Sovranità, proprietà e diritti
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Sovranità, proprietà e diritti
Nello spazio globale, nella sovranità sospesa o comunque incerta che si determina quando non ci si può più chiudere nell’angustia delle storiche frontiere, tra gli imperativi della sicurezza e la prepotenza del mercato è tutto un incessante riscrivere il catalogo dei diritti. È un mondo nuovo quello con il quale questo catalogo si confronta: emergere di comuni bisogni materiali, innovazione tecnologica, finanza senza regole, nuova distribuzione dei poteri. E tutto questo sfida le due categorie fondative della modernità: sovranità e proprietà.
buonasera buonasera e benvenuti a questo appuntamento con il professor nota prodotta naturalmente siamo in diretta streaming perché ormai non si può fare nulla se non in diretta streaming o via satellite naturalmente il professor nota non ha bisogno di alcuna presentazione lo conoscete tutti meglio di me professore di diritto civile alla sapienza a roma è stato reputato è stato tra gli autori della carta dei diritti dell'unione europea è stato presidente dell'autority sulla privacy autore naturalmente di molti libri e recentemente anche candidato alla presidenza della repubblica insomma qui sul palco c'è l'uomo del giorno il tema che tratterà il professore roda naturalmente è apparentemente molto lontano dall attualità politica ma invece cercheremo anche di trovare qualcosa che ci riporterà alle vicende di questi giorni il tema è sovranità proprietà e diritti ed io penso professore che effettivamente non sia una forzatura partire da questo tema per sentire da lei parole che come vede insomma più o meno tutti si aspettano anche sulle vicende dell'attualità politica di questi giorni di queste ore che la coinvolgono in prima persona a proposito appunto di conflitti che anche il tema di questa edizione del festival ecco per partire dall'inizio io mi permetto di introdurre proprio rapidamente il tema proprio perché è un tema complesso per partire dall'inizio non c'è dubbio che il conflitto di fondo della modernità sia stato quello tra sovranità e proprietà a lungo il territorio la terra dove poi diciamo che dove poi si è esercitato il diritto di proprietà era apparteneva al apparteneva al sovrano con l'affermazione della borghesia poi le cose cambiano il sovrano è costretto ad accettare diciamo questo cambiamento di cose questa visione rivoluzionaria al cittadino la proprietà al sovrano l'impero cito una sua citazione cioè senza nel codice napoleonico insomma la proprietà era un limite al potere del sovrano ecco ma oggi in un mondo che è diventato ormai globale è totalmente aperto come si sviluppa questo conflitto è stato superato e in che modo gli stati nazionali hanno perso la loro funzione i sovrani sono oggi le multinazionali o i colossi di internet la proprietà è di fatto il mercato con le sue regole anche drastiche insomma no ecco in questa situazione quali che spazio c'è per i diritti appunto che il terzo elemento del tema la sovranità proprietà e diritti che spazio c'è per i diritti per la loro difesa ecco rischiano di venire sommersi da vecchi e nuovi poteri non c'è il ga non c'è un garante dei diritti oppure non si trova insomma questa è un po la questione è anche tra l'altro l'argomento diritti all'argomento del suo dell'ultimo libro che professore ha scritto il diritto di avere diritti è però ecco lo ha riferito dei suoi diritti porta all altro grande tema che naturalmente è strettamente connesso con i diritti che la difesa dei beni comuni no è una questione che ha visto professor rotta impegnato in prima persona anche sul piano politico ricorderete il referendum per la difesa dell'acqua come bene pubblico poi c'è la questione dell'accesso a internet insomma anche in questo suo libro rodotà parla di opposto della proprietà ovvero di una diversa gestione di questi beni su cui nessuno può vantare diciamo un diritto esclusivo non so se interpreto benediciamo e va bene e poi adesso diciamo questo impegno sui beni comuni ha portato in questa ultima fase diciamo del lavoro di rodotà ha portato dei professori anche al centro dell'attenzione dei movimenti che si battono per questi temi no e tra questi c'è anche il movimento 5 stelle che va riconosciuto che su queste cose è una battaglia da sempre il momento cinque stelle e come dicevo prima rodotà è stato anche candidato presidente alla presidenza della repubblica proprio per il movimento 5 stelle però ecco in questi ultimi giorni abbassata una intervista peraltro pacata diciamo in cui i pad si facevano delle patate critiche sulle scelte del movimento per scatenare contro di lui un violento attacco di grillo ecco insomma a proposito di beni comuni ed i diritti e come padre professore che dentro il movimento di grillo ci sia un deficit di tolleranza che un valore che io non esiterei a inserire tra i beni comuni irrinunciabili che questa mi pare insomma ecco che anche diciamo il ragionamento sui temi generali si porta come inevitabili come le cose anche all'attualità della politica io avrei finito qua e sentiamo la lezione davvero del professore su un tema di siamo riposta portata così così vasta come diciamo insomma quello della diciamolo il contrasto del conflitto che c'è tra appunto sovranità proprietà e diritti prego grazie questo è un tema così carico di storia che forse la cronaca la possiamo mettere da parte giuliano giubilei metteva johann evidenza un tema che appartiene al mondo in cui stiamo vivendo parto dalla fine ma poi dovrò fare molti passi indietro e cioè nella dimensione globale chi ha proprietà e chi esercita sovranità chi sono in poche parole i padroni del mondo in questo momento sono le grandi società che gestiscono la conoscenza e facebook che ha più di un miliardo di fedeli e che quindi è la terza nazione al mondo dopo l'india e la cina dopo la cina all'india e google che cos'è internet con i suoi più 2 miliardi di frequentatori dunque proprietà e sovranità sembrano sfumare sfuggire in questa direzione e allora per capire l'oggi davvero dobbiamo fare un passo indietro abbastanza consistente io parto da due citazioni una è quella da un grande libro di un discusso e studioso giurista tedesco carl schmitt però un grande libro il novo della terra dove carro suite scrive la terra reca sul proprio saldo suolo recinzioni e delimitazioni pietre di confine mura case e altri edifici quindi vengono palesi gli ordinamenti e localizzazione della convivenza umana famiglia stirpe ceppo eccetto tipi di proprietà e di vicinato ma anche forme di potere di dominio si fanno pubblicamente visibili e con questa citazione di suite a parte che già ci fa intravedere una delle questioni di cui oggi discutiamo quando parliamo di beni comuni parliamo di beni che non sono stati recitati e invece quando parla della terra smetti dice recinzioni dalle imitazioni pietre di confine mura e poi c'è un'altra questione la terra rende visibile il potere ecco immediatamente una relazione che noi dobbiamo tenere presente il potere ha una relazione con la terra e adesso io faccio un passo indietro per smith iscrive al 1950 all'inizio dell'altro secolo un grande storico della del costituzionalismo inglese che si chiamava frederick mytran conclude così la sua storia costituzionale d'inghilterra l'intero diritto costituzionale sembra a volte essere stato nient'altro che un appendice del diritto di proprietà sarebbe disastroso oltre che stupido se consigliarsi di leggere la storia costituzionale senza studiare il diritto della proprietà terriera che cosa ha voluto dire mai che il sistema costituzionale dunque il luogo dove si incardina la sovranità dipende dalla disciplina della proprietà terriera oppure qual è la relazione che si è istituita ora queste due citazioni immediatamente ci fanno entrare nella dimensione propria di questo difficile intreccio e abbiamo immediatamente una sensazione sono cambiate molte cose dal momento in cui dalla descrizione di schmidt o dalla conclusione di mai tra sono cambiate molte cose ma non è stato un tragitto lineare nel senso che c'è stata un'evoluzione tranquilla tra questi due termini è una relazione conflittuale come ci dice il titolo di questo festival anzitutto la terra individua lo spazio della sovranità c'era una formula medievale che parlava io faccio la citazione in latino perché così era e diceva rex superiore non recognoscens in regno sua est imperato che la frase era riportata poi pari pari nella discussione francese in cui si diceva il re di francia e imperatore nel suo regno queste sono formule che oggi ci sembrano tutto sommato banali ma allora c'era qualcosa che si rifletteva perché dietro questa idea c'era un'idea completamente diversa quella del dell'impero universale o della quella che mi ha chiamata alla res publica cristiana nel momento in cui si fanno queste affermazioni in realtà si certifica la fine dell'impero universale il luogo della sovranità e il territorio all'interno del quale il sovrano può esercitare potere il mondo si è già diviso non è più unificata la relazione unificante la relazione tra proprietà e sovranità perché il mondo si è diviso e si è sovrani soltanto in quell ambito territoriale del quale il potere può essere legittimamente esercitato allora noi vediamo un gioco per cui che poi si evolve possiamo ancora prima della modernità c'è un gioco che si evolve in modo complesso il primo la prima interpretazione che noi possiamo dare di questo di quelle due frasi il re che non riconosce un potere al di sopra di sé e sovrano nel suo territorio e che cosa vuol dire che il territorio è in qualche modo gli appartiene tutto sia pure formalmente pensate che questa idea della proprietà sovrana della terra sia pure solo formalmente in inghilterra dura fino al 1925 e quindi questo l'inghilterra poi appreso una certa velocità nel cambiamento è stato un paese fortemente radicato nelle sue istituzioni tradizionali e l'idea che il sovrano fosse padrone del territorio gli dava dava allo stato un carattere particolare lo stato patrimoniale lo stato demone aree lo stato