Le banche dopo il covid - Dialoghi
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Le banche dopo il covid - Dialoghi
Le banche avranno un ruolo fondamentale nel finanziare le imprese che usciranno fortemente indebitate dalla crisi. Molte sono di piccole e medie dimensioni e sarà molto difficile valutarne la redditività. Come si stanno preparando gli istituti di credito a questa sfida? http://www.festivaleconomia.it
buongiorno e benvenuti a questo incontro sulle banche dopo il covi di sistema finanziario come si sta attrezzando per superare la pandemia con tutte le criticità le complessità che stiamo vedendo in questi giorni ne parliamo con i due professori professore gian maria gros pietro che è presidente di intesa sanpaolo è anche un noto economista d'impresa e professor luigi guiso che insegna economia allenarli institute for economics and finance buongiorno benvenuti buongiorno cominciamo da lei professor gros pietro se ci dà un contesto un po generale nel quale ci stiamo muovendo cioè che punto siamo che tipo di crisi e questa è cosa sta accadendo alla produzione allora questa non è una crisi simile a quelle precedenti di questo secolo in particolare è molto diversa dalla crisi del 2008 2011 perché questa non è né una bolla finanziaria né il risultato di una crisi ciclica classica ma è una crisi da glock dauni quindi la produzione non è caduta per eccesso di capacità produttiva o per eccesso di prezzi e caduta per dietro riprodurre il che significa che quando il divieto cessa gran parte della produzione poi vedremo quale che la parte che non può risalire rimbalza con delle percentuali che sono assolutamente inusitate ricordiamo terzo trimestre 2020 dal super maestro di solito è fiacco perché c'è il mese di agosto più 29 per cento rispetto al trimestre precedente ma quest'anno c'è una crescita della produzione sia in italia sia in europa il l'indice dei porci singh managers e a 62,9 per cento che un masso un record storico per l'eurozona ma soprattutto bisogna dire che cosa succede per gli investimenti in macchinari e sistemi per produrre che sono quelli che anticipano il resto dell'economia allora primo trimestre l'indice degli ordini dell'ucimu costruttori di macchine utensili sistemi per produrre più 48 per cento sullo stesso trimestre dell'anno prima il 48 per cento che è composto da un più 30 per cento sulle esportazioni e un più 157 per cento sugli ordini interni allora perché le esportazioni meno ma perché ci sono dei problemi ed ecco qua quelli che il commissario gentiloni ha definito cicatrici ma quello che rimane dopo che è cessato il divieto di produrre per esempio i rappresentanti ei manutentori degli impianti non possono viaggiare ancora e questo frena il commercio internazionale che peraltro prova un altro freno mancano i container perché sono ripartite le esportazioni e quindi tutti con te ne sono stati usati per portare in particolare dalla cina verso l'europa e sono fermi in europa vuoti allora il punto è come si esce da questa situazione cioè il rimbalzo c'è ma bisogna curare gli effetti che sono in parte diciamo transitori cioè manifattura a come può riaprire le fabbriche recupera gli ordini inevasi i ristoranti non possono recuperare gli ordini inevasi neanche turismo neanche la cultura lo sport eccetera quindi ci sono dei trasferimenti da fare e poi bisogna colmare quello che io chiamo il fossato cioè io sono contrario alla definizione del crif legge non è che c'è uno strapiombo e sotto c'è una pianura c'è un fossato da colmare e sono i mancati incassi del cash flow di molti mesi a questo servono i ristori a questo devono servire anche le banche perché poi da questa crisi non si non si deve uscire come prima abbiamo capito che ci sono delle vulnerabilità accade catene di fornitura troppo lunghe concentrazioni geografiche eccessive quindi ci sono delle cose da cambiare e bisogna cogliere l'occasione giacché si cambiano queste cose di farle nella direzione giusta è quella che è definita dai capitoli del next generation union european union le banche questo e qui chiudo hanno una forte responsabilità perché le banche con vogliono il risparmio verso gli investimenti e quindi sono in grado di influire sulla determinazione degli investimenti e sulla direzione in cui si fanno e il professor piso lei condivide l'idea che questa crisi sia diversa da tutte le altre cioè che ci siamo in fossato da quel mare o un tonde da costruire non so quale soluzione e piero ovviamente sono perfettamente d'accordo con quello deciso nel costiero c'è una crisi molto molto diversa da quelle a cui eravamo abituati per una serie di ragioni siamo una crisi totalmente inattesa nel senso che le nostre economie su unirci l'itali non quelle di altre parti della chiavetta avevano dato ormai per scontato che una pandemia e non ha detto il verosimile nei paesi occidentali pensavamo che appartenesse non ha questo secolo probabilmente neanche alla secolo store senso è l'ultima avveniva ai tempi della prima guerra mondiale diciamo non rientrava più nella distribuzione dei rischi che noi eravamo in grado di prendere in considerazione pensavamo che fosse un ha detto nulla e questo diciamo il motivo del quiz preso di sprovvista ci ha preso completamente