Libertà
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Libertà
Senza libertà, non vi può essere né una “buona” società né una “buona” economia. Tuttavia, i soggetti economici non sono mai assolutamente liberi, ma sempre vincolati dalle norme, leggi, e istituzioni esistenti, nonché dalla ricchezza (o povertà) di cui dispongono. Inoltre, nel mercato si creano interferenze e conflitti con altri principi fondamentali, soprattutto quello di eguaglianza. Trovare i modi “migliori” per affrontare e risolvere questi conflitti tra libertà e giustizia è anche uno dei compiti principali dell’economia politica – oggi ancora più che nel passato.
bene penso che possiamo iniziare diamo il benvenuto a fabio ranchetti banchetti è professore di economia a pisa ha studiato filosofia a milano e poi ha studiato anche l'economia cambridge ci parlerà delle relazioni tra la libertà e il pensiero economico come gli economisti hanno trattato il tema della libertà nelle loro opere prego lascio il subito professore anche quello di piccoli no grazie ma per adesso non ho bisogno poi penso che anche se dovrei avere una voce abbastanza forte anzi dopo tanto che sono hanno bisogno ringrazio la provincia ringrazio il preside che il presente ringrazio soprattutto tito boeri per avermi suggerito un tema al quale io non avrei pensato questo il tema della punto della libertà ora questo tema in realtà è come è ovvio un tema terribilmente difficile è estremamente complicato perché la nozione di libertà non è una nozione univoca ci sono tantissime idee e nozioni di libertà magari secondo alcuni la libertà non è neanche una nozione ma è una cosa è un fatto e esiste l'idea di libertà controversie esistono controversie teoriche non solo teoriche anche politiche a non finire e spesso la parola viene usata il termine viene usato in un modo estremamente vago e generico e utilizzata in modi così allusivi da risultare del tutto poi inutile banale come altre parole molto importanti rimanere all'interno dell'economia la parola mercato si parla di mercato si possono intendere tantissime tantissime cose per esempio questo non è una cosa nuova ovviamente ma già come di libertà si parla da sempre dall'inizio del pensiero economico pensiero in generale per esempio molto schio ovviamente i grandi pensatori del seicento che si è dedicato moltissimo a questo tema diceva non c'è una parola che abbia assunto significati più diversi e che abbia colpito gli spiriti in modi così molteplici come quella della libertà insomma esistono molti modi di intendere pensare la libertà o le libertà perché non c'è una libertà nel senso univoco secondo alcuni per esempio secondo rimanere all'interno di un filosofo e pensatore italiano molto noto le che ha scritto moltissimo su questo tema norberto bobbio secondo bobbio la libertà indica uno stato una condizione della persona non è una mozione se devo dire ecco l'unica cosa chiara e non controversa è che tutti ma proprio tutti dicono di volere la libertà poi che cosa intendano con ciò è tutta un'altra faccenda questo non vale per tutti i valori diciamo perché ci sono valori come ad esempio lo vedremo l'eguaglianza su cui non tutti sono d'accordo che tutti vogliano o debbano volere l'eguaglianza sono autori pensatori anche autorevoli che reputano che una certa misura di disuguaglianza sia necessaria al buon ordinamento della società o comunque non sono contrari a questo ma non c'è nessuno che vi parlerà male della libertà o che abbia parlato male della libertà questo dall'estrema diciamo destra all'estrema sinistra tutto è sempre stato fatto e sempre stato detto il nome della libertà quando dicevo che ci sono diverse dimensioni per una cosa ovvia che tutti noi sappiamo c'è la libertà politica cioè la libertà di pensiero e di opinione esiste la libertà di stampa esiste la libertà di culto esiste la libertà di circolazione esiste la libertà di scelta in generale o meno libertà di decidere che tipo di lavoro scegliere in particolare non a tutti è concesso però in molti casi è possibile scegliere il tipo di lavoro esiste o non esiste la libertà di di droga di trovarsi esiste la libertà di utilizzarono utilizzare il casco in sette paesi è invece obbligatorio anche se uno va in bicicletta quindi esiste la libertà o meno di fumare quindi su diversi ora queste libertà non sono tutte non hanno tutte la stessa come dire pregnanza cioè io penso ma penso che con coordinate con me che non so la libertà individuale la libertà di pensiero sia a un livello una dimensione più importante più importante della libertà di utilizzare il casco se uno va in bicicletta essendo questo un festival dell'economia io mi limiterò alla dimensione economica della libertà cioè a quella cosiddetta economica alla libertà economica tuttavia poiché come abbiamo appena visto la libertà a molteplici dimensioni molteplici aspetti e molto difficile isolare la libertà economica dalle altre libertà in modo particolare dalla libertà politica e quindi dovrò necessariamente anche accennare sia al rapporto tra la libertà economica e altre libertà come appunto la libertà politica sia al rapporto tra il valore della libertà e altri valori che noi reputiamo fondamentali per una società diciamo ben ordinato società che ci piacciono società in cui vogliamo vivere questi altri valori sono innanzitutto quelli costitutivi delle democrazie moderne cioè accanto la libertà l'uguaglianza e la fraternità come sappiamo dalla rivoluzione francese della triade costitutiva della democrazia moderna però ci sono anche altri valori che sono connessi in qualche misura con la libertà e che non possono se il processo di astrazione spesso eccessiva essere separati ovvero l'efficienza soprattutto tutto in economia l'equità la felicità il benessere sono tutti valori nozione che sono in qualche modo collegate con la nozione di libertà e quindi difficile parlare di libertà senza coinvolgere implicare anche questa nozione allora esistono per chiarezza diciamo tre diversi aspetti il primo aspetto è quello di definire la libertà o meglio se non legge le diverse libertà le diverse dimensioni il secondo aspetto è la relazione tra queste differenti libertà il terzo aspetto è la relazione tra la libertà e questi altri valori di uguaglianza la fraternità ma anche appunto abbiamo visto la razionalità la democrazia lo sviluppo e pertanto esiste un problema di coordinamento tra sia le diverse libertà sia il valore della libertà e questi altri valori più o meno importanti della libertà anche senza considerare gli altri termini a cui la libertà viene associata è contrapposta abbiamo comunque tutto una serie di termini che sono collegati in qualche modo e misura alla coppia originaria dove per coppie originare intendo sostantivo aggettivo cioè libertà è libero e sono cose molto ovviamente molto importante abbiamo il liberalismo cento del liberalismo c'è la libertà cambiano i liberali abbiamo il liberismo