Tassatemi tutto ma non la casa: imposizione immobiliare, taboo e crescita economica in Italia
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Tassatemi tutto ma non la casa: imposizione immobiliare, taboo e crescita economica in Italia
Quali gli effetti dell’introduzione dell’Imposta Municipale Unica (IMU) da parte del governo Monti nel dicembre 2011 sul consumo delle famiglie italiane? Le caratteristiche principali dei gruppi di famiglie che hanno maggiormente sofferto della nuova imposizione allo scopo di identificare nuovi margini per migliorare l’attuale regime fiscale, soprattutto in ambito immobiliare.
la pro un appuntamento su cui si parlerà di tassazione degli immobili c'è una certa concorrenza inevitabile con altri importanti appuntamenti ma credo che valga la pena ascoltare il professore perché ha fatto uno studio molto importante sentite bene tutti anche in fondo che a grazia partendo dai dati della introduzione dell'imu ad opera del governo monti quelli dati 2011 elaborati è il tema è molto interessata a loro io sono enrico bronzo sono un giornalista del sole 24 ore faccio parte della redazione di norme e tributi allora il tema dell'incontro e tassatemi tutto ma non la casa imposizione immobiliare tabù e crescita economica in italia sono stato subito colpito ecco da questo tema perché quello che è un po negli ultimi anni ha condizionato anche le scelte dei nostri governi anni fa ci fu a me colpi perché lo dice berlusconi non siamo non credo in campagna elettorale però tagliamo tagliamo le imposte tagliamo le tasse per rilanciare i consumi era questo un po il suo slogan e quindi qui si può essere o favorevoli o contrari ognuno di noi se giochiamo a fare il presidente del consiglio può risanare il paese certo puntando sulla lotta all'evasione quello va da sé oppure può dire io aumento le imposte per dare più servizi oppure dettaglio ma che cosa succede ai consumi allora ecco uno dei contributi che che posso dare io sono dati su sull'iva per esempio qui torniamo ai giorni d'oggi siamo al 2016 in questo articolo dei miei colleghi siamo al marzo 2016 si dice che l'incasso iva nonostante l'aumento dell'aliquota di recente ha causato una perdita dell'introito qui leggo del 10 per cento se andate a colpire quindi un minor introito sia su alcolici leggo qua beer sigarette imposta di registro ha tenuto solo la cedolare secca quindi a tavolino si è potuto pensare che aumentando l'iva aumentando il consumo o diminuendo di poco l'imposta potesse aumentare così non è accaduto quindi da governante potremmo se d'accordo provare questa strada del taglio delle imposte è ma che cosa vada a tagliare taglio l'irpef a taglio lire taglio all'irap taglio tagliamo sulla cassa facciamo così anche per un discorso sociale perché ovviamente andiamo a toccare la prima abitazione e quindi va da sé che ci sono anche poi delle persone dietro queste imposte ecco è quello che mi ha sorpreso leggendo in anteprima in anticipo la relazione del professore è che tagliando male addirittura si possono fare dei danni tagliando bene invece parliamo di mobili la misura funziona e quindi poi potremo anche chiederli e il professore disposta anche al limite essere interrotto se qualcuna delle domande immediati oppure le potremo raggruppare alla fine e quindi andiamo a vedere poiché che prospettive ci sono anche su sul futuro certo non è che siano le sue di nuove membro del governo e non credo che ci ascoltino però diciamo ecco credo che presto questo feste dell'economia sia la sede giusta anche per le persone presenti per diciamo pensare al bene dei territori e anche del nostro paese quindi con questa diciamo elasticità passo nella gestione diciamo della sala passo la parola al professore per la sua presentazione grazie non ora è un piacere essere qui per parlare di questo argomento che credo sia molto importante non solo dal punto di vista economico ma anche politico vista l'attualità è visto quanto enfasi è stato dato sia nella discussione politica che mediatica è il motivo per cui ho scelto questo titolo tassatemi tutto ma non la casa perché chiaramente in italia in cui la propria percentuale di proprietari di case superiore al 70 per cento quindi ben più alta della media di qualsiasi paese ocse la tassazione l'imposizione immobiliare è sempre vissuta in maniera molto emotiva diverse e sarni diversi questionari chiesti ai cittadini hanno indicato l'ici allora e l'imu negli anni passati come una delle tasse più odiate e ovviamente ci sono delle ragioni politiche e delle ragioni emotive che come economista non sta a me affrontare il contributo che noi economisti possiamo dare al dibattito politico al dibattito sociale sull'imposizione immobiliare e guardare da un punto di vista dell'efficienza e cosa intendo per efficienza e capire quali sono le alternative capire perché c'è bisogno di tassare a nessuno piace essere tassato allora perché veniamo tassati e se siamo tassati che cosa è meglio passare allora per poter capire che cosa è meglio tassare bisogna capire perché tassiamo quali sono gli obiettivi che il governo vuole raggiungere e quali sono gli effetti collaterali che vuole evitare scusate la mia deformazione professionale io insegno quindi a me piace molto avere un contatto diretto con il pubblico quindi darò la mia presentazione dall'altra parte del tavolo e vi chiedo di interrompermi durante la mia presentazione se avete dei chiarimenti di domande delle critiche come è giusto che sia in un dibattito aperto in un festival così partecipativo come quello di trento comincerei comincerei il mio intervento con un video oramai immagino famoso dell ex ministro tommaso padoa schioppa che in maniera molto semplice dice una frase provocatoria le tasse sono una cosa bellissima che sembra un controsenso ma vediamo perché dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima è un modo civilissimo di contribuire insieme al pagamento di beni indispensabili come la sicurezza come la tutela dell'ambiente l'insegnamento la salute e le stesse pensioni impatto questo ci riporta alla domanda più fondamentale di economia pubblica e scienza delle finanze per e si tassa ci sono due ragioni fondamentali che vengono da due importantissime economisti del secolo scorso la prima ragione perché la libertà privata la libera iniziativa il mercato nel decidere come cosa consumare produce degli effetti che sono indesiderati per la società pensate all industria che per produrre dei beni inquina quindi genera un esternalità negativa per tutti noi allora lo stato vuole scoraggiare questa forma di inquinamento e quindi tassa di più quell'impresa che inquina rispetto all'impresa che non inquina per tentare di scoraggiare l'inquinamento un altro motivo per cui tassare caso classico e quello del fumo fa male alla salute voglio indurre la gente a fumare meno aumento la tassazione sul fumo alcol chi beve troppo genera un comportamento antisociale voglio scoraggiare il consumo di alcol allora tasso di più per tentare di indurre un cambiamento di comportamento questa è la prima ragione per cui si può tassare insegnataci dall'economista pq poi c'è un'altra lezione da un'altra grande economista rams e che semplicemente ricorda in linea con quello che padoa schioppa ci ha appena detto si tassa è perché in qualche maniera devo finanziare le spese del governo spese per la salute per la perla l'istruzione per costruire ponti e aeroporti difesa e anche pensioni e sussidi di disoccupazione nel fare questo però il governo un atteggiamento opposto a quello più goviano cioè il governo tenta di passare in maniera che in cui distorca meno il comportamento degli individui cioè non vuole che la gente cambi comportamento in conseguenza di un prezzo maggiore dovuto alle tasse vuole semplicemente prelevare nella maniera più equa e meno distorsiva possibile unicamente per finanziare le proprie spese durante la presentazione utilizzerò con un abuso di terminologia tasse imposte come sinonimi non lo sono le tasse e quando c'è un riferimento a un servizio che viene corrisposto l'imposta quando questo non è il caso ma nel gergo pubblico si esibisce sempre la tassazione quindi passatemi tasse imposte come sinonimo ma sappiate che non lo sono allora chi si tassa quali beni quali soggetti beh se io voglio non cambiare il comportamento delle persone se io sto passando unicamente per finanziare la mia spesa quello che io voglio fare e tassare di più quei beni che i consumatori comprano indipendentemente dal prezzo non indipendentemente o per lo meno che non sono molto sensibili al al prezzo un fumatore incallito che comunque fumerà quasi indipendentemente dal prezzo delle sigarette e un ovvio invito per il governata sale vuoi tassare di più perché scoraggi il fumo che nuoce alla salute e al tempo stesso sai che il fumatore incallito comunque comprerà quel bene quindi riesce ad aumentando le tasse ad aumentare il gettito senza ridurre i consumi che esattamente l'opposto del problema dell'iva che abbiamo appena sentito io posso alzare la tassa sull'iva ma se come risposta all'aumento dell'aliquota iva i consumatori consumano meno il governo perde due volte i consumatori sono meno felici perché consumano meno ma consumando meno l'entrata del governo si abbassano nonostante il governo abbia alzato l'aliquota iva quindi si perde entrambi tassando un bene che invece dicono gli economisti e in elastico cioè il cui prezzo che la cui domanda non cambia al cambiare del