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Il live show ha affrontato diversi argomenti, tra cui gli spettacoli teatrali, le dinamiche familiari, e un quiz sulle notizie false. Si è discusso anche di falsi storici, come il mito dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia, e di innovazioni scientifiche come la carne coltivata. In merito a ciò, sono stati esposti diversi progetti di ricerca.
Ciao, ciao, è un uomo molto attaccato ai soldi, quindi contengo a lavorare in radio per denaro. Non ho capito chi era che spostavi... Ho sentito il signore di Udine, poi il signore di Arezzo, marito e moglie lontani che sono venuti da Ferrara, quindi c'è insomma un pubblico variegato con varie provenienze. Benissimo, ottimo. Ieri sera ero a Di Marro. Penso che questo signore sembra un bel cacacazzo. Vado a sentire che cosa ha da ridire un momento. Allora, ha annunciato alla radio che doveva avere uno spettacolo a Malè. Ma era a Di Marro! Ieri mi sono chiesto quanti chilometri ci sono, 55. La strada è curva. No, è di Ritefa. Non era a Malè. Molto bene. Ieri sera... Io ho invitato tutti gli amici davanti al teatro di Malè, tu non c'eri, ho fatto la figura del cazzo. Minimo mi devi dare un biglietto per il prossimo spettacolo. Ma io ho solo una domanda per lei. Lei è singolo, immagino. No, mia moglie... No, sono 50 anni nel matrimonio felice. Ah, sì, dov'è sua moglie qui? Anche lei è spostata. La signora mi ha immaginato, dov'è la moglie? Allora, aspetta, è un caso umano. A rimanere per 55 anni con quel signore che veramente deve essere pesante nella vita. C'è un macigno, direi. Il problema è che lavoriamo insieme. Anche voi. Anche voi nell'azienda di famiglia. Perfetto. Che cosa fate voi? Costruzioni? Metalmeccanici. Metalmeccanici. 110 anni di lavoro insieme. Ho chiesto alla signora. È veramente un uomo pesante. Può andare di là, che c'è un premio Nobel. È più interessante da ascoltare, a mio parere. Comunque non era... Comunque ero adimaro. Sei sbagliato. E ero adimaro. Ha detto malè. C'ero anch'io. Ha detto malè. Ho detto... Ha detto malè. Ha detto malè. Va a far un culo, va. Ho detto malè, ma... Ma tu devi chiedere a me gli spettacoli di maniera dove sono. Ha detto malè. C'ero anch'io. C'era sicurezza, per favore. Se si può farle gare, anche imbavagliare per un'oretta, questo signore. Quindi lei è andato alla presentazione anche adesso. Ma lei non ha niente di meglio a fare. No, no. Sei tu che non sei andato. Ma neanche tu sei venuto. No. Allora. No, però... Io non vado alle presentazioni, perché lui non mi ha ancora reso la mia sciarpa. Quindi finché lui... C'è anche il cane. Il cane è suo, immagino. No, no, il cane non è mio. Il cane non è suo. Allora, ecco. Vado un po' a fare un giro con il signore, che mi sembra che sia di passato. Con la tua amorosa, forse, ma... È veramente pesante, suo marito, signora. Veramente, a tutta la mia solidarietà. La bacio anche, vengo qui. Vuole dire qualcosa? Si facciamo un applauso alla signora, che ha sopportato... E sopporta. ...il marito per 55 anni. Vuole fare una lamentela nei confronti di suo marito? Dico qualcosa di negativo, perché si vede che è un uomo difficile. Allora, la negatività... Togli i vidri. Che macinio, questo uomo. La negatività c'è, perché... Ma ce l'ho anch'io, la negatività. Si, ma dico una cosa specifica di suo marito, per la quale diventa insopportabile, questa cosa che ha sopportato. Pignolo. E pignolo, si vede. L'avevo immaginato. Non sei venuto di mare, o sei venuto la presentata nel tuo libro. Era male, era classima, male... Che poi... È della vergine. Questa era un'informazione che tutti aspettavamo. Andiamo là per sapere che il signore è della vergine. Allora, io direi che siamo quasi pronti. Perché oggi abbiamo anche un ospite, no? Sì, tra l'altro ci siamo spostati qui per evitare il sole. E devo dire che siamo in pieno sole. Questa cosa è molto molto bella. Ma adesso, sì, passerà qui sopra. Però, insomma, voi siete ancora un po' all'ombra. Posso prendermi un merito? Certo. Posso prendermi un merito? Ho detto io di fare questa parte qui e non lì. In modo che lì, insomma, foste un po' preservati dal sole. Grazie, grazie. Grazie. Bravo! Mi sono adoperato. Bravo, bravo. Per fare in modo che non venissimo, diciamo... Però hai detto male. Cioè, c'ero anch'io, effettivamente. Ma perché si cerca sulle piantine? C'è scritto male Di Maro. Non è vero? Eh, potevate dire di sì, però no. Senza dar ragione a lui. Sì, ero a Di Maro ieri sera. Ero a Di Maro, al Teatro Comunale di Di Maro. Quindi ero comunque a lavorare. Comunque, la settimana prossima, le dico dove sono. A Malè, no. Venerdì sono a Bovezzo, provincia di Brescia. Vuole venire? Mi dica di no, per favore. No? E sabato sono a Schio, che non è lontano da qui. Ecco, allora chiedo di farmi spostare la data. Allora. Molto bene. Allora, Leonardo. È bello, perché è un uomo che segue la scaletta, Leonardo. L'abbiamo preparata da 20 giorni. Ma sì, era un attimo, invece, di fare la scaletta così come è scritta, valeva appena un momento di conoscersi, no? Anche un po' di socializzare. Eh, come dire? Dovresti farmi delle domande? Ma non me le fai. Ma no, le faccio quando arrivo al nostro ospite anche. Sei tu che non ti ricordi la scaletta. No, no, io me la ricordo benissimo. Un uomo comincia a perdere i colpi anche alle sandromine. No, perché Leonardo ha questa tendenza a volermi fare delle domande per verificare ma io allora, stavolta, per essere aiutato, ho chiamato un uomo di scienza che, tra l'altro, insegna qui all'Università di Trento. E visto che il tema del festival è il futuro del futuro, ci racconterà tante cose sul futuro. E allora un grande applauso per il professor Luciano Conti. Eccolo qui. Buongiorno, buongiorno a tutti. Che insegna biologia applicata all'Università di Trento starà qui al sole a cuocersi, così si abbronzerà. Se vuoi venire all'ombra, così cadi di sotto magari. Professore, la devo avvisare di una cosa. Anche perché lei mi sembra come aspetto fisico una persona... Hai