Tra finanza e sostenibilità matrimonio d’interesse
Incorpora video
Tra finanza e sostenibilità matrimonio d’interesse
I relatori, tra cui accademici, amministratori delegati e dirigenti di importanti aziende, analizzano l'impatto della regolamentazione europea (taxonomy, disclosure) sul settore finanziario e sulle strategie aziendali. Si discute di come la finanza sostenibile influenzi gli investimenti, la creazione di green bond, e l'integrazione di criteri ESG nelle decisioni aziendali, anche in settori come le infrastrutture e la mobilità.
Adesso sì. Buongiorno a tutti, io sono Vitaliano D'Angerio, sono giornalista del Sole 24 Ore, mi occupo di finanza sostenibile quindi mi hanno mandato qui per questo motivo immagino. Il titolo di questo convegno è appunto tra finanza e sostenibilità matrimonio di interesse, dalla mia sinistra Paolo Agnese Bongini ordinario di economia degli intermediari finanziari presso l'università di Milano Bicocca, buongiorno, Diego Cattoni amministratore delegato d'ostrata del Brennero, buongiorno dottor Cattoni, Maria Cristina Ferradini consigliere delegato fondazione Amplifon, buongiorno Maria Cristina, Claudia Parsani presidente di Borsedaliana, buongiorno e Katia Riva chief sustainability and transformation officer di Mundis, buongiorno. Allora abbiamo un'oretta circa 10 minuti a testa i relatori e parliamo di un tema molto molto interessante vediamo se c'è questo matrimonio di interesse o se è un matrimonio senza interesse ma non credo e parto subito con Paola Bongini lei è l'addoce della Bicocca e ci faccia un po' il quadro della situazione è obbligatorio e mal digerito da una delle due parti questo matrimonio e soprattutto visto quello che sta accadendo soprattutto dall'america in america siamo arrivati un po' al capolinea della sostenibilità e soprattutto di questa sigla ISG. Buon pomeriggio a tutti inizierei a dire che questo matrimonio sicuramente non è stato voluto dai due sposi quantomeno all'inizio ma è un matrimonio voluto da terzi e questi terzi sono la commissione europea, il parlamento europeo e a seguire banca centrale, autorità di vigilanza e regolamentazione come leba sulle banche l'esma sui mercati e l'eopa per le assicurazioni. Questo perché all'indomani dell'accordo di parigi sul clima del 2015 l'unione ha preso un impegno importante ambizioso che è quello di arrivare nel 2050 alla neutralità climatica che significa che dovremo avere un equilibrio tra le emissioni di gas serra generate dall'attività umana con quelle assorbite nello stesso periodo di tempo quantomeno compensate e tra l'altro abbiamo anche un obiettivo intermedio nel 2030 di una riduzione del 55% di queste emissioni di gas serra e poi nel 2020 abbiamo anche il new green deal che conferma ulteriormente questi impegni è chiaro sin dall'inizio quindi da quando si prende questo impegno che sono necessarie molte risorse molte risorse economiche che stimate all'epoca del tattorno ai 4-7 miliardi di dollari all'anno per un arco temporale di almeno 10 anni e oggi si sono rifatte queste stime sono aumentate come sempre quando si fanno delle stime nel futuro poi ci si trova ad avere dei costi superiori e che quindi il solo attore pubblico non era in grado di far fronte a questa volontà di arrivare appunto al 2050 con questo obiettivo centrale questo obiettivo importante è necessario riorientare i flussi finanziari e quindi portare il settore privato ad operare quindi a investire nella attività economica e sostenibile e da qui nasce il ruolo del sistema finanziario quindi si prende il sistema finanziario e si attribuisce questo ruolo importante di riorientare i flussi finanziari verso le attività economiche sostenibili attraverso due modalità deve farlo decarbonizzando il proprio portafoglio crediti e titoli e poi indirizzando maggiori investimenti verso quelle aziende questo quei progetti che sono appunto più sostenibili da un punto di vista ambientale o sociale è chiaro che sistema finanziario non lo fa a corregire comunque lo fa suo malgrado e lo fa anche perché la sua operato è più orientabile rispetto ad altri settori grazie all'intervento delle autorità di regolamentazione e vigilanza che non a caso sono accanto e operano accanto la commissione e il parlamento quindi si crea tutto un framework di regole che impongono al sistema finanziario banche quindi intermediari e mercati di rimodulare la propria ad esempio offerta ma anche i propri processi la propria organizzazione a partire dal 2018 abbiamo questo action plan della commissione europea che delinea un framework regolamentare e normativo che ci dà appunto un'indicazione di quella che deve essere la tutta la produzione normativa che abbiamo avuto da allora ma ancora adesso continua ad avere effetti troppo troppo si in continua evoluzione anche se possiamo classificarla in tre grandi pilastri una taxonomy regulation una disclosure regulation e poi tutta una serie di aspettative linee guida delle autorità di regolamentazione e vigilanza il primo pilastro quello che ho appunto detto taxonomia europea per gli investimenti sostenibili e un po' alla pietra miliare di questo percorso normativo perché definisce quello che possiamo considerare un linguaggio comune che si cerca di dare appunto l'unione per capire che cos'è un'attività economica sostenibile quindi una sorta di codice che serve per capire cosa è sostenibile e cosa no e anche per evitare poi fenomeni di da lì poi parte tutta il secondo pilastro che è quello che ho definito disclosure regulation che in realtà è una somma di tante regole regolamentazione regolamenti e direttive che di fatto impongono innanzitutto al sistema finanziario di essere più trasparente quindi più trasparente sui prodotti di investimento che offre quindi distinguere se sono cosiddetti i fondi brown quindi non hanno nessun obiettivo i sg piuttosto che fondi che hanno un obiettivo tra gli altri anche di centrare degli obiettivi ambientali sociali di buona governance e quindi definiamo la light green per distinguere quelli invece dove c'è un forte focus i sg che appunto sono i fondi dark green ma ancora abbiamo tutta una serie di regole che standard che vengono punti emanati per definire che cos'è un green bond e quindi sul mondo delle obbligazioni cos'è una obbligazione verde so che poi se ne parlerà se ulteriormente ma anche una serie