore aggiunto più elevato o magari vanno verbano indietro e molti di quei lavori di quei posti di lavoro dipendono da questa distribuzione lungo la catena del valore delle diverse posizioni delle imprese italiane così come delle imprese estere l'altro punto a mio avviso importante che sicuramente riguarda l'italia è quello della dell'invecchiamento della popolazione questi sono i dati media ocse poi faccio vedere i dati più specifici per vari paesi ad oggi nel 2015 in media nei paesi ocse c'era una persona si ne ho 65 anni e più per ogni 4 persone in età lavorativa qui il tasso dipendenza come lo chiamano gli economisti era di uno a 44 persone lavorano e sostengono anche la persona che si presume a 65 anni o più è sicuramente è in pensionamento nel 2050 in media nei paesi ocse questo rapporto sarà di 1 a 2 ci saranno due lavoratori per ogni persona in età in età 65 anni e più e questa è la media dei paesi ocse vediamo cosa accade se guardiamo i vari paesi questa secondo i dati e delle nazioni unite è l'evoluzione della popolazione età lavorativa da oggi fino al 2050 guardate i paesi che sono in basso abbiamo il giappone l'italia la germania perdono dal 28 per cento della popolazione tra lavorativa al 23 per cento nel caso dell'italia della germania quindi sono cambiamenti massicci perdiamo quasi un quarto della popolazione tra lavorativa ovviamente queste sono le previsioni onu che si basano su alcune assunzioni rispetto all'evoluzione della migrazione dei flussi migratori propri di ngoni danno l'idea di quanto profonde saranno questi cambiamenti che sono profondamente interconnessi anche con la rivoluzione digitale questo significa cambiamenti nei consumi significa anche una minore forza lavoro probabilmente qui delle fortissime spinte anche a migliorare aumentare la produttività ma anche l'occupabile ita di coloro i quali ai frane tra lavorativa e dovranno lavorare e sostenere anche un numero maggiore di persone che sono al di là dell'età lavorativa l'altro dato e quello appunto su quanto siamo interconnessi da un punto di vista degli scambi internazionali questo grafico avete le esportazioni e le importazioni rispetto al gdp e vedete che dalle 75 in poi anche a causa ovviamente di alcuni grandi economie che sono entrate a pieno titolo negli scambi internazionali come la cina gli in dai paesi emergenti il brasile il sudafrica vedete l'aumento enorme significativo nel ruolo nelle esportazioni rispetto a gdb e allo stesso tempo anche delle importazioni quindi siamo sempre più interconnessi per cui scelte nazionali possono avere implicazioni non soltanto a livello nazionale ma anche degli spillover e fede gli effetti anche a cascata sugli altri paesi con cui con cui ovviamente abbiamo degli scambi internazionali un dato interessante a mio avviso è anche questo è un fenomeno relativamente recente su beta ci raccontava della distruzione creatrice cioè di questo meccanismo continuo in cui si crea nuove attività e se le dissero no anche altre che in qualche modo la distruzione di certe attività è importante per poter trasferire le risorse verso attività nuove innovative e più produttive e che questo è un fenomeno di benessere perché porta anche l'opportunità ai lavoratori trasferirsi verso attività più produttiva è un fenomeno che è avvenuto nel periodo più recente qui avete dati al 2000 dal 2001 in poi è che le imprese alla frontiera cioè le imprese più produttive il top ten percent cioè il 10 per cento le imprese globale più produttive hanno avuto una dinamica di produttività molto sostenuta tutte le altre cioè il restante 90 per cento come potete vedere in questo caso le chine la gara hanno avuto invece l'andamento della produttività piuttosto stagnante in italia in europa nell'ocse si discute com'è possibile che la produttività anche a seguito della crisi non riparte è tutto sempre a livelli molto bassi se sì ma a un livello di granularità più più approfondite si guarda dietro i dati aggregati cosa c'è c'è questa enorme divaricazione tra le imprese più performante le imprese la frontiera e le imprese che in qualche modo stanno un po in ritardo il problema è che alla fontina c'è un turno sono nuove imprese che entrano che come dire sono più produttive che riescano a ottenere quote di mercato e arrivano alla frontiera però poi facendo investimenti essendo migliore utilizzazione della nuova tecnologia riescono a mantenersi in questa posizione di privilegio questa situazione di frontiera gli altri semplicemente perché sono un po in ritardo tendono a non fare questo calcinato non riesce ad agguantare riuscire ad arrivare le stesse dinamiche di produttività cosa c'è dietro questo grafico c'è anche un problema di diseguaglianza perché se siamo dei lavoratori così fortunati di essere in quel 10 per cento di imprese per più prodotti sicuramente avremo prospettive di carriera salari remunerazioni estremamente incoraggianti assicurare decisamente positivo se siamo nell'altro 90 per cento delle imprese probabilmente i nostri salari nostre prospettive di carriera saranno sicuramente molto meno interessante quindi dietro questi fenomeni legati all'evoluzione anche devo dire un ruolo importante di questa tecnologia in particolare e che ha da un premio che è enorme a coloro i quali sono alla frontiera che per essere per esse alla frontiera per per avere per essere stati capaci di utilizzare questa tecnologia al meglio hanno dei vantaggi enormi nel poter utilizzare la nuova dimensione della rivoluzione tecnologica che arriverà che sarà tt si renderà disponibile e possono anche investire in queste nuove tecnologie quindi una divaricazione fra imprese in termini di produttività che poi anche delle conseguenze sul mercato del lavoro tornando indietro che guardiamo che vole l'impatto sul mercato del lavoro il futuro è già una realtà presente tra noi ci sono diversi modi in cui ve lo voglio e lo voglio illustrare il primo è quello che gli economisti definiscono la polarizzazione sul mercato del lavoro se guardiamo ai vari che qui ci avete i paesi del g7 e vediamo dove quali sono i posti i lavori sono creati e distrutti in percentuale del totale dell'occupazione vedete che in tutti i paesi del g7 c'è stata una forte crescita nei posti di lavoro che richiedono alte competenze high skilled in realtà c'è stata una perdita di posti di lavoro con competenze intermedie in tutti i paesi del g7 con differenti gradienti c'è stata una riduzione nella quota dell'occupazione per lavoratori con competenze intermedie è però c'è stato anche un aumento della domanda di lavoro delle opportunità lavorative per posizioni lavorative che richiedono basse qualifiche quindi non è vero che la rivoluzione digitale con le varie mega trend che ha illustrato richiedono solo lavoratore a più alta qualifica richiedono anche lavoratori con qualifica relativamente più basse in lavori non di routine per esempio a tutte le attività sociali in cui non sono richieste altre competenze ma poi sicuramente anche in un contesto di invecchiamento della popolazione ci sarà e c'è oggi e ci sarà domani più domanda quali sono i lavori intermedie che si stanno perdendo sono quelli più di routine sono quelli che possono essere più rimpiazzati delle macchine ma questi lavori intermedi sono anche quelli che normalmente ha la classe media il media poter quindi questo grato in qualche modo può un piccolo elemento contribuire a spiegare anche questa profondo malcontento che c'è non solo nei lavoratori più svantaggiati ma anche in quella classe media che sempre più si sente insicura sia rispetto alla prospettiva di mantenere il posto di lavoro ma anche rispetto al prospettive di poterlo avere nel futuro o nelle prospettive di avere i propri figli che possono