Start-up sociali: quale futuro per i territori montani?
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Start-up sociali: quale futuro per i territori montani?
Andrea Silli, direttore Start-up, Trentino Sviluppo - Progetto Social Startup Valley, Silvia Atzori, founder Atotus, Valentina Chizzola, ricercatrice Fondazione Franco Demarchi, Marco Senigalliesi, Head Start-up Area HIT, Andrea Tomasoni, presidente e CEO presso Remoove Srl e Walter Viola, direttore generale Fondazione Franco Demarchi in dialogo per discutere e capire cosa significa per Trento realizzare una start-up sociale. In presenza anche due Start-up: Atotus e Remoove Srl.
Benvenuti a tutti, ringrazio da subito gli autorevoli ospiti e la dottoressa Taglia Bue, la direttrice che poi modererà l'incontro della svolta. Io sono Walter Viola, direttore di fondazione De Marchi, ci tengo a precisare che questo è un incontro a cui teniamo parecchio, perché all'interno di tutto il ciclo di questi giorni che in particolare per oggi riguarda lo sviluppo del nostro territorio, di un territorio montano, c'è questa iniziativa che stiamo lanciando insieme a Trentino Sviluppo sulle start-up nel settore sociale, che è un progetto che nasce da un lavoro comune che nasce mettendo insieme due competenze importanti, noi sul sociale e Trentino Sviluppo sull'aspetto economico imprenditoriale, che vuole essere un contributo significativo anche per le sfide che l'innovazione sociale ed economica pone non solo al nostro territorio a dir la verità, pone in via generale. Per cui è una scommessa che ha forti radici, evidentemente, nel reale con cui abbiamo a che fare tutti i giorni e che spero fortemente possa portare a frutti importanti. Per cui il saluto che porto, l'introduzione brevissima, perché non voglio togliere spazio a chi di dovere, il saluto che porta è proprio non solo un saluto della fondazione che evidentemente ci mancherebbe altro porto volentieri, ma soprattutto è un auspicio che questo confronto di questa mattina possa essere anche importante per la prospettiva di lavoro comune che abbiamo da fare insieme a Trentino Sviluppo su questa importante frontiera delle start-up sociali. Per cui grazie e buon lavoro e passo volentieri la parola all'autorevole moderatrice. Grazie direttore, grazie a Fondazione dei Marchi per aver ospitato oggi La Svolta, che è un piccolo giornale in confronto a solo 24 ore, che si occupa di sostenibilità ambientale ma anche sociale. Un'ottizia di servizio, perché vedo tante persone che fa caldo, ci sono delle sedie davanti, se volete potete anche portarle all'ombra nel caso, no? Ah, sono tutte insieme collegate, ok, allora fa niente, allora vi ringraziamo voi che state al sole, sappiamo che avete una passione per le start-up sociali o comunque per fare impresa e quindi oggi cosa cerchiamo di fare qui tutti insieme? Stiamo cercando di immaginare e di capire cosa vuol dire per Trento realizzare una start-up sociali, laddove ovviamente sappiamo che istituzioni come Trentino sviluppo e come Fondazione dei Marchi hanno un wow molto forte ciascuna da portare, ma si approcciano per la prima volta in realtà a dare la possibilità a delle giovani e dei giovani per la creazione di start-up sociali. Allora, siccome in realtà la creazione di un'impresa è una cosa che detta così, insomma, sembra facile, è quasi un claim, però in realtà ha una sua complessità, soprattutto non magari la fase iniziale che è quella i e i e in cui tutti abbiamo un sacco di energie, ma la fase invece in cui si struttura e si immagina come questa impresa in realtà si sosterrà poi. E qui poi l'elemento sociale ovviamente è l'elemento di rimente, che cosa vuol dire un'impresa sociale? È soltanto una formula, una formula in realtà con la quale si definisce la costruzione di un'azienda, è un'associazione, è una cooperativa, è una società benefit, è un srl, che cosa in realtà definisce davvero un'impresa sociale? O forse in realtà un'impresa sociale è l'impatto che questa impresa ha sul territorio e si misura non tanto con la formula istituzionale quanto invece sull'idea creativa e sostenibile che viene portata avanti. Quindi siamo qui un bel gruppetto di persone che adesso vi presento per affrontare il tema e anche un po' per ispirarvi, cioè per farvi capire da 0 a 10 quali sono anche i passi per riuscire a cimentarsi in un'impresa di questo tipo. Ovviamente tutte le domande sono ben accette, noi siamo felici se intervenite perché vuol dire che vi interessa e soprattutto che ci facciamo capire. Siccome ovviamente fare impresa è una cosa che non è semplice, qualsiasi domanda appunto viene accettata. Allora intanto lascio la parola a Valentina Chizzola che è ricercatrice della Fondazione Franco De Marchi che ci introduce un pochino questo tema. Grazie, buongiorno a tutte, buongiorno a tutti. Devo dire che per me è un'emozione essere seduta qui perché per Fondazione De Marchi, come diceva prima il direttore, è una scommessa questo progetto e vorrei partire innanzitutto dicendo che è una scommessa che nasce dall'unione di idee differenti e di tre realtà che sono di fatto molto differenti e operano in maniera diversa sul territorio. Quindi nasce da una forte collaborazione tra Fondazione De Marchi, Trentino Sviluppo e Hit, realtà che operano nel nostro territorio con modelli, modalità e obiettivi molto diversi tra loro. È per questo che mi permetto di stare un po' sul mio, come ti dicevo prima, io per ricerca sono una filosofa e uno dei temi che mi ha sempre interessato e che ha seguito gran parte del mio percorso è quello della diversità e soprattutto della diversità legata in qualche modo all'innovazione. Quindi facendo un piccolo passo indietro il tema della diversità che viene solitamente declinato nel senso di diversità di genere, diversità di cultura, diversità di provenienza etnica, diversità più socio culturale, in realtà è molto legato anche alla diversità presente all'interno di team multidisciplinari come saremo noi e proprio questa diversità è ciò che potrebbe in qualche modo noi ci auspichiamo dare una spinta in più per trovare la via verso idee innovative. Divertere significa però di fatto la diversità proviene da divertere, divertere significa separarsi, allontanarsi, quindi la diversità in sé nella sua etimologia porta subito un allontanamento, in qualche modo è qualcosa che ci fa paura per certi versi. All'interno del termine però divertere esiste il di che significa proprio un allontanarsi ma esiste il vertere che è tutt'altro, che è proprio un rivolgersi verso. Quindi la diversità che caratterizza noi ma che sarà un elemento che noi andremo a ricercare nelle idee che andremo a ricercare all'interno dei territori poi vi spiegheremo un po' meglio è un elemento sicuramente fondamentale che può portare a un conflitto ma è anche ciò che può portare all'innovazione. In un testo secondo me particolarmente interessante ma potete vedere un brevissimo video anche su YouTube di Steven Jonathan da dove nascono le buone idee. Questo autore fa un po' una ricerca di tutti gli ultimi cent'anni di innovazione e dice da dove nasce in qualche modo l'innovazione. Innanzitutto una cosa bella che ci ha riguardato è il fatto che lui dice che l'innovazione ha bisogno di tempi di incubazione lunghissimi. Noi siamo partiti due anni fa a parlare di questo progetto oggi qui arriviamo in qualche modo a presentarlo pubblicamente. Quindi di fatto ha avuto un periodo di incubazione parecchio lungo che però ci ha permesso probabilmente di arrivare al punto in cui siamo. Quindi la diversità in sé ha anche la capacità di attivare dei processi cognitivi che sono per certi versi maggiori rispetto a quelli che vengono attivati dall'omogeneità. Questa caratteristica quindi sarà uno degli elementi che noi cercheremo sicuramente all'interno di tutte le nostre realtà. Da queste premesse è partita l'idea di promuovere