Quale valore del lavoro, dal reddito di cittadinanza ai nuovi incentivi
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Quale valore del lavoro, dal reddito di cittadinanza ai nuovi incentivi
La Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone ha partecipato, in videocollegamento, a una conferenza focalizzata sul valore del lavoro, con particolare attenzione al reddito di cittadinanza e ai nuovi incentivi, all'interno del filone "Economia delle imprese".
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La ringraziamo della sua partecipazione in particolar modo perché sono giornate molto complesse in questo periodo del Governo, oltre all'ordinaria amministrazione a che fare con una situazione straordinaria che è quella naturalmente che si sta consumando nelle milie Romagna, ma tra l'altro sappiamo anche che i provvedimenti di emergenza che sono stati adottati nelle ultime ore hanno esteso anche, come dire, il raggio territoriale anche al nord delle Marche. Quindi, insomma, è una situazione sempre più complessa che il Governo sta affrontando, ma naturalmente non solo di questo parleremo in questa breve conversazione che avremo con la Ministra, ma anche di tutto quello che in questo momento è l'impegno per rendere più dinamico il mercato del lavoro del nostro Paese alle prese con tante complessità, ma anche con tante opportunità. Sappiamo quello che è successo il 1° maggio con il varo di un provvedimento che a 360 gradi è intervenuto per intanto mettere più soldi in busta paga dei lavoratori con l'ulteriore riduzione del cuneo fiscale, poi è stato rimodulato, come era nelle attese che si facesse, anche il reddito di cittadinanza è diventato assegno di inclusione con tante aspettative. Ministra, ho fatto subito il preambolo, come sempre la giornalista radiofonica chiacchierà molto, ma vorrei subito passare a lei il microfono chiedendole di spiegarci qualcosa in più rispetto a quello che è stato fatto per la platea dei lavoratori dell'Emilia Romagna, perché so che è una parte alla quale lei tiene molto, soprattutto in tema di semplificazioni che sono state adottate appunto per rendere un po' più facile anche la percezione degli aiuti che vengono messi in campo dall'esecutivo. Ci spiega un po' meglio questo passaggio che mi sembra molto interessante. Grazie, questa è un'opportunità importante perché mi consente di raccontarvi quello che noi abbiamo fatto con il decreto legge che abbiamo approvato due giorni fa, ma soprattutto quali sono gli obiettivi. Su un decreto che prevede circa 2 miliardi di aiuti destiniamo 900 milioni per mettere in protezione il lavoro, 600 milioni sono destinati alla cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e altri 300 milioni invece sono aiuti per i lavoratori autonomi, quindi ecco questo prima di tutto è un messaggio, è una filosofia a cui il governo si ispira, cioè dare una risposta complessiva al lavoro, il siesso subordinato autonomo. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti introduciamo uno strumento di semplificazione, l'ammortizzatore sociale emergenziale unico da professionista del mondo del lavoro, l'ho tanto chiesto durante il periodo della pandemia quando abbiamo dovuto invece confrontarci con un sistema di gestione dell'emergenza che ci ha portato tante volte a dover chiedere la stessa cosa in 25 modi diversi. Allora mi ero perfissa proprio questo, certo non avrei voluto utilizzarlo così presto e soprattutto per un evento come quello che sta interessando i territori delle Mine Romagne e delle Marche perché è una vera emergenza, però ecco l'elemento su cui noi basiamo tutto è uno strumento unico che in questo modo ci consentirà di essere più veloci nella ricezione delle domande, avere minori margini di errore da parte di chi le trasmette e soprattutto essere tempestivi nel autorizzare le richieste e soprattutto nel corrispondere le casse integrazioni ai lavoratori dando delle risposte immediate anche alle imprese. Credo che sia un messaggio importante a fronte di una emergenza di dimensioni notevoli e soprattutto che interessa una moltitudine di soggetti economici, imprese e professionisti ma soprattutto un importantissimo numero di lavoratori noi siamo assolutamente operativi e questo credo che sia determinante. Sarò in Emilia Romagna nei prossimi giorni proprio per