Nuovo mondo, nuova normalità, nuova formazione – Confronti
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Nuovo mondo, nuova normalità, nuova formazione – Confronti
coordina CLAUDIO TUCCI intervengono NADIO DELAI, LUCA MARCOLIN, CESARE PINELLI, CARLO POLEDRINI La formazione come pilastro della nuova crescita resiliente. Le competenze dei manager per disegnare lo sviluppo di una società per sempre diversa. I trend italiani a confronto con le dinamiche comunitarie e l’interazione degli attori pubblici e privati, per una nuova governance del sistema. http://www.festivaleconomia.it
no buongiorno a tutti e benvenuti e questa questo webinar sul festival di trento questo questo momento di riflessione anno è dedicato appunto al ritorno dello stato la pandemia a oltre appunto avere un impatto a livello sanitario ha cambiato molti di parate chimiche delle degli interventi appunto ci troviamo lo stato sempre più presente in tantissime nostra attività questo focus organizzato da four da fondirigenti il principale fondo interprofessionale con oltre 14 mila aziende iscritte 80 mila manager e aderenza insomma è la realtà principale della formazione professionale in campo i manager al e dirigenziale offre una riflessione sul proprio il ruolo dei fondi interprofessionali che sono appunto una struttura privata e che con che negli anni appunto avuto tar ed i rapporti con lo stato in particolare col ministro il lavoro e con l'agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro il sole 24 ore a cui io rappresento appunto cerca un po sempre molto attento a queste dinamiche per tentare un equilibrio tra i rapporti tra privato e stato soprattutto per cercare il giusto equilibrio soprattutto di poter fare meglio entrambi città pur io sono distinti devo restare autonomi il campo di oggi appunto è dedicato appunto alla riflessione come dicevo sui fondi interprofessionali abbiamo ospiti il presidente di fondirigenti carlo poledrini il sociologo maggio della il professor cesare pinelli sapienza il dottor luca marcolin economista dell'ocse abbiamo un parterre di grandi esperti di questo tema e quindi organizzerei questo questo momento di riflessione attraverso due giri di tavoli facendo cercando sollecitando i nostri relatori anche per rendere questo retta in questi 20 anni un po più dinamica ora io darei di tele mi taccio e nell'introdurre e le presenze di fondirigenti carlo poledrini gli ricordo il titolo di questo evento nuovo mondo normalità nuova nuova nuova formazione sta cambiando tutto presidente quindi avremo una di con una ripartenza sì spero il prima possibile pandemia dove appunto la formazione sarà centrale anche alla luce delle grandissime risorse che arriveranno col piano del cnr nell'istanza resilienza provate quindi l'italia si pone come driver di questa sfida lei appunto con la sua esperienza del sottofondo interpreta il principale dei manager foti e dire molto su questo ecco quali sono secondo lei la nuova normalità che andremo incontro nelle relazioni nel mondo del lavoro e della formazione e qualità di ave di figurare tutto grazie buongiorno a tutti ringrazio tutti i partecipanti di avere anche accolto il nostro invito in questo evento per il festival economia al quale partecipiamo come sponsor per il secondo anno mi piace ricordare che l'anno passato ancora non in presenza speriamo questa nostra anche l'ultimo non in presenza totale intendo ci siamo occupati abbiamo dato evidenza delle attività del fondo sul tema della sostenibilità in chiave green cosa il fondo in questi anni ha fatto a favore delle imprese di dirigenti e perseguire uno dei mega trend e che l'ha già l'anno scorso con sì diciamo così era considerato prima del pnr è uno dei più importanti in questo secondo anno il tema che ci occupa è un tema diciamo così ancora più stimolante se vogliamo perché intercetta adesso un periodo post pandemico del quale abbiamo più diciamo così valutazioni di tipo ottimistico e che tipo pessimistico come l'anno scorso cosa fa il fondo il ruolo di quindi i nostri fondi in un ruolo fondamentale il ruolo fondamentale che in chiave diciamo così di lettura nello sfondo del titolo del festival dell'economia ha un significato ancora più importante come possono i nostri fondi fare esercitare il loro ruolo a sostegno dello sviluppo del nuovo mondo della nuova normalità a me non piace l'ho già detto in qualche altra occasione a parlare di una nuova normalità perché se la normalità che avevo prima è quella che ci ha condotto in questo punto è meglio che non ne facciamo una nuova e diciamo un nuovo mondo così come abbiamo cercato di intitolare in questo nostro in questo nostro momento del festival il ruolo delle parti sociali euro della rappresentanza è stata a suo tempo considerato necessario quindi un ruolo che lo sta per esercitata suo tempo su stimolo anche delle parti sociali che confindustria e federmanager cavano pensato di costituire questo fondo interprofessionale per per la formazione dirigenziale e noi facciamo tanto facciamo tanto per i nostri aderenti non solo per il sistema della cultura manager alitalia per i dirigenti nostri fondo più importante della formazione manageriale e abbiamo circa 14 mila aziende che aderiscono per dove opero non 80 mila dirigenti con tutti i dirigenti che però nelle piccole e medi la gran parte nelle piccole e medie imprese e quindi ancora più importante il ruolo della formazione in un sistema economico industriale come quello italiano così caratterizzato dalle piccole e medie imprese che hanno poche possibilità di sviluppare autonomamente percorsi formativi per i propri manager e anche individuare quelli che poi alla fine sono i trend sui quali la formazione manageriale e fondirigenti cercando di intercettarli cerca in qualche misura diciamo così valorizzare all'interno delle aziende ecco questo è un ruolo che ci teniamo a svolgere abbiamo sempre svolto vorremmo continuare a svolgere anche con l'aiuto dello stato è qui torniamo un attimo argomento quello dello stato che qualche cosa magari potrà fare di meglio e di più in prospettiva magari poi ci torneremo su questo tema certamente in questi anni sui mega trend e dallo scorso sull'astrofisica ancora oggi con i vostri armesi abbiamo messo a disposizione delle imprese di dirigenti cifre importanti cifre che stiamo parlando solo nel 2020 di oltre 20 milioni di euro che comunque vanno a innestarsi in un periodo diciamo così gli investimenti bassi anche in formazione che nelle imprese alle prese con problemi forse un po più delicati nella pandemia ma noi non cercato di stimolare cercate di di esercitare il nostro ruolo di finanziatori del della della formazione manager non solo dal punto di vista della semplice narrazione ma anche dell'individuazione dei nuovi dehor i tre parliamo di digitalizzazione parliamo di sostenibilità parliamo di nuova ingegnerizzazione delle imprese dal punto di vista i processi dal punto di vista proprio del futuro questo è il nuovo futuro ecco il pnr l'ultima cosa che abbiamo detto è quasi è difficile anche pronunciarlo sono 269 pagine zeppe di impegni di modalità diciamo applicative ma apprezziamo molto diciamo anche il mondo un modello che è stato seguito dal punto di vista proprio dei dell'esposizione nel senso della missione sono delle missioni molto importante che intercettano letteralmente il futuro ce n'è una la quarta che riguarda solo la formazione per esempio dove ci sono oltre 30 miliardi di euro ed è un secondo la terza come importo quello che complessivamente ma poi ci sono in tutte le altre missioni in proviene presidente ma lei si sente il compito una volta che finisce la fase emergenziale della dell'importanza della formazione questo mi sembra che al 30 giugno e ci sarà un primo sblocco dei licenziamenti ci saranno la fine ma una cassa integrazione sta cercando di dire alterata è come voi lo sentire e forte forte questo ruolo di essere driver attori di una nuova investimenti in formazione anche per rilanciare il mercato il lavoro lo seguì lo sentiamo moltissimo tant'è che aveva lanciato qualche star vi è proprio per individuare gli elementi e gli argomenti che nell'avviso che abbiamo recentemente pubblicato si trovano declinati