questo percorso perché sarà un lungo percorso di startup valley, abbiamo detto per il sociale. Innanzitutto ci sarà una prima fase che inizierà nel mese di giugno condotta principalmente da Fondazione De Marchi che ha una capillarità nel territorio Trentino molto forte soprattutto per via di aver seguito per molti anni dei progetti di welfare a chilometro zero di cui magari poi se ci sarà occasione accenerò. Quindi una prima fase di scouting sui territori per andare ad individuare quelle idee o quei talenti già esistenti o forse ancora in qualche modo nascosti che possano poi partecipare ad un percorso di selezione che fa un primo percorso di selezione che andrà fatto a settembre. Da questo primo percorso individueremo dodici realtà, dodici idee, rimango ancora un po' sul vago poi magari se volete entreremo più nel dettaglio ma lasciamo ancora un po' di suspense, quindi individueremo queste dodici idee o dodici progettualità che partiranno con Fondazione De Marchi prima di novembre a fare invece un percorso più formativo rispetto ad alcuni aspetti di business che molte realtà sociali non hanno forse ben presente o non posseggono le competenze per poter poi arrivare ad affacciarsi ad una realtà di mercato o di quasi mercato. Quindi avremo questo periodo di laboratorio delle idee alla fine del quale ci sarà una nuova selezione in questo caso proprio all'interno della startup valley dove verrà considerata una categoria particolare dedicata proprio alle realtà che potrebbero diventare delle startup sociali. Grazie mille Valentina Chizzola, tra l'altro è molto evocativo questo nome startup valley, io mentre venivo qui a Trento in realtà leggevo un articolo che parlava di San Francisco ormai è una città dove sono nate tutte le startup ma in realtà poi alla fine è una città che non avendo dato ascolto al sociale ha in qualche modo veramente creato un grande gap a livello di remunerazione ma anche di ascolto della città tra chi può e chi non può. Ci sono per farvi degli esempi queste macchine che si guidano da sole che ormai in realtà funzionano proprio San Francisco e però ci sono molte case vuote perché sono in realtà troppo care per essere pagate da persone che fanno mestieri normali e quindi diciamo quello che sta succedendo in America laddove appunto la Silicon Valley che è un po' il luogo dei sogni di tutti gli imprenditori digitali che ha creato io trillion dollars eccetera eccetera non ha in realtà guardato alla sostenibilità sociale ecco cosa un po' sta succedendo quello che non vogliamo e siamo certi che non capiterà qui perché c'è sempre stata una grandissima attenzione al territorio mi preme dire che di fatto con Trentino sviluppo e con diciamo la sede Stata Valley ma la sede di Rovereto comunque Manifatura Tabacchi che conoscete tutti in realtà è diversi anni che la provincia in realtà porta avanti dei progetti di attenzione alle imprese alla sostenibilità e tra l'altro quindi abbiamo qualcuna che vi può anche poi raccontare e ispirare nelle cose che hanno fatto io darei la parola a questo punto ad Andrea Silli che è direttore appunto della startup Trentino sviluppo e proprio è il capo del progetto della Social Startup Valley per così capire un pochino come funziona ho letto sulle agenzie appunto che avete lanciato il bando e quindi magari cerchiamo di raccontarlo grazie Grazie mille grazie anche per il capo del progetto in realtà come diceva Valentina è un progetto che facciamo assieme e che mi piace ricordare insomma è una collaborazione un esperimento parto con un consiglio interessato a noi ovviamente ai ragazzi delle prime file come ha detto Valentina costruiremo dei percorsi che delineranno il futuro del fare imprese in un determinato contesto sono contentissimo di avere un pubblico di persone estremamente giovani estremamente attente e mi piacerebbe anche che rimaneste vivi e quindi che non andaste in autocombustione non siate timide se volete seguire l'esempio dei vostri compagni potete andare indietro ci servite vivi per i nostri progetti per questo è interessato il consiglio per cui fatelo senza timore. Trentino Start Up Valley è un progetto originale ci dà una certa adrenalina perché è un esperimento che vogliamo fare è un esperimento che facciamo a ragion veduta lo facciamo dopo due anni di gestazione ma lo facciamo anche dopo un percorso che dura ben più di due anni la provincia di Trento sono parecchi anni che investe nell'economia del terzo settore con progetti che una volta si chiamavano di welfare generativo e hanno permesso tutti questi progetti aiutati da anche altri soggetti Valentina ricordava la fondazione Caritro ma ci sono stati diversi interventi che hanno permesso di crescere una generazione di imprenditori che sono finalmente imprenditori abbiamo qua due esempi che ci porteranno la loro storia ma hanno anche un approccio nel costruire il loro business che tiene conto degli effetti dell'impatto che il loro lavoro ha sulla comunità che li circonda per cui non smettono la voglia di fare innovazione o di cercare di costruire prodotti che qualcun altro potrebbe etichettare solo come manufacturieri soprattutto in un caso dei due, in realtà è la destinazione di quel prodotto, il servizio che crea, l'innovazione sociale che crea che lo rende diverso nel suo modo di fare impresa rispetto a imprese che sono tradizionalmente etichettate nel mondo for profit e ovviamente cercano di massimizzare il loro profitto economico di questo di solito si occupa Trentino sviluppo, Trentino sviluppo è un'agenzia che ha una serie di programmi, progetti, proposte e risorse da mettere a disposizione delle imprese for profit del mondo produttivo e non so se lo conoscete se ci avete avuto a che fare a sede a Rovereto ma anche in altre aree del Trentino tipicamente da spazio a aziende che hanno bisogno di un capannone o di uno spazio per poter produrre ma offre anche tutta una serie di servizi che accompagnano la loro capacità o la loro voglia di crescere come imprese e tipicamente sono le imprese del comparto della manifattura abbiamo dei poli di incubazione che sono il polo della meccatronica e lì si fanno cose manifatturie rarmente hardcore, non si fanno servizi, abbiamo il polo green dove ospitiamo imprese cosiddette cleante che fanno energie rinnovabili ma anche lì sono sistemi di gestione dell'energia piuttosto che paleoiliche sono cose che puoi toccare e c'è anche dell'altro nel senso l'altra metà del cielo la porterà in dote la fondazione dei marchi andrà sui territori ci sarà tutta una serie di interventi durante l'estate a cui potete anzi vi invito a partecipare che proveranno a vedere se ci sono dei talenti che al momento si collocano o operano nel mondo del cosiddetto sociale ma che hanno voglia di fare dei percorsi di confrontarsi con delle imprese che giocano per il momento un altro campionato. Noi abbiamo visto lavorando in questo settore che in realtà i due campionati sono molto fluidi cioè i confini sono molto labili tra il mondo profit e il mondo non profit e il nostro esperimento prova ad andare a vedere se le aziende che ad oggi lavorano nel mondo non profit possono provare a migliorare la loro efficienza la loro capacità di sostenersi e quindi anche di garantire un futuro a se stesse e al territorio su cui queste imprese lavorano. La provincia non può contribuire alla sostenibilità di tutte queste imprese all'infinito per sempre in maniera totalitaria quindi bisogna che le imprese comincino a lavorare per la loro sostenibilità oppure a ricavarsi un posto e una credibilità maggiore se già si sostengono se già hanno un bilancio inattivo se già hanno un prodotto ma hanno deciso che per coscienza vocazione interesse personale o per modo di intendere la vita vogliono generare un impatto positivo sulla comunità che le circonda. Per questo e qua comincio a tirarti la volata. Abbiamo parlato del progetto Startup