che non necessariamente è la stessa cosa del liberalismo e abbiamo i liberisti e liberisti non necessariamente sono la stessa cosa dei liberali abbiamo il lab e libertarismo è una cosa ancora diversa e abbiamo i libertari abbiamo anche forse questi sono anche personaggi più interessanti più divertenti il libertinismo e i libertini anche questo deriva dalla libertà sono persone che interpretano anche nella loro vita la libertà in modo estremo collegato have idea per esempio di licenza e licenziosità libertini sono persone spesso considerate licenziose notate poi che noi italiani non solo noi italiani anche noi francesi anche nuovi spagnoli abbiamo una parola sola per indicare questa cosa per adesso chiamiamo la cosa che chiamiamo libertà cioè libertà mentre per esempio gli anglosassoni ne hanno due perché gli anglosassoni hanno sia la parola di origine latina liberty sia la parola friso e interessante c'è l'aggettivo free che corrisponde a freddo mentre non c'è la gestisco che corrisponde al liberty se non nel senso di un aggettivo libertarian che però libero libero nel libro non è proprio l'aggettivo diciamo che corrisponde al liberty e c'è anche tutto qui non starò a tediare su questo c'è tutta una grande discussione se le due cose le due nozioni di liberty ed il freedom siano la stessa cosa e molti sono intercambiabili e invece per alcuni alcuni dedicano pagine e pagine a spiegare la differenza tra liberty e freedom in altre per esempio in tedesco il tedesco è il contrario cioè non hanno la parola libertà con libertà hanno la parola corrispondente a freedom hanno fra i aids e la persona è l'aggettivo che corrisponde a fraiche fry una persona libera e anche questo è una cosa interessante su cui magari dopo potrò dire qualche cosa poi c'è un secondo problema che complica appunto che mi ha complicato diciamo la vita nell'organizzare nel preparare questa introduzione perché io spero che poi ci sia un dibattito e il secondo problema è questo che al contrario di quanto si possa immaginare di quanto uno così si immagini sulla libertà il senso economico il sua dimensione economica della libertà c'è molto molto poco mi spiego sulla libertà non dico da platone a oggi ma anche considerando solo gli ultimi 50 anni uno spazio temporale più limitato e di con gli ultimi 50 anni non a caso perché nel 58 1958 uscì un libro fondamentale sulla libertà dal quale ha preso avvio una discussione un dibattito su questo tema che continua tutt'oggi questo libro del 58 è di un grande filosofo considerato per eccellenza il filosofo della libertà ed è isaiah berlin isaiah berlin che ho scritto questo libro nel 58 le cose più interessanti e più profonde più analitiche e meno ideologiche non sono state scritte da economisti ma da filosofi come appunto era isaiah berlin perline un filosofo ad ampio spettro e un grande pensatore in particolare filosofi del diritto e filosofi politici e tutti di stampo anglosassone quasi tutti di stampo anglosassone e di stampo analitico hanno scritto quindi delle cose molto profonde molto interessanti ma anche estremamente difficili proprio perché appartenenti a una tradizione filosofica quella analitica anglosassone che ha una tradizione filosofica che non è facile da capire se uno non è un filosofo di professione questo a mio giudizio spiega come pochissimi siano in questo spazio di tempo cioè in questi ultimi 50 anni vanno dal 60 in poi dal lido di berline oggi gli economisti che siano intervenuti in maniera importante in questa discussione in questo dibattito alcuni ce ne sono naturalmente il primo che ben in mente lo conosciamo tutti perché anche tra l'altro anche inaugurato questo festival ed è a mattia 6 ce ne sono anche degli altri ma non tanti pochi e notate cosa estremamente interessante le cose di sel sulla libertà sono importanti all'interno di questa letteratura filosofica ovvero sen e intervenuto in questa letteratura da pari a pari cioè da filosofo a filosofo ovviamente essendo sen anche e soprattutto un economista ha portato una sensibilità da economista uno stile da economista in questo tipo di letteratura in questo tipo di discussioni ma se noi leggiamo i libri di sel sulla libertà e ne ha scritti parecchi alcuni grossissimi superano nel settecento pagine sono libri che senza avere una conoscenza della letteratura filosofica cui si riferiscono sono difficilmente comprensibili d'altra parte se noi diamo a prendere i filosofi questi filosofi che si occupano di libertà e i più importanti sono rolls con il suo libro fondamentale del 1970 discusso ancora oggi nozze nel 74 walking il quale ha appena pubblicato un libro che io sto leggendo di più di 500 pagine quindi mi scuserete se non l'ho ancora ben capito e quindi non ne parlerò perché secondo la new york review of books per la quale peraltro ha un è particolarmente ben disposta nei confronti di walking che uno dei suoi maggiori autori uno che scrive più spesso sulla rivista ha detto questo dopo il libro the rolls è il libro più importante che sia mai stato scritto su temi della libertà e della giustizia e come il libro di rose darà luogo ad altri 40 anni di discussione quindi avremo tempo tra quarant'anni di rivederci di capire perché non sono stati sufficienti 40 anni per capire rose che saranno pare non sufficienti neanche altri 40 anni per capire questo libro molto grosso si chiama giustizia per i come si chiamano quegli animali che col quegli animali che stanno porcospini per i porcospini di giustizia per il porcospino allora se questa è la situazione come avrei potuto organizzare la mia tutta mia introduzione avrei potuto prendere a oggetto principale questa letteratura ma avrei fatto una cosa di filosofia è una cosa di difficile comprensione allora io ho deciso di seguire una strada completamente diversa e cioè pur tenendo conto di questa letteratura adesso poi vedremo in che modo anche farò qualche accenno io cercherò di svolgere un'analisi molto più semplice terra terra di tipo strettamente linguistico come avrebbe detto l'area di un altro filosofo cioè io cercherò di individuare di vedere di fargli vedere quali sono i punti noi siamo i luoghi topici dove la teoria economica parla e discute di libertà quindi lasciamo per adesso accantoniamo questa letteratura è molto importante di tipo filosofico sulla libertà e vediamo nel discorso economico contemporaneo poi potremmo anche qualche riferimento cioè ma la storia del pensiero ma nel discorso economico contemporaneo in quali punti interviene la nostra il termine la nozione di libertà e è una nozione importante ai fini del discorso economico o no vi dico subito perché poi non so se faremo farò in tempo a a parlare di tutti questi luoghi che in realtà non sono tante perché io non individuati quattro principali il primo è noi prendiamo per esempio un manuale qualsiasi manuale di economia principi di economia di principi di cui nomina meno anche un libro di 600 pagine e