in cui sovrano il sovrano è proprietaria dell'intera terra del suo paese e badate che questa confusione tra esercizi di poteri pubblici sovrani e risorse pubbliche che invece sono considerate private e quindi un qualche rigurgito di stato patrimoniale abbiamo avuto anche in questi anni in italia perché chi esercitava il potere pensava che tutte le risorse fossero di sua sostanziale proprietà ma lasciamo da parte questo excursus velocissimo nell'attualità è però questa congiunzione pian piano ha cominciato a entrare in questa convinzione a entrare in conflitto con quella che era la realtà delle cose e cioè la sovranità intesa come spazio unico del potere questo è legame tra sovranità e territorio il territorio dello spazio del potere ma è uno spazio del potere che in quella fase di dissoluzione dell'impero universale è insegnare confini nei confronti degli altri stati quindi la sovranità ha un suo spazio verso l'esterno e sono i confini dei vari stati sovrani ciascuno è sovrano non c'è più un unico sovrano l'imperatore dell'impero universale ci sono i diversi sovrani nazionali però questa sovranità poi tende a scomporsi come si è scomposta nel mondo globale si scompone al suo interno perché il sovrano non è più nella condizione di potersi dire proprietario di tutto ciò che esiste nel suo regno questo è un punto che verrà la sua immersione più letta io salto una fase molto lunga e che consentirebbe molte distinzioni ma il tempo è quello che è e arriviamo allora alla modernità la modernità è già stata istituita perché lo stato nazionale sapete nasce con la fa la pace di westfalia lì gli stati nazionali si dividono si organizza si strutturano e ciascuno ha il proprio territorio lo stato a tre componenti si dice la soul storicamente la sovranita il territorio è il popolo ecco questo terzo elemento il popolo comincia a scardinare un po lo schema perché poi la proprietà o le proprietà esistenti all'interno dello stato sono ripartita non c'è soltanto il sovrano anche prima che ci fosse l'avvenimento di cui parlerò tra un secondo c'era quello che si chiamava il dominio diviso anche nel medioevo c'era il dominio eminente del sovrano formalmente titolare dell'intero territorio dello stato ma poi le proprietà che allora erano sostanzialmente le proprietà terriere venivano divise tra soggetti diversi con la rivoluzione francese questo dato diventa fondativo di un'altra idea di rapporto tra proprietà e sovranità giuliano giubilei ricordava questa frase che è stata pronunciata da quello che è stato l'autore materiale del grande codice napoleone il codice francese nel 1804 che dice al sovrano appartiene la proprietà al cittadino l'impero dunque al cittadino appartiene alla proprietà al sovrano l'impero sono affermazioni due assoluti la proprietà è il diritto assoluto che appartiene compete al cittadino la sovranità appartiene al sovrano l'impero appartiene a sopra come stanno insieme due assoluti si limitano vicendevolmente e c'è questa idea che nasce da che cosa non da una speculazione teorica malandato story c'è un soggetto storico la borghesia che vince la sua partita e il problema dell'accesso alla proprietà non più mediato da un qualche potere sovrano diventa il punto chiave la borghesia vuole essere proprietaria non è più concessionaria qualcuno che mi ha dato in uso più o meno lungo queste proprietà quelle terre perché ricordiamo che all'epoca il tema era quello della terra il la terra e mia sia vecchio slogan la terra e b e me la gestisco io ecco e tant'è che c'era insieme il contratto che non solo mi veniva dato il diritto di avere la proprietà della terra ma anche di farla circolare liberamente sul mercato quindi ci sono due elementi il potere assoluto e immediatamente nei confronti della sovranità si manifesta si materializza il dato del mercato io devo far circolare liberamente questo bene secondo il mio interesse particolare e allora noi abbiamo a questo punto una netta scissione contrapposizione per a sovranità e proprietà quello che era stato lungamente unito intrecciato nella fase precedente a questo punto questo onesto si scioglie e questi due assoluti come convivono c'è il potere sovrano diventa nello stesso tempo garante della proprietà quando napoleone fa il suo colpo di stato il 18 brumaio fa un proclama i francesi e dice che lui garantirà libertà eguaglianza e proprietà cioè lui cambia la famosa triade rivoluzionaria che come voi sapete era libertà eguaglianza e soul e fraternità e al posto della fraternità compare la proprietà il potere pubblico nel momento momento drammatico di cambiamento si fa garante nella proprietà quindi c'è questo gioco di intrecci continui che io cerco di mostrarvi con una certa sommarietà però attenzione se non riflettiamo un po più attentamente un po più a fondo in questa vicenda questa separazione totale da una parte la proprietà che ha il suo luogo storico nel codice civile quello è il piano dei rapporti sociali mentre invece la sovranità sta nelle dichiarazioni dei diritti nelle costituzioni ci sono due testi diversi giuridici due mondi giuridici nelle apparenze non comunicanti o almeno separate che però poi vengono uniti perché se voi pensate che per quasi tutto l'ottocento i diritti politici cioè in primo luogo il diritto di voto dipendevano dalla proprietà quando si votava nell'ottocento votavano solo i maschi anzitutto gli alfabeti e quelli che avevano un reddito superiore a una certa soglia fissata dalla legge quindi la proprietà era anche la via d'accesso all'esercizio dei diritti politici dunque quando si descrive l'ottocento come un mondo in cui la proprietà individuava e definire delimitava sfera privata e la sovranità individuale definiva la sfera pubblica si dimentica questo passo molto importante cioè per entrare nella sfera pubblica dovevo essere proprietario è proprietario era una connotazione simbolicamente molto forte voi sapete probabilmente che flaubert gustave flaubert viene processato per madame bovary era ritenuta all'epoca qualcosa di indecente e quando gli chiedono quale fosse il suo mestiere proprio per accreditarsi davanti ai giudici lui risponde proprietario ecco questo era io appartengo al vostro mondo non sono un eversore se poi qualcuno ha letto nana di emile zola il momento in cui nana poi ci sarà la caduta nella fase successiva il momento in cui in aula dice ho raggiunto il culmine quando gli viene regalata una villa si confida con la sua cameriera e discese sui propri e terni sono proprietari cioè questo era veramente il connotato forte di quella società io ho citato la francia perché la francia appunto con il suo codice civile aveva dato il modello a quella che era l'europa dell'epoca aveva in qualche modo sistemato questa vittoria della borghesia e quindi il borghese flaubert l'aspirante borghese che voleva uscire dalla sua condizione darà dicono proprietario ecco questo è il tono la sovranità in questo intreccio di rapporti sociali ed i simboli la sovranità sembra più lontana e non è così poi evidentemente però le società si organizzano intorno a questo dato è il potere un potere e come noi sappiamo che ha delle vicende alterne a metà dell'ottocento qualche mese prima di quella grande messa in discussione del proprio di questo rapporto che il manifesto dei comunisti che come sapete nel 1848 quello che invece viene considerato qualcuno il marx della borghesia cioè alexis de toqueville scrive presto la lotta politica sarà tra coloro i quali posseggono e quelli che non posseggono topi l'aveva intuito qualcosa che abbiamo ora davanti a noi c'è un conflitto interno alla proprietà e che incide sulla politica torneranno le grandi divisioni e torneranno i grandi partiti politici dice top intorno alla proprietà si consuma il grande conflitto non solo sociale ma anche politico il modo in cui la sovranità si rapporta con la proprietà diventa un tema capitale dell'ottocento e diventa un tema che poi paul nota anche la nascita dei partiti di massa quindi il gioco sovranità proprietà è particolarmente intenso trova le sue strade poi via via che l'elettorato viene svincolato dal censo cioè dal reddito c'è solo delle apparenze una ritirata della proprietà nella sfera privata non più nella sfera pubblica perché nella sfera pubblica è entrato secco entrata secondo la grande intuizione di toqueville perché è diventato uno dei temi della lotta politica questa è la storia che abbiamo fino a un certo punto e c'è un soggetto storico che noi individuiamo accanto al sovrano non c'è un astrazione c'è un soggetto storico la borghesia ma in europa partire dall'ottocento da quegli anni fatidici intorno al 1848 comincia l'altra storia annunciata da tocqueville e poi sottolineata da marx ed engels col manifesto dei comunisti sono molto poco ideologiche queste due letture sono due letture che invece leggono proprio la società qual'era con i suoi conflitti comincia a emergere un altro soggetto storico che è la classe operaia e che dà poi alla storia europea un connotato che non avrà per esempio negli stati uniti negli stati uniti la presenza di una classe operaia strutturata che esprime propri partiti politici non c'è e quindi per esempio lo dirò più avanti la storia dei diritti negli stati uniti ha assunto caratteri diversi e molto è rimasta molto più legata all'idea dei diritti come appartenenti all'individuo borghese anche con tutti i temperamenti necessari ma quello che accade in europa è invece un altro soggetto che si presenta alla ribalta della storia e della classe operaia la classe operaia non è soltanto una entità che poi darà corpo ai partiti di massa è una entità che dà origine a una nuova storia del costituzionalismo perchè non ci quando si scrive alla prima con grande costituzione della contemporaneità che è la costituzione di weimar la costituzione tedesca del 1919 lì si pronuncia quella che all'epoca fu considerata una bestemmia la proprietà obbliga questo è scritto nell'articolo 144 della costituzione di barney cioè non è più un diritto assoluto è un diritto che mi mette in relazione con gli altri tant'è che io usando i beni mia proprietà devo