L'economia che ci piace
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L'economia che ci piace
L'intervento di Vincenzo Schettini al Festival dell'Economia di Trento 2024 affronta il tema dell'economia circolare e della sostenibilità, sottolineando l'importanza del riciclo, del riutilizzo e delle energie rinnovabili. Schettini evidenzia la necessità di un cambiamento culturale che coinvolga sia i cittadini che i governi, con particolare attenzione all'educazione delle nuove generazioni. L'intervento si conclude con un invito a riflettere sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, come l'idrogeno verde e le case domotiche, per costruire un futuro più sostenibile.
Fisico, musicista e scrittore, ma soprattutto è un profi influencer. All'inizio degli anni 2000 si diploma in violino e didattica della musica, per poi proseguire gli studi e laurearsi in fisica. Le due anime, quella artistica e quella scientifica, si sono fuse sotto l'idea di trasformare la fisica da pura nozione al vero e proprio intrattenimento. Signori e signori, è con un immenso piacere ospitare qui al Festival dell'Economia di Trento 2024 il professore Vincenzo Schettini. Sì! Buonasera a tutti, buonasera a voi presenti qui, siamo già collegati con la piazza. Facciamo un grande applauso ai lombini che sono in piazza! No, perché so che c'è tantissima gente in piazza che guarderà questo mio intervento. Vi prometto una cosa, aspettatemi perché finito l'intervento vi vengo a salutare. Vi vengo a salutare e voglio stare con voi, grazie. Mi raccomando. Benvenuti, io sono felicissimo naturalmente di essere qui al Festival dell'Economia. Ringrazio gli organizzatori, ringrazio di questa possibilità di essere presenti per la prima volta qui a Trento all'interno di questo grande contenitore culturale per parlare di economia. Poi sembra strano, no? L'economia che ci piace. Qualcuno ha scritto che c'entra Schettini con l'economia? Eh eh eh, c'entra! Perché la scienza c'entra con l'economia. Perché la scienza e la tecnologia dettano le regole dell'economia. Allora intanto lancio subito un messaggio importantissimo. Lo faccio da prof, lo faccio da persona comunque ormai grande, adulta, lo faccio da ex figlio che è stato educato da papà. Papà mi educava a guardare, a risparmio. Perché io vengo da una famiglia di una professoressa e di un impiegato dell'Olivetti. Ok, papà lavorava all'Olivetti, era meravigliosa, mitica Olivetti. E l'insegnamento che mi dava papà era risparmia. Perché lui mi davano la paga settimanale, metti da parte qualche soldino, risparmia. Un'altra cosa, un'altra informazione bella, un'altra immagine che ricordo di papà, papà, coi pochi soldi che c'erano, li investiva. Invece di lasciarli in banca li investiva in azioni. Cioè capisci? Lui dice uno che investe in azioni e uno che è pieno di soldi. No. In realtà era una mentalità che papà aveva e che ha tuttora, e me l'ha voluta trasmettere. Papà è stato il primo che ha detto, accendiamo un fondo investimento, mettiti da parte dei soldi. Cioè io sono cresciuto un po' con questa cultura. Che ahimè vedo poco presente fra voi ragazzi, fra voi giovani. E mi dispiace un po', nel senso che guardando in generale le nuove generazioni ho la sensazione, magari mi sbaglio, spero di sbagliarmi, che fra i giovani non ci sia invece questa cultura di guardare innanzitutto a come gestire i propri soldi, come investire, come risparmiare. Perché risparmiare non significa solo mettere da parte. Risparmiare significa anche spendere bene. Perché l'economia gira se si spende. E lì viene adesso la fisica. Che centra l'economia con la fisica e l'economia con la scienza? Beh diciamolo chiaro. Centra perché un certo Lawasier, un poco