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Una performance che utilizza l'umorismo e la satira per esplorare temi sociali, economici e politici. La varietà dei personaggi e degli argomenti crea un'esperienza dinamica e coinvolgente, riflettendo le ansie e le contraddizioni della società contemporanea.
Andremo avanti un'oretta a fare queste prove. Poi la serata è finita. Pensiamo di organizzarci così questa sera. Faremo un'oretta di prova al microfono e dopo smetteremo. Nel frattempo, se volete, potete prendere le persone che sono in piedi, potete prendere le sedie, quelle là, e spostarle qua. E voi che siete seduti qua, potete spostarvi là. E andare avanti così per un'ora, mentre facciamo la prova al microfono. Fa male Mani? Mani? Oh, oh, oh, orto, arto, c'è anche qualcuno che ci riprende, ma è una finta. Finge di riprendere e poi buttere tutto nella carta straccia. Era, era, era, era, geologica, era, era, era. Era, era, c'è un po' di dizione. Perché, quella è chiusa e non perché. Perché, perché o perché? No? Sbagliate. Perché, quella è chiusa, casa o casa? Casa sarebbe la dizione, sbaglia tutte. Vada via, subito. Si dice, allora faccia la differenza tra pesca e pesca. A quanto sgancia? Non si capisce perché sgancia un po' il microfono. Allora, qual è? Si dice, ho mangiato una pesca o ho mangiato una pesca? Sbagliate anche queste. Non ne indovina uno. Si dice secondo me o secondo me? A seconda, risponde lei, non vuole più rispondere. Si è molto chiuso, ammareggiato, vuole andare a casa, rinunci. Non ha nessuno a casa. C'è una signora o qualcuno che vuole fare compagnia. Da quanto tempo non ha nessuno? Quarant'anni di solitudine. A cento non può arrivare perché è vista l'età. A quando risale l'ultima storia d'amore? Dormiva. Dormiva. Niente. Tassera pensa di trovare qualcuno o qualcuna. Lei è omosessuale o terosessuale? Bissessuale. LGBTQ+, A, ZY. Le va bene un po' tutto quello che capita. C'è qualcuno disposto. Signora, vuole fare compagnia a quest'uomo che da quarant'anni vive da... dice che è accompagnata che è sposata, ma se è sposata anche lei vive da sola da tantissimi anni. Allora, io l'avrei anche provato al microfono. Il problema è che non l'hanno provato gli altri. Quindi adesso quando arriveranno, nel frattempo, visto che bisognerebbe sistemare tre sedie sul palco. Vediamo se riusciamo a sistemarle. Vuole... Secondo che è da solo, vuole venire su a non fare nulla, sta seduto lì. Dopo magari la chiamiamo, espone la sua situazione e vediamo se stasera c'è qualcuno che possa darle conforto. Anche per un rapido rapporto fugace. Niente di impegnativo. Non sarebbe mai. Posso chiedere quanti anni ha? 58, io ne ho 57. Siamo in quella fase in cui se ci si mette con qualcuno lo si fa per paura della solitudine. Non perché ormai si pensi di avere rapporti sessuali che ormai, insomma, si fa fatica. Anche non dà più soddisfazione. Mai. Cosa le dà più soddisfazione nella vita? Ascoltare radio 24, è messo malissimo. È il trionfo dell'amarezza. Veramente ci vorrebbe. Signora, vuole dare lei un po'? Dica qualcosa a quel signore così amaro. Lei è sposata, siete una copia voi due. Anche voi in crisi. Da quanti anni? 38. Come avete fatto? Fortuna. Lei ha cercato altre soddisfazioni altrove. Anche lei ha cercato. Tutti cerchiamo. Se si riesce ci si lascia, se non si riesce a trovare alternative si resta. Finché non si trova qualcosa di meglio. Gli vuole dire, sono stata con te perché non ho trovato niente di meglio. Di solito è così. L'amore finisce fino a quando non si trova qualcosa di meglio. È sempre così. Allora, io avrei bisogno di tre sedie da sistemare sul palco. Sì, grazie. Le mettiamo. Sono bagnate ancora. Adesso tra un po' cominciamo. Quando abbiamo finito di allestire, tra un po' di provare il microfono. Tra un po' cominciamo. Sono molto bagnate. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. E' molto buono. Sono molto bagnate, però vabbè. Anche le vostre sono bagnate? La sua sì, sicuramente, perché la sbossortunata ha trovato la sedia. Bagnate, io prenderei un caffè, ma i bar qui sono chiusi, direi. Sono tutti chiusi? C'è qualcuno di qui di 30, sì. C'è un bar aperto che possa fare un caffè nell'attesa prima di cominciare? No, non è vero. Poi è proprio una cosa più psicologica. Mi piace tenere in mano la tazzina, poi magari non lo bevo neanche. Proprio una cosa mentale. Lei ha dei vizi. No, dicevo, non so, chi è un giornalista? Ah, ma è un giornalista il suo amico? No, non lo so. No, non lo so. No, non lo so. Ah, ma è un giornalista il suo amico? No. Questo è una buona notizia. Allora, io farei così. Allora, io farei così. Sono le 8.37. Andrei a bere un caffè. Nel frattempo, dietro, Alessandro Milan si veste. E poi cominciamo. Cosa dice? Vuole venire a prendere un caffè con me? Certo, che vado un attimo dietro. E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? E poi? Farò la prova da dietro le quinte. Si sente? Si sente molto bene? Sono con un ospite a sorpresa qua, che interverrà. È arrivato. Si sente bene? Sì. Vi presento Roberta Casa, signore. Marketing di Radio24. Un grande applauso per Roberta Casa! Tutto quello che vedete nel Festival dell'economia è messo in piedi da lei! A posto. Siamo pronti? E' di qua che esce. Siamo pronti? Siamo pronti? Ok. Sì? Ok. Ah, io sono... Dove? Dove? Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Non è che ci sia. Allora, non facciamo Exactly. Non facciamo Exactly. Non facciamo Actually. Siamo pronti? Sì. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. Ok. famiglia sì perché vi assomigliate. Anche marito e moglie si assomigliano, forse sono fratelli, se qualcun altro vuole può venire a mettersi qui dietro. Allora prima farei un piccolo sondaggino, quanti di voi sono ascoltatori di Radio 24? Tutti praticamente, la signora no, non le mai capitato, è venuta qui contro voglia, è stata portata dal marito, cioè tu hai portato i genitori, ah loro hanno portato te, tu quanti anni hai? 18, cosa pensi della vita? Hai delle aspettative? Pensi qualcosa di bello o hai già rinunciato? Qual è la cosa più bella che ti aspetti della tua vita? È generico, prova un settore in cui ti aspetti di essere felice. La famiglia, ti posso già dire che sarà quasi impossibile. Non è per far cadere le tue aspettative, però insomma magari i tuoi genitori state insieme tanti anni, chi lo sa, da quanto tempo voi? 27, quindi può darsi che se prendi esempio dai tuoi genitori, ma sempre voi insieme, sempre, bello, avete proprio fatto un figlio anche, come vi siete trovati, avere figli è bello, secondo me avere figli, posso parlare sinceramente, secondo me la punizione di Dio per aver avuto nove mesi prima qualche minuto di piacere. Avere figli, dico io, è sempre complicato fin da quando sono piccoli e per fare addormentare devi raccontare loro le favole ma nel modo più monotono, perché se interpreti i personaggi delle favole, facendo magari le vocine dei personaggi, il bambino si eccita e non dorme, quindi deve essere il più monotono possibile. Quando mio figlio era piccolo io per farlo addormentare avevo inventato una favola, c'era una famiglia che aveva 100 figli e tutti si chiamavano Carlo, una serra madre decise di chiamarli tutti, Carlo, Carlo. Alla fine mi addormentavo prima io, mio figlio veniva a me, c'è papà chi è il prossimo, poi quando il bambino piccolo non guardi più telegiornali, guardi solo cartone animati ma poco alla volta cambiano anche i tuoi gusti sessuali perché sogni di portarti a letto la mamma di Peppa Pig e poi sei sempre dal pediatra quando il pediatra non sa che malattia è e dice ma sarà la sesta malattia, malattia mitologica che è l'alibi dei pediatri. Però stasera qui l'edizione di quest'anno del Festival d'Economia si chiama Quo Vadis perché parleremo, cercheremo anche con ospite che arriverà tra poco di capire in che direzione stiamo andando, sicuramente tutti noi stiamo vivendo un periodo di grandi cambiamenti banalmente anche nel linguaggio che usiamo, no, politicamente corretto che lo sapete è quel modo di parlare per cui bisogna sempre stare attentissimi e non offendere mai nessuno che in certi casi è giusto, in altri casi invece magari è eccessivo, per esempio se andremo avanti con l'eccesso di politicamente corretto al ristorante non si potrà più chiedere un piatto di spaghetti alla puttanesca perché qualcuno potrebbe offendersi. Bisogna dire vorrei un piatto di spaghetti che avendo raggiunto un maturo livello di