L’inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico
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L’inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico
L’intervista, a Lucia Annunziata e guidata da Laura La Posta, si è focalizzata sul tema dei tecnici in politica, sottolineando come la partecipazione popolare risulti fondamentale, mentre il presidenzialismo proposto ha ricevuto delle critiche da parte dell’intervistata. È stato, inoltre, fatto riferimento al suo libro, che analizza gli ultimi dieci anni di politica italiana e affronta la questione del populismo.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org Buongiorno, benvenuti all'incontro con Lucia Annunziata. Buongiorno, è stata accolta da un'ovazione in sala quando è entrata. Grazie, facciamo sentire questo applauso anche a beneficio di chi invece guarderà non in streaming, ma in differita questo incontro sul sito del festival e sul sito del Sole 24 Ore. Io sono Laura La Posta, caporedatrice del Sole 24 Ore e mi occupo soprattutto di esteri. Ho vissuto 3 anni a New York, sono tornata da poco, ma mi occupo soprattutto di globalizzazione, di sostenibilità e di economia. C'è tutto quello che c'entra col mio libro? Ma guarda devo dirti questo, che forse questa esperienza americana e anche che abbiamo sentito stamattina Bill de Blasio è veramente piaciuto moltissimo, vedo tante persone che mi fanno di sì con la testa perché c'erano. Bill de Blasio, ex sindaco di New York, ha detto che il potere è locale, perché lui non crede più nel potere pubblico, la politica lo ha deluso a livello centralizzato e è meglio dare più potere alle autonomie locali. Questo non è la sua idea, perché si è sentito più vicino ai cittadini. Questo è un discorso che è andato bene in Trentino, immagino. E io ho detto sei nel posto giusto, Bill. Sarebbe stato assurdo il contrario se qualcuno non lo avesse applaudito. Sì, veramente sei nel posto giusto, provincia autonoma. Ma non è venuto Fugatti, io gli volevo dire di lasciar stare la nostra orsa. Volevo essere sicura che J4 non è l'assassina peraltro, quindi volevo sapere. Dice che questo è un luogo della provincia? Sì, sì, sì, assolutamente forza orsa, ma tutti gli animali direi. Lucia, senti, tu sei apprezzatissima, sei molto amata. Come tutti i personaggi pubblici, naturalmente attiri anche critiche. Sei un po' anche un parafulmine, se vogliamo. Però questo affetto che senti sempre, questa grande attenzione che senti sempre attorno a te ti conferma non è l'idea che sei un personaggio veramente seguito. Quindi grazie per quello che fai. Io sono abbastanza tranquilla però come persona, non ho raramente crisi di nervi, quindi non c'è problema. Senti, togliamoci subito questo dente, io ho la domanda, te la devo fare. Aspetta, io vorrei salutare Enrico Salsa, mio grandissimo amico, ex presidente di San Paolo, intesa a San Paolo, è una persona che nel corso della mia professione mi ha sempre telefonato, aiutato, ha fatto anche quando guidava un grande istituto bancario, quindi aveva moltissimo da fare. Lo ringrazio tantissimo per essere qua. È una persona veramente eccezionale Enrico Salsa, anche qui c'è la sua famiglia. È un'istituzione di Torino. Poi sei entrata nel palazzo assieme al presidente Zingaretti, vi siete dimessi entrambi e quindi avete fatto... Ed è stata una riunione tra dimessi insomma, no? Però ieri sera avevo incontrato pure Cottarelli, il coso terzo dimesso, fa bene alla salute di mettersi. Fa bene alla salute ma non fa bene al paese purtroppo perché siete risorse importanti vi auguriamo presto di rivedervi su tutti i nostri schermi. No, no, però ci dobbiamo togliere il dente, dilla la frase che vuoi dire, cioè che non ne parlerai, ma io però la domanda te la devo fare. E con una battuta, qui nel tuo libro dici che tutti questi inquilini tecnici hanno consegnato forse il paese alle destre, punto interrogativo, nel senso che è la crisi della politica che poi lascia spazio anche a personaggi cosiddetti tecnici, ma forse erano maggiori tecnici a questo punto dopo le tue dimissioni, o no? Questa è la vostra fissa come sulle 24 ore, fanno sempre questa domanda insomma. Io ho scritto 600 pagine per dire che i tecnici non fanno bene alla politica, ma non perché non sono bravi, perché sono stati tutti bravi, ma perché la politica è un procedimento popolare. Bisogna rispettare il voto, le elezioni e le persone indicate dalle coalizioni, se vingono devono governare, in questo senso ti tolgo lo sfizio. Ecco, quando la Meloni sostiene che lei è stata votata da anni come prima persona indicate, ha ragione, punto, finito. Cioè voglio dire, la politica è anche l'arte di capire quello che non va, quello che va, ma è anche l'arte poi di fare delle scelte. Non per me, è per il governo stiamo parlando, uno fa e governa. Quindi