Nuova globalizzazione e ruolo della Cina
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Nuova globalizzazione e ruolo della Cina
La Cina al centro di questo dibattito. In seguito alla pandemia e alla crisi economica che ne è scaturita, l'inflazione mette in difficoltà le riforme necessarie, che nelle crisi precedenti erano state puntuali e risolutive. In dialogo Jie Xiong, professore associato dell’Istituto per gli studi strategici internazionali del CCPS, e Hui Yuan, professore associato presso il Dipartimento di Economia del CCPS, i quali hanno analizzato le relazioni che animano i rapporti geopolitici della Cina nel mondo; mentre, Peter Jungen, presidente emerito dell’EBAN, e Phil Midland, senior fellow dell’ISEA, hanno esaminato la crescita e lo sviluppo della manifattura cinese nei prossimi scenari mondiali.
Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Sottotitoli a cura di QTSS Buongiorno a tutti. Vedo una platea piena di ragazzi, studenti, giovani, ma non solo. In prima fila vedo presente Romano Prodi, che tutti voi conoscete, Presidente del Consiglio, Presidente della Commissione Europea e tante altre persone. Grazie di essere intervenuti in questo panel, che discuterà veramente del futuro, del futuro, cioè del vostro futuro, perché parlerà di globalizzazione, parlerà di come la Cina, gli Stati Uniti, l'Europa potranno continuare o no a dialogare per assicurare un futuro di crescita economica e di pace nel mondo. Il futuro dipenderà dalle scelte di questi grandi paesi. E quindi importante anche questo panel, come gli speaker e coloro che parleranno qui, perché discuteranno di questo. Abbiamo dei professori che sono venuti dalla Cina, che vengono dalla scuola centrale del Partito Comunista Cinese, della scuola di amministrazione nazionale del governo cinese, che è un segno di come questo dialogo di conoscenza reciproca e di discussione sul futuro del mondo deve andare avanti. Quindi è importante la loro presenza, come è importante la presenza degli altri interlocutori che agiscono in Europa e negli Stati Uniti. Passo alla loro presentazione, abbiamo la professoressa Xiong, professore di studi strategici, professore all'Istituto per i studi strategici internazionali della scuola centrale del Partito Comunista Cinese, che si occupa di governance globale, multilateralismo, sicurezza economica. Il professor Yuan, anche lui professore al dipartimento di economia della scuola centrale del Partito Comunista Cinese della Academy of Governance, cioè della scuola centrale nazionale del governo cinese, lui insegna e studia i problemi dell'economia, dell'economia monetaria, ha passato periodi di studi all'estero, a Londra, alla scuola di studi orientali e africani. A dialogare con loro abbiamo Phil Midland, presidente della Strategic Renaissance 21, un gruppo di consulenza strategica non profit guidate dagli importanti gruppi economici americani di distruzione che ha una lunga esperienza lui personalmente come advisor, come consulente di amministrazioni americane, di compagnie americane, ma anche dei governi giapponesi, cinese, una lunga esperienza di rapporti con la Cina e di problemi internazionali. Abbiamo poi con noi il professor Peter Jungen che è presidente del Peter Jungen Holding, presidente emerito anche dell'European Business Angels Network che è la rete, Business Angels significa di coloro che fanno investimenti in quelle che chiamiamo le start up, in innovazione, investimenti in imprese che partono sulla frontiera della conoscenza e della tecnologia e anche presidente del network simile tedesco, il Business Angels Network Germany, anche lui ha una lunga esperienza come businessman oltre che come studioso che ha portato avanti attività delle compagnie americane e tedesche in Cina da lungo tempo, è un altro conoscitore importante della Cina. E' anche stato presidente alla Columbia University del centro che studia le dinamiche del capitalismo, il centro creato e guidato da Premio Nobel Ned Phelps. Poche parole da parte mia per intodurre questo dibattito, per dare un contesto. Voi tutti sapete che siamo usciti da non molto, da una crisi pandemica e da una crisi economica generata dalla pandemia. Uscendo da questa grande crisi, il mondo si trovava di fronte al problema di come rilanciare l'economia mondiale. Si trattava di affrontare i grandi debiti dei paesi, i debiti sovrani dei vari paesi e anche delle imprese private. Si trattava di ricostruire le catene produttive globali che nel corso della pandemia erano state in qualche modo interrotte e danneggiate. Per uscire da una crisi epocale ci saremmo aspettati una grande cooperazione e coordinamento tra le grandi economie del mondo, l'economia europea, gli Stati Uniti e Cina. C'era bisogno di questo. Nella precedente crisi mondiale, 2008-2009, la crisi finanziaria, questo avvenne. Le grandi economie si riunirono intorno a un tavolo e cercano di coordinare le politiche fiscali e le politiche monetarie per rimettere in moto l'economia mondiale. Adesso, dopo la crisi pandemica, questo non è avvenuto. Ogni grande area è andata per conto suo nella politica monetaria, porta davanti dalle banche centrali. Non c'è stato questo coordinamento per ricostituire il commercio internazionale, per