Produttività
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Produttività
Sentiamo spesso dire che la crescita dell’economia italiana è frenata da una dinamica della produttività modesta nel confronto internazionale. Ma cosa è la produttività? Quali sono le sue principali determinanti? Quanto hanno a che fare con le scelte tecnologiche e di lavoro delle imprese, quanto con il contesto istituzionale e normativo? Rispondere a queste domande e individuare le priorità di politica economica è cruciale per il benessere dei cittadini e la competitività delle imprese.
scarpa che stanno a vedere al momento dove buongiorno a tutti benvenuti a questa seconda giornata della tredicesima edizione del festival dell'economia di trento mi presento sono chiara tommasi ricercatrice di economia industriale presso il dipartimento di economia e management dell'università di trento oggi ho il piacere di introdurre il l'intervento di matteo gam l economista della banca d'italia e titolare della divisione struttura economica e mercato del lavoro della banca matteo bugamelli un esperto di commercio internazionale economia industriale ha pubblicato diversi lavori sul legame tra commercio internazionale innovazione capitale umano e performance delle imprese in termini di produttività profittabilità crescita con particolare riferimento alle imprese italiane recentemente ha curato un report della banca d'italia sulla struttura produttiva italiana dal titolo la cresce per la produttività in italia storia di un cambiamento al rallentatore il lavoro di cui consiglio vivamente la lettura perché molto interessante in cui risultati verranno anche in parte presentati nell'intervento di oggi di matteo bugamelli il lavoro dicevo evidenze quelli che sono i punti di forza e gli elementi di debolezza del sistema produttivo italiano e identifica nella nel calo della produttività in cui il fattore di freno della crescita economica in italia che cos'è la produttività lascio questa domanda la risposta a questa domanda mata bugamelli nel suo intervento brevemente la produttività è la capacità del sistema produttivo di trasformare le risorse in valore aggiunto dicevamo appunto la produttività il problema della mancata crescita in italia è un problema in prima istanza di calo della produttività sappiamo è ben noto che elite in italia l'economia è stagnante da almeno vent'anni dalla metà degli anni novanta l'italia e spesso è considerata come la bella addormentata d'europa è un paese ricco di talento di storia ma che è in sofferenza appunto a causa di questa stagnazione economica non sempre è stato così negli anni 70 80 il nostro paese riportava dei tassi di crescita elevati i più elevati rispetto ad altri paesi europeo paesi in via di sviluppo per poi diventare invece appunto fanalino di coda negli ultimi vent'anni cosa è successo quali sono le ragioni di questa inversione di rotta dicevamo è un problema di produttività un problema di calo della produttività richiamando una citazione del premio nobel dell'economia paul krugman negli anni 80 paul krugman in riferimento agli stati uniti diceva che la produttività non è tutto ma nel lungo periodo è quasi tutto quindi la capacità di un paese di generare benessere per i propri cittadini per i propri consumatori è in larga parte legata alla capacità di aumentare il reddito pro capite quindi nel lungo periodo il benessere economico di un paese dipende dalla sua capacità di aumentare la produttività ma da che cosa dipende dalla produttività la produttività dipende da diversi fattori alcuni dei quali verranno considerati esaminati da mata bugamelli nel suo intervento ne cito alcuni il capitale umano investimento in innovazione ricerca e sviluppo commercio internazionale infrastrutture tessuto produttivo e molti altri anche competenze manageriali delle imprese che devono affrontare il mondo in continuo cambiamento il mondo globalizzato la new economy ecco il problema dell'italia è che in parte questi investimenti si sono fatti ma siamo appunto sono stati fatti solo in parte e c'è un arretratezza rispetto a altri paesi europei e quindi abbiamo e l'arretratezza di questi fattori giustifica in parte appunto il calo della produttività se da un lato osserviamo una carenza di produttività delle singole imprese dall'altro quello che si evidenzia anche una ridotta capacità del sistema economico nel suo complesso di allocare le risorse in maniera efficiente verso le imprese quindi allocare le risorse cosa sono capitale lavoro verso le imprese più produttive favorendone la crescita questo secondo concetto il concetto di efficienza allocativa che viene in gergo tecnico di cui parlerà anche matteo bugamelli rappresenta una parte ha un peso su quella che è la produttività aggregata la produttività di un paese di un settore dipende non solo dalla produttività delle singole imprese ma anche dalla dicevamo dalla capacità del sistema di allocare le risorse in maniera efficiente verso le verso le imprese più produttive e ostacoli frizioni sul mercato del lavoro dei capitali o del mercato finanziario quindi frizioni all'interno di questi mercati creano indeboliscono questo processo di efficienza allocativa sfavorendo in particolar modo quelle che sono le imprese migliori e imprese più produttive quindi influì influendo negativamente su quella che è l'evoluzione della produttività quindi individuare quelli che sono i fattori che da un lato abbiamo detto capitale umano innovazione tecnologia pratiche manageriali incidono su quella che è la produttività delle singole imprese dall'altro quelle che sono le frizioni che esistono all'interno del sistema economico che determina invece hanno un impatto negativo su quella che è l'efficienza allocativa essenziale per per innalzare quello che è la crescita potenziale del nostro paese e individuare questi fattori anche la priorità di quelle che sono le scelte di politica economica e politica industriale quindi per definire quelle che sono le priorità nelle linee d'intervento le ultime considerazioni in italia qualcosa è stato fatto abbiamo visto che c'è una ripresa una leggera ripresa economica soprattutto da a partire diciamo dalla dal 2013 2014 e questa ripresa anche in parte legata delle riforme che sono state introdotte delle riforme strutturali si pensi alla riforma del mercato del lavoro della buona scuola la riforma madia della pubblica amministrazione se pur con diversi e paletti quindi tutta una serie di riforme che hanno in parte contribuito appunto alla crescita economica e in parte contribuito alla all'evoluzione della produttività tuttavia fare impresa in italia rimane ancora molto difficile e complesso ci sono ancora delle diverse aspetti irrisolti l'inefficienza della pubblica amministrazione la lentezza dei procedimenti giudiziari dei procedimenti di insolvenza delle imprese ma anche la difficoltà delle imprese di accedere al credito soprattutto delle start up innovative ecco tutti questi fattori sono dicevamo è utile considerare quelli che sono i fattori che incidono sulla produttività e le eventuali frizioni che incidono sulla sulla produttività di un sistema economico per aumentare appunto il benessere del nostro paese di un paese in generale di questi fattori queste frizioni ne parlerà ampiamente nella suo intervento mata v camelia cui lascia la parola bene allora bene grazie grazie a tutti grazie chiara per l'introduzione anche per avere ricordato il lavoro che abbiamo fatto che le consiglierei la lettura ma per addormentarsi la sera ma propone di 100 pagine non facilmente digeribile allora per me la prima volta qui la festa di economia quindi sono molto contento sono onorato vi ringrazio di essere qui in tanti e io ho appunto la parola chiave è produttività quello che farò nella presentazione di oggi come anticipato chiara vedrete che alla fine io parlerò molto d'italia è un po il mio lavoro siamo in italia e forse l'interesse di tanti di voi ovviamente lo farò tenendo però un respiro un po più alto cioè nel senso che di vari argomenti kyoto che raleigh toccherò prima parlando dell'argomento in generale quindi sono argomenti che si applicano a qualunque economia uno voglia guardare quindi sono concetti da economista utilizzati a tutti gli economisti e poi farò per ciascuno la fondo sull'italia ovviamente avrò dovuto selezionare un po gli argomenti perché c'è anche un limite di tempo e avrò selezionato quelli che ritengono più interessanti dato che vogliamo approfondire il tema italiano e dato che siamo un festival che si occupa di lavoro e tecnologia quindi avrò fatto una scelta su questioni di tecnologia e di lavoro ho fatto le alla presentazione in inglese immaginando magari che c'è qualche straniero però parlo ovviamente in italia ne spiego tutto in italiano allora dovrei avrei dovuto iniziare dando vi primo una definizione di produttività invece prima voglio farvi notare farvi intuire come il tema per gli economisti sia fondamentale e probabilmente se non siete economisti del tema proprietà ne avete sentito parlare avete letto sui giornali e così via però per gli economisti è una sorta di chiodo fisso e lo è non solo perché nell'economia nella teoria economica ha un valore molto importante ma perché recentemente è dato pesantemente al centro del dibattito di qualunque dibattito dibattito a livello mondiale a livello europeo a livello italiano e qui ci sono tre citazioni ma ne potreste trovare tante altre la prima è di un professore jade jones di della stanford university quale ha un incontro di banchieri centrali a sintra in portogallo nel 2017 dice che il fatto più importante più rilevante per la crescita economica mondiale quindi qualcosa che accade in tutti i principali paesi del mondo avanzato in emergenti e questo rallenta evento della produttività quindi tasso di crescita la priorità che era allentato e quindi gli economisti si interrogano quali siano i quali siano le cause di questo rallentamento che appunto globale o in natura e riguarda tutti i paesi venendo avvicinandoci a noi i discorsi del presidente della banca centrale europea di mario draghi qui c'è una citazione novembre 2016 ma ritorna questo tema nei vari interventi diceva l'economia dell'area euro sta riprendendo la crescita