tutti i tecnici che noi abbiamo avuto, sono 600 pagine, per raccontare questo indebolimento delle istituzioni italiane che secondo me partono dal partito, che poi quindi indeboliscono il Parlamento. E poi quindi per ricorrere a questa crisi, parte dal 2011 libro, dopo che Berlusconi è andato via, è stata presa una decisione tra l'Europa e l'Italia di costruire delle maggioranze stabili, in fondo affidandosi alle persone più stabili che c'erano nel Paese. Solo che questa roba, indipendentemente dalla qualità della persona, ha aumentato la disaffezione dei cittadini. Perché se il partito non funziona, se chi è eletto è eletto con la legge dell'istino, per cui chi ti elegge è il segretario di un partito, alla fine è fatale che il voto dei cittadini si avverta come inutile. Detto questo, a mio modestissimo verere c'è anche un insegnamento nei passati dieci anni che le istituzioni non si devono accorciare, perché il presidenzialismo che viene proposto adesso dalla nuova Premier, che dice il popolo ha bisogno di votare, andiamo sul presidenzialismo o sul premierato, in realtà è un modo per definitivamente tagliare fuori dalle tecniche, dal lavoro delle istituzioni, tagliare fuori i partiti e il Parlamento. Io credo che sarebbe sbagliato. Poi ognuno su queste cose ha un'idea, ma insomma le idee dei cittadini se le devono fare e devono esprimerle, e io tra loro. È sicuramente pericoloso, perché un premier con tanti poteri, effettivamente, può essere un pericolo. La democrazia è partecipazione e bisogna contemporaneamente i tre poteri, brillantemente discritti nella nostra Costituzione, che è una delle Costituzioni forse più belle del mondo, lo vogliamo dire? Sei d'accordo? Mi sembra una domanda, francamente, superfa. Cioè, se uno non rispetta la propria Costituzione, non rispetta il proprio Stato. Mi sembra, a di dà se sia bella o brutta, la Costituzione è la spina dorsale del funzionamento. La Costituzione stabilisce la corrente che va da giù verso l'altro nella formazione della classe dirigente. Ecco, è la verità che nei passati dieci anni, escludendo io questo libro, non arrivo al governo Meloni. Quindi è inutile che lo comprate per trovare cose contro la Meloni, perché non ci sono. Quindi ne le direi, cioè nel senso che il problema non è questo, insomma. Il problema è avere delle opinioni, giornalisticamente avere delle opinioni, ma dimostrarle come fondate. Io credo che in questo libro, dimostrato con tantissima ricerca, ho ricostruito i passati dieci anni, insomma. E quindi questa è la questione importante, cioè farsi un'opinione per tutti, non solo per me, farsi un'opinione su fonti che esistono davvero, verificate. Infatti una delle ragioni per cui sono contenta di questo libro, che peraltro sta andando bene, perché io sto andando in giro, facendo cose grandi, piccole, eccetera, perché secondo me quello che noi abbiamo visto nelle ultime elezioni, quelle per l'appunto che sono state regolari, abbiamo visto un livello più basso di partecipazione però, cioè il partito al governo, il partito che ha espresso la premia, ha fatto il 25% su il 60% del voto. E quindi poi c'è una legge elettorale che le ha dato un grande premio di maggioranza, quindi voglio dire, esiste un consenso forte, esiste anche una voce sempre più forte di cittadini che non votano. E io penso che i cittadini che non votano debbano avere chiaro che questo è un incidente di percorso. Non è la fine della nostra Costituzione, non è la fine del nostro sistema elettorale che può essere cambiato senza arrivare a traumatici eventi come quelli di introdurre una seconda figura piccale, il premierato, perché penso che si sta andando verso il premierato forte o debole, invece comunque il premierato, il premier è letto direttamente, che poi peraltro renderebbe molto più debole, che se ne dica, la figura del Presidente della Repubblica, che ha funzionato benissimo, onore agli ultimi Presidente della Repubblica, appunto, insomma. Quindi questa è la questione secondo me. Senti, come riaccendere l'amore, la partecipazione dei cittadini verso la politica? Perché siamo veramente in una situazione difficile con questo fortissimo ascensionismo. Ognuno deve fare il proprio mestiere, io l'ho fatto scrivendo questo libro, vi racconto di questo libro che è 600 pagine, come ho detto varie volte, però chi l'ha letto mi dice che l'ha letto di corsa, insomma, perché è abbastanza divertente, se è divertente lo mettiamo tra virgolette. Io ci ho lavorato tre anni, ho fatto un lavoro sulle fonti in chiaro, cioè rivedendo i calentari. Voi non avete idea, ma mettendo insieme i calentari delle settimane, del mese, quelli nazionali, quelli internazionali, c'è tutto. Cioè veramente tu vedi la spina dorsale degli avvenimenti come si svolgono, insomma. C'è una regola nel giornalismo, il giornalismo