fare nuovi accordi commerciali. E o sappiamo i problemi a cui tutto il mondo deve far fronte, che significa inflazione, che deriva dalla difficoltà che c'è dall'offerta di beni e servizi, produzione e circolazione nel mondo, e il rischio di entrare in una recessione globale. Qui oggi discuteremo come questo trend possa essere interrotto, perché questo trend si è accompagnato a un dibattito sulla deglobalizzazione. Si è messa in discussione alcuni effetti della globalizzazione. Si è parlato di disaccoppiamento già da prima della pandemia delle grandi economie. Cosa significa? Di separare in qualche modo l'integrazione che c'è stata tra l'economia asiatica, l'economia cinese e quella occidentale. Poi oggi non si parla più di questo. Si è parlato di French shoring, cioè si è parlato dell'idea che forse bisogna avere una globalizzazione, cioè un libero scambio sia di investimenti che di beni, che di conoscenza, di tecnologie, solo tra paesi amici. Il che significa interrompere questa circolazione di investimenti, di capitali, di conoscenza e tecnologie in tutto il mondo che abbiamo avuto finora. Adesso si parla anche di derisking, cioè significa che anche al G7 di Hiroshima si è parlato di questo, cioè di ripensarci un po' sulla strada della deglobalizzazione. Il derisking significa in qualche modo diversificare un po' la fornitura di input intermedi, di queste catene produttive per abbassare il rischio, perché se succede qualcosa in una parte del mondo non si deve bloccare la produzione globale o la produzione nei vari paesi. Ma vanno avanti discussioni su restringere, mettere vincoli alle importazioni o alle esportazioni, all'esporte soprattutto di tecnologie avanzate. Questo pone un problema che viene sottolineato anche dalle organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario, la Banca Mondiale, cioè il problema è la frammentazione dei mercati. Se si arriva alla frammentazione dei mercati il risultato sarà probabilmente un mondo con più inflazione, meno crescita, meno benessere e anche un mondo più conflittuale. E' in questo contesto che noi quindi ci vogliamo muovere e discutere di temi fondamentali in questo panel. Ci organizzeremo in due giri di discussione e uno dei primi problemi che vogliamo affrontare, che pongo alla Prof. Xiong, è appunto il tema delle conseguenze negative che sono state messe in luce, possibili conseguenze negative della frammentazione dei mercati internazionali in termini di minore crescita, aumento dei costi di produzione e più inflazione globale, conseguenze che sono state sottolineate anche dalle organizzazioni internazionali. La domanda che vorrei è questa, come possiamo interrompere questo trend negativo e ricostituire il dialogo multilaterale da tutti i Paesi? E quale ruolo possono avere ancora le istituzioni multilaterali? Quali sono le istituzioni che vengono dagli accordi di Bretton Woods, intendo dire il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio? Queste organizzazioni multilaterali, multilaterali perché tutti i Paesi del mondo sono rappresentati in queste istituzioni, possono giocare ancora un ruolo per ricostituire e rafforzare il dialogo tra tutti i Paesi? E soprattutto, perché possono avere questo ruolo? È necessario forse qualche riforma di queste istituzioni? Perché in queste istituzioni vengono maggiormente rappresentato i pesi relativi, pesi economici, geoeconomici come si dice o geopolitici, attuali dei Paesi, dei grandi Paesi. Queste istituzioni sono state creati dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il mondo era completamente diverso e dove non c'era il problema di affrontare problemi globali, come quello della salute globale, del climate change, dei cambiamenti climatici. In cui, per risolvere questi problemi, evidentemente tutti i grandi Paesi devono partecipare e cooperare. E come queste istituzioni dovrebbero in qualche modo riflettere maggiormente il peso relativo dei vari Paesi, il peso che hanno oggi e non 70 anni fa? Grazie molte. È un grande onore per me essere qui in questa sede così bella e conversare con gli ospiti straordinari che abbiamo qui oggi. Sono contenta di vedere così tanti giovani e spero che riuscirete ad apprendere qualcosa dalla nostra conversazione. Per quanto riguarda il multilateralismo o le istituzioni internazionali multilaterali, che sono state create circa 80 anni fa, per quanto riguarda la Cina, le istituzioni multilaterali attuali sono ancora vitali. La Cina è uno dei contributori più importanti, nonché dei beneficiari più importanti e i costruttori di questo sistema. E sì, negli ultimi 40 anni abbiamo già beneficiato da questo sistema molto anche. E speriamo che possiamo lasciare la porta aperta a ulteriori aiuti, soprattutto ai mercati emergenti o alle economie emergenti o a Paesi in via di sviluppo, affinché possano apprendere da queste istituzioni. Ma come il professor Tria ha appena detto, questo sistema è stato fondato 80 anni fa e è un po' datato. Quindi cosa dobbiamo fare adesso? Diciamo sempre che dovrebbero esserci delle riforme, ma non delle sostituzioni. Dovrebbero esserci delle riforme per sistemare questi sistemi ed efficientarli. Ma come? Vedete, in Cina la nostra filosofia dice che sia i cinesi che gli italiani