Valley. Startup Valley è un percorso che prova a prendere dei team, delle idee, delle buone idee e comincio a guardare alla mia sinistra perché è un percorso che Trentino Sviluppo porta avanti insieme alla Fondazione ITE, nel mio caso io porto avanti col collega e ormai amico Marco e prova a prendere dei talenti nel mondo della ricerca sul territorio. Talenti vuol dire persone che hanno una buona idea, voglia di svilupparla ma non necessariamente hanno ancora costituito una società o hanno aperto una partita IVA. Fanno un percorso che vi spiegherà meglio Marco adesso che li porta a rafforzare le loro competenze imprenditoriali e quindi ad acquisire tutti gli strumenti che li permettono di fare sul serio. Sul serio vuol dire che si spera che quando ci salutano siano le persone che in gergo, per chi di voi è start-up e lo frequente nel mondo delle start-up, possa ambire o sognare di essere il prossimo Unicorno Italiano. Un Unicorno è una azienda che raccoglie più di un miliardo di euro di finanziamenti quindi qualcuno che possa essere etichettato come io ce l'ho fatta. E proviamo a farlo, è un percorso che è impegnativo, dura più di un anno e ad oggi è sempre stato rivolto al mondo del for profit ma quest'anno, grazie a questa collaborazione con la fondazione dei marchi, ospiterà anche dei team che vengono da un altro, non voglio dire da un altro pianeta, però sicuramente che stanno provando a farsi strada in un altro in un altro modo. E sarà adrenalina, è sorpresa, noi non sappiamo come va a finire. Ovviamente speriamo che vada a finire bene e speriamo che il progetto possa essere replicato negli anni crescendo e offrendo sempre più opportunità. Però le probabilità aumentano se ci darete una mano, se parteciperete alle nostre serate, se avrete voglia di sperimentare insieme a noi, di crescere insieme a noi. Poi qualcuno poi dopo lo dice, quanto sarà il beneficio e la premialità rispetto all'idee selezionate, perché non voglio essere venale, però siamo al Festival dell'Economia, non possiamo evitare di parlare del vile denaro. Ci sarà una categoria dedicata alle startup sociali all'interno della Startup Valley che già offre delle premialità interessanti. Il primo classificato della Startup Valley supera i 30 mila euro come premio in denaro finale. Sarà un filo più basso credo nell'anno sperimentale per le startup sociali, però vedremo di riuscire a derogare un monte premi di almeno 20 mila euro per chi arriverà in fondo e si piazzerà bene nella classifica. Specifichiamo che di fatto questi soldi non sono per creare, fare business e fare tutto quello che deve fare l'impresa, ma semplicemente per quello che viene definito un po' l'incubazione. Per l'avvio, si può pensare. I premi non sono soltanto in denaro, non sono solo in denaro, ma come dicevamo prima noi abbiamo dei poli di incubazione come Trentino Sviluppo. Potremmo mettere a disposizione anche gli spazi e tutti i servizi che vanno dietro agli spazi per poter portare avanti il vostro progetto. Quindi avrete una sede e tutto quello che c'è intorno ad una sede per cominciare ad avviare un'attività. Diciamo che il premio in denaro finale per chi non è ancora costituito rappresenta un pochino il kick-off, nel senso quello che ti serve per non avere scuse, per provare a costituire la tua impresa. Normalmente tutti ci credo, ci credo, ci credo, poi arrivano ad andare al notario, bisogna pagare il notario, bisogna pagare le prime cose. No, non abbiamo i soldi. Ci mancano i 10.000 euro per iniziare. Ecco, diciamo che è un premio per togliervi ogni alibi e lanciarvi veramente nella costruzione del vostro progetto. Ci sono altri servizi e altri meccanismi che possono permettervi di accedere a contributi e a risorse per sviluppare un progetto, ma quello viene dopo. Quelli vengono dati a chi ha avuto il coraggio di dire no scusa e l'ho fatto veramente. Esatto, che è un po' quello di mettersi in gioco davvero la cosa complessa perché ovviamente quando fai qualcosa ci devi mettere proprio tante tante nergie. Devo dire che una spesa importante che viene tolta è anche il fatto di avere la location, non soltanto perché io sono stata parecchie volte a manifattura tabacchi, è un posto molto bello, ma perché in quel modo tu sei in contatto con n altre startup che magari fanno anche mestieri diversi, però essendo messo in connessione con chi fa sostenibilità, con chi fa moda, con chi fa economia circolare, a quel punto ci si aiuta un po' tutti insieme, quindi diventa anche un luogo dove di fatto si cresce personalmente oltre che professionalmente e ci si dà un po' tutti una mano. Questo poi a fine accade proprio per la legge della prossimità, nel senso siamo vicini, stiamo intraprendendo tutti insieme, siamo giovani, abbiamo un sacco di domande, però è bello sapere che di fianco noi c'è qualcuno con gli stessi obiettivi ma anche gli stessi problemi come i miei, questo di fatto è molto molto importante. A questo punto io appunto lascerei la parola ad Andrea Senigalesi che è led startup di area di hit, perché poi tra l'altro lui ha collezionato anche nel tempo tutta una serie di piccole eccellenze che magari ci può raccontare Andrea, comunque ti lascio. Ok, sì, allora Marco, sì va bene. Oh scusami, no mi sono confusa Marco, perdonami, di solito faccio giusto, ho sbagliato, chiedo scusa anzi Marco Senigalesi. Allora, c'è un grande salto quando uno vuole cominciare a fare impresa perché si sentono tanti che hanno fatto la startup, c'è un'idea, vedo, parlo con tante persone che mi vengono a incontrare e dicono io vorrei fare una startup, però li vedo che c'hanno proprio come un un gruppo in gola, lo stomaco un po' stretto, adesso cosa faccio? Qual è il prossimo passaggio? Allora, i programmi che abbiamo messi in piedi, che anche Fondazione ABI Innovazione Trentino ha iniziato già nel 2017 ad attivare, poi abbiamo allargato grazie al supporto di Trentino sviluppo e abbiamo creato dal 2019 la Trentino Startup Valley, adesso è in corso il quarto ciclo della Trentino Startup Valley, serve proprio per questo, cioè serve per cominciare a dire ok cominciamo a sederci insieme in un'aula, rompiamo il ghiaccio tra di noi, lavoriamo anche per creare una community fra le startup, noi vogliamo che gli startup sentano anche che non sono soli, c'è altra gente che sta lavorando come loro per portare un'idea dalla testa alla realtà fisica e lavoriamo perché dargli delle competenze, allora uno dice vabbè ma io le competenze, scusate, aprite youtube e vi seguite tutti i corsi di imprenditorialità che volete, ce ne sono in tutte le lingue, ce ne sono fatti da guru, da esperti, va bene, noi pensiamo di poterveli dare in maniera anche interattiva lavorando, rispondendo alle vostre domande, lavorando insieme, lavorando sul vostro caso poi nel programma Trentino Startup Valley vi diamo anche un coach perché nel programma Trentino Startup Valley non siete ad ascoltare la teoria ma siete anche assistiti da una persona che poi trasforma questa teoria nel vostro caso pratico e questo ce l'hanno raccontato le startup che sono passate nel nostro programma, io vedo anche alcuni startup per qua nella platea che sono transitati e hanno detto che questo è uno dei grandi valori che riusciamo a dare, quindi una persona che ti assiste, che ti guida, quindi c'è la compagnia con le altre startup, ci sono i docenti, ci sono i coach e quindi al quel punto quel salto nel baratro che sembrava tanto grande davanti comincia a essere un po' più stretto e quindi abbiamo, chiaramente però ci sono altri impegni perché il momento di formazione è lungo quattro mesi, ci sono dodici mattine dove si parla di analisi di mercato, si insegna a non fare i conti, va bene uno li può fare i primi sulla carta del burro come si dice ma poi struttura un bel foglio excel a dieci fogli per cominciare a vedere cosa succede al tuo business nei prossimi 3-4 