Transizione giusta e territori: Next Generation EU, sostenibilità economica ed ecologica
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Transizione giusta e territori: Next Generation EU, sostenibilità economica ed ecologica
con VALENTINA BOSETTI (in videocollegamento), ROBERTO CINGOLANI (in videocollegamento), MASSIMO DE ALESSANDRI, ANDREA GHISELLI (in videocollegamento), FRANCO IANESELLI coordina ALBERTO FAUSTINI L’UE ha sollecitato gli Stati membri ad adottare politiche ambientali incisive e ad ampio raggio. Garantire un futuro alle prossime generazioni richiede di andare oltre gli interventi spot e il cosiddetto “greenwashing”. Come coniugare un cambiamento di questa portata con la giustizia sociale? Come possono istituzioni e territori costruire in maniera condivisa un nuovo modello di sviluppo? http://www.festivaleconomia.it
buongiorno ben trovati ben trovati anche tutti coloro che ci stanno seguendo dal web come si farà quest'anno perché sapete che è un festival ibrido per usare un termine che va molto oggi nel settore di chi si occupa di ambiente è un festival anomalo mo festival che ha riaperto le porte per cui è molto importante ed è importante oggi trovarsi in questa occasione proprio nella giornata mondiale dell'ambiente a parlare di transizione che certo ecologiche che certo economiche magari vedremo è una transizione anche sociale ne parliamo col ministro roberto cingolani ne parliamo con la professoressa valentina bosetti che è anche presidente di terna oltre che docente di economia ambientale alla bocconi ne parliamo con massimo de alessandri che il presidente di the e dolomiti energia holding ne parliamo con andrea ghiselli che se o di f energia e ne parliamo lo vedrete accanto a me con il sindaco di trento franco ianeselli che ha investito fin dall'inizio cioè ancora prima di diventare sindaco sul concetto di transizione ecologica e sul concetto di città green vedo alla professoressa bosetti non so se anche il ministro è collegato perché per dargli la parola ho bisogno di vedere il suo volto eccolo qua a ministro siamo abituati a vederla con robot qui sul palco al festival dell'economia è la prima volta che la vediamo in un'altra veste la prima domanda veloce ministro è s'aspettava nelle precedenti partecipazioni al festival dell'economia che già appunto aveva visto protagonista di tornarci da ministro non assolutamente no comunque sono momenti sono periodi quindi basta sono periodi della vita le faccio dare una risposta veloce i manifestanti che proveniente per colpa del caldo se ne sono anche andati peraltro e loro lamentano il concetto di capitalismo verderlo le chiedevo un messaggino a tutti loro esiste un capitalismo verde stiamo parlando di una transizione ecologiche che potrebbe lasciare indietro qualcuno è un tema che anche il sindaco poco fa affrontava prima che iniziasse il dibattito chiedendo se no cosa vogliano le persone che forse si immagino che non si costruisca più nulla ma invece la transizione ecologica ha bisogno anche di opere ministro no ma allora per certi versi al cui alcune paure contestazioni sono comprensibili la risposta è a molti livelli a livello mondiale c'è una finanza verde che stimano le grandi aziende comunque investire in sostenibilità per avere una produzione più sostenibile attenzione che questa non diciamo degeneri in una finanza un po d'assalto sul verde quindi anche lì da trovare il giusto compromesso fra investimento elettrica a livello di nazioni per esempio impegnate nella coop 26 nelle grandi organizzazioni internazionali ci sono paesi più avanti come il nostro come l'europa ci sono paesi che sono in via di sviluppo che per certi versi reclamano il loro diritto di continuare a svilupparsi solo che per farlo inquinano di più di quanto non facciamo noi noi però abbiamo avuto nostre opportunità come come paesi ricchi diciamo che la verità per molti decenni abbiamo sviluppato un modello che un boss per a spese del pianeta spese dell'ambiente ci ha fatto crescere adesso un po dura dire ai paesi emergenti in oboe fermi perché abbiamo inquinato non è tutto l'inquinare un po di più qui la finanza importante che aiuti i paesi più deboli a compensare lo sforzo che devono fare per inquinare di meno aiutando nel modello di sviluppo sostenibile allora questa è una finanza senza dubbio buona vuol dire aiutare chi ha diritto a crescere ma deve crescere meglio di come siamo cresciuti noi e infine a livello locale a livello nazionale ricordiamoci che questa transizione che è indispensabile sui parametri che doveva aggiungersi a tutti d'accordo è una transizione che però richiederà molti sacrifici la più semplice delle cose che mi vengono in mente installare decine e decine di gigawatt di potenza ha prodotto per sistemi rinnovabili oltre che una cosa molto complessa e costosa anche una cosa che ha un prezzo per esempio dal punto di vita e paesaggi quindi nulla e sarà gratis in questa sfida che abbiamo con il cambiamento climatico globale diciamo la verità noi abbiamo speso decenni se non forse un secolo e più a sviluppare come succede avanzate un modello di crescita a spese del pianeta e adesso dobbiamo trans il più rapidamente possibile ad un modello di crescita che sia per il pianeta in entrambi i casi si tratta di crescita purtroppo cambia l'antagonista volo su fruttuaria in questo caso di piene dall'antagonista di mentre sfruttare non devo subito ario noi dobbiamo crescere per il pianeta altrimenti non ci sarà più né crescita nel pianeta e quindi ci sta un po di timore sulla finanza però ripeto nessuna ideologia noi non ci possiamo permettere più su nessun tipo di ideologia per i prossimi anni dobbiamo solo essere estremamente pragmatici estremamente onesti intellettualmente chiedo scusa ministro ha detto una cosa molto interessante ieri nel seminario che ha fatto il corriere della sera che oggi è uscito tutto in verde per celebrare appunto la giornata mondiale dell'ambiente è detto che transizione significa come dire che c'è un inizio e una fine noi per cui c'è già un traguardo non se no si chiama non ci sarebbe la parola transizione e pensa che le basti questa stagione come dire per far spostare il paese da un prima e un dopo molto montegrazie la domanda vi mi consente di fare una precisazione che allora molti sfugga noi abbiamo un target d'arda oggi 2020 al 2050 in cui vorremmo avere la decarbonizzazione da zero possibilmente a livello globale sono 30 anni all'incirca il recovery plan sono i primi cinque di questi 30 quindi un sesto chiunque pensi che corre domenica l'anno abbiamo fatto la transizione ovviamente un ottimista a dir poco allora il re gori plan e un motore un grosso acceleratore come buster vera xvi che devono andare dalla terra su un altro pianeta è quello che ci dà l'accelerazione molto forte iniziale per uscire dall'orbita e prendere la giusta direzione ma non dimentichiamoci che quando si sgancia il motore o appunto finisce le cover i plan sono passati cinque anni abbiamo ancora 25 anni