New York-San Francisco (via Pechino). Diversità e conflitti
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New York-San Francisco (via Pechino). Diversità e conflitti
Poche città al mondo offrono un mix così vario come San Francisco e New York in termini etnici, sessuali, politici, culturali. Ma la diversità ha come lato oscuro la diseguaglianza e genera conflitti. Un racconto in prima persona sui luoghi della crescita globale.
buonasera a tutti siamo qui con federico rampini che di libri dedicati alla questione che centrale di questa edizione del festival ne ha ne ha dedicati parecchi penso agli ultimi tre in modo particolare l'età del caos rete padrona e anche all you need is la però vorrei prenderlo un po più distante non vorrei parlare da subito da principio dei libri di federico che però saranno naturalmente la materia prima di questa conversazione e vorrei dirvi di una impressione di una passeggiata di stamani a venezia uno dei giornali di cui mi occupo è appunto la nuova venezia mi sono imbattuto nella scuola di san giorgio degli schiavoni altrimenti detta dei dalmati poi passavo per calle degli albanesi poi è stata la volta del fondaco dei turchi poi sono passato anche per il fondaco dei tedeschi che venne affrescato da da tiziana da giorgione quindi non è che i veneziani diciamo così diedero dei segni di scarsa attenzione all'ospite al mercante ospite sapete bene che una porzione molto grande della città i veneziani la dedicarono agli ebrei e questi elementi della toponomastica veneziana veli sottolineo per indicare che nella grandezza di quella storia c'è un fattore sopra tutti che è la capacità di incontrare di mescolare di attrarre di includere se pensiamo alla trilogia della villeggiatura di goldoni quindi siamo al al tramonto della serenissima abbiamo esattamente l'andamento speculare la città che si ritrae in terraferma e che amministra il patrimonio ricevuto non so se questo parallelo dice nulla relativamente i giorni nostri e relativamente alla condizione dell'italia per la verità anche dell'europa vi ho proposto il caso di venezia ma potremmo parlarne per la verità anti altri episodi anche della nostra italia questa mattina vi sarà capitato per esempio di assistere all'elezione di di adriano prosperi qui e per la vita è un brano della lezione prosperi da pubblicato su repubblica stamani e parlava della capacità di alcune città di accogliere gli ebrei che venivano espulsi dal regno di spagna una di queste città era ferrara ferrara in quegli anni progetta dal nulla il raddoppio della città con la famosa addizione erculea allora senza riprendere per mano tutti i fili della storia che ci direbbero quanta ricchezza possiamo incontrare appunto nel mescolare i nostri neuroni nelle nostre energie anche altri denari con gli altri veniamo proprio i giorni nostri federico e proviamo a ragionare dei tuoi ultimi 16 anni dei suoi 16 anni all'insegna della definizione di nomade globale la adoperi in te stesso frequentemente tre città sono dentro questi sedici anni san francisco dal 2000 sono ricordati san francisco poi c'è la parentesi asiatica in modo particolare con base a pechino e poi ci sono gli ultimi anni con il ritorno in america e in modo particolare a new york che credo sia oggi la città probabilmente più vitale del pianeta proviamo a pigliare per mano i singoli casi e a vedere quali sono per esempio gli ingredienti della capacità di essere luoghi attrattivi i luoghi della crescita di queste tre grandi città di queste metropoli di questi di questi magneti di questi magneti planetarie proviamo a partire da san francisco se voi grazie grazie dell'avvio buonasera grazie a tutti di essere qui allora io vorrei cominciare prima ancora di rispondere alla tua domanda è un'introduzione lieve che poi spiegherò meglio ma vorrei farvi vedere 33 fotografie non è una presentazione powerpoint state tranquilli solo tre foto ecco la prima la vedo già avete vedete bene no ma c'è un problema di illuminazione perché ecco ecco ecco cosa cioè le luci così si comincia a vedere io credo che non c'è una sola persona in sala che puoi immaginare che costui evoca un film arrivo sarà il solito scritto perché melo appena mi hanno detto cinque minuti fa se no neanche lui indovinare evoca un film di fellini allora questo qui è una persona che io conosco molto bene diciamo che un mio amico che vive nella silicon valley e è uno degli ingegneri informatici di punta di apple il suo mestiere è inventare nuovi software per l'iphone della apple poi però ha un hobby che è molto più di un hobby loco occupa un bel pezzo della sua vita è un acrobata giocoliere campione di monociclo di equilibrio e si esibisce vestito così addirittura pensate che per conciliare lavoro e hobby lui a volte si allena in monociclo nel parcheggio di apple e tant è che siccome la sede di apple è diventata nella silicon valley è diventata un luogo di pellegrinaggio mondiale senso che ci sono i tuoi pedoni dei turisti giapponesi quando visitano san francisco li portano anche a un'ora un'ora e mezza di autostrada comunque che la silicon valley a delle autostrade molto intasata vanno a visitare e vedono questo figuro che si esibisce in che si allena questo per dire che uno degli ingredienti poi adesso verrò a rispondere in maniera un po più sistematica uno degli ingredienti dei luoghi della crescita di luoghi che attivano talenti e di incoraggiare personaggi come quelli cioè quelli che sono un po matti li vogliono perché il vero talento creativo è un originale è un trasgressivo e uno che pensa fuori dagli schemi e uno così è uno che si veste così e che non è assolutamente fuori posto alla apple anzi sono ben contenti di avere un personaggio di questo genere passerei questo fosse lo so fare da solo seconda foto niente questo è un tramonto sul golden che il ponte di golden gate di san francisco con il sole che si tuffa raggiungere l'oceano pacifico alle spalle c'è san francisco è un posto molto bello con una natura meravigliosa è uno dei temi su cui poi forse concluderemo anche parlando dell'italia quando si parla di fuga di cervelli di luoghi che sono dei poli di attrazione di talenti beh i talenti creativi i cervelli in fuga cercano anche di posti così vogliono dei posti dove quando hanno finito di programmare software per apple o per google o per facebook vanno a fare surf sulla spiaggia o montano su una mountain bike si spingono una foresta di sequoie sono degli ingredienti importanti anche questi finisco ultima questa mi riporta invece all'ultimo luogo ecco anche questo non so se ci sono 22 persone sono mia moglie è un'amica le ho messe solo perché gli esseri umani danno il via della scala della pensione questo qui ci siamo a new york il quartiere di brooklyn che fino a poco tempo fa dunque senza squallido e anche malfamato bushwick che adesso sta diventando il nuovo polo di attrazione degli artisti gli alti tra lato gli artisti dei murales e dei graffiti c'è una forte componente afroamericana perché c'è una antica tradizione di arte murale tra i giovani legato alla cultura dell'erap e così via qui siamo a new york e anche qui siamo in uno di quei luoghi che attivano talenti creativi dal mondo intero anche perché ci sono questi luoghi di creatività artistica che sono molto più legati al dinamismo economico di quanto si possa credere bene infine fine dell'esposizione possiamo tornare all'illuminazione normale e adesso rispondo in maniera dunque se negli ultimi 16 anni sono stati oserei dire quasi il titolo di cristo di questo festival che i luoghi della crescita quando gli organizzatori del festival pepe laterza tito boeri mi hanno detto questo titolo ho fatto un salto di gioia perché io m è da 16 anni che inseguo letteralmente i luoghi della crescita cioè mi sono spostato in quelle zone