L’Inail per il futuro dell’economia
Incorpora video
L’Inail per il futuro dell’economia
L’iniziativa, avviata dall’Inail, promuove il confronto tra istituzioni e parti sociali sulle strategie più efficaci per ridurre gli infortuni e le malattie professionali. Durante la conferenza, si è parlato del ruolo dell’Inail nell’affrontare i nuovi paradigmi organizzativi del lavoro e dell’economia, attraverso gli investimenti in prevenzione, le attività di ricerca e sperimentazione multidisciplinari in materia di salute e sicurezza e l’analisi del fenomeno infortunistico, focalizzandosi prettamente sulle azioni promosse in provincia di Trento.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Buon pomeriggio, buon pomeriggio a tutti e a tutte. Vi chiedo cortesemente un attimo di silenzio. Scusatemi, sta per iniziare l'incontro. Vi chiedo solo un po' di silenzio perché inizia l'incontro dell'Inel per il futuro dell'economia. Vi ringrazio per essere qui, ringrazio gli organizzatori del Festival dell'Economia soprattutto l'Inel per questa importantissima occasione di confronto che abbiamo oggi, molto densa in un'ora, con 10 relatori in cui cercheremo un po' di esplorare i tanti temi aperti sul fronte del lavoro, della prevenzione e della salute. Tanti temi aperti perché il lavoro è indubbiamente oggi il crocevia di una serie di rivoluzioni che stanno interessando i cambiamenti della nostra società, cambiamenti culturali, cambiamenti dei nostri modelli organizzativi e quindi anche la sua stessa riformulazione. Uno dei focus sarà indubbiamente sulla questione della rivoluzione digitale di cui stiamo discutendo molto sia a livello pratico e di applicazione, sia a livello di dibattito pubblico perché pone una serie di temi che non riguardano soltanto i modelli organizzativi ma anche gli scenari di rischio futuro e riguardano, come avete visto, anche molto gli aspetti etici. Però la rivoluzione digitale può essere anche un grande alleato nella prevenzione agli inforponi sul lavoro quindi ha questa duplice medaglia che da un lato ci pone in una dimensione di nuovi rischi, in una dimensione di trasformazioni che dobbiamo governare dall'altro invece ci offre la possibilità di pensare anche a nuovi modelli di prevenzione. Cito un'altra delle grandi rivoluzioni che abbiamo di fronte, che abbiamo in corso, che è quella indubbiamente demografica, quella di cui forse si parla di meno, forse quella che è distenata di più a impattare sulle nostre vite, sull'organizzazione della nostra società e quindi anche sull'organizzazione del lavoro perché, come avete visto, anche le proiezioni con i tassi di fecondità che all'Italia ci portano da qui a pochissimi decenni ad avere una grossa decrescita di popolazione, quindi una grossa decrescita anche di forza lavoro con tutto quello che può interessare anche la sua riorganizzazione. Quindi rivoluzione digitale, governo dell'intelligenza artificiale, salute, modelli organizzativi, prevenzione, sono solo alcuni dei tanti temi che cercheremo di affrontare in questa ora pomeridiana di confronto che ci viene offerta dal Festival e dal Lineail. Vi faccio solo un piccolo quadro anche numerico per avere un po' una stima di quello che capita nel Paese ogni anno. Sono circa 700 mila, 697 mila per la precisione, le infortuni sul lavoro che si sono verificati nel 2002, sono circa 1.900 al giorno di stima, 1.096 i casi mortali, abbiamo 61 mila invece di nunce per malattie professionali. Questo è un altro tema fondamentale perché le malattie professionali ovviamente volvono con l'evolvere anche dei lavori e della loro organizzazione. Io divideremo i lavori in tre diversi panel, nel primo chiamerei per i saluti Giovanna Pignattaro, direttrice dell'Inail di Trento e Achille Spinelli che assessore provinciale allo sviluppo economico. Benissimo. Avete i microfoni di fronte a voi? Anche la direttrice? Buongiorno a tutti, benvenuti, un saluto ai nostri ospiti, un saluto agli ospiti del panel e un ringraziamento al Festival dell'Economia che ospita quest'anno un vento Inail che è inserito nel ciclo degli eventi Made in Inail forum della prevenzione. L'Inail infatti ha organizzato i vertici che oggi qui non sono presenti ed i quali porto il saluto ma non sono presenti per motivi contingenti perché come sapete l'Inail è stato commissariato quindi mancano il nostro presidente e il direttore generale per appunto motivi istituzionali che li hanno visti a Roma. Questo forum della prevenzione è fortemente voluto e si strinseca in eventi regionali quindi organizzati dall'Inail in ogni singola regione per impostare un dialogo sociale ed istituzionale attivo con tutti gli attori della prevenzione e il focus di questi eventi è tipico di ogni regione. Quindi per esempio solo per fare un esempio nelle Marche si è parlato dell'ambito portuale quindi dei rischi lavorativi dell'ambito portuale, il Lombardia a lunedì hanno parlato dei rischi degli infortuni stradali perché sapete c'è un altissimo tasso in Lombardia di incidenti stradali vuoi nitinere e vuoi in occasione di lavoro e noi invece in quanto ospiti del Festival dell'Economia riprendiamo un pochino quello che è il titolo del Festival quindi il futuro del futuro e non possiamo che porci la questione di qual è il ruolo dell'Inail nel futuro dell'economia che vede un mutamento progressivo e molto molto rapido dei scenari produttivi che sono sottoposti a un'estrema digitalizzazione, una trasformazione organizzativa molto alta soprattutto che mettono in discussione anche un diverso rapporto dell'uomo e della macchina quindi si entra in un ambito di etica della prevenzione. Ovviamente nel fare tutto questo consideriamo anche l'attività di prevenzione dell'Inail che aderisce a questi scenari così rapidi attraverso anche dei progetti di ricerca molto importanti e molto innovativi, non rimane ferma l'Istituto anzi accompagna queste trasformazioni digitali attraverso numerosi progetti di ricerca. Vuoi per esempio l'ultimo protocollo che è stato stipulato soltanto il 22 maggio con il protocollo con l'infrastruttura Milano-Cortina per collaborare nell'ambito dei cantieri che ospiteranno per i lavori che ospiteranno le Olimpiadi così come è stato stipulato ad aprile un protocollo con le ferrovie dello Stato per applicare la sensoristica di cantieri quindi per la prevenzione degli infortuni ugualmente tutti i protocolli dell'attività di ricerca in materia di robotica che vengono fatti con l'Istituto tecnologico italiano quindi abbiamo dei robot che servono a sollevare lo scheletro umano dai rischi dell'esposizione ai lavori che possono danneggiare l'apparato muscolo scheletrico così come abbiamo per esempio dei robot che sostituiscono l'uomo in quelli che sono gli scenari più pericolosi di rischio ugualmente abbiamo degli studi approfonditi oggetto anche di progetti di ricerca su quelli che sono i materiali proprio dell'abbigliamento antinfortunistico dell'abbigliamento dei lavoratori e dispositivi di prevenzione individuale nel fare questo noi non parliamo non siamo autoreferenziali quindi necessariamente impostiamo un dialogo continuo con il territorio che verrà rappresentato dai nostri ospiti e innanzitutto qui abbiamo l'assessore allo sviluppo allo sviluppo economico del lavoro e ricerca con il suo anche direttore dell'ufficio salute e sicurezza che vedrete marcello cestari poi abbiamo il polo industriale quindi abbiamo antonello briosi presidente della metal system abbiamo un piero mattioli che è il presidente dei rotary club abbiamo invece da parte dell'inail la teoria della prevenzione col dottore di nicola tomasso di nicola abbiamo impensante abbiamo una fascia di pensatori tra i quali abbiamo un rappresentante del cip che è l'organo di indirizzo e vigilanza angelo columbini che è esperto di transizione digitale il professor roberto poli che è professore di