definire anche tutti gli aspetti operativi perché non appena sarà pubblicato il decreto poi dovremo essere pronti anche con le circolari applicative del IMS e in questo modo dare immediatamente l'avvio alla possibilità di presentare le domande, domande che non richiederanno l'accordo signacale ma solo l'informativa e che saranno estremamente semplicate. Quindi nei prossimi giorni in Emilia Romagna anche lei per verificare sul territorio lo stato delle necessità almeno per quello che riguarda la competenza del suo di castero. Ritorniamo indietro di qualche settimana, Ministra, ritorniamo al 1° maggio al VAR appunto del provvedimento che è scaturito da quella giornata e che ha due gambe portanti, la ulteriore riduzione del cuneo fiscale e lo abbiamo ricordato il passaggio che avverrà gradualmente perché poi il nuovo strumento parte il 1° gennaio dell'anno prossimo appunto dell'assegno di inclusione. Ci può raccontare che tipo di aspettative ad oggi avete rispetto a queste due importanti gambe di questo provvedimento ma soprattutto per esempio per quello che riguarda la riduzione del cuneo fiscale lei lo sa questa parte di questo provvedimento è quella che in molti vorrebbero diventasse strutturale. Come intende muoversi in questo senso? Quante risorse teoricamente sarebbe necessario mettere in campo appunto per rendere ferma una volta per tutta appunto questa manovra? Perché è quella particolarmente ricercata e voluta soprattutto al sistema delle imprese. È una manovra importante, io credo che sia anche una indicazione chiara e neta di quello che è l'impegno che ha assunto il governo perché noi nell'ambito di quello che è il programma di legislatura abbiamo detto che c'è l'impegno alla riduzione complessiva del cuneo fiscale contributivo anche ovviamente a carico delle aziende di 5 punti percentuali. L'intervento che è stato possibile fare prima è manovra di bilancio poi come ricordava lei nel decreto legge 48 quello che abbiamo approvato il primo di maggio è un intervento a favore dei lavoratori a favore delle imprese nell'arco di pochissimi mesi da gennaio a maggio abbiamo ridotto di 6 punti percentuali e 7 laddove i redditi sono inferiore a 25.000 euro il cuneo contributivo e quindi il prelievo che viene fatto in busta paga ai lavoratori dipendenti quindi ci sarà anche una sensibile riduzione dell'imposizione contributiva ma ci sarà anche ovviamente un aumento di quello che è l'importo netto della busta paga per noi questo è in questo momento un intervento che è stato fatto con tutte le risorse che avevamo a disposizione quindi tutto quello che è stato recuperato anche con il def è stato messo su questa voce credo che questo sia un segnale assolutamente netto certamente è importante dare continuità allo strumento ci si sta lavorando ci sta lavorando il mef abbiamo un obiettivo che è un primo obiettivo che quello della manovra di bilancio dico ricordiamoci il tema di legislatura però è sicuramente una delle priorità priorità che danno la dimensione del fatto che abbiamo ben presente quelle che sono le richieste delle aziende e soprattutto la necessità di intervenire su un costo del lavoro che è sicuramente importante però ecco il decreto di maggio ha voluto parlare di lavoro più di po' a 360 gradi con la semplificazione con gli interventi a favore appunto della riduzione del cuneo contributivo con il tema anche dei french benefit e ancora di più con quelle che sono le misure di riforma del reddito di cittadinanza con l'introduzione del nuovo assegno di inclusione e anche della misura però che dovrà caratterizzare il percorso di accompagnamento al lavoro che è il nuovo sistema informativo per l'inclusione sociale lavorativa cioè la nuova piattaforma che dovrebbe in qualche maniera aiutare a risolvere questo mi viene da dire quasi drammatico problema del mismatch cioè di questo ammancato incontro che c'è tra imprese che cercano professionalità e lavoratori a caccia di opportunità professionali se non ne ricordo male avete l'obiettivo di far partire l'attività della nuova piattaforma a settembre ce la farete? Cosa state facendo per rispettare questa scadenza? Lavorando perché nel momento in cui il decreto è stato approvato noi ovviamente avevamo già posto le basi per creare i team di lavoro e soprattutto per fare tutta quella attività che