Parola chiave: Flexicurity
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Parola chiave: Flexicurity
Il modello danese di flexicurity, che mette insieme alti tassi di occupazione con generose reti di sicurezza sociale, piace a molti paesi europei e alla Commissione di Bruxelles. Eppure le istituzioni e le regole del mercato del lavoro dei paesi europei rimangono ancora molto lontane da quelle danesi. Perché l'efficienza di quel modello poggia su un senso civico profondamente radicato, molto più che nei paesi continentali e mediterranei dell'Unione.
di cosa parlerà il professore parlerà in questo concetto di flexsicurity io non entrerò nel merito dei concetti lily è lui che gli introdurre lily approfondirà quello che vidi io abito io è chi cerca un perché è un esperto di mercato del lavoro è riconosciuto a livello internazionale lavora un iniziale di parigi la sorbona di parigi insegniamo anche l'economia microeconomia e ovviamente economia del lavoro collabora inoltre con diversi centri di ricerca europei diciamo primari di che si occupa del mercato del lavoro come l'istituto di studi di ricerca sul mercato del lavoro di bonn il centro di ricerca di economia statistica di parigi e il centro per la ricerca delle politiche economiche di londra in più è editor di diverse riviste scientifiche di alto livello quali lab.or economics journal of economics economia e statistica eccetera pubblicazioni scientifiche non vi faccio nemmeno la lista perché ce ne sono tantissime e tutte su ottimi giornali quindi ciò vi cito pubblicazione sul giornale un lavoro economics le review of international studies in economics and economics lettere economic policy eccetera quali sono i filoni di ricerca di cui si occupa attualmente beh si occupa fondamentalmente di un primo filone di dei processi di fissazione del salario della contrattazione un secondo filone si occupa di tassazione in ambito del mercato del lavoro in presenza di frizioni ed un terzo filone si occupa delle interrelazioni che esistono appunto tra le istituzioni del mercato del lavoro la cultura e le performance del mercato del lavoro i risultati aggregati nel mercato del lavoro ecco diciamo proprio in quest'ultimo filone si inserisce l'intervento che oggi ci proporrà di cosa parleremo flexicurity beh io vi dirò soltanto due parole su cosa vuol dire questo acronimo questo flexi chiuse non l'ho de componiamo dire cercare di capire di mettere assieme delle politiche che da una parte tengano conto della sicurezza sociale per i lavoratori e dall'altra invece tengono conto di un po delle esigenze degli imprenditori quindi questa esigenza di flessibilità che può essere declinata in vari modi ora vedremo poi con l'intervento del professor cauc in quali modi può essere declinata questa flessibilità da dove ha origine questo questo tipo di idea questo tipo di politica e bene hanno origine dalla danimarca la fine degli anni 90 si pensa di istituire modello nuovo di politiche del mercato del lavoro in cui si tiene conto di queste due componenti e si prova diciamo per noi è una sorta di laboratorio delle politiche economiche del lavoro e la domanda che noi ci facciamo oggi in un certo senso è va bene li ha dato certi risultati cosa si può fare in italia noi sappiamo che oggi c'è un grosso dibattito sulla riforma del mercato del lavoro legato alla legge biagi prima poi è un suo superamento in qualche modo che dovrà esser esser fatto in questo momento quindi una delle domande è ma questo concetto di flexicurity può essere un suggerimento che ci proviene da un altro contesto e che può essere adottato anche in italia in qualche forma cioè quali sono i miglioramenti con le modifiche bisogna fare a questo modello per essere adottato in italia se possibile a questo punto però lascio la parola giusto scout che entrerà nel merito della questione grazie che per questa bella presentazione grazie anche per l'invito non ero mai stato a trento è una bella città ed è veramente bello e stimolante essere qui per questo bel festival sono arrivato ieri ho partecipato alcune conferenze sono rimasto veramente impressionato dai relatori che sono persone molto note sia a livello nazionale che a livello internazionale e sono stato anche molto colpito dal pubblico perché il pubblico molto partecipe fa ottime domande è veramente alla fine della mia presentazione sarò lieto di rispondere alle vostre domande se non vi piace quello che vi dico in particolare non esitate ditemelo perché per noi è molto importante capire se led e che portiamo avanti e risultano sensate per le persone ora vorrei presentare un lavoro che stiamo portando avanti con gli anni al danno un professore che lavora a parigi stiamo cercando insieme da un certo periodo di riflettere sui nessi fra la cultura la performance economica perché molti paesi hanno ovviamente delle performance economiche diverse soprattutto per quel che riguarda il mercato del lavoro e queste differenze sono persistenti tanto che che si può pensare che questa persistenza e dovuta al fatto che le persone sono proprio diverse non pensano allo stesso modo non perseguono gli stessi risultati e questa è l'area di ricerca su cui ci stiamo concentrando da qualche anno studiando varie dimensioni e oggi ore per la regione ha dimensioni in particolare della nostra ricerca cioè adesso però il senso civico il civismo e l'organizzazione del mercato del lavoro per cominciare a discutere questo tema vorrei parlare del nostro punto di partenza che il mercato del lavoro quali sono i fattori importanti sul mercato del lavoro che dobbiamo affrontare se vogliamo pensare agli istituti che vogliamo sul mercato del lavoro un fatto molto importante che non tutti conoscono e che sul mercato del lavoro ci sono dei processi principali e di creazione o soppressione di posti di lavoro in un paese media dell'ocse ogni anno il 15 per cento i posti di lavoro vengono soppressi se pensate che in italia ci sono 30 milioni di persone che lavorano nel settore privato questo ci porta a 2 milioni di posti di lavoro che vengono soppressi ogni anno quindi i 9.000 posti di lavoro soppressi ogni giorno quindi è una grossa quantità ma ovviamente quando vengono soppressi dei posti di lavoro ci sono in altre aziende poste il lavoro che vengono creati pensando a quanti posti di lavoro vengono soppressi si può pensare a una catastrofe ma in realtà tanti altri posti di lavoro vengono creati questo è un processo continuo importante sul mercato del lavoro se si considera il processo di mobilità questo è un processo ancora più importante perché sullo stesso posto di lavoro si possono avere più persone che si alternano quindi se si considera un'azienda con sul mercato del lavoro dell'ocse in media ogni 100 addetti ci sono 40 entrate e 40 uscite ogni anno questa percentuale maggiore nel settore dei servizi è inferiore nel settore fashion week end in cui ha descritto questo processo di distruzione creativa ma allora non avevamo dei dati a portata di mano per capire l'entità del processo adesso abbiamo i dati direi che abbiamo cominciato a raccoglierli alla fine degli anni ottanta adesso sappiamo che questo è un processo molto importante un processo che va considerato se vogliamo avere un'economia con una crescita elevata del pil ovviamente il pericolo in questo processo è che ci sono dei rischi importanti perché se c'è un processo di soppressione creazione dei posti di lavoro si sa che magari il proprio posto di lavoro non si può tenere per tutta la vita e magari si corre il rischio di essere disoccupati quindi la sfida odierna e