in particolare in quelle città che di volta in volta erano dei dei poli di dinamismo di innovazione con delle differenze però abbiamo intitolato questa questa chiacchierata san francisco new york via pechino di 4 anni a san francisco all'epoca della prima rivoluzione di internet poi cinque anni a pechino in un nome nel momento del massimo boom dell'economia cinese e adesso sono ormai al mio settimo anno a new york dobbiamo augurarci a questo punto che quel tuo bastone quante ci indichi una città italiano io venga però non lo escludo affatto non lo escludo lo dico perché no ricostruendo questa mia questi miei spostamenti per che cosa intendiamo esattamente per luoghi della crescita che possiamo misurare la crescita in modo tradizionale cioè dov'è che c'è più aumento del pil però almeno due dei luoghi della crescita che ho frequentato io cioè san francisco e new york e soprattutto san francisco la silicon valley sono anche dei luoghi che hanno sistematicamente prodotto rivoluzioni tecnologiche grandi innovazioni che poi hanno cambiato il mondo i soci pensate ai social media pensate prima ancora sulla west coast e un po più a nord microsoft aveva inaugurato la rivoluzione informatica mettendo un personal computer in ogni in ogni casa su ogni scrivania poi se appunto è stata una volta di apple da google il motore di ricerca adesso facebook ma perché sempre lì e questo un tema davvero importante per noi perché nascono sempre lì le rivoluzioni tecnologiche che poi significa anche perché sono sempre gli stessi luoghi ad attirare i nostri giovani perché quando parliamo di fuga dei cervelli dove vanno i cervelli italiani in fuga moltissimi anni in california moltissimi vanno a new york non molti vanno a pechino e qui già qui già inserisco poi su questo potremmo tornare ma un elemento di differenziazione tra luoghi della crescita ci sono dei luoghi della crescita come la venezia che tu ricordavi prima che trasformano talenti venuti dal mondo intero in una mescolanza creativa e ci sono dei luoghi dove la crescita è stata fosse nata come in cina ma che hanno non sono particolarmente ricettivi agli strani e la cina non sa non è particolarmente interessata ad attivare cervelli sono è stata mai l'unica non è stata cioè c'è un periodo e non a caso uno dei periodi migliori della cina intorno al 1600 in cui anche loro avevano una società più multietnica non a caso con una dinastia di origine straniera di origine mongo e difatti è proprio il periodo in cui matteo ricci il leone rata mente che tenderà in cena e poi riesce anche a portare la cultura occidentale in modo particolare se l'aritmetica la geometria le teorie astronomiche impel io do un periodo molto interessante che si chiude e infatti poi i gesuiti vengono trattati male cacciati via perché diventa un momento di chiusura generale verso tutto ciò che viene da fuori ma ritorno un attimo alla storia della silicon valley poi new york è un altro caso ancora ma comincio da san francisco perché è davvero singolare saf assistita lato una piccola città e 800 mila abitanti per l'america è un villaggio la silicon valley tutt'intorno che comincia dalla periferia sud di san francisco aveva fine sa cos'è messo tutto insieme quella tecnopoli arriva a 5 milioni di abitanti ma perché tutte le rivoluzioni nas tecnologiche nascono lì allora vi è numero alcuni degli ingredienti perché poi sono cose che interessano noi nel senso che il mondo intero italia inclusa o forse dovremmo dire italia per prima sognerebbe di creare qui le condizioni di una silicon valley molti ci hanno provato praticamente nessuno ci è riuscito di silicon valley ne rimane una sola tutte tutti i giganti che oggi dominano l'economia digitale sano a noi google facebook apple tweet sono tutti lì microsoft è un po più su a 7 ma sempre sulla costa perché perché nessuno è riuscito a creare ad alto valore io ricostruisco velocemente gli ingredienti per alcuni sono forse riproducibili replicabili altrove altri no in principio fu la guerra questo non bisogna mai dimenticarlo cioè la california era essenzialmente una potenza agricola tuttora a una delle agricolture più produttive del mondo ma l'inizio di una industrializzazione avanzata tecnologica e grazie a provarlo cioè quando i giapponesi attaccano gli stati uniti costringono gli stati uniti entrare in guerra e quindi la prima guerra che gli americani combatto nella guerra del pacifico bisogna spostare industria bellica sulla west coast che più vicina è sul pacifico è più vicino al giappone e quindi cominciano i grossi investimenti pubblici statali che seminano le condizioni primo in questo non bisogna mai dimenticarlo perché anche in america col egemonia del pensiero neoliberista si ha sempre l'impressione che è tutto merito dell'imprenditore privato il genio bill gates steve jobs è tutto merito di no no anche il capitalismo americano nelle sue storie di successo c'è sempre un ruolo importantissimo dello stato negli investimenti militari nella ricerca militare perché il militare vuol dire tecnologia primo punto che si ripete nella storia anche in epoca molto più vicino a noi perché ricorderete lo avete sentito dire tante volte che internet nasce da un progetto del pentagono di quella ramo del pentagono darpa che il ramo della ricerca e poi e poi legato al forte impulso pubblico c'è il sistema universitario cioè la california si dà alcune delle università migliori d'america e del mondo in particolare delle università che hanno delle facoltà scientifiche straordinarie e qui le due qui è un modello misto pubblico e privato le due migliori cene tantissime di università in quella zona c'è una concentrazione universitaria spaventosa ma le due più famose più grosse più importanti sono berkeley che è statale e stanford che privata private in america e poi vuol dire una wine eg non profit con fortissimo mecenatismo privato e aziendale però tutto questo ancora non basta a dirci perché la silicon valley nasce lì e lì rimane e da lì germinano a ripetizione a ondate successive tutte le rivoluzioni tecnologiche e quindi li affluisce una quantità di cervelli stranieri come nessun'altra parte del mondo riesce ad attirare ci sono forse anche degli elementi di casualità uno non può immaginare cosa sarebbe successo se bill gates avesse deciso di dividere nel massachusetts o steve jobs nel texas però peraltro quando noi parliamo di centralità della silicon valley è anche legata al fatto che oggi tutto ruota intorno all'informatica l'economia digitale se uno guarda al panorama dell'innovazione per esempio nella scienza medica nella ricerca biogenetica è già più differenziato lui abbiamo dei poli come alvarado sulla east coast columbia il city ma un sign ai a new york e li abbiamo tante silicon valley ma se guardiamo a quel mondo che oggi ci domina effettivamente è concentrato lì si creano dei circoli virtuosi senza dubbio perché una volta che tu cominci ad avere tanti talenti le aziende hanno interesse le aziende di quel settore hanno interesse a stare tutte vicine per rubar se li letteralmente cioè si crea un mercato del lavoro molto competitivo dal lato della domanda che tu sai che i migliori ingegneri sono li wei esser vicino al tuo concorrente per tentare di portargli via un informatica e molto frequentemente anche ci sono poi i fenomeni formazione di imprese certamente questo è legato eco quello che avrei dovuto aggiungere parlando delle università cli stanford tutto sistema universitario americano dagli anni soprattutto dagli anni 70 in poi ha cominciato a incoraggiare i ricercatori a diventare imprenditori qui c'è un incrocio fecondo tra la cultura scientifica e quella imprenditoriale cioè l'università li li vuole tanti piccoli bill gates quindi li incoraggia a creare delle startup che l'università stessa finanzia 