Mobilità sostenibile: quale futuro per il mercato dell'auto? - Innocenzo Cipolletta, Alberto Viano
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Mobilità sostenibile: quale futuro per il mercato dell'auto? - Innocenzo Cipolletta, Alberto Viano
Macchine elettriche, monopattini, biciclette. Trasporti pubblici e car sharing. Il coronavirus ha modificato il nostro modo di muoverci in città e ha generato una profonda crisi del mercato dell’auto. Questa crisi è passeggera o segna una trasformazione radicale del settore? Il coordinatore del Comitato Editoriale del Festival ne parla con Alberto Viano, amministratore delegato di LeasePlan Italia.
buongiorno e benvenuti pervenuti tutti quanti a questo appuntamento degli appunti per la ri partenza alla rubrica del festival dell'economia che si tiene via web dato che per il momento non possiamo fare incontri diretti ma che speriamo di poterli fare alla fine di settembre a cui dopo tutti quanti un appuntamento questa rubrica è un dialogo che portiamo avanti con imprenditori manager esperti del mondo dell'economia e dell'impresa per capire meglio come stata affrontata questa evento questa pandemia quali sono le conseguenze nell'inglese per l'economia per tutta il nostro paese quali le misure che possiamo immaginare di poter prendere in questo modo cercato di dare una mano al governo italiano questa volta parliamo con alberto viano alberto viano è amministratore delegato di leaseplan italia ma è anche un habitué del nostro festival ha partecipato la scorsa edizione leaseplan italia è un abbraccio italiana di una multinazionale che gestisce la locazione di auto alle imprese ai privati leaseplan è presente in italia da oltre 30 anni ha una flotta di 140 mila veicoli oltre 30.000 clienti impiega 500 persone ha sedi in varie parti d'italia loro a milano sono in camera genova bologna vabbè troviano e quindi la persona adatta per parlare non solo di come le imprese si sono comportate durante questa fase di crisi ma anche e soprattutto di cosa è successo nel settore dei trasporti e quale sarà la mobilità nel nostro futuro è sicuramente un elemento per tutti noi di grandissima importanza e con la mobilità parleremo anche nel settore dell'auto che continua a rappresentare per l'economia italiana ha un peso importante quindi un settore da tenere sotto osservazione e quindi buongiorno alberto viano la prima domanda che vorrei farle e come avete vissuto questa fase di lockdown come vi siete organizzati con la clientela come la clientela ha reagito notato che c'è stato un blocco dei trasporti e della mobilità lo smart working non è o non è qualcosa che fa per voi qualche maniera è assicurato dalla gente rimasta dentro casa quindi ha preso di meno l'auto ecco come hanno reagito come avete reagito voi anche grazie grazie grazie per l'introduzione buongiorno e grazie per avermi invitato questa iniziativa che è probabilmente quella che che più non vi e di sesso ma nostra partecipazione sono molto molto orgoglioso di esserci protestanti e quanto alla domanda devo dire lo smart work in a smart working quello che abbiamo visto in questi mesi e la testa tra la capacità di moltissime aziende italiane anche oltre si aspettassero di remotizzare molta parte le funzioni di back office di back office e questo sicuramente ha rallentato tantissime visto città senza traffico città con le auto ferme da una parte ma dall'altra parte ha fatto percepire anche quanto importante sia la catena logistica che in italia riposa moltissimo sulla gomma per cui su mezzi commerciali e mobilità individuale per tutte quelle funzioni propri settori merceologici quelle funzioni della pubblica amministrazione che avessero bisogno comunque di mantenere mantenere attivi gli spostamenti per cui devo dire i primi dati del lockdown totale che a noi hanno se vogliamo in qualche misura anche relativamente stupito era che il 30 per cento della nostra flotta anche nei giorni di chiusura più severa ha continuato a circolare o perché servizio pubblico noi abbiamo molte pubbliche amministrazioni e abbiamo facilitato la questione pubbliche amministrazioni la prima transizione alla riduzione dell'inquinamento con con veicoli ad alimentazioni alternative metano e gpl particolarmente e molti altri settori merceologici in in un'economia italiana che un'economia di trasformazione e che ha un segmento anche alimentare molto diffuso ve li abbiamo visto che che non non c'è stata alcuna riduzione nell'uso dei mezzi certo è quello che aveva notato diciamo noleggiando