americano, che dice che tutto è prevedibile, tutto è nei calendari, eccetto una cosa le disgrazie, cioè la bomba, la disgrazia, le malattie, l'elemento imprevedibile nel giornalismo. Sono pochi e sono grandi eventi da cui non ti puoi difendere i famosi cigni neri, come li chiamano, l'imprevisto. Non ne abbiamo vissuti di imprevisto. Ecco, io ho lavorato sulle fonti in chiaro, connettendo cose tra loro. E poi ho lavorato, e questo forse vi interesserà a saperlo, io ho circa 40 ore di interviste con vari membri dei vari governi. Il libro è scritto per capitoli, cioè la caduta di Berlusconi, poi Monti, poi tutta la transizione, se vi ricordate, che si vota nel 2013, però poi c'è tutta... Bersani vince di poco, ma non gli viene affidato l'incarico. E due persone, due persone importanti di questo Paese che meritavano tutti i voti possibili e immaginabili, marini e prodi, vengono, dico io, uno suicidato e l'altro fucilato. Cioè, nel senso, per essere un po' bruschi, li hanno fatti fuori perché gli accordi politici dentro la sinistra non avevano funzionato. Bersani stesso arriva a Letta, quindi voglio dire, lì parte anche l'idea dei politici terzi. Cioè, esistono delle persone che vanno lì, ma perché tecnicamente li si considera giusti per mantenere, diciamo, una stabilità più del capo politico. E questo è dove comincia, per esempio, Napolitano. Aveva paura che, non aveva paura perché gliel'aveva detto, non è paura, era un disaccordo, che Bersani facesse la foto di Vasto, un governo di sinistra, diciamo, con i Cinque Stelle, perché tutto il tema di questi 10 anni sotteso è l'inizio del populismo in Italia. Un populismo di destra è quello della Lega, un populismo, diciamo, giacobbino, francese, che è quella dei Cinque Stelle. E infatti nel 2013 avevamo lasciato Beppe Grillo, che si era sentito dire da Fassino, se vuoi partecipare fatti un tuo partito, se l'era fatto, effettivamente, è venuto fuori piuttosto grande, cioè è uscito nel 2013, 25-25-25, insomma, no? Quindi quello fu un blocco rispetto a cui si pensò che invece di fare un governo così strano e così instabile, ra meglio fare una sorta di governo tecnico, perché l'ETTA era un governo tecnico, si provò la coalizione, diciamo, alla tedesca. Solo che la coalizione alla tedesca era con Berlusconi, Berlusconi, cinque mesi dopo che era cominciato il governo, fu condannato per, diciamo, corruzione, per, diciamo, non so come dirlo in italiano, insomma, il caso della nipotina di Mobarak, ecco. Fu condannato e su quello, se voi ricordate, perse anche i suoi diritti, per cui a un certo punto, cioè a quel punto tu avevi uno dei premier di quella coalizione, di fatti ha zoppato, insomma, quindi dovete finire prima, poi ci venne Renzi. Renzi non è passato per nessuna elezione nazionale, passò da sindaco a Palazzo Chigi, questa fu già la prima deviazione della situazione, sulla base del fatto che aveva vinto le primarie del partito. Cioè, non c'è bisogno di essere costituzionisti per sapere che questa roba è un po' irregolare, no? Ecco, poi dopo di lui venne Gentiloni, Renzi cercò disperatamente di fare le riforme istituzionali che legittimassero la sua scelta a Chigi, è perse, questo, diciamo, fa capire quanto difficile può essere non essere legittimati, perché guardate che, come dico io, i voti dei cittadini, vi assicuro che io frequento la politica da tanti anni come giornalista, ma conosco molto da vicino, il voto dei cittadini, presidente, sembrano una cosa, dice ma, sono questi, sono quelli, saranno tutti voti, il 15%, il 20%, poi alla fine, chi so? Ecco, dopo di che tu vai al governo, arrivi comunque al governo, perché, diciamo, la classe dirigente trova un accordo, chi so i cittadini? Chi se ne frega? Ecco. Perché arriva un problema, perché saltano gli equilibri all'interno del gruppo dirigente, o c'è una disgrazia, ricordatevi tutte le storie, cioè quando è arrivato Covid, è saltato il governo Conte, quindi voglio dire, c'è una situazione, allora tu ti giri e dici, avanti i miei prodi, i tuoi prodi non ci sono, perché non li conosci, non li raccolti tu, cioè, alla fine, il governo, in questi 10 anni, è assicurato dal voto popolare, è assicurato dal fatto che i cittadini devono sentire che hanno scelto te, simpatizzano per te e ti aiutano, fanno campagna, anche emotiva, anche in casa, anche quando vanno a fare la spesa, dicendo, no, ma è una brava persona, io l'ho votato e non credo che sia sbagliato il problema cos'è che tutti i governi nati fuori da un rapporto diretto tra il capo di una coalizione con un partito che ha scelto le liste si sono rivelati deboli, questa è la storia comunque volevo finire solo questo, scusate, io quando entro comincio a parlare di questo, ci ho vissuto dentro così profondamente che naturalmente ancora mi appassiona i cittadini non solo comprono questo