poi si traduce nello sviluppo nell'implementazione di una piattaforma, piattaforma che trae origine e soprattutto è il ponte, il punto di collegamento tra banche dati e informazioni che sono già presenti nel mondo del lavoro perché abbiamo in questo caso il coinvolgimento certamente del ministro del lavoro dei centri per l'impiego delle agenzie per il lavoro dell'INZ che tra l'altro progetta con noi un intervento sulla piattaforma dobbiamo mettere in relazione e soprattutto rendere disponibili tutte le informazioni proprio con quell'obiettivo che lei sottolineava, quello di favorire l'incontro tra la domanda e offerta di lavoro perché poi leggiamo e siamo consapevoli che in questo momento abbiamo come dire un paradosso perché c'è un incremento della domanda ma non c'è un'offerta corrispondente qualcuno potrebbe dire ma come è possibile non trovare lavoratori se questo è ancora un paese che ha una disoccupazione che è di poco inferiore all'otto per cento? Credo che in questo ci sia tutto il tema legato non solo all'efficienza dei sistemi e quindi alle modalità con cui si gestiscono anche le informazioni ma c'è anche un ragionamento strategico da fare su quello che è il lavoro che c'è e non quello che non c'è, voglio dire che dobbiamo tener conto delle transizioni che sono in atto nel mondo del lavoro, delle richieste di nuove professionalità, di tutto quello che è connesso a temi come la transizione cologica e digitale che poi fanno da filo conduttore anche del piano nazionale di riprese noi abbiamo bisogno certamente di investire tantissimo in formazione, infatti il nuovo strumento che è contenuto nel decreto 48 dice proprio supporto per la formazione e il lavoro, allora chi si attiverà verrà sostenuto proprio nel suo bisogno di formarsi e soprattutto di poter incrociare una domanda di lavoro che viene dal mondo dell'impresa, imprese che sono sicuramente anche sollecitate a fare una riflessione su quelle che saranno le nuove professionalità che si delineranno nei prossimi anni perché è importante anche avere una visione strategica, una visione di futuro e capire in che modo e quali mestiere soprattutto o quali attività si dovranno fare poi dovremo dare grande rilievo e attenzione anche a un'attività che per me è importante di valutazione delle eventuali necessità di revisione di alcuni strumenti come per esempio quello dell'apprendistato che è il contratto di riferimento dovrebbe esserlo per l'accesso dei giovani al mondo del lavoro e le cui percentuali invece di attivazione sono veramente bassissime. Certo ministra stiamo parlando molto di lavoratori, siamo tutti lavoratori che prima o poi diventeremo pensionati e quindi anche quello è un grande ambito nella sua attività. Ieri il presidente dell'Ims Pasquale Tridico ha appunto avuto questo incontro nel quale ha fatto un punto della situazione rispetto ai suoi quattro anni di mandato e ha divulgato appunto anche i dati rispetto all'attività dell'Ims per quello che riguarda il 2022 ma da qualche tempo a questa parte il presidente dell'Ims sta lanciando questo allarme, qui maliziosamente lo dico io non si sa perché, se lo stia facendo, perché il suo impegno ai vertici di questo istituto si sta concludendo anticipatamente per volere dell'esecutivo ma questo ribadisco una malizia mia però insomma questo allarme sul tema della sostenibilità dell'Ims lo sta rimarcando con forza da qualche settimana ma non è una condizione possibile che conosciamo ora se conosciamo qual è il trend demografico del nostro Paese e conosciamo anche quello che è il trend dei nuovi lavoratori che entrano nel mercato del lavoro quindi sostenibilità anche da questo punto di vista lei intende in qualche modo mettere mano a questa situazione a prescindere da qui guiderà l'Ims prossimamente? Io credo che le nostre strutture, come dire, abbiano un valore che va oltre i singoli l'esperienza delle singole persone cioè noi abbiamo sicuramente da lavorare affinché quelle che sono poi le missioni dei vari istituti possano trovare compimento in percorsi che diano garanzie ai soggetti che devono essere tutelati quindi certamente per me è importante la sostenibilità dell'Ims in quanto sostenibilità dell'ente previdenziale più importante e più grande d'Europa ma che in questo momento ovviamente eroga tutta una serie di di attività di