1 il vento e capital finanza specializzata nel finanziare gli innovatori e molto importante però il vento e cavie non esagererei l'importanza del venture capital nella silicon valley nel senso che vanno cercati dal come tutti gli strumenti finanziari può finanziare anche uno che fa innovazione in israele non necessariamente lì quello che è interessante che l'università fanno venture capital cioè l'università dice al suo ricercatore molto bravo guarda che se tu vuoi creare la tua impresa puo farlo dentro l'università e io ti finanziò pure di vento tuo socio partner ma faccio un passo indietro e al largo tornando un po riallacciandomi anche alla prima delle foto quella del clown felliniano voglio venire a degli ingredienti culturali di fondo di retroterra che non hanno praticamente niente a che fare con l'economia e che ricordano molto più la venezia che tu hai evocato gli albanesi turchi gli ebrei allora non è un caso che la california dell'innovazione tecnologica sia anche la california dell'innovazione politica di costume valoriale etnica e mi ricordo qui alcune date qui siamo proprio nella preistoria della rivoluzione informatico digitale nel 1964 la prima contestazione giovanile e berkeley il maggio di quattro anni prima del 68 di parigi quindi una società che è pronta a rimettere tutto in discussione a scardinare le gerarchie a inventare valori nuovi poi abbiamo nel 67 san francisco è summer of love uno dei più grandi eventi musicali prima di woodstock no quindi la creatività artistica di cui mi ricollego con lui col murale che vi ho fatto vedere a busca creatività artistica fa di quella terra una terra che particolarmente affascinante per i giovani anche giovani che hanno studiato matematica però vogliono andare in un luogo dove c'è talento creativo a 360 gradi compreso nell'arte nella musica abbiamo però anche delle operazioni di innovazione politica che vanno in senso molto distante dal dalla contestazione studentesca di bruce lee nel 78 qui faccio un passaggio al decennio successivo 78 79 la california e l'incubatore di una rivoluzione di destra famoso referendum anti tasse propositions larkin che è uno dei grandi eventi le grandi rotture referendum che mette un limite alla possibilità di tassare i californiani soprattutto nelle tasse immobiliari un limite costituzionale ma al di là del referendum specifico el'avvio della grande rivoluzione conservatrice del neoliberismo ronald reagan che poi nell'ottanta diventa presidente degli stati uniti è stato governatore della california quindi vedete si intrecciano delle rivoluzioni tipo molto diverso la california e anche l'incubatore di una rivoluzione di destra che però ha un elemento interessante per quanto riguarda poi i successivi sviluppi e è una terra dove ci sono valori che noi definiremmo molto di sinistra lì nasce anche l'ambientalismo più avanzato partire dagli anni sessanta la rivoluzione gay per i diritti dei gay san francisco e invece elementi che noi definiremmo di destra cioè antistato antitasse che si incrociano e diventano a volte anche un incrocio molto fertile perché se voi andate a studiarli la biografia di un personaggio come steve jobs trovate dentro di tutto c'è un è un anarchico del suo pensiero è uno che adora bob dylan i beatles a un certo momento diventa vegano diventa buddista zen le prova tutte sperimenta tutte quelle rivoluzioni valoriali che ci sono state in california però al tempo stesso c'è una fortissimo senso di individualismo molti dei giovani che creano delle startup in california lo fanno anche perché vogliono essere padroni di se stessi quindi c'è una cultura capitalistica e anche una cultura anti autoritaria io non voglio andare non voglio essere assunto in un'azienda dove sono una rotellina uno dei tanti se possibile il mio sogno quello più ambizioso è di creare l'azienda di me stesso sito starebbe scrivendo una condizione di auto imprenditorialità molto marcata è indiscutibilmente questo elemento di effervescenza sociale è all'origine di tutto questo ribollire anche dal punto di vista della della dinamicità dell'economia californiana tuttavia hai usato un diciamo così una classica di ripartizione della politica destra sinistra e non sono tanto persuaso che questi attori sociali abbiano anche la voglia la capacità l'orientamento a esprimere un indirizzo di carattere politico non trovi che siano molto auto centrati sono davvero degli imprenditori di se stessi ma francamente mi pare anche con un tratto di passi l'espressione psicologica in un sociale molto egoisti c'è certamente c'è un dell'individualismo sfrenato che è uno dei tratti di quella tipologia di giovani innovatori me non è un caso che è un mondo senza sindacati una delle cose che caratterizzano la nuova economia rispetto a quel vecchio cento del capitalismo americano e dal midwest zona ad altissima sindacalizzazione l'industria dell'automobile ha tuttora per quanto in crisi a dei sindacati abbastanza potente marchionne quando va alla chrysler deve confrontarsi coi sindacati nella silicon valley non sono mai esistiti erano anche azionisti quindi sì sì nella silicon valley non non ha mai attecchito un'organizzazione sindacale in quel mondo avanzato viceversa dove anche adesso c'è uno sforzo di organizzazione sindacale in fasce di manodopera molto bassa cioè i dipendenti dei fast food o i braccianti agricoli che spesso sono messicani o ecco una devo fare una giunta agli ingredienti precedenti l'unico che non ho ancora citato è la societa multietnica cioè la california e di tutti gli stati americani quello con la più alta percentuale di stranieri questa è una storia antica anche questa per certi aspetti sono delle precondizioni del miracolo silicon valley perché nel 1848 che cominciano i cinesi a arrivare a san francisco ma dagli anni 60 in poi diventa una strategia dagli anni 60 in poi non è intanto non è più solo importazione di manodopera bruta ai cinesi quando cominciano arrivare per costruire la ferrovia transcontinentale quella che unisce le due coste degli stati uniti adesso le aziende della silicon valley sono specialiste nel reclutare talenti nel mondo intero voi avete un terzo delle aziende tecnologiche della silicon valley che sono state create da un imprenditore di origine straniera molti asiatici in più di tutti sono gli indiani non a caso voi oggi avete degli indiani che sono mag microsoft ha un chief executive indiano google chief executive indiano quindi ecco la venere la venezia che racconta v.to hanno una marcia in più anche perché hanno capito che una società molto creativa molto innovativa in tutti i campi in tutti i campi ma in particolare nel campo che interessa loro l'economia digitale le tecnologie ha una marcia in più se accoglie da tutto il mondo questo questo è uno dei problemi che poi ci poniamo noi naturalmente che invece siamo dalla parte degli uscenti da dove i cervelli se ne vanno e la invece arrivano l'aspetto multietnico sicuramente è decisivo è un aspetto tanto importante in una stagione in cui proprio nei giorni scorsi l'istat ha rilevato che in italia se non entrano 300 mila stranieri l'anno mediamente nell'arco dei prossimi 20 anni la garanzia è un impoverimento del paese per ovvi effetti della demografia quindi un processo inverso a quello che sta conoscendo e che conosce da tempo la california non naturalmente ecco qui qui devo aprire una parentesi un po più problematica perché naturalmente avete tutti sentito parlare di un certo donald trump ecco ma non lo voterà voi non lo yo yo neanche io io ho la facoltà di vota vendola dove ormai la doppia cittadinanza italiana e americana a novembre voto è certamente non voto per lui no ma lo dico perché bisogna stare molto attenti a non dipingere un quadro idilliaco dell'immigrazione neanche negli stati uniti