prendere in considerazione anche l'interesse degli altri diventa non solo uno strumento attraverso il quale io posso imporre il mio punto di vista gli altri ma uno strumento rispetto al quale io assumo obblighi e chi dà consistenza a questi obblighi a quella che fu chiamata la funzione sociale della proprietà formula che noi ritroviamo nell'articolo 42 della costituzione lo stato cioè il sovrano non è più quello a cui appartiene l'impero e non deve interferire sulla proprietà comincia interferire nella proprietà perché deve stabilire quali sono gli la proprietà socialmente accettabile e quindi c'è una nuova fase dei rapporti tra proprietà e sovranità e nello stesso tempo lo vedete su un versante l'interesse sociale diventa misura del potere proprietaria io posso usare esercitare potere sui beni in mila proprietà nei limiti individuati dai rapporti che io con gli altri l'altro non è il singolo vicino perché anche nel codice napoleone trovata anche molto divertenti rappresentazioni del dei rapporti di vicinato che succede se un accende un fuoco in fumo va nel fondo del vicino potremmo dire un'anticipazione della dell'inquinamento che cosa succede se il mio sciame d'api scappa lo posso inseguire sul fondo del vicino quindi già allora si vedeva che la proprietà dove va un po tener conto dei rapporti tra le persone ma qui viene inserito qualche cosa di più per esempio quelli che noi oggi chiamiamo ai piani regolatori delle aree urbane sono esattamente questo io posso esercitare il mio diritto di proprietà nei limiti individuati dal sovrano e può essere sovrano nazionale il sovrano locale nei limiti indicati tu puoi costruire fino a una certa altezza una certa distanza o addirittura non puoi costruire quindi quel rapporto quella forza del diritto di proprietà come diritto assoluto trova un temperamento e ci sono a questo punto due soggetti sulla scena del mondo la borghesia alla classe operaia e questo porta con sé allora che la proprietà viene misurata attraverso l'interesse sociale ma anche la sovranità la sovranità cambia natura in qualche modo perché la formula è sovranità popolare quindi non è più il sovrano che avevamo riconosciuto il re te non ha limiti se non quelli che venivano dal territorio all'interno fai quello che ti pare ma non puoi uscire perché altrimenti che cosa provochi la guerra in primo luogo interferendo violando le frontiere altrui ecco questo discorso non tiene più perché la sovranità diventa popolare quindi una sovranità che viene dal basso ma è l'idea della sovranità popolare quindi il rapporto cambia perché cambiano anche i dati dietro queste parole la proprietà non è il diritto assoluto l'assoluto che appartiene al cittadino la sovranità non è un attributo di una persona è un attributo che riguarda tutti i cittadini dello stato naturalmente questo problema questo tema e questo rapporto comincia a incrinarsi quando questo ha tenuto per una lunga fase una lunga fase perché noi abbiamo vissuto quasi tutto un gran parte del novecento attraverso quello che in un certo momento è stato chiamato il compromesso socialdemocratico che il sento che in essi hanno cioè c'è stato un compromesso che è stato favorito siamo soprattutto negli anni trenta del novecento in cui il nuovo soggetto storico cioè la classe operaia che si è strutturata con i suoi sindacati con i suoi partiti socialisti prima e partiti socialisti e comunisti dopo negozia negozia che cosa sostanzialmente i diritti sociali questa è questo nuovo nesso che si stabilità per a sovranità e proprietà ci fa uscire da una logica dei diritti che era dominata dall elemento proprietaria i tuoi diritti sono quelli che vengono dall essere proprietario e anche i diritti di voto come vi ho detto prima in questo momento invece nasce un'altra categoria dei diritti sono i diritti sociali non è che non avessero avuto antecedenti antecedenti di vario ordine perché non è che si ignorasse per esempio alla condizione delle persone per cui poi chi era proprietario della terra e poi diventa il proprietario dell'impresa perché l'ottocento e secolo dell'industrializzazione accanto alla proprietà terriera nasce questa nuova forma di proprietà che quella legata all'attività imprenditoriale e allora i diritti sociali cominciano a emergere quando lui oggi sentiamo parlare del lavoro delle donne e dei bambini in paesi quelli che una volta che avevamo un terzo mondo che adesso chiamiamo paesi emergenti ci indigniamo spesso voi sapete che quando si è saputo che due grandi società multinazionali adidas e nike facevano uscire ai palloni alle scarpe dalle bambine e dai bambini pakistani e indiani c'è stata una rivolta delle grandi organizzazioni non governative soprattutto dal nord europa che hanno detto noi boicotteremo questi prodotti se non si elimina il lavoro dei fanciulli così si dice bene prime leggi sul lavoro delle donne dei fanciulli sono del 1830 in inghilterra una uscita da sinistra dalla logica assoluta della proprietà no perché alla fine dell'ottocento un signore che non era certamente tenero da questo punto di vista che era otto von bismarck decide e fonda il primo sistema di welfare sia pure molto limitato nella germania di quegli anni prevede tutta una serie di prestazioni sociali a favore dei lavoratori perché lo fa perché crede alle idealità socialista e realista bis ma dico io debbo evitare le tensioni sociali e questo è un costo sopportabile per evitare le tensioni sociali così come aveva fatto napoleone quando a napoleone arriva un signore che si chiamava il prefetto beni che è stato uno dei grand commis del dell'epoca e dice a napoleone guarda abbiamo fatto questa riforma del diritto di proprietà con il codice civile riprendendo quelle che erano indicazioni della della legislazione rivoluzionaria e abbiamo diviso egualmente la terra tra i figli mentre prima voi sapete il patrimonio dal primogenito tant'è che il secondogenito il terzo genito 1 venivano andata a fare il prete e il più stupido si diceva venivano andato a far risuscitare e il denaro però andare e questo dava che cosa solidità continuità alla proprietà e lega va dato che erano grandi proprietà le dava grande potere nei confronti della sovranità politica avegno arriva e dice guarda che questa divisione che è stata fatta della proprietà spezzettando la sta facendo diminuire la produttività della frana napoleone sapete come gli risponde il risponde dicendo non me ne importa niente dell'argomento economico i piccoli proprietari sono le ferma a cui dell'età sono il fermo sostegno dello stato quello che dirà poi scusate se faccio questi salti ma gli intrecci vanno colte quando c'è il primo programma della democrazia cristiana nel 1946 questo programma che tutto quasi di un politico che fu di grande qualità che la guidano nella uno slogan era non tutti proletari ma tutti proprietari era l'idea napoleone dice la proprietà divisa rendendo proprietario un numero maggiore di persone li rende di attacca la terra lolli la troppi grilli per la testa stanno lì e poi argomento di sostanza gli farò pagare le tasse più facili me che il grande proprietario della falck fondista assumeva schiere di avvocati e contestava le tasse che gli venivano imposte ecco allora come l'intreccio tra proprietà e sovranità non lo ritroviamo nei luoghi più diversi e in questo modo arriviamo alla fase che ci è più vicina perché si esce dalla logica assolutistica si entra nella logica dei diritti sociali le grandi parti sociali del tempo negoziano il compromesso socialdemocratico sono gli anni 30 le vittorie in alcuni stati non in altri perché gli anni 30 sono quelli invece in cui si stabilizzano nell'europa stati totalitari però c'è questo dato che individua un modello che ancora oggi sia pure molto molto come dire impoverito viene nominato il modello sociale europeo che un modello di nuovo che ha storie non riducibili come vi ho detto guardate che nell'ottocento la rottura la centralità del conflitto e li aveva visto come capitale del lavoro da parte di toqueville come conflitto tra proprietario non proprietari ma siamo lì e è l'effetto di un analisi della società che poi portava politicamente a conclusioni diverse ma partirà da dati comuni e così nella non è del modello sociale europeo il padre del modello sociale europeo è un signore almeno io adesso come dire cerco di dare nomi e cognomi a processi che sono processi storici evidentemente e quindi vedono la partecipazione più di una molteplicità di soggetti che non di una sola persona però il padre dello stato sociale del dopoguerra è considerato un signore che si chiamava lord beveridge che era un liberale inglese che negli anni 40 c'è anche una descrizione molto colorita che dice che mentre cadevano le voodoo e su londra cioè l'ultimo tentativo del regime nazista di colpire con queste nuove armi le voodoo erano questi missili allora agitata piuttosto ridotta lord beveridge impeccabile e tranquillo nel suo studio scrive quello che sarà poi il piano beverage che sarà approvata dai governi laburisti degli anni successivi e che sarà il modello che si spargerà in tutta europa nell'europa del nord in particolare ed era la formula che è entrata nell'uso dallo stato che si occupa di te dalla culla alla tomba e in qualche modo ti libera ti libera dal vincolo proprietario in che senso perché c'è un pezzo di riflessione liberale classica che mette insieme direttamente libertà e proprietà libertà quindi anche come libertà politica tant'è che fino a un certo punto questa idea di libertà politica legata alla proprietà era quella della cittadinanza censitaria voto sarà un certo reddito aprendo però una contraddizione perché nel momento in cui si diceva sono la proprietà e condiziona della libertà e per questo motivo deve essere deve essere rispettata lo stato non deve interferire si apre una contraddizione che molti storici e molti studiosi anche all'interno del pensiero liberale mettono in evidenza ma allora se la proprietà è condizione della libertà individuale io devo fare in modo che tutti possano avere accesso alla proprietà e quindi non basta riconoscere l'assolutezza