Critica del pensiero calcolante
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Critica del pensiero calcolante
Il mondo dell'economia è dominato dal pensiero calcolante, tipico delle macchine: efficienza, produttività, obiettivi a breve termine. Un pensiero inadeguato alla globalizzazione, che richiede visioni del mondo, e incapace di offrire strumenti per anticipare e governare il cambiamento.
e ora abbiamo la linea umberto galimberti che dal teatro sociale si parla sul tema critica del pensiero calcolante sentiamo e lo scenario dove questa categoria egemone al punto che ormai non sappiamo più che cosa è bello che cosa è brutto che cosa è vero che cos'è santo perché capiamo subito che cos'è utile per effetto della qualità del pensiero di cui oggi noi disponiamo fa esce da una bella espressione riferita alla tecnica che è senz'altro la forma più alta di pensiero calcolante a di vernice che ciò che è inquietante non è tanto che il mondo si trasformi in un unico enorme apparato tecnico molto più inquietante è che non siamo affatto preparati a questa radicale trasformazione del mondo ma qui siamo al terzo grado ancora più inquietante che non disponiamo più di un pensiero alternativo al pensiero capace solo di calcolare in tedesco dice ai big bang al sen il pensiero come calcolo dunque che dire che la ragione calcolante nasce proprio in ambito economico e precisamente nasce come regolatrice degli scambi in quello che tutti quanti utilizziamo come espressione abituale rete l'azione render azione o di redditi da una cosa e tu mi dai l'equivalente o in natura o in denaro questo liberazione viene inaugurato nel mondo antico ma non era all'origine del rapporto economico prima di questa relazione di equivalenza e cioè quello che ip da quello che tu ricevi questa ratio quindi la parola ragione nasce in ambito economico c'era quello che gli antropologi a partire da marcel mauss alle vistose libri segnalano come scambio simbolico scambio simbolico era una sorta di economia dove il potere non consisteva tanto nella disponibilità delle cose quanto nella capacità o di sprecarne o di donarle sfidando all'avversario io come capo tribù o come capo clan o come capo di un popolo siamo di fronte a me il mio antagonista di fronte a lui o faccia un'operazione distruttiva distruggo il 10 vascelli ammazzo 50 schiavi e l'altro è costretto a restituire questo questo mio gesto con un surplus in maniera tale da determinare chi è il più forte o in questa forma di strutture o in questa forma o munifica io ti do non ecco la figura del non una figura molto importante ricchezze nel veramente impressionanti e tu devi essere in grado di mostrare di potermene restituire a usura o di più se non sei in grado diventi tu e tutta la tua tribù al mio servizio quindi in questo tipo di scambio presidenza simbolico le merci sono solo occasioni di sfide soggettive di sfide soggettive questi processi vengono chiamati gli antropologi post lac spreco incondizionato lo ripeto o nella forma della distruzione o nella forma del dono cosa che peraltro è rimasta nell'inconscio di ciascuno di noi quando ciascuno ci fa un regalo si ringrazia prego sono contento e vive però sotto c'è anche la sensazione di essere un po sfilati dal dono e di conseguenza facciamo un contro dono per equiparare immediatamente gli scambi ecco questa dimensione viene oltrepassata con l'avvento della federazione che segnala che in gioco non ci sono più le soggettività degli uomini ma semplicemente il valore delle cose che si scambiano la ragione espelle la soggettività e valuta in modo razionale sulla base di equivalenze il valore delle cose dunque a questo si perviene prima che nascesse un economia di scambio regolato dal valore di scambio e non più dal dallo scambio simbolico nasce addirittura con col pensiero occidentale perché pensiero occidentale che si inaugura con la filosofia è caratterizzato da due figure essenziali primo non fidarti mai dalla certezza sensibile secondo non introdurre mai la tua soggettività nel ragionamento questo cosa vuol dire vuol dire che platone lo dice molto chiaramente non possiamo costruire un sapere se facciamo riferimento alle sensazioni corporee perché il corpo si trasforma si ammala multa cresce il vecchia e se dovessimo costruire un sapere sul corpo evidentemente non per verremo del sapere universale ecco il disprezzo del corpo di platone non è tanto all'interno di uno scenario religioso ascetico e perché il corpo non dà fondamento di verità i sensi non garantiscono un sapere universale quindi eliminazione dei corpi secondo eliminazione della soggettività eliminazione della soggettività vuol dire non quello che penso io quello che pensi tu non chi ha più argomenti e più capacità di sopraffazione non ascoltando me dice rapito ma il logos a tutti comune quindi la filosofia nasce come espulsione dalla certezza sensibile e come espulsione dalla psicologia se vogliamo costruire un sapere oggettivo bisogna procedere dice platone per numeri e idee e dice la leggenda che per entrare nell'accademia di platone era necessario conoscere bene la matematica e la geometria non si entra qui se non sia ai geometri quindi alla filosofia nasce come pensiero astratto e qui fa la differenza radicale tra occidente e oriente se riusciamo a catturare questa dimensione siamo già a metà del cammino del pensiero che stiamo qui svolgendo sta a dire che mentre orientale dice l'albero della luce e delle tenebre l'albero della vita della morte noi diciamo l'albero cioè precisiamo dalla qualità con cui gli alberi si presentano prescindiamo dalle valenze simbolico con cui li configuriamo e assumiamo l'essenza dell'albero e con quella non nominiamo tutti gli alberi la terra qui è la differenza strada e prescindere dal sensibile non fare riferimento alle cose nella loro concretezza che sono sempre imprecise non si dà in natura un triangolo perfetto come l'idea dei triangolo i fisici lo sanno molto bene che ogni volta che fanno gli esperimenti escludono gli estremi gli eccessi delle loro della loro gamma sperimentale e assumono una media per stabilire qual è il vero processo la filosofia occidentale allora nasce innanzitutto come separazione dalla dimensione orientale molto concreti sta molto simbolica e nasce come esclusione della corporeità esclusione della certezza sensibile esclusione della mentalità soggettiva o del parere di ciascuno di noi che i greci chiamano doxa opinione non interessante per costruire la verità secondo balzo di questa astrazione da su cui ci stiamo incamminando in questo scenario del pensiero calcolante che si farà un recinto sempre più stretto e la scienza nel 1600 quando nasce la scienza che noi siamo soliti chiamare moderna o matematica si compie un'operazione ben descritta da galileo il quale dice che per fare scienza necessario tradurre tutte le qualità in quantità quindi c'è un accentuazione di questa intenzione platoniche di eliminare la certezza sensibile e chiaro che l'acqua minerale non è l'acqua del rubinetto l'acqua del rubinetto non e nell'acqua del fiume l'acqua del fiume non è quella del ruscello quella del ruscello non è l'acqua del mare e allora se noi dovessimo fare riferimento alle acque così come si presentano in natura non arriveremmo a costruire scienza stando ad esempio delle acque bisognerà dire h2o non più chiare fresche dolci acque come diceva petrarca bisogna uscire dallo scenario delle qualità e arrivare alla determinazione quantitativa di tutte le cose perché solo la quantità è calcolabile è solo per col caldo si perviene ad una conoscenza precisa e oggettiva e valida per tutti non solo alla scienza moderna compianta un'altra operazione non dobbiamo fare come i greci dice boccone nell'inaugurale scienza moderna i quali cercavano di catturare le leggi di natura e per catturarne le costanti e regolare la loro esistenza a partire da quelle costante individuate importante invece che gli uomini four wheel formulino delle ipotesi che in greco ipotesi si dice mazza dalle cose anticipate si anticipino dei modelli matematici si sottopone la natura esperimento e se l'esperimento conferma