di richieste agli intermediari di venire a chiedere ai clienti quindi vi sarà capitato in banca di andare a dover rispondere nuovamente al questionario mi feed in questo caso vi chiedono e ci chiedono le nostre preferenze in tema di sostenibilità quindi qual è la nostra aspettativa e quelle sono le nostre preferenze e una volta definito chiaro che l'offerta da parte degli intermediari deve essere coerente con queste preferenze si spera si spera ma insomma è un obbligo anzi è stato rivisto più volte inizialmente gli intermediari avevano costruito un questionario relativamente semplice ma poi è arrivata l'autorità dicendo no non ci va bene devi essere più puntuale nelle domande e quindi ulteriori costi di appunto compliance la normativa un altro pietra miliare di questo processo è la la direttiva che impone a tutte le imprese quindi adesso non è soltanto il sistema finanziario che deve intervenire ma tutte le imprese devono dichiarare la propria performance sostenibile all'interno di un bilancio che non sarà più nel futuro un bilancio separato tra bilancio tradizionale e il bilancio sociale ma avremo un bilancio integrato dove i due aspetti di performance ambientale sociale e la performance economico-finanziaria tradizionale dovranno essere in grado di parlarsi e questo diciamo nel tempo andrà a essere redatto non solo dalle banche grandi quotate le imprese grandi quotate ma anche le piccole e medie imprese quotate le grandi imprese non quotate le banche più più piccole le assicurazioni che fanno parte di gruppi quindi alla fine insomma è un matrimonio che è andato bene un matrimonio che alla fine è andato bene perché innanzitutto abbiamo uno sposo che ha investito tanto e quindi spera di trovare all'altare la sposa e speriamo di non lasciarlo da solo al tempo stesso diciamo che le imprese nel tempo hanno una maggiore consapevolezza e questo anche le piccole e medie imprese sembrano avere una maggiore consapevolezza dell'importanza degli impazzi economici del non fare di non considerare soprattutto gli aspetti ambientali sulla propria attività quindi abbiamo visto tutti il rischio fisico che cosa ci può portare abbiamo visto la luvia l'anno scorso quest'anno queste piogge torrenziali che in alcuni casi hanno creato dei danni importanti e questo ha un impatto immediatamente sulle imprese. Assolutamente. Chiudo dicendo che questa consapevolezza è presente nelle piccole e medie imprese quotate che abbiamo intervistato grazie ad una collaborazione tra la mia università e il sole 24 ore e ci hanno dato appunto abbiamo già siamo già al secondo rapporto quindi riusciamo a vedere un po' l'evoluzione da un anno con l'altro si vede un incremento di consapevolezza e lo notiamo vedendo come le policy regolamenti aziendali e l'affermazione del cda dell'importanza degli impatti ambientali sulla propria attività vede crescere questo indicatore un po meno bene sul governo della sostenibilità un po meno bene ancora sulla monitoraggio della sostenibilità ma vedremo nel prossimo. Colgo l'occasione per ringraziare le università di Bicocca per questa collaborazione per l'osservatorio sg sulle piccole e medie imprese quotate in borsa grazie professore Sabongini allora dottor Cattoni autobrennero quindi lei gioca in casa no? Sono fortunato. Allora insomma questo matrimonio voi lo vivete soprattutto tra la finanza e la mobilità no? Che è un aspetto e poi c'è anche il terzo protagonista che appunta alla sostenibilità c'è dunque questo convitato di pietra che appunto rispetto alle due dimensioni no finanza e mobilità ci spiega un po come si incastrano in autostrade brennero queste tre dimensioni finanza mobilità e sostenibilità. Bene io partirei dal primo aspetto che sembrerebbe quello più complicato dove sembra antitetico tra la sostenibilità e il mondo della mobilità o dell'infastruttura perché quando si pensa di infrastruttura cosa che viene in mente? Un viadotto quindi cemento si pensa all'asfalto quindi al catrame si pensa alle automobili quindi alla pollution l'inquinamento quindi diciamo sono aspetti dell'immaginario che sono molto distanti dalla sostenibilità invece ci sono dei casi concreti volevo portare l'esperienza anche di questa società del territorio di autobrennero dove qui c'è un matrimonio diciamo di interesse con forti sensibilità che non sono nate oggi ma che vengono dalla storia anche di questa società autobrennero cos'è? Autobrennero è una via di collegamento fra il mondo mediterraneo e la mitteleuropa lungo questa asse di questi 314 chilometri transita la maggior parte dell'import export italiano si collega principalmente il mondo produttivo italiano che ancora per valore aggiunto il secondo livello europeo con quello tedesco che è la famosa locomotiva anche se adesso in difficoltà ma rimane sempre un mondo potente qui transita una quantità impressionante oltre che di persone anche di merci tra l'altro giovedì ho visto il presidente del sole garrone che è presidente anche dell'erge questa società che è specializzata nelle energie rinnovabili mi ha sottolineato come transitando sull'autobrennero per venire a trento si è fermato ha guardato con attenzione la barriera fotovoltaica che c'è a rovaretto c'è un chilometro di questa barriera che è stata costruita 15 anni fa quindi non oggi quando questi temi sono attuali una barriera che permette cosa una qualità della vita migliore di chi abita vicino perché assorbe il rumore c'è questa produzione di energia rinnovabile che soddisfa circa 600 famiglie l'anno e poi c'è anche un altro elemento che è quello dell'estetica perché guardando l'ambiente circostante e la barriera fotovoltaica ma c'è il tema che si vede si può dire che è bella è bello ci sta nell'ambiente e questo mi rilancio anche quello che ho sentito dal cardinal ravasi nella sua esposizione all'apertura che proprio del tema covadis che ci raccontava di quali sono le stelle da seguire nel tema appunto di dove andiamo raccontava appunto del tema i concetti della verità i concetti dell'etica e anche quello dell'estetica ecco che quindi abbiamo visto chiudere su questo anche un cerchio questa attenzione poi di ottobrenero all'ambiente non nasce oggi nasce fin da quando è stata costruita negli anni sessanta quando qui era un territorio povero praticamente agricolo quindi il tema della sostenibilità era una cosa non conosciuta però