suo prezzo si riduce a questo problema al tempo stesso il governo vuole tassare meno aliquote meno elevate quei bei invece la cui domanda è molto sensibile al prezzo allora ad esempio i beni alimentari tipicamente sono soggetti a una aliquota iva agevolata proprio perché spesso la gente molto sensibili al cambiamento dei prezzi sui beni alimentari detto questo quindi questo il principio di scienza delle finanze cosa è meglio tassare imprese o famiglie è ovviamente piange sempre il cuore pensare sia meglio tassare le famiglie quindi non voglio fare qui una valutazione politica voglio fare una valutazione di efficienza economica se io vivo nella mia bella città di trento e il governo mi aumenta dell'un per cento l'aliquota su ad esempio il mio reddito difficilmente io deciderò di lasciare trento il trentino o addirittura l'italia in risposta ad un innalzamento delle tasse ovviamente può sempre avere un limite sopra il quale la gente non c'è non ce la fa più e se ne va via però abbiamo famiglia abbiamo casa abbiamo muto siamo molto attaccati al territorio difficilmente o più difficilmente che un'impresa una famiglia può andare via da dove vive in risposta a un aumento della tassazione questo però non è il caso delle imprese per le imprese molto più facile rilocato si è molto più facile decidere questo paese mi tratta in maniera svantaggiosa rispetto a quest altro paese prendo il mio ed court del mio quartiere generale lo sposto in un altro paese allora il paese che ha aumentato la tassazione di nuovo perde due volte per chi ha preso tutti i lavoratori e l'indotto di quell'industria e al tempo stesso ha diminuito il proprio gettito fiscale ha diminuito le proprie entrate per chi ha perso l'intera industria un'intera impresa che è passata in un altro paese quindi al margine per un governo ha molto più senso tassare le famiglie un po di più che tassare le imprese un po di più perché le famiglie sono meno propense a rilocalizzarsi a spostarsi a lasciare il paese in seguito ad un aumento della tassazione questo per quanto riguarda i soggetti adesso tentiamo di ragionare che cosa è meglio e passare lavoro o patrimonio beh se io lavoro tanto e ho un aumento della tassazione quello che so è che in italia dove già così alta sfioriamo il 50 per cento se per ogni ora in più lavorata che mi genera un euro addizionale di reddito ne devo pagare più del 50 per cento allo stato forse quell'ora extra non la faccio non mi conviene lo sforzo e di sproporzionato rispetto al piccolo guadagno che faccio perché mi hanno aumentato l'aliquota se adesso applichiamo lo stesso ragionamento al patrimonio il patrimonio è molto più difficile che in conseguenza a un aumento di un'aliquota sul patrimonio qualcuno decida di accumulare meno ricchezza qualcuno decida di non comprare una casa qualcuno decida di non fare un investimento finanziario perché questi grandi investimenti questa accumulazione di patrimonio permettono di poter passare ingenti valori da una generazione un altro da un paese all'altro quindi fra il lavoro il patrimonio è molto meglio passare il patrimonio perché tassare il lavoro disincentiva a lavorare di più invece tassare il patrimonio difficilmente disincentiva accumulare più ricchezza idealmente uno vorrebbe passare il patrimonio finanziario quelli soprattutto magari generati dalla speculazione e idealmente sarebbe certamente la cosa più giusta equa da fare il problema è che con tutti i paradisi fiscali i patrimoni finanziari riescono molto facilmente a non evadere a illudere addirittura il fisco allora possiamo chiederci esiste una forma patrimoniale che è molto difficile evadere il fisco potrà non vedere tutto il patrimonio finanziario che una persona una persona potrà anche riuscire a nascondere la propria ricchezza finanziaria ma difficilmente potrà nascondere al fisco la proprietà di una casa ecco perché la casa viene a parte il fatto che difficilmente aumentare le tasse sulla casa indurre le persone a vendere una casa c'è anche il fatto che una tassa molto molto difficile diversi studi di ricerca hanno evidenziato che la più difficile dai ma vere vediamo allora come la storia della tassazione in italia e c'è molta confusione è stata una storia molto tortuosa che a mio avviso anche contribuito a questa approvata disaffezione degli italiani per la tassa sulla casa nasce come ici nel 1992 e rimane fino al 2007 ricorderete tutti la famosa campagna elettorale di berlusconi se vinco tolgo nici berlusconi perse arrivo prodi che comunque aumento le deduzioni sull'ici quindi qualche maniera prodi mantenne la promessa di berlusconi poi arriva berlusconi nel 2008 col governo berlusconi e la pulisce completamente l'ici sulla prima casa berlusconi rimane al governo c'è la crisi del debito pubblico i tassi di interesse sul debito dello stato a 10 anni sfondano il picco del 7 per cento che la banca d'italia ha definito come il limite massimo sopra il cui il debito italiano non è più sostenibile cade il governo berlusconi arriva il governo monti che ha l'incarico di portare giù questo benedetto spread qualsiasi cosa questo voglia dire lo vedremo fra qualche slide e allora il governo monti reintroduce questa imposta sulla casa sotto il nome di imposta municipale unica che poche anni più tardi anche sulla prima casa che il governo berlusconi aveva abolito che poi nel 2014 viene accorpata in una tassa più grande in un imposta più grande che include l'imu che concettualmente una tassa patrimoniale cioè sul valore dell'asset sul valore del patrimonio finanziario viene accorpata a due tasse sui servizi che sono la tasse tasse sui servizi indivisibili e la tassa sui rifiuti quindi un'imposta unica comunale che un ibrido fra una patrimoniale la parte imu e la tassazione sui servizi tasi etaly dopo di che arriva renzi nel luglio del 2015 e abolisce l'imposta sulla prima casa se mi permettete una battuta in questa cronologia potrei aggiungere giugno 2015 il sottoscritto col collega riccardo trezzi scrive un articolo sugli effetti dell'imo e nel luglio del 2015 arrivai governo lenzi non so se abbia letto l'articolo no ma segue alcune dei consigli che noi abbiamo indicato nel nostro articolo quindi chissà forse qualche volta il governo ascolta non sappiamo è vero legge allora fatemi indicare una peculiarità strana e perversa della tassazione sulla casa in italia fino al 2011 c'è prima della ri della dell'intervento del governo monti la base imponibile cioè l'ammontare su cui la tassa che ognuno di noi deve pagare calcolata dipendeva dalla rendita catastale per questo li muro oppure la la ii c erano consigliate patrimoniali perché era una tassa sul valore del patrimonio ma un valore del patrimonio completamente scollegato dalla realtà perché perché le rendite catastali fino al 2011 in italia sono le rendite catastali che il proprietario ha dichiarato spontaneamente al catasto nel biennio 1988 1989 se adesso voi pensate a qual è il valore della vostra casa e quelle del valore della vostra casa nel 1988 1989 vi rendete conto di quanto sia obsoleto il il catasto insomma la rendita catastale dichiarata in italia quindi c'è un primo problema non solo le rendite catastali sono completamente scollegate del valore della casa ma soprattutto dal 1988 89 al 2016 essendo passati trent'anni i valori relativi delle case sono cambiate molto e case che erano prestigiose in alcuni parti di alcuni paesi sono cresciuto in valore molto meno di altre case che prima erano in periferia adesso magari è diventato centro con lo sviluppo urbanistico quindi il fatto che la rendita catastale sia ancora legata al biennio 88 89 genera una distribuzione casuale ingiusta della tassazione sulla ricchezza perché chi ha avuto la fortuna di vivere in una zona che dall 88 all 89 non era prestigiosa adesso è diventata certamente paga molto meno di quanto dovrebbe pagare e viceversa chi dall 88 89 era proprietario di casa di una zona prestigiosa adesso magari si trova in una periferia e paga ancora come se fosse nel pieno centro del paese in cui aveva comprato arriva il governo monti allora per tentare di aggiustare la prima di queste torture dice tutte le rendite catastali indistintamente dal valore dell'abitazione indistintamente da la posizione la geografia tutte quante vengono rivalutate del 60 per cento ovviamente è un po una regola del pollice nel senso che va nella direzione giusta perché in media dal 88 89 fino al 2011 il valore delle case in italia è aumentato probabilmente anche di più del 60 per cento però il problema è che questo questo rino roma lizzazione questo scalare del valore delle case e anche ingiusto attraverso le famiglie perché il 60 per cento viene attribuito a tutti quando invece in realtà ci saranno delle famiglie con delle case in particolari zone di una determinata città il cui il valore della casa in realtà aumentato al cento per cento del 150 per cento e si trovano invece adesso ad avere una rendita catastale che solo il 60 per cento più grande ed è anche ingiusto per chi magari il valore della propria casa aumentata solo del 30 per cento e invece adesso si trova a pagare una tassa come se la propria casa valesse al 60 per cento di più quindi questo già evidenzia questa slide e quella precedente due problemi della tassazione italia valori catastali che non sono in linea con i valori di mercato e quindi non permettono una precisa e accurata tassazione perché non permettono una precisa e accurata identificazione