al massimo parliamo di chi lo dicevo prima digitalizzazione sostenibilità reingegnerizzazione visione nuova delle imprese bisogna un parlo con dello smart working perché ne abbiamo veramente stanchi siamo stanchi di sentire questo telelavoro che si è trasformata in smart work in tombe per miracolo dall'altra probabilmente il problema della reingegnerizzazione dei processi e la visione del business nuova troveranno che hanno necessità dov'erano i dirigenti pronti se li formiamo richiedono necessariamente un nuovo modello di formazione che non lasci indietro nessuno specialmente dei manager che devono acquisire delle competenze che fino a oggi non sono state considerate quelle prevalenti ma certamente d'ora in avanti dovranno essere bagaglio e su questo ci impegniamo come abbiamo fatto l'avviso del 2021 facciamo le iniziative strategiche che l'unico fondo interprofessionale e promuovere iniziative strategiche sulla cultura manager a per intercettare quello che per noi è il futuro non abbiamo la sfera di cristallo ma vogliamo creare le condizioni perché si possa pensare un futuro nel quale i temi della formazione e specificamente della nuova e formazione del nuovo modo che abbiamo chiamato così possono trovare lo spazio migliore per essere commentati da questo è un po di grassi non è importante questa natura che mi consente poi di passare al professor cesare pinelli incostituzionale distacco dal suo osservatorio professore grazie per l'immigrazione la sua presenza è lanciare questa evocazione tra i passaggi del presidente poledrini è sembrato di capire questo c'è il fondo interprofessionale c'è formazione continua è una scommessa vinta in italia ancora i numeri poi ce li racconterà il dottor marco linee ma come scommessa vinta diciamo ultimamente lei che è un giurista le normative sono succedute soprattutto gli ultimi 5 6 anni anche interpretazioni penso alla nike sono perso al prelievo hanno fatto un po hanno irrigidito pesantemente il sistema dei dei fondi creando appunto diciamo tarpando reali non sui giornali spesse volte quando parliamo di tarpare le ali non esplode al meglio quello che posso secondo lei quali sono ancora quali sono questi freni che adesso vanno comunque lacci e lacciuoli chiamiamoli debbono essere sciolti soprattutto per far fare quello che ha detto il presidente guerrini questo salto in avanti importanti grazie a questo sembra che il presidente polverini abbia detto due cose molto importanti per che consentono ad introdurre il discorso che farò la prima è la necessità assoluta in italia per la formazione ma non solo per la formazione di fare rete no fare rete in tessuto imprenditoriale composto moltissimo da piccole e medie imprese la seconda cosa importante che ha detto è che il 9 e l'innovazione tecnologica allora l'innovazione tecnologica e l'esigenza di fare rete queste due esigenze portano a maggior ragione a ad aprire una riflessione sui controlli perché i controlli in questi anni paradossalmente si sono appesantiti rispetto a quelli che avevano precedentemente in particolare abbiamo la seguente quadro attualmente questi controlli sono i botti sia dalla paura attraverso visite ispettive sui luoghi delle attività formativa e controllo di amministrativo contabili sulla rendicontazione del progetto e c'è poi nei quali la vigilanza più ampia sempre sempre dell'anpa e sia nel dall'anac è coat in ordine alla selezione da parte dei fondi dei soggetti prestatori di beni e servizi e all'affidamento eri contratti di formazione professionale che configurabile con un appalto allora il nodo è questo qui proprio nella misura in cui la si configura come appalto pubblico di servizi e i fondi si considerano prima ancora organismi di diritto pubblico secondo la normativa europea eccoci qua ricaviamo sotto l'anac è possibile andare avanti in questo modo cioè sostanzialmente noi abbiamo due controlli non uno solo quello dell'anp al che quello dell'anac d'accordo sono controlli diversi sono controlli volti ad accertare cose ma è possibile che l'istanza di semplificazione che stanno leggendo molto fortemente in questo periodo non riesca ad affrontare questo tema è chiaro che qui io non mi sto riferendo al dibattito recentissimo che è scoppiato proprio in questi giorni sulla abolizione o revisione radicale del codice dei contratti non è non è di questo che parlo parlo in un'altra cosa cioè mi riferisco al fatto che qui in questo caso noi abbiamo è che non si tratta soltanto di un appalto si tratta di un'attività culturale che è che sempre operativa perché c'è una legge che l'ha istituita ed allora è questa attività si svolge sempre e infatti c'è la pall a questo si aggiungerà ecco allora la domanda è si può trovare nel pnr un elemento che consenta di ripensare a questa a questa pubblicazione secondo me sì perché quando si dice intanto c'è il titolo già è molto significativo abrogazione revisione di norme che alimentano la produzione perché purtroppo le norme un eccesso di normativa alimenta la produzione non è contraria alla corruzione come potrebbe sembrare a prima vista comunque il piano dice esplicitamente occorre semplificare le norme della legge 190 del 2012 sulla prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione e al tempo stesso evitare alcune norme nato per contrastare la produzione impongono alle amministrazioni pubbliche e soggetti privati delle vanza pubblica esattamente di che stiamo parlando o negli adempimenti troppo pesanti quindi mi sembra che la direzione sia molto chiara bisogna avere diciamo la capacità di operare affinché poi si sia effettivamente però c'è già qualche indicazione precisa molta velocità secondo me ecco professore un altro tema è il prelievo dello 0 30 l'equivoco degli ultimi anni sui fondi interprofessionali e stato un po essere bancomat no di misure passive cioè l'italia negli ultimi anni colei che ha studiato approfonditamente il tema soprattutto mi interessava una risposta alle su questo cioè la formazione è sempre stata vista quando dobbiamo tagliare qualcosa tagliamo la formazione diamo alle politiche passive cioè questo oltre bisogna citato giustamente la correzione tecnica il pnr ma sarebbe anche l'idea secondo nè di cambiare anche idea della formazione cioè non deve essere bancomat per altre cose ma deve essere formazione informazione vera ma naturalmente è chiaro e la formazione deve essere vera purtroppo in dieci sodi di malcostume in questo campo sono molto risalenti e e hanno a che vedere anche con il fatto che la materia della formazione professionale è rimessa alle regioni e le regioni ad un'amministrazione molto carente la media e non sto facendo naturalmente gli scorsi singoli che ci potranno essere delle celle non lo so ma insomma immagino che ci possono anche essere delle eccellenze ma stiamo parlando della media la media è bassa purtroppo allora qui c'è un problema secondo me che è molto importante e cioè qual è la partecipazione delle regioni a una materia alla alla disciplina della materia è per costituzione la loro è una partecipazione che e stata ridotta notevolmente al a un parere in pratica dopo che la sentenza della corte costituzionale ha stabilito che lo stato siccome qui abbiamo libertà con intreccio di materie e non c'è non c'è soltanto alla formazione professionale ma ce ne sono altre allora lo stato può effettivamente cioè la legge è conforme a costituzione la corte ha respinto la pressione dicendo solo ci vuole una partecipazione nelle elezioni a che cosa succede questa è la precisazione è minima cioè in pratica le regioni non partecipano abbastanza e allora eccoci al banco ma perché se non c'è il una diciamo un contenuto del pianeta questo è un problema che se vogliamo modà disputanti se riguarda anche gli appalti cioè quando il decisore pubblico ha ben poco da dire su una materia che è pure di evidente interesse pubblico allora si creano dei guai a proposito di rapporto pubblico privato questa è la questione principale oggi che noi abbiamo il decisore pubblico debole ma debole non nei confronti delle imprese non è che deve essere più forte nei confronti libri come sa non è questo è debole in assoluto le frazioni non dice niente non ha abbastanza iniziativa