che sono certamente la società multietnica più avanzata certamente di gran lunga quella che ha saputo valorizzare meglio l'immigrazione e l'emigrazione è un fatto di crescita non c'è dove è innegabile guardatela ci sono delle ricerche fatte in particolare nella silicon valley sull'importanza di tutti questi stranieri che arrivano che non portano via lavoro gli americani danno lavoro aveva uno straniero che diciamo è potenzialmente un creatore un innovatore un inventore dopo un po diventa un imprenditore assume nel contrario dello stereotipo arrivano gli stranieri ci tolgono il lavoro a noi lì arrivano gli stranieri e ce lo danno il lavoro però però se oggi abbiamo un fenomeno come donald donald trump e perché non non sempre l'immigrazione funziona così neanche negli stati uniti ora bisogna sempre ricordare che dona champ prende più voti dove ci sono meno immigrati questo è un paradosso è l'america che ha più paura degli chi è quella che li conosce meno senso che i laboratori multietnici più fantastici che abbiamo sono sulle coste sono metropoli tipo san francisco los angeles san francisco e los angeles impianti sono minoranza siamo attorno al 40 per cento di bianchi e il 60 per cento extra new york new york pensate negli ultimi solo nell'ultimo decennio ha assorbito accolto è integrato un milione di immigrati in più un milione anche su una città di 9 milioni sono tanti e si notano si vede a new york è una città che è una specie di riassunto delle nazioni unite queste sono le città che hanno il modello integrativo più perfezionato e dove queste migrazioni crea meno tensioni quelli che votano trump spesso sono abbastanza lontani dai grandi flussi migratori pensate all'elettore tipo di trump è ovviamente devo devo schematizzare perché poi c'è dentro l'elettorato diciamo visto che rischia di arrivare di avvicinarsi o di arrivare al 50 per cento alle elezioni di novembre vuol dire che c'è tanta gente che è pronto a votarlo però l'elettore tipo il nucleo duro è un maschio bianco di 55 anni la cui operaio colletto blu la cui fabbrica ha chiuso che trasferita in cina o in messico lui ha perso il lavoro poi l'ha ritrovato perché comunque siamo ormai al settimo anno di crescita consecutiva quindi la meglio l'economia americana si è ripresa ma ha ritrovato un lavoro dove spesso che può essere come impiegato in un supermercato wall mart può essere come fattorino per le consegne di amazon o di ups fedex può essere come cameriera in un fast food guadagna la metà rispetto ai salari operai della vecchia classe operaia ben pagata sindacalizzati bonanni a volte la metà e lui sente l'immigrazione che presente prima di tutto la globalizzazione come un pericolo una minaccia e un una causa del suo causa diretta del suo impoverimento e poi sente gli immigrati come una minaccia perché in una fase in cui si è il suo status è stato declassato la sua anche autostima la sua immagine di se stessa subito dei colpi tremendi tutto questo a questa questa nazione sempre più variegata che l'america sempre più multietnica multicolore lo spaventa perché gli sembra di non essere più a casa sua mi sembra che stia diventando la nazione di altri addirittura al punto da avere un presidente nero quasi otto anni ormai quindi l'immigrazione non è ovunque così benefica la silicon delli certamente ne ha fatto uno dei suoi motori di crescita di dinamismo e di innovazione altre parti d'america si sentono assediate e donald trump ne è la prova prendiamo adesso in esame un'altra tappa del suo pellegrinaggio e andiamo a vedere invece i fattori costitutivi dell'attrattività di new york che sono altri rispetto alla silicon valley ben new york è una città fantastica anche lì tra l'altro se vogliamo usare come miso misuratore del del dinamismo della creatività e dell'essere uno dei luoghi della crescita la fuga dei cervelli italiani che arrivano a new york ne vedo ma proprio mensilmente i giovani talenti italiani l'incontro l'inter visto è una città molto più diversificata c'è anche una new york tecnologica la seconda sede più importante di google dopo silicon valley californiana sta a new york di fronte al chelsea marek è un posto molto turistico bloomberg è un che la società sa quello che è stato anche sindaco di new york ma la società bloomberg che è la più importante società di informazione finanziaria quella che piazza i suoi terminali in tutte le banche del mondo per fare operazioni di trading è uno dei più grossi datori di lavoro per ingegneri informatici del mondo perché di quello lavora però new york è una città che ha ovviamente da sempre la finanza wall street i cui parliamo di un dinamismo che può non piacerci perché può anche essere un dinamismo distruttivo poi magari torneremo parlando dei gli aspetti negativi dei luoghi della crescita vedremo anche a affrontare questi new york però vorrei sottolinea poi ciao settore edile non a caso in candidato alla presidenza come donald trump è un palazzinaro un immobiliarista però però guarda te a me una delle prime cose che colpì di new york quando rientrai dopo i cinque anni in cina e mi trasferì a vivere questa volta appunto a new york fu che nel momento più buio della crisi 2008 2009 oriento dalla cina all'america nel 2009 quindi è un america stremata dalla crisi più grave dopo la grande depressione degli anni 30 e new york era stato l'epicentro con wall street l'epicento le banche i vostri avevano licenziato a decine e decine di migliaia quindi un economia anche cittadina provata dalla crisi pensate che uno dei settori che hanno salvato proprio l'economia locale di new york è stata la cultura e questo mi preme ricordarlo in un luogo della cultura come il festival di tre la cultura e ricchezza non è prima di tutto e ricchezza di valori è una ricchezza morale è una è una ricchezza che ci fa bene nell'animo prima di tutto in questo vale più di ogni altra cosa ma è anche una ricchezza economica vedete new york ha avuto in un momento in cui wall street sprofondava cece implodeva altri settori dell'economia cittadina neri sentivano per esempio anche la c'era stata una bolla speculativa immobiliare i prezzi li c'è stato anche un tracollo dell'immobiliare che cos'è che ha tenuto in quegli anni sono stati i grandi poli universitari che hanno continuato a investire e assumere i musei si inaugurano 34 nuovi musei all'anno ne hanno appena aperti due bellissimi e grandi e non sto parlando uno è il diciamo la succursale del metropolitan museum e l'altra il nuovo whitney museum disegnato da renzo piano i musei sono un'industria cittadina il teatro broadway anche quando teatro poi vuol dire di tutto è da shakespeare fino a cose più popolari musica classica però fa impressione passeggiare la sera nella zona fiat di street a broadway e vedere le decine di migliaia dal mondo intero che affluiscono verso questa città che ha trasformato la cultura in una delle sue risorse più preziose e anche qui vedete quando io incontro dei cervelli italiani in fuga chiamiamoli ancora così poi una definizione sulla quale forse bisognerebbe cominciare a operare delle distinzioni poi magari parleremo anche di questo ma mi è capitato di recente di incontrare una ragazza abbastanza st volevo poi racconterò la sua storia ma è un un ingegnere biogenetico di padova si è laureata laurea e dottorato a padova adesso lavora in più grande polo ospedaliero della columbia university quindi a un policlinico universitario e polo di ricerca lei è un ingegnere specializzato nella ricerca biogenetica e in particolare nella ricerca per curare le malattie degenerative del cervello quindi alzheimer parkinson e lì c'è un uno dei più grandi centri mondiali di ricerca e new york e lei mi diceva avendo ricevuto offerte da vari e altre università americane che ha scelto new york perché è una che