notato che gli hai rivolto la parola si è alzato in piedi? Può stare seduto. Non si alza al cospetto di maniera. Io penso che anche vedendo così come aspetto fisico... Vediamo, aspetta, vediamo se con me... Professore, le devo dire una cosa. Perché sta seduto? No, io volevo dire una cosa adesso al professor Conti, che anche come aspetto fisico mi sembra una persona per bene, no? Si vede, si ha una prima impressione... Ah, dà questa impressione. Ma alle 12 la sua dignità sarà totalmente disintegrata. Voglio dire che questo è tutto di fronte a lei a tantissime ottime persone, quindi... Ne sono sicuro, sì. Degne tutte dal massimo rispetto. Però ce n'è una. Ecco, se dovesse farle qualche domanda o dire qualcosa, la prego di evitare le sue provocazioni, assolutamente di non rispondere alle sue domande. Stano a Trento? Io abito a Trento. E insegna a Trento, abita a Trento. Mi chiedevo dove abita lei, me l'ha detto ma non ricordo. Basta che non vieni a bellaggio. Va bene. A me non ci vengo se c'è lei, non si preoccupi. Eviteremo tutti, accuratamente. Allora, come io ogni tanto faccio in radio, faccio un test ad Alessandro Milani, faccio delle domande che a volte sono notizie vere, altre sono fake news, gli chiedo se sono vero o finta per verificare la sua, diciamo, capacità giornalistica. Ma io qua avrò un grande aiuto da parte del pubblico e della scienza. Quindi la scienza dirà la verità. Partiamo con la prima. Una bambina di 4 anni, residente a Darl, in Provenza, ha scoperto di essere allergica alla lavanda, dopo che, nei pressi di un campo, ha emesso 430 starnuti di seguito, documentati con un video condiviso sui social. È una notizia vera o falsa? Secondo me è vera. Il sondaggio dice che è vera. Comincia male. È falsa. No, no, lo sa. Aveva detto vera. Il professor Conti è un accademico che mente. Ma tutti gli accademici mentono. Il mondo stesso si basa sulle bugie. La seconda, un single 42 anni di Shanghai si chiama Liu Yang ha pensato di superare l'isolamento quando c'era il lockdown del Covid acquistando online una bambolina gonfiabile, somigliante a Kim Kardashian. Purtroppo, in un momento di intimità, la bambola è esplosa ferendo a un occhio il ragazzo che è stato poi portato in ospedale dove ha contratto il Covid. Eh, sì, per Kim Kardashian. Secondo me, attenzione. Brava! Perché Leonardo è bastardo. Ne mette una parte vera una parte falsa. Questa è tutta falsa. Zero, due, non ne imbrocchi uno. Se la scienza arriva dopo, è tutta falsa. È comodo, l'ha già detto. Professor Conti, lei cosa avrebbe detto? Io avrei detto che era sicuramente falsa. Bravo, vedete che è un accademico anche intuitivo. Allora, le ultime due, tre, altrimenti facciamo tardi. Richard Scott, un uomo inglese, ha passato 36 ore su un'altalena per battere il record mondiale di permanenza sull'altalena. Stava per battere il record quando una catena si è spezzata gli ha impedito di conseguire il risultato. La moglie poi ha voluto divorziare da lui sostenendo che è un nullo facente che passa tutto il tempo sull'altalena. Vera la prima parte. È tutta falsa, falsa, falsa. È tutta falsa, falsa, falsa. 3 su 3 sbagliate. Vediamo questa. Allora, questa mi piace. Una coppia di pensionati di Castelfranco-Veneto, non lontanissimo da qui, provincia di Treviso, grande appassionata di giochi da tavolo, questa coppia è riuscita a completare un puzzle da mille pezzi in otto minuti. Poi, però, hanno litigato perché il puzzle rappresentava una pin-up nessuno riusciva a staccare gli occhi. Questa sembra una grande cazzata, proprio. Bravo, professor Conti! Un applauso per il professor Conti! Ringraziamo il professor Conti per essere stato con noi e arrivederci. Vuole rimanere o pensato di andarsene? Anche perché secondo me si sta ustionando qui la calotta. C'è qualcuno che ha del latte solare, per favore? Tiè, io mi sto un po' ustionando. Vabbè. No, tra l'altro, caro Leonardo... Ah, c'è l'ala, un momento che c'è l'ala, signora. C'è davvero? Nei borsetti delle donne con te. Molto alta, ottimo! Mi avevano detto che erano molto accoglienti trattavano gli ospiti benissimo, per cui l'ho posto di confermare. Signori docente di Biologia all'Università di Trento! Io l'ho chiamato dicendo, parliamo di scienza, lui ha detto, bene, bene, parleremo di scienza. Spero che è un po' difficile d'assorbire. Ne hai messo troppo. Però ho detto al professor Conti di quello che farà Manera io non rispondo. Non voglio rimanere con la mia caccia bianca, però stasera mi ringrazierà. Guarda che ce n'è un pochino qua, Leonardo. Guarda questa parte. È la prima volta che qualcuno mette la crema solare con così tanto amore. Chi mi voglia, veramente, deve avere un rapporto completo con lei. Magari in un'altra occasione. Si sente a suo agio, professore. Decidamente, sì. Il massaggio è molto rilassante. No, tra l'altro, io vorrei dire, caro Leonardo, tre cose, mentre tu continui a spalmare creme, non ti preoccupare. Perché ci sono anche nella storia dei falsi storici clamorosi. A proposito... No, me la metto un po' anch'io. Se vuoi te la metto io, a proposito di falsi... No, voglio farmela mettere dal professor. È una questione di parcoonditio. Me la metto un po'... Secondo voi, questo era stato messo in scaletta durante la settimana o è stata una cosa così estemporanea che Leonardo si è inventato? Rimane un po', eh. È bellissimo. È l'esperienza più bella della mia vita. Non ricordo il tempo che qualcuno mi spalmava la crema in questo modo sulla testa. Molto bene. Ho anche un po' sulla schiena. Allora, dicevamo, ne dico tre, di falsi storici. Uno l'ho scoperto personalmente perché il mio animale preferito è lo struzzo. Non ridete, mi piace lo struzzo. Allora, quando sono andato in Sudafrica, sono andato nella regione dove allevano gli struzzi. Non è vero che lo struzzo mette la testa sotto la sabbia. Non esiste uno struzzo al mondo che abbia mai messo la testa sotto la sabbia. Nasce questa leggenda da due cose. Il primo fatto è che lo struzzo è un animale che ha il peggiore rapporto tra massa