anni, vediamo quali sono se devi brevettare qualcosa, vediamo quali sono tutti se hai considerato tutti gli aspetti dei partner che hai bisogno nello sviluppo, quindi è anche impegnativo anche nell'aula e quindi ci vuole gente motivata e quindi ecco l'altro aspetto, chiediamo dei team, c'è bisogno di team motivati, i team non motivati quando ci sono gli ostacoli, si sciolgono un po' come neve al sole detto oggi con questo sole e invece di fronte agli ostacoli un team coeso trova sempre una soluzione per andare avanti per superare l'ostacolo, il 31 maggio se guardate sui siti della Trentino Startup Valley abbiamo il termine di questo primo periodo di formazione, ci sarà un evento il demo day tra l'altro qua dietro in via GAR alla School of Innovation dove i team che hanno fatto la prima fase del percorso presentano le loro idee e verranno selezionati per passare alla seconda fase che durerà i successivi otto mesi in cui cominceranno a testare a scaricare a terra questa loro innovazione quindi quattro mesi di formazione un demo day e poi otto mesi di cominciare la validazione con i cosiddetti early adopters cioè coloro che cominciano a provare la soluzione iniziale o quantomeno si cominciano a parlare si comincia a concretizzare tutta la parte teorica fatta nella prima parte come dicevo come mi suggeriva abbiamo degli esempi ma io vorrei dire che in questi quattro anni di Trentino Startup Valley ma anche i due precedenti che avevamo fatto come fondazione ABI innovazione Trentino sto vedendo un cambio di mentalità vedo persone che sì ma c'è la finale anche di pensare al lucro manno in testa un'idea e sto vedendo che in questi anni in questi ultimi sei anni di programmi sempre più spesso vedo idee che vogliono portare un valore alla nostra società poi magari può ssere viene declinato magari in ambiente in salute in benessere sociale in educazione in risparmio delle risorse però sto vedendo che sta cambiando in particolare le giovani generazioni hanno l'ultimo per gli ultimi percorri si stavamo valutando che dicevano quali potrebbero essere le startup che danno un beneficio alla società e che non sono fatte proprio non sono startup del fintech ecco quindi proprio pensato per speculare sull'economia e vediamo che alla fine sono veramente tante ecco chi più chi meno che hanno questa questa declinazione se devo portare un paio di esempi molto belli degli anni passati quando ancora non avevamo questa impostazione andare a cercare startup ad alto impatto sociale ad esempio mi piace ricordare che forse tre anni fa è uscita dal dal programma la startup che adesso è qua e lavora e opera non solo in Trentino ma addirittura in tutta Italia è ShireTech una startup che ha creato una piattaforma per la redistribuzione delle eccedenze alimentari se ne parla tanto che ha buttato via tanto cibo e stiamo parlando però che cominciano a essere tonnellate di cibo dai supermercati dai ristoranti dalle cibo ancora perfettamente utilizzabile consumabile questa startup ha creato una piattaforma perché ripeto ormai le quantità sono così tante che non possono più essere gestite con messaggini o con email occorreva una piattaforma che permettesse proprio di calcolare esattamente le quantità e che addirittura desse all'ente che dà a questi enti anche una certificazione di di un corretto utilizzo quindi sta generando un effetto virtuoso perché adesso sempre più organizzazioni vogliono contribuire perché poi ne ricevono indietro addirittura certificazione ufficiale di quanto qual è stato il valore apportato di beni alimentari redistribuiti e viene utilizzata dalla Caritas da tantissimi banchi alimentari sparsi dal Trentino alla Sicilia questa è una startup piccola che forse non crescerà con una scale up non diventerà forse un unicorno però caspita sta facendo la differenza viene cercata da tante organizzazioni nel corso di Trentino Startup Valley che è in atto adesso e di cui vi dicevo ci sarà il demo day il 31 maggio cioè mercoledì della prossima settimana abbiamo una startup che invece sta creando contenuti per famiglie e insegnanti per le bambini che vanno dalla fascia dalla scuola materna fino alle lementari contenuti gratuiti ed è molto difficile sopravvivere quando dai contenuti gratuiti bene loro hanno trovato una formula per cui anche le grandi aziende possono sponsorizzare o customizzare un contenuto educativo quindi anche un'azienda che produce automobili poi può sponsorizzare un contenuto di educazione stradale e questa startup crescerà grazie a questo contributo che arriva dalle grandi aziende per erogare percorsi educativi che poi sono gratuiti per le scuole questa piattaforma è già sperimentale la stanno già provando ha 15 milioni di pagine viste al mese ha già un network di 5 mila utenti sui social e quindi ha già un grandissimo traffico ha fatto un periodo sperimentale difficile e faticoso perché ripeto cco è una startup che vuole avere un impatto ma che gli utili non è che piovono come è caduta la pioggia nei giorni passati ma anzi stentano adesso ha trovato una formula per proseguire questa crescita ed essere ancora più efficiente e portare un valore per contenuti per questi bambini che in questo momento questi contenuti sono purtroppo a pagamento e sappiamo che le scuole non è che si possano abbiano il portafoglio per andare a prendere chissà quali contenuti ducativi dalle piattaforme a me piacciono molto sia del tema dello spreco alimentare che mi sembra quasi sociale ovviamente no sia il tema dei contenuti per bambini io sono stessa sono giornalista noi stessi facciamo dei racconti per i bambini le notizie spiegate ai bambini la pensiamo come una parte del nostro giornale appunto sociale no per quello che mi domandavo all'inizio che cos'è sociale che cosa non è sociale in realtà adesso arriviamo forse alla parte che vi interessa di più a voi che volete un po' intraprendere o siete interessati a cominciare una startup sociale perché ci sono delle esperienze che sono già state fatte qui saluto Claudia Flaschi che tra l'altro è il presidente del forum terzo settore che di fatto vuoi dire questo mestiere lo bastica da qualche decennio perché in realtà ci sono delle aziende davvero interessanti che sono nate e cresciute qui nel territorio che hanno avuto come obiettivo magari qualcosa di limitrofo di perimetrico di diverso perché magari si tratta di economia circolare magari si tratta di welfare però di fatto hanno già di per sé un forte impatto sociale allora io qui lascio la parola alla mia destra c'è Silvia Zori che ha creato la startup Atotus, corregimi se sbaglio ok perfetto quindi lascio lei il microfono che ci racconta un pochino qual è la sua esperienza all'interno della incubazione anche no quindi del lavoro che viene fatto insieme o comunque quali sono magari le finalità ecco del suo lavoro insomma della sua impresa raccontaci davvero quello che pensi che a loro possa anche interessare di più ecco in termini di così di startup di creazione ecco grazie a te intanto grazie per questo invito sono veramente felice di ssere qua perché ormai da dieci anni sono una sidua frequentatrice del festival dell'economia da quando iniziano gli studi presso il dipartimento di economia e management a distanza di otto anni da quegli studi nasce Atotus, Atotus significa tutti è il primo circuito di economia circolare nel campo della moda sostenibile e nasce qua in Trentino e quello che facciamo in Atotus è diciamo sono diversi abbiamo diversi obiettivi ma il principale sicuramente è quello di coinvolgere tutti voi e quindi coinvolgere il consumatore al finale in quello che è l'impatto del mondo dell'abbigliamento che è appunto la seconda industria più inquinante al mondo e quello che abbiamo fatto è creare appunto siamo un connettore in sostanza un connettore di filiera e abbiamo coinvolto 22 aziende in tutta Italia tra filatori, tessitori e brand di abbigliamento