cottura possono accompagnarsi al sugo che preferiscono senza subire giudizi moralistici da parte di chi che sia. Potete spegnere le spie di chi non è sul palco intanto, oppure se andremo avanti con l'eccesso di politicamente corretto se vostro figlio vi dice mi togli il grasso dal prosciutto voi dovete dire no perché il prosciutto è bello così com'è con tutte le sue caratteristiche altrimenti è body shaming del prosciutto oppure se al ristorante, se in campagna, scusate, qualcuno dice guardate c'è un asino fateli notare che sbaglia dire asino dovrebbe dire guardate c'è un mammifero che sarebbe anche intelligente ma non si applica. Allora andiamo verso il progresso bisogna capire se è un bene o è un male dipende per esempio adesso per conoscere le donne gli uomini si va sui siti di incontri su tinder una volta ci si conosceva di persona i siti di incontri hanno anche dei vantaggi per esempio tu chatti e di solito poi la prima volta che ti vedi fai subito l'amore una volta non era così al massimo al primo appuntamento si arrivava al primo bacio invece a me è successo anche a me ho chattato mi sono visto la prima sera abbiamo subito fatto l'amore poi alla fine volevo baciarla lei mi ha detto no non ci conosciamo ancora abbastanza. Va bene allora io chiamerei qui sul palco il titolare della trasmissione uno nessuno cento Milan pensate lavoro a radio 24 dalla bellezza di 22 credo anni ed è Alessandro Milan. Anche 25 anche 25 buona sera a tutti dal primo giorno dal primo giorno ho aperto radio 24 il 4 ottobre 1999 e adesso non vede l'ora di cambiare lavoro se c'è qualcuno tra di voi che un lavoro da offrirgli potrebbe anche provare insomma. Io sono disponibile poi alla fine vi lascio il curriculum. Avete qualche lavoro da offrire Alessandro Milan? C'è una grande amarezza. È una delle serate più amare che ricordi nella mia vita. Vediamo se riusciamo a uscirne vivi secondo me sarà difficile. L'unica cosa che potrebbe migliorare serata alla fine è avere un rapporto tutti insieme nella piazza di Trento un rapporto completo visto che il clima è in pico scenico. Potremmo spogliarci tutti e cercare di avere un rapporto. Lui ne sarebbe felice sicuramente. Per questo hai portato la valigia ci sono degli oggetti strani. Allora voi che aspettativa avete stasera? Proviamo a capire che cosa vi aspettate da questa serata. Tu che sei giovane che hai 18 anni so che andrai via molto deluso proprio demoralizzato. Quale l'aspettativa tua per questa serata? Conoscere ragazze giovani non credo perché non le vedo. C'è forse la signora che... No ragazzo tu sei ancora piccolino. Scusa ma adesso cosa hai contro la signora? No dicevo la signora in seconda fila. Stai cercando di fare dei match? No ma non è l'unica cosa che potrebbe salvarla serata. Noi abbiamo preparato una scaletta adesso cercheremo di fare qualcosa di adatto e poi poi vedremo finito. Non bisogna mai preparare le scalette con Leonardo non conta niente poi dopo fa quello che vuole quindi io lo seguo io lo seguo e da qualche parte mi porterà. Alessandro Mille è un sedicente giornalista e allora io ogni tanto gli faccio delle leggi le notizie per capire se lui sa individuare le fake news quelle vere da quelle false. Per esempio ti faccio... ti leggo due o tre notizie. Potete anche voi cercare di capire se sono vero o false. Ecco se mi aiutate magari. Un single 42 anni di Shanghai si chiama Liu Yang ha pensato di superare l'isolamento dell'ultimo lockdown acquistando online una bambola gonfiabile somigliante a Kim Kardashian. Purtroppo in un momento di intimità la bambola è esplosa afferendo a un occhio Yang che poi è stato portato in ospedale dove ha contratto il covid. Mi sembra un po' esagerata come notizia. Voi che dici che è falsa? No dai falsa! È falsissimo! Siete persone che credono facilmente. Siete dei creduloni. Allora proviamo questa. Dal Bukerk nel New Mexico un ventenni accusato di furto d'auto si è presentato al tribunale dove doveva svolgersi un'udienza suo carico con un SUV rubato si è presentato. I poliziotti si ne sono accorti grazie al sistema satellitare e l'hanno arrestato. Vero o falso? Potrebbe essere anche vera. Voi che dite? Potrebbe essere vera? Ma sì dai diciamo che è vera. Bravo è vera. 2 su 2. Allora vediamo questa. Una coppia di pensionati di Castelfranco Veneto. Questa coppia grande appassionati giochi da tavola. E' riuscita a completare un puzzle da mille pezzi in 8 minuti. Poi però hanno litigato perché il puzzle rappresentava una pin up dalla quale il marito non riusciva a sollevare gli occhi. Qua mi suggeriscono dalla platea che è falsa. È falsa. Bravo è falsa. Vediamo l'ultima. 11 ricercatori di varie istituzioni tra cui la NASA hanno proposto di inviare foto di esseri umani nudi nello spazio nel tentativo di attirare gli alieni. Così. Sentiamo il ragazzo che si chiama Andrea. Andrea rispondi tu per me. È falsa. Grazie Andrea. Ti ringrazio molto. Va bene non so a quanto ne hai indovinato. 3 su 4. 3 su 4 se non ci fosse stato Andrea forse 4 su 4. 3 su 4. Ma noi abbiamo chiamato un ospite. Siamo al festival dell'economia e quindi vogliamo parlare di economia. Per avere delle delucidazioni sul futuro dell'economia abbiamo chiamato una persona che signori non è il ministro Crozetto ma ci assomiglia. Non è Schreck ma ci assomiglia. Non è Crozza ma è quello originale. E' Alberto Forchielli. Eccolo qua. Albertone dove sei? Si è perso. Vieni. Albertone Forchielli un grande applauso mettiti al centro signori. È un grande economista, è un grande imprenditore. È quello vero? Che si presenta tra l'altro solo con una maglietta sopra questa giacca avendo però solo la maglia. Se sopravvive alla fine lo potrete salutare di persona. Esatto. E ha il cappellino del Bologna. Grande tifoso del Bologna football club in Champions League. Buonasera buonasera. Buonasera caro Alberto. Allora io ho preparato una breve biografia di Alberto Forchielli che tu volendo mi potrai confermare Alberto. Allora Alberto Forchielli nasce a Bologna il 28 dicembre 1955 proprio durante le vacanze di Natale e siccome è un iperattivo subito si lamenta perché fino a 6 gennaio sono tutti in vacanza. Confermo. Non si hanno più su notizie fino a 78 quando si laurea in economia e commercio e poi nell'81 consegue il master in business administration presso l'Harvard Business School di Boston. Appena ha conseguito il master poi comincia la sua collaborazione con Mac Group. Confermo. Società di consulenza strategica della quale poi fondere anche la filiale italiana. Secondo alcuni però Mac è l'acronimo di meglio andare in Cina cosa che poi Forchielli farà. Non devi confermare sta stranzata. Dal 92 al 94 contribuisce alla liquidazione della cassa per il mezzogiorno visto che ormai i problemi economici del meridione sono stati risolti. Poi lavora per l'Iri come segretario generale per le privatizzazioni lasciando al settore pubblico solo quello che funziona per perfezione per esempio la sanità. Dopo aver privatizzato un bel po' di cose temendo la reazione al popolo Forchielli va in Cina per film meccaniche pensa forse è meglio sparire. Esatto. Conferma tutto è incredibile. Poi dall'inavanti prosegue il suo rapporto coloriente del quale apprezza soprattutto il cibo ma solo quando gli capi di trovare un ristorante italiano che fa i tortellini. Vero. Si dedica al settore finanziario senza però tralasciare altre iniziative come la scrittura di libri tra i quali ricordiamo il mistico muovete il culo dedicati ai giovani dai quali evidentemente Forchielli a grande stima. Dei giovani si sono i vecchi che mi preoccupano. Eccolo lì. Ospite molte trasmissioni televisive Forchielli è anche stato imitato da Maurizio Crozza della dimostrazione in come partendo dalla provincia in questo caso da Imola si possa avere successo in tutto il mondo sognando però sempre di tornare appunto a Imola con nostalgia e allora la domanda è Alberto chi te l'ha fatto fare? Se avevo voglia di vedere il mondo ero proprio incuriosito chissà da dove mi veniva questa cosa fin da quando dal inizio dell'università mi è venuta voglia di girare vedere adesso non più adesso sono tornato in Italia da 27 dicembre dello scorso un po' l'aeroporto è finito basta però volevo andare da una parte all'altra e più giravo più ero contento tra l'altro Alberto è famoso perché quando gira per il mondo mette i suoi piedozzi vicino alle piscine degli hotel tipo sei stelle di tutto il mondo e viaggia solo non anche in business class