di tempo fa, hashtag, meno male che c'è stato Lawasier, disse, vediamo interrogati, via le telefonate, che ha detto Lawasier. Vai, vai. Voi volevate stare qua voi 80? Che bella fregatura che avete preso. Ha detto Lawasier, disse Lawasier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si. Tutto si. Vedi che meraviglia. Tutto si trasforma. Questo è stato il più grande insegnamento che la storia della scienza abbia potuto lasciare agli esseri umani. E non l'abbiamo ancora capito. Soprattutto non l'hanno capito i potenti della terra, chi si siede ai tavoli importanti a decidere. Non ha capito che ci devono educare al cambiamento. Perché ha voglia che io dico, quando apri il rubinetto, ricordi quel video che ho fatto sull'acquaidotto, il teorema di continuità, anche detto teorema di Leonardo, quando apri un rubinetto la sezione è inversamente proporzionale alla velocità di scorrimento del fluido. Che significa che se metti il dito, lo facevate da piccoli col tubo, mettevi il dito e schizzava l'acqua. Beh, io una volta per provocazione ho detto, mettete dello scotch ai rubinetti così schizza, tutta una volta, e tutti i ragazzi devono cominciare a usare meno acqua per lavarsi il viso, le mani. Era una provocazione. Perché il problema è che se non cambiano i grandi, i potenti, se non si decide come consumare di meno è meglio, se non si guarda veramente al green, che cos'è il green? Non è un colore, è un vero stato di cambiamento. Se non si guarda l'economia circolare capendola veramente che vuol dire economia circolare senza riempirsi la bocca? Non andremo avanti. È inutile dire alle persone, usate meno la macchina, risparmiate, accendete meno le luci, sono tutti discorsi giustissimi. Però innanzitutto devono cambiare i potenti. Chi decide deve cambiare, chi decide deve dare nuove regole, è inutile riunirsi e decidere nulla. Perché purtroppo noi poveri mortali non possiamo fare più di tanto di spegnere di più le luci, di usare meno l'acqua, di educarci a camminare qualche volta invece di prendere l'auto. Cioè, la Boasie diceva questo attraverso questa frase importantissima. Tutto è collegato. Tutto quello che noi compriamo è massa. La massa non si distrugge, ma si trasforma. L'energia non si distrugge, ma si trasforma. Questo è il significato di economia circolare. Quando io sono cresciuto, nonostante un padre che ci ha insegnato a risparmiare, noi cosa facevamo? Comprovamo, consumavamo e buttavamo. Questo si faceva da piccoli. Adesso che significa avere un'economia circolare? Significa comprare, utilizzare e riutilizzare, cioè riciclare. Cioè tu quella massa la cambi, la distruggi per trasformarla in nuova materia. E quindi il concetto del riciclo della plastica, tutte queste cose qua che devono migliorare come standard e che ragazzi saranno alcuni dei settori del futuro. Perché se noi appena abbiamo visto le grandi installazioni d'opere d'arte con plastica riciclata, piuttosto che oggetti, le scarpe con plastica, con materiali riciclati, questo è solo l'inizio. Quindi le startup del futuro si concentreranno sempre di più su l'idea del riciclo, del riutilizzo. Voglio dire una cosa però dell'economia. Per esempio faccio una domanda a tutti voi. Fare vestiti, cioè creare un vestito secondo voi inquina via alle telefonate. Ok, perché inquina? Si consuma acqua, si consuma elettricità, per poter usare le macchine, per cucire, cioè proprio esempi pratici pratici. L'elettricità da dove arriva? Cioè l'elettricità che usa una sarta, un sarto per cucire un abito, l'acqua che ci arriva e che viene trasportata, che viene mossa. Questa elettricità da dove arriva? Dalle industrie che bruciano il carbone, bruciano il metano, fanno girare le turbine, le turbine