l'ipotesi di matematica anticipate allora si assume quest'ipotesi fatta dagli uomini cioè dalla comunità scientifica si assume quest'ipotesi una volta che è verificata e confermata dalla natura la si assume come legge di natura cante ne parla come della rivoluzione copernicana e di ciecamente prima del seicento prima di galileo e torricelli dice canta si guardava l'uomo guardava la natura come lo scolaretto che vuole imparare qualcosa dal maestro a partire dal 1600 con il lancio della scienza moderna l'uomo si comporta come il giudice che obbliga l'imputato a rispondere alle sue domande sotto questo profilo possiamo dire tranquillamente che la scienza è l'essenza dell'umanesimo umanesimo non sono tanto le opere letterarie non è il delimitate o ministi lorenzo valla all'umanesimo e la scienza cartesio lo dice esplicitamente attraverso la scienza l'uomo diventa dominatore possesso monti questa è l'essenza dell'umanesimo il dominatore e il possessore del mondo attraverso il calcolo a cui riduce l'ordine naturale alle sue ipotesi matematiche anticipate detto questo passo visto che siamo in un festival dell'economia vediamo di intervenire nel mondo economico il mondo economico la konami ha propriamente detta come scienza nasce nel 1700 e trova la sua prima espressione compiuta nell'opera di adam smith sull'origine alla natura della ricchezza delle nazioni ma l'economia compie un'operazione molto importante che è la semplificazione della lettura del sociale in che modo che l'economia assume come persone esclusivamente i titolari di interessi gli altri cosa solo e gare lo dice in maniera brutale polvere della storia a sé e gal dice addirittura che l'individuo diventa persona quando a dei beni o quando a dei denari e la ragione molto semplice perché solo chi sa bene o chi ha denari è controllabile sociologi socialmente è imputabile è punibile gli si può sottrarre i suoi beni ma chi non ha niente è difficilmente controllabile l'economia compie questa prima grande operazione uomini sono i titolari gli interessi ea partire da lì si comincia a leggere il sociale l'economia fa anche un'altra operazione importante sempre in questa direzione che consiste nel fatto di compie la stessa operazione che aveva fatto la filosofia a suo tempo ea maggior ragione la scienza quella di the personalizzare i rapporti mentre prima della nascita dell'economia propriamente detti i rapporti erano estremamente soggettivi io padrone aveva mia disposizione lo schiavo cioè ero proprietario di una persona o il servo della gleba vero proprietario di questa persona e di tutta la sua vita economia dice forse non è necessario impadronirsi delle persone è sufficiente regolari rapporti investendo non sulle persone ma sulle loro prestazioni per cui tu feudatario mi assegno un lavoro io tuo subordinato come persona sono libero è sufficiente che renda te la mia prestazione che posso svolgere io ho far svolgere ad altri ancora una volta noi vediamo che l'economia al pari della scienza al pari della filosofia e spendere le soggettività per che regola i suoi rapporti solamente sulla base delle prestazioni oggettive che vengono remunerate o in natura o attraverso il denaro oggi per noi il denaro è una cosa molto semplice tutti quanti abbiamo che fare con questo che io considero l'unico generatore simbolico di tutti i valori oggi non solo non solo in occidente ma il denaro non è sempre stato così aristotele dice che il denaro non può produrre ricchezza perché non è un bene è solo il simbolo di un bene il valore del denaro lo decide la legge che fa valere il denaro in greco la parola legge si dice no ma la parola denaro si dice nomisma vale a dire qualcosa che vale per effetto di una legge anche il cristianesimo porta avanti questa logica che il denaro non produce ricchezza in base al principio evangelico un mood un date nil'in disperante fate prestiti da te denaro senza sperare la restituzione tant'è che era proibito questo vino e banche fare mutui o cose di questo genere era concesso agli ebrei perché in quanto dei cd erano già destinati all'inferno e quindi come tali potevano anche fare qualche peccato in più presto per dire che fino al 1200 e 1300 il denaro non era una cosa così importante come lo è per noi per noi è diventato perciò cui tutto si riferisce è a segnalare bene questa trasformazione è marx il quale dice che l'economia istituendo il denaro come misuratore del valore di tutte le cose rivela l'economia di essere pregna di sottigliezze metafisiche e capricci teologici come in ambito teologico dio misura tutte le azioni che si riflettono in dio per essere giudicate giuste o ingiuste prive di valore o fornito di valore alla stessa mina in maniera il denaro diventa quell equivalente generale dove tutte le merci si riflettono dice mar girando per londra io vedevo i negozi pieni dei frutti della terra dai frutti della terra alle spezie indiane dai tappeti persiani aia revolver americani già allora apro e chiudo la parentesi però tutte questi corpi non hanno nessuna significanza in sé la loro significanza ce l'hanno solo se si speculano la speculazione fattore economico e fattore filosofico se si riflettono in quell equivalente generale che è il denaro le cose i corpi delle cose è chiaro che un ortaggio a diverso uso rispetto a un tappeto il tappeto diverso rispetto a una spezia alla spezia diverso uso rispetto a un revolver però l'uso delle cose non è il loro vero valore il loro vero valore è nella loro capacità di riflettersi in quel equivalente generali che si chiama denaro anzi lui dice in quell anima che sono i cartellini bianchi dove c'è scritto il pound il valore delle cose quanto ballarò perché dice mafia il valore delle cose non è determinato dal loro uso cioè dalla capacità che hanno di soddisfare un bisogno mai determinato dal loro valore di scambio cioè dalla loro capacità di per mutarsi con altri beni per cui ad esempio un bicchier d'acqua chiesto qui a trento forse meno regalano chiesto nel deserto vale molto di più questo sta a dire che non è la capacità dell'acqua soddisfare un bisogno che probabilmente uguale sia qui che la ma è la capacità di per mutarsi di quel bene con altri beni il cosiddetto valore di scambio e sulla base del valore di scambio si misurano tutte le cose e la loro per mutabilità che li fa valere non la loro intrinseca corporeità quindi l'economia non fa altro che la radicalizzazione di quell'impianto filosofico che platone abbia visto augurato platone diceva se vogliamo produrre una verità dobbiamo prescindere dai corpi dobbiamo prescindere dall approssimazione con cui le cose si presentano nel mondo e fare riferimento ai numeri e le idee che nella loro perfezione le significano alla stessa maniera in ambito economico la corporeità delle cose diventa irrilevante la loro capacità di soddisfare bisogni di 20 rilevante perché rilevante diventa la loro capacità di per mutarsi e il loro valore nella loro potenza permuta titta nello scambio con quello che si dice il mercato però riesce sempre marx diceva attenzione di sé se il denaro diventa la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo allora badate bene dice maschio il denaro non è più un mezzo ma è il primo scopo che tutti vogliono tendenzialmente dice sempre marce noi consideriamo il denaro un mezzo per soddisfare i bisogni e produrre beni però c'è il denaro diventa la condizione universale per soddisfare qualsiasi bisogno e per produrre qualsiasi bene allora il denaro non è più un mezzo ma diventa il primo fine per accaparrarsi il quale si vedrà se soddisfare bisogni e in che misura produrre bene si verifica cioè quello che è in filosofia si chiama eterogenesi dei fini cioè quelli che percettivamente sono concepiti come figli diventano mezzi qualora il mezzo per conseguire questi fini diventa la condizione universale per realizzare qualsiasi fine qui per non apparire troppo marxista visto che mi sono trattenuto momento con mart diciamo che questo teorema era già stato esplicitato da ale e gue nella scienza della logica in cui faccio riferimento dei libri importanti e qui faccio onore all editore laterza