se la vedete se avessi portato una foto di lei quel clown ecco più o meno eravamo nella stessa categoria nel senso che lei e il suo compagno è un afroamericano vasta un musicista all'asta scelto di vivere allen quindi un quartiere dove la cultura americana è molto forte lei si è fatta le treccine rasta nonostante sia carne detto che a padova provato l'ambiente eccola delle treccine rasta che sembra nata nei caraibi invece ai capelli rossi è un piercing da tutte le parti della facciata dei peers in vari eppure quando sono a trovarla era lì che dirigeva un gruppo di ricercatori e ricercatrici poi dovevamo parlare delle donne perché anche questo è un tema deve ecco lei mi ha detto se avevo ricevuto un offerta dall'università dell'indiana un'altra dalla nord carolina però a me la sera mi piace andare a sentire musica jazz e allora new york ti offre anche quello e vedete come la cultura entra in circolo dentro gli ingredienti virtuosi che fanno i luoghi della crescita federico siccome abbiamo in mente di di offrire anche al al pubblico l'opportunità di rivolgerti qualche domanda proverei a sollecitarti a questo punto anche su qualche aspetto critico un momento fa oltre segnalare il fattore di dinamismo introdotto dalla dalla voce cultura hai parlato di finanza ora se facessimo un rapido sondaggio in platea mi immagino che molti direbbero che la finanza dovremmo aggiungere la cattiva finanza è all'origine di larga parte dei nostri guai e allora vien da domandarsi visto che la finanza è tornata ad essere uno dei pilastri 1 momenti fondanti della architettura economica e della capacità attrattiva di new york sulla base dei quali regole è tornata ad essere così significativa così verrebbe da dire abbinante vale a dire le regole che in qualche modo si era data a prescindere dalla politica e che hanno determinato il crollo del 2008 e in diecimila anzi le svariate decine di migliaia in giro con gli scatoloni per strada sono state adeguate un po logico se un po cioè oggi può in questo tratto sarà il cuore di un altro incontro che aveva domani mattina al festival alle 10 del mattino parlare di perché il leader ico purtroppo per noi e scriverti un libri di quanti risata legge siamo dunque che domani partirà domani mattina alle 10 si parla delle banche e sarò comunque un grande esperto ma il conato professore comunque però c'entra molto anche con con con questo nostro incontro di stasera perché in effetti un po le regole sono cambiate in meglio obama è riuscito a far passare una riforma si chiama la legge dodd frank perché sono i cognomi dei due primi firmatari alla camera e al senato nei nei soli due anni in cui obama ebbe una maggioranza al congresso che non bisogna mai dimenticare che questo è un presidente che ha veramente governato per due anni poi sei anni successivi ha sempre avuto almeno uno dei due rami del congresso conto che gli bloccava quasi tutte comunque nei due anni in cui aveva la maggioranza al congresso ha varato questa grande riforma dei mercati finanziari che ha messo dei limiti alla speculazione tant'è vero che alcune attività speculative si sono spostate da new york verso londra alcuni dei più grossi scandali post crisi del 2009 hanno avuto l'epicentro più a londra che a new york pensa allo scandalo del libro e del forex cioè manipolazioni e delle collusioni perverse tra cartelli bancari per manipolare dei tassi di interesse importantissimi comunque qualcosa è cambiato in meglio delle banche americane possono fare meno speculazione pirata di quanto potessero fino al 2007 2008 e tuttavia non è stato una svolta sistemica non siamo in un sistema completamente diverso da quello precedente tant è vero che osservatori molto autorevoli e non parlo necessariamente di bernie sanders della sinistra radicale sostengono che ci sara un'altra crisi bancaria è solo questione di capire quando ma che ci sarà che sicuro soprattutto però quello che mi interessa visto che siamo partiti parlando dell'innovazione dei luoghi della crescita e quindi della silicon valley c'è un'alleanza perversa tra wall street e la silicon belle c'è un patto di ferro cioè ormai la silicon valley è diventata il più grosso creatore di ricchezza finanziaria cioè per capitalizzazione di borsa ormai le regine delle borse mondiali si chiamano google apple microsoft hanno superato compagnie petrolifere che esistevano da più di un secolo come la action sono diventati dei tali creatori di ricchezza questo comporta diverse cose 1 e proprio l'alleanza organica c'è wall street ha capito che bisogna star bisogna stare lì seguire cumularsi quelli della silicon valley perché generano quotazioni in borsa stratosferiche spesso questo ha alterato i valori di quel mondo della silicon delhi nel senso che oggi nella silicon rally si diventa ricchi molto più attraverso il collocamento in borsa che non attraverso il copyright sull'invenzione la vera ricchezza e ricchezza finanziaria mark zuckerberg prima di lui ovviamente bill gates steve jobs adesso la vedova di steve jobs che nei serenità e la borsa che li ha fatti così ricchi non il copyright sulle invenzioni e questa è una perversione questa è la seconda perversione che accomuna san francisco a new york e che questo affluire di ricchezza attraverso le stock o poi una ricchezza che viene anche diffusa in una cerchia ristretta in una élite cioè quelli ingegnere informatico che disegna software apple che avete visto in costume da clown felliniano e che fa l'acrobata lui è pagato molto bene e riceve anche le famose stock option quindi in qualche modo partecipa anche certamente non come i suoi capi non come i padroni di apple ma partecipa anche lui di un arricchimento finanziario ma questo ha provocato a new york come san francisco un lievitare dei costi nuove bolle speculative il costo della vita che sale a tal punto che il ceto medio non può più permettersi di vedere in quelle città c'è un espulsione di ceti popolari dai centri cittadini perché gli affitti o il prezzo delle case ea dei livelli insostenibili e questo che è un professore di liceo ma anche professore di università fa fatica a pagarsi un appartamento san francisco questo riproduce anche dentro l'economia digitale la più innovativa quella che poi magari politicamente si vede progressista che ambientalista è a favore dei matrimoni gay finanzia hillary clinton o addirittura bernie sanders però riproduce al suo interno lo stesso meccanismo di sviluppo segnato da diseguaglianze enormi e noi questo non è cambiato per niente nonostante le riforme di obama gli ultimi sette anni di crescita economica la ripresa economica degli stati uniti dopo la crisi che è una vera ripresa con tanta creazione di lavoro tuttavia una ripresa che di nuovo ha concentrato la massima parte dei benefici in una élite molto molto ristretta e questo quindi qui proprio sì si vede si consuma questo matrimonio perverso tra finanza e tecnologia tra wall street e la silicon valley lascerei l'america e proverei a fare almeno un passaggio in cina adesso stavi descrivendo l'espulsione dei ceti medi ma per la verità anche delle masse popolari da questi grandi agglomerati urbani mi viene a mente un'esperienza personale primissimi anni 90 la riapertura della cina dopo i fatti di piazza tienanmen e ricordo che ero al bigi in grand hotel affacciato alla strada del celeste impero quella che passa tangente a piazza tienanmen e la fila edificata accanto alla strada principale era di grattacieli all'americana diciamo così dietro a questi c'erano ancora le casette dei cinesi con il pavimento in terra battuta a un piano ci sono poi tornato cinque anni dopo è la seconda fila era già a grattacieli e poi dieci anni il gruppo non era più rimasto assolutamente nulla del tessuto urbanistico preesistente questa questa autentica rivoluzione