Un'altra globalizzazione è possibile?
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Un'altra globalizzazione è possibile?
La globalizzazione è stata percepita da molti come responsabile di crescenti diseguaglianze sociali e insoddisfazione politica, che sono state ulteriormente accentuate nel corso della Grande Recessione. La critica alla globalizzazione assume comunque caratteristiche molto differenti, con risposte che vanno dal populismo xenofobo alla proposta di una “altra globalizzazione”, dal basso e inclusiv
mai trovati buonasera e benvenuti a voi è ovviamente benvenuto alla nostra gradita ospite donatella della porta beh la prima cosa da dire non dovevo esserci io qui per la verità oggi a presentare il programma infatti riporta un altro nome però secondo me anche fare con un'altra globalizzazione anche questo simone pieranni che era il collega che doveva condurre la conversazione con donatella della porta è in dolce attesa di due gemelli tra il resto la moglie ovviamente di pierre anni il caso ha voluto che il parto alla fine così è stato anticipato ad oggi quindi oggi 31 maggio collega pier anni diventa da papa i due gemellini e mi pare un buon modo di iniziare la conversazione con la professoressa donatella che peraltro ha la mia stima incondizionata prima di tutto perché nel suo profilo facebook compare con un gatto meraviglioso che risponde al nome di aramis con il quale ti ho vista è accomodata sul divano con il bene ha coccolato sulla sulla pancia e anche questo aiuta detto questo donatella della porta professoressa di scienze politiche è la preside della facoltà di scienze sociali e politiche della scuola normale superiore e di firenze ea capo anche del center on social movimenti studios innumerevoli i suoi suoi studi i suoi contributi che riguardano i particolari movimenti sociali la violenza politica il terrorismo la corruzione le forze di polizia ha scritto 90 liberi tanto per capire con il gatto con il collegato sempre è un gatto un gatto prezioso e dottore dottore honoris causa dell'università di losanna bucarest e goteborg si dice così il fatto di goteborg è particolare perché se voi volete andare sempre sempre a curiosare la scoprite mentre riceve questa honoris causa con una spada perché però mi hai spiegato molto bene ma questa è la quarta non rischiare in finlandia giusto chiedo scusa la quarta honoris causa con la spada la spada che farà un significato particolare per potere verità e libertà di solito la spada dalle nostre parti è identificata solo col potere molto bello che sia identificata anche con con la libertà e la verità che ovviamente temi che stanno molto a cuore alla nostra ospite fa resto è curioso di là di questo marciapiede c'è la facoltà di sociologia ricorda molto se vogliamo gli anni della contestazione il fin troppo celebrato e ricordato l'anniversario del del 68 sul quale però mi piace ricordare a mia volta ed una terra della porta e curatrice per feltrinelli pochi mesi fa di uno studio proprio sul sul 1968 su quello che ha significato ma di sicuro io so che non è da 68 che parleremo parleremo oggi perché visto che il tema è un'altra globalizzazione è possibile siamo semmai è possibile in maniera ancora più forte dentro il presente in maniera in maniera netta abbiamo che confrontarci con i nuovi movimenti il nuovo femminismo di tutti i movimenti legati ai temi ambientali sarà giocoforza magari puoi chiedere o magari fa parte della capire cosa ne pensa ad una terra della porta del di del fenomeno chiamiamolo così greta turbare che ha così conquistato i giornali in questi in questi in questi mesi niente siccome poi nostra gentile ospite anche un treno da prendere al ritorno e siccome poi il festival è pieno di cose di appuntamenti e qui poi ci sarà un altro importante incontro non voglio rubare spazio ulteriore e quindi ti do la parola per capire se un'altra globalizzazione e di che tipo è possibile i ragazzi io preparato una presentazione un po introduttiva sul tema di cos'è la globalizzazione dal punto di vista non degli economisti ma dei sociologi guardando quindi a tre principali dimensioni la dimensione economica strutturale ma anche quella culturale anche quella politica e il punto interrogativo che c'è nel titolo della mia presentazione riguarda soprattutto la possibilità di immaginare una globalizzazione che sia alternativa alla globalizzazione attuale nel senso che sia una globalizzazione governata dalla politica e che riesca a promuovere una società più giusta e una globalizzazione diciamo democratica quindi il punto interrogativo riguarda soprattutto la capacità di riprodursi e di svilupparsi e di quei movimenti che all'inizio del nuovo millennio hanno cominciato a elaborare delle idee che non erano idee anti globaliste ma che erano idee spesso definita come alter globaliste quindi new global diverso tipo di globalizzazione come presa d'atto della necessità di sviluppare anche identità cosmopolite ma con una forte critica allo sviluppo economico e economico non regolamentato della globalizzazione attuale quindi il punto interrogativo resterà forse i gemelli di cui si diceva prima