sociologia all'università di trento il presidente di trentino sviluppo che appunto favorisce la nascita delle nuove imprese e così abbiamo anche un rappresentante del decoco pro dell'inail quindi del comitato consultivo provinciale che è la diremazione del cip l'organo di indirizzo che manuella fagioni quindi imposteremo questo dialogo con le realtà del territorio grazie mille direttrice prego a me c'è una domanda o parto solo con le premesse intanto buongiorno a buon pomeriggio anche da parte mia benvenuti buon inizio di festival che oggi inizia il festival economia grazie a inel per aver organizzato pensato a questo tema e grazie a caritor che ci ospita oltre che al direttore del t dottor casanini sicurezza sui loghi di lavoro tema centrale sempre più centrale nell'ambito anche delle scelte delle politiche conomiche perché inizia ad essere un tema sicuramente sanitario però sempre meno sanitario ossia al tema sanitario si abbinano anche degli elementi che sono molto diversi dal passato un tema territoriale un tema legato all'impresa legato soprattutto alle traiettorie di sviluppo che le imprese si pongono è un tema di collaborazione è un tema di fare il sistema è un tema anche la direttrice Pignantaro di innovazione perché quanto può l'innovazione sviluppare soluzioni che migliorino la sicurezza nei luoghi di lavoro quindi l'approccio è diverso è un approccio culturale di formazione sul quale bisogna lavorare fin da giovani e qui stiamo grazie anche cito Rotary perché ha iniziato a sviluppare una serie di iniziative in particolar modo su roverito con le scuole con le scuole secondarie superiori per andare a sviluppare con innovazione e con fantasia anche idee per poter diffondere la cultura sulla salute sulla sicurezza dei luoghi di lavoro da un lato formazione formazione di chi lavora quindi perché la sicurezza individuale perché l'approccio alla sicurezza parte sempre da chi opera ma c'è anche l'aspetto della parte strumentale impiantistica con la quale entro in contatto ecco lì l'evoluzione delle tecnologie l'innovazione soprattutto l'intelligenza artificiale potrà portare qualcosa di nuovo di qualcosa che sicuramente oggi non conosciamo la macchina riuscirà a prevenire incidenti a prevenire e rendere sicuro l'ambiente in cui lavora pensiamo a quello che è il lavoro nell'ambito agricolo che qui in Trentino è sempre fonte di problemi e di drammi o pensiamo ai lavori forestali altro ambito soprattutto dopo vaia che ha creato un'emergenza dal punto di vista della sicurezza macchinari e sistemi che proteggono l'uomo e l'operatore ecco questo è un passaggio necessariamente da affrontare e che il sistema della ricerca Trentina si può porre anche come obiettivo dopodiché Trentino dicevo si è passati ad abbinare l'aspetto sanitario con quello dello sviluppo economico anche il comitato di coordinamento ha avuto un incremento di membri e di soggetti che lavorano su fronti diversi e che hanno portato un arricchimento anche di culture di preparazione di provenienza si ragiona in maniera più ampia dal mondo dell'economia e oggi si inizia anche a pensare finalmente diversamente dal passato a utilizzare un po' di risorse che noi ricaviamo dalle sanzioni e da quello che i nostri spettori giustamente riescono a irrogare ai soggetti che infrangono le regole sulla sicurezza proprio a progetti che aumentano la cultura della sicurezza la diffusione della sicurezza soprattutto tra i giovani e andando a premiare quelle bellissime buonissime imprese che lavorano bene nell'ambito della sicurezza sono delle eccellenze ecco un primo passaggio per essere diversi dal passato è come sempre bisogna prima fare un passo per poi fare anche i successivi cco questo è un primo passo importante che cambia che cambia la cultura e l'approccio alla sicurezza sulla cui lavoro da parte di un ente pubblico bisogna impegnarsi bisogna investire non è solo un termine finanziario bisogna investire anche in idee in cultura e in approccio grazie mille assessore per questa sua analisi grazie alla direttrice di Inel del Trentino come ha anticipato la direttrice proseguiamo con due panel partiamo un po dalla cornice di tutti i problemi che abbiamo accennato in questi interventi poi ci focalizziamo sul territorio con i suoi protagonisti quindi chiamo i quattro relatori della prima panel dedicato agli scenari futuri Tommaso De Nicola vicario del direttore centrale della prevenzione Inel benvenuto Angelo Colombini consigliere del consiglio di indirizzo e di vigilanza del CIV Roberto Poli professore ordinario al dipartimento di sociologia dell'università di Trento e Sergio Angerini presidente di Trentino sviluppo benvenuti a tutti e quattro dottor De Nicola le chiederei una prima domanda anche alcune slide che favoriranno anche la lettura del suo tema e che è un po' il ruolo dell'Inel il valore e il ruolo della prevenzione negli scenari futuri del mondo del lavoro buongiorno grazie a tutti per l'invito la mia è una veloce velocissima illustrazione di quello che è un documento programmatico che per la prima volta la propria storia ultracentenaria l'Inel ha adottato proprio per pianificare le attività in sinergia con le altre enti istituzioni competenti materie la propria attività in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è un obbligo imposto all'Inel dal 2008 finalmente siamo riusciti ad adottarle pubblicarlo è un respiro triennale appunto 2022 2024 siamo partiti in assenza ai noi ancora di una strategia nazionale in materia di sicurezza sul lavoro dalla strategia uropea approvata dalla commissione europea nel metà 2021 con un respiro molto ampio 2021-2027 che si pone tre obiettivi fondamentali anticipare gestire i cambiamenti del mondo del lavoro determinati dalle transizioni verde digitale demografica migliorare la prevenzione degli incidenti sul lavoro delle malattie professionali e a crescere quella che è la preparazione dei 27 stati membri per eventuali future nuove crisi sanitari abbiamo parlato appunto di transizione verde quindi cambiamenti climatici transizione demografica digitalizzazione del mondo del lavoro ciò comporta il passaggio progressivo da una serie di rischi tradizionali che sono tutti rigorosamente mappati nel nostro testo unico materia di sicurezza sul lavoro a rischi nuovi ed emergenti parliamo appunto dello stress lavoro correlato dei nuovi fenomeni collegati al ricorso massivo allo smart working a seguito della pandemia a violenze moleste nei luoghi di lavoro abbiamo assistito soprattutto nel periodo post pandemico ad un drammatico incremento di aggressioni a lavoratori soprattutto nel settore delle aziende sanitarie ospedaliere ad altri rischi nuovi ed emergenti questo però nella consapevolezza che ad oggi in Italia nel nostro Paese i settori a maggior incidenza di infortuni gravi e mortali sono esattamente gli stessi di 10, 20, 30 anni fa e le modalità di accadimento degli infortuni mortali sono esattamente a parte le stesse di 10, 20, 30 anni fa i settori a maggior rischio continuano a essere quello dell'edilizia e dell'agricoltura le modalità di accadimento sono spesso connesse alle cadute dall'alto al sfondamento di coperture al ribaltamento e rovesciamento del trattore della macchina agricola quindi siamo di fronte ad un cambiamento del mondo del lavoro ma alla consapevolezza che ancora dobbiamo proteggere le lavoratrici e i lavoratori italiani da rischi ben conosciuti e sussistenti da molti decenni premesso questo parliamo in particolare della transizione demografica siamo di fronte, è evidente, ad un progressivo invecchiamento della popolazione italiana della popolazione in età da lavoro l'età media della popolazione passerà dai 45 anni del 2019 fino a superare i 51 nel 2050 si assisterà ad un progressivo correlato incremento dell'aspettativa di vita nel 2050, lo dicono tutte le previsioni, per ogni