moderno sistema di previdenza sociale quella di dare sicurezza senza ostacolare la mobilità o la redistribuzione dei posti di lavoro perché questo è molto importante per creare la crescita senza ridistribuzione dei posti di lavoro alla crescita è molto limitata perché buona parte la crescita del pil è proprio correlata a questo processo di ridistribuzione dei posti di lavoro è per questo che il modello di flessibilità e così a 30 appassionante per i paesi europei questo modello è stato adottato nei paesi nordici come è stato detto nell'introduzione e l'economia atipica che ha dotato il modello di flexicurity alla danimarca e sappiamo che la danimarca ha una performance economica ottima sul mercato del lavoro ha un alto tasso di occupazione siamo al 75 per cento circa la disoccupazione basta siamo al 4 per cento è un'altra cosa importante è che in questo paese le persone sono soddisfatte del loro lavoro non si preoccupano di perdere il posto di lavoro anche se il turn over il tasso di ricambio è elevato quanto in altri paesi come viene attuato questo sistema c'è una combinazione di due aspetti prima di tutto altri sussidi di disoccupazione in danimarca e sussidi sono circa il 90 per cento del salario ultimo percepito dal lavoratore questo per quattro anni quindi è appunto un sussidio molto elevato e poi c'è un altro aspetto ci sono dei servizi per la disoccupazione molto efficienti quando il lavoratore perde il posto di lavoro viene aiutato nella sua ricerca ovviamente è molto attivo anche il lavoratore stesso nella ricerca del posto di lavoro e poi al lavoratore disoccupato che ha perso il posto di lavoro vengono offerte molte possibilità di formazioni a formazione che in alcuni casi sono obbligatori altrimenti si perde il sussidio di disoccupazione a fronte di questi elevati sussidi di disoccupazione a fronte di efficienti servizi pubblici cioè una bassa tutela del lavoro il contratto di lavoro sono molto flessibili ed è facile per i datori di lavoro licenziare dei lavoratori ovviamente non per motivi di discriminazione ad esempio razziale ma se ci sono dei licenziamenti dovuti a difficoltà economiche dell'azienda allora questi sono consentiti l'azienda non ha grosse difficoltà in questo senso quindi la prospettiva della disoccupazione in questo sistema è molto diversa rispetto a quella che abbiamo nei paesi dell'europa meridionale e continentale l'idea è che la disoccupazione può essere in un certo senso utile essere disoccupati cercare un lavoro e può essere utile dal punto di vista sociale perché quando si cerca un lavoro sia possibilità di formazione e si può aumentare anche la produttività media anche perché quando si passa da un lavoro all'altro un giorno e si passa da un lavoro a minor produttività un lavoro a maggior produttività quindi non è una tragedia essere disoccupata in questi paesi può essere utile dal punto di vista sociale lo deve essere anzi è l'idea è che si può realizzare un sistema che molto diverso da quello di molti paesi dell'europa meridionale e continentale questa non è solo una interpretazione di questo sistema se consideriamo clouds fredricksen e il ministro danese del lavoro e quello che ha detto capiamo come funziona questo modello è stato organizzato la conferenza sulla flexicurity il suo discorso si trova in rete e il ministro fermato il modello danese di flexicurity è stato definito una panacea che poi risolvere tutti i problemi del mercato del lavoro francese ci sono ottime ragioni per cui i francesi si ispirano al modello danese la danimarca e bree paesi con i più bassi tassi di disoccupazione e piu alti tassi di occupazione ai lavoratori danesi sono in cima alle classifiche internazionali per quel che riguarda la loro percezione della sicurezza il posto di lavoro in danimarca la soddisfazione per il proprio lavoro è molto diffusa quindi cittadini sono contenti del sistema e il modello di plessi chiuri ti è stato raccomandato al governo francese anche la commissione europea ha molto insistito sul sistema di flexicurity incoraggiandole molti stati membri devo dire che lo stesso è stato fatto per l'italia e molti altri paesi ma se consideriamo rapidamente nel sistema di tutela del lavoro e dei sussidi pubblici nei paesi europei si vede che c'è un compromesso tra i paesi con un elevato a tutela del lavoro e base i sussidi pubblici ai paesi invece con elevati sussidi e basta tutele lavoro qui vedete una rappresentazione della tutela del lavoro cioè i costi affrontati da un'azienda quando vuole licenziare dei laboratori che ci si sposta sulla destra più la tutela è lavoro è importante è questo questi sono dati dell'ocse è un indice non entro nei particolari ma sono disposto poi rispondere alle domande e in verticale avete i sussidi di disoccupazione la spesa per disoccupato divisa per il reddito pro capite in danimarca vedete che sono spesa molto elevata per ciascun disoccupato mentre c'è una bassa tutele il posto di lavoro come ho detto prima la danimarca è proprio un estremo come vedete se guardate la grecia l'italia il portogallo vedete che sono all'altro estremo c'è un'elevata tutela del posto di lavoro mentre i sussidi di disoccupazione sono bassi quindi sono a bassa spesa per disoccupato se si correlano queste caratteristiche fra la performance del mercato del lavoro si vede che c'è una relazione che ovviamente richiede analisi più sofisticate una relazione comunque chiara che si può vedere che c'è un rapporto fra partecipazione e sussidi di disoccupazione a sinistra vedete di sussidi di disoccupazione ma sull'altro asse cioè la percentuale di partecipazione cioè il numero di persone che partecipano al mercato il lavoro come popolazione attiva o disoccupato ha diviso per il numero delle persone in età lavorativa cioè dai 15 ai 65 anni e vedete che la danimarca ha un elevato tasso di partecipazione alti sussidi di disoccupazione rispetto a paesi come italia spagna e grecia nell'insieme cioè una relazione positiva tra queste due variabili se guardate il grafico a destra vedete che c'è una relazione negativa per la tutela il posto di lavoro e il tasso di partecipazione c'è una forte opposizione qui tra l'italia e la danimarca su questo grafico quindi la domanda è perché la danimarca è così diversa perché i danesi sono riusciti a scegliere un altro modello che a molti al di fuori del paese sembra molto più efficiente dei modelli che abbiamo nell'europa meridionale la nostra ipotesi che stiamo cercando poi di dimostrare con il nostro lavoro è che questo modello è correlato a un forte senso civico dei danesi cioè danesi non si comportano in modo opportunistico quando chiedono dei fondi pubblici dei sussidi pubblici qual è il nesso quindi per il senso civico e il modello di black seacure.it il modello di flexicurity è più difficile da realizzare in realtà nei paesi dove il livello di civismo e più basso perché questo modello funziona solamente se le persone si comportano in un modo corretto non troppo opportunista ora cerchiamo di approfondire un po il modello il comportamento opportunistico e questa è una cosa da capire è una barriera all implementazione di un sistema di disoccupazione efficiente se si vogliono dare dei sussidi di disoccupazione elevati ai disoccupati ovviamente bisogna essere sicuri che non lavorino sul mercato nero ma che facciano altre cose questo va controllato ma è molto più difficile controllarlo quando si sa che le persone sono opportuniste in modo sistematico e quando non c'è una pressione sociale e questo è un problema generale che esiste in qualsiasi sistema di previdenza