corporea e dimensione del cervello. Cioè, è un imbecile di animale. L'intelligenza è veramente scarsa. Ed è talmente stupido come animale che se uno gli mette un sacchetto nero sulla testa, lo struzzo pensa di non essere visto e si immobilizza così. Come i bambini quando... E quindi da qui nasce l'idea dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere, ma vi assicuro che non esistono struzzi che mettono la testa sotto la sabbia. Può confermare la scienza? Confermo, confermo. Posso anche dire che l'offesa peggiore è dire a qualcuno che è uno struzzo. No? Intanto io rendo la crema alla signora, grazie. Poi magari ce la ridà alla fine. La seconda cosa falsa, avete sentito mille volte, bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno. Adesso comincia la stagione i giornalisti cominciano a dire state a casa, gli anziani bevete due litri di acqua al giorno. Non uscite le due col cappotto. Che poi uno se beve tanta acqua sta a casa per forza, perché deve andare continuamente in bagno. Le cose sono conseguenziali. Però è interessante questo, perché nasce dal National Research Council statunitense che è il braccio dell'Accademia delle Scienze che suggeriva nel 1945 questa raccomandazione. La quantità adeguata per un adulto è un millilitro d'acqua per ogni caloria di cibo. Però aggiungeva, tenete conto che gran parte di questa quantità è già contenuta nei cibi. Allora si sono dimenticati la seconda parte d è rimasto questo rapporto, un millilitro d'acqua per una caloria. Quindi, 2.000 calorie al giorno, 2.000 millilitri che secondo la scienza fa due litri. Chiedi sempre al Professor Conti se conferma. Perché oggi è venuto qui per fare questo? Faccio il notaio. Salterai questa, tagliandoli i capelli diventano più forti. Ho provato rimedi di ogni tipo, devo dire. Non si faccia bullizzare qui da Alessandro Chiacchi. Non è un capellone neanche Alessandro Milano. Un po' se la tira, ma anche lui ormai è agli ultimi... Agli ultimi bulbi. Agli ultimi follicoli, direi. E infine, direi l'ultima, quante volte avete sentito che gli spinaci vengono tantissimo ferro. Questa è una panzana. Nasce da un refuso. Perché dal chimico tedesco Von Wolf, che nel 1870 che esiste questo fisico, Von Wolf chimico, alla voce spinaci invece di scrivere 3,0 quindi 3 grammi scrisse 30 grammi da lì nasce la leggenda poi, ovviamente aumentata da braccio di ferro la leggenda c'è del ferro ma non così tanto negli spinaci. Conferma? Conferma. Quindi se voglio fare del cemento armato con dentro gli spinaci non va bene. No, ma adesso noi il professore Luciano Conti che si è prestato, io giuro non sapevo niente di queste cose di maniera non l'avrei mai invitata. Neanche io sapevo nulla. Però un po' le è piaciuto, confessi? Molto, molto. No, l'abbiamo chiamato, perché siccome il tema è il futuro del futuro gli abbiamo chiesto di scegliere 5 parole per indicare dove il futuro ci porterà. La prima parola che il professore ha scelto è Cibo. Cibo, perché il professore fa anche un progetto in collaborazione con Bruno Selle che è la prima startup in Italia che fa la carne carne cultivata che non è che vi rassicura di più. Facciamo un piccolo sondaggio prima che cominci lei, quanti tra di voi mangerebbero la carne cultivata? Un pubblico che ha una certa apertura mentale qui questa parte un po' di più di loro loro sono più scettici. No, no, ma ci spieghi, carne cultivata, ma a Trento è questa startup, quindi è qui nella vostra città. Abbiamo un progetto di ricerca che è finanziato da questa startup italiana, l'unica italiana che si occupa di carne cultivata e il progetto prevede della ricerca per migliorare le cellule che servono per fare la carne cultivata, perché il processo per produrre la carne cultivata si basa su prelevare delle cellule dal muscolo dell'animale. Come si preleva? Un prelievo di sangue? Sì, è simile, sono pochi millimetri cubici di carne. Da questa carne si estraggono le cellule staminali. Le cellule staminali hanno la capacità di crescere, quindi da poche cellule se ne possono ottenere miliardi e con l'espansione si può creare la massa che dopo può essere utilizzata per produrre muscolo e grasso, che sono le due componenti della carne. Noi quando mangiamo la bistecca mangiamo in pratica cellule e lo stesso processo, ma il di fuori dell'animale, è quello che prevede la carne cultivata. Perché spaventa, è innegabile, che è un pochino spaventi, no? L'idea di mangiare qualcosa di prodotto in laboratorio. Spaventa perché è un prodotto nuovo e va a toccare forse uno degli alimenti primordiali, che è il cibo. Noi siamo abituati alla tradizione, che è un'ancora di salvezza, ci ancoriamo alla tradizione. Però questa tradizione che noi viviamo adesso è qualcosa che si sta evolvendo nel tempo. Quello che mangiamo adesso non è lo stesso di quello che mangiavamo 200 anni fa. Quello che mangeremo domani non sarà quello che mangiamo adesso. È un processo normale. Dobbiamo un po' svincolarci dal presente e pensare un pochino, proiettarci al futuro. Però negli Stati Uniti, mi diceva ieri in Tennessee, se non sbaglio, hanno deciso, perché già c'è la carne coltivata, hanno deciso per legge che non si può chiamare carne, è vero? Esatto. Quello che disturba di più è chiamare questo prodotto che si fa in laboratorio utilizzando dei bioreattori, fermentatori come quelli dove si fa la birra per accostarlo a un prodotto diciamo tradizionale. Quindi se si cambia il nome non è che si cambia l'essenza delle cose, però se questo fa contenti alcune persone, assecondiamo questa cosa, non è problema di chiamarla carne o chiamarla ciccia, non lo so, ciccia coltivata. Alcuni dicono che anche questa carne sarebbe esente da virus, di batteri che si possono riscontrare nella carne diciamo normale, però una volta che dovesse essere coltivata in filiera normale non rischierebbe di avere gli stessi problemi perché a quel punto potrebbero subentrare virus, batteri di vario tipo? No, perché quando si crescono le cellule bioreattori si possono fare dei controlli, quindi si fanno