in quel momento 60 anni fa chi c'era avuto la grande intuizione di chiamare anche un esperto architetto pesaggista che era Pietro Procinaio dove si è chiesto a lui progetta un'autostrada che sia compatibile coi territori che sono quelli dove sono vocati con l'ambiente naturale dolomiti laghi e quant'altro avere questa bellezza e che poi dopo viene utilizzata anche come settore turistico su questo ricordo anche un altro piccolo particolare che chiunque di noi percorrato Brennero magari vede se si dà un'occhiata al Guarrei che di primo impatto si vede che sembrerebbe con osservazioni arroginito come se non si volesse fare manutenzione in realtà non è arroginito è una cosa voluta si è preso un materiale compatibile con l'ambiente che è il corten che tra l'altro costa tantissimo molto ma molto di più rispetto un acciaio che è freddo di quel grigio che non c'entra nulla con l'ambiente lo si è evoluto proprio per avere l'infrastruttura compatibile con l'ambiente e tra l'altro questo materiale costoso attraverso un breveto della società permette una deformazione del guarrei che preserva molte vite perché mantiene i vericoli in in careggiata ecco questo brevemente alcune cose che abbiamo ad oggi ma la cosa principale è il progetto del presente soprattutto del futuro che abbiamo presentato al concedente a Roma al ministero dell'infrastruttura dove questa società vuole realizzare attraverso finanza di progetto con circa 7 miliardi e mezzo di investimenti che panone una cifra colossale perché son tutte risorse che dobbiamo trovare al nostro interno vuole realizzare il primo green corridor d'europa nessuno l'ha fatto fino ad oggi cosa vuol dire green corridor ci sono due grandi pilastri per realizzare questa attività la prima è quello di avere un corridoio a emissioni zero ecco la sostenibilità un corridoio in quello che è sostenibilità nella sua accezione di ambiente e nello stesso tempo realizzare questo corridoio questa viabilità a incidenti zero spiego un po meglio questi aspetti mobilità a emissioni zero cosa significa cosa abbiamo fatto cosa stiamo facendo cosa faremo soprattutto con questi investimenti noi stiamo cercando di spostare il più possibile questa quantità di merci impressionanti che diciamo l'aspetto pulsante del nostro sistema produttivo di collegamento con l'europa e viceversa spostarli dalla mobilità su gomma a quella su ferro noi abbiamo già iniziato tanti anni fa un processo di questo spostamento per quello che può riuscire a noi attualmente abbiamo tre società che fanno il trasporto merci su ferrovia che è una cosa nominele comparto autostradale avere anche dei treni in maniera tale di togliere del traffico dalla strada che è quello dove può emettere aspetti inquinanti molto maggiori spettacolo ferrovia ricordo un dato che è riportato citato anche recentemente molte volte sulla stampa dove c'è questo dato che l'emissione di co2 in europa per il 30% vengono dal mondo della mobilità di questo 30% il 70% viene dalla strada mentre la ferrovia visto che i treni sono elettrici incide solo per lo 0 4% quindi allora grande attenzione sul mondo della ferrovia non solo annunciazioni ma progetti progetti generalizzati e un impegno a proseguire secondo elemento è quello di cercare di stimolare la domanda attraverso l'offerta di veicoli emissioni 0 questo come lo si può fare ora noi abbiamo lungo l'autostrada circa oltre 100 colonne elettriche per le auto veicoli elettrici a batterie adesso già 100 si sono oltre 100 in questo momento e per lungo tempo facciamo fare le ricariche anche a costo 0 questo per fare in modo tale che il cliente l'utente sia stimolato attraverso questa offerta anche utilizzare i veicoli emissioni 0 ma forse questo aspetto che è abbastanza comune adesso c'è tutto il mondo autostradale che attento noi abbiamo una specificità che è forse unica dove abbiamo destinato un'attenzione fortissima al tema dell'idrogeno verde oggi se ne parla si sente si conosce cos'è fino qualche anno fa era un oggetto un po misterioso autobrennero fin dal 2014 quindi dieci anni fa ha realizzato il primo stabilimento in italia che produce idrogeno verde questo se vi capita di entrare uscire a bolzano sud alzando lo sguardo si vede una colonnina blu con scritto h2 lì c'è lo stabilimento che produce stocca e vende idrogeno verde per la mobilità l'idrogeno verde lo si fa in quello stabilimento utilizzando l'acqua e l'energia idroelettrica l'idrogeno poi serve per le auto vetture elettriche esattamente come quella batteria che si fa il plugin solo che a differenza di queste non hai le batterie non è che 400 kg di peso sotto dove appoggiamo i piedi hai una bombola poi viene contenuto questo idrogeno 7 kg e poi l'idrogeno attraverso un processo chimico si trasforma in energia elettrica e lascia un po di vapore vapore acqua e si ricarica con una normale vettura idrocarburi c'è un pistolone dove la si ricarica in pochi minuti allora l'industria automobilistica ha scelto anni fa di indirizzarsi verso le auto veicoli elettrici a batteria meno su quelli a idrogeno mentre per i veicoli pesanti per i tracks visto che non si può utilizzare mezzo veicolo per batteria impiegarci un giorno ricaricare l'industria automobilistica si è diretta verso i veicoli elettrici a idrogeno dove li può ricaricare fai mille chilometri con questi veicoli a parte che ultimamente nell'ultimo anno anche l'industria automobilistica tradizionale sta emettendo nuovi prodotti prima c'era Toyota, Hyundai, noi abbiamo varie automobili in azienda ad idrogeno adesso c'è stata anche la BMW che ha realizzato un nuovo prototipo una x5 a idrogeno quindi elettrica che funziona a idrogeno che le può ricaricare in pochi minuti quindi toglie i problemi tra auto vetture ordinari e quindi vediamo se questo processo dovesse continuare questa è una vita importante. Noi ci siamo concentrati soprattutto sulla mobilità pesante perché la quantità di mezzi pesanti che arrivano su una strato strada sono tanti in maniera tale che questi veicoli stimoliamo anche qui la domanda attraverso l'offerta perché ci sono i punti di ricarica allora riesci a fare totale che il cliente li utilizzi se non ci sono noi faremo altri otto punti di ricarica e quattro che li producono ultimo tema vado in chiusura per il tempo e quello poi anche per questi criteri di sostenibilità passano attraverso anche