amano la storia, perché siamo entrambi i paesi che hanno migliaia di anni di storia. Quindi torniamo alle nostre radici e impariamo le lezioni che ci possono dare. Torniamo un attimo alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Quando si è cominciata a discutere di questo sistema, c'erano due piani in principale. Uno a livello britannico e l'altro a livello statunitense. All'epica questi due piani erano in concorrenza l'uno con l'altro e alla fine si può dire che il piano statunitense è quello che ha prevalso. Ma oggi, quando parliamo di come riformare o sistemare le cose che vanno sistemate, l'unica strada sensata non è quella di guardare ai giganti che ci sono sulla scena mondiale. Forse è ora che ci siano più paesi coinvolti. Dal punto di vista di governance globale cinese, pensiamo che dovrebbero esserci dei consulti onnicomprensivi con altri paesi. Quindi non soltanto con i paesi più potenti, ma anche gli altri. Per esempio il sud del mondo, il sud globale così detto, e altri paesi più piccoli. La loro voce e i loro diritti andrebbero considerati. Secondo, pensiamo che più paesi dovrebbero contribuire a questo processo nella sua interezza. Terzo aspetto. Tutti i paesi dovrebbero essere trattati ugualmente, beneficiare ugualmente da queste riforme. Abbiamo visto che è possibile farlo e soprattutto che sì, può essere effettivamente un processo complicato. E un'altra cosa importante è che le nuove generazioni dovrebbero essere coinvolte in questo processo e se stesse, perché stiamo parlando di riforme che si manifesteranno in futuro. Quindi, come ha detto il professore poco fa, abbiamo moltissime sfide davanti a noi. Moltissime sfide cruciali e importanti, per esempio, che coinvolgono le comunità più marginalizzate, i paesi sottosviluppati o in via di sviluppo, il cambiamento climatico. Questi temi sono centrali, dovremmo gestirli in maniera seria, con responsabilità. La cosa più importante è che abbiamo visto che a livello di sviluppo, il presidente Xi Jinping ha appena proposto un'iniziativa di sviluppo globale. Ma cosa significa? Lo sviluppo è la priorità per l'umanità e quando parliamo di sviluppo, non si parla a livello di sviluppo di paesi individuali, ma a livello mondiale. Tutti i paesi dovrebbero essere coinvolti e vedere questo sviluppo come uno sviluppo collettivo. Questo tipo di sviluppo, inoltre, dovrebbe essere incentrato come approccio sui popoli, sulle persone che dovrebbero essere tutte trattate allo stesso modo e con l'obiettivo di raggiungere l'armonia fra le persone, quindi l'uomo e la natura. Abbiamo visto che i risultati delle azioni condivise sono molto importanti. Questo è un po' il punto di quella che io vi ho appena detto, essere l'iniziativa globale di sviluppo, di nuovo un aspetto cruciale in futuro e forse vedrete che nella politica estera cinese questo aspetto si troverà per molto tempo. Quando parliamo di riforme multilaterali, dovremmo parlare non soltanto agli Stati ma anche ai settori primari dell'economia e ai gruppi di parti interessate. E, come abbiamo già detto, anche le nuove generazioni, anche in domini molto diversi, quelli nuovi, per esempio come l'intelligenza artificiale, l'economia digitale, penso che sarebbero delle aree di focus per noi. Per esempio per i paesi in via di sviluppo, anche loro dovrebbero essere coinvolti e penso che le procedure attuali delle istituzioni multilaterali forse dovrebbero essere riformate. Per esempio nell'Organizzazione Mondiale del Commercio, una funzione molto importante è quella di gestire le dispute, ma siccome gli Stati Uniti possono imporre un veto, questo sistema di appello non funziona. Quindi dovrebbero essere fatte delle riforme per rendere questo sistema più efficiente in futuro. Forse ho finito il tempo a mia disposizione, ma vorrei lasciare altro spazio ai miei colleghi. Grazie, grazie mille. Continuando questa discussione, Professore Yuan, lei sa che a dicembre 2020 l'Unione Europea e la Cina hanno raggiunto un accordo di principio sugli investimenti, poi le negoziazioni sono state negoziate e sono stati congelati dovuto alle tensioni geopolitiche. Lei pensa che dovremmo rinegoziare questo accordo? Sarà forse questo il momento giusto di ricominciare le discussioni? Perché chiaramente dietro a questo tipo di accordo ci sono anche negoziati riguardo a dei cambiamenti regolamentari per avere più omogeneità, uniformità fra le regolamentazioni europee e cinesi a livello di mercati. Grazie mille. Grazie mille, Professore Tria. Anche per me è un piacere essere qui e avere questa discussione, fare questa discussione con voi. Come ha detto la professoressa, penso che sia un buon momento per riprendere in mano le discussioni fra l'Unione Europea e la Cina. Vorrei dire tre cose. La prima è che dopo la pandemia l'economia cinese sta vedendo una forte ripresa. Posso darvi dei numeri. Nel primo trimestre di quest'anno il tasso di crescita economica della Cina è stato del 4,5%. In base alla situazione e all'outlook economico delle Nazioni Unite, la crescita quest'anno in Cina sarà del 5,3% totale. E il contributo della Cina alla crescita economica mondiale in base al Fondo Monetario Internazionale sarà del 34,9% per quest'anno. Quindi penso che sia un ottimo momento