noi tutta tutti i tipi di veicoli per le aziende che veicoli commerciali hanno circolato significativamente di più rispetto ai veicoli per il trasporto delle persone che cosa pensa il il mercato dell'affitto dell'auto sul sull'auto complessivamente in italia è una modalità che sta crescendo se non vado errato almeno per l'esperienza che uno ne può avere almeno io vivendo l'al ahli stand ma voi dentro bensì devo dire devo dire che è cresciuta molto ed è cresciuta molto per due aspetti che si sono congiunti l'aspetto principale è stato ed accelerarsi di una transizione tecnologica che è stata fino ad ora gestita sostanzialmente sugli standard antinquinamento per cui già dagli anni 90 e moltissime aziende hanno iniziato a preferire di non avere la proprietà delle vetture in ragione del fatto che ogni circa due anni c'era uno standard diverso un temperamento ricordiamo tutti di euro 12345 oggi siamo a 6 di ragione per cui avendo una transizione di questo tipo dovendo detenere la vettura per un periodo più breve per poter continuare a dare diciamo vetture che non incappassero nei blocchi del traffico sostanzialmente ai propri dipendenti si è sempre più preferito invece che avere una forma tipica di leasing finanziario di acquisto c'è da sostituire la vettura pagare per il servizio della vettura accanto a questo noi abbiamo copiato come settore di noleggio a lungo termine alcune caratteristiche tipiche delle xiv per cui la la differenza rispetto al tipico rent a car è che noi al nostro cliente facciamo ordinare la vettura che ferisce ragioni per cui vi ho messo assieme due elementi uno prende la vettura che la sua vettura in modo esclusivo e la ordine esattamente ma preferisce non ha un esborso anticipato utilizza un piano di pagamenti lineare e al termine e strisce la vettura senza averci da preoccuparsi molto su su altre modalità e quindi dopo la prima crisi quando si stata anche una stretta di credito ulteriori aziende hanno preferito passare da una modalità di acquisto o di finanziamento a una modalità di pagamento del servizio dell'auto e diciamo che come il settore del noleggio quello della nostra associazione di categoria che aniasa che raggruppa a breve termine lungo termine e le modalità di sharing che ci sono ci sono adesso disponibili noi prima dei dati di crisi che vedremo cosa succederà dopo la crisi rappresentavamo il 25 per cento in volume delle matricolato annuale ormai in italia e dico semplicemente in italia l'auto più immatricolata è la panda è il nostro settore e matricola vetture che hanno un valore netto prima dell'iva ragionevolmente vicine 20mila euro per cui fa di più fa molto in volume fa molto di più della mente in termini di valore per cui probabilmente siamo riusciti sulle aziende anche sulle piccole e medie aziende tipiche dell'italia a fare una proposizione incontrasse molto del fabbisogno dell'utenza delle vetture che mi portavo con considerazioni noi siamo una società che nasce capitalista in qualche maniera la l'idea capitale significa anche proprietà la società i proprietari e invece stiamo trasformando piano piano in una società di affittuari dall'auto in questo senso è sicuramente a capo caustici alla casa per un altro elemento anche se italiano continua a essere affezionato ad avere la proprietà della casa ma comunque l'affitto della casa e diffuso una domanda se si sente di sfondi vede questo fenomeno anche prolungarsi altri settori che so gli elettrodomestici per quale motivo uno deve avere un frigorifero che poi comincia a scaldarsi una lavabiancheria che bisogna mantenere e non potrebbe comprare il servizio del freddo o il servizio della pulizia dei vestiti e chissà domani i mobili i vestiti sui destini già c'è qualcuno che ci pensa ma si vorrebbe essere una società dell'affitto a caltrano sociale della proprietà beh diciamo la trasformazione in servizio di molti dei beni tipici che servono le nostre vite è qualcosa che che sta avvenendo e se se lei ci pensa alle aziende già su molti dei dispositivi dai computer i laptop gli ipad i telefonini le fotocopiatrici anno formule di questo tipo sicuramente per il consumatore che cosa oggi può rendere la proprietà ancora preferibile è la flessibilità del piano di ammortamento l'ho detto in modo un po complicato per finire al e vuol dire che se quest anno buono lei cambio al frigorifero e sam escludere tenere ancora un anno lo tiene a quel punto quell'anno marginale il frigorifero posto a 0 e questo tipo di logica analogica che la famiglia ragionevolmente a