impreparati e santo di ma l'abilità inabita molto diversa dalle crisi cicliche classico battere di realizzazione di una crisi una crisi ciclica di una crisi di domanda se lo ricorda il quello che è successo a marzo 2020 le quali esse sono state per me è stata spenta proprio tracollo verticale non soltanto dei mercati azionari siamo abituati che possono avere una rapida perdita dei vestini anche se così rapida c'è memoria l'uomo se non quando si spezza una bolla speculativa ma il successo della produzione da un giorno all'altro è avuto un al completo di produzione e una crisi temporanea e questo ha ragione lo stesso noi lo sappiamo questo salinis pandemie annullo l'escursus ovviamente prevedere quando è uscita alla crisi è estremamente estremamente difficile però decisamente e una crisi tra questi tempo data che a una a una una caratteristica è molto rapida nel nella discesa può essere quasi altrettanto rapida ma non così c'è un po di alimenti nella fase di pulizia c'è incertezza ancora oggi mediamente sui lasciti che ci saranno per per il futuro però diversamente per esempio nella crisi finanziaria lascia ferite di tipo diverso di scorie che rimangono la cura diversa e molto probabilmente strano meno protratte il grosso lascito secondo me che il fatto che ha diffuso una nuova informazione cioè che i nostri paesi non sono esenti da questo tipo di disturbi lascio ad esempio da questo tipo di rischi e questo porterà a ripensare l'organizzazione delle stelle nostre economie regionali faceva accenno a credo che il punter e di specializzazione internazionale non sarà lo stesso cercheremo la produzione intera della filiera dei farmaci per la scritta è la cina l'india diventerà nuovamente strategica dal punto di vista dell'economia occidentale questo giusto per fare un esempio e richiederà un ripensamento probabilmente dell'organizzazione dei servizi sanitari da ultima la crisi molto diversa su come e chi ha colpito c'è una verità pazzesca se uno guarda ai settori per esempio ingegna delle crisi ciclica sono per l'attesa altri dal fatto che tutti vanno vari alcuni vanno peggio fanno di cicli molto più ampi come del settore dei durevoli e qui abbiamo assistito a una biforcazione completa sui settori si sono spenti altri sono andati incomprensibilmente bene dal punto di vista dei pattern del ciclici settoriale eravamo abituati e hanno capito le persone nonno diverse per età sesso e la prima recessione dove le donne hanno articolo punto di vista ciclo quindi diciamo che una crisi decisamente atipica rispetto a tutto quello che abbiamo assistito partito dal comando di fama mondiale in questo contesto il sistema finanziario sempre lei professor guido integrò la domanda il sistema finanziario cosa dovrebbe fare c'è un'indagine mi scusi lei un ruolo fondamentale medievale faceva cenno proprio perché è una crisi kamakura temporanea acqui e diciamo sono due errori estremamente importanti in cui ci sono in città il sistema sanitario viene direttamente coinvolte e una terza implicazione per il sistema finanziario stessa la prima è che la natura della crisi lo chiama direttamente in in mi chiama direttamente il ruolo essendo la crisi temporanea il greto sempre esattamente a questo serve per smussare gli show stanno queste si manifestano questo è stato fatto dalla levante ce l'hanno concesso prestiti hanno fornito liquidità ovviamente con una grossa assistenza pubblica perché la crisi ha provocato moltissime incertezza quindi moltissimo rischio e gli agenti privati tratta di rischi difficilmente quantificabili sono discorsi a premier quindi c'è una garanzia pubblica effettiva per suddividere meglio questi dischi e invoglia il le banche o docenti finanziaria a fornire libris però lo stato diciamo un ruolo fondamentale ce ne sarà uno molto più importante che ha a che fare col fatto che questa crisi provocherà dei processi di ristrutturazione molto importanti diciamo che tutta una organizzazione del lavoro è stata impattata dal dalla crisi e lo sarà ancora di più nel post pandemia e poi non lasciamo questa la cosa fondamentale è il terzo è che la crisi stessa molto probabilmente provocherà una riorganizzazione dei sistemi finanziari io non so se continueremo a vedere la city di londra così concentrata geograficamente quegli spazi enormi estremamente onerosi o se assisteremo a delle organizzativi delle banche degli oggetti finanziabili diciamo con una quota molto importante fuori così come accadrà bruttissima questa notizia ma questa gros pietro prima in due chiacchiere che abbiamo fatto prima di questo collegamento dicevamo che cosa ha messo in campo e in particolare il genero san paolo che anche il primo istituto di credito del paese uno dei più grandi in europa di fronte alla fragilità eppure speriamo temporanea delle imprese o per lo meno di alcune di esse cioè adesso in questi giorni del tema caldo anche quello del lavoro dei licenziamenti della e forse del del rischio di fallimenti delle imprese due cose sono evidentemente legati legate anche quale chiedo un pò un quadro realistico della situazione e beh guardi diciamo che nella difficoltà abbiamo un vantaggio che abbiamo alle spalle la crisi precedente con la grande quella del 2008 2011 che ci ha creato un numero molto