Quo vadis America
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Quo vadis America
Esperti analizzano le probabilità di vittoria di Biden e Trump, considerando fattori economici (inflazione, occupazione), geopolitici (guerra in Ucraina, conflitto israelo-palestinese), e socio-culturali (polarizzazione politica, sfiducia nelle istituzioni). Si discutono le possibili conseguenze di una vittoria di entrambi i candidati sia per gli Stati Uniti che per l'Europa, focalizzandosi sul rapporto con la Cina e sulle implicazioni per la politica estera e commerciale.
Buongiorno, benvenuti. Allora, benvenuti da parte di tutti noi. Vi presento le persone con cui oggi chiacchiereremo di un tema che adesso si chiama cuovati america. Ma insomma sappiamo quanto l'America ne ha spesso un'indirizzo di un'America che ha spesso un'America che ha spesso un'America che ha spesso un'America ma insomma sappiamo quanto l'America cosa specifico gli Stati Uniti sono importanti per capire dove va un po' il mondo intero. Buonasera, buon pomeriggio. cercheremo anche di dare spazio a qualche domanda se riusciamo alla fine di questo incontro. È un incontro che parte da una variabile e la variabile è il 5 novembre, è il giorno delle elezioni, l'election day forse più seguito del mondo e partiremo da questa variabile per poi parlare anche però di quali quali sfide siano prioritarie per gli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi, quali le ricette che i nostri candidati, due candidati stanno portando e anche quali conseguenze, in primis su di noi ma sulla geopolitica di tutto il mondo avrebbero le varie ricette. Per partire dal 5 novembre, parto con lei professore, c'è qualcosa che vibra, ma per partire dal 5 novembre ovviamente si parte dei due protagonisti, Joe Biden e Donald Trump, un po' la redizione della sfida del 2020 e dai numeri, direi di partire dai sondaggi che sono fondamentali e come sapete non interessa tanto per capire chi siederà la Casa Bianca, anzi non interessa affatto chi vincerà di più voti popolari, cioè chi sta sopra nei sondaggi a livello nazionale è un dato che dà un po' il sentimento di un paese ma non ci dice chi siederà il 1600 di Pennsylvania Avenue perché le chiavi di quell'indirizzo ce l'hanno alcuni stati chiave appunto, gli swing states, sono sette questa volta possiamo dire, i più importanti diciamo no più o meno abbondanti, abbiamo Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, Rust Belt, Tute Blu non solo però che secondo Real Criar Politics fa la media dei sondaggi, solitamente molto affidabile, in questo momento lì Biden e Trump se la combattono, insomma la differenza vede spesso Trump un po' sopra ma nella forbice di errore e poi ne abbiamo quattro al sud dove diciamo Nevada, Georgia, Arizona e North Carolina dove Trump dovrebbe vincere senza problemi. Professore vengo da lei questi quattro questi tre stati della Rust Belt qual è il game changer e quali sono i dati da controllare e da tenere sotto occhio? La prima cosa da dire quando parliamo di elezioni americane oggi è che le elezioni americane negli ultimi anni sono diventate una roulette o se preferite l'esito delle elezioni equivale al lancio di una monetina. Nel 2016 Donald Trump ha vinto per 77 mila voti su 150 milioni quindi lo 0,0 1 più o meno, nel 2020 Trump ha perso per 44 mila voti, una roulette. E allora vi posso dire con una sufficiente grado di certezza o di arroganza che anche in questo caso novembre assisteremo di nuovo alla monetina che gira, alla roulette, a meno che da qui a novembre non ci saranno degli eventi destabilizzanti, degli shock che in questo momento io non vedo. È vero che c'è un processo in New York ma secondo me ma non solo secondo me secondo quello che leggo il processo in New York non dovrebbe avere una influenza importante a meno che Trump non venga assolto. Se Trump fosse assolto a New York e basterà un giudice su dodici giuria o meglio un giurato su dodici giuria a non essere convinto della tesi della accusa se Trump non fosse assolto fosse assolto a New York questo potrebbe essere un game changer a favore di Trump perché a questo punto delegitimerebbe anche tutti gli altri processi che non si terranno prima del voto ma che comunque offrono lo spunto dei democratici per criticare Trump. Se invece fosse condannato secondo me è più difficile capire quale sarà l'effetto. A questo punto però lei ha parlato di dati e io vi faccio vedere i dati perché io sono un uomo di dati. C'è il mio giovane amico Osama. Eccole. Questa è una prima slide che vi voglio farvi vedere perché per vedere il letter college che lo strumento con cui viene eletto il presidente l'esido nelle ultime quattro elezioni. Ora non ho un laser ma voi vedete che a roves del Mississippi è cambiato pochissimo nelle ultime quattro elezioni. L'unico cambiamento c'è stato con vero c'è stato con la vittoria in Arizona di Biden. Senza laser dovete cavare la da soli ma secondo me questo è un'eccezione perché Biden non vincerà in Arizona a novembre quindi a roves del Mississippi non cambia niente cioè sulla costa tutti stati democratici e invece c'erano le montagne rocciose sud ovest tutti stati tranne il nuovo messico tutti stati repubblicani. Spostatevi sull'altra costa nel nord est anche lì non cambia niente. Lì ci sono gli stati democratici e nelle quattro elezioni non ci è stato nessun cambiamento. Al sud c'è una predominanza dei repubblicani stabile con qualche cambiamento importante. Il cambiamento più importante è stata la Florida che una volta era uno stato tendenzialmente democratico poi contendibile e che oggi invece sembra esser uno stato tendenzialmente repubblicano. La vittoria di Biden in Georgia è un fatto casuale che non si ripeterà a novembre quindi e qui vengo al punto che è stato un sollevato la battaglia negli Stati Uniti si svolgerà nel Midwest negli stati del Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. E qui andiamo all'ultima e poi mi fermo per ora andiamo a un'altra slide che faccio vedere che si stadisa un pochino il mio aggiornamento ecco questa slide. Cingolosisce con tutte queste slide? Sono troppe slides, dovrei fare una selezione. Questa slide vi fa vedere gli stati sicuramente democratici, gli stati sicuramente repubblicani quindi voi vedete che in questo momento la base per Biden è costituita da 226 voti, la base di sicura questi stati sicuri su quali gioco la mia reputazione. La base elettorale di Trump sono 235 voti vedete che la maggioranza è 270 e poi ci sono appunto gli stati in bilico, i swing states che sono Nevada, Arizona, Georgia, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania. Ora sulla base degli ultimi sondaggi tutti i sondaggi senza nessuna eccezione Nevada, Arizona e in Georgia sono andati, andati a Trump. Secondo me è molto difficile che in questi stati Biden possa rovesciare la tendenza. Restano i tre stati dove Hillary Clinton ha perso le elezioni del 2016. Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. Se Joe Biden vincerà in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania pur perdendo in Nevada, Arizona e Georgia arriverà a 270 voti, il minimo necessario per vincere. Ma deve vincere in questi tre stati. Se non vince in uno di questi tre stati deve compensare con una vittoria in Georgia o in Arizona e secondo me questo è molto difficile. Quindi la mia previsione è che di nuovo la partita come nel 2016 si giocherà in questi tre stati ma come nel 2020 e sarà un lancio del dado o se volete il giro della pallina nella roulette. Poche migliaia di voti faranno la differenza. Professore nel 2020 Biden convince quegli elettori un po' forse sull'onda lunga del salvatoggio dell'automotive fatto da Obama quando erano insieme alla Casa Bianca un po' perché insomma forse Trump qualcuno l'aveva deluso e si è sempre detto questo citando il capo della campagna elettronica di Clinton is the economy stupid. L'economia va bene l'incumbent vince, l'economia va male l'incumbent verte. Questa volta, qui Silvia verrai da te, questa volta non sembra essere così con un dato paradossale ma non troppo. I fondamentali vanno bene Biden però viene punito se non sbaglio il 59% degli americani ritiene che l'economia vada male 65% se non sbaglio ritiene che andasse meglio con Donald Trump. Perché? Intanto buongiorno a tutti perché in una parola direi per l'inflazione purtroppo in questi anni c'è stato un aumento dell'inflazione che significa un aumento dei prezzi prima tra le slide se non sbaglio ho visto un riferimento alla pancetta per gli americani il prezzo del bacon, il prezzo delle uova, il prezzo della benzina è banalmente determinante nel loro giudizio sull'economia del paese e quindi questa secondo me è una delle prime volte in cui vediamo che un presidente uscente che ha degli ottimi dati economici appunto fondamentali dove vediamo dei dati sull'occupazione che sono strabilianti negli ultimi quattro anni 15 milioni di posti di lavoro in più però viene giudicato male sull'economia questo appunto sembra quasi paradossale ma come ha detto in un'intervista al financial times Giannetti Ellen a stresa proprio ieri effettivamente i prezzi sono saliti e per alcuni americani questo aumento dei prezzi si sente e quindi incide sul giudizio dell'amministrazione Biden e ha tutto secondo me un effetto a catena perché paradossalmente anche in uno stato come New York in una città come New York in un quartiere in un borough come il Bronx dove siccome la maggior parte della popolazione è composta da immigrati sudamericani di Puerto Rico eccetera e come dire Trump era davvero visto male lì quattro anni fa ma anche otto anni fa lì hanno sempre vinto i democratici c'è stata una manifestazione di Trump proprio due giorni fa e si dice che Trump ha chiesto ai suoi organizzatori della campagna elettorale insomma ma ma come mi vedono do they like me e la risposta è stata they don't like you they love you sir quindi cioè se davvero c'erano tutte quelle persone nella parte sud del Bronx che è la parte più povera e più pericolosa di un borough che è sempre stato democratico e che è abitato per lo più da persone che sono immigrati di ormai seconda terza generazione c'è un qualcosa cioè ci dice qualcosa e leggendo quello che dicevano le persone lì alla manifestazione dicevano beh insomma noi vediamo che qui le cose vanno sempre peggio non i prezzi aumentano il costo della vita sale questo quartiere è sempre più pericoloso e c'è sempre più immigrazione e quindi la presidenza Biden si è concentrata a fare entrare più immigrati non ha più controllato il confine con il Messico e noi ci ritroviamo che anche se ci sono più posti di lavoro però se i prezzi salgono e ci sono più immigrati che ci tolgono i sussidi che magari potrebbero andare a noi per noi la situazione è di fatto peggiora e quindi questo secondo me è un dato importante da qualcosa su cui riflettere perché appunto noi abbiamo sempre raccontato diciamo un'elezione quasi facile o sicura per il presidente uscente là dove i fondamentali economici dati sull'occupazione sono buoni dati quest'anno proprio perché ci sono state queste variabili l'inflazione è un qualcosa con cui tutti noi anche in Europa abbiamo fatto i conti però c'è questa c'è questa variabile e in più c'è questo allarme tra virgolette sull'immigrazione dove molti americani dicono che in confronto a Trump che invece era stato molto più attento ai confini soprattutto dalla parte del messico Biden ha lasciato entrare chiunque lì insomma secondo me poi alla fine si si giocherà la partita che è una partita anche molto di comunicazione perché sul dato dell'immigrazione nello specifico non è vero cioè Biden non ha aperto i confini non ha stravolto le politiche lo ha mantenuto un pugno duro diciamo ma con modi diversi non ha messo in gabbia i bambini non ha si viso le famiglie i numeri sono i numeri sono un po diversi ma non sono quell'invasione che viene che viene raccontata Paolo Magri vengo da te perché così finiamo un primo giro di domande più l'economia più la politica estera perché questa campagna elettorale piena di prime volte per la prima volta in realtà forse nei tempi contemporanei sicuramente durante il Viet e la merda diverso ma la politica estera ha fatto irruzione la campagna elettorale e non come diciamo prima nel sentimento del paese ma in uno stato specifico il Michigan dove