si sta irrobustendo anche se allora era moderata ci aspettiamo che continui però però abbiamo un grande problema c'è il problema della crescita della produttività che rimane bassa se persiste e qui ecco che cominciamo entrare da un concetto generale diciamo teorico generico della produttività a qualcosa che riguarda tutti noi sono a rischio la nostra prosperità futura è a rischio la coesione dell'area dell'euro quindi già due temi diciamo molto molto importanti il governatore visco della banca d'italia anche qualche giorno fa l'ha fatto c'era un pezzo molto lungo sulla produttività questa è una citazione del settembre 2010 a 7 parlando d'italia dice questo noi siamo come diceva chiara siamo i maghi malati nel mondo d'europa in questo senso tra i paesi avanzati perché hai vent'anni che noi vediamo una bassa crescita della produttività e dice il governatore qui gli standard di vita degli italiani sono a rischio quindi stiamo parlando di un tema che da un punto vista dell'economista a qualcosa e teoriche un tema teorico ma è molto importante valutarlo rispetto alla nostra quotidianità quindi perché è rilevante questo è una cosa che chiara già accennato questo è un grafico in cui immaginate che i pallini sono i paesi ci sono tanti paesi i pallini sono di colori diversi qui mi scuso subito io mi faccio le tute le slide colorate ma io sono daltonico quindi io non sono capace di indicare pallini diversi colori però uso ovviamente di col pallino da sinistra quello a destra faccio vedere come tutti i daltonici abbiamo i nostri trucchi il pallini diversi colori si inseriscono a dei cani diversa che è quindi che cosa dice questo grafico se voi guardate ci muoviamo dagli anni 50 70 90 fino agli anni nostri questo cosa sta dicendo che ciò che voi trovate sull'asse orizzontale è la produttività e di lascia il reddito pro capite quindi i soldi che ciascuno di noi riesce a produrre i nostri redditi pro capite quindi il pro capite vuol dire stiamo parlando del nostro reddito individuale non della capacità di un intero paese di produrre di più ovviamente un paese più grande e produce di più di un paese più piccolo pia e pro capite e questo sta dicendo che c'è una relazione positiva cioè sta dicendo che i paesi più produttivi o meglio nel corso del tempo tutti i paesi sono diventati più produttivi e la torta si è allargata ecco quindi il concetto di torta che è importante cioè nel senso che quando la produttività aumenta quando la produttività cresce le stesse persone la stessa popolazione si siede al tavolo e la torte più grande cioè si mangia tutti di più ovviamente se uno si concentra sui singoli sulle singole decadi lì dentro ci sono i vari paesi ce ne sono alcuni che hanno la proprietà più elevata e quindi un reddito pro capite perorate altri che saranno più basse quindi un reddito pro capite più basso quindi già capite che nel caso di ritardi al fatto sì anche noi abbiamo fatti progressi rispetto almeno 150 ma rimaniamo fanalino di coda da circa un ventennio qui è un po complicata questa però diciamo già basterebbe il reddito pro capite per capire che stiamo parlando di un concetto importante però la produttività è dappertutto nella nella nella nell'economia un paese che è in grado e che è più produttivo è un paese che riesce a produrre un dato bene ha un costo più basso perché è più efficiente non lo sa produrre risparmiando maggiormente risorse questo vuol dire essere più efficienti poi ed io sarò più preciso dopo beh quel bene lì in quel paese costerà meno se costa meno non ha reddito mi rimane uguale io avrei più disponibile posso comprare più beni 6 beni costano meno quindi di nuovo veniamo nelle tasche di tutti noi nostri beni da fuori i prezzi sono più bassi per dato reddito io posso comprare più cose pensiamo alla parola competitività ried un'italiana non è competitiva cioè pensiamo alle esportazioni se uno produce un bene un prezzo più basso lo vende più probabilmente ne vende di più e quindi più competitivo quindi questa diciamo vicinanza tra il concetto di produttività e questo concetto generico di essere competitivi sui mercati mondiali lascio perdere le altre due cose ma essere più produttivi vuol dire anche avere più spazio per la politica fiscale voleva vuol dire avere più spazio per la politica monetaria quindi in questo senso capite anche perché è una banca centrale se ne deve occupare ma non c'entriamo perché richiederebbe una spiegazione diciamo troppo lunga quindi che cosa faccio in questa mia presentazione vi darò prima di tutto un concetto una definizione del concetto di produttività in modo tale che tutti siamo allineati poi qualche dato mi concentro come dicevo sull'italia e userò gli altri tre principali paesi dell'area dell'euro francia germania spagna a confronto perché questi tre boe perché voglio cercare di con fare un confronto che sia ad armi pari cioè ci teniamo le stesse regole fiscali la stessa politica monetaria lo stesso mercato unico lo stesso ambiente culturale non mi voglio confrontare con la cina con la corea o con gli stati uniti dove ci dona le comunque però diciamo mi viene più facile un confronto con con i paesi più vicini a noi più simili a noi poi entrerò nella parte un po più analitica in cui prima vi spiegherò quali sono i canali i diversi canali attraverso cui può crescere la produttività e vi ringrazio di nuovo chiara che parlandovi di questa efficienza allocativa io mi guardava un pò intorno per vedere le facce sarà mio compito aiutare chiara a farvi capire questo concetto che per gli economisti è molto importante e poi passerò le determinanti c'è quindi quali sono le determinanti della produttività ora io qui come dimostra anche il rapporto di 100 pagine che vi dicevo io qui ritengo che non sia credibile pensare che ci sia una determinante cioè l'efficienza di un sistema dipende da tantissime cose quindi noi come economisti dobbiamo accettare deve guardare a tantissime cose alcune più economiche altri di tipo sociologico e sarà è un è molto complesso ho dovuto fare una selezione però vi inviterei a dire guardate il programma ed accettare questa mia affermazione però è complesso cioè con e complesso questo determinato di queste cause sono tutte interagiscono tra loro in modo complicato quindi il tema anche per chi fa politica economica è un tema molto complesso ne ho selezionate alcune che come dicevo hanno a che fare con l'oggetto del festival dell'economia quindi se io guardando il programma molte delle cose che io toccherò tornano nei dibattiti che vedrete in questi tre giorni continuamente innovazione e tecnologia proprietà e management delle imprese con la parola management già stiano entrando un po in quella che sono le caratteristiche del lavoro in questo caso di di manager che stanno dentro un impresa il capitale umano quindi il lavoro i lavoratori e poi diciamo tutto ciò che non è dentro l'impresa ma che sta fuori cioè le regole del gioco lì come vedrete ci sarà una lista complicatissima delle regole del gioco che determinano no l'ambiente in cui un'impresa agisce mi concentrerò sul rispetto delle regole perché diciamo secondo me è una cosa su cui il nostro paese ha dei problemi e vi farò un paio di esempi che penso vi rimarranno spero vi rimarranno nella memoria io ritrovo sono lavori di alcuni economisti molto molto interessanti e indicativo in questo senso allora che cos'è la produttività ci provo allora che cos'è la produttività e la produttività è un rapporto tra la quantità di output pensiamo un'impresa poi la cosa si applica a una a una persona si applica un paese si applica un settore si applica una regione vale a seconda dei dati li potete tagliare come volete però pensiamo a un impresa c'è un'impresa che ha capitale e lavoro a tavola che vedete sotto è presa da un manuale dell'ocse che si chiama major in preda tv e ci dice sopra ci sono gli input che uno può usare per produrre le cose che gli ingredienti per fare la torta questi ingredienti tipicamente sono capitale lavoro allora io sono un impresa prendo una certa quantità di capitale che vuol dire comprarsi dei macchinari o determinati lavoratori scelgo alti bassi mori biondi più bravi e meno bravi istruiti non istruiti o tutta la composizione la mia forza lavoro li prendo li combino questo fare impresa e produco qualcosa ora non è che quello che io sono in grado di produrre la quantità e la qualità dei beni che io produco dipende soltanto diciamo da quanti input produttivi io ci butto dentro cioè se circuito più lavoratori si procurò di più se circuito più capitale produrre di più però non è questo il concetto di produttività il concetto di proprietà e no teniamo ferme le quantità di lavoratori e di capitale confrontiamo due imprese che hanno la medesima i medesimi macchinari medesi lavoratori e così via perché l'impresa produce di più dell'impresa b perché l'impresa è più capace di assemblare questi lavoratori cioè più efficiente nell'assemblea re i lavoratori del capitale e questo è il concetto di produttività quindi non dipende dalla dimensione degli ingredienti chiuso ma da come li so combinare da come li sa organizzare produco di più o di meno ma la produttività e l'efficienza è una cosa che riguarda la nostra vita quotidiana io sabato mattina vi vengono dati una serie di compiti in famiglia io esco ne comincia a fare una serie se mi organizzo bene da casa faccio il giro con l'auto nola con lo scontrino pronto in tasca per ritirare in lavanderia le cose così via faccio le cose più velocemente ne faccio di più le faccio è meglio sono più efficienti quindi essenzialmente questo e questo è un concetto banalmente di efficienza quindi l'idea è di tenere fuori e tenete fuori dalla vostra mente che le imprese possono essere diversamente produttive perché una patch ha più chance all gli vengono prestati più soldi dalle banche quindi si può comprare più macchinari quindi produce di più c'è anche questo è una componente importante per il pil però per la produttività soltanto efficienza stiamo parlando di organizzazione e efficienza tecnologica efficienza manageriali quindi questo è il concetto in chiave teorica teoricamente che dovete tenere a mente ora nelle mie nella mia presentazione ovviamente gli economisti a seconda dei dati