il criterio di un'autostrada a incidenti zero. Tra mila morti in Italia derivano soprattutto dalla disattenzione delle persone fisiche telefonino e quant'altro per comprimere questa tipologia di errore che porta a questo numero incredibile di morti adesso è difficilissimo comprimere ulteriormente e la via è quella della guida autonoma quindi è la guida autonoma che permette di evitare queste disattenzioni. Noi adesso stiamo realizzando dell'autostrade c'è già un progetto realizzato track platoon che permette ai mezzi che possono andare senza autista e che comanda questi mezzi non sono i sensori solo dell'auto veicolo che vedono tanti metri ma è l'infrastruttura che vede tutte le centinaia di chilometri e dirige fin dall'inizio progetti già realizzati in Italia. Si, se Salvini le ha detto di sì all'incontro che c'è stato al ministero. Sul fatto della concessione si riferisce questo è un processo estremamente complesso dove ci sono diciamo interlocuzioni di variegate con le tante autorità dove spesso ci sono delle sovrapposizioni delle barriere non nette quindi è un processo che richiede del tempo ma io ritengo che siamo nella fase finale di questo percorso sulla buona strada e ritengo molto molto probabile c'è la volontà anche del ministro che l'ha citata proprio l'altro giorno che entro la fine di quest'anno ci sia la gara europea dove autobrennero ha presentato attraverso la finanza del progetto che ci ha dato prima il proprio progetto verrà messo in gara a questo e quindi autobrennero parteciperà a questa gara europea sapendo che ha la prelazione perché gli attuali soci che ci sono specialmente quelli pubblici c'erano perché l'hanno costruita ci sono oggi e soprattutto vorranno esserci. La gara europea per il corridoio per il corridoio o per la concessione? La concessione è sull'autostrada, sull'autostrada esatto è su questo sistema concessione tra concedente concessione. Chiudo con la chiusura della sua domanda la finanza. Allora in questo progetto noi abbiamo necessità di risorse finanziarie per realizzare questo corridoio verde quindi dovremo ricorrere sistema finanziario perché non abbiamo tutte le risorse fin dall'inizio e dovremo producerle nel corso la concessione quindi avremo bisogno anche e vorremmo mettere un green bond che diceva la professoressa questo perché penso che possiamo dare al mercato una società un progetto che è unico che è attento all'ambiente e che vuole realizzare anche questa infrastruttura che serve e necessaria allo sviluppo del sistema economico quindi cerchiamo di coniugare due cose attraverso questo strumento. Grazie, grazie a tu Cattoni. Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato fondazione Amplifon allora perché un'impresa dovrebbe totarsi di una fondazione di questo tipo? Qual è l'interesse in tal senso a fare una fondazione di impresa? E in particolare perché Amplifon ha deciso di creare una struttura di questo tipo? Grazie per la domanda io credo di essere un po' la figlia di questo matrimonio magari ancora illegittima ma credo di essere l'unica figlia di questo matrimonio per il momento perché dotarsi di una fondazione? Perché un'impresa dovrebbe dotarsi di una fondazione? Allora l'impresa per sua natura opera con il territorio e in sinergia con i territori sui quali va a incidere con la propria attività imprenditoriale e questa come dire questa relazione col territorio è anche una relazione di scambio non solo di dare beni e servizi ma anche di dare qualcosa che va ad integrare un quid che va a integrare comunque questa relazione che tiene conto dei bisogni complessivi della realtà su cui opera. Nel momento in cui un'impresa si dota di una fondazione in qualche modo compie come dire porta a compimento questa relazione e la porta in modo più razionale e completo. L'impresa spesso e volte incide sui territori spesso e volte sostiene i territori momenti di bisogno o in esigenze sue proprie specifiche, proprie specifiche dei territori. Nel momento in cui si dota di una fondazione rende quest'azione un'azione ordinata più sistemica, un'azione che viene coordinata da un'organizzazione, la fondazione per l'appunto che è un insieme di beni, persone e risorse che in modo auspicabilmente intelligente osserva il territorio e rende sistemica la propria azione. Quindi perché per un'impresa dotarsi di una fondazione? In qualche modo per rendere più ordinato, più lungimirante, più duraturo il proprio impatto sulla comunità per quanto riguarda quel tipo di investimento che è l'investimento filantropico che in qualche modo esula dall'attività di impresa ma che fa parte della relazione con gli interlocutori dell'impresa stessa. E quindi forse questo, tante volte mi chiedono se c'è un vantaggio fiscale in realtà lasciando poi i colleghi più senior, la questione più avvocati, anche io sono avvocato ma grazie a Dio non fiscalista in realtà, che sarebbe delirante, no però, non dica così che ci guardano tanti fiscalisti, no ma è nobilissimo come mestiere però è delirante secondo me, cioè ha bisogno di un aiuto poi esterno, in realtà no non c'è un vantaggio fiscale, c'è un vantaggio fiscale nel momento in cui l'azione viene svolta in modo intelligente ma che passi attraverso una fondazione o che passi attraverso l'impresa il vantaggio fiscale può essere costruito e tenuto in ugual misura. Perché fondazione Amplifon? In realtà è la domanda che ho fatto anch'io quando mi chiamarono per ragionare con me sull'ipotesi di un mio ingresso in questa azienda. Allora è un'azienda italiana Amplifon che vive ed esiste sul territorio nazionale da 74 anni e si è dotato e si è dotata quattro anni fa di una fondazione pochi sanno e lo dico con con orgoglio ma perché poi intucca anche la fondazione Amplifon è una società quotata che ancora è come dire nella maggioranza delle mani di una, la maggioranza è ancora nelle mani di una famiglia che è la famiglia del fondatore, gli eredi del fondatore, è una società italiana e questo mi permette di vedere a me che dirigo la fondazione di vedere come dire il mondo della filantropia per una volta diretto dal nostro paese anche verso l'esterno quindi siamo come dire nell'epicentro di ciò che accade dentro l'azienda e questo in qualche modo è molto più divertente, più affascinante come azione. La fondazione nasce appunto quattro anni fa in occasione del settantesimo su una