non solo perché mio amico perché l'unico editore che tiene in piedi classici della filosofia perché il cazzo editori con le pubblicano più bene nella scienza della logica e del 40 anni dopo che adam smith aveva scritto il libro fondamentale dell'economia che prima ho citato nella scienza della logica dedico centinaio di pagine di due cosette molto importanti di segel primo a trans mitri daniela che la ricchezza delle nazioni fosse ribelli non sarà più così dice perché il primato non spetterà ai beni ma spetterà agli strumenti perché i beni si consumano mentre gli strumenti producono beni e la vera ricchezza allora non va più visualizzata nel bene ma va visualizzata nello strumento alla stessa maniera dice che dobbiamo considerare che quando un fenomeno è questo il nocciolo intorno a cui dobbiamo fare qualche riflessione quando un fenomeno aumenta quantitativamente non abbiamo solo un aumento quantitativo l'aumento quantitativo di un fenomeno determina anche un mutamento qualitativo del paesaggio cioè la quantità quando aumenta determina una variazione di qualità e fa un esempio molto semplice che se mi tolgo un capello sono uno che ha i capelli se me le tolgo due sono ancora uno che ha i capelli sembri tolgo tutti sono calmo cambiamento qualitativo marcatura questo argomento e gagliano e dice se il denaro e la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo l'aumento del denaro come mediatore universali tutte le merci fa sì che il denaro non è più un mezzo ma diventa il primo fine cambiamento qualitativo della sua natura per accaparrarsi il quale si vedrà se produrre beni in che misura e soddisfare i bisogni e in che misura cioè quelli che percettivamente sono i fini dell'economia soddisfazione dei beni soddisfazione dei bisogni e produzione dei beni diventano mezzi per produrre quel grande mezzo aumentato quanti effettivamente divenuto condizione universale per realizzare qualsiasi scopo e quindi per ciò stesso il primo scopo bene nell'economia è la forma più alta di razionalità raggiunta dall'uomo ma non la suprema perché perché l'economia soffre ancora di una passione umana che è la passione per il profitto di cui la tecnica non soffre per cui l'economia che a partire dalla filosofia a partire dalla scienza organizzato se stessa matematicamente eliminando soggettività eliminando corpi eliminando tutto ciò che ha a che fare col mondo sensibile e visualizzando se stessa in quella dimensione virtuale che si chiama denaro computabile l'economia figlia della filosofia è figlia della scienza deve cedere il passo ad una forma ancora più razionale che si chiama tecnica perché perché l'economia ancora in sé un elemento irrazionale che la brano del profitto il desiderio del denaro di cui la tecnica è assolutamente disinteressata fai qui la tecnica dobbiamo considerarla oggi come la forma più alta dalla razionalità umana e soprattutto noi dobbiamo considerare come la grande manifestazione è la più rigida delle manifestazioni di quello che stiamo chiamando in questa nostra chiacchierata pensiero calcolante se non usiamo all'argomento di marcello più chiamala tecniche diciamo se la tecnica e la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo allora tecnica non è più un mezzo ma il primo scopo che tutti vogliono perché senza di essa nessuno scopo si può realizzare anzi ogni scopo rimane semplicemente un sogno non so sono passati una ventina d'anni da quando è crollata l'unione sovietica non è perché è che la nato non è sovietica sovietica crollasse perché nel 1989 il suo dispositivo tecnico era enormemente inferiore al dispositivo tecnico del suo antagonista che era il capitalismo americano io non so se lo ricordano quando nella capitale dell'islanda gorbaciov incontro righe per dirgli non fare lo scudo stellare perché noi da parte nostra non avremmo niente a cui a cui contrapporre ecco basta questo per dire che se lo scopo è il comunismo ma per realizzarsi ho bisogno dell'apparato tecnico quando vi è meno questo mezzo che tutti continuiamo a considerare un mezzo quando viene meno il mezzo tecnico il comunismo chrome il quale comunismo quindi non è crollato perché la gente aveva fame perché non era libera non sono mai le ragioni umanistiche che determini colassi storici cola si storce si determina quando la condizione universale per realizzare l'evento collage nel 1960 quando la tecnica dell'unione sovietica era equipollente alla tecnica degli americani se non addirittura superiore se è vero che i russi su 10 sono andati nello spazio prima degli americani è chiaro che il comunismo non poteva crollare questo sta a dire che se la tecnica e la condizione universale per realizzare qualsiasi scopo la tecnica il primo scopo ciò a cui tutti puntano che tutti vogliono al di là di qualsiasi finalità e parlandoci conto che al di là di qualsiasi finalità basta che consideriamo come si sa non è una sovietica sia in america gli studi sul perfezionamento della bomba atomica non sono mai stati interrotti anzi proprio in questi giorni abbiamo visto l'esibizione di un missile che presenta un perfezionamento nel carico di bombe atomiche o loro volta perfezionata rispetto a quella di hiroshima questo sta a dire che cosa che se noi siamo in grado già oggi di distruggere il 10 mila volte la terra quale per quale ragione che cosa vuol dire un comparativo in questo contesto che cosa vuol dire dire perfezioniamo se già siamo in grado di distruggere 10.000 volte la terra questo vi dice che la tecnica non ha nessuno scopo è che il suo perfezionamento è il massimo della concupiscenza umana perché senza questo mezzo che continuiamo a considerare un mezzo in realtà è diventato il nostro ambiente è diventato il fine tutti gli altri scopi diventano sogni illusioni utopie desideri ma niente di realizzabile questo ha delle conseguenze enormi su tutti gli scenari su tutti gli scenari e il pensiero calcolante che regola la dimensione tecnica influisce su tutte le figure della nostra cultura influisce per esempio sul concetto di verità la verità noi l'abbiamo sempre considerata come qualcosa che sta nell'iperuranio qualcosa che sta nei cieli che qualcosa che sta nella mente di dio qualcosa rispetto a cui l'uomo va alla ricerca no per la tecnica la verità ed efficacia ciò che si realizza è vero perché aveva le condizioni per realizzarsi ciò che non si realizza non è vero perché gli mancavano le condizioni qui abbiamo la riduzione secca della verità efficace modificazione radicale del concetto di libertà non è che tu sei libero perché se un uomo e l'anima e ti ha ricevuto il libero albi a nola tecnica molto semplicemente ti disse la tua libertà è limitata la tua competenza di linguaggio nei vari giochi in cui può intervenire più 6 competente più disponi del vocabolario dei vari giochi delle varie competenze ti puoi muovere meno dei disponi di rischiare di dove sei quindi c'è uno spostamento della libertà dalla persona a ruolo e cosa di questo genere ma noi piace vorremmo fermare invece momentino su su quella dimensione che è la contrazione tra il pensiero calcolante tipico della tecnica e il pensiero come lo chiamiamo ideologico passionale tipico della politica platone riteneva che le tecniche dovessero essere governate da quella che lui chiamava la basilica e te chi nella politica perché mentre le tecniche sanno come si devono fare le cose ma non sanno perché si dovranno fare la politica invece in grado di assegnare i figli alle tecniche gli scoppi indicare il perché le cose si devono essere fatte ecco per cui la politica era la tecnica regia ciò che governava le tecniche diceva questo si fa questo non si fa oggi purtroppo non è più così perché la politica non è più il luogo della decisione perché la politica per decidere deve guardare l'economia e quindi luogo della decisione si sposta dalla politica economia non solo ma l'economia a sua volta per decidere i suoi investimenti guarda le risorse tecnologiche per cui il luogo della decisione è collocato la nella tecnica nella tecnica in che diventa il luogo della decisione della politica cosa diventa politicamente retorica diventa retorica