servono politiche redistributive e dunque il compito degli stati e quello esercitando la loro sovranità di liberare il cittadino dalla dipendenza da una dipendenza dalla proprietà che quando scende o supera una certa soglia l'idea il ed anche la libertà l'idea che dalla culla alla tomba lo stato sociale accompagnasse i cittadini era un modo per liberarli dal vincolo della proprietà a una serie di necessità io do soddisfazione non attraverso il mercato ma attraverso la complessa serie di istituzioni pubbliche che vengono create dalla dall accesso all'abitazione ai servizi sanitari nazionali quindi c'è questa nuova fase dunque il nuovo rapporto tra proprietà e libertà e sovranità fa nascere adesso ammetto in questi termini un po somarino vi ho detto prima inghilterra 1830 germania ultima decade nell'ottocento già i diritti sociali ci sono ma in quel momento che si solidificano e diventano parte come si dice con al tempo del piano beverage la terza generazione di diritti perché la prima generazione sono i diritti politici poi ci sono i diritti civili quelli che noi esercitiamo in vario modo e poi ci sono i diritti sociali ecco allora come possiamo leggere questo succedersi di generazioni di diritti esaminando questo rapporto tra libertà e tra sovranità e proprietà ma questo nesso che porta per esempio al compromesso socialdemocratico allo stato sociale si si scioglie nell'ultima fase lo dicevo all'inizio lo dicevamo all'inizio siamo entrati in una fase in cui quel nesso diretto tra sovranità e proprietà non è più così visibile anzi come si struttura il mondo globale io non voglio dire che siano state cancellate le frontiere del sovrano all'interno dello stato non ci sia ancora che il territorio è quello che definisce la misura del potere è tutto vero ancora gli stati nazionali hanno un loro peso loro significa le loro strutture ma lo stato giacobino è finito lo stato giacobino o meglio quello che è stato chiamato il territorio giacobino perché come vi ho detto prima l'idea moderna di stato è lo stato che tre componenti il territorio quindi qualcosa di limitato la sovranità anch'essa limitata all'interno dei confini il popolo che solo quello che sta all'interno dello stato quindi è in qualche modo un gioco di espulsioni più che di incursioni è però un certo punto lo stato non ha più tutto questo non ha più stato il territorio giacobino era quello che veniva governato da un unico punto centrale e arrivava fino agli estremi confini e nego lava tutto ciò che era all'interno di questo stato non c'è più questa logica non c'è più questa logica perché ha la dimensione globale o la dimensione sovranazionale la dimensione sovranazionale per esempio è quello dell'unione europea a 27 paesi che hanno ceduto una parte anche cospicua della loro sovranità della loro sovranità questa volta non per tutelare la proprietà ma per raggiungere altri obiettivi e la sovranità da chi è esercitata nel unione europea in questo momento si discute molto lo sapete è oggetto anche di polemiche ed è oggetto anche di discorsi sul futuro abbiamo bisogno di rafforzare l'europa politica si dice in questo momento intensamente abbiamo bisogno di riformare le istituzioni europee perché in questo momento abbiamo bisogno di un piu forte governo dell'europa se vogliamo per prendere la vecchia espressione di più sovranità politica europea perché la crisi richiede forme di governo che non possono essere quelle del passato discorso che io ritengo giustificata e che però incontra un limite o apre una questione proprio quando noi lo mettiamo in relazione questa volta non più con la proprietà soltanto ma con i diritti dei cittadini europei di a un certo punto che si può datare e giugno del 1999 il consiglio europeo delega quella che è stata chiamata una convenzione quella di cui ho fatto parte quindi se vi parlo bene di questa carta dei diritti c'è un palese conflitto d'interesse perché come si dice a napoli ogni scarrafone è bello a mamma soia quindi anche se questa carta fa un fanno acqua da molte parti non lo posso dire io anche se come voi sapete chi ha montato una macchina sa lui meglio degli altri quali ne sono i limiti e difetti ma insomma io avevo qui comportarmi come se questa carta fosse una mela ma io non voglio fare questo gioco voglio dire una cosa molto più precisa la costituzione europea perché la nuova dimensione in cui è entrato il rapporto tra sovranità e proprietà è quello della costituzionalizzazione nell'organizzazione dello stato la costituzione europea è fatta sì da una parte che si rifà al nucleo originario l'europa nasce prima come comunità del ferro e del carbone e dell'acciaio e guardate che ci dice che chi ha il carbone e l'acciaio e il confine tra la francia e la germania dove sono nate e si sono sviluppate le grandi guerre non solo la guerra mondiale le ultime due guerre mondiali ma molto prima allora si disse ed erano dei grandi statisti che guardavano lontano noi dobbiamo disinnescare i rischi della guerra in europa così nasca l'unione europea l'obiettivo era quello di evitare le guerre che avevano dissanguato davvero il continente negli anni del novecento poi si evolve mercato comune mercato comune e così nasce su base economica l'europa nel che cosa si dice nel 99 si dice noi abbiamo bisogno di una carta dei diritti per dare piena legittimità all'europa cioè si dice in sostanza una mera costruzione europea si arresta e forse si è già arrestata se noi non diamo ai cittadini europei quel valore aggiunto che le rivoluzioni dei tempi precedenti gli avevano dato perché le rivoluzioni costituzionali stati uniti francia fine settecento costituzioni del primo dopoguerra che cosa fanno stabiliscono un nuovo rapporto tra potere politico e diritti dei cittadini noi dobbiamo fare la stessa operazione non possiamo semplicemente fondare il potere europeo sulla forza dell'economia che ha dato molto ma non ci può portare oltre un certo limite così viene scritta la carta dei diritti oggi alla carta dei diritti è stata messa io dico tragicamente da parte e dico tragicamente perché oggi l'europa eletta dai cittadini europei in un numero crescente come soltanto un luogo da cui arrivano richieste di sacrifici l'italia era il paese come dire attraverso i sondaggi il paese più europeista d'europa e oggi la sfiducia nei confronti dell'europa e crescente tant'è che io permettetemi di fare guardo con timore alle elezioni europee dell'anno prossimo che qualcuno probabilmente cercherà di risolvere in un referendum pro o contro l'europa se non riecco europa politica si ma un'europa politica che si renda conto del fatto e cito adesso alcune parole giuridicamente rilevanti che la carta dei diritti allo stesso valore giuridico dei trattati nel trattato di lisbona è scritto questo cioè come gli stati uniti li costi stati uniti hanno una costituzione e fuori dalla costituzione il miglior aids cioè la dichiarazione dei diritti che però è quella che dà il la alla vita negli stati uniti la corte suprema quando giudica giudica in base ai diritti o la nostra corte costituzionale giudica in base alla fedeltà alla costituzione che diremo in italia se dicessimo beh c'è l'emergenza economica per il momento mettiamo in sonno la parte dei diritti e dei principi e quello che sta avvenendo in europa quindi la costruzione dell'autorità politica europea di più politiche quindi di un sovrano europeo più forte passa attraverso un discorso sui diritti che però ha considerato la proprietà non più l'unico suo riferimento questo questo è il passaggio che stiamo e se dall'europa ci proiettiamo nella dimensione globale il tema diventa ancora più impegnativo lanciato giuliano l'ho ripreso io chi sono i padroni del mondo ecco io provo a rispondere a questa domanda citando un caso recente perché un mese e mezzo due mesi fa la corte costituzionale la corte suprema dell'india si è trovata a dover risolvere un caso molto delicato e cioè c'era la novartis grande società farmaceutica davvero una dei padroni del mondo perché ci sono due grandi due grandi formazioni che sono in questo sono i padroni della conoscenza i padroni nella saletta e questi sono i due grandi big pharm come si è detto anche titolo di un libro è vietata allora una dei padroni del mondo novartis diceva io voglio riconosciuto in india pienamente il mio brevetto di per la produzione di un farmaco che si chiama agile che è un farmaco contro alcune patologie cancerogene questo fa una cura costa adesso non mi ricordo per quale periodo ma il punto di riferimento sono 2.700 dollari l'india dice noi produciamo questo farmaco al prezzo di 170 dollari e perché allora contestiamo perché la corte suprema dell'india dice tu chiedi di veder riconosciuto il tuo diritto a produrre perché hai un brevetto su questo farmaco noi diciamo ecco il cambiamento radicale di prospettiva che esiste un diritto fondamentale della persona anzi con una certa sgrammaticatura qualcuno scrive il più fondamentale dei diritti fondamentali che il diritto alla salute allora io non posso subordinare il diritto alla salute alla disponibilità della somma di denaro per curarmi che il raggiungibile per quasi tutti i malati in india di questa malattia già prima l'aveva fatto la corte suprema del sudafrica questa volta relativamente ai retrovirali quelli che servono per la cura dell'aids più di 30 milioni di persone nella fascia sub sahariana noi non accettiamo e adesso lo dico in modo posso mario ma tutto sommato una sostanza è questa dovrei fare molte più sfumature perché conosco da giurista le complessità del problema ma la verità è questa e cioè di fronte al diritto alla salute la pura logica economica deve fare un passo indietro questa ha stabilito la corte suprema dell'india tant'è che sia si è detto dagli attivisti indiani è stata salvaguardata la capacità dell'india di rimanere la farmacia del mondo sottosviluppato allora qui abbiamo un altro passaggio che era già stato annunciato giuliano giubilei e cioè quello riguardo ai beni comuni i beni comuni sui quali tornerò tra un momento in conclusione come li identificano io indico un modo molto diretto