però al di là di questa descrizione che secondo me però tiene anche molto dentro quei fenomeni che hai poco fa sei chiamato ci sono degli elementi distintivi potenti fondamentali radicali tra le vicende di pechino e quelle di san francesco o quelle di new york non credo che si possa parlare per la cena di un modello inclusivo per esempio ma intanto diciamo il legame con con san francisco è fortissimo perché la crescita cinese parte proprio l'inizio del decollo della crescita cinese sulla base di una divisione del lavoro per prima la california proprio che capisce che dall'altra parte del pacifico ci può essere non solo un mercato ma un luogo dove trasferire tutta la parte manifatturiera al 2 olimpio i primi che decidono con una strategia di lungo periodo di trasferire le fabbriche prima prima ancora della cina c'è stato in parte il giappone e taiwan però poi la cina con dimensioni molto sono proprio le grandi aziende californiane che hanno in mente una nuova divisione planetaria del lavoro loro vogliono tenersi le attività più alto valore aggiunto i centri di progettazione rimangono tutti nella silicon valley tant'è che quando voi comprate un prodotto di apple che sia un iphone un tablet ipad trovate sempre scritto dietro che ideato in california non un prodotto perché poi la produzione avviene prevalentemente in cina con alcuni pezzi che possono venire anche da taiwan quindi questo è un progetto di lunga lena che comincia negli anni potrei dire all'inizio degli anni ottanta in america quando ancora la cina è un paese sostanzialmente chiuso comunista però sfocia nel 99 con l'ingresso della cina voluto dagli americani ovviamente nell'organizzazione del commercio mondiale e da lì diventano proprio due economie complementari quella americana e quella cinese cioè il trasferimento del manifatture che vuol dire anche delocalizzazione dell'inquinamento tra l'altro la california a quei bellissimi tramonti su quel quella foto che ho fatto che del tramonto sul ponte del golden gate inquinamento zero perché sono andati a sporcare la cina no cioè tutto ciò che inquinava lo hanno trasferito dall altra parte del pacifico e loro si sono tenute le attività ad alto valore aggiunto che sono anche attività più pulite il grosso modo dove la cina ha rappresentato un un modello alternativo e che è rimasta un'economia fortemente di regista con un capitalismo di stato molto importante e ne abbiamo visto la forza anche in occasioni molto recente guardate meno di un anno fa l'agosto dell'anno scorso le borse del mondo intero hanno tremato per la paura di una crisi cinese di nuovo a gennaio di quest'anno ci sono state turbolenze finanziarie in tutto il mondo legate a degli elementi di instabilità cinese per il momento questa crisi cinese non esplode forse viene solo rinviata ma perché continua ad esserci un intervento molto molto pesante dello stato nell'economia che per certi aspetti funziona certamente non è un modello inclusivo la cina ecco la cina non ha saputo nonostante l'enorme quantità di investimenti nella ricerca la cina sta investendo non è più non siamo più nella fase gli ho parlato degli anni 90 non siamo più nella fase in cui la cina si accontenta di essere la fabbrica del pianeta tra l'altro anche anche loro hanno capito che non gli conviene essere il primo inquinatore del pianeta perché i primi a soffocare nello smog sono loro quindi stanno investendo da anni fa investendo tantissimo nella ricerca nell'innovazione per numero di invenzioni brevettate ormai sono una delle potenze innovatrici del pianeta e tuttavia non c'è l'ombra di una silicon valley in cina non abbiamo mai avuto una vera invenzioni quelle che cambiano cambiano la storia del mondo non una negli ultimi dieci anni è venuta dalla cina anche perché una società con un regime autoritario che tra l'altro sta peggiorando rispetto agli anni in cui ho vissuto io in cina questo presidente xi jin ping è molto più autoritario di quelli che l'hanno preceduto sta peggiorando la censura è ancora un modello di sviluppo prevalentemente quantitativo che ha creato ricchezza per quelli che si trasferivano dalle campagne a lavorare nelle fabbriche ha creato un più grande ceto medio del pianeta 300 milioni di ceto medio ma non è un luogo della crescita qualitativa innovativa dinamica non attiva talenti dall'estero se non in minima minima parte ci sono dei dei giovani italiani che mi vengono a trovare magari perché quando erano all'università avevano letto i miei libri dalla cina adesso lavorano a pechino o a shanghai ma spesso lavorano in un'azienda italiana è abbastanza raro che un'azienda cinese vada proprio a cercare di reclutare dei talenti stranieri un paese autoritario non favorisce personaggi come steve jobs uno steve jobs assomiglia più a un dissidente in cina perché uno che ha un pensiero trasversale no che pensa sempre fuori dagli schemi prima o poi dà fastidio al potere puliti prima o poi entra in rotta mentre in america non è non è un problema cioè sono sono due mondi che si si hanno hanno le loro autonomie il mondo dell'imprenditoria e quello della politica in cina no non esiste le le vicende che ogni tanto arrivano anche a noi miliardario cinese improvvisamente alle stato accusato di corruzione evasione fiscale poi si viene a capire che psi magari è anche anche pagato le tangenti anche evaso ma soprattutto soprattutto è caduto in disgrazia cioè non sta più non è amico della parte giusta che in questo momento comanda nel partito comunista cinese queste sono vicende impensabili negli stati uniti cioè se per caso donald trump vince le elezioni e bill gates ha sostenuto hillary clinton non è che bill gates cade in disgrazia e gli affari della microsoft vanno male sono due mondi che hanno autonomi e quindi la cina non la metto ecco nel titolo di questa di questo incontro tra di noi san francisco new york via pechino pechino non lo metto nella geografia dei poli del dinamismo che cita versa replicare da noi ma cosa intenderà il presidente cinese quando parla di sogno cinese che naturalmente che già l'american dream ha dato il quadro che ha appena proposto questo è molto interessante un dato linguistico interessante che xi jingping era appreso questa espressione il sogno cinese che chiaramente è una replica del sogno americano perché una grande potenza come la cina vuole proiettare un'immagine affascinante e seducente del proprio futuro certamente un sogno cinese si è realizzato per una parte della popolazione non bisogna mai dimenticare da dove sono partiti loro se no è troppo facile vedere solo il negativo c'è tanto di negativo e avendoci vissuto non mi sono fatto mancare niente dalla censura gli abusi dei diritti umani la repressione in tibet che ho visto con i miei occhi nella primavera 2008 una cosa atroce atroce lo smog i miei polmoni qualche traccia dello smog l'hanno sicuramente conservata però non bisogna dimenticare in che stato di miseria era la nazione più popolosa del mondo all'inizio del decollo capitalistico e il fatto che oggi hanno accesso a un tenore di vita che i loro genitori nonni non si potevano neanche sognare sono ancora diciamo per molta parte della popolazione cinese il sogno cinese realizzate quello che noi avremmo potuto definire il sogno italiano degli anni 60 cioè il primo approdo a un benessere che purtroppo però su quella scala già degli effetti distruttivi per l'ambiente che ci sono stati anche in italia gli anni 50 e 60 abbiamo fatto delle cose immonde ai danni dell'ambiente italiano ma essendo una nazione piccola non abbiamo potuto distruggere ai livelli smisurati della distruzione cinese e comunque c'è qualcosa che manca nel suo cinese cioè il cinese i giovani cinesi di oggi certamente si sentono molto appagati dal fatto che vedete molto banalmente un cinese di