ma anche scuole di moda e associazioni quindi anche il terzo settore di cui si parlava prima e quello che facciamo è coinvolgere il consumatore al finale nella raccolta dell'usato quindi in qualche modo in qualche modo in un modo abbastanza consistente riduciamo quelli che sono i rifiuti tessili e poi li rimettiamo in circolo in che modo in tre modi diversi perché nasciamo per incentivare la rigenerazione della fibra che significa dai vecchi capi non tutti per questo è importante la conoscenza all'atto dell'acquisto e si può si può fare un nuovo filato e questo lo facciamo attraverso il brand del circuito i filatori e tessitori e questo è il primo circolo virtuoso diciamo il primo modello di business per cui nasciamo il riciclo della fibra però nel tempo diciamo che in due anni ci siamo ci siamo evoluti tantissimo perché ad avere un modello di business siamo passati ad avere un portfolio di modelli di business e quindi è nato anche il tema dell'upcycling che portiamo avanti insieme alle scuole di moda e i giovani designers quindi tutti quei capi che non sono ancora aggiunti a fine vite quindi non son bucati non sono macchiati non sono pronti per il riciclo vengono rilavorati è come se viene venisse data una nuova vita questi capi e questo è il secondo diciamo modello di business che si chiama upcycling però ci sono anche dei capi che diciamo sono difficili da riciclare e sono molto nuovi e non ha senso utilizzare con l'upcycling per questo nasce il circolo virtuoso del riciclo e col riciclo cosa facciamo tutti i capi da bambino e prima mano li diamo ad associazioni del territorio e quindi al centro di aiuto la vita quindi sembreremmo quasi diciamo un'associazione per il nostro modo di operare in realtà siamo un'azienda che però nasce con la volontà di generare un impatto positivo di coinvolgere nelle tematiche e di creare positività all'interno dei territori questo è quello che facciamo con a totus grazie io sono molto curiosa in realtà del lavoro di silvia mi sembra un lavoro molto nuovo molto bello non vi sembra? Se qualcuno ha delle domande rispetto anche perché no io mi domandavo posso se non c'è nessuno che glielo domanda lo domando io perché l'altra volta ci siamo sentite questa settimana un po' per capire ovviamente come organizzare i panel che non sono così non vengono a caso forse lo potete immaginare noi non ci conosciamo quindi prima ci parliamo ci presentiamo e cerchiamo di capire un po' chi sono gli interlocutori soprattutto io che un po' devo moderare e quindi lei dice ok allora sto aspettando cioè posso parlare eccetera eccetera però poi se arriva qualcuno mi interrompo un secondo eccetera quindi vuol dire che silvia tu di fatto vedi le persone che portano come funziona questo a totus cioè come funziona questa economia circolare mi lo spieghi? Funziona grazie alla moneta che abbiamo creato che è il nostro elemento di innovazione ecco è una moneta digitale che lavora sia tra negoziante e consumatore e quindi va a quantificare quello che è il lavoro che facciamo ma che poi gira anche all'interno della filiera in realtà Io ho un vestito. Tutto questo che vi ho raccontato funziona in modo molto semplice c'è un negozio fisico dove le persone possono portare i propri capi usati e guadagnare queste monete schiamano tip è l'acronimo di together is possible quindi insieme è possibile creare un sistema moda meno impattante e più sostenibile e quindi ricevi questa scontistica che però non vuole avere una una scadenza quindi indurti subito ad acquistare qualcosa infatti non ha nessuna scadenza vuole che che venga utilizzata nel momento in cui hai bisogno e la utilizzi dove a sostegno di quello che è il made in italy e di tutte quelle aziende che abbiamo coinvolto che ogni giorno si impegnano per una moda più sostenibile quindi è veramente molto semplice diciamo che la differenza fra prendere un sacchetto e andare magari a portarlo in uno dei classici cassoneti e che ti rende consapevole di quello che acquisti perché non tutti i capi possono essere riciclati quindi una volta che vai a guardare nel tuo armadio e magari ti rendi conto che la maggior parte dei capi che hai hanno tre fibre e non possono essere riciclate quel maglione che magari ti avevano venduto per lana c'è il 10 per cento di lana e poi restre poliestere non può essere riciclato perché per fare nuova fibra abbiamo bisogno di acquistare la qualità e quindi di tornare a quei modelli che probabilmente dei modelli dei nostri genitori magari per i più giovani anche dei nonni dove si acquistava poco ma si acquistava di qualità quindi quel capo innanzitutto eravamo disposti a prendercene cura ecco in tanti modi anche tornando a casa e quindi cambiando ce lo rimetto nell'armadio non lo utilizzo per mangiare perché altrimenti me lo macchio poi lo devo smacchiare insomma e quindi sì ritornare a quei vecchi modelli e quando vai a guardare nel tuo armadio ti rendi anche conto quindi nel nostro caso cioè il nostro motto è la sostenibilità è un processo di cambiamento che viene passo dopo passo nel tempo questa è la cosa più importante che diciamo sempre non è necessario che da un punto in bianco diciamo basta io voglio un armadio sostenibile quindi butto tutto quello che ho no aspetta devi portare a fine vita tutti quei capi che hai però il prossimo capo che acquisterai pensa dove è stato fatto come è stato fatto come posso utilizzarlo a fine vita questo è quello che che facciamo sì di fatto appunto la fashion la moda compulsiva comunque no la consapevolezza ovviamente di quello che si acquista e grazie da totus anche il fatto proprio di capire anche che cosa si va a buttare insomma e se tutto di fatto quello che abbiamo io poi sono una fan di maricondo non so voi ci ho provato un sacco di volte arrivare a 30 capi nel guardaroba a un certo punto non ce l'ho fatta ma poi ho visto che ha detto che anche lei che non è possibile farlo alla fine si è sconfessata deludendoci tutti e lasciandoci così no con sti armadi vuoti comunque no è un discorso verissimo d è un discorso anche sociale no quindi al contrario del fast fashion un pochino di slow fashion e quindi attenzione lo stesso attenzione di fatto che si fa andando ad acquistare quindi un capo magari la stessa attenzione la si può fare andando ad andarlo a riciclare no quindi usare no questo gesto anche che era il gesto di buttare via no quasi in maniera disinformata disinteressata un po come dire a sì no lasciamolo andare in realtà no siamo tutti parte di un'economia circolare no di un flusso che fa sì che anche quel gesto li faccia parte in realtà dell'acquisto anche sapere chi fa questi capi perché quello l'aspetto sociale cioè se io pago un capo 5 euro una maglietta 5 euro c'è qualcuno che ci sta rimettendo in qualche modo non può un capo costare quindi l'aspetto sociale importante di quello che vogliamo insomma dei messaggi che vogliamo mandare e anche guardiamo chi ha fatto quel capo e questo fa parte del discorso sociale poi davvero no cioè la sostenibilità famosa ambientale certo ricicliamo quindi facciamo entrare i nostri capi di abbigliamento all'interno dell'ambiente no non facciamoli uscire e poi li ritroviamo in qualche paese africano no in una montagna accattastati di fianco delle baracche ma soprattutto facciamo attenzione alla sostenibilità sociale che fa parte della sostenibilità ambientale perché comunque uno degli obiettivi 2030 ed è qui in realtà poi che introduco la seconda startup perché anche andrea tomasoni che è presidente ceo di remove srl di fatto ha dato vita a una startup che si occupa sicuramente di welfare però al suo interno di fatto ha un impatto anche se di fatto appunto lo sottolineiamo ha una formula societaria che è un srl di fatto avrebbe potuto benissimo essere tranquillamente una associazione culturale piuttosto che comunque una società benefit no perché di fatto il suo scopo è