non partecipa allora per quanto riguarda le regioni il problema è notevolmente aggravato dal fatto della dispersione e ritorniamo quindi al tema della rete come la dispersione c'è nel momento in cui si fa progetto per progetto piano per piano è evidente che abbiamo l'espressione generale ma esistono delle possibilità di stabilire delle linee generali per me esistono esistono e sono e sono due secondo me neanche una sola una è l'idea di attivare su questi piani almeno come quadro generale durante la conferenza stato legge né approfondiamo dopo questa domanda va bene va bene risposta risposto molto bene anzi grazie e poi le farei lanciare la proposta di aumentare anche dopo mi servirà il suo bisogno della sua opinione proprio dalla parola al dottor marco in proprio perché appunto la formazione nonostante bancomat non bancomat e comunque i fondi interprofessionali e dottor marcolin e hanno comunque dimostrato in italia un'inversione di tendenza hanno saputo in questi anni aumentare una percentuale di attività formative le ricordava anche il presidente molto significative anche di numeri molto alti ecco quanto grande o piccolo rispetto a livello internazionale questo c'è il cielo dice lei ce lo dirà lei test con i numeri che che ci presenta soprattutto l'italia come e met.ro quanto la formazione in italia sta facendo davvero quel salto di qualità anche in base al suo osservatorio sia grazie al pucci per la domanda e grazie dalle donne a fondirigenti per aver speso debito ma l'idea allora sicuramente un ruolo importante per i fondi dirigenti sono dirigenti per il fronte professionali in senso assoluto nello stimolare la folla formazione continua in italia che d'altronde probabilmente non è mai stata così importante ecco la già menzionato presidenti poledrini ci sono dei cosiddetti mega trend che stanno influenzando l'andamento del mercato del lavoro per non parlare della città di kobe de il box in particolare si è occupata se vogliamo della di tutti questi ma in particolare della transizione tecnologica digitale e per esempio abbiamo stimato come dipartimento per l'impiego il lavoro le politiche sociali che circa il 40 per cento della forza lavoro in in un paese medio ocse ea potenziale alto un significativo rischio di automazione ma che cosa vuol dire questo non vuol dire necessariamente che il 40 per cento dei lavoratori verranno perderanno il proprio lavoro a causa di un bobo the wall è una una stima del potenziale ovviamente dipende da l'assetto istituzionale di ciascun paese e dalla velocità con la quale la tecnologia viene poi è il l'investimento di tecnologia viene riportata dalle imprese ecco però questo 40 per cento se vogliamo da un senso della dimensione della sfida che dava anche noi quindi alcuni lavoratori perderanno il proprio lavoro a favore di un di un robot dell'intelligenza artificiale altri manterranno il proprio lavoro tale e quale altri ancora dovranno cambiare le mansioni che svolgono su circolo di base giornaliera in questo si inserisce lo shock economico del covip che sappiamo è stato asimmetrico ha colpito alcuni settori di produzione più di altri quindi turini turismo cultura servizi alla persona per menzionare i piove ma che oltre ad avere questo aspetto congiunturale effettivamente sembra avere accelerato alcuni di questi mega trend in particolare po termica che rende la digitalizzazione lo sappiamo noi abbiamo tutto sommato poca evidenza empirica ma abbiamo già un po di evidenze empiriche di come il durante il college un sacco di imprese abbiamo investito in tecnologia digitale per permettere ai propri lavoratori di lavorare da casa di fare per il telelavoro per esempio in inghilterra sappiamo che questa percentuale è al 60 per cento del 60 per cento delle imprese inglesi del regno unito chiedo scusa ha investito in nuove tecnologie digitali o nuove pratiche organizzative per permettere il telelavoro e tra l'altro vi può queste stesse imprese riportano che l'investimento avrebbe potuto essere anche più alto se non fosse stato per alcuni vincoli ovviamente la mancata domanda ovviamente la mancata liquidità sarà l'investimento ma terzo classificato le scarse competenze dei propri lavoratori nel poterla competenze digitali dei propri lavoratori quindi l'impossibilità di lavorare con un computer da casa anche questo aspetto importante che sottolinea la rilevanza della della formazione in azienda in questo primo dove è l'italia in questo è in questo contesto bahrami non partiamo necessariamente con le basi più forte forse questo è un dato già conosciuto ma insomma da stime dell'ocse circa il 38 per cento degli individui degli adulti e anche lo scoso gli adulti in italia a basse competenze di alfabetizzazione o alfabetizzazione matematica questa è una indagine che l'ocse ha proposto a tutti del paese a 34 paesi ocse e quindi è molto facile comparare diciamo le stime quindi italia siamo il 38 per cento la media ocse al 26 per cento partiamo forse con delle basi un po più deboli inoltre oltre a questo effettivamente la formazione continua aveva fatto dei grossissimi progressi lo vediamo nei numeri e per esempio partire dal 2007 circa il 130 per cento in più degli individui ha fatto forma ha fatto formazione almeno una volta durante l'anno e circa il 90 per cento delle imprese in più nel 2005 ha offerto formazione continua ai propri lavoratori chiedo scusa nel 2015 rispetto al 2005 ecco quindi un importante aumento comparativamente che sicuramente è stato causato diciamo così ha cacciato dagli dalle importanti investimenti i fondi interprofessionali i parte civile nelle aziende con anno ricevono chiedo scusa se mi ha colpito molto il dato sia sull'auto mozione cioè che ha detto ma quindi questo è un abito il pnr da una traiettoria no sull'innovazione tecnologica e anche il primo bando 21 con dirigenti e as puntato molto sul digitale su questo male secondo lei quindi c'è grande pozzetto questi lavoratori sono obiettivamente interessati al migliora le proprie competenze oppure no dal suo stesso prateria allora diciamo è chiaro che il numero di numero dei partecipanti e il numero delle imprese che fanno investimento non vuol dire necessariamente che l'investimento è di alta qualità effettivamente e la qualità ovviamente ha una dimensione per l'individuo quinte una dimensione per l'impresa allora per l'individuo stiamo parlando di effettivamente l'orientamento della persona verso la formazione diciamo così più adeguata per il per il suo background per le competenze che la persona stessa già aperto davanti però in questo contesto probabilmente stiamo parlando più della qualità per lei per le imprese che per gli individui ecco allora anche qui che cosa vuol dire la qualità della formazione per un paese sostanzialmente vuol dire l'allineamento degli delle competenze che si fanno ad acquisire attraverso la formazione con le competenze necessarie per la produzione in azienda eco sembra banale ma non è vero non è necessariamente il caso che la formazione fatta la formazione continua offerta in azienda è allineata con il fabbisogno dell'azienda stessa lo sappiamo nel 2015 circa il 30 per cento delle imprese dichiarava che non c'era alcuna allineamento tra le prime tre priorità di sviluppo dell'azienda e i contenuti della formazione che viene offerto 300 e che sappiamo anche che per esempio 33 a 300 delle ore di formazione offerta nè lui sempre nel 2015 in italia è andata in formazione informazione obbligatoria formazione ex lege nativamente quindi figura esatta e quindi c'è sicuramente dello spazio voglio dire per investire nel miglioramento nel miglioramento della parte della somma che cosa vuol dire dell'allineamento e sicura che allora per allineare meglio la formazione e necessario che le imprese sappiano di che competenze hanno bisogno allora questo vuol dire fondamentalmente fare uno di ciascuna impresa un'analisi delle competenze esistenti tengo a lavoratori e del fabbisogno presente e futuro e sappiamo dati alla mano che questo è fatto questo tipo di operazione fratta da una promozione esigua delle imprese è sicuramente c'è spazio per un'azione pubblica di supporto in questo senso allora già i fondi interprofessionali lo fanno