di assicurazione bisogna fare in modo che le persone si comportano per bene e quindi in generale sappiamo che quando le persone sono più opportunista più costoso assicurarle o dare loro dei sussidi da questo punto di vista è importante capire quale può essere un sistema efficiente e protezione dalla disoccupazione questo dovrebbe essere un sistema in cui si possono dare altri sussidi di disoccupazione alle persone che così avranno l'opportunità di cercare un posto di lavoro l'idea è io ti do dei sussidi generosi e tu ti cerchi un lavoro l'idea è questa nel sistema flexicurity in questo caso inoltre le persone non hanno paura di perdere il posto del lavoro perché non hanno una grossa perdita di reddito se rimangono disoccupate in questo caso si può avere una bassa tutele il posto il lavoro nel contesto di questo sistema sia un mercato del lavoro efficiente perché le persone sono contenti di lavorare non hanno paura della disoccupazione e quindi c'è un ricambio molto più veloce sul mercato il lavoro è un tasso maggiore quindi di partecipazione nei paesi in cui il senso civico elevato ci sono meno comportamenti opportunistici e dove c'è un maggior senso civico si può prevedere che ci siano maggiori sussidi disoccupazione minori tutele lavoro è più elevato tasso di partecipazione sul mercato del lavoro ora da questi aspetti astratti passiamo alla pratica cosa succede in pratica se veramente un rapporto per il senso civico l'organizzazione del sistema e sussidi della disoccupazione e poi la tutela e il posto del lavoro quindi bisogna cominciare corrispondere alla prima domanda che cos'è il senso civico e come si misura perché in economia ci basiamo sulle cifre e cerchiamo di continuare a fare così perché secondo noi importante misurare le cose sono stati condotti molti studi che ci danno delle idee sul significato e senso civico la nostra definizione il senso civico è il modo in cui le persone rispondono a questa domanda pensa che sia sempre giustificato mai giustificato o talvolta giustificato pretendere sussidi pubblici ai quali non si ha diritto la risposta si basa su una scala che va da mai giustificato ha sempre giustificato noi ci siamo basati su un'indagine che si chiama world values bay che è stata condotta in diversi paesi a partire dall'inizio degli anni 80 inizialmente erano 25 paesi ora siamo a più di 60 l'indagine è stata condotta in tre periodi e ogni volta ci sono state almeno 1.000 intervistati per periodo per paese oltre questa domanda ne sono state fatte molto a molte altre ovviamente e poi possibile utilizzare altre domande che ci consentono di capire qual è il senso civico delle persone ad esempio se le persone considerano che l'evasione fiscale sia accettabile se c'è fiducia reciproca fra la gente se c'è partecipazione nel settore del volontariato e le associazioni filantropiche se la gente reputa accettabile andrà a prendere un trasporto pubblico e senza pagare il biglietto eccetera e la cosa interessante molto spesso molto spesso che dati confortano esumato che se le risposte dicono che non è così importante truffare il senso civico ovviamente è basso si potrebbe anche pensare che questa indagine non è molto interessante perché uno può rispondere come vuole alle domande in realtà sono stati condotti degli esperimenti che ci dicono che quello che affermano le persone correlate al loro comportamento effettivo c'è un esperimento che consiste nel mettere un portafoglio per strada con dei soldi con dentro un documento d'identità e si conta poi il numero di portafogli restituiti alla polizia che numero molto più alto nei paesi dove il senso civico più elevato quindi si possono fare molti esperimenti del genere che dimostrano che i dati di queste indagini sono veramente valide coerenti e cioè che le risposte sono fondate correlate ai comportamenti pratici ora vediamo quali sono le differenze a livello di senso civico bra i paesi e la cosa interessante è che c'è un'elevata eterogeneità abbiamo esaminato la risposta alla domanda che vi ho presentato e il punteggio era uno se la risposta era mai giustificato e zero se accettabile e questo grafico a barre fa vedere che in danimarca la 86 per cento delle persone dicono che non è mai accettabile richiedere dei sussidi pubblici ai quali non si ha diritto la cosa interessante qui che le idee che abbiamo sui paesi poi si riflettono nei dati cioè nei paesi nordici c'è un elevato senso civico poi ci sono i paesi anglosassoni a livello intermedio e spostandosi sulla destra andiamo verso i paesi meridionali e vedete il messico anche c'è l'italia non si trova in una brutta posizione direi l'italia si distanza un po dalle altre domande fatte sulle tasse ma rispetto a questa domanda rispetto alla francia vedete che l'italia in posizione migliore la francia in una posizione pessima rispetto a molte domande in media l'italia è molto meglio rispetto alla francia la cosa interessante guardando a questi grafici e che c'è una forte instabilità delle differenze nel senso civico tra i diversi paesi se consideriamo le risposte media negli anni 80 come vedete e poi quelle del 2000 le risposte del 2000 vedete che c'è una correlazione stabile la danimarca è sempre in posizione elevata a partire dagli anni 80 nel 2000 la francia è in posizione bassa e l'italia non c'è perché non ha partecipato all'indagine negli anni 80 ho detto c'erano solo 25 paesi originariamente queste differenze tra i paesi sono correlate al patto perché ci sono delle differenze per un paese e l'altro a livello di istruzione di religione anche la struttura della popolazione dal punto di vista l età dal punto di vista è reddito ed è importante capire se queste differenze sono correlate al paese stesso o al patto che ci sono altri elementi che spiegano il comportamento diverso delle persone quindi la cosa da fare e raffrontare persone lo stesso genere se seta stesso reddito se sono stato coniugale cioè tra in vari paesi che non si arriva un numero sufficiente di osservazioni e di dati e così si possono isolare gli effetti fissi per paese cioè le differenze di atteggiamento che sono dovute al fatto che le persone vivono in paesi diversi e quindi raffrontando il genere l'età il livello d'istruzione lo stato civile la religione che è molto importante perché si potrebbe pensare che i cattolici si comporta si comportano in modo diversi da protestanti o da persone che non hanno fede come si può pensare che protestanti e abbiano maggior senso civico di chi non vede o anche dei cattolici viene alcuni casi e quindi questi studi sono condotti per vedere l'effetto di questi aspetti come la religione l'istruzione le persone che hanno un maggior livello d'istruzione hanno maggior senso civico il senso civico aumenta con l'aumentare dell'età le persone sposate con dei figli hanno un senso civico maggiore le persone che hanno una fede religiosa hanno un maggior senso civico è però a chi ha un credo e protestanti hanno un senso civico maggiore quindi questi dati confermano quello che ci si può aspettare quello che vorrei non mostrarvi è la correlazione tra gli effetti fissi diciamo così del paese come l'abbiamo chiamato e il senso civico medio nazionale e lo vediamo su questo grafico qui è importante considerare e appunto come si corrono le due cose sull'asse orizzontale abbiamo la misurazione dell'effetto fisso del paese e poi abbiamo la risposta media invece sull'asse in verticale e qui abbiamo la correlazione se si è in alto questo significa che il 94 da 5 per cento delle persone o meglio la dispersione che c'è dovuta appunto a