della base imponibile e il secondo l'incertezza dell'imposizione questa massa prima c'è poi non c'è poi ci sono le deduzioni o mentre le deduzioni poi la togliamo poi la rimettiamo voglio vedere se adesso c'è un problema del debito arriverà il prossimo governo lar inserirà i consumatori giustamente come le imprese detestano l'incertezza soprattutto su investimenti come le case come i progetti per le imprese quindi penso che sia importante qualsiasi cosa venga decisa sull'innovazione immobiliare decidere una volta per tutte invece di che continuare a cambiarla ogni due anni insieme una riforma del catasto che sembra disperatamente necessaria proprio perché l'andamento del prezzo delle case è aumentato molto in maniera molto eterogenea sul sul territorio adesso mi scuso di nuovo per la deformazione professionale voglio chiarire le scelte del governo monti è il motivo per cui mi soffermo molto su questa su questo episodio e perché un episodio su cui abbiamo molti dati accurati famiglia per famiglia come vedremo nelle prossime slide non solo su quanto ogni famiglia italiana ha pagato di mou ma anche sui consumi di queste famiglie e quindi possiamo andare a misurare quanto i consumi si sono ridotti a causa dell'introduzione del limo ovviamente se sappiamo questo potremo in futuro utilizzare questa informazione per decidere se tassare di più la casa invece che il reddito invece che aumentare l'iva sia una cosa positiva o no per per l'economia questa è la mia piccola deformazione professionale qual è il bilancio di un governo ricavi e spese quali sono i ricavi da il governo le entrate che arrivano dal gettito fiscale tasse e imposte quali sono le uscite del governo quali sono le spese la spesa pubblica che può essere in conto corrente salari degli amministrativi conto capitale porti aeroporti ponti trasferimenti pensioni e sussidi di disoccupazione tutte le volte che le entrate sono maggiori delle spese per un'impresa diciamo che ai profitti per il governo diciamo che ha un surplus tutte le volte che entrate sono maggiori delle spese un surplus quando invece sono le spese maggiori delle entrate il governo ha un deficit c'è qualcuno deve pagare per queste spese e come se una famiglia spendesse di più in consumi del reddito che riesce a ottenere quindi deve chiedere dei soldi a prestito e questi soldi a prestito si accumulano di ogni anno in uno stop che si chiama debito che nel cast di governo il debito pubblico perché il debito pubblico importante perché tutte le volte che prendiamo a prestito e abbiamo debito alle banche ci chiedono un interesse da pagare è lo stesso per il governo quindi gli interessi sul debito pubblico vengono finanziati con l'entrata del governo quindi l'entrata del governo vengono utilizzate non solo per la spesa pubblica quindi cosa efficienti cos'è che forniscono servizi ma purtroppo vengono utilizzate anche per cose meno efficienti come pagare gli interessi alle banche quando si parla di surplus primario e quando le entrate sono maggiori delle l'inter gettito fiscale e maggiore della spesa pubblica al netto degli interessi perché sto facendo tutti questi punti perché vi voglio dare un'idea di quello che stava succedendo in italia quando monti arriva il governo il rapporto del debito pubblico sul pil e circa il 120 per cento per intenderci è come dire che una persona che guadagna 100mila euro all'anno ha un debito con le banche di 120 mila euro su questo debito deve pagare un tasso di interesse se questa persona è solida e credibile la banca richiede un tasso basso se queste persone più rischiosa la banca richiede un tasso alto l'italia in tempesta speculativa degli investitori internazionali chi presta i soldi al governo italiano chiede un tasso di interesse in quel momento piuttosto alto il 7 per cento l'italia sta a un surplus del meno 4 per cento cioè rispetto al pil questo vuol dire che le uscite del governo sono del 4 per cento del pil una cifra immensa più grandi dell'entrata del governo tuttavia però il surplus primario cioè al netto del pagamento dei tassi di interesse addirittura è positivo cambia segno quindi questo vuol dire che se l'italia non pagasse interessi sul debito in realtà le entrate del 2011 sarebbero sufficienti a pagare tutte le spese pubbliche italiane addirittura avremo un avanzo dell'un per cento che potrebbe essere investito perché l'italia ha un surplus il meno 4 per cento perché l'italia nel 2011 ha un deficit del 4 per cento perché signori l'italia paga il 5 per cento del pil in interessi per pagare il debito del 120 per cento per darvi un'idea di quanto gigantesco e questo 5 per cento significa che un quarto delle tasse che noi paghiamo dicono in senso lato che vive in inghilterra viene sprecato non in attività produttive non nell'investimento non in pensioni e sussidi disoccupazione non in salari per la pubblica amministrazione per investimenti e progetti viene unicamente un quarto delle tasse viene utilizzato per pagare gli interessi uno spreco immenso il governo deve porre rimedio e come può rassicurare i mercati a chiedere dei tassi di interessi inferiori a quella fatidica soglia del 7 per cento indicata dalla banca d'italia come insostenibile per il debito italiano deve ridurre il deficit perché soltanto riducendo il deficit quel meno 4 per cento potrà addirittura passare in surplus e quindi diminuire il debito allora il governo è di fronte a un dilemma se io devo ridurre il deficit o addirittura farlo diventare un surplus se io devo tentare di ridurre il debito che cosa tocco e ci sono generalmente tre cose che il governo può fare il primo è aumentare la lotta all'evasione ci abbiamo provato per tanti anni e dobbiamo continuare a provarci sempre di più evidenza empirica dimostra però che gli introiti generati da questa lotta all'evasione potrebbero essere molto di più ma quelli che quello che è stato fatto e quello che sembra verosibilmente si possa fare ancora sia insufficiente a coprire il fabbisogno nazionale allora c'è una seconda opzione diminuire la spesa pubblica la cosiddetta spending review tagliare le inefficienze però come sempre è tagliare inefficienza e molto impopolare perché comunque significa togliere servizi tipicamente i governi cercano di evitare questa strada proprio per l'impopolarità la terza strada allora che rimane è alzare le tasse ecco perché ogni volta che c'è una manovra c'è un punto di qua sull'iva la benzina gli alcol tentiamo di capire allora i project coms di delle varie alternative si può aumentare una tassa sui consumi abbiamo visto però nell'esempio che enrico ci ha presentato prima che addirittura aumentare la tassa dei consumi non permette di ridurre il deficit perché se io mento l'iva quale è l'entrata che io faccio l'aumento dei consumi per l'aumento dell'iva ma se quando io mento l'iva i consumi diminuiscono il prodotto dei due e potrebbe addirittura diminuire e infatti così è stato nel 2016 quindi aumentare l'iva 15 grazie può essere controproducente lo stesso sui redditi da lavoro abbiamo già una più grave per la più alta aliquota marginale sfiora il 50 per cento è molto facile che continuando ad aumentare l'aliquota sul lavoro scoraggerebbe ulteriormente il lavoro quello che si può fare sono passare redditi da capitale il problema come dicevamo prima però è che i capitali sono facili da esportare quando la tassazione diventa troppo alto infatti redditi da capitale tipicamente sono tassati meno che i redditi da lavoro perché le famiglie si spostano molto più difficilmente che le imprese patrimoni finanziari sarebbe una gran cosa se solo esistesse un modo di uniformarsi a livello internazionale in cui svizzera lussemburgo isole cayman qualsiasi paradisi skull panama aprissero le loro frontiere ci fosse una regolarizzazione una armonizzazione delle regole mi sembra inverosimile pensare che si sta la volontà politica di riuscire a fare tutto questo a livello internazionale quindi al momento purtroppo la tassazione maggiore sui patrimoni finanziari non credo porterebbe maggiori introiti sul governo ma semplicemente una riga localizzazione di questi patrimoni e allora cosa rimane rimane l'idea del patrimonio immobiliare tassiamo di più la casa la domanda però che prima del mio studio con riccardo trezzi per nostra conoscenza non si avevano dei dati scientifici e quanto è recessiva la tassa sulla casa perché ovviamente se io chiedo alle famiglie di pagare di più sulla casa vuol dire che il loro reddito disponibile sarà inferiore allora la domanda è come pagheranno gli italiani questa maggiore tassa sulla casa attingeranno i loro risparmi oppure ridurranno i consumi nel breve periodo quello che il governo vorrebbe fare è aumentare il gettito fiscale il più possibile riducendo i consumi il meno possibile in maniera tale che sommando tutto il pil possa aumentare vediamo che cosa è successo quindi da adesso in poi mi riferisco le scelte del governo monti decide di reintrodurre l'imposta la prima abitazione e aumenta indistintamente le rendite catastali del 60 per cento dopo di che il governo dice secondo me l'aliquota sulla prima casa dovrebbe essere lo 0.4 per cento della nuova rendita catastale e lascia a i singoli comuni italiani di cambiare questa aliquota di base i comuni che vogliono diminuirla allo 0 2 punti al punto 2 per cento possono farlo i comuni che vogliono alzarla fino allo 0.6 per cento del rende catastale possono farlo l'aliquota sulla seconda casa e invece posta a