e cioè molti fondi soprattutto nei balli collettivi allora è un problema io lo farei fare i fondi quest'opera di delineazione tre bombe del fianco per fame insomma perché l'opinione mm la su twitter no allora è sicuramente se mi posso permettere sicuramente un compito che per esempio l'equivalente di fondi da quei segnali fare in altri paesi europei hanno effettivamente esperienze in belgio esperienze in olanda esperienza in francia questo è un servizio che l'equivalente in fondo il mio personale fa perché perché fondamentalmente usano economie di scala anche loro anche i fondi hanno un'esperienza nel fare un'analisi fabbisogno è sicuramente e meno costosa per la stessa piccola un micro imprese cioè di un bisogno di formazione della stessa piccola microimpresa e meno costoso che lo faccia il suo mentre professionale piuttosto che lo fa investa l'azienda stessa quindi sicuramente c'è un ruolo per diciamo così a forzare c'è uno ce dello spazio per rafforzare questo ruolo tenderà vi sono in quattro personal e la ringrazio ha dato dei numeri obiettivamente importanti e pensa nel dal dottor d'élite uno dei principali aspetti informazioni in italia e dottore della galardi era la domanda gliela faccio affronta i numeri che ci ha fornito marcori nella domanda gliela faccio a lei ma sino ai bisogni formativi sono formazioni dottor ripetermi bel lavoro visto sì sì sono qui qui per gli autori allora ecco appunto parliamo andiamo nel concreto cioè nelle quali sono questi nuovi bisogni formativi quale soprattutto il ruolo appunto la formazione manageriale soprattutto appunto alla luce dei dati che abbiamo è un primo ascoltato il sommovimento che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo nelle ultime due crisi e la la voglia la forza la propensione a riprenderci ci deve far tenere presenti 33 esigenze per individuare questi obiettivi alti contenuti la prima detta così sembra paradossale ma noi stiamo investendo stiamo andando nella fase dei grandi numeri prima abbiamo sussurrato che c'è la formazione continua allora abbiamo nove milioni di studenti abbiamo 28 milioni tre volte tanto di lavoratori persone in cerca di occupazione mit e quant altro non è che tutti faranno formazione un anno a buona parte sì quindi chi si occupa di prima formazione in gran parte lo stato deve farla deve farla meglio nelle tentare di collegarsi con l'impresa tutto giusto però attenzione stiamo inaugurando nei fatti con urgenza un sistema a due gambe di cui una è tre volte quella tradizionale quando si dice formativo di tutti pensano gli studenti no ci sono 28 milioni di lavoratori da riqualificare da ricollocare eccetera eccetera questo vuole anche dire che questo passaggio richiede in parte e qui torna il ruolo dei fondi interprofessionali la logica dello zoom cioè c'è bisogno di un avvicinamento lo ricordava anche marcolin tra il bisogno dell'impresa e dei lavoratori nello specifico cioè vicino lontano lontano va bene della prima formazione lì c'è uno spazio gigantesco di quella che io chiamo inter formazione nel senso che anche interstiziale questo non è roba da pubblico e roba ha privato d'accordo con le parti sociali con la sensibilità mettendo insieme le edicole facendo progetti di film ma è lì che si manifesta quel passaggio sia per i giovani che escono dalla scuola anche dagli ds che pure sono più propensi e vanno in azienda ma il gap si è comunque ma chi lo fa questo mica il pubblico lo fa l'azienda lo fa il gruppo delle aziende lo fanno i fondi seconda esigenza fondamentale è che noi siamo piombati nell'era della trasversalità perché sono attiviate vi faccio degli esempi le sei missioni già alle sei missioni del betis mrr sono interstiziali tra loro in grande parte perché non è rino fa la sostenibilità non penso al resto oppure fa la mobilità ma non pensa al green quindi dal punto di vista formativo la trasversalità dello stesso pnr va in quella direzione ma pensate al digitale che oggi si apre la strada dell'introduzione della penetrazione ampia del digitale nei settori tradizionali quindi l'inter la trasversalità sta nei fatti anche per la spinta del digitale il sociale stesso diventa trasversale sia le aziende gli stakeholder sono importanti quasi più degli shareholder ce lo dicono gli americani sono arrivati tardi noi lo facciamo nelle piccole e medie imprese il sociale ecco sono tutte formazioni potenziali che riemergono di trasversalità e questo per i fondi impone un passo avanti notevole che è quello della lo sforzo di ricomposizione dell'offerta formativa che oggi spesso è sotto forma di coriandoli cioè la è una coriandolizzazione dei corsi formativi il problema è ricompormi aiutare la trasversalità la terza cosa è quello di tener conto che ormai le ad ieri come sappiamo sono profondamente differenziate perché due crisi in fila a anno centrifugato le imprese un 15 20 per cento che sopravviva bene un 60 per cento con un piede dentro in piedi ancora minare e quelle che sono sopravvissute ma che non sono sicure e seconda cosa più importante se vogliamo aiutare queste con la formazione abbiamo bisogno di prenderla alla direttiva giusta cioè quella tangenziale che sostanzialmente le filiere e le piattaforme ed è di nuovo ricompositiva perché la filiera ricompositiva sui soggetti sul progetto produttivo distributivo dentro le catene del valore e la seconda delle piattaforme perché dal punto di vista processuale si tutta la filiera di non poter godere utilizzare da contributi alla piattaforma quindi andare a fare la formazione a catalogo su un segmento coriandolo non funziona bisogna andare in questa direzione che vuol dire dare una mano come parti sociali nella formazione attraverso i fondi di lavorare al margine cioè sulle cose che aiutano andare al futuro che aiutano la ripresa quindi non è guardare alla formazione come si faceva nei cataloghi bisogna vedere dove sono i progetti aiutare la formazione di progetti c'è molta formazioni duplicità nelle imprese oltre quello che dice a marcolini la formazione implicita è fortissima delle imprese sonoro non sarebbero sopravvissute ma questa può avere una dignità esplosiva e di crescita di lievito anche per andare nella formazione continua nell'inter formazione c'è molto da fare ma infatti questo dottore a me incuriosiva infatti secondo lei se ne dovesse mandare al suo messaggio a nella fase attuativa del pnr partendo dalla formazione implicita champ l'impresa momento ente formativo è una scommessa vinta e ed è una ormai lo abbiamo più o meno visto anche con l'alternanza all'era città insomma prima ecco ma il come dei sensi dovrebbe porre una relazione richiedono un numero di questa battuta c'è tra imprese o reti d'impresa e fondi interprofessionali mandato sono imprese e sindacato come sono a è un partenariato e questo dimostra l'interesse dell'impresa e dei lavoratori contemporaneamente su cui è nata e dei fondi professionali questo vuol dire entrare con capacità propositiva e di spinta anche facendo esempi non basta raccogliere la domanda perché spesso le imprese specie quelle piccole sono anche incerte ma anche quelle grandi allora aiutarle quella che io chiamo bisogna fare marketing d'offerta che sembra una contraddizione sia norma arcate di domanda no e anche di offerta perché se tu intuisce che al margine se gioia far finire al piattaforma non è che la piccola impresa dice farmi una formazione di piattaforma ecco allora bisogna avere anche la forza di proporre con libertà se quasi incardiniamo troppo in falso pubblico che è una specie di cappuccio che abbiamo infilato rifornite professionali e vabbè allora non possiamo pensare che se questa flessibilità abbiamo ideato lo spirito della 388 del 2000 il tema qui è chiaro effettivamente se vogliamo scommettere sul futuro e vogliamo incardinare nella logica degli appalti questa flessibilità di cui abbiamo bisogno questa inter formazione anche negli interstizi e nell'implicito e siamo fuori strada senza contare la sostanza che sono denari privati dei lavoratori e delle aziende quindi non dà nessun legame col pubblico deve essere solo privato poi in commissione a pettine col pubblico per fare il meglio che possiamo nei prossimi 10 15 anni questo sì queste