girano. Tu girano? Questo giramento di turbine, che cosa fa? Fa variare un campo magnetico. La fisica ci insegna che se il campo magnetico pulsa, varia in un filo senza bisogno di batteria, si genera corrente indotta. Ed è quella corrente che poi ti arriva a casa. Ma a prezzo di aver bruciato qualcosa, perché tu bruci, riscaldi l'acqua, si crea vapore, questo vapore ad alta pressione fa girare le turbine. Un po' quello che succede, perdonatemi, con le pale eoliche. Quindi attenzione, stiamo parlando di corrente elettrica, ok, quella che serve per cucire gli abiti, eravamo lì. Quella stessa delle pale eoliche. Solo che cosa fa la pale eolica? Che cosa fanno le pale eoliche? Girano, anche le pale girano. È sempre questione di giramento con la differenza che quelle non le fa, girare il carbone che brucia, riscaldi l'acqua, il vapor. Quelle girano perché vengono spinte dal vento. Ecco il concetto di risorsa naturale. Ecco il concetto di rinnovabile. In questo è rinnovabile. Tu usi il benedetto vento. Noi siamo il paese del sole, del vento e del mare. E non usiamo né il sole, né il vento e nel mare. O meglio, nasce il concetto di pala e te mettono la pala in mezzo alla campagna. In Puglia adesso c'è un progetto che partirà di pale offshore. Quindi che tu sei in spiaggia al mare e non le vedi. Ed è un punto di partenza. Ecco perché, attenzione, occhio, secondo grande punto di partenza per i giovani, le rinnovabili, quelle che conosciamo, e quelle che verranno. Il problema di cucire un abito è importantissimo e gravissimo perché esiste un concetto che si chiama fast fashion. Io ho la cabina armadio. Io l'ho messo. Quanti di voi hanno la cabina armadio? Tutti quanti, alzate la mano. Chi ha la cabina armadio? Non ve vergognate. Anche in piazza vi sto guardando. Alzate la mano chi ha la cabina armadio. Riflettete su questa cosa. Quante robe abbiamo nella cabina armadio? Un mare. Quante ne utilizziamo? Io mi metto sempre le stesse cose. Io mi metto sempre le stesse cose. Quanto entro nella cabina armadio mi viene l'ansia. Io ho l'ansia da cabina armadio. Però il problema è grave. È gravissimo. Perché siamo vittime di una piccola parte dell'economia. Quella che riguarda il fashion, che produce vestiti. Tu entri in alcuni negozi, e iniziano le cose. 5 mutande a 9.99. Se te ne compri 7, 12.99. Se te ne compri 20, 13.99. Se ne compri 30, 14.01. Tu che fai? Ti compri 30 mutande. Non funziona così. Dobbiamo tornare ad essere come erano i nostri. Nonni. Le nostre nonne si mettevano due, tre abiti. Ed erano buoni. Erano abiti buoni. Perché erano l'abito della Sarta. Che te lo faceva. E durava un sacco di tempo. Dato che abbiamo capito che ci mettiamo sempre le stesse cose. Perché così? Lì si entra nella mentalità di uscire da questa benedetta fast fashion. E quindi si entra nella slow fashion. Sotto la fast fashion. Non ve lo devo dire io. Perché non è tanto una cosa di fisica. Ma sappiate che c'è sfruttamento, minori. C'è un sacco di problemi. Oltre che inquinamento. Perché tu produci, produci, produci. Continuiamo. Altro esempio. L'economia che ci piace legata al cibo. La carne. Sappiate che non dirò, la carne è brutta. No, non le dico queste cose. Non vi preoccupate. Alzate la mano. È normale, la si mangia. Quanti di voi la mangiano, che ne so, ogni giorno? Singere? Perfetto, la mangiate ogni giorno. Perfetto. Anche in piazza, vediamo. Vediamo in piazza e vedo un po' di mani alzate. Perché bravo, bravo. Altro problema alla carne. Per crescere un bue. Per arrivare a macellarlo. E ottenere un chilo di carne che arriva sulla tavola. Lo sai quanta anidride carbonica immettiamo? 