grande ed imprese in difficoltà e allora il primo insegnamento e che non bisogna arrivare al fallimento quindi l'impresa in difficoltà va assistita subito e su questo c'è una grande attenzione della banca centrale europea che sta vedendo le best practice delle diverse banche e cerca di portare il meglio bisogna prima di tutto avere il polso dell'impresa e del sistema economico noi nel nostro i nostri conti ogni giorno in italia transitano transazioni per 35 miliardi quindi a una parte rilevante della circolazione sanguigna dell'economia del paese quindi sappiamo come va l'economia sappiamo come vanno i singoli settori sappiamo come va la singola azienda abbiamo molto affinato i sistemi di analisi allora si interviene subito non appena si vede che l'azienda ha delle difficoltà portando diciamo gli aiuti che servono che in parte sono anche aiuti finanziari agli aiuti di liquidità ma soprattutto sono miglioramenti della gestione e anche talvolta delle connessioni con altri sistemi produttivi faccio un esempio molto concreto la filiera ci sono tante imprese piccole e medie che sono dei fornitori essenziali per una filiera che poi ha un capo filiera di grande prestigio è in grado di andare a vendere sui mercati internazionali se i fornitori vanno in difficoltà anche il capo filiera va in difficoltà ma senza il capo filiera quelle piccole imprese non riusciranno mai a portare in cina le cerniere le bellissime cerniere lampo che mettono sulle borsette di un grande style est allora noi abbiamo un sistema di credito che va sulla filiera il capo filiera da una garanzia non finanziaria ma semplicemente di validità del suo fornitore al produttore noi facciamo crescita dal 2014 in questo modo noi abbiamo riportato in bonis 114 mila imprese con circa 600 dipendenti in questo caso è oggi come diceva anche luigi guiso e il problema è diverso bisogna riavviare l'attività delle imprese e quindi la liquidità è fondamentale il sistema bancario italiano ha dato 280 miliardi di moratorie grazie anche all'aiuto delle garanzie statali e questo ovviamente ha portato denaro alle prese le imprese addirittura si sono approvvigionati di più di di più denaro di quello che serviva per la gestione corrente per te che durante il 2020 tra il primo gennaio e il 31 dicembre i depositi delle imprese presso le banche italiane sono cresciuti di 86 miliardi netto traffico in entrate e le uscite quindi lei prese hanno pieno in cascina sono in grado di veronesi di vestiti vadano spesi no non hanno i vestiti perché le opportunità di investimento chiare e ben definite superavano il cash flow che esse hanno ritenuto prudente mettere da parte però adesso si riparte perché il punto tutti gli indicatori prima citato con le torce xiv managers sono fortemente positivi sia a livello europeo che a livello italiano quindi le imprese sono pronte a investire hanno le capacità di investire ci sono dei problemi di a sincronia non tutti i settori partono riparto nello stesso livello in tutti i paesi e quindi per esempio ci sono delle carenze mancano i chip per i cc elettronici per i beni durevoli che ne contengono crescono i prezzi delle materie prime del legname dei componenti che servono per esempio per nobilitare i pannelli per i mobili i mobilifici che hanno fatto investimenti e hanno ordini non riescono a fornire il materiale ecco queste sono cose che vanno seguite anche dagli specialisti di settore perché spesso la banca avendo molti dati può aiutare le imprese a risolvere i problemi e qui tocca un altro tema che è fondamentale la banca deve evolvere il servizio che rende non è più soltanto un servizio di anticipazione di capitali ma è anche un servizio di informazioni e collegamenti questo mette l'accento sulla dimensione della barca sulla qualità delle competenze che possiede sull'uso dei dati che possiede sulla capacità di elaborarli molto rapidamente il modo come ormai si tende a dire granulare e cioè i dati non possono essere oggetto di riepilogazione per statistiche per cui se poi fatto la statistica in un certo modo per esempio per località in cui opera un cliente poi ha bisogno di una statistica per dimensione o per tipologia della produzione e poi i dati non ci servono più a niente i dati devono essere presenti nel sistema in forma elementare granulare devono essere riepiloga bili in tempo reale per qualunque esigenza questo richiede un enorme investimento anche in tecnologia ma soprattutto in persone e quindi è molto interessante l'evoluzione che sta avvenendo nel sistema bancario direi che c'è un altro aspetto che mi dà ancora qualche secondo ed è che bisogna superare un rapporto tra banca impresa per cui l'impresa fa la produzione e la banca concede credito alle imprese non basta il credito perché oggi l'innovazione è fondamentale l'innovazione non soltanto tecnologica ma organizzativa nel tipo di persone che servono quindi nella formazione delle persone nei mercati e l'innovazione non si può finanziare a credito perché è un investimento con una certa rischiosità con una redditività molto alta ma anche con una rischiosità più elevata ea ritorno non brevissimo quindi ci vuole dell'equity o del quasi equity per fare questo le banche devono prepararsi a fornire questo non sotto forma