di viaggio da fare e lì dovremo più giocare questa ipotetica astronave che il nostro paese ci vorranno le leve giuste l'organizzazione giusta insomma dovremmo avere un mezzo guidabile prendiamo questo periodo come l'acceleratore che ci porta solo giusta traiettoria e che auspicabilmente lasci ai futuri piloti le giuste leve e giusti meccanismi per completare il viaggio è un viaggio lunghissimo è una maratona nessuno si illuda che ce la caviamo con cinque anni anche se saranno gli anni forse di accelerazione più forte per questo probabilmente anche più faticosi grazie ministro attorno da lei fra poco professoressa bosetti c'è anche una transizione culturale l'università sta cambiando lei insegna una materia che un tempo come dire era un ossimoro non parlare di economia ambientale sembrava quasi due cose che non potessero andare d'accordo due parole fra loro in contrapposizione invece c'è questo cambiamento culturale e in corso cosa dice i suoi studenti cosa significa parlare alla bocconi di economia ambientale bello prima di tutto buongiorno a tutti la cosa più bella è che prima erano 30 adesso sono più di cento e aumentano ogni anno quello che di colore è una cosa che non hanno bisogno di sentirsi dire cercherà il mercato il sistema economico è una nostra rappresentazione mentale che però è situata dentro a biosfera kemesse concreta e secondo me questa idea non sono super quei dice a divisione nell'insediamento che abbiamo che da scuola prima re delle delle materie separate tant'è che montessori maria won the sun e si immaginava l'educazione cosmica che mette insieme tutte le materie si era la storia ma anche la fisica eccetera quindi portandole riagganciando le lauree dalla faccio loro un grande regalo vedo che sono spesso si sentono molto rassicurati da queste da questa idea di pensare primo aiuto alla biosfera pensare quindi all'idea di dei limiti che essa impone la cosa che mi ha colpito è che gli studenti oggi mentre prima devo spiegare loro l'idea di un target per esempio la temperatura come uno di questi limiti c'è un limite per il massimo m temperature che possiamo concedere oggi loro vivono questa soprattutto movimento di freddy foray fusion come un loro diritto e quindi vengono accettate del secondo punto dal secondo tema ci occupiamo che di come si fa a raggiungere questo obiettivo perché ovviamente ci sono tante strade tanti percorsi nella metafora usata prima del ministro a tanti tante storie che il razzo può compiere per avere allo stesso punto e quindi li la cosa importante è capire che prima di tutto la politica oppure le persone devono decidere qual è e quali sono le scelte normativa importanti poi l'economia ci può aiutare a per capire qual è il percorso da scendere per arrivare a quel punto finale non ce n'è uno solo e la fino alla fine quando alla strada e l'obiettivo sono decisi e l'economia anche ci può aiutare a capire quali politiche utilizzare quali incentivi economici per esempio negli ultimi due anni una delle tesi che più richieste più gettonate sono tesi che cercano di capire il concetto di tassonomia verde che il modi del d'europa sta cercando di utilizzare per spiegare che cosa e verde che cosa no ai mercati di modo da evitare il concetto di green washing ma dare dei punti chiave chiave per capire da dove veramente l'investimento va a fare qualcosa che quindi alla scozia anche matica quindi secondo me questo nei punti cardinali che loro incredibilmente all'inizio i primi anni io devo guidarli verso queste verso in questo percorso e ormai sono loro che lo chieda perché spesso sono molte volte informati arrivano molto determinati professione se si incontrasse al festival dell'economia il ministro cingolani cosa gli consiglierebbe di fare oddio mi sembra semplice no facendo un ottimo lavoro di cercare di spiegare una cosa che è complicata e che lui spiega tutti i giorni e cioè che se dobbiamo cambiare qualcosa deve trasformarsi se dobbiamo fare questa transizione in qualche cosa dovremmo c'è non si potrà lasciare tutto immutato proprio perché concetto di trasformazione richiede un cambiamento e che quindi non si può non volere tutto cioè non si può dire no a tutto perché se diciamo no a tutto non ci si muove e quindi con dei parametri soprattutto una grande trasparenza dobbiamo scegliere qual è il modo per la strada appunto il percorso terrazzo dovrà percorrere quando l'obiettivo l'abbiamo tutti accettata mai facile è facile dire che sia d'accordo sull'obiettivo e poi tira indietro né mai dire però non voglio andarci in nessun modo la cosa che sta facendo e coraggiosamente cercare di spiegare che bisogna muoversi fare dei passi avanti con trasparenza grazie dottor di alessandri come siamo messi in trentino la transizione ecologica è brutto chiedere a lei di darsi un voto però molte cose sono state già fatte qui c'è stata anche un po di transizione sociale se così possiamo chiamarla insieme a quelle economiche di cui abbiamo detto grassi con giorno tutti intanto sicuramente vi diamo un territorio in parte privilegiato perché comunque presenta dei vincoli di un certo tipo è un parco e in parte che comunque accaduto ha dimostrato negli anni diciamo così la capacità un forte senso di responsabilità se noi guardiamo gli obiettivi par alcuni degli obiettivi diciamo così che sono posti dal 2030 2050 presentano in che anno siamo nel 2032 giusto per capire allora se dipende poi da quelli che sono i settori che prendiamo chiaramente però se prendiamo per esempio il settore è pronto riguarda l'ambiente il settore dei rifiuti noi siamo già ad un livello che è in linea con il target del 10 per cento di rifiuti in discarica oggi abbiamo comuni di trento comune di rovereto 85 per cento di raccolta differenziata un 15 per cento di indifferenziata e di questo 15 per cento il 30 per cento vari inevitabilmente al recupero energetico e la parte residua che quindi il 10 per cento viene conferito in discarica tutto quindi sostanzialmente in linea con gli obiettivi attendere che ci siamo dati come ci siamo arrivati con un lavoro che parte da lontano parlo inizio degli anni 2000 un forte senso di responsabilità delle amministrazioni locali che hanno avuto la capacità di interloquire con gli attori diciamo anche di questi cambiamenti che sono poi le multiutility perché sono le aziende del territorio più vicine al territorio ed è tanta formazione fatta sul sui cittadini e che ha fatto maturare anche una coscienza civica di un certo tipo quindi direi che abbiamo la fortuna di avere la produzione idroelettrica quindi sostanzialmente siamo ricchi di questa risorsa naturale che siamo costretti stati costretti anche a regimentare per e che oggi ci sta aiutando per esempio nel contrastare i cambiamenti climatici non dimentichiamo che quando c'è stato il bahia se non ci fossero state le dighe diciamo così che hanno consentito di prevenire e gestire la firma la piena del fiume adige probabilmente verona era sott'acqua e quant'altro quindi però anche qua la fortuna