non è un bignamino bignamini sono piccoli dai principi di economia di che ne so stiegler krugman grande economisti premi nobel del presidente della fed frank bernanke di un altro il samuelsson nordhaus questi principi di economia sono libroni manuali che si chiamano tutti principi di economia e andiamo a vedere dove c'è la parola il termine libertà a che cosa si riferisce e che statuto a all'interno del discorso economico poi farò qualche riferimento diciamo pochino più elevato di parte il fatto che questi sono tutti autori premi nobel quindi non è che stiamo trattando di appunto di bignamini ma stiamo trattando di libri prodotte dai più famosi economisti contemporanei che hanno tutti debitamente ha avuto il loro premio nobel anche non ha ancora avuto essendo presidente della fed è un peso che di quanto sarà presidente della fed io lo possono dare una volta che non lo sarà più glielo daranno di sicuro allora dicevo questi luoghi fondamentali topici dove interviene della libertà sono sostanzialmente quattro bene libero la nozione di bene libero che fondamentale in economia poi c'è la nozione fondamentale anche questa di libertà di scelta libertà economica di scelta che la libertà individuale e libertà individuale come vedremo di scelta poi c'è la libertà di scambio che anche una vecchia idea free trade quando c'è lo scambio non più tra due individui nello scambio tra una nazione l'altra ma sono mozioni collegate poi c'è la libertà di mercato quando si dice free market libero mercato e la libera impresa quindi la libertà di intraprendere questa è libertà di intraprendere che sono strettamente connesse come vedremo con la libertà di concorrenza alla concorrenza guardate che io altri punti altri luoghi topici non ne ho trovati e forse non ci sono spiegherò poi queste cose con due favole con due favole buona che si riferisce a edward è una che si riferisce diciamo di una che è di edward è una che di marras e sono tutte e due però due favole che riguardano un personaggio che tutti conosciamo o che una volta almeno tutti conoscevano i più giovani mi rendo conto facendo lezione conoscono meno ma chi ha una certa età conosce bene cioè robinson crusoe robinson crusoe perché tutti una volta leggevamo il robinson crusoe ma pare che adesso i ragazzi non lo legano più anche se è un libro che forse del libro per ragazzi quindi forse poi non si capisce perché non lo legano se quello non è anche un libro del settecento del primo settecento il libro difficile non è un libro facile allora iniziamo appunto dal primo punto al primo punto in cui appare la parola libertà o meglio l'aggettivo libero e che quello di beni libero che cos'è un bene libero per gli economisti per gli economisti un bene libero è un bene non economico è infatti un bene liberamente disponibile il cui lo diciamo tecnicamente il cui prezzo è pari a zero mentre invece un bene economico è un bene che ha un prezzo positivo un bene costoso un bene libero dunque non è un bene economico che questo è già curioso noi escludiamo no vediamo che c'è un rapporto tra libertà e economia tale che ciò che è il libero non è però economico e viceversa ora c'è una osservazione che voglio fare una osservazione importante di questa che una cosa sono i beni liberi nel senso dei beni che non hanno prezzo perché non hanno prezzo i beni liberi non hanno prezzo perché sono scarsi e quindi i beni economici sono beni scarsi e pertanto hanno un prezzo qui cioè la nozione di scarsità che interviene subito nell'economia l'economia si occupa dimensione economica si occupa di quei beni che sono scarsi e che pertanto hanno un prezzo e che pertanto non sono libere non sono liberi in quanto hanno un break ma un'altra cosa sono di i beni che non hanno prezzo non perché non siano scarsi ma perché non ricadono nella sfera dell'economia nella sfera del mercato così intendo per esempio l'amicizia l'amore la simpatia la libertà stessa non hanno un prezzo perché non ricadono nella sfera del mercato se per assurdo per assurdo ci domandassimo qual è il prezzo della libertà phard è evidente che questa non è una proposizione provvista di un gran senso economico non esiste a meno di non fare ragionamenti molto con voluti un mercato della libertà con un'offerta e una domanda di libertà che ne determina il prezzo che noi il giorno dopo possiamo andare a leggere sul sole 24 ore così come leggiamo sul sole 24 ore il giorno dopo il prezzo stabilito nel mercato il giorno prima dell'oro dell'argento del cacao o che ne so di un titolo di borsa come quello della fiat questo è un primo punto molto osservazione importante c'è un famoso adagio soprattutto dico famoso in in america che dice there is no such thing is free lunch cioè non esiste un pasto gratis non esiste tra l'altro questo adagio è stato ripreso nel 1975 come titolo di un libro molto famoso a favore del libero mercato di un grande economista ovvero milton friedman che l'anno successivo nel 76 ha preso il premio nobel ha preso per questo libro ma l'ha preso per i contributi che aveva dato alla teoria economica ora se uno ci pensa bene non è sempre vero che non esista un pasto gratis già kipling esatto non un economista entrando nel 1991 in un bar di san francisco fu colpito da due cose primo dalla bruttezza e dalla volgarità dei quadri che c'erano in questo pub in questo basi san francesco ii dal fatto che c'era un gran numero di avventori tutti maschi tutti maschi che si abbuffa vano liberamente al bancone ecco dice questo è il free lance questo è il pasto gratis quindi esiste anche nel lanciano nella realtà esiste questa cosa l'idea di friedman però che non esista il pasto gratis cioè che noi se vogliamo mangiare dobbiamo pagare è un'idea vecchissima in economia un'idea che ha una grande tradizione c'è una frase delle frasi forse tu citate di adam smith che dice che non è dalla benevolenza del macellaio del birraio del fornaio che noi ci aspettiamo il nostro pasto ma dal loro rispetto nei confronti del loro stesso interesse noi ci rivolgiamo non alla loro umanità ma allora amor proprio non parliamo loro delle nostre necessità ma della loro convenienza e questo passo lo paghiamo con moneta contante ora è uno dei compiti e qui chiudo questa prima questione del bene libero è proprio uno dei compiti dell'economista quello di decidere a quale categoria appartengano i diversi beni voi potete per esempio pensare a un bene come la sanità o come l'istruzione questi devono essere dei beni liberi cioè il cui costo il cui prezzo è zero per le persone che ne fruiscono oppure devono essere dei beni per i quali le persone devono pagare e gli economisti ovviamente su questa cosa si dividono anche se gli economisti più sensati ritengono che questi siano istruzione e sanità dei beni particolari che noi chiamiamo economisti che amiamo beni di merito per i quali è opportuno che ci sia una forma di intervento da parte di qualche istituzione non importa quale