dei controlli programmati l'ambiente del bioreattore è un ambiente sterile che preserva dei batteri, perché le cellule animali non amano i batteri, quindi se ci sono i batteri non crescono le cellule questo è già un fatto che ci permette di capire se il processo sta andando bene, e poi comunque alla fine si può fare proprio un'analisi della qualità sul prodotto finale il prodotto finale sono tonnellate di cibo, per cui si fa un controllo che rappresenta veramente non un animale, ma tonnellate di cibo. Se ne sono pari a quelli degli allevamenti di carne o no? Certo, diciamo che gli allevamenti suini e bovini creano mettono in atmosfera un gas che è molto potente nel creare l'effetto serra, che è il metano. Questo gas non viene prodotto dalla fidiera della carne coltivata. Bisogna dire che la carne coltivata e il processo della carne coltivata da sola non va da nessuna parte. Bisogna associare naturalmente anche nuovi modi di produrre energia senza usare carbone, petrolio, quindi decarbonizzare la produzione di energia. Però questo è un bisogno che sentiamo non soltanto in questo settore ma è un bisogno generale. Quindi sicuramente nei prossimi anni si svilupperanno queste fonti. Poi c'è l'altro grande tema che è quello degli insetti, l'altra grande paura. Il cibo del futuro, detto che è anche il cibo del presente in tantissime nazioni. Sì, anche da noi nei supermercati si può già trovare la farina di insetti. Gli insetti sono uno dei cibi diciamo migliori in quanto ad efficienza. Per avere un chilo di insetti basta dare loro pochissimo cibo. Per cui sono molto efficienti nel convertire il cibo in massa. Il fatto che siano così efficienti ha spinto molti a creare una filiera per il cibo del futuro basato sugli insetti. Ma questa è un'opzione, nessuno spinge per l'una o per l'altra. Spetterà comunque alla comunità capire quali sono le opzioni migliori, le scelte migliori in base a quella che è la propria inclinazione a quelle che sono le proprie traiettorie di vita. Tra l'altro per concludere questa prima parte sul cibo mi diceva ieri il professor Conti che come sapete il governo ha fatto un decreto legge per in realtà non per bloccare la ricerca voi potete continuare a fare ricerca poi un'altra questione è che magari è più difficile ora trovare i finanziamenti visto che c'è un no alla carne coltivata. Ma questo decreto è stato scritto anche in una maniera un po' sicuramente con delle vie di uscita, no? Se venisse approvato così sentite questo punto perché è molto interessante. Sì, questo decreto ha diciamo un bug come si chiama nel senso che è stato scritto malissimo se passasse questo decreto non si vieterebbe solo la carne a base di cellule coltivate ma si vieterebbe la carne in generale. Fate voi nel senso. Ma hai assaggiato la carne sintetica? Io no. Parla di cose che non conosce. Attualmente... Dico, la faccio però, mangiatela voi praticamente. Buona, ottima. Il problema è che attualmente è stata accettata legalizzata, tra virgolette solo dall'ente in Cina bisogna recarsi per cui... Assaggiarla bisogna andare in Cina. È il filetto più costoso del mondo. E' una ricetta di crocchette di pollo. Poi si possono fare degli assaggi anche in Israele così via. Singapura è l'unico paese che ha accettato finora la commercializzazione la produzione di questo prodotto. Israele è vicino a farlo. Gli Stati Uniti hanno fatto delle pre-approvazioni su alcuni prodotti. Il caso più straordinario è quello del Qatar, dove stanno costruendo uno stabilimento immenso senza neanche aver approvato il prodotto. Si portano avanti, il futuro del futuro. Vedono un investimento sotto vari aspetti. E va bene, questa è la prima parola a cibo. Devo dire che quando si sente la parola cibo in radio, per chi ci segue in radio, purtroppo succede anche un fatto molto ostra. Signora, lo ripeto ad alta voce, purtroppo lo chef mozionale. Buongiorno a tutti, sono Bernardo Ferruccio Ronchi Baranchelli, chef emozionale. Chef emozionale. Io non cucino, io creo. C'è chi mi chiama maestro, c'è chi mi chiama eccellenza c'è anche qualcuno che dopo aver pagato il conto mi chiama bruto bastardo. Nella mia dimora culinaria il disco di niccia pannocchio di castelbiondo è di rigore l'eleganza. Io pretendo che tutti i miei collaboratori ci han vestiti in cashmere, dalla testa ai piedi, anche l'estate, anche le mutande. L'estate scorsa al mio metro sono andati a fuoco i coglioni. Le abbiamo utilizzate come guarnizione per una creme brule. Ma caro Alessandro, se vuoi mangiare gli spaghetti, vai nella trattoria sotto casa. Da noi gli spaghetti si chiamano snelli di grano duro. Se vuoi mangiare la cotoletta con i pomodorini vai nel ristorante di quartiere. Da noi si chiama sottilissima dorata di spessa e male di pacchino. Gli altri in autunno fanno il minestrone noi utilizziamo i prodotti del nostro orto biodinamico. Ma non si chiama più minestrone, si chiama frammenti dell'orto sospesi in lacrime vegetali. Ma che succede? Scusi professore, le passo davanti. Sto avendo un orgasmo. Ma ormai mi dedico a una cucina più concettuale, perciò stasera vorrei donarvi una delle mie creazioni, che si intitola Oltre l'Oltre dell'Oltre. Detto anche il fascino dell'immanente, ovvero, gli ingredienti sono in questa molletta, quasi non si vede, un frammento di pane di un maestro panificatore francese da 50 generazioni. Praticamente il suo antenato ra una bagghetta. E un puff di olio delle colline di pannocchio di castelbiondo, derivante da olivi concimati non con i consueti volgari concimi, ma con i doni organici di koala in via d'estinzione. Gli altri hanno le olive taggiasche noi abbiamo le olive koalasche. Allora ponete il frammento nella mano sinistra, l'olio nella mano destra, divaricate le gambe e... Ma perché? Fa parte della creazione. Comunque è meglio tenergli slip per questa ricetta. E... c'è vento. Il vento non è all'altezza della mia creazione. C'è anche un cane. C'è anche il signore di prima. Voilà! Merci beaucoup. Secondo alcuni è semplicemente pane e olio. No. È una