che un patrimonio che abbiamo avuto la capacità di gestire intelligentemente io penso che le multiutility in generale che sono azienda per cui di cui mi occupo siano una impostazione un attore fondamentale straordinario per dare le gambe al pnr perché molti degli obiettivi contenuti soprattutto quelli che riguardano transizione ecologica la resilienza delle reti preservare fondamentalmente le perdite sul ciclo idrico sono relative ad interventi sulle infrastrutture che di fatto vengono oggi gestite dalle multiutility quindi se si riuscisse se si riesce a semplificare anche gli diciamo così burocratici amministrativi sono convinto che i talk questo che una scusa al ministro cosa chiederebbe cioè semplificazioni burocrazia come siamo messi perché sia un paese complicato sì assolutamente sì noi qui in trentino abbiamo la grande fortuna di essere una provincia autonoma di essere molto prossimi diciamo così e lo dice perché il paesone montando lo direbbe lo stesso no no no no non lo dico perché così e quindi c'è veramente oltre che comunanza anche molto a vicinanza di interessi la catena cortissima e per quello che parlavo anche di responsabilità dell'amministrazione locale sicuramente la semplificazione degli iter burocratici è fondamentale è il vero ostacolo il ministro prima ha detto che le risorse che ci vengono messe a disposizione con dall'europa sono solo un booster e poi dobbiamo guidare ed è vero i soldi ci sono però bisogna avere la possibilità di investirli tema delle energie rinnovabili è un tema un po più delicato diverso però porto come esempio adesso c'è tutto questo programma sull'efficientamento degli edifici per esempio no che tra le altre cose è super incentivato si fa fatica a mandare anche super bloccato la terna anche super bloccato perché sarà sazia per fare un accesso agli atti e verificare la conformità urbanistica ai comuni ti chiede tre mesi quando va bene qui che siamo efficienti fuori dal trentino magari anche cinque sei mesi quindi questi sono tutti ostacoli che impediscono anche laddove ci sia la visione le idee i soldi di mitra terra ai progetti andrea ghiselli è molto importante noi il pnr per quello che riguarda le energie rinnovabili mi pare che le opportunità non manchino per chi come voi è il desiderio di investire anche su territori che riscoprono per esempio un'altra possibilità di declinare in modo diverso l'agricoltura la campagna certo il pnr di fatto introduce come dire importanti supporti una visione nuova noantri duce il concetto di agorà fotovoltaico avrò suonare quindi che sono rappresentano delle importanti come dire innovazioni anche per il superamento un po di dire punti di visti biologici no guarda fotovoltaico è come dire un ambito dove ecco la collaborazione tra istituti territorio e imprese si può fare moltissimo soprattutto perché rende disponibile e rende possibile come dire la realizzazione su piani diversi di due attività la produzione di energia elettrica e la coltivazione cioè il funzionamento il settore primario e fondamentale la tecnologia e per questo molto importante anche come dire italia che dal pnr r di complementarietà tra iniziative tecnologiche quindi trasformazione digitale ed alla formazione punto ecologica l'aspetto tecnologica digitale fondamentale no perché di fatto la rivoluzione all'introduzione del fotovoltaico all'interno del dell'attività agricola frode o poco far leva appunto su delle strutture che sono più elevate rispetto a quelle standard 34 metri d'altezza che si muovono con il sole quindi generarono ombreggiamento in modo molto basso terra e poi prendono come dire luce e sole per tutte le facciate quindi aumentando notevolmente la produttività come dire degli impianti non rendendo quindi impossibile anzi rendendo possibile con con pochissima fatica e fastidio l'attività agricola diciamo così tradizionale peraltro dire ve ricadute anche per il territorio sono importante perché siamo fotovoltaico è una modalità di produzione democratica vicino al territorio distribuita quindi l'agricoltura ne un beneficio c'è un sostegno al reddito alcuni terreni marginali possono essere utilizzati e riutilizzati e anche l'attività fotovoltaica un vantaggio no perché le dita agricola oltre a custodire gli impianti anche dei vantaggi interi manutenzione del verde piuttosto che delle efficienze tecnologiche derivano dalla compresenza e ovvio che l'agricoltura è un'agricoltura che che viene abilitata dalla tecnologia viene abilitata anche con sistemi e nuovi nodi distribuzione della dell'acqua dei concini e per ridurre anche notevolmente le l'impronta idrica noi abbiamo l'esperienza sui nostri sui nostri impianti che che vedono la compresenza e attività agricola e fotovoltaiche un impronta idrica di un certo rispetto a quella tradizionale quindi notevolissimo notevolissimo risparmio di acqua euro perché cultura che dal punto di vista come dire organolettiche sono sostanzialmente corrispondenti a quelle che vediamo in campo aperto quindi esiste esiste con i reds è comunque una serie iniziative concretamente pnr ovviamente come diceva giustamente il ministro è un punto di partenza superandolo posizioni ideologiche e con la juve l'ausilio della tecnologia si può accidente intendere come è compatibile e coerenti uno sviluppo agricolo e lo sviluppo delle rinnovabili ma un'azienda come la sua fa fatica con gli iter amministrativi visto che qui abbiamo un sindaco che sta per parlare è un ministro come siamo messi ma allora noi siamo presenti sono presenti in italia e all'estero non ne abbiamo solo il primo operatore sono qui operatori italiani abbiamo quasi un giga e giga latte di lì che basta installarlo e sempre esempio in spagna quindi abbiamo come dire un po un po di elementi di paragone intere di velocità certezza del leader devo dire che sebbene bisogna riconoscerlo con il decreto semplificazioni ma anche col dl attualmente in esame alla camera come dire i miglioramenti anche sostanziali al processo sono uno dei problemi tipicamente italiani di chi fa business in questo settore appunto il tempi la burocrazia ma soprattutto l'incertezza del processo c'è una nuova ricerca molto interessante della città futura che li sostanzialmente che i costi indotti da diciamo dal sistema o comunque sull'attività di sviluppo italiani sono circa due volte e mezzo superiore rispetto a quelli europei quindi sicuramente voglio dire il tema come viene chiamato con un inglesismo per meeting cioè quello di autorizzazione è un tema molto importante ma oltre che di tempi a me bisogna parlare anche di costi e di certezza del processo c'è ora 1 quando fa un investimento a fare un investimento sono rinnovabile sa quando parte non sa se e quando se non lo sa se e quando arriva e questo rappresenta un incertezza molto importante e molto molto disincentivante e poi porta spesso ad avere poi delle soluzioni tecnologiche di una volta implementate sono un po un po da parte no non completamente adeguata e con una cosa volevo chiederle