di credito attraverso altri strumenti connessi alle barche che sono per esempio i fondi di investimento in fondi chiusi quasi chiusi prevete qui ti eccetera perché d'altro canto bisogna dare ai risparmiatori delle forme di investimento del proprio risparmio che siano un pochino più attraenti del rendimento di conto corrente che non può essere alto nel momento in cui la banca centrale europea presta denaro a tasso negativo ecco allora bisogna fare evolvere ma io concluderei ritornando a un concetto economico di base il risparmio è una virtù privata ma può essere un danno per la collettività se non viene reinvestito il risparmio tesaurizzato arpagone che mette le monete nella sua cassetta allora non dimentichiamo che ogni volta che una moneta viene spesa si attiva del lavoro io pago non con una moneta è quello che dice per la moneta fa qualcosa per me tutte le volte che la lunetta passa si attivano delle ore di lavoro la moneta che sta chiusa nella cassaforte sterilizza le ore di lavoro quindi bisogna veramente che le banche svolgono questo compito che è quello di mobilitare al risparmio e portarlo negli investimenti poi importante è scegliere gli investimenti giusti ma questo è un discorso che non può essere fatto solo a livello di sistema bancario perché oggi gli investimenti che servono sono anche investimenti di sistema e quindi servono delle indicazioni che vengono dal livello non soltanto governativo ma sovranazionale addirittura globale grazie ma quindi e il sorriso e le imprese con tutto il siena che hanno in cascina gli strumenti che possano avere a disposizione o comunque promessi da next generation e da tutti gli interventi pubblici perché chiedono di licenziare cioè come viene spiegata dagli economisti questa dinamica dunque non tutte le imprese licenzieranno alcune assumerà però è vero anche che la natura di questa di questa crisi farà tramontare le imprese che farà nascere sperabilmente delle nuove imprese in grado di assorbire vestito quando vinciamo quello che noi abbiamo davanti è un processo molto accelerato di qualcosa che è stata già avvenendo prima c'è una fortissima moltissimo processo di ristrutturazione del mutamento tecnologico di adattamento a nuove esigenze dopo la pandemia è a secco anche della pandemia questo processo e sveltito è molto molto accelerato quindi davanti avremo un mondo in cui alcuni lavori e tramonterà tipo per esempio che dietro l'angolo qua c'è una pletora ciplast di bar e ristoranti che servono il ministero dell'economia ora molto probabilmente in modo stampi in modo permanente una quota del dipendente del ministero rimarrà a casa lavorata magari tornando però i numeri di cui si parla sono intorno al 20 per cento delle persone questo vuol dire che lo spazio per tutti questi ristoratori si restringe diciamo che un 20 per cento di questi dovranno adattarsi dovranno giocarsi probabilmente dovranno cambiare lavoro perché questi lavoratori diciamo che rimangono a casa probabilmente il panino sono fanno direttamente questa qui questo processo qua e molto pervasivo perché riguarda l'intera economia che ricava the plan sta riorientando le risorse le sta portando in una determinata direzione quindi ciano le opportunità che verranno da questi soldi pubblici emergeranno in alcuni bus ricevano in alcuni settori e molto meno in atto assisteremo ad un grosso processo di riallocazione di risorse da settori che tramontano a settori che emerge il punto e una gestione fluida di questo di questo processo ovviamente se al bancario è il suo mestiere cioè togliere capitale gli attori che tramontano e reinvestirli in settori che hanno un futuro che hanno delle grosse prospettive di crescita fanno nel modo più efficiente possibile ora tavolo touch e monte resistenza e chiudere il rubinetto del credito dell'impresa e puro elettrica il tutto lo devi capire deve essere sicuro che sia così e poi diciamo non deve avere le pressioni che talvolta ci sono da tenere in vita delle imprese zone noi non viviamo in un mondo neutro e star bancario non è esente da pressioni politiche oggi abbiamo un sistema privato la distanza tra politica e banche notevolmente aumentata c'è una tegola indipendenza rispetto diciamo negli anni sessanta letizia e questo aiuta ma non è totalmente shamo e sentimenti c'è il secondo luogo il fatto che alcuni di questi processi di chiedono una capacità di innovare che difficilmente può essere finanziata con diceva gianni ha speso con nuclei hai bisogno di enti io di questo si discute in italia che è un paese dove raccogliere piquet è difficile perché mancano offerta talvolta manca anche la domanda però diciamo quando l'esigenza c'è devi preoccuparti di rendere possibile l'accesso la mia impressione è che non si può ritardare il processo di ristrutturazione che riforma dei fondi dei fondi pensionistici cioè le reti e viene da lì e sono una hanno un potenziale notevole oggi la maggior parte di questi fondi investano pochissimi non necessariamente io sono pretendo che i destra in equity italiana anche ovviamente però diciamo questo è quello che devono fare per poterlo fare io ti chiede un processo di concentrazione oggi sono molto polverizzato vanno professionalità ed è una grossa opportunità per i lavoratori che