Made in Italy, innovazione e scenari di sviluppo
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Made in Italy, innovazione e scenari di sviluppo
Buon pomeriggio, buon pomeriggio a tutti, Made in Italy innovazione, scenari di sviluppo, il tema di questo pomeriggio. Dunque parliamo di eccellenze, parliamo di Italia, anche dei danni che derivano ai prodotti italiani, parleremo anche di questo, dell'italian sounding, ma anche di tutto quello di positivo che le nostre aziende riescono a portare all'estero. Io ringrazio innanzitutto i nostri ospiti, che sono i protagonisti di questo appuntamento, ve li presento, poi ci soffermeremo su aspetti specifici. Allora io li presento nell'ordine in cui li vedete seduti e dunque vi presento Luigi Riva, presidente di AssoConsult, il professor Gianmario Verona, le esperienze delle aziende l'avvocato Piermaria Saccani, direttore del consorzio di tutela Mozzarella di Buffa la Campana, DOP. Al centro abbiamo uno dei protagonisti, accanto alla dottoressa della promozione dell'Italia nel mondo, Mauro Battocchi, direttore generale per la promozione del sistema Paese, del Ministero degli Affari Esteri. E accanto a lui l'amministratore delegato, che tanto fa anche in collaborazione con il Ministero, amministratore delegato e direttore generale Simest, Regina Corradini d'Arienzo. L'esperienza delle aziende a partire dal gruppo 24 ore che ha, lo dicevamo pochi minuti fa, rivitalizzato completamente Trento, io sono arrivata stamattina e bellissima, quindi doppi ringraziamenti all'amministratrice delegata del gruppo 24 ore Mirgia Cartilla d'Azero. Ancora le esperienze dell'azienda e devo dire che le due aziende sono vicine a me perché io sono napolitana, quindi insomma parliamo di Mozzarella e parliamo di Pasta, che è un'altra delle grandissime eccellenze, lo facciamo con il sio di pasta rummo Cosimo Rummo. Grazie innanzitutto di essere qui, come detto i temi sono tanti, perché noi abbiamo delle eccellenze da tutelare. Io, se i nostri interlocutori ce lo consentono, partirei dal direttore Battocchi, perché diciamo che il direttore generale sistema Paese, è uno degli obiettivi che il ministero si è posto per portare le eccellenze ovunque nel mondo, grazie anche al lavoro di Simest, infatti vediamo la dottoressa Corradini che anno isce. Allora parliamo dell'attività che svolgete. Grazie mille, innanzitutto una piccola nota personale, per dire che è un grande piacere essere qua come Trentino e quindi poter tornare a casa di tanto e tanto. Sono originario di Tione che è un piccolo centro delle valle giudicarie. Diciamo che il ministero degli affari esteri è anche il ministero del commercio estero da qualche anno, abbiamo la responsabilità di promuovere l'export nel mondo e la direzione generale del sistema Paese è la direzione che fa questo lavoro di coordinamento ed impulso insieme a una serie di enti istituzionali, in primis Simest, la dottoressa Corradini da Rienzo, abbiamo qua anche il presidente Pasquale Salsano e abbiamo l'Agenzia ICE per il commercio estero, abbiamo la SACE che fa l'export credit, abbiamo cassa depositi e prestiti, molte attività internazionali, quindi c'è un concerto di istituzioni e poi abbiamo il privato, abbiamo le imprese che poi vanno all'estero e sono quelle che mettono la palla in gol, il nostro compito è quello di mettere in pista una serie di strumenti a sostegno dell'attività delle imprese, strumenti reali e strumenti finanziari per fare in modo che questi gol vengano fatti e devo dire i numeri parlano in termini molto losingheri, forse spesso non siamo consapevi di quanto siamo forti nell'export e l'anno scorso abbiamo esportato 626 miliardi di euro di beni, 670 miliardi in dollari e siamo solo a 40 miliardi di distanza da Giappone che è il doppio dei nostri abitanti, quindi siamo veramente, siamo sempre un po' autocridici, però siamo un paese che sa esportare, per circa 1000 prodotti su 5000 categorie doganali siamo tra i primi traesportatori, numeri 1 per 140 voci di esportazione, prodotti estremamente diversificati dalle navi da crociera alle piastrelle in ceramica alle eccellenze dell'agroalimentare, quindi siamo dei grandi esportatori, come facciamo? Cerchiamo di fare appunto squadra, questa è la filosofia. Io quando ho iniziato a lavorare su queste cose tanti anni fa notavo che c'era un grosso muro che separava il privato dal pubblico, nel nostro campo quello dell'internazionale di azione, devo dire che negli ultimi anni si è fatto un grande sforzo per abbattere questo muro e per lavorare insieme, lavorare insieme quindi oggi i diplomatici nelle ambasciate, nei consolati dedicano molto del loro tempo queste attività oltre all'attività classiche che ovviamente devono fare, però lo dico anche sulla base della mia esperienza personale, oggi tante sedi 60 70 forse anche l'80 per cento del lavoro è dedicato a questo e poi naturalmente c'è anche una disponibilità del settore privato a confrontarsi con noi, oggi ci sono tanti paesi potremmo dire lontani in cui dobbiamo andare, tante crisi geopolitiche che dobbiamo affrontare, tante emergenze, tante situazioni e in tutte queste situazioni bisogna muoversi insieme, bisogna muoversi in squadra, bisogna fare sistema. Altri paesi hanno il sistema nel DNA, si parla sempre della Francia, è chiaro che i francesi hanno questo nel loro DNA, noi stiamo costruendo e devo dire i numeri ci danno abbastanza ragione, credo che non è il caso ovviamente di costruire dei monumenti a proprio favore, però bisogna assolutamente riconoscere che oggi sono stati fatti dei progressi e è un lavoro estremamente dinamico, interessante, vedo molti giovani in sala, mi fa estremamente piacere e io spero che molti di questi poi un domani verranno dai nostri enti agenzi o al ministero a lavorare come diplomatici per fare il marketing del sistema paese, ne abbiamo veramente bisogno e 625 miliardi è solo la base, come si può dire The Sky is the limit, è una base di partenza, grazie. Io posso aggiungere una cosa, le eccellenze italiane sono tali che forse la promozione, dottoressa Corradini è quasi più semplice, cioè nel senso che il prodotto italiano ha un'eccellenza, una qualità conosciuta in tutto il mondo, anche nei paesi lontani a cui