soggetto persona in età lavorativa ce ne sarà uno in età pensionabile questo comporta evidentemente delle conseguenze non solo da punto di vista delle politiche previdenziali ma non è competenza delle linee ma anche dell'attuazione delle politiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro perché non nel 2050, già oggi assistiamo ad una serie di tragedie che coinvolgono in alcuni settori in particolare quello delle costruzioni, lavoratori ultra 60enni, addirittura ultra 65enni notizia di ieri a Monopoli, in provincia Ibari, in un cantiere sono morti due lavoratori, uno di 62 e uno di 64 anni questo comporta evidentemente una programmazione delle attività prevenzionali orientata, tarata su queste nuove realtà come è realizzata l'attività prevenzionale dell'INAIL attraverso quello che chiamiamo un approccio olistico che prevede la condivisione, la partecipazione, la cooperazione a tutti i livelli non solo a livelli alti istituzionali tra enti, istituzioni, organismi competenti in materia ma anche a livelli più bassi, a livelli aziendali, dobbiamo avere la consapevolezza che la parola cultura della prevenzione o crescita della cultura della prevenzione è una parola sono concetti vuoti se non si incide direttamente e efficacemente su quella che è l'organizzazione aziendale a tutti i livelli quali strumenti mette a disposizione l'INAIL? innanzitutto per una efficace politica di prevenzione bisogna partire dai dati, dalla conoscenza dei dati noi abbiamo messo a disposizione da anni numerosi strumenti in questo senso gli open data fruibili da parte di qualunque cittadino disponibili sul nostro portale che riportano in forma aggregate e anonimizzata tutti i dati relativi a giornatissimi tutti i dati relativi a infortuni e malattie professionali denunciate all'INAIL diverso strumento e flussi informativi per la prevenzione che è uno strumento che l'INAIL mette a disposizione dal 2002 se ricordo bene, per tutti gli operatori delle ASL e dell'Ispettorato nazionale del lavoro gli operatori di vigilanza, gli ispettori e che contiene i dati non aggregati e anonimizzati ma i dati in chiaro relativi ad aziende assicurate all'INAIL infortuni denunciati e malattie professionali segnalate all'Istituto per le ASL ormai da molti anni è il principale strumento, la base dati fondamentale per la programmazione delle proprie attività di prevenzione e vigilanza sul territorio il tutto in vista della futura costruzione del SIMP sistema informativo nazionale per la prevenzione per il quale stiamo realizzando il primo pezzo la cosiddetta banca dati vigilanza finalmente riusciremo entro poche settimane a mettere a fattor comune tutti i dati relativi alle espezioni effettuate dall'Ispettorato nazionale del lavoro e dalle ASL al fine anche di evitare il fenomeno della duplicazione delle espezioni negli stessi siti produttivi che alle volte succede per carenza di comunicazione come realizziamo questi obiettivi essenzialmente attraverso la stipula di protocolli d'intesa con le istituzioni competenti in materia, gli organismi paritetici e le parti sociali i consigli professionali, l'ordine degli ingegneri, l'ordine dei consulenti sul lavoro Una novità più importante negli ultimi mesi è la realizzazione di protocolli d'intesa con le aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella messa a terra delle opere finanziate con il piano nazionale di riprese e resilienza abbiamo realizzato protocolli d'intesa con il gruppo Ferrovie dello Stato, Autostrade per l'Italia, ENI, ENEL da ultimo lo si accennava prima anche con la società infrastruttura Milano-Cortina sappiamo che alcune delle opere delle attività connesse all'evento olimpico saranno realizzate anche nel territorio della provincia di Trento Ovviamente l'iniziativa del maggior impatto mediatico sono i bandi ISI, i bandi di finanziamento alle imprese, gli incentivi di sostegno alle imprese che ormai dal 2010 ad oggi hanno una cadenza annuale e grazie ai bandi ISI sono stati messi a disposizione del sistema imprenditoriale italiano oltre 3 miliardi di euro, nessun altro rente pubblico ha realizzato sforzo economico finanziario così importante per il miglioramento del standard di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono attualmente in corso le procedure per l'attuazione dell'ultimo bando pubblicato a gennaio scorso un bando da 333 milioni di euro concludo l'intervento parlando e non posso non parlarne dell'attività di formazione che è uno dei pilastri per la crescita della cultura della prevenzione a cominciare dall'ambito scolastico abbiamo realizzato sia a livello centrale che territoriale numerosi progetti per portare la cultura di sicurezza nelle scuole mi piace ricordare tra i tanti progetti uno realizzato anche qui in Trentino, concluso nel 2021, si chiamava Green Safety realizzato con il ministero dell'agricultura, il ministero del lavoro e il ministero dell'istruzione grazie al quale sono stati formati centinaia di studenti degli ultimi anni degli istituti agrari all'utilizzo, alla guida, all'utilizzo dei trattori delle macchine agricole e forestali questo è stato un bel esempio di formazione per studenti che saranno appunto i futuri lavoratori del settore grazie grazie al dottor Di Nicola, avicario del dittore del direttore centrale di prevenzione INA grazie mille per questa sua radiografia così precisa ffettivamente i giovani possono sul lato prevenzione essere forse l'elemento, il terreno più importante su cui lavorare dottor Colombini, lei è consigliere il consiglio di indirizzo e di vigilanza parliamo di giovani, parliamo di un lavoro che si trasforma continuamente che quindi pone continuamente nuovi interrogativi sul lato prevenzione, sul lato sicurezza, sul lato salute le chiedevo come devono cambiare i meccanismi sostanzialmente di difesa dei lavoratori in base ad un sistema economico che cambia con grande rapidità che ruolo può avere la tecnologia all'interno di questo riorientamento di questa nuova tutela innanzitutto grazie per l'invito e grazie dalla domanda io partirei da una provocazione, la nuova tecnologia e gli ingegneri cco non lasciamo in mano le nuove tecnologie a solo gli ingegneri perché questa provocazione? Perché io credo che dentro a questo aspetto di ingegneria delle nuove tecnologie bisogna tenere conto della bellezza della vita del valore della vita e del valore del lavoro per cui l'ingegnere deve tenere conto di tutta questa evoluzione così come la scuola deve tenere conto di che cosa succederà in futuro il futuro è oggi, non è dopo domani, il futuro è molto più veloce di una volta i cambiamenti sono molto più veloci per cui la transizione del lavoro, vuol dire transizione del green la transizione digitale e la transizione demografica che prima si diceva vuol dire che la tecnologia deve essere rispettosa di questa transizione transizione tecnologica vuol dire che allora la tecnologia deve sempre di più ridurre la fatica dell'uomo non sto dicendo toglierla perché l'uomo appena si sveglia fa fatica perché vorremmo dormire sempre tra virgolette, fatemi passare il termine, però la vita bisogna dargli significato allora la bellezza è che la tecnologia deve ridurre la pericolosità del lavoro in molti casi succede, questa è una cosa positiva la tecnologia deve essere al servizio del lavoro così come la tecnologia deve essere al servizio della transizione green che dicevamo prima cosa vuol dire questo? Vuol dire che sempre di più la tecnologia deve abbattere gli inquinamenti sempre di più la tecnologia deve aiutare a fare in modo che vengono prodotti materiali che non inquinino nel futuro un esempio l'Amianto negli anni 70, 60, 70, 80 l'Italia era il secondo paese di produzione di amianto dopo la Russia per molte case, molte scuole, molte caserne e molte città e ospedali erano coperti di amianto dopo anni 4.000 persone