questo effetto fisso del paese non è dovuto ad una dimensione personale quindi la caratteristica personale diciamo così conta soltanto per il 5 per cento e mi riferisco a tutti gli effetti i fattori che dicevo prima il sesso l'età livello di istruzione alla professione è stato familiare la religione e così via quindi è l'effetto paese si dimostra molto importante da questo punto di vista e questo lo riscontriamo su tutta la scala e lo troviamo anche in relazione per esempio alla fiducia alla fiducia che sia nei confronti degli altri che ci circondano ma la circondano ma anche altri fattori per esempio i valori familiari il ruolo dell'uomo nella famiglia il modo di educare i figli anche questi sono fattori in cui ci sono c'è una forte eterogeneità tra paese e paese e quindi questo rientra appunto nel effetto paese di cui si parlava prima quindi adesso che sappiamo che c'è una eterogeneità molto forte tra i paesi da questo punto di vista è che questo si correla proprio alla specificità nazionale diciamo così o la specificità del paese e che quindi ci sono distinzioni tra paesi e paesi allora detto questo dobbiamo vedere se ci sia una correlazione tra senso civico e comportamento economico perché vogliamo dimostrare questo se le persone sono più opportunista e quindi hanno un basso senso civico allora dovremmo attenderci anche che le persone si comportino in modo diverso rispetto a quelle che hanno un elevato senso civico guardiamo di nuovo i dati e questo ci dicono che le persone con un basso senso civico sono più frequentemente disoccupate quindi le persone che dicono che non è così importante evitare di imbrogliare sui sussidi ecco queste sono le persone che di solito sono anche disoccupate e ovviamente c'è una correlazione logica tra queste due cose quindi se siete disoccupati anche più facile vedere di buon occhio il fatto che si chiedano effettivamente i sussidi pubblici ma evidentemente in quella condizione sia anche bisogno dei sussidi quindi è interessante vedere che c'è questa relazione però non possiamo dire che c'è una relazione di causalità netta è molto difficile anche dimostrare che c'è questo nesso di causalità allora facciamo un passo in più e vediamo che le persone con un senso civico alto a una maggiore tendenza ad essere occupate in paesi in cui c'è un senso civico alto e viceversa quindi c'è una correlazione anche da questo punto di vista nel senso che le differenze di comportamento fra le persone con senso civico alto e basso sono più marcate nei paesi in cui sussidi disoccupazione sono maggiori e questo sembra suggerirci che le persone che hanno un basso senso civico sono in grado in una certa misura di sfruttare anche il sistema e lo fanno molto più liberamente se il sistema è generoso laddove invece il sistema non è generosa e evidente che non ci si deve attendere nulla perché non ci si può neanche non si può neanche beneficiare dal sistema ma se il sistema è generoso e si è opportunisti è evidente che si sfrutta al massimo questo sistema e questo è quello che ci confermano anche i dati sembra quindi che ci sia una relazione tra ciò che le persone pensano in relazione al senso civico e il comportamento economico allora adesso che abbiamo tutte queste informazioni che cosa facciamo cerchiamo di indagare ulteriormente la relazione causale fra il senso civico l'efficienza del sistema di tutela dalla disoccupazione quindi nei vari paesi vediamo qual è il livello per esempio dei sussidi pubblici vediamo il livello medio dei sussidi nel paese il livello di tutela del lavoro medio guardiamo anche la media diciamo così del senso civico che misuriamo in relazione alla proporzione di persone che dicono che non è giustificabile imbrogliare per avere dei sussidi pubblici mettiamo insieme tutte queste variabili e cosa proviamo ha fatto questo esercizio vediamo che c'è una relazione negativa tra il senso medio civico e il livello dei sussidi pubblici e troviamo che c'è una correlazione positiva o meglio mi scuso dice il relatore è l'opposto anzi c'è un rapporto positivo tra i sussidi di disoccupazione e il livello di senso civico nel paese così come spiegavo prima nel senso che se le persone hanno forte un senso forte senso civico e ci sono più sussidi ma meno opportunisti e e troviamo invece che c'è un rapporto negativo tra la tutela del lavoro e il livello di senso civico troviamo anche che il tasso di partecipazione dei giovani lavoratori è molto più alto nei paesi in cui c'è un forte senso civico e questo è correlato al fatto che quando c'è un forte senso civico c'è una bassa tutela del lavoro e quindi è facile per i giovani entrare nel mercato del lavoro perché se c'è una razza tutela diciamo così del lavoro allora c'è un turn over più più più marcato 3 tra i lavoratori e quindi lavoratori adulti che hanno più di 25 anni e cambiano lavoro più facilmente e quindi ci sono più posti diciamo così che si liberano sul mercato del lavoro e che si rendono disponibili per i giovani che quindi possono inserirsi in questo mercato del lavoro invece in italia e francia c'è una forza e disoccupazione tra i giovani perché è difficile trovare dei lavori dei lavori stabili invece laddove c'è un forte senso civico e c'è un sistema di sussidi efficiente allora c'è una bassa disoccupazione tra i giovani e di conseguenza una elevata partecipazione attiva dei giovani al mercato del lavoro se consideriamo questa correlazione vediamo che non c'è è necessariamente un nesso causale sempre nel senso che se si cambiano le istituzioni per esempio se si cambia il sistema di sussidi allora le persone dovrebbero anche cambiare comportamento immaginiamo al pensiamo all'italia cambiamo il nostro sistema previdenziale diamo sussidi molto elevati istituiamo un sistema di controllo adeguato per aiutare le persone anche a trovare un lavoro ma anche per controllare che persone effettivamente cerchino un posto di lavoro se sono disoccupati allora l'italia dovrebbe cambiare velocemente anche senso civico diciamo così e questo e questo vale esattamente anche per la francia tra l'altro beh se fosse così allora il senso civico non sarebbe più diciamo così il problema perché basterebbe cambiare il sistema e cambierebbero anche le persone allora bisogna vedere se c'è effettivamente una inerzia nel senso civico nell'atteggiamento civico cosa cosa intendo per inerzia culturale intendo la resistenza delle persone al cambiamento si cambia velocemente o lentamente consideriamo tutti gli aspetti culturali per valutare la risposta a questa domanda a questo quesito e consideriamo il senso civico delle persone nate negli stati uniti quindi abbiamo lo stesso sistema economico e abbiamo persone che vivono nello stesso ambiente con le stesse istituzioni quindi la stessa situazione sostanzialmente ma che hanno antenati provenienti persone che hanno antenati provenienti da persone diverse perché lo sapete negli stati uniti siano le radici più diverse appunto gli avi ben venivano data da paesi diversi e abbiamo quindi dei dati su cui basare questo tipo di analisi per vedere quale sia l'influenza del paese d'origine in relazione al senso civico delle persone che cosa troviamo troviamo che c'è una forte influenza sul senso civico derivante proprio dal paese d'origine degli avi dei cittadini e che cosa abbiamo utilizzato come strumento per valutare questo abbiamo utilizzato i dati della genius socios vecchia un indagine sociale generale fatte negli stati uniti nel 72 dal 72 anzi e si fa ogni anno questo questo sondaggio questa sorta di censimento e si coinvolgono 2 mila persone