anche su costi e benefici perché spesso non abbiamo le idee chiare sulle energie rinnovabili dove iniziano finiscono i costi dove inizia non finiscono i benefici certo si segue questo fa anche qua trovo assolutamente con quello che diceva ministro 5 di ideologia e allora lo faccio due esempi peraltro citando quindi la politecnico di milano che l'istituzione illustrissima che stiamo facendo peraltro un esempio iperbolico dal momento che ipotizza è tutto come dire il piano nazionale energetico venga fatto con impianti a terra anche nelle bozze di fare tutto tutto tutto il questa transizione energetica con impianti a terra sarebbe utilizzato fatico lo 0,34 per cento del terreno non disponibile in italia che che voglio dire è una cifra che oggettivamente molto bassa e che peraltro è stimata per accesso perché evidentemente il impianti a terra come dicevo attraverso lavoro fotovoltaico ma anche attraverso altre modalità sono sono impianti che ripeto sarebbero legati all'attuazione e risibile molto molto piccolo dello sviluppo quindi questo voglio dire apportare razionalità nella discussione superare ideologie guardare effettivamente con le finalità peraltro dell'investimento che lo ricordo sono di decarbonizzazione cioè l'obiettivo è produrre energia che non produce gas climalteranti quindi è diciamo una produzione per altrove nick che va a favore dell'ambiente supporta da e quindi un altro elemento molto come dire oggetto adesso della discussione è l'ala estrema focalizzazione sul futuro in un prossimo peraltro si parla moltissimo di idrogeno è un tema fondamentale è un tema su cui stiamo ponendo adesso le basi per il futuro di mente mente dove questo vettore avrà un ruolo ripete importanti ricordo che però l'idrogeno vettore idrogeno richiede energia per essere utilizzato il prodotto è l'energia all'energia che quanto possibile essere prodotta attraverso le fonti rinnovabili quindi importante portare come dire la discussione su un presente su elementi non visivi una discussione con quindi dialogo tra territori istituzioni e imprese dove ad esempio diciamo che un beneficio che si otterrebbe immediatamente grazie alla derivata tecnologica che descrivevo la parità anche di terreno è il potenziamento degli impianti attuali senza consumo incrementale quella discussione sul quello che viene chiamato tecnicamente revamping il repowering impianti fotovoltaici discussione che non ho sentito tanto non è in attualità però rappresenterebbe quindi un importante completissimo passo presente un prossimo per raggiungere come dire una cosa parte 20 30 per cento di dire piano nazionale energetico italiano grazie a tor ghiselli sindaco franco ianeselli una domanda che è fatta all'ex candidato ianeselli che aveva promesso la città più verde e più attenzione una mobilità diversa e una domanda al sindaco ianeselli per capire per esempio se la burocrazia il legame fra pubblico e privato consentono tutto questo il ruolo dei territori si poi devo dirti che non ho potuto fare a meno di notare la tua cravatta che immagino hai scelto un colore dell'attuale ma che è fondamentale per la transizione fondamentale no quello che c'è da dire suv coi trentini è che ci siamo presi per tempo come ricordava di alessandri quindi non c'è la questione del nuovo sindaco per la transizione ecologica anche perchè a noi piace organizzare organizzarci per cui dal 2014 se questo patto dei sindaci c'è un piano di azione per l'energia sostenibile ed è quello che il trentino trento ha fatto e sta facendo e quindi si tratta di lavorare sul monitoraggio agire su delle azioni e anche perché no c'è un nodo globale e i pettini vengono sul territorio quello che io credo che però sia il punto in questo momento per una città che certo è più sostenibile piantando degli alberi è più sostenibile con la bicicletta elettrica con tutte queste cose però dirci ed è quello su cui io mi sto confrontando anche pensando chi è fuori è manifesta che nella transizione ecologica ci sono anche delle opere no perché se noi diciamo che la questione è piantare più alberi nel parco di goccia d'oro bene siamo tutti contenti e siamo tutti convinti che sia una cosa da fare se diciamo che ora che c'è la pedalata assistita non abbiamo più solo le ciclabili di fondovalle ma possiamo raggiungere anche la collina di questa città ci pelago tendenzialmente siamo tutti d'accordo se parliamo di monopattini elettrici c'è qualche discussione in più a noi trentini io ho passato la mia mattina in un ai casoni che sono una zona dove abitano 500 persone un grande condominio a guardare i rifiuti della raccolta differenziata e noi trentini ci indigniamo ma una cosa che nel resto d'italia si sarebbero messi a ridere per come andavamo a controllare se in ogni sacco c'era effettivamente la raccolta differenziata il punto però per trento per la città ma penso per l'italia è il pnr nel pnr per la città di trento c'è la circonvallazione ferroviaria significa nei prossimi dal 2026 fare una galleria di 10 km che passa sotto la collina est e devia i treni merci e passeggeri e quando questo sarà fatto ci sarà una stazione temporanea e poi si lavorerà per l'interramento della linea storica quindi si libererà tutto l'areale ferroviario con una possibilità dissi di piantumazione quello che vogliamo noi abbiamo un autostrada che è una meta autostrade la nostra 22 sono anni che mette da parte dei soldi per fare la ferrovia e per entrare nel corridoio scandinavo mediterraneo il punto è che quello che per me è una grande opera di transizione ecologica per chi contesta fuori ed è bello che contesta in questa maniera meno bello come questa mattina aver trovato alcune cose sotto casa mia perché non è simpatico a dare l'idea che sappiamo dove abiti beh noi però dobbiamo convincere queste persone perché per me questa per noi è una grandissima occasione di spostamento di merci dalla gomma alla rotaia è un'occasione di libertà per la città però io capisco che c'è una parte di opinione pubblica che dice sì come un'opera ed è una grande opera chi è per la transizione ecologica se credi non opera sta facendo greenwashing io penso che su questo sarà un'alleanza fortissima tra livello europeo tra livello nazionale e il pnr funziona se tutti i livelli ci mettono la faccia noi ci stiamo mettendo la faccia perché ci crediamo tantissimo ci potrebbero anche essere casi nel quale un sindaco un presidente di provincia dice in definitiva ce lo siamo trovati scritto in qualche maniera si farà è più una cosa di rfi che nostra ecco credo che il punto sia lavorare molto sul dibattito pubblico convincere dirci qual è la direzione è però tenere assieme il punto della transizione ecologica e delle opere che aiutano la transizione ecologica se no penso che non facciamo grandi passi avanti sindaco c'è un po rischio di dare una pennellata di verde su tutto e risolverla così come dire un po di estetiche un po di narrazione magari non tanti fatti concreti c'è il rischio delle etichette a rischio dell'etichetta