c'è una comunità arabo-americana di 200.000 persone professore mi corregghe il Michigan è stato vinto di 70.000 voti da Biden l'altra volta insomma Biden deve convincere gli arabo-americani a rivotarlo e la questione di Gaza chiaramente diventa primaria non è mi piace non mi piace ti voto non ti voto su questo magari non voterò per Trump di certo non andrò a votare alle primarie l'astenzione non è stata tanto c'è stata proprio si è votato contro Biden gli arabo-americani hanno votato un commit cioè non mi schiero perché voglio vedere risultati Paolo Magri i temi di politica estera quanto questa campagna elettorale sta in un certo senso governando la casa bianca e da un'altra parte quanto c'è l'impatto su sui due dossier principali poi parleremo della cina più tardi diciamo adesso Gaza e Ucraina è chiaro abbiamo un America in questo momento impegnata su tre fronti tre fronti complessi Kissinger se fosse fra noi ricorderebbe ogni giorno che non che non fai contemporaneamente una battaglia con i cinesi da un lato e sempre più il riferimento al fatto che la cina e lo scontro reale dell'america tocca tutti i partiti negli Stati Uniti con la Russia dall'altro parte con la guerra in Ucraina e poi la crisi che tu hai citato sul Michigan ma vale per molta parte degli Stati Uniti la crisi a Gaza che come in Europa come in altre parti del mondo divide divide e crea problemi l'america è impegnata in tutte queste tre crisi devo dire che rispetto alla narrativa che usiamo sempre dell'america debole l'america in declino io sono l'ispi da 27 anni sono meno vent'anni che faccio dibattiti sul declino americano e sulla debolezza dell'america l'america sta giocando su tutte le partite un ruolo importante che poi questo ruolo e vengo alla tua domanda che questo ruolo sia di successo e non un po schizofrenico e si può discutere perché appunto la campagna elettorale è entrata in scena non tanto sulla Cina perché sulla Cina il consenso nel stamattina abbiamo fatto il dibattito sulla Cina il consenso nel nel nel andare contro i cinesi e bipartisan ma sull'Ucraina e su su su Gaza è chiaro che i democratici hanno i repubblicani sul collo e come lo vediamo questo lo vediamo sull'Ucraina nel nell'esasperare un po l'atteggiamento dell'aiuto all'Ucraina quanto basta come il sale nelle ricette che già fa parte della cautela che ha usato la casa bianca ma chiaramente le armi la quantità e la qualità delle armi promesse e consegnate all'Ucraina sono state condizionate dal fatto che al congresso c'erano i repubblicani che che almeno dichiaravano di non doverle dare e su Gaza ancora di più perché la casa bianca è schiacciata fra da un lato fra i giovani del Michigan avete fatto riferimento poco fa e dall'altro con con una parte dell'establishment che è senza dubbi a favore di israeli quindi vediamo queste schizofrenie aiuto Gaza faccio anche la banchina ma non do i soldi all'agenzia dei rifugiati che è l'unica che è un canale di distribuzione critico pesantemente Netanyahu ma minaccio di sanzionare la corte il tribunale penale internazionale è un po chiudo un po quello che fin dall'inizio abbiamo detto la politica estrada di Biden la politica della classe media la politica classe media l'abbiamo vista in termini disastrosi sull'Afghanistan quel ritiro disastroso l'abbiamo vista ancora in modo un po meno disastroso ma con dei tentennamenti sulle altre crisi di cui abbiamo parlato ora e poi facciamo apriamo poi più profonditamente il capitolo cinese e professori torno da lei invece perché abbiamo fatto un primo una prima analisi lei qualche giorno fa ha pubblicato anche un lungo approfondimento sul sole 24 ore e dice perché Trump può vincere senza punti domanda senza punti esclamativi però neanche è appunto è un lancio di una monetina allora rigiriamo però la domanda perché continua ad avere questo grande sostegno eventuale un presidente che si è reso protagonista del 6 gennaio perché qui non è essere republicani o democratici ognuno ha la propria idea politica ognuno alle proprie ricette le proprie priorità ma un presidente che in qualche modo sostiene un attacco al cuore della democrazia americana sembrava il ground zero no da lì si poteva soltanto ricostruire invece no lui è ancora l'uomo che il partito repubblicano anzi la minoranza del partito che però si è imposta sulla maggioranza presenta la casa bianca perché tram non è un accidente della storia e il prodotto di cambiamenti profondi venuti dalla società americana negli ultimi 20 30 20 30 anni però prima di affrontare questo argomento volevo riprendere con dei dati quello che è stato detto il beccone credo che sia interessante per la nostra nostro pubblico ecco per il beccone il beccone il beccone c'è sempre avvicinare uova di solito lo troveremo che io qui ci sono un sacco di dati per adesso troviamo il beccone anche le uova perché il prezzo delle uova e il prezzo del beccone ecco l'occhio questo prezzo benzina benzina che molto importante questo è molto importante questo brian tram poi qui c'è il prezzo delle uova anche questo è molto importante insieme al beccone e poi c'è il prezzo no questo è la uova e la concetta ecco qua vedete queste sono le cose che contano e per questi sui motivi per cui binary popolare e poi c'è e questo importantissimo il prezzo della moneta perché gli americani sono un popolo di debitori e si indebitano in debito per comprare le case si indebita con le carte di credito quindi questo credo che è ancora più del prezzo della pancetta ha influito sulla influisce sulla popolarità di joh biden questo può cambiare in te entro novembre secondo lei può avere un impatto sulla sull'americano medio in pittura ma perché i tassi di interesse scegnano a livelli diciamo pre biden ci curano mesi e mesi non credo che sia un impatto così determinante certo può essere un aiutino per biden ma adesso torno invece al questione invece più importante e cioè che trump non è un accidente della storia ora qui non abbiamo il tempo per spiecare che sono i fattori di lungo periodo che perché ogni elezione e dettagli esito elettorale è determinato da e qui il presidente romano prodi lo sa benissimo è determinato da fattori di lungo periodo