faceva riferimento il dottor Battocchi, che cosa serve dunque ad un'azienda per arrivare lontano, per essere davvero competitiva su tutti i mercati? Prima di tutto buon pomeriggio anche da parte mia, riprendo alcune parole e cerco anche di dare qualche contenuto fattuale, quello che noi riteniamo e dico noi perché il concetto è proprio di lavorare in squadra insieme e mettere a disposizione di tante imprese italiane proprio questo concetto della cooperazione sistemica sostenibile, può sembrare uno slogan ma in realtà stiamo cercando di riempirlo di contenuti, due elementi oggettivi, sappiamo tutti che la globalizzazione non è più quella di prima, che a mio avviso non vuol dire che non ha più opportunità, vuol dire che è cambiata e cambiando dobbiamo essere noi capaci a accogliere questa opportunità, quindi molta più frammentazione, molte più barriere commerciali, produrre nel mondo non è più come prima che potevi andare ovunque quindi devi essere anche attento a mettere in sicurezza la catena del valore, questo è il primo elemento, la competitività oggi deve avere inevitabilmente all'interno di ogni impresa dei concetti molto marcati di ESG e di digitalizzazione, partiamo da qua, secondo elemento come diceva il direttore generale e se mi permettete amico Mauro è un'intranslazione che oggi pesa in temi di esport quasi il 40 per cento del PIL italiano, vi do un altro numero che a volte ci dimentichiamo negli ultimi dieci anni se non ci fosse stata la crescita dell'esport il PIL italiano sarebbe stato quasi sempre negativo o comunque a zero, quindi inevitabilmente oggi per la crescita c'è bisogno di internazionizzazione, il tema qual è che oggi noi e aziende italiane che esportano sono il 10 per cento di tutte le imprese italiane e più del 90 per cento delle imprese italiane sono PMI, questo è un altro concetto, noi siamo il paese delle filiere e io questa cosa lo dico con immenso orgoglio perché questo ci può dare veramente tantissime opportunità e allora è fondamentale che noi in una logica di cooperazione sistemica sostenibile aiutiamo anche la più piccola impresa della filiera a fare gli investimenti che oggi servono, in primis capitale umano, non esiste transizione sociale possibile se non si investe in capitale umano e su questo dobbiamo veramente unirci a fare in modo che ci siano molte più competenze sull'internazionizzazione, ovviamente investimenti in transizione, ovviamente investimenti in digitizzazione ma anche investimenti per scegliere geografie giuste e per fare questo bisogna avere gli strumenti, parliamoci chiaramente, investire sì è facile dirlo ma quando i tassi sono a livello che sono adesso e per investire bisogna spesso e volentieri avere un sostegno finanziario non è facile soprattutto per le aziende più piccole quindi c'è bisogno anche di strumenti ad hoc e come si messa all'interno della cooperazione sistemica ovviamente sotto la guida del governo insieme al ministero insieme a cdp a sacce a ice fatemi dire però tutte le associazioni di categoria perché sempre più dobbiamo lavorare insieme alle imprese alle ambasciate alle camere di commercio noi ci siamo e vogliamo sempre più responsabilmente supportare in questo. Grazie poi torneremo ed entreremo anche nel merito del sostegno. Avvocato Cartier d'Azero l'internazionalizzazione è fondamentale per tutte le aziende abbiamo detto grandi e piccole anche per il gruppo 24 ore. Sì anche per il gruppo 24 ore innanzitutto faccio un ringraziamento è bellissimo vedere questa sala gremita come tutte le altre per fortuna di questo festival che è la sua diciannovesima edizione ma la terza con il gruppo 24 ore quindi siamo un po ci sentiamo un po anche noi padroni di casa quindi grazie a tutti e anche ai panelist che hanno accolto con enfasi questa iniziativa allora dicevamo sì tutte le aziende e io riparto delle parole di regina corradini da rienzo l'internazionalizzazione adesso è un must per tutte le aziende e anche per la nostra e infatti l'internazionalizzazione così come la valorizzazione del brand e l'innovazione tecnologica sono i tre pilastri su cui si fonda il nostro piano industriale non siamo stati molto fantasiosi perché devo dire che sono tratti comuni di molti altri gruppi che appunto guardano in prospettiva al futuro ma l'internazionalizzazione è il primo perché nessuno nel contesto macroeconomico geopolitico di questi tempi si può permettere di non curarsi di quello che accade all'estero e quindi anche noi come gruppo editoriale sempre più multimediale e come ci dicevamo tecnologico abbiamo fatto questo abbiamo allargato questo sguardo come beh innanzitutto i contenuti noi abbiamo un corrispondente in india abbiamo comunque un collega in america siamo sempre più interessati poi a brussella londra siamo sempre più interessati ad avere delle voci sul territorio che ci trasmettono le informazioni in via diretta su quello che accade in questi paesi perché poi noi a nostra volta dobbiamo divulgarli a tutto il nostro lectoratum e poi comunque sappiamo che ci siamo dotati anche di sempre più collegamenti non soltanto dal punto di vista dei contenuti ma anche dal punto di vista dell'esposizione il festival dell'economia di 31 di questi dove i panelist sono per diciamo per la gran parte anche premi nobele esponenti delle aziende italiane all'estero e anche estere interessati al mercato italiano però poi abbiamo proprio cominciato l'anno scorso insieme alle ambasciate italiane on tour che road to trento che ci porta questo festival attraversando i luoghi in cui le imprese italiane sono più presenti l'anno scorso siamo andati a san francesco da budabia a lugano e poi quest'anno abbiamo ricominciato iniziando il ciclo a delhi e poi dopo anche berlino e londra quindi e le ambasciate ci chiamano perché riconoscono questa una collaborazione pubblico-privato che è stata menzionata prima che secondo me molto virtuosa per le nostre aziende di cui noi riteniamo di essere la voce è sempre più virtuosa questa collaborazione per permettere di costruire delle piattaforme di visibilità idone a far crescere le aziende e quindi questo è stato un altro dei modi poi ovviamente ci sono le partnership col financial times abbiamo rafforzato come how to spend it