transizione ecologica me ne rendo conto c'è rischio dell'etichetta rigenerazione urbana perché rigenerazione urbana c'è dentro di tutto c'è il rischio dell'etichetta smart city però c'è anche il rischio di non voler costruire alcunché per paura di non di non scegliere di non decidere ecco poi sulla questione paese burocrazia penso che uno dei primi dibattiti del festival è stato sulla corruzione anche sul ruolo della nostra utorità contro la corruzione io vi dico solo questo sono andato all'altro giorno a fare un incontro all'asilo comunale dove c'è il mio bambino con mia moglie a fare l'incontro con le maestre dell'asilo io non so perché non c'era peso poco di pedagogico c'era il manuale dell'anticorruzione di 160 pagine in un asilo nido allora gli dici che c'è probabilmente un sistema che implode su se stesso no se si pensa che la cosa devo fare cari bambini vendere cibo ministro cigolare una domanda al professore anche ricercatore l'innovatore che rapporto aveva le in precedenza con i ministeri riusciva in qualche modo ad arrivare al traguardo quando portava avanti sui grandi progetti dai luoghi diversi nei quali ha operato io ho avuto a che fare prevalentemente con il ministero della ricerca e poi come come istituto italiano di tecnologia con il ministero delle finanze che il nostro ministero vigilante i rapporti erano molto trasparenti si portavano i risultati ogni anno e e poi diciamo si riferiva al ministero vigilante quello che c'era da riferire su richiesta soffro molto burocrazia come concetto quella inutile non quella cosa utile che per carità protegge il paese però diciamo nella mia attività di scienziato i rapporti con i ministeri sono sempre stati i rapporti che siano da scienziato col ministero vigilante non è che io abbia possa segnalare delle particolari patologie insomma devo dire che abbiamo fatto anche lavori impegnativi in tempi rapidi ricordo che quando è nato l'istituto il canale di tecnologia noi abbiamo fatto in 36 mesi la da diciamo dal giorno 1 a al 36esimo mese delle infrastrutture tutte con appalti pubblici eccetera senza ma è vero ricorso è andato tutto diciamo nei tempi corretti senza mai problemi e chiaro che si si si può essere più veloci devo dire che non era tanto per la ricerca quanto in generale mi lascio a quello che diceva adesso il sindaco su questa simpatica storiella della dell'asilo nido c'è una ipertrofia del modello diciamo legale in cui spesso diciamo la forma e soprattutto tutte quelle con le situazioni quelle che gli schermi di contorno che devono proteggere la corruzione della legalità ecc per carità siamo tutti d'accordo che sia necessari però siamo sovente rimane solo quello cioè sembra che risultato è l'obiettivo fondamentale passi quasi in secondo piano rispetto al contenitore nell'ambito del quale tutto si deve svolgere questa è una cosa che va corretta soprattutto adesso che col piano nazionale della ricerca abbiamo fatto un patto come paese con l'europa e l'europa ci fa sostanzialmente ci d'aiuto in qualche maniera noi abbiamo promesso di costruire un edificio che è la transizione e come sapete quando si si promette di postiglione edifici si prende un mutuo bisogna se il punto nell'operazione nell'esecuzione e allora qui alcune patologie dai per torre burocratica un po vanno vanno tenute sotto controllo secondo me il lavoro che è stato fatto in questi in queste settimane di semplificazione va nella nella giusta direzione con il massimo organismo e con massimo pragmatismo non si può pensare di cancellare decenni di norme di ligne di norme sovrapposte in maniera molto complessa per decenni non si può cancellare poche settimane però è stato fatto intanto lavoro importante per per i fini del piano credo che ci sia comunque da fare molto lavoro saranno loro che al di là della transizione ecologica digitale sono loro che toccherà a questo paese in futuro per molto tempo se vorrà recuperare certi gap perché è evidente che questo è uno degli elementi ostativo degli elementi di abitanti che abbiamo non c'è non c'è dubbio su questo ministro c'è un problema giustizia sociale rispetto a queste accelerazioni l'altra cosa che le chiedo visto che il titolo nel nostro incontro e transizione giusta i territori c'è anche la transizione ingiusta cioè quella che ci fa prendere una strada sbagliata per citare anche le strade di cui ha parlato poco fa la professoressa bosetti sì purtroppo dobbiamo questa questa cosa e bene a livello globale a livello locale anche c'è a livello nazionale nei diversi paesi ci sono delle ingiustizie io voglio ricordare che diciamo il logo il punto di partenza è al the planet al tipico just say no quindi pianete in salute persone in salute società più giusta società giusta questo è il logo a cui tutte le transizioni si stanno in qualche modo ispirando a livello globale ci sono tali differenze fra i paesi che dovranno tutti contribuire alla transizione alla decarbonizzazione per esempio che viene da chiedersi come sarà possibile per un'europa che ha un pil pro capite molto elevato livello culturale e sociale molto elevato riuscire in 30 anni ad abbattere il suo 9 per cento di contributo al gas serra globali che tutto sommato piccolo e per far questo noi ci mettiamo trilioni non proprio per gli open brindisi a mille miliardi ci sono 700 e rotti per la next generation new quindi il continente più avanzato con ovviamente il livello sociale mediamente più elevato ci sta facendo uno sforzo enorme per cancellare il suo 9 per cento di contributo alla cala gas serra ma anche in operanti nel 2050 come faranno gli altri paesi che sono invece in cerca disperata di una via di crescita a fare lo stesso con questa è chiaramente una è un problema di partenze diverse in cui la giustizia è difficile da ottenere non possiamo chiedere a paesi in via di sviluppo con centinaia di milioni di abitanti di fare i sacrifici che stiamo facendo noi perché non hanno nemmeno sistema produttivo le risorse per farlo quindi vanno aiutati questo è certamente un punto fondamentale in cui nessuno deve essere lasciato indietro soprattutto se gli chiediamo di fare dei sacrifici interesse comune a livello nazionale sapete meglio di me ci sono comportamenti in realtà diverse prima parlavate molto correttamente del del record della provincia trentina in materia di endo western come mia circolare noi sappiamo che c'è un obiettivo 65 10 25 no si deve tendere ad avere 65 per cento di riciclate al massimo 10 per cento in discarica con la progressiva scomparsa delle discariche e 25 per cento umido che poi a sua volta può diventare compost l'energia insomma questo gas poi questo siamo enorme gionata che i canti bene ci sono regioni in cui nel nostro paese che sono già avanti io sono prossimo avanti questi risultati e siamo all'avanguardia mondiale ce ne sono altre come sapete i rifiuti vengono portati via con i camion ogni giorno e allora anche qui come si fa ad avere una base di come dire un obiettivo comune un metodo un atleta del comune 