per identificati sono quei beni necessari alla soddisfazione dei diritti fondamentali il discorso sull'acqua è stato legato proprio a questo il discorso della salute che cosa ci dice che la conoscenza che è alla base della produzione dei farmaci entro certi limiti diventa bene comune perché questi farmaci siano prodotti in modo tale da consentire a tutti di essere curati altrimenti che cosa succede succede proprio sul piano dei diritti che noi torniamo alla cittadinanza censitaria cioè io sono cittadino e di tornerò su questo tra i diritti di cittadinanza oggi noi abbiamo quello alla salute il diritto all'istruzione il diritto al lavoro questi sono diritti che ci accompagnano dovrebbero accompagnarci quale che sia il luogo del mondo in cui noi ci troviamo e quindi se un mio diritto di cittadinanza viene negato io vengo impoverito il mio diritto non è più un diritto ma è semplicemente qualcosa che devo comprare sul mercato quindi avrò 80 salute quant'è il denaro di cui dispongo per comprare la mia salute sul mercato torniamo addirittura la cittadinanza censitaria prima sia il tuo diritto di voto è subordinata a quanti denari ha in tasca tu hai tanta salute tanto istruzione tanta possibilità di formare la personalità quanto è il denaro che in tasca eccole dovremmo dire come ha scritto ma non con toni terribilmente pessimistici ma in tono preoccupato norberto bobbio che ha scritto un libro intitolato all'età dei diritti ponendosi proprio l'interrogativo l'età dei diritti è finita c'è questo nuovo modo e dunque voi vedete che questa decisione della corte suprema dell'india come la corte suprema del sudafrica come di altre corti brasiliane e vedete che c'è un mondo significativo perché in questo momento si dice di fronte alle difficoltà del mondo industrializzato tradizionale europa stati uniti c'è una nuova fascia di paesi che è identificata con un acronimo il bric brasile sudafrica india e cina ecco questi sono i paesi dove sta nascendo un nuovo costituzionalismo dei diritti perché sono paesi si fortemente e proiettati nella dimensione economica ma lo stanno perdendo d'occhio i diritti dei loro cittadini e quindi e questo è un nuovo rapporto tra sovranità e proprietà il sovrano non diventa più soltanto come era avvenuto anche nel compromesso socialdemocratico il garante di proprietà che poi erano state in parte diminuite nella loro forza dirompente diventa direttamente il garante dei diritti e dei diritti fondamentali e lo fa in che modo lo fa attraverso il riconoscimento di alcuni beni come beni comuni dicendo tu puoi accedere a quei beni che sono necessari per la tutela dei tuoi diritti fondamentali senza passare dal mercato l'acqua bene comune dirò una parola sulla conoscenza in india si è discusso addirittura se si doveva mettere nella costituzione che chi aveva una soglia di reddito inferiore a una certa cifra si dovesse veder riconoscere gratuitamente una certa quantità di riso ogni mese quindi vedete a questo punto il rapporto tra sovranità e proprietà dei beni è cambiato e cambiato perché c'è una serie di beni che essendo coordinati e funzionali alla realizzazione dito dei diritti fondamentali il sovrano deve garantire indipendentemente dal mercato però non è tutto così anzi la descrizione più generale va in un'altra direzione e c'è di un mondo nel quale in questo momento spesso il proprietario è il sovrano e se voi non so chi di voi ha mai avuto la pazienza di leggere le condizioni di servizio per esempio quando si va su google o quando si usa facebook oppure quando si usano determinate applicazioni per scaricare materiale oppure per svolgere tutta una serie di attività in rete sono pagine pagine pagine alla fine c'è una clausola che io adesso li esemplifico molto semplicemente che dice poi alla fine quello che noi decidiamo tu lo devi accettare sovranità senza limiti veramente prima ancora l'uscita dello stato moderno ed è una sovranità senza limiti di tempo spaziali non ci sono più i confini il rapporto tra il sovrano il territorio cento che c'è ma è tutto il mondo e poi i sovrani non hanno nessuna forma di controllo si torna a un idea che la modernità aveva cercato di abbandonare che che la proprietà non fosse l'unica fonte di sovranità quando si è parlato di sovranità popolare evidentemente lo si è voluto sgancia evoluta sganciare la propria sovranità sia dal potere personale sia dal potere economico ecco quello che è qui mentre oggi abbiamo la ricomposizione di un nuovo rapporto tra sovranità e proprietà incarnata da questi grandi soggetti questo è uno dei grandi problemi che abbiamo di fronte in questo momento è che dobbiamo affrontare perché evidentemente questa è una condizione che alla lunga può determinare effetti sociali politici e soprattutto un passaggio la sovranità economica sovrasta e si impone alla sovranità politica questo è il momento l'idea è quella di dover cercare un governo è una sovranità mondiali io penso che nel lungo periodo non lo so ma nel breve periodo questa è un'illusione è anche il frutto di un modo sbagliato di intendere l'idea di sovranità perché la questa idea di sovranità di cui ho parlato di cui sto parlando è un'idea che nasce come vi ho detto nell'europa moderna e nell'europa degli stati nazionali confini certi non la posso trasferire trapiantare in una dimensione che non ha confini non ha sovrani identificati agevolmente e quindi le strade da seguire a mio giudizio sono diversi giuliano ha avuto l'amabilità di citare questo libro lo cito pure io non per fare volantinaggio e pubblicità ma per dire una cosa c'è solo questa dimensione del potere nel mondo o c'è un'altra dimensione che è quella dei diritti delle persone che sta diventando sempre più uno strumento non voglio dire di controllo di ridimensionamento ma certamente per ristabilire equilibri tra i padroni del mondo è coloro i quali sono portatori di diritti ho citato adesso il fativo molto la sentenza la corte suprema dell'india che ripeto andrebbe maneggiata con un po più di cautela ma c'è questo e cioè la sovranità economica senza confini trova un limite nei diritti delle persone badate che andiamo dall'india a napoli in questi giorni pochi giorni fa 45 giorni fa c'è stata una ordinanza del procuratore generale della corte dei conti della campania che ha detto la cosa molto importante di cui nessuno ha finora parlato tranne un giornale che fosse successo anna al napoli è successo che c'era una mancanza significativa anzi drammatica di insegnanti per gli asili nido e le scuole materne il comune di napoli come tutti i comuni che hanno una situazione finanziaria un po dissestata non poteva fare il muro assunzione ha deciso di violare il patto di stabilità ha assunto 300 tra maestri maestri ha detto poi noi taglieremo nelle altre spese però non avrebbe potuto fare dal punto di vista strettamente formale e la cosa è andata davanti alla corte dei conti perché qualcuno ha detto ma è legittimo no questo uso del denaro pubblico oppure gli amministratori sono responsabili direttamente di quello che stava state facendo e qui c'è stato un argomentazione molto interessante è molto ricca perché ha ricostruito tutta una serie di passaggi che qui non posso neanche ricordare il procuratore alla corte dei conti della campania ha detto si può fare perché di fronte al diritto fondamentale all'istruzione dei bambini che anche parte del diritto alla libera costruzione della personalità l'importantissimo importantissime regole sulla stabilità economica e finanziaria non possono diventare un ostacolo alla realizzazione di questi diritti io ho parlato dell'india per questa cosa ci sta succedendo in casa nostra e cioè e oggi noi il problema della sovranità economica che cancella la sovranità politica lo sappiamo già ma anche i diritti delle persone ci dicono che qualcosa non funziona più e che quindi noi stiamo in una fase nella quale si sta progettando un altro modo di organizzare i rapporti tra sovrano e cittadino e questo naturalmente voi mi direte ma sono sempre i giudici che stanno facendo questo è questa è un'obiezione che si fa e qual è il problema che mentre gli altri poteri o non ci sono o sono troppo deboli e nella dimensione globale non ci sono molto spesso o sono poteri informali come quando vi ho detto che le organizzazioni non governative del nord europa hanno detto tura attuati da si continui a far produrre le scarpe ai bambini noi ti boicotteremo e questa è stata una minaccia molto più forte di reti portiamo davanti a un tribunale internazionale dove nike e adidas avrebbero schierate folle di avvocati che avrebbero almeno ritardato per anni la decisione quindi ci sono anche vie informali e nuove di cui noi dobbiamo tenere conto e i giudici sono i primi a poter essere investiti di questi problemi dando però evidenza un dato di realtà e cioè che oggi quello che io di la narrazione dei diritti si affianca quella che era stata considerata l'unica narrazione del xxi secolo cioè quella del mercato e io chiudo con un riferimento perché oggi noi continuiamo a parliamo di mercato di diritti anche in un'altra dimensione una dimensione è quella puramente del mercato io mercato ho bisogno questo parlo per una mia particolare esperienza non molto importante e cioè io mi prendo tutte le informazioni sul tuo conto perché mi servono cioè io mi impadronisco di te non c'è privacy che tenga perché le informazioni sulle persone oggi sono uno straordinario strumento una materia prima per stabilire come orientare la produzione inter direzione rivolgere la pubblicità e via dicendo e poi e questo è la proprietà la proprietà tende a impadronirsi delle persone per rendere come dire più efficace la sua azione il sovrano tende a impadronirsi delle persone per ragioni di sicurezza e cancella diritti di cello a ma qui per esempio c'è il rischio criminalità o terrorismo c'è il rischio pornografia o pedofilia in rete e quindi diminuzione o nuova dimensione dei diritti legata alla questa volta la sicurezza maccione terza e ultima dimensione ultima perché devo chiudere sto già parlando da un onore mi vergogno lo dico però il tema era impegnativo