sapranno qualche cosa di più di noi ma sicuramente il mio discorso non sarà un discorso del tutto pessimista perché io credo che molti dei movimenti attuali pur se in maniera diversa rispetto ai movimenti di seattle dei social forum globali del social forum europei però riescono a mantenere una ricerca di un'altra globalizzazione possibile vediamo se mi obbedisce globalizzazione cos'è vado veloce su questo punto perché immagino che molti di voi stiano seguendo diversi dibattiti in questi giorni in un festival dell'economia dove inizialmente la globalizzazione è pensata soprattutto dal punto di vista della globalizzazione finanziaria della globalizzazione dei mercati con lo sviluppo di un capitalismo trainato dal capitalismo finanziario con una sfida principale che la sfida delle diseguaglianze che si sono prodotte e anzi in alcuni casi accentuate sia all'interno degli stati che fra gli stati ma c'è anche una globalizzazione di dimensione culturale una omogeneizzazione liquida di cui hanno parlato studiosi come bauman pensando alla perdita di punti di riferimento concreti nella vita dei cittadini e c'è soprattutto una dimensione di globalizzazione politica perché sempre di più le decisioni sfuggono agli stati nazionali e infatti globalizzazione nazionalizzazione che sono due dei temi centrali del festival dell'economia di quest'anno vengono a confliggere su un tema importante per la democrazia che è quello della rappresentanza in tutto questo qual è lo spazio per pensare riflettere e lavorare e dare le gambe costruire un altro tipo di globalizzazione che sia capace di affrontare le sfide della diseguaglianza le sfide di quello che è stato definito a livello culturale un back nation passaggio dalle speranze cosmopolitismo e del progresso a un ritorno indietro con la spinta verso valori più conservatori e ha una forte crisi di legittimità politica che abbiamo visto anche diciamo in azione in questi giorni nei risultati delle elezioni europee che sono stati molto eterogenee nei diversi paesi ma che quasi dappertutto hanno visto un crollo delle forze politiche che tradizionalmente negli ultimi 50 anni avevano costruito dei sistemi di partito molto stabili al punto che i politologi li definivano congelati su una serie di fratture è un altro mondo possibile nell a partire dal 99 poi 2001 e successivamente in europa e nel mondo varie organizzazioni di movimento sociale organizzazioni di società civile tinta progressisti hanno cercato di immaginare un modi per gestire una complessità che si sviluppa all'esterno degli stati nazione ma affrontando alcune principali sfide che gli studiosi di relazioni internazionali hanno spesso identificato nel bisogno di controllare affrontare fenomeni come per esempio quello del climate change a un livello che va al di là di quello degli stati nazione ma al contempo un po di dare democraticità alle decisioni che si prendono all'interno di istituzioni che non sono più legittimate attraverso il voto quindi di globalizzazione si è parlato e si parla in vario modo c'è una globalizzazione dei mercati c'è una globalizzazione che è stata spesso manuel castells è stato uno dei sociologi più citati su questo ha comportato l'estendere a livello di economia di tutto il mondo di una interdipendenza globale spesso gli economisti hanno detto la globalizzazione non è un fenomeno solo degli anni 2000 anche dagli anni novanta del secolo scorso però certamente in alcuni momenti le interazioni economiche a livello globale hanno subito un'accelerazione e soprattutto si è detto il capitalismo globale ha rotto un alleanza che si era storicamente consolidata tra stato del benessere capitalismo che aveva portato a una sorta di integrazione attraverso una serie di diritti civili politici e sociali dei cittadini all'interno dell'economia di mercato colin crouch che parlerà oggi pomeriggio dopo di me è un esperto nell'analisi di come i sistemi politici si sono sviluppati attraverso la rottura di questa alleanza storicamente consolidata c'è anche una dimensione culturale spesso si è parlato di una ma donald izzazione nel senso di una omogeneizzazione della cultura dello sviluppo di una cultura omogenea dominante rispetto alla quale le spinte alla nazionalizzazione hanno rappresentato una sorta di resistenza quindi anche nei nomi e forze politiche nazionaliste emerge questa attenzione al ritorno identità particolari che resistono alla omogeneizzazione questo è un fenomeno generale che abbiamo visto anche in europa di un ritorno delle nazioni senza stato ed è un fenomeno che può prendere caratteristiche progressive o regressive ma che nella spinta soprattutto recente bella con uno sviluppo del populismo di destra si è accentuato soprattutto nella visione più nazionalista esclusiva quindi più regressiva e poi c'è una globalizzazione politica che è legata a un internazionalizzazione delle decisioni in una situazione in cui però le organizzazioni internazionali non hanno una capacità di integrazione dei cittadini attraverso gli strumenti classici delle democrazie quindi c'è una crescita di organizzazioni internazionali di vario tipo ma c'è una percezione