che hanno i confronti che devono fare usano diverse definizioni che hanno vantaggi svantaggi però diciamo non c'entriamo in questa cosa tipicamente ci sono due concetti due misure dominanti che sono la priorità del lavoro quindi io guardo solo i lavoratori mi chiedo ma lasciamo stare quindi il capitale mi chiedo ma prendiamo due imprese che agli stessi lavoratori perché quella produce di più quella produce di meno e quindi si uso il valore aggiunto quindi il valore aggiunto come mia misura di output ma potrei usare anche il fatturato posso usare qualunque cosa sia una misura di output e poi lo metto in relazione al numero di persone che lavorano dentro l'impresa quindi le persone implied la prima oppure no voglio non voglio guardare il numero di persone voglio guardare solo i dipendenti quindi tiro fuori l'imprenditore che è la seconda oppure una disse ma che me frega del numero di persone conta quanto lavorano no quante ore lavorano se mi prendo 10 persone e le metto part time proprio romeno che 10 persone full time e quindi ecco le ore lavorate quindi io sono varie dimensioni di prodotti da del lavoro il concetto più astruso per le figlie su cui gli economisti si accanì tutti gli economisti lo usano non sappiamo come misurarlo perché c'è un dibattito enorme su come si misura è questo che vedete sotto che si chiama produttività totale dei fattori quindi mentre la prima sto guardando soltanto quanto i lavoratori producono qui dicono teniamo fissi tutti gli input lavoratori beni intermedi che io possa aver comprato da qualcun altro che li ha prodotti ma li usano i miei processi produttivi capitale e così via mettendo insieme quello che io riesco a produrre la differenza una volta che tengo conto delle quantità di input allora quella la mia total factor productivity proprietà totale dei fattori metto tutto insieme e guardo soltanto la mia capacità di produrre di più per dati per dati tutti gli input non solo il lavoro come prima quindi quel concetto che vi avevo detto all'inizio quando ho provato a spiegarvelo teoricamente questa preda totale dei fattori che ribadisco non sappiamo più come misurare però ci sono delle misurazioni ufficiali e tutti noi faccia ne utilizziamo con cosa ha a che fare secondo me la cosa che più facile da capire la seconda no e come vi dicevo è il management e l'organizzazione c'è il modo in cui io metto insieme gli input in modo in cui dico al lavoratore a di fare prima lui una certa cosa rispetto al bie al contrario le due cose non sono equivalenti per produrre qualcosa 1 e meglio e più efficiente come dicevo prima non esco di casa efficiente andare prima nel negozio a piuttosto che nel negozio b per completare le mie commissioni del sabato mattina più velocemente possibile questo si applica anche all'interno di un'impresa quindi è questo concetto di efficienza nell'organizzazione anche un risvolto tecnologico cioè posso comprare due macchinari ma se un po più sofisticato dell'altro e chiaro che mi consente di fare una non so una fase di processo produttivo in modo più veloce e quindi tutta la tecnologia quindi questo è quello insomma che vi direi per allinearvi a me in questa definizione di concetto di pronta quindi di questo stiamo parlando stiamo parlando oggi allora vediamo i dati il famoso grafico che coi colori allora che cosa fa questo grafico noi vedete la e per ogni paese ci sono i nostri quattro paesi a la colonna più a sinistra c'è la crescita del pil la crescita del pil dei quattro paesi media in questo in questo ventennio è più no 95 2016 ben più ventura allora vedete qui si vede già un po l'italia il malato ed europa no in questo ventennio la francia ha avuto una crescita media annua dell 1,5 per cento la germania dell 1,3 l'italia nello 0 5 la spagna del 2 1 la spagna in questo suo è un paese che doveva recuperare è un paese meno sviluppato degli altri 15 st che cresca di più sono quelli che gli economisti chiamano il catching up cioè naturale che ti sta indietro vada più veloce di chi sta davanti però confrontiamoci con francia e germania sono andato benissimo così grazie che cosa sono le altre barco riflettono questa scomposizione qui sotto partiamo da destra quali il pil la quantità di valore aggiunto che produce un paese dipende da quanta popolazione c'è nel paese cioè io più persone o potenzialmente da impiegare più né produco ma non tutta la popolazione uguale gli anziani i bambini contribuiscono poco e quindi ho bisogno di sapere chi sono quelli che sono nella forza di lavoro cioè quelli che effettivamente sono disponibili a lavorare ma non basta perché alcuni di quelli disponibili a lavorare in realtà non riescono a lavorare perché non trovano lavoro perché sono disoccupati ecco quindi che mi interessa sapere di questi quanti effettivamente lavorano come dicevo prima non mi basta sapere chi lavora voglio sapere anche quanto lavora per capire quanto produce ed ecco quindi le ore che questo lavoratore lavora e poi finalmente arriviamo al nostro concetto non mi basta sapere quante ore lavori voglio sapere quanto sei efficiente nella tua attività lavorativa ed ecco quindi il nostro concetto di in questo caso è valore aggiunto per ora lavorata di quelli che gli ho fatto vedere noi poi si potrebbe scomporre tirar fuori la produttività totale dei fattori ma lasciamo stare usiamo questo per il momento che è giusto allora se voi guardate le barre qui siete più bravi di me vedete chiaramente che al di là di alcuni trend che sono mondiali cioè la gente lavora meno ore diciamo che questo è un segno di benessere se non è un segno di disoccupazione o di part time cosiddette involontario vedete che l'italia soffre con quello 0 3 per la produttività cresciuta veramente poco e quello 0 3 si compone di una fase che era il 95 96 in cui le cose andavano bene il 2000 che ancora andato bene poi dopo le cose cominciano andare decisamente peggio ora adesso quello che faccio e di prendere questi dati e offrirvi 2 scomposizioni perché l'idea è questa e l'economia italiana ma non è che posso capire qualcosa dell'economia italiana se non comincia a guardare dei dettagli settoriali di impresa ed è quello che faccio nelle successive slide allora qui distinguo tra manifattura e servizi questa è la prima cosa no perché il dibattito sulla crescita di produttività molto spesso è sì ho capito ma la portai facile a crescere un'impresa manifatturiera perché si può organizzare le tecnologie innovazione così via nei servizi magari se sono servizi manuali se è un po più difficile allora qui ci sono i nostri quattro soliti paesi c'è emesse uguale a 1 nel 95 la produttività poi andiamo a vedere quindi questo è un grafico che non sente soltanto di vedere la crescita in entrambi i grafici sul periodo l'italia è il fanalino di coda ovvero insieme alla spagna c'è anche la spagna però guardiamo l'italia in questo momento verso francia germania come dicevo la spagna un po una storia a sé però l'italia il fanalino di coda sul ventennio quindi c'è un problema dell'economia italiana ed è un problema strutturale che ci portiamo dietro da 20 anni però è importante cercare anche di capire ci sono dei cambiamenti nel corso del tempo è sicuramente il primo cambiamento che si può vedere in questa spaccatura e tra una manifattura che ha sofferto nei primi anni dal dal dalla svalutazione del 292 95 fino al 2003 2005 poi si è ripresa quindi la produttività del settore manifatturiero quindi le nostre imprese del tessile abbigliamento i macchinari produzione di automobili e così via no questa è la manifattura si sono riprese hanno ricominciato a crescere e hanno ricominciato a crescere dal 2009 addirittura al pari delle imprese tedesche e francesi dello stesso settore quindi vorrei che come primo messaggio c'è un problema italiano in generale però c'è chiaramente una reazione è avvenuta una reazione della manifattura e proverò a raccontarli anche qual è un po l'interpretazione quindi le nostre imprese industriali sono imprese che si hanno sofferto sono stati inefficienti sono ancora problemi e inefficienti ma hanno dato segnali di ripresa di rinascita nei servizi la linea piatta allora dappertutto i servizi sono meno produttivi della manifattura per le ragioni tecnologiche che poi spero che capiate meglio successivamente però nell'italia in italia nel confronto con gli altri paesi questo recupero non si vede quindi questo è il primo taglio dei dati che vi chiedo di considerare il secondo ancora più clamoroso qui c'è un diciamo un lunghissimo dibattito sul sulla sulla dimensione di impresa non so se mai avete letto cose di questo tipo però allora che cosa fa questo grafico questo grafico prende di nuovo la proprietà del lavoro e la ne mostra livello e dinamica nei quattro paesi distinguendo le micro imprese le piccole imprese le medie imprese e le grandi imprese ok prima cosa che è uno che ha un ovvietà in tutti i paesi una piccola impresa è meno efficiente di una media impresa che è meno efficiente di una grande impresa perché perché più sei grande e più è facile organizzare meglio il lavoro di tanti lavori se sei capace diciamo come imprenditore e manager però ai più margini di manovra non si chiamano economie di scala io posso sfruttare l'organizzazione all'interno migliorarle eccetera se siamo in due dentro un'azienda di una tazza mattina a lavorare c'è poco ed organizzare cioè nel senso che ci sono pochi margini di miglioramento quindi questo è vero in tutti i paesi però l'altra cosa grossa che si vede qua dentro è che la linea dell'italia e diciamo insieme sta insieme a quelle di francia e germania per le grandi per le medie e anche per le piccole dato francese lascia un buco però insomma mancano dei numeri ma però insomma quello si può vedere la differenza clamorosa nelle micro le nostre micro imprese sono molto meno efficienti molto meno produttive insieme a quelle spagnole delle micro imprese francesi e tedesche ok allora qui ci sono due messaggi quindi le nostre piccole per qualche ragione che dovremmo adesso cercare di capire di indagare sono meno efficienti degli altri i più sappiamo tutti che se la produttività e la composizione e la somma di questi quattro grafici un paese che ha tante piccole un paese che in media è peggiore cioè quello