libro, ma stanno qui a discutere, quanti sono giovani, io vedo qui dei bambini praticamente, perché vi interessa un libro sulle istituzioni, quando ho detto a Carlo Fertrinelli, che era bambino lui quando io ero già amica di sua madre, abbastanza anziano, dico a Carlo che vorrei fare questo libro sulle istituzioni, si è molto sorpreso, quindi ho pensato, vabbè provaci, ma nel senso di dire, facciamo pure questa follia, invece voglio dire, la questione delle istituzioni è la questione di capire quanto conti nel tuo paese, cioè se ti arrabbi e metti una scheda lì dentro è utile o non è utile, se tu cominci a pensare che non è utile ti sottrai al tuo paese, io penso che le riforme istituzionali ci sono, ma non saltando i due punti di crisi, i partiti devono essere risistemati, intanto facendo le leggi facile facile, perché poi le riforme istituzionali sono anche come le fai le disfie, chissà che sto parlando di riforme istituzionali, quindi quelle delle regole, non quelle delle leggi strutturali, basta che tu togli il listino, il listino è una cosa per cui il partito a Roma, il segretario a Roma, fa la lista di chi verrà eletto di fatto, dopo di che, se tu mettetevi nei panni della signorina Marina Bianchi, che ne so, che è stata messa lì da un accordo con il proprio partito, all'europe per fortuna questa cosa non c'è, infatti le europee hanno dei numeri molto diversi, allora a chi risponde? al partito che l'ha messo in lista, non al suo territorio, c'è uno stacco completo del rapporto col territorio, voi sapete chi sono i vostri deputati? immagino di sì, ma quanto li incontrate, quanto rispondono, quanto conoscono, questo è anche come fenomeno finale il fenomeno del cambiamento di casacca, perché tu non devi andare a Trento a dire, guardate, sono del partito rosso e verde, però voglio andare per gli azzurri e gialli, faccio degli esempi, quelli dicono, perché? io ti ho votato su quella piattaforma, ma se tu non hai un legame col territorio coi cittadini, perché io sono fermamente con la riscrittura in senso di elezioni dirette dei leader, per queste due ragioni, perché si certifica fino in fondo che il Parlamento e prima del Parlamento i partiti sono una decorazione della politica, è chiaro? sono nominati, non sono eletti, quindi sono decorativi, vi dicevo che questo lavoro di fare uno per uno, ognuno per ogni governo, alcuni sono lunghissimi, li ho fatti anche intervistando dei politici importanti che hanno partecipato a quei governi, x ministri eccetera, alcuni di loro hanno parlato in chiaro, altri hanno parlato diciamo in anonimato, e su questo io ho applicato quello che poi si chiama deep background insomma, cioè tu fai un'intervista la registri con l'accordo dell'altro, il tuo accordo, dicendo loro, impegnandoti a fargli rivedere tutte le parti che sono state attribuite a lui poi ho ottenuto queste interviste cioè le ho date alla Feltrinelli perché le regole di qualunque regole sul background giornalistico sono che tu puoi fare delle cose anonime, ma non finte e non rubate devi far rivedere sempre su queste cose anonime come le utilizzi e poi il tuo direttore in questo caso il tuo editore deve sapere chi è. Ecco questo è importante anche perché secondo le leggi poi dell'informazione e dell'editoria dopo un certo numero di anni, se un ricercatore universitario vuole andare a rivedere le fonti che io ho utilizzato le può aprire, è chiaro? Quindi voglio dire, queste storie che io vi racconto sono storie certificate. E sono storie fanno la storia perché la cronaca in fondo compone la storia. E quindi per dirti che cosa si può fare per i cittadini per le istituzioni, ognuno fa il proprio lavoro cioè tu fai bene il tuo lavoro, i banchieri fanno i banchieri gli insegnanti insegnanti, i medici medici ognuno deve dire il proprio pezzo di verità però bisogna anche informarsi su fonti certificate vitando le fake news e poi andare a votare certo, però bisogna chiedere delle riforme ma non riforme così io ripeto, sono contrario a riforme eccessive io aprirei tra 4 minuti alle domande, quindi mi raccomando sprimete la vostra partecipazione anche con osservazioni e domande. Vi dico subito che non intendo ritornare sulle mie dimissioni delle RAI, le dimissioni sono una cosa seria ci ho messo 3 giorni a scrivere 7 righe 7-8 righe quanto è stato sono le mie dimissioni, ho soppesato parola per parola, sono lì, ho detto tutto cerchiamo di non fare trasformare questa vicenda in una vicenda centrale sono tutto sommato dimissioni che mi sembra che siano state anche accolte abbastanza bene correttamente, non c'è niente di strano quindi non facciamo la fiera del famolo strano su questa storia, va bene? Mi farete un piacere a non rientrare in campo con tutta questa vicenda Intanto che loro pensano che un microfono va in sala Volevo chiederti questo, cosa