roma c'è l'anno in cui al budget per cambiare la cucina contro la cucina nuova con la prospettiva di tenerla sette anni quei sette anni possono diventare anche 15 in questi anni si campa ogni dieci anni in una crisi che di fatto determina una riduzione del prodotto interno lordo in ragione di un pdc perfetto e si deve avere vero vi è una è una tendenza nuova il che devo fare i conti ma adesso torniamo alla settore dell'auto che sono proprio proprio quello delle modalità di trasporto comunque questa crisi ha messo in crisi il sistema dei trasporti complessivi e peso agli aerei non hanno più viaggiato i treni hanno viaggiato vuoti i mezzi pubblici anch'essi hanno pigiato moto si è cominciato si è rivalutato all'auto privato adesso molte aziende consiglia nei propri dipendenti di venire con l'auto privata ed hanno anche delle facilities delle opportunità per poter posteggiare l'auto però abbiamo due quarti delle nostre città non sono organizzate per che tutti quanti si muovono con l'auto prog anzi abbiamo sempre più le grandi città dove il sistema di trasporti pubblico diventa prevalente perché sennò la città serbe in concessione ecco qual è secondo lei la tendenza quali sono le tendenze perché poi vecchio detto che ce ne sarà una sola del trasporto la mobilità l'auto propria è il trasporto pubblico che cosa dobbiamo pensare dopo questa crisi è comunque tenendo conto delle tendenze che stanno in atto ma io io credo che uno dei portati dello smart working sia un passo avanti nelle individualità e quindi anche nel trasporto individuale al di là della della sicurezza nel senso che molte persone hanno apprezzato un grado di libertà che magari durante lo danno nella parola migliore però un grado di individualità più alto che in certe situazioni preferibile perché noi ci aspettiamo effettivamente che ci sia una crescita della domanda di trasporto individuale allo stesso modo si è molto chiaro essendo presenti soprattutto in lazio roma in lombardia milano c'è molto chiaro il fatto che non possiamo riempire le città di mezzi se pure quelli che specificatamente gestiamo noi sono a bassissimo impatto ambientale ma perché comunque hanno degli ingombri e ragione per cui noi stiamo cercando di facilitare di ascoltare e raccogliere questa domanda di mobilità individuale con mezzi che abbiano un impronta a terra sempre più ridotta in modo da consentire alle persone da una parte di muoversi individualmente dall'altra parte di non creare quei problemi di traffico di congestione e definitiva poi di cattiva qualità della vita che in tanti centri urbani italiani che hanno un impianto sostanzialmente medievale le nostre vedeva ad essere attraversati da automobili quotidianamente centinaia di migliaia di altri numeri così chiaramente in effetti scadono molto anche da un punto di vista estetico nel senso che tutti noi abbiamo apprezzato tantissimo i voli di rondini a milano io chiedero montini facessero un verso evitando tra milan e roma mele rompo perso ecco amy ha ricordato un ha ricordato un po anche le mie scuole con diverso delle rondini che sembravano anche essere tornati di più noi questo vorremmo in qualche misura che non si perdesse noi crediamo tantissimo che uno delle vocazioni di un settore industriale sia quello non solo di difendere o di espandere la propria capacità di produrre reddito che pure è straordinariamente importante perché noi occupiamo direttamente appunto le diceva 5 70 persone e direttamente molti di più perché lavoriamo per una rete di manutentori carrozzieri gommisti servizi di rent a car per cui nella realtà abbiamo un'impronta significativa è un'azienda che sono italia fattura un miliardo di euro allo stesso modo però ci teniamo moltissimo che questa nostra crescita sia una crescita che porti un benessere non soltanto a quello che sono i clienti clienti i nostri utilizzatori ma anche che abbia una cosiddette esternalità positiva per cui io immagino e si vede perché penso che i monopattini net e ci stiamo vedendo tutti complice l'estate no perché io credo anche un po di bisogno ludico dofollow town di gratificarsi diciamo complici gli incentivi abbiamo visto i monopattini io credo anche che avremo un aumento delle delle city car di city car con caratteristiche di ingombri di efficienza e di zero emissioni per cui elettriche e su cui tra l'altro stiamo cercando di attrezzarci per appunto soddisfare i nostri clienti e migliorarci migliorarsi in generale io credo che per gli aerei ci sarà una ripresa a lungo raggio ci sarà una ripresa