che gli economisti chiamano effetto di composizione signor mi compongo di tanti poco efficiente di solo un efficiente sono meno produttivo di uno che ha tanti efficienti e solo uno inefficiente no ora questo è un bellissimo grafico dell'istat che provo a spiegarvi questo è un tentativo di come è fatto il sistema produttivo italiano allora qui trovate una distinzione tra esportatori non esportatori il po meglio muoversi lungo questa questa linea vuol dire essere sempre più propenso alle esportazioni lungo questa essere sempre più grande ok le due montagne ci dicono ti dicono quanto pesano le imprese che si trovano in quell'incrocio nel determinare sistema produttivo italiano e vedete questo sia nel 2010 sia nel 2013 dice il nostro sistema produttivo è fatto di due tipologie di aziende due fondamenti per semplificare ci sono delle aziende medio grandi che esportano tanto e sono quella montagna che vedete no sulla destra e poi ci sono la massa di piccolissime che non esportano quindi questo è la fotografia del nostro sistema produttivo quindi tornando indietro vuol dire che il nostro stand produttivo è fatto di queste più quell era ok soltanto che quello era sono tantissime nel confronto internazionale quindi la dimensione di impresa ora non sto non voglio dire niente di male contro la piccola impresa che è stata la colonna portante della nostra economia per decenni sicuramente io sto parlando di media quindi quad e là dentro ci sono imprese piccole eccellenti che addirittura e sport noi voglio vedere in altri paesi uno con sette otto addetti esportare però sono tante e nella media non vanno molto bene quindi io mi devo da analista mi devo preoccupare della media non dei singoli casi aziendali puoi essere qualcuno che va bene fa soldi sono contento per lui però nella media c'è un problema nel parlare di me se l'impresa adesso vi dico ovviamente abbiamo parlato di produttività guardate guardate questo grafico allora secondo me il tema della produttività e il tema della dimensione della crescita dimensionale di impresa sono strettamente collegati quindi a nell'andare alla ricerca delle determinanti io ora analista devo sempre trovare qualcosa che mi spieghi non solo la produttività ma che mi dia anche qualche intuizione sulla dimensione perché le due vanno insieme quindi un po come diciamo da un punto di vista scientifico e come se io un imponesse un criterio che spiega entrambe le cose se una data spiegazione viene spiega solo una ma l'altra mi dà un'indicazione opposta dovrei essere dovrei guardarla con sospetto forse non è questa la risposta cioè le due cose vanno strettamente insieme allora adesso arriva la parte proveniente più difficile però approvo provo a spiegarlo adesso lasciate stare i numeri dopo vi guido nei numeri che il concetto di efficienza allocativa allora quelli che qui chiamiamo canali allora voi pensate come vi dicevo prima che la produttività di un paese il livello di portati un paese è fatto come vi dicevo l'avrebbe capito dalla somma della proprietà di tante imprese ok supponiamo che siano due la fia e la bugamelli in brothers e fratelli beh le somme le faccio la media delle due boe non è molto corretto farla meglio delle due perché la fiat pesa molto più della bugamelli e fratelli quindi io quello che devo fare di prendere la proprietà della fiat la produttività di bugamelli fratelli e le peso cioè attribuisco alla fiat e un peso molto maggiore per l'economia italiana della bugamelli e fratelli e quindi la somma della produttività di questa economia è fatta dalla proprietà della fiat col suo peso che sta rispetto alla buca meglio i fratelli 99 per cento più la produttività della bugamelli e fratelli e non percepire per un per cento quindi il peso nella mia azienda è piccolissimo questa è la il livello di produttività adesso voglio guardare la dinamica di questa produttività come cambia nel tempo qui dentro ci sono due ingredienti può cambiare perché la produttività della fiat e la proprietà delle avvenute la bugamelli e fratelli crescono e questo è il termine avere protiviti within cioè il termine chi lo svio faccio crescere la proprietà di un paese perché cresce la pro italia i suoi presi ok però può crescere in un modo diverso io non cambio la produttività nei della fiat né della bibbia melle fratelli ma sposto risorse in questo caso ho fatto un esempio che era un po estremo per os posto l'unico dipendente della bugamelli fratelli e lo do alla fiat perché tanto da mele fratelli non sono in grado di gestire in modo efficiente questa impresa quindi tanto vale ecco il concetto di efficienza allocativa sposto risorse cioè io devo essere in grado di far andare i lavoratori nelle aziende più efficienti che le banche o sistema finanziario spostino i capitali nelle imprese più efficienti questo è qualcosa che ha che fare con l'efficienza del sistema economico di muovere le risorse nei posti più giusti se vi mettete nei pali quindi una banca di un operatore finanziario vuol dire saper scegliere i progetti più innovativi progetti più efficienti no saper scegliere le attività che hanno un rendimento maggiore ok quindi questo il concetto di efficienza allocativa che li trovate nella parola ri allocation perché è un concetto dinamico quindi sto al locus posto da una parte all'altra le pedine c'è un terzo elemento che complica ancora di più ma sono sicuro che poi queste più facile da capire adesso io ho fatto un ragionamento di della della della fiat e della bugamelli e fratelli imprese che già esistono sul mercato ma c'è un altro motore che guida questa cosa ci sono delle imprese che possono entrare sul mercato ci fuori dalla terza imprese no non l'abbiamo considerata arriva una terza impresa questa dell'impresa entrante oppure la bugamelli che se ne esce perché non vale niente e quindi c'è la exit quindi c'è anche questa componente cosiddetta demografica invece di pensare alla demografia come persone pensate la democrazia come imprese cioè di imprese che entrano e che escono quindi questa tavola che cosa fa prende la dinamica della proprietà aggregata del paese dell'italia usando tutte le un l'universo delle imprese italiane la scompone in queste tre componenti si chiede ma la dinamica è dovuta al fatto che le imprese italiane in media hanno aumentato ridotto la loro proprietà oppure dovuta al fatto che a parità di produttività io ho spostato risorse dalle migliori alle peggiori dalle peggiori ai migliori oppure viceversa perché potrebbe esserci anche il viceversa che non va molto bene ho ancora o sono alimentato dall entrata o dall uscita di imprese cioè dall'entrata d'impresa e buone dall'uscita di imprese cattive cioè le imprese inefficienti che è una cosa normale in un sistema economico non l'impresa che non a potenziare una successo deve uscire dal mercato lasciando capitale lavoro sul tavolo che sperabilmente soprattutto per il lavoro si prende qualcun altro e lo impiega ora questi questa montagna di numeri e ci dice che cosa ci dice che se noi guardiamo dal 2005 la prima colonna e piena di negativi 15 abbiamo un sistema economico che a livello di produttività media sta sta regredendo cioè come se in media l'impresa media perdesse efficienza ovviamente lì dietro ci stà qualcuno che la guadagna qualcuno ma perde ma in media si sta perdendo efficienza una cosa gravissima la seconda colonna ha un tono un po più positivo lei lei sono tutti i numeri positivi quindi e la capacità del sistema economico di spostare come vi dicevo le risorse in modo efficienti che vedete che dà un contributo positivo a tenere su la probabilita aggregata è piccolo il contributo della demografia netta ok quindi escono delle imprese né entrambe le altre però non sembra dare un grande contributo consentitemi due approfondimenti in più questo è un lavoro ocse che prende questo concetto di efficienza allocativa lo confronto tra paesi perché i numeri che vi ho appena mostrato è tutta italia quindi ciò dei numeri ma non so questi numeri dove stanno cioè con chili comparo kg confronto se positivo mi piace di più che sia negativo ma è alto e basso non ho idea allora questo lavoro di ocse prende quello su quel medesimo concetto e dice ok guardiamo in un dato anno quali sono i paesi più bravi ad allocare le risorse quelli meno bravi vedete che l'italia non è messa benissimo c'è nei paesi avanzati e un po in basso quindi messaggio che vi dico di portare a casa siamo in un sistema economico in cui la capacità di allocare risorse e bassa nel confronto internazionale ci sono degli ostacoli ci sono delle frizioni cioè della sabbia negli ingranaggi però è andata migliorando quindi una cosa negativa è una positiva ci interessa capirle capirle entrambi l'altra cosa che vi ho detto è quella della dell'entrata e dell'uscita importantissimo cioè voi immaginate i facebook google tutti erano imprese che sono entrate in quel mercato sono cresciute e sono diventate le principali imprese americane ma erano imprese che sono entrate quindi non erano imprese come la ford ha che erano lì da cent'anni no quindi el'entrata importantissima nel dinamismo di un sistema economico ebbene questo è un grafico che ci dice quanto se uno prende la crescita qui ci sono le revenues quindi fatturato capitale e occupazione e qual è la dinamica di queste variabili e le prese neoentrate c'è quindi quanto contribuiscono queste imprese neo entrato a sostenere la crescita di queste variabili e quindi anche della produttività vedere che in italia c'è una cosa curiosa è andata indebolendo nel tempo c'è queste sono le imprese nate nel 2001 poi sono quelle nate nel 2002 nate nel 2003 a te e vedete questa cosa si indebolisce non è una cosa che accaduto soltanto quando è scoppiata la crisi nel 2008 c'è una tendenza c'è una difficoltà l'entrata di imprese che contribuiscono in modo efficiente al sistema economico lo studio che sta dietro questo grafico mostra che quando uno confronta le neonate imprese italiane con le neonate imprese americane che è un po come il benchmark del dinamismo imprenditoriale che tutti abbiamo in mente le nostre entrano più piccole quindi a in entrata sono più piccole non integra americana avrà tre dipendenti alla nostra ne ha uno crescono a tassi più bassi nel corso degli anni