80 chilogrammi. Un chilo. Di carne. Per crescere in un campo di lenticchie. Ora, io non sono nutrizionista. Ma pare d'aver capito che le lenticchie. E la carne. Portano proteine. Siamo lì? Più o meno siamo là. Quanto ci vuole a crescere un campo di lenticchie? Un chilo di lenticchie, portando in tavola? 0,89 chilogrammi. Sto dicendo dei numeri per farvi capire il rapporto spaventoso. Che c'è. Tra quanto si inquina nel produrre carne. E quanto si inquina nel produrre legumi. Questo significa che dobbiamo smettere di mangiare carne? No, io non sto dicendo questa. Non ce l'ho con chi mangia carne. E non ce l'ho con chi la macella. Perché la gente lavora. I macellai esistono ed esisteranno. E meno male. Perché è un bellissimo mestiere. Non è quello il punto. Il punto è pensare, cambiare, variare. Quando si dice variamo nell'alimentazione. Pensiamo anche che quando quel piatto ci arriva in tavola. Riflettiamo. Ecco perché vorrei una riflessione da parte di chi è ai governi. Di educare i ragazzi a dire. Ricordati che quando arriva quel piatto in tavola. Intanto ricordati che non lo devi dare per scontato. Quell piatto. Non lo devi dare per scontato. Perché oggi si dà molto per scontato. Nella nostra società. Che mangi, dormi, te frega niente. E non sai che in altre parti del mondo. Gli stanno anche togliendo la libertà. Di dire qualcosa. Quindi intanto ci stiamo dimenticando questo. Educhiamo i nostri figli invece a ricordarci. Che quel piatto che arriva a tavola. Quello che bisogna riflettere ogni tanto. Non darlo per scontato. Mai dare per scontato. E poi riflettiamo su questo. Cioè anche quello inquina. Anche accendere una luce in più inquina. Cioè aumenta l'apporto di. Questo per quanto riguarda l'inquinamento. Visto come produzione di alniocarbonica. E come conseguenza sull'economia. Ma in che senso? L'economia cambierà. Allora vi do adesso 2-3 suggerimenti. Spunti. Li do a tutti. Perché voglio anche farvi capire. Come oggi ci sia una grande opportunità. Quando ero giovane io. Nessuno parlava di energia. Trasporti. Energia verde. Tutto lo sentivo mai sto fatto? Nessuno ci diceva mai niente. E noi come siamo cresciuti? Consumando. Ma non è colpa nostra. E noi come siamo cresciuti? Consumando. Ma non è colpa nostra. Cioè non è colpa della nostra generazione di dire che noi abbiamo consumato. Noi siamo stati messi in della condizione di consumare. Basta. Adesso invece si parla in altri termini. Tutta quella energia elettrica che noi utilizziamo. Da dove arriva? Può arrivare dalle fonti rinnovabili? Quale sono le fonti rinnovabili? Solare. Poi? Eolico. Poi? Geotermico. Chi l'ha detto? 8 e mezzo. Perché tutti si scordano del geotermico. Una volta mi disse un signore che mi aveva visto parlare e dice professor non ti dimenticare. Mi raccomando, è il geotermico. Perché molto spesso non lo si nomina. È vero, il geotermico è importantissimo. Allora, questo è la partita con le rinnovabili. I carburanti. Parliamo di carburanti. E' un'altra parte del mondo del trasporto. Pensiamoci un attimo. Vi faccio un'altra domanda. Voi siete frecati perché state qua. Quella piazza rispondete tramite il telefonino. Facciamo il sondaggio su Instagram. Attenzione. La domanda è questa. Tutto nel futuro verrà elettrificato? Perché in questo momento noi vediamo che al 2035 si spegnerà la possibilità di comprare il motore termico. Quindi le auto si potranno comprare solo elettriche. Tutto si elettrificherà? Questa è la domanda. Via alle telefonate. Il signore dice di no. Cosa non si elettrificherà? Provate a buttare delle ipotesi. Le batterie. Scusa? La creazione delle batterie. Beh, in realtà, diciamo, la direzione è creare batterie per avere poi il motore che sia elettrico. Però ti voglio sapere. Tutti i motori elettrici avremo in futuro? Pensate ai mezzi