luogo delle passioni gestioni delle passioni collettive oppure amministrazione oppure tutti quanti blocchiamo l'amministrazione della buona amministrazione e l'amministrazione è buona se usa proprio la struttura della tecnica cioè quella ragione strumentale che consiste nell'ottenere il massimo risultato col minimo impiego di mezzi tutte le polemiche che si fanno oggi e le accuse che si rivolgono la politica la si accusa di non usare il pensiero calcolante la si accusa di non usare la ragione strumentale la si accusa di disporre di troppe risorse rispetto agli effetti noi stessi desideriamo il pensiero calcolante perché non disponiamo più di altri pensieri non disponiamo più gli altri pensieri questo fa sì che la politica abbiamo detto si riduce retoriche anche perché la tecnica e ci pone sul tavolo un'infinità di problemi rispetto ai quali non abbiamo alcuna competenza abbiamo visto l'anno scorso il referendum relativo alla fecondazione eterologa omologa eccetera e molti non saranno andati a votare per ragioni di alleati per ragioni di biologia ma la gran parte perché non capiva problema ma anche i problemi che si capiscono supponiamo non solo dovessero chiedere a me se bisogna fare uno dei centrali atomiche per esprimere un parere competente poco poco dovrei esserci fisico a tommy o se mi dovessero chiedere sugli organismi geneticamente modificati sono praticabili oppure no per esprimere un parere da competente dovrebbe essere un biologo molecolare o genetista e siccome non sono né uno né l'altro come faccio a decidere a votare deciso e voto sulla base della persuasione ecco qui la retorica l'arte della persuasione la cina sulla base della persuasione mi piace il parere di quel persuasore perché che mi affascina mi convince quella persona credo in questa fede quindi seguo questo consiglio ma la retorica in quanto mozione degli affetti fascinazione è uno scenario completamente irrazionale e se noi decidiamo su base irrazionali mi spiace ma la democrazia soccombe all'evento retorico probabilmente la democrazia è finita perché la tenni che ci pone problemi che oltrepassano la nostra competenza ma tecnica fa di più cosa intendiamo proposito partner che intendiamo l'insieme degli strumenti e fino a qui ci siamo la cosiddetta tecnologia ma soprattutto quello che dobbiamo pensare che la tecnica è la forma più alta di razionalità l'abbiamo detto prima e significa esattamente che bisogna ottenere il massimo risultato col minimo impiego di mezzi intendo per razionalità non solamente il mondo delle macchine ma anche la burocrazia è una dimensione razionale pensate se in un contesto burocratico in un comune si dovesse prendere in considerazione le vostre vite vissute non siete dei numeri delle carte d'identità dei codici fiscali e la macchina funziona proprio perché si tratta così perché se dovesse farsi carico di tutto non riuscirebbe ad articolarsi lo so che la gente chiede di essere riconosciute come soggetto come individuo come persona come biografie ma non può la macchina burocratica fare questo esattamente come quando si chiede i medici di essere umani meglio che siano semplicemente c'è chi dice che già questa è una garanzia buoni i tecnici l'umanità andiamo a cercare l'altro forse non sono proprio loro i deputati all'umanità bene questa struttura della razionalità che funziona nel mondo della burocrazia nel mondo delle amministrazioni nel mondo delle banche nel mondo del lavoro a concerto suo modello questo suo modello si chiama macchina si chiama macchina le macchine rispondono a quelle due grandi stanze del pensiero fatto calcolo che l'istanza dell'efficienza della produttività della funzionalità che sono le grandi categorie che funziona oggi nel nostro mondo no mi vendono nell'età della tecnica e rispetto alle macchine ma l'uomo presenta qualche inconveniente c'è un bel libro di gunther and school teheran da sera un allievo di kylie gran che sente breve ho dovuto migrare in america in america come in tutti gli immigrati sarà messo a lavorare alla ford aveva scritto una lettera dal suo maestro heidegger tu mi ha insegnato che l'uomo e il pastore dell'easter ma io vedo che qui sono il pastore delle macchine rispetto alle quali invece con teheran provo anche una certa vergogna vergogna prometeica dice lui perché vedo che le macchine sono molto più perfette di me e in effetti la macchina è l'oggettivazione dell'intelligenza umana collettiva che ormai supera grandemente la competenza individuale di ciascuno di noi la macchina e l'oggettivazione dell'intelligenza collettiva dell'umanità che supera la mia competenza che mi sa di chi usa la macchina io sono il pastore delle macchine dice ma la macchina dice diventa un po il modello rispetto a cui si giudica efficienza funzionalità e produttività degli uomini e gli uomini rispetto alla macchina presentano degli inconvenienti dice multe rounders hanno degli umori per cui un giorno lavorano giorno un po meno hanno delle malattie per cui ogni tanto ci sono quindi tanto si assentano le donne hanno delle gravidanze perché generano dei figli allora l'uomo rispetto ai valori della tecnica efficienza produttività funzionalità è un po un po sotto un po un po inadeguato e questa inadeguatezza viene costantemente sollecitato ad essere superata dobbiamo diventare come le macchine funzionali perfette come loro come loro e in ciò veniamo anche e spronati perché la tecnica ci ha modificato radicalmente prima abbiamo parlato della modificazione del concetto di verità di libertà ma soprattutto il concetto di identità l'identità non è più una cosa che io possiedo perché dispongono di una biografia di una storia lo esser nato in un paese in una certa famiglia dal patto certa esperienza incontrato certi maestro di fatto certi studio compiuto certi lavori no la mia identità mi viene conferita dal riconoscimento che ottengo negli apparati di appartenenza l'apparato mi conferisce del titano quello scambiarsi continuo di biglietti da visita che cosa sta a significare che il nostro nome non significa più niente incominciamo ad orientarci quando leggendo il biglietto da visita vediamo la funzione quindi è l'apparato che mi dà identità e questo l'abbiamo così bene interiorizzato che sembra che l'aspirazione di tutti quelli che si trovano a operare in apparati la loro aspirazione la carriera la carriera non intanto perché ti danno 100 euro di più si alzano di livello che ti danno identità si rafforzano la tua identità perché l'identità ti viene dal riconoscimento è oggi in grado di riconoscere mi è solamente l'apparato di appartenenza e di identità ma quando mi riconosce l'apparato di appartenenza quando sono efficiente produttiva e soprattutto responsabile di che cosa della buona e corredi mansione che mi è stata segnata cioè latelli che hanno mi rende responsabile degli effetti delle vs mi rende responsabile della perfetta esecuzione di azioni che l'apparato mi ha descritto è prescritto quello che viene comunemente chiamato mansionario sempre il nostro caro amico puntellandosi voglio molto meno questo filosofo minore minore chissà perché perché tutto quello che ha detto annarella aveva già detto lui essendo a nahr e sua moglie lui parlava a tavola descrive di libri per cui tutte queste cose la gente le conosce per via di anna ardin realtà la grande festa pensata e racconteranno il suo marito per andare non ha mai amato essendo lei innamorata del maestro l'incultura de schiera martin heidegger mar chiusa la parentesi chiusa la parentesi ha fatto perdere il filo del discorso beh si diceva che dunque questa macchina costituisce il modello rispetto a cui si misura l'efficacia e la produttività degli uomini e riferisce gunther anders cosa che ha una rata sviluppato nella banalità del male ma l'idea di contrario secondo la quale dice conte randers da ebreo perseguitato scappato alle persecuzioni dice addirittura che il modellino dell'età della tecnica e del pensiero che lo governa che la ragione strumentale qui definite qui oggi giocato sotto forma di pensiero come calcolo il teatrino di provincia che ha anticipato all'età della tecnica ma rispetto