faccende umane mamma la ringrazio non ho mai fatte di coraggio di dirlo sta roba se non ci perdiamo lei ha preso il giappone che tanto abbiamo il coraggio dirlo che ora la sua conclusione mi aiuta a far l'astista questo spinelli che prima va lanciato iniziata iniziano a lanciare questo tema ma proprio questo cioè questo cappuccio professore a cui fa riferimento il dottor dell'aiea è un cappuccio incompleto ma mi sembra e mi sembra le caverne di platone nono si entra e poi si vede il labirinto nuggets che c'è dentro vuole capire questo da lei fatto ma appunto c'è di fondi nazionali finché non sono destinati di un ha comunque a rimanere con le ali tarpate per un po ecco vorremmo che insiste su questo lei stava lanciato dal rosso molto interessante è quella la conferenza stato regioni ecco vorrei cela spiegasse ma soprattutto cioè qual è veramente la possibilità di evitare appunto questi lacci e lacciuoli sulle sui fondi che rischiano al punto di non centrare gli obiettivi che avete tutti quanti più o meno che non cedono mi sono ripetuto con somma consenso quello lancia nasale e molto molto chiaro io penso che le cose che ha detto anche adesso il polverone trovano perfettamente d'accordo nel senso che se noi non si vediamo appunto queste attività sotto la voce appalti è allora evidente che ricade sotto la normativa pubblicistica che non ha molto a che vedere con lo stesso dicevo prima insomma con attività continua come quella che si svolge da quando è stata seguita la legge non c'entra molto c'entra perché decentrata di fatto perché il timore che ci sfugga ai controlli della ma che negli anni passati è stato molto forte in generale in italia non c'entra la formazione ma in generale è stato così allora adesso io dico abbiamo un'occasione che è data dal fatto di rifare una specie di funk huningue su queste cose cioè guardare con maggiore attenzione alle esigenze che vengono fuori che nello stesso tempo riqualificare la presenza di un pubblico dal primo punto di vista è indispensabile appunto ridurre i controlli ordinari come nel caso di equiparazione di queste attività quelle degli organismi di diritto pubblico che fatalmente poi vanno a finire sul sotto il vigore della normativa della normativa che questo sicuramente ma c'è anche un elemento costruttivo positivo da tenere conto da tenere in considerazione della fase a monte la riqualificazione della crono del pubblico tra fasi a monte è molto importante e questa riqualificazione o passa attraverso una centralizzazione delle una indicazione in una specie di quadro d'insieme dei dei piani e dei progetti devono essere portati dalla formazione e quindi da questo punto di vista anziché far intervenire che non intervengono con il parere serve assolutamente a niente le regioni se si porta tutta questa materia alla conferenza stato regioni noi avremmo la possibilità di indicare delle linee molto agili e molto generali all'interno delle quali poi praticamente il parere della regione diventa un adempimento così che non serve quindi può essere dato però intanto è a livello nazionale che le regioni collabora collaborano fra loro e con lo stato in conferenza stato regioni che allora city che ha senso questo discorso questa è una strada poi c'è l'altra che è indicata ancora una volta dal pnr dove si dice si restano a carico delle imprese i costi della formazione docenti e aule per i quali è possibile il ricorso ai fondi interprofessionali ora non c'è nulla di nuovo in questo no per la procedure di formazioni però per la formazione generale citerete un piano nazionale nuove competenze promosso dal ministero del lavoro in collaborazione con lampade di e d'intesa con le regioni con l'obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati vede anche il rafforzamento del sistema della formazione professionale poi se ne parla pochi piani in tema di politiche attive del lavoro e della formazione si parla di per la garanzia occupabilità dei lavoratori e qui il piano ferma la necessità di imparare dalle esperienze di questi anni cercando di superare l'eccessiva eterogeneità dei servizi erogati l'editoriale esattamente quello che sono di certo cioè come vedete qui c'è una una possibilità di lavorare bene per rimettere in piedi un sistema istituzionale che sia agile che non sia spostato molto più a monte nella sede in cui giustamente il pubblico può avere voce in capitolo no che non sui controlli che devono essere effettuati per quello che devono essere effettuati ma senza appesantimenti eccessivi le faccio una provocazione ma il titolo quinto è fortunato secondo lei sul tema della promozione allora vede lasciamo perdere fandom di renzo ha voluto in generale no allora allora secondo me noi per quanto riguarda questo tema specifico il titolo momento lo possiamo tranquillamente lasciare come sta e non succede niente perché perché ci si tratterebbe di fare di rivedere in un modo a mio avviso abbastanza pesante proprio no il titolo vinto riportando la formazione professionale sotto la competenza esclusiva dello stato dopo di che però non è che si vorrebbero comunque altri problemi perché le amministrazioni sulla formazione professionale adesso sono regionali non si può fare tutto dal centro per essere chiari no perché fare molto nel centro comporta dei problemi molto grossi il centro deve essere operativo per l'alta programmazione le strategie e poi il resto deve essere dato a livello regionale questo in generale per quanto riguarda questo settore specifico neanche questo nel senso che non si tratta di dare a vederlo elettorale che in realtà le regioni possono partecipare secondo moduli di cooperazione che sono quelli che ho detto prima sostanzialmente a livello nazionale basta e poi non devono intervenire proprio più nel senso che poi vede verso c'è il controllo dell'anp alla vigilanza della palla questo dovrebbe essere lo schema uno schema molto più semplice quindi fiorente riforme riforma costituzionale bambini perché poi si innesterebbe una serie purtroppo io sono insomma molti decenni e vi assicuro che è meglio lasciare perdere meglio altrimenti lasciate mettersi meglio fare tutto così come siamo che volevo la produzione che autorevolissimo esterno alto il carico scarico professore grazie tante grazie davvero molte le sue suggestioni e grazie per la partecipato dottor dellai e allora attorno torno da lei perché mi sembra la persona più adatta a saper rispondere al professor pinelli e sono soldi privati sono soldi delle aziende ma questo appunto questo cambiamento quindi quindi è successo è soddisfatto può soddisfare questa partecipazione questo ruolo nella conferenza stato regioni secondo lei il fondo interprofessionale deve essere autonomo e cia secondo lei la necessità appunto di rimarcare questa differenza sicuramente penso la seconda cosa però dico strategia pettine sempre nel senso che è giusto e utile mettere in contatto anche attraverso stato regioni lo sforzo le conoscenze e la strategia che sia in testa tutto utile quindi strategie del pettine si strategia dell'appalto pubblico non c'entra proprio perché lo spirito era privato al privato ad aa da aa ad a ridiventare se vogliamo gestire quello che serve perché nell'infinito movimento che abbiamo oggi abbiamo avuto difficoltà in passato io vengo da una lunga storia formativa ancora del censis ero responsabile della formazione prima di fare il direttore e abbiamo provato che è lecito giusto che lo stato si sforzi di fare un quadro generale ma intanto il mondo cambia e l'inter formazione cioè tutti quegli spazi uniti di adeguamento che toccano tempi veloci abbiamo varato una legge per cui si possono utilizzare d'accordo con le parti sociali per il bene dell'azienda dei lavoratori qui va fatto cosa serve serve un soggetto attivo privato che sappia esprimere una soggettualità trasformativa i partner privati sindacati e imprese devono esprimere questa soggettualità di proposte invenzione non si può aspettare che arrivi dallo stato per ci siano dietro i lavoratori e le imprese quindi è una soggettualità privata di iniziativa in cui molta parte insomma sui 28 milioni sui 9 dice tutto cosa vuoi mettere dentro le istituzioni 28 milioni ma non siamo fuori di testa quindi