è anche molto bello mi sono anche fatto prendere un po poi sono questioni sulle quali lavoro da tanti anni e quindi ci metto un po di e allora è una di noi c'è un alimento che cos'è un applauso ai miei tanti anni di lavoro vabbè no ci sono grandi aperture per esempio quando da anni si parla di patrimoni comuni dell'umanità che possono essere l'antartide o lo spazio extra atmosferico il fondo del mare che cosa si vuol dire ci sono dei beni che non possono essere né sottoposti alla sovranità nazionale anche se il neil armstrong quando scende sulla luna mette la bandiera americana quello non è un atto che ha fatto diventare la luna il 53esimo stato dell'unione e questo e non possono essere né anche oggetto di proprietà quindi la costruzione dei patrimoni comuni dell'umanità sfida la logica sovrana è la logica proprietaria un po quello che fanno i beni comuni ma c'è un'altra accezione della sovranità che in questo momento è molto importante quando ho parlato prima della salute la salute è definita dall'organizzazione mondiale della sanità con una condizione di piena o benessere fisico psichico e sociale e non semplice assenza di malattia in poche parole che cosa si dice si dice che la salute è nient'altro che il governo della propria vita io devo poter vivere in una condizione di benessere fisico psichico e sociale e devo poterlo governare liberamente questo percorso e quindi qual è il rapporto tra il sovrano storico lo stato i parlamenti con questa dimensione della persona si possono impadronire attraverso la vecchia idea sovranità del corpo e della vita delle persone oggi questo è un grandissimo che i costituenti italiani avevano visto con una lungimiranza straordinaria e io su questo con gli occhi sulla lungimiranza di chi ha avuto la capacità anche con parole molto dirette di darci un testo che nella parte dei diritti e dei principi ancora di una forza straordinaria dove si parla di salute le ultime parole di questo articolo per molti anni trascurate anche da persone come me ma che sono state resuscitate o comunque portate alla ribalta non da un approfondimento teorico ma dal modo in cui sono andate le cose le ultime parole di quell'articolo dicono la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana il sovrano chi è in questo caso che il parlamento un sovrano molto più anziano nelle nel tempo cioè il re d'inghilterra nel 1915 quando sottoscrive la magna charta non con tutti i cittadini perché quelli a cui lui dalle garanzie sono i nobili gli abati e i vescovi quindi l'eguaglianza e sempre molto selettiva in alcuni momenti storici comunque che cosa dice non metteremo la mano su di te cioè voleva dire non ti faremo torturare poi la tortura sapete è continuata gagliardamente fino ai giorni nostri e non team prigione remo e senza una ragione senza un giudizio dei tuoi pari ma la frase che mi piace ricordare non metteremo la mano su di te il sovrano democratico l'assemblea costituente dice non metteremo alla mano su di te dice ai cittadini la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana qui c'è un cambiamento il sovrano non si confronta più pala con la proprietà ma con la persona e quando incontra la persona in tutta la sua forza il sovrano si deve fermare quando questa norma viene senta l'assemblea costituente non da due sovversivi ad aldo moro e paolo rossi paolo rossi non è nel calciatore nell'attore com era un professore di diritto penale c'è una rivolta che oggi diremmo trasversale dicendo ma come il parlamento si autolimita ma nella natura del parlamento c'è che non ci sono materie precluse quello che si diceva la madre di tutti i parlamenti il parlamento inglese può fare tutto tranne che cambiare l'uomo in donna adesso se faccio una battutaccia tutta la legislazione sul transessualismo e su hanno modificato anche questo è una battutaccia di cui mi scuso però si diceva noi stiamo abbandonando uno dei fondamenti del sovrano un moderno cioè del parlamento e ci fu da tutte le parti queste obiezioni si interne duro perché non per una ragione ideologica ma perché davanti alle persone sedute nell'assemblea costituente c'erano i verbali del processo ai medici nazisti non so chi di voi ha visto uno straordinario spettacolo di marco paolini che si intitola house nelsen che era costruito leggendo gli agghiaccianti verbali del processo ai medici nazisti che sulle persone non su tutti non so tutti sugli omosessuali sui rom sugli sugli ebrei e su una parte dei dissidenti politici avevano fatto di tutto usandoli come oggetti non più proprie persone di fronte al parlamento italiano assemblea costituente c'è questo dato drammatico se noi dobbiamo entrare in una nuova fase del costituzionalismo dobbiamo renderci conto che il sovrano deve anche autolimitarsi quando incontra la persona in tutta la sua ricchezza e dignità queste sono le parole chiave e dunque c'è un passaggio di testimone in questa materia il sovrano non è più il sovrano statuale ma il sovrano la persona interessata ecco è la fine di un tragitto per niente si è venuto sfaccettato il tema del rapporto tra sovranità e il resto proprietà corpo dimensione globale in modo completamente nuovo e noi stiamo qui a parlarne proprio perché non è un tema del passato davvero già un tema del futuro grazie adesso abbiamo qualche minuto se c'è qualcuno che vuole chiedere qualcosa al professor nota io cederei un approfondimento sul tema che naturalmente trattato ma mi piacerebbe approfondire diciamo la questione internet si trova in diciamo è una situazione molto contraddittoria perché da un lato internet è un grande strumento di conoscenza per cui della possibilità di accedere a quel diritto alla conoscenza che 3d che è tra diritti fondamentali che citavamo dall'altro è uno di quei padroni del mondo che insomma esercitano quel potere che spesso è incontrollato ecco come si risolve questa questa contraddizione possibile risolvere c'è un'altra tradizione c'è una contraddizione almeno che nasce proprio dal fatto che questi internet in sé è una dimensione come la rete poi all'interno della rete operano molteplicità di soggetti a cominciare credo da tutti quelli che sono in questa in questi reato e il fatto di accedere il fatto di mettere anche un solo posto o di fare un commento significa incrementare la conoscenza in rete quindi c'è una novità assoluta perché prima le modalità di produzione della conoscenza erano molto più limitate per quanto riguarda i soggetti è molto più difficili per la quasi totalità di tutti gli altri oggi abbiamo tutto questo che crea problemi e la denuncia che ha fatto laura boldrini dicendo qui in rete su di me si dicono le cose piu orribili pone un problema pone un problema che va sotto l'etichetta di ex pci cioè linguaggio dell'odio perché la rete anche questo naturalmente questo richiede molta attenzione io sono lo dico sinceramente molto più che anche ostile nascondermi dietro un dito all'idea di leggi speciali per due ragioni primo perché i comportamenti tenuti in rete in violazione di tutta una serie di norme sono o dovrebbero essere puniti o sono puniti con le stesse re ma se io insulto di fame in giulio una persona in rete ci sono già le regole tradizionali che consentono di intervenire dove sono le difficoltà le difficoltà nascono per esempio dalla maggiore difficoltà di identificare la persona che ha messo in rete questo che io ritengo un comportamento linguaggio dell'odio insulto ingiuria delle persone e quindi da una parte c'è un problema di rendere più efficienti una serie di strumenti per perseguire questo tipo di reato che se noi io ho fatto 15 anni il parlamentare spesso i legislatori si salvano l'anima scrivendo una nuova norma penale pensando che poi fatto questo il problema è risolto no se noi oggi scrivessimo una nuova norma penale che riguarda la rete rimarrebbe il problema di far rispettare così come si devono far rispettare quelle che già ci sono quindi probabilmente alla strada un'altra c'è una strada che riguarda per esempio la possibilità e il diritto di far eliminare dalla rete una serie di elementi che hanno queste caratteristiche non è facile perché quando io metto qualcosa in rete alla riprende tutta una serie di motori di ricerca li diffonde e quindi non è facile però c'è una riflessione che noi dobbiamo fare è che il problema di cultura questo discorso credo che laura boldrini abbiamo usato un'espressione corretta a me i termini bellici non piacciono mai ma dire serve una battaglia culturale secondo me è vero dobbiamo cominciare per esempio dalla scuola voi mi direte ama questa storia a tutti quanti questa gioco la storia bisogna cominciare dalla scuola io vi dico che non è una giaculatoria perché sono almeno due anni che io vado nelle scuole ritenendo che sia un luogo dove bisogna andare io ho visto calcolato ormai più di 16mila studenti sono stato molto sorpreso non più di un mese fa sono andato c'erano quattro scuole che erano sono venuti in campidoglio abbiamo fatto una discussione sulla costituzione dopo di che a un certo punto hanno cominciato a fare delle domande lì era molto interessante perché di solito dove io vado sono studenti delle ultime classi lì c'erano anche ragazzi che venivano dalla media prima una delle prime domande è quella di un ragazzo che dice ma è costituzionale era molto divertente che si fosse proprio impadronito del lessico e costituzionale mettere un ragazzo al centro del cortile e girargli intorno gridando ebreo ebreo la cosa mi ha molto colpita e ho pensato dopodiché che cos'è accaduto che un numero molto consistente di ragazzi ha cominciato a raccontare che quello non un discorso astratto ma raccontando non hanno fatto nomi e cognomi raccontando episodi che si sono verificati nelle loro loro scuole che possiamo qualificare come li razzismo sessismo omofobia c'è allora noi ci dobbiamo porre questo problema perché poi quello che vive in un ambiente che culturalmente produce sessismo razzismo e omofobia poi quando va in rete vivendo in questi comportamenti quindi questo è un punto sul quale insiste seconda cosa scusate se per esempio un paio d'anni fa si è mai