da parte dei cittadini di una riduzione della loro capacità di controllare le decisioni che vengono prese a questo livello al contempo soprattutto all'inizio del millennio con lo sviluppo delle utopia di un'altra globalizzazione possibile c'è stata anche una crescita del tipo di organizzazioni di società civile a livello globale quindi c'è stata una crescita non solo delle istituzioni internazionali ma anche della società civile globale un'altra snazionalizzazione dei movimenti sociali l'organizzazione di movimenti di protesta a livello transnazionale attraverso per esempio global day of action o social forme europee contro vertici campagne influenzare organizzazioni internazionali come l'unione europea o le nazioni unite i movimenti sociali si sono sviluppati in questa direzione all'inizio del millennio sembrava che naturalmente i movimenti progressisti pendessero verso una visione cosmopolita però la crisi economica ha rappresentato anche per i movimenti un momento di ripensamento un momento se non di ritorno indietro sicuramente disfida rispetto alla capacità di pensare un mondo globale in modo alternativo a lungo si era pensato che il spostarsi delle decisioni a livello internazionale poteva portare come ha detto uno studioso sydney taro come una barriera corallina a crescere di anche organizzazione alternative nella creazione degli stati nazione i partiti politici i sindacati si erano costituiti per presentare domande rivendicazioni a uno stato nazione questo stesso processo era stato immaginato a livello di sviluppo di istituzioni europee globali susca dal diciamo sovranazionale quindi sembrava per un lungo tempo che se le decisioni si spostavano a bruxelles anche le manifestazioni si spostavano a bruxelles se le decisioni venivano prese da organismi come la banca mondiale o il fondo monetario internazionale anche la pressione si sarebbe spostata attraverso campagne verso queste organizzazioni questo continua a essere vero ma il punto interrogativo nel titolo della mia presentazione sta a sottolineare il fatto che questo quello che sembrava un trend ineluttabile è diventato invece un processo di vai e vieni di passaggi ma anche di blocchi in questa immaginazione di una alternativa di globalizzazione possibile c'è un processo che gli studiosi di relazione internazionale di scienze sociali di movimenti sociali stessi hanno cercato di individuare e che credo sia importante analizzare per capire come mai globalizzazione nazionalizzazione o nazionalismo problema della rappresentanza si presentano come due elementi in come elementi in relazione dialettica cosa abbiamo osservato in questo periodo sicuramente una crescita di potere delle organizzazioni internazionali di cui prima si sapeva poco e adesso invece si percepisce la possibilita la capacita di influenzare le politiche delle stati una crescita delle domande rivolte a queste istituzioni e organizzazioni internazionali con una contemporaneamente declinante capacità di rispondere a queste domande è una declinante legittimazione molti studiosi di relazioni internazionali hanno parlato di una politicizzazione dei fenomeni dalle relazioni internazionali con sempre di più un sviluppo di contrasti conflitti contestazioni rispetto alle istituzioni che non sono elette sono legittimate dal punto di vista democratico ma che assumono non solo sempre più visibilità ma anche sempre più potere competenze questa politicizzazione ha portato automaticamente a una delegittimazione delle organizzazioni internazionali con spesso una richiesta di un controllo di decisioni che potesse essere restituita al agli stati nazioni c'è da dire che questo non è un fenomeno del tutto nuovo già in passato la stessa parola di colonialismo indicava che alcuni stati erano sovrani altri no quello che è successo e che si è rafforzato con la crisi finanziaria è stata la percezione che anche all'interno delle aree che venivano definite come aree al centro del capitalismo mondiale questi fenomeni di capi p colonialismo interno tendevano a svilupparsi all'interno dell'unione europea alcuni paesi nel corso della crisi economica hanno perso notevolmente sovranità soprattutto quando hanno dovuto chiedere accesso ai prestiti internazionali che sono venuti insieme al condizionalità insieme alla richiesta di intervento da parte degli organismi che prestavano il denaro di seguire delle politiche specifiche che molto spesso erano politiche politiche di crescita di deregolamentazione e privatizzazione liberalizzazione e riduzione della capacità degli stati di intervenire quindi questo tipo di globalizzazione ha portato una serie di sfide dall'ato della legittimazione cioè dalla dal lato e della capacità dei cittadini di controllare le decisioni che vengono prese le organizzazioni internazionali sono chiaramente come dire punti sensibili perché gli studi di relazioni internazionali hanno spesso sottolineato come le organizzazioni internazionali che sono molto diverse fra loro ma in generale abbiano una mancanza o debolezza dal punto di vista della rappresentanza in termini di capacità dei cittadini di controllare le decisioni attraverso