anzi giorni a fare un'alleanza pubblico col privato che una delle tre condizioni del pm rr perché uno era la progettualità all'altra era le riforme la piazza era le alleanze col privato quindi parliamo di questo seconda cosa bisogna fare come rappresentanti uno sforzo di ricomposizione cioè di formazione ricomposta non di frammentazioni perché noi siamo arrivati per per i controlli per le ansie per comodità perché l'offerta dei provider ma vado e passa alla dove l'acqua è bassa bisogna fare formazione ricomposta negli obiettivi anche nei contenuti ma accettare metodi che siano flessibili liquidi rapidi e valorizzanti della formazione implicita delle imprese noi diamo un contributo al bene collettivo se facciamo questo come fondi interprofessionali ed esprimiamo se mi permettete un ruolo di un ruolo politico di responsabilità delle rappresentanze perché sia furono un onere attivo trasformativo non di sponda nella paura perché la discrezionalità poi tinti e paura no ai controlli lan il controllo che diceva il professore va bene finito anzi ben venga ma non si può definire uno standard questo deve portare tanto dipende da cosa fai perché disse fai una roba straordinaria conterà di più e l'altra costerà di meno bisogna rientrare nella logica privata per rispondere e fa bene allo stato perché vuol dire che si sgrava dica diventerà uno stato che fa la formazione continua per 28 milioni di persone che amo ridicolo quindi l'alleanza è fondamentale ora vediamo come si può aggiustare perché questo avvenga e con tanti oneri anche a carico delle rappresentanze ha detto testo quindi una consapevolezza e una capacità di iniziativa e di proposta di fare tante sperimentazioni perché gioia far vedere il margine cioè quello che sta cambiando farlo vedere c'è un altro modo e questo lo può fare il privato insieme al sindacato all'azienda e fate dire tanti esempi poi pubblico dirà questa la faccio magari un pezzetto anch'io ottimo che non vuol dire non fare collaborazioni nell'inchiesta tutto bene quello ma c'è un ambito gigantesco mobile flessibile immediato che va sostenuto e oltretutto nella logica che il pubblico quando è necessario il privato quando è utile ci sono oggi c'è c'è un'ondata di pubblico ben venga perché serve ma non è che dice una volta ci siamo siamo finalmente nel pubblico no dovremmo essere quanto prima con l'asi di tornare al privato equilibrato insieme al pubblico ma ce lo disse tmr ce lo dice che l'unione europea mica è salito di pubblicizzare tutto quello che abbiamo siccome ce l'abbiamo privato tentiamo di privatizzare quel poco di privato nella formazione che i fondi avevano cioè non c'è proprio logica allora si tratta di trovare la formula in passaggi ma già nei ruoli da non vanno presi perché queste funzioni indicano una funzione di responsabilità anche da parte delle rappresentanze faccio un progetto straordinario questa colpa cinque volte quello che di solito gustata bene e quindi anche gli amministratori se devono assumere il nome naturalmente avendo creato delle regole per cui non metti la testa sul ceppo perché tela taglino però bisogna dire questo proprio perché se no di sé o troviamo un pezzo di futuro questo per la parte formativa è un pezzo di futuro punto ma secondo lei le imprese hanno la capacità e la forza di poter fare questo e poi la domanda sempre la fa il giano e sempre di fronte no quella replica che le fanno e che ok ma le prese sono pronte a fare questo che l'ex dicendo perché poi alla fine è un onere molto forte che si prenderebbero le imprese su una formazione di questo tipo io una risposta c'era però insomma l'effetto è lei come dire laundry delle rappresentanze è fatto apposta per mettere insieme le preso il forte con le imprese deboli con le imprese made quindi sta la rappresentanza fare uno sforzo per dare risposte per le prime le più dinamiche per quelle che stanno in mezzo e che hanno bisogno di completare e anche quelle fragili è questo il pezzo di servizio fra virgolette politico che devono dare i policy che devo dare anche le rappresentanze quindi alla funzione di oneri seria nomade dice faccio il mio sistema state fuori dai piedi tutt'altro di sistema a pettine utile noi facciamo sto pezzo e anzi ci contaminiamo quello che è utile magari trasbordano una parte all'altra ma non dobbiamo più avere l'ansia di una formazione che è fatta secondo uno schema dato a scacchetti il docente laura i tempi questo è una formazione del passato rispetto a questo aspetto qui perché i 28 milioni non è che li mettiamo tutti a fuoco se lo abbiamo bisogno di 500 milioni insegnanti insomma e dicerie certo già troppi atene ne vogliono stabilizzare altri mi diceva già troppi abbiamo un rapporto portai con abbiamo lotte abbiamo rapporto studenti insegnanti tu passi a livello internazionale dottor dellai grazie molte guardi è stato veramente molto interessante la ringrazio molto degli spunti che ha dato e sono convinto insomma che gran parte di questi saranno poi approfonditi debitamente grazie davvero molte nel dottor marco linee come questo le volevo proprio dire sì insomma sono ho letto il suo messaggio sono d'accordo anche lei insomma un opinione sulla capacità formativa delle imprese nella tripartizione che ha dato il paese vuole dare al caso opinione come soprattutto le chiederei proprio questo la prova provata di peso dello stato un po appunto come si fa con le pmi insomma come sta messa l'italia come cercando di coinvolgere di più e con un tema iniziale del lanciato dal presidente politi ecco un altro è uno sfizio perché le chiedo io aprosio di stato nell'ultima legge di bilancio sia stato anzi nelle ultimi provvedimenti perdona versato rifinanziato il fondo nuove competenze che fondo già sia al ministero del lavoro per finanziare appunto anche l'informazione vi faccio una domanda da studioso ma secondo lei queste concorrenza sleale nei fondi poi fondo interprofessionale ci sarà modo tempi per poterli mettere insieme a proposte di stato che cerca di entrare sul suo a su alcuni temi ok quindi sono circa cinque domande allora da dove cominciare se volevo riprendere un attimo l'intervento del dottor dell'hiv per un minuto dicendo che passo assolutamente nessun modo contraddicendo lo va dicendo che effettivamente esistono degli strumenti di supporto pubblico che sono più come di aderenti al mercato che danno più flessibilità l'impresa stessa di scelti come dire di scegliere il tipo di formazione sto parlando del per esempio del credito d'imposta per la formazione 4.0 chiaramente il tipo di formazione indirizzata però effettivamente poi sarà l'azienda decidere quale quale fornitore e quali delle sottocategorie di formazione si vuole si vuole andare a utilizzare esistono una serie una foresta di cosiddetti voucher in italia che sono gli strumenti fosse più adeguati per le micro e piccole imprese che effettivamente danno la possibilità alla singola impresa di toccare un aiuto un minimo aiuto pubblico che era presentazione di una data tecnologia o per una specifica forma di fondi formazione sul lavoro detto questo assolutamente sono sono convinto che ci sia spazio per forme ancora più avanzate di come coordinamento della formazione che siano basati sul mercato penso che fosse presente polemiche menzionava anche all'inizio di questa la nostra conferenza l'idea di mettere le imprese in rete per esempio luna luna con le altre questo sembra essere una per fare formazione questa sembra essere una di una direzione molto promettente e per esempio è giusto per per menzionarlo ma l'ocse assieme alla commissione europea sta fornendo supporto tecnico al mese e proprio in questo momento per sviluppare degli strumenti in esattamente questa direzione i risultati si vedranno a metà dell'anno prossimi sono vediamo speriamo di poter fare di poter venire a capo comuni un un buono strumento in questa direzione ma insomma per rispondere un po chiuso adesso alla sua domanda invece su fondono le competenze allora l'ocse non ha mai studiato la misura per fondare una misura molto recente quindi non posso che offrire se vuole una prospettiva quasi personale che viene dalla lettura della normativa e delle faq dei pentri ascom chance che lampada messo sul