in business class viaggiano gli straccioni probabilmente cioè tu voli in prima ha peso 120 chili capito anche i lettini della business gli vanno stretti certi privilegi bisogna conquistarci un uomo dei poteri forti abbiamo capito fin meccanica eccetera Alberto Forchelli, ad Alberto abbiamo chiesto di delinearci il futuro dell'economia attraverso alcune parole chiave ne abbiamo parlato in settimana e la prima parola chiave per il futuro dell'economia secondo Alberto è udite udite protezionismo ma come tu sei un uomo del capitalismo del libero mercato mi sei diventato protezionista adesso? Ah sono pentito io, sei pentito? Sono pentito, sei un protezionista? Sì, una specie di renato curcio dell'economia, come Trump sei protezionista? Sì, secondo te Trump ha ragione? Ha ragione da vendere. E cosa vuol dire protezionismo? Spiegacelo cosa farebbe? Vuol dire riportare le produzioni a casa, vuol dire proteggere le produzioni locali, vuol dire mettere dassi, mettere quote perché altrimenti non ci rimane più niente noi finiremo di fare i camerieri dei cinesi. I camerieri dei cinesi? Lo dico a tutti sì. Adesso Andrea prendi nota, questo è un buon lavoro per il futuro, cioè tu ad Andrea che è qua in prima fila giovane diresti stai attento perché farà il cameriere dei cinesi. Sì, finiscono, mai dominano tutto, non ci sarà più produzione industriale, invece noi abbiamo un buon 30% di produzione industriale, un buon 25% che come minimo dobbiamo mantenere perché sono lavori buoni, sono importanti insomma, e esportiamo soprattutto beni industriali, esportiamo 600 miliardi di beni industriali, non possiamo con cui importiamo le cose di cui abbiamo bisogno, dal petrolio a tante altre cose, non possiamo il gas, non possiamo abdicare la nostra produzione industriale e purtroppo i cinesi stanno combattendo una battaglia ingiusta, hanno delle merci che costano molto meno, soprattutto hanno elevato moltissimo il livello qualitativo, applicano una politica mercantilistica in patria che sta seriamente minacciando l'industria occidentale, non solamente quella italiana, quella europea, quella americana. Vedi un futuro difficile per i ragazzi giovani? Sì, perché ci schiacciano, è tanto che lo vedo difficile per i ragazzi italiani, ho scritto un libro, un altro libro prima che si chiamava Trovo un lavoro subito, con la Mondadori, che io volevo intitolare, evacuiamo i giovani dall'Italia, io volevo portarli via dall'Italia per dare un'elezione a questi politici, perché è un paese che non guarda i giovani, i giovani hanno retribuzioni misere, non che i vecchi ce ne abbiano queste grandi attribuzioni, ma per i giovani non ci sono prospettive, non ci sono politiche per loro, mentre invece basta che vada in Svizzera, in Germania, guadagnano il triplo, il quadruplo. Scusate, però Andrea, puoi alzarti un attimo per favore, vieni qui, voltati verso il pubblico, perché se lo guardate bene, Andrea potrebbe avere dei tratti anche vagamente asiatici, quindi forse se la può capare, devi un po' fingere di essere cinese, parlare un po' anche non dicendo la R, provo a dire qualche parola senza R. La Pallo, vacanza la Pallo in Liguria, perfetto, direi che puoi avere un futuro, bravo Andrea. No, perché tra l'altro è veramente vostro figlio, sì, non è che signora le ha avuto un fugaccio rapporto con un orientale, può confessarlo stasera, utilizzi la serata per fare il cammin out. E' per fargli avere un futuro molto buono dal punto di vista del lavoro, no perché Alberto ci dice attenzione, perché il cinese appunto adesso non fanno più prodotti scadenti come una volta, hanno elevato anche la qualità e quindi se non li si blocca con dei dazi ci invadono il mezzo. Dobbiamo ricominciare dall'inizio, quando i cinesi non avevano industria, non hanno importato le nostre merci ma sono obbligato a investire lì, a fare joint venture, società con loro per imparare, adesso noi gli abbiamo insegnato tutto, gli abbiamo regalato un sacco di tecnologia, adesso loro tornano indietro, noi ci siamo dimenticati un po' come fare l'industria, quindi adesso minacciano la nostra industria non solamente sul costo ma la minacciano come livello tecnologico, la minacciano anche perché hanno preso il controllo delle fonti di approvvigionamento, dei materiali più importanti, dalle terre rare, al molibden, al tosteno, controllo l'acciaio, controllo l'alluminio, insomma hanno delle posizioni di costo straordinarie, delle posizioni tecnologiche straordinarie e ci fregano, ci sono solo che noi dobbiamo ricominciare il duro lavoro di rindustrializzarci, proteggere le nostre industrie, rimparare a fare industria, rimparare a sviluppare la tecnologia, dobbiamo rifare quel processo lì noi altrimenti rimaniamo senza industria. La soluzione è scatenare una guerra contro la Cina, guerra commerciale sì. Alberto scrive anche spesso su Sole 24 ore con Fabio Scacciavillani che ha scritto un libro su questo e ha spiegato molto bene scacciavillani come i cinesi siano abili a copiare e questo lo sapevamo già, ma a copiare in maniera ancora più efficace per esempio racconta Scacciavillani che hanno portato molti esperti della General Motors, delle grandi industrie anche automobilistiche americane per cercare di fare delle joint ventures sulla produzione delle macchine elettriche ma mentre i dirigenti americani erano lì per fare questa joint venture i cinesi parallelamente e in segreto copiavano tutte le strategie e nel frattempo producevano le loro macchine. Fabbriche parallele, fabbriche parallele, depredando tutta la tecnologia. Non so se sia vero o no che a scuola se uno studente cinese copia prende dei bei voti. Sì, il copiare non è criticato in quei paesi Cina, Corea e compagnia, non è l'essere furbo, copiare il compito, queste cose qui sono lodate, di fatti non è possibile avere una difesa di sistemi, non è possibile fare causa all'impesa cinese in Cina per chi ha copiato. Adesso non voglio fare un attacco frontale alla Cina, sono grandi lavoratori, sono molto rapidi nel fare business, sono molto compatti, hanno un governo molto efficace, averlo noi sarebbe anche una bella cosa. Per concludere, insomma questa parte sul tema protezionismo. Però sono diventati troppo forti. E tu hai lavorato molto in Cina, hai fatto molto business in Cina e hai una massima che fa capire come funziona il rapporto con i cinesi nel business. Tutto comincia con un brindisi e finisce con un'inculata. Tu hai avuto più brindisi? Ho avuto un sacco di brindisi, però anche un sacco di inculata. E cosa ti ha dato qui soddisfazione? I brindisi. Forse vorrei farvi ridere di più, ma non soliticare la vostra curiosità in compagnia. Fermiamoci ai minisi. Tu che hai lavorato lì hai vissuto poi il fatto che quello sia un regime? Una dittatura in qualche modo? Dunque ai tempi miei, 2007-2012 no, perché c'era l'aria, c'erano dei governanti cinesi che parlavano anche di democrazia, ci respirava una certa aria di apertura, i ragazzi cinesi parlavano liberamente di politica, dicevo, i nostri governanti sono molto corrotti, dobbiamo cambiare questi discorsi. Poi è arrivato il Jinping, quello attuale, e si è chiuso tutto. Proprio se visto nel 2012 è arrivato, hanno iniziato a chiudere i bar, hanno iniziato a chiudere i bar un po' divertenti, quelle cose li, hanno iniziato a fare una pulizia. Quelli che frequentano a Forchieri, vi riesce ad immaginare. I bar divertenti. Anche, a me le cose paludate non piacciono. La seconda parola o la seconda espressione, che è anche un punto centrale di tutto il festival dell'economia e del mondo attuale, è intelligenza artificiale. Allora io non ho ancora capito, mi arrivano 100 libri al mese sull'intelligenza artificiale, saggi, so che è una grande potenzialità, mi è arrivato per esempio un saggio molto interessante sull'importanza dell'intelligenza artificiale nella medicina, che ormai si fanno le operazioni magari in Africa, dall'altra parte del mondo, grazie all'intelligenza artificiale. Però non ho ancora capito se siano più i pro o i contro di questa nuova... Io la uso, io la uso l'intelligenza artificiale. Per esempio, a me annoia molto scrivere. Difatti i libri che ho scritto, c'avevo uno scrittore che gli faceva, gli dicevo cosa scrivere. Signore e signori, Alberto Forchelli, manco i libri, no prego. No, i libri c'aveva uno scrittore e io dicevo scrivi così. Cosa facevi? Dettavi come nel 1400. Dettavo, dei 400, però adesso devi dire scrivi una lettera via dall'ino che gli