immagino che trasporto locale soffrirà per un po e non è la prima volta perché io ricordo una cosa di questo tipo ancorché molto meno drastica era accaduto quando c'era un po la psicosi sia la parola giusta dell'attentato dell'attentato quando ci sono stati attentati in molte città europee anche sui mezzi pubblici che si vedevano effettivamente le metropolitane semivuote io credo che sul trasporto locale pubblico ci sia una riduzione che impiegherà del tempo per essere completamente riassorbita e credo che allo stesso modo anche gli investimenti fatti dai grandi centri roma milano nell'aumentare le piste ciclabili diverranno via via più strutturali e che quindi bisogna riuscire a popolare quelle strade degli opportuni mezzi di trasporto per per avere diciamo il perfetto connubio per cui l'auto fino al confine della città e poi e poi un mezzo individuale per raggiungere proprio ufficio se adesso se risulta che lei i giovani oggi prendono meno una patente di quanto lo prendevano dove diavolo io sono di un'altra generazione facevamo diffuso camuffano la nostra vita pur di prendere la patente prima dei fatidici 18 anni e oggi invece scariolanti scrivevamo prima di compiere 18 anni si teneva a prendere lezioni guida prima di avere 18 anni mela tali da poter fare una palette appena fatti disastrati oggi avuto a colazione con alcuni collaborazione di giovani ieri 11 io non sono presenti una trentina d'anni ma la patente e anch'io ho due nipoti quali hanno preso la patente quasi torto collo in qualche maniera del giro da qualche parte che negli stati uniti d'america le grandi città emozioni non prendono la patente le risulta un fenomeno questo qui poiché poi magari si sposa più parti delle biciclette e cos'altro finché c'era nuovi sistemi di trasporto urbano ma sicuramente una cosa che osserviamo è vero che noi tendiamo a servire professionisti e di solito almeno quello che può essere successo che c'è un po meno pressione prendere la patente subito ma poi quando ci si affaccia al mondo del lavoro vuoi per il fatto che comunque esiste un territorio in italia che in certe aree servito da un ottimo trasporto pubblico in certe altre richiede la capacità di mobilità individuale parlano di milano di roma milano una città vivibile senza auto atteso che comunque pochi ci rinunciano a condizione di abitare in città roma diciamo che ha una via principale di trasporto che il raccordo attraverso cui si raggiungono i quartieri ea roma senza auto si fa un po più di fatica io credo per cui nell'insieme vero che c'è meno passione sembrano trasporto si sogna di meno le auto rombano sempre di meno che quella combustione interna e io ricordo né da ragazzini mettevamo anche la cartolina per fare un'ora con i raggi oggi oggi la vettura rumorosa e gia una percepita come una vergogna che da noi invece ci entusiasmano per per il robot quindi è sicuramente vero in termini di bisogno in termini di trasporto io credo che a un certo punto questa cosa qui andrà colmandosi nel senso che è vero che la dimensione onirica e meno importante forse nel primo c'è ad esempio di elettrodomestico ma la componente di utilità a un certo momento prevalga per cui immagino che forse possa essere un'età più matura e forse non è sbagliata verso cui si andrà a prendere una patente di guida la cosa sa che la cosa che preme molto a noi in quanto parte di un'economia che ha 11 per cento circa di prodotto interno lordo derivante dall automotive che se ci sarà una transizione debba essere una transizione gestita con grano salis e non facendo percepire l'autovettura come un segno del peccato una vergogna perché perché sostanzialmente è un elemento chiave fondante della grande parte delle economie continentali ma dell'economia di trasformazione industriale qualcuna italiana in modo straordinariamente rilevanti si e finiamo proprio qui al settore automobilistico che ha avuto ovviamente come tanti altri settori in crollo dell'attività di produzione abbiamo visto però che in alcuni paesi come la cina dopo c'è stato un rimbalzo che se non ha recuperato totalmente quello che è stato perso comunque ha riportato la domanda dell'auto ai livelli precedenti la crisi nei paesi industrializzati avanzati probabilmente questo meno vero perché come dicevamo precedentemente davanti a una crisi di questo genere uno ci pensa magari due volte a rinnovare l'auto e quindi non è che c'è meno uso dell'auto c'è semplicemente come continua a tenersi qualche mese di più l'auto che aveva precedentemente gli faccio spesso questo