riescono a dare servizi di investimento a costi estremamente basso molto più basse per esempio di quelli che riescono a fare compagnia di assicurazioni alle stesse però questo richiede come dire che il processo di ristrutturazione del dell'offerta del sistema pensionistico l'organizzazione 3 pil sempre in tre pilastri e di fatto è rimasto uno del pilastro sempre lo stesso cioè l'inps occorre potenziare notevolmente soprattutto quello dei fondi quello dei fondi di fondi pensione questo processo di ristrutturazione richiede un impulso dal punto di vista dal punto di vista da pubblicista finanziaria c'è un ruolo notevole per l'industria finanziaria per cercare che ovviamente non basta ci sono altri problemi che richiedono un intervento pubblico e che ti chiedono di ben santo del sistema di welfare e del 20 25 andiamo come del punto successive souplesse e come sempre scritto da dire che questa crisi è temporanea e un fossato da quel mare ma quando lo avremo colmato forse avremmo riscritto un po tutte le regole nel senso che forse un'altra peculiarità di questa crisi e che ci costringe a ripensare quasi tutto se io riprenderei quello che ha detto luigi guiso su cui sono perfettamente d'accordo questa crisi ha accelerato dei cambiamenti che erano già in atto la parola crisi in greco vuol dire scelta immaginiamo un grande setaccio la crisi lo scuote più velocemente più violentemente e quindi ciò che doveva scendere scende molto più rapidamente ma sarebbe sceso comunque in più tempo allora qui il punto è che noi dobbiamo far continuare la vita della società è la vita della società è un circuito economico quindi non nessuno esce definitivamente da questo circuito fi che è vivo però poi può uscire dal circuito produttivo e quindi far uscire le persone o le loro organizzazioni le imprese dal circuito produttivo è un danno sociale quindi bisogna evitare che le organizzazioni siano costrette ad uscire ma è naturalmente questo si ottiene solo se le organizzazioni evolvono in funzione delle nuove esigenze del sistema produttivo per esempio delle nuove tecnologie e questo è il diciamo il substrato che sta alla base del grande piano the next generation di european union io vorrei cogliere l'occasione per sottolineare che questo piano è veramente una svolta storica nella storia del non europea perché è per per la prima volta l'unione europea comincia a funzionare quasi come un paese federale cioè si dà degli obiettivi dell'insieme della dell'unione e li finanzia con risorse se non lo si dice esplicitamente di fatto così finanzia con risorse pubbliche le risorse sono indispensabili ma quelle che mette a disposizione il pur generoso piano sappiamo che sono una frazione rispetto a quelle del piano degli stati uniti quindi queste risorse devono essere considerate come una leva per mettere in moto delle iniziative di maggiori dimensioni faccio un esempio numerico il pnr r riceve dall'europa circa 200 miliardi da spendere entro il 2026 intesa sanpaolo nello stesso arco di tempo mette a disposizione finanziamenti per 400 miliardi cioè il doppio ma solo intesa sanpaolo poi ci sono le altre banche le altre istituzioni finanziarie e poi ci sono le risorse delle imprese e delle famiglie questo ci dice che i fondi che vengono dall'unione europea devono essere considerati come ho detto prima una leva che smuove quell'enorme disponibilità di risparmi e di capitale fisso che l'italia sia attraverso le famiglie che attraverso le imprese e quello che è importante è che questa capitale che viene smosso intanto si muove veramente e che poi vada nelle direzioni giuste che sono quelle dei cambiamenti allora come diceva lei ma come diceva anche luigi guiso avete fatto riferimento entrambi al cosiddetto smart work in quello era già in atto solo che era largamente sottoimpiegate rispetto alle potenzialità i banchieri d'affari hanno scoperto non tutti con piacere che i viaggi in aereo sono in larga parte superflui perché l'attività che stiamo facendo mentre adesso è praticamente sostitutiva in larghissima parte di quello che è un incontro diretto che comporta tra l'altro migliaia di chilometri di volo con delle emissioni spaventose per ogni passeggero a bordo bene questo si poteva fare e siamo stati costretti a farlo adesso le banche stanno scoprendo che è inutile pagare tutti quei soldi per mandare la gente in giro quando si possono parlare un po diverso è se parliamo delle attività che si svolgono in ufficio io ci sono nel centro direzionale di torino un grattacielo di 37 piani dove normalmente lavoravano duemila persone 2000 2200 seconda dei giorni in questo momento sono 400 al colmo del lock down ci sono stati dei giorni in cui eravamo in sette e quasi tutti erano i miei collaboratori strettissimi allora possiamo pensare che in questo edificio che lavoreranno solo 400 persone no perché l'edificio ne può ottenere molte di più e quindi potremo portare qui dentro delle altre attività che sono quelli che dobbiamo sviluppare per far crescere la banca e per servire il cambiamento dell'economia per esempio studi sull'intelligenza artificiale le start up che possiamo portare dentro e così via ma possiamo pensare anche che delle 2.200 persone che ruotano intorno a questo edificio mediamente con