ti ha insegnato questo libro? Il libro mi ha insegnato molto di più dopo che l'ho finito perché io ho fatto a me stessa una promessa che queste informazioni che voi troverete che sono alcune abbastanza conosciute da chi vive nel centro di Roma il centro di Roma, il centro del potere italiano si può concentrare in 4 km quadrati è un trasversale che parte dal Colle, arriva passa per il Parlamento passa per Chigi poi arriva al Senato intorno lì ci sono una serie di cose che sono tutti palazzi del potere la Corte Costituzionale che sta su 4 km quadrati voi avete tutto sostanzialmente quei 4 km quadrati possono essere anche una prigione per un giornalista cioè se sei ossessionato da quella cosa a me poi la politica piace mi dicono ma come fai a raccontare sempre stessa rete politica sono noiosissima e dico ma no perché è il migliore cinema che c'è in città perché voglio dire una commedia dell'arte tra una fiction finta sulla casa di carta e roba di questo genere è la vera storia di un Parlamento che si liquefa, che cambia dove parlano le persone tutte le trattative, voi che volete la verità quindi io ho pensato che secondo me fosse giusto raccontare che cos'è la politica vera ma non nel senso dispregiativo perché io amo la politica ma nel senso di far capire che la politica è fatta dalle persone che è una roba di grande ambizione ssere politici perché significa che tu pensi di poter risolvere i problemi di un'intera società di 59 milioni di persone roba di questo genere ma poi te va pure male perché in questi 10 anni noi abbiamo avuto 7 governi 6 inquilini di cui 4 su 6 non avevano mai partecipato alla politica prima Monti, Draghi, Renzi che un po' sì ma nazionalmente mai Conte, è chiaro? 4 su 6 ragazzi ma guardate che è una cosa strana voi dovete anche calcolare quando uno è premier io mi sono messa un giorno a fare un calcolo con un amico costituzionalista ho detto ma la nomina di un premier quante persone si trascina dietro cioè che poi impattano su direttamente indirettamente le leggi che fai, gli stipendi che dai la trasformazione eccetera eccetera abbiamo fatto il calcolo che ad essere proprio buoni buoni buoni perché voi dovete pensare il premier, il suo gabinetto, tutti i ministri 40, 34, 30, mettiamo pure 11 tutti i vice, i vice di tutti i partiti giù andando giù, i segretari di regione le regioni, l'equilibrio nei vari comuni pensate voi e infatti questa è la storia più bella del libro vi devo dire è la cosa su cui sono più affezionata è dedicata a Mario Draghi perché alla fine di questa storia in 10 anni arriva uno e salta, arriva un altro e salta poi tra l'altro Renzi salta sull'unico voto popolare che chiede che è quello alle riforme istituzionali cioè prima o poi i cittadini poi si infilano in un voto cioè voglio dire tu vuoi fare il discorso sulle cose io ti dico di no, vuoi fare il discorso sulla trasformazione degli ospedali io ti dico di no, cioè il voto dei cittadini ancora conta insomma moltissimo dove che Mario Draghi dice vabbè allora mettiamo il nucleare tattico, Draghi che è l'equivalente di scagliare un nucleare tattico o perlomeno la minaccia di un nucleare tattico sul sistema politico italiano che cosa succede? Che Mario Draghi che sulla carta aveva il 94% di consenso perché era la coalizione più larga l'uomo più importante d'Italia l'uomo più popolare, l'italiano più popolare nel mondo quello che aveva salvato l'euro dunque la crisi occidentale tutti dicevano farà il presidente se non lui chi? C'ha il 94% dei voti del Parlamento ccetto quello di Giorgia che aveva 6% d era fuori perché io ho ricostruito 70 pagine su 90 perché guardate che bello come lavoro in 70 pagine ho ricostruito 5 giorni di quella settimana che cosa è successo in quella settimana? perché sai che in tanti non hanno ancora capito all'estero poi nessuno lo ha capito è successo che non c'era un voto l'aveva detto Dalimonte sul tuo giornale peraltro quindi si dovranno mettere d'accordo perché maggioranza non ce n'è, c'è una maggioranza su quarta ma è una maggioranza non coesa quindi si dovranno mettere d'accordo, cosa fanno in questi 5 giorni? si vedono in continuazione si vedono e non si vedono perché a volte si danno pure buca la storia più bella ragazzi veramente la storia più bella, poi dice che la politica non mi ama questa è la storia più bella di tutte mi raccontano perché io poi in queste interviste mi ripeto sono interviste depositate non ho avuto una smentita ho anche passato 6 mesi con gli avvocati prima di dare il libro alle stampe perché volevo essere sicura, non è successo niente allora il lunedì della settimana che inizia è il sabato mattina si voterà per Mattarella all'unanimità quindi sono 5 giorni veri di discussione Salvini chiama, mi racconta una fonte di Palazzo Chigi fa non devo vedere il Presidente, devo vedere