in modo tale da assicurare il godimento di questi beni alla maggior parte delle persone se non addirittura tutti però questo è un compito dell'economia quello di stabilire esiste anche ma è un'eccezione esiste esistono anche degli economisti come sono delle eccezioni per esempio un economista belga molto famoso che si chiama fan paris il quale ha scritto un libro che si chiama zeri snow sachs che ha scritto un libro dice what's wrong with free lance che cosa c'è di sbagliato nel pasto in un pasto gratis e sostiene in questo libro ma anche un sacco di altri libri ha scritto tantissimo questo fan pais sostiene che lui è un sostenitore del reddito minimo garantito cioè che tutti anche bill gates dovrebbero avere un reddito minimo garantito ma questa è una nozione interessante perché è questo reddito garantito metterebbe tutti le persone in condizioni di essere liberi di accedere a una serie di cose passò alla secondo punto che questo perché i beni economici hanno un prezzo e non sono liberi la risposta l'ho già data è molto facile perché sono scarsi qui ahimè di noi la colpa secondo cui la colpa è di adamo ed eva quindi è una cosa vecchia è il peccato originale adamo ed eva si sono comportati male vivevano nel paradiso terrestre dove c'era l'abbondanza ma essendosi comportati male i beni sono diventati costosi e quindi da allora noi dobbiamo viviamo in un mondo che non è più il mondo della cuccagna o il mondo della abbondanza o il mondo della libertà totale ma in un mondo in cui noi dobbiamo scegliere quindi siamo obbligati a scegliere perché abbiamo dei vincoli e vincoli sono determinate appunto dalla scarsità delle risorse che esistono questo è il secondo punto dove interviene la nozione di libertà qui anche qui è paradossale perché la nozione più diffusa di libertà economica è quello che di libertà di scelta dove per libertà di scelta noi intendiamo noi cono misti intendiamo in senso tecnico l'insieme delle possibilità delle opportunità entro le quali il soggetto è libero di scegliere quello che vuole diciamo un paniere di beni ma si tratta per le ragioni appena dette di una libertà vincolata questa è libertà vincolata di colata quello che noi tecnicamente chiamiamo il vincolo di bilancio ovvero quando noi andiamo del mercato dove c'è una massa non infinita finita ma massa cioè c'è un numero molto grande di beni e la società erika più la quantità dei beni e quindi la possibilità di scelta sono maggiori noi però dobbiamo siamo vincolati non possiamo comprare tutto quello che vogliamo noi siamo vincolati nelle nostre scelte da due cose dai prezzi dei beni che non stabiliamo noi individuino i soggetti ma che sono stabiliti dal cartellino che c'è è appiccicato lì al bene e quello lui non lo possiamo è un fatto oggettivo sul quale non abbiamo alcun potere siamo come si dice in termini economici dei price taker noi dobbiamo assumere il prezzo con un dato e siamo vincolati da che cosa dal nostro portafoglio cioè da quanto o meno da quanto abbiamo nel nostro portafoglio se la quantità di denaro che abbiamo nel nostro portafoglio è zero o piccola è chiaro che la nostra libertà di scelta effettiva di domanda pagante è molto piccola se il nostro portafoglio o il nostro conto in banca è molto alto e chiaro che il nostro vincolo di bilancio che pure esiste anche per bill gates esiste è però elevatissimo è elevatissimo ora notate che questa libertà di scelta è una libertà di scelta individuale ed è come abbiamo appena detto una libertà che dipende dalle condizioni o meglio dalla quantità di denaro dalla ricchezza e dal reddito di cui 1 dispone bene gli economisti di questo non se ne occupano quasi mai cioè nessun manuale c'è una spiegazione o un accenno al fatto che come venga costituita questa dotazione iniziale di moneta si dice dato m ma nei da quanti modi di denaro qua data la quantità di denaro che uno ha dati i prezzi allora però questa condizione della dotazione iniziale non può essere ignorata in un'analisi più come dire ampia della società infatti infatti c'è qualcuno che se ne era accorto anche nel passato cioè per esempio una frase famosa di marx né grundrisse in cui dice che il potere di scelta noi diremmo oggi comunque il potere che il soggetto a nel mercato sta tutto nella sua tasca questa se ci pensate è una cosa ovvia in realtà non negata dalla teoria economica anche contemporanea è implicita nella struttura nella costruzione del vincolo di bilancio ma è ignorata è sostanzialmente ignorata ciò che conta per la teoria economica tradizionale è il fatto che uno dato il suo vigore e libero però poi di scegliere quello che vuole ma è una libertà appunto vincolata l'ultima osservazione su questo punto è questa e vero che gli individui hanno libertà di scelta dentro questo vincolo tuttavia gli individui come individui non hanno alcuna libertà della scelta dei loro vincoli che poi non sono solo vincoli diciamo economici nel senso la quantità di denaro ma anche quando noi parliamo della dotazione quanto uno intelligente quanto uno è forte quanto uno è capace di parlare di convincere gli altri nello scambio in altre parole gli individui in quanto tali non hanno partecipato alla definizione costituzione di tali vincoli semplicemente si sono ritrovati con tali vincoli ma senza una loro scelta nessuno sceglie o può scegliere di essere il figlio di un facchino di un filosofo cosa che aveva già appunto appurata adams mail di se uno nasce il figlio del facchino o figlio del filosofo è bad luck good luck cioè buona cosa nascere il figlio del filosofo pessima cosa nasce figlio del facchino nessuno può scegliere di nascere donna uomo nessuno può scegliere di nascere a lagos o a stoccolma 1 ma ce le hanno una cena passo al terzo punto è che quello della libertà di scambio noi adesso abbiamo visto l'individuo con la sua libertà di scelta adesso proviamo a prendere due individui li mettiamo insieme qui prendiamo la favola dicevo di quella che riguarda robinson crusoe e ciò che cosa si immagina e joe si immagina che robinson crusoe si incontrino e che ciascuno dei due abbia a disposizione un bene qual è il bene che ha a disposizione robinson crusoe il lavoro è bello grosso forte robusto lui al lavoro che cos'è che ha a disposizione robinson crusoe delle sterline lui ha delle sterline delle sterline d'oro che è riuscito a salvare dal naufragio della nave in quell'isola sulle lontana dalle coste oggi del cine allora qui la favola di edward ci racconta allora pagano solo di questa favola qui nell'altro e fan tra cui una scena la favola di varrassi allora si immagina che i due soggetti si incontrino e si mettono a discutere tra di loro per che cosa possono fare possono ciascuno stare per conto suo e tenersi robinson crusoe le sue sterline d'oro e l'altro il suo lavoro oppure possono decidere di scambiarsi che cosa lavoro contro sterline robinson crusoe cede una parte del suo lavoro o da una parte del suo lavoro a