discorso che se tutti gli italiani e per sei mesi mantengono l'auto che avevano oppure mantengono gli stessi vestiti che avevano le sei mesi non succede niente nella vita di ciascuno di noi ma crolla del 50 per cento la domanda di auto e una domanda gli istinti quindi siamo economie di ricambio sostituzione quindi da questo punto di vista siamo un po più lenta a tornare però ecco quali sono secondo lei il diciamo gli sviluppi della crisi dell'auto come si potrà riprendere anche perché l'auto sta in una fase di transizione verso delle nuove tecnologie e quindi la tecnologia elettrica e chissà qual caso la tecnologia con lei che sta dentro questo settore cosa ci può dire beh sicuramente l'auto l'auto sta per passare una soglia di da evoluzione e trasformazione è senz'altro la mobilità elettrica è qualche cosa che prenderà molto più piede nel mix ci sono diversi studi nel 2030 comunque si prevede che 50 60 per cento delle immatricolazioni saranno vetture leggi la questione che le vetture elettriche stanno dimostrando effettivo 20 poter servire quasi quanto le vetture a combustione interna con il grandissimo vantaggio di essere ricaricabili a casa e di non avere emissioni nell'area in cui si circoli detto detto questo io credo che bisognerebbe considerare anche un elemento cioè non fare l'errore di talete che per guardare le stelle cade nel corso e considerare il fatto che noi oggi abbiamo da una parte da considerare una transizione verso una mobilità più basso impatto ambientale ed elettrica che tra l'altro con si dovrebbe portare vetture più smart e per cui in generale capaci anche di ridurre il traffico aumentare la sicurezza fino ad arrivare alla guida autonoma però per arrivare lì non ci si arriva a passando da un parco auto in italia da 40 milioni con 2 milioni di immatricolazioni all'anno perché ci rendiamo conto che citava perfettamente lei di quanto sia lento il tasso di ritiro del parco italiano anche perché le auto che circolano con una certa intensità sono circa 7 milioni gli altri 33 sono auto che percorrono meno di diecimila chilometri meno molto meno di diecimila chilometri la cosa qui dobbiamo pensare oggi è che c'è una extra capacità produttiva di vetture a bassissimo impatto ambientale che sono state demonizzate per una serie di errori e anche di frodi perché poi errore alle volte una parola troppo tenera e mi riferisco in particolare le vetture a gasolio ma oggi abbiamo pittura e diesel e cosiddette euro 6 di tempo tempi e temporanea la di per ora che hanno emissioni di particolato allo scarico inferiori al particolato prodotto dalle parti di attrito cioè i freni per cui di fatto non emettono particolato non è metodo ossidi di azoto che sono il gas inquinante e hanno emissioni di co2 a molto inferiore le auto benzina e con molto inferiori e si intende il fatto che i gasoli se è un carburante e energetico è che il motore a gasolio lavoro a temperature più alte perché una macchina è una macchina termica più efficiente intrinsecamente rispetto al motore al motore a benzina e quindi il punto è ci sarà sicuramente un evoluzione non credo che il mix escluderà i motori termici completamente mai anche perché ci sono motori termici straordinariamente puliti e questa transizione andrebbe gestita molto pensando le infrastrutture è di questi giorni basta dare un occhio a quello che succede sulle nostre autostrade non bastano le vetture ci vuole di infrastruttura infrastruttura forse perché l'italia negli anni cinquanta e sapere capaci di dotarsi per allora il nostro studio nardina infrastruttura stradale eccezionale considerata anche la complessità territoriale della della penisola italiana e che oggi mostra qualche crepa forse qualche crepa e che si capisce quanto sia importante per rendere utilizzabile la lettura oggi l'auto elettrica devo dire incentivata alle volte anche troppo incentivata sull'acquisto ma nella realtà quello che sta mancando è un grande piano nazionale per rendere l'auto elettrica uno strumento utilizzabile sull'intero territorio nazionale con caratteristiche non dissimili rispetto alle auto combustione interna se lei pensa che un'autostrada c'è una stazione di servizio i 40 km e le auto normalmente a combustione interna hanno un'autonomia uguale o superiore alle auto elettriche e stazioni di ricarica per le auto elettriche ce ne sono poche decine e spesse volte non con le performance di ricarica necessarie a interrompere un viaggio per i venti minuti mezz'ora che invece è tecnologicamente possibile per cui la