e crescono per un numero minore di anni cioè qui la piccola dimensione di impresa nasce dalla culla cioè come avere un bambino che appena entra non solo entra che un po più basso ma invece di crescere per 16 anni 18 anni cresce per due e cresce molto meno e chiaro che alla fine ti ritrovi il sistema produttivo fatto di imprese nun e quindi c'è qualcosa che ha a che fare già coi processi di entrare e un problema che c'è già in culla c'è qualcosa che non funziona nei meccanismi di selezione imprenditoriale di crescita dei progetti altra cosa quello che succede nei paesi molto dinamici e che entrano dell'impresa sono molto dinamiche ma alcune di loro escono subito perché vino c'è un'idea che i progetti più innovativi stanno sul mercato gli altri hanno fallito va bene ho capito faranno un altro tentativo un'altra volta ma devono uscire dal mercato non devono tenere intrappolate di forlì e risorse no lavoro e capitale devono uscire da noi crescono poco e non escono ne escono poche quindi c'è un proprio questo sistema che fin dalla nascita non è in grado di generare dinamismo in questo senso dovrei che voi bene st mente che la critica alla dimensione d'impresa non è una critica che uno fa così guarda la fotografia piccolo imprenditore 6 inefficiente no c'è una questione che negli altri paesi le piccole imprese sono delle imprese dinamiche che stanno crescendo da noi sono delle imprese che sono lì sono rimaste lì sono nate sono cresciute poco sono rimaste piccole non usciranno mai e quindi in quel senso un segnale di scarso dinamismo adesso veniamo a nostra panoramica sulle determinanti allora che cosa adesso tanto per darvi un po di struttura logica al ragionamento parliamo della crescita della produttività aggregata del paese l'abbiamo scomposta in queste tre componenti quindi quella che è la propria capacità delle imprese di far crescere la propria produttività quella che è la riallocazione a parità di produttività e l'entrata e l'uscita ciascuno di questi tre canali come li abbiamo chiamati dipende dalla montagna di cose che qui ho distinto tra interne all'impresa di esterni all'impresa c'è chi dice no diciamo le determinanti più prossime quelle che le impresa decide al suo interno e quelle che sanno che fare con i fattori esterni non importa come lo vogliamo definire teniamo interne ed esterne che secondo me aiuta a capire internamente o un'impresa la produttività se avete vi ricordate la definizione iniziale da che cosa dipende ma dipende dalla mia capacità innovativa della tecnologia chiuso dal dal capitale umano dai lavoratori che sto dalla qualità dei lavoratori che sto utilizzando dalla struttura proprietaria ma soprattutto la struttura manageriale venduti quei concetti che avete visto un po mescolati tra la proprietà del lavoro o produttiva totale dei fattori questo è tutto ciò che dentro un impresa determina la produttività e li determina anche la dimensione di impresa non ce lo dimentichiamo poi c'è tutto ciò che è esterno al mondo delle imprese c'è l'impresa non agiscono un sistema diciamo nel vuoto le imprese devono fare i conti con che cosa devono fare i conti col capitale umano e quindi con con gli studenti che escono dalle scuole e università sono bravi non sono bravi sono capaci di fare un certo lavoro si o no dalla finanza quindi al sistema finanziario che non sono solo banche ma il capitale che gli viene fornito a che condizioni viene fornito è un capitale che vuole essere istituito subito un capitale di respiro ti da tempo per fare i tuoi investimenti si o no poiché sono le regole le regole del mercato del lavoro le regole diciamo che che sul mercato dei prodotti pensate a molti servizi sono servizi regolamentati nel nostro paese in tanti altri paesi quali sono regole che determinano come funziona determinato settore se è facile entrare se è facile crescere no se c'è se c'è concorrenza o no e questo genere di cose la regolamentazione in entrata la capite al volo cioè la tipica cosa no quanto ci vuole per avviare un'impresa in italia mamma mia non solo noi che la burocrazia devo chiedere il premesso no per il capannone il macchinario la strada che mi porta fuori la devo asfaltare o tutte queste sono cose che hanno a che fare con la capacità del sistema di incentivare l'attività imprenditoriale poi diciamo rispetto delle regole quelli in grassetto sono le cose di cui vi parlo di parlo ora come vedete tutto sbilanciato sul fronte sul fronte impresa uno spot somma nel pomeriggio è stato convocato stato invitato una tavola rotonda è quello che ho fatto e lì in quel caso di parlare di più della parte destra del di queste due di queste due colonne allora innovazione tecnologia qui diciamo per gli economisti è un 91 vieta non so spero che dopo quello che vi ho detto anche per voi sia una cosa chi di voi non economista sia una cosa digeribile a questo punto cioè la innovazione la tecnologia è una variabile chiave della produttività cioè io sono più efficiente come impresa se il nuovo di più se utilizza tecnologie più efficienti e così via e questo come scrittori attraverso tutti i tre canali cioè se guardo dentro l'impresa è ovvio se faccio innovazione se faccio l'innovazione organizzativa di prodotto di processo se utilizza le tecnologie più avanzate pensate a tutte le nuove tecnologie digitali quello che possono fare noi sensori che attraverso i big data l'impresa può controllare a distanza e sapere su un certo macchinario si stati e rompere o se manca qualcosa in magazzino anche a distanza se ho venduto il macchinario a un'impresa cinese quelle sono cose che aumentano l'efficienza invece di aspettare che il macchinario si rompa per andare a sostituire un determinato pezzo che a quel punto sì che la mia produttiva giu un fermo tutto e ci vediamo tra 15 giorni quando i makay oltre tre giorni quando i macchinari aggiustato no io lo so in anticipo quindi vedete che le tecnologie sono di straordinaria importanza si possono fare centrali esempi non ve li faccio tanto tutto il resto ed economia e su questo quindi ne sentirete ne sentirete moltissimi e anche descritti in modo tecnicamente più preciso di come posso fare io però non aumenta solo preda della singola impresa favorisce anche quella di allocazione che vi dicevo prima perché l'innovazione è quella che gli economisti chiamano distruzione creatrice c'è qualche impresa che muore ma quale per l'impresa che muore ce n'è qualcuna che nasce o meglio per qualche impresa che si riduce ce n'è qualcuna che aumenta di dimensione avere concorrenza vera innovazione avere spinte competitive aiuta questo processo ovviamente lo aiuta quando si parla è l'esempio appena fatto di start up cioè fatto di avere delle imprese che entrano perché sono innovative con dei progetti innovativi non delle imprese che entra per fa qualcosa che non è non ha un grande futuro ma poi rimani dentro perché nessuno ti butta fuori diciamo il sistema economico e ti trovi il modo di rimanere dentro anche se sei inefficiente quindi è fondamentale l'italia è indietro praticamente su tutto vi mostro qui o tra i grafici diciamo questo è un grafico con il capitale haiti quindi information technology immaginate tutto che ciò che software computer e così via vedete come il nostro paese sia proprio diciamo quello più indietro nel nella percentuale di nel diciamo l'intensità di investimento poi c'è la robotica andiamo un po meglio siamo dietro la germania però considerate che anche nelle cose che sentirete per quello che risulta me nelle tecnologie digitali la robotica e quella un po più o meno avanzata rispetto a big data internet of things tutte le altre cose quindi ci siamo ma non è proprio quella più avanzata gli ostacoli gli ostacoli adesso devo un po accelerare però gli ostacoli chiaramente hanno a che fare con le stesse cose che vi ho detto prima cioè ciò che frena la produttività che frena innovazione beh sono sempre stesse cose quindi il finanziamento il business environment in tutte le regole del gioco che non aiutano la crescita e così via la dimensione d'impresa tutte quelle variabili di innovazione alcune di quelle che abbia mostrato tutte le altre che che vi potrei mostrare mostrano sempre che sulle piccole fanno peggio delle altre e quindi c'è la dimensione impresa torna anche su questo e poi c'è la questione di ownership e management quindi qui andiamo direttamente a una delle variabili che gli ho detto essere importanti per la produttività allora c'è uno studio molto interessante fatto da bloom degli stanford university varin che era london school ai se sposati stati uniti insieme alle kinsale ai loro si sono fatti hanno preparato insieme a mckinsey un questionario che hanno dato alle imprese per cercare di capire questionario molto dettagliato per cercare anche di capire la qualità delle pratiche manageriali come gestire l'azienda e l'hanno fatto per tante imprese del mondo in modo tale che ci possono fare una classifica dire quali sono i paesi che hanno le imprese più efficienti da un punto vista proprio del manageriale di organizzazione del lavoro vedete l'italia è l'ultima tra i paesi avanzati no vedete che non siamo messi benissimo e siamo messi peggio secondo me in realtà perché ovviamente l'indagine costa quindi hanno selezionato 300 imprese italiane presumibilmente sono le medio grandi se avessimo messo dentro tutte le piccole probabilmente andremo peggio e dopo vi farò adesso tra poco vi farò vedere una cosa è rilevante questa cosa si è rilevante questo è un lavoro recente fabiano schivardi e tom tom smith i quali guardano la relazione tra questo indicatore di qualità manageriale e la produttività e dicono ben prima delle 95 non era non c'era una relazione de son punti sparsi un po in giro dopo il 95 la relazione diventa positiva dopo 95 ci sono le nuove tecnologie ecco quindi che vi chiedo di tenere le tre cose insieme cioè io devo avere buone pratiche manageriali in un mondo che si innova tecnologicamente perché per usare le tecnologie modo efficienti io mi devo organizzare l'impresa in modo efficiente e solo questo genera produttività ecco che le tre variabili si tenga perché perché la qualità del management diversa allora qui sempre dalla stessa indagine fatta con mckinsey vanno a vedere alle