il magazine di lifestyle come anche le media partnership sia per questo evento che per il made in italy summit per women and the top che abbiamo fatto prima dell'estate e tante altre iniziative come con dow jones abbiamo l'agenzia di stampa radio ancora fatto un accordo con dow jones che permette di avere le informazioni in inglese sul mercato italiano e viceversa quindi una pletora di iniziative per aprirci a un mondo con delle coordinate geografiche molto più ampie tornando a quello che ancora potevamo fare proprio in considerazione della complessità del mercato che prima è stata menzionata quindi tanti spazi dove oggi le nostre imprese non possono più andare o non è più conveniente andare abbiamo immaginato un nuovo servizio che è la certificazione italics con il quale vogliamo proprio dare un boost alle imprese italiane all'estero a quelle vere proprio per contrastare il fenomeno dell'italian sanding quindi non quelle che sembrano italiane ma quelle italiane veramente dando loro la possibilità insieme a confindustria abbiamo dato vita a questo servizio proprio dando loro la possibilità di essere certificata da un esperto indipendente sulla base di un disciplinare di essere controllate nel merito proprio un avere proprio audit semplice e di fare la differenza di dargli un tratto distintivo che mira a celebrare i campioni dell'eccellenza italiana e aiutarli nel loro processo di internazionalizzazione creando loro del network o creando loro comunque quella credibilità che poi possa metterle in contatto nei luoghi giusti nelle lingue giuste con i loro partner e quindi anche qua abbiamo intavolato tutta una serie di relazioni con le canere di commercio abbiamo cominciato con quella indiana e poi quella araba poi quella spagnola e poi quella britannica stiamo andando avanti ancora non ci aspettavamo un riscontro così potente come quello che abbiamo avuto perché sono circa 400 le imprese che ci hanno immediatamente contattato per informazioni e 50 quelle che hanno ottenuto stanno per ottenere una certificazione quindi questo processo va avanti però è una delle declinazioni con cui abbiamo inteso aiutare le imprese italiane nel loro processo di internazionalizzazione grazie mille perché mi dà anche l'opportunità di dire che luigi riva di asso consult ha in qualche modo partecipato a questo a questo progetto credo che sia già acceso il microfono chiedo il reggine si è perfetto ha partecipato anche asso consult a questo progetto soffermando si con i centri studi di confindustria e del sole 24 ore sull'innovazione che abbiamo detto è fondamentale per parlare al mondo buongiorno a tutti ringrazio ringrazio tutti della presenza e faccio i complimenti a mirja e a tutta l'organizzazione per le bellissime giornate per le bellissime giornate di trento io sono presidente di asso consult asso consult è l'associazione di confindustria che rappresenta tutte le società di consulenza di management e come tali noi produciamo valore intellettuale non abbiamo prodotti da esportare ma produciamo valore intellettuale proprio nell'ottica del valore intellettuale abbiamo stiamo realizzando una ricerca con il centro studi di confindustria e il centro studi del sole per capire un po i rapporti tra innovazione e made in italy esattamente il titolo della tavola della tavola rotonda di della tavola rotonda di oggi allora riprendendo un po il partendo dal dalle parole del nuovo presidente di confindustria che giovedì ha iniziato ha iniziato il mandato e ha dato come parole d'ordine del alle aziende italiane di incrementare la competitività e la produttività questo è l'obbligo per tutte le aziende per rimanere per rimanere sul sul mercato qual è lo strumento per mantenere incrementare competitività e produttività è investire da un lato sull'innovazione e dall'altro su un sistema di branding l'investimento sull'innovazione abbiamo stimato che potrebbe portare ad un incremento di 50 miliardi complessivi di valore aggiunto 50 miliardi complessivi di valore aggiunto sono possiamo stimare in circa 100 di 50 a tre volte il 3 volte il pil questo investimento in innovazione potrebbe portare a dei significativi miglioramenti di competitività allo stesso tempo invece il investimento sul sistema di branding complessivo potrebbero portare secondo sempre le stime a quasi 30 miliardi di valore aggiunto questi 30 miliardi di valore aggiunto potrebbero avere un impatto significativo sull'export sull'export delle aziende da questo punto di vista l'iniziativa del solo 24 ore citata dall'avvocato cartier da zero e cioè l'iniziativa di italics è esattamente in questa in questa linea perché la certificazione sul sul made in italy ha una forte componente di strumenti di visibilità propri del 24 ore in questo contesto infatti noi come a so consult ci siamo associati all'iniziativa perché perché come imprese di consulenza siamo la riteniamo di essere un po la cinghia di trasmissione tra le istituzioni qua rappresentate le aziende come il sole organizzazione come confindustria e tutto il mondo e tutto il mondo delle pie delle pmi e quindi in questo contesto ci siamo associati per dare questo questa accelerazione anche noi al progetto e quindi innovazione e sistemi di branding sono i due strumenti oltre naturalmente a le politiche di sistema e finanza di cui hanno parlato gli illustri gli illustri di colleghi prima sono gli strumenti per accelerare la competitività dell'azienda sono le chiavi di volta e grazie anche per i dati che ci ha fornito e professor verona vengo a lei lei è presidente della fondazione human tech no pol ma è anche tra i componenti del tavolo di lavoro per l'internazionalizzazione delle industrie biotech in italia e con la cosa che mi ha colpito lo diceva anche il direttore battocchi e che non è che siamo eccellenti solo nei prodotti nei qualche magari tutti conosciamo abbiamo un'eccellenza anche tecnologica l'abbiamo e buon pomeriggio a tutti l'abbiamo e devo dire che come è stato ben detto sin dall'inizio di questo panel è un'eccellenza storica che nasce con la seconda rivoluzione industriale che si è procrastinata fino ai giorni nostri dal punto di vista dell'artigiannabilità si parla di solito delle 3f che hanno a che fare con il fashion il