transizione ci sarà per chi lavora e facilitare bisogna pensare alle infrastrutture la vettura arriva dopo senza infrastrutture la vettura circoliamo nei centri urbani lari che richiamano ai box noi siamo molto orgogliosi quando andiamo al bar ma finisce per non essere la vettura che cambia la mobilità e aggiungerei anche che già chi si mette mano all'infrastruttura senza di nuovo commettere l'errore di talete non sarebbe per nulla male è considerare il fatto che vanno anche telematizzati alle strade proprio per consentire un'altra tecnologia che dal punto di vista tecnico già esiste che la guida autonoma che darebbe una sicurezza infinitamente superiore alle alle strade come si finanzia tutto questo presumibilmente con una ragionevole transizione sulle vetture a combustione euro 6 che oggi ci sono tra l'altro oggi in larga parte sono prodotte in larga parte saranno figli di una sovracapacità produttiva che in europa già c'era prima della crisi e che oggi immagino sarà ancora più sovracapacità e che credo che dal punto di vista economico appunto vada gestita come una transizione con un piano che sia a dieci vent'anni in modo da arrivarci in modo strutturale alle vetture elettriche non mettere dei soldi sull'acquisto dell'auto elettrica che fa un po venire in mente uno che non sa sciare ma si va a comperare di sci più belli che può e poi il problema è che ci vuole tutto il resto ci vorrei la montagna la neve saper sciare e noi oggi non abbiamo tantissime cose per potere per poter trarre dalle auto elettriche i benefici che si possono dare secondo lei l'industria italiana che è un'industria molto coinvolta nel mondo dell'automobile non solo come prodotto finito ma anche soprattutto come parti e componenti della stessa come potrà reagire è capace di reagire a questa cambio tecnologico così importante quali sono i settori con parti potranno forse riuscire a sopravvivere e quelli che devono invece avere una modifica sostanziale vengono prodotti perché l'autore compie dimessa di speciale auto tradizionali devo dire che da quello che capisco che in italia ci sono molti settori produttivi legati alle auto motive che vanno dal design fortunatamente e design credo che anzi sulle auto elettriche avrà un ulteriore sviluppo ruolo perché saranno interpretabile in modo diverso anche come voluti esterni di terra e quello è una sorta di miracolo saprei bene perché c'è ma c'è ed è in italia ed è caratterizzato ed è ricercato dai ricercato anche dei nuovi produttori aggiungerei fortunatamente abbiamo come eccellenza nella produzione di una certa componentistica che già servirà che le auto elettriche perché curioso vedere come moltissime di inverter installati anche sulle auto elettriche di maggior blasone oggi sono di produzione italiana allo stesso modo alterno degli inverter e gli inverter diverte sono degli strumenti che consentono di trasformare la corrente continua degli accumulatori corrente alternata e la corrente alternata ha la caratteristica di essere molto più semplice da trasformare e quindi di aumentare di voltaggio o diminuire di voltaggio per poter poi servire i motori in modo modulare diciamo che graziano inverter sostanzialmente invece che mettere una resistenza tra la batteria il motore per far andare il motore meno delle sue potenzialità si può dare la quantità di corrente al motore per farlo andare secondo le nostre i nostri desideri per cui è una cosa è una sorta di regolatore di potenza più evoluto rispetto alla tipica resistenza del potenziato per cui gli inverter sono vitali per guidare le auto elettriche sia a guida autonoma che a guida del driver e dall'altra parte abbiamo una componentistica interna di altissimo livello sedili parti interne e anche queste sono destinati a ranzi davvero un evoluzione sono convinto che la bravura dei nostri imprenditori riuscirà a combinata col design ad affermarsi però abbiamo anche una larghissima eccellenza derivante dalla dal settore metallurgico dove se è vero che su quello low tech per cui grandi fonderie non vorrei citarne ma siamo abbastanza in crisi sull'acciaio ai tie dye tecnico penso che riti d'italia sia il fornitore a più alta qualità al mondo presente assieme alla germania ma forse per certe menti anche superiore la germania e quindi abbiamo dei prodotti di altissima qualità destinati ai motori termici mi riferisco in particolare a pl pistoni alberi a gomiti e quella parte lì di produzione che sicuramente vedere indusse italiana fortemente impegnata fortemente integrata dall'altro