ogni anno in questo tipo di sondaggio e si pongono delle domande è tra l'altro si domanda anche da quale parte del mondo venivano i tuoi avi e se si tratta di più di un paese al quale di questi paesi ti senti più vicino ecco questa la domanda posta nel nel sondaggio in questo modo investighiamo quello che è la storia proprio della famiglia quindi dei genitori dai nonni e così via abbiamo utilizzato due periodi per fare la nostra valutazione e 16 paese di origine perché ci sono tanti immigrati negli stati uniti e ci sono paesi però da cui provengono pochi immigrati e quindi è meno significativo considerare tutti i paesi ci siamo concentrati sui paesi di provenienza diciamo così di origine principali allora qui analizziamo il rapporto tra il senso civico degli americani relazione al paese d'origine dei loro avi e questo l'abbiamo sull'asse orizzontale e poi consideriamo il senso civico nei paesi di residenza se per esempio consideriamo l'italia e consideriamo l'asse verticale vediamo che abbiamo la proporzione di italiani che considerano che possa essere accettabile imbrogliare sui sussidi pubblici e questa percentuale è superiore del 25 per cento rispetto ai danesi il danimarca funge da paese di riferimento e vale zero e quindi ci attenderemmo anche che le persone negli origine di origini danesi abbiano un risultato analogo negli stati uniti e in effetti c'è questa differenza appunto l'italia sta sopra del 25 per cento diciamo così per quanto riguarda questa questa valutazione e questo sempre considerati anche tutti i fattori di cui si diceva prima il genere l'età il reddito e così via abbiamo questa differenza del 25 per cento del 5 per cento in relazione alla cecità dell'imbroglio quindi abbiamo in verticali le persone che vivono in italia e sull'asse invece orizzontale chi vive negli stati uniti con origini diverse ci riferiamo la seconda generazione di americani o di statunitensi e vediamo appunto dove si trovino qui le persone statunitense di origini italiane rispetto a quelle di origini danesi e qui c'è una differenza del 15 per cento tra i due gruppi cioè gli statunitensi di origini italiane ritengono una percentuale superiore del 15 per cento rispetto agli altri che si possa imbrogliare quindi c'è una forte correlazione anche da questo punto di vista tra il senso civico del paese di origine e il senso civico degli statunitensi con quel paese d'origine consideriamo poi la terza generazione di americani ecco anche lì troviamo una correlazione che è di meno rispetto alla seconda generazione ma c'è comunque e questo vale anche per la quarta generazione quindi l'inerzia è molto forte a livello di senso civico e questo significa che è difficile cambiare il senso civico questo non significa che non si può cambiare il senso civico però significa che c'è una certa inerzia un'inerzia significativa e se noi analizziamo la correlazione tra il senso civico e le istituzioni e la performance sul mercato del lavoro ecco che sembra effettivamente che il senso civico e rappresenti una costante è un fattore di inerzia significativo quindi è un ingrediente o diciamo così un elemento chiave per l'adozione del modello di flexsecurity in un paese ci sono tanti dilemmi però 1 questo è uno di tanti elementi e questo non è l'unico mi riferisco al senso civico però lo ripeto secondo me il senso civico un elemento importante quindi se si vogliono implementare delle riforme per aumentare l'efficienza del mercato del lavoro è praticamente impossibile avere delle riforme efficaci senza un'ampia politica che incida sul comportamento civico e quindi bisogna analizzare innanzitutto il comportamento civico per vedere se questo è come questo si correli anche all'organizzazione della comunità l'organizzazione della società quindi noi diciamo sede l'inerzia ma ovviamente a lungo termine gli atteggiamenti sociali sono anche influenzati dalla situazione quindi dalle istituzioni e questo lo vediamo negli stati uniti benissimo nel senso che abbiamo visto che ci sono dei cambiamenti generazione dopo generazione e ci sono delle convergenze tra i vari gruppi col tempo e questo significa che le che le istituzioni contano che sono un fattore di influenza e bisogna considerare allora da una parte l'inerzia e dall'altra le istituzioni e ovviamente se si vive in un paese fortemente cooperativo cooperativistico eccoli può essere difficile cambiare gli atteggiamenti civici perché ci sono dei forti interessi di classe diciamo così o di corporazione che rimangono fortemente radicate e questo card invece nei paesi con una situazione diversa e se si agisce in modo mirato anche questo non va bene per esempio in francia circa un 60 per cento delle persone hanno diritto agli alloggi pubblici ma solo il 20 per cento effettivamente accede a questi alloggi pubblici e questo è un grosso problema ovviamente dal punto di vista politico e sociale perché chi accede ai agli alloggi pubblici evidentemente ha trovato altre strade magari meno oneste rispetto a quel 40 per cento persone che sono rimaste escluse e questo va malissimo e se si considera è il comportamento sociale perché se uno vede un altro imbrogliare dice beh allora imbroglio anch'io e questo lo si vede benissimo nelle scienze sociali perché si è provato è dimostrato che se si vede che gli altri ne approfittano di una situazione allora si tende a fare altrettanto allora è importante ideare delle politiche sociali che consentano di sostenere e di sostenere favorire degli atteggiamenti sociali positivi e questo va fatto considerando i fattori specifici del paese ma anche tutte le preferenze anche personali tutti i fattori di cui si diceva prima e questo ovviamente significa che abbiamo bisogno di tante informazioni per andare avanti con questo nostro lavoro di analisi ed informazione detto questo vi ringrazio molto dell'attenzione bene io aprirei subito il tempo per le domande della platea facciamo presentissimi i soli presentazione molto interessante funziona si funziona però il signore dovrebbe parlare nel microfono di solito ci preoccupiamo sempre molto del costo della flexicurity ci chiediamo se la flexicurity possa essere sostenibile dal punto di vista economico di solito non è sostenibile quindi difficilmente esportabile e lei che cosa ci dice a questo proposito ci dice sostanzialmente che non è neanche esportabile per ragioni culturali allora forse il suo messaggio e pessimistico ho compreso bene e la domanda inoltre ecco è questa che è questa è la storia dell'uovo e della gallina nel senso che che cosa viene prima vengo listi prima le istituzioni e il sistema o il senso civico per avere un senso civico migliore c'è bisogno di istituzioni che siano funzionali allora che cosa viene prima è un dilemma difficile questo da risolvere e poi ho ancora un'altra domanda ha provato a fare lo stesso sondaggio in israele perché parlo di israele nello specifico beh perché c'è una forte omogeneità dal punto di vista religioso c'è un controllo sociale molto forte però siano persone che vengono da tutte le parti del mondo e quindi sarebbe interessante vedere in israele come stanno le cose la rispondiamo una domanda alla volta io direi allora la prima domanda e riguarda sono tre punti la prima è la se il messaggio che ci viene da questo la presentazione pessimistico no la seconda c'è una interrelazione tra le istituzioni la bontà delle istituzioni tra virgolette e la civic e delle persone nei sistemi e poi se si può fare questo tipo di operazione che è stata fatta per gli stati uniti c'e la ricerca di mappare le civic titude dei paesi