effettivamente per ricominciare le discussioni. Primo punto che volevo fare. Secondo, in questo momento la Cina sta approfondendo molti sforzi per efficientare il suo mercato. Di nuovo, posso darvi un po' di informazioni. Stiamo cercando di raggiungere un alto livello di economia di mercato nel quale il mercato stesso ha un ruolo centrale nella locazione delle risorse, nella semplificazione delle procedure amministrative, delle deleghe di autorità nel miglioramento della regolamentazione dei servizi e nella creazione di un mercato unico nazionale. Per esempio, per quanto riguarda la tutela della proprietà intellettuale, si parla sempre di più di credito sociale e tutela dei diritti individuali stiamo inoltre agendo moltissimo contro i monopoli e la competizione ingiusta. Per quanto riguarda il protezionismo locale, stiamo contattando le lobby per promuovere e guidare la salute di tutti i settori del mercato. Questo è il secondo punto. Il terzo è che, in prospettiva, in Cina abbiamo un mercato molto grande a livello locale il potenziale della domanda interna sarà ulteriormente spinta dagli investimenti. Per quanto riguarda la domanda interna, abbiamo una popolazione di 1 miliardo e 4 milioni soprattutto si parla di oltre 4 mila aggregati a medio reddito. Adesso vi darò degli altri numeri per farvi un'idea un po' più chiara della situazione. Le vendite al dettaglio in Cina nel 2021 sono state o hanno avuto un valore di 6,8 trilioni di dollari e hanno sorpassato quelle degli Stati Uniti. Fra dieci anni la Cina importerà beni per 22 trilioni di dollari e servizi per 5 trilioni di dollari. È una torta interessante a la quale guardare e a la quale attingere. Per quanto riguarda la produttività e la capacità produttiva sul base dell'integrazione di fattori innovativi nella nostra economia saremo in grado di massimizzare la nostra struttura economica per scalarla ulteriormente. Quindi ho appena letto una relazione prodotta dalla Camera di Comercio Europea in Cina che dice che circa il 60% delle compagnie intervistate hanno detto che sono moderatamente o significativamente interessate ad aumentare il loro business in Cina nei prossimi cinque anni dovuta alla forza dell'economia cinese, i talenti che vi si trovano ovviamente la dimensione della sua economia. Vorrei citare un proverbio cinese che dice che nonostante il fiume possa prendere direzioni diverse, questi fiumi possono correre comunque in parallelo se uno va est o se uno va ovest. Quindi penso che sia un buon momento per cominciare a cooperare e a avere fiducia l'uno nell'altro. Grazie mille. Grazie, Professor Yuan. Ok, Phil Midland. Scusate, io devo fare domande in italiano, mi sono distratto. Parlo in italiano ora, parlo in italiano. Come reagisci a quanto abbiamo sentito e in particolare, secondo lei, in che modo la presenza nei mercati internazionali e le strategie sul piano internazionale della Cina dipendono anche dalle strategie di sviluppo della politica economica interna? In che modo la crescita economica cinese e la strada che è stata intrapresa, il passaggio da una crescita trainata solo da investimenti e tecnologie importate, a una crescita trainata anche da tecnologie endogenee da consumi, questo cambiamento di strategia dovuta al maggiore sviluppo della sua economia, in che modo questo, evidentemente, ha influenza sulla posizione cinese sul piano globale? Grazie a tutti i partecipanti a questo panel, signor Huan e la professoressa Xiong. Come dicevo oggi e come è stato detto anche dal professor Tria, i giovani sono l'elemento principale vi incoraggio tantissimo perché avete gli strumenti per poter fare ricerca, soprattutto dal punto di vista economico quindi ci sono tanti elementi anche in Cina, anche in Cina l'opportunità di studiare, di approfondire certi argomenti anche il comitato centrale del partito, l'accademia nazionale di governance cinese, ci sono tanti documenti tanti elementi che vengono condivisi e quindi naturalmente ci sono tantissimi documenti e tantissimi esperti in Cina da punto di vista economico che pubblicano i loro documenti, quindi cose incredibili e altrimenti importanti, pubblicazioni che io vi incoraggio di poter quindi analizzare, hanno entrambi fatto delle pubblicazioni assolutamente importanti dell'Università di Shangan. Quello che stiamo dicendo oggi non è nuoro, non è una sorpresa, francamente io lavoro nel net assessment che guarda al futuro previsioni di 10-20 anni quindi quello che vediamo oggi non è una novità e abbiamo molto rispetto per quanto riguarda questa scuola del comitato centrale Quello che stanno facendo in Cina è sicuramente, prima di diventare il presidente del Paese, l'attuale presidente faceva parte della scuola del comitato centrale del partito comunista Quindi veramente c'è un sistema operativo cinese molto profondo con studi importanti che vi incoraggio di comprendere meglio e di analizzare di più perché hanno una notevole conoscenza anche a livello di digital technology e quindi è sicuramente un punto di riferimento molto importante che vi incoraggio ad approfondire Il presidente Xi Jinping quando dalla scuola del comitato centrale del partito comunista è passato poi a diventare il presidente del Paese, nel 2013 ha attivato una