Rupert Murdoch e la rivoluzione dei media
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Rupert Murdoch e la rivoluzione dei media
Rupert Murdoch è proprietario di un gigantesco impero mediatico, che si estende in tutto il mondo e che va dai libri ai giornali alla televisione. Oggi si confronta con la rivoluzione di internet e lancia una sfida alla gratuità delle notizie sul web. L'ultima avventura di Murdoch nel racconto di un giornalista americano, opinion leader in materia di trasformazione dell'ecosistema dei media e lui stesso imprenditore del settore.
buongiorno sono massimo gaggi inviato del corriere della sera negli stati uniti con con base a new york sono stato incaricato di introdurre questo panel con michael wolff sulla rivoluzione dei media la nuovo ai nuovi stili dell'informazione il titolo di questo panel come avete visto che luca murdoch e la rivoluzione dei media come sapete nardò che un personaggio di enorme interesse è un personaggio che ha cambiato profondamente alcuni paradigmi dell'informazione televisiva negli stati uniti e anche in europa e lo conoscete anche per le sue reti italiane sky eccetera però è anche un protagonista assoluto nel mondo dell'informazione della carta stampata non in italia ma il suo impero editoriale che ha iniziato in australia poi diffuso in gran bretagna e negli stati uniti e quindi praticamente ormai una volta il mondiale poi è entrato anche anche se molti lo criticano per la sua scarsa competenza in materia entrato anche nel settore digitale acquistando qualche anno fa myspace e sta guidando la crociata per il cosiddetto pagamento delle news cioè nel momento in cui abbiamo una crisi drammatica della informazione dei media stampati su carta negli stati uniti e in parte anche anche in italia e nella misura in cui la informazione on line digitale non rende agli editori abbastanza da sostenersi il discorso di introdurre forme di pagamento è una crociata che stanno facendo molti editori e che è guidata proprio da murdoch l'invito a michael wolf deriva però non soltanto dal fatto che l'autore di una interessantissima biografia the man who was the news l'uomo che possiede le notizie pubblicate negli stati uniti nel nel 2008 ma anche dal fatto che michael è un imprenditore e un giornalista è un imprenditore dell'informazione come hanno scritto molti che hanno recensito del suo libro è una specie di ibrido una figura ibrida non so se lui si riconosce in una definizione del genere insomma è un personaggio che ha iniziato la sua carriera intanto è figlio di una giornalista e di un pubblicitario quindi è uno che fin dalla dalla culla conosciuto il mondo dei media anche il mondo che alimenta la economicamente i media è stato appunto un ha iniziato come come si dice news boy al new york times secondo ancora di uno studente universitario ha lavorato per molti giornali a un certo punto hai cominciato invece poi è passato una carriera diversa ha scritto libri è diventato un imprenditore della dell'informazione è stato richiesto da alcuni banchieri di wall street di diventare un analista che valutasse gli investimenti che i risparmiatori gli investitori potevano fare in compagnia editoriali ha creato lui stesso delle aziende editoriali nel settore librario e poi anche nel settore dell'informazione digitale alcune di queste imprese sono andate molto bene una strada un certo punto valutata 100 milioni di dollari però non mi ricordo se lui mi ha fatto qualche vantaggio no forse conosceva raccontare lui se avevo sanremo tempo successivamente alcune di queste imprese invece dopo lo scoppio della bolla digitale degli anni 90 hanno avuto invece delle delle crisi è tornato al giornalismo è diventato il columnist del dei media per new york magazine dal 2005 per vanity fair e ha fondato nel 2007 anche news l'aggregatore di notizie quindi entrato pesantemente nell'informazione digitale di cui è tuttora credo proprietario è editore voluto di animatori ovviamente e quindi appunto il primo personaggio che ci può raccontare non solo il personaggio murdoch e in tutte le sue sfaccettature ma può anche spiegarci dal suo punto di vista che è molto personale perché mike hall è considerato un personaggio molto critico e caustico nel nel panorama giornalistico americano a raccontarci anche quello che sta dal suo punto di vista accadendo nell'ecosistema del dell'informazione e in questa transizione dell'informazione tradizionale e quella che siano stati abituati a conoscere per alcuni secoli quella diciamo che deriva da da gutenberg dalla rivoluzione che data 550 anni fa e che 200 anni fa è diventata invece con i nuovi sistemi di stampa industrializzati il sistema molto più diffuso di farini editoria libraria informazioni giornalistiche quindi diciamo i due secoli che hanno in qualche modo formato l'audio nella nostra civiltà moderna e anche al tipo di democrazia che si è basata sull'informazione disponibile a livello a livello popolare non soltanto per pochi ceti diciamo adesso andiamo verso questa transizione verso un nuovo mondo di informazione digitale più democratico ma anche più più caotico forse ci può dare anche una qualche descrizione di questo futuro da che ci aspetta ripeto dal punto di vista su molto particolare perché vi dico che leggendo anche molte ott al suo libero molte recensioni che sono state fatte al suo libro quasi tutti si sono dedicati per metà alla storia di murdoch e per metà al modo molto personale caustico di trattare nardo che da parte di michael wolf e poi una cosa chiede alla fine tra del mo tempo che è una curiosità che hanno avuto in molti e perché un personaggio come murdoch e che sicuramente con abituato a controllare molto ciò che avviene attorno a lui ha accettato di dedicare per nove mesi 50 ore del suo tempo colloqui con michael wolf e quindi a ad aprirsi con un personaggio appunto come lui difficilmente controllabile mike era stato addirittura se ricordo bene in australia