livello base dal governo appunto 76 per cento del reddito catastale se io ho una casa che vale mille euro il governo mi chiede di pagare 76 euro di tasse su questa casa in ogni anno di nuovo i comuni italiani possono decidere di abbassare questa aliquota sulla seconda casa fino appunto 46 per cento addirittura alzarle di punto 3 fino a 1.06 per cento è un momento difficile per l'economia pubblica e le finanze pubbliche molti comuni lasciano invariata l'aliquota base scelta dal governo 35 per cento dei comuni sceglie aliquote più alte per la prima casa e addirittura il 57 per cento dei comuni scegliere i quote più alte per la seconda casa quasi nessun comune sceglie aliquote più basse di quelle suggerite dal governo se vi interessa sapere a colpo d'occhio chi sono i comuni più costosi questa è quella che in inglese si chiama si tratta cioè di da un colore in cui il giallo dove vedete giallo e l'imposizione del governo punto 4 per cento quella suggerita dal governo dove vedete il rosso piu scuro e rosso più alto e l'aliquota scelta da quel particolare comune dove vedete il verde sempre più verde e sempre più bassa l'aliquota scelta da quel particolare comune come vedete la maggior parte d'italia e ancora gialla c'è qualche chiazzetta verde però c'è anche molto del rosso concentrato in capitanata nella provincia di roma nel centro italia soprattutto emilia romagna e anche eterogeneamente in piemonte e lombardia per la seconda casa invece la mappa diventa molto più sanguigna molto più grossa la maggior parte dei comuni ha bisogno di finanziarsi quindi la maggior parte dei comuni decide aliquote molto più alte l'audience locale sarà molto felice che sia la prima casa che la seconda il trentino rimane giallo invece di diventare rosso come il centro il centro italia e anche la puglia non scherza fra le i paesi che hanno tra le regioni che hanno alzato le tasse sulla seconda casa quali sono in aggregato i numeri di questa manovra un gettito fiscale abbastanza auto l'iva non aumenterebbe ci vorrebbero parecchi punti di iva per generare un aumento del gettito fiscale di 15 miliardi notate tuttavia che la maggior parte di questo red di questo gettito arriva dalle seconde case che un patrimonio un parco molto più piccolo delle prime case questo perché le seconde casa non aliquota più alta quindi abbiamo che questi 15 miliardi di extra entrate arrivano da 4 miliardi sulla prima casa e più di 10 miliardi sulle seconde case qui mi sto riferendo non allenterà imu quindi sto lasciando fabbricati terreni agricoli e imprese mi sto riferendo solo a l'imu residenziale per le famiglie e da solo questa manovra porta all'italia secco un giorno dopo l'altro con quasi zero evasione fiscale punto 9 per cento del pil l'italia guadagna da un giorno all'altro un punto di pil questo è 24 per cento del deficit fiscale addirittura al 71 per cento del sud il primario al netto di interessi come abbiamo spiegato prima in altre parole una manovra molto efficace porta soldi subito e per molto difficile da evadere le famiglie italiane pagano in media 357 euro sull'imu per la prima casa e pagano in media 900 euro sull'ipo per le seconde case 58 per cento delle famiglie possiede solo una casa mentre esiste in 14 per cento delle famiglie italiane che ne possiede più di una quindi questo vi fa notare che questo 14 per cento delle famiglie pagando un'aliquota maggiore sulle seconde case riesce a generare un gettito tre volte superiori al limite prima casa siccome possiamo ben immaginare che le famiglie che hanno più di una casa sono benestanti o perlomeno sono permettetemi meglio stanti di quelli che hanno soltanto una casa o addirittura zero l'imu così disegnata e una misura progressiva cioè tassa di più chi è più ricco adesso quello che ci rimane sapere qual è il danno che questa tassa ha fatto in termini di consumi perché tutte le tasse generano un danno sui consumi qui si tratta di capire qual è quella che genera il danno minore come possiamo fare ad analizzare questa è una cosa che possiamo fare è guardare i dati aggregati ma in quell'anno è successo di tutto in italia la crisi del debito pubblico è cambiato un governo i tassi sugli spread sono variati tantissimo gli investimenti l'incertezza il mercato edilizio è crollato è molto difficile riuscire a riso la solare questo nei dati aggregati allora con il collega riccardo trezzi alla federer la banca centrale americana abbiamo notato che nella sarde delle famiglie italiane condotta dalla banca d'italia nell'anno 2012 insieme alle solite domande su quant'è link am quanta il reddito quant'è il consumo di beni durevoli di beni non durevoli qual è il numero di persone nella tua famiglia qual è l'età del capofamiglia aggiunto una domanda quanto i mùm la tua famiglia ha pagato sulla prima casa quanto immolato famiglia ha pattato sulla seconda casa questo vuol dire quindi che noi possiamo associare alle 8mila famiglie che partecipano al questionario della banca d'italia sul reddito la ricchezza delle famiglie italiane possiamo associare di quanto loro hanno cambiato il consumo da un anno all'altro a fronte di una maggiore tassazione sulla casa e quindi possiamo valutare di quanti euro e cambiato il consumo delle famiglie italiane a seguito di aumento dell'imposizione immobiliare di un euro questo è quello che abbiamo fatto con riccardo trezzi e questi sono i risultati nelle prime due colonne diamo i risultati per tutte le famiglie del campione rappresentativo della popolazione italiana qui invece mi ci sto soffermiamo unicamente sui proprietari di casa che ovviamente sono gli unici che hanno piegato più in questi numeri nella prima colonna indicano di quanti centesimi la famiglia media italiana ha ridotto i propri consumi a fronte di un maggiore pagamento di un euro di imu e divido le colonne fra un cambio nella spesa di beni non durevoli e un cambio nella spesa dei beni durevoli beni durevoli lavatrice elettrodomestici la macchina tutti bene che appunto durano nel tempo beni non durevoli sono la spesa al supermercato al ristorante i servizi il barbiere e l'assicurazione tutto quello che si può venire in mente quello che si nota il primo risultato che tutta la spesa è stata contratta sui beni durevoli per ogni euro pagato in più di me la famiglia media italiana ha ridotto di 44 centesimi la spesa sui beni durevoli secondo risultato ha patito chi ha pagato limo sulla prima casa il consumo di chi ha pagato anche l'imu sulla seconda non è cambiato non in maniera significativa gli asterischi non entro nel nel merito econometrico ma indicano che questo numero è statisticamente significativo quindi quando vedete gli asterischi pensate un numero diverso da zero quando non vedete asterischi potete considerare questi numeri praticamente zero quindi l'imu sulla seconda casa un risultato importante non cambia i consumi delle famiglie italiane l'imu sulla seconda casa ha generato un gettito grande l'imu sulla prima casa generato un gettito molto più piccolo eppure ha ridotto i consumi molto di più tentiamo di capire in che cosa ha ridotto i consumi sappiamo che sono durevoli la spesa principale di beni durevoli è in autovetture allora divido il cambiamento nella spesa fra autovetture autovetture chi ha dovuto pagare l'imu sulla prima casa sembra aver deciso di non comprare più la macchina che comprensibile perché l'imu sulla prima casa stiamo parlando in media di qualcosa come 400 euro da pagare per un certo numero di anni a detta del governo monti quindi se uno aveva intenzione di comprarsi una casa di comprarsi una macchina considerando che in italia mediamente la caparra per comprare una macchina è mediamente di mille euro quando uno si fa i conti decide di rinviare l'acquisto di un bene durevole come la macchina perché con quei soldi può risparmiare e tenerseli vieria per pagare limo se uno non crede alle nostre regressioni può dire guarda se quello che tu mi dici è vero se è vero c'è stata una contrazione delle spese alle automobili io dovrei aver visto un crollo delle immatricolazioni attorno al dicembre 2011 quando limo è stata introdotta questi sono dati completamente diversi arrivano dalla dall'atc vedete chiaramente che dove c'è la linea rossa che sfortunatamente coincide col televisore non so se riuscite ancora a vederla un andamento abbastanza forte ma il crollo c'è l'introduzione dell'imu gli italiani capiscono che devono pagare per diversi anni parecchi soldi rimandano o addirittura annullano l'acquisto delle della macchina ancora più chiaramente lo si vede in questo grafico di nuovo fonti indipendenti questa non è più la banca d'italia dati aggregati che prendo dall'istat normalizza ognuna di queste serie cento in maniera tale che quando questa arriva al 98 questo è un calo del 2 per cento notate la linea gialla e pil che nella terminologia inglese grow matt gross domestic product vedete che il pil nel 2011 diminuisce solo lievemente qui c'è una banda grigia che indica quando è stata introdotta alle quello che vi voglio far notare che l'italia è certamente easy dal 2008 in poi perché tutti questi indicatori che si tratti di pil aggregato consumo di beni durevoli aggregato consumo di beni non durevoli aggregato o spesa per automobili vanno tutti giù ma la cosa impressionante è che vanno giù molto più significativamente i beni durevoli e le macchine proprio in coincidenza con l'introduzione dell'imu di nuovo altra evidenza indipendente per cui diventa molto più forte