avere almeno lo stesso livello di tenore di vita di quello dei genitori il secondo punto è un po un paradosso non è una novità ovviamente è che in paese come l'italia in cui il tasso disoccupazione è ancora elevata soprattutto in alcune regioni c'è già un forte mismatch c'è già una mancanza di posti e di di offerta di domanda di lavoro c'è una forte domanda una scarsa offerta di lavoro in alcune tipologie di competenze quindi abbiamo un paradosso abbiamo molti disoccupati che vorrebbero lavorare le imprese domandano lavoratori con competenze diverse e quindi questi posti di lavoro non vengono non vengono non vengono riempiti quindi c'è un problema non soltanto di quantità ma di qualità e come ridurre questo mismatch tra quello che sono le competenze richieste quelle che sono le competenze a disposizione dei lavoratori come vedete quelle competenze che sono maggiormente richieste in cui c'è un gap c'è una mancanza sono sia quelle legate comunque all'economia digitale ma anche quelle legate che ha qui insieme di competenze normalmente vengono chiamati i soft skill la capacità di interagire con gli altri la capacità di comunicazione la capacità di avere anche un approccio creativo rispetto al lavoro quel tipo di competenze che difficilmente si acquisiscono a scuola l'università ma che si acquisiscono molto più facilmente sul mercato del lavoro anticipo una conclusione l'accesso a un'esperienza lavorativa prigione è assolutamente essenziale per permettergli poi di acquisire questi soft skill che altrimenti è sicuramente più difficile acquisire nel mondo della scuola nel mondo dell'università adesso ci proiettiamo un attimo nel futuro e qui entriamo nella speculazione entriamo nelle previsioni entriamo in quella che sono possibili scenari quello che faccio vedere sono delle stime che abbiamo condotto all'ocse utilizzando però un lavoro a mio avviso molto importante i due economisti schiano fra i due economisti che lavorano oxford che nel 2013 hanno pubblicato uno studio che ha fatto molto scalpore perché la conclusione di quello studio era che negli stati uniti nei prossimi 15 30 realtà non specificano bene esattamente l'orizzonte temporale in un medio periodo il 47 per cento che posto di lavoro era a rischio di automazione ora ovviamente se fosse così ci sarebbe una rivoluzione disse molto prima che ciò accada noi abbiamo ripreso questo studio di questi due economisti perché quello che hanno fatto loro da una cosa molto interessante a mio avviso hanno chiesto a un gruppo di esperti dell'intelligenza artificiale gli hanno chiesto queste sono le funzioni e mansioni che oggi vengono svolte nelle varie professioni negli stati uniti in maniera molto dettagliata sono circa 700 professioni hanno identificato le 70 principali c'è un inchiesta negli stati uniti molto dettagliata si chiama connette in cui si va nel dettaglio di tutte le varie mansioni che vengono svolte all'interno di ciascuna di queste professioni lo hanno chiesto a questi ingegneri dell'intelligenza artificiale ditemi quello che secondo me e non domani ma diciamo nei prossimi 15 anni le macchine gli algoritmi e l'intelligenza artificiale machine potrà fare e quindi alla cominciato tip the box uno dopo l'altro quando sono arrivati almeno al 70 per cento delle mansioni oggi svolte in quelle professioni che potrebbero un giorno essere svolte dalle macchine red line ha detto a questo punto il lavoro sparirà perché non ci sarà molto che rimarrà ad esplodere che potrà essere svolto dal lavoratore e con questo tipo di analisi loro sono arrivati a questa cifra estremamente elevata del 47 per cento dei posti di lavoro o geni stati uniti al rischio di automazione letto questo studio la mia preoccupazione era che immaginare che in ciascuna professione tutti i lavoratori facciano esattamente la stessa cosa è un ipotesi molto molto forte realtà noi avevamo un vantaggio perché all'ogs abbiamo condotto a cui ha partecipato anche l'iran ne parlerò fra qualche minuto un'indagine sulle competenze degli adulti forse molti di voi conoscono il pisa lo studio pisa ogni tre anni facciamo l'analisi delle competenze e giovani quindicenni c'è una serve che viene condotta non ogni tre anni ma ogni dieci anni perché molto onerosa sulle competenze degli adulti 16 65 anni tra le altre cose in questa inchiesta chiediamo anche quello che fanno le persone nel loro lavoro in maniera molto dettagliata quindi c'è un buon ma centra questo studio frey osman e quello che siamo riusciti a fare noi la piccola differenza e che noi non guardiamo alle professioni e prendiamo la media delle attività svolte in ciascuna professione ma guardiamo a quello che faccia su un lavoratore e forse non vi sorprenderà se vi dico che all'interno ciascuna professione c'è un enorme eterogeneità in quello che i lavoratori fanno se io sono un meccanico e lavoro alla volkswagen probabilmente fra un lavoro molto diverso che se sono un meccanico in un piccola fino piccolo officina di riparazione delle macchine facendo questo quindi prendendo lo stesso mappe in se volete di quello che potrà essere automatizzato non sono un ingegnere dell'intelligenza artificiale quando preso per buono quelle stime fatte dagli degli ingegneri maloma pato se volete in quello che so fan ei lavoratori nei vari paesi dell'ocse oggi è quello che viene fuori è che quel 47 per cento si riduce ad un 14 per cento questi sono seguendo la stessa logica i posti che potenzialmente se gli ingegneri hanno ragione se tutto quello che potrà essere fatto dall'intelligenza artificiale verrà effettivamente messo come attività produttiva questi sono potenzialmente i posti di lavoro che potrebbero essere a rischio di automazione perché il 70 per cento delle mansioni oggi svolte potrebbero essere svolte dalle macchine potrei fermarmi qui ma realtà la sua parte più interessante della storia è questa a questo 14 per cento in media poi per l'italia il 15 per cento in alcuni paesi del 10 per cento se ne aggiunge un 30 per cento forse 35 nel caso dell'italia in cui il 50 e il 70 per cento delle mansioni potranno essere svolte da una macchina quindi il posto di lavoro rimarrà probabilmente ma capite bene che il lavoratore che a quel posto di lavoro dovrà adattarsi dovrà acquisire nuove competenze per poter svolgere quelle mansioni complementari a quello che la macchina probabilmente potrà fare quindi in qualche modo lo diceva giustamente enrico prima la nostra preoccupazione da questo tipo di analisi all'ocse non è tanto quella della disoccupazione di massa c'è un problema di quantità ma più un problema di qualità dei posti di lavoro e possibili disuguaglianze sul mercato del lavoro diseguaglianza e come vedete già esistono non sono sicuramente una novità lo sappiamo bene in italia ma che potrebbero accrescersi ulteriormente tra coloro i quali avranno le competenze giuste per effettivamente poter prendere queste enormi opportunità che la rivoluzione digitale sicuramente metterà a disposizione e coloro i quali non hanno le competenze giuste o non sono semplicemente nella giusta ecosistema magari vivono una certa regione piuttosto che non ha altra lì dove queste opportunità non saranno necessariamente a disposizione quindi il rischio è un acuirsi ulteriore delle diseguaglianze sul mercato del lavoro piuttosto che un problema di quantità di posti di lavoro l'altra dimensione importante se n'è discusso tantissimo il festival quindi non dirò molto è che quando parliamo di qualità dei posti di lavoro c'è anche un problema di queste nuove tipologie di lavoro quello che si dice un po uno slogan ma è abbastanza vere cioè che la rivoluzione digitale cambia la natura del lavoro nelle sue elementi fondanti cioè quando si lavora quanto si lavora dove si