creazione gastro-olistica che suppa le confine papille gustative per giungere fino al più profondo dell'anima. Per alcuni 250.000 euro. Per qualcuno è veramente l'ultima cena. Allora, arrivederci da Bernardo Ferruccio Ronchi Baroncelli e saluti anche a te miei mogli, Maria Assunta Benedetta Bernarda in tingolo, paciulli. Grazie. E va bene. Il nostro chef emozionale. Professor Luciano Conti, c'è una seconda parola, vediamo, che è sostenibilità. Quante volte abbiamo sentito sostenibilità? Rischia di diventare un po' una moda. È un termine un po' inflazionato. Si usa come un prezzemolo, adesso, su tutto. Purtroppo è diventato un termine di tendenza. Forse ha perso il suo significato più profondo. Ecco, ce lo concretizzi? Cioè, cosa possiamo fare per fare qualcosa di sostenibile tutti quanti? Cosa significa sostenibilità? Sostenibilità significa avere consapevolezza che quello che facciamo adesso può essere positivo o negativo nel lungo termine. Quindi, se noi consumiamo l'acqua e non lo consideriamo per quello che è, sta diventando un bene sempre prezioso. Nel futuro sarà sempre meno acqua, sembra, purtroppo. In questi giorni è arrivata fin troppa tutta di colpo abbiamo visto i danni che può fare. Se noi stiamo attenti capiamo il fatto che l'acqua è preziosa, non la disperdiamo. Staremo più attenti ad usare il quantitativo giusto, a non fare la doccia senza stare sotto la doccia per minuti e minuti, lavandoci in modo... Io ci sto, però tengo l'acqua spenta. Questo è un buon modo di procedere. La doccia a pensare, poi alla fine la canta. A cantare. Ho pensato a sostenibilità, perché deve essere un nostro mantra per il futuro. Perché se vogliamo avere un futuro, dobbiamo essere sostenibili. Se no, non avremo un futuro. In quale settore, secondo lei, bisogna essere, c'è bisogno di un cambio di tendenza per, qualcuno dice, salvare il pianeta. In realtà il pianeta si salva da solo. C'è bisogno di salvare noi stessi, di preservare noi stessi su questo pianeta. Il settore principale lo sappiamo tutti un po' anche quello dell'energia. Perché l'energia è fondamentale per la nostra vita quotidiana. Sappiamo che abbiamo molti device, come si chiamano adesso, che richiedono energia. Avremo macchine elettriche che richiedono energia l'energia ha un costo. Un costo che si riflette anche sulla salute del pianeta. Quindi forse io direi l'energetico è fondamentale. Però ieri si discuteva anche in trasmissione del fatto che per ottenere delle energie cosiddette sostenibili o le energie rinnovabili bisogna fare, buongiorno. Questo è uno spot allo sostenibilità. Le abbiamo detto, quando parliamo di sostenibilità passa con la bicicletta. Può ripassare per favore? Si, si, si. Vi faccio un altro passaggio qui davanti, gentilmente. E' l'unico passaggio. No, ma lo rifacciamo, per favore. Stiamo parlando di sostenibilità, quindi ci si muova in bicicletta. Ecco, aspetta. Fate passare il signore. Allora, dicevamo, si parlava di sostenibilità, per esempio. Lei non usa la macchina per venire in piazza, anche perché non si può. Per esempio, bisogna muoversi nelle città. Prego, prego, bisogna muoversi in città con delle fonti di trasporto alternative. Che ne so? Una bicicletta, per esempio. E però deve passare, perché sennò... Ale, da come ti sta guardando, mi sembra che non sia il caso di insistere. È una cosa giusta, però lo faccio a vedere come sport. Aspetta, sentiamo il signore. Venga un attimo qui davanti, che altrimenti il microfono rientra qui nella cassa. Non importa, ormai è qui, è passato davanti, lei che si è voluto prendere la scena. Buongiorno. Buongiorno. Un applauso per il signore. Grande, bravo. Sembra tutto fibre, così casuale. Invece è un attore prezzolato. Cos'è questa cosa, tutta di gomma più una viola? Per mettere uno zaino. Uno zaino, perfetto. Perché gli avevi andato il microfono? L'hai fatto tu? Ah, sì, lei usa sempre la bicicletta. So che è una domanda complicata. Io non ho la macchina. E ho qualche bici per girare la città. Sto un po' iniziando per paura. Ho paura di questo signore. Puoi riprendere il microfono? Senta, il microfono lo può lasciare lì. Allora ci salutiamo. Sì, vada via anche velocemente, che ho un po' paura. Ho recuperato il microfono. No, comunque, il tema sostenibile... Il professor Luciano Conti ci stava parlando della scienza e la sostenibilità, comunque. No, va bene. Allora paura. No, no, il tema della sostenibilità comunque sicuramente è un qualcosa del futuro che riguarda anche l'imprenditoria. Ecco, le imprese, le aziende, che cosa devono fare secondo lei? Qual è la prima conversione che devono fare per essere più sostenibili? Sostenibilità significa anche guardare agli altri. Quindi il profitto per un'impresa è importante. Però sostenibilità significa anche condivisione a livello sociale, a livello di stipendi, a livello di qualità del lavoro. Sicuramente una persona che è in un ambiente in cui sta bene, lavora meglio, lavora di più, la qualità del lavoro aumenta. Per cui forse bisogna iniziare da questo. Tutto il resto viene secondo me... Non è che per essere sostenibili bisogna utilizzare, diciamo, cose troppo costose dalle auto elettriche, quant'altro, allora la sostenibilità diventa una cosa per ricca e basta? Quello di cui si parlava prima poi è arrivata una bicicletta. Si associa la sostenibilità alle nuove tecnologie. Le nuove tecnologie sono nuove tutto ciò che è nuovo all'inizio ha un costo un po' più alto rispetto al tradizionale. Per cui bisogna passare dall'utilizzo, diciamo, riservato pochi a un utilizzo e un accesso a queste tecnologie che permettono di essere più attenti ai vari aspetti che possa essere più generalizzato. Quindi questo è il passaggio fondamentale. Un televisore inizialmente costava tantissimo. Adesso è un bene quasi, diciamo, sicuramente non di lusso a disposizione di tutti con costi più che accessibili. Allora, a proposito di imprenditoria, c'è un imprenditore che non bada molto alla sostenibilità. È un imprenditore che investe, investe all'estero, ma non