all'età della tecnica è rimasto un teatrino di provincia di cinte l'andos e il nazismo e il nazismo perché dice perché nel nazismo ciascuno era responsabile della sua mansione ma non degli effetti della sua azione c'è un bel libro di gita sereni in un giornalista che ha intervistato il direttore del campo di concentramento di treblinka tra l'altro ancora vivo che gli chiedeva per 170 interviste oggi raccolte da adelphi tradotte in un libro intitolato in quelle tenebre in cui cita sereni cerca in 170 interviste di capire chiedendo a francia stangl ma scusa cosa provava il tuo ha fatto queste cose però non riesce a entrare in questa domanda e alla fine si sa che diceva insomma vediamo di capirci e venivo qui alle 9 della mattina alle 11 aveva un carico di 3 mila persone questa tremila persone devono essere sorprese entro le 3 perché le tre arrivava il secondo carico il metodo l'aveva individuato weert funzionava questo è il mio lavoro ma in hardware ecco questo quello era un perfetto esecutore di un mansionario qui si fermava la sua responsabilità vince con teheran ma guardate che questo è solamente l'anticamera di quello che accade in ogni comparto in ogni apparato tecnico che sia quello universitario quello scolastico la fabbrica la banca tu devi essere un buon esecutore del tuo mansionario puntoacapo innanzitutto non devi uscire dal linguaggio dell'apparato di appartenenza se voi andate in una banca anche l'impiegato può dire buongiorno come sta sua zia non va bene tutto questo tutto quello che riguarda la soggettività alla persona a partire da platone poi la scienza e poi la tecnica via tutta questa dimensione soggettiva via via v tu devi parlare solo il linguaggio della parata di appartenenza perché se fuoriesce non sei un buon funzionario non va bene non so saliamo nel bresciano e vedere un pochi sono quelli che fanno le mine antiuomo questi come li chiamiamo otterrà i delinquenti li chiamiamo vedi io chiamo core operai nel senso che magari se gli offre un'altra chance in un altro scenario magari con 23 alimentare gli aumenti un po lo stipendio non ci penso non è uno le due andare là ma qual è la loro responsabilità è quella di far bene le spolette hanno responsabilità dell'utilizzo di quello che stanno facendo ma per carità la falchetta no non so un altro esempio quando una quindicina d'anni fa ho vent'anni fa non mi ricordo la banca nazionale del lavoro un'agenzia canadese la banca nazionale del lavoro è stato investito dallo scandalo di trafficare con le armi vendute a saggiarne eccetera l'impiegato alla mancanza del lavoro era responsabile no ma questa cosa si dice che vi vendono in un apparato tecnico essendo gli apparati tecnici tra loro collegati lo scopo finale delle nostre attività sono a noi sconosciute ma se anche le conoscessimo non ne siamo competenti non sono di nostra competenza per cui la tecnica ci produce in uno stato di assoluta responsabilità collettiva perché io sono responsabile di questo piccolissimo settore il mio compito di essere produttivo efficiente funzionale in questo piccolo settore simile alla mattina in questo piccolo settori scopi finali non sono di mia competenza e forse non li conosco neanche sempre conterà del poi smetto coloristica ha scritto una sessantina di pagine a l'aviatore che ha sganciato la bomba su hiroshima gli aveva chiesto senza una lettera di 60 pagine che cosa aveva provato a sganciare quella bomba sono popolati anno sconosciuta e l'aviatore non ha risposto poi new york times la sollecitato a rispondere la sua risposta è stata elementare nothing but was my job niente questo era il mio lavoro stare attenti alla parola lavoro perché il lavoro limita la responsabilità alla buona esecuzione del compito che mi è stato assegnato ma gli effetti gli effetti non sono di mia competenza quante volte ce lo siamo sentiti dire nella burocrazia negli apparati nelle scuole altri professori di roma mio compito sono i programmi ministeriali perché succede non è di mia competenza con lo stipendio che ci danno no benissimo allora se questo è allora la tecnica ci produce un'identità che sono in è data dall apparato cioè produce una riduzione della responsabilità collettiva io temo che ci produca anche un altro tipo di intelligenza molto modesta che è un intelligenza binaria perché la tecnica funziona il pensiero va al 40 e funziona con i numeri e se vogliamo fare un esempio di questa intelligenza binaria facciamo riferimento al compiuto di tutti i giorni chiunque di noi ha davanti agli occhi no dimmi con chi vai e ti dirò cosa diventi alla fine no benissimo allora che cosa succede guardando il computer lavora con la logica binaria 10 10 al massimo black out tradotte in sondaggio sino al massimo non lo so ecco questa logica fa sì che io alleli il mio cervello a cercare le soluzioni predisposti dall impostazione del problema e su questo trend intelligenza anche diffondere a livello popolare questo tipo di intelligenza non si fanno le trasmissioni di traino dei telegiornali le si fanno sulla val dai quiz che è intelligenza binario si fanno prossimi esami di maturità sulla base di alza binari erano in testa terza prova si fanno le ammissioni all'università sulla base l'intelligenza binaria e quello che scompare l'intelligenza problematica su con cui l'umanità attrici è cresciuta e ha fatto tutto quello che ha fatto problematiche quell'intelligenza che stante l'impostazione del problema non si limita a ad aderire a una delle soluzioni predisposte intelligenza problematica anche quella che ribalta il problema magari facendo vedere che o falso problema magari scompaginando nei termini e trovando soluzioni innovative rispetto all'impostazione data questo tipo di intelligenza va scemando come effetto dell'accadere tecnico per cui quando io sento il ministro alla pubblica istruzione a partire da berlinguer a finire con la moratti che vogliono portarli computer a scuola ai computer a computer sono un'operazione che non lo so se lo sanno non credo che lo sappiano che stanno facendo queste cose il computer a parte che i ragazzi che vanno a scuola che ne sanno già lavorare con il computer devono insegnare il professore ma comunque questo in particolare significato ma poi il computer si allena questo scenario questo scenario di intelligenza binaria sempre più sempre più ridotta e quindi sempre meno creativa questa è la condizione dell'uomo nell'età della tecnica non parliamo poi delle conseguenze emotive ma siccome non si tratta di pensare al volante possiamo lasciarle perdere no nel senso che la tecnica informandoci attraverso la sua mediazione comunicativa di tutti i mali della terra rende la mia psiche apatica nel senso che se muore mia mamma piango se un mio vicino di casa gli faccio le condoglianze se mi dicono che ogni secondo muoiono 8 bambini nel mondo mi dispiace a questo punto non reagisco più per me questo è solo una statistica perché il troppo grande e mi lascia indifferente anche perché io non voglio toccare ogni giorno la mia impotenza cambiare le cose e quindi rimozione dura della carriera del mondo bene oggi noi ci troviamo di fronte alla globalizzazione che ha due strade o il buon e ovunque il pensiero calcolante che tipica della tecnica o non ce la fa oppure per farcela deve disporre in quello di un pensiero umanistico io non so se per fare un business cogliervi sufficiente parlare inglese penso proprio di no io penso che per fare un business con gli arabi oltre a sapere dell'inglese bisogna anche entrare nella simbolica di quella cultura capire la gerarchia dei valori vedere la loro visione del mondo e pensiero calcolante non è in grado di fare queste operazioni e questo sto parlando a favore dell'economia del profitto e della tecnica tutte cose che non mi piacciono granché ma comunque se queste cose vogliono realizzare il loro massimo profitto sviluppo devono ricorrere di nuovo al pensiero umanistico io devo entrare alla simbolica di un altro per riuscire per riuscire a fare qualsiasi cosa i rapporti tra di noi sono sempre rapporti convenzionali ma diventano veri quando l'ex simboliche i giocatori e noi si contaminano