lavora quindi questi elementi potrebbero essere rimessi in discussione qui presente o semplicemente un grafico per far vedere un andamento quasi esponenziale ed è il numero dei posti di lavoro che vengono messi sul mercato delle piattaforme digitali per ricerca e di lavoro qui sono semplicemente le quattro piattaforme digitali per l'intermediazione sul mercato del lavoro inglesi quindi sicuramente un campione minuscolo rispetto poi all'insieme diciamo di quella che la gig economy o dei suoi nuovi lavori digitali del domani vedete che il trend che ancora molto piccolo che parliamo secondo le stime di un 65 per cento di 1 per cento forse il 3 per cento dei lavoratori che sono coinvolti in maniera consistente diciamo in quelle che sono le piattaforme economiche le piattaforme digitali però sicuramente un trend è in forte in forte evoluzione un punto e voglio sottolineare è quello della polarizzazione perché si può pensare che la polarizzazione sia legati a cambiamenti strutturali si trasferisce l'attività economica ad alcuni settori agli altri in realtà è un fenomeno molto più complesso perché avviene all'interno di tutti i settori cioè in un qualunque sia il settore anche il settore di punta da un punto vista tecnologico ma anche quello meno c'è sicuramente una polarizzazione del tipo di domanda di lavoro rispetto alle competenze alte competenze basse competenze una perdita di opportunità di lavoro in quelli che hanno competenze intermedi chi sono i lavoratori che si occupano oggi i posti di lavoro più a rischio di automatizzazione da questo che vi ho fatto vedere dal grafico sulla polarizzazione potrebbe venire in mente che sono i lavoratori con competenze intermedi in realtà non è vero i lavoratori più a rischio di vedere il loro posto di lavoro rimpiazzato da una macchina suoi lavoratori a bassi livelli di competenze e abbassa rimunerazione nel settore della manifattura nel settore dell'agricoltura per quel poco è rimasto ma anche nel settore dei servizi quindi c'è sicuramente una correlazione molto forte fra negativa tra rischio di automatizzazione e il livello di competenze rischio di automatizzazione e il livello di retribuzione quindi lavoratori e più svantaggiate già oggi in termini di competenze e remunerazione sono anche quelli più a rischio di vedere il loro posto di lavoro messo a rischio sostituito da una macchina forse il dato che mi preoccupa di più è questo e cioè che sono anche giovani perché molti dei posti di lavoro a rischio ed automazione sono quelli che in inglese si chiama gli altri jobs ai primi posti che i giovani che entrano sul mercato al lavoro potranno avere sono quelli posti più routinari e sono quelli posti che potranno sparire pensate appunto gli assistenti gli uffici legali pensate a molte delle mansioni che vengono svolte in molte professioni che sono intermedie siano di alto livello di competenza che già oggi che sicuramente un domani potranno essere rimpiazzati in maniera con su maniera significativa da macchina da algoritmi dall'intelligenza artificiale quindi anche una volta il rischio non è soltanto sulla quantità di posti di lavoro a rischio ma su chi si andranno a concentrare questi rischi e rischi purtroppo si andranno a concentrarsi su coloro i quali sono già oggi in qualche modo più svantaggiati più uomini o più donne è difficile rispondere a questa domanda quello che sappiamo è che sono due fenomeni che si in quanto essi contro si controbilanciano da un lato le donne sono protette perché alcuni settori a minor rischio ed automazione le donne sono più rappresentate dall altro in alcuni settori ad altissima forte rischio di automazione sono molte donne per cui sono questi due fenomeni che in qualche modo si compensano l'un l'altro per cui ci porta a dire che non c'è una dimensione gender molto chiaramente definita sui posti a rischio di automazione ma che sicuramente in alcuni settori c'è un forte rischio che le donne siano particolarmente penalizzate perché in quei settori ci sarà un forte rischio di automazione il punto successivo e e volevo tornare su questo perché appunto lo ricordavo prima evitiamo questo questo di cadere nella trappola del determinismo tecnologico in questo grafico faccioni dei dati dell'eurobarometro sono delle risposte a una inchiesta di opinione sulle persone e vedete che le persone hanno punti di vista molto diverse su quali sono le aree in cui loro ritengono che non hanno nessun problema per una macchia a rimpiazzare un lavoratore un essere umano in alcuni settori la spesa exploration ma mai fan settore manifatturiero ricerca e il settore militare eccetera non c'è nessun diciamo l'opinione pubblica non nessun problema a vedere le macchie rimpiazzare i lavoratori in altri settori come quello di aiuto della salute eccetera c'è sicuramente una maggiore resistenza immaginare che il robot debba o possa rimpiazzare il lavoratore quindi anche lì un punto importante quello che saranno poi le decisioni dal parto punto vista del governo ma anche da un punto di vista della società civile a mio avviso possono avere troppo un ruolo molto molto importante quanto tempo finito vado veloce allora vado veloce perché voglio semplicemente arriva dall'ultimo punto salto queste per arrivare a questo cioè sul mondo del lavoro questo graffio purtroppo manca all'italia ma quello che faccio vedere è il fatto che in media nei paesi ocse circa il 50 per cento dei lavoratori non ha competenze digitali si sa usare sicuramente sa navigare in internet sa usare lo smartphone ma non va molto al di là di questo se guardiamo i giovani 25 34 c'è sempre un 30 per cento che ha competenze digitali molto limitate punto successivo è che ci sono anche forte differenza cioè ovviamente promuovere l'istruzione è sicuramente una scommessa importante ma in questo grafico avete il livello di competenze per diversi livelli di istruzione nei vari paesi guardate italia che dove c'è quella piccola freccia blu coloro i quali hanno il livello di istruzione terziaria quindi universitaria a un livello di competenze decisamente più basse molto simile a quello che paesi in alcuni altri paesi hanno le persone con un livello di istruzione secondaria superiore quindi sia ovviamente l'accesso all'istruzione importante ma la qualità a mio avviso è sicuramente un elemento fondamentale i punti importante che voglio sottolineare sono anche queste e cioè che se da un lato c'è uno sforzo a mio avviso necessario di investire nella scuola e l'università per dare a tutti accesso a competenze che sono quelle richieste dal mercato c'è anche un bisogno enorme di investire nelle competenze di quelli che sono già sul mercato del lavoro in questo grafico avete l'accesso alla formazione formale e informale nei paesi del g7 tra le persone a basso livello di competenze le persone ad alto livello di competenze né dell'italia e sulla parte sinistra perché investe poco nella formazione degli adulti ma guardate il gap fra alte e basse competenze in tutti i paesi una persona a bassolino le compete cioè quella persona che abbia detto prima e più a rischio di perdere il posto di lavoro a casa dell'automazione riusciva e molto meno formazione continua di quanto lo riceve una persona di alto livello di competenze quindi nostro sistema che è un insieme tra politiche pubbliche ma anche intervento delle imprese tende aumentare le diseguaglianze in termini di competenze di accesso alle competenze di riqualificazione delle competenze l'altro punto è che c'è molto da fare anche nel gestire il cambiamento da un punto vista del quadro regolamentare cioè di definire bene le nuove tipologie di lavoro comprendere sia un lavoratore che lavora esclusivamente per le piattaforme una sola piattaforma che sia il taxi driver