di provenienza anche per israele perché ci sono buone ragioni per farlo secondo chi ha fatto lui c'è un'altra domanda collegata intervengono semplicemente perché la mia domanda mi sembra collegata al un po la visione anche pessimistica del signor il avanti e per completarla volevo chiedere il sondaggio fatto viste anche le conclusioni cioè che le riforme del mercato del lavoro sono praticamente impossibili senza un'ampia politica che incide sul senso civico il sondaggio non c'è la traduzione dicevo viste le conclusioni cioè che queste riforme del mercato del lavoro sono praticamente impossibili senza una politica che incide fortemente sul senso civico il sondaggio ha fatto diciamo sulla sulla popolazione civile con le finalità che aveva cioè di verificare quanto questo civico poteva incidere su questi modelli la vena non perché non farlo anche sugli apparati politici dei vari paesi che forse ci darebbe qualche indicazione in più sul suo ottimismo sul pessimismo che possiamo avere in riferimento a questi cambiamenti chiaramente la domanda era collegata la domanda è cercare di capire se lo stesso sondaggio fatto su le popolazioni civili hanno un senso fatto sul diciamo sulla struttura burocratica dei paesi lascerei queste prime domande professor gauck grazie per quanto riguarda la prima domanda beh non è che questo sia un messaggio che sinistra è pragmatico più che altro allora vediamo innanzitutto che questo è un lavoro in itinere bisogna prendere seriamente questi risultati però ancora un lavoro un itm tinner in italia abbiamo una situazione eterogenea anche è molto interessante vedere che il lavoro fatto sul capitale sociale muove proprio dal fatto che c'è questa differenza tra nord e sud e banfield e botman uno dei padri delle teorie sul capitale sociale hanno lavorato molto proprio sull'italia è un paese interessante l'italia proprio grazie a questo fattore cioè fatto di avere un paese eterogeneo nella nostra analisi di questo non ci occupiamo tanto però ritengo che comunque i risultati possono essere applicabili in generale e dicevo il messaggio e pragmatico e può essere anche utile nel senso che si possono utilizzare questi risultati per vedere come configurare le politiche sociali nel senso che dobbiamo essere consapevoli il momento in cui configuriamo queste politiche dobbiamo essere consapevoli del fatto che impattiamo sul senso civico nel lungo termine per esempio qui in italia si sta discutendo il salario minimo e in francia e salario minimo è molto alto e vale per tutti nel paese abbiamo fatto del lavoro anche su questo e appare che in paese in cui c'è questo salario minimo alto non c'è un forte dialogo sociale quindi le persone non interagiscono tanto lo stato semplicemente fissa un il minimo e le persone non partecipano in questo processo di dialogo sociale e quindi anche la fiducia sociale basse il coinvolgimento sociale è bassa e lucy e spinge per avere una forte collaborazione per esempio nell'ambito lavorativo quindi si è lo stato a fissare il salario minimo e lo fissa alto questo è negativo per il dialogo sociale invece se la situazione diversa ecco che il lavoro anche a livello sindacale è molto più forte quindi bisogna considerare questo aspetto in relazione alla dinamica sindacale alla densità sindacale e vediamo proprio che c'è una maggiore partecipazione del sindacato e quindi sociale diciamo così nel momento in cui lo stato non interviene in modo così forte nel stabilire tutto da solo e lo vediamo questo anche nei paesi nordici quindi cosa dovremmo fare secondo me dovremmo considerare tutti questi aspetti se vogliamo comprendere bene le implicazioni delle politiche pubbliche e da questo punto di vista questo punto di vista può essere utile avere questo tipo di analisi non è che diciamo non possiamo cambiare niente il messaggio è possiamo cambiare le cose ma dobbiamo essere anche consapevoli dell'impatto dei cambiamenti nel lungo termine ed è un impatto sul senso civico ma anche su tante altre cose quindi sono d'accordo con lei nel senso che si può anche arrivare in una situazione di equilibrio negativo si può arrivare a situazioni assolutamente negative per cui le persone hanno un basso senso civico e anche le istituzioni non funzionano bene e quindi potrebbe anche accadere c'è questa preoccupazione anche in relazione al sud dell'europa in francia abbiamo gli stessi problemi le stesse preoccupazioni che avete anche anche voi io credo che veramente si possa intervenire però in questa dinamica di cose per aumentare il senso civico attraverso implementazione di politiche giuste per quanto riguarda poi la seconda domanda in effetti abbiamo integrato anche la variabile politica nel momento in cui consideriamo la correlazione tra la media a destra su civico per paese e i sussidi disoccupazione la tutela del lavoro quindi se noi consideriamo quello che abbiamo fatto da un punto di vista un po più tecnico ha considerato questa correlazione abbiamo considerato anche il fatto che le pare che i paesi hanno un sistema politico diverso come lo facciamo questo lo facciamo integrando l'effetto fisso paese diciamo così e guardiamo quindi al cambiamento nei comportamenti civici nei paesi e anche cambiamento a livello di tutela del lavoro e sussidi disoccupazione paese per paese vediamo le medie paese per paese e questo è un modo per vedere questa correlazione anche dal punto di vista del sistema politico perché consideriamo appunto la correlazione lo ripeto tra il senso civico e gli altri fattori questi sussidi di disoccupazione e così via e troviamo che c'è un'influenza dal fatto nel fatto per esempio che il sistema politico proprio è diverso oltre che la collocazione geografica e diversa quindi abbiamo incluso anche l'elemento politico in una certa misura nella nostra valutazione assi dimenticavo israele è una buona idea è la sua sicuramente si possono fare delle analisi in modo interessante proprio per il fatto che ci sono tanti immigrati in israele però noi non ci siamo concentrati su israele anche se è stato incluso israele nelle nostre analisi in relazione a quanto fatto negli stati uniti noi abbiamo attinto tra l'altro ad un altro sondaggio statunitense sempre dove però vengono coinvolte 100.000 persone e quindi sicuramente avremo anche un apporto maggiore da quel punto di vista e valuteremo la possibilità di estendere questo tipo di lavoro anche alla situazione israeliana il capitale sociale io vorrei sapere quanto ha già risposto ha già chiesto il precedente che ha chiesto chiesto ma io vorrei che lei approfondisce un pochettino di più come il la politica oi dirigenti politici o gli uomini politici possono distruggere questo capitale sociale oppure implementarlo e faccio un esempio chiedo a lei per cau come giudica un presidente del consiglio che dice le tasse non bisogna pagarle si sono alte capisco che se sono alte bisogna contattare cercar di ma quando dice non bisogna pagarle cosa distrutto del capitale sociale o cosa rimane del capitale sociale la domanda è chiaramente sul le relazioni che ci sono tra il capitale sociale la politica in senso diciamo ampio sì direi che ci fermiamo qui la seconda parte l'ha chiesto grazie per la sua domanda considerando i dati vediamo che c'è una forte correlazione tra gli indicatori attinenti alla corruzione e la qualità del senso civico e la fiducia ci sono tanti indicatori in relazione proprio il grado di corruzione dei paesi o nei paesi è interessante considerare questi dati tra l'altro la banca mondiale ha sviluppato tutta una serie di indicatori e questi indicatori