politica del nuovo normale Nel senso è importante guardare quelle che sono l'acqua, le corrente, poi buttarsi e fare il bagno e quindi avere anche questo coraggio di fare le riforme che sono necessarie Cosa che la Cina ha fatto ed è molto importante per noi dare il giusto credito e seguire questi cambiamenti e queste profonde trasformazioni Tante le cose che vengono messe in gioco e come si parla di questa doppia circolazione, nel senso un approccio sistematico che abbiamo in Cina Quindi una profonda imprenditorialità è qualcosa che non è nuovo, è qualcosa che viene costantemente sviluppato in questi 10 anni, questa doppia circolazione, questa doppia creazione è fondamentale Ne parlo brevemente, c'è proprio una struttura nazionale per innovazione a livello di imprenditorialità anche a livello spaziale E quindi un modo per poter collegare i vari istituti, le università, le organizzazioni aziendali più importanti, i centri di innovazione, tutti questi collegati da una rete in Cina Soprattutto negli ultimi 5 anni si è proprio lavorato e stabilire tutta una serie di regolamentazioni, circolazioni, una economia a livello di piattaforma E non si può vedere proprio anche dell'utilizzo, per esempio, di Alibaba o di altri sistemi di approvvigionamento digitale Questa doppia circolazione è sicuramente la strategia ed è il modo per poter misurare e trovare le strategie Questo è sicuramente il nuovo mondo per così dire, quindi la Cina è molto coinvolta in questo processo, ma non è qualcosa che è successo negli ultimi 1-2 anni È veramente un qualche cosa che ha coinvolto la loro economia per tantissimo tempo Questo contesto e la modalità in cui in Cina sviluppano e immaginano la loro economia molto spesso non è così conosciuto Quindi quando si parla di doppia circolazione è molto importante l'iniziativa Belt Road Initiative, quindi la nuova via della seta E' sicuramente importante come iniziativa, cosa succede? C'è una sorta di sovrapposizione anche a livello digitale Un po' nel contesto di cui i colleghi hanno parlato, quindi nuovi metodi tramite gli smart contract, una serie di strumenti digitali già attivi E quindi, ripeto ancora una volta, è molto importante per voi approfondire, comprendere quelle che sono le strategie, lo sviluppo che si sta avendo da tanto tempo in Cina Quindi è molto importante riuscire anche a coinvolgere Abbiamo Twitter, abbiamo i social e ci sono anche degli strumenti in Cina molto efficaci che possono essere paragonati al nostro Twitter È molto importante fare attenzione a queste applicazioni che vengono sviluppate e pubblicate e utilizzate nei paesi orientali Cioè, GPT si è sviluppato molto rapidamente, ma Hu Dao lo conoscete? Hu Dao è incredibile Ritornando a Twitter, WeChat è un GPT Hu Dao, si può dire Quindi se non conoscete Hu Dao, vi raccomando tantissimo di darci un'occhiata Per quanto riguarda i pagamenti, è un elemento chiave, sicuramente un elemento che può essere coinvolto nelle dispute Allora, se pensiamo a ISO 2022, sicuramente è il criterio per il pagamento digitale Parliamo di Swift. Ancora una volta, la Cina ha incorporato l'ISO 2022, che è uscita nel novembre scorso Quindi ancora una volta, prima di... posso parlare da un punto di vista degli Stati Uniti o comunque di tutti i paesi occidentali Invece di fare delle accuse nei confronti della Cina, vi consiglio di approfondire tutti questi sviluppi anche a livello del sistema di pagamenti Giappone va davanti in silenzio, ma guardate anche lì l'azienda SPI E' proprio il nucleo di come portano avanti questo sistema dei pagamenti digitali E' l'approccio che hanno, quindi quello che vi voglio dire è che sono molto felice che il professor Tria ha inviato i nostri amici dalla Cina E sono felicissimo di aver partecipato a questa discussione, e quindi soprattutto confido nei giovani che possano comprendere ancora meglio le basi di questo sistema Il professor Jungen Ok, la mia domanda è che sia in inglese Ok, da lei qual è il punto di vista su deglobalizzazione, French shoring, the risk, eccetera, degli imprenditori di business E dei fondi occidentali di investimento che sono stati i fondi protagonisti anche di questo processo di globalizzazione che ha coinvolto in modo massiccio flussi di investimenti occidentali nell'economia cinese E soprattutto nel campo che l'ha portato l'economia cinese a crescere, soprattutto nel campo delle tecnologie Questi fondi di investimento hanno avuto un ruolo nel favorire la disseminazione delle tecnologie del mondo in Cina Adesso in risconta a questa situazione, qual è il punto di vista occidentale del mondo dell'impresa e dei fondi di investimento? Bene, grazie mille, domanda molto interessante E spero che la risposta sarà altrettanto interessante, ma prima di arrivare a questa cosa, alla mia risposta, vorrei ringraziare i precedenti oratori Hanno usato molto spesso la parola economia di mercato, il che mi fa molto piacere, perché tradotta in tedesco sarebbe market-wirtschaft Il modello cinese dice che è un'economia socialista di mercato, che in tedesco viene tradotto nello stesso modo E il libro che abbiamo pubblicato in Cina recentemente sull'economia sociale di mercato con caratteristiche cinese in realtà è stato prodotto da un istituto cinese