di huber e o che sia quello che lavora per delivery per il fatto che lavora per una sola piattaforma debba essere con sato più un impiegato un dipendente o un lavoratore indipendente su questo francamente i paesi stanno prendendo posizioni completamente diverse come c'è una grande cacofonia c'è una grossa differenza siamo nelle posizioni siccome queste sono piattaforme globali sfruttano anche queste differenze da un paese all'altro per decidere dove investire quanto investire come investire l'altro punto importante è che i cambiamenti sono presenti sono lì sotto gli occhi di tutti e c'è molto da fare non per cambiare completamente sistemi di protezione sociale ad esempio ma sicuramente per adeguarli queste statistiche avete in quelle grafico in basso a sinistra ci fanno vedere che oggi in media nei paesi ocse paesi europei più del 50 per cento di un lavoro dei lavoratori indipendenti che perdono il lavoro non hanno accesso all'assegno di disoccupazione il 38 per cento dei lavoratori indipendenti siano un incidente durante le loro attività lavorativa non sono automaticamente coperti e forse ancora più interessante il 46 per cento le donne che hanno lavori autonomi non hanno un assegno di maternità questo in media nei paesi ocse nei paesi europei oggi quindi la necessità di adeguare il sistema di protezione sociale non è una necessità del futuro quando i cambiamenti saranno è un problema di oggi perché sicuramente una cosa che accadrà sarà un aumento del lavoro indipendente di persone che hanno più attività dipendente indipendente allo stesso tempo o che cambieranno lavoro in maniera più rapida l'altra cosa che forse in questo contesto in cui rischi se volete sono trasferiti da al posto di lavoro all'individuo ci sarebbe più bisogno di dialogo sociale serve più bisogno di rappresentanti anche dei lavoratori in realtà quello che accade come sapete bene è una riduzione nel tasso di sindacalizzazione i sindacati oggi sono sicuramente più debole di quanto non lo fossero 20 o 30 anni fa quindi bisogna anche pensare a nuove forme di dialogo nuove forme per dare voce a questi lavoratori in queste nuove tipologie di lavoro perché i meccanismi tradizionali e la rappresentanza sindacale sicuramente oggi è meno capace di dare risposte in qualche modo percepire e cogliere queste esigenze e interpretarle sostenerle anche in quella che sa è una negoziazione io mi fermerei qui perché credo che siamo ha sforato con i tempi e soprattutto perché voglio avere mi farebbe piacere il vostro domande vi ringrazio grazie io so telegrafico ma a due domande la prima è visto che l'ocse sviluppa molto materiale informativo come accedere a questo materiale informativo cosa fate voi per informare i giovani e non solo i giovani penso anche al mondo e sindacato sulla tua sul fondo mercato del lavoro ma diciamo una politica dell'ocse quali mette a disposizione tutti i dati ma che questa non sia una risposta completa in che ci sia un bisogno enorme di comunicare meglio e di comunicare in maniera molto chiara e mania non tecnica per cui è una cosa che abbiamo fatto soprattutto nel contesto di questo lavoro sul futuro del lavoro e di si continua a pubblicare i nostri fantastici volumi tecnici dettagliati ma anche di pubblicate le brevi note non tecniche che in qualche modo rispondono sempre a una domanda corra il rischio di automazione che sono i lavoratori più a rischio di automazione con la necessità di formazione quanto è grande la diciamo questo gap di conoscenza che dobbiamo cercare di chiudere quindi sono delle piccole note di 68 pagine che cercano dare una risposta sulla base delle evidenze empiriche dell'analisi che abbiamo fatta ma che sia un modo di presentare queste informazioni in maniera anche più fruibile da un largo pubblico ed è stata anche molto utile perché interessante questa cosa genera una risposta anche dalle policy maker molto più efficace piuttosto che il grande libro in cui tante dei problemi che in qualche modo ciascun paese a vengono un po nascosta immagino che si trovano sul sito www c'era una cosa una pagina cioè certo work web site l'altra domanda e poi passa la parola al pubblico è questa parlando prima del big match tra domanda offerta di lavoro ma colpito una cosa che accaduto recentemente a bologna e cioè noi qualche mese fa abbiamo segnalato come fonte di un boom turistico dell'emilia romagna gli operatori sia della città sia della costa signora so che non trovano camerieri sia previsto alle attività di ristorazione e sia per gli alberghi bene qualche settimana fa vado a memoria non è una domanda che mi è venuta adesso se ne do quindi non ho i dati sotto mano ma qualche settimane fa mi pare dalla svezia comunque da un paese nordico sono venuti per reclutare camerieri e io ho detto scusami determino lega ma scusa se abbiamo appena scritto che non ne trovano perché vengono e secondo i miei colleghi sono sempre stati più intelligenti di me mi hanno detto fai semplice enrico perché in svezia hanno delle garanzie contrattuali che qui si sogno e quindi qui comincia sul bus che vanno a fare il cameriere però magari svezia ci vanno anche e mi colpiva perché in svezia certi mesi è bello vivere in certi mesi c'è la più alta percentuale di suicidi quindi non è che uno dice vado in california nova di svezia e allora la domanda è e pensabile al di al netto del fatto che uno cerca lavoro aveva gratificazione siete eccetera ma appunto ogni lavoro da gratificazione e pensabile che prima o poi la legge della dr della della domanda dell'offerta per cui si segnava da bambini se c'è tanta richiesta una cosa c'è allora te la pagano di più e questo nel lavoro non funziona allora è pensabile che prima o poi ci siano adeguamento delle tutele sindacali retributive dei lavori più richiesti che che non vengono trovati perché la grande incognita è questa secondo me non siriano sono riuscito a capire per quale ragione non si trovano un tipo di ci sono tanti gli occupati non si trova un profilo e non parlo di profili di alta qualificazione che va beh magari non c'è ma dico di bassa qualifica questa la risposta l'abbia l'abbiamo esattamente nel senso che fare il cameriere in italia alcune parti all'italiana esattamente la stessa cosa che fare il cameriere in svezia in termini di remunerazione in termini di protezione sociale intermedi accesso a servizi e quindi tutto questo rende qualcosa altra attività di quella stesso lavoro fino allo stesso modo molto differente se si è in svezia in alcune parti realtà l'impianto e si lamentano sempre che non trovo la prof il profilo professionale che richiedono è uno dei miei lavori continui quando negozi discuto con loro idee ma sei sicuro che con un po di formazione professionale quel lavoratore che non ha esattamente tutte le caratteristiche tu vuoi possa svolgere attività di cui ha bisogno in realtà una sfida grossa per dare formazione continua a tutti anche quella di una forte una migliore come dire collaborazione tra politiche pubbliche che sicuramente sono necessarie ma anche una visione dal mondo dell'impresa più di medio periodo che quindi se anche disposta a investire nella formazione del capitale umano dei propri lavoratori ma anche dei lavoratori potenziali che di cui avrà bisogno però quello delle tutele è un argomento estremamente importante in svezia i lavoratori di qualunque settore hanno un minimo di totale che sono differenziate da un settore all'altro semplicemente un inciso non abbia fatto uno studio sull'integrazione dei rifugiati in svezia svezia il paese che in europa ha ricevuto invertire in percentuale della popolazione numero più ampio di rifugiati soprattutto siriani e un dibattito che aveva luogo in svezia dobbiamo come i standard del mercato del lavoro