caratteristiche della proprietà quali sono le proprietà le tipologie di imprese che hanno manager più efficienti che manageriali migliori o peggiori e qui si vede che in fondo ci stanno le imprese pubbliche ci stanno le imprese di proprietà familiare con l'amministratore delegato in famiglia c'è ci saranno quelle imprese dove uno ragionevolmente si aspetta che ci siano meno capacità manageriali vi faccio vedere questo che è una cosa un grafico che produciamo in banca qualche anno fa qui vedete sono solo imprese manifatturiere con più di 10 addetti quindi al contrario di indagine di prima non sono solo le medio grandi che abbiamo anche imprese piccole le micro non si riescono mai a vedere statisticamente con informazioni dettagliate però abbiamo anche lele le piccole ebbene a sinistra trovate la percentuale in ogni paese di imprese che sono di proprietà di una famiglia e normale che la proprietà sia familiare un impresa nasce da un tizio che probabilmente chiede al fratello la moglie al marito di partecipare è un'impresa familiare ed è la percentuale elevatissima in italia in germania ma elevata anche in francia e regno unito la cosa si differenzia un po quando alla proprietà aggiungo la natura del dell'amministratore delegato l'ammistratore delegato viene dalla stessa famiglia e allora qui c'è un primo salto in cui italia e germania rimangono totale controllo io sono proprietari io sono mai stato relegato francia e regno unito sabato sono un poco la vera differenza pazzesca e quando la domanda è ma tutto il management della famiglia e tutto il management dell'impresa vien dalla famiglia tutti tutti i manager l'unica in italia quindi è un paese in cui l'impresa sta completamente chiusa all'interno della famiglia potrebbe non essere un male ovviamente capite che la possibilità di trovare in famiglia un buon manager è lievemente più bassa rispetto la priorità che siccome lo cerco ovunque e lo pago e infatti ci sono un po di evidenze quello che noi vediamo che in quelle imprese la in quelle imprese tutte familiari meno innovazione meno produttività meno internazionalizzazione e così via ovviamente un'impresa chiusa quindi un'impresa che anche da un punto di vista di scelte gestionali c'è una coincidenza tra il patrimonio della famiglia il patrimonio aziendale molto stretto e quindi è ovvio e naturale che la disponibilità a prendersi dei rischi sia più bassa prendersi rischi vuol dire anche andare in un mercato ad esportare dove parli dei costi per entrare poi se non esposti quelli costi sono persi oppure progetti più o meno innovative un'ultima narrativa su questo è fatta da pellegrino e zingales i quali dicono sì sì ma questo dipende da un fatto molto e un fatto culturale cioè da noi non c'è fiducia reciproca c'è un desiderio di avere un'elevata fedeltà da parte del manager non mi interessa la meritocrazia non mi interessa sceglierlo facile 6 e bravo io lo devo scegliere che fa le cose che dico io mi fido di lui in famiglia siamo perfetti e quindi ecco che innesca un meccanismo di inefficienza complessiva nel sistema ovviamente loro dicono anche a questo a che cosa dipende dipende ha fatto che io devo stare chiuso l'intera famiglia perché là fuori non funziona niente non funziona la finanza non funziona la burocrazia non funziona niente io se vado in un tribunale perché devo cacciare il manager è quello mi fa causa è un incubo quindi o statuto a casa dico soltanto al manager che mio figlio guarda ti do la paghetta ma vai fuori dall'azienda perché adesso devo ridurre la dimensione dell'azienda poi ci sarebbe il capitale umano diciamo qui è molto chiaro abbiamo parlato del manager parliamo dei lavoratori questi sono importantissimi sono un altro fattore di crescita sappiamo la qualità del capitale umano sappiamo che in italia queste basse purtroppo la quantità e la qualità qui ci sono gli indicatori che promette di cui avrete letto sui giornali centinaia di volte quando non so il 60 per cento degli italiani tra 25 e 64 anni hanno completato gli studi secondari solo 18 hanno una laurea gli altri numeri per i per il per la media ue sono 79 32 media ue se dentro la polonia bulgaria ok qui non è non è un confronto solo con francia e germania il gap nostro non riflette soltanto i più anziani non sappiamo in corso del tempo i più giovani si istruiscono di più perché anche quando mi limito alla popolazione 25 34 trovo la stessa identica cosa e poi anche se esco dal grado di istruzione e guardo la capacità le play le skill cognitive se ne sentirà parlare di nuovo in questo festival c'è chi da capacità di risolvere problemi complessi di matematica analitici di le e così via siano sempre in fondo alle classifiche ocse quindi c'è un problema di lavoratori questo premio i lavoratori riflette due cose non soltanto che io c'ho diciamo una scarsa offerta di lavoratori con le giuste skill e con le giuste competenze ma c'è dall'altro varco un sistema produttivo che neanche le domanda perché tanto fanno poca innovazione sono specializzati in settori poco innovativi e quindi questi due cose generano un circolo vizioso provato a parole a farvi vedere il circolo vizioso no inizio dalla bassa domanda delle imprese per lavoratori skill e finisco con la bassa domanda e l'impresa per lavoratori skill e il passaggio cruciale è che se l'impresa domandano poco lavoratori istruiti vuol dire che li pagano poco la tipica storia dei nostri ingegneri pagati poco nelle aziende quindi l'incentivo del singolo ad acquisire a fare l'ingegner a studiare ingegneria o ad acquisire generale istruzione è basso quindi la popolazione istruita epoca se la proposta istruite poca l'impresa non ha interesse a fare progetti innovativi e saranno fa progetti innovativi non domanda popolazione studio mi aveva proferito di tecco circolo vizioso ok e questa l'assalto per ragioni di tempo e poi vi voglio dare un tocco finale sul sull'ambiente l'ambiente economico in cui operano le imprese come vi dicevo questa è la stessa lista di prima quindi tutte le cose che possono avere a che fare se qui ci sono imprenditori magari una lista anche incompleta cioè vi vengono in mente altre cose però ce ne sono due su cui vorrei soffermarmi che nel nostro paese sono ahimè piuttosto importanti e forse anche un po tristi le connessioni politiche allora questo è un lavoro quindi federico cingano e paolo pinotti i quali fanno una cosa molto semplice prendono le imprese italiane ne conoscono i lavoratori hanno un dataset con i lavoratori agganciano quei lavoratori attraverso il codice fiscale a un palla ai politici locali e quindi di sanno dire per ogni impresa se ci sono dentro dei politici locali solo locali non parla non parliamo del parlamento parliamo di qualcuno che sta e assessore o consigliere comunale regionale e così via ora quello che loro fanno è di classificare le imprese tra quelle che hanno una connessione politica quella che non ce l'hanno e possono fare ancora di più la connessione politica se di maggioranza o di minoranza e poi voi prendete quella riga centrale 1990 le elezioni del 1990 e andate a vedere la performance delle imprese con connessioni senza connessione il grafico ti dice che le imprese con connessioni vanno meglio delle imprese senza connessioni cui dicevo lì c'è anche questa cosa che se l'avevi di maggioranza ma quello perso le elezioni diventa di minoranza si inverte verso il basso ora forse è normale io penso che accada dappertutto però attenzione ricordatevi il concetto di efficienza allocativa c'è qui stiamo allocando le risorse cioè dando i progetti no facendo vincere dei bandi facendo vincere delle commesse e così via solo a chi ha connessione politica io mi devo augurare che chi ha connessione politica sia anche il più efficiente se non l'efficienza allocativa è stata tradita la seconda cosa è l'evasione fiscale ovviamente l'evasione fiscale un fenomeno che tu ti deprechiamo è un fenomeno iniquo non è giusto chi paga le dipendenti e paga le tasse come ladro è però diciamo quelle tutto verissimo se c'è l'evasione fiscale non ci sono risorse per i beni pubblici tutte cose verissime è sicuramente più importanti di quella che vi sto dicendo io però provo a vendergli un altro aspetto supponiamo questo è un lavoro diciamo di un collega allora partiamo da quest ipotesi magari qualcuno di voi la contesta però credo che siano infatti che l'evasione fiscale non l'elusione e l'evasione fiscale è più facile nelle imprese più piccole che nelle più grandi perché beh perché la più grande a dei requisiti di trasparenza contabili molto più forti e dell'impresa più piccola e in più se ti metti dalla parte della pax autorità dell'agenzia delle entrate che devo mandare fuori qualcuno a fare un controllo de prima vado dove c'è tanta cicciano dove se trovo l'evasione prendo tanti soldi quando mi giro verso il 3 milioni e 600 mila imprese con meno di 9 addetti la probabilità che io becky l'evasore bassissima quindi c'è diciamo la combinazione di queste cose fa sì che se sono piccolo o un po più di probabilità di optare per un pezzo un po di evasione fiscale di non essere beccato consentitemi questa ipotesi che potreste razionalmente non un ragionamento non condividere bene che cosa succede allora sia su uno di quei piccoli via vado ho interesse a fare innovazione beh mica tanto perché se faccio innovazione faccio innovazioni di prodotto quel prodotto di successo e poi me lo domandano in tanti io devo crescere cioè devo aumentare lo assumere gente e quindi esco da quell'area di l'apparente invisibilità devo che diventare più grande e quindi non ho incentivo a farlo perché c'è un costo implicito nella regolarizzazione magari faccio più profitti perché proprio il costo va bene ma poi quei profitti saranno sopra delle tasse questo però fa sì che in un sistema in cui questo comportamento questa decisione questa strategia è diffusa beh c'è una competizione sulle a una concorrenza sleale immaginatevi adesso di essere l'imprenditore medio grande che evade poco e vorrebbe fare innovazione ricevettero porca miseria vivo in un sistema in cui ci sono ci sono una marea di altre imprese che attraverso questa concorrenza sleale vengono a prendersi un pezzo della torta che io magari produrrò del mercato che io credo