food for nature ma in realtà abbiamo dei distretti straordinari di micromeccanica abbiamo dei distretti straordinari che hanno a che fare ovviamente anche con la ricerca scientifica e soprattutto parlando appunto di biotecnologie siamo un paese dove fortunatamente la sanità è considerata non un bene privato ma un bene pubblico nonostante la complessità di questi di questi mesi di questi anni e soprattutto a un investimento straordinario dal punto di vista industriale noi grazie anche alla chimica degli anni 60 70 alle aziende che sono dei brand che hanno fondamentalmente formato il settore all'inizio degli anni quindi degli anni proprio del dopo guerra le angelini le menarini le braccole dompe siamo un settore che comunque è particolarmente solido e competitivo a livello internazionale è chiaro però faccio un po l'avvocato del diavolo visto che ci stiamo incensando ed è giusto farlo perché bisogna sempre avere una una visione ottimista e costruttiva sul futuro è chiaro che siamo di fronte alla quarta evoluzione industriale quindi questo è un po l'elefante nella stanza dobbiamo essere consapevoli del fatto che siamo in un mondo perfettamente globale ormai nonostante le tragedie anzi forse anche a causa delle tragedie che vediamo ogni giorno sui telegiornali siamo in un mondo dove la comunicazione dei flussi di transazione ma vengono in modo appunto sempre più diretti immediato e di conseguenza occorre dal punto di vista la competitività di cui abbiamo parlato cercare di investire ancora di più proprio nella direzione innovativa di cui si parlava si parlava prima questo significa ovviamente investire in ricerca sviluppo e investire ovviamente in informazione che poi il capitale umano è stato ben detto è ovviamente l'input principale per riuscire a fare la ricerca sviluppo di conseguenza occorre formare le nuove generazioni su questi due nuovi vettori che sono la sostenibilità e il digitale che rappresentano chiaramente dei pilastri molto molto importanti tornando alla domanda sulla biotecnologia le biotecnologie sono molto molto solide noi abbiamo un gruppo di lavoro che è stato proprio organizzato dal ministero e che è cappeggiato da dalla CEO di genenta che è un esempio di eccellenza italiana è un'azienda che è stata costituita tra l'altro azienda quotata al nasdaq grazie a un trattamento proprio importantissimo per le malattie rare un'innovazione sulla proprio sulle patologie grazie a nuovi meccanismi che stanno appunto sviluppandosi in questi anni in questo caso un meccanismo di natura virale non l'mrna e che però appunto ha portato a creare un tantissimo valore e appunto a pirogi parà che il coordinatore di questo tavolo importantissimo che ha al suo interno escluso ovviamente sottoscritto importanti rappresentanti dell'accademia dell'industria e l'obiettivo è cercare di capire appunto in questo momento di cambiamento come anche le biotecnologie possono diventare ancora più fiscanti calzanti ci sono distretti a livello internazionale penso a quello di boston che rappresenta un po la silicon valley delle biotecnologie quindi vi occorre capire come cercare anche noi di vitalizzare la qualità generalmente appunto molto molto alta che abbiamo però per portarla ancora una volta in questo nuovo secolo in questa nuova rivoluzione industriale che richiede appunto una competitività importante io chiedo e chiudo che la formazione credo che la formazione sia veramente uno strumento fondamentale che dobbiamo appunto cercare di valorizzare sia col un po di riforme nel campito scolastico nell'ambito accademico perché purtroppo è fondamentale appunto cercare di agevolare l'accesso a queste nuove conoscenze che non sono affatto affatto banali e scontate e poi anche molto a formazione all'interno delle aziende io credo che sia molto importante portare avanti anche interi e corti di ovviamente persone che chiaramente anche con il digitale con naturalmente anche questi nuovi schemi legati al mondo della sostenibilità sono meno avvezze quindi diventa un investimento molto significativo io credo che un po di incentivi incominciamo appunto a vederli non dobbiamo farci allertare dal momento che non è certamente appunto ideale dal punto di vista degli indicatori macroeconomici perché come raccontava Joseph Schumpeter che il teorico dell'innovazione proprio gli momenti di complessità che vengono fuori le eccellenze quindi bisogna cercare di investire per valorizzare questo momento. Proprio in questo momento grazie io ai tanti giovani che sono in sala voglio collegandomi a questo discorso dire una cosa che i primi ambasciatori del Made in Italy siamo noi quindi insomma i giovani siamo noi ma soprattutto loro quindi anche saper scegliere selezionare questo vale anche per l'informazione il sole 24 ore ci ha regalato questo evento leggete il sole 24 ore perché come diceva la ministratrice delegata vi offre tante cose non è vero che il sole 24 ore parla difficile il sole 24 ore sa parlare sa spiegarvi delle cose che magari poi avete voglia di approfondire quindi insomma eventi come questo sono importanti ed è importante entrare adesso nell'esperienza pratica delle due aziende che sono che sono qui e quindi do la parola poi tra poco passo alla dott. Rumo all'avvocato Saccani abbiamo parlato di innovazione e il consorzio mozzarella di bufa la campana ha intrapreso un tragitto un inter assolutamente innovativo utilizzando un qualcosa che se riusciamo a fare un secondo giro e poi a vedere se qualcuno vuole porre delle domande mi dà l'occasione di parlare di un tema sul quale la platea sarà molto attenta l'intelligenza artificiale e il bene che l'intelligenza artificiale può fare anche i fini dell'internazionalizzazione. Sì buongiorno a tutti io un piccolo inciso prima di questo perché mi volevo collegare all'intervento del direttore Batocchi per dire che il ministro degli esseri peraltro qual solo un paio di anni fa ha nominato nelle ambasciate più importanti gli addetti agricoli per noi è stato un grande traguardo perché tanti consorzi lo avevano chiesto negli anni c'era un interlocutore diretto su ciascun paese proprio legato all'agricoltura dell'agroalimentare un filo diretto poi con gli addetti commerciali delle ambasciate però questo è