robinson crusoe quindi se volete cedere una parte della sua libertà mpo libero che si mette a lavorare e l'altro lo ricompensa con del denaro cedendo del denaro quindi con meno sterline ma con una quantità di lavoro che gli viene fatta per robinson crusoe bello forte magari da capanna gliela costruisce meglio che se lui promesso cioè scusante delle vie bello forte che se sono bisons e la costruisce da solo e così avviene e così avviene fin che trovano un punto di incontro in cui tutte e due sia l'uno che l'altro due individui che erano una cosa molto facile molto semplici sono solo due individui il venerdì il robinson crusoe trovano una soluzione un accordo edwar che era un avvocato di formazione cioè ritratto anche avvocato anche se aveva studiato all'università aveva studiato grace cioè letterature antiche greco e latino poi però era diventato avrà fatto degli studi di avvocati del fatto ha giocato meno della mai esercitato nella marcia e non ha mai esercitato nella sua vita diventato poi il professore di economia di oxford inghilterra di allora c'erano due grandi cattedra di economia quella di oxford e quella di cambridge se non solo due dunque adesso ce ne sono tante sia games che hope solo c'erano solo due e a oxford c'era ei suoi a cambridge c'era marshall erano due grandi economisti allora per di più e john era il direttore fondatore direttore della più allora più importante rivista di economia al mondo cioè economic journal grosso conosceva perfettamente l'italiano era una persona di grandissima cultura e ha scritto un libricino che io mi porto sempre con me questo libriccino qui che è un libricino che così difficile è così complicato che anche gli economisti si sa non dico di oggi ma già quelli di allora un libricino pubblicato nel 1881 allora e hanno oggi grandissima difficoltà a capire perché è scritto in parte in inglese in parte in greco greco antico cioè ma quando dico scritto in che continua nella stessa frase lui passa dall inglese al greco antico senza cioè la frase prepara c'è una matematica è praticamente incomprensibile con anche una notazione difficilissima e quindi un libro difficile parlare un libro assolutamente fondamentale in questo libro è uno dei pochissimi libri in cui si spiega che cosa si intenda per free in economia per libero cosa vuol dire quando che un individuo è libero di scambiare dicevo due era un avvocato dicevo i due scambiano team che arrivano a un contratto finale con tratto finale cioè a uno scambio finale deciso del quale si fermano e non scambiano più perché questo scambio è uno scambio che ha rispetto alla posizione di partenza migliorato la situazione se non vi entrambi i contraenti soggetti produzione di almeno di uno quindi sono almeno un è più felice dell'altro è più contento l'esempio che fa lui è che tutte e due sono più contenti sono tutti e due più contenti ma varrebbe anche questo vuol dire che se i soggetti sono liberi di scambiare secondo certe condizioni che sono sto qui a ripetere che lui a dire ritrovato in qualche lui ripete alla fine arrivano a un equilibrio che però è anche quello che noi economisti che amiamo una situazione di efficienza paretiana perché è stato pareto che riprendendo è giorno la nozione c'è i network chiarissima e pareto lo dice onesto dice questa è una cosa detta da at work e io da allora si chiama pareto efficienza è una situazione in cui la posizione di nessuno dei soggetti può essere migliorata ulteriormente migliorata attraverso lo scambio senza peggiorare la situazione dell'altro quindi arrivano a questa situazione questa è la storia quindi qui e concludo su questo punto e poi arrivò a delle conclusioni diciamo è che si arriva attraverso il libro è volontario scambio tra i due soggetti si arriva a un equilibrio e all'efficienza economico e all'efficienza economica si arriva si arriva e questa è la prima dimostrazione di quello che poi è diventato il cosiddetto primo teorema fondamentale dell'economia del benessere però però state attenti e questo è solo il punto finale qualche brevissima conclusione di questa storia di john edward fa vedere che se si arriva l'equilibrio e l'equilibrio è efficiente non necessariamente questo equilibrio è questa situazione di efficienza è una condizione è qua non necessariamente ecco perché per esempio le faccio un esempio estremo se arriviamo una situazione in cui date le risorse disponibili in quell economia in quel giorno 100 ananas 50 banane mi attivi di robinson crusoe avesse tutte le 100 i 100 anas e 50 banane e quindi venerdì avesse 000 anno nero banane questo è un equilibrio pareto ottimale efficiente è una situazione di efficienza ora io penso che all'interno di questa stanza c'è almeno una persona io ma forse c'è qualcun altro che direbbe ma poverino riferendosi a venerdì sarebbe una certa simpatia per venerdì ma se togliessimo qualcosina a robinson crusoe che sa tutto e dessimo qualche banana e magari 12 a nanna soltanto a venerdì non migliorerebbe la situazione no questo non sarebbe un pareto infront un miglioramento pareti anno non sarebbe più sarebbe una situazione inefficiente perché un soggetto data la definizione che noi abbiamo economica di efficienza un soggetto robinson crusoe sarebbe peggio di prima e quindi lui essendo libero nello scambio si opporrebbe perché peggiorerebbe la sua situazione quindi questo è il primo paradosso e mi fermo qua conclusioni conclusioni e possono essere varie io parto da una frase famosa gay che è vecchia nel senso che del 1925 ma mi sembra ancora estremamente attuale due dice nel 26 anzi però forse 25 dice il problema politico dell'umanità è quello di combinare insieme tre cose l'efficienza economica e questo l'abbiamo visto con favola questa favola di che ci descrive ecc con la giustizia sociale e anche questo abbiamo visto quella è una situazione che palesemente di ingiustizia palesemente di sistema notate che ci sono teorici di grande livello come per esempio nozze che sosterrebbero che sarebbe un infringements è una negazione come si dice in italiano una violazione grazie una violazione della libertà quella di redistribuire i beni togliendo a robinson crusoe perché robinson ha un diritto di avere quei beni e quindi chi è che ha l'autorità di toglierli lo stato no allora dicevo il problema politico diceva che il problema politico dell'umanità e come in altre cose l'efficienza economica la giustizia sociale e la libertà individuale non è facile combinare insieme queste tre cose abbiamo visto gli economisti se ne occupano poco se ne occupano un pochino di più i filosofi tra i filosofi non sono molto considerati dagli economisti come i filosofi non sono molto considerati dagli economisti tranne eccezioni che abbiamo visto di sam potremmo dire anche di arrow uniche di qualcun'altro all'interno del pensiero filosofico e politico anche senso stretto cioè non solo esistono grandi divisioni e diverse posizioni io vi dico la mia