entrano in relazione al di là di quel che diciamo ci intendiamo ci intendiamo ora avendo a che fare sempre col massimamente diverso forse necessario questa dimensione culturale anzi io sono convinto che persino persino la guerra in iraq si fosse stati meno sprovveduti di prescindere dalle simboliche del mondo arabo per esempio partire per esempio il concetto di stato contro stato quando nel mondo a roma lo stato non c'è come non c'era da noi fino a tre secoli fa perché funzionano i gruppi le tribù se si considera poi in una volta chiesta ogni mano perché ce l'avete su quelli tanto con noi per la vostra sessualità mi ha risposto perché voi con i vostri modelli sessuali disfatte la nostra antropologia alla nostra struttura familiare la nostra struttura di clan che ci può piacere o non piacere ma prima gli autodistrugge se uno ci prova ad arginare no quindici sono dimensioni antropologiche prima che tecniche economiche per riuscire anche a decidere che cosa dobbiamo fare con quelle tecniche economiche affinché queste nostre procedure tecnico economiche siano efficaci bisogna concepire percepirlo la visione del mondo di costoro per fare un esempio ma gli arabi sono un evento provvisorio nella storia poi arriveranno i cinesi ha deciso le nostre sorti dunque cosa succeda questo punto i pensiero temi che è diventato pensiero universale il pensiero che al 40 è diventato pensiero universale dicevamo all'inizio che noi percepiamo subito che cos'è utile ma se dovessimo chiedere che cosa è vero non è che senta interessante che cosa è giusto e cosa è buono che cosa è bello anzi la stessa bellezza la stessa arte diventa arte quando entra nel mercato quando entrano nel gioco dell'arcata sennò spontaneismo l'espressione di sé luoghi depressi corde non so la stessa delle stesse ma diceva bene e che nella formazione dello spirito quando diceva preconizzava la lotta di classe nell'antagonismo osservo signore che poi mark sfrutterà come classe operaia classe padronale oggi vedete noi non assistiamo più a questa lotta di classe non perché sono cadute le ideologie quanti luoghi comuni che infestano la nostra mente this ordinandola non è che sono cadute le ideologie non c'è più una lotta di classe perché lotta di classe è come diceva bene anche il contrapporsi di due volontà oggi la volontà del padrone la volontà dell'operaio sono dalla stessa parte perché sopra di loro c'è una super anonima volontà che si chiama razionalità del mercato prima gli interessi gli agnelli potevano confliggere con l'interesse degli operai c'era la nostra di classe adesso interessi di agnelli stanno dalla stessa parte degli interessi dei suoi operai quindi per questo non c'è più la di classe perché sopra c'è la razionalità del mercato è diventato così sistematico questo mercato e chi è il mercato e la nazionalità del sistema e nessuno me la prendo e vero che un vero ci ha insegnato che nessuno è sempre il nome di qualcuno ma questo qualcuno non risulta mai non risulta mai perché qualcuno e quindi non c'è l'antagonista la tenera anche modificato persino la nostra patologia nel senso che una volta periodo prendete oggi la patologia più devastante non so se era più diffusa l'ici chiaro e dicono di sì perché avendo che fare con una risolvono tutto perché ormai le patologie non vengono individuate a partire dalla loro configurazione vengono individuati a partire dall efficacia farmacologica farmaco funziona per questo per questo per questo raduniamo tutte queste sindromi nella in quella patologia ecco perché lo sa prendiamo la depressione visto che orma depressione la figura più eminente siano tutti i depressi pensate in italia 55 per cento delle persone avanti a psicofarmaci dei sonniferi e quella un po più robusti cosa succede che la depressione che il primo una volta il senso di colpa era un senso c'è la depressione era fondata su un senso di colpa uno sguardo al passato un'assoluta insignificanza del futuro un'impossibilità di riprendersi da non colpevolezza immaginario reale o comunque ingigantita che non ti consentiva più di prendere qualsiasi iniziativa il gioco veniva spiegato psicanaliticamente da freud e sulla base che oggi diremmo in una società della disciplina regolata sull'obbedienza una trasgressione o lievemente evento trasgressivo era colpevolizzante no la nostra società come società della disciplina ogni trasgressione e la senso di colpa sul senso di colpo si è costruito molta della nostra psicologia il risultato è stato di natura depressiva o già depressione cambiato radicalmente forma non è più il gioco tra permessi e proibiti ma il gioco ce la faccio non ce la faccio la depressione nasce da un senso di inadeguatezza rispetto agli obiettivi che mi vengono proposti siccome ogni anno ti si alza sempre un pochino l'asticella degli obiettivi li provi sempre a rincorrere quella ricerca spasmodica della tua identità che conquisti solo raggiungendo l'obiettivo l'obiettivo sia se n'è sempre uno stato di inadeguatezza tant'è che la depressione si è corredata di altre sintomatologie sconosciute nella depressione classica tipo ii in sogno per forza si sente inadeguato non è sveglio di notte l'insonnia l'ansia le crisi di panico tutta roba che non era incluso nel mondo depressivo ma oggi giustamente inclusa perché è cambiata la qualità della genesi la genesi di questa malattia che non è più fondato sul senso di colpa ma è fondata sul senso dall inadeguatezza a questo ci porterà cioè anche nella modificazione alla patologia è intervenuto alla tecnica chiudiamo chiudiamo dicendo che i pesci erano a 40 o tecnico di economico è un detto che l'economia da forno più razionale raggiunta dagli uomini è oltrepassata dalla tecnica che è priva di passioni e quindi lei dunque o vince il pensiero calcolante la ragione strumentale l'organizzazione tecnica del mondo e forse vincerà forse vincerà il mio problema non è che esista questo pensiero mio problema è che diventa egemone che non si danno altri pensieri al di fuori di questo ma al di fuori di questo pensiero c'è il pensiero del mondo della vita io qui vorrei persuadermi il mondo nella vita il mondo della ridondanza il mondo della sovrabbondanza per arrivare all'evento umano la natura sprecato un infinità di tentativi antropoidi vediamo la stessa vegetazione che sorge spontaneo comunque c'è una possibilità senza alcuna utilità vediamo una infinità di specie animali di cui se dovessimo chiederci qual è la loro utilità non ne troveremo alcuna a livello del mondo cellulare vediamo che per esempio c'è un eccesso di cellule in tutto il periodo fetale in tutto il periodo della crescita le quali hanno un buon gusto poi di suicidarsi attraverso il meccanismo della busi perché altrimenti sarebbe un disordine universale nel nostro organico ma c'è un accesso uno spreco infinito uno spreco infinito nel linguaggio dal punto di vista del linguaggio funzionale basterebbe dire una ragazza ti amo abbiamo finito il discorso questa parola deve essere arricchita pompa attraverso altri scenari di seduzione di gesti di comportamenti gli afflati di linguaggi l'amore affabulatorio che è tutta una ridondanza una sovrabbondanza linguistica rispetto al linguaggio funzionale qui ci chiede di attenerci la tecnica quindi la tecnica non ospita il mondo della vita non ho finito il mondo della vita e allora sarà nostra cura siccome la tecnica essenziale siccome il pensiero come calcolo è la grande condizione dell'accadere del pensiero occidentale sia in tempi in versione filosofica che scientifica che economica e tecnologica il problema è la giusta misura come dicevano i greci katame tron non oltrepassare la misura quello che io temo e l'assorbimento di tutto il pensiero del mondo della vita nella funzionalità del pensiero tecnico per cui non so più pazienza di sentire un discorso che non sia immediatamente funzionale non si è più capaci di andare a pranzo se non è una colazione di lavoro non si più capaci di parlare con una persona se non se c'è una cosa da dire cioè questa figura della funzionalità che invade tutto il nostro scenario e margine radicalmente il mondo della vita e tutti quelli