suo sito era tanta io non direi che necessariamente uno strumento in concorrenza con i fondi interprofessionali ci sono al contrario alcuni aspetti molto interessanti di complementarietà per esempio infondono competenze va a dire a sostenere il costo del lavoro della muratore informazione piuttosto che il costo della formazione stessa allo stesso tempo diciamo così interesse soprattutto per imprese che fanno domande che fanno domanda a bandi collettivi dei famosi e professionali possono attraverso i fondi che come sono gli stessi avere accesso al fondo nuove competenze ecco poi non so quanto questo funzioni se sia stato usato in modo per corrente oppure no ecco però qui ci sono degli aspetti di integrazione dei due sicuramente positivo è fatto che fanno le competenze abbia un'attenzione sia a il fabbisogno dell'impresa che al ritorno dell'individuo dell'avatar individuale sulla formazione che chiedendo per esempio questo piano piano formativo però ecco se mi permette allora come dire collegandoci a quanto detto precedentemente il fondo le competenze ci chiede alle imprese incluse le piccole e medie imprese di presentare un piano formativo con tanto di obiettivi di certificabilità delle competenze che gli inviti che andranno a ad acquisire in un contesto in cui si diceva precedentemente poche imprese fanno la lettura del proprio fabbisogno quindi quello che sarà da investigare da guardare analizzare sui dati di monitoraggio che speriamo siano siano disponibili presto e se in fondo le competenze vada a sopportare quello stesso parterre di imprese che sono già supportate dai sono in vite professionali e non vada invece a coinvolgere quella fetta di inglese che o non sanno fare diretto da del proprio fabbisogno o non sanno neanche che hanno un bisogno di rinnovamento delle competenze in questo senso mi collego anche nuovamente l'intervento del dottor de line che cosa facciamo per quel bisogno di quel a fette di imprese che per qualsiasi ragione non sanno neanche leggere e il fatto che hanno bisogno di investimento e qui probabilmente dovremmo andare a lavorare su il concetto di cultura della formazione nell'impresa cultura e in particolare nei dirigenti e imprenditori e in questo senso il lavoro di foehn dirigersi di fondirigenti è sicuramente merito ringrazio perché appunto sì è vero è uno strumento ovviamente molto nuovo tra appunto io quello che faccio fatica e questo vi faccio una domanda mi permetto la sesta confermino facciamo un numero paro è proprio questo c'è il senso in europa modelli di formazione così si dice sempre no guardiamo sempre a livello internazionale cioè mangiamo che adesso mi sembra di assistere a una gara a chi si butta prima sulla formazione c'è una gara che è stata fatta gli anni 80 in modo veramente gli obiettivi abbiamo visti lato mi sembra di cercare di insomma un po di improvvisazione non è anche nelle risposte che si dà come il lettore di questi temi e ne sono tanti di ton tanti esempi sono questi così mi riguarda lei punto c'è in europa c'è una legge si è chiaro che il tema della formazione insomma ora non vogliamo cedere frey nel lasciarlo al prima voce al pubblico non è questa la discussione è chiara l'importanza e che adesso non può essere tutti un salta tutti sulla barca sì allora diciamo che il mondo della formazione dell'adulto e del lavoratore in particolare un mondo estremamente eterogeneo anche nei paesi ocse quindi non è che ci sia un modus operandi che diciamo così è necessariamente migliore di tanti altri ci sono degli ottimi esempi per esempio singapore ad essere un esempio importante ma diciamo così non è che non esiste che esista un modello di successo raccontiamo questo forse il messaggio importante il modello è il modello italiano quello più adeguato che di successo però sicuramente è quello che la combinazione diciamo fondo competenze diffonde professionali più fondi di investimento strutturali e strutturali europei vengono utilizzati per finanziare la formazione su base regionale come dire quello di cui c'è bisogno è molto probabilmente un maggiore coordinamento di queste fonti di finanziamento assieme per esempio appunto i fondi del mese quindi sicuramente ci si sente questo emerso anche dalle l'ocse ha proposto qualche anno fa una cosiddetta strategia delle competenze per l'italia che in cui ha fatto un'analisi complessiva del sistema della formazione della transizione scuola lavoro e della formazione del lavoratore in italia è sicuramente è emerso un bisogno di coordinamento tra questi fonti di supporto pubblico che è assolutamente chiaro il tempo vecera un osservatorio per la formazione che vedeva come partecipare quindi prima della mia aerea e molto prima della mia era il che prevede la partecipazione di regioni stato e si corrente dire sindacati e associazioni di categoria che però poi diventato comerio ecco che questo sicuramente è la necessità fondamentale di coordinamento ecco quindi straniere che grazie a tornare nei grazie molti anche per averci allargato un po lo sguardo ma non solo italia ma ha fatto piacere il suo intervento perché c'è anche ricordato un po cui siamo messi a livello internazionale che ogni tanto no noi chelsea abbiamo la tendenza a vedere solo fissino ed è bello confrontarsi che nel confronto si migliora sempre e la ringrazio del popolo oggetto di questa discussione ci siamo confrontando io leggo siamo detti appunto allora e muti dare appunto la parola nel chiudere anche questo secondo giro il presidente poledrini cosentino il lancio appunto 3 provocazioni ne abbiamo sentite davvero molte no io a lei è un po il compito di tirare un po le orecchie o le fila secondo di quello che lei preferisce un po triste di fronte il premier draghi e il ministro e lavoro orlando e qual è il messaggio sul ruolo e competenze professionali abbiamo sentito appunto le digitale cossiga è svolta soprattutto non sprecare l'occasione il pnr ci offre la seconda provocazione appunto c'è il tema del dello stato cioè questi fondi il presente la 388 e un'ottima legge ha permesso un salto di qualità notevole pregio sezione numero torna pauline sui fondi interprofessionali cioè questo lo strumento adesso deve deve deve andare avanti e poi soprattutto ecco burocrazia e governance la sfida che aspetta anche il privato è molto forte no io mi ricordo i famosi bollini ricordiamo anche anno fa confindustria lancia l'idea dei bollini per le imprese che hanno sviluppano attività formative era riferito alla scuola tra cui il senso del messaggio deve essere questo c'è anche le imprese e voi siete pronti a fare questo scambio in basso grazie grazie grazie innanzitutto prima di arrivare a queste conclusioni che con segreti per ringraziare tutti i nostri ospiti il dottor the rye professor pinelli dottor marcolin per averci dato una vista dall'esterno di come siamo perché finalmente il rischio che io adesso mentre dico queste cose è quello di vederlo un po dall'interno invece avere questa la possibilità di esserci guardati dal di fuori ci aiuta anche a fare qualche diciamo considerazione di carattere più specifico perché di quelle generali che sono state state molto interessanti con tanti spunti di qui davvero ringrazio i nostri partecipanti vorrei un attimo però partire prima di rispondere brevemente dalle sue sollecitazioni a da una frase che ha detto il professor pinelli che vorrei parafrasare perché a un certo momento ha sostenuto che lo stato è un decisore molto debole si riferiva io per l'esperienza che sto vivendo infine phone ma anche per altre esperienze dico che il rischio non è tanto quello di uno stato che sia una decisione debole non preoccupa in pratica molto di più uno stato che un indeciso re molto forte e l'indecisione della qualificazione delle attività che devono essere svolte con chiarezza che crea più problemi e da qui che nasce in italia questa facilità di arrangiarsi latere arrangiarsi nasce proprio dall indecisione forte i fondi non si devono arrangiare però ricordo a tutti noi la ricordate in precedenza che sei nata la legge si fonderà per un indecisione delle regioni per un inefficienza delle religioni a svolgere il proprio ruolo e lillo stato in un momento anche stimolato dalle parti