muoiono purtroppo per questo motivo allora la tecnologia, i materiali, lo studio universitario, i giovani devono studiare sempre di più dei materiali che aiutino a un'evoluzione della società che stabiliscono questo rapporto di garanzia tra tecnologia e ambiente per cui non inquinino ma che non inquinino nemmeno le persone perché è opportuno anche questo ed è giusto anche questo vedete che allora gli ingegneri, lo dicevo prima come provocazione, devono tenere conto della bellezza della vita e della bellezza di tutto questo percorso secondo è evidente che tutto questo, lo diceva prima Tommaso, è un tema di partecipazione la partecipazione vuol dire formare delle persone, formare uomini e donne che lavorano ma formare anche datori di lavoro su un tema della prevenzione perché noi oggi arriviamo sempre con 3 minuti di ritardo cioè dopo che c'è la morte allora ci arrabbiamo allora diciamo poverini, allora è successo questo noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione, non sul post lavorare sulla prevenzione vuol dire formare, formare dalle scuole per arrivare poi ai luoghi di lavoro e arrivare anche sui datori di lavoro perché anche il datore di lavoro deve essere formato continuamente sull'evoluzione dell'utilizzo della tecnologia ma sull'utilizzo della tecnologia per prevenire non solo produrre che è una cosa positiva perché se non si fa il pill non c'è lavoro ma bisogna tenere conto questa attenzione sulla persona, sull'uomo e la donna che lavorano il terzo aspetto è il tema demografico guardate che se non recuperiamo questo rapporto tra uomo e donna che creano, procreano è evidente che c'è tutto un rapporto anche con le persone che arrivano da altri paesi noi dobbiamo integrarli dentro il nostro paese non perché soltanto ci servono, chiedo scusa, per un tema di lavoro perché è un problema di integrazione, un problema di accoglienza, accoglienza e integrazione ma nell'integrazione vuol dire che dobbiamo educare anche gli stranieri prima conoscere la lingua italiana, altrimenti come fanno conoscere le regole della salute e sicurezza cioè già noi, chiedo scusa di questo, italiani facciamo fatica su questo aspetto perché produciamo e non teniamo in considerazione gli aspetti della salute e sicurezza per cui l'evoluzione vuol dire aiutare gli stranieri a concepirsi dentro questa comunità a concepirsi dentro questa comunità dentro il fatto che salute e sicurezza è un aspetto importante chiedo scusa, io ho parlato di salute e sicurezza, non soltanto della sicurezza perché spesso noi diciamo che la tecnologia deve tenere conto della sicurezza deve tenere conto anche della salute, l'esempio dell'amianto che vi ho fatto prima è emblematico l'esempio dei materiali, lo studio dei materiali è emblematico proprio per questo aspetto allora la corresponsabilità e la partecipazione vuol dire avere a cuore tutta, chiedo scusa, la filiera anche se la filiera spesso la utilizziamo come aspetto economico ma tutta la filiera vuol dire la corresponsabilità dal datore di lavoro fino al lavoratore che svolge anche il lavoro più umile, il lavoro più umile vuol dire anche pulire questa stanza se non fosse stata pulita questa stanza noi ci saremmo arrabbiati però l'umiltà delle donne o degli uomini che hanno pulito questa stanza vuol dire che hanno cuore il fatto che noi possiamo oggi discutere di salute e sicurezza ora vedete che vuol dire formare delle persone, concepirsi dentro una comunità concepirsi dentro un aspetto della sostenibilità stamattina i ragazzi nell'incontro che è stato fatto con il direttore generale veniva fuori questo aspetto negli studi che loro vivono, che conducono continuamente la parola sostenibilità ma la sostenibilità vuol dire anche la sostenibilità rispetto alla salute e sicurezza perché da un lato ce l'hai come costo sanitario ma dall'altro lato ce l'hai come bene nei confronti della famiglia perché salvaguardare il fisico di una persona, salvaguardare il fatto che uno non si infortunia o salvaguardare il fatto che uno non muoia vuol dire comunque avere a cuore questa persona, avere a cuore la famiglia chiedo scusa ancora per l'ultima cosa io ho voluto introdurre il tema etico in questa discussione perché spesso rischiamo di essere degli ingegneri cioè l'eticità vuol dire anche discutere e lavorare per questo valore se tu lavori con questa idea di lavoro, di attenzione alla persona anche lo strumento digitale non è superiore dell'uomo e della donna che lavorano ma sono al servizio dell'uomo e della donna che lavorano, grazie Grazie Grazie mille Dottor Colombini credo che quest'ultima riflessione possa essere un punto di ripartenza per la domanda a Roberto Poli professore appunto del Dipartimento di Sociologia dell'Unità di Trento abbiamo visto un dibattito pubblico molto forte sulla questione dell'intelligenza artificiale, le sue applicazioni le sue interdizioni, le sue forme di autonomia c'è il timore come dire, ma questo è un timore che viene anche molto da lontano che in un certo senso possa anche spossessare l'uomo per esempio sui luoghi di lavoro dico che un dibattito come dire non nuovissimo perché secondo me nel novecento l'abbiamo già visto con la tecnica la filosofia che aveva un peso politico molto superiore ad oggi aveva messo in campo anche un potere di elaborazione molto forte rispetto al tema la tecnica aveva avuto un'accelerazione fortissima con le due guerre mondiali il tema era fino a che punto l'uomo riusciva a controllarla credo che oggi anche rispetto all'intelligenza artificiale, questa potrebbe essere una domanda da cui ripartire quindi fino a quel punto riusciamo a controllare gli sviluppi di una tecnologia di una intelligenza che abbiamo certamente creato noi come uomini ma che poi dimostra anche di avere una sua propria autonomia Grazie per l'invito, vorrei toccare un unico aspetto su un tema che viene ripetuto in moltissimi report poi rilanciato dai giornali tantissime volte arriva l'automazione e scompare il lavoro io credo che questa idea sia essenzialmente errata allora bisogna un attimo capire che cosa vuol dire rrata o meglio, provo a dirlo in questa maniera potrebbe essere vera se non riusciremo a capire quello che sta succedendo se non avremo le idee chiare su cosa significa arrivano nuove tecnologie, arriva l'intelligenza artificiale, arriva la robotica non apronteremo strumenti adeguati per gestirla allora l'esito potrebbe anche essere molto molto negativo però attenzione, sarà negativo legato a un nostro fallimento il che vuole anche dire è che se invece riusciremo a capire che cosa sta arrivando saremo capaci di riorganizzare il lavoro in modo adeguato allora il problema non è più arriva il macchinotto e distrugge il lavoro ma il problema è come lavoriamo alla pari come interagiamo noi come persone con le nuove tecnologie che arrivano faccio un unico esempio per far vedere che la cosa poi in realtà è molto molto concreta immaginiamo un lavoro, uno qualunque cioè il lavoro dell'infermiere per dire cosa fa un infermiere? Cominciamo a smantellare le molte attività che un infermiere fa prende la temperatura, consegna i farmaci, risponde alle domande di emergenza interagisce col paziente e troviamo che ci sono moltissime attività che compongono questo lavoro specifico il fatto che alcune di queste possano essere in un domani ormai vicino fatte proprie da nuovi strumenti, la consegna dei medicinali non distrugge il lavoro dell'infermiere anzi, prima alcuni aspetti li fai in maniera più precisa il livello degli errori può anche diminuire ma la sia più tempo ed energia per fare quelle attività che sono fondamentali che sono quelle più importanti per il lavoro dell'infermiere l'infermiere non è dare il farmaco o non è prendere la temperatura quella è una delle tante attività collaterali che deve svolgere l'infermiere è fondamentalmente l'interazione