parlare con la madre e ha parlato con nato centenaria e ha parlato con tutti i membri della sua famiglia poi ha scritto una biografia molto ricca e anche diciamo poco riconoscente diciamo così nei confronti di questa disponibilità di murdoch tanto che murdoch sorpresa se l'è presa molto e credo che abbiamo compiuto anche qualche rappresaglia nei confronti di maicol magari forse ne avrà anche voglia di voglia di accennare a questo punto per dirvi che quello che vi racconterà è veramente una di un punto di vista molto personale ma anche molto libero su quello che è appunto l'universo che si muove intorno a murdoch e poi intorno all'informazione questa è più o meno quello che vi devo dire per introdurre il il personaggio passerei la parola a mike hall cedendogli appunto di iniziare proprio da da una descrizione del murdoch che ha conosciuto come personaggio ma anche la sua incidenza sul sul sistema dei media e magari appunto se ci può dire qualcosa di quello che lo ritiene che possa essere dell'iniziativa di murdoch ma anche come funziona il sistema nel suo complesso il problema del pagamento delle news al franchi grazie e bellissimo essere qui è un titolo strano questo rupert murdoch e la rivoluzione dei media perché se dovessi descrivere murdoch lo descriverei come l'ultimo dinosauro dei media credo che sia la persona più obsoleta che esista oggi nel settore dei media magari aggiungo anche un'altra persona ho parlato con murdoch per più di nove mesi è stato incredibilmente è disponibile e ha detto cose terribili circa tutte le persone che lavorano con lui i suoi familiari è l'unica persona di cui ha parlato in maniera commendevole è silvio berlusconi e una delle ragioni è che berlusconi e l'altro dinosauro del settore dei media se ci sono due persone che non hanno alcuna idea di quello che succede nei media adesso sono proprio murdoch e berlusconi faccio una breve storia della carriera di murdoch cresce in australia dove la sua famiglia e tra le famiglie più importante dell'australia è questa da più di 100 anni nessuno sa cosa succede in australia e magari ci immaginiamo che rupert murdoch sia un uomo che si è fatto da sé ma in realtà è un principe è una persona davvero regale così come lo sono tante altre persone suo padre era una persona importantissima in australia un uomo ricco e rupert ha ereditato diversi giornali da suo padre e poi ha avviato una storia d'amore lunghissima con il settore editoriale e un innamoramento anche della dominazione personale lui era il principe diceva e voleva continuare ad essere il principe ovunque andasse nel 53 arriva al dominio quasi assoluto del mercato australiano così tanto che l'unica prospettiva per altri editori era quella di andare su altri mercati ma anche lui ha deciso di andare su altri mercati effettivamente andò in inghilterra comprò un giornale che si chiama the news of the world un giornale quasi indescrivibile terribile un tabloid è così indescrivibile che è addirittura divertente dopo di che comprò il sun un altro tabloid che stava fallendo e che è diventato uno quasi il giornale più potente del regno unito il suo metodo è quello di comprare tabloid che non richiedono grossi investimenti e cerca di trasformare questi giornali in una piattaforma cerco di trovare le parole giuste una piattaforma da cui parlare al suo pubblico cioè persone della classe operaia e direi anche ubriaconi e in inghilterra ce ne sono tanti e questa è stata la formula vincente e questo è stato il punto di intersezione con berlusconi vale a dire controllare in media e poi la politica e in un brevissimo periodo di tempo è riuscito a farcela nel regno unito ha creato infatti il giornale più potente e poi ha essenzialmente eletto il primo ministro margaret thatcher è diventata il primo ministro di rupert murdoch e prima di allora aveva fatto esattamente la stessa cosa anche in australia poi ha esaurito anche le possibilità di crescita del settore dei media nel regno unito e ha dovuto cercare un altro sbocco logicamente gli stati uniti arrivano negli stati uniti più o meno verso la metà degli anni settanta e fece la prima grossa acquisizione nel 77 78 il new york post che ancora di sua proprietà e poi il new york magazine dove anch'io alla fine ho lavorato dopo che lui l'aveva venduto so che murdoch ha una reputazione interessante in italia sembra un tipo bravo una possibile alternativa ma per la fine degli anni settanta la reputazione di merger in realtà cerco le parole perché non voglio esagerare diciamo la cosa peggiore mai successo al giornalismo nella storia veniva considerato il corruttore di tutto ciò che di buono il giornalismo aveva fatto l'anticristo in pratica e poi le cose sono peggiorate perchè è appreso questo modello creato negli stati uniti con il post e il new york magazine e poi anche acquisito acquistato il village voice a quel tempo il giornale più di sinistra degli stati uniti un giornale che non solo era quello più a sinistra ma sicuramente uno dei giornali più redditizi degli stati uniti e quella è sempre stata una abitudine di murdoch se fai tanti soldi ti lascia in pace poi nell 85 compro uno studio cinematografico una casa di produzione la fox e poi così facendo mise insieme la quarta rete televisiva degli stati uniti e questo è molto importante perché torniamo al modello berlusconi mai prima nella storia dei media un imprenditore aveva considerato tutti i media come la stessa cosa prima di murdoch c'era un settore del giornalismo settore del televisivo un settore editoriale tutto separato tutti i settori separati e agli imprenditori non veniva nemmeno in mente che ci fosse qualcosa di comune tra tutti questi settori diciamo che la parola media fino agli anni settanta non era molto diffusa dunque è stato murdoch che ha inventato questa idea del conglomerato dei media un'idea che berlusconi poi ha abbracciato portando addirittura maggior reddito ecco un uomo solo che controlla tutti i