voglio molto bene, questa cosa non sarebbe fatta così colà e che non sono d'accordo su questa, questa e quell'altro e lui fa una lettera magnifica. Cioè ci mette nel sentimento. Hai frequentato troppi politici. Per esempio, c'è un articolo molto complicato anche in inglese che faccio scritto in gergo, che faccio fatica a capire quegli articoli scritti dai giornalisti inglesi del Financial Times. Lo metto su, gli dico sintetizzalo, pam, viene fuori l'articolo sintetizzato. In due secondi. Io da questo autunno incomincio un corso alla cattolica, insegno un corso alla cattolica a Milano e devo fare il programma, i testi, tutto. Io ho scritto così, fammi un sillabus per dieci lezioni in due ore ciascuno su East Asia e South Asia. East Asia deve capire che sono certi paesi, South Asia che sono altri paesi. Ho scritto solamente così, cioè ho piegato dieci secondi e ho scritto. E' venuto fuori lezioni 1, lezioni 2, lezioni 3, lezioni 4, lezioni 5, lezioni 6. Capito, ma allora manda Manera a fare le lezioni a questo punto. Why not? Però viene a mancare la tua, hai dato anche delle specifiche. Dopo io ho aggiunto testi, ho aggiunto, poi dopo ci metto i miei aneddoti, ci metto le mie esperienze nei vari paesi asiatici. Ma chi sono quelli più avanti nell'intelligenza artificiale? I americani ancora, per fortuna sì. Per fortuna perché se no gli altri sono. Sì perché l'intelligenza artificiale ha una grandissima implicazione militare, grandissima. E forse nasce anche per quella. Chi ha più intelligenza artificiale vince la guerra. Da parte ci sono anche altre cose, però vuol dire quello che vede prima gli obiettivi, quelli che spara meglio i missili. Però voglio dire, adesso io parlo non so del mio lavoro di giornalista, cioè e tu dici scrivimi un articolo con lo stile del New York Times sugli sviluppi della guerra in Ucraina e lui te lo scrive. Prima ero lì al Grand Hotel, c'avevo un articolo. Sempre cinque stelle lui, Grand Hotel. A differenza nostra. Grand Hotel di 30, 4 stelle, 4 stelle. A differenza nostra noi siamo nel AI. Ho detto, gli ho detto, era un articolo che ho scritto così col là, gli ho detto fai la correzione, l'editing e metti in bella copia questo articolo. Poi ho fatto copia in colla e lui mi ha chiesto lo vuoi, formale, informale, accademico o eccetera eccetera. Ho capito però, non so se hai sentito al forum della pubblica amministrazione c'è il rischio che 200 mila dipendenti pubblici possano essere sostituiti. Comunque non vanno a casa. Beh non vanno a casa. Si dovranno riqualificare. Non ha messo a pulire i computer. C'erano altri, se è applicata al settore pubblico ci regala una produttività che ce la dimentichiamo. Ecco lì. Attenzione, abbiamo quanti dipendenti pubblici ci sono? Tre milioni. No no dico questa sera. Ah stasera. Magari. Una bella signora, una bella signora in prima fila. A occhio stasera non siete tre milioni così. No, perché ha una teoria Alberto che ripete tutti gli anni poi ci mette nei guai sui dipendenti pubblici. Vanno tutti microcipati, come i cani. Lei è d'accordo? Ma come lei? Ma lei è dipendente pubblico. Vanno microcipati come i cani. Testuale eh? Sì, non c'è disciplina, non c'è rigore, non c'è fanno quello che vogliono, non c'è sistema incentivante, è stata svuotata di tutto che Pietro non era così il settore pubblico. Quindi tu diresti viva l'intelligenza artificiale e evitiamo anche così. La migliora molto. La migliora in modo straordinario. Ho capito, ma le persone, gli uomini, le donne. Beh, se eliminano le attività più noiose, no, non vivita anche le persone che la usano. A parte quelle 200.000 che sono in Esubero che non andranno a casa comunque, per cui non ti preoccupare. No, no, mi prego. Le rimanenti 2.000.000 8, faranno molte più cose, riusciranno a fare molto più in fretta, faranno cose più corrette. Quindi viva l'intelligenza artificiale. Ma assolutamente, non date retta tutte quelle storie su se è vero. Neanche se Scarlett Johansson si arrabbia perché le rubano la voce. Farà causa, faremo le leggi apposta, però i plus sono molto meglio dei minus. Tutte le grandi rivoluzioni industriali hanno generato, beh nel 1700 gli operai distruggevano i telai a vapore, i telai industriali a vapore. Abbiamo avuto grandi rivoluzioni, però in generale il progresso tecnologico non ha mai generato grandi disoccupazioni. Abbiamo avuto il personal computer, abbiamo avuto l'internet, si pensava che ci avrebbe fancidiato e non è successo niente. Abbiamo avuto il treno a vapore, abbiamo avuto l'energia elettrica, mai nessuno è rimasto che tratta grazie a questa invenzione. Lei signora che ruolo svolge nella pubblica amministrazione? È professoressa. No. Perché la diti così? Avrei detto che era una professoressa. Ufficio cultura e turismo. Quindi è sempre vuoto. Per un attimo ho tremato, magari mi diceva agenzia dell'entrata. No lascia stare che con l'agenzia dell'entrata hai già dato. Ho detto stamattina alla radio che non fa ridere che lui è al grande hotel, noi invece siamo al high hotel, e si chiama così perché quando lo entri fai ai ai. È entrato ha creato subito una polemica, voleva una stanza migliore, non l'avevo ancora vista, voleva una stanza migliore, buon Leonardo Manello. Ma cos'è la cosa più culturale da vedere qui a Trento? I musei, lei ci è stata qualche volta. Allora cosa faccio? Faccio un personaggio così al verde si riposa? Direi di sì. Questo prevede la scaletta, poi come sai tu fai quello che vuoi. Facciamo un personaggio che non ha niente a che fare con l'intelligenza artificiale perché viene da un mondo di un po' di anni fa. Credo proprio non abbia a che fare niente con l'intelligenza. È un ragazzo di provincia che io facevo anni fa in questa cosa, provincia di Brescia, arriva da questo paese immaginario, si chiama Peter lui. Ciao a tutti, sono Peter, vengo da un piccolo paese in provincia di Brescia che si chiama Parpo dove non succede mai niente. Però diciamo che nel 2006 quando l'Italia ha vinto i mondiali di calcio, sono stato anche io tutta la sera in macchina a suonare clacson perché mi avevano chiuso dentro al garage. Diciamo che da noi non succede mai niente, a noi quando c'è un funerale è già un'occasione di un bago, perciò diciamo che il prete ogni giorno celebra 45 MS, solo che a forte di celebrare MS è diventato leggermente alcolista. Da noi la gente va a messo a valbarsi come non succede mai niente, ogni settimana andiamo a fare un giro a Brescia di big city con i miei amici. Questa settimana sono andato con i miei amici Herpes e Alfio l'alfiere, sono sopranomi. Alfio lo chiamiamo l'alfiere perché si chiama Alfio ma gli piace molto bere, perciò dopo aver bevuto si muove solo in diagonale, a cui Alfio l'alfiere. A volte con noi venivano anche rovagnati, lo chiamiamo così perché lui dice che sotto ha un gran biscotto. Anche ultimamente non ci accompagna più perché si è fidanzato con una ragazza sopranominata Fiesta Snake, perché per andare a letto con lei non ci devi vedere più dalla fame. Diciamo che andiamo sempre in giro in tre perché se va in giro da solo la donna pensa che sei uno sfigato, se va in giro in due la donna pensa che siete due gheis, se va in giro in tre la donna non sa cosa pensare, si incuriosisce e si avvicina. Anche se di solito pensa che siamo due gheis, sono sfigato. E dice anche andiamo sempre in giro in tre perché almeno sabato sera due possono ubriacarsi e uno rimane sobrio o guida a ritorno. Solo che sabato scorso l'unico che non ha bevuto è Erpes che è l'unico che non ha la patente. C'hanno anche fermati i carabinieri perché stavamo procedendo con le quattro frecce lampeggianti accese. Ci hanno fermato e ci hanno chiesto perché state procedendo con le quattro frecce lampeggianti accese. E Erpes ha risposto perché così in quell'essersi momento possiamo girare sia a destra che a sinistra. Carabinieri prima ci hanno guardato male, poi hanno detto è giusto. Poi hanno detto Erpes favorisca la patente, siccome lui non ce l'aveva gli hanno fatto domande di teoria per vedere se aveva almeno un'infarinatura. Gli hanno chiesto cosa serve la frizione? Lui ha risposto gli inforziare i capelli. Carabinieri hanno detto è giusto. Ci hanno lasciato andare, siamo andati alla discoteca Madison, era previsto una serata con le ex letterine di passaparola ormai 60 anni. Perciò per entrare c'era selezione all'ingresso dove risponde alle domande come a un quiz. A me ha chiesto chi passò le Alpi con gli elefanti? Io ho