quello di aiutare gli altri non so se abbiamo qualche immagine in realtà della alla fine da proiettare insomma di quello che fa se no ce lo spieghi tu esatto andrea beh buongiorno e grazie a tutti innanzitutto vi ringrazio davvero dal profondo del cuore per ssere qui perché rappresenta esattamente il motivo per cui siamo nati la progettualità che state presentando è il motivo per cui noi esistiamo quindi sono davvero orgoglioso di essere qui sì sono davvero quando ho visto il panel ho visto quando mi è stato chiesto detto wow perché noi siamo nati il mese prima dell'arrivo del covid societariamente ci siamo posti il tema ma che configurazione scegliamo vogliamo essere un soggetto profit o no profit perché la nostra mission quella di remove è prettamente sociale noi il brand stesso lo definisce nasciamo per abilitare la società è molto impegnativa come mission nasciamo per rimuovere barriere fisiche culturali presenti nel nostro ambiente nel nostro territorio nei nostri contesti e per rimuovere in accezione positiva cioè nel rimettere in moto energie e talenti ad oggi in espressi proprio a causa delle barriere di cui parlavamo prima questo è chiaramente una mission sociale ma un elemento di cambiamento e quindi che rientra proprio nel brand di remove è proprio quello di cercare di trovare una chiave una modalità nuova per fare social innovation per creare welfare, welfare innovativo che metta che faccia sintesi tra le realtà e i valori e le istanze presenti sul territorio esiste il pubblico esiste il privato esiste il terzo settore forse nel mondo del welfare il quello che oggi è ancora assente in maniera o comunque poco presente è proprio il privato perché perché il sociale viene visto come un costo dal business non come un investimento allora abbiamo detto noi facciamo un srl perché vogliamo dimostrare che fare sociale vuol dire investire vuol dire avere un ritorno per noi ma anche avere delle grandi strenalità positive e il motivo per cui siamo è proprio esattamente questo quindi auguro il meglio a questa questa iniziativa e speriamo poi anche di magari trovare modo di collaborare o rientrare in qualche progettualità di qualche tipo. Detto questo noi nasciamo proprio per mettere nelle condizioni delle persone indipendentemente dalle proprie caratteristiche di poter vivere e aumentare il proprio ben essere in maniera condivisa perché oggi c'è tantissimo e proprio grazie al volontariato al mondo associativo al mondo cooperativo al terzo settore in generale e al pubblico di assistenza alla persona in italia in Trentino ancora di più abbiamo un livello oggettivamente molto elevato di sostegno alla persona sempre perfettibile ma già molto elevato quello che abbiamo cercato di fare noi e che stiamo cercando di fare noi e abbiamo i risultati quindi siamo anche molto contenti di quello che stiamo facendo è di fare in modo che le esperienze siano condivise o condivisibili indipendentemente dalle proprie esigenze delle proprie caratteristiche questo nel mondo di tutti i giorni quindi nella quotidianità quindi rivolgendosi ai residenti ai cittadini al nostro territorio noi siamo nati sul nostro territorio la nostra ambizione è quella di aver creato creare e aver creato un modello replicabile sul territorio nazionale in questo abbiamo cercato anche di trovare dei partner sul territorio nazionale abbiamo già trovato più di 10 partner che hanno avviato un diciamo una nostra costola dal veneto alla lombardia le marchi all'abruzzo l'obiettivo essere in po in tutta italia con questo modello che è fatto di consulenza progettazione formazione quello che stiamo facendo oggi è in formazione ma in definitiva è formazione cioè orientare il pensiero e la consapevolezza delle persone su tematiche così trasversali e i ragazzi l'invito è proprio quello di fare quel salto perché non succede niente si cade in piedi quello che può sembrare un oceano è un torrente si sta in piedi al manco se si vede che quella non deve essere la propria strada anche se la si deve perseguire con determinazione se si inizia a farla a intraprenderla si può sempre tornare indietro si può sempre fare dell'altro nella vita io sono un esempio di questo ho cambiato diverse volte con soddisfazione venivo dall'ambito finanziario dove stava benissimo il mio socio stava benissimo in quello che stava facendo abbiamo riavvisato nel contesto in cui viviamo che è florido dove si sta benissimo arriva del garda voglio dire sta molto bene non posso dire il contrario però abbiamo ravvisato delle criticità mi ha ravvisato le criticità in una condizione individuale anche molto bella perché l'abbiamo ravvisato diventando papà ok un bambino piccolo per noi ha rappresentato una disabilità nel contesto nei confronti del territorio cioè avere un bambino piccolo è una bellissima esperienza allo stesso tempo vuol dire avere un occhio sempre un'attenzione sempre altissima perché perché il contesto in cui viviamo è pericoloso non è pensato per la gran parte della popolazione per bambini anziani e persone con disabilità che se guardiamo l'insieme delle persone è la maggioranza delle persone quindi dobbiamo un po' ragionare il contrario cosa stiamo sbagliando cosa abbiamo sbagliato fino ad ora abbiamo creato un mondo che ha fatto per una minoranza lo è a livello globale lo è anche a livello locale si può cambiare tanto e facilmente rapidamente semplicemente acquisendo un punto di vista diverso e da lì nasce anche il link con la diversità nella scienza nella biologia la diversità è sempre vista come la ricchezza la certezza della prosecuzione della specie nella società mettiamola pure sotto il tappeto e se proprio diventa critico o problematico da un punto di vista dell'impatto mediatico del tappeto mettiamolo in castelli dorati delle magnifiche residenze per anziani delle bellissime residenze per persone con disabilità o dei bellissimi asili che è fantastico per fortuna sistono però il bello è riavere questa diversità all'interno della comunità perché altrimenti noi la perdiamo non sappiamo come interagire molto interessante quello che dici tra l'altro no come se le nostre città le nostre strade fossero fatte per la popolazione produttiva di fatto no per quelli che devono andare veloce mentre invece paradossalmente sono quelli che vanno piano che in realtà possono popolarle abitarle meglio semplicemente perché hanno magari più tempo comunque sono i momenti della loro vita in cui hanno bisogno di maggiore interazione sociale siccome l'interazione sociale avviene nei luoghi nelle piazze eccetera ccetera è molto bello immaginare invece una città diversa con anche degli strumenti che vengono dati ovviamente ai più deboli che gli permettano di abitarla in maniera non pericolosa perché oggi onestamente anche io sono madre mi sento sempre nel pericolo ogni volta che attraverso una strada e comunque ci penso sempre anch'io a questa cosa dei bambini e dei pericoli no per i nostri bimbi allora io inviterei di nuovo lo so che diciamo magari uno si vergogna a farle domande oddio il congiuntivo no c'è qualcuno che ha qualche domanda perché io comunque li faccio parlare ai nostri interlocutori ho anche un sacco di domande su una giornalista quindi io le curiosità non finiscono mai però mi piacerebbe voi che siete rimasti qui al caldo in questa mattinata la prima mattinata di caldo credo della stagione non lo so perché c'è una temperatura direi estiva vuol dire che vi interessa quindi se vi interessa vi prego fate le domande perché siamo qui apposta insomma siamo qui per presentare questo bando stiamo cominciando un'avventura ci sono dei passi da fare noi vi invitiamo ovviamente a partecipare al bando però se volete partecipare anche qui anche perché poi le domande a qualcuno comunque dovrete farle se volete partecipare quindi vi prego alzate le mani vi porto il microfono anche senza microfono noi siamo qui apposta per