invece che si trattengono quel tanto nel mondo della vita sono guardati con una certa sufficienza come non operativi come non funzionali come non efficienti un po come the situati rispetto al contesto in cui ci si trova ad operare il mondo della vita il mondo della ridondanza il mondo della tecnica il mondo dell'essenzialità il pensiero calcolante essenziale il pensiero non calcolante quello che hai dal chiamava pensiero meditante riflettente ideativo creativo è un pensiero assolutamente sovrabbondante non ci sarebbero i poeti non ci sarebbe la narrativa non ci sarebbe la letteratura che come vedete continua a essere eliminata nella nostra scuola è la filosofia greco in latino via computer esse sono operazioni molto pericoloso e molto pericolose molto pericolosi molto pericolose ripetiamo allora quella bella frase come di heidegger heidegger nazista e siccome nazista avendo visto il teatrino di provincia aveva capito tutto dell'età della tecnica riprendiamo questa sua bella frase inquietante non è che il mondo diventa un enorme apparato tecnico molto più inquietante che non siamo affatto preparate questa radicale trasformazione del mondo ma la cosa ancora più inquietante siamo al terzo grado è che non disponiamo di un pensiero alternativo al pensiero come calcolo ecco qui ci fermiamo e basta bene moltissime grazie mentre ascoltavo io mi chiedevo ma dal punto di vista è la tecnica che senso ha invitare umberto galimberti al festival dell'economia questo mi fa pensare che ci sono delle speranze cioè sia gli organizzatori hanno sentito l'esigenza di portare un'ottica molto più ampia di quella che normalmente si utilizza per guardare a questi problemi e sì a tutti voi che siete venuti qui anche voi mi sembra che smentite alcune delle possibili interpretazioni molto pessimistiche che si potrebbero dedurre a certi discorsi così che io penso che il fatto che siamo tutti qui sia un ottimo segno se abbiamo un po di tempo per delle domande se qualcuno vuol fare qualche domanda umberto galimberti c'è il tempo e lo spazio posso cominciare allora sì sì vado una domanda breve che questa si può comunicare coniugare economia e riduzione della tecnica mi sembra già un che lei abbia risposto poi la seconda domanda è questa ho sentito poco giustizia io credo che la sua esposizione stupenda la razionalità non la tecnica non risponde alla giustizia e come sulla giustizia fosse una poesia una forma d'arte diciamo che la giustizia per tiene rigorosamente al al pensiero calcolante perché la giustizia subentra alla vendetta nella vendetta c'erano in gioco le due soggettività e la giustizia per trapassare le due successivi ta stabilisce una equivalenza di colpe pena lei pensi che la parola colpa in greco si dice ai chi sa che è la stessa parola con cui si dice causa anzi ha diritto alle principio scientifico del principio di causalità che appartiene a loro deve scientifico nasce dal contesto morale dal rapporto colpa pena come la colpa genera la pena così la causa genera l'effetto dei greci chiamavano sia la colpa sia la causa haiti ha con lo stesso nome anche i medici parlo di eziologia di una malattia archeologia causa quindi in ordine della giustizia è un orrore di comparazione è un rapporto tra equivalenti in colpe pena e quindi è già pensiero calcolante quindi alla giustizia io non vorrei essere stato frainteso il pensiero calcolante a me va benissimo pensate è il mio mestiere sono i filosofi l'hanno inventato il pensiero e calcolate su questo profilo la filosofia diciamolo chiaramente solo occidentale chiamiamo filosofia quel pensiero nato in occidente attraverso processi di astrazione e non è un caso che la tecnica è nata solo in occidente perché c'erano duemila anni di processi di astrazione mentre rimanendo in culture concretisti che che considero le cose a una una conferenza significato simbolico ciascuno come fanno i bambini bambino perché non a pensiero astratto non al pensiero al fra l'altro perché se voglio togliete il suo pupazzo tremezzo a strillare se voglio viene dato un altro analogo strilla continuamente perché il deve ancora nella sua mente pharrell equivalenze che una cosa equivale all'altra se dalla stessa serie noi l'abbiamo fatto questo processo duemila anni fa perché la filosofia non serve a niente ma poi alla fine alla base di tutte le cose quindi io sono favorevole al pensiero come calcolo temo l'occupazione generalizzata del pensiero come calcolo la giustizia ha consentito di superare la vendetta quando in gioco sono le soggettività il conflitto è terrificante perché le guerre di religioni sono peggiori delle guerre di profitto delle guerre commerciali perché nelle guerre di religione ci sono in gioco le soggettività collettive mentre nelle guerre commerciali più prima o poi si trova l'accordo perché non c'è in gioco la soggettività c'è il gioco il valore delle cose e allora la giusti il pensiero calcolante quello che ci ha portato fuori dal conflitto delle soggettività quello che ci ha portato fuori dalle sfide collettive quello che ci ha portato in un equivalenza di rapporti misurati sulle cose il problema è di sapere se questa qualità di pensiero diventa dominante ed espelle tutta la ridondanza in cui si fa beata il mondo della vita sì dunque va bene il pensiero calcolante importante che non assorba la nostra vita il ruolo allora della sofferenza e del dolore una sofferenza che può arrivare a uccidere i nostri figli il dolore rispetto rispetto eventi che non dominiamo senza un perché si restituiscono una finitezza della nostra immagine molto lontana dalla perfezione del pensiero calcolante e in questa finitezza noi possiamo riscoprire una nostra autonomia è una nostra vita distinta dal pensiero calcolando lei ha ben presente e propone spesso il ruolo della sofferenza e del dolore vorrei oggi non ne al senato diciamo una cosa che io il mondo della vita lo posso incontrare che nell'amore non è necessario che lo incontri necessariamente nel dolore perché l'amore è il mondo della vita generazionale che dobbiamo assumere solo il dolore come luogo che sconfigge il pensiero calcolante io ne devo dire che lo sconfigge né che sconfigge il pensiero al volante nella cultura greca ma non lo sconfiggi minimamente nella cultura cristiana perché la cultura del cristiana il dolore è inserita in un rapporto rigorosissimo di causalità per il cristianesimo il dolore e l'espiazione di una colpa originaria o anche personale ed è caparra per una salvezza abbia avuto lo spettacolo di questa lettura del dolore in occasione della morte di giovanni paolo ii che giustamente all'interno dell'alloggio nel cristiana ha presentato il dolore appunto come espiazione della colpa e caparra di salvezza tant'è che canta diceva che i cristiani non sono etici perché se fanno il bene lo fanno per andare in paradiso e quindi un lavoro è un rapporto mercantile diceva kant mentre da fare il bene per il bene dovere per il dovere non può andare in paradiso comunque il dolore nella lettura cristiana è veramente organizzato sotto profilo calcolante del resto anche le concezioni che si avevano di dio nell'ambito della filosofia cristiana quando l'hai bis dice con deus calculate fit mundum allora anche lì questa dimensione del calcolo diventa agevole se vogliamo trovare un ascona sconfitto il pensiero calcolante a partire dall allora dobbiamo entrare la do io di moro quotidianamente che è il pensiero greco nel senso che dobbiamo convincerci prima o poi tutti innanzitutto che l'occidente ha raggiunto il suo apice sull'acropoli di atene poi cominciata la decadenza ma soprattutto che non bisogna fare quell'operazione terrificanti che in ambito filosofico e sto facendo giovanni reale in ambito religioso papa ratzinger di equiparare la ragione è greca con la fede cristiana sono due scenari radicalmente diverse radicalmente diverse le ragione molto semplice perché il greco prende sul serio il fatto che l'uomo immortale prende sul serio vuol dire che non ha speranza terreni che la vita è giocata tutta qua quando prometeo interrogato dal coro le dice non è che tu avrai promesso agli uomini oltre alle