quindi lo stesso genero maggior innovazione minore innovazione tutto questo ovviamente fa no capite che meno messo nero nell'innovazione e l'altro è il sistema si va inceppa e proprio su quella variabile innovazione e ho finito grazie mille abbiamo tempo per delle domande buongiorno e complimenti per l'intervento io volevo chiedere due cose 1 se l'efficienza allocativa acquisito che sono tendono a essere più efficienti le imprese più grandi non rischia di favorire disuguaglianze spostando dalla bugamelli a alla fiat l'altra era quale quali correlazioni ci sono tra la tra la crisi che abbiamo forse appena superato e l'ing l'indice di produttività inteso che quelli interni difficilmente sono toccabili dalla crisi almeno apparentemente magari o meno accesso alla finanza però se dentro le sono produttivo dovrei soffrirà meno la crisi grazie raccogliamo non so se come preferisce beh allora crisi e produttività beh lì è difficile riuscire a capire che cosa la crisi ha combinato quello che la crisi ha combinato in realtà è che attraverso la minore disponibilità di credito nella fase in cui il piccolo della crisi li le imprese hanno potuto investire meno quando investi meno l'investimento si chiama anche tecnologie e così via quindi non è chiaro sulle efficienza allocativa la crisi in realtà ha fatto una cosa positiva ma che è positiva per l'economista non è positiva per la persona per la persona normale vede quello che ha fatto di favorire la chiusura delle imprese meno efficienti poi c'è qualcuno che rimane rimane per strada e quello è un altro è un altro tema rilevante però acquisti dovrà occupare di produttività quindi vi dico l'effetto sulla prodotta la vediamo migliorare ovviamente non è che è migliorata in modo stratosferico soprattutto nel confronto internazionale quanto l'efficienza allocativa quindi si collega questa seconda cosa che ho detto quella dell'italia la disuguaglianza beli è difficile da capire di nuovo secondo me passa attraverso la performance del mercato del lavoro perché in teoria se tu ti sposti dalla bugamelli e fratelli alla fiat e in fiat i salari sono più elevati che nella bugamelli fratelli quindi se tu esposti un medesimo lavoratore che la buca mele fratelli licenza per che chiudeva in fiat ci guadagna il problema è che non è così cioè nel senso che quel lavoratore molto probabilmente rimane disoccupato e quindi c'è tutto un tema più complesso di cui io non ho non mi sono occupato qui che ha a che fare con la transizione in ha giustamente noi io qui vi ho venduto il desiderio è diciamo così l'obiettivo che l'economia italiana va da attraverso aggiustamenti strutturali importanti strutturali me però c'è una congiuntura di mezzo c'è qualcuno che che rimane disoccupato allora bisogna occuparsene ma tema diciamo non si dovrebbe parla per ora complimenti disposizione molto interessanti avevo due domande la prima se il problema dimensionale come si fa a forzare le imprese a crescere nel senso che indebolire l'articolo 18 doveva servire anche a togliere la soglia psicologica dei 15 dipendenti non ho idea se abbia funzionato per esempio tasse di successione sulle quote proprietarie per cui passare la tender figlie complicato eccetera la seconda questione volevo chiedere era industria 4.0 se capisco bene ha cercato di risolvere il problema del contenuto tecnologico delle imprese il mio dubbio è ma se si danno tecnologia un'impresa che sta in un settore diciamo protetto la concorrenza internazionale con cui gli usa poco magari cambia le stampanti cambi computer ma continua a fare la stessa cosa questo allora la dimensione di impresa è una domanda un milione di donne non lo so cioè diciamo è chiaro che qui da un punto di vista analitico qualcuno deve capire quali sono le vere cause ovviamente ho accennato a qualche cosa che sociologico che voglia dire quando vi dico è un problema di fiducia reciproca come economista non saprei come agire lì a meno che non comincio a capire qual è il problema di fiducia reciproca forse fiducia reciproca è un problema che quello che dicevo prima i tribunali non funzionano quindi se ho un problema con una persona esterna e vado in un tribunale e due la causa 2 a 7 anni e non so come va a finire per me un incubo quindi potrebbero esserci meccanismi di questo tipo hai citato le tasse di cessione anche questo argomento delicato potrebbe essere una strada di o quello che farei di comincia a ragionare cerca di indicare quali sono i vincoli alla crescita cioè il link della crescita in generale non preoccupiamoci sono delle piccole secondo me è il nostro paese un paese che verrebbe rafforzato incredibilmente se le ottime eccellenti medie imprese le famose imprese tascabili multinazionali che esportano in giro per il mondo invece da avere 80 dipendenti ne avessero 200 non gli ho chiesto averne 2000 o 20000 200 provate a immaginare che tutte quelle medie li aumentano di dimensioni e quindi cercare di capire io analiticamente cercherei di andare a vedere che cosa inceppato li assumendo che poi è la stessa storia che si applica alle micro piccole dove magari ci sono altri problemi altri vincoli e industria 4.0 diciamo la mia visione al di là del fatto che cominciano adesso uscire qualche dato quindi è difficile poi sapere se effettivamente avuto effetti o no pare di sì e che si è disegnata bene cioè nel senso che se uno prende il ridisegno da politi e industriali e innovazione che è stato fatto in questo paese dalla fine 2011 dal governo monti per intenderci è stato secondo quelli che sono i benchmark internazionali cioè mi occupo delle startup quindi c'è la legge sulle start up innovative mi occupo di incentivi a ricerca e sviluppo e non decido io stato chi dare i soldi c'è un credito di imposta chi lo fa se lo prende poi magari ci sarà qualcuno che se lo prendi propriamente però sono intanto chi lo fa se lo prende sostengo i brevetti e sostengo l'adozione tecnologica nei vari modi alcuni di nuovi fiscali come li per ammortamento in altri casi creando le condizioni di contesto quindi la scuola digitale piuttosto che competenze tutte cose che arrivano ancora realmente partire però il disegno diciamo sembra positivo ovviamente sì anche qui ci può essere qualcuno che si fa si piglia il credito d'imposta e poi si compra come dici tu stampante e quant'altro non fa innovazione però voglio dire bisogna anche avere un po di fiducia sull'imprenditoria interesse non hanno interesse a buttare i soldi hanno interesse a crescere a fare profitti quindi questo va lasciato a loro io non credo che il policy maker possa arrivare fino nel dettaglio di dire no tu sì tu no perché penso che tutti compri la stampante che non serve a niente bisogna disegnare le regole puoi verificare le funzioni anche e dopo non va bene va bene il segreto e questioning inglese the week end of line italia factors that mention east and slated space economisti ma stipendi not moving city 2 è una domanda fantastica io vedo la è una persona allora no la banca d'italia si sta occupando di questo tema e ci sarà un convegno antonio fine giugno 28 giugno di su queste cose adesso chiaramente l'esperto è lui diciamo qui non ci sono queste cose colpevolmente non ci sono sono cose importanti la sensazione è che diciamo sintetizzando al massimo è chiaro che questa economia di agglomerazione sono importanti lungo tutte le dimensioni citate pare no che da noi l'effetto sia inferiore che altrove ora quali siano le cause e magari lo lasceremo al convegno però indubbiamente questo è un altro pezzo importante che in tutto questo colpevolmente non c'è c'è una domanda altre due domande e poi abbiamo altri dieci minuti grazie allora la prima cosa semplicissima è che io ho un nipote di 26 anni che ha fatto il politecnico di torino ed è rimasto otto mesi in italia è poi andato in svizzera ultimamente questo per dire che cosa succede gli davano 1.200 euro e sarebbe andato avanti a 1.200 euro perde per 5 anni per niente l'altra cosa io sul discorso dell'elusione francamente ho dei dubbi dei grandi dubbi perché l'elusione è una cosa assolutamente non trasmettere le evasioni e chiara l'elusione lo è molto meno perché fa parte secondo me dei compiti del direttore amministrativo tra le altre cose poi il mercato del lavoro il famoso articolo 18 la gente continua a parlare e dire ma le cose erano poche giorno stati pochi sostanzialmente eccetera il problema non è quello chi si occupa di problemi sociologici sa che certe certi fatti teorici sono sottostanti non li dichiari mai ma nel retro pensiero dal 1970 in avanti la famosa legge 300 ha condizionato sicuramente l'imprenditore a non aumentare il proprio modo di operare proprio perché aveva e dai timori giusti o sbagliati di essere penalizzato nostra avrei delle altre cose non fa niente grazie rispondo velocemente io parlavo di evasione ed elusione diceva una cosa più complessa parlavo di evasione ovviamente vi ho raccontato una storia che deve assumere con quell ipotesi iniziale che se la compriamo bene se non ve la comprate ci sta insomma abbiamo raccontato quella è una storia non ha una sorta di narrativa su come l'evasione fiscale possa però avere degli effetti che vanno oltre quelli che di cui naturalmente parliamo l'equità e così via articolo 18 allora l'evidenza degli economisti in particolare in italia ti dice che beh prima si citava la questione della soglia ci sono degli studi fatti anche da tito boeri in cui insomma si fa vedere che quando uno va a guardare intorno alla soglia sì c'è un effetto cioè nel senso che l'impresa di 13 14 dipendenti diventa meno aumenta meno probabilmente di due di quanto lo faccio un impresa di 11 perché c'è quella soglia però l'effetto aggregato di questa cosa e piccolo perché sono più solo imprese che stanno intorno però secondo me il punto è non si applica solo a loro cioè nel senso che quelle anno l'incremento di costo evidente elevato perché passano da un regime all'altro ma tutte le imprese anche quando faccio l'esempio delle medie che sono di 80 dovrebbero diventati 120 ma anche quelle fanno il ragionamento di dire ma se io assumo uno sbaglio l'assunzione poi entrò nell incubo del esattamene quindi diciamo in un certo senso la valutazione che io sono anche in banca d'italia abbiamo