risposto Moir Olfei. A Erpes hanno fatto una domanda di storia, gli ha chiesto chi fu successore di Costantino? Lui ha risposto Daniele Interrante. Invece Alfio Lalfiera ha chiesto come si chiamano gli abitanti dell'Isua di Pasqua? Lui ha risposto Kinder Sorpresa. Quello che faceva la selezione all'ingresso era un'esca carabiniera e ha detto è giusto. Ci hanno fatto entrare e appena dentro la discoteca ognuno ci ha provato con le ragazze con la sua tecnica. Io ti ho provato con una ragazza con una tecnica di tipo fiabesco. Mi sono avvicinato all'era e ha detto sono il tuo genio della lampada. Mi sprimi tre desideri. Lei mi ha detto non voglio più vederti né adesso né in futuro né mai più. Ci ha tornato a casa alle 5 di mattina senza aver combinato niente col saluto sulle labbra la morte nel cuore e il funeral nelle mutande. Ci siamo andati a fare colazione al Monkey Bar che si chiama Monkey perché a proprietario mancano 4 dita della mano destra. Infatti quando parla dice ormai è 10 anni che ha aperto il locale. Però per lui la vita è sempre tutto ok se piace piace se non piace piacenza. Ciao a tutti da Peter. Leonardo Manera. Grazie, grazie, grazie. Guarda già che ci sono Ale farei il quarto personaggio che piace a te. Che è un po' un'evoluzione di Peter perché quello era un personaggio di un po' di anni fa. Però l'Italia nel frattempo è cambiata e se dovessi immaginare un personaggio che rappresenta bene come stiamo diventando lo farei più o meno così. Sono sprecatene donato. Sono venuto a legge o neimera la mia ex-sanzata Marilena che mi ha lasciato perché hanno passato i provini per fare Tu Si Che Bales con Maria Filippa, Gerti Scotti e Luciano Colpizzetto. Sto qui perché so già che... Per fare Tu Si Che Bales ho anche fatto la sua edizione, recitazione con il maestro Santuzzo che mi ha imparato l'addizione, la citazione, l'accento grave, l'accento acuto. Per esempio se dico Giovanni è moribondo l'accento è grave perché è moribondo. Poi mi ha imparato con l'acca, la senza l'acca, si mette l'acca quando è verbo avere che uno ha cosa. Per esempio se dico mio cugino ha un pisello di 40 centimetri l'acca non ci vuole perché non è vero che ce l'ha di 40 centimetri. Non è così. Faccio da ridere e li spacco la testa a tutti. Nono, nono. Sto qui con gli occhiali. Vio be', spacco la testa a cane. Marilena, sono sprecaccione Donato, tu è sfidanzato, ti scrivo per dirti che da quando tu mi hai lasciato io sono diventato bravo a fare l'amore da solo. Perciò sono diventato un artigiano della qualità. Però mi mancano le cose che facevamo quando eravamo a letto insieme, che tu guardavi il tuo Samsung Galaxy e il mio iPhone che poi ho preso Huawei. Cosa avere con tuo Huawei che avete ancora un occhio con l'antenina, anche sto qui con i capelli grigi, anziano. E poi mi mancano le vacanze che facevamo insieme come quando siamo andati insieme ad Abano Terme che tutti stessi stupiti che gli abanesi parlavano così bene italiano. Abano. Poi alle Terme hai detto vado a fare il bagno turco da sola, alla fine ti ho chiesto ti ha fatto sudare, tu mi hai detto il bagno così così, il turco parecchio. Ma di Elena noi ci siamo lasciati perché tu volevi un figlio e io no, perciò mi bucavi di nascosti il preservativo con lo spillo che una volta l'hai dimenticato dentro. Io dicevo ah ah ah ah tu pensavi che stavo qua dentro invece mi si era bucato il pisello. Poi mi hai detto hai uno spillo io pensavo che dicevi che ce l'avevo piccolo. Allora mi sono offeso, smesso di fare l'amore e mi sono fatto al pisello un selfie con Huawei. Ma ti è da ritremmo il pacco la testa a tutti, faccio incappelletata mio cugino, cane. Ma di Elena non voglio figli perché quando nasce un figlio le coppie poi si lasciano. Come è successo mio cugino? Che quando hanno avuto un figlio poi si sono lasciati. Lasciamo stare che mio cugino non era il padre ma è andata così. Poi ti si sono lasciati perché mentre facevamo l'amore tu gridavi troppo che qualche uomo si eccita ma il problema è che tu gridavi non sei capace, non sto godendo, sei un ninetto, sei un ninetto che alla fine mi ingelosi, ma cazzo è questo ninetto, affanculo ninetto, cane. E poi mi dicevo voglio di più, voglio di più ma io più di 70 euro non ti potevo dare. E torna a bella notizia, al centro commerciale Arcobaleno tutti i colori del shopping ho conosciuto una ragazza bella con le misure della ragazza bella, 90, 180, 240. Una piramide. L'ho portata al ristorante, lei ha mangiato tutto il menù, anche quello di carta poi l'ho accompagnata a casa subito perché avevo paura che mangiava anche me. Però tornando a casa alla rotonda del centro commerciale ho conosciuto un'altra tonna e l'ho portata in un motello, era una tonna che contemporaneamente era anche un uomo. L'ho capito perché quando ho tirato fuori il preservativo se l'he messo su lei. Ma mentre facevo l'amore con questa persona mi sentivo solo perché davanti a me non vedevo nessuno. La chiede a rire per cosa gli spacco la testa a tutti, anche quella con i denti bianchi, presuntuoso con gli gialli come tutti gli altri, questo qui con la maglia un po' bianca, un po' blu, mettila la chiappa color navatrice. Stia calmo. Spacco la testa mina. Marilena, siccome che mi manchi ti saluto con una poesia scritta da io. Da me. Marilena i tuoi occhi sono marroni come una montagna senza neve, la tua pelle è bianca come una montagna, la conoscete già. Le tue labbra sono rosse come un alfa Romeo che sale in montagna con la neve o senza neve. Spacco la testa a tutti. Fanculo. I tuoi denti sono gialli come il sole che splende in montagna con la neve. Ma tu per me sei come l'acquapura che scrocca dalla sorgente e arriva al mare. Sfortunatamente però io non sono l'unico che tu hai imbotigliato. Vabbè, vabbè. Dunque vediamo a un altro paio di parole che determineranno l'economia del futuro. Qui andiamo su espressioni un po' inglesi. Cyber security, possiamo dire, la sicurezza cibernetica. Sembra una formula un po' pomposa. Che cosa significa? I dati, i nostri dati. I processi sono tutti a rischio. Sostanzialmente anche le guerre nel futuro è molto probabile che partano come guerre cibernetiche. Con il blocco di un aquedotto, con l'esplosione della centrale attraverso manipolazioni cibernetiche. Non per nulla gli americani fecero saltare le turbine che arricchivano l'uranio e l'uranium in Iran attraverso un programma di intusione cibernetica. Sia cyber security, la sicurezza cibernetica è un dei problemi del nostro tempo. Come mettere in sicurezza le nostre dati. Siamo tutti su Facebook, sui social, i dati le diamo a chiunque, alle grandi multinazionali. Ci sono i dati sensibili, la tecnologia, i dati che regolano il funzionamento delle grandi città, degli aquedotti, delle centrali elettriche, della trasmissione di energia, delle dighe, sono tutte cose, degli aeroporti. Pensate un'intrusione in un aeroporto, cosa può provocare? Per esempio, il buon Alberto Forchielli mette in guardia dall'uso di alcuni social. C'è ne uno, giusto per non ritornare sui cinesi, c'è ne uno che ti infastidisce parecchio, o meglio uno che tu chiuderesti domani. Avevo TikTok. TikTok? Avete TikTok? Usate TikTok? Perché chiuderesti domani TikTok? Perché è cinese? Sì, perché attraverso TikTok i cinesi possono, perché è cinese, faccio una discrezione, i cinesi hanno bloccato Facebook, hanno bloccato LinkedIn, hanno bloccato Instagram, quindi non accettano i nostri social occidentali perché hanno paura che noi possiamo fare intrusione, o che possiamo convincerle masse, che possiamo abituarli alla libera circolazione delle informazioni. Però questo non è reciproco, loro possono raggiungerci, possono influenzarci, possono modificare, arrivare a infettare delle campagne elettorali, pensate solo in America hanno 170 milioni di persone, l'America ne ha 330 in totale, quindi l'Americano su due, pensate cosa vuol dire? Poteva avere i dati di 170 milioni di americani e poter introdere dando a loro, fornendo informazioni sbagliate, o propaganda, per esempio in questo caso abbiamo la guerra in Ucraina, i russi possono introdere e fare propaganda, modificare i risultati elettorali, quindi io credo che in questo momento TikTok andrebbe chiuso in occidente. In America si sta discutendo, c'è una proposta in legge per chiuderlo, ma non si arriverà mai a questo perché in America nell'emendamento c'è scritto la libertà di espressione, la libertà di opinione, quindi non si potrà arrivare, credo, a