L'istituto cinese per le scienze sociali, è un piacere per me essere qui con voi oggi Avete menzionato un nostro amico comune che ha pubblicato un libro sulla prosperità di massa, che ovviamente è stato tradotto in cinese L'uso di imprenditorialità e innovazione di massa è inoltre un aspetto che sta diventando sempre più comune, e questa terminologia la vediamo anche a livello governativo Ora, la domanda Recentemente, all'interno del progetto Seneca, abbiamo sentito dire che è la fine dei pasti gratis E come sappiamo tutti, la risposta è non esistono pasti gratis Dobbiamo scoprire se ci sono mai stati effettivamente dei pasti gratis Vediamo uno sviluppo tremendo in Cina, negli ultimi anni la Cina ha contribuito per il 28% alla crescita globale La domanda è, ma sta crescendo ancora la Cina? Vediamo un tasso di crescita medio del 5% e quasi zero inflazione Quindi questa è una domanda alla quale io non ho risposta, vedremo come si svilupperanno le cose Ma vediamo una crescita pazzesca negli ultimi anni che è stata possibile soltanto grazie all'introduzione dell'economia di mercato, delle riforme e lo sviluppo del commercio internazionale Il 60% delle esportazioni cinesi si basa sulla produzione manufatturiera, sui attori produttivo che sono state agevolate dagli investimenti stranieri diretti o FDI in inglese il che ha contribuito a questo sviluppo molto molto significativo oggi la Cina importa il 14% dei propri beni e servizi, che è la stessa cosa, la stessa cifra che vediamo negli Stati Uniti Per quanto riguarda il PIL, invece, la Cina si appresta a sorpassare gli Stati Uniti A volte qualcuno in Cina mi chiede, in realtà sono stato al China Development Forum ad aprile a Guangzhou, quindi a Canton mi hanno chiesto, ci sono delle somiglianze tra la situazione tedesca e quella cinese? Dico, la Germania era un paese industrializzato prima della Seconda Guerra Mondiale, mentre la Cina era un paese agricolo quindi l'economia di mercato e le forze di mercato hanno provato che è possibile all'interno di una generazione, lo spazio di una generazione ribaltare quasi un paese, no? Come abbiamo scoperto dall'esperienza cinese, la domanda è La globalizzazione ci sta abbandonando? Alcune persone dicono di sì La mia risposta breve? Perché non c'è tempo per una risposta lunga? No Ovvio, ulteriore globalizzazione non ne avremo Molte più paesi si accoderanno a questo processo, se così vogliamo vedremo per esempio l'India, il Vietnam, la Corea, il Sud-Est asiatico, moltissimi altri paesi si accoderanno al fenomeno della globalizzazione Il reshoring, come dicono alcune persone, potrebbe essere una risposta per essere meno dipendenti dagli uni dagli altri Per l'Europa vediamo che ci sono anche degli studi basati su evidenze scientifiche che porterebbero a una perdita di ricchezza Quindi se vogliamo fare il reshoring e per i giovani che ci sono qui possono prendere la propria decisione noi dovremmo accettarla, va bene, lo facciamo, lo accetteremo ma perché dobbiamo fare il reshoring se non è necessario per quanto riguarda la Cina? La Cina ha un terzo della popolazione asiatica, quindi la Cina non è tutta l'Asia l'India sta per sorpassare la Cina non in termini economici ma demographici questo è successo o succederà quest'anno In Cina abbiamo una situazione però molto diversa a livello economico prima che l'India però riesca a colmare la lacuna che c'è a livello di economia e di ricchezza con la Cina ci ne vorrà ancora di tempo Spesso decidiamo che siamo dipendenti dagli uni dagli altri ma la domanda è interessante a chi dipende di più da chi? La Russia è un pessimo esempio stavamo creando un gasdotto e gli stavamo fondamentalmente consegnando un monopolio è una politica piuttosto stupida quella che ha adottato il governo tedesco ma se guardiamo i dati e per esempio gli scambi commerciali fra la Cina, l'Europa e gli Stati Uniti dai 2 ai 2,3 triliardi, Cina-Russia dai 130 ai 140 unità non menzionate dall'oratore quindi si parla di un'unità molto diversa di scambio Se guardiamo le statistiche che a volte può aiutare le esportazioni tedesche verso la Cina sono più o meno le stesse delle tedesche verso la Francia nessuno dice che siamo dipendenti dalla Francia Se guardiamo dall'altra parte, le importazioni, anzi le esportazioni, si corre aggeloratore, verso l'Europa quindi le nostre importazioni dalla Cina sono un'effettiva dipendenza quindi se prendiamo queste due cose insieme, le esportazioni cinesi verso l'Unione Europea e verso gli Stati Uniti ci sono molti calcoli da fare, però si parla dai 60 a 70 milioni di posti di lavoro in Cina quindi la domanda è chi dipende di più da chi? Ci sono alcune aree dove c'è una dipendenza molto più stretta quindi c'è bisogno di maggior diversificazione da questo punto di vista ma penso che da questo punto di vista abbiamo altri problemi da gestire Io non vorrei dare consigli, ma quello che chiederai più che altro è qual è l'innovazione più innovativa, più rapida, più imprenditoriale nella sua natura se vogliamo in modo tale che possa essere utilizzata e messa a terra più rapidamente Questa è la cosa più importante in futuro, soprattutto per il futuro della Cina quindi fermo Grazie per questo panorama che ci hai fatto Ora, poiché non