duplice spinta, quella della famiglia e quella dell'azienda quindi in qualche modo e questa spinta poi riflessa nel consiglio di amministrazione dove c'è una porzione che è rappresentata dall'azienda e diciamo di matrice aziendale, altra parte invece di matrice familiare, poi c'è il consigliere delegato che viene nominato da queste due forze diciamo in sinergia. Quindi già questo matrimonio anche in questo caso di interessi simili ma non identici in qualche modo porta la fondazione a una continua riflessione che secondo me è una riflessione utile e feconda perché è un continuo confronto con istanze di tipo filantropico diverse ma anche abbastanza ampie perché non sono solo quelle dell'impresa ma sono anche quelle di una famigliazionista che vuole incidere sul paese. L'avventura del costruire una fondazione non è soltanto perché si possono erogare fondi o costruire progetti, questo è il nostro caso noi non eroghiamo fondi ma costruiamo progetti, ma è anche la possibilità di incidere su un tessuto in modo creativo, cioè una fondazione che opere seriamente sui territori, sui mondi filantropici, ha veramente la possibilità di mutuare all'interno dell'impresa alcune competenze, alcune intelligenze, molte energie e i fondi per esplicare poi al di fuori dell'azienda e sui territori dove operiamo poi con una fantasia e una capacità di azione secondo me estremamente qualificati. Faccio un esempio che mi riguarda ma riguarda tutto lo staff di fondazione ampli, quando si si costruisce una fondazione facilmente le risorse che andranno a dirigere la fondazione vengono pescate all'interno dell'azienda quindi non si vanno a cercare persone che hanno un percorso, una formazione specifici sul tema della filantropia. In fondazione ampli, secondo me questo davvero è un'eccellenza un po' unica nel suo genere, un po' unica in Italia, sono andati sul mercato a prendere le risorse per cui hanno preso da me che venivo da un'altra grossa fondazione, hanno preso un collega che viene da action aid, ora sta per entrare un nuovo collega che viene da un'altra grossa fondazione cioè è un insieme di competenze che è fondamentale aggregare, che è fondamentale cercare se si vuole veramente generare questo. Una cosa non ho capito a sé lei parlava prima di territorio ma il territorio di Amplifon qual è? L'Italia visto che è multinazionale poi? Allora è l'Italia ed è stato il primo territorio ma anche per motivi di pandemia nel senso che quando noi abbiamo iniziato era il gennaio del 2020, due mesi dopo non avevamo neanche avuto il tempo di aprire la strategia di inaugurare la strategia e già eravamo chiusi e questo chiaramente ci ha limitato. Oggi siamo in Portogallo siamo in Francia inaugureremo a luglio in Australia a fine dell'anno in Nuova Zelanda e speriamo di arrivare negli Stati Uniti. Dove esiste l'azienda esisterà la fondazione o esisterà un'azione della fondazione perché poi la formula di come realizzare nei vari paesi la fondazione ovviamente è una formula che studieremo man mano che che progrediamo. Grazie grazie. Presidente, allora siamo in ambito borsa quindi insomma quale ruolo ricopre la finanza nella transizione verso modelli di sviluppo sempre più sostenibili insomma quindi un po' la sintesi ma soprattutto qual è il ruolo di Borsa Italiana al finanziamento della crescita sostenibile? Eccomi, buon pomeriggio a tutti. Intanto mi stavo chiedendo prima matrimonio di interesse matrimonio d'amore io sarei anche un po' per l'amore anche perché qui oggi se parla tu si parla sempre di tutte queste parti crisi cose complicate sarebbe bello metterci anche un seme di di qualcosa di buono no? Se guardiamo questa questa combinazione la guardiamo in un modo diverso secondo me riusciamo a vedere la finanza come l'opportunità la metà della sostenibilità. Guardo la professoressa che giustamente ci ha fatto un quadro sulla parte di interesse della della formazione del quadro normativo e dell'imposizione per la finanza però dall'altra parte voglio dire che la finanza e la sostenibilità vanno perfettamente anche a bracetto cioè se noi oggi dobbiamo pensare ad un mondo più sostenibile e a poter indirizzare questo mondo più sostenibile chi può dare l'opportunità? Sicuramente la finanza no? Quindi la finanza è intanto possiamo vederla anche da molti parti la finanza è quell'opportunità che noi possiamo vedere dal lato azienda o dal lato investitori anche quindi se li ci mettiamo la sostenibilità quindi proviamo un attimo a sorrotolare il concetto azienda quindi l'azienda oggi ha sicuramente quel contesto un po' pesante di quadro normativo di riferimento che è non solo importante in termini di quantità ma anche in termini di rapidità no? Quindi le cose accadono servono professionalità diverse bisogna integrare appunto il tema del bilancio adesso che che varia anche quello come è stato ben detto tutto porta a un continuo peso sulle spalle di queste aziende che ovviamente hanno e vivono un contesto che non vi sto ovviamente a riassumere io che è chiaro a tutti che quindi complica ulteriormente le cose c'è da dire che se non ci fosse quel quadro normativo di riferimento forse tante aziende si sarebbero arrestate perché il vero punto è che ogni tanto la la SDISG io mi chiedo se è sostenibilità o sopravvivenza no? Perché bisognava sopravvivere a mille altre cose e quindi forse questa sostenibilità di medio lungo termine sarebbe stata accantonata invece la spinta normativa fa riflettere le aziende e queste aziende stanno riflettendo quindi su come essere sostenibili provo a legare un pochino i fili e anche questa parte della fondazione di essere un'impresa sociale è uno di un modo in cui l'azienda è sostenibile questa è una parte secondo me molto interessante che si sposa bene con tutti i temi del festival cioè chi fa e come si fa la propria parte per un contesto migliore ecco che l'azienda diventa appunto un'azienda responsabile che insiste su un territorio magari dove opera che che lavora con le persone di quel territorio quindi ecco questa questa parte di sostenibilità dalla parte azienda un'azienda che ovviamente può fare scelte utilizzando anche la borsa e poi magari veniamo a questo punto che sono diventate sempre più ampie no? Per un po' si è parlato, parlavamo dei bond quindi delle emissioni ovviamente di strumenti finanziari a sostegno della sostenibilità questi