6 punti di partenza sono così diversi è evidente che non si può parlare di null'altro che differenziata di altissimo livello nelle regioni che sono avanti in altre regioni dove il problema come sapete che assomigli legalità e altre cose bisogna fare un lavoro diciamo di recupero molto importante molto complesso si presta a diversi aggiusti la verità che dobbiamo in diversi luoghi specializzare la strategia cercare di recuperare il gap altrimenti non arriveremo mai ad avere un livello medio elevato ciò nonostante l'italia se la cava molto bene ricordiamo che l'italia globalmente nell'economia circolare eccetera ma ha una posizione di assoluto rilievo a livello mondiale però si può fare molto meglio questo la giustizia sta anche nel riuscire a recuperare certi gap in maniera rapida ministro e parlava di contributi ci sono le risorse necessarie per farcela allora l'iniezione finanziaria che fatto dal di plan è un inizio né senza precedenti io faccio presente che solo sulla parte diciamo di transizione ecologica si parla di una settantina di miliardi in 5 anni per essere molto chiaro sono 40 milioni al giorno da spendere insomma credo che questo numero faccia capire a tutti la portata dell'impresa anche dal punto di vista della sua organizzazione del diciamo del cronoprogramma del del management del progetto però non è solo che siano i soldi tra i soldi sono una condizione a questi livelli necessaria ma non sufficiente qui c'è una questione di di avere una visione di lungo termine e soprattutto di scandire bene le priorità che è capire che non necessariamente una soluzione va bene a tutti possono esserci addirittura soluzioni differenziate a seconda del punto di partenza non dimentichiamoci che faremo che l'accelerazione di 5 anni e poi avremo altri 25 no per per fare quello che la comunità internazionale vuole che noi dobbiamo lasciare dopo i primi anni dopo questi primi anni una macchina pilotabile come dicevo prima con le leve i comandi processi i piloti che siano in grado di poter di poterla condurre questo guardate molto più complesso di quello che si possa pensare servono regole chiare sicuramente una giustizia chiara e all'abilità un'iniziativa chiaro regole chiare e burocrazia gilet servono ovviamente le infrastrutture perché vi posso garantire che ci sogniamo qualunque tipo di transizione sono infrastrutture amo non è solo una questione fare ponti e ferrovie e di spostare la terra rotaia il traffico questione di metterle portanti digitali di mettere di fare cloud nazionali di avere la sufficiente produzione di energia rinnovabile per poi fare quello che abbiamo detto inutile che ora è critico la mobilità se poi cristallo produco a carbone no parlo di idrogeno e poi idrogeno all'ora comprare dall'altra parte o lo producono con tecniche con tecnologie che sono assolutamente non verdi quindi dobbiamo infrastrutturare l'infrastruttura anche questa richiede pianificazione sacrificio e poi scusatemi non si è parlato oggi ma secondo invece il punto fondamentale sì va bene che i giovani a dicono che il futuro è loro diritto io sono padre di tre figli non posso essere il futuro diritto di tutto non solo dei giovani allora noi dobbiamo essere molto chiari che sui giovani che bisogna cominciare a investire sono le scuole che devono cominciare a investire io francamente temo un po la contestazione di chi si informa su internet dove paradossalmente a fare la voce grossa sono quelli sono i leoni da tastiera no cioè qui bisogna fare un bisogna fare una controinformazione vera la deve fare la scuola il pubblico devono fare anche i mass media c'è qui bisogna spiegare le cose come sono che non sono così semplici come vengono dette purtroppo questi sono sistemi altamente complessi non c'è una soluzione semplice come sentiamo dire da chi strilla perché se fosse stata così semplice vi garantisco che qualcuno l'avrebbe già fatta questi sono problemi tridimensionali che hanno che toccano la giustizia sociale il lavoro io non ne posso più di sentire demonizzare industria come secondo se fosse il demonio ma quelli che demonizzano l'industria qualcuno di questi avrà un padre una madre che lavora in un'azienda allora chiudiamo tutte le aziende così non imponiamo e poi dopo però vediamo allora il concetto della transizione è proprio quello di riuscire a passare da un'economia che è cresciuta contro il pianeta sfruttando il pianeta ad un'economia che cresce per il pianeta ed è vero chi dice che diciamo la transizione deve portare a tanti lavori nuovi che l'economia verde e nell'economia migliore però non ci arriviamo in maniera digitale non esiste l'interruttore che io lo spingo e cambia tutto parole che non si possono pronunciare come gas secondo me invece vanno pronunciate perché non è pensabile chiudere i grassi in un giorno non è pensabile dire che certe cose non si devono fare per che sporcano noi dobbiamo avere la correttezza di dire che ci sono dei frutti bassi nell'albero che vanno presi subito i falli famosi laurent di influenza a non è chiaro che io devo togliere subito il carbone perché inquina di più in un processo di transizione però io non posso passare dal carbone al idrogeno verde in un giorno devo creare delle condizioni infrastrutturali tecnologiche tra l'altro anche di offerte di domanda perché se oggi avessi tutto l'idrogeno verde regalato dei marziani non avrai le macchine che ci vanno a idrogeno quindi devo far crescere il mercato della domanda del mercato dell'offerta in parallelo questo vuol dire infrastrutturare il paese vuol dire anche cambiare il modello produttivo il modello industriale ma dobbiamo farlo in maniera sostenibile la sostenibilità anche garantire il lavoro io lo trovo molto veramente quasi offensivo sentir dire che queste cose sono contro l'ecologia l'ecologia è fondamentale ovviamente l'ecologia e sull'ambiente ma anche c'è anche l'ecologia dell'essere umano ecologia della mente cioè noi dobbiamo consentire alle persone cittadini di vivere non possiamo pensare di fare una transizione a colpi di scure io lo so che sembra un discorso poco politico però purtroppo la realtà è questa che bisognerebbe tutti collaborare per rendere la transizione più efficace e più rapida possibile invece fare gli scontri ideologici rende la transizione più lenta e più dolorosa quindi risultato sarà che pagheranno le persone e anche ambiente mi auguro che questa cosa con lui con l'aiuto delle scuole con la formazione ai giovani anche i ragazzini generi delle diciamo delle generazioni future un po più consapevoli un po più elastiche soprattutto più informate della complessità di questi problemi grazie grazie ministro del resto lei non è un politico non ci aspettavamo da lei un riferimento politico ma semmai un ragionamento politico scientifico chiamiamolo così professoressa bosetti fate la vostra parte c'è mi sente perché vedo che sono un gesto strana mi sente professoressa e mi permettevo di dire una cosa prima che mi fosse la domanda per la console a dire che c'è