di trasporto. Aerei? Ma i SIA fanno il motore elettrico per l'aereo. Già per fare un motore della Tesla? La Tesla non inquina. La Tesla non inquina. Sbagliato! Che vuol dire non inquina? Io ho comprato la Tesla e non inquino. Sbagliato! Perché intanto per creare un motore elettrico voi non sapete quanto litio va preso dalle cosi, bambini che le maniche e tutto il casino che succede. Facciamo finta che questo non accada. Perché purtroppo siamo fatti così. Siamo divisi in due nel mondo. Chi consuma e chi subisce. E quelli si stanno prendendo lo stesso inquinamento che stanno prendendo noi. Questo non è giusto. Perché nel mondo le nazioni che inquinano dovrebbero pagare da un punto di vista di tutte le conseguenze di inquinamento. Dovrebbero pagare loro per rendersi conto quanto stanno spasciando questo mondo. Invece stiamo rovinando anche l'Africa. Stiamo rovinando anche quei poveretti che chiaramente adesso stanno cominciando ad entrare anche loro nella economia mondiale. Perché anche loro iniziano a crescere e a consumare. Perché questo è il problema. Torniamo alla domanda. Motore elettrico non lo puoi fare. Brava. 7 e mezzo dell'aereo diceva. Brava. Ora faremo il motore di idrogeno. Bravissimo. In realtà voglio sapere un po' del... Carburante. Come ti chiami? Angelo. Non è più. Fate l'applauso. Anche dalla piazza per Angelo. Angelo ha ragione perché come diceva... Giulia dice gli aerei col motor elettrico non li avremo. Non ora. Altro. Raccontatemi altro. Cosa non potremo elettrificare? Barche, navi, crociere. Altro. Che altro? Questo è un po' più difficile. Magari però. Non è che dice cara vada a supermercato che prendi il razzo. Quello lo usano di meno. Anche terribile. Anche l'industria dell'acciaio e del vetro. Perché non è che smetteremo di produrre acciaio e vetro. Fermiamo il mondo. Nel mondo del futuro nell'economia che ci piace niente aerei e niente navi. Ando vai. Diceva Alberto Sordi. Ando vai. Cantiamola. Ma ando vai se la banana non ce l'hai bella guayana attacca da sta banana. Il grande Alberto Sordi. Facciamo un applauso. Giulia, tu la conoscevi questa canzone? Sì. Veramente. Questa canzone è vecchissima. Che cos'è la banana per noi oggi? La banana è l'energia elettrica. Noi non possiamo andare da nessuna parte senza l'energia elettrica. Perché la banana di Alberto Sordi è la nostra energia elettrica. Dov'ai se la banana non ce l'hai? Il senso è quello. L'energia elettrica. Il punto è sempre quello. Da dove arriva quell'energia elettrica se continuiamo a prenderci in giro? Se io arrivo con la Tesla a casa, la parcheggio, la carico e quella produzione di energia va inquinare. Non abbiamo fatto nulla. Non abbiamo fatto niente. Attenti aperte e chiusa parentesi. Nasceranno molte colonne di ricarica in futuro. Cambierà proprio il paesaggio a livello nazionale. Questo semi-messaggio per i giovani, per i ragazzi. Pensate in termini di lavoro. Non vi fissate con le cose vecchie. Devo laurearmi in quella cosca, devo andare là, devo mettere i timbri, non perché i lavori del futuro, anzi, fra 5 anni saranno tutti diversi. E non teniate per favore l'intelligenza artificiale. Non fate i discorsi che facciamo noi ANTA, che diciamo l'intelligenza artificiale toglierà i lavori. Non è vero. Perché i lavori cambiano. Quando non gira la macchina stavano tutti i cocchieri. I cocchieri si sono incazzati quando si arrivano le macchine. Perché noi abbiamo detto che cosa dobbiamo fare più noi i cocchieri? Siamo incazzati. Era un mondo di cocchieri incazzati. Questo è tipo il libro. Devo scrivere un terzo libro che si chiamerà quando i cocchieri si incazzano. Nel loro piccolo si incazzano. Fatto con le gavette un po' strane. Cioè il senso è questo. Il