con industrie tedesca dovrà è destinata a doversi in qualche misura reinventare considerato che la trazione elettrica è straordinariamente più semplice per cui questi nera in ogni caso minori fatturati sulla parte di powertrain e rispetto di sé terni e rispetto al motore terre lei ha citato prima la necessità di avere delle infrastrutture perché se si vuole far correre l'auto elettrica io direi anche l'auto normale ha comunque si può percorrere l'auto elettrica poi bisogna avere le stazioni di rifornimento per l'elettricità avvicinabile tutte quelle fasi gli disse che sono utili per consentire di andare ecco cosa mi porterò nella domanda siccome bisognerà spendere parecchi soldi durante il prossimo futuro bisogna fare un piano e l'europa qualche soldo lo metterà probabilmente anche in questa direzione perché il green deal europeo è l'obiettivo principale dell'europa ecco che suggerimenti potrebbe dare al governo tutti noi siamo impegnati a dare suggerimenti al governo per capire quali sono i settori campi e le modalità per far ripartire l'italia partendo proprio da questo settore dell'auto per le conosce così bene va da quello che noi ci noi abbiamo osservato è che siamo tornati in italia vicine 2.000.000 di immatricolazioni arrivando del 2 milioni e mezzo di prima della crisi del 2009 è toccato il plesso un milione 3 nel 2013 grazie alla alla ripristino grazie a super ammortamento che è stato introdotto dal governo renzi sotto sotto la guida di penso nello specifico è stato né idea di andrea guerra ceo consulente dei matteo renzi primo ministro l'idea era proprio quella cioè di dire di dire ragazzi cari si può serenamente rinunciare a un pezzo di ires per aumentare gli investimenti perché gli investimenti in generale ed investimento in auto per il tipo di economia italiana hanno la capacità di produrre un significativo indotto per cui gli aumenti favorire anche settori economici non direttamente connessi super ammortamento fino a che l'auto né beneficiato ha dato una grandissima accelerazione all'auto e quando super ammortamento è stato spento già al mercato allentato in stagnazione nel leggero declino una delle cose che direi senza troppa fantasia quella funzionato ha dimostrato di funzionare molto bene riposare molto bene sull'auto di favorire un ricambio di vetture altamente inquinati con vetture a basso impatto ambientale sia inquinanti e climalteranti la cosiddetta mente camonica che oggi abbiamo scoperto essere forse non oggi comunque un gas che in sovrapproduzione determina il riscaldamento globale aggiungerei che quello di emissioni delle auto in europa a un contributo a livello globale totalmente nullo però è vero che essendo l'europa forse centro del benessere mondiale oggi dalle incombenze dare ad esempio per ora questa una delle questioni proprio quella cioè rendere l'acquisto dell'auto favorito e scontarlo contro la tassazione aziendale e tra l'altro in settori come il nostro questo ha reso possibile per noi che siamo aziende nell'insieme sane e strutturalmente inutile di trasferire i benefici del super ammortamento per un beneficio fiscale in larga misura nel prezzo e quindi rendere più accessibili auto che sarebbero costate di più e allo stesso modo per esserci da multinazionali cui anche il gruppo appartiene c'è un grande beneficio nel senso che super ammortamento nel momento in cui sopra incentiva 30 40 per cento il l'investimento in in asset fisici genera molto molto facilmente dei dei fur tax asset terra del credito di imposta che ancora poi le multinazionali in italia senso che se quel caso di un costo che richiede di generare dell'utile in italia renderà più interessante generare con luthi nathan e perché avrà una tassazione più bassa per cui ha dimostrato di avere un'efficacia sotto tanti punti di vista non ultimo è quello che poi noi ci siamo andati a vedere come associazioni di categoria e che era un tentato di discutere con con il mese quando ci fu detto è credevate che la pacchia continuasse super ammortamento sulle auto da toglieremo ebbe il punto è si pensi che lì resi in italia nelle entrate tributarie pesa per circa 35 miliardi che non è poco ma non è neanche tantissimo rispetto ai 230 240 dell'iva e ai 230 240 della tassazione sulle sulle persone fisiche la tassazione sulle persone fisiche c'era un gettito enormemente superiore e la tassazione sulle persone fisiche a tutti gli effetti richiede che queste persone fisiche siano impiegate e tornando al discorso di prima se noi abbiamo un settore che pesa per