che a 25 anni esce con una buon titolo di studio da università cinese un lavoro lo trova e questo non si può dire altrettanto da noi quindi quello è il sogno cinese fatto realtà però un paese dove esistono dei limiti così ottusi alla libertà di espressione e non è un paese che può sognare davvero nell'attesa che dal pubblico sorga qualche domanda ma nel frattempo direi anche che eventualmente le hostess possono farsi presenti perché avesse delle curiosità che vorrei domandare dalla dagli elementi che hai indicato che elezioni possiamo trarre per l'italia partirei dalla parte negativa che c'è proverei e tenendo il compagno di questioni sulle quali probabilmente dobbiamo particolarmente lavorare per restituire all'italia una dimensione di attrattività di crescita di sviluppo tenenti compaiono ma semplicemente perché le hai in qualche modo trattate nella nella tua narrazione delle tappe americane mi riferisco a sessismo e mi riferisco la meritocrazia sì quando quando lui cerchiamo di capire che cosa potremmo fare nella nella versione più alta delle ambizioni che possiamo avere e riprodurre qua in casa nostra delle piccole silicon valley questo sarebbe il massimo il minimo sarebbe quantomeno rallentare un po la fuga di italiani che se ne stanno andando all'estero che è veramente un fenomeno di massa lo sapete bene perché qua qua dentro tra di voi ci sono anche studenti universitari che hanno già preso in considerazione quella opzione o genitori di studenti magari genitori di qualcuno che già è partito a lei è un fenomeno di massa tu sei uno di quelli cosa possiamo fare ci sono ovviamente le prime cose che vengono in mente di solito quando si discute tra italiani e le colpe del governo che cosa ma certamente ce ne sono tante di colpa della nostra classe dirigente però ci sono anche delle cose che riguarda preferisco partire da queste ultime che riguardano una cultura diffusa dei comportamenti diffusi che non sono solo colpa di chi governa l'italia in questo momento di chi l'ha governata qualche anno fa il tema del del sessismo a me colpisce tantissimo non perché lo dico io perché incontrando continuamente giovani italiani che vengono a fare ricerca in america ricerca e non solo ricerca insomma si trasferiscono negli stati uniti voi non potete immaginare quanto numerose siano le giovani donne italiane ma tantissime e quando l'intero go sul perché hanno lasciato l'italia una delle prime cose che mi dicono eh io sono una bravissima in matematica in ingegneria in fisica nucleare in italia non mi prendevano abbastanza sul serio perché sono una donna qui in america viva dio venga valorizzata e non ci sono ostacoli barriere guardate queste cose me le sono sentite ripetere i luoghi così diversi come ve ne cito uno perché fa impressione il fermilab praticamente il gemello americano del cern di ginevra cioè l'altro luogo dove più importante del mondo dove si fa ricerca sulle particelle nucleari e tra l'altro lavorano molto insieme vero ma più che concorrenza c'è collaborazione tra il cern di ginevra e il fermi le si chiama fermi il fermilab poiché nasce da enrico fermi noi abbiamo una straordinaria tradizione di fisica nucleare enrico fermi tutti quelli che si chiamavano i ragazzi di via panisperna c'erano segre majorana ma continua perché il fermilab oggi si trova in una cittadina vicino a chicago batalia si chiama oggi lavora prevalentemente usando una tecnologia inventata da carlo rubbia premio nobel l'ho visitato di recente perché c'era il presidente del consiglio renzi che faceva un giro degli stati uniti è andato anche lì e e quindi ho fatto seguendo venzi un'immersione in mezzo a questo mondo di ricercatori nucleari voi non avete idea della prevalenza di donne italiane c'è una colonia di ricercatrici italiane in fisica nucleare lo stesso mi accadde prima citavo quella di padova no che fa l'ingegnere biogenetica guardate tutti ripetono la stessa cosa in italia se sei una donna poi essere un genio della fisica nucleare dell'ingegneria della matematica non sei alla pari con i concorrenti maschi e questo è un problema pensate quante risorse noi stiamo sprecando per causa di sessismo pensate che ricchezza che stiamo perdendo per che trattiamo le ragazze in un modo diverso e queste cose uno le capisce quando magari dell'india dove la condizione della donna è talmente più arretrata che si rende conto ma anche in un paese avanzato come l'italia il sessismo di impoverisce impoverisce la nazione il secondo tema è quello della meritocrazia perché subito dopo la seconda ragione per cui quali qualunque cervello italiano la giovane talento ricercatore scienziato mi dice che se n'è andato da qui e questo vale per donne e uomini dicono in italia mi passavano davanti quelli che avevano il papa lettore il papa direttore dipartimento lo zio il cugino la raccomandazione sono arrivati in america e queste cose non esistono e allora io qua riesco a farmi valere per quello che sono anche se non ho dietro alle spalle una famiglia importante potente ammanicata questo è un altro che questo è un tema vedete c'è certamente ci sono delle cose che si possono cambiare nella meccanica dei concorsi universitari da noi alcune cose sono anche cominciate a cambiare io poi non sono un esperto di di leggi universitarie italiane però se tutti i giovani italiani che vedo arrivare in america mi ripetono queste due cose loro lo sanno parlando di questa diaspora dei cervelli italiani all'estero mi viene abbastanza naturale pensare a un'altra diaspora sempre di cervelli ma il concetto di diaspora sta anche con il tipo dell'ebreo quindi cervello ebreo che se ne va all'estero e che però con il suo paese d'origine quantomeno con la sua terra di elezione con israele mantiene un legame molto forte molto saldo al punto che restituisce valore proviamo a ragionare su un parallelo tra questa storia che è quella al punto di israele e quella italiana che al momento è un puro deficit non tema molto interessante è interessante perché israele ha diaspora israeliana ovviamente è molto più antica è un popolo che ce l'ha avuta da molti molti secoli e spesso all'origine della loro di aspo e ci sono state delle tragedie ben più gravi delle nostre quello che vengono non voleva essere il rispetto a quello che però interessante questo è un paese molto molto piccolo israele tra l'altro in una situazione geopolitica certamente non facile magari anche per colpa dei suoi governi e penso anche per colpa dei suoi governi si trova in una situazione geopolitica conflitto di conflittualità permanente però è di tutti i paesi del mondo uno di quelli che si è avvicinato di più a replicare la silicon valley in casa sua cioè la concentrazione di industrie tecnologiche in israele è impressionante un paese così piccolo e davvero stupefacente effettivamente loro hanno un una diaspora oggi penso soprattutto alla diaspora americana che ragiona in tempo come io la doppia cittadinanza italiana americano ragionano come se si potesse essere cittadini di due paesi contemporaneamente e sviluppano le loro i bravi imprenditori che hanno creato qualcosa nella silicon valley poi creano il clone in israele e conducono in parallelo le due attività non tutti e non è non è solo questo anche in israele tra l'altro c'è molto molto stato e commesse militari dietro il l'avanzamento tecnologico tanti tanti investimenti perché una parte della tecnologia sono tecnologie della sicurezza della guerra dello spionaggio non a caso una pare che una società israeliana abbia aiutato dai febbraio a penetrare nel famoso iphone dei due terroristi quel caso che c'è sul dopo la strage di san bernardino ma comunque no mi interessa il caso di israele perché mi chiedo se noi italiani non dovremmo cominciare a ragionare anziché poi ci degli obiettivi che allo stato