credo... Sì, sì, no, ma prego, fai pure. Se hai ancora paura vuoi andare a riprenderti un attimo dietro. Un imprenditore che non credo che colga i consigli di sostenibilità che ci ha appena detto il presso Luciano Conti, perché è un imprenditore un po' vecchia maniera. È un battista, imprenditore da Cavallone-Veronese. Anche io, come tanti imprenditori, sono andato a produrre all'estero, perché in Italia lo Stato ti chiede le tasse ma non ti dà servizio. In Italia paghi le tasse per cosa? Per dare le case estracomunitarie, per dare le case ai negri. Nono niente contro i negri, diamo anche le case ai negri. Prima però devono diventare bianchi. Si devono adeguare al paese che ospita, anche perché io se vado a Africa col sole divento nero, ma l'Africano viene qui con la nebbia, non diventa bianco. Anche i cinesi ormai, dappertutto no. Se un italiano, per necessità, vade qualche euro, subito c'è la guardia finanza. I cinesi vanno in giro con le valigette piene di contanti a comprare i bar nessuno dice niente della guardia finanza. D'altra parte ci sarà un motivo se la guardia finanza si chiamano fiamme gialle. Mio cognato Luciano aveva un negozio di alimentari a Cavallone-Veronese, l'ha dovuto chiudere. Adesso l'ho preso ad un arbo e si chiama Alimentari. E poi oltre alle tasse, ho altre spese a sostenere. Devo mantenere la mia amante, la Samantha, la tigre di Cavallone-Veronese, perché non posso andare in giro con mia moglie. Mia moglie ormai è impresentabile, mia moglie ha la cerulite anche su comodino. Quando mia moglie va dall'estetista, e poi l'estetista deve andare da un psicologo. Mia moglie l'ho conosciuta tanti anni fa, in una discoteca, era lì in un angolo, mi sono avvicinato abbiamo cominciato a parlare. Alla fine ho capito. Ho capito che quell'angolo era l'angolo delle occasioni. Una volta quando andavo a letto con mia moglie, alla fine la guardavo e le chiedevo ti è piaciuto. Quando vado a letto con mia moglie, mi guardo mi chiedo come ho potuto. Allora vado in giro con la Samantha, la tigre di Cavallone-Veronese, anche perché la Samantha si tiene in forma, tutti i giorni fa quei massaggi che ariempia un dolio, sembra uscito da un frantoio, e poi la Samantha per tenersi in forma tutti i giorni va a correre nel parco, va a fare iogi nel parco. Anche quando la Samantha fa iogi nel parco, i pensionati per guardare lei quasi quasi, smettono di guardare l'angolo in corso. E allora sono andato a produrre all'estero, sono andato a produrre all'isola di Samoa, Samoa, conosci Samoa professor Conti? Samoa è lontana, sono in 170-180 ore di volo con tutti gli scali, quando arrivi non ti ricordi neanche più perché sei partito. Ho conosciuto donne che sono rimaste incinte durante il viaggio per Samoa, hanno partorito prima di arrivare. E in più con tutti gli scali che fai, rischi di perdere il bagaglio, ho perso più di 200 bagagli, mi è venuta una malattia, una malattia da perdita bagaglio, si chiama Sansonite Cronica. E anche il viaggio caro Mina ra costoso, fortunatamente ho trovato una compagnia economica che però è pericolosa. Si capisce che è pericolosa perché quando comincia la discesa non c'è la voce del pilota che dice abbiamo iniziato discesa verso Samoa, si prega di tornare ai propri posti. La voce dice abbiamo iniziato discesa verso Samoa, si prega, basta. Ma perché sono andato a produrre la Samoa? Perché i lavoratori Samoa, sono un paio di miliardi. Non è come i lavoratori italiani che pretendono lo stipendio tutti i mesi, le ferie pagate, la tredicesima, ma scherziamo? Noi a Samoa la tredicesima la diamo una ogni tredici operai, questa è serietà. Questa è meritocratia. Poi non è come i giovani italiani che vogliono andare in giro in Europa a studiare, a fare l'orgasmus. L'unica cosa che conta nel lavoro è la creatività. Infatti noi a Samoa i nostri posti andiamo producendo un nuovo prodotto che lanceremo sul mercato, avrà grande successo. È una nuova macchina del caffè per uomini single, si chiama caffè super escort. Ha le forme di una femmina quando esce il caffè parla con voce di donna e dice sto venendo, sto venendo, sto venendo. Poi se fa un caffè ristretto dice ancora, ancora, ancora. Se fa un caffè lungo basta, basta. Se fa un caffè così, così dice beh andiamo a sentire il professor Conti. Che almeno abbiamo qualcosa interessante da imparare. Perché l'unica cosa da fare è la creatività, altrimenti il mercato, la sostenibilità, altrimenti il mercato ti strangola, ti soffoca, ti strigola. Parola di Battista, best imprenditore per un cavallon veronese. Beh questa una su tredici, la tredicesima non è molto sostenibile. Professor Luciano Conti, la terza parola è spazio. Ah lo spazio è affascinantissimo. Spazio però vuol dire tante cose. Ma andremo su Marte, sulla Luna a vivere? Ma davvero? Se uno deve pensare al futuro sicuramente l'esplorazione è sempre stato uno delle, diciamo, mire più grandi dell'uomo. Esplorare nuove regioni, esplorare nuovi mondi. Qui si parla di nuovi mondi. Lo spazio offre opportunità. Possono essere opportunità forse per ricominciare, se le cose sul pianeta non andranno bene. Oppure potranno ssere opportunità per cominciare in modo diverso. Quindi creare esperimenti sociali, di condivisione, di crescita d evoluzione differenti. Lo spazio ha questa valenza importanza. Ci si chiede sempre perché spendere così tanti soldi per queste missioni spaziali. Per esempio, di Elon Musk dicono, è stato un fallimento? Lui dice, no, è stato un successo perché ho capito il razzo che è andato in orbita ed è esploso. Come facciamo noi persone comuni a capire l'importanza di missioni così costose? Sono missioni costose e anche estreme. Dobbiamo pensare che tutti gli esploratori, quando hanno scoperto gli Stati Uniti, era costata quella spedizione e non era per niente sicura. Magari tanti altri ci hanno provato in precedenza. Però, alla fine, quello che è stato scoperto ha aperto veramente un nuovo mondo. No? E sì, un nuovo mondo. Se noi guardiamo allo spazio, qual è la conquista dei prossimi 50 anni o 100 