tecniche il fuoco la capacità di ragionamento qualche altra cosa che non puoi mantenere provento risponde sì ho dato loro to plus el p da cech e speranza allora style incatenato che il team x 60 x che ha ingannato gli uomini per i greci originaria è la natura regolata da una categoria rigorosissima la necessità nulla può fuoriuscire dalle leggi di natura gli uomini devono guardare queste leggi in base a queste leggi costruire le leggi della città ea partire dalla legge della città costruire le leggi per il buon governo dell'anima questa è la catena questa natura nessun uomo nessun dio fece sempre stata e sarà l'uomo all'interno di questa è la natura è considerata dai greci come caratterizzata da una crudeltà innocente nel senso che la natura vive della morte delle sue determinazioni quindi della morte dei singoli individui la natura a vita perché noi moriamo e la nostra morte la condizione della continuità dell'ordine naturale tutto ciò dal nostro punto di vista di individuo e crudele dal punto di vista della natura è una crudeltà innocente l'uomo sa della sua mortalità lei pensi che il mondo greco dispone di due parole per dire uomo sa nair e anthropos che non usa mai avuto sempre l'espressione brotto se all'epoca di omero hotz è netto se all'epoca di platone che vuol dire mortale gli uomini sono mortali il dolore non è altro che la anticipazione della tua morte il dolore l'infiacchimento della vita e la malattia e la sofferenza il non essere all'altezza delle tue forze sia psichiche fisiche perché sei immortale e quindi è conseguente alla tua natura e allora di fronte al dolore che cosa si fa lo si regge su stile e up sinapsi neanche dalla menta rsj ab trattieni ti trattieni fi e dalla dimensione eroica io guardo in faccia il dolore lorenzo e dalla dimensione religiosa attraverso il dolore mi salvo no il dolore è iscritto nella pura insensatezza dal punto di vista dell'economia dell'economia individuale ciascuno di noi vuole alla felicità ma è giustificato nella forma che sa immortale e quindi il dolore ti appartiene per natura non per colpa non per colpa giobbe chiede ragione del suo dolore nella versione giudaico cristiana perché soffro se sono un uomo giusto vede che funziona già subito il principio di causalità è già stato messo in un'equazione di rapporto causa effetto il dolore cristiano invece il dolore greco no basti per avere poi a livello iconografico una differenza basta considerare rapporto il modo con cui muore soffre del modo in cui muore gesù quando nella prigione del pireo viene fedone dice guarda io ho parlato coi trenta tiranni qui fuori su una barchetta possiamo scappare va bene anche trenta tiranni così si evita di fare qualcosa che potrebbe tornare vantaggioso anche per loro e socket riguarda infatti egli dice ma viene insegnato tutta la vita a osservare le leggi anche se ingiuste o 70 anni tutto quello che avevo da insegnare ho insegnato datemi la cicuta punto parla più gente seria ma davvero nel parallelismo cristiano con tutto il rispetto che ho del cristianesimo nel senso che ha fondato la nostra cultura la nostra civiltà i nostri pensieri sono tutti i cristiani però la la messa in scena della morte aveva messo in scena davvero tremenda non è l'ultima cena i discepoli che dormono gesù afflitte tradito l'incoronazione di spine la flagellazione la salita al golgota le cadute la ferita della spada dio mio perché mi hai abbandonato cioè una messinscena del dolore grandiosa che è la grande macchina del cristianesimo vince lo dice chiaramente il colpo di genio del cristianesimo è quello di averlo riscattato il dolore della sua insensatezza e di averlo giocato nella categoria dell'utilità guadagna il paradiso e sotto questo profilo il cristianesimo e pensiero calcolante alla grande il professore intanto rallegramenti finalmente abbiamo sentito una lezione dei grandi teoresi che è proprio un grande respiro per il cervello e anche per il cuore io riprendo la prima parte per porle una questione la prima parte del suo ragionare e anche alcuni cenni molto pregnanti che lei ha fatto sulla teoresi greca per fare una riflessione e rapidissimamente chiudere con una domanda di queste epoche lei l'ha detto implicitamente e comunque con l'andamento dell'occidentale e della tecnica la teoresi può poco nei confronti della ricerca ontologica dell'ontologia ma anche nei confronti della fenomenologia in particolare della fenomenologia della tecnica può poco anche per la ricerca dell'essenza della soggettività dal momento che ormai il soggetto è più considerato come un insieme di accidenti succubi di questa storicizzazione che lei che lei ha chiamato della tecnica del pensiero calcolante comunque un insieme di accidenti succubi della della della della fenomenologia della tecnica e la teoresi può poco di fronte alla ricerca quindi dell'essenza allora persona mia domanda è questa o ci lasciamo prendere da un grande scoramento oppure pensiamo a una ribaltamento della ciclicità della storia per cui risorga e io in questo ha fiducia naturalmente ricerca il pensiero forte la forza del pensiero che quindi anche la forza dell'uomo lei ci può lasciare con questa positività naturalmente nella dimensione teoretica filosofica cazzi il pensiero più forte è senz'altro il pensiero tecnico non c'è dubbio non c'è dubbio perché anche il più efficiente più produttivo quello che ci consente di vivere molto meglio rispetto ai nostri antenati quindi il pensiero tecnica è senz'altro più forte così come il pensiero mercantile e ben più forte una filosofia sa di essere un pensiero impotente è un pezzo di potenza la filosofia questo lo sapeva già soffrono quando incontra pedro ii al mercato gli atene dice felice forse perché non stiamo a chiacchierare un po sulla retorica eccetera oggi se andiamo a me gara qui ci sono troppi i mercanti di allora cioè non facciamoci le delusioni il pensiero non è mai stata una cosa una cosa di cui tutti dispongono diciamocelo chiaramente la gran parte di noi per pigrizia pensa dei pensieri già pensati anch'io penso dei pensieri già pensati il pensiero che vuole essere alternativa al pensiero tecnico può essere un barlume probabilmente ne sono capaci solo ip i poeti pur nella loro inefficacia perché sono guardati sono guardati con una certa commiserazione noi poeti però non facciamoci illusioni esiste un ritorno del pensiero forte pensiero forte ce l'abbiamo già si chiama pensiero economico pensiero tecnico poi all'interno di questo pensiero economico bisogna se c'è qualche piccola aiuola qualche piccolo spazio due ore di weekend ei cui riuscire ma per questo però per creare un pensiero alternativo bisogna cominciare da piccoli bisogna cominciare da piccoli facendo frequentare da piccoli libri dicevo prima giuseppe laterza che era chiacchierando con lui che i libri che sono forse l'unica piccola pensiero tecnico lei giorno romanzo leggero un saggio o si comincia da piccoli o non lo si leggerà mai tutti quelli che dicono quando in pensione quando sono in pensione leggerò un libro non è vero perché se non ci sei abituato prima non leggerei mani e allora che cosa succede la frequentazione della lettura perché la lettura non è la visione non è la visione lo so che diventiamo tutti i televisivi digitali cinematografici so che veltroni ha confuso la cultura con il cinema ma non è la stessa cosa allora bisogna bisogna che la lettura vuol dire vuol dire l'impressione vuol dire appropriazione vuol dire immaginazione non è necessario fare se con life basta leggere un libro e sei già in sé con live dalla misura in cui ti identifichi con il protagonista o con un pensiero è una cura per quel tanto che gli uomini vogliono avere ancora cura di sé e non diventare semplicemente dei funzionari di apparato io penso che l'unico spazio che hanno a disposizione si chiama cultura e la cultura non è ripeto non è quella cinematografica che quella televisiva quelle vengono dopo le parti di grazie bene ringrazio un baldo galimberti progress totti ma lezione e gli organizzatori che hanno avuto la stima media di invitarlo grazie
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