la mia è vecchia e molto vecchia perché è una posizione anche se poi oggi è ripresa da alcuni teorici sia economisti sia filosofi però una posizione che in realtà c'era già in aristotele è una grande tradizione ma il punto è antica nella sua politica aristotele descrive quello che secondo lui è il miglior generi di vita per il maggior numero delle città degli uomini e afferma che fra ferma i valori a tema che i valori principali siano quelli dell'amicizia e della comunità con società politica e di citazioni ultima citazione metraggio la società è fondata sull'amicizia e nemici non vogliono neppure far la strada insieme una città napoli quindi una comunità vuole essere costituita per quanto è possibile da cittadini eguali e simili tra loro c'è il problema dell'uguaglianza poi io non ho toccato a qui nella cosa ma adesso sì che cosa vuol dire uguaglianza uguaglianza di che cosa uguaglianza delle risorse uguaglianza quando tutti devono degli stessi soldi tutti devono avere un bel skate come c'entra questa nostra cosa ultimissima cosa è una notazione etimologica la parola libertà o meglio nell'inglese freedom e frey è etimologicamente connessa all'alto tedesco free un da cui deriva la parola freund amico allora che è tuttora vivo nel senso di d amico allora vedete che c'è un'unità anche tipologica primaria essenziale tra la libertà l'amicizia e la comunità o società anche appunto sulla base di una seria analisi etimologica ora ultima frase anche per questa via questa via etimologica di un'analisi etimologica noi troviamo conferma della possibilità secondo me esiste di una conciliazione è una possibilità di conciliazione o almeno accettabile convivenza tra valori apparentemente e talvolta realmente in conflitto valore della libertà valore dell'uguaglianza il valore dell'equità ora io penso che sia compito degli economisti e non solo dei filosofi quello di trovare il miglior modo di conciliare se possibile o di lasciar convivere questi valori estendendo al massimo i confini delle libertà anche di quella economica e non restringendo le grazie non ho usato in 17 a colori bene ringraziamo il professor ranchetti per la sua stimolante presentazione c'è tempo per alcune domande anche se siamo andati un pochino lunghi nel senso che abbiamo preso comunque c'è tempo se qualcuno vuole fare delle domande prego grazie a una domanda telegrafica mi è piaciuta la sua introduzione sulle libertà perché ha parlato in senso diciamo ampio delle libertà però se dovessi scorrere la nostra costituzione quando ha citato tutte le altre libertà troviamo chi in ogni libertà esistono dei limiti nei limiti perché perché dev'essere garantita alle altre persone di esercitare le stesse libertà se però dovessi cercare la libertà economica i limiti della libertà economica all'interno della costituzione non la trovo cioè ogni persona impotenza potrebbe diciamo accumulare ricchezze in maniera illimitata secondo lei questa possibilità di accumulare ricchezza in maniera illimitata non le delle libertà di altri in altri contesti non so se messo spiegate pro capite rassegna che forse prendiamo rispondiamo via via e allora io penso che la quando all'inizio parlavo del vincolo di bilancio hanno dei limiti della libertà della libertà in economia la libertà è sempre connessa a una non libertà a una non libertà quindi io per rispondere precisamente alla sua domanda sono d'accordo concordo cioè non è che porre dei limiti come dire fissi cioè dire più di tot milioni non si possono avere però noi dobbiamo mettere in discussione il fatto che il modo in cui questo milioni sono stati acquisiti e sono stati acquisiti senz'altro pretendono a certe condizioni a certe condizioni che non tutti i soggetti hanno perché andiamo a prendere non so steve jobs si fa prendere bill gates steve jobs bill gates sono partiti a condizioni estremamente favorevoli allora il punto è non tanto secondo me di limitare quanto 1 poi riesca o non riesca a ottenere dalle sue capacità o dalle cose ma il punto è di cercare di mettere il numero massimo possibile di persone nelle condizioni di avere le più ampie chance possibilità di vita e anche se vogliamo di arricchimento questo a me sembra il punto ma questo è evidente che implica un togliere libertà cioè andare a toccare andare a toccare le libertà i diritti di proprietà di andare a toccare i diritti di proprietà l'altro economista di cui non ho parlato di cui avrei raccontato l'alternativa storia di robinson crusoe era e barras barras uno dei massimi teorici mai esistiti all'interno del pensiero economico massimo teorico del mercato perfetto massimo teorico della concorrenza pura della conferenza libera come la chiama lui della libera concorrenza dice però qui ci vuole una società in cui i soggetti partano con certe condizioni più o meno uguali tra di loro questo non avviene una società non sono marrazzo dice ma come si fa a garantire questo dice e bisogna che se non vista liberale lo stato non deve intervenire per interferire nella vita economica non deve passare lo stato non ci deve essere tassazione la tassazione è un furto e allora come fa lo stato a non passare perché lo stato deve comunque esistere perché ci sono delle cose che allo stato non ne fa nessuno per esempio diceva lui le ferrovie nell'ottocento le ferrovie venivano false sede di una parte erano statali vengono fatte dallo stato e come fanno stante 20 c lo stato deve avere la proprietà delle risorse naturali non ci deve essere la rendita fondiaria ma questo cosa voleva dire questo voleva dire abolire il diritto alla proprietà fondiaria voleva quello non era l'unico economista liberale che volesse quello quindi questo è il punto le con sono le dotazioni iniziali io non più che quando il limite all'arricchimento il limite è quali il punto chiave è da teletu tasso iniziale mettendo in discussione quello sì lei ha citato nella sua interessante lezione diversi colano economisti e diversi filosofi dicendo che spesso c'è poco dialogo tra queste due ambiti del della della ricerca volevo sapere secondo lei potrebbe essere utile nelle facoltà di economia che non credo prevedano esami di filosofia politica o filosofia del diritto di storia introdurre questo tipo di insegnamenti per favorire un confronto secondo me molto utile lei ha fatto l'esempio delle banali e dell'anas immagino che un economista non direbbe forse che è giusto ma direbbe noi non ci interessiamo di queste categorie morali con le quali lei definisce ingiusta questa situazione allora io sono assolutamente favorevole e devo dire che ci sono università dove questo avviene già cioè facoltà di economia devono questo avviene per esempio in bocconi a milano fino a qualche anno fa ma penso tuttora c'era un corso dedicato a oxford c'è un corso da sempre storicamente molto famoso e molto prestigioso che si chiama ppi che vuol dire filosofi politics and economics cioè un corso di laurea una splendida lauree in