con il paziente il gestire la situazione che il paziente si trova a gestire se deve fare molte meno attività collaterali ha più tempo e più energia per dedicarsi a quello che è l'animus vero il punto fondamentale della sua professione da questo punto di vista l'arrivo della tecnologia o di una nuova tecnologia anche molto potente nelle sue caratteristiche non è necessariamente un nemico perché, e questo è il punto fondamentale noi si sia pronti a ripensare il modo in cui il lavoro viene fatto perché si riorganizza, perché si capisca io ho fatto alcuni esempi banalissimi alcune di queste attività possono essere automatizzate in maniera molto facile ne rimangono tante altre ma vuol dire ripensare, ricostituire, rivedere il modo in cui l'infermiere organizza il suo lavoro noi viviamo all'interno di gabbie normative molto rigide per tante ragioni storiche di altro tipo ovviamente dove c'è un problema di difesa dei diritti ovviamente è un qualcosa da tenere presente per ovvie e direi del tutto scontate ragioni però attenzione a che le nostre gabbie normative non diventino inibenti nella capacità che le aziende devono avere di ripensare il modo in cui offrono il lavoro questo sicuramente dovrà cambiare nei prossimi decenni un'osservazione a margine tanti anni fa una delle caratteristiche fondamentali che venivano offerte dalle aziende, diciamo, ritenute più valide ti offro il lavoro a vita oggi giorno sappiamo benissimo che non è più possibile ma attenzione, nemmeno i giovani lo vogliono più quindi non è solo un'incapacità da parte delle aziende è cambiato chiedono qualcosa di diverso ti aiuto a crescere cco, l'azienda oggi che vuole attirare i migliori talenti deve dire, io non posso garantirti un lavoro a vita però posso aiutarti a crescere posso aiutarti a sviluppare nuove competenze posso aiutarti a seguire il tuo percorso di crescita in modo che tu sia capace anche questo è un qualcosa che nella grande maggioranza delle aziende oggi giorno non viene fatto non per incapacità ma perché il lavoro attore viene visto solo per il ruolo ufficiale che tu sei un centralinista devi avere le competenze per poter svolgere quel lavoro magari sei anche un programmatore io azienda non lo so se lo sapessi magari non sei un programmatore al 100% magari l'hai fatto per diletto e acquisito ma è più comodo forse già partire da qualcuno che è all'interno dell'azienda aiutarlo a trasformare le sue mezze competenze in competenze autentiche che non andare magari a cercare qualcuno fuori è l'intera idea di lavoro che ha bisogno di essere rivista ultima osservazione su questo chiudo il lavoro in realtà negli ultimi 150 anni è cambiato sempre di rivoluzione nel modo in cui il lavoro è stato strutturato negli ultimi 150 anni ne abbiamo viste una quantità enorme certo, ne sta arrivando un'altra magari particolarmente potente d'accordo però è parte del gioco lo è sempre stata il problema è come per i cambiamenti precedenti anche per questo cambiamento ssere pronti perché se non vedo cosa sta arrivando non posso fare nulla poi sviluppare gli strumenti per gestirlo grazie mille grazie professor Poli ti aiuto a crescere potrebbe essere anche uno slogan lancio per l'intervento di Sergio Anzellini presidente di Trentino sviluppo perché Trentino sviluppo fa questo aiuta a crescere in alcune case aiuta a nascere si occupa di innovazione l'UMUS alimenta il sistema territoriale di impresa che quindi fa anche cultura cultura della prevenzione cultura del rischio cultura della salute anche come valore competitivo vi chiedevo da questo punto di vista come si innesta il vostro lavoro rispetto alla costruzione anche di una nuova imprenditorialità buonasera a tutti innanzitutto grazie alla dottoressa Pignataro perché oggi mi ha regalato un upgrade ssendo stato messo nella fascia dei pensanti mentre Trentino sviluppo è sempre stata definita il braccio operativo già questo valeva il viaggio grazie al di là di questo inquadriamo un attimo Trentino sviluppo è una società di diritto privato in controllo pubblico è sottoposta a direzione e coordinamento del socio unico provincia ed agenzia per lo sviluppo economico quindi abbiamo tutte le norme e dobbiamo avere tutte le attenzioni sia dell'imprenditore privato che del pubblico questo vuol dire dover affrontare le questioni da due punti di vista in termini di salute e sicurezza del lavoro su questo ragionamento all'interno di Trentino sviluppo nel 2021 si è deciso di implementare la certificazione uniso 450001 diciamola Ferrari delle certificazioni da questo punto di vista è stato un percorso lungo lo stiamo per concludere è impegnativo e dentro a questo cosa ci siamo resi conto? che non tutte le aziende possono permettersi di fare una cosa del genere impegna risorse, impegna tempo è sicuramente formativo, utile stremamente preciso nella definizione dei rischi dei processi, delle procedure di tutto quello che è la reportistica che sta dietro a questo oggi abbiamo dei documenti disponibili nell'intranet aziendale che danno accesso il cui accesso dà la possibilità a tutti i dipendenti di Trentino sviluppo piuttosto che responsabile della sicurezza, piuttosto che l'aspetto sindacale, l'odv e chiunque di sostanza voglia metterci in naso di vedere tutta la mappatura di tutte le attività che facciamo questo perché? perché facciamo tante attività facciamo attività di servizi, facciamo attività ad esempio immobiliari, attività che hanno a che fare con cartieri siamo stazione appaltante ssere stazione appaltante oggi vuol dire assumersi delle responsabilità notevolissime dal punto di vista della sicurezza sui cantieri 2-3-1 sul vantaggio che l'azienda può conseguire capite che l'intreccio di tutte queste normative fa sì che l'amministratore debba ragionare di mettere a disposizione di tutta la struttura degli strumenti che siano chiari, consultabili rispettabili ma soprattutto aggiornati rispetto a quelli che sono i rischi che vanno cambiando torno alla dimensione perché il tempo corre e vedo che è diventato rosso il timer quindi o stiamo per esplodere o bisogna cambiare registro quindi la dimensione è un problema se come auspichiamo come vorremmo come già l'assessore ha un po' velattamente accennato vogliamo provare ad introdurre dei meccanismi di valutazione anche del rispetto di tutte quelle che sono le attività relative al monitoraggio della salute e sicurezza dobbiamo assolutamente mettere a disposizione delle imprese anche noi come ante pubblico come braccio operativo dell'ante pubblico dobbiamo mettere a disposizione delle quanto meno dei percorsi formativi che servono a sensibilizzare naturalmente l'azienda ha però un primario obiettivo che è quello di mantenere un vantaggio competitivo e il mantenere il vantaggio competitivo vuol dire fatalmente cercare che tutte queste azioni non vanno a regime portano il beneficio economico che possono portare ma è un meccanismo lento il disagio iniziale va in qualche maniera neutralizzato, in parte lo fa Ina con degli strumenti che abbiamo visto anche nei filmati all'inizio in parte credo che dovremmo anche pensare di provare a farlo noi, detto questo se siamo alla ricerca del benessere oggi il benessere non può essere solo economico come una volta era più o meno considerato ma deve essere anche di salute di sicurezza. Grazie. Grazie mille Presidente il suo era un intervento diciamo cerniera nel passaggio verso lo studio delle realtà territoriali quindi ringrazio i nostri relatori chiamo quelli dell'ultimo panel anche perché come ha segnalato il Presidente Anzellini siamo un po in ritardo sui tempi quindi Piero Mattioli amministratore Rotary Club Roberto Vallagarina, benvenuto Antonello Briosi, Presidente di Metal System Group Marcello Cestari che è direttore dell'ufficio sicurezza del Dipartimento sviluppo conomico ricerca e lavoro della Provincia Autonoma