abbiamo molto più tempo, farei una domanda per tutti a cui prego di rispondere in pochi minuti ciascuno La domanda è questa In questi ultimi anni, in contemporanea, in Cina sono state varate nuove leggi per favorire investimenti stranieri in Cina allo stesso tempo sono state varate una riforma del sistema di regolamentazione dei mercati rafforzare le autorità di regolamentazione Questo è stato, c'è stata un'incomprezione in parte nel mondo occidentale di quello che accadeva si è pensato che questo portasse a un maggior controllo sul mercato, cioè un'azione contro il mercato Io credo invece che il rafforzamento della regolamentazione dei mercati era necessario un requisito per aprire di più i mercati ma è così? Io chiedo ai professor Xiong e poi Yuan di intervenire su questo la Cina va sempre più verso un'economia di mercato e per questo rafforza la regolamentazione sui mercati o non è così? Grazie mille per la domanda Credo che quello che stiamo facendo, come vi ho detto ci siamo sforzati molto per promuovere l'efficienza a livello di mercato Quello che stiamo facendo, penso sia comune nel senso, è quello che hanno fatto tutte le economie di mercato nel mondo Di nuovo, le regole per gli operatori di mercato valgono per tutti a prescindere da chi sta lavorando sul mercato Quindi non è una stretta regolamentare, ma normale regolamentazione, questo ha un po' il consenso Ovviamente penso che queste azioni incorageranno gli investimenti stranieri e stabilizzeranno moltissimo anche le aspettative che si possono avere Grazie Sono d'accordo con il mio collega Penso che avere un'economia di mercato efficiente sia la base della nostra economia E penso che questo renderà gli ambienti di investimento molto più robusti, non soltanto per la crescita del nostro stesso Paese ma di tutto il mondo Speriamo, è la nostra speranza, che ci saranno più investimenti stranieri diretti in Cina e che più Paesi potranno beneficiare dalla crescita economica cinese Grazie Vorrei fare un commento su globalizzazione Ritengo che questo termine, non so se possiamo considerare tutti lo stesso percorso per quanto riguarda la globalizzazione Ci sono diverse visioni occidentale, orientale e quindi il modo migliore per raggiungere una stabilità globale è una sincronizzazione globale dei diversi sistemi È questo che io considero importante per l'evoluzione futura Posso facilmente continuare da dove mi ero fermato, ovvero la Cina, il futuro, ha sicuramente legato ad un'accelerazione dell'innovazione Al momento ci sono alcuni elementi da considerare, l'innovazione è la base, però bisogna fare una differenza tra invenzione e innovazione Da un lato i soldi vengono trasfermati in conoscenza, mentre l'innovazione va dalla conoscenza ai soldi, perché con l'innovazione si possono fare tante cose Però per avere l'innovazione bisogna avere gli imprenditori che conoscano le nuove tecnologie, le nuove conoscenze, il nuovo know-how di quello che sta facendo in Cina In altre parti del mondo, voglio dire che ci sono alcuni interrogativi, abbiamo visto situazioni di grande sviluppo in Cina Abbiamo visto anche l'anno scorso, quest'anno ci sono tanti cambiamenti a livello di investimento in intelligenza artificiale, anche negli Stati Uniti, anche in Israele E quindi si parla proprio di un grande investimento che la Cina sta facendo nell'intelligenza artificiale, e quindi in qualche modo ci sarà meno invenzione, meno innovazioni in questo campo Dove già si sta facendo tantissimo quello che è interessante, soprattutto per la Cina, è qualcosa un po' di chiudere il cerchio, cioè se guardiamo i brevetti a livello mondiale, brevetti, una ventina ai più importanti in tutto il mondo Se consideriamo questi, circa il 13,5 milioni di brevetti registrati, circa il 25% negli Stati Uniti, e di questi poi abbiamo il 20% in Cina, e poi il resto si sviluppa in Europa, in Giappone, e il 2% è la Russia a livello di brevetti mondiale Questo cosa ci dice? Ci dice che per la Cina è importante fare una decisione, vogliono fare parte di un mondo che sta andando veloce verso l'innovazione, basata sull'imprenditorialità, che porta alla crescita per il meglio delle persone O la Cina vuole invece parte di quel mondo in cui si sta proteggendo, si sta ritraendo, che è quello che in realtà si vede in alcuni paesi Quindi economia di mercato, la Cina così com'è in questo momento, è sicuramente l'interesse di tutti, anche nostro, di continuare a discutere e coinvolgere i vari stakeholder, anche la Cina, per poter veramente raggiungere il giusto sviluppo Panelist ancora, su un punto che credo sia importante. Oggi si discute di restrizioni all'esport o all'import di tecnologie avanzate L'idea è che queste tecnologie possano avere un doppio uso civile e militare. In realtà dietro di questo c'è l'approccio della corsa, di una gara per l'egemonia tecnologica nel mondo La domanda è, ma ha senso affrontare i problemi in questo modo o al contrario la disseminazione della conoscenza e la tecnologia e la cooperazione nel diffondere le nuove tecnologie sono la base del progresso globale e per affrontare le sfide che noi abbiamo davanti? Un minuto per ognuno Ci sono più circa 200 aziende e altri sanzioni dagli Stati Uniti, io ho Huawei ma non posso usare