mezzi di distribuzione delle lo dice e questo è stato ciò che ha fatto murdoch e che gli ha dato un enorme potere scrivendo questo libro ho cominciato a riflettere dove si trova nella grande costellazione delle persone più influenti dei nostri tempi e sono giunto alla conclusione che murdoch è al potere più a lungo di qualunque altra persona nella nostra era più di qualsiasi altro politico più di qualsiasi altro imprenditore più di qualsiasi star del cinema lui è stato una delle figure centrali del nostro tempo e lo è da più di 50 anni non c'è nessuno che può competere con lui forse salvo berlusconi e poi al culmine della carriera nel 2007 comprò il wall street journal il secondo giornale più influente al mondo il suo grande trionfo così come l'ha visto lui un giornale che prima non gli sarebbe mai stato concesso di comprare perché non solo i giornalisti l'hanno sempre odiato ma anche l'establishment e la sempre odiato e la sempre guardato dall'alto in basso ma il giornale era in crisi finanziaria e lui è intervenuto è riuscito a pagare 5 miliardi di dollari per un giornale che nessuno si poteva mai immaginare che avesse potuto comprare assolutamente non l'anticristo ecco quello è stato il culmine della carriera di murdoch è anche il culmine del settore dei media e quando bird che ha pagato questi 5,7 miliardi per il wall street journal il settore dei media l'industria dei media ha cominciato a frammentarsi ea dissolversi se avesse aspettato sei mesi avrebbe potuto comprare il wall street journal per la metà di quello che effettivamente ha pagato se avesse aspettato un anno avrebbe potuto comprare wall street journal per un miliardo di dollari invece che 5,6 e se avesse aspettato due anni glielo avrebbero regalato la cosa strana della carriera di merda è che riflette il un po lo sviluppo del settore dei media ma anche il declino come dicevo rupert murdoch è la cosa peggiore che si è mai successo il giornalismo l'anticristo e forse finirà che sarà l'unica persona che ancora crede nel giornalismo e adesso siamo nel mezzo di questo dilemma vale a dire abbiamo persone che forse pagheranno per leggere le notizie di rupert murdoch ma al contempo lui è il killer del giornalismo ci questo dilemma questa contraddizione e il problema è che method non sa usare il computer non è mai stato su internet senza essere aiutato da qualcuno lui stesso non sa usare il cellulare lo lancia per aria lo muove non parla in questo modo non sa usare nemmeno il cellulare eppure questo incredibile dinosauro cerca di vincere questa guerra contro internet le chance di successo non ci sono secondo me non può aver successo e perché non sappiamo chi è il nemico ed è uno di quei momenti in cui tutti noi che ci occupiamo di questo settore dobbiamo sapere che ci troviamo di fronte ad uno dei grandi momenti di cambiamento del settore trasformazioni che riguarderanno la vera natura del prodotto stesso tutto ciò sta cambiando velocemente e credo che murdoch sarà ricordato come l'uomo che ha dominato l'era prima dell'era moderna dei media io ho detto che sarebbe stata una un'interpretazione molto personale avete visto che sicuramente vi ha intrattenuto è tornato molto diffusamente e ovviamente essendo io rappresentante della categoria dei non dei dinosauri sono i battiti prendere due chiese o cominciamo a discutere in modo abbastanza tecnico del futuro della carta stampata rispetto all'informazione digitale magari io gli chiedo se l'evoluzione se siamo veramente finiti oppure se come dicono tanti professori dell'università americane come la tripla delle menti bisogna sempre stare attenti nelle evoluzioni tecnologiche hanno buttar via il vecchio quando il nuovo non è ancora maturo che se la coda che avesse smesso di produrre pellicole di celluloide quando trent'anni fa anzi 29 anni fa uscì la prima macchina digitale fotografica digitale della sony probabilmente sarebbe fallita invece ha continuato ha chiuso l'ultimo stabilimento di pellicole digitali l'anno scorso e nel frattempo mantenendo un business riandava gradualmente a finire ha potuto mettere insieme le risorse per costruire il suo nuovo business digitale oggi la corda che vende macchine digitali esattamente come sogni fujitsu e tutti gli altri e produttori però credo che non sia questo il tipo di dibattito che interessa a questo pubblico per cui cercherei io di fare ancora alcune domande su temi che forse mi interessano di più e poi da è anche la parola a voi per vedere se volete stimolarlo su qualche tema che riguarda appunto murdoch o anche l'informazione in genere in europa e negli stati uniti e per cui anche se non è strettamente attinente al tema della nostra conversazione gli darei intanto incuriosito e penso che incuriosisca anche voi il giudizio che ha detto su l'altro dinosauro berlusconi la sensazione che abbiamo noi in italia michael è che berlusconi in realtà tanto dinosauro non sia almeno per quanto riguarda non dico la conoscenza dei nuovi strumenti delle tecnologie digitali ma diciamo il modo di usare i media visto che appunto sempre stato considerato abbastanza anzi di un'abilità diabolica tanto che ancora oggi è in una situazione di crisi drammatica con tutti i governi europei alle prese con una crisi di questo tipo che stanno subendo delle sconfitte elettorali micidiali con giochi di prestigio di varia natura soprattutto dialettici ma anche si ritiene nella sua abilità dell'uso di media suoi e non suoi riesce ad avere dei risultati elettorali per lui molto molto positivi della sensazione che noi abbiamo è che tutto sommato al di là di quello che può essere il giudizio sulle sue doti politiche coi media ci sappia fare al di là del fatto che ovviamente è un monopolista quindi perché dai questo giudizio così drastico su berlusconi altro dinosauro il modello berlusconi è un vecchio modello semplice e immediato cioè se si controlla la distribuzione si controlla i media tutti i monopoli i monopoli sono