questa situazione. Lo fa una dittatura, lo fa appunto un regime, non lo può fare una democrazia. Andare a chiudere l'America vuol dire andare a mettersi conto un elettore su due, quindi per esempio Biden non lo fa e Trump neanche lo propone, perché non si vogliono mettere contro 170 milioni di americani, soprattutto i giovani, perché in maggior parte sono giovani. Poi dopo questa mozione l'ha fatto il congresso, quindi neutro in sessione bipartisan, sia destra che sinistra, dei democrati che dei conservatori. Però TikTok fa un ricorso alla Corte Suprema citando il primo emendamento, che è la libertà di informazione, e molto probabilmente vincerà, molto probabilmente TikTok non sarà chiudibile in America, probabilmente neanche in Italia. Però c'è un'espressione, anche questa non so se Alberto la vuoi dire, che riguarda il battaglione di Ussari, voi dite cosa c'entra il battaglione di Ussari, ha un'espressione, ogni tanto lui... No, ma questo era famoso, l'ho detto in radio, quando Alino mi ha proposto un pranzo con Salvini, io ho detto piuttosto che pranzare con Salvini, mi faccio in culare da un battaglione di Ussari. Quindi quando sono all'estremo, quando sono portato all'estremo, allora... Tiri fuori il battaglione di Ussari. Io mi immagino questo battaglione di Ussari. E poi il radio mi ha corretto, mi ha spiegato che gli Ussari sono a cavallo, per cui avrei dovuto dire non battaglione, ma squadrone. Però la sostanza non cambia. Soltiamo il ministro Salvini che questa mattina era ospite del festival dell'economia, Trento peraltro. Quindi questa espressione sul battaglione di Ussari. C'è un'altra espressione, un'altra parola chiave dell'economia, prima l'hai accennato, in inglese si dice supply chain, la catena di fornitura. Sì, tutto è cambiato con il Covid, la catena di fornitura, supply chain, è diventata una cosa molto importante. Spiegaci cosa vuol dire. Durante il Covid ci siamo accorti che noi non riusciamo a fare le mascherine, la cosa più banale nel mondo non riusciamo a farle. Sapete perché? Non si trovavano gli elastici. In grande quantità. Perché gli elastici erano tutti prodotti in Cina. Quindi noi siamo rimasti, per una cosa talmente banale come quella, dipendenti dalla Cina. E lì c'è stato il grande trauma. Poi dopo siamo andati a vedere e ci rendiamo conto che per esempio anche con il gas le vanno dipendenti della Russia, con l'acciaio siamo ancora dipendenti della Cina, con i medicinali, noi abbiamo le case farmaceutiche, ma i principi attivi che sono le barche dei medicinali, quelli che vengono in laboratorio, sono prodotti per il 50% in Cina, quindi qualcosa succede in quei paesi, noi possiamo in teoria rimanere senza medicinali. E non è facile, non è che ci sono cose che si rifanno in sei mesi. Se non siamo stati capaci di rifare le mascherine, provate ad immaginare cosa vuol dire rifare la catena di produzione dei medicinali. Ci siamo accorti, e questo mondo globale, in cui una cosa viene disegnata in California, viene messa in produzione in Cina, con un materiale che viene dall'Indonesia, con un sottocomponente che viene da Taiwan, con l'imballaggio che viene dalla Malesia, ci siamo accorti che basta che una piccola cosa non funzioni, o che un utile sullo stretto mandi un missile, facilmente reperibile peraltro, che i nostri bisogni, anche i più elementari, non vengono soddisfatti. Ed ecco, da allora il mondo si sta domandando come ovviare questo problema della supply chain, che è un uomo d'affari economista che non si ponga il problema di ricreare una supply chain che sia affidabile. Ma cosa vuol dire? Tornare a riprendere tutta la produzione, a rifare gli elastici, per esempio? Tornare a rifare gli elastici, o pure fare gli elastici in paesi vicini o in paesi amici, non paesi con i quali sia un contenzioso possibile, come abbiamo avuto con la Russia. Con la Russia abbiamo rischiato, dalla sera alla mattina, che si fa alcune cose. Il gas viene dalla Russia, viene anche dall'Algeria, viene anche da altri posti. Le materie rare le trovi nei paesi africani, o le trovi anche nel Donbass. Ci sono anche in Svesia, in Italia, volendo. Il problema che le materie rare si fanno in Cina è perché la raffinazione. Non è che la Cina abbia il domine delle materie rare, che non sono così rare. Il problema è che la raffinazione è così inquinante che non siamo estremamente dipendenti dai cinesi. Tutti gli aerei, ariazione o militari che abbiamo contengono diverse materie rare in quantità importante. Un domani che scoppia una guerra non siamo in grado di rimpiassare gli aerei. A fine i cinesi fanno tutto. Secondo me ci convarebbe farci governare dai cinesi. È un bel mondo di merda, quello lì. Vedessi come vivono, senza democrazia, un post che si prende 7 anni di galera. Con i tuoi post avresti secoli di galera. Sono controllati. Ogni due persone ha una telecamera in Cina. Quindi non puoi andare da nessuna parte. Loro sa esattamente dove sei, cosa fai. C'è un sistema di scoring che se prendi delle multe, se ti comporti male, non puoi più volare, non puoi più avere certi posti di lavoro. Non hai più diritto a comprare una sicurazione per la macchina. È un paese in cui sei veramente un nessuno in cui la libertà individuale è trascurata. Per la nostra cultura, per i cinesi, forse la libertà individuale non è granché. Per loro, libertà vuol dire stare bene, poter mangiare, poter fare dei viaggi in compagnia. Per noi, invece, diamo un certo peso nella nostra cultura occidentale, la libertà individuale. La gente emigra in America, in Germania, in Canada, in Australia, ma non emigra in Cina, chi è che vuole andare in Cina? Però puoi avere un sacco di elastici. Anche Trento è pieno di telecamera. L'anno scorso ho preso due multe con gli autovelox qui a Trento. L'autovelox, è entrato nella ZTL con la macchina. Perché la vostra è attiva anche di notte qui a Trento. Nel resto d'Italia, a mezzanotte, il solito finisce. Invece qui a Trento siete subdoli, e la tenete attiva anche le due o le tre di notte. Io sono arrivato alle due, ho detto sicuramente che adesso non sarà più attiva. Ho fatto più volte avanti e indietro, proprio per sfidare la sorte. E mi sono arrivato infatti due multe, perché sono passato nella stessa via le due di notte con la ZTL ancora attiva. C'è qui il capo dei vigili per caso, che voglio dirgliene quattro. Cosa ci faceva Leonardo alle due di notte, girare per tre? No, stavo cercando lo tre. Con la parucca. Questa è una domanda che da un anno cerco di polghi ma non ha risposte. Nelle foto si vedeva la parucca chiaramente. E non faceva Peter da parpo. La scaletta prevederebbe un tuo intervento. Adesso, aspetta che mi vesto intanto. Volevo dire, il supply chain, io lo dico in inglese, ma in realtà si dice filiera in italiano. Voi sentirete nei discorsi che tutti parlano di filiera, filiera, filiera, che sta diventando una delle cinque parole chiave del nuovo mondo economico. Attenzione, ho già paura. Ho già capito, chi ci segue in radio sa che ogni tanto viene a trovarci un cuoco. Io ho un certo langorino. Non sono un cuoco. Sono Bernardo Ferruccio Ronchi Baronchelli, chef emozionale. C'è chi mi chiama maestro, c'è chi mi chiama eccellenza. E c'è anche qualcuno che dopo aver pagato il conto mi chiama brutto bastardo. Ma è una piccola minoranza della quale non tengo conto. Nella mia dimora culinaria il disco di nici a pannocchio di castelbiondo è di rigore all'eleganza. Io pretendo che tutti i miei collaboratori siano vestiti di cashmere, anche l'estate, anche le mutande. L'estate scorse al mio metro sono andati a fuoco i coglioni. Lo abbiamo utilizzato come guarnizione per una crème brûlée. Ma se vuoi mandargli spazio, vai nella trattoria sotto casa, da noi gli spaghetti si chiamano snelli di grano di uoio. Se vuoi mangiare la cotoletta con i pomodorini, vai nel ristorantino di quartiere, da noi si chiama sottilissima dorata dispersa in mare di pacchino. Gli altri in autunno fanno il minestrone che è volgare. Noi utilizziamo i prodotti del nostro auto biodinamico. Ma quel punto non si chiama più minestrone, si chiama frammenti dell'orto sospesi, lacrime vegetali. No, ma che succede? Si calmi. Scusate, sto avendo un orgasmo. Ma per favore! Ormai mi dedico a una cucina più concettuale, perciò stasera vorrei donarvi una delle mie creazioni. Una ricetta? No, una creazione. Una creazione. Dal titolo Il fascino dell'immanente, ovvero la capacità di cogliere l'attimo. Gli