il voto ma anche molto spesso una mancanza di trasparenza alcune di queste organizzazioni internazionali sono più visibili ma quello che succede nei corridoi del potere delle organizzazioni internazionali è molto più difficile da cogliere rispetto a quello che succede a livello locale regionale o nazionale soprattutto si è detto la sfera pubblica i giornalisti il tipo di controllo che viene attraverso la possibilità di un dibattito pubblico c'è molto poco quando si parla di politica internazionale la politica internazionale include regimi non democratici che spesso esercitano forte potere pensiamo alla cina per fare un esempio o alla russia e c'è una debolezza anche legata alla scarsa presenza di un sistema di leggi a livello globale si parla dello sviluppo di norme ma questo enorme funzionano più dal punto di vista privato attraverso gli accordi che di mercato diciamo piuttosto che attraverso le norme costituzionali che a livello internazionale non funziona dal lato dell'output dal lato delle decisioni che vengono prese in queste organizzazioni internazionale c'è un crescente potere da parte soprattutto delle organizzazioni finanziarie banca mondiale fondo monetario internazionale possono imporre condizionalità ai paesi a cui vengono prestati i soldi una debolezza delle nazioni unite per esempio una incapacità anche a livello dell'unione europea di sviluppare un sistema di integrazione per dire positiva questo ha creato conflitti a livello globale con una crescita nel numero di movimenti transnazionali una crescita di proteste a livello globale e lo sviluppo di identità cosmopolite quindi si sono sviluppati dei movimenti si sono sviluppate delle sfide alla globalizzazione che venivano dal basso i forum sociali mondiali continuano a esserci dal 2001 a questa parte continuano a raccogliere migliaia di organizzazioni decine di migliaia di cittadini che discutono di alternative possibili dalla sovranità alimentare al controllo il cambiamento climatico però si è sviluppato una forte difficoltà per quindi questi processi di questo tipo di attori a entrare in relazione con organizzazioni dotate di capacità di decisioni che potessero filtrare le mentare realizzare le idee che venivano elaborate dal basso e questo tipo di trasformazioni io credo che siano state legate le sfide di cui parlavo a un inaspettato e sviluppo nel rapporto tra stato e mercato che in un festival dell'economia si presenta come un tema particolarmente centrale questo tipo di sfide alla globalizzazione dal basso sono determinate io credo da un lato tal sviluppo della crisi di un sistema di interazione tra stato e mercato che ha preso il nome di neoliberismo di una crisi di responsabilità degli stati che a fronte di lamentazioni diffuse hanno avuto scarsa capacità di mantenere il sostegno la fiducia dei cittadini e uno sviluppo di movimenti e contro movimenti movimenti per una globalizzazione diversa ma anche movimenti per un ritorno a un capitalismo nazionale che sono diciamo la dalla versione movimentista del titolo di queste giornate globalizzazione nazionalizzazione hanno visto anche una espressione all'interno di movimenti progressisti che hanno cercato di pensare ai modi di mantenere una globalizzazione ma di renderla più giusta e movimenti nazionalisti che molto spesso hanno chiesto non solo un ritorno di poter agli stati nazione ma anche un ritorno di identità come identità esclusive rispetto all apertura ai migranti all un concetto di cittadinanza più ampia che i movimenti per la globalizzazione avevano comportato i tempi sono un po più brevi di quanto era stato previsto quindi volevo lasciare per un eventuale dibattito l'approfondimento di questi temi della tardo neoliberismo della crisi della responsabilità delle istituzioni politiche e del modo delle aspettative rispetto allo sviluppo di movimenti sociali in queste condizioni e presentare soprattutto due sintesi 1 su quali due sintesi che riguardano di più il tema dei movimenti sociali nella globalizzazione uno riguarda movimenti e contro movimenti che aveva menzionato nella schema precedente il prossimo riguarda quali diciamo quali opportunità e quali invece le sfide ci sono perché si sviluppi una concezione di globalizzazione alternativa è sempre più difficile per i politologi trovare un modo di definire i destra e sinistra progressismo regressione ma perché in un momento in un momento di grandi trasformazioni anche la definizione stessa di questi termini di questa identità si presenta come più ibrida ma sicuramente possiamo all'interno dei movimenti che si sono sviluppati in con forza anche nei periodi più recenti individuare alcuni movimenti che cercano di restringere libertà diritti cos'era il simbolo della mia spada giustizia e e dall'altro invece quelli che cercano di espanderli da un lato le ricerche sulle harmony movimenti contro movimenti sono state andate sotto l'etichetta di populismo di destra e dall'altro altri studi hanno continuato a guardare allo sviluppo a sinistra di movimenti che cercano di difendere un'idea di giustizia sociale i frames for futures che menziona v.to con greta e gli altri giovanissimi