stato un qualcosa di molto importante e una riflessione dopo tutto quello che è stato detto proprio per un auto incensarci di tutto quello che rappresentiamo soprattutto per i giovani in Italia parlo dell'agroalimentare non mi permette di andare su altri comparti siamo bravi a fare qualità non abbiamo nei territori spazio quantità noi siamo bravi a trasformare delle materie prime che tutti hanno in eccellenze dopo ce ne parlerà per quanto riguarda la pasta abbiamo 440 mila bufali in Italia in India ce ne sono 4 milioni e mezzo in Sud America altri 3 milioni e mezzo noi siamo gli unici che hanno creato un sistema economico dietro una materia prima che tutti hanno lo ha fatto il parmigiano reggiano col latte grano padano 30 grana perché siamo qua noi siamo bravi a fare qualità la qualità deve essere il nostro punto di riferimento questo è un qualcosa che si dà troppo per scontato all'italiana vende andiamo in giro no perché i consumatori del mondo la globalizzazione ha portato anche i consumatori a essere molto più competenti per cui cercano la qualità non possiamo vendere un qualcosa che è che loro comprano solo perché italiano questo è un punto secondo me che dobbiamo tenere sempre ben presente noi che cosa abbiamo fatto il nostro consorzio rappresenta i produttori di mozzarella di bufala campana di op il terzo siamo il terzo formaggio dop d'italia dunque d'europa perché i francesi sono bravi a fare il sistema i formaggi francesi hanno una reputazione incredibile io non credo che nessuno qua in questa sala forse io ho compreso conosca 10 formaggi dopo francesi impossibile però nell'immaginario collettivo sono bellissimi formaggi francesi il con te è il formaggio più grande che c'è in francia credo che sia un quarto della produzione grano padano per dire però loro sono stati bravi noi abbiamo creato delle grandi realtà economiche che cosa abbiamo fatto per generare questo siamo partiti nel 2014 con un sistema di tracciabilità del latte bufalino siamo gli unici ad avere in europa un sistema di tracciabilità per cui da una singola confezione mozzarella in tempo reale vi riusciamo a dire la stalla che ha fatto il latte questa è una adesso si chiama blockchain noi siamo più italiani per cui ci piace di più chiamarla piattaforma tracciabilità è gestita dal ministero della sanità dal ministero della dell'agricoltura e dagli istituti zooprofilattici per cui tutte le stalle bufalini in italia e tutti i casifici che lo trasformano ogni giorno devono caricare i dati su questa piattaforma e traccia tutto in pratica è come se noi vedessimo quotidianamente il gestionale di ogni singola azienda una trasparenza totale che cosa abbiamo fatto negli ultimi mesi abbiamo cercato di utilizzare le tecnologie per dare un aiuto sia alle aziende da un lato che una trasparenza e un'immagine moderna al consumatore cioè noi siamo prodotti tradizionali non dobbiamo diventare vecchi possiamo essere tradizionali utilizzando le tecnologie da quando è nato il consorzio ci sono state circa sono state registrate perché le registriamo noi come consorzio circa 26.000 etichette per cui un numero abbastanza elevato molte poi dopo sono obsolete perché cambiano ovviamente i marchi che vengono utilizzati le abbiamo mappate tutte scannerizzate mi hanno spiegato molti giovani diciamo che ne capiscono molto più di noi di queste cose le abbiamo mappate e un sistema basato su sette algoritmi che una software house ha costruito per noi ha individuato tutte le caratteristiche delle singole etichette dividendole per tre macro argomenti quello che riguarda la d o p cioè una legislazione mozzarella bufa la campana dopo dunque una denominazione registrata il marchio aziendale con cui vengono vendute e tutto quello che riguarda la legislazione sull'agro alimentare le tabelle nutrizionali e tutto quello che viene obbligato scrivere su un'etichetta un sistema che noi abbiamo chiamato nina sta cercando in giro per il web che sia web che siano social anche se semplicemente uno carica una foto sul sull'u eb qualsiasi cosa possa assomigliare a tutti i contenuti di tutte le 26.000 etichette il luca like il luca like cioè luca like è una fattispecie giuridica che ormai credo da oltre vent'anni viene codificata praticamente dai giuristi è assomigliare a un altro prodotto per confondere il consumatore non è una contraffazione vera e propria ma è una confusione perché perché quando noi entriamo in un supermercato tutti siete andati in un supermercato ci sono le casse con pochi prodotti non c'è mai nessuno se ci avete notato le casse con i meno di 10 prodotti sono quasi sempre vuote perché perché quando uno va al supermercato compra tanto quanto tempo sta al supermercato 20-25 minuti con quanti oggetti esce se si fa una divisione il tempo che uno perde per comprare è pochissimo per cui la tensione è abbastanza bassa e uno può essere confuso all'estero ancora di più perché comunque c'è una attenzione diversa noi quello che abbiamo stiamo facendo stiamo educando questo sistema di intelligenza artificiale che mi è stato spiegato perché non è proprio nelle nostre corde questo questo sistema è in autoapprendimento ci metterà dagli 8 ai 12 mesi ha iniziato a febbraio ha iniziato subito a darci dei risultati e ci segnala tutto ciò che trova in giro per il mondo che possa assomigliare o richiamare o la nostra denominazione o un logo marchio di un'azienda che fa il nostro prodotto o ci segnalerà questo è un passo ulteriore che stiamo facendo delle innovazioni dei cambiamenti normativi per esempio il 15 di maggio di quest'anno è entrato in vigore il nuovo regolamento comunitario sulle doppie gp tutte le etichette la prima ristampa dovranno oreccare il cambio di numero ci segnala e segnalerà perché questo è un sistema che ogni singola azienda noi abbiamo 89 caseifici hanno sostanzialmente una loro pagina di accesso vedono tutte le etichette che hanno autorizzato e il sistema gli segnala se qualcosa deve essere modificato così che almeno avvide di sbagliarsi a un'eventuale ristampa grazie grazie perché ci ha ricordato una cosa importante l'intelligenza artificiale la formiamo noi perciò non dobbiamo aver paura perché è quello che le chiediamo che poi lei ci fa a tornare indietro cosimo