stato un bellissimo programma che iniziato credo due anni fa lanciata anche dal ministero dell'ambiente in tutte le scuole d'italia sperimentale l'insegnamento dell'educazione ambientale dei colleghi un boccone stanno studiando aver fatto dei dei server le famiglie gli studenti prima e adesso vogliono ripetere gli stessi studi dopo proprio per capire l'efficacia secondo non è una cosa importante sarebbe quella di non sopportare come dicevo il ministro insegnamento nelle scuole aumentarlo a tutti a tutti gli a tutti gli stati un insegnamento ma anche studiare in modo scientifico le implicazioni sia raggiungiamo lo scopo riusciamo effettivamente cambiare i cittadini in questo modo o dobbiamo pensare un altro corso quindi un sistema tipo grano mais con ciò attraverso anche con queste politiche potrebbe permetterci di capire se stiamo raggiungendo lo scopo finale che è quello giustamente di capire la complessità del problema mi taccio semplice direi di fatto era questa la domanda perché mi interessava il ruolo di un'università come la sua in un contesto come quello di cui stiamo parlando e aggiungo visto che sta emergendo che l'italia ha fatto abbastanza bene i compiti a casa così come il trentino la domanda è lei che osserva anche tutto il resto del pianeta chi è che potremmo copiare e chi invece non dobbiamo proprio imitare sicuramente ci siamo chiesti se è anche livello per esempio per nominare la solita america insegna educazione ambientale nelle scuole tra dirette dal sistema il sistema di educazione stati uniti a questo grave problema che tutti conosciamo di disparità enormi quindi quando arrivano colleghi dall'america lavorare in bocconi mettono lì i propri figli nelle scuole si lamentano il fatto che c'è troppa poca educazione ambientale ma perché loro vengono da scuole fantastiche per i loro figli in america mentre io credo che l'educazione media sui temi ambientali in america sia molto più bassa quindi noi facciamo un ottimo livello nel formare lo studente medio parlo di elementari e scuole medie io penso che quando quando parliamo un tema che secondo me mi è molto chiaro e cerco di su cui ciò che lavorare molto con gli studenti che si iscrivono all'università come la bocconi e quindi uno potrebbe pensare poco interessati al tema della distribuzione è proprio il nes di cui stiamo parlando tra il tema ambientale e quella della giustizia sociale in realtà sono connessi da tantissimi punti di vista sono connessi perché tipicamente danni ambientali colpiscono di più le persone i ceti sociali meno abbienti e quindi riducendo l'impatto ambientale per esempio anche l'inquinamento locale finora abbiamo parlato di gas climalteranti ma se si chiudono centrale carbone si rifiuta si limitano tantissimi problemi di inquinamento locale che se vogliamo ancora più importante nell'ora e nel qui quindi di questo tema della distribuzione dei danni il tema dell'occupazione che come veniva evidenziato la transizione una volta che avremo fatto la transizione ci saranno soltanto lavori verdi e via discorrendo ci sono già alcuni studi che dicono che in effetti l'effetto sul sull'occupazione è un effetto positivo però ovviamente la fase di transizione richiede tantissimi investimenti perché far cambiare lavoro a una persona non è facile come sembra non è che tutto ti viene richiesto e diventare una persona che non lavora più in imprese brown e diventa invece inizia l'avranno impresa verde è la cosa più bella del mondo e perché siamo degli esseri umani quali cambiamento non piace né abbiamo passato già prima neanche nel campo del lavoro e quindi la transizione significa anche adattare fare degli investimenti per aiutare questa transizione che va contro alcuni nostri principi di base psicologici e cioè che il cambiamento non è una cosa che ci piace e infine il tema della redistribuzione associato a le politiche climatiche è venuto fuori in modo molto molto importante con il movimento ad esempio 5 stelle disk 7 graf per il momento dei gilet gialli in francia questo movimento che era partita diciamo ad una politica che prevedeva alzare la pasta l'accisa sul combustibile per le automobili ha creato quello che è che poi è successo in realtà non è inerente in sé ha una tassa ambientale il fatto di colpire più poveri perché hanno posto ambientale crea un introito nelle casse dello stato che può essere ridistribuito quindi l'altro grande tema è bisogno di svincolare dei problemi possiamo fare delle scelte distributive possiamo fare delle scelte ambientali non fingiamo che luna necessariamente i picchi qualcosa per l'altra noi possiamo decidere di fare una transizione giusta o ingiusta e dobbiamo sederci un modo trasparente a decidere che le vogliono fare giuste quindi cosa questo comporti per un mero strumento in sé ad esempio la pasta ambientale che è di per sé ingiusto socialmente o giusto socialmente quindi i due primi due temi manos correlati e infine a livello internazionale il tema della giustizia internazionale anche lì e possiamo in qualche modo scorrerà perché l'abbattimento marginale cioè quanto costa ridurre un'unità di emissioni oggi in italia rispetto che in un paese in via di sviluppo è molto più elevato il costo qui è chiaramente marginalmente molto più elevato perché ci sono molti più loreni e in altri paesi i paesi in via di sviluppo in alcuni casi addirittura devono ancora costruire infrastrutture qui non solo devi lasciarle da parte ma devi costruire da zero quindi anche lì in qualche modo il problema del dove accade all'abbattimento e chi paga può essere in qualche modo scorrelato e quindi la discussione a livello internazionale è adesso quello appunto di non solo dove verrà l'abbattimento ma anche chi se ne chi se ne prende costi però le due espulsioni non sono necessariamente devono avere lo stesso tempo ma non uno non implica l'altra anche in questo caso grazie presente delle sandri i territori che hanno un ruolo fondamentale in tutta questa partita però rischiano anche di avere gelosie fra l'uno e l'altro non di non uscire magari a collaborare di più il fisco anche ai territori limitrofi a territori più lontani c'è l'italia e una in questa partita ci sono tante piccole sfide territoriali con eccellenze da una parte e dall'altra qualcuno che frena ma allora i territori secondo me è chiaro che poi possono esserci un po di gelosia e via dicendo ma in realtà hanno se vogliono la capacità di collaborare cuperare noi abbiamo relazioni però città o quello dei rifiuti con un esempio che ha in veneto una società che si chiama contadina che il numero uno in italia proprio in materia di riciclaggio quindi c'è la capacità la possibilità di collaborare e bisogna probabilmente collaborare io penso mi ha colpito molto quello che ha detto il ministro penso che della dimensione sociale fondamentalmente che penso sia il vero tema che verrà fuori c'è una cosa di cui vi occupate non da oggi tra l'altro consiglio ok a livello aziendale chiaramente noi ci occupiamo perché essendo