ingredienti, se così vogliamo chiamarli, sono un flammento di pane di un maestro, panificatore francese da almeno 70 generazioni. Praticamente il suo antenato è una bagghetta. E un puff di olio delle colline di pannocchio di castelbiondo, derivanti da olivi concimati non con i consueti volgari, ma con i doni organici di koala in via destinzione. Gli altri sono livetaggiasche, noi abbiamo livet koalasche. Allora, ponete il flammento nella mano sinistra, l'olio nella mano destra, divaricate le gambe. C'è un po' di vento. Voilà! La creazione è fatta! Qua cosa cavolo è? Pane e olio? No, no, no! Una bruschettina insipida? No, no, no! Secondo alcuni, Volgaria è semplicemente pane e olio. È una creazione gastro-olistica che superi confine papille gustative per giungere il fine e il più profondo dell'anima, tutto solo i 250.000 euro. Per qualcuno è veramente l'ultima cena. Neanche Forchelli mangia i ristoranti così. Allora venite a trovarmi a Pannocchio, troverete me e anche mia moglie Maria Asunta Benedetta Bernarda in tingolo, paciulli. Grazie. Neanche Forchelli mangia in locali di questa risma. Va bene, va bene, ma siamo venuti all'ultima parola. Una volta da bottura ho litigato, io sono andato da bottura una volta sola. Hai litigato perché? Per il conto? Perché ti fa darsti piatti che ti fa tutto io stanotte ho sognato. E' un po' uno chef emozionale. Poi ti dà una crobbina così. Io dopo alla quinta portata non ne potevo più, io voglio quantità. Però una cosa la deve raccontare Alberto Neanche Forchelli, perché ha avuto una vita secondo me entusiasmante. Per esempio ha lavorato molto anche con Romano Prodi, è grande amico di Romano Prodi. E' qui? E' qui al Festival dell'economia di Trento. Allora vorrei che tu raccontassi quando Romano Prodi va a Brussel per fare il Commissario Europeo, il presidente e Alberto Forchelli insieme a Ponzellini, che è qui anche lui, organizza il trasloco a Brussel di Romano Prodi. Gli portano le cose e arrivi nell'appartamento di Romano Prodi e iniziate ad allestirlo. Solo che Massimo Ponzellini è una persona ragazza di Bologna, molto estroverso, allora era vicepresidente della BEI, però è un simpaticone. Romano non è uno molto attento col gusto dell'estetica, quindi Ponzellini gli metteva i quadri attaccati sulle porte, gli metteva dei quadri di traverso sui divani appoggiati davanti alla porta del bagno. Io ridevo con un macchio. Rimane un quadro non sanno dove metterlo. Rimane un ultimo quadro. A metà tra una porta sullo stipio di una porta. La porta d'ingresso di casa. Io ridevo e Romano diceva che cosa ha da ridere quello lì? Diceva a me che non ce la facevo più, la casa nuova di Romano a Brussel. Una sera te la porto in trasmissione. Una delle parole chiave dell'economia, l'abbiamo lasciata per ultimo, è una delle parole chiave per tutti gli italiani soprattutto dopo il Covid. Questa la diciamo in inglese, tanto non la capisco, tutti è smart work, dire lavoro agile non ha molto senso. Smart work, che non ho capito se Alberto Forchelli considera un'opportunità oppure una fregatura dal punto di vista dell'imprenditore. Io l'ho inventato lo smart work, sono 30 anni che non ho ufficio, sono 30 anni che lavoro a casa. Quando vado in ufficio, perché se devo vedere qualcuno, ho la confidence room, però io non ho mai avuto più ufficio da 30 anni. Da casa, in piscina? Da 35 anni, da 91 circa non ho avuto più ufficio, per cui ci credo moltissimo. Questo smart work sta creando un sacco di problemi, in America ha svuotato i centri, i centri finanziari delle città sono svuotati e stanno deparando, chiudono i negozi, chiudono i ristoranti, c'è il centro finanziario. Apriranno i famosi ristoranti di quartiere. Però lì c'è il problema che arriva la criminalità, non ci si può più andare, perché i grandi palasti per ufficio non si possono convertire l'appartamento, non è possibile, è molto complicato, bisogna mettere giù grattacieli di 60 piani, e rifare di sanapianta, rifare tutto il piano urbanistico della città. E poi questo smart work, l'importanza di vedersi in ufficio e di scambiare due o tre le opinioni su qualcosa, anche alla macchina del caffè, perdoniamo anche quelli che vanno alla macchina del caffè, è un calo di produttività. Però è molto importante la circolazione di idee nel mondo che sembra incredibile, ma il mondo che più è contro lo smart work è il mondo dell'innovazione, la Silicon Valley. Bisogna essere lì, scambiarsi idee. Lo scambio di idee sul lavoro e a Silicon Valley fanno di tutto per invogliare la gente a andare in ufficio. Però a proposito di smart work, molte persone negli ultimi anni hanno abbandonato il posto di lavoro. La great resignation, gente che molla tutto, dice che la mia vita non è solo il lavoro, devo pensare anche ad altro. Adesso ne parlavamo giusto in trasmissione questa settimana, c'è uno studio del Politecnico di Milano, sono moltissime persone che sono pentite. La situazione del great regret, è un posto fisso di checco al salone. Vogliono tornare in ufficio tutti i giorni? No, magari semplicemente sono stati mossi da una scelta dettata da un'infelicità. Dovrebbero stare col marito o con la moglie troppo tempo. Da un'infelicità interiore e adesso si sono un po' pentiti. Sì, è possibile. Non ho statistiche, quindi non posso parlare. Io se non ho statistiche non posso parlare. Dietro ogni mia affermazione c'è una statistica. Io questa statistica non l'ho vista, la imparo adesso. È possibile perché moltissimi hanno abbandonato il posto di lavoro. Invece stanno aumentando sempre questo studio, dice i quiet quit, cioè coloro che silenziosamente praticamente non fanno un cazzo al lavoro. Quelli che abbandonano il posto di lavoro facendo il minimo indispensario. Lo sai che mi viene in mente su great regret? C'è un altro great regret che si collega alla sesta variabile che è bestiale che è il calo della natalità. Il calo della natalità sta avvenendo in tutto il mondo. Ma è davvero un male? No, perché per molti non è così un male. Ma spesso ne fai uno, ti rendi conto e smetti come loro per esempio. No, il great regret che adesso... Il calo della natalità può essere la sesta parola chiave perché è una roba comune a tutte le società. Anche in Africa si sta avendo un importante calo di natalità dovuta all'emancipazione del femminile, dovuta alla maggiore educazione, dovuta alla disponibilità al lavoro delle onche che rendono disponibili una serie di strumenti per il controllo della nascita. Però è un problema che nelle società, per esempio in Giappone, ci sono milioni e milioni e milioni di case disabitate. Case disabitate che magari si vanno fuori controllo, capito? Vengono completamente lasciate. Ci sono milioni di case in cui muore il proprietario, gli eredi non si fanno neanche avanti per averli perché... Non ne vale la pena estar lì. Quindi un domani, c'è chi pensa che un domani faremo la gara per avere gli immigrati. Allora, questa sono... La gara per rigenerarli. Questa sarebbe la sesta. La sesta e la settima se vogliamo. No, ma io ho delle curiosità anche così perché Alberto Forchieri è anche un po' un personaggio. Ma intanto Crozza ti fa piacere che ti... Sì, Crozza mi ha fatto un piacere passersi. Grande popolarità. Poi mi ha nobilitato, non mi ha... Cioè ti ci riconosci? Sì, mi ci riconosco. Ah, ma tu sai che ho avuto dei problemi in Cina con Crozza? Io sono un po' anticinese, problemi in Cina ce li ho. Non li avevamo capito. Però con Crozza, il massimo è stato con Crozza, che hanno fatto presente al mio ufficio di Shanghai, che io sono anticinese, che la cosa non era più tollerabile, allora abbiamo cercato di capire a cosa si riferivano, se riferivano a Crozza. Cioè, abbiamo scambiato per quello vero. Allora abbiamo fatto presente che era un imitatore completamente indipendente su cui non avevamo controllo e la cosa è passata. Perché loro sono rimasti un po' gli imitatore. Imitatore. Con Crozza devo dire che mi ha imitato almeno 30 volte, a lungo 4-5 anni, e non ci siamo mai parlati dei scritti. Sì, perché Crozza, noi abbiamo provato una volta che abbiamo invitato Alberto Forchielli in onda in radio, e questo è un segreto che neanche sai, di chiedere a Crozza di intervenire, ma Crozza ci ha fatto sapere che no, io non parlo con le persone che imito, se no poi perdo la naturalezza nell'imitarle. Però io vorrei due o tre sperzanti giudizi finali alla Forchielli sulla politica italiana. Allora su Salvini, l'abbiamo già detto che