svedese sono molto elevati l'accesso al mercato del lavoro per i rifugiati siriani era molto difficile perché devo arrivare almeno a livello di produttività che giustificasse il salario minimo il dibattito era dobbiamo abbassare astrario minimo e la risposta che io gli ho dato ma che sicuramente loro hanno preso assolutamente no dobbiamo investire nella formazione dei rifugiati permette di arrivare a quella soglia e per altre cose poi hanno anche un sistema di incentivi per cui il lavoro a una riduzione nel costo del lavoro nei primi anni in cui assume un rifugiato o un migrante in realtà credo che le cucine di molti ristoranti italiane siano piene di personale nato all'estero di immigrati la domanda e offerta trova un equilibrio bisogna capire come voi sono intanto che aveva il microfono ma ha colpito che ieri ha accennato ad esso chiudendo il dibattito e pomeriggio però quello che mi son segnata e serve più governo più politiche coordinate a più livelli inclusi privati ecco questo richiamo posso anche in trentino val la pena sottolineare una volta di più questo richiamo anche l'impegno privato non tutto può fare l'ente pubblico da sottolineare io sono gli altri forse no qui c'è un microfono il suo microfono che funziona e che non ci serve indicata sono venuta qui per fare la domanda mi fermerei sull'ultimo punto su cui ha chiuso cioè sul dialogo sociale ovvero la rappresentanza oggi è in diminuzione c'è una debolezza dei sindacati abbiamo visto la politica attuale a nuova politica che dà risposte su misura quasi peer to peer cioè il tassista che non sa come fare per avere l'iva più bassa la licenza il figli alla scuola privata danno risposte persona a persona secondo lei o sulla base di quali modelli oggi si può innovare sostituire il sindacato comunque come tenere alto il livello di rappresentanza credo attraverso un adeguamento dell'offerta di servizi che il sindacato offre da mette a disposizione perché credo che è un po la grande scommessa che è dietro un po le statistiche dati che vi ho presentato è questa mentre prima la maggior parte dei paesi europei anche dei paesi ocse la protezione sociale o anche avveniva attraverso il posto di lavoro che si aveva no ci avviamo in un modello in cui i rischi saranno più trasferiti sull'individuo individuo che dovrà riflettere su come adeguare le proprie competenze scegliere magari un nuovo lavoro perché qui il lavoro che ha probabilmente sparirà in qualche tempo cioè i rischi sono trasferiti sull'individuo i nostri sistemi di protezione sociale ma anche di dialogo sociale e quindi poi anche di contrattazione collettiva sono ancora tutt'oggi basati su c'è un contratto di lavoro c'è un dato di lavoro c'è un lavoratore c'è il sindacato che intermedia ma la protezione avviene attraverso questo contratto di lavoro se io sono un lavoratore che ha due o tre lavori nello stesso tempo o che cambio lavoro molto spesso perché l'economia dinamiche perché questo è quello che mi chiede bisogna trasferire i mezzi e gli strumenti la capacità agli individui sugli individui mantenendo ovviamente il dialogo sociale mantenendo la contrattazione collettiva ma dando più strumenti all'indirizzo per poter gestire questi cambiamenti che saranno più rapidi e più profondi un esempio la francia spende 32 miliardi di euro nella formazione professionale ogni anno una cifra enorme nessuno sa quali sono i risultati di questo investimento colossale che la francia fa la riforma anzi prima delle governo della diciamo del presidente macron ad oggi è stata quella di creare un conto personale di formazione cioè ad oggi ciascun lavoratore ha accesso a un certo montante di ore di formazione che lui o il suo autore di lavoro e poi magari con i centri per l'impiego decidono insieme come investire in che tipo di formazione informazione che sarà legata alle necessità dell'impresa in cui lavoratore lavora ma anche alle prospettive magari trasferirsi una nuova attività un nuovo lavoro quindi è un trasferimento delle responsabilità ma anche degli strumenti per potervi rispondere che va all'individuo mantenendo alla redistribuzione mantenendo quegli strumenti che sono invece più collettivi di negoziazione credo che la grande sfida il sindacato sia quella di adeguare il supporto che può dare ai lavoratori quelli che sono ancora protetti ovviamente c'è un problema minore ma tutte queste nuova tipologia di lavoro che oggi non sono così come non vengono prese così in conto dall'attività sindacale tradizionale in germania l'aeeg e metall ha creato uno spin off si chiama birdie che è un sindacato per i lavoratori autonomi delle piattaforme digitale quindi c'è già questo legame in qualche modo fa altri sindacati tradizionali che metà della grande sindacato tradizionale ha creato uno spin off di un'attività che si occupa in particolare il supporto ai lavoratori indipendenti che lavorano per le piattaforme digitali c'è un problema anche di capire cosa vogliono il voto che oggi nel senso mi ha colpito ieri chino che ricordava quando ci fu la battaglia per i pony express riunivano tutti i pony express e reese volete il contratto ovviamente contratto vida più tutele vida un orario di lavoro il due terzi di somma neanche per sogno sono breve non vogliono in altre epoche lasciamo perdere io credo che oscillano tra il dire e ai giovani va bene così sono così vogliono più lavori seta e il dire no i giovani non vogliono o gen io credo che ci sia una molteplicità oggi di aspettative no c'è chi vuole lavorare nei festivi chi non vuole assolutamente credo che l'errore clamoroso sia quello di pensare che i big workers siano un gruppo omogeneo dei lavoratori e quindi poi la modo in cui gli caratterizziamo sono il taxi driver di huber oil delivery in realtà le piattaforme digitali sono molto eterogenee c'è anche l'ingegnere informatico che lavora ed è contentissimo di lavorare attraverso le piattaforme digitale perché offre di colpo di si aperto un mercato globale per offrire servizi a consumatori che sono in qualunque parte del mondo allo stesso tempo cioè c'è un'attività che adesso si chiamano legate alle piattaforme digitali ma sono lavori tradizionale cioè c'è una macchina autovettura c'è un conduttore dell'autovettura l'unica differenza rispetto a una società di taxi è che l'intermediazione fra il cliente e il conduttore del taxi viene fatta attraverso una piattaforma per un lavoro tradizionale con gli stessi problemi che in qualche modo la contrattazione collettiva il dialogo sociale hanno cercato di affrontare cioè tutele garanzie contrattuali umorali di lavoro ragionevoli eccetera eccetera allo stesso tempo ci sono alcuni che workers che beneficiano una mente delle potenzialità che gli vengono offerti dalle digitali altra cosa c'è la percezione che queste piattaforme digitali che i work ci sia un rischio dei bonos a che a tutti poi si paga il salario la retribuzione minima vi faccio semplicemente un esempio sulle piattaforme digitali un mio collega si è fatto l'ha fatto la richiesta per migliorare una presentazione come la mia qaeda economista molto semplice base ci sono delle grafiche rieti un titolino e quindi ha chiesto potete migliorarmi questa presentazione lo farà una presentazione a un pubblico molto ampio 2 il giorno dopo ha ricevuto tre offerte la prima offerta era per 5 dollari l'ora la seconda per 13 d'oro e la terza era per 50 dollari loro ovviamente la terza era di una parte di un esperto negli stati uniti che era un designer quindi c'è molta diversificazione anche nel tipo di servizio ha scelto quale intermedia perché un economista quindi da dolci questo la meglio in due ore di lavoro ha avuto è partito con la presentazione che gli aveva fatto questo questo consulente era fantastico