stati appunto attuati tramite il controllo della distribuzione quello che è avvenuto negli ultimi 15 anni e anche in maniera sempre più crescente è che non esiste più la possibilità di controllare la distribuzione ossia la distribuzione non è più un punto di controllo fisso tutti hanno accesso alla distribuzione la distribuzione trasparente gratuita aperta a tutti e in particolare a coloro che ne hanno le abilità tecniche e tecnologiche il che significa che silvio berlusconi ecco la sua capacità di controllo è in costante erosione il suo impero mediatico non solo dipende dalla distribuzione tradizionale ma è proprio all'esterno del nuovo modo di pensare i media oserei dire che berlusconi ne sa forse meno di rubert murdoch per quanto riguarda il mondo dei media digitali quindi il tratto che si veda qualcuno che ha delle attività imprenditoriali che ancora vanno bene le persone ne detengono il controllo bene questo non significa che questo possa continuare all'infinito in futuro se non addirittura nemmeno la prossima settimana alcune cose che abbiamo visto a ripetersi in questo periodo di transizione è che ogni cambiamento si verifica in maniera estremamente rapida in modo sostanziale è che non c'è ritorno e quindi questo vale per il business di berlusconi di cui volevo parlare con con michael michael wolf relativo al in forma di stella dell'informazione digitale ma anche diciamo il sistema dell'informazione nel suo complesso volevo chiedergli se lui ha la sensazione che nel moderno sistema della comunicazione si stia andando verso un tipo di informazione di comunicazione più polarizzata cosa intendo più polarizzata cioè che hanno sia pure in questa enorme ricchezza di canali formativi seppure in questo linguaggio sempre più diretto e brutale imposto dalla rete dal web e quindi la democratizzazione dell'informazione vediamo che hanno siccome poi alla fine i risultati si hanno nel mercato quindi come tutti i media hanno bisogno comunque di risorse economiche quindi il successo nel mercato e diventa comunque determinante vediamo che ad esempio in italia dopo ancora importante il mezzo carta stampata i giornali che hanno che è successo sono quelli più polarizzati cioè che assumono posizioni più caratterizzate più forti fare il vecchio giornale omnibus che dava giudizi pacati offriva spunti di riflessione funziona un po meno fare a destra il giornale di feltri che ha enorme successo con le sue posizioni così titoli molto molto duri pugno nello stomaco su un altro fronte politico un giornale nuovo come il fatto fino a qualche tempo fa mai che probabilmente questo non fa che non conosce neanche ma insomma fare un nuovo quotidiano di carta stampata sembrava una follia il fatto che è un giornale lo sapete lo spiego michael che è abbastanza sulla linea diciamo di utilizzare il materiale giudiziario che viene fuori dalle inchieste e lavorare soprattutto su episodi di corruzione su malversazioni della pubblica amministrazione sta avendo un successo molto molto rilevante ma anche negli stati uniti vediamo per esempio nel settore delle televisioni dei grandi reti televisive via cavo che mentre un tempo la cnn e dalla forza dominante oggi in questo mercato abbiamo a destra la fox appunto la rete di murdoch che è gestita sulla linea di destra molto radicale molto caratterizzata molto forte che nel libro faccio un inciso nel libro di michael wolf viene anche descritta come un argomento di tensione fra lo stesso murdoch e il direttore di questa di questa rete e poi di recente invece su new york times sono quelle fuori storie su anche la famiglia di murdoch che è molto arrabbiata per questa linea eccessivamente di destra radicale e di opposizione frontale a obama che sta assumendo però la forza sta avendo un enorme successo di pubblico a sinistra c'è un'altra vede la msmb sì che in qualche modo monopolizzata da da giornalisti della sinistra liberal quella che considera obama un centrista che sta facendo disastri che sta facendo il gioco del bel che sta riproducendo meccanismi della dell'era bush che non ha il coraggio di fare riforme radicali mentre la cnn che all'estero della rete di gran lunga più conosciuta nel mercato americano è diventato il nano in termini di ascolti dell'informazione ecco gli volevo chiedere quindi se non anche se non la sensazione che in questo nuovo sistema di media stiamo andando verso un'informazione più polarizzata agli estremi vorrei dire due cose in proposito innanzitutto non è proprio una questione di polarizzazione si tratta piuttosto di quella vecchia idea l'idea di come presentare le notizie race è espresso in modo consumistico c'era un pilastro molto solido una volta che era giornalista sa delle cose che voi non sapete e quindi semplicemente comunicando vide infatti vi posso illuminare colpire divertire informare e questo rimane fondamentalmente la base della politica della siena anno dal new york times o dei giornali italiani di qualità quelli di prestigio diciamo qual è il problema questo non è più vero si leggono le cose si sentono dire le cose la televisione è uno dei set ma lo so già meno mi state informando queste cose le so già non mi entrate mete più addirittura non riuscite nemmeno ad interessarmi sono cose vecchie so proprio per un processo osmotico quindi il telegiornale è un po come la musica sta ovunque l'idea che si possa sviluppare un business e indicando dicendo la gente ciò che già sa mi sembra un po presuntuosetto quindi questa polarizzazione del mondo dei giornali o dell'informazione ma innanzitutto bisogna capire un modello da un modello che abbia un valore aggiunto non possiamo semplicemente dare le notizie e poi scoprire che la gente già alle sa quindi non si dà nulla nemmeno l'intrattenimento se vogliamo e murdoch questo lo ha già capito moltissimo tempo fa quando si era messo in concorrenza con i principali provider delle tv via cavo in particolare il leader che era la cnn già negli anni