attuale sembrano irrealistici cioè facciamo tornare come far tornare in italia i cervelli in fuga mi sembra ormai tanti di quei cervelli si trovano così bene hanno messo delle radici così profonde in america in palo velo che non è facile farli tornare indietro e dire li abbandona tutto qui tutte le opportunità che ti ha dato l'america abbandona alle per tornare in italia mi sembra un'operazione veramente al di sopra delle nostre forze anche se qualcosa si può fare cioè non sto dicendo rinunciamo all'obiettivo poi magari parleremo anche di che cosa potremmo offrire noi di di attrattivo per i nostri cervelli in fuga o anche per dei cervelli stranieri che vogliano venire qua però credo che dovremo anche fare un salto mentale cominciare a pensare un po come gli israeliani cioè come valorizza restino i nostri cervelli che si trovano così bene a san francisco restino la ma perché non aiutare di avere una gamba anche in italia e ad avere una alcuni loro stanno già facendo ci sono delle startup italiane che hanno trovato le condizioni ideali nella silicon valley hanno trovato il venture capital hanno trovato l'ambiente più ricettivo e poi però hanno applicato le loro invenzioni a un business anche italiano forse dovremmo cominciare a ragionare così per recuperare un rapporto fecondo con tutta questa nostra diaspora così vasta così importante e preziosa e che si sente italiana e perché poi guardateli l'identità italiana non si perde lo dico io che sono un nomade globale e che comunque quando quando faccio mente locale alle persone che frequenta ho frequentato che frequento ancora san francisco a pechino a new york tanti sono amici italiani perché li cerco perché non è se non è un fatto di chiusura non è che non mi piaccia avere anche amici americani o cinese e che nei miei connazionali trovo qualcosa che mi piace onestamente il mista simpatici così come gli italiani mediamente stanno simpatici anche agli altri e cioè abbiamo delle qualità non non sottovalutiamo le nostre qualità anche proprio umane e guardate lo stesso è vero di tanti nostri ricercatori che poi io ho facilità incontrare tutti questi nostri cervelli in fuga a new york a san francisco anche perché spesso frequentiamo gli stessi ambiente ci ritroviamo assieme molto molto volentieri quindi e molti e molti anche dopo aver preso la cittadinanza americana comunque sentono un attrazione per l'italia un amore per l'italia fortissimo questa è una risorsa che non bisognerebbe disperdere sede ricopriva di renderci antipatici e quindi di contraddire l'affermazione che era appena fatto e quindi abusando della della pazienza del nostro pubblico andrea in chiusura e ti vorrei chiedere molto semplicemente su quali elementi di lei l'italia potrebbe agire per tornare ad essere un luogo di crescita francamente quando tu hai detto che gli italiani hanno questa capacità di generare impatti a o simpatia credo che sia uno degli elementi ma in realtà se penso a una delle due tre immagini non sto pensando al clown ma naturalmente il paesaggio dico che questo può essere uno dei fattori sui quali agire d'altra parte è tantissimo nesta americane hanno loro che campus in in italia e qualche buona ragione ben ci sarà ecco partire proprio da qui cioè immagini l'immagine dell'italia in america e straordinaria molto meglio di quello che credono gli italiani qua c'è un'immagine ovviamente legata a la mafia gomorra però quella che fa premio invece è l'italia del paesaggio meraviglioso la qualità della vita la storia l'arte la cultura questo è veramente quello quando dici italia 1 quando dici sono in italiano un americano vedi generalmente un pregiudizio positivo cioè sei uno che viene dal paese più bello del mondo questo pensa all'americano non non lo stiamo usando abbastanza allora il caso è molto interessante il caso delle università americane che hanno dei campus qui prevalentemente in toscana il mito della toscana la toscana si è venduta piuttosto bene agli americani ma anche voi allevano voi non avete idea del numero è perché sono decine e decine e decine di università che hanno un campus distaccato campus disk è staccato vuol dire che ci mandano professori che fa parte di quel ciclo nella formazione media di un di studio di un universitario americano e in fortemente incoraggiato un periodo all'estero se l'università la new york university vola altre tantissime all'università hanno un campus in italia è una delle possibilità pe dove andare a fare una parte del proprio cui perché non stiamo allora prima di tutto bisognerebbe attirare ancora di più e diversificare le regioni perché se usciamo dalla toscana qualcosina in umbria qualcosa a roma poi nelle altre parti d'italia molto molto poco e già questo è un limite si vede che non non sappiamo vendere tutto il territorio italiano che non se non è solo toscana umbria e roma poi perché non le stiamo usando abbastanza queste in fondo sono dei polmoni di che risucchiano talenti dal mondo intero perché in questi campus universitari che stanno in italia c'è una circolazione continua di studenti docenti e dovremmo studiare un po di più chi sono cosa stanno facendo e come magari convincere alcuni di loro a rimanere in italia è un mondo come dire che come se fossero quasi delle navi crociera cioè che fanno passaggio nei nostri porti ma poi così sono di passaggio non sappiamo neanche bene chi ci sia a bordo è strano questo che non ci rendiamo conto siamo così attraente anche per via del paesaggio la qualità della vita il cibo tutto tutto attira a venire in italia facciamo molto ma molto di più e poi io l'altra cosa che farei quella che i governi italiani tutti i governi direi senza distinzione fanno finta di fare devo dire onestamente stando in america perché vedo passare anno dopo anno diversi presidenti del consiglio fanno finta di venire ad ascoltare i cervelli italiani della diaspora ea chiedergli dei consigli non mi sembra che li ascoltino davvero perché chi conosce con maggiore profondità le ragioni per cui se n'è andato da qui e le ragioni che eventualmente potrebbero far ritornare qui sono loro inutile che io mi metto a tavolino o che un presidente del consiglio italiano o un ministro dello sviluppo economico a tavolino si mette a dire facciamo questo questo questo per replicare la silicon valley a trento chiediamolo a quelli che se ne sono andati facciamo un vero censimento della nostra diaspora ma un censimento intelligente cioè non solo chi sono che danno anche attività stanno facendo ricerca innovazione l'imprenditoria ma andiamo in profondità a chiedergli dei consigli ascoltiamoli perché è un intelligenza diffusa che noi abbiamo disseminato nel mondo intero che sta nei luoghi della crescita che può spiegare molto meglio ancora di come l'ho fatto io stasera ci può spiegare esattamente che cosa li ha attivati nei luoghi della crescita e che cosa potrebbero loro stessi suggerire di trapiantare qui in italia io ringrazio federico per questa per questo viaggio che ci ha proposto io vorrei chiudere con questa immagine federico che vorrebbe essere in sintonia con con il tuo viaggio lunedì mi è capitato di essere a torino ho visitato la torre di banca intesa disegnata da renzo piano penso che ciascuno di noi associ torino al colore grigio e specificamente grigio ferro perché l'immagine di quella città è da sempre legata all'industria se pensiamo alla virata che torino ha fatto negli ultimi 15 anni investendo in cultura se vediamo i dati relativi al turismo che segnano crescita a doppia cifra anno su anno forse abbiamo un pezzo della risposta per rendere nuovamente attrattivo il nostro paese e tante città del nostro paese tra cui trento che una sua via l'ha trovata ringrazio tutti per questa scenata in modo particolare
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