tutti quanti prendevano nota di quale la piattaforma perché sicuramente nel futuro vorranno seguire voglio dire non è neanche vero che sulle piattaforme siamo visti the bottom per cui alla fine il prezzo minore e quindi il lavoratore che accetta la remunerazione più bassa poi è quello che prende il mercato tutti gli altri si devono adeguare il mercato e molto diversificato e il quel design e che chiedeva 59 loro stava sul mercato tanto quanto quello pakistano che ne chiedeva 5 perché l'offerta che riusciva a dare era molto diversa questo elemento positivo voglia di paci sono dei problemi di tutele sicuramente molto molto serie senz'altro una mano qui eccolo lì no fatto scusa buonasera mi chiamo daniele bertolini e non è facile dare sia un bagaglio di argomenti che bisognerebbe stare qua del provo a dire qualche fare il punto su qualche su qualche elemento in tristi questi qui anche in altre opportunità di grafici non viene mai evidenziato l'impatto con il pianeta terra sembra quasi che a lei c'è ne per abbiamo via la terra poi ci abbiamo altri pianeti così via stiamo spremendo il pianeta unico che abbiamo è in maniera sconsiderata la legge fisica ci dice più velocità più usura meno dure al sistema io ho avuto l'occasione di guardare sul giornale questo famoso questo illustre negozio di amazonas ater da venire la pelle d'oca non c'è cassano il cassiere quando esce da lì devi dare ai farmacia a comprare la giuridico perché noi non lo mando non hai fatto che non c'è nessuno è fatto che buongiorno come st 4 cazzate poi dopo dicci qualcosa no vero loro sono ossessionati dai cinesi americane inutile negare quel loro sono 300 milioni di altri un miliardo e 300 ha voglia non sanno come fare o decide né un miliardo di gestire le cose come stanno e quindi c'è uno sfrenato sviluppo fuori misura detto questo vediamo un po e noi non ce 2 perché questa ultima questa in generale su questa rivoluzione io concordo con cui con chi contesta che che ma la quarta rivoluzione industriale dello scusa ma non abbiamo tanto tempo si può fare domande sono diverse e lo che bene no è simpatico mi piace ascoltarla ma vedo gente che va via e vorrei dare la massima metterebbe abbiamo tutti l'opportunità allora purtroppo ogni sintesi a stage stringi siesta e così rimane per essere poi lacunosi vuol dire questa è la domanda chi ha paura eventi lieti ufficiale la proprietà secondo me nel senso che infatti che dominerà il robot sapremo ancora noi c'è moto la forza le forze produttive queste intelligenze che poi sarà affiancata da non umano con l'empatia non è che si ferma lì un umano che ti viene il fonderà ma va da via chat quanto gli dirai fa così e fa colano per cui vuol dire altro che macchine questo ci sono più macchine ci capisci bene un serpentone allora secondo me la proprietà e qualche ragione ce l'ha però non c'è dubbio che bisogna trovare delle soluzioni divergenti se c'è un problema epocale in atto la soluzione non è quella convergente allora l'ingegnere farà così allora questo farà gola no è una soluzione divergente e io pesco penso che pescando da come viviamo noi nell'atomo l'indeterminazione ci sia una soluzione anche sociale di questa gestione però meno della gente grazie raccogliamo un paio di domande così grazie così c'è qualcosa di comune mi chiamo antonio boss ho ascoltato con molto interesse il tutto e ho fatto una piccola riflessione per arrivare alla domanda che mi incuriosisce ed è questo io ho sempre lavorato nei modelli organizzativi negli anni ottanta arrivavano i robot in particolare dell automotive reparti verniciatura quindi portava salute o per lo meno escludeva un certo tipo di lavoro poi la robotica sia un po fermata perché il mercato non era più di massa ci voleva la diversificazione e quindi in cina allora si aveva la nuova fra virgolette robotizzazione oggi curiosamente quello che lei nomina l'algoritmo è quello che non certo senso non lo so ha scritto si basa su una serie di dati lo storico si basa su un ragionamento è logico e valuta scenari quindi diventa intelligente quindi può andare a colpire in questo settore chiamiamolo intermedio dove c'è la prestazione di intelletto lavorando in quel campo che dicevo la domanda è questa esiste una norma iso 26000 il cosiddetto responsabilità sociale che parla un po dei modelli di organizzazione e soprattutto dello sviluppo del mercato per non precludere con lo sviluppo del presente la possibilità che le future generazioni possano a progettare il proprio futuro ma oltre il lavoro c'è prima la richiesta del prodotto qualche volta il prodotto non in termini economici quale valore produce produce un disvalore che ci diseduca oggi produce un valore che ci dà gratificazione e miglioramento della vita un attimino questo l'interrogativo che ogni tanto mi pongo lavorando anche in questo settore grazie grazie a questa domanda allora una decina d'anni fa quindi in tempi non sospetti rispetto alle attuali ad un corso di aggiornamento di formazione per dirigenti pubblici in cui si trattava appunto l'informatizzazione della pubblica amministrazione e il docente ad un ingegnere informatico dopo aver spiegato cercato di spiegare trovando resistenze incredibili che si poteva cambiare fece una affermazione quasi provocatoria e disse già oggi abbiamo gli strumenti tecnologici se volessimo per sostituire il giudice con un calco una macchina che fa le sentenze naturalmente questo non si fa per motivi politici adesso sono passati dieci anni e credo che sia ancora più belle poi lui spiega naturalmente un giudice dovrebbe esserci non per fare la sentenza ma per accertare che i contratti documenti la rete fosse inseriti correttamente nel computer ma la sentenza sarebbe stata immediata i motivi politici o credo anche di capirmi non solo perché si impedirebbe di cambiare opinione l'opinione potrebbe essere cambiata solo dal legislatore e non dal giudice ma anche naturalmente perché si rovinerebbero giudici ed avvocati ma al di là di questo aspetto è evidente che una tecnologia di queste genere avrebbe un effetto straordinariamente positivo per il mondo produttivo perché darebbe una certezza quasi assoluta del diritto e sentenza in non più di due secondi grazie alla posa della giustizia a parte il fatto che ho sempre detto come battuta se fosse possibile applicare la norma in maniera meccanica robot già sostituita in realtà il diritto a un altra cosa visto che siamo nel rogo di giurisprudenza però pensavo a una cosa prima a proposito del fatto che il 50 per cento sono abbattuto nella domanda il 50 per cento di media della popolazione una coperta digitali oggi mi diceva una funzionaria che molti professionisti quali se ti mando una mail si poi la mia segretaria nella stampa c'è professionisti giovani allora lì non usano la mail e ricordo che una tipo di gian antonio stella sul corriere credo dieci anni fa non tanto di più è già in parte attuato il piano del governo per risparmiare è stato quello di ridurre le caselle e mail dei dipendenti dei palazzi di giustizia ecco questo è lo stato del paese non vi ringrazio anche per queste domande sono molto interessanti anche molto difficili possiamo dare una risposta telegrafica la prima domanda era abbiamo bisogno anche di relazioni sociali abbiamo bisogno anche di andare in un negozio e discutere con cui vende un bene un servizio quindi c'è un problema anche di empatia di relazioni sociali che forse questa tecnologia ci sta un po rendendo più aride qui ci sono molti giovani anche nella sala in realtà il modo in cui si interagisce le relazioni sociali anche se stanno evolvendo in maniera molto rapidi social media che sono qualcosa che conosco solo molto superficialmente i miei figli sicuramente li usano in maniera completamente