appena l'imu è introdotta è vero stava già andando giù come stavano andando giù anche altri beni in honduras anche sui beni non durevoli comunque diminuiscono nel corso dell'intero dell'ing ma vedete che il cavo è molto più forte per i beni durevoli che trainato dai veicoli quindi altre evidenze a supporto del nostro risultato che chi ha dovuto pagare lì ma ho dovuto rinunciare all'acquisto della macchina che cosa accade al settore edilizio e ci tengo fare questo grafico perché quando l'estate scorsa ho scritto sul corriere della sera dei risultati di questo di questo lavoro siamo stati criticati da alcune parti politiche sul fatto che non ci rendevamo conto di quanto l'imu avesse distrutto fosse la colpa del crollo del settore edilizio essendo un un accademico e quindi avendo questa ossessione per i dati quando qualcuno mi segnale mi indica e mi dice qualcosa vado e dati e chiedo i dati se questo è vero o no quindi qui vi do due modi di poter valutare l'andamento del mercato edilizio o in termini di pil prodotto dal settore edilizio oppure in termini di numero di occupati la linea rossa ancora una volta è l'introduzione dell'imu da parte del governo monti e evidente che il settore edilizio crolla molto prima dell'introduzione del limo ed è con la crisi le banche non vogliono più dare muti settore edilizio crea sicuramente l'imu non ha aiutato qui uno può scorgere una ulteriore flessione ma certamente la crisi del settore edilizio è cominciata ben prima dell'introduzione del lino adesso fra le famiglie quali sono le famiglie più in difficoltà quali sono quelle famiglie fra quelle che hanno pagato la prima casa che hanno dovuto ridurre i consumi perché non avevano altro modo di poter pagare l'imu qui allora divido le famiglie italiane fra le fortunate che avendo anche solo una casa però non hanno più il muto e quelle che ancora devono estinguere il mutuo quando faccio così scompare la significatività anche le famiglie senza mutuo che hanno dovuto pagare un euro di più di mou sono messi abbastanza bene nel senso che non hanno dovuto ridurre i propri consumi per poter far fronte a quel maggiore pagamento chi veramente ha sofferto dall introduzione dell'imu sono quelle poche famiglie il 17 per cento che in italia solo una prima casa e con il muto addirittura fronte di un aumento del 1 euro dell'imu le famiglie con mutuo sulla prima casa hanno addirittura ridotto il consumo di beni durevoli in particolare la spesa di veicoli addirittura di due euro e 60 molto più addirittura dell'euro che hanno pagato com'è possibile ben ricordate vi abbiamo detto che in maniera in cui hanno ridotto la spesa e rinunciando all'acquisto di una macchina la macchina è un bene indivisibile non posso comprare una portiera mille euro oggi due ruote domani il motore fra tre giorni lo devo comprare tutto insieme quindi se io lo voglio comprare devo avere insieme per mettere una caparra che è molto più grande della spesa dell'imu io allora mi trovo questo era l'esempio che che mio padre mi ha trovato mentre scrivevo questo articolo e per portare via una macchina come questa ci vogliono 150 euro al mese che moltiplicati per dieci mesi fa all'incirca qualcosa attorno a 1.500 euro 1.500 euro che ho in tasca per comprarmi la macchina adesso mi vien fuori che mi fanno pagare 400 500 euro di imu io quei soldi mi ritengo perché devo pagare l'imu quest'anno l'anno prossimo e l'anno dopo ma la caparra per la macchina sono 1.500 euro quindi il risparmio 1.500 euro in meno di consumi che altrimenti avrei fatto per dare la caparra per comprarmi la macchina e parte di questi li utilizzo per pagare l'imu ecco perché quel coefficiente di prima è addirittura più grande di uno può arrivare addirittura tre o quattro perché la macchina un bene indivisibile devo comprare tutto insieme perché le famiglie con mutuo sono cocco sanno di così speciale che li induce a rispondere in questa maniera così sproporzionata e io trovo bellissimo questo grafico che sembra un po confuso ma datemi un po di tempo per spiegarlo perché una volta ha spiegato credo che riveli molto dell'attitudine finanziaria delle famiglie italiane qui sono il numero di proprietà quindi questo considerando coloro che hanno soltanto una proprietà coloro che ne hanno due e che le famiglie che ne hanno più di due in giallo riporto la distribuzione del pagamento annuale che le famiglie fanno per il mutuo quindi qui mi sto riferendo soltanto coloro che hanno un mutuo questo trattino indica la media e lo sto riportando rispetto al reddito che cosa vuol dire il 14 per cento vuol dire che in media le famiglie italiane non solo una casa e hanno il mutuo su quella casa pagano il 14 per cento del loro reddito annuale come rata del mutuo ricordate questo numero 14 per cento passiamo adesso a quest'altra barra quella azzurra questa barra indica il tasso di risparmio delle famiglie italiane che con una sola casa hanno anche il muto su quella prima casa il tasso di risparmio delle famiglie italiane cioè il reddito annuale meno i consumi e prima di pagare la rata del mutuo in italia il 16 per cento cioè dopo che ho preso il mio reddito di cento e ho pagato la baby sitter la scuola la macchina il supermercato eccetera eccetera a me rimangono di quei 100 euro se ho una casa il mutuo soltanto 16 ma io questi 16 di questi 16 14 le devo pagare come rata del mutuo c'è questo vuol dire che le famiglie italiane dopo che hanno fatto le loro spese hanno pagato della rata del mutuo chi rimangono due euro queste sono famiglie che un soffio di vento le butta giù e purtroppo per loro linee è quel soffio di vento un altro grafico che rende ancora questa idea la rinuncia dell'acquisto delle macchine per le famiglie con mutuo è stato molto più drammatico di tutte le altre famiglie che pur pagando limo non avevano il mutuo in altre parole chi non ha un muto in italia aveva comunque dei risparmi da parte con cui è riuscito a pagare l'imu quelli che avevano muto quei risparmi non ce l'avevano e hanno potuto soltanto ridurre i consumi ed in parte volare rinunciando l'acquisto della macchina siamo in dirittura di arrivo e allora lasciatemi indicare un altro dato perché si parla molto dei confronti internazionali l'italia fa di più tassa di più tassa di meno perché la casa e passiamo qualcos'altro e alla fine bisogna capire che se c'è una situazione difficile qualcosa bisogna cambiare allora o accettiamo la spending review se non vogliamo attaccare non vogliamo toccare le tasse ma se non vogliamo tagliare i servizi e quindi la spending review non ci piace dobbiamo accettare tasse maggiori ma se accettiamo tasse maggiori tentiamo di valutare la tassa che meno recessiva quella che fa meno male all'economia e in questo confronto internazionale ho voluto fare un confronto con l'imposizione immobiliare in altri paesi negli altri cosiddetti g7 e qui mi sono riferito c'è molta confusione quando si parla di tassazione sugli immobili perché oltre a molti paesi alcuni paesi tassano unicamente la transazione quando avendo altri paesi trust hanno delle tasse annuali quindi in questo confronto io mi sto focalizzando esclusivamente alle tasse ricorrenti se io mi fisso le tasse ricorrenti prima dell'introduzione dell'imu l'italia è fortunatamente per gli italiani fanalino di coda l'italia paga in tasse ricorrenti prima dell'introduzione del limo tasse ricorrenti sulla proprietà molto meno di qualsiasi altro paese dei g7 ma anche dopo l'introduzione dell'imu questa in percentuale del pil l'italia paga in tassazione immobiliare la 1.6 per cento del pil che è ancora il più basso di tutti i g7 dove purtroppo l'italia al record negativo non è sulla tassazione immobiliare ricorrente ma che su tutto il resto che tipicamente dominato dalla tassazione sul lavoro e reddito da capitale quindi le imprese abbiamo visto che la tassazione sulla casa con l'eccezione delle persone col mutuo non è recessiva ricordatevi che in italia le famiglie con mutuo sono il 17 per cento dei proprietari di casa il proprietario di casa sono il 73 per cento della popolazione quindi in italia le famiglie con mutuo solo il 13 per cento della popolazione un numero piuttosto basso se noi riuscissimo a trovare un modo per non far pagare l'imu a questo 13 per cento della popolazione limo pagato da tutti gli altri l'imposizione immobiliare pagata da tutti gli altri genererebbe entrate molto più grandi di qualsiasi altra imposizione con effetti recessivi molto più piccoli il che mi porta alle sintesi di risultati e le conclusioni tassazione immobiliare effetti molto diversi la tassazione sulla prima casa genera un reddito piccolo ma può fare dei danni grandi sul mercato immobiliare un mercato delle macchine e per le famiglie con un mutuo al contrario le imposizione immobiliare sulle seconde case genere dei gettiti grandi è un calo nei consumi che irrisorio a confronto il taglio dei consumi sull'imposizione sulla prima casa è interamente guidato da quel 17 percento di proprietari di casa che hanno un mutuo che hanno rinunciato all'acquisto di un'automobile qual è l'impatto macroeconomico generale beh con l'imu l'italia è riuscita a generare quasi l'un per cento del pil con un calo di consumi di appena il punto 11 per cento in qualsiasi misura di finanza pubblica è difficile trovare una tassa più amica per il governo che riesce a generare un'entrata così superiore alla riduzione dei consumi il problema è che questa tassa è stata molto eterogeneo perché