anni? Cosa ci dobbiamo aspettare? Si parla di colonizzazione di Marte. Teorizzazione di Marte. Colonizzazione di Marte. Ma voi andreste a vivere su Marte! Marte! Beh, dipende come viene colonizzata, no? Se ci fanno dei laghetti artificiali, tipo l'idroscalo a Milano. L'idroscalo. Ho capito, ma è tutto al chiuso. Se fanno una cosa tipo l'idroscalo... Cioè, una vita nelle basi spaziali. Le basi spaziali. Avevano già i centri commerciali. Magari quello che noi immaginiamo adesso con una base spaziale tra 50 anni sarà diverso. Sicuramente vivere in una... come in una stazione orbitante che ha poco spazio non è, diciamo, accogliente non è il massimo. Sa che io ci attaccherei la quarta parola che si lega un po' allo spazio che è tecnologia, che l'hai scelto per il futuro. Intanto perché hai scelto questa parola? Allora, io sono uno scienziato vedo la tecnologia come un'interfaccia importante tra la ricerca che crea conoscenza e diciamo, l'impatto sociale che è mediato dalla tecnologia. La conoscenza serve per creare ausili, per creare nuove, nuovi, diciamo, momenti per migliorarci la vita. Quindi è proprio l'interfaccia tra la società la scienza. La vedo in quest'ottica. Quando si parla di tecnologia ultimamente si parla tantissimo di intelligenza artificiale, no? Ieri, per esempio, come tutte le questioni legate alla tecnologia, possono essere una risorsa o anche un rischio, se utilizzate male. Per esempio, avete visto la notizia ieri sui giornali di questo ragazzo, uomo che è rimasto paralizzato per un'incidente in bicicletta e grazie all'intelligenza artificiale ora può camminare. Anche quella intelligenza artificiale. È tecnologia che ha creato qualcosa che fino a pochi anni fa veniva considerato un miracolo. Prendere una persona che è sulla sedia a rotelle, permettergli di camminare in modo autonomo veniva considerato un miracolo. La tecnologia ha reso possibile questo. Di cosa si tratta? In pratica, quando noi facciamo delle azioni, si attivano delle aree cerebrali e questa attivazione porta alla produzione di onde cerebrali, come delle piccole scariche elettriche, che sono molto complesse da analizzare. A Losanna, all'Università di Losanna, sperti di intelligenza artificiale hanno usato questo strumento per decodificare queste onde. Per cui adesso è stato creato un'interfaccia con degli elettrodi che si appoggiano sul cranio, sulla testa, che leggono queste onde cerebrali sono collegate a dei sensori che bypassano il problema alla spina dorsale e permettono direttamente, agendo sui muscoli, di attivarli, permettendo loro di camminare. Dalle onde cerebrali legate all'idea del movimento degli elettrodi mandano l'impulso che permette al muscolo di coordinarsi per garantire il... Ovviamente, è come dire, sono primi esperimenti, quindi questa persona non è che cammini magari in maniera spedita, però è una grossa speranza. Per il futuro sicuramente la tecnologia migliora, sarà migliorata, perfezionata, si avranno degli elettrodi più efficienti, si avranno dei microcomputer che permettono di veicolare quello che parte dal nostro cervello e arriva al muscolo in modo sempre più efficiente garantendo a persone che ne hanno bisogno di ritornare a una vita normale. E allora qual'era la più grande paura se invece noi pensiamo all'intelligenza artificiale alla tecnologia in genere? Cioè quello che pensiamo che viviamo in un mondo stile Blade Runner con i replicanti che ci disintegreranno, no? Sì, esatto, si pensa subito questi film Odissea nello spazio, 2001 Odissea nello spazio, Terminator, le macchine che prendono il comando, sopraffanno la razza umana e decidono loro cosa è buono e cosa è cattivo. Diciamo che adesso c'è tutta una branca dell'intelligenza artificiale che si chiama intelligenza emotiva che cerca anche di ricreare con i computer creare dei computer che sono anche in grado di sentire emozioni perché la parte, diciamo, di calcolo di capacità di sintesi questa è già in pochi anni sarà al livello del nostro cervello quello che manca a queste macchine, diciamo l'anima e la capacità di avere sensazioni si sta andando anche in quella direzione non so se questo sia giusto o sbagliato dovremmo deciderlo noi come società, cosa vogliamo dalle macchine vogliamo che ci sostituiscano in tutto o vogliamo che ci assistano in qualcosa l'anima artificiale io penso però che la cosa fondamentale sia sempre conoscere le cose nel modo più vero possibile perché invece penso che il nostro mondo sia basato tutto sulle bugie, vi faccio un esempio quante volte avete visto in televisione le donne belle ma non solo belle, quelle proprio fighe, fighe, fighe che dicono tutte la stessa cosa, cioè cerco un uomo che mi faccia ridere io faccio il comico da quaranta anni con una così non ci sono stato mai quindi o come comico faccio cagare, oppure sono tutte balle allora penso che questo problema della verità ci sia anche nelle canzoni per esempio, nelle canzoni d'amore dove tutto sembra passione, prendete fuoco nel fuoco di Eros Ramatotti un attimo si sviluppa la passione rapporti gratificanti per entrambi grandi orgasmi, io vorrei fare una canzone verità, anche se non ho gli strumenti la faccio solo così a cappella, mi dovrete anche aiutare dove gli uomini anche dovrebbero ammettere un po' anche i propri problemi, quindi comincio a cantarla io senz'altrimenti poi magari voi mi aiutate è solo guai aspettate adesso quando io alzo la mano voglio che tutti gli uomini ci essero duro poco anche la scienza può fare si anche lei ci sa professor Conti, lei è il primo a durare pochissimo proviamo vai duro poco anche lei professora si fa sputtanare fino alla fine forza, è il ritornello, dobbiamo imparare bene il ritornello dopo vado avanti io, facciamo solo un bel duro poco duro poco sessualmente io sono insufficiente parlo molto ma non combino niente la mia donna non gode mai, gode mai gode mai la mia donna non gode mai mai, gode mai la mia donna non gode mai duro poco gode mai la mia donna non gode mai di Manera Bonetti Milan duro poco dirige il