pp in filosofi politics and economics in molte sam è a harvard contemporanea match a due capi tele va beh lui è un caso particolare non tutti sono come sam comunque lui a due cattedre noi all acap di economia e alla capsula di filosofia e molte università americane anche inglesi è possibile fare seguire corsi anche di filosofia lean e poi prendersi un di grigio è un una laurea in economia anche alla london school of economics questo avviene popper per esempio insegnava alla london school of economics però per un filosofo non è un economista quindi questo sarebbe molto utile molto importante la difficoltà che io vedo è che ormai le due discipline si sono molto molto tecnici tecnicizzato diciamo è molto settorializzate per cui il discorso diventa molto difficile se è preso in considerazione dai filosofi perché parla con loro in quanto filosofo è chiaro e quanti se ne andiamo a prendere il per esempio non so rolls con questi grandi filosofi politici non parlano quasi mai degli economisti si citano adams mail o sen quindi è difficile e anche un incontro difficile però sarebbe senz'altro ultima come sarebbe utile l'introduzione voglia di mare tra l'altro avviene già nell'economia di corsi di storia ma non dico story del pensiero economico proprio così di storia i miei studenti non sa niente ma io vedo che addirittura io disegno sia nella facoltà di economia che non ha facoltà di giurisprudenza i miei studenti della facoltà di giurisprudenza non sanno niente delle cose di filosofia del diritto recenti rolls bongiorno non è un autore canonico ed è un autore che ha scritto nel 1970 di cui si dibatte da 40 anni quindi c'è un ritardo nella cioè sia un ritardo che una difficoltà oggettiva cioè non è facile entrare in se uno non è un filosofo di professione non le capisce questi libri che escono sulla libertà non si capiscono sono difficili altre 90 ringrazio veramente molto professore perché lei in effetti ci fa pensare che c'è ancora tanto tanto da lavorare e questo in un ambito diciamo più vasto più ampio più umano indicato probabilmente anche da economisti filosofi come amartya sen in effetti la tecnicizzazione di tante discipline è un fenomeno che si si vede in molti altri ambiti che diventano critici per l'uomo e per la civiltà odierna si pensi alla medicina l'eccessiva specializzazione porta a non vedere più le cose e importante ritengo opporsi in una dimensione storica forse andando a vedere la nascita dell'economia economia quando è nata era una disciplina che doveva risolvere dei problemi dell'uomo e questi non possono essere risolti se non in armonia con le altre discipline innanzitutto il diritto innanzitutto il diritto nei se si esaminano se si esamina la nascita del capitalismo che i primi la prima formazione del capitalismo il diritto consentiva l'appropriazione la formazione del capitale attraverso dei atti di pirateria autorizzati dal principe come lettere di corsa era libertà questo tipo di libertà oggi non è consentita ma sono consentite al sono consentite altre libertà la crisi che stiamo vivendo probabilmente pone dei principi propri confini della libertà economica e questi devono essere rivisti profondamente ma c'è tanto da studiare e da ampliare credo lei che cosa ne pensa quali quali sono le discipline se non il diritto il pensiero di rivalutazione dei di alcuni valori filosofici quali potrebbero essere dal suo avviso quelli che potrebbero risolvere problemi di libertà economica che con la crisi hanno visto il trasferimento di ricchezza da alcuni soggetti economici ad altri e hanno creato situazioni di ingiustizia economica è evidente ovviamente sono d'accordo concordo con quanto lei ha detto quindi al di là oltre il diritto diciamo la filosofia del diritto alla filosofia politica io direi l'etica ma l'etica la filosofia morale propria politica la filosofia morale la filosofia del diritto sono strettamente collegate sono strettamente collegate io direi che sono importanti anche altri hanno anche altre discipline nell'ambito sociale dell'ambito sociale senza trascurare perché io ecco a me sembra fondamentale che per la preparazione di un economista continuo a ritenere anche fondamentale una preparazione di tipo logico matematico io non sono contrario a quello sono soprattutto di logica e con la logica matematica più che formulari di algebra udicon oltre dicevo la filosofia del diritto la filosofia morale la filosofia politica anche ci sono discipline però in cui è molto difficile essere bravi e cioè per esempio l'antropologia o l'etnologia la linguistica io ritengo che la linguistica sia una disciplina fondamentale perché una ciplina estremamente rigorosa disciplina rigorosa e che può dare degli spunti più che spunti come dire proprio delle nozioni arricchire l'economia sono pochissimi conoscono noi conoscerò 12 economisti che si occupano anche di linguistica d'altronde forse bisognerebbe cambiare il modo di insegnare l'economia e insegnare l'economia non insegnare l'economia più per problemi cioè noi poniamo un problema grosso della società contemporanea l'istruzione la sanità giustizia e vediamo come questo problema possa essere affrontato dalle diverse discipline io per esempio tengo da due anni questo secondo anno un corso a economia sulla crisi in cui utilizzo materiali che non sono strettamente utilizzo il materiale di economia cioè cose scritte da economisti utilizzo anche film utilizzo quindi anche il cinema utilizzo il cinema utilizzo la letteratura ecco ma questo non è non è semplice non è e si riesce bene un corso che ha avuto successo ma perché il numero anche degli studenti e piccolo fare un corso così a 300 studenti è molto difficile bisogna ristrutturare il modo di insegnare o incerti università ricche harvard cambridge oxford si possono fare corsi con pochi studenti anche su materie ampie delle nostre facoltà diventano corsi di nicchia però l'introduzione di una visione più ampia deve esserci bisogna tra gli economisti sono molto molto molto refrattari a questo soprattutto gli eco non so perché gli economisti italiani gli economisti americani dalla crisi in poi si sono opposti questi problemi e anche quelli molto tradizionalisti tra gli economisti americani hanno cambiato il loro modo di insegnare gli economisti italiani direi tranne pochissime eccezioni qui a trento si un po un pochino a siena altri posti io non conosco a pisa sono l'unico su diciamo per la mia malattia che economia politica su 30 ci saranno 30 corsi non sono di fretta forse velocità tempo per un altro paio di interventi piuttosto razze che volevo farle una domanda sul tema della libertà in economia legata al tema della crisi attuale nel senso che molte analisi convergono nel identificare nel processo di deregolamentazione intervenuto in questi ultimi anni legato alla globalizzazione una delle cause fondamentali della crisi finanziaria di questi ultimi tempi ecco tenuto delle caratteristiche della