settanta e dice non posso competere con queste persone perché la raccolta delle notizie è troppo costoso la penetrazione mercato è troppo profonda quindi devo trovare un modo di distinguermi da loro e merda sì distinse proprio riuscendo a spendere meno nella raccolta delle notizie c'erano molte persone che davano una propria interpretazione delle notizie per questo non sembra essere un piano di business molto brillante però in effetti gli consentì di fare molti risparmi e che si era reso conto che la si è man era fondamentalmente ottusa ottusa perché in pratica la gente continuava a pensare devo accendere la televisione per sentire le notizie notizie che posso priva di sapere già quindi allestito fox è molto più agevole molto più spedito praticamente ascoltando la fox si spalancavano gli occhi mentre con assieme cadevano le palpebre quindi questo non è solo polarizzazione e qualcosa di diverso praticamente l'imperativo centrale di ciò che noi facciamo è il seguente dobbiamo ottenere l'interesse della gente il giornalista pensa di essere una persona chiamata come una se avesse una vocazione religiosa siamo i detentori della verità o del bene civico qualsiasi altra cosa fandonia ci raccontiamo ma in realtà la nostra responsabilità consiste nel parlare il pubblico a guardarlo negli occhi e collegarsi con voi e per esempio lo si può fare utilizzando il linguaggio il linguaggio in modo teatrale diciamo così non c'è nulla di sbagliato in questo questa è una tendenza che continuerà ad evolversi e ciò avverrà fatto non grazie ai vecchi dinosauri ma piuttosto a coloro che riusciranno a trovare un linguaggio per parlare con il pubblico con l'audience tenendo la sua attenzione non possiamo pensare che sia responsabilità dell'audience prestarci attenzione è compito nostro far sì che guardando il pubblico negli occhi praticamente si prende per il collo e si tenga la sua attenzione secondo sono ovviamente d'accordo con altri ma questo non è un dibattito tra me e lui ovviamente non sempre quando secondo me quando si apre un giornale o si accende una televisione si fanno leggere delle cose che uno più o meno già sa nell'esperienza per esempio italiana le inchieste che hanno portato alle dimissioni del ministro dell'industria e stessi scandali che hanno fatto vacillare l'anno scorso berlusconi certamente non sono venuti fuori dal nulla sono di cori da da media tradizionali non da non da nuovi non da noi media e lo stesso waters guetta che è venuto fuori gli anni settanta quando non c'erano e aggregatori se posso interrompere per chiarire io credo che lei abbia ragione in effetti ci sono strutture tradizionali giornalistiche che sono ancora effettivamente in grado di fornire delle notizie molto interessanti però pensate che nel mondo dei media non è un mondo che può vivere solamente di notizie drammatiche dice tra noi dobbiamo mantenere quotidianamente l'interesse delle persone del pubblico non solo quando c'è uno scoop è incredibile ho un disastro ecco forse nel passato lo si poteva fare ma la concorrenza è talmente acerrima che non è più possibile il credere che ciò che noi facciamo svolgere il ruolo del cane da guardia magari riuscendo a trovare un inchiesta di grandissimo interesse ogni due anni ecco questo non fa sopravvivere un business il punto di vista di di mike ovviamente il problema rimane che la produzione di quello che una mega schiana giornalismo investigativo che si fa molto i piloti della verità negli stati uniti che non nel nostro paese ma che comunque è un genere che richiede un forte impegno forte investimento perché nella tradizione americana volta si prendono paio di giornalisti ci si mette a lavorare per 15 giorni un mese su una storia che può esserci può esserci quindi un investimento grosso che può portare anche a nulla e ho qualcosa di molto costoso che non è facilissimo fare attraverso la nuova informazione digitale tendenzialmente gratuita attraverso il crowdsourcing attraverso il lavoro dei dei blogger noi vediamo ad esempio è una cosa di cui vado a chiedere a mike nell'esperienza americana ad esempio c'è un medio di cui forse avete sentito parlare che huffington post creato da arianna huffington qualche qualche anno fa che ha celebrato nel suo quinto anniversario è un sito che è partito come un un aggregatore di opinioni di persone di personalità che la jana fintan conosceva devoluto tutta gente che appunto scriverle gratuitamente per il piacere poi di essere eletti sul sul web è poi evoluto in qualcosa di più complesso adesso a 70 giornalisti pagati 6 mila collaboratori sta creando delle nuove iniziative come ad esempio una rete di studenti universitari che raccontano la vita nei nei campus universitari e altre realtà di questo tipo lei stessa si è resa conto che per fare giornalismo di qualità c'era bisogno di qualcosa di più di qualcosa di molto costoso ha creato insieme a un istituto un istituto di informazione giornalistica credo universitario un fondo filantropico in america come sapete la filantropia è molto più diffusa che nel nostro paese e questo fondo filantropico finanziato da alcuni ricchi signori in modo disinteressato finanzia invece delle inchieste specifiche che vengono gestite da un'entità che fa sempre qualcosa alla fin composta ma è separata dalla società commerciale della fim composta perché appunto è una fondazione non ha fini di lucro quindi diversa situazione fiscale cioè dai fa inchieste giornalistiche invece in profondità molto costose abbiamo si è parlato molto in questo periodo anche in italia del pulitzer vinto dalla propublica da una realtà nuova dell'informazione digitale io stesso nel presentare un mio libro di questi argomenti tempo fa più volte mi sono trovato davanti a blog che mi hanno detto hai visto che adesso anche il nostro mondo dell'informazione gratuita sta entrando a fino al punto di vincere un pulitzer il problema di quel pulitzer è che la propublica a parte del fatto che è