di Trento, benvenuto Emanuella Fagioni che è Presidente del CoCoPro il comitato di coordinamento INA il Trento benvenuti a tutti e quattro come vedete siamo entrati in fascia rossa io non ho fatto nulla per evitarlo perché mi sembrava abbastanza logico con dieci relazioni finire oltre l'ora cerchiamo di essere ovviamente sintetici però cercando di esprimere tutto quello che avete ovviamente da dire Dottor Mattioli partirei da un tema che è stato toccato prima quello della cultura partendo soprattutto dai giovani visto che come Rotary avete anche lavorato su queste prospettive anche su come si cambiano poi i modelli organizzativi oltre che le culture Intanto ringrazio INA ringrazio il festival dell'economia ringrazio Giovanna perché mi ha fatto diventare Presidente del Rotary senza consultare i soci quindi grazie non lo so no? ma va bene lo stesso da oggi lo è due poi ringrazio della domanda perché è un tema davvero molto interessante ha accennato anche prima da chi mi ha preceduto ho accettato una manifestazione che noi abbiamo organizzato a Roveretto qualche settimana fa proprio in occasione della giornata mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro ra sostanzialmente un concorso di idee rivolto alle scuole quindi abbiamo posto alle scuole hanno partecipato sei istituti con nove team diversi in quel momento noi abbiamo chiesto a questi team di rappresentare dei progetti delle idee per loro dell'influencer della sicurezza il tema era Think Safe crea un pensiero che possa creare sicurezza abbiamo avuto una risposta straordinaria nove progetti veramente di alto livello noi eravamo in commissione nella valutazione di questi progetti abbiamo avuto difficoltà a creare il podio il podio che è stato poi realizzato tramite una valutazione una discussione attraverso cinque membri per sintetizzare l'esito di questo lavoro è un messaggio straordinario che ci danno i ragazzi prima abbiamo sentito parlare di sostenibilità di aziende sostenibili che saranno l'evoluzione delle aziende reali ovviamente noi dobbiamo cercare di lavorare per creare lavoratori sostenibili per fare questo dobbiamo iniziare dalle scuole come fare con le scuole? innanzitutto creando in loro un progetto di vita abbiamo visto che la scuola rappresenta un primo passaggio verso poi quella che sarà una carriera scolastica i tre progetti per esempio rappresentano proprio questo il primo vede la proposta di una pagina di un sito su LinkedIn poi agganciato a Instagram per mettere in evidenza come i ragazzi interpretano la sicurezza il messaggio forte è i corsi che vengono fatto nelle scuole gli appuntamenti che abbiamo quella che è attualmente l'assetto normativo che è rivolto alle scuole va cambiato il linguaggio che viene utilizzato in un ambito lavorativo aziendale non può essere quello delle scuole deve essere un altro linguaggio dobbiamo creare quell'interesse verso questo argomento che loro ci hanno insegnato a valorizzare con un altro tema, quello dell'immagine quindi la scuola per esempio del Marconi ha realizzato una serie di posti straordinari dove mettere in evidenza i rischi che sono invisibili quelli che noi tutti non vediamo ma che ci capitano tutti i giorni quindi abbiamo avuto un linguaggio moderno, Instagram, un linguaggio tradizionale, il poster l'ultimo è il linguaggio più immediato un TG realizzato dai ragazzi quindi tre progetti straordinari ce ne sono stati degli altri, estremamente interessati sicuramente avremo uno sviluppo perché alcune di queste idee saranno prese dalle aziende per essere poi portate all'interno una cosa interessantissima è trovare questa energia nelle scuole noi siamo andati nelle scuole a proporre questo tipo di ragionamento ci hanno detto gli insegnanti, i ragazzi hanno lavorato molto meglio a questo progetto che a tutte le nostre materie che insegniamo tutti i giorni concludo con una citazione del piccolo Principe nel quale si dice prima ai ragazzi così come agli uomini va fatto risvegliare quel sentimento di nostalgia verso il mare sconfilato, lontano prima di insegnare loro a costruire la nave grazie grazie mille anche per questa citazione finale che da l'idea anche della cifra di quanto l'idealità sia importante credo che l'idealità ne abbia molta Antonello Briosi nelle redazioni dei giornali quando dobbiamo andare oltre l'analisi conomica e dobbiamo affrontare anche quella culturale dobbiamo pensare ad una persona che ha condiviso il suo successo con la società, spesso finiamo per chiamare Antonello Briosi il presidente di Metal System Group questo lo dico perché è una verità, perché c'è una professionalità è un percorso di vita è una biografia che è stata spesa proprio non solo per se ma anche per gli altri da questo punto di vista anche i suoi luoghi di lavoro sono luoghi di lavoro che hanno sempre avuto una grande attenzione nei confronti dei lavoratori, delle lavoratrici, nei confronti della prevenzione, nei confronti dei grandi temi che abbiamo affrontato oggi dove la prevenzione è un fattore culturale ma diventa anche un fattore competitivo perché è un luogo di lavoro dove si sta bene dove si sa di essere in sicurezza è un luogo di lavoro dove si produce meglio e si produce anche cultura Buon pomeriggio ringrazio anch'io la direttrice Pinataro oltre che l'organizzazione del festival perché queste manifestazioni sono se vogliamo anche ristrette per il contesto però danno e fanno la differenza per cui complimenti anche alla politica che ha dato questa opportunità a tutti noi di parlare di un argomento che non viene proprio così pubblicizzato o comunque portato alla luce e anche sulle testate dei giornali. Detto questo volevo rialacciarmi al professor Poli perché mi ha dato un assist molto interessante poi entro nel tema dice non è vero che la digitalizzazione che l'intelligenza artificiale toglie del lavoro io lo confermo dal fatto che mi occupo di ricerca e sviluppo ormai quasi esclusivamente per cui vi confermo che costruire, progettare creare impianti macchine automazione crea lavoro perché qualcuno le deve fare queste macchine, poi qualcuno le deve manutentare, qualcuno deve fare il software per queste macchine per cui più le cose diventano complicate più togliamo chiaramente operatività alla mano d'opera ma nello stesso tempo creiamo più tecnici, creiamo valore del lavoro creiamo la valorizzazione della persona dell'umanità che non va assolutamente frenata questo era un ragionamento a parte poi entrava nel termine della sicurezza noi la sicurezza non la dobbiamo vedere come uno strumento che previene esclusivamente l'infortunio o comunque l'inconveniente dell'incidente non la dobbiamo usare nella progettazione noi la sicurezza dobbiamo progettarla non la dobbiamo semplicemente usare come uno strumento di prevenzione post la dobbiamo progettare prima per cui quando un impianto un'attrezzatura, una nuova generazione di macchinario viene pensata a livello proprio anche di progetto un sogno quindi deve partire la sicurezza poi a valle vengono costruite le attrezzature gli impianti che vengono a seguire noi oggi stiamo ancora lavorando nella prima fase noi dobbiamo alzare la sticella si parlava prima di incidenti in agricoltura, nei trattori così via, stiamo ancora progettando macchine abbiamo incidenti, l'abbiamo già sentito prima, che sono i soliti di 20-30 anni fa è perché la progettazione della macchina in sé è rimasta quella non c'è stata la cultura l'opportunità di inventare a priori la sicurezza poi a valle la macchina per cui il trattore è sempre quello abbiamo messo qualche accessorio in più ma roba intorno va bene noi dobbiamo inventare un nuovo trattore e per capirci se ntriamo nell'esempio pratico il radar della frenata dell'automobile non deve essere un'opzionale, assolutamente deve essere una macchina non entra in strada se non ha l'obbligo di avere a bordo