dato sulle ultime riforme fornero più jobs act la somma delle due perché la fornero aggiunto in agito in modo molto più diretto e pesanti jobs act ha trovato il diciamo l'idea di app di applicarlo soltanto alle nuove assunzioni anche perché eravamo in una fase di crisi quindi applicarlo di nuovo tutti c'erano i costi di medio termine la prende con situazione quello ha migliorato a nostro avviso questa capacità delle in greco e sta flessibilità e quindi questa capacità delle imprese di crescere ovviamente con questo non mi sto dimenticando il fatto che dietro un lavoratore dismesso e licenziato c'è un problema c'è un prima personale e familiare ma questo secondo me non se ne deve occupare la regolamentazione della della regolamentazione del diciamo del licenziamento ma se devo occupare le altre politiche che devono sostenere quel lavoratore da un punto di vista economico e aiutarlo a trovare un nuovo lavoro lo abbiamo fatto col jobs act e gli ammortizzatori sociali la famosa naspi è molto più estesa ricca di quanto lo fossero l'indennità di mobilità in verità disoccupazione ordinaria eccetera eccetera passato ma anche a però le politiche attive come sappiamo tutti cioè la capacità poi di aiutare questo lavoro e lavoratore a ritrovare un lavoro quindi il problema sociale arrivano buongiorno innanzitutto mi unisco al coro di coloro che hanno apprezzato l'intervento che la ringrazio volevo solo chiedere una cosa e nello studio che avete condotto voi che mi sembra sia fortemente concentrato sulle scelte di cattiva allocazione del capitale se vi siete anche posti il problema della cattiva allocazione del lavoro intesa come scelte da parte della forza lavoro di individuare dei percorsi professionali che non siano sempre gli stessi e contemporaneamente anche delle cattive allocazioni materie di studio nel senso che ci sono molte persone che si iscrivono anche corsi di laurea che sono sempre gli stessi e così come lavoratori che cercano di allocarsi odi o di collocarsi in settori che sono spesso sempre gli stessi questa è una slide che ho saltato per ragioni di tempo qui c'è una potete mettere visto allora questo è uno studio un po complesso quindi non entriamo nei dettagli su come le cose vengono misurate però il lavoratore che entra il mercato il lavoro può essere in due situazioni spiacevoli cioè essere over educato sotto educato cioè fare un lavoro per cui lui ha una competenza maggiore ma gli tocca un lavoro un demansionamento mettiamolo così o al contrario fare un lavoro che non avrebbe capacità di fare adesso capacità ma che gli tocca allora come vedete queste barre che confrontano su diverse categorie l'italia la mia dell'area dell'euro vedono l'italia concentriamoci prima sulla bara da parte destra la parte destra e l'over education ok cioè è gente che a una qualifica diciamo eccessiva ha studiato per fare delle cose ma non le fanno fare fare le cose più semplici dentro l'impresa ok questo indicatore in italia dovrebbe essere più basso decisamente più basso che negli altri paesi visto che è comunque noi di ducati di istruiti ne abbiamo pochi quindi perché puoi anche impiegarli male e vero è vero sul totale però quando cominciate a scendere le spaccature sì insomma qualche caso ancora c'è comunque è vero ma rimane una percentuale di over e ducati scusate qui è difficile tradurlo comunque ci siamo capiti over istruiti ovvero inglesi istruiti italiano ancora perché comunque va bene e quindi anche qui a questa parte c'è un problema il problema pazzesco e di là c'è l'under education cioè il fatto di persone che fanno un mestiere che in altri paesi viene fatto da persone che sono più istruite di loro ora non è detto che uno non possa compensare dell'istruzione con l'esperienza non sto dicendo una di cui qui si può misurare solo l'istruzione quindi non c'è niente da fare l'esperienza può compensare però il dato di fatto che stai si sta dando una mozione in carica una persona che in altri paesi diciamo e di istruzione più elevata quindi uno si può immaginare che la spinta innovativa la capacità nodi di mettere in quella mansione l'utilizzo di tecnologie più avanzate da noi sia ridotta e vedete che da noi è molto più ridotta e riguarda in particolare i lavoratori più anziani non questa barra lunga sono i 55 è più quindi il tema c'è quindi c'è un tema ora quali siano poi le cause di questo meccanismo lasciamo perdere saranno complicatissime riflettono domanda e offerta di nuovo però il tema c'è c'è un tema di lavoratori allocati male alle loro funzioni c'era un ultimo intervento grazie io mi interrogavo su questa cosa no quanto da lei detto sulla fragilità o debolezza diciamo della piccola azienda italiana è noto da un bel po quindi mi chiedo come mai i governi le associazioni dei rispettivi datori di lavoro eccetera non affrontano il problema della transizione d'impresa se io vado in francia c'è uno sportello azienda a cui l'imprenditore si rivolge addirittura per avere un servizio di valutazione delle capacità manageriali dei figli un percorso formativo individualizzato o se il datore di lavoro decide che non nel caso di percorrere questa strada si può procedere addirittura alla vendita dell'azienda è questo primo aspetto insomma cioè anche se uno cerca in giro delle offerte formative per i figli e dei datori di lavoro piccoli e datori di lavoro ci sono rarissime offerte strutturate no mentre invece passo in francia in germania ne trovo moltissime detto questo ma arriviamo poi al resto del capitale umano i dipendenti no sempre confrontandosi senza fare grandi come dire confronti complessivi in italia c'è lo 0 30 per finanziare la formazione che per vari motivi diventa 0 19 non sto a spiegare tutto la concorrenza con la spagna siamo allo zero 70 sotto il profilo giuridico vado in francia siamo l'uno e 6 cosa vuol dire 1 e 6 no vuol dire 30 miliardi all'anno di investimento sulla formazione dei dipendenti con addirittura un obbligo di formazione singolo di 20 ore poi tutto questo non ce l'abbiamo siamo un misero diciamo 5 miliardi se aggiungo anche i finanziamenti delle regioni i finanziamenti dello stato sulla formazione 4.0 eccetera c'è un abisso insomma la germania al 33 miliardi all'anno allora mi chiedo questi esiti sono esiti di scelte errate o di non scelte diciamo così che ormai si trascinano da tempo e grazie erano bellissime consigli domanda somma e allora parto dalla premessa c'è è vero che c'è una forte consapevolezza diffusa che in questa fase la dimensione di impresa è un problema però la mia sensazione è che ci abbia messo un po a capirlo cioè nel senso non ci dimentichiamo che questo è un paese costruito sui distretti industriali e distretti industriali sono aree dove ci stavano per lo più piccole imprese operavano intorno magari a un'impresa meglio grande però sono state la forza e nerbo gli anni 70 80 di questo paese quindi la prima difficoltà è stata capire che a un certo punto sono cambiate le regole del gioco e qui c'è un ampio dibattito su che cosa vuol dire sono cambiate le regole del gioco c'è il nostro paese è fatto così da 50 anni a perché oggi perché oggi è il problema perché sono cambiate le regole del gioco cosa sono secondo me sono la globalizzazione che significa che i mercati sono diventati integrati ci sono dei competitor la cina che ti fanno i tuoi beni a costi inferiori la protezione non serve a niente perché tutti noi vogliamo avere i cellulari in tasca prodotti altrove se vuoi avere il cellulare in tasca di di comunque non puoi chiuderti no perché c'erano chiudi ti chiudi ti poi un giorno devi farti per cellulari da solo perché si è proposta di chiuderti voglio dire dove vai dove ti fermi no quindi la globalizzazione c'è esiste la tecnologia tutte le cose che ho raccontato sono cose che in una grande non è da grande impresa hanno una maggiore efficienza la maggiore efficacia quindi è che sono cambiate e cambiato il gioco e quindi in quel momento che saranno bo gli anni 2000 gli anni tra il 95 2005 è successo lì in mezzo e chiaro che la piccola impresa ha cominciato a faticare quindi anche capirlo ha richiesto forse un po più di tempo di come ci sembri tanto chiaro oggi detto ciò è vero ci possono essere tante cose anche nella difficoltà di trovare politiche che forzino le imprese a crescere ci sono tante cose che si possono fare e da noi non si fanno verissimo primo ci sono vincoli finanza pubblica prima di riuscire a mettere dei soldi sulle cose cioè ci vogliono i soldi secondo magari mi diceva ma i soldi ci sarebbero fi toglierli da qualche altra parte dove sono sprecati e mettili ecco su questo diciamo secondo me bisogna stare un po attenti a quella che è l'efficienza della pubblica amministrazione in senso generale c'è quando alcune delle politiche che che lei citava poggiano sull'efficienza parla pensiamo ai centri per l'impiego io non lo so quale sia la vostra esperienza non c'è molta evidenza però i centri per l'impiego che sono un pezzo fondamentale delle politiche attive ricordiamoci che il jobs act ha fatto tante cose ma sulle politiche attive ancora lì che non riesce ma perché perché c'è lo strumento di base che il centro per l'impiego che forse funziona in alcune regioni forse ne funzionano alcuni non altri in altri giorni non funzionano per niente dentro ci devi mettere delle persone competenti quindi paradossalmente sarebbe la formazione della formazione cioè prima devo dire dipendente pubblico che è in grado poi di organizzare il corso formativo adatto finché all imprenditore un lavoratore no abbiano la capacità di innovarsi di crescere così via in più c'è la finanza dove qui non intendo banche c'è quello che sta dicendo lei quando cita al giovane il figlio beh negli altri paesi si sono i venture capitalist noi business angels gli incubatori e così via che sono quelli che devono arrivare lì e ciascuno la propria specializzazione non darti soltanto i soldi ma datteri alle condizioni che tu organizzi in un certo modo sei disponibili a fare un certo progetto piuttosto che un altro e eccetera e quelli mancano ora la domanda perché mancano lasciamo prossima puntata ringraziamo l'ottavo gabelle buon proseguimento con lui ho fatto un introduzione
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