diretta da un grande giornalista cioè un ex direttore del tre giorni la cosa in pensione ma soprattutto opera anch'essa come fondazione filantropica con grandi finanziamenti da parte di miliardari che in america esistono che finanziano questa attività per motivi storici che adesso ma stiamo a spiegare che in europa nella tradizione europea è particolarmente italiana di filanto viene vediamo invece abbastanza pochi nel campo dell'informazione posso dirvelo io che lavora per un giornale che ha un azionariato di tanti imprenditori che certamente fidanzato non sono e quelli inchiesta che ha vinto e pulizia del costare 400 mila dollari quindi non è esattamente una cosa che qualunque blogger avrebbe potuto fatta questa premessa valori chiede a maicol proprio entrare un po nella sostenibilità economica del nuovo modello digitale stante comunque il fatto che la huffington post è un enorme successo che sta arrivando a un numero di pagine viste non molto lontano da quelle della parte digitale del new york times secondo lui e questo è il modello del futuro e come come farà diventare un modello economicamente sostenibile visto e considerato che perfino la huffington post e sta avendo questo enorme enorme successo con tassi di crescita delle pagine viste della pubblicità assolutamente siderali continua a perdere dopo cinque anni tra console di san nazzaro questo può dunque come andiamo avanti questa è la domanda come ci finanziamo beh non lo so questo è un momento di trasformazioni radicali ci sono un paio di punti qui che vorrei commentare forse non c'è più un mercato per le notizie e forse sappiamo già tutto in un modo più efficiente rispetto al passato forse il business delle informazioni in cui noi abbiamo sicuramente un interesse ci imporrà di trovare nuovi modi per pagarci lo stipendio ma forse invece è un settore irrilevante in esubero che non serve più a nessuno magari questa è anche una possibilità ma forse guardiamo alla questione dal punto di vista sbagliato non dobbiamo dire a chiederci ciò che va bene per noi ma ciò che va bene per il pubblico per il consumatore dobbiamo capire cosa vuole il consumatore dobbiamo capirlo detto questo c'è la possibilità che non ci sia solo una risposta ma che ci siano diverse modalità in cui il giornalismo continuerà andare avanti in cui riusciremo a dare notizie e in cui avremo successo modi per creare aziende redditizie che stanno in piedi da sole c'è un esempio interessante negli stati uniti che si chiama politico è un sito web con sede a washington gissi e che si occupa di coprire le notizie del governo federale politico è stato avviato da corrispondente del washington post durante l'ultima campagna fino ad allora il washington post era il principale fornitore di informazioni sul governo federale e il washington post a 900 dipendenti con un fatturato di 1,4 miliardi l'anno mi sembra che questi un paio di corrispondenti anzi e 7 corrispondenti su 900 sono andati a fondare questo sito web a competere con washington post pensate un po sono riusciti a competere con il washington post e sono arrivati ad avere un'azienda da 15 milioni di dollari l'anno che cosa ci dice tutto questo nel sistema delle informazioni abbiamo preso un bene da 1,4 miliardi di dollari l'abbiamo ridotto a 15 milioni di dollari le implicazioni sono un po scoraggianti o catastrofica addirittura per noi che lavoriamo nel news business invece le implicazioni per i consumatori sono positive perché continueranno ad avere le loro informazioni addirittura ne avranno di più era meno soldi to michael credi esclusivamente nel modello dell'informazione pagata dalla pubblicità sostanzialmente e quindi free online oppure ci può essere lo spazio per delle forme ad esempio di o di abbonamento anche di micropagamento attraverso da noi si comincia a parlare di farlo attraverso i cellulari attraverso dei telefonini attraverso strumenti attraverso i quali la gente è più abituata a effettuare transazioni che hanno anche un valore quello di economiche dico questo perché una delle cose che hanno caratterizzato maggiormente murdoch negli ultimi tempi è stato appunto questa sua crociata per il pagamento delle news d'accordo murdoch è un dinosauro certamente però è stato l'uomo che ha scosso tutto il mondo degli editori dei media tradizionali dicendo l'illusione che abbiamo avuto per molti anni lui per primo perché all'inizio voleva vostri journal voleva rendere tenente della parte online che aveva già centinaia di migliaia di abbonati totalmente free quindi era diciamo inizialmente sulla linea che ci state scrivendo adesso mai che poi ha cambiato rapidamente tornato invece ha mantenuto a pagamento l'online costo di giorno e anche adesso sta estendendo anche altri media del suo del suo impero ma è stato il primo a dire l'idea il peccato di presunzione qualcuno l'ha chiamata the original sin nel peccato di genere gli editori per pensare di poter mantenere insieme informazione cartacea pagamento reti televisive che poi pagamento e poi fondazione aggiuntive a canali aggiuntivi gratis sostenuti solo dalla pubblicità in italia saperi c'e anche la free press e anche motricità degli stati uniti fra i giornali di carta gratuiti sostenute la pubblicità si è rivelata non vera e soprattutto poi con l'evoluzione del mercato pubblicitario la crisi dalle cessione grande recessione degli ultimi anni è un modello che non è più non è più sostenibile ora queste cose le dice il dinosauro murdoch è però in qualche modo ci sono anche personaggi un po meno dinosauro di come steve jobs che stanno andando un po nella stessa direzione anche un modello jobs dell'iphone l'ipad magari perché il suo interesse con quanto soprattutto di questi devices e di questo modello care nessuno nella storia del giornalismo ha mai pagato e voglio essere preciso le notizie sono sempre state gratuite e le lire che avete dovuto utilizzare per pagare le notizie in realtà non sono servite per pagare