il Presidente ora Palazzo Chigi è complicato perché non è che dice beh passa, va, entra, va, insomma se tu in quel clima vedi uno regista poi devi anche vedere uno da sinistra un centro, eccetera eccetera ma io non devo venire, va bene quindi per iniziare questa cosa con il pomeriggio, devono vedere altri lui arriva e dice questo c'è scritto nel libro io ti porterò al Quirinale è tutto fatto basta limare l'accordo con Berlusconi tutti sappiamo che Berlusconi fino all'ultimo pensava di essere lui il Presidente ma insomma lui dice va bene, va bene, va bene, grazie, arrivederci Salvini non lo vedono mai più ma mai più, mai più lo dicono loro che è un genio io penso che Salvini sia un genio ragazzi perché più lui sa scombinare la politica in una maniera così spontanea voglio dire è una roba meravigliosa per cui alla fine è interessante che se tu continui a seguire gli accordi, perché si vedevano Conte Salvini, Forza Italia Berlusconi era in ospedale però insomma Forza Italia Salvini c'era un centrista Lupi poi si vedeva il PD praticamente che raccoglieva tutto e si dovevano vedere si vedono nel pomeriggio di quell'altra fonte racconta che quando si vedono Salvini dice no eh, Draghi no eh, non ci sono i voti quindi la sera stessa e nessuno racconta al Quirinale che non ci sono i voti capite, cioè al Quirinale ma anche a Chigi cioè voglio dire è una commedia degli equivocici continua, c'è a un certo punto una situazione molto divertente perché loro il PD comincia a sospettare che c'è un accordo sotto banco tra Conte e Salvini allora a un certo punto vogliono fare una manovra che cosa fanno? Chiudono Conte dentro con loro e fanno durare la riunione tantissimo per evitare che si incontri nel frattempo con Salvini mettendo fuori i loro portavoci che dicono no, no, non si può entrare, non si può entrare a un certo punto entra il portavoce del momento Cinque Stelle Casalino dice fa segno arriva la portavoce e dice no, no, no non può entrare, non possono essere interroti allora era consapevole Conte che stavano un po' tirando a lungo, non era consapevole cioè c'è tutta un po' questa atmosfera, c'è una riunione che finisce all'Una e i giornalisti, i poveri giornalisti all'Una si fanno trovare a Piazza Navona intercettano si chiama Letta cioè ci sono proprio le vacanze romane c'è tutta questa roba a Piazza Navona con la fontana dei fiumi la politica è una cosa bellissima anche quando è cattiva quando sembra cattiva, io non sono una populista penso, sono una realista penso che la politica è un'attività umana è un'attività emotione è fatta da persone giusto o sbagliato però l'importante è che il meccanismo è il meccanismo che dobbiamo difendere perché noi abbiamo un grande problema nell'Occidente che a forza di avere di fronte a noi autocrati sistemi molto molto autoritari, sto pensando alla Cina sto pensando alle Russia, alla Corea del Sud sto pensando a molti luoghi naturalmente del Medio Oriente forse stiamo cominciando a pensare che è meglio avere anche noi un autocrate perché le democrazie funzionano però che fatica ragazzi che è la ragione invece io penso che bisogna fare fatica per mantenere la democrazia a patto perché anche direi politici non li voglio sentire il problema se non vi piacciono dovete votare contro non è che non gli fate fare quello che vogliono i cittadini devono riprendere firmamente in mano l'idea che loro sono la base della piramide che produce tutta l'istituzione politica dal basso verso l'alto proprio così, grazie l'hai raccontata come in un film ma poi come andate a finire qualcuno l'ha detto a Draghi a che ora di notte? leggetevi il libro, comunque il giovedì il libro è tutta una storia come questa c'è dentro anche la riforma che i Renziani fecero ntrando a Palazzo Chigi la riforma era che avevano trasferito tutto il cerchio magico a Firenze, a Roma facevano il cerchio magico siccome erano giovani, Palazzo Chigi diventò una specie di dorma all'americano di gente che si estrae sui divani ogni tanto la sera arrivava la partitina di carta mentre si aspettava il risultato del voto poi in un certo punto venivano portate avanti il carrello delle bibite la politica è molto divertente ragazzi perché la vera arma dei cittadini è sapere dove si è è un libro molto divertente vedremo nelle pagine finali subito andiamo a vedere lì qualche domanda, prego chi comincia? rompendo il ghiaccio? grazie buon pomeriggio Adriana una domanda semplice è felice o quasi felice? che bella domanda non si vede? si sente mi fa piacere questo è una grande prova di affetto di amicizia che lei mi chiede come sto penso sia importante anche sapere questo poi sa perché è importante perché secondo me stare bene con se stesso è importante questo poi è la questione vera se uno sta bene con se stesso può andare dove vuole grazie a lei l'incontro sarà