gestisce tante situazioni e soprattutto le gestioni sono veramente complesse e comprendono tutti quelli che sono i bisogni anche dei lavoratori delle lavoratrici anche delle imprese perché parliamo di assistenza parliamo di previdenza certamente uno dei temi fondamentali è la sostenibilità delle pensioni nell'arco dei prossimi anni anche alla luce come diceva lei di temi come che non possiamo nasconderci e degli effetti che questi temi avranno come la natalità sugli equilibri futuri però io credo che ci sia anche da dirci delle cose prima di tutto che è importante leggere bene quali sono i conti e soprattutto in che modo interagiscono tra di loro le varie gestioni non è un caso che io abbia scelto di attivare se vogliamo anche di riattivare l'osservatorio per il monitoraggio e la valutazione della spesa previdenziale perché è importante per noi anche avere una chiara lettura di quello che è il peso dell'assistenza rispetto al peso della previdenza e questo ci può servire per fare un'analisi puntuale di quelle che saranno le politiche di revisione del sistema pensionistico che dovrà tener conto del fatto certamente che in questo momento i giovani hanno delle carriere discontinue poi dovremmo ovviamente fare in modo che ciò non sia e che ci sono comunque delle condizioni di lavoro che rendono alcuni lavori più gravosi di altri però ecco io credo che poi al di là di quelle che possono essere legittime preoccupazioni che esprimono i singoli si debba guardare al complesso noi abbiamo un sistema di welfare in generale che è estremamente avanzato e che va assolutamente sostenuto e supportato perché su quello che si costruiscono le tutele per i cittadini tornando alle questioni dei lavoratori che cercano opportunità professionale e peraltro in un incontro recentemente ha richiamato questa cifra mancano all'appello un milione di lavoratori quindi sono veramente tanti mi chiedo se anche sempre ritornando al provvedimento appunto al decreto 48 del primo maggio e agli interventi che avete fatto rimodulando i contratti a termine rendendoli più snelli e anche gli incentivi appunto le assunzioni se in qualche maniera questa città potrà essere intaccata anche da queste modalità appunto di ingresso nel mercato del lavoro più incentivanti in qualche modo secondo lei in che misura potranno essere utili? Io credo molto in quell'incentivo che abbiamo disegnato per l'iserimento lavorativo dei giovani che non lavorano non studiano le cose detinite quello credo che sia un intervento che può portare sicuramente dei benefici in termini di numeri di prospettivi occupazionali però ecco per quanto riguarda il contratto a termine io credo che sia importante anche leggere con molta imparzialità quelli che sono i dati che oggi ci restituiscono le proiezioni del mondo del lavoro e vediamo che sono in crescita i contratti stabili in questo momento l'azienda se trova un lavoratore un lavoratore che comunque risponde anche a quelle che sono le necessità di un determinato contesto lavorativo l'azienda non ci rinuncia allora ecco che l'intervento fatto sui contratti a termine deve essere letto come intervento di sistemazione di quelle che sono dal nostro punto di vista delle anomalie che rano presenti nelle tipologie e di nelle causali di rinnovo dopo i dodici mesi però nello stesso tempo ecco non credo che i contratti o mannaggia abbiamo qualche problema evidentemente con il collegamento però in realtà stava mandando proprio verso la conclusione di questa conversazione con la ministra del lavoro con marina calderone adesso vediamo se riusciamo a ripristinarle in caso contrario le facciamo questo saluto virtuale perché ci deve lasciare un appuntamento alla corte dei conti ce l'aveva già preannunciato quindi anche per queste ragioni quest'oggi abbiamo deciso di fare questo collegamento da remoto con la ministra vediamo se la ripeschiamo per il saluto finale crediamo di no va bene allora niente la congediamo virtualmente la ringraziamo per ssere stata con noi speriamo che non ci abbia lasciato senza darci qualcosa appunto un messaggio definitivo che fosse che fosse importante marcio abbiamo siamo a posto così bene allora grazie a tutti coloro che ci hanno seguito buon proseguimento con il festival dell'economia di questo no no
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