e da fattori contingenti non è caso di tramp fattore contingente più importante che gli ha consentito di vincere nel 2016 è stata il re clinton e il problema delle melco non fattori contingenti ma perché trump ha preso 62 milioni di voti nel 2016 e ne ha presi addirittura 74 milioni nel 2020 ha perso con 12 milioni in più ma da dove vengono tutti questi voti e qui non è il fattore contingente non è il riche conta qui ci sono i fattori importanti che qui posso sintetizzare con due parole la sfiducia di una larga fetta della popolazione americana nei confronti delle classi dirigenti e questo tema della sfiducia vale anche in europa e la rabbia perché la sfiducia genera rabbia e la rabbia genera la domanda di nuovo la domanda di qualcosa di non convenzionale la domanda di qualcuno che è anti-establish in vista della sfiducia nei classi dirigenti allora tu cerchi una classe dirigente alternativa che noi chiamiamo populista e trump è un populista però è la risposta alla rabbia da dove viene questa rabbia viene dai cambiamenti che sono avvenuti per due fattori uno è la globalizzazione di cui si parla in question è parlato tantissimo a festa d'economia ma c'è un altro che noi trascorriamo l'altro fattore è questo dove il telefono sto cercando il fattore che questo cioè la rivoluzione tecnologica l'umanità oggi è all'interno di una rivoluzione incredibile ancora diciamo più disruptive della rivoluzione industriale del cento e passati fa che ha avuto un impatto fortissimo sulla sul mercato del lavoro sulle aspettative di crescita del reddito sulla distribuzione del reddito nel caso americano sulla mitologia dell'american dream è tutto questo che ha generato rabbia ed è questo che spiega perché tram non è un accidente della storia per cui anche dopo il 6 gennaio questi fattori sono sempre lì e la gente disposta a perdonare tram per le sue maracchelle sessuali per le sue maracchelle insurrezionali perché c'è una gran voglia di qualcuno che rompa gli schemi qualcuno di completamente diverso dall'establishment sia quello repubblicano che quello democratico però tram non è più nuovo eppure riusci a passare per nuovo riusci a passare per nuovo riusci a passare per noi come da noi per lo sconi una volta per lo sconi fa parte del stesso fenomeno grosso modo però così come grillo sono delle fenomeni che nascono in questo mondo così disrupted che dite con sconvolto da una rivoluzione che è una rivoluzione epocale non ci vediamo conto di quanto questo ha impattato sulla vita non noi che siamo delle litre la vita di milioni di persone adesso arriva l'intelligenza artificiale e le classi dirigenti non hanno risposto e continuano a non rispondere le classi dirigenti tradizionali alle conseguenze di questo in questa rivoluzione e quindi tram avrà ancora 70 milioni di voti per cui è vero che alla fine decideranno poche migliaia di voti ma perché le elezioni americane siano diventate il lancio della monetina la ragione è che dietro ci sono quei fattori lì che consentono a tram di avere 70 milioni di voti e quindi non sono il lancio della monetina purtroppo che lui prende 70 milioni di voti e quell'altro ne prende 69 o 71 e allora diventa il lancio del monetina ma bisogna spiegare perché 70 milioni americani lo hanno votato meno 64 nel 2016 74 nel 2020 e un'altra settantina milioni lo voteremo nel 2024 c'è poi anche l'aspetto di cui parla la prima silvia srilivorelli cioè la capacità di tram di comunicare di entrare in contatto con persone che in realtà sono completamente differenti da lui da classi sociali che poi vengono anche penalizzate dalle sue politiche ma lui riesce a vendersi come il loro campione io ero nel 2016 a new york vivevo lì seguivo la sua campagna elettorale il portiere del mio palazzo un uomo simpaticissimo il giorno del voto con il lacrime un po' all'occhio un po' triste mi dice mannaggia vorrei tanto votare obama per la terza volta e non si può quindi vai chi voti proprio senza fare un press e fa beh ovviamente trump e questo secondo me io lì ho capito che c'era una capacità comunicativa totale un altro che era così e ce lo ricordiamo noi molto bene visto eravamo a londra boris johnson e ieri col professor prodigy diceva che la brexit in qualche modo ha vaccinato gli stati europei dal voler fare altrettanto il regno unito però i conservatori stanno andando a pagare quelle scelte se vuote perché invece gli americani c'è questa polarizzazione completa e si torna sullo stesso allora ora ti rispondo subito alla domanda volevo fare una riflessione su quello che stavamo dicendo prima su l'insurrezione del 6 gennaio perché a quello che diceva il professore aggiungerei anche che dopo il 6 gennaio trump aveva perso anche il supporto diciamo dei grandi donatori di wall street di quelli che invece dell'establishment americano fanno parte e è una notizia di oggi che ad esempio il l'amministratore delegato di blackstone uno dei più grandi fondi al mondo che quindi significa potere finanziare significa finanziatori anche della campagna elettorale ha dichiarato che lui rivoterà trump nonostante si fosse allontanato e aveva criticato a spramente trump promettendo che non l'avrebbe mai più votato e dicendo che doveva fondamentalmente sparire dalla scena politica perché era inaccettabile sostenere un'insurrezione del genere invece adesso torna a dire io lo voto perché il nostro paese sta prendendo una deriva antisemita perché per quanto riguarda l'economia ci sono comunque dei problemi perché l'inflazione alta le persone non riescono più a far fronte all'aumento dei prezzi e perché per quanto riguarda la politica estera quello che sta facendo biden non va bene quindi il punto è che in qualche modo trump che torna ancora una volta si fa establishment perché comunque oltre a questi 70 milioni di voti che saranno anche di più ai grandi donatori anche i grandi donatori e diciamo non c'è stato quell'impatto che invece ad esempio c'è stato all'interno dell'establishment conservatore in gran bretania dove da boris johnson e da farage e tutta quella francia diciamo più a destra che ha diciamo guidato l'uscita dall'unione europea c'è stato un po un allontanamento dell'establishment