ha colpito molto le famiglie con mutuo perché ha colpito molto il settore automobilistico il che mi porta ai consigli della politica economica che è veramente la mia ultima a dwight el imposizione immobiliare è difficile l'evadere genera immediatamente una altra entrato un grande gettito fiscale per il governo poi l'imposta sulla prima casa ha avuto un gettito relativamente più piccolo di quella sulla seconda e ha avuto un taglio di consumi significativo abolire l'imposta sulla prima casa va nella giusta direzione ma devo dire si poteva forse fare meglio e cioè si poteva lasciare la limo anche sulla prima casa è semplicemente esentare coloro che avevano ancora un mutuo o forse ancora meglio permettere a queste persone di poter sottrarre il valore del debito presso la banca dalla loro base imponibile in questa maniera si sarebbe riuscito a generare nessun calo di consumi a fronte di un aumento del gettito fiscale soltanto leggermente inferiore a quello che altrimenti è stato generato ed io mi fermo qua grazie allora ecco molto bene e ci avevo visto dottor boeri per ora non lo vedo più quindi ha fatto un blitz per sentire questo è andato a pagare la tassa sulla torta dunque io sono diciamo veramente felice di aver ascoltato questo intervento non mi meraviglio visto il livello che poi anche il governo possa possa prendere spunto da quanto il professore scrive da ultimo corriere della sera e spero che un giorno possa scrivere anche su sul sole 24 ore anche se no non essendo il direttore non ho questo gran potere e valutavo che questa sua idea finale in conclusione proprio della dell'esenzione del pagamento per dell'imposta per chi ha un mutuo mi sembra una cosa diciamo ragionevole e magari verrà valutata da chi di dovere ecco io farò una domanda iniziale se poi ci saranno domande dal pubblico altrimenti poi proseguirò perché la relazione mi ha dato molti spunti ecco ringraziandolo ovviamente per la relazione la domanda è su a questo punto la figura di monti e in questo senso poi c'è anche una seconda parte più tecnica non riesco a guardarla negli occhi per allora monti è stato massacrato di fatto dopo questa misura anche nelle campagne elettorali successive oggettivamente mi sembra che tutti più o meno abbiano detto che questa misura di cui abbiamo parlato oggi era stato uno scempio ecco io io mi chiedevo come come invece fra dieci anni quando ci sarà una storia dell'economia come verrà raffigurata descritta questa operazione del governo monti tenendo conto del 2011 di cosa stava succedendo in quel periodo e poi ecco la seconda parte la domanda è se lei dovesse incontrare professor monti e quindi magari secondo lei potrebbe ammettere sì in fondo sbagliato potevo fare solo 1 0 2 prima casa all 1 per cento seconda casa come rimuginare sul professor a grazie la ringrazio e un'ottima domanda mi faccio a distinguere due piani il primo è una valutazione politica sull'operato del governo monti e io ho la fortuna e il privilegio di non essere un politico e quindi lascio ad altri fare queste queste valutazioni quello che di mia competenza e fare una valutazione tecnica dell'intervento di finanza pubblica per l'intervento politico c'è da considerare la situazione sociale del paese anche l'emotività dei cittadini che possono avere una preferenza per una tassazione piuttosto che un'altra e ripeto questo è nella sfera di competenza dei politici per quanto riguarda quello dell'economista l'obiettivo di un governo è quello di generare più risorse possibili per fare cose senza danneggiare il consumo il comportamento dei cittadini è difficile pensare a una imposizione su un altro bene e su altri soggetti che possa generare un aumento delle entrate vicino all 1 per cento del pil con una riduzione dei consumi del solo punto 1 per cento quindi da questo punto di vista è quasi un intervento da manuale ora quando il governo monti ha introdotto questa imposizione devo ammettere che per mia sorpresa non c'erano molti studi e quando io ho cominciato a lavorare su questo tema uno dei motivi perché ho cominciato perché mi sono il resoconto che c'era un grandissimo dibattito e speculazioni anche nella politica italiana e ma pochi erano andate a guardare i dati e l'ossessione dei macroeconomisti è sempre quello di tornare i dati e di poter documentare i fatti su cui puoi esprimere opinioni tecniche in alcuni casi politiche se tornassi indietro sapendo quello che so adesso e non conoscendo il professor monti se fossi un suo advisor direi la tassa sulla prima casa cioè l'imu poteva essere ancora più progressiva a ridurre ulteriormente abbassare o addirittura anche azzerare quella sulla prima casa e scaglionare molto di più quella invece sulle seconde case e avrei anche tentato contestualmente o immediatamente dopo anche una riforma del catasto che permettesse di modulare ancora meglio è ancora in maniera più progressiva la tassazione sulle seconde case quindi la mia valutazione tecnica e che è stato giusto mettere mano alla tassazione alle imposizioni immobiliare con la conoscenza che abbiamo adesso sulla base della mia ricerca degli effetti recessivi di questa tassa si poteva modulare ancora ancora m ok grazie mille ecco allora c'è una domanda della sala ecco adesso arriva la hostess ovviamente della domanda e genere che si genera rapidamente pienamente d'accordo non è un caso che anche gli ultimi governi tantissimi rappresentanti sindacali e del mondo economico e parecchi partiti insistevano sulla patrimoniale o riducendo togliendo la tassa sulla casa e quindi complimenti a lei le due domande sono queste venendo da una famiglia del mondo dell'agricoltura non proprietari terrieri chissà di quale entità ma insomma di una certa entità per prima volta per la prima volta con la rabbia generalizzata naturalmente per quelli che sono non parlo di me e della famiglia imprenditori agricoli di prima categoria è stata ampliata è stata segnata imposta la tassa anche sui capannoni sulle spalle e sulle aree fabbricabili anche se si dimostrava che la pezza minto non era tale per poter costruire seconda e ultima quindi la sua interpretazione che è stata proprio l'aberrazione mi pare che c'è l'intenzione è stata di eliminarle seconda come avete visto in trentino io sono trentino anche fatto tra il legislatore in consiglio provinciale i comuni si son ben guardati dal aumentare anche per merito della nostra autonomia l'are di tante altre cose la passa comunque sia parecchi pendolare che insomma alcuni industriali non di grande entità hanno preferito spostarsi nella vicina austria e sia perché la patrimoniale è molto ridotta ma in particolare la tassazione generica anni hanno dimostrato che dal 72 lei qua ha dimostrato che la percentuale inferiore comunque leggevano dalla tassazione tra il 60 e 70 per cento complessivamente in italia irina austria tango sul circa sul 30 per cento e anche il suo coi sensi isola naturalmente la tassa della casa sembrano potete dare la nostra nel vostro parere grazie questo si sposa fedelmente con quello che dicevamo nella prima parte della della relazione e cioè le per l'impresa è molto più facile rilocalizzarsi che per le famiglie per questo purtroppo le famiglie quelle che pagano il carico fiscale più alto tutto quello che abbiamo detto si riferiva la parte residenziale del dell'imo ovviamente limits per le imprese in questo caso per le imprese agricole ovviamente è un incentivo anche per queste imprese insieme alla tassazione sui redditi da capitale al reddito del lavoro a rilocalizzarsi da altre parti quindi di nuovo e spiace dirlo però da un punto di vista di efficienza economica e finanza pubblica tassare case di residenza genera molti introiti con piccola riduzione dei consumi l'esempio che lei ha dato sono esempi di tassazione su imprese che tipicamente riducono addirittura le entrate fiscali perché le imprese tendono a rilocalizzarsi in una maniera che le famiglie non riescono a fare quindi nelle storie purtroppo che che le racconta sono consistenti con questi principi di finanza pubblica vado io con un'altra domanda spero dobbiamo andare fuori tema non vorrei farle una domanda tradimento però irpef cioè noi abbiamo visto qui ecco siamo pieni di grafici fra l'altro che conosceva benissimo dov'è allora mi sembra 175 miliardi incasso irpef 25 da da imposte e muta si ha ecco ora invece si parla molto anche in prospettiva spostano sempre di più uno scenario sul taglio dell'irpef a tagliare un punto un'aliquota eccetera ha riflettuto su che cosa potrebbe accadere i consumi e quindi al imposte sui consumi eccetera eccetera allora uno delle valutazioni di politica economica che venivano fuori dal nostro lavoro è che quel risparmio che si sarebbe generato dal non togliere l'imu sulla prima casa sarebbe stato potuto utilizzare esattamente per ridurre le imposte per le famiglie le imprese diciamo la letteratura economica su la risposta dei consumi in in particolare delle ore lavorate a fronte di una riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro e per le imprese è molto più ampia di quella che non sia sull'imposizione immobiliare non conosco altri lavori al di fuori del mio quindi era l'unico che poteva fare riferimento ho dovuto andare a prendere i dati io stesso fortunatamente invece per le altre imposizioni immobiliari c'è una grandissima letteratura e quello che sappiamo è che la tassazione sul lavoro genera una diminuzione molto forte dei le ore lavorate e quindi del reddito