le notizie ma hanno pagato altre strutture sicuramente quelle lire non hanno coperto il prezzo della raccolta osto della raccolta delle notizie ed effettivamente il metodo di mezzo che è sempre stato quello di ridurre il massimo questo costo ora l'idea che possiamo prendere 150 anni di mercato di massa delle notizie e cambiare i rapporti economici delle persone rispetto a questo mercato è assurda le notizie sono un business sostenuto dalla pubblicità che ci piaccia o no e qui è proprio il problema il problema non è che i consumatori non vogliono pagare non hanno mai pagato sono i pubblicitari che non vogliono più pagare oppure vogliono pagare meno vogliono pagare meno perché la pubblicità online non va così bene non funziona bene dunque la vera questione è come far funzionare meglio la pubblicità e non come far pagare i consumatori perché i consumatori non vogliono pagare non hanno mai pagato e non hanno alcuna ragione per pagare questa è la cosa più importante l'idea che improvvisamente i consumatori debbano pagare per transatlantic di murdoch un giornale il cui contenuto quasi al cento per cento lo potete trovare gratuitamente con un click del mouse è un'idea che non si realizzerà mai e in realtà merda non crede che questo si realizzeranno nè quello che sta cercando di fare network merger non interessa il business on line prima di tutto perché non sa come andare online ma ciò che interessa sono i giornali a lui piacciono i giornali passa tutta la giornata al prenderli sfogliarli dicendo qui su questa pagina ci deve essere questa cosa quest'altra ecco quello che network vuole è che facendo pagare per e a proposito se siete abbonati del times lantern comunque continuate a ricevere la versione online gratuitamente dunque io credo che ci sarà un incentivo a continuare a pagare gli abbonamenti per i suoi giornali e anche se riduce del 5 per cento la perdita sul versante degli abbonamenti anche questo sarà un forte guadagno per lui e mezzo di tempo per cui adesso vorrei aprire un po il dibattito e vedo la signorina bottino con microfono faccio soltanto un'ultima vedo già le mani alzate faccio soltanto un'ultima perdonate la mia invadenza un'ultima domanda brevissima e che è una mia curiosità tra l'altro è anche di molti analisti finanziaria può interessare a meno ma dobbiamo soltanto un minuto perché secondo michael certo periodo armato come insomma secondo il suo giudizio perché nardò che conoscendo chi era michael wolff perché poi non è che il gol fa io non ve l'ho detto ma scritto prima di questa biografia molti libri molto interessanti ma anche molto critici sulla crisi delle dot.com a nel 2004 pubblicato dell'autunno dei mogulus dei grandi tycon auto nord e moduli un libro che già nel 2004 raccontava quella che sarebbe stata la grande crisi degli editori dei grandi editori della carta stampata perché sia affidato proprio a una persona incontrollabile come te per fare una cosa che non ho mai fatto nella sua vita cioè confessati raccontare se stesso in per nove mesi in questa lunghissima serie di colloqui quando sono stato a trovare la mamma di mez campbell brown aveva 100 anni adesso ne ha 102 molto più vivace di murdoch stesso devo dire lei mi ha detto è così interessante che mio figlio collabori con lei a questo libro perché sanno né ha mai letto 1 beh ho riflettuto su questo tantissimo ho letto milioni e milioni di parole su di lui e io stesso me lo sono chiesto centinaia di volte è l'unica cosa che posso dire che forse non aveva mai letto quello che avevo scritto io e comunque sapeva che avevo una battaglia in corso con il new york times e con il vescovo dal giornalismo come lo chiama umberto eco forse ha pensato che avessimo lo stesso nemico e pertanto fossimo amici per questa estate prima sono diverse e cominciamo dalla signorina facendo l'azienda è nato qui davanti e uno qui sono almeno già quattro i ora gruppe ray che mike è d'accordo cominciamo con due alle domande e le mettiamo insieme così dà delle risposte perché non abbiamo moltissimo tempo prego e allora lei ha dato un ritratto di murdoch che è abbastanza inquietante però l'esperienza che io da consumatrice o in italia non è così negativa forse perché tutto il resto del panorama è assolutamente desolante nel senso che pagando sky anche a un prezzo abbastanza alto però sia una televisione che ha un pluralismo di voci penso a canali come current o cult che hanno che danno un informazione anche molto più ampia e valida oppure al telegiornale di sky che anche durante una delle serate che abbiamo avuto qualche stival dell'economia è stato definito come 13 più obiettivi allora l'immagine che ha datto lei è il servizio che personalmente ricevo pur pagando abbastanza non corrispondono vorrei magari che lei the sun interpretazione di questo grazie a mentre io mi occupo di internet dunque sono interessata all'attività di network su internet la domanda è è morto perchè ha ucciso my face è stato facebook myspace e scusato è stato facebook eventualmente visto le mani un altro giro altro membro bis due cose due cose rapide la prima permette cioè mi ha un po inquietato la sua definizione dei giornali come supporti pubblicitari e diciamo io lavoro in un giornale che ha pochissima pubblicità che non ne guadagna quasi e che però vende tanto e produce utili quindi evidentemente c'è vuol dire forse questo modello di business vale per i grandi giornali come washington post che possano anno corsi talmente alti che non possono sostenersi solo con le vendite forse la soluzione è anche per la carta stampata il modello politico cioè pochi giornalisti che offrono un servizio diciamo con un senza l'ambizione di coprire tutto molto mirato che diciamo di consulenza il fatto quotidiano small is back questo quindi mi interessava apparire su questo cioè se solo grandi gruppi che hanno che non possono vivere solo di vendite devono essere supporti pubblicitari l'altra cosa non ha risposto del tutto