questo strumento chi non ce l'ha mette la macchina in garage perché questo è il tema per poter portare sicurezza perché altrimenti continuiamo a dire dobbiamo fare prevenzione ma la prevenzione è a valle quello che può succedere è già troppo tardi per cui cultura cultura a base, cultura a scuola l'abbiamo già parlato in altri dibattiti va benissimo però partiamo da progetti che siano progetti per la sicurezza poi andiamo a cercare la produttività, la possibilità di creare del business di creare del profitto ma sempre con prima la sicurezza poi tutto il resto che viene a valle Grazie Grazie Presidente Briosi Dottor Cestari invece la volevo sollecitare su due temi uno è quello, tema anche questo molto pratico che è quello delle olimpiadi, no? Quindi di di come noi possiamo applicare questi discussioni e dibattito che abbiamo fatto oggi anche alla questione degli impianti di asciudi, tutto quello che c'è dietro un'olimpiade. La seconda domanda che le facevo è quali sono i progetti di prevenzione che sono stati promossi dal comitato di coordinamento provinciale evidentemente sul territorio Grazie a tutti i partecipanti all'organizzazione Ovviamente riniziarà un'altra ora così facciamo un altro giro Preparati Giovanna che tocca di nuovo all'assessore Trasapina Faro all'elenco degli aggiunti Ringrazio gli organizzatori, INAIL la provincia e il TI Volevo partire con una considerazione diciamo con vaida anche dell'affermazione del Dottor Briosi riguardo al discorso delle cause di infortunio una ricerca a livello comunitario che dopo ha portato all'allora 626 quindi in decreto del 94 uno studio su tutti i paesi della comunità europea aveva definito che le cause secutive riguardavano solo il 30% realmente l'altro 60 si divideva fra carenze di coordinamento sul lavoro , arriviamo, carenze progettuali quindi nel lontane anni 90 già questo si parlava di questo, infatti già con il decreto 626 sulla parte gestionale organizzativa e con la direttiva macchina ci sarebbe il discorso di valutazione di rischi anche a livello di progettazione però, effettivamente nel concreto siamo ben lontani da questo io volevo fare una piccola premessa su quello che riguarda la partecipazione il territorio perché dal 2021 la provincia, la giunta provinciale ha sostanzialmente integrato la sede, diciamo, di partecipazione in materia di sicurezza che è questo comitato provinciale di coordinamento che è previsto dal decreto 81 ma anche da normative integrative con tutta una serie di soggetti del territorio quindi almeno a livello di confronto di discussione, di partecipazione troviamo anche l'università troviamo gli ordini professionali alcuni, intanto riguardanti soprattutto i soggetti della prevenzione, quindi i medici competenti quindi gli ordini dei medici l'ordine dei tecnici di radiologia di prevenzione, quindi per i tecnici e la prevenzione nonché altre figure del territorio come i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali che su alcuni settori sono, non tutti però su alcuni settori sono operativi possono portare appunto una partecipazione ma anche una corresponsabilità nelle scelte di prevenzione il nostro assessore ci ha detto che per la prima volta si sta studiando l'utilizzo delle risorse derivanti dalle sanzioni, un utilizzo per attività ulteriori a quelle istituzionali il piano verrà portato in sede appunto di comitato per ulteriori progetti che appunto si decideranno insieme in questo periodo, in giugno però ci sono già delle linee di indirizzo quindi arrivo al parto della seconda alcune delle linee di indirizzo che riguardano in particolare ad esempio il potenziamento del capitale umano sia in termini di numeri che di competenze non tanto per seguire a posteriori gli infortuni, cosa che purtroppo oggi la maggioranza delle attività degli organi di vigilanza riguarda le indagini cioè il dopo, ma dovremo vincolarlo per attività di prevenzione, vere però aggiungo tutta una serie di altri progetti, la collaborazione con la fondazione Bruno Kessler con il Dipartimento Salute per sviluppare una specifica app per lavoratori, studenti soggetti coinvolti in materia di sicurezza un altro progetto con TSM è tutto molto recente quindi in fase di specifica con TSM per progetti formativi di valorizzazione delle competenze di aggiornamento degli operatori di prevenzione si interviene sui nuovi rischi qua ce ne sarebbe tanto da parlare però sicuramente abbiamo iniziato con quelli psicosociali stras lavoro correlato mobbing il clima, il calore che anche se siamo in zona alpina, abbiamo grossi problemi e l'abbiamo visto con una serie di situazioni l'abito forestale con dei piani mirati di prevenzione quelli già sono dei progetti anche che sono stati già messi in campo nonché in materia ad esempio su rischi specifici, meccanici su un settore che per il Trentino è molto importante sia a livello turistico che a livello di sviluppo che riguarda gli impianti a fune anche lì sempre su base del comitato e della provincia che ha istituito un gruppo di lavoro che guarda anche qua da un punto di vista di partecipazione ha coinvolto i gestori degli impianti e i costruttori nonché tutte le istituzioni per studiare una materia che è molto difficile perché è a cavallo tra la sicurezza sul lavoro i trasporti che non è assolutamente banale la cosa per quindi diciamo arrivare a dei miglioramenti si spera tecnici ma quanto meno organizzativi perché poi c'è sempre questo aspetto tra misure di prevenzione tecniche organizzative sicuramente anche le grandi opere il bypass ferroviario con l'istituzione dell'osservatorio dove sicuramente dovrà esserci una partecipazione con il comitato di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro per un valore aggiunto su queste opere che sappiamo essere complesse e importanti per il territorio l'ha citato l'assessore io riprendo brevemente i due bandi che usciranno pubblicati a brevissimo un bando per impresa sicura che era diversi anni che non veniva riproposto mettiamo in campo globalmente 500 mila euro per diciamo da una parte valorizzare la cultura della sicurezza per il lato scuole quindi diciamo contribuire a interventi di esperti per i loro progetti ma anche contribuire a viaggi e distruzioni in materia di sicurezza sul lato imprese andare anche a premiare sostanzialmente le eccellenze trentine partendo chiaramente da un contributo conomico ma anche con premi in menzioni specifiche chiaramente su livelli infortunistici investimenti, innovazione certificazioni gestione dell'organizzazione rispetto delle norme antifortunistiche chiaramente passiamo passati anche dal lato del lavoro dell'idilizia della cantieristica 110-90% sappiamo quanto complesso c'è anche quella materia lì quindi anche su quel lato lì un gruppo di lavoro del comitato ha ormai concluso un quaderno di cantiere di 2023 con una trentina di schede siamo passati dal livello manualistico a un livello più pratico schede molto più concrete su che cosa bisogna fare che possono essere utili quindi ai lavoratori imprese, artigiani operatori del settore l'agricoltura un altro tema del territorio che ha anche una grande rilevanza in materia di professionale di infortuni da diversi anni abbiamo una problematica interpretativa sulla sorveglianza sanitaria anche qui stiamo lavorando su una linea guida che verrà anche questa portata in comitato per discriminare le attività agricole a bassissimo rischio di bassa esposizione a livello temporale poter permettere alle poche risorse dei medici competenti di intervenire e di fare la sorveglianza sanitaria chiaramente anche sulle olimpiadi visto la domanda vista anche le convenzioni dell'Ina così si vuole intervenire per diciamo in sedi di progettazione ma anche dopo di esecuzione e coordinamento per dei progetti di sicurezza sulla parte del territorio Trentino. Grazie mille. Grazie. Grazie direttore