stesso da lavoro e quindi dell'entrata del governo il che implica che riducendo queste li quote stimolerà il lavoro aumenterà i salari e quindi addirittura potrebbe quasi in maniera paradossale aumentare le entrate del governo che sono redditi per l'aliquota quindi un'aliquota minore ma con redditi maggiori e più ore lavorate o addirittura aumentare il gettito del governo e lo stesso vale per le imprese che possono essere ri attratte o addirittura possono fare maggiori investimenti li dove soprattutto vengono fornite detrazioni su quegli investimenti quello che noi sappiamo mettendo insieme la letteratura già esistente sul lavoro e sulla tassazione del lavoro e delle imprese e adesso con questo mio lavoro sulla tassazione immobiliare e che i consumi rispondono poco alla tassazione immobiliare invece consumi e investimenti rispondono molto alla tassazione sui redditi e per imprese quindi credo che lì esattamente dove l'italia soffre di più e lì dove la pressione fiscale è nettamente più alta e quindi a me sembra una scelta quasi obbligata ok ecco una domanda allora per quanto riguarda il catasto no la riforma catastale del 1939 le zone censuarie nella maggior parte del paese sono rimaste quelle ci sono a roma zone come paroli parioli che una volta erano popolare adesso sono di lusso e quindi c'è lì secondo me finché non facciamo no una revisione generale immobiliare del paese non se ne viene fuori perché andando sempre con determinate tariffe fisse a colpire sulla massa si creano scontenti disuguaglianze eccetera e oserei anche dire che un'azione del genere porterebbe sì un aumento notevole degli ingressi di denaro per lo stato in quanto andrebbe a diciamo rivalutare delle zone che adesso pagano molto poco e le zone che sono costruite state costruite precedentemente non avrebbero assolutamente da temere in quanto sono entrate con regimi posteriori e quindi con tariffe superiori e quindi non avrebbero nessuna sicuramente sarebbe una rivalutazione del patrimonio immobiliare e andrebbe a toccare zone che non poi vorrei puntare un attimino su quello che si è parlato prima della ruralità nel 2011 è stata fatta una legge nella quale imprenditori agricoli nel momento in cui avevano i requisiti e chiedevano l'esenzione sulla varietà e non pagano l'ici eccetera e la legge del 2011 prevedeva che nel momento si faceva la domanda bisognava avere però ai requisiti dal 2006 in poi altrimenti eccetera poi volevo puntualizzare un'altra cosa no è vero che ci sono imprenditori che anche dalla nostra regione vanno in austria eccetera però se si parla poi con quegli imprenditori si scopre che non vanno tanto per la tassazione ma per l'escussione certa del credito io faccio un lavoro 30 giorni dopo a me mi pagano da noi due anni dopo sei in tribunale per avere i soldi di quello che hai fatto ecco dopo non succede in austria come da noi che gli imprenditori dichiarano meno dei loro dipendenti le tasse le pagano tutte magari pagano meno ma le pagano da noi al 50 per cento però de tra i questo the dry quell'altro eccetera alla fine quando nel nostro panorama italiano andiamo a vedere e scopriamo che ci sono imprenditori che pagano meno dei loro dipendenti io avrei qualche dubbio sulla nostra pressione fiscale tutte considerazioni interessanti alcuni dei quali rispondono anche agli interventi del signore precedente sono d'accordo con la maggior parte di quello che ha detto mi lascio ulteriormente enfatizzare due punti partendo proprio dall ultimo uno è che una delle degli effetti peggiori della pressione fiscale non è soltanto l'incentivo a lavorare meno andare all'estero ma anche quello di eludere il sistema cioè è vero il vecchio principio per cui se tutti pagassero le tasse tutti pagheremo meno di tasse quindi purtroppo un aumento della pressione fiscale non può solo che dare ulteriori incentivi a evadere ma assolutamente non può essere una giustificazione il governo deve essere molto duro e combattere l'evasione ancora di più di quanto probabilmente non abbia fatto questo ma soprattutto i governi precedenti per quanto invece riguarda la sua prima osservazione sulla riforma del catasto non puoi non potrebbe trovar mi è più d'accordo nel senso che il ragionamento di un buon padre di famiglia e c'è un problema casa ho un figlio ricco che ha tanto ho un figlio povero che a poco abbiamo bisogno di un'assicurazione per tutte le famiglie a cosa farebbe il buon padre di famiglia chiederebbe al figlio ricco che ha di più di contribuire un po di più del figlio un po più povero che po meno è qui e lo stesso principio cioè se una persona vive in un quartiere in cui la valutazione immobiliare è molto molto alta allora per la cosa pubblica sembrerebbe essere un giusto principio chiedere a quella persona di contribuire un po di più quindi la riforma del catasto sarebbe un modo giusto e civilissimo per tornare a usare le parole di padoa schioppa per modulare in maniera ancora più progressiva la tassazione immobiliare in maniera tale che chi vive in una casa da un valore immobiliare superiore abbia anche una base imponibile superiore di una persona che sa esattamente la stessa casa però al centro di un paesino sperduto nella provincia italiana invece anche nel centro di roma ecco un'altra domanda non riflettevo che il reddito medio degli autonomi avevo letto e 12.000 euro per che molto meno dei dipendenti prima privati pre pubblici premessa in tutte le difficoltà del del catasto dei valori catastali eccetera credo che la definizione di pil non includa lo stock di ricchezza che un individuo possiede e in un paese come l'italia che è caratterizzato lo neva tissimo tasso di risparmio e di patrimonializzazione credo non so se a voi avete fatto un'analisi di questo tipo su quella che l'incidenza del fiscale e della pressione fiscale sullo stock di ricchezza oltre sul pil perché secondo me potrebbero emergere noi si interessanti anche a livello di perequazione del gettito fiscale non abbiamo fatto questa analisi però se mi permette su due piedi una regola del pollice sapendo che l'italia è uno dei paesi con il minor e debito al mondo e la maggiore ricchezza patrimoniale al mondo avendo una tassazione ricorrente immobiliare fra le più basse al mondo non potrebbe che venir fuori che la tassazione conviene rispetto al patrimonio la ricchezza di italiano è molto bassa rispetto al resto del mondo quindi sono gli effetti anche di perequazione perché tassando il reddito di gente che produce ma che non può permettersi una casa c'è la progressività dell'imposizione sul reddito viene molto meno assolutamente non ce ne sarebbe molto per il bisogno se legge più che ti viene fuori in maniera molto chiara la progressività sul patrimonio e la tassazione più efficiente perché fa pagare di più le parti meno produttive quindi sarebbe un modo eccellente di poter finanziare la spesa la spesa pubblica il problema è che la maggior parte di queste ricchezze sono facili da eludere quindi rimane quella immobiliare per olic alla l'italia che è un paese in cui proprio ticket in un recente articolo faceva vedere come l'italia il paese al mondo con la più alta porzione di ricchezza finanziaria in ricchezza immobiliare in italia la tassazione sugli immobili sembra essere effettivamente è favorevole alla perequazione ecco allora posto che i dati per me sono molto sorprendenti nonostante mi occupi di imposte da 20 anni onestamente la prima slide non non me l'aspettavo però la prima slide che quella sul rapporto fra hop e per ogni euro di imposta quanta è la riduzione del consumo onestamente è una scioccante con la prima colonna sono d'accordo c'è però un dato che mi viene in mente ed è un problema di feedback per quanto riguarda l'imposizione patrimoniale in un paese sovraindebitati come l'italia in cui peraltro la maggioranza del debito pubblico è di proprietà dei risparmiatori e ricorrere in modo più pesante alla tassazione sulle seconde case comporta un dis comporterà a un certo punto un cap un disinvestimento in termini di debito e quindi paradossalmente ci può essere un azione regressiva in questo senso depressiva no nel senso che se assumiamo come sembrerebbe lecito fare che coloro che hanno più di una casa hanno più ricchezza patrimoniale non di persone con una casa ma ci sono anche tutti quelli che hanno solo un affitto comunque tassare di più quelli che sulla seconda casa e dovrebbe sempre essere progressivo quello che credo il ragionamento che credo che dove porta il tuo ragionamento è che una tassazione immobiliare più pesante probabilmente verrebbe capitalizzata nel valore degli immobili e quindi questo potrebbe essere riflesso in una diminuzione del prezzo delle case adesso mi rendo conto che in un paese con il 73 per cento di proprietari di casa sto per dire qualcosa di molto impopolare però forse viviamo in un momento storico in cui la diminuzione del prezzo delle case soprattutto in proporzione i redditi forse non sarebbe socialmente indesiderabile e sarebbe ancora una volta ulteriormente una fonte di progressività perché permetterebbe a tutti coloro che la casa non ce l'hanno fosse un giorno di poterla avere quindi mi rendo conto di questo feedback che può andare attraverso il mercato delle case quindi avere un ulteriore second round sul mercato edilizio il mercato immobiliare però forse nel grande schema dell'economia quello che gli economisti chiamano equilibrio economico generale forse alla fine sarebbe una miglioria per