mondo va avanti. Quindi i lavori cambiano. Non dovete temere questo. Anzi, è una grande opportunità pensare all'intelligenza artificiale come strumento per imparare. Ma ne parliamo tra un attimo. Porniamo ai motori, al famoso elettrificazione. Non puoi elettrificare tutto. E allora entra in gioco l'idrogeno come carburante. C'è come carburante. Ora vi do una notizia. L'idrogeno come carburante. Tu hai un litro di idrogeno. Hai una macchina di idrogeno. La macchina a benzina ti fa 15 km con un litro, più o meno. Sai quanto ti fa una macchina con un litro di idrogeno? 45. Il triplo. Quindi tre volte più energetico. Primo, secondo, bruci un litro di benzina. Quanta CO2 emetti in atmosfera? Eh, immetti. Punto. Eh, basta. Quanta CO2 emetti con l'idrogeno? Zero. Il vantaggio. Allora dice, ci hanno fregato. Ci hanno fregato. Perché mi ricordo che quando ero piccolo si diceva, la macchina di idrogeno. È stata impentata la macchina di idrogeno. Non ce la vogliono far scoprire. Non è così facile. Perché l'idrogeno tu lo ottieni ai l'acqua, dissoci l'acqua, idrogeno, ossigeno, ottieni l'idrogeno come carburante. Ma per dissociare l'acqua che cosa ti serve? Ti serve energia. Energia elettrica. Elettrolisi dell'idrogeno. Il problema è sempre quello. Se tu l'energia elettrica la vai a prendere dalla stessa spina da cui vai a ricaricare la macchina, inquini. Infatti oggi, per produrre un litro di idrogeno, si mettono in atmosfera 8 litri di anidricarbonica. E che dobbiamo fare? Niente. Ma ma se per produrre quel litro di idrogeno tu usi la corrente elettrica che ti arriva dalle vale o liche girano sempre, quella si chiama idrogeno verde. Ecco il futuro. Uno dei possibili. Mio padre vent'anni fa era uno dei primi che ha comprato i pannelli solari, i pannelli solari, foto voltaici, il primo e diceva io comprerò i pannelli, ha speso un sacco di soldi. Ma doveva non quanto di soldi ha speso vent'anni fa? Perché costavano un occhio dalla testa. Ora ci sono gli elettrolizzatori che sono quelli che servono per fare elettrolisi dell'idrogeno. Che costano? Un occhio della testa. Fra 10 anni non costeranno più un occhio della testa. E quindi terzo spunto per i giovani. Terzo, vedi quanti costi per i giovani? Anche quello sarà un'altra direzione verso la quale si andrà. Cioè il carburante idrogeno verde come carburante. Niente emissioni, niente annile carbonica per poterlo produrre. Altra direzione. Perché il mondo deve andare avanti e ormai viviamo di energia elettrica, ecco perché Alberto Sordi. Cioè non ti puoi privare di una cosa di cui hai bisogno. Altra cosa, noi adesso viviamo sempre con sto coso in mano se questo si scarica. Ti prende la crisi. Allora intanto io vorrei lanciare una cosa per tutti quanti, facciamolo veramente. Io faccio una promessa solenne. Il mio compagno Francesco mi sta ascoltando in questo momento. Prometto che quest'estate, quando ce ne andremo quella settimana in vacanza, io non faccio una vacanza da due anni, quando ce ne andremo in vacanza, io questo lo spengo. E farò la disintossicazione digitale. Sarà durissima. Lo sapete perché? Perché io sono drogato. Io sono drogato. Io dipendo da questo. Mi sveglio la mattina e apro. Guardo, niente. Sto guardando il nulla in quel momento. Però è il mio cervello che mi dice apri, perché se non apri questo sei un imbecile. E lo devi fare, è droga. Questa è droga. Allora promettetevelo. Quando potete, fatela questa disintossicazione digitale. Provateci una settimana, fatela da dove vi pare. Ti do subito la parola, ma provate. Io lo sto parlando a tutti i novi. A tutti i novi, perché più o meno lo siamo tutti. Chi non lo è, fortunati voi. Chi non è dipendente dal telefono, vi dico soltanto grazie. Abbiamo