trasmesso online grazie intanto per il suo intervento si può pensare a quello che si vuole però io credo che il centro-destra con Berlusconi ha trovato un federatore uno che li ha saputi mettere insieme l'allianza nazionale dove li ha portati centrosinistri non riesce mai a trovare questo leader politico che li tenga uniti insieme loro stanno insieme si presentano alle elezioni compatti stasera c'è Prodi alla fila armonica penso che lui sia stato l'unico a tentare di fare quell'ulivo ogni tanto mi viene voglia di dire perché non risorge l'ulivo cosa ne pensa lei di questo? io penso che lei fa la domanda giusta anche le annotazioni giuste credo che quello che lei pensa e sente è un po' la sensazione che i votanti danno parte dall'altro il centro-destra sicuramente si sente forte di un risultato di una coalizione che ha fatto un miracolo perché per fratelli d'Italia andare dal 6% al 25% è un miracolo hanno veramente raccolto un grande consenso di poter essere saputo stare insieme però stanno veramente insieme? in molti episodi sembrano molto frastagliati come coalizione credo che la vittoria tiene insieme bisogna capire se il governo che è un elemento di divisione vedete tutte le storie delle nomine che riesce a funzionare perché dentro quella coalizione quella del centro-destra poi passerò al centro-sinistra ci sono anime molto diverse anche anime molto lontane tra loro se mi permettete noi abbiamo avuto in Italia fatemi fare un discorso sui numeri il discorso sui numeri è questo l'ultimo che vi ho dato è quello del 25% nel 2013 25 25 25 improvvisamente eravamo una nazione tripartita si va a votare nel 2018 i 5 stelle sono al 33% del 25% di PD collassato la Lega dei Salvini sono al 17% lezioni europee un anno dopo Salvini va al 33% il 5 stelle al 17% l'inversione fatemi passare un attimo indietro prima di arrivare al 18% lì senza voto senza indicazioni di voto generale arrivano meno di un anno dopo del suo arrivo a Palazzo Chigi le elezioni europee fa il 40% arriviamo alla coda di questa cosa col 40% è una base per vincere il voto referendario perde un gruppo di cittadini enorme che si sposta da una parte e dall'altra dove che cosa succede? tu hai questa elezione secondo me questo è stato un grande problema per il PD accettare il secondo giro con Conte il Conte 2 è stato un errore perché quello è stato percepito anche dagli uomini del PD come trasformismo credo avessero ragione perché non si può fare una campagna contro le leggi speciali sui migranti poi dire che la stessa persona che aveva governato firmato queste leggi va bene per il centro-sinistra anzi è il nuovo federatore, il nuovo proti questa roba non funziona voglio dire che cosa abbiamo in questi numeri poi arrivano i nuovi numeri in ognuna di queste partite abbiamo un'astenzione che cresce si va dall'80 e si scende i cittadini cosa fanno? scelgono da una parte e dall'altra quando abbiamo presentato questo libro amato ha detto una roba bellissima ha detto che il consenso di questi cittadini è vero, sbattuto da una parte e dall'altra da una grande tempesta si buttano di qua, si buttano di lì vengono schiacciati sotto dal vento dietro questi numeri c'è una grandissima scontentezza sfiducia, c'è una domanda molto forte alle forze politiche dopodiché quando si vota recentemente che vota il primo partito della coalizione mentre gli altri sono 7 e la Lega poco più insomma stanno sotto il 10 fa il 25%, il famoso benchmark del 33% del 40% che è stato il segno di chi ha avuto una vittoria forte nelle elezioni non è stato raggiunto seppure poi voi mettete inoltre il 25% del 60% che vota sono un numero molto esiguo quindi anche in termini di forza la coalizione ha bisogno di stare insieme perché non ci sono numeri così pazzeschi non li ha avuti nessuno e non li avranno adesso le riforme istituzionali sono un modo per consolidare il processo elettorale ora la centrodestra riuscirà a mantenersi continuerà a governare le europee prossime saranno importanti se riesce a stare insieme però le differenze tra loro non ce la nascondiamo sono tantissime, si viene al centrosinistra il centrosinistra è quello che più ha avuto a mio parere responsabilità nel corso di questa crisi di questi 10 anni perché il consenso nei confronti del centrosinistra era molto forte molto costruito la crisi che è avvenuta è stata molto forte nei confronti del centrosinistra perché è sempre stato considerato il partito più democratico dai suoi quindi è nata una questione un po' di delegittimazione al momento noi abbiamo una situazione ccezionale in cui la Schlein ha portato al voto molto più cittadini quindi abbiamo come dire un segretario che vince l'elezione e il congresso con tutta gente nuova l'altra è gente che sta lì da tempo ma che è stata outnumbered, cioè il numero degli altri è maggiore io vi devo dire la