rummo abbiamo parlato di eccellenze agroelimentari siamo alla pasta eccellenza assoluta come la mozzarella allora 175 anni di storia come si fa di innovare dopo 175 anni buon pomeriggio a tutti grazie per questa domanda io sono la quinta generazione e il primo maggio mio figlio che sta in america ha fatto nascere la settima generazione che cosa ho fatto in un mercato praticamente affollatissimo come quello della pasta e ho fatto qualcosa che mi dicevano che non si poteva fare che era impossibile sono andato alcuni scienziati ho detto voglio fare la migliore voglio migliorare la qualità della pasta quindi ho preso i migliori granituri che normalmente dicevano che dopo 12 punti di proteine non si poteva avere una qualità superiore ho preso la semola a 14 di proteine in una stanza un quarto di questa o con alcuni ragazzi e tecnologi ho creato un centro sperimentale e quindi ho fatto migliaia di prove e poi quando alcuni anni fa ho portato la pasta a questo scienziato lui mi ha detto ci sei riuscito a fare una pasta che fa la differenza e quindi ho inventato il metodo all'intralavorazione quindi dei tempi lenti e delle stichazioni lunghe ma la cosa più importante questo è un metodo ma il ben effetti del consumatore era uno solo l'eccezionale tenuta alla cottura e dato che aveva un amico nel centro ricerca di procter ha detto devi certificare tutto questo quindi ho fatto un protocollo e cinque anni di studio è l'unica pasta al mondo la prima pasta al mondo con la certificazione della bureau veritas noi normalmente abbiamo una tenuta di cottura che la pasta viene percepita la tenuta di cottura e poi abbiamo creato un pacco che era un design che era unico tant'è vero e negli ultimi anni è il design più copiato al mondo quindi potete trovare delle nostre copie in negli stati uniti anche come in italia e anche perché siamo stati i primi a lanciare in maniera industriale il pacco di carta quindi abbiamo modificato le macchine abbiamo fatto innovazione e quindi in azienda tutti quanti dicevano non si può fare e io dico per me la parola impossibile in azienda non esiste quindi dovete pensare dovete andare oltre devo dire che i progetti prossimi sono relativi a un piano di sviluppo lei mi parlava prima che cosa abbiamo fatto e quindi lei allora quando andavamo all'estero dicevamo la pasta non viene questa qualità non viene capita invece praticamente la qualità è cresciuto moltissimo e quindi al livello italiano che cosa posso dire che le aziende italiane devono crescere cioè ne ho parlato tanti anni fa in aspen institute perché abbiamo il 97 per cento delle aziende che sono piccole di sotto di 15 dipendenti hanno paura di crescere ci sono le regole che le bloccano quindi se noi non presentiamo e questo uno studio che cercherò di farlo con la luiz un piano industriale per ribaltare le piccole media aziende che da 15 dipendenti devono diventare molto più grandi noi come come ha detto la dd si meste solo il 10 per cento esporta se potessimo portare questo 10 per cento al 20 per cento il pil la quota mondiale dell'italia salirebbe dal 2 per cento al 4 per cento quindi noi saremo forse tra le prime aziende al mondo c'è la prima una delle prime nazioni al mondo ad esportare però dobbiamo fare innovazione dobbiamo fare ricerca e per fare innovazione ricerca i tagli devono essere più piccole adeguate alle aziende piccole e medie anche perché poi io quando vado in europa e con i nostri rappresentanti rappresentanti europei dico non è vero che noi siamo un mondo globalizzato a parte perché noi teniamo la filiale in america e quando firmo come presidente della società della filiale americana sembra azienda superiore a 500 dipendenti io dico no non siamo una grande azienda invece in italia che abbiamo 200 dipendenti siamo da 20 anni o da 10 anni 15 anni una grande azienda lo diceva giulio tremonti quando in aspen quando era ministro delle finanze e dicevo caro presidente ma non mi puoi mandare la guardia finanzi un anno sino a nonno quando ho appena superato 50 milioni di fatturato e invece in italia forse molti non sanno che superati 25 dipendenti i fondi del tfr si danno ai fondi in investimento quindi noi siamo stati stretti a crescere per poter essere competitive a livello nazionale e a livello e a livello mondiale e quindi questo è diciamo questa è la mia esperienza questi sono i discorsi che ha fatto e quindi sulla ricerca e sviluppo il fatto di fare dei tagli più piccoli aiuterebbe moltissimo e fare crediti d'imposta per rilanciare la ricerca i tagli che adesso sono uscendo i bandi sicuramente sono per le aziende grandi o medio grandi ma non per le piccole i tagli da 3 milioni di euro di ricerca quindi se si potesse fare qualche cosa diciamo di più per le piccole e medie aziende io non sono piccole e medie aziende potremmo rilanciare il mercato mondiale in maniera significativa grazie e grazie soprattutto per questo invito di un'azienda grande ad investire sulle aziende piccole quindi questo la ringrazio allora io ovviamente questo panel potrebbe continuare per altre due ore però ci sono 13 minuti allora se qualcuno di voi ha qualche curiosità e qualche domanda questo è il momento altrimenti facciamo un secondo giro ditemi se qualcuno ha qualche curiosità e qualche domanda da porre altrimenti io ecco ecco se adesso le portano il microfono e ascoltiamo la domanda abbiamo parlato dei giovani diamogli l'opportunità di porre delle domande ciao come ti chiami? Buonasera a tutti sono Eduardo Schiredi starting finance noi ci occupiamo di parlare di economia finanza ai giovani prendiamo esempio sicuramente anche nel sole 24 ore qui c'è un panelist davvero invidiabili e noi di solito parliamo proprio delle storie di impresa proprio per spiegare come si compiono determinate scelte allora ciò che voglio chiedervi è come pensate che le nuove energie dei giovani possono aiutarvi in questa nuova fase di sviluppo? Ecco mi sembra una domanda una domanda calzante chi per primo vuole rispondere? Tantissimo ma veramente tantissimo in pillola noi come Simest supportiamo le imprese all'estero finanziandole essendo loro soci a medio e lungo termine e abbiamo fondi pubblici e capitale privato come fondi pubblici noi gestiamo al momento più di 13 