che hanno che si sono mobilitati in difesa dell'ambiente rappresentano certamente un tentativo di sviluppare un'idea di globalizzazione alternativa di globalizzazione che non avvenga attraverso un consumo di risorse ma piuttosto attraverso una protezione una difesa dei diritti del anche delle nuove generazioni nella stessa direzione si muovono altri tipi di movimenti che si sviluppano con me i movimenti nel sud del mondo per la sovranità alimentare oi movimenti nel sud e nel nord per la difesa di diritti delle donne dei diritti di genere quali sono le caratteristiche di questi tipi di movimenti e come differenziarli uno dall'altra nel presentare questa schema mi rifaccio al lavoro di stein rokkan è uno studioso norvegese che ha cercato di spiegare come sono nati gli stati nazione e io lo vorrei applicare anche in una dimensione globale per cercare di pensare come si possono sviluppare movimenti progressisti anche a livello globale ma come si sono sviluppati i populismi di destra e movimenti progressisti a sinistra in questo scorcio breve di inizio secolo vediamo una forte politicizzazione in generale vediamo delle piazze che si riempiono di persone che confliggono su diverse visioni del mondo queste piazze hanno una diversità in termini di base sociale in termini di identità collettive e in termini di struttura organizzativa che poi vuol dire stesse concezioni della democrazia base sociale cambiano un delle caratteristiche dei movimenti populisti a destra è un radicamento nella ceti medi e piccolo borghesi cosa si contrappone a sinistra quello che vediamo è nei movimenti progressisti un forte sviluppo di una figura di precariato che non riguarda soltanto i giovani ma che spesso riguarda anche le categorie che erano un tempo protette ma c'è anche una diversità che riguarda soprattutto il tema delle identità spesso si confonde la opposizione alla globalizzazione con a destra con la critica della globalizzazione a sinistra sicuramente c'è una profonda differenza fra questi due tipi di movimenti da un lato l'identità del populismo di destra che si richiama fortemente alla nazione e un'identità molto esclusiva dove la nazione viene definita soprattutto in termini di appartenenza etnica sono termini che si richiamano spesso nei nomi stessi dei partiti politici della destra populista dai veri finnici al richiamo di un etnia nazionale dall'altra parte invece nei movimenti progressisti a sinistra c'è una attenzione alla individuazione di una diversa definizione di cittadini e di popolo quindi un ritorno quasi a definizioni della rivoluzione francese che portano a chiedersi quali sono le i diritti di cittadinanza e come difendere diritti di cittadinanza negati fortemente diversi sono anche questi movimenti dal punto di vista della struttura organizzativa il movimenti populisti tendono verso una struttura organizzativa molto verticale gerarchica plebiscitaria i cittadini vengono portati nelle piazze o invitati ad andare nelle piazze ma più come popolo in sostegno del sovrano che come portatori di diritti propri orbán erdogan riempiono le piazze però le riempiono non per dare la parola ai cittadini ma per ottenere il sostegno plebiscitario che era proprio anche a regimi del passato dall'altra parte nel movimenti progressivi a sinistra c'è un appello ai cittadini ma che si sviluppa attraverso la combinazione di due grandi come di alternative di tipo democratico è un lato la partecipazione democratica quindi una ricerca che si vede per esempio nelle piazze di cui dal 2011 abbiamo visto riempirsi attraverso la mobilitazione di cittadini che chiedevano più giustizia sociale e più democrazia la partecipazione dei cittadini ma anche attraverso un'attenzione a una alta qualità di discorsiva di dibattito di deliberazione fatti all'interno delle scienze sociali si parla di democrazia deliberativa per sottolineare il fatto che l'importante in un regime democratico non è tanto il momento del voto quanto piuttosto il momento in cui si parla si discute si può costruire una alternativa possibile quindici sono diciamo questi due tipi di mobilitazione dall'alto una mobilitazione escludente che vede nella una risposta ai problemi generati dalla globalizzazione a quelle sfide di cui parlavo all'inizio in un ritorno a uno stato nazione in una chiusura sulla presenza di cittadini definiti modo etnico e dall'altro invece un tentativo di definire una globalizzazione alternativa più giusta che che tenga conto delle diversità di genere di generazione di classe di etnia ma cercando di integrare e cercando di costruire insieme un tipo di visione che permette da un lato di riconoscere il bisogno di prendere decisioni al di là del stati nazione e dall'altro di inventare dei modi in cui attraverso queste decisioni possano diventare decisioni democratiche giuste partecipate in questo momento quello che sicuramente vediamo è un rapidissimo sviluppo di movimenti e contro movimenti con un andamento spesso oscillante se pensiamo a questo breve inizio di secolo ci sono degli anni che sembravano anni di grandi progresso 2011 quando si riempivano le piazze di indignados e occupai per la