strumenti erano fortemente identificati e diciamo così targettati legati alla sostenibilità come per esempio il green bond oggi il tema del rating ISG è un tema invece che è più trasversale al mondo dell'azienda e sarà sempre più trasversale quindi in un modo secondo me abbastanza rapido vedremo comparire il tema ISG ed essere una una parte una porzione di qualsiasi cosa farà l'azienda quindi un'azienda che può orientarsi che deve orientarsi e che vive di sostenibilità anche perché dico vive perché la competitività delle aziende oggi è misurata anche sui temi della sostenibilità ecco vengo quindi alla parte investitori no? Quando si parla di finanza per me lato borso ovviamente vuol dire anche guardare a chi sottoscrive a chi investe e questo è un punto un punto interessantissimo secondo me sul ruolo importante che possono avere gli investitori ma anche sulle capacità che gli investitori hanno di indirizzare il futuro tornando al punto che è complicato oggi proiettarsi nel futuro sostenere tutte le varie i vari passaggi green di cui si diceva per temi che sono legati anche alla la complessità dell'ottenimento di quello che quindi ha detto per esempio la concessione l'autorizzazione cioè ci sono tanti passaggi sicuramente l'investitore ha una capacità di orientamento pensiamo alle grandi aziende in primis dove gli investitori sono più strutturati e quindi hanno una una voce che esercitano con più regolarità in modo probabilmente più più forte ma in realtà comincia a essere vero anche per le piccole o medio piccole aziende che si vogliono che vogliono aprire il proprio capitale a fondi o anche a partnership sicuramente oggi saranno valutate anche per il loro operato in termini di sostenibilità ecco quindi che veniva questo dubbio su questo questo matrimonio che forse non è nato proprio con amore ma che oggi diventa un sostegno reciproco no cioè c'è una capacità c'è una capacità secondo me da parte poi della finanza di di spingere nella direzione della sostenibilità e vi faccio un paio di esempi quindi quello che riguarda per esempio la parte della ricerca e sviluppo quindi come la finanza può sostenere tutte l'attività di ricerca e sviluppo in generale come quella ricerca e sviluppo sarà quella che poi ci farà scegliere per l'autoveicolo più giusto da utilizzare o più idoneo per la nostra necessità recentemente qualcuno mi ha chiesto 6 elettrico compatibile dovendo pensare a cui sarà una vittoria non me l'ha mai chiesto nessuno adesso ci penserò però in effetti a seconda del nostro delle nostre abitudini probabilmente ci sarà anche una gamma di offerte diversa però ecco che quindi la parte di ricerca e sviluppo è una parte rilevante vorrei dire che c'è anche una parte legata alle abbiamo nominato i fiscalisti prima adesso li risolleviamo li riportiamo la collega ne siamo due avvocati voleva dire che fare fiscale vuol dire fare qualcosa di molto difficile molto complicato che dove bisogna sempre studiare tutti i giorni benvenga quindi il sole ma volevo volevo riportarci sul patto invece di quelli che può essere tutto il tema della finanza indirizzata a sgravi a incentivi cioè tutta questa parte qua è un altro è un'altra spinta verso la sostegnabilità soprattutto no finanziano perché tu sei grine e ti finanziare di nuovo tolli torniamo c'è un tema di giudizio di valutazione da parte di tanti di quelli che sono definiti gli stakeholders che vivono intorno a un mondo di un'azienda che quindi ti giudicano anche per e obbiettivamente oggi ottenere del credito senza avere certi parametri in termini di sostenibilità e diventa assolutamente assolutamente complesso però c'è anche un orientamento secondo me da parte del del mondo pubblico quindi di chi va e le gifre sul fatto che questa questa parte di finanza può essere supportata appunto dando l'incentivo a una parte grine allora oppure anche la parte della trasparenza se mi posso permettere perché uno una delle parti secondo me interessanti andando a implementare tutta la normativa di sostenibilità e anche la trasparenza che resta uno ovviamente dei dei principi chiudo brevamente ovviamente sul tema borsa nel senso che in tutto questo questo universo questi soggetti li trovate facilmente in borsa no quindi le aziende da una parte che si quotano gli investitori dall'altra parte che investono che cosa fa la borsa la borsa cerca di fare di accompagnare un ponte tra i due soggetti da una parte dall'altra parte di accompagnare questo cambiamento culturale che è un cambiamento per noi perché anche la borsa a sua volta è parte di un gruppo ed è parte di un gruppo quotato quindi ci sono processi e scelte di sostenibilità che vengono fatti all'interno della borsa e dall'altra parte ovviamente c'è invece tutta una parte di di cultura che viene fatto quindi di accompagnamento per le aziende su quelle che sono appunto delle scelte sulla parte delle emissioni siano estazionari e obbligazionari oppure anche proprio sulla sulla capacità di mettere a contatto secondo me interlocutori che o hanno dimensioni simili o sono in un medesimo settore al fine di facilitare quella creazione di quelle economie di scala che oggi nel contesto della sostenibilità ancora non non esistono e che in realtà pesano molto sulle spalle delle aziende ovviamente poi decrescendo nella nella misura delle stesse quindi cercare di distinguire il il progresso e di accompagnare al meglio tutti gli interlocutori che girano attorno alla borsa resta la nostra missione al momento. Grazie e adesso Katia arriva Mundis quindi lei è responsabile di sostenibilità di un grande gruppo industriale italiano ci può dire nel concreto come la finanza sostenibile qui quindi appunto c'è un filo no che unisce tutto impatta sulle strategie di Mundis sia dal punto di vista finanziario che industriale. Volentieri buon pomeriggio a tutti diciamo temi molto interessanti devo dire che lavoro dentro alla sostenibilità per tradura in scelte manageriali industriali di allocazione del capitale eccetera è tutto molto vero quindi è un ecosistema molto molto ampio ma nel concreto io parto da una cosa che diceva il dottor Cattoni cioè la finanza quindi avere accesso al mercato dei capitali per avere per fare delle cose per fare dei dei progetti è effettivamente un'opportunità per la sostenibilità perché perché diciamo con tutto il contesto esterno di riferimento