Sostari. A Manuela Fagioni che è presidente del comitato di coordinamento compito di chiudere su due temi intanto le chiedevo anche a lei come si può magari migliorare sul tema della prevenzione anche nel dialogo magari tra le istituzioni è stato toccato prima anche un tema del progressivo invecchiamento della popolazione lavorativa di chi lavora perché la popolazione invecchia evidentemente i lavoratori lavoratrici hanno un'erta media sempre superiore che facilita anche non solo le infortuni ma anche le matrie professionali quindi l'usura da lavoro le chiedevo di chiudere proprio su questi due temi dandoci due input di proiezioni future anche qui. Volentieri intanto grazie a tutti per esserci per avermi invitata allora intervenire per ultima è sempre piuttosto complicato perché le cose dette sono tantissime si corre il rischio di essere ripetitivi in ogni caso gli spunti sono stati talmente tanti che è come dire carne al fuoco ce ne sarebbe per abbondante altro incontro. Sì direi in un territorio come la provincia autonoma di Trento proprio perché autonoma e storicamente votata alla sperimentazione c'è spazio in linea di massima è stato anche detto ci sono pure le risorse per affrontare il tema dell'invecchiamento della popolazione in maniera preventiva questo significherebbe dal nostro punto di vista in primo luogo mettere a fattor comune i dati le risorse le competenze in maniera da non duplicarle non sprecarle è già stato detto da chi mi ha preceduto in particolare dal punto di vista della vigilanza e delle verifiche dei posti di lavoro della situazione il fatto di mettere a disposizione tutti i dati dei vari soggetti istituzionali che di salute e sicurezza si occupano sarebbe assolutamente fondamentale come comitato provinciale immagino che si potrebbe provare a produrre una ipotesi insomma di protocollo territoriale che porti le istituzioni ad una collaborazione da questo punto di vista chi mi ha preceduto lo ha anticipato anche a livello nazionale ci sono previsioni di questo tipo immaginando tempi e tematiche anche volendo un po' diverse si potrebbe provare a predisporre sul territorio Trentino un accordo di questo tipo sull'invecchiamento della popolazione partendo dal dato presente da quello che è già in essere non si sta nemmeno parlando di futuro, già oggi più del 30% della popolazione attiva è sopra i 50 anni nel 2025 è previsto si arrivi al 37% nell'arco di pochissimi anni supereremo la metà con una progressione assolutamente impressionante visto che la natalità ai dati che tutti conosciamo oltre ai enormi problemi di contribuzione che sono stati citati c'è anche una assoluta mergenza su questa noi abbiamo parecchie perplessità insomma siamo abbastanza preoccupati dicevo c'è una assoluta emergenza dal punto di vista della necessità di intervenire intervenire nella modifica dei luoghi di lavoro delle postazioni lavorative degli orari di lavoro della programmazione del circuito stesso insomma nel quale i lavoratori e le lavoratrici operano, perché saremo destinati che ci piaccia o meno a restare sul posto di lavoro a lungo non è detto che le leggi nazionali sulla permanenza sui luoghi di lavoro non vengono ulteriormente ritoccate, resta il fatto che ritocchi o meno la permanenza attuale prevista è a 65 barra 67 insomma lo dicevamo prima le determinate attività lavorative sicuramente sono poco conciliabili con la permanenza di persone avanti con l'età bisogna quindi predisporre fin da subito tutte le misure di prevenzione che consentano a lavoratori lavoratrici di permanere sul posto di lavoro per mantenere alta una cosa che alle aziende dovrebbe interessare e cioè la produttività non si capisce per quale motivo perlomeno dal nostro punto di vista sia così complicato intervenire in programmazione e investimento da questo punto di vista mantenere in salute i propri operatori i propri collaboratori significa sostanzialmente mantenere alta la produttività azientale che sappiamo essere una delle preoccupazioni correttamente di ogni azienda l'assenza di investimento da questo punto di vista è per noi ovviamente un grosso problema tenete conto che indubbiamente le assenze di chi lavora dal proprio posto di lavoro insomma producono problemi economici importantissimi per le aziende le assenze per malattia le assenze per infortunio man a mano che l'età avanza indubbiamente si sommano una serie di problematiche legate alla propria situazione fisica personale sommata a quella della gravosità ventuale dell'attività lavorativa oltre a una maggiore sposizione a rischio intesa banalmente come minore riflessi, minore velocità non entro nello specifico di tutto ci sarebbe da parlare per tantissimo è indubbio che questo però è un tema che deve essere affrontato sentivo prima al dottor Anzellini proporre sul nostro territorio un potenziale intervento anche da parte di Trentino sviluppo e comunque della provincia su questo tema noi lo abbiamo sottoposto in più occasioni come assolutamente mergenziale soprattutto perché in aziende come quelle che sappiamo, conosciamo virtuose come quella del dottor Briosi, come dire il problema è affrontato ormai da tanto tempo, vista anche la dimensione aziendale, ma noi conosciamo il tessuto imprenditoriale Trentino che è fatto per il 98% da aziende con meno di 10 dipendenti indubbiamente investimenti di una certa dimensione, di una certa qualità investono il bilancio di una piccola azienda in maniera consistente, in questo senso noi riteniamo che individuare sistemi di incentivazione premianti per le aziende serie che intendano intervenire e investire su questo tema sarebbe fondamentale. Torno velocemente e poi chiudo perché abbiamo sporato già di un bel po Torno velocemente su un tema che è stato avanzato anche dall'assessore il fatto che nel nostro territorio ci sono dei settori particolarmente delicati, uno dei quali il settore forestale che anche post vaia ha metuto parecchie vittime vi segnalo che stamattina c'è stato un infortunio mortale fondamentale proprio nell'ambito forestale è morto un ragazzo di 33 anni qui non è questione di età è ovvio che lo si diceva investimento in nuove tecnologie per salvaguardare la vita di chi lavora sono assolutamente fondamentali formazione lo abbiamo detto, è fondamentale ma anche sfruttare tutto quello che sta avanzando dal punto di vista delle nuove tecnologie in termini di DPI di dispositivi di protezione individuale ho visto ho assistito con estremmo interesse alla presentazione di esoscheletri semplici da indossare è come dire che non importunano mentre una persona svolge la propria mansione stremamente interessanti perché allevano il problema del muscolo sceletrico, sollevamento pesi sono certa che attrezzatura di questo tipo se potesse essere introdotta identificata e certificata come dispositivo di protezione individuale in maniera da poter essere richiesta da parte dei lavoratori emessa in circolo potrebbe essere sicuramente di serio aiuto sia per il lavoratore senior per alleviare la sua situazione sia per junior in maniera che non si rovini la schiena arrivi sano al termine della propria attività lavorativa sia per supportare lavori gravosi particolari che sono di per se stessi sposti a maggiori rischi come quello nel quale è morto questo ragazzo stamattina La ringrazio molto Grazie alla Presidente abbiamo sforato poco più di un quarto d'ora un quarto d'ora accademico che abbiamo deciso di mettere in fondo invece che all'inizio ringrazio veramente tutti a partire dalla platea di essere stati qui per questo dibattito che abbiamo visto essere un tema molto prismatico avere tante facce, sono tutte importanti vanno tutte coltivate ringrazio Ina per l'ospitalità per aver promosso questo evento di direttrice Giovanna Pinattaro grazie ancora a tutti Grazie a tutti
{{section.title}}
{{ item.title }}
{{ item.subtitle }}