le 11 per cento del prodotto interno lordo in italia dobbiamo trattarlo con grande attenzione per il settore non solo da uno stipendio molte persone quindi da di che mangiare ma genera un gettito fiscale dire ma soprattutto per effetto della tassazione sui salari erogati ai propri dipendenti che è significativamente elevato e o rallentamento di quello genera facilmente un effetto spirale negativa per cui in altre parole un super ammortamento che apparentemente può ridurre il gettito ires nel breve termine nella realtà proprio per effetto della moltiplicazione del dell'investimento genera un entrate tributarie superiori già dal primo anno e ancora le aziende italiane e multinazionali a produrre più utili in italia per cui è talmente potente e ha funzionato talmente bene che ammetto mi sentirei di dire picard in aumento di gettito fiscale e di entrate tributarie potrebbe uno degli strumenti per finanziare la trasformazione della rete viaria a quella necessaria per poter per poter passare al all'auto e de falco ripeto incentivare l'auto elettrica è straordinariamente fiume da solo incentivare l'oggetto è veramente un po infantile del bambino che desidera la bicicletta e poi non ha la strada per andarci e bisogna pensare prima la strada e poi quando c'è la strada rimarcata bicicletta la vedo molto preparato su questo argomento quindi spero che il qualche ministro si senta oppure la mandiamo da benissimo per perorare la causa del superamento anche io credo che bisognerebbe avere anche un sistema di ammortamenti più facili per cui tu pendi di investimento sono beni i quali generano ricchezza e quindi una presa punto di vista più c'è la deducibilità e la spesa per investimento più si fanno investimenti e preservarli investimenti pc attività occupazioni che più tasse sotto un'altra punta di vista ma io vorrei fargli un utile sia la domanda che siamo agli sgoccioli questa smart working ha modificato abbastanza la fisionomia delle nostre città io sono a roma e vedo un centro che si è depauperato di gente mette invece vedo quartieri residenziali che stanno fiorendo e la movida si chiama ci sta spostando sotto casa propria in qualche maniera ecco la forza alle estreme conseguenze ma questo ci porta a una diversa mobilità dentro le città probabilmente in questi giorni ma con la diversa funzione della città a me non dispiace immaginare che le città cambino funzione perché mi piace immaginare un futuro diverso rispetto a quello che ho vissuto fino adesso ma mi domando lei che come vedi questo fenomeno beh kermesse tra ordine molto interessante anche perché lo smart worthing salvo nei casi di lock down non si deve fare da casa smart work and smart perché qua dovresti è che io mi aspetto è che che possa generare un effetto positivo in termini di turismo misto turismo misto professionale personale dando la possibilità alle persone di muoversi in realtà molto di più ma non per fare il quello che gli inglesi chiamano computing il pendolarismo dai quartieri residenziali qualcuno cinicamente chiamato romitorio ai centri per lavorare ma molto più per muoversi liberamente ed essere comunque connessi se fosse vera questa seconda ipotesi ma io tendo a essere ottimista addirittura avremo un aumento di domanda di mobilità e io ricordo che che ho trovato particolarmente utile nei momenti proprio di pensiero allo smart work ricordo proprio il romanzo con cui sandro veronesi ha vinto il premio il primo premio strega che era caos calmo e il protagonista passano allarga parte del tempo nella sua autovettura che era di vita allo smart worthing ante litteram ebbe oggi il fatto che il brivido veronesi io tendo a vederci una sorta di segno sul fatto che avremmo città più smart e vero che non ci troveremo tutti alle 9 della mattina nel centro della città per lavorare tutti assieme lo farà comunque a rotazione una larga parte di noi ma ci troveremo in molte più parti per lavorare comunque a siena perché io credo che tutti noi ci siamo anche resi conto di quanto sia importante il contatto fisico alla vicinanza fisica anche per consentire alle idee di passare da un cervello un altro non necessariamente immediate dalla rete dalla rete mi piace questa interpretazione è quindi una smart life è quella che ci aspetta ringrazio moltissimo adesso vi hanno per la sua disponibilità e auguri a lui e la sua attività ea tutti quanti noi e appuntamento per la prossima la sua iconografia ancora grazie grazie mille spero rivederci a trento
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