sociali non dimentica non è che si è svegliato il ministro di allora ha detto casa che facciamo i fondi sono stati proprio i sistemi di rappresentanza che giustamente il dottor galea richiamato che hanno opposto questo tema sul tavolo dello stato in quel momento lo stato si è convinto che tutto sommato l'incapacità delle regioni a dare attuazione ad un disegno anche lungimirante ma comunque del tutto inapplicato qui alla fine pur sentiva abita invece di affidare queste risorse ai sistemi di rappresentanza naturalmente dietro c'era anche il solito modo un po all'italiana di ieri accontentiamo con queste risorse tanto quelli non lo fanno e questo è un primo punto quindi è importante perché nella governance questo venga ricordato il ruolo delle regioni sussiste il ruolo della val può sussistere purché non mi ha chiarito cosa si fa e che tutti abbiano ben chiaro che l'obiettivo è far atterrare le competenze nei tempi giusti nelle modalità giuste con le compagnie o alla qualità giusta nelle imprese e poi passò al secondo elemento che volevo rappresentare cioè i fondi prof estinte professionali così come la formazione non sono un tutt'uno prima il dottore dellai parlava della formazione intendendo istruzione lo stato si occupa di istruzione l'istruzione tant'è che anche nel pnr quelle misure alla missione 4 e per la gran parte destinata all'istruzione vende a colmare i gap dei laureati del numero lo reati che in italia è più basso europa nelle regioni del sud ancora più basso degli its certo colmare i gap che fanno parte a mio avviso dell'istruzione la formazione viene un attimo dopo in parallelo ma un attimo dopo allora ci più dei fondi interprofessionali come ha detto giustamente dottor marco lì sono in grado di intercettare i bisogni individuarli coltivabili e nei tempi non geologici che verrebbero richiesti anno stato alle province per fare le regioni a fare nei bandi per gli affari degli avvisi mettere in giro the risorse chi è che riuscirebbe se non infondato professionali noi dal momento in cui facciamo un indagine su dei bisogni facevano delle sarde nel momento in cui pubblichiamo la peso passano pochi mesi e abbiamo individuato poi i bisogni delle aziende in quel tempo dato ti uguale ti non è più uguale infinito cioè questi sono degli elementi importanti a sostegno del ruolo dei fondi interprofessionali la terza questione riguarda anche tra i fondi interprofessionali la specificità di fondirigenti fondirigenti fondo della formazione manageriale uno stato che abbia a cuore lo sviluppo della sua economia parte dell'istruzione e lascia fare l'impresa e al privato ciò che riguarda l'economia il mercato le imprese senza i manager non credo che ci sia sviluppo specialmente quello quella che in origine all'inizio di questa nostra tavola rotonda vale a dire che noi rappresentiamo un sistema industriale in italia che oltre il 90 per cento è composto da piccole e medie imprese che non sono in grado di auto definire le proprie esigenze alla forma hanno bisogno di questi studi quindi anche il confronto con altre in realtà economica e forse con la germania perché abbiamo una struttura industriale simile ma con altre realtà probabilmente non è non è calzante dobbiamo vestirle non dobbiamo fare così il catalogo di cui si parlava prima ma dobbiamo riuscire a costruire delle condizioni delle competenze che solo nei fondi riusciamo a realizzare che possono individuare i bisogni anticiparli questo è un altro tema non devono arrivare dopo un anno dopo due anni in un modo che viaggia la nostra velocità anche chi torre e fermo rispetto a chi fa lo scatto quindi abbiamo necessità di farlo non credo che le regioni siano in grado di farlo però il ruolo dello stato è fondamentale per liberare i fondi da questi vincoli che poi impediscono di essere coerenti con questa visione lo stato deve avere una visione dello sviluppo dell'economia dell'istruzione di base così come la formazione non devono farlo agli altri un conto sono gli alpini contro il corpo di un associazione nazionale degli alpini cioè il chi fa le cose sono le imprese i fondi interprofessionali in qualche modo e rappresentando con le sono interprofessionali sono bilaterali o tre l'operario quello che sono rappresentano la realtà è anche lo sviluppo di quello che può essere il futuro quindi certamente auspicabile trovare un punto d'incontro tra stato e tutti gli attori il loro diametro di jan pal se avessi il ministro draghi qui e dire innanzitutto lo ringrazierei per quello che sta facendo di fare tanti auguri di poterlo proseguire ministro a orlando cui si è parlato e compiuto nelle fondo 9 competenze nuovo fondono le competenze per noi non rileva per esempio perché nella formazione manageriale non essere lo scenario di lavoro non c'è neanche ora di lavoro nel rimborsare o dal portare quindi ci sono delle specificità se noi continuiamo a trattare tutto come se fosse la puglia la formazione è fatta nel sud uguale a quella fatta nel nord perché banche territoriali di cui preoccuparci solo le rappresentanze riescono in qualche misura a portare ha fatto il comune esigenze dei territori diversi io credo di essermi anche dilungato un po troppo ma certamente noi abbiamo davvero molto da fare con i fondi e professionali e non lo può fare nessun altro le risorse cioè le continuano a portare via progressivamente speriamo che anche un evento come questo consente di avere contezza dell'utilizzo del milione utilizzo che di queste risorse si fa che dallo 0 30 ci abbiamo perso già 20 per cento incerta per cento forse di più e non riusciamo a farlo atterrare noi come fondi sapete bene non abbia uno scopo di lucro tutto ciò che entra esce siamo dei trasformatori siamo i trasformatori che siamo in grado di far creare un valore non solo per le dirigenti cable manager che fanno la formazione ma in realtà creiamo parole per le imprese dove le persone operano e creare valore delle imprese cose che dico sempre significa creare un valore per il paese che quello a cui tutti allo stato in primis al cuore ben venga uno stato se questo è l'obiettivo è presidente la ringrazio molto per le sue parole è come da pro consenso parte fatto è la futura di un momento di riflessione che abbiamo voluto dedicare a questo e soprattutto mi ha colpito a parte la creazione del valore che è un obiettivo assolutamente condivisibile anche il fatto di non trattare tutti uguali la domanda appunto il fondo loro pensano io vedo che si sta trattando tutti stanno facendo di tutta un'erba un fascio come dice delle parte mia e mi dice questo appunto non può essere perché non ci sono delle specificità e delle garanzie devono essere dati e soprattutto bisogna lasciare a chi sa fare le sarà di saper fare è un concetto anche questo è tutelato dalla costituzione poi vorrei già pieni ma il 6 a privare libertà cercando lasciamo fare appunto la 2a e giusto correggere è giusto intervenire giusto dare delle indicazioni ma questo è il messaggio che credo anche che farà piacere al professor tito boeri che che poi insomma ha organizzato tutto questa giornata e quindi un peso questo momento di riflessione insomma lo stato è importante la dove tutto si fa una cornice ma insomma all'iniziativa e le necessità sono talmente diversificate come ha ricordato giustamente lei presente poledrini che è bene lasciarlo a chi appunto c'è nel territorio c'è in quel in quel momento io in gradi ringrazio ancora tutti per questo momento di riflessione spero appunto abbiamo un po acceso un faro sul fondo interprofessionale sui loro ruolo tu sei un ruolo molto importante che vada tutelato impat ha conosciuto anche a livello istituzionale che dei decisori politici perché vi è appunto l'importanza che può dare soprattutto a definirci abbiamo da attuare delle riforme strategiche per il paese grazie a tutti e buona giornata anche consente ringraziare anche le dottor tucci ovviamente accompagnati in questo percorso così articolato che ci ha fatto che ho mostrato un po anche che i fondi professionali possono essere oggetto anche l'interesse per una testata di così importante come quella dove opera anche lei e per i suoi interessi grazie ancora
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