conservatore in america si sta andando totalmente in un'altra direzione e per quanto riguarda la domanda che facevi secondo me il dato anche sugli afroamericani è un dato importante cioè se sono corrette le previsioni trump sarà il presidente più votato o comunque il candidato repubblicano più votato nella storia da la popolazione afroamericana ed era come dire visto fino a qualche anno fa come il fumo negli occhi se questo sta cambiando vuol dire che evidentemente le risposte che i democratici e l'amministrazione biden hanno dato a quella fascia della popolazione che la fascia diciamo che forse è stata impattata nel peggiore dei modi dalla globalizzazione dalle disuguaglianze e che ha più rabbia pensa che quella possa essere una soluzione e tra l'altro secondo me tornando anche ai giovani perché è un'altra parte importante in questa elezione tornando alla questione della guerra gaza paradossalmente le proteste che stiamo vedendo nelle università americane rischiano davvero di danneggiare biden perché da un lato c'è la stampa di destra la televisione fox ad esempio che cavalca costantemente queste proteste negli atenei americani per dire biden non è neanche in grado di vigilare le nostre università non è neanche in grado di garantire l'ordine all'interno delle università figuriamoci nel paese e dall'altro lato sta facendo arrabbiare i giovani che tendenzialmente voterebbero un presidente democratico perché biden rispondere alle critiche dei repubblicani sul fatto che non riesce a tenere legge ordine allora come dire da dei segnali di essere a favore della linea dura della polizia e della soppressione di queste proteste all'interno delle università e quindi sta perdendo anche quella fascia di giovani democratici o di giovani di origine araba o musulmana che tendenzialmente avrebbero votato lui e in più tutto questo sta anche mettendo in secondo piano i guai giudiziari di donald trump quindi cioè c'è un miscuglio di cose che ovviamente poi quando le elezioni sono così immediate che quando ci sono i social network quando è tutto costantemente diciamo messo là fuori tra immagini di università in fiamme piuttosto che trump che viene applaudito nel bronx eccetera eccetera viene tutto amplificato e come dire il rischio anche di una confusione dei piani o comunque di mettere in cattiva luce biden per delle cose che magari come dire se ci fossero meno crisi tutte insieme o se ci fossero meno momenti così caldi che in questo momento gli americani leggono sui giornali vedono in televisione e seguono sui social magari almeno per la parte della popolazione che tendenzialmente è democratica quindi gli immigrati piuttosto che i giovani potrebbe avere un outcome diverso però in questo caso rischia di favorire trump l'unica cosa che forse anche se secondo me l'impatto sarà marginale potrebbe far male a trump è robert Kennedy perché si pensava potesse togliere voti a biden ma in realtà potrebbe toglierli più probabilmente a trump perché comunque diciamo stando dietro ai libertari a tutta quella frangia di americani nobili a vedere in quali stati toglierai una cosa certamente paolo magri sta già avvenendo dopo le università dopo la crisi che sta cambiando ed è cambiata in maniera importante la politica dell'amministrazione biden nei confronti di israele del medio oriente tu come valuti questo cambiamento l'aver sospeso metto messo in pausa la fornitura di bombe anche se poi sono stati stanziati milioni per le armi le tensioni con netanyahu che sono vecchi anche quelle di anni ma insomma ora sono davanti a tutti la shuttle diplomacy di blinken che non riesce ad essere game changer ma che comunque è sempre lì tu noti e cioè questo quello che noi possiamo vedere come una a meno un raffreddamento di washington nei confronti di israele da analista politico quale sei lo vedi è reale o è forma faccio rispondo velocemente a questo poi faccio due battute se mi concedi temi precedenti ma israel gaza è per tutti la tempesta perfetta lo è per noi l'europa borrell che dice dopo il pronunciamento dei vari tribunali ci dobbiamo decidere come europei se seguire il diritto internazionale o seguire a seguire altra difendere israele quindi per l'america dove la comunità sappiamo tutti tu ci hai vissuto alcuni lo studiano cioè il peso il ruolo l'importanza della tradizione dei legami con israele sono incredibili ogni partito è chiaro che questo qualunque cosa chiunque sia presidente e soprattutto se un presidente democratico che ha l'attenzione ai dirittici più umani più più forte dei repubblicani è incastrato e quindi il tentennamento non ho già già parlato prima c'è il tentennamento fra distanziarsi però non abbandonare l'amico perché sia in fuori gioco fra lo stigmatizzare aiutare i palestinesi ma senza troppo farlo troppo perché sennò si diventa troppo spostati io facevo un po anche per stramatizzare i temi due considerazioni sui temi una seria e una non seria sui temi sollevati poco fa e sulle slide che abbiamo visto il primo sull'ipotesi del del perché lo ricordava al professore Dalimonte perché potrebbe tornare Trump la considerazione qui è amara cioè noi il mondo e anche parte degli americani 4 anni fa hanno celebrato dopo Trump il ritorno questo era il termine che si usava dell'usato sicuro e oggi sono pronti a rifesteggiare il sem il nuovo e sempre nuovo con le mara che le ma tra queste mara che le mettiamo la disinvoltura sessuale e i vari temporali stormy danis eccetera di cui non entriamo ma una di queste mara che le proprio mara che la è un assalto alla democrazia e poi e poi esso sono non era il suo intento per usare lo ben chiaro però è la lettura degli americani è una mara che la se un giudice del tribunale di mara che le che verranno giudicate dopo le elezioni se un giudice del tribunale di new york sui soldi a stormy danis dice che va bene non è importante va tutto in fanteria questo è una considerazione molto amara per chi ama gli stati uniti se posso dire la battuta mi viene da dire vedendo le slide che ha mostrato il professore le elezioni si fa si fanno in tre stati sei stati tre o sei in questa epoca in cui c'è il gusto delle riforme costituzionali io non mi stupirei che