miliardi di asset ma quello che abbiamo capito ultimamente che in questi finanziamenti agevolati che sono al tasso dello 0,5% dovevamo creare delle riserve abbiamo creato un plafondi finanziamenti da meno di un anno di 4 miliardi proprio per l'internationalizzazione per tutti gli investimenti di cui stiamo sentendo parlare quindi ricerca innovazione digitalizzazione capitale umano perché è molto importante che la ricerca sia anche per importi più piccoli e abbiamo creato una riserva per i giovani e per le imprese femminili e se mi permetti anche per le imprese scusa se mi sono permessa di dare il tu mi sono stato giovane un pochino anche io e per le imprese del sud questo è il vero tema se noi dobbiamo vogliamo una logica ricoperazione sistemica supportare gli investimenti per l'internationalizzazione e fare in modo che il 10% delle esportazioni delle aziende che esportino diventano il 20 e il 30 dobbiamo creare delle misure ad hoc mi fa piacere condividere con voi che di questa misura molto importante che abbiamo aperto quindi a tutte le filiere anche le imprese più piccole e li importi possono essere anche molto piccoli perché vogliamo arrivare alle pmi che sono il nostro cuore abbiamo ricevuto domande per più di 4 miliardi più di 8 mila imprese 25% di queste al sud 20% imprese giovanili e femminili in un 93% di pmi quasi tutti legati investimenti in transizione ecologica e in sostenibilità quindi la necessità fortissima che abbiamo come italia di andare a stimolare tutte quelle che sono gli investimenti delle imprese giovanili è fondamentale ricordo a tutti noi che c'è un ranking di competitività tra i paesi del mondo quello su cui noi italiani siamo più penalizzati ci porta a me non in alto alle classifiche e proprio il livello di managerità ed imprese giovani ed è un tema su cui ci dobbiamo tutti quanti interrogare ma soprattutto metter in atto azioni responsabilmente perché questa cosa cresca come fa si mestre che investe appunto nei giovani e per questo. Aggiungo rapidamente tre note la prima diciamo per quanto riguarda il nostro ruolo cosa facciamo nella vostra direzione a parte aver partecipato di recente a un vostro evento bellissimo il primo è ovvio è stato detto prima da narita d'ambrosio il tema del linguaggio quindi ovviamente leggere il sole 24 ore è complicato per un ragazzo che non ha ancora dimestichezza con temi che possono apparire più sofisticati e per questo noi ci siamo ovviamente aperti per esempio sui social siamo presenti con un milione 300 mila follower sul link ed in ma anche negli altri social come tiktok e instagram quindi il linguaggio nei vostri modi nei vostri luoghi è importante per divulgare i concetti di cui non potete più essere resi estranei poi il manifesto dell'educazione finanziaria stamattina abbiamo festeggiato il compleanno del manifesto dell'educazione finanziaria e come regalo abbiamo regalato appunto abbonamenti gratuiti per tutti i giovani meritevoli che se lavoreranno con 110 lode quest'anno per i primi sei mesi e quindi anche questo è un modo per venire in contra i giovani perché ovviamente la cultura dell'educazione finanziaria è alla base è stato detto prima le risorse umane è sempre in questo campo quindi quello delle competenze da poco siamo ritornati nel business della formazione con sole 24 ore formazione quindi da questo punto di vista abbiamo tantissimi corsi sull'intelligenza artificiale sulla cyber sicurezza sulla sostenibilità ma anche su tanto altro per dare appunto fare la nostra parte nei confronti delle generazioni più giovani io volevo far ritornare la parola al direttore batocchi sui giovani ma i mercati a cui guardate allora sui giovani per ricordare che ogni anno la farnesina assume 50 nuovi diplomatici qui è una sicurezza in un mercato del lavoro oscillante è una sicurezza abbiamo bisogno poi di talenti del mondo dell'economia quindi non soltanto al profilo classico giurisprudenza scienze politiche ma anche economia anzi proprio perché oggi siamo il ministero del commercio estero abbiamo bisogno di talenti di giovani che abbiano voglia di buttarsi in questo tipo di attività portando le proprie competenze il proprio entusiasmo quindi mi raccomando consultate il sito degli esteri e vedete come si fa è un concorso difficile ma proprio perché è difficile e quantomai stimolante interessante nuovi mercati ma non voglio togliere la parola no no no nuovi mercati l'ultimo accordo è stato simulato con la tailandia se non sbaglio qual le prossime tappe ci dà qualche anticipazione diciamo che ogni settimana il ministro daiani presiede un'attività di internazionalizzazione e ieri eravamo a trieste per parlare di serbia italia serbia c'erano 400 imprese pochi giorni prima la tailandia abbiamo parlato del taggikistan dell'uzbekistan diciamo che non esiste una geografia dove non ci sono dell'attività di internazionalizzazione circa la metà del nostro export va fuori dall'unione europea e dato che i mercati emergenti sono quelli che crescono di più sono anche quelli più complicati poi perché sono ovviamente hanno sfide regolamentari linguistiche culturali si tratta per noi di fare un accompagnamento più di fino su questi mercati se dovessi sintetizzare grandi priorità le priorità che il nostro ministro ci dà sicuramente l'india è un mercato su cui dobbiamo guardare con grandissima attenzione perché è il paese che sta crescendo di più un paese gigantesco con una dinamica interna che lo porterà nei prossimi anni e decenni a essere sicuramente un grande protagonista l'africa l'africa nel quadro del piano mattei è un enorme potenziale per l'italia anche questo una serie di mercati molto complicati dove appunto bisogna andare a sistema ma si stanno facendo molte attività proprio per accompagnare le imprese verso l'africa vari paesi dell'america latina sono altrettanto interessanti e importanti ripeto però non esistono geografie dove non c'è uno sforzo una counter presentation un business forum vi invito a seguirci a seguire le nostre attività e a collaborare con noi poi su tutti i progetti di internazionalizzazione e a crederci a crederci nelle cose che fate luigi riva voleva aggiungere qualcosa sui giovani poi volevo sentire anche quanti giovani impiegano le aziende