solo da imparare dalle persone che non sono dipendenti dal telefono. Perché è una gran fortuna non esserlo oggi. Dice ma tu sei diventato famoso grazie al telefono. Quello non c'entra, io non sto parlando di quello. Non è quello il punto. Però bisogna dire le cose come stanno. Perché oggi tu metti questo. Immana un bambino, di 4 anni. E stai tranquillo che se vai al telefono, il bambino si è abituato al telefono. Se non glielo dai, inizia a strillare con un pazzo. Appena glielo dai... La droga. E' lo stesso effetto. Che tu metti la... E' bruttissima questa immagine proprio per un bambino. Perdonatemi, è molto brutta. Perché se la droga arrivava in passato per un purtroppo adolescente, quando sappiamo i fatti brutti che sono successi con cocaina e ruina, in anni di... E non è una cosa certamente finita, non chiudiamo gli occhi. Però noi adesso col cellulare stiamo dando la droga ai bambini. E' brutto, io lo dico, io sono sicuro che se fossi genitore sarebbe durissima per me. Lo so, e io infatti non sto parlando da padre, parlo da figlio. Parlo da figlio che è cresciuto senza il cellulare e dico io, meno male. Perché quando ero giovaneio ci stava il libro, i genitori che ogni tanto sembrano uno schiaffo in testa se ti permettevi di dire tanto. Tanto dovevi dire, schiaffi erano. E sono venuto dritto su. Attenti a questa cosa. Eppure, gli amici che avevi, la piazza, lo struscio si faceva avanti e dietro. Siamo stati fortunati, noi da giovani. Quindi vi dico, occhio, riflettiamoci. Noi abbiamo continuamente bisogna ricaricare il cellulare. Andiamo col power bank. Io certe volte vado con i fili da tutta la parte. C'è i fili. Perché? Perché deve essere sempre carico. E quindi l'energia elettrica. E quindi il concetto di corrente, corrente elettrica, corrente, corrente. Altra cosa, altro spazio meraviglioso. Le case del futuro. Parliamo anche di questo nell'economia che ci piace. Voi di Sietere si conto che noi siamo, ahimè, stati sotto il ricatto, e lo siamo tuttora, della Russia quando Mr. Bean ha deciso di chiudere il gas. Da chi abbiamo preso il gas a quel punto? Da chi l'abbiamo preso? Dall'Algeria. Cioè sempre dipendenti da qualcun altro. Perché noi viviamo grazie al gas che deve bruciare, quindi deve portarci in algeria. Sempre quello è il punto. Ma invece, io sto leggendo, vedendo, scoperto un museo bellissimo che è a Milano, si chiama STEP, se potete andate a vederlo. E' il museo dei lavori del futuro, vorrei spiegarci. Gli architetti e gli ingegneri delle case del futuro, che progetteranno queste case nelle quali tu entrando e camminando, calpestando il pavimento, produrrà energia elettrica. Il cosiddetto piezoelettrico, il materiale piezoelettrico. Arriverai in casa, te prendi la ciclette, tu ti ricordi quando noi andavamo nelle campagne che eravamo giovani, avantieri, perché la vita passa. Giulia, passa veloce, tanto a te. Tu ti ricordi quando noi andavamo nelle campagne con la bicicletta? C'avamo la batteria, che succedeva con la bicicletta, che per vedere? C'è la dinamo. La dinamo, la dinamo. La dinamo. Adesso non c'è la più la dinamo, adesso c'è il LED. Adesso ci sono i monopattini che non inquinano. Infatti non inquina. Lo devi caricare. A parte che poi sul monopad... Io non ho mai capito, io non ho ancora capito. Da un periodo in cui si pedalava per arrivare in un posto, ma ti metti là... Le gambe, le gambe che fanno fare i pedali, come le pale eoliche che producono corrente elettrica, le gambe che accendevano quella luce che si chiamava dinamo, quelle stesse gambe che possono produrre energia elettrica per casa. Perché nelle case del futuro tu arriverai e Alexa ti dirà vai su la ciclette! Pedala, fatti due ore! No come no! Salve