che abbiamo abbiamo parlato no di fondi light green dark green eccetera cioè c'è un interesse da parte delle imprese a poter quando vanno a finanziarsi quindi sul mercato dei capitali di poter avere accesso ed essere interessanti appettibili per un mercato di investitori che deve essere il più grande il più grande possibile quindi la spinta sicuramente sicuramente arriva anche da quella prospettiva poi c'è un tema anche di convenienza magari questo lo lo dico dopo quindi fondamentalmente dal punto di vista dell'impresa i ragionamenti sono quelli tipici di valutazione di rischi e di opportunità posso fare qualche esempio specifico ero in settimana a lavorare con un nostro business diciamo investimenti che abbiamo a portorico e stavamo ragionando del perché abbiamo bisogno di fare più parchi solari a portorico diciamo perché abbiamo bisogno di fare più parchi solari non solo perché quelle infrastrutture diciamo consumeranno energia verde ma soprattutto perché porcoli portorico è un'isola che almeno una volta l'anno viene investita da grandi cicloni e noi dobbiamo garantire continuità operativa quindi produci diciamo l'energia da soli non è solo più conveniente nel caso nel caso specifico ma ci permette di avere un'indipendenza energetica che è un fattore di rischio fondamentale per un business come il nostro che gestisce infrastrutture di di trasporto quindi parco solare come facciamo l'esempio prima no bisogna fare investimenti di capitale accesso al meccanodai capitali poter avere accesso a un mercato di capitale tradizionale ma anche di investitori green dark green insomma quindi fondi di investimento che hanno uno scopo è sicuramente interessante poi c'è il tema del costo diciamo di questo debito anche no la nostra esperienza è che il cosiddetto grignum diciamo noi non lo vediamo tanto all'investimento diciamolo che cos'è grignum perché non è proprio una cosa allora se io vado sul mercato a recuperare dei capitali ad esempio per fare un investimento che aiuta la transizione energetica non so il parco solare ad esempio piuttosto che un'altra cosa di questo genere effettivamente il meccanodai capitali è disponibile a prestarmi questi soldi a un costo più basso al collocamento per la nostra diciamo esperienza no noi abbiamo circa 5 miliardi e mezzo 6 miliardi di debito diciamo sostenibile collegato a green bond sustainability in bond linee di credito bancaria eccetera al momento del collocamento di questo debito no da un punto di vista però diciamo di quello che ti capita soprattutto con gli strumenti che hanno un tasso di interesse quindi poi un costo diciamo no per l'impresa collegato a raggiungimento di specifici obiettivi invece diciamo questo comincia come conto a presentarsi in maniera molto tangibile e può essere significativo in termini di ulteriori costi o costi diciamo risparmiati per per l'impresa e quindi dal mio punto di vista nella nostra esperienza la sostenibilità alcuni temi di sostenibilità non la sostenibilità in generale alcuni temi di sostenibilità sono temi importanti per il nostro business perché perché ci occupiamo di infrastrutture di trasporto e di servizi alle persone e alle merci che si spostano e ci sono almeno due cose che stanno succedendo e che rappresentano profili di rischio nel lungo termine o di opportunità spesso e volte diciamo sono le due facce di una stessa medaglia questo è un settore appunto che ha grandi impatti sull'ambiente quindi deve riuscire a mitigare i suoi impatti che passano molto attraverso i suoi clienti come si diceva prima quindi chi le infrastrutture le utilizza e bisogna diciamo quindi pensare a guidare diciamo il comportamento degli utenti attraverso l'offerta che gli fai come i punti di ricarica si faceva l'esempio prima laddove è possibile no perché noi siamo attivi anche nel settore aeroportuale ad esempio le tecnologie ancora per decarbonizzare il volo non sono così a portata diciamo di mano quindi fai altre cose quindi nella mia esperienza il matrimonio è positivo devo dire noi utilizziamo almeno tre tipi di strumenti e lo facciamo sia come diciamo investitore perché la mia società è una holding quindi è una società che fa investimenti quindi acquisisce asset che normalmente per altro lo fa insieme ad altri co-investitori ma è anche un gestore poi di questi di questi asset attraverso le sue società operative quindi da questo punto da questo punto di vista noi utilizziamo diciamo strumenti che hanno uno specifico finalità come i green bond dicevamo prima quindi devo finanziare uno specifico progetto ho bisogno di finanza di progetto mi finanzi in questa maniera e destino quei soldi a fare quel progetto peraltro la tassonomia europea delle attività sostenibili insomma porta anche gruppi come noi a ragionare sempre di più quando valutiamo allocazione di capitale quindi investimenti sul fatto che quegli investimenti poi ci permetteranno ci permetteranno di essere più o meno allineati alla tassonomia europea quindi condizionano e di molto insomma le scelte linee di credito a breve termine che sono molto importanti anche questi ormai nel nostro caso largamente legati alla sostenibilità nel senso che paghiamo di più o di meno il costo delle nostre linee di credito sulla base del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità molto stringenti perché sono annuali e poi l'emissione di diciamo obbligazioni dove c'è accanto all'emissione di obbligazioni green quindi che hanno uno specifico obiettivo negli ultimi anni noi abbiamo utilizzato e continuiamo a utilizzare e pensiamo che continueremo a utilizzare anche strumenti cosiddetti sustainability linked e qua bisogna che faccia la differenza perché è molto importante è importante perché diciamo mentre reperire i capitali per un progetto fondamentalmente vuol dire spiegare il progetto e poi rendi contare al mercato a chi ti ha prestato questi soldi se il tuo progetto effettivamente stando andavanti e stanno andavanti nei tempi e nei modi eccetera quindi mi pressi soldi là dove non c'era un parco eolico vedrai nel giro di alcuni oppure il corridoio green che vuole fare autostrada e dependere si fa il progetto ad hoc esattamente accanto a questo nelle imprese come la mia diciamo che hanno investimenti tutti in un grande settore ma in tanti paesi in diverse infrastrutture eccetera c'è bisogno di guidare una strategia