piuttosto di andare a cena con Salvini, l'abbiamo capito. Cosa faresti? Stai attento, Meloni, domani sono qua tutti, quindi Meloni. Meloni, ti piace? Meloni è stata... Subito, guarda che fa il prudente, Presidente. No, ma che figura, ti ne ho detto che fa il prudente. Ai piedi di piombo. No, ne ho detto di colore, capito, la mia fortuna che proprio non dipende dalla politica, ma io sono sempre stato molto legato a Romano Prodi e questo rapporto nasce da questa cosa qui, questa è divertente, non te l'ho mai detto. Nel 1976 io ero studente a economia e commercio a Bologna, e mio padre faceva il professore di dilegge a Bologna. Un giorno venne a me e mi disse, guarda Alberto, c'è un ragazzo, a scienza politica che fa economia che farà strada, fa il suo corso, si chiama Romano Prodi. Ce l'hai detto l'ultima volta che... Avrò detto, scusate. Ma non lo sa di qua non l'aveva detto. Allora io andai a fare il corso da Romano e da lì siamo rimasti amici. No, Meloni, tutto sommato ha fatto due cose che a me non dispiaciono. Prima ha mantenuto una fede atlantista molto ferrea, io credo molto nell'Occidente, nei valori dell'Occidente, nel rapporto con l'America, con tutti i suoi difetti, credo molto in questo mondo occidentale che sotto attacco da tante parti. Lui prenderebbe i putiniani e li spedirebbe in Russia. Sì, ma adesso stiamo affrontando un'alleanza tra Russia e Cina, Irana e Nore Corea, è molto preoccupante. E quella è un'asse che non va bene. Quindi Meloni tiene... Ha detto molto che questo mondo occidentale rimanga compatto, includendo anche Giappone, Corea, Australia, perché forse è India magari, ma che rimanga compatto, che tenga fede ai propri valori. E la Meloni ha mantenuto questo filo atlantista. Non ha scivolato su una deriva putiniana e questo a me ha fatto piacere. La seconda cosa che mi ha fatto piacere è che ha tenuto una politica di rigore, di bilancio che non era prevedibile, nonostante il dramma del superbonus che non è stato approvato da lei. Per cui queste due cose me l'hanno poi tante altre scivolate, andare a raccogliere quello che veniva dal forte che ha raccolto... Che è di Trento, ricordiamo. Qualcuno magari conosce Chico Forte. Ti piace? La Schlein? Ah, la Schlein non mi piace, una Wok non mi piace. Non sopporta il Wok, sapete chi sono? Il Wokismo è un filone bestiale in America sulle coste occidentale e orientale. Che i ragazzi possono scegliere che sesso avere, fin quando hanno 6 o 7 anni a scuola, uno decide che sono maschio e l'altro decide che sono femmina. Quelli che dicono che bisogna demilitarizzare la polizia, portargli fuori le armi e dargli meno soldi. Quelli che dicono viva, viva la Palestina. Quelli che a tutti i costi che non fanno altro che fare politica, che tolgono le statue di Shakespeare o i quali di Shakespeare perché Shakespeare aveva gli schiavi, cose di questo genere. Quindi cercano di riscrivere la storia. Non ti piace? No, a me non piacciono. Nonostante abbia votato PD molte volte e parla a slogan, mai una proposta concreta, non mi piace. Hai capito che voterai partito democratico? No, ma io voto a cento. Renzi ti manca? Renzi non è più intelligente. Mai far la doccia con Renzi, perché se ti calda la saponetta di Chine ti culo. È un tema ricorrente, vedo questo. Devo dire che è dalla Cina e dai Brindisi. Renzi è teoricamente il più intelligente, il più bravo, però è infido, inaffidabile, quindi non mi piace. Ma come ti trovaresti in una stanza di un delghiussari, dei cinesi e anche Renzi? Sarebbe dura, una roba dura. Sarebbe una scelta difficile. Berlusconi lo ho ammirato come uomo d'affari e l'ho detestato come uomo politico. Conte, i 5 stelle? No, Conte è una macchietta con quel pochette di 5 stelle. La pochette è il suo. Però una volta mi diede la definizione migliore nei confronti di, come si chiama quello del PD? Cooperlo, che poverino non è un uomo di primo piano. Cooperlo, un giorno gli ho chiesto di Cooperlo. No, dimmelo tu, cosa dici? È pesante come una pizza ai capperi alle 2 di notte o come un testimone di Jehovah che ti citofona e ti si attacca ai baroni. Sono le definizioni di Alberto Forchielli, signori. Che bello però la libertà di poter dire quello che è. Ma nera, domani fanno anche tu in onda, dici Renzi, Schlein, poi vediamo Tamburini come ti sistema. Io vorrei chiedere, adesso leggere a Alberto 5 definizioni maforismi che riguardano la libertà e vorrei sapere quali fra questi 5 condividi. La mia libertà finisce dove comincia la vostra, questa era Martin Luther King. Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo, Voltaire, la libertà non consiste nel fare ciò che ci piace ma nell'avere diritto di fare ciò che dobbiamo. Papa Giovanni Paolo II, essere libero non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri nel suo mandela, oppure il denaro è l'unico vero strumento di libertà da Nierah Santanché. Beh, secondo me sulla quinta Forchielli un pochino vacilla, eh? Vacilla, vacilla. Mi piace la quarta, mi piace la prima, non mi piace la terza, la quinta. No, no dico bene, pensavo che invece sulla quinta ci fosse una condivisione, visto che no. No, non ci credo con la roba lì. Allora ultime otto... Non sono mai stato avido io. Questo lo posso confermare. Ultime otto domande direi per Alberto che sono anche dei consigli magari, per esempio qual è un consiglio sbagliato che ti senti di dare ai giovani? Un consiglio sbagliato? Di studiare scienze e le comunicazioni. Menomale che ha detto scienze politiche. Qual è il miglior modo di investire con l'obiettivo di perdere del denaro? Cryptovalute. Cosa diresti a un giovane che ha deciso di iscriversi a lettera, filosofia e scienze politiche? Lo sai che finirai sotto un ponte, vero? Beh, cosa fai Andrea? Filosofia. Ma ti salvano le fattezze orientali secondo me. Qual è fino adesso il tuo filosofo preferito? Feuerbach. Qual è l'estrinza della filosofia di Feuerbach? In quattro parole. Si sta alzando. Alzati Andrea, vieni qua. Prego Andrea, si spiegherà a Feuerbach. Devi dimostrare a Forchielli che quello che stai facendo vale qualcosa. Vieni qua Andrea. Diggielo pure, io so di Feuerbach e tu no Alberto. Prego gira, ti spiega Feuerbach in quattro parole. Sono aumentati però. Si, si. Ci vorrebbe un gelato, però se tieni la voce alta ti sentono lo stesso. Vai Andrea. Puoi dire anche delle cazzate, tanto non conosciamo. Qualcuno sa di Feuerbach. In sostanza, Feuerbach divide la vita in tre parti. La vita estetica che quella di Forchielli. Quando vai in aereo con il... E la vita etica. Ma anche Kierkegaard è questa dimensione etica. Non confondere gli idei. Però la terza... Quindi ho copiato Kierkegaard. Poi tutti si rimandano a quelli presenti. Sono dei cinesi praticamente. Infatti tutti rimandano a Platone, Socrates, a Teletra. E la terza? Estetica. Non me la ricordo. Feuerbach è grande Andrea. Sai che Kierkegaard divide la dimensione etica e estetica ma nessuno delle due era soddisfacente. E alla fine la scelta era l'abbandono a Dio, ma neanche quello ti poteva soddisfare. Infatti Kierkegaard si è suicidato. Non è finito sotto un ponte però. Bene. Allora le ultime domande. Cosa diresti a un giovane che invece di studiare l'inglese o il cinese preferisce concentrarsi sul latino? Insomma è importante il latino. Ti piace giocare da zardo. Qual è il motivo per cui si può ancora desiderare di rimanere a lavorare in Italia? Il più bel paese del mondo. Cosa ti sei regalato con i primi guadagni che hai fatto? Le moto. Gli piacciono le moto. Mi piacciono. Forse un Alfa Romeo 2. Bella, bellissima macchina. Cosa rimpiangi dei tuoi vent'anni? Puoi anche non dirlo. Ti ho letto nel pensiero, ormai ti conosco Alberto. Ho fatto l'inip e ho detto... O puoi dirlo se vuoi. No, no, no. Sarebbe politicamente non corretto. Ma come? Hai appena detto che i vuoi... No, questo no. No. La vita da ragazzo insomma. Ah va be', ultima domanda, cosa ne pensi di Feuerbach? Il poema è che è interessantissimo. Soprattutto la sua terza dimensione. Che andrebbe approfondita. Alberto Forchielli, signore e signori. Grazie per essere stati insieme a noi. Grazie a voi di essere stati anche qui nel freddo di questa serata. Un freddo boia ragazzi. Para primaverile o parautunnale. Magari ci rivedremo poi domani in giro. Grazie, domani alle 9 trasmettiamo da qui. Tra l'altro Alberto Forchielli anche. Grazie anche al servizio. Grazie a tutti quanti, buona serata. Grazie.
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