voi ecco finalmente viva adesso allora vengo e viva vengo a fare una passeggiata vediamo se prende il microfono stesso magari si presenta ti presenti eccoci grazie buongiorno a tutti mi chiamo valter cattarossi e io una domanda sul bando per le startup il bando è riservato a realtà sul territorio regionale o è aperto a tutto il territorio nazionale è un bando al territorio trentino le serate informative verranno fatte nelle nostre vallate ed è prevista una frequentazione nella parte autunnale dal vivo questo potrebbe non essere un problema non può decidere di venire ad altre regioni però diciamo che non ci sarà una parte online ma ci sarà una parte di frequenza fisica e per incassare il premio eventualmente uno arrivasse in fondo e lo vincesse è all'obbligo di costituire una società che ha la sed operativa in trentino per cui di fatto sì uno può anche venire da fuori però se poi vuole portarsi a casa la premialità deve comunque prendere la residenza operativa della sua azienda ovviamente nella nostra regione la nostra provincia di trento grazie presentati pure ciao a tutti sono eugenio e la mia domanda riguarda il tema appena sollevato sia il bando in particolare mi chiedevo quali sono un po requisiti di partecipazione in quanto età numero di partecipanti anche esempio stadio dell'idea ossia se io ad esempio c'è una idea molto campata per o se già devo averla messa a terra in qualche modo anche in maniera solo un po indefinita e la terza domanda è riguardo alla promozione o se mi chiedo voi ne parlate a noi noi siamo un'assemblea comunque tutto sommato abbastanza ristretta come le fanno a sapere le scuole gli universitari e più in generale immagino il mondo dei giovani di questa iniziativa dai allora ti rispondiamo in due anche valentina dai allora visto che il progetto è di trentino sviluppo e quindi si occuperà di tutta la parte formale aprire chiudere le graduatorie fare le commissioni invece poi c'è una parte invece di comunicazione territoriale che scouting che farà fondazione dei marchi per cui fra un attimo lascio la parola a valentina allora non c'è un'età poi puoi applicare a qualunque età e ci aspettiamo una partecipazione per lo più di ragazzi di persone giovani ma questo è una tendenza generale insomma di chi si appresta a fare a fare impresa anche se non è una regola assoluta non è strata valle innovation academy abbiamo persone che hanno oltre 70 anni sono brillanti e roccheggianti ancora devo dire la verità per cui non c'è un età non c'è un limite di persone che costituiscono il team anche se vengono privilegiate quei progetti che arrivano in fase finale supportati da un team questo lo dico anche specifico per questo bando ma in linea generale se uno vuole fare impresa e conquistare un mercato qualunque mercato sia penso possa trovare il riscontro anche nell'esperienza dei due imprenditori che oggi dividono il palco con me è più credibile o da un punteggio di merito superiore il fatto che ci si presenti con un team adeguato allo sviluppo dell'idea e quindi anche in questo caso terremo in considerazione il team prima di lasciare la parola a valentina due saranno le fasi l'estiva che sta per arrivare sarà quella di comunicazione territoriale per cui ti rispondo ci sarà una campagna di comunicazione sia social sia vedrai probabilmente qualche passaggio alla televisione alcuni momenti in cui si dà videnza pubblica si può seguire il sito di Trentino sviluppo ci sono tutte le informazioni tutte le i passaggi chiave ma ci sarà soprattutto la fondazione dei marchi sul territorio con più serate per raccontare in maniera più dettagliata e specifica quello che oggi stiamo facendo in maniera un po più generale per cui ci saranno più momenti per cui vi invito a prestare un po' di attenzione ma saremo sul territorio questi momenti di comunicazione finiranno a un certo punto perché si comincerà a fare sul serio come si fa sul serio della squadra valentina però a un certo punto ci si dovrà iscrivere a un percorso che permette e qua ti rispondo di cominciare a focalizzare un progetto partendo da quella che è una buona idea per quanto campata per aria sia come hai detto tu all'inizio tutti i progetti territoriali sono idei più o meno campate per aria sono delle illuminazioni che ci vengono in momenti che in cui non pensavi di averle e da lì a dire bom ho avuto una buona idea scrivo un progetto che comunichi a qualcun altro la mia buona idea perché la possa capire ecco lì bisogna lavorare un po' finita questa fase ci aspettiamo di trovare sul territorio almeno 10 progetti che abbiano un futuro che possono avere un futuro quei 10 vengono valutati dalla giuria che oggi ha appena finito di valutare e valuterà il prossimo anno le candidature di tutti i progetti imprenditoriali quelli sociali e no per essere ammessi alla Trentino Startup Valley perché ci sono vari step il primo è frequentare e capire cosa succederà poi è sì ho frequentato abbastanza la mia idea può avere un futuro mi iscrivo raffino la mia idea la trasformo in un progetto e poi il progetto lo valuta la commissione della Trentino Startup Valley troverete lui a farvi anche io anche io ok ma io sono più buono prego Valentina. Allora grazie Andrea in realtà per aver risposto pienamente a tutte e tre le domande per cui quello che posso aggiungere in realtà rispetto a quello che chiedevi se l'idea deve essere ancora deve essere già in qualche modo compiuta oppure può essere ancora all'inizio ci tengo a dirlo lo dicevo prima da dove nascono le buone idee molto spesso nascono dalla collisione cioè nel momento in cui si scontrano con altre idee e prendono anche parti di altre idee parti di altri progetti per poter in qualche modo poi arrivare a una completezza credo che il tema della della connettività e delle reti è presentissimo in questo progetto è emerso anche prima chi parteciperà a questo progetto avrà la possibilità veramente di entrare in rete in collisione ma anche in realtà in in collaborazione con altre realtà simili e quindi anche se l'idea non è matura io sono convinta che col tempo e con il nostro supporto lo diventerà. Per quanto riguarda poi come diceva Andrea la presenza territoriale avrete sicuramente comunicazione su di questo perché attraverso i social attraverso i siti della fondazione di Trentino sviluppo sicuramente anche attraverso delle realtà un po più smart si saprà diciamo oggi è proprio il lancio è il nostro momento di lancio un po importante all'interno del festival di questo dopo di che come dicevo prima alla fine della della fase di scouting sui territori inizieranno i veri e propri workshop che saranno dei laboratori le abbiamo chiamati laboratori di idee dove avverrà proprio questo processo anche di formazione di preparazione delle realtà che avremo in qualche modo selezionato alla possibilità poi di partecipare all'avere proprio a start up valley. Grazie Valentina. A posto. Abbiamo esaudito... Aspetta aspetta aspetta forse Marco volevo dire. Ah ecco dai Marco. Volevo dire una fare spezzare una lancia e dire che il Trentino è un territorio fortunato perché ci sono queste opportunità non da tante altre regioni trovate l'opportunità di avere dei percorsi diciamo gratuiti di accompagnamento per elaborare idee no profit che poi magari possono diventare ma anche se no profit ma al meno sostenibili e chi lo sa forse in futuro anche profit. I programmi anche solo il programma Trentino start up valley messo in piedi da organizzazioni private è stato quotato intorno ai 40 mila euro quindi un valore che se andaste in organizzazioni private dovreste spendere queste cifre no qua è gratuito. Mi le dice una persona che è stato per certi versi contaminato da 25 anni un po dell'aria dell'aria della padania e dell'idea della fabbricchetta brianzola qua in Trentino si respira un'altra aria c'è un'aria buona ma c'è anche un'aria di volontariato di associazioni