diversa quindi hanno interazioni sociali di natura diversa grazie anche grazie anche a questa questa nuova tecnologia credo che la tecnologia permetterà anche di supponiamo non facciamo lo scenario è uno scenario in cui la tecnologia ci porta a lavorare meno quindi più tempo per attività non lavorativa e quindi potremmo anche in queste attività lavorativa avere interazione sociale ricche al di là poi del vincolo diciamo del lavoro in realtà non è così perché il modo in cui almeno a tecnologia evoluta fino ad oggi ci porta a maggio e diseguaglianza cioè per alcune attività lavorative anche con l'altra rimunerazione vengo richieste più ore lavorate non meno ore lavorate e per altri si celi joan chen al contrario molto basso cioè tempo libero ma sicuramente adesso si affianca anche è un non è una scelta ma in qualche modo è anche una non vi è l'alternativa il secondo punto è quella della prestazione più intellettuale quindi io quando parlavo con faccio condizione questo tipo di solito dicevo state tranquilli perché l'intelligenza creativa l'intelligenza sociale rimarrà con gli esseri umani una volta alzato la mano un ingegnere che lavora al cane di melo che ha un progetto finanziato dalla difesa americana per l'intelligenza artificiale sociale cioè stanno già studiando come noi esprimiamo i nostri sentimenti nostre emozioni attraverso il nostro body language la nostra espressione e questo codificato a seconda dell'età il sesso dove si dove viviamo il culturale eccetera eccetera eccetera e questo progetto sia finanziato la difesa americana perché secondo loro attraverso le telecamere che ormai sono dappertutto nei nostri luoghi pubblici potrebbero anticipare persone che eventualmente potrebbero avere in mente di compiere atti terroristici piuttosto che altri atti che vanno contro la legge quindi purtroppo anche i confini tra quello che può fare la macchina quello che farà la macchina e quello che fra l'umano sono un pò labili così non sono ben definiti anche sull'intelligenza sociale si sta lavorando l'intelligenza artificiale sta anche con che modo inglobando elementi sociali quindi anche poi di interazioni lei faceva vedere un video a mio avviso sorprendente no anche inquietante in cui c'era questo algoritmo questa marca questo computer che interagiva con due persone una dopo l'altra il tema era lo stesso ma il largo ritmo si adeguava al modo in cui l'interlocutore reagiva attraverso le sue risposte attraverso il linguaggio come dire del proprio volto del proprio corpo i giudici rimpiazzati dalle macchine in realtà e negli stati uniti nel mondo anglosassone del common law gli algoritmi stanno già aiutando gli avvocati per esempio a costruire loro cause perché guardano tutti i casi precedenti simili è una cosa che prima facevano appunto i giovani laureati in legge che lavoravano gli studi legali che facciamo questo lavoro leggendo questi libroni enormi e andandoci a studiare tutte le cause tutti i processi precedenti con sulla stessa tipologia adesso questo lo fanno le macchine tutti quei tutti i casi trattati nei tribunali americani non sanno verranno codificati e tra breve quindi a disposizione in maniera elettronica e quindi basterà pigiare un tasto per sapere tutte i giudizi che sono stati resi in un certo processo con un certo tema in tempo reale in tempo estremamente rapido sostituendo quello che è il lavoro di mesi certe volte di molti esperti molti avvocati giovani avvocati che lavoravano gli studi legali quindi anche lì i cambiamenti sovrano credo si arriverà spero per lo meno a nel caso in cui il giudice sarà un algoritmo però una cosa sicuramente che anche lì molto interessante a mio avviso è che chi fa che il coder scrivono algoritmo implicitamente introduce nel algoritmo dei valori sociali cioè del dei valori etici l'esempio più banale che tutti conoscete è quello di chi scrive l'algoritmo di una macchina a condotta autonoma quella macchina dovrà decidere se nel caso in cui sta per un incidente possibile perché due persone attraverso la nostra decidere se andare contro due persone oppure far deviare la macchina contro un muro e lo decida su quale base quante personesono la macchina quindi una scelta è se ci sono sulla persona la macchina due persone attraverso una strada faccio deviare la macchina contro un muro se ci sono quattro persone della macchina scelta diversa se compro una utilitaria forse la scelta potrebbe essere diversa che se compro mercedes se mi compro una mercedes magari implicitamente chiederò che ci sia una maggiore attenzione siamo così al valore della vita questa è una provocazione ovviamente non succederà mai però voglio dire ci sono dei valori etici che è quasi impensabile non possano essere introdotti in un algoritmo di una intelligenza artificiale di un mascellone perché quasi tutte queste decisioni che le macchine prenderanno anno implicano considerazioni anche etiche direi come si controlla tutto ciò come si regolamenta tutto ciò è una delle grandi scommesse che aveva il futuro per fare in modo che questi algoritmi rispettino i nostri valori sociali nostro contratto sociale e anche i nostri valori etici abbiamo ancora cinque minuti pero possibilità di sforare di poco poi scusi già proprio sul discorso della giustizia e del giudice io concordo cioè concordo con quello che implicitamente stava ha detto adesso l'interlocutore c'è sicuramente meno come dire fatto personale in una nell'algoritmo in cui sono stati inseriti i valori di quel momento lì rispetto all'umore del giudice in quel nello stesso momento a mio avviso l'altra cota invece volevo chiedere era a questo punto però forse cioè giustamente come giustamente una mia opinione dice de masi bisogna lavorare meno perché avrai più creatività è però bisognerebbe aumentare moltissimo le tasse per distribuire perché è l'unico modo per distribuire sono quelli se no se no se uno lavora di meno ma anche meno possibilità di istruirsi di fare eccetera eccetera non risolviamo il problema rendiamo sempre di più la società alta e bassa grazie grazie ci sono diversi elementi nella sua nelle sue domande 1 era tastiamo il robot esalta la svizzera già facendo un passo in quella in cui la direzione lavoriamo meno sì se potessimo se la diesel la proprietà dei rabuffo si è distribuita in maniera uniforme ciascuno di noi ha accesso a un pezzetto di un robot e quindi vinciamola quello che produceva il robot ne beneficiamo tutti noi potremmo tutti lavorare meno e fa lavorare i robot al nostro poche realtà quello che accade fino ad oggi che la proprietà del robot e altamente concentrata non è diffusa assolutamente per cui ci troveremo con i quali hanno la proprietà dei robot che potranno sicuramente avere dei ritorni di rendimenti dei livelli di reddito estremamente elevate e coloro i quali dovranno convivere con robot cerca di essere complementare al robot senza averne nella proprietà per cui anche una volta torniamo al punto delle delle disuguaglianze forse l'ultima osservazione che va nella direzione opposta in una delle degli delle conferenze che abbiamo organizzato all'ocse una presentazione era fantastico perché una grande impresa multinazionale aveva chiesto a questo ricercatore di confrontare le scelte che aveva fatto dall'algoritmo rispetto al dipartimento di risorse umane sulla scelta di candidati che sono stati selezionati la cosa interessante di questo studio che vedevano come l'algoritmo aveva selezionato i candidati che per l'inter più l'inter juve ne ha fatta anche attraverso appunto un processo mercato non essere un algoritmo stesso che poi le performance dei lavoratori che hanno stati scelti dall'algoritmo rispetto a quelli che non stati selezionati da il dipartimento di risorse ma il risultato era