sull'ipad e a me è capitato nei giorni scorsi per esempio di leggere wall street journal ipad ed è un'esperienza diversa da quello del consumo online cioè io online non sono disposto a pagare perché la mentalità è che quello che è su internet free ma sull'ipad leggere il wall street journal impaginato come il cartaceo con i titoli con la sezioni con gli editoriali eccetera 50 euro per un abbonamento di sei mesi per dire magari si ragiona sul prezzo però io li pagherei mentre per il cui sito del wall street journal non mi è mai passato per la testa a sky innanzitutto a sky ma può essere un buon uomo dei media sky news nel regno unito diciamo che sono equilibrati non necessariamente fuorviati ne esprimono necessariamente il punto di vista di murdoch l'udc è un giocatore solitario diciamo e non sa se vogliamo una posizione nel mercato italiano la cosa che gli interessa è trovarsi uno spazio in alternativa o porsi come alternativa ad altri modelli di business dominanti quindi i nonni luogo murdoch va alla ricerca delle opportunità ed è importante vedere innanzitutto come un'opportunità e poi come una persona che ha dei propri programmi personali piuttosto che posizione gravate da pregiudizio quindi io credo che murdoch sia perfettamente in grado di offrire un prodotto mediatico buono la questione di facebook e myspace penso che probabilmente lei abbia ragione facebook ha ucciso myspace ma sicuramente è stato aiutato dalla mancanza di interesse conoscenza e investimenti in my face da parte dei servizi a pagamento diciamo che c'è sempre stato un mercato per settori speciali delle notizie la gente è disposta a pagare per questo non è disposta a pagare piuttosto per diciamo le notizie di massa del mercato generico l'ipad il problema dell'ipad insomma adesso non sappiamo cosa succederà visto che nuovissimo posso fare solo delle ipotesi di due tipi innanzitutto nel mondo digitale non si vogliono diciamo delle riproduzioni del mondo analogico il mondo digitale ha allestito tutta una serie o ha creato generato una serie di nuove aspettative e la semplice produzione e riproduzione dei prodotti cartacea e in formato digitale sicuramente no succederà ne farà la differenza e poi penso possiamo scommettere le nostre case sul fatto che steve jobs non riuscirà a battere tutti gli altri brigata nera gli altri perderanno giro di domande e poi chiudiamo lunedì e voleva estendere la discussione sul tema dell'ipad nel senso che un paio di giorni fa è uscito un articolo su wired con la discussione sul fatto che un cartoon i un cartoon americano ha creato un application per l'application store facendo che vendeva vignette satiriche su personaggi pubblici è stata rigettata con la scusa che ridicolizzava personaggi pubblici come questo dal cartonista poi ha vinto il premio pulitzer apple ha cambiato la policy dei suoi dei suoi contratti e ha permesso che questo application fosse accettata e la domanda è se poi succederà lo stesso con altri media come quelli tipo i giornali come le application le varie del wall street journal cose del genere non si andrà a avere una una informazione che potrebbe essere censurata in quanto l'application store non accetta i vari programmi o cose simili io avevo un application l'iphone che riguardava appunto un articolo che pubblico ogni giorno che generalmente molto critico di steve jobs è neanche questo stato respinto misteriosamente chiaramente l'ipad è qualcosa che steve jobs controlla e che intende continuare a controllare a fare non riguarda la libertà di parola e di stampa non è ciò che va bene per la cultura al consumatore riguarda semplicemente ciò che va bene per la apple steve jobs io penso che dovremmo essere tutti consci di cosa sta succedendo e penso che dovremmo evitarlo dai dinosauri joe murdoch e berlusconi sono due dinosauri però sono carnivori sono in cima alla catena alimentare quindi ci si può augurare solo che muoiono di indigestione la seconda è dall'irvv fan come berlusco lei ha paragonato berlusconi a murdoch anche a murdoch anche murdoch ha una passione per le minorenni beh no non no no non lo so non so se ama le minorenni però agli occhi diciamo che nella carriera di murdoch ecco diciamo lui ha scelto un matrimonio che durava da 33 anni quando ho incontrato wendi deng che all'epoca aveva dunque lui 67 ai 27 però questo è un po diverso rispetto a quanto piace al signor berlusconi però d'italia sono il presidente dell'istituto italiano di statistica il pubblichiamo più di 160 comunicati stampa all'anno potremmo aumentarli moltissimo il l'istituto di statistica adesso d'africa ha creato un canale radiofonico e preparerà anche uno televisivo per pubblicare statistiche senza passare attraverso i classici mezzi d'informazione secondo lei può funzionare o in un mondo in cui siamo bombardati da numeri da tutto questo potrebbe non funzionare no credo che se questo può far guadagnare qualcuno funzionerà insomma le forme le informazioni commerciali e laicità anche ecco sono uno di quegli ambiti che ha avuto veramente un boom nel mondo mediatico per cui se si riesce a fornire delle informazioni che è difficile trovare altrimenti che non sono disponibili in modo consumistico e che possono essere utili al consumatore in particolare l'imprenditore ecco io credo che sia un grosso business con x men diciamo che le statistiche possono essere usate in modo diciamo produttivo e commerciale potrebbe farsi un errore però per quanto riguarda non solo le informazioni di importanza sociale piuttosto che non quelle utilizzabili a scopo commerciale mi riferisco a quelle fornite per il bene sociale e lì non si può fare profitto mi riferisco a quelle informazioni che possono essere utili a scopi commerciali e industriali io penso che non bisognerebbe capire che cosa vuole consumatore è lì che si può creare un business che domenica mattina e vi ringrazio per la vostra attenzione
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