derivano da sondaggi nel corso dei quali si chiede ai cittadini ma anche alle amministrazioni di dare un giudizio in relazione alla trasparenza proprio dell'amministrazione e c'è un'importante istituzione che si chiama transparency international che ha un bellissimo sito web tra l'altro in cui si riporta una classifica dei paesi proprio da questo punto di vista quindi ci sono dati anche su questo vediamo che c'è una forte correlazione tra il grado di trasparenza dell'amministrazione del governo e la qualità del senso civico da questo punto di vista quindi ritengo che avere un'amministrazione efficiente e trasparente sia ottimo per sviluppare un buon senso civico e tra l'altro se le persone si comportano bene allora tutti vedono il beneficio del fatto di pagare le tasse perché ovviamente ha un senso perché il sistema funziona bene grazie appunto questo pagamento delle tasse e questo ce lo dicono anche i dati ovviamente nei paesi scandinavi si sa le tasse sono molto alte e credo che questo si collochi bene all'interno del discorso che abbiamo fatto fino adesso in generale sul senso civico le persone pagano le tasse le pagano abbastanza volentieri nel senso che vedono che ne traggono anche un beneficio e quindi si accettano di pagare le tasse proprio perché ne beneficiano poi non so chi fosse il primo ministro a cui ha fatto riferimento però sicuramente non è un'affermazione adeguata per migliorare il senso civico questo posso dire in generale ok obietterei obietterei al fatto che danesi siano migliori geneticamente rispetto agli altri e poi anche rispetto alle domande fatte prime che mettono l'accento sull'importanza delle istituzioni affidabili efficienti credibili questo esiste in danimarca l'efficienza l'affidabilità delle istituzioni crea un senso civico e dati che ha presentato lei possono essere interpretati proprio dalla prospettiva istituzionale e danesi non possono imbrogliare e se si pensa anche che si può essere solidali beh allora questo spiega quello che ha detto a lei ragazzo i danesi sanno che il sistema relativamente efficiente ma non penso che i danesi siano tanto migliori di noi pensano che il penso che le istituzioni abbiano creato il senso civico e se per ovvi motivi la domanda è ma le istituzioni ben fatte ed efficienti sicuramente hanno un forte impatto sulla silicati chiude non stiamo dicendo che danesi sono migliori dal punto di vista genetico nei differenti in realtà abbiamo analizzato chi è nato negli stati uniti una serie persone che vivono nello stesso ambiente e vediamo che le persone sono comunque influenzata dal paese d'origine quindi la sua obiezione in questo senso va considerata in questo modo le persone si comportano diversamente perché sono influenzate dalle istituzioni ma noi abbiamo esaminato le persone che vivono gli stati uniti in un ambiente diverso hanno origini diverse abbiamo dimostrato che sono influenzate al paese d'origine per cui non credo che la sua obiezione poi se veramente seria e poi queste differenze non sono certo dovute a specificità genetiche non abbiamo detto questo abbiamo solo sottolineato che c'è una certa inerzia e c'è una cosa interessante perché se consideriamo i dati che riguardano le persone nate negli stati uniti è interessante guardare le diverse generazioni di immigrati perché questo ci consente di vedere l'influenza del paese d'origine per le persone che sono immigrati negli stati uniti prima della seconda guerra mondiale e si vede che anche le persone con degli avi che sono arrivate agli stati uniti prima della seconda guerra mondiale hanno un'influenza dal paese d'origine c'è una differenza fra chiave danesi e un francese però abbiamo anche visto che ci sono dei cambiamenti nel tempo e l'ultima guerra mondiale avuto un impatto se si raffronta il francese gli svedesi prima della seconda guerra mondiale avevano lo stesso atteggiamento civico secondo la seco durante la seconda guerra mondiale si è generata una grande sfiducia con l'occupazione tedesca colmato che molti hanno collaborato quindi c'è stato un cambiamento dopo la seconda guerra mondiale e in francia c'è stata una caduta nel senso civico proprio per gli eventi storici quindi ci sono dei cambiamenti in questi atteggiamenti e ci vuole tempo però vedo che lei non non è d'accordo magari ne discutiamo e dopo solo un commento se posso rispondere la questione è la causalità l'unica di apo difficile da interpretare è quella forse che ci ha fatto vedere sul paese d'origine la causalità perché sono state create alcune istituzioni nella tradizione danese in quella scandinava c'è proprio un aspetto di democrazia sociale per cui c'era una cultura già stabilita che ha portato alle istituzioni non possiamo spiegare il successo della danimarca solo rispetto a quello che è successo negli ultimi anni è importante capire perché sono state predisposte questa istituzione quanti anni fa perché penso che questo possa spiegare appunto il senso civico così elevato che c'è oggi forse il termine causalità un po troppo forte c'è un'interazione fra due variabili e quello che vorrei sottolineare è che sono inerzia nel senso civico non è una cosa che cambia dal giorno alla notte e poi del rapporto causale fra senso 5 istituzione ovviamente c'è un rapporto causale ma anche contrario perché c'è una dinamica cioè un interazione dinamica per le due variabili quindi il messaggio importante che il senso civico implica dei vincoli sul modo in cui si possono poi predisporre i sistemi di sicurezza sociale industria 30 io volevo chiederle se nelle sue e dei suoi studi avesse osservato differenze tra i vari paesi analizzati in termini di chiarezza e focalizzazione di progetto politico di obiettivo politico e faccio un riferimento molto specifico a un argomento filologia sul tavolo delle parti sociali quindi dell'industria della del governo e dei sindacati che il rinnovo del protocollo d'intesa del 1993 allora quel protocollo reso possibile da un grande progetto politico da una enorme di tutte le parti sociali sulle entrata nell'euro e quindi su ciò che questo doveva voler dire interventi economici oggi la difficoltà che noi abbiamo a star seduti a questo tavolo deriva credo anche da una mancanza di un chiaro obiettivo politico da questo punto di vista lei vedo delle differenze tra i vari paesi negli studi che ha fatto in un certo senso si chiede di ampliare un po il concetto di diciamo di istituzione che che ha un ruolo nella city che nel dare forma a questa silicati chiude in particolare si fa riferimento alla chiarezza del progetto politico nei diversi stati e le differenze che esistono in questa chiarezza del progetto politico e nei risvolti che può avere nel generare questa attitudine civica delle persone eseguite sono d'accordo nel senso che la coesione sociale e richiede la condivisione di obiettivi chiari e questo è correlato al senso civico io penso che lei abbia ragione ma è molto difficile definire cosa sia un progetto politico chiaro e io non conosco degli studi che si occupino di questo aspetto potrebbe essere molto interessante da studiare ma a mia conoscenza non solo non ci sono gli studi che abbiano affrontato questo tema ci penserò con quest anno d'accordo con l'idea generale che lei ha presentato a bere un progetto politico chiaro capito dalle persone e assolutamente importante per sviluppare il senso civico l'obiettivo della flexicurity infatto non è quello di sopprimere i posti di lavoro ma di offrire una maggior sicurezza alle persone e questo può essere ovviamente sostenuto da un chiaro progetto politico perché da senza