nato molto scandalo per un verso giustificato perché erano stati postati su youtube un video in cui in una scuola alcuni ragazzi dileggiavano è un altro in cui invece medici e infermieri di un grande ospedale di torino dileggiavano i malati vergogna vergogna si però in questo modo la rete rivela è un termometro che ci dice qual è il grado di febbre che c'è nella società e c'è un vecchio detto non si spezza il termometro per che in questo modo la febbre non va via quindi noi abbiamo bisogno in questo momento certamente di una grande battaglia culturale di strumenti in presenza di determinati comportamenti consentano di identificare gli autori di vedere poi come si può ripulire alla rete che una cosa molto più complicata e quindi internet è un mondo e non possiamo pensare che internet sia un mondo migliore la rete è meglio migliore di quello in cui viviamo e molto uno specchio della nostra società poiché offre enormi opportunità dobbiamo provare a utilizzarle ecco c'è qualche qualcuno che vuole fare qualche domanda è c'è un microfono credo poi e poi c'era sì buonasera professore benvenuto senta a me sta molto a cuore un problema e lei ne aveva parlato qui a trento alle gf forum lei aveva parlato del decalogo di internet che è fattibile dove c'è per esempio quello che lei citava prima senza nominarlo il diritto all'oblio ecco che ne è stato di questo e che cosa si può fare io produco contenuti perché sono una giornalista e lavoro online e io mi sono trovata il mio sito completamente caricato su un altro sito richiamano aggregatori di notizie però in questo modo viene deviato il traffico che è l'unico mio capitale e tra le altre cose compare molto grande il nome di chi carica cioè il cosiddetto lettore mano il nome di chi produce non voglio parlare di questo caso particolare però dico che veramente siamo diventati algoritmi io lo dico da operatore online e siamo derubati continuamente ma mi interessa molto il decano vogliamo vogliamo raccogliere un sussidio che siamo un po stretti con i tempi c'era una ragazza qua facciamo 33 domande poi i tempi invece lo chiede il fallimento alle multinazionali dell'informazione anzi forse online sono diventati c'è come google come facebook se compriamo arti di pranzare in piedi susa che si siano in primo luogo forse poi la sentiamo anche me si vola se volevo chiedere riferimento alle multinazionali della conoscenza ai social network come facebook come google è il fatto che comunque adesso siamo quelli del professore i nuovi nuovi proprietari globali il padova ed anche l'avevano solitamente ci siano note come il codice del consumo che prevede che quella di colazione che non siamo male se viene un po più vicino forse quello di ama sentir riesco a sentire la casa della lazio si no forse dovresti parlare più pia più lentamente ecco forse questo è il segreto è non si vergogni sia tutto va bene non so allora che parla più lentamente perché 16 50 parole al secondo quindi molte grazie e se lo qua no volo di riferimento al fatto che adesso nell'epoca attuale ci sono le multinazionali dall'informazione avete la coscienza come google facebook che possono anche i social network possono dire considerati dei globali il fatto che anche nel nostro team amento ci sono né codice del consumo cosa vedo anche la possibili anzi che consentono al cittadino che si sedesse violato ai propri diritti appunto da queste multinazionali di stalla della causa nel luogo del suo domicilio invece come molto spesso viene indicato e le posizione utilizzo del luogo nel focus delegarli questa votati risulti nazionali dobbiamo fare la domanda finale perché non si capiamo ci sono queste possibilità che queste possibilità fa sono queste una sorta di istituzione in pult del diritto ai cittadini grazie va bene una una nonna o no ma insomma sul diritto a difendersi e c'è qualcun altro ce n'è uno laggiù grazie sempre un po su questo tema poi c'è sì sì oppure si insiste con questo l'avevo capito credo che volesse dire no mi sembra di aver capito questo cioè dove si incardinano questi diritti si tu dicevi il fatto che nell ipotesi improbabile falsa casa per esempio facebook perché trasmettere i contenuti illegalmente quanto in via consenso che possa farlo nel luogo del mio domicilio invece che dovermi stabilire che penso a palo alto può essere una istituzione del dito ai cittadini sono nato e il diritto di difesa grazie problema di competenza sì avevo capito questo cioè grazie dunque un buon orari si può alzare in piedi certo se un po rialzandomi a quello che si diceva poco fa mi chiedevo quale lo spazio dei beni comuni nel mondo digitale che facciamo nel rondò in digitale i beni comuni digitali è un tema di cui professoresse occupato e si facevano suo commento allora le domande sono tutte sulla rete se essi era anche abbastanza prevedi la verità è questa storia il decalogo c'è stata una caduta di tensione culturale politica intorno a questi temi in questo momento è aperta a bruxelles una discussione perché la commissaria competente per queste questioni ci si chiama vivian reding ha proposto dal febbraio dell'anno scorso ha messo in discussione un nuovo regolamento che cerca di risolvere una serie di questioni che sono anche quelle che sono state sollevate qui per esempio il diritto all'oblio diritto all'oblio è il diritto a veder scomparire dalla rete una serie di informazioni che io ritenga siano state impropriamente conservata questione giusta ma molto complicata da gestire per esempio se un politico vuole fare scomparire dalla rete il dato che riguarda un suo comportamento è legittimo può invocare il diritto all'oblio io vi racconto perché più divertente un caso che ho dovuto insieme ai miei colleghi esaminare quando presiedeva l'autorità garante per la privacy ha un signore un mago dell'area napoletana che era stato condannato per truffa circonvenzione di incapace dice è questa quando si cliccava su internet e io andava a trovare e cercare il nome di questo mago veniva fuori subito il il la condanna che c'era stata a un certo punto lui si rivolge a garante di centro ma io sono diventato un mago buono ormai da anni non truffaut nessuno non ci sono circonvenzione di incapace che cosa devo fare e allora la cosa non è semplice però anche prima che ci fosse internet questo pone problema si pone gah dopo quanti anni io posso ottenere la cancellazione dal casellario giudiziario o dal registro dei protestati di questo negli stati uniti ancora più accentuata tutto questo dopo 15 anni non si poteva già questo prima di internet fare menzione addirittura ad una bancarotta fraudolenta lì si potrebbe perfino dire che c'era un'idea molto liberiana cioè protestantesimo e capitalismo se poi io faccio l'imprenditore negli anni successivi lo faccio bene guadagno questo è un qualche 6 modo un segno della benedizione di dio e quindi cancelliamo tutto ecco come abbiamo risposto al mago abbiamo prima fatto un po di verifica effettivamente era passato parecchio tempo abbiamo detto non si può far sparire questo dato perché è un dato che la riguarda che cosa si può fare si può fare in modo che non compaia in prima battuta è semplicemente se viene digitato nome e cognome del mago non viene fuori subito ma se io poi chiede ulteriormente informazione sull'attività del mago a questo punto si dice da dieci anni fa ha avuto questo badate questo è avvenuto anche per avvocati avvocati che erano stati sanzionati e dicevano ah ma noi non vogliamo che questa sanzione al nostro carico venga menzionata nelle pubblicazioni dell'ordine degli avvocati ma come una sanzione serve per censurare un comportamento teologia deontologicamente inaccettabile a tutela del cittadino che quindi deve sapere se quando va da un avvocato questa è una persona corretta oppure no quindi fermo restando che noi non possiamo rimanere prigionieri di una memoria che non è di un passato che non passano mai dobbiamo poi trovare e nella discussione europea questi punti vengono sollevati e c'è ci sono altri punti però altrettanto importanti per certi versi più significativi la nota la neutralità della rete il diritto all'accesso a internet come diritto fondamentale della persona questo come decalogo compatto faticare avanti come suggestione venuta che comincia anche in qualche caso con intensità a trovare riconoscimenti per pezzetti o per pezzi questo un po sta avvenendo ma sta avvenendo proprio perché la rete è in questo senso promotrice e di questo tipo di richieste che sia pure con lentezza i corpi politici il sovrano comincia a ricevere certo che ci sono poi difficoltà per tutelare i diritti del cittadino perché sempre nella mia esperienza il cittadino viene dice è successo questo su youtube o su facebook google e via dicendo noi interveniamo e google ci dice ah ma non sono sottoposto all auto al norme alle norme nazionali perché una risposta che dava google era in italia io soltanto dei procacciatori di pubblicità i server sono negli stati uniti sento vuoi che a fare causa il venire a far causa negli stati uniti quanto questo sia compatibile con la tutela dei diritti lei lo vede però proprio in questo regolamento europeo si sta cercando di affrontare l'insieme delle questioni e poi ha sollevato anche altri punti dicendo guardate che non si può rendere più difficile l'esercizio del diritto al cittadino per cui se google è accessibile dall'italia le controversie si devono poter risolvere e affrontare imita la questione che lei ha sollevato non è per niente un caso piccolo per carità io non lo ritengo un caso molto importante molto emblematico uno di quelli sui quali si dovrebbe lavorare seriamente perché poi attraverso lei ha fatto riferimento all'algoritmo l'algoritmo si sta impadronendo di troppe cose quando dico troppe cose si sa forse una tesi estrema che una famosa improvvisa crisi che poi dal 2007 ci accompagna è nata anche perché ormai troppe delle decisioni in materia economica soprattutto in materia di investimenti finanziari e in borsa sempre più affidati ad algoritmi e c'è arreca critica un cavallo non lascia mai la stessa orma dove è passata quindi l'estrema variabilità