qualcuno una volta eletto presidente dei stati dice se della prossima volta si vota solo in questi stati si risparmia cioè perché devi votare in altri 45 di non dare idee no no ma invece do un'idea e guardo anch'io il presidente prodi che è stato il primo ministro ma anche un economista di formazione ma perché sto biden sta buttando tutti sti miliardi sui di sussidi sui micro microprocessori sulle terre rare sulle pannelli solari ma se mettessi un decimo sulla pancetta e sulle uova sussidi alla pancetta le uova già vince le elezioni cioè voglio dire ma dico questo con una risata per dire come come è cambiato come è cambiata questa merica ricordavamo prima io ricordo gli appunti quando si faceva le interviste anno fa che dicevi se la disoccupazione è sotto il tot per cento e se la crescita è superiore al tot per cento il candidato uscente alla certezza di essere rieletto noi siamo ad atti lo ricordavo inizio dati economici incredibili e siamo qua a parlare del di di gaza che è insolito per l'america parlare di politica estra si sta parlando di immigrazione che è meno insolito e si è parlato come sempre di diritti l'aborto riproduzione e roba del genere i temi diversi da quelli dell'economia del paese che ha inventato is the economy stupid quindi questo è il senso della trasformazione le vere domande che vorremo porci me immagino sarà il tuo secondo giro e cosa cambia per la nostra europa perché fino adesso stiamo parlando di come scelgono gli americani quante complicata l'america che problemi sono per l'america ma alla fine dei conti noi siamo cittadini dell'europa e ci interesserà a capire cosa cambia per noi e anche capire e rimango con te quali saranno secondo te a seconda dei due presidenti facciamo il doppio caso le prossime sfide ricordo quando era appena entrato biden alla casa bianca la sua amministrazione ci diceva abbiamo le tre c coed diciamo che se dievole l'abbiamo messo una stima da parte cina e climate change queste erano le tre grandi priorità dell'amministrazione e secondo te con biden e con trump tolto il covid evidentemente è notata la grande assenza del dibattito sul climate change alla campagna elettorale non conviene a nessuno parlarne quindi entrambi tacciano perché insomma meglio così che aprire il vaso di pandora rimane diciamo la cina che sicuramente ne parlavate da questo palco questa mattina ma insomma non tutti immagino abbiamo fatto la doppietta quindi ripartiamo un attimo da quel rapporto e quella la priorità secondo te americana in politica estera nei prossimi vent'anni sappiamo che c'è una guerra che a fredda che è una competizione in corso sappiamo che di facciata in questa competizione in corso fra stati uniti e cina c'è una tregua apparente ma quella di san francisco siglata di due leader quando hanno detto bontà loro che in questo mondo c'è posto per tutti però in realtà sappiamo ne abbiamo anche cenato stamattina che sotto traccia sotto traccia sotto questa tregua c'è un confronto serratissimo stanno continuando dazi contro dazi risposte e questo la domanda tua è cosa cambia paradossalmente questo è uno lo dicevo già prima e quindi vado velocissimo è uno degli ambiti dove può cambiare di meno perché biden ha cambiato pochissimo di ciò che è ereditato da trump nel rapporto con la cina non ha tolto quasi niente dei dazi che cinque anni fa per i quali ridavamo lo scandalo cinque anni fa dicevamo questo l'america cambia il regolo del commercio internazionale che senso ha mettere di dazi per ridurre il disavanzo commerciale che impatto avrà sulle zene c'è tutte queste cose che noi ci siamo detti poi è arrivato biden ha tenuto tutto quello che c'era e ha solo aggiunto perché anche negli ultimi giorni negli ultimi giorni sulle sulle sulle auto quindi certo tu potrei dire ma trump ha promesso di moltiplicare per quattro per tre per due questi dazi eccetera però questa è la campagna elettorale trump ci ha abituato anche l'altra volta come tutti i leader che una cosa è dire delle cose in campagna elettorale la poesia è una cosa per la prosa del governare quindi non è vero che trump probabilmente fra tutti i dazi che ha detto inclusi agli europei e è molto probabile che biden ne faccia di più di quelli che non ha detto perché questa è la convergenza quindi sulla cina paradossalmente può cambiare poco cosa ha fatto biden sulla cina è stato molto più come lo dicevamo stamattina molto più convincente come sapevamo con noi europei aiutato anche dalla guerra in ucraina l'invasione russa dell'ucraina e dal fatto che la cina aiutato la russia perché quando ci diceva trump doveva andare a fare la guerra perché c'è la cina ci sfida il nostro primato europei dicevamo beh il primato è tuo non ci sfida niente noi ci facciamo fare con la cina poi dopo è arrivato biden ha cominciato a dire no contro la cina perché noi siamo democrazie loro non sono democrazie e anche lì noi dicevamo ma gli americani la distinzione fra democrazie non democrazie non è che la facciamo sempre nel mondo gli amici sono amici eccetera poi arrivata la guerra e ha iniziato a costruire le alleanze in asia quelle che trump disfava che obama voleva fare in chiave anti cinese che trump aveva disfato che biden ha ripreso alleanze sia economiche che militari e un po la volta noi europei che eravamo lì dice mi ricordo non chiedeteci di scegliere borrelli l'europe non può scegliere non chiedeteci dicevamo la stessa cosa che dicono i paesi del sud del mondo sulla guerra ucraina russa non chiedeteci di scegliere noi siamo in mezzo ma non è un po' e noi dicevamo la stessa cosa un po la volta biden l'usato sicuro aiutato dalla guerra ucraina russia ci ha portato anche noi europei a una posizione oltre al peggioramento del clima cinese e fonchelli per chi non c'era stamattina ce l'ha ricordato in modo molto chiaro quindi la sintesi è sulla cina proprio sul rapporto con la cina se dovessi guardare i vari scenari e quello di cui mi aspetto meno cambiamenti drastici nel riposo di tram e invece sul rapporto con l'unione europea e ti chiedo di essere più rapido perché questo faccio un ultimo giro ma domande sulla cina non ti fonchelli, domande sulla cina, davanti a prodi, sono in croce, non