Argentina, l’ultima frontiera del populismo

L'Argentina è tornata al centro dell'attenzione mondiale con l'ascesa di Javier Milei, un presidente con un'ideologia anarcoliberista radicale. Milei promette una riduzione drastica del ruolo dello Stato nell'economia, con privatizzazioni, deregolamentazione e tagli alla spesa pubblica. Il suo approccio, seppur controverso, risponde a una profonda crisi economica e sociale che attanaglia il Paese da decenni. L'inflazione galoppante e la disoccupazione diffusa hanno alimentato il desiderio di un cambiamento radicale, trovando in Milei una figura carismatica e populista. Tuttavia, le sue politiche presentano rischi significativi, tra cui l'aumento delle disuguaglianze sociali e la concentrazione del potere economico nelle mani di pochi. L'impatto a lungo termine delle riforme di Milei rimane incerto, ma il suo successo iniziale evidenzia la crescente sfiducia nei modelli tradizionali e la ricerca di soluzioni radicali in un contesto di crisi globale.

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Le edizioni dalla prima alla sedicesima sono state organizzate in collaborazione con Edizioni Laterza.

La 17 e 18esima edizione sono state organizzate in collaborazione con Gruppo Sole 24 Ore.

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