del terzo settore che hanno che trasforma nel territorio qua non si pagano il c'è il problema degli affitti ma non è quello della di milano non è quelli di san francisco che dicevamo all'inizio dove un monolocale costa 4000 euro al mese creando quelle disparità che dicevamo prima qua ci sono tante opportunità sfruttatele non lasciate è veramente una serie di servizi di opportunità che non è un peccato lasciare non utilizzate quindi buttate il cuore oltre all'ostacolo oltre il torrente e provateci. Grazie Marco anche se io sono brianzola quindi purtroppo è un tasto dolente però ti do ragione e infatti spoilerò anch'io io in realtà dieci anni fa la mia startup l'ho fatta qua quindi in realtà sono anch'io startup per Trentina e ho bazzicato Trentino sviluppo perché anche una giornalista oggigiorno deve fare una startup perché non sempre trova il giornale che ti assume immediatamente ti fa diventare direttrice no quindi bisogna inventarsi anche noi come si suol dire. Ci sono altre domande, altre domande non vi vengo a cercare perché credo che spero anzi che con questo incontro in qualche modo abbiamo saudito un pochino le vostre curiosità e spero abbiamo dato voce a un bando che a mio parere è molto molto importante e quindi siamo tutti contenti di aprire questa nuova era diciamo di sviluppo sostenibile sociale a Trento. Prego Andrea. Vorrei aggiungere una cosa visto che comunque abbiamo qualche minuto ancora vabbè al di là di quello che facciamo noi è più legato a quelle che possono essere veramente le contaminazioni tra le aree di cui stiamo parlando noi ci ho presentati molto orientati sul mondo e molto attivi sul mondo del welfare in realtà facciamo social innovation quindi cerchiamo di aggiornare i modelli di welfare già presenti a livello locale a livello nazionale in questo c'è un innesto forte sul tema del turismo parlavo prima dei cittadini per noi è quello che ormai il modello che si sta consolidando di turismo quello del cittadino temporaneo cioè cercare di fare arrivare le persone in modo tale che vivano il territorio e che vogliono la destinazione turistica che vogliono andare a scoprire non come una stazione turistica ma come un insieme dettato da comunità territorio e i valori che sono intrinseci all'interno di quella di quel contesto noi questo cerchiamo di declinarlo per i target a cui facevo riferimento prima cioè fare in modo che quando ci si muove per dire voglio andare a scoprire un luogo lo posso fare non da solo o non chi è con chi è esattamente come me se ha la camisa giacca ma se ha un'altezza più contenuta della mia cioè un bambino non riesce a fare quel gradino piuttosto che una persona anziana che magari ha difficoltà a arrivare da qui al duomo in centro da due vie più in là magari dannogli uno strumento io cammino e lui viene con un deambulatore un walker quello che noi chiamiamo walker bike quindi semplicemente riacquista la mia stessa autonomia dando di un supporto nella vita di tutti i giorni una cosa del genere è un cambiamento radicale pensate una persona anziana che fino a ieri era abituato a andare alla chiesa che era un chilometro di distanza da un giorno all'altro dico la chiesa perché già di fronte perché magari turbo delle sensibilità e fino a ieri ci andava di tranquillamente oggi non riesce a fare quel chilometro e voglio dire non c'è in mezzo una panchina quella persona anche se magari riesce a fare le scale che è al terzo piano non ci arriva deve limitare la propria prospettiva quindi deve cambiare le proprie abitudini e rinunciare con un mezzo di questo tipo banalizzando gli restituisco l'opportunità di rimanere all'interno del contesto in cui ha sempre vissuto li pro gli migliorò la vita fare impresa nel sociale è questo cioè portare con una velocità che magari i soggetti che normalmente erogano i servizi nel welfare avere una velocità maggiore portare maggiore innovazione più rapidità perché perché semplicemente non siamo orientati a svolgere i servizi ma a crearli a innovarli siamo all'interno del sandwich una fetta importante che fino ad oggi magari era sguarnito e l'obiettivo credo che attraverso questo progetto sia proprio di riuscire a colmare questo gap perché iniziamo a vederlo cioè oggettivamente anche noi quando parliamo con gli stakeholders territoriali che sono i nostri locali piuttosto che a livello nazionale la difficoltà è proprio dire sì siamo qua per arrivare là cosa facciamo cioè noi le idee le abbiamo i veicoli potenzialmente le abbiamo vogliamo farlo sto passo in avanti che sia nei temi negli ambiti in cui parliamo di cui parliamo noi che sono il welfare la mobilità e il turismo turismo è una grandissimo di attivatore di cambiamento e di innovazione no no certo tra l'altro sono molto curiosa di capire quali idee poi saranno premiate dovete assolutamente informarmi perché mi immagino che ne verranno fuori di belle no? io me le aspetto certo ce l'aspettiamo anche noi noi non abbiamo in mente delle categorie perché l'innovazione arriva non ti sai aspettare da dove arriva ti accorgi che innovativo quando ce l'hai in mano appena appena sottolineato anche lui noi vorremmo premiare il cammino nel senso che noi accetteremo dei progetti che abbiano un senso compiuto e che abbiano dimostrino di avere le basi le metriche o almeno una supposizione di metriche che possano far stare in piedi l'idea faremo fare loro un percorso e penso che ci piacerà di più valutarle per il delta si spera positivo di percorso che fanno l'idea indipendentemente dall'idea e non vorremmo essere noi a mettere dei freni all'innovazione che arriva del territorio o la creatività delle persone che oggi abbiamo davanti noi semplicemente vorremmo premiare il cammino che sapranno fare grazie al nostro progetto ci sembra più equo e anche più stimolante per tutti insomma non vogliamo fare una categoria specifica all'interno del mondo del sociale e mettere dei paletti quindi ci aspettiamo che arrivino le persone esattamente come facciamo a Starta Valley di fatto abbiamo a volte una situazione schizofrenica si va dalle nano trappole molecolari a chi produce attacchi da sci e quindi veramente schizofrenico noi ci auguriamo che sia affrettante schizofrenico all'interno del nostro percorso e poi noi valuteremo la capacità di progredire di credere nella propria idea e di essere pronti a saltare oltre qualunque portata acqua vogliamo identificare vogliamo identificare oggi infatti sarà molto molto curioso credo che poi insomma ne vaga la pena anche di osservare da esterni proprio quello che è quello che accadrà anche questa visita all'interno del territorio questo scouting questo incontrare veramente dal vivo le persone molto molto importante ovviamente non è una cosa che ricevo una mail con la pec e ti dà un po l'idea anche della presenza se vuoi no proprio degli enti che operano ti dà proprio la presenza e anche un po la testimonianza forse no di un certo modo di lavorare che è anche questo abbastanza importante anche questo forse fa anche parte no del del sociale allora io non lo so ribadisco che se ci sono altre domande siamo qui altrimenti io vi darei magari gli appuntamenti del pomeriggio che abbiamo qui in piazza perché vorrei ricordarvi che alle 16 dalle 16 alle 17 30 magari perché ci segue anche da web una montagna di cibo il cibo come motore di rigenerazione della comunità e poi c'è un appuntamento ora aperitivo direi io brianzola ore 18 19 30 cooperative di comunità a che punto siamo bene allora io ringrazierei a questo punto la fondazione franco dei marchi a trentino trentino sviluppo ovviamente e hit e quindi tutti i nostri interlocutori ovviamente nonché le startup a totus e remove per essere stati con noi questa mattina e auguro tutte una buona giornata e soprattutto una buona startup sociale grazie un applauso a tutti noi ai sopravvissuti al caldo
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