l'intero paese perché permetterebbe a chi la casa non se la può permettere finalmente di accedere in virtù di un minore costo delle case si inoltra insomma queste questa giornata mi ha fatto ricordare un vecchio libro che erano le lezioni di ranelletti ranelletti sosteneva già negli anni trenta che l'impostazione patrimoniale sugli immobili era importante perché questo migliora tendenzialmente la qualità del patrimonio immobiliare paradossalmente se io ci devo pagare delle imposte tengo queste abitazioni investo in queste abitazioni e le mantengo idonee al loro scopo quindi tutte le tassazioni patrimoniali insegnare inaudi tendono alla conservazione del patrimonio perché rendono importante la considerazione da fare è sempre in relazione alle alternative certo diciamo la nostra analisi evidenzia insieme al resto della letteratura come questa tassazione sia molto meno distorsiva di tassazione su altri beni soggetti dal 32 da maggiori non c'ero la mia ultima perché poi dobbiamo lasciare la sala buonasera lincoln solo velocemente forse non sono stato attento quanto incide sulle entrate la tassazione sugli alcolici e il tabacco perché forse questo non lo salite inizialmente non è un dato che ho non lo sapete che mi chiedi qual è la percentuale delle entrate dovuta ricorrere nel caso anni denso a quanto si ricava in entrate da una tassazione su un vizio e non su una sesso non le saprei dire le sei dire le serre predire quale l'equivalente del dell'iva ma in particolare sul sulla tassazione non sono andato e poi forse un po più generico vorrei capire ma se questo è possibile se in inghilterra è tutto più semplice visto che lei si è trasferito lì e non so esattamente cosa intenda per semplicità in inghilterra ci sono ecco mi lasci dire così diversi paradossi da quelli italiani due aspetti mi sembrano fondamentali nella comparazione fra due il primo è che in inghilterra sui redditi da lavoro non esiste un sistema di deduzioni e detrazioni quindi non si creano queste situazioni paradossali per cui il datore di lavoro dichiara meno di un suo dipendente e l'altra distinzione che però secondo me questo in peggio nel sistema inglese che del sistema inglese mentre non ci sono deduzioni e detrazioni sul lavoro ci sono deduzioni e detrazioni sull'investimento immobiliare e ci sono due aspetti della legge mobilieri inglese che mi hanno sempre colpito perché sono un chiaro invito alla speculazione infatti il mercato immobiliare è molto più veloce mobile nel regno unito in inghilterra in particolare di quanto non lo sia in italia e in particolare il fatto che nel regno unito si possono dedurre il gli interessi pagati sul mutuo unicamente quando questo non è sulla casa di residenza il che vuol dire che nel regno unito viene incoraggiato il cosiddetto buy to let cioè io como però metto dentro un inquilino e con la rata dell'affitto mip ha voluto tanto addirittura posto di 22 tramite interessi quindi paradossalmente se io ho tre bambini per sfamare un reddito io non posso togliermi dal mio reddito di interessi sul mutuo però lo speculatore investitore che vive a hong kong compre le case lui può e la seconda cosa che mi colpisce molto di nuovo qui va in peggiori spento secondo me da noi e che le plusvalenze c'è la differenza fra il prezzo a cui ho acquistato la casa e quello cui lo vendo non pago tasse entro i primi due anni dalla vendita entro entro i primi due anni da cui diciamo non vi risiede più quindi un incentivo ulteriore a residenza quindi nel momento in cui io cambio casa o un incentivo molto forte a continuare a venderle ogni due anni e quindi di nuovo rende il mercato più fluido però il centro ancora di più la speculazione sappiamo che una casa che passa più volte di mano aumenta di prezzo più velocemente di una casa che è tenuta per 30 anni senza personale detto questo loro non hanno una patrimoniale la tassa che si paga ricorrente sulla casa è una tassa sui servizi quindi più vicina alla tana siena e la tali e l'altra grande differenza è che c'è un imposizione molto più forte sulle transazioni c'è quando si vende la casa quella one off e un gettito molto importante per il governo è molto più di quanto non sia in italy dunque c'è un'altra domanda no io ricevo sulle tasse dovrebbe essere 10 miliardi da sigarette e alcol perché qui qui cs 175 miliardi e l'irpef a 25 le accise sui carburanti prodotti energetici 25 c muta si vabbè che adesso sono state tolte poi ci sono 10 miliardi giochi lotto gli altri giochi 10 miliardi sigarette ancor più o meno grosso modo sano e torno brevemente alla relazione che tra il pagamento cioè tra applicazione dell'imo per i proprietari che hanno acquistato casa con mutuo è mancato acquisto dell'automobile se non ricordo male lei ha evidenziato che il costo delle mucche la prima casa si aggira di media intorno ai 357 euro la trovo un po sorprendente che a fronte di una posizione di una di una tassazione di soli 357 euro questo abbia disincentivato l'acquisto di un bene durevole come l'automobile mi domandavo se per caso in aggiunta questo effetto che secondo me è più psicologico che noi con finanziario non abbiano concorso invece altri fattori per esempio il periodo tra 2009 2011 sono stati periodi in cui costi delle rate dei mutui sono saliti a causa dell'innalzamento dei parametri tipo l'euribor che sono schizzati in certi momenti che hanno effettivamente impattato moltissimo sulle rate dei mutui questa prima considerazione la seconda molto velocemente poi chiudo rispondere a questa sono poi le dimentico veloce e un'ottima domanda infatti noi abbiamo ripetuto la nostra analisi dividendo nonostante il piccolo campione coloro che avessero un mutuo fra coloro che erano a tasso fisso e coloro che erano a tasso variabile e continuiamo a trovare lo stesso risultato quindi in principio non sospettavano che il nostro risultato potesse essere guidato nell'effetto di cui ha parlato non poiché non troviamo una differenzazione a seconda se con un tasso fisso un tasso variabili questo evidentemente l'effetto genuino dovuto all in invece quel che l'effetto di differenza di reddito dovuto al fisso contro il variabile seconda cosa c'è una domanda interessante nella serve della della banca d'italia in cui chiedono mediamente per quanto tempo si aspetta che l'imu durerà e la maggior parte dei day delle persone che hanno risposto a questa banca d'italia indica che si aspettavano questo inizio 2012 questa tassa che fosse rimasta per almeno 5 anni se l'è adesso moltiplica cinque anni per 350 si aspetta se una persona si aspetta di pagare 1.500 2.000 euro questo di tempo diceva allora forse aspettiamo per comprare la macchina visto che in italia mediamente la caparra che si dà per la macchina e sui 1.000 euro aveva una seconda domanda effetto proprio psicologico potrebbe potrebbe potrebbe comunque questo è un risultato l'interpretazione psicologica ci può stare dunque sorprendente la seconda domanda è tra imposte sostitutive cedolari secche eccetera non sarebbe forse la volta è che tutti i redditi da capitale piuttosto che i redditi da le rendite da attività immobiliari confluissero in dichiarazione così si crea una vera e propria progressività questa è un'ottima domanda per le agenzie delle entrate e come tale è la tratterò ok ultimissima domanda perché poi c'è un altro interessantissimo incontro chiederle un opinione se primo se è stata presa in analisi una sì che comincia a incidere a mio parere almeno sul territorio diffuso l'abbandono degli immobili gli immobili addirittura chiusi non utilizzati oltre che abbandonati nel loro impatto sul costo dei servizi obbligatori quindi nei comuni sono veramente un problema e oltretutto questa non so questa negligenza nel prendere il problema di petto che probabilmente sarebbe una più che dovuta tassazione obbligatoria perché creano un disagio oltre che ambientale un danno effettivo alla valutazione degli immobili vicini e come dico come ho accennato prima al costo dei servizi obbligatori una delle conclusioni dell'articolo sul corriere della sera che ho colorato con lucrezia reichlin era esattamente questo cioè l'italia è sorprendente per il numero di seconde case inutilizzate non affittate che quindi diciamo creano non solo un doppio costo per i servizi come diceva lei anche un deperimento del patrimonio immobiliare l'unica maniera per rendere abitabili queste case e quindi rendere un efficiente utilizzo più efficiente di questo patrimonio immobiliare una possibilità è ridurre la tassazione sulla prima casa e aumentare la tassazione su le seconde case soprattutto quando quelle seconde case sono come lei suggerisce non utilizzate non affittate perché questo nella speranza che questo possa incentivare una fluidità che ancora manca in italia nel mercato immobiliare perché quelle possono diventare le prime case di qualcun altro possono diventare le case in affitto di una nuova famiglia la tassazione la progressività soprattutto sulle seconde case con particolari proprietà con particolari riferimenti appunto sfitte non utilizzate può essere un modo per incentivare quella fluidità del mercato che certamente ma anche in italia l'incontro è finito ringrazio tutti ringrazio il professor surico che ci ha fatto questa relazione molto molto interessante nella mia vita è stata la più chiara in assoluto che interessante proseguiamo con al festival dell'economia buon proseguimento tutti grazie
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