quello che si fa aiuta le persone a crederci abbiamo capito che il modello danese molta importanza il senso civico richiesto ai cittadini e sul rapporto con le istituzioni politiche mi chiedo anche alle imprese va chiesto un senso civico si chiede se le imprese anche se bisogno di un senso civico lei aggiunge ci sono differenze secondo lei nelle nei diversi paesi a questo punto ha ragione chi ci sono delle differenze anche per le aziende perché degli studi hanno dimostrato una cosa del genere i dirigenti aziendale nei vari paesi hanno atteggiamenti diversi in questi studi si chiedeva se le varie aziende provenienti da vari paesi avessero un atteggiamento diverso ad esempio in francia abbiamo chiesto ai manager che lavorano in francia se le aziende che la cui casa madre e nel regno unito negli stati uniti in india cercano di essere corretto se invece tendono a corrompere l'amministrazione quindi anche in questo studio si vede che c'è una porta cosa nell'essone per senso civico medico non senso civico medio in un paese il comportamento dei manager in un paese estero quindi sembra che appunto questa sia un aspetto importante è uno studio portato avanti e anche in questo caso da transparency international nel nello studio abbiamo capito bene il connessioni tra il senso civico e la politica vorrei chiedere quanto nella del modello flexsicurity conta la struttura geografica di un paese la struttura del tessuto industriale che pensando al nostro caso italiano è molto disomogeneo e caratterizzato da distretti industriali che favoriscono alcune competenze ma limitano molto la crescita del lavoratore in altre grazie a questa domanda va nella direzione di capire quali siano le interrelazioni che ci sono tra questo senso civico e lega variabili strutturali di sistema che hanno diversi paesi e le differenze ci sono in italia c'è un sistema dove c'è molta più eterogeneità fra le regioni e questo può essere negativo per il senso civico ci sono diversi studio contributi che dimostrano che la coesione sociale e quindi il senso civico della fiducia verso gli altri sono correlati a livello di frazionamento della società quando ci sono molti tipi impressiona mento ad esempio tante religioni diverse quando o quando ci sono diversi gruppi etnici lingue diverse allora c'è una società più parcellizzata e in questo senso si vede che il comportamento civico diminuisce questo implica che può essere più difficile sviluppare un senso civico quando c'è questo per azionamento questa parcellizzazione a livello sociale e questo va considerato sono d'accordo con lei è più difficile sviluppare un senso civico quando la società è così diversificata o frazionata in una qualche misura l'italia però non è troppo eterogenea ci sono paesi come gli stati uniti il regno unito dove questo aspetto è molto più spinto eppure i livelli il senso civico più elevato per cui c'è un margine di libertà comunque per migliorare le cose io tendo associare l'elevato livello di protezione del posto il lavoro in italia con il fatto che abbiamo dei sindacati molto forti che si concentrano più sui lavoratori che sui disoccupati qual è la situazione danese da questo punto di vista sì dire che abbiamo tempo per questa domanda è un'altra domanda poi siamo costretti a chiudere le domande ai denti elevato processo e tutela del lavoro è dovuto al fatto che in italia i sindacati sono forti e che si concentrano più su lavoratori che sui disoccupati situazione del diciamo la struttura dei sindacati in danimarca non so se danimarca e sindacati sono molto morti c'è una percentuale sindacalizzazione il 70 per cento circa e gestiscono anche in buona misura il sistema i sussidi per cui ci può essere un sistema con basse tutela è la voler sindacati molto forti noi abbiamo analizzato le differenze nei paesi e nei paesi nordici i paesi ei sindacati scusate sono molto forti la sindacalizzazione aumentata negli ultimi trent'anni non c'è una diminuzione degli iscritti ai sindacati ha in questi paesi i contratti di lavoro stanno diventando sempre più flessibili e un processo che dura da dieci anni quindi in questi paesi come vedete ci sono dei morti sindacati che comunque accetto non sistema di flexicurity questo sistema è stato attuato grazie al dialogo sociale ricordiamocelo non si basa sull'intervento statale dell'imposizione statale si basa su un'idea che è quella della condivisione della coesione del senso civico quindi i sindacati anche in questi pezzi sono molto importanti ci voleva due piccole domande ma se hanno tenuto conto nell'indagine che hanno fatto negli stati uniti che hanno tenuto conto della generazione degli immigrati ci sera per esempio se le persone intervistate erano di prima generazione o di terza dove si comincia a registrare una perdita dell'identità perché questo potrebbe essere interessante vedere se quelli della terza non rispettano più lo schema i dati del grafico la seconda domanda è sapere se ci sono state delle indagini che sono state fatte sulla differente prese sul sulla composizione sulla natura della pressione sociale che di cui si è parlato credo durante la sua esposizione in un paese come la danimarca e sulle sue conseguenze sulla capacità critica sul clima aziendale e invece rispetto ad altri paesi ecco costa di due punti fondamentalmente una una chiarificazione sul ruolo delle generazioni per l'inter l'indagine effettuata sugli stati uniti di cui ci parla la prima professore e la seconda è il ruolo della pressione sociale nel determinare poi queste civic ett ok anche questo conclude allora finisco con un messaggio positivo e ottimista beh prima di tutto però e rispondo alla sua domanda sì abbiamo considerato le le diverse generazioni innanzitutto abbiamo considerato appunto la prima seconda e la seconda scusate è la terza generazione e si vede passando da una generazione all'altra che c'è ancora questo impatto da parte del paese d'origine ma questo impatto è minore andando via via avanti con le generazioni l'impatto decresce costantemente e questa è la prima risposta e poi la seconda ha ragione nel senso che c'è una forte pressione sociale pare nei paesi nordici che induce appunto anche un forte senso civico noi sappiamo che i vicini si guarda a vicenda per così dire per vedere se gli altri si comportino bene o no non so se ci sia proprio già un sondaggio su questo se siano state fatte analisi proprio su questo elemento però noi ci abbiamo pensato e potremmo considerare anche l'aspetto del welfare da questo punto di vista lo stesso che ci possono ci possa essere ci fosse questo rapporto perché si ha un senso civico perché si è sempre sotto pressione o no ma se c'è una forte pressione sociale magari non si desidera neanche vivere in quel paese si vuole andare altrove dove magari il senso civico è un po minore però la gente ti lascia un po più in pace che lascia un po più di libertà quindi noi non vogliamo dire che si dovrebbe vivere in un paese dove il risultato migliore è quello che deriva da una pressione sociale enorme esercitata da tutti no noi diciamo la libertà deve esserci però è evidente che l'argomento è molto complesso e bisognerebbe analizzarlo più nel dettaglio per vedere quale sia l'apporto delle diverse variabili e dei diversi fattori vi ringrazio per tutte le vostre domande però temo che adesso si debba proprio concludere che ci ha permesso di approfondire anche l'argomento e soprattutto grazie al professor crew che sia per il tour che per le estensive e dettagliate risposte a tutte le domande grazie
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