maestro Luciano Conti Luciano Conti codice 04 duro poco credo che il signore del primo è il primo entusiasta della questione professore lei ha cercato qualche rimedio per questa ejaculazione non io personalmente la tecnologia può aiutare la farmacologia aiuta noi siamo in questa situazione caro Leonardo perchè io ho un clock davanti, mancano 4 minuti l'ultima parola per il professore un minuto di ultima parola o due minuti che è evoluzione ha scelto evoluzione per finire ho scelto evoluzione è un processo continuo è insito nella vita quindi sin dall'inizio c'è stata un'evoluzione che ha portato alla comparsa dei primi esseri alla comparsa dei primi ominidi poi dell'homo sapiens poi gradualmente grazie alla capacità siamo arrivati noi la domanda è cosa ci sarà dopo di noi? come saremo tra 200 anni? cosa? che traiettoria è venuto a farci delle domande o a darci delle risposte? la scienza si pone le domande cerca di trovare le risposte ad alcune risposte è difficile trovare delle risposte che siano veramente tangibili quindi l'evoluzione è come una finestra sul futuro sperando che ci porti veramente a migliorare, a migliorare tutti sicuramente quello che saremo tra 200 anni non sarà quello che siamo adesso, saremo diversi saremo diversi, è che quando si parla di voluzione, facciamo in tempo? si, c'è anche purtroppo il tema della involuzione a volte perché ci sono anche contemporaneamente delle persone che sono un po' involute fanno l'evoluzione al contrario, fanno rigredire l'essere umano a livelli davvero infimi come nel caso di sprecacenere donato sono sprecacenere donato mi devo avvicinare, scusate perché non mi rompe di masoni minna sono venuto a leggere una emella alla mia accidentata Marilena che mi ha lasciato mi hanno bastato i provini per far talent shots ho anche fatto la coedizione, le citazioni col maestro Santuzzo che mi ha ambarato l'addizione, le citazioni, l'accento grave, l'accento acuto, per esempio se dico Giovanni è moribondo l'accento è grave perché moribondo poi mi ha ambarato l'acqua con l'acqua senza l'acqua, si mette l'acqua quando è verbo avere che uno non ha cosa, per esempio se dico mio cugino ha un pisello di 40 cm l'acqua non ci vuole perché non è vero che c'è l'acqua di 40 cm se ti è da ridere vengo e lo spacco la testa anche sto qui senza capelli, pelato! cco, vedete perché devo, prego, leggela Marilena, sono sprecacene rettonato al tuo ex fidanzato, ti scrivo per ditti che da quando tu mi hai lasciato io sono diventato bravo a fare l'amore da solo perciò sono diventato un artigiano della qualità però mi mancano le cose che facevamo quando che eravamo letto insieme, che tu guardavi il tuo Samsung Galaxy e il iPhone che poi ho preso Huawei sapete quando Huawei che avete ancora noti a 40 anni non lo spacco la testa stia qua, la lettera poi mi mancano le vacanze che facevamo insieme come quando siamo andati insieme ad Abbano Terme che tu ti sei stupito che gli abbanesi parlavano così bene italiano poi alle Terme hai detto vado a fare il bagno turco da sola, alla fine ti ho chiesto ti ha fatto sudare, tu mi hai detto il bagno così così, il turco parecchio cos'è anche così da ridere con i capelli criti anziano no no no no, stai qui Marilena, noi ci siamo lasciati perché tu volevi un figlio e io no, perciò mi bucavi di nascosto il preservativo con lo spillo che una volta l'hai dimenticato dentro io dicevo ah ah ah ah tu pensavi che stavo godendo invece mi si era bucato il pisello poi mi hai detto hai uno spillo, io pensavo che dicevi che ce l'avevo piccolo, allora mi sono offeso, ho smesso di fare l'amore, mi sono fatto al pisello un selfie con wow ehi qui ho la mente spaccolato la testa a tutti Marilena, non voglio figli perché quando nasce un figlio le coppie poi si lasciano, come è successo al mio cugino che quando hanno avuto un figlio poi si sono lasciati lasciamo stare che il mio cugino non era il padre, ma è andata così poi ci si è lasciati perché mentre faceva l'amore tu gridavi troppo che qualche uomo si eccita ma il problema è che tu gridavi non sei capace, non sto godendo sei un ninetto, sei un ninetto sei un ninetto che alla fine mi ingelosi cazzo è sto ninetto, affangulo ninetto cane, spacco la testa ninetto, mi fai schifo come persona poi mi dicevo voglio di più, voglio di più ma io più di 70 euro non ti potevo dare io do una bella notizia al centro commerciale al cobaleno tutti i colori del shopping ho conosciuto una ragazza bella con le misure della ragazza bella 90, 180, 240 una piramide l'ho portata al ristorante lei ha mangiato tutto il menù anche quello di carta poi l'ero accompagnata a casa subito perché avevo paura che mangiava anche me però tornando a casa alla rotonda del centro commerciale ho conosciuto un'altra donna l'ho portata in un motello ra una donna che contemporaneamente era anche un uomo l'ho capito perché quando ho tirato fuori il preservativo se l'hai messo su lei ma mentre facevo l'amore con questa persona mi sentivo solo perché davanti a me non vedevo nessuno la chiedo a rire vengo lì, spacco la testa no, no, no mi fai schifo come persona cane fermo anche sto qui con il buffer dobbiamo chiudere dobbiamo chiudere abbiamo già chiuso chiudo qui allora non abbiamo più tempo basta, finito, dobbiamo chiudere il 58 mi spacco la testa se no la radio 24 poi stia alla mente signori e signori il professor Luciano Conti grazie, grazie a voi il nostro uomo senza sciarpa Leonardo Malera grazie per la gentilezza e l'ospitalità Alessandro Milan c'è anche la nostra DJ Lucchett siccome è molto timida lei, fatela un applauso molto forte in modo che si imbarazzi c'è il nostro DJ Pietro La Corte anche qui dietro un applauso il capo di tutto la radio Guido Scotty non c'è Guido Scotty è il super capo della radio grazie a tutti a tutte ci sarà la diretta con Nicoletta Carbone stasera uomini se volete potete cantare le vostre donne buuuuro poco quando poi la vedrete a Sanremo triunfare ricordatevelo ricordatevelo ciao a tutti
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