rotazione ce ne siano solo 400 giorno qui io non credo è troppo poco quattrocento troppo poco perché perché l'investimento più importante verso il futuro è quelle tratta di umano bisogna far crescere le persone bisogna far crescere le competenze fare evolvere le competenze allora la terza cosa più difficile fare evolvere le competenze e l'evoluzione avviene solo attraverso la caratterizzazione incrociata i profili diversi far lavorare insieme per certi aspetti addirittura i ricercatori con i professional con le persone del marketing anche insomma la fecondazione incrociata delle diverse competenze è estremamente fertile e non va abbandonata devo dire che noi abbiamo fatto anche delle verifiche attraverso nell'ambito del nostro personale abbiamo chiesto alle persone ma voi cosa gradireste per il futuro e tutti quanti l'ala stragrandissima maggioranza hanno risposto che lo smart work piace perché da più flessibilità all'impegno però a loro piace venire in ufficio o in filiale a seconda di dove lavorano e lavorare con i colleghi poi naturalmente ci sarà da gestirla questa rocca rotazione non è possibile che tutti stiano a casa il lunedì e il venerdì che è anche umano che possa essere così per oggi ci dovranno essere dei turni ecco allora questo è uno degli aspetti ma io vorrei sottolineare un altro aspetto la banca ma non solo la banca ha una grande responsabilità bisogna abituare le persone all'uso delle nuove tecnologie perché connesse alle nuove tecnologie in particolare quelle digitali come quella che stiamo usando connesso c'è uno spostamento del potere quindi ci sono delle analisi interessanti che riferiscono solo brevemente per secoli il potere stava nelle mani di chi possedeva la terra poi a partire dal settecento è passato all industria manifatturiera ma per molti molti decenni i proprietari terrieri credevano ancora di essere al culmine alla calda retta della piramide del potere e gli industriali in realtà avevano il potere con hanno continuato a pensare di essere in vetta al potere alla piramide del potere anche alla fine dell'ottocento quando ormai il potere era passato alla finanza e la finanza continua ancora oggi a pensare di avere in mano gli strumenti principali del potere quando invece questi sono ormai passati all'informazione se voi ci pensate noi non c'è mai stata nella storia una concentrazione di ricchezza e di potere di decidere sulla vita degli altri come hanno oggi in mano i giganti dell'informazione cioè quelli mi piace unire una definizione che debbo al professor maurizio ferraris ordinario di filosofia teoretica il quale divide oggi le persone tra mobili tanti mobilitati mobilitate siamo noi che adoperiamo degli strumenti per molte ore al giorno che abbiamo comperato con i nostri soldi o con quelli della nostra azienda usiamo una connessione che noi paghiamo e immettiamo riceviamo dati i dati che riceviamo sono di nessun valore perché sono dati pubblici i dati che immettiamo sono i dati che riguardano la nostra persona e presi singolarmente anche quali valgono niente tranne che per i pettegolezzi ma chi è in grado di elaborare questi dati su miliardi di persone ha in mano il potere di decidere il loro futuro di fa votare come vuole decide di organizzare diversamente la distribuzione dei prodotti dei servizi che loro offrono e quindi trasforma centinaia di migliaia di piccole imprese indipendenti che pedalano portando un pacchetto ecco questa è la realtà tra questa è la realtà nella quale noi dobbiamo muoverci coloro che hanno responsabilità nella gestione delle risorse perché le persone devono essere rese libere di fronte a queste tecnologie devono imparare a servirsene e non a esserne dominate e ciascuno nella sua parte chi lavora nell'informazione quella elevata come i giornalisti naturalmente ha una grande responsabilità chi insegna all'università ha una grande responsabilità le banche che gestiscono una quantità enorme di dati debbano evolvere nella direzione di usare questi dati là dove servono per le persone quindi non solo tutelare i loro risparmi trasformali in investimenti utili ma anche usare tutti quei dati per offrire alle persone protezione servizi e anche per insegnare a queste persone come tutelarsi partendo per quanto riguarda le banche dalla difesa di queste informazioni ecco l'ultima cosa che voglio dire ci sono tanti che gestiscono informazioni le banche essendo titolari di un servizio che è di interesse pubblico sono fortemente controllate e quindi i dati che le banche possiedono sono sicuri per i clienti il che non avviene per gran parte dei dati che le persone immettono attraverso i loro terminali giorno dopo giorno e quindi le persone vanno difese in quella direzione è uno degli obiettivi diciamo di sviluppo della banca secondo me deve essere quello di continuare a garantire ai propri clienti finché sono clienti solo della barca la totale difesa della loro privacy e dei loro interessi e qui l'ultima cosa che voglio dire è che bisogna fare molta attenzione dei rischi quindi secondo me nel finte in questo sviluppo mestre certamente ci sono dei rischi prendiamo per esempio il fatto che il cliente oggi può decidere che quando con però qualcosa sulla rete dà il permesso a chi vende di accedere ai dati