decisamente a favore dei candidati scelti dall'algoritmo perché perché l'intelligenza artificiale machine si era studiata il curriculum di tutti i casi precedenti guardando poi le performance di quei lavoratori andando fino all'ultima pagina del city mentre molti dei diciamo così dei rappresentati chi lavora per i dipartimenti di risorse umane una volta che ha letto la seconda terza pagina non va molto oltre cosa c'era in quelle pagine in fondo al curriculum c'è una proprio quei soft skills c'è un attività sociali che hanno state svolte lo sport se siano fatte altre attività al di là delle competenze il titolo di studio l'esperienza lavorativa siccome quei soft skill aveva un impatto positivo sulle performance del lavoratore il fatto che l'algoritmo perché è una capacità infinita di gestione dei dati e di processare questa informazione arrivava a cogliere quell'informazione e la great non si è reso conto che quelle informazioni cioè quei soft skills ero importanti per valutare i candidati rispetto alle performance tool che adesso questa grande multinazionale di cui non faccio il nome utilizza sia l'algoritmo che poi dipartimento risorse umane nella selezione dei candidati guardando soprattutto a quei casi in cui c'è un forte differenziale tra quello che l'algoritmo ha scelto è quello che sarebbe stato indicato al dipartimento risorse umane quindi si può utilizzare le nuove tecnologie anche per ridurre quel baco i basij impliciti che noi tutti abbiamo o anche a nostra incapacità di gestire queste informazioni così ampia che invece un algoritmo non ha sicuramente grazie siamo arrivati alla fine io non faccio ad avere le conclusioni perché il tempo.it rare dico solo tre appunti la prima grandissima anche noi diceva anche cingolato giorno non tutto quello che le macchine possono fare si farà quindi il mercato si evolverà la società si evolverà ricordo due ragazzi che hanno creato una start up di occhiali profano occhiali hanno fatto un boom e poi a un certo punto si sono resi conto che avevano bisogno di un negozio perché la gente voleva anche vederli quindi hanno continuato a vendere solo online però hanno disseminato gli stati uniti di una serie di punti dove poter andare a provare gli occhiali la serata cosa ancora cingolani cito cordialmente cingolani perché direttore dell'istituto di tecnologie uno dei massimi esperti italiani di questo è nato ieri diceva che tra le competenze più richieste c'è la filosofia quindi ancora oggi avremmo bisogno di persone che pensino e che aiutino le macchine a pensare quindi non saremo solo delle macchine altro appunto inaugurando il festival la terza ricordava come a dispetto delle previsioni di cui spariranno sono aumentate le vendite di libri di carte sono diminuite le vendite di ebook mi ha fatto venire in mente che l'altro giorno è uscita la notizia che le vendite dei dischi in vinile aumentato quella dei download musicali vendite ovviamente download musicali gratuiti sono di più è cambiato il mercato ma quelli che dicevano che i vinili erano sarebbero spariti hanno sbagliato quelli che dicevano che il futuro sarebbe stata la musicassetta hanno altrettanto sbagliato perché le musiche di musicassette sono sparite quindi la conclusione ea ultima considerazione abbiamo parlato ma non è un tema qui è un tema della politica e anche del sindacato il problema ne parlavo tempo fa con carlo ratti che è un architetto ma si occupa di innovazione quello che lui guida un in cento della mt e quello che sta curando se non è già partito il sistema di guida autonoma singapore e quando io gli dicevo ma calo l'innovazione io sono a favore dell'innovazione tosto aumentando il disuguaglianza e lui mi ha detto si preme dell'innovazione sono due uno è che centralizza i profitti e 2 che aumenta lo scarto tra chi lapo colle a chi no ha detto ma questo non è un problema di noi novatori è un problema della politica ecco quindi in conclusione devo fare più attenzione tutti noi nel chiedere che questi problemi vengano affrontati sul terreno politico e dove dobbiamo assolutamente informarsi su come cambiano le cose non è detto che il mondo vado in una sola direzione stefano scarpetta ci hanno illustrato molto bene rimando davvero ancora al che è sparito comunque lo trovate o e c o e cd al sito loro perché capire come si evolve il il mondo ci aiuta a fare le scelte giuste aveva alzato la mano perché dà informazioni no devo dare informazioni bene abbiamo ancora cinque minuti se qualcuno vuole avere l'ultima parola che meglio lasciarlo a me quindi proprio volete ma vabbè allora ecco bravo grazie microfono aviv si salva mi chiedevo se l'intelligenza artificiale potrà mai leggere i pensieri umani forse la risposta non essendo un ingegnere dell'intelligenza artificiale non ho la risposta a questa domanda spero di no spero vivamente che non sia così detto questo vorrei concludere anche io con usa su questo perché è stato detto sempre cingolani ha detto che in teoria è possibile scaricare tutta la nostra competenza tutti i nostri pensieri in un database e lui dice ah ma questo non servirà tanto per la tecnologia per lascia un'eredità a qualcuno cioè i nostri nipoti cosa guarda pensava questa è un po un album fotografico aggiornato poi diventerà tutto vecchio visto aveva dato più positivo l'altra cosa quelle faccio riferimento prima è questo appunto il socio artificiali internet cioè la pretesa che attraverso il nostro body language qualcuno possa interpretare con la stiamo pensando quello mi preoccupa forse di più perché spero che ci sia talmente tanta eterogeneità nel modo in cui noi esprimiamo attraverso il nostro corpo e nostro viso le nostre le nostre emozioni che anche il computer più capace a gestire i big darà non arriverà mai a essere così precisa dire lei sta pensando esattamente questa cosa perché sennò questo potrebbe creare scenari concludo semplicemente con una frase perché l'ho detto ieri ma lavorare dire oggi tu l'hai citato prima credo che tutte queste sfide ma anche queste grandi opportunità richiedono più politica non meno politica più politica ma anche più politica che anticipo il cambiamento quello che dicevo prima una rivoluzione copernicana troppe volte ho sentito ministri rappresentanti di governi dire ma c'è talmente tanta incertezza che forse è meglio aspettare di capire meglio come questi cambiamenti poi si realizzeranno e poi intervengo dopo ecco voglio veramente evitare che il futuro sia domani e quindi aspettiamo di vedere come si caratterizza e poi agisco perché il cambiamento e oggi e credo che tale la complessità che c'è bisogno di più politica di più interventi a più di intervento soprattutto per coloro i quali sono meno attrezzati per affrontare questi cambiamenti quindi più politiche mirate e non soltanto pensare che le politiche sociali o le politiche il lavoro da sole possano rispondere a tutte queste 5 st necessità di sostegno di supporto c'è bisogno di una politica veramente a tutto campo in tutte le varie aree nonché da un lato c'è il ministro dell'innovazione che spingere una direzione dell'auto c'è il ministro le politiche sociali del lavoro che cerca di mettere le pezze come si dice per cercare di evitare che alcuni dei fenomeni più preoccupanti possano materializzarsi è più politica maggiore collaborazione fra pubblico e privato il mondo dell'impresa deve svolgere un ruolo più attivo e più è più così anche di essere parte della soluzione che questo sia necessario e ovviamente un dialogo sociale su forme anche diverse rispetto a quelle tradizionali grazie grazie a voi e grazie graziano che nei settori del festival di avermi fatto assistere a un dibattito si interessante che a questo scarpetta
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