un po' più di ampio respiro oltre al progetto che spinga diciamo un gruppo che è attivo ad esempio in una trentina di paesi nel nostro caso tutto in un certo senso di marcia magari con diverse velocità ma tutto in un certo senso di marcia quindi gli strumenti sustainability linked che cosa fanno? collegano la strategia industriale e di sostenibilità che io non vedo come due cose separate in tutta sincerità faccio proprio fatica a vederle separate verso il raggiungimento di specifiche milestone quindi traguardi in certi momenti faccio un esempio concreto il mio gruppo come molti altri è impegnato a diciamo contribuire agli obiettivi dell'agenda dell'onu dell'accordo di parigi quindi anche noi abbiamo il nostro bel obiettivo di tagliare del 50 per cento le emissioni di gas terra entro il 2030 e poi di azzerarle entro il 2040 per quanto riguarda quello che controlliamo e poi abbiamo obiettivi anche sulla nostra catena del valore che è fatto diciamo catena del valore a monte avale insomma ci sono i fornitori tipo 20 mila in questo gruppo nel mondo per una spesa di circa 3 miliardi quindi è un ecosistema molto grande no parlando di territorio poi ci sono anche i clienti diciamo che non sono solo gli utenti delle infrastrutture per noi clienti sono anche le compagnie aeree ad esempio che utilizzano i nostri aeroporti quindi riuscire a spingere un intero ecosistema così verso un traguardo con strumenti che hanno uno specifico scopo come un green bond è insufficiente quindi nel nostro caso l'utilizzo di strumenti che dicano il mio obiettivo è ridurre l'emissione del 50 per cento e se non arriverò ad averle ridotte del 50 per cento al 2030 del 38 per cento al 2027 del 41 per cento e più e meno che vengono eolistico assolutamente eolistico e quindi diciamo questo tiene l'intera macchina verso una certa direzione cosa succede se una e non è spostare le responsabilità al prossimo consiglio d'amministrazione perché noi abbiamo debiti che a scadenze variabili diciamo mediamente diciamo tendiamo a rifinanziarlo con almeno 12 mesi di anticipo secondo la nostra diciamo policy finanziaria di gruppo quindi per noi quegli strumenti che sono legati a raggiungere gli obiettivi chiave di sostenibilità ci permettono oltre agli strumenti diciamo più convenzionali come green bond di avere l'intero ecosistema che va nella direzione in cui in cui vogliamo farlo andare cosa succede se l'obiettivo lo manchi succede che paghi di più il costo del tuo dito da un punto di vista economico poi da un punto di vista diciamo di comunicazione al mercato reputazionale eccetera succedono anche altre cose devo dire nella mia esperienza di manager di impresa questo collegamento quindi questo matrimonio è molto importante anche per ingenerare processi di change management nelle imprese nel senso che il management chi gestisce poi no la finanza chi gestisce le operazioni tecniche eccetera è tutto incalalato sulla stessa sulla stessa strada diceva lei che nel back office backstage diceva appunto che questi ricollocate solo investitori istituzionali questi bond volevo chiedere approfittavo a dottor cattoni faccio una digressione ma il green bond che farete per il corridoio sarà un green bond che darete solo agli investitori istituzionali ho visto che sia questa attenzione sul territorio e qualcosa che distribuirete consentire di anche al territorio di acquistare guardi la ringrazio questa domanda perché è anche un aspetto che è nuovo nella comunicazione no certamente l'attenzione le dichiamo anche ai territori che attraversiamo queste quattro regioni sei province perché questa infrastruttura viene sentita come parte integrante dei territori perché finanziata non dallo stato a suo tempo ma dai territori attraverso le province comuni e camere di commercio in trattino altavaggio anche attraverso la regione quindi in questo processo che noi facciamo l'attenzione alla tema della sostenibilità quindi all'investitori istituzionale certamente ma un attenzione e anche i territori che attraversiamo come abbiamo sempre avuto la vorremmo avere ancora più forte offrendo anche questo strumento di partecipazione diretta alla società quindi io comune io provincia posso eventualmente investire nel green bond che voi emetterete o anche io singolo cittadino mia curiosità è sì l'obiettivo è quello di un'apertura quindi anche al singolo cittadino le istituzioni che rappresentano i cittadini quelle che ho citato prima già sono soci hanno investito direttamente nel capitale della società questo viene aperto se vogliono anche i soci sicuramente ma l'obiettivo è investitori istituzionali e i cittadini coloro che abitano anche su questi territori per farla sentire ancora più proprio in uno soggetto avevo bisogno della notizia quindi c'era bisogno di sollecitare dottor Cattone anche su questi tempi qua sto scherzando ovviamente però interessante quindi diciamo che ok il sustainability linked bond perché c'è una strategia però secondo me anche a livello di territorio se riesce a legare poi il cittadino che lo compra e lo fa appunto per sa che quel green bond verrà destinato a una migliore qualità della vita la cosa si sposava molto bene anche nel punto di vista dell'amore come diceva la dottoressa farzani e io se posso aggiungere un'ultima cosa perché ci tengo non solo da donna diciamo perché per me è un tema non è solo ambientale diciamo la sostenibilità è anche sociale diciamo quindi noi ad esempio nei nostri obiettivi colleghiamo alla finanza sostenibile abbiamo molto di ambiente perché è un impatto che il nostro business ha e quindi dobbiamo gestirlo e mitigarlo e abbiamo anche molto sui temi della parità di genere perché perché il nostro settore è un settore che non dà sufficienti opportunità a un'intera parte di popolazione che invece sarebbe molto necessaria per le innovazioni che il settore ha ha bisogno è un fattore distintivo e per me è diciamo di nuovo una dimostrazione di quanto obiettivi chiari e il collegamento con strategia anche finanziaria aiutano le aziende a progredire velocemente assolutamente d'accordo vi ringrazio grazie alla professoressa bongini grazie a toccatone alla dottoressa ferradini al presidente parzani e la dottoressa arriva grazie mille grazie a tutti voi spero che di non aver annoiato e alla prossima ah no
{{section.title}}
{{ item.title }}
{{ item.subtitle }}