del suo conto corrente per vedere se ci sono i soldi però quello lì quello che accede al suo conto corrente non è uno che si accontenta di sapere se ci sono i soldi viene sapere tutto di quella persona e lo viene a sapere attraverso le registrazioni della banca la banca sostiene i costi delle registrazioni ma chi li adopera in questo modo che io non esito a definire antidemocratico non paga niente ma in compenso ne ottiene grandissimi vantaggi e non per niente i grandi unicorni sono tutti i gestori delle informazioni quindi guida qui siamo partiti badava anche imprese siamo arrivati al tema vero c'è la democrazia il tema del nostro tempo che sarà poi dovrà in qualche modo intrecciarsi la previsione che siamo appena entrati in fondo nell'era cosiddetta pandemica cioè in cui di shock saranno sempre più ravvicinati e forse per questo un po meno scioccanti scusate il gioco di parole ma è ottimista cioè ce lo faremo perché siamo veri dicendo ma no abbiamo i risparmi abbiamo le idee abbiamo in genere ce l'abbiamo le banche che hanno cambiato anche loro approccio nei confronti delle imprese delle famiglie della collettività perché non dimentichiamoci che sono voluti come blackrock per esempio che è socio di intesa man grande investitore mondiale che ha eliminato sta eliminando dal suo portafoglio le società che no ma rendono trasparente noto nota la loro strategia sulla decarbonizzazione per esempio quindi mi dica ottimista direi di sì nel senso che questi sono problemi come dire piuttosto epocali navighiamo tutti un po su terreni che ancora non sono stati del tutto esplorate questi problemi di informazione di trasferimento di informazioni dall'individuo ai gestori è un problema nuovo nel senso che non è mai avvenuto in passato che qualcun altro sapesse su di me molto di più di palco io stesso con questo è lungi quello che sta bene è un po un cambio di carina che di metri di quanto ma è esattamente quello che sta che sta avvenendo cioè la capacità di blues singer dei dati sta sovvertendo quello che sentito parlare ovviamente tutti di informazioni asimmetriche rigenererà dirigere il cliente della banca che sapeva molto poco sulla sua capacità di sostenere e devi pagare in plessi oggi molto probabilmente un istituto di credito se ha accesso alla stanza alle informazioni personali del cliente riesce come dire a profilarlo e a riempire questo che talvolta anche a sovvertire ribaltando la parte informata a chi è chiedi pure è un buon cambio di una miriade di problemi chi è il proprietario è andato se il trasferimento formazioni ad un gestore lo può beneficiare o danneggiare ovviamente queste cose il cambio della nostra faccia non è dal punto di vista come dire non è una totale novità qualunque innovazione presenta potenziali dischi che non dice così per enucleare la scoperta di avere giusta i trasporti ecc tutte le innovazioni un abuso tipo di vita il problema grosso che abbiamo di fronte è quello della gestione delle azioni degli umani e il grosso problema non siamo arrivati ad avere una coscienza collettiva da questo pochettino in ritardo però oggi problema ecco per voi cioè la trasformazione il rischio climatico quello che c'è di nuovo ed è quello che mi dà come dire le speranza nel futuro che essi roma ne parla e sono anche molto rapidi nel regista abbiamo visto durante questa questa crisi la reazione è la rapidità con cui ci siamo adattati a qualcosa di totalmente nuovo impressionante la nostra capacità di apprendere le nuove tecnologie chi lo conosceva lo abbiamo imparato nel giro di una settimana l'insegnante hanno imparato a fare lezione a distanza anche quelli più obsoleti dal punto di vista dell'uso degli strumenti informatici c'erano 15 giorni hanno chiesto se sono adattato e oggi sono tutti quanti e spesso nell'uso di queste di queste cose sono passati più o meno dodici mesi da quando abbiamo iniziato questo processo la scoperta del vaccino nel giro di un anno e strabiliante è una cosa micidiale ed è stato fatto in tempi rapidi e con una qualità eccelsa e con potenziale ricaduta dal punto di vista mio medico enormi a detta degli esperti a me intendo però credo per buono quello che leggo però nelle persone infornate di litro venga messo a punto di vista diciamo si sono sono ottimista e nella storia dell'umanità la capacità di adattarsi poi ovviamente questi processi vanno guidati vanno gestiti e questa la qualità dei governi sempre per questo sono si gestisce molto molto meglio quando hai democrazia e funzionanti in modo ai democrazie efficienti e quando hanno la capacità diciamo di di vedere lungo e di pianificare per il lungo periodo talvolta questo non accade il nostro paese da questo punto di vista secondo me deficitario perché ha un grosso problema di instabilità politica che alla fine è alla radice dei problemi del paese ha avuto la metà degli anni 90 che spero che recuperi oggi l'impressione è che ci siano tipo di premesse che vanno e quella in quella direzione che poi questo si traducono in effettiva realtà aiuti molto quanto da vedere sono problemi estremamente estremamente complesso quello che vedo dal punto di vista di queste sfide a medio lungo termine deposizione del problema climatico e che oggi è diventato un problema che riguarda il