richiesta di un sviluppo più giusto a livello mondiale e anni di break sit o di elezioni americane di trump in cui invece sembrava che si andasse verso una vittoria dei delle forze più regressive termini come backlash sono entrati appena il linguaggio delle scienze sociali per indicare una sorta di ritorno indietro quasi che i movimenti progressisti fossero andati troppo avanti nella nella loro corsa in realtà anche queste ultime elezioni europee mostrano che ci sono forti tensioni e che la mobilitazione di tutte e due le parti porta molto spesso a cambiamenti ora nel una direzione ora nell'altra questo ha portato anche a una frequente citazione di antonio gramsci quando nei quaderni dal carcere parlava di un interregno come un momento in cui il vecchio muore è nuovo non può nascere quindi l'interregno è un momento di crisi e non c'è dubbio che oggi è ancora un momento in cui viviamo le conseguenze di una crisi ormai non è per cui inizia ormai lontano di una crisi che è diventata visibile nel 2008 ma che ancora non è visibilmente finita e questa crisi è un momento in cui l'impressione che viene confermata anche dai risultati elettorali che vedono il crollo dei partiti politici del passato e che le vecchie soluzioni vecchi accordi vecchi equilibri non sono più sufficienti da un certo punto di vista la globalizzazione la ed è difficile ritornare agli stati nazione l'unione europea c'è ed è difficile tornare indietro uno studioso come club software ha parlato dell'europa come un europa entra in trappola dove alcune decisioni come la decisione sulla moneta unica sono state prese con poca riflessione sulle potenziali conseguenze ma senza una possibilità di uscito di ritorno indietro che non sia traumatico quindi siamo sicuramente in un momento di interregno gramsciano dove diceva gramsci possono nascere morti i mostri i fenomeni morbosi più svariati si sviluppano al contempo però sono anche i momenti di crisi quelli che i sociologi definiscono come giunture critiche in cui anche alternativo è possibile quindi altra globalizzazione possibile altri mondi possibili possono emerge è infatti un elemento che è stato sottolineato per esempio da saint amour che una studiosa che ha guardato ai tempi recenti come tempi di ripoliticizzazione sono tempi sicuramente di ritorno del politico sono tempi in cui per esempio perfino le elezioni europee ri mobilitano le elezioni europee è stato una tendenza dei cittadini ad andare sempre di meno quest'anno la tendenza si è interrotta perché si sono sviluppati i conflitti e quindi tempo di crisi tempo di conflitti tempo di politicizzazione chantal mousse ha definito il neoliberismo come un lungo periodo di sonno della ragione di convinzione che la politica non fosse necessaria rispetto a mercati che si autoregola va sicuramente in questo conflitto di movimenti e contro movimenti populismo di destra e risposte progressiste a sinistra c'è una forte dimensione di politicizzazione dal 2011 in tanti paesi i cittadini sono ritornati nelle piazze e non le hanno praticamente lasciato una nuova generazione la generazione di greta si mobilita già da bambini di sorta da da teenagers quindi quali sono in questo momento le possibili sfide e le possibili opportunità della crisi in un momento di ritorno della politica prima che ultimo slide che volevo presentare riflessioni iniziali su questo tentativo di applicare stein rokkan alla globalizzazione dal basso cioè alla costruzione non dello stato nazione ma di una politica globale e e naturalmente si vede nel tentativo di applicare stein rokkan sia le sfide che del resto anche gli stati nazione hanno dovuto affrontare ai tempi del loro emergere che alcune opportunità andiamo con styron rokkan partendo dalla struttura sociale che anche adeguata al festival dell'economia cosa succede nel rapporto tra mercati è stato sicuramente la base sociale di una nuova globalizzazione dal basso e difficile da costruire gli studi gli studiosi di sociologia del lavoro di sociologia economica di political economy parlano per esempio guardando ai conflitti sul lavoro di una forte frammentazione addirittura a far bene parla di un ritorno a conflitti che erano tipici dall'inizio dalla prima accumulazione capitalista soprattutto il nel tardo neoliberismo il capitalismo globale ha portato lui stesso a una tendenza alla competizione nazionale che ha ridato fiato al nazionalismo cioè cosa cosa diceva il la teoria globale del neoliberismo lamentiamo i mercati privatizziamo i beni pubblici liberalizziamo i confini ma questo che fine aveva se pensiamo al dibattito nell'unione europea per esempio nel momento della crisi finanziaria della crisi greca e così via il discorso del capitalismo globale è un discorso di competitività nazionale cioè si è detto i paesi che non hanno fatto bene all in del momento dello sviluppo del neoliberismo sono i paesi che non sono stati capaci di competere la grecia non è stata capace di competere con la germania o il portogallo non è stato capace di competere con l'olanda il la ricetta che è stata data dai teorici del neoliberismo e stata una ricetta di crescita secondo quel modello