sì una battuta perché abbiamo abbiamo parlato e abbiamo sentito delle eccellenze del made in italy ok la pasta ruffo e la rummo e la mozzarella ma ci sono tantissimi altri altri settori qualcuno ne ha citato prima il direttore la nautica per esempio è il settore che è cresciuto è cresciuto tantissimo ma visto che in molti in molti panel oggi ieri e oggi in questi giorni si è parlato un po con paura della cina ok il rapporto con con la cina faccio una domanda che rispetto alla cina lo sapete qual è la app più scaricata in cina nelle ultime due settimane no è una app italiana fatta dai ragazzi di milano la si chiama remini l'azienda a remini che ha un utilizzo spinto dell'intelligenza artificiale i ragazzi che adesso sono un po più di ragazzi però nell'ottica italiana avendo sotto i 40 anni sono ampiamente ragazzi oggi bed in spoons fattura 450 milioni di euro per cui c'è spazio anche per un made in italy non solo nei settori che fortunatamente dove fortunatamente siamo molto forti ma anche i nuovi i nuovi settori grazie professor verona lei è stato anche rettore della boccone per tanti anni il ruolo dei giovani mi sembra fondamentale volevo giovani e intelligenza artificiale perché ci possono anche aiutare in quella direzione sicuramente magari anche più di noi non lo dice nella boccone e non lo dico io lo dice la ricerca scientifica cioè i talenti e i giovani che sono tipicamente talentuosi e risorsa preziosa per il lavoro vanno dove ci sono gli incentivi cioè questo è un paradigma economico che è inconfuttabile quindi è fondamentale e gli incentivi attenzione non sono solamente i salari che sono chiaramente un qualcosa di importante quindi questo paese c'è la tendenza appunto a procrastinare gli stage non pagare troppo quindi questo è un elemento su cui dobbiamo sempre notare l'attenzione ma è anche il contesto di atterraggio quindi la qualità del lavoro la coerenza anche con i valori parlavamo di sostenibilità prima che un tema molto caro ai giovani quindi questo è un aspetto su cui si può investire si può fare si può fare moltissimo un piccolo esempio è human techno po visto che a questo punto abbiamo citato precedentemente che è un'organizzazione tra l'altro finanziata interamente dal ministero della salute dell'economia finanziare università ricerca che si trova a milano nel nuovo distretto creato in coda l'expo quindi il milano innovation district e che solamente in quattro anni ha aggregato 400 scienziati con un età media di trent'anni che a livello internazionale sono equiparabili a quelli che si trovano in tutti i grandi centri europei importanti tra cui il max planck l'oxford institute e così via perché non tanto appunto per i quattrini che guadagnano perché hanno capito che c'è un progetto di ricerca scientifica proposito di biotecnologie che è coerente e livellato rispetto a quello che effettivamente il sistema internazionale la stessa cosa la stanno facendo molto unico faccio un'ottima università per l'altro università di 31 eccellente università però le università milanesi devo dire che in pochi anni hanno creato hanno dimostrato che milano è anche un distretto accademico con più di 220 mila studenti e con università che sono in alto nei ranking principali dal design appunto economia a ingegneria e così via quindi questa è la dimostrazione ancora una volta che quello che conta sicuramente la parte economica ma anche la costruzione di un contesto che valorizza ovviamente i giovani. Allora io vorrei chiudere perché ripeto potremmo continuare con le aziende e i giovani parto dal consorzio della mozzarella il rapporto con i giovani quanti giovani impiegate come guardate i giovani poi lo chiedo a noi nel 2017 abbiamo aperto una scuola di formazione accreditata per cui siamo scuola di formazione e credo il 98 per cento degli nostri studenti trovano un impiego prima dello stagio per cui nei sei mesi di corso prima trovano un impiego noi abbiamo circa il 35 per cento degli impiegati dentro le aziende che sono donne e oltre 40 sotto i 32 anni c'è un ricambio generazionale in campagna molto significativo rimaniamo io lo devo dire per i giovani fatevi avanti perché rimaniamo un paese di vecchi cerchiamo di darci una sveata è vero il luogo di lavoro ma è vero anche che la marginalità economica e dovremo parlarne per delle ore non consente alle aziende o a determinati comparti l'agroalimentare non ha una diciamo delle marginalità elevate questo è anche un motivo per cui si fa fatica mia moglie al lavoro è una farmaceutica non hanno problemi ad assumere gente nell'agroalimentare credo che ci sia qua almeno noi abbiamo dei problemi in più perché poi si lavora h24 lo chiediamo c'è qualche problema in più quanti sono i giovani che in piedate in chiedate come guardate veramente sono al 99 per cento adesso sono diventati meno giovani perché quando sono entrati erano erano tutti giovani adesso sono meno giovani ma non entrano diciamo le persone mature da noi anche perché teniamo un centro di formazione interno dove abbiamo formato tecnologi e ingegneri alcuni sono rimasti ma alcuni sono andati a lavorare non per la concorrenza ma per le aziende che producono impianti industriali noi siamo poco una scuola sulla tecnologia della pasta e quindi quando vanno nelle multinazionali che fanno macchine e tecnologie si formano su di noi con la nostra tecnologia è un'altra cosa ancora lavoriamo insieme all'università quindi con i professori universitari formiamo i ragazzi all'interno del nostro centro scolare scuola è una scuola praticamente dove ci sono microimpianti industriali uguali a quelli grandissimi e quindi alla fine c'è un'emozione per tutti venire a imparare come si fa tecnologia perché prima c'è il discorso che uno si rubano i ragazzi o i ragazzi ragazze tecniche e invece non li formiamo noi e siamo contenti di fare entrare sia ragazzi che ragazzi a formarsi all'interno della nostra azienda. I giovani come ricchezza anche al sole 24 ore ci sono state tante assunzioni di giovani tanti giovani nei corridoi che portano questa energia la stessa energia che vediamo nelle strade di Trento grazie al gruppo 24 ore e al festival di Trento grazie a voi per essere stati
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