mercato cioè il mercato stesso per reattivo al all'argomento sia iniziato con la produzione di prodotti bio già ormai quindici anni fa l'istat ricchi una grossa catena di distribuzione alimentare full force aveva avuto successo ero lì esattamente con questo mese sulle quali fu riunita e distribuito i prodotti bio che lino brava ovviamente il 10 per cento più ricco della popolazione americana però poi questa cultura questa informazione che si stratta nel resto della nazione la domanda di bio da noi è cresciuta innovamento a qualunque supermercato mattina a dio l'attenzione all'ambiente si è propagata però di certo di nuovo citarla leibl a chrome ma non solo un buon dalla stessa cosa da un rating ai titoli che diciamo sono a bassa emissione e la cosa importante appunto che c'è una lezione di mercato c'è il mercato stesso internalizzando e sta traducendo in offerta che mimano mental armato mentre prende quindi ciao e questo accade perché stimolato ed è stimolato perché la gente domanda quel tipo di servizi vuole sottoscrivere azioni che non finanzia press inquinanti vuole contrarre biologico vuole andare in giro o la bacchetta di multa oppure una sacchetta biodegradare di stato monta mento di nella struttura di preferenza è mercato diciamo ma siamo arrivati al punto che l'iper capo stesso che reagisce e coordinata sono i pacs mi rende diciamo relativamente l'ottimista dell'attiva mentre fiducioso grazie a schede anche lei che pure è introdotto il tema telegrafico perché a quel tempo è tiranno e attivista alla fine di tutto quello che ci siamo detti ma si guardi io sono ottimista perché vedo un'evoluzione nelle imprese le ha detto che io sono un cultore dell'economia dell'impresa io credo che l'impresa soprattutto la grande impresa quotata quindi che fa riferimento al mercato dei capitali sia stata una forza grandissima nello sviluppo economico ed ha avuto un così grande successo che ha toccato i propri limiti e cioè le imprese producono in modo efficiente talmente efficiente che tendono a reinvestire a produrre sempre di più di quello che possono produrre ma sono produrre solo i beni che hanno mercato i beni pubblici per definizione non possono avere mercato quindi lo sviluppo conduce ad una situazione paradossale in cui c'è un eccesso di capacità produttiva di beni di mercato è una carenza di beni pubblici ma tutto questo porta addirittura data la potenza delle strutture produttive in mano le grandi imprese porta ai fenomeni tipo eccitato per esempio riggi luiso di ciò il global warming ma non c'è solo global warming c'è il decesso di produzione di rifiuti la carenza di fonti di energia la carenza di acqua dolce sono tutti elementi ai quali bisogna porre rimedio e nel momento attuale non sembra che le strutture pubbliche siano in grado da soli di affrontare il problema e quindi c'è stata nel nell'agosto del 2019 questa round table dei maggiori chief executive delle società quotate di cane e tra questi erano 181 poi si sono aggiunti molti altri ma tra questi c'era anche il ct set di black rock che il nostro secondo azionista ma che è il più grande gestore di asset al mondo i quali hanno detto noi dobbiamo porci come obiettivo non più la massimizzazione del ballo l'azionista che era il mantra degli economisti fyf race quota di chicago ma è invece di dare dei risultati per la collettività le grandi imprese sono in grado di farlo ne hanno la capacità il problema è la domanda è ne hanno la legittimità possono essere le grandi imprese a stabilire quali sono gli obiettivi da perseguire per conto dell'università della collettività e questo è il tema su cui stiamo lavorando come io ci lavoro come studioso di economia dell'impresa ma ci lavoro anche come presidente di una grande societa quotata incontrandomi virtualmente con i vertici di altre grandi società quotate e credo che un percorso che è già stato iniziato è quello di cominciare a enunciare il porto e cioè in che cosa consiste quello che noi vogliamo fare nel dichiararlo nel sottoporlo all'assemblea degli azionisti perché se gli azionisti non sono d'accordo non si va da nessuna parte nell'ottenere attraverso la proposta fatta dal consiglio di amministrazione che gli azionisti sostengano gli obiettivi che sono stati dichiarati nel rendicontare anno per anno il raggiungimento degli obiettivi nel sottoporre rende conto a una verifica esterna come si fa per il bilancio finanziario e poi vedremo perché dico poi vedremo perché chiaramente non siamo ancora stati in grado di definire un quadro giuridico introdurre muoverci ma bisogna muoversi perché è urgente bisogna fermare subito il cambiamento climatico perché i danni che può produrre il cambiamento climatico rispetto alla pandemia faranno sembrare la pandemia uno scherzetto e non c'è vaccino contro il cambiamento climatico incontro il global war quindi se queste parole se queste parole chiuderei dai nostri incontro grazie avete detto delle parole preziose penso sia stata interessante anche per tutti gli studenti che ci seguono perché sapete che il festival dell'economia di trento è molto seguita da dagli studenti e io vi ringrazio e ringrazio non ri saluto a presto grazie mille molto più reale destra
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