di competitività nazionale cioè la globalizzazione nei fatti portava a una accentuazione del di un discorso di responsabilità dei cittadini dei singoli stati che chiedevano salari troppo alti o che non erano capaci di lavorare abbastanza o che non vivevano comunque in condizioni di alta produttività e le richieste che l'unione europea e il fondo monetario internazionale hanno fatto a questi stati sono state richieste di fare sacrifici individualmente per rafforzare la competitività dei singoli paesi quindi nei fatti questo tipo di sviluppo ha fatto appello alla globalizzazione dei mercati ma ha portato a concezioni di competizione a livello nazionale questa è una sfida le opportunità opportunità emergono in genere attraverso lo sviluppo di un apprezzamento di somiglianze tra gruppi sociali e reticoli fra essi che possono permettere lo sviluppo di nuovi soggetti sicuramente quello che rappresenta quasi una base ineluttabile di sviluppo di una struttura sociale integrata e la presenza di una condizione precaria a livello globale che porta anche a una forte mobilità quindi quello che vediamo è che da un lato c'è una frammentazione a livello nazionale ma che dall'altro i fenomeni di migrazione interna ed esterna sono così forti che quasi naturalmente i movimenti assumono una dimensione sovranazionale secondo elemento livello di identità rokkan era un sociologo politico molto interessante perché combinava l'attenzione alla struttura sociale con l'attenzione alla costruzione di identità nel linguaggio marxista che ritorna di moda si può dire l'attenzione alla classe in sé ma anche alla classe per sé e alla costruzione di una coscienza di classe quindi cosa vediamo da questo punto di vista da un lato sicuramente la sfida è la sfida per la sinistra di combinare una percezione di contraddizioni diseguaglianze tra stati che sono diseguaglianze economiche ma che si trasformano in immediatamente in diseguaglianze politiche anche in capacità da parte di alcuni di questi stati di garantire la base fondamentale dell'account ability democratica la grecia per fare un esempio il portogallo non sono stati solo paesi economicamente disse quali come dire colpiti da una crisi economica e sociale sono stati anche paesi che hanno perso sovranità nazionale e questo è un problema rilevante che nel titolo del festival è il riassunto nel termine di rappresentanza se un paese economicamente debole devi chiedere sostegno a organizzazioni internazionali che danno sostegno in cambio della perdita totale di capacità di intervento e di decisione politica questo rappresenta sicuramente una sfida alle identità cosmopolite perché riporta quasi automaticamente l'attenzione a livello nazionale dall'altra parte però quello che abbiamo visto anche nelle ricerche su questi movimenti progressisti è una sorta di resilienza di una visione cosmopolita cioè a sinistra nonostante la difficoltà di mantenere identità globali sicuramente concetti di solidarietà internazionale di integrazione sono stati sviluppati nella movimenti a sostegno dei migranti ma anche nei movimenti che guardano alla come necessario alla costruzione di identità globali ultimo elemento e per lasciare dieci minuti di discussione dal punto di vista dell'organizzazione le sfide il neoliberismo non è neutrale rispetto al secondo me rispetto alle concezioni di società civile quello che abbiamo visto nel corso degli ultimi anni è stato un indebolimento sostanziale attraverso un taglio di risorse a tutta quella società civile globale che era stata definita da studiosi come meri kaldor come una possiamo di e moderazione dei movimenti sociali del passato ma di recente vediamo anche una forte criminalizzazione di queste organizzazioni per esempio nelle operazioni di search and rescue terraneo non solo le organizzazioni più piccole sono state criminalizzate colpite da un tipo di legislazione che ormai viene definita apertamente come criminalizzazione della solidarietà ma anche quelle organizzazioni più forti medici senza frontiere quelle organizzazioni internazionali che sembravano destinate ad avere un forte consenso è semmai essere cooptate sono state come dire criminalizzate anche s la gestione della crisi economica è stata fatta contro i sindacati i partiti politici di centrosinistra sono stati indeboliti o si sono indeboliti da soli all'interno di questo tipo di sviluppo la sfida è sicuramente una sfida relativa a un indebolimento e di quelle strutture che erano state per esempio importanti all'interno del lo sviluppo dei social forum mondiali e delle proteste dell'inizio del millennio però c'è anche una crescita di strutture reticolari greta afraid sul futures sono un esempio di un movimento che non nasce dal niente s'innesta all'interno di movimenti ecologisti che ci sono stati e che sono stati capaci di durare nel tempo anche quando erano meno visibili però che sicuramente ha rappresentato forte capacità innovativa nello sviluppo di strutture reticolari quindi credo che questi movimenti che nascono quasi naturalmente globali siano un esempio di un'altra globalizzazione possibile grazie grazie la coratella della porta anche