globalizzazione e della finanziarizzazione come si dice dell'economia non è che è il momento anche di ripensare appunto i confini delle libertà economiche tenuto conto delle possibili conseguenze che situazioni di deregolamentazione possono portare a livello globale io concordo e devo dire che ci sia avviati anche su questa strada però fosse esiste una questione preliminare che più che aggiungere o aumentare leggi regolamentazioni cose di questo tipo bisognerebbe porre dei confini etici la cosa che a me ha colpito di più nella cosa qui non pensavo perché poi a me non interessano non mi è mai interessato non mi interessa non fare discorsi di tipo moralistico di tipo morale però la cosa che mi ha colpito di più una delle cose che mi ha colpito di più andando a studiare anche nei dettagli l'evolversi gli sviluppi della crisi finanziaria è l'immoralismo non il più che li moralismo la moralità totale dei personaggi coinvolti e che hanno causato hanno determinato anche crisi e fallimenti delle banche americane queste per queste persone avevano una preparazione anche economica avevano magari master o più cd di prestigiose università americane dove abbiamo visto si insegna anche le conosce la filosofia eccetera eccetera però quando decidevano che cosa fare che cosa comprare che cosa vendere eccetera non facevano nessun ragionamento nessuno non c'era nessuna nella logica delle loro operazioni nessuna argomentazione non dico di tipo etico morale ma ne tipo economico l'unica cosa che se noi andiamo a leggere al congresso americano queste cose sono state poi tutte pubblicate tutte le audizioni eccetera c'era quel nel caso del goldman sachs soprattutto sono mi ricordo come si chiama quel mezzo francese che l'autore del che uno dei personaggi più coinvolti nella cosa per lui mandava i fax ai colleghi alla fidanzata eccetera ma anche i fax non solo a quelli alla fidanzata che potevano essere cose diciamo così divertenti la sera prima di dormire ma anche quelli in cui dava gli ordini di comprare e vendere non sulla base dice allora ho fatto questa analisi economica ecc ho visto che quel titolo va comprato città dobbiamo metterla quel posto a quello lì e quindi questo qui non è che sono leggi secondo me le 5 impediamo a un personaggio di mettere in quel posto a quell'altro che legge mettiamo ma controlli da parte di chi agenzie pubbliche cosa fanno che controllano che quello lì lo scriva quei messaggi o che faccia che cosa deve controllare a ma questo su questo concordiamo però gli continua non è successo nulla nel senso che questi derivati un mercato completamente opaco molti banchieri amici miei dicono che loro non capiscono un tubo di quelle cose lì e che quindi loro non se ne vogliono neanche occupare e poi ci sono questi ragazzini ragazzotti che fanno milioni di dollari e che dicono noi mettiamo in quel posto quello li facciamo questa cosa facciamo questa porcata non c'entra non è che dobbiamo rendere trasparente forse quel mercato nel caso di derivati non è che prendiamo il sole24ore vediamo come si fa a comprare questi derivati particolari eccetto se li copre non si rivedono tra di loro all'oscuro di tutto ebbe su titoli emessi dallo stato tedesco ma gli altri gli elevati si possono diventare quanti ce ne vogliono e riprende un attimo partendo dalla sua risposta è interessante questo passaggio tra etimologico tra libertà e amicizia no quasi a dire la libertà e dentro una relazione quindi la libertà assoluta è un po un mito che tutto sommato può danneggiare no ma può essere invece definita più dai rapporti e mi interessava si può anche se siamo all'ultimo uno spunto proprio su quello che può valere nella sua teoria la parte etica partendo dal punto di vista mio più dell'economia civile l'etica purtroppo è spesso sbandierata ma poi ci manca una possibilità di pensare il welfare dal punto di vista filosoficamente più ontologico che etico ecco se ha qualche idea qualche suggerimento di lettura ieri la sarah smith ci diceva come la big society tutto sommato è ancora una chimera si parla di volontariato e cooperazione come possibilità per erogare servizi essenziali no all'interno della nostra compagine in realtà come se ci sono dei tagli che per esempio nelle cooperative e tagli al massimo ribasso e impossibilità per la società civile di auto organizzarsi e di essere amici ex amici nel senso di rispondere in voto alita ai bisogni della della collettività quindi da un lato se ci sono degli studi etici che però vadano incidere che non siano sociologici che a volte è inconsistente ma che vada non può giocare sulle strutture perché il mondo dell'economia civile ha bisogno di uno scenario da uno scenario magari realizzabile ma di un riferimento di una strada no che definisca un attimo in una linea in modo da non vedersi marginale rispetto a un modello economico che se quello della privatizzazione è quello del liberismo non può in nessun modo avvicinarsi a un modello diverso di società non so se sono stata chiamata direi che abbiamo tempo per una risposta breve su questo punto e poi chiediamo di certo è impossibile però le questioni sono grosse allora dico subito io sono contrarissimo non mi è mai piaciuta la cosiddetta etica degli affari non credo che si possano mettere rendere quel mondo etico facendo appunto quei discorsi la questione dell'amicizia e della cia modella comuni rapporto tra libertà e e amicizia e comunità è collegata nella storia diciamo così e così anche ripresa recentemente da alcuni all'idea della libertà degli antichi e cioè solo nel mondo moderno c'è stata questa scissione tra la libertà come libertà dell'individuo di un individuo libero autonomo atomo nel mercato è invece la libertà degli antichi così come già aveva visto versamenti costò agli inizi dell'ottocento è una libertà della libertà in quanto la persona era leader e in quanto apparteneva a una certa famiglia apparteneva a una certa polis apparteneva una certa organizzazione e quindi quello che lei dice io sono un concordo l'economia civile e il fatto di esistono ancora anche se soprattutto in italia ma non solo in italia certe non so a pisa pisa a siena le confraternite questo tipo tipo di legami quel soggetto non è visto considerato e non è proprio vinto solo isolato a tono ma fa parte di una comunità a milano città in cui io vivo ci sono delle reti diciamo ci sono delle organizzazioni coincidente noci e non solo in trentino ci sono le cooperative ci sono questo è con questo tipo di economia è in parte c'è una letteratura per esempio a bologna zamagni e zamagni lui su queste cose ha scritto volto anche nella enciclica del papa che l'ha scritta lui l'ha scritta lui c'è quella parte appunto che riguarda l'economia c'è tutta questa cosa questa parte poi ho delle obiezioni bene credo che possiamo chiudere qui il dibattito grazie a tutti per gli intervenuti grazie professor ranchetti
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