il Google Map, quindi le sanzioni tecnologiche hanno in qualche modo creato già delle difficoltà ed è difficile identificare se è una tecnologia militare o comune Quindi sappiamo che ci sono tecnologie che non sono così semplici, alcune arrivano dalla seconda guerra mondiale quindi alcune restrizioni della tecnologia ritengo che non siano ottimali per lo sviluppo in tutto il mondo, grazie Grazie, sono d'accordo con la mia collega La legislazione degli Stati Uniti per quanto riguarda le chip in qualche modo è veramente qualcosa che va a minare, anche lo sviluppo a livello dei semiconduttori, tutto quello che è l'upgrade, lo sviluppo della capacità dei chip e dei semiconduttori in chip In qualche modo se vogliamo veramente promuovere nuovi benefici non dobbiamo in qualche modo minare qualsiasi cosa a livello di tecnologia soprattutto per poterla sviluppare ulteriormente, questa è la mia opinione, grazie Allora, naturalmente è una situazione complessa e non posso certo entrare nei dettagli, adesso per quanto riguarda le restrizioni, chi, cosa e perché, ma ci sono alcuni elementi da considerare, ci sono delle minacce che bisogna comunque tenere in considerazione E non tanto per quanto riguarda l'hi-tech in Cina, negli ultimi anni naturalmente ci sono state delle situazioni che hanno, tra virgolette, irritato certe persone, e anche il fatto del venture capital in Cina negli ultimi otto mesi, questo è minacciato, questo non è il governo, è un movimento democratico, le persone che portano il loro denaro, non c'è governamento Quindi bisogna fare attenzione, perché se le condizioni di investimento devono essere quelle corrette e dobbiamo discuterne più in dettaglio, perché si parla di venture capital, dobbiamo scendere, tra virgolette, dagli alberi e parlarne insieme in modo da capire esattamente qual è il giusto approccio E per questo motivo sono ottimista, perché se consideriamo gli ultimi anni, la Cina naturalmente è stata molto coinvolta per quanto riguarda anche tutto quello che sono i capitali, prima anche di Xiaoping, rispetto alla situazione prima e dopo E se anche si pensa a un investimento del 5%, ci vogliono circa 28 anni prima di arrivare allo stesso livello dell'Europa, e forse 42 anni per il prodotto interno, l'old o pro capita statunitense Ma questo è un altro dibattito, non vorrei aprire altre sfide per questa discussione di oggi Diciamo che quello che voglio dire è che la discussione non è finita qui e che sicuramente la situazione cinese è difficile al momento E' in mezzo di una situazione, ci sono vari governi coinvolti, molti paesi europei, dell'ex blocco comunista, Polonia, etc. vanno considerati, è importante da interesse di tutti che la Cina esca fuori da questa situazione un po' difficile per poter essere maggiormente coinvolta nell'innovazione Sono d'accordo su quello che dicevate per le restrizioni, ma bisogna capirne le ragioni e come possiamo avere una minore dipendenza, ma nel senso che non ci sia minaccia da una parte o dall'altra Come dicevo nei Paesi Bassi, il commercio con la Francia in Germania è la stessa cosa a quello che noi esportiamo in Francia o in Cina, quindi non è una questione di dipendenza come dicevo prima Però perché non pensiamo di essere dipendenti dalla Francia? Perché abbiamo una comprensione comune dei valori dell'economia del mercato, degli elementi che possono essere problematici o meno, quindi c'è una condivisione che è importante avere anche con la Cina Allora, quello che vorrei dire, dobbiamo cercare in qualche modo di trovare una via di mezzo, quello che voglio dire, io sono stata recentemente in Mumbai, Bangladesh, per delle conferenze, e tutti hanno modi di pensare completamente diversi Un collega qualche giorno fa mi ha detto qual è la lingua migliore da imparare, e io ho detto Indi, e forse qui c'è il mio commento, dobbiamo pensare diversamente e non continuare a parlare di est, ovest, nord e sud Dopo questo dibattito non ci sono conclusioni, ma voglio ricordare solo una cosa, soprattutto a tutti i ragazzi che sono in sala, che da come verranno risolti questi problemi, da come si ricreerà una cooperazione, un coordinamento internazionale per affrontare questi problemi, dipenderanno le sorti del mondo Ma io voglio ricordare dei dati che mi piace molto ricordare, stiamo parlando del dibattito tra le grandi economie, Europa, Stati Uniti, Cina, aggiungiamoci l'India, aggiungiamoci il Giappone, e aggiungiamoci anche la Russia se vogliamo, gli attori che parlano nella scena mondiale Bene, questi paesi rappresentano, tutti insieme, meno della metà della popolazione mondiale, perché voglio ricordare a tutti che negli ultimi 40 anni, in 40 anni la popolazione mondiale era addoppiata, passando da 4 miliardi a 8 miliardi Quindi, una popolazione che deve trovare sussistenza e con la quale bisogna affrontare i grandi problemi del cambiamento climatico e anche come far vivere tutta questa popolazione. I grandi paesi di cui abbiamo richiamato qui l'operare e il tentativo di cooperare o di competere o di confliggere hanno la responsabilità di tutto questo. Io concluderò in questo modo, grazie Grazie Grazie Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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