avete sentito che che densità e che come dire che difficoltà per cui c'è anche uno sforzo fisico come dire che non è da sottovalutare i tempi sono solo ultra strettissimi due domande e riusciamo prego lei un paio d'anni fa in un libro che ha fatto uscire analizzava a fondo le forme di partito movimento un ibrido tra appunto due arene di partecipazione politica differente a distanza di due anni in una situazione in cui due dei tre partiti descritti si trovano in profonda crisi cioè syryza sappiamo tutti le difficoltà che poi affrontato e il movimento 5 stelle rispetto all'anno scorso ha di fatto dimezzato il risultato elettorale lei pensa che queste nuove forme questi partiti della crisi che sono nati negli ultimi anni alla luce degli ultimi sviluppi siano delle forme organizzative che hanno un futuro che possono diventare dei protagonisti stabili della nostra scena politica o come diceva prima del citando gramsci delle forme che nascono nell'interregno e di fatto lì rimangono e risponde e risponde in breve perché so che i tempi sono molto stretti è una domanda molto centrale perché riguarda sia i partiti che sono nati in questa contingenza che altri esperimenti che che sono si sono sviluppati dai referendum dal basso ai tentativi di sviluppare crowdsourced constitutional pro pro processi di costituzione creazione di costruzione di costituzione dal basso i partiti di movimento sono stati a volte descritti come flash parties cioè come partiti che nascono e poi o diventano cooptati nel sistema di partito e quindi perdono il movimento le dimensioni movimento o viceversa tendono a rientrare nel movimento finendo la loro finendo la loro capacità di influenza il sistema politico io penso che come formula i partiti di movimento continua a essere rilevanti e infatti ne troviamo anche molti che stanno nascendo al di là di sir isae di podemos sia a livello locale che a livello nazionale e con tentativi anche a livello sovranazionale penso però che siano partiti che vivono come gli altri il momento di crisi gramsciana quindi con molti frequenti oscillazioni non sono spariti e si risa è in crisi ma non è destinato non sembra al momento destinato a sparire podemos ha ridotto la sua capacità di rischio e il suo riscontro elettorale però diventa fondamentale per la creazione di un governo di centrosinistra e io credo che come formula i partiti movimenti siano destinati a riprodursi e che questi specifici partiti mi aspetto che possono avere anche in futuro dei momenti di apprezzamento e dei momenti invece di crisi proprio per questo loro bisogno di mantenere contemporaneamente aperta sia l'attenzione alle dinamiche elettorali che l'attenzione alle dinamiche di miele ultima se purtroppo sia nuova di allaccio a una battuta iniziale di carlo nel moderatore quando ho detto che il libro su 68 nel 50esimo fuori tema chiedo è fuori tema pensare alla globalizzazione dal basso come foriera di disgrazie tra virgolette nel senso che noi prendiamo la prima globalizzazione la contestazione globale del 68 primo fenomeno di tipo universale ha avuto come conseguenze in germania al bayern mai non è da noi in italia le brigate rosse un'altra forma che richiama un altro momento di partecipazione dal basso di globalizzazione dal basso la primavera araba la primavera araba sappiamo quello che è successo dopo cioè mi chiedo chi è chiedo appunto se questa globalizzazione dal basso non può non comporta pericoli nel quale dai quali bisogna assolutamente tenersi attenti come pericolo bisogna sempre si attenti però secondo me il 68 non ha prodotto solo lava del main off o le brigate rosse ma ha prodotto grandi trasformazioni sociali in una situazione in cui diciamo lo sviluppo è stato complesso è lo stesso per la globalizzazione dal basso i movimenti sociali presentano delle idee e la rappresentano dei momenti in cui nuove idee sono proposte discusse sicuramente la globalizzazione dal basso non è un momento sufficiente per lo sviluppo di un'altra globalizzazione però secondo me è un momento importante perché come la costruzione degli stati nazione ha avuto bisogno di una dimensione molto dal basso di costruzione di idee di identità collettive così anche l'integrazione a livello globale ha bisogno di spazi in cui anche altre identità nascar e secondo me la globalizzazione che al momento è più in crisi e questa globalizzazione deregolamentata dei mercati che ha prodotto conseguenze sociali e politiche molto negative dal basso possono venire nuove idee che non possono camminare dal sole hanno bisogno di un interazione con le istituzioni politiche che vanno fortemente ripensate perché come costruire una democrazia a livello globale è una delle sfide che gli studiosi e politici ai movimenti stanno discutendo da tempo che non è una sfida facile ma che non è una sfida che possa essere abbandonato dimenticata grazie dall'inter regno e tutto grazie a donatella della porta l'importante contributo che ha portato a questo festival dell'economia sgomberiamo subito il campo perché come dire i dibattiti e le discussioni proseguono grazie a tutti
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