è colpa mia eh, no, sull'europe ci sono due due scuole di pensiero quelli che dicono che con trump sarà un dramma sarà una catastrofe cambia tutto in peggio perché trump farà subito l'accordo con putin scaricchiera l'europa a gestire l'ucraina e che si ingerà a mettere i soldi sulla nato e quelli che dicono, quelli un po' più possibilisti, tu mi sti dicendo cambierà poco anzi ci può aiutare a diventare più autonomi perché con trump alla fine c'eravamo accorti che dovevamo distaccarci un po' dall'america e gli cambierà poco perché per esempio questa scuola di pensiero dice ma guardiamo i bilanci della nato anche senza trump tutti i paesi stanno facendo la gara per aumentare il bilancio alla germania prima gli altri paesi del nord europea quindi quel trend è in corso io faccio tre battute velocissime di una cosa che non sappiamo e alcune cose che sappiamo per certo non sappiamo quello che trump farà farà perché trump ci ha abituato all'imprevedibilità e il commento che faccio è che l'imprevedibilità di trump nel mondo di cinque anni fa sei anni fa sette anni fa era pericolosa ma era un mondo un po' più tranquillo l'imprevedibilità di trump anche verbale nel mondo coi nervi scoperti adesso mi preoccupo un po' di più primo elemento secondo elemento quello che lo che sappiamo per certo è che se trump facesse sulla russia qualcosa di molto negoziale questo in europa sarebbe dilompente perché non è noi ci siamo sempre divisi in europa sull'irac sulla libia a siria a favore contrari neutrali la russia e questa vicenda è altra cosa in europa tocca delle corde profondissime quindi ci dividerebbe nella nato e non nella nato in modo molto forte e farebbe venire fuori una delle posizioni di alcuni paesi europei che sono stati sotto un tappo adesso ci sono alcuni paesi europei non faccio nomi dove alcune forze politiche sono state un po' obbligate a tenere una posizione antirussa dove i seguire l'onda è un trump alla casa bianca e cominciassi a dire qualcosa di lievemente diverso aprirebbe il tappo l'ultima cosa in cui cambierebbe qualcosa è sul cambiamento climatico le città tutto prima sulle 3 c è chiaro che lì ci sono dei fondi istanziati da biden che andranno per la rostrada però la narrativa cambierebbe grazie paulo silvia torno a te per farti la stessa domanda ma legata ai temi più economici hanno ricette alcune molto simili priorità non sempre convergenti qual è la diciamo cosa ti aspettere se entrambi e soprattutto a livello di commercio e di rapporto con penso all'ira all'europa cosa conviene per virgolette ma allora cosa conviene è difficile da dire perché poi in fin dei conti l'europa deve sempre fare i conti con chiunque ci sia alla casa bianca secondo me sarà importante anche vedere ora di novembre che commissione avremo perché anche questo forse potrà fare una differenza io ho come l'impressione che anche il cambio di atteggiamento verso partiti nazionalisti o governi nazionalisti tipo il governo italiano al livello europeo in qualche misura possa essere legato anche all'eventualità che magari quei partiti o una giorgia meloni potrebbe tornarci utile per costruire un ponte verso l'america di trump questo secondo me è importante da riconoscere e mentre qualche anno fa appunto era tutto visto come il fumo negli occhi quindi l'estrema destra in francia piuttosto che un governo a guida fratelli d'italia in italia erano cose anche altamente improbabili e trump sembrava come dire la scheggia impazzita adesso anche l'europa sia spostata molto a destra e quindi forse anche per trump che non è detto tra l'altro che in gran bretania trovi un amico conservatore perché boris johnson non c'è più e se i sondaggi hanno ragione a luglio probabilmente ci sarà un governo laborista che è molto lontano e sarà molto lontano da trump quindi anche lì l'asse forse sarà meno forte anche trump probabilmente dovrà cercare una una sponda in europa e non è questo probabilmente il momento in cui creare forti tensioni anche a livello commerciale tra l'europa e gli stati uniti secondo me il punto molto delicato è sulla difesa cioè l'europa vuole creare una difesa più forte le aziende europee della difesa vogliono creare delle piattaforme europee precisamente per essere più pesanti più competitive da un lato verso la cina dall'altro lato verso gli stati uniti questo a trump non converrebbe e la tecnologia le aziende di difesa europee la importano dagli stati uniti quindi 80 per cento non diceva il rapporto letta quindi bisogna capire la convenienza degli stati uniti a permettere all'europa di importare tecnologia e di costruire una piattaforma europea della difesa che come dire potrebbe fare concorrenza agli stati uniti ma poi soprattutto visto quello che ha sempre detto trump sulla nato potrebbe anche creare diciamo un conflitto sotto sotto quel punto di vista quindi può darsi che ci sarà un rafforzamento della nato e sfumerà definitivamente l'ipotesi di una difesa europea che già comunque un progetto complicato e ambizioso però ecco questo sicuramente un qualcosa su cui fare i conti sicuramente come diceva paolo magri se ci sarà un accelerata nella nella svolta del conflitto russo ucraino questo all'europa in questo momento farebbe comodo bisogna capire però come perché in un certo senso noi pensiamo che trump sia quello che ha sempre in qualche misura strizzato l'occhio a putin recentemente quando al congresso negli stati uniti si discuteva sui finanziamenti all'ucraina trump ha detto l'ucraina per gli stati uniti è importante quindi cosa significa qualche mese fa anche detto se ci fossi io la casa bianca l'avrei chiusa in 24 ore la partita poi non ci ha spiegato come però magari magari ha una ricetta magica che come dire in questo momento farebbe comodo a tutti però sono vari una ricetta che deve cercare anche biden se non eventuali secondo me è una ricetta che deve cercare anche l'europe perché noi parliamo di lezioni americane ovviamente covadis america nel rapporto con noi per noi è fondamentale il 5 novembre ma ancora più fondamentale l'8 9 giugno in italia dal 6 al 9 in tutto il continente per capire anche che commissione avremo che parlamento avremo avremo un commissario