delle situazioni e anche delle persone dovrebbe consentire di non essere chiuse chiusi in questi involucri astratti che poi ci descrivono persone situazioni in modo tale che le conseguenze possono essere anche molto negativa ma questione dei beni comuni in rete questo è un grande tema dobbiamo accettare che la conoscenza in rete sia mediata soltanto dalla logica di mercato la risposta ormai comincia a diventare molto diffusa e no ci sono tutta una serie perché perché per esempio l'idea che il diritto d'autore o il brevetto songs disfunzionali dal punto di vista economico non è solo un'idea dire di socializzazione della conoscenza che quindi avrebbe una connotazione ideologica proprio l'editore laterza ha presente in questa festa ha pubblicato un libro firmato da bouldering da un altro in cui io di cui non ricordo il nome me ne scuso con la critica iper liberista che dimostra come l'efficienza economica possa essere messa in discussione tra diritti come il diritto d'autore perché e resterà in questo momento c'è una grande discussione sono protagonisti alcuni stranieri ma anche una grande ricercatrice italiana che si chiama ilaria capua che avesse anche parlamentare in relazione alla produzione di vaccini per alcune in forme di influenza lei quando ha scoperto il quale fosse l'origine la messa a disposizione di tutti adesso si apre un problema perché è un ricercatore olandese ha brevettato un pezzetto del procedimento e quindi questo impedisce che la ricerca vada avanti su questo tema se non si pagano a lui le royalties e o anche lui può dire no io non voglio che voi le utilizzati cosiddetti brevetti di blocco e quindi vedete che questo tema ci riporta direttamente alla questione dei comunque quanto della conoscenza prodotta in rete o non in rete ma in rete in particolare per il modo in cui viene prodotta può essere ancora sottoposta alle regole tradizionali io faccio un riferimento che divertente perché uno dei grandi studiosi di questi temi che si chiama lawrence lessig che ha poi inventato un meccanismo che si chiama creative commons per poter mettere a disposizione delle persone in rete senza l'obbligo questo lo decide all'autore di passare attraverso le tagliole del diritto d'autore racconta all'inizio di un suo libro che si chiama la forza delle idee una storia lui dice sono state chiuse perché sono state come dire trasferite dalla libera utilizzazione all'utilizzazione sottoposta a vincoli economici tutta una serie di dati che prima liberamente utilizzabili per esempio oggi nessuno può utilizzare l'immagine della natura effel per ragioni pubblicitario di marketing se non paga una royalties al municipio di parigi ma ci sono state cause di un designer che ha visto in un film un suo mobile una sua sedia del tu hai usato lì per questo sufficiente alla qualcosa e mi era neanche a noi quando pubblichiamo immagini come che appartengono allora questo uso espansivo eccessivo nel diritto d'autore ha indotto lessi a arrivare a una conclusione che lui ha sintetizzato così consigli di un vecchio regista cioè di uno e girava i film è anche se sulle 300 sedie cento facciate di edifici nessuno gli diceva questo è coperto dal diritto dato consigli di un vecchio a un giovane regista tu sei liberissimo di girare il film che vuoi a condizione che tu lo faccia in una stanza vuota e con i suoi più intimi amici ecco allora questo ci dice qualcosa che questo tipo di conoscenza non può essere recintata e che siamo entrati in un epoca in cui dobbiamo ripensare una serie di categoria perché ce l'aveva detto toqueville ormai il campo di battaglia sarà tra chi possiede e chi non possiede possa inserire in chiusura un altro argomento che ci vorrebbero altri due ore per affrontare però anche per collegare le diciamo gli eventi che succedono qui al festa in questo stesso teatro oggi pomeriggio l'ambasciatore romano ha paragonato la cei ad una terza camera e ha criticato in pratica il fatto che la cia interviene la chiesa insomma interviene anche sul godimento dei diritti da parte del cittadino ecco allora come l'abbiamo posso essere come dire accusato di lassismo debole anzi qualcuno dice che sono clamorosamente eccessivo io devo fare una distinzione la cei per acea come singoli componenti e come corpo ovviamente il diritto costituzionalmente garantito di manifestare le proprie opinioni e questo in un sistema democratico è qualcosa che va salvaguardato quando io citavo prima il linguaggio dell'odio in rete affronta una questione vera quando facevo riferimento alla pornografia prima ancora nella rete c'è un bellissimo film americano io mi ricordo il titolo inglese che il primo mercoledì di ottobre in italia numerico il primo mercoledì di ottobre il giorno in cui si riunisce comincia la sessione della corte suprema ed è una storia in cui c'è un giudice molto maschilista che ho alternato e c'è un giudice donna adesso non ricordo chi fosse l'attrice è un giorno a corte suprema ha un caso un film pornografico è lui rimane fuori dalla porta non va a vedere il film e l'altro la signora la sua collega giudice dice ma come che modo vi comportate e lui gli risponde dicendo che nel primo mentre che con un mi ricordo quel primo emendamento o il quarto emendamento c'è il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero e poi cittadini maturi si comportino come voi quindi c'è questo punto che la libertà di manifestazione del pensiero è un bene da salvaguardare al massimo dove può nascere un problema o nasce un problema quando per esempio si ritiene e si dice ci sono valori non negoziabili per cui il legislatore non può legiferare ora questa come indicazione data ai parlamentari cattolici giudichino giudichi ciascuno con la propria coscienza dal punto di vista dell'affermazione che esistono valori non negoziabili che impedirebbero il ricorso ai principi costituzionali questo nervi si perchè perchè tu puoi anche dire che la costituzione non ti piace dal primo all'ultimo articolo e ritieni che al posto di quel sistema di valore debba esser ce n'è un altro ma il sistema di valori costituzionali è quello che è stato democraticamente riconosciuto è stata eletta un'assemblea costituente ha lavorato pensate in pochi in un anno e sei mesi hanno scritto la costituzione quando c'è la politica forte i tempi si tagliano quando si dice ah ma ci sono delle lentezze parlamentari permettetemi di tensione nella politica non riusciamo a decidere perché sono troppo lunghi i tempi parlamentari ma scusate io visito un solo caso 1970 i regolamenti parlamentari che erano quelli poi del tempo in cui io sono entrato in parlamento nove anni dopo tavano possibilità di ostruzionismo mostruosi radicali parlavano fino a 14 ore non era possibile tagliare i tempi quindi il processo di decisione poteva essere in ogni momento ostacolato però allora c'era una politica forte 1970 nel giro di pochi mesi vengono approvate l'ordinamento regionale ordinati la legge sul referendum la legge sul divorzio lo statuto dei lavoratori viene cambiata la faccia della società italiana perché c'era una politica forte che aveva anzitutto una capacità di confronto parlamentare straordinaria ii aveva obiettivi precisi e quindi c'era qualcosa che consentiva di andare verso il risultato allora io posso dire voglio che siano sostituiti alcuni riferimenti costituzionali fai le tue proposte sottopone allo stesso iter democratico che ha accompagnato quei principi quei valori quei diritti che sono nella costituzione solo dopo che quell altro punto di vista è stato riconosciuto attraverso una procedura democratica tu lo puoi indicare come qualcosa di virgolette non negoziabili fino a quel momento la tua opinione cei ha lo stesso peso nel dibattito pubblico non voglio dire dell'opinione di una bocciofila perché per carità la religione ha un peso sociale storico enorme non dico questa bestialità però è uno degli elementi che discussione democratica per cui poi quando qualcuno critica duramente quel punto di vista tu non puoi dire che è stato leso qualcosa tu hai accettato ci devi stare dentro questo vi per il punto e poi ricorda un caso che è veramente uno di quelli che mi hanno destato più inquietudine quando c'è stato il referendum sulla legge sulla procreazione assistita che si sapeva nel paese avrebbe raggiunto la maggioranza qual è stata la scelta indicata dalla cei e sostenuta con molto vigore dal cardinal ruini che allora no presiedeva non andate a votare perché c'era un'astuzia in tutto questo si sa adesso dopo il referendum sull'acqua un po le dopo anche il referendum di bologna su una scuola credo che qualche riflessione diversa dovrebbe essere fatta si sapeva che c'era una forte disaffezione che c'era una quota cresce molto alta di cittadini che non era andato a votare si è detto beh se lo induciamo un altro po di persone a non andare a votare non si raggiunge il quorum e anche se la maggioranza dei votanti dice alla legge non ci va bene adige rimane ecco questo è un modo devo dire di interferire nella vita democratica piuttosto sgradevole anche per una ragione che ci riporta consigliati no no di una sola cosa si diceva no no no no no no no c'è un passaggio che vorrei ricordare non andate a votare perché di alcune questioni per esempio quelle relative all'impianto di più di tre embrioni eccetera voi non capite di allora ma come la sovranità popolare viene assolutamente azzerata dicendo tu cittadino di alcune cose non capisci nulla e quindi non devi andare a votare questo è veramente un argomento antidemocratico chi votano i parlamentari potrebbero essa altrettanto ignoranti del cittadino parte in qualche volta succede ma è chi volta di nuovo non una sorta di repubblica dei sapienti una legittimazione soltanto agli scienziati ecco questa non è la via della democrazia quindi fermo restando che la libertà di manifestazione del pensiero è piena quando io manifesto il mio pensiero entrò nella gonna e democratico come tutti gli altri è bene grazie professore naturalmente sia io cerchiamo la tua passiamo alla me devo grazie e buona serata
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