un'azienda sul territorio siamo particolarmente sensibili e in qualche modo diciamo così riversiamo parte dei nostri delle nostre entrate a favore di iniziative sul territorio no ma io parlavo di una dimensione sociale cioè questa accelerazione che sicuramente queste grosse risorse che verranno messe sul territorio sono molto sono molto fiducioso che la visione ci sia è anche la capacità manageriale diciamo così di coordinare questi interventi però sicuramente se da una parte funzionano sono un'opportunità strepitosa per che creeranno opportunità di lavoro investimenti dall'altra parte rischiano di creare proprio perché così accelerata una forte discontinuità in un momento in cui non dimentichiamoci che siamo riuscita non siamo ancora usciti insomma no da una fase meno geria emergenziale e i cui effetti economici ancora non conosciamo fondamentalmente e quindi c'è lei prima parlava di transizione sociale e il rischio è che come conseguenza diciamo così di questo periodo vengono messi discussioni fondamentalmente i mestieri i modelli di business modelli di consumo che vanno ad impattare non sto parlando solo del classico bar aperto chiuso è stato parlando proprio di attività che rischiano di sparire e quindi la vera sfida prima cioè quando si discuteva di trovare l'equilibrio tra il ciò che va fatto il compromesso che deve essere trovato perché comunque pur avendo i salti tecnologici non ci possono fare quindi ci sono delle transizioni per arrivare al verde però poi c'è una fortissima transizione sociale che va gestita con molta cura non so se risposta alla sua domanda però era un esposto poi abbiamo pochissimo tempo dottor ghiselli lei chiede la professoressa bosetti di sfornare giovani pronti per nuovi lavori che sta costruendo o po viceversa dirle approfittare del feste dell'economia per dirle noi non abbiamo bisogno di universitari ma noi abbiamo bisogno abbiamo bisogno di universitari ma anche persone sicuramente che operativamente gestiscono i nostri impianti quindi sicuramente da una parte abbiamo bisogno di come dire di architetti technology e che sono in grado dunque di sviluppare con dei progetti come dicevo come cercavo di raccontare appunto di viagra fotovoltaico piuttosto che di miglioramento prestazionale dei nostri impianti piuttosto che architetti in gradi individuare le soluzioni che dal punto di vista paesaggistico e strutturale non meno impatto appunto sul territorio dall'altra parte conto che abbiamo poi diverse collaborazione con scuole e istituti abbiamo bisogno di soggetti che sul territorio aiutano ci aiutano a gestire i nostri impianti che ha bisogno anche di gli agronomi nel senso che la nuova la nuova agricoltura richiede capacità agronomiche differente con i vari collaboriamo da quasi dieci anni con con un'azienda agricola che da due generazioni fa appunto della sua attività fa appunto l'attività agricola un'attività come dire fondamentale appunto del familiare punto della de mento familiare che diciamo sempre di più utilizza e si è specializzata nell'applicazione della tecnologia agricoltura quindi sono agricoltori nuovi molto evoluti che che sono in grado di monitorare conoscono perfettamente il cultivar le caratteristiche appunto dei prodotti della terra ma anche del delle piante e del contesto in cui devono vivere allo stesso modo quindi sono in grado di comprendere come la tecnologia abilità una migliore coltivazione dei prodotti con caratteristiche organolettiche superiori e quindi diciamo che dell'università in genere la scuola la formazione al ruolo fondamentale nel creare nuovi profili tecnici e nuove professionalità tra tecnologia e tra nuovo e vecchio tra settore primario il nuovo punto settore di produzione energia elettrica e quindi è fondamentale il rapporto il colloquio con con gli istituti e le strutture appunto per per sviluppare questi profili sindaco un comune può aiutare l'economia locale nella transizione la può prendere per mano la può trascinare o agevolarla si può a stimolarla poi un'immagine che il problema quello di cui ha parlato il ministro di cui stiamo parlando è questo no che mentre io il mio amico philippe ci beviamo un caffè organi coinvolgerà penso alla città l'altro mio amico mauro per del posto di lavoro a spini di gardolo perché c'è la transizione allora la transizione giusta avrebbe a che fare molto con gli ammortizzatori sociali molto con le politiche attive io mi sono candidato a gennaio del 2020 quindi prima facevo sindacalista quindi da un anno e mezzo che non mi occupo più di politica attiva mi sembra di stare come quando il piccolo andavo da mia zia ogni tanto guardava una puntata di beautiful che succedeva che passavano i mesi cene guardarvi uno ogni sei mesi era sempre quella anche in questo festival iori sentito le stesse cose che sentiamo sono importanti le politiche attive nel pnr c.da centralità le politiche attive se non ce la facciamo anche io spero che al prossimo festival dell'economia guardo entro ci sia un passaggio ulteriore e politica attiva detto oggi qui a fase dell'economia significa valutazione delle politiche non è neanche fare la formazione guardare se spegniamo bene i soldi per fare la formazione a me pare la cosa centrale se vogliamo fare la formazione giusta perché appunto non passa da lavora in una fabbrica di carbone a fare l'agronomo in un secondo e non è neanche quello il tema e aggiungo anche che le politiche attive servono sempre perché quello che io porto della mia esperienza che se c'è un operaio che per 30 anni non riceve nessuna formazione anche se viene licenziato poi un po complicato dire e adesso ti tiri scopri perché è una cosa che va fatta continuativamente con metodo io credo che questo sia proprio centrale per il paese grazie sindaco abbiamo solo un minuto ministro le chiedo il titolo del prossimo festival faccio una provocazione su boeri è uscito però c'è ancora cipolletta allora volevo giocare ministro quale potrebbe essere la provocazione ecologico ambientale e di transizione per il prossimo festival il prossimo intende fra un anno immagino vero mi sento pronto va bene la sentiamo bene gli chiedevo se per prossimo intendeva promesso tra un anno tra un anno tra un paio farei semplicemente un'operazione faccia king andiamo a vedere cosa è successo in questi dodici mesi è la prima cosa che farei quante volte abbiamo installato quante cose sono state fatte persone prese avremo da da discutere molto e siccome abbiamo solo cinque anni il 20 per cento del tempo passato sarà già un buon indicatore della credibilità della nostra l'attuazione della nostra esecuzione potrebbe essere non c'è più tempo mi par di capire oppure abbiamo sotto bene il tempo che ministro siamo stati allora grazie a tutti voi grazie professoressa prego prego dicevo grazie ministro cingolani grazie professoressa bosetti grazie a massimo de alessandri grazie franco ianeselli grazie ad andrea ghiselli il festival continua buon pomeriggio
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