alla difesa un commissario all'industria della difesa o niente di tutto ciò è rimanere tutto come adesso chi vincerà vuol dire anche capire dove porterà questa europa no anche l'ima cron che parla molto molto di difesa e ricordiamoci sempre che due volte ci abbiamo provato e due volte ce l'hanno bocciata ai francesi perché il francese non vedevo e costituzione europea il referendum la francia disse no grazie esatto e alle elezioni è probabile che la leppia poi abbia anche il insomma diventi il primo partito in francia quindi sono moltissime variabili da tenere in considerazione nel rapporto america europa professori torno da lei per prego poi le faccio un ultima domanda so farmi una domanda si può anche dare una risposta la domanda che mi voglio fare ma la fine di tutto questo discorso di date che vi ho fatto vedere ma biden è un perdente sicuro cioè ha qualche speranza posso dire professore io dico che vince come come il relatore fa le domande moderatore risponde il mondo al contrario come come come potrebbe vincere biden oggi tutti i dati sono sfavorevole biden non c'è nessun dubbio però ho detto che le elezioni sono una rulette quindi la metafora della rulette vuol dire che una possibilità che la pallina si fermi sullo zero esiste si fermi sul in questo caso sarebbe sul blu si deve fermare sul blu che colore del partito democratico esiste a favore di biden giocano tre fattori che gli consentono di avere davanti a sé quello che in inglese si riempie narrow path to victory un sentiero stretto per la vittoria i tre fattori sono trump perché noi abbiamo parlato dell'impopolarità di biden ma trump era anche lui straordinariamente impopolare non vale il discorso del box perché quello è una c vale come segnale il dato la tendenza il dato chiaro e che sia biden che trump sono straordinariamente impopolare se biden dovesse affrontare un altro candidato repubblicano sarebbe un sicuro perdente il punto è che in queste elezioni si affrontano due candidati deboli non c'è un candidato forte contro un candidato deboli due candidati deboli per questo che torniamo alla metafora della ruletta a favore di biden giocano quindi tre fattori trump e la sua impopolarità i soldi perché nonostante blackstone il nostro joe ha un sacco di soldi da spendere e in america i soldi contano perché qui la speranza di biden è riuscire a cambiare la narrativa in quegli stati chiave la comunicazione e per comunicare ci vogliono i soldi oggi praticamente è stato calcolato per la campagna presidenziale stasera ci vuole un miliardo di dollari pensate un po un miliardo di dollari e dal punto di vista i soldi fino a oggi biden ha un vantaggio su trump e il terzo fattore di cui gioca a favore di biden di cui non abbiamo parlato è l'aborto era la domanda a favore di biden a favore di biden detto trump scusa non ho favore di biden sono tre fattori di biden ripeto trump i soldi e l'aborto perché l'aborto può effettivamente fare la differenza perché di nuovo torniamo alla metafora rulletta un fattore che invece gioca contro trump di cui non abbiamo parlato perché non parlato di economia inflazione non parlato di migrazione non abbiamo parlato dell'età di trump il fattore di biden scusate entrambi volendo anche però è visto su biden la questione il fattore il fattore biden l'età di biden ora non vi faccio vedere i dati per non portarvi altro tempo ma è purtroppo per biden una fetta consistente dell'elettorato democratico lo considera cognitivamente debole questo è capite cioè in pratica non c'è lo stesso del elettorato democratico tutto questo chiudo la mia chiusura è questa il contro biden a parte i fattori del come hanno parlato in migrazione e tutto il resto gioca una una sfiducia un clima di sfiducia di rassegnazione all'interno della sua constituency della sua base elettorale ci sono i giovani fiduciati per un graz per esempio è stato citato cioè c'è quasi un clima negativo nei confronti di biden proprio legato a questa una smobilitazione biden ha vinto nel 2020 perché l'affluenza le ordini degli stati uniti ha toccato il massimo storico nel 2020 anche quest'anno l'esito dipenderà dall'affluenza se biden riuscirà a rimobilitare questo elettorato deluso i giovani delusi gli afro americani delusi perché tanti afro americani sono delusi ma non sono disposti a votare trump ma se non vanno a votare biden e risultato sarà quello quindi l'affluenza sarà determinante qui torniamo la capacità da qui a novembre di giovane di mobilitare il suo elettorato e i soldi ce li ha differenze però bisogna dire se c'è anche le energie oltre i soldi per lanciare un messaggio a questo elettorato democratico deluso lei mi ha rubato le ultime due domande se le fatti da solo che risposto da solo paolo ma di una battuta una battuta veloci sono molto d'accordo su anche su questo ultimo commento del professore sulla costruzione e la verità un po della senilità diciamo di biden su cui però la comunicazione repubblicana ha investito tantissimo slip e joe a cominciare da anni fa e via andando e da questo punto di vista è una battuta sola e aggiungerei sui punti determinanti per capire nei prossimi mesi cosa succede l'enea citati molti professore ma aggiungerei anche come vanno i dibatti televisivi perché in questa attenzione alla alla senilità di biden un inciampo biden è famoso per rega ma anche dei momenti ecco un inciampo in un dibattito televisivo ci ricordiamo tutti il sudore di nixon quanto giocò allora un inciampo di biden secondo me peserebbe di più addirittura del giudice della corte new york che potrebbe scagionare perché darebbe la conferma di ciò su cui il repubblicano ha costruito anche su fatti oggettivi una figura di biden la famosa battuta di rega la famosa perché lo stesso rega è stato accusato per essendo molto più giovane di biden durante le sentilità sembrava essere un fattore conto rega e lui smontò il tutto con una famosa battuta ecco se biden riuscise a trovare una battuta felice bene grazie al professor danimonti grazie a silvia sciorilla i borelli grazie a paolo maglio abbiamo finito il tempo mi spiace niente domande ma grazie per essere stati con noi
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