verità, io penso che la Schlein sia una segretaria molto nuova non so se l'avete sentita nel discorso che ha fatto sull'economia parla il linguaggio dei giovani si fa capire pure dei vecchi ho visto che gli anziani capivano è un linguaggio molto emotivo sull'economia bisogna stare insieme, bisogna mettere delle tasse qui certamente il suo linguaggio però è quello molto diverso dal PD tradizionale che succederà? Io non lo so perché c'è un partito che al momento deve interagire questa interazione, io non ne so sufficienza quindi non ve lo posso dire non so se è avvenuto, se sta avvenendo in che modo questo è il punto che sarà decisivo per il partito democratico c'è il forte pericolo che la Schlein possa essere dinamitata dall'esterno c'è anche il forte pericolo che il peso di questi due pezzi non si metta insieme e quindi nonostante tutto il partito rimanga debole è la storia di un rinnovamento ma fatto per via esterna che non nasce dal pezzo interno quindi io credo che queste sono i due scenari che si debbono osservare a destra e a sinistra io chiedo alla regia se c'è tempo, forse no, per un'altra domanda faccio questa domanda, c'è la trasmissione un'altra domanda con risposta magari più breve a lucia di trattenersi con noi per autografare i libri quindi non scappare l'ultima domanda buon pomeriggio dottoressa grazie per questo suo intervento la mia domanda è questa come abbiamo potuto capire in questi ultimi anni di persone che non vanno a votare quindi è come se ci fosse il partito di coloro che non vanno a votare, potremmo dire ma questo non è solo un problema da punto di vista nazionale ma anche europeo perché anche in altri paesi europei comunque c'è questo problema secondo lei noi giovani, noi cittadini come potremmo nuovamente credere nella politica, come possiamo nuovamente credere nei partiti, nella politica c'è la risposta tradico subito ntrando in campo perché ci sono oggi tantissime esperienze di giovani dappertutto sono puntigliari la stessa Schlein non ho mai visto un 34enne che diventa segretario ci sono tanti giovani vi racconto una storia che forse domenica tratteremo non so domenica se facciamo questo o ne facciamo un'altra perché in ogni trasmissione cerco di mettere una storia di cittadini che con il loro operato sprimono un forte esempio positivo uno dei due, ho porto il capo di quella cooperativa che ha accettato di far allagare in Emilia Romagna 200 ettari di terreno in tre minuti, hanno detto di sì per salvare Ravenna quella è politica, quella è politica ragazzi è chiaro? L'altro caso che sto pensando di portare c'è un gruppo di ragazzi che lavora da tempo a fare un cinema come si faceva una volta quando eravamo giovani noi cioè il film e il dibattito dopo questa roba è andata davanti talmente bene che questo gruppo di ragazzi se messi insieme ha trovato dei finanziamenti perché le idee poi me lo insegna il nostro caro banchiere qui se l'idea è buona i soldi ci sono perché le banche i soldi ce li hanno se c'è un punto che in Italia è sicuro sono stati preparati due cinema fisicamente in un momento in cui tutti dicono ah il cinema è morto tutti vedono le serie e roba di questo genere quella è politica, è chiaro? Chi è che io ho intervistato recentemente? La direttora di Vogue che ha intervistato la famosa cosa del monocromatico come si chiama c'ha 34 anni ragazzi in televisione per lei si chiama ragazzi lei di cognome era uno strappo perché quelli in televisione non gli frega niente cioè quelli si muovono su un'altra idea i social, la politica sui social la generazione dei 34 anni non considera sbagliato consultare delle persone che si occupano di moda perché la moda è stata sdoganata cioè quella è un'altra storia ho intervistato la ragazza che per prima ha detto metto la tenda perché sono stanca di andare a casa facendo poi partire quella roba, è venuta, è raccontato cioè ma che dovete fare con la politica? fate le cose che volete fare, voglio dire la politica è questa è la libertà dei cittadini di libera associazione con un'idea, funziona, non funziona, vi piace non vi piace e cioè questo è non c'è qualcuno che viene tanto meno, immagina se viene uno di Roma che viene a fare una campagna per rimotivare i cittadini, no non esiste, la politica è la ricreazione permanente di cellule sociali che si aggregano non è nient'altro quindi nasce sui territori nasce sui territori nasce sui territori la politica come ha detto De Blasio stamattina come stai dicendo anche tu adesso ognuno nella sua quotidianità quindi grazie di essere venuta a Trento grazie davvero, grazie a voi ma adesso mi liberi? ti libero no adesso ti prendono, fai decine di foto non sono felice, si occupi della mia felicità voglio andar via no, no, no, devi prendere l'abbraccio e firmare, grazie
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