Carla! Buonasera, benvenuti. Siediti che accendo io le luci. Che è un'altra cosa che mi sta qua. Alexa accendi le luci. Perché Alexa deve accendere le luci? Perché? Non è così, non è così. Non è così, non è così. Non è così, non è così. Se no diventiamo sempre più pigri. Ma ci rendiamo conto che stiamo diventando pigri? Sempre più pigri. Non funziona così. Alexa smetti di accenderci le luci. Quando noi ti chiediamo accendi le luci, tu dici no! No, perché quella Alexa ci costringerà a salire sulle ciclette. Tutti sulle ciclette! A pedalare! Siccome adesso le cucine diventeranno tutte con le piastre, allora tu ti dovrai produrre energia per mangiare. Si, cosi! Perché così si faceva una volta. La nonna una volta prendevo due pezzi di carbone, faceva due con bruschette. Faceva due bruschette e si mangiava due. Metteva sotto il coso, sotto il tavolo, il bracere. Metteva il bracere, ci si riscaldava col bracere e si stava con le coperte addosso. Ma stiamo così in casa. Così stiamo. Non è possibile andare avanti così. Io lo sto dicendo ragazzi perché voi dovete cambiare mentalità. Io le devo ripetere queste cose perché voi aprirete gli occhi. Perché a noi non ce li hanno aperti. Non abbiamo nessuna colpa come generazione. L'unica che nessuno ci ha aperto gli occhi su queste cose. Che le nonne quando accendevano quel bracere facevano quei quattro ceci in croce che si mangiavano in inverno. E si stava in casa. Quella voleva dire lavorare vivendo questo piano della terra con l'intenzione di lasciarlo alle generazioni future, migliore di come lo si è trovato. Quello era un modo giusto di lavorare e dividere, non quello di oggi. Ecco perché è importante vedere queste cose. Invece si fa esattamente il contrario. Queste sono le case domotiche del futuro. Tu entri, ti muovi, ti muovi e produci energia. Questo è bellissimo. Questo vuol dire che qualche startup del futuro potrà liberarci dalle bollette. Perché che cacchio consuma uno in casa? Cosa consuma? Che cosa fa? Perché se tu ragionisci io, te faccio la casa domotica? Se tu sai bene utilizzare la corrente e non ti arriva la bolletta. Tu che fai? Ci provi, ti impegni, migliori, diventi più virtuoso. Altra cosa che devo dire? No? Senti questo fatto. Sentite questo fatto. Io sono un professore. Vengo dalla scuola. Conosco questo mestiere. Il Covid ci aveva insegnato una cosa. Una cosa ci aveva insegnato il Covid. E gli animali hanno ringraziato in quel periodo. Non si muovevano più macchine. E gli animali hanno cominciato a spuntare in mezzo alla scuola. Ma se ne sono andati finalmente? Se ne sono andati con queste caccia da macchine finalmente? Perché l'animale non inquina. Poi finisce il Covid. Aspetta, perché stavo dicendo questo fatto? Durante il Covid la scuola faceva la didattica a distanza. Brutta? Bruttissima. Lo devo dire? Sì, lo dobbiamo dire. La didattica a distanza è stata una cosa brutta. Ok. Faceva però anche le riunioni a distanza. I professoresse stanno coi professori? Alzatemi la mano, vediamo chi sono. Ma donna, sempre facevamo i consigli di classe a distanza. I collegi a distanza. Le riunioni di dipartimento a distanza. I colloqui a distanza. Era bello, ministro, ministro dell'istruzione, ascoltami. Era bello, lo sai perché? Perché i professori coi quattro soldi che prendono ogni volta che stanno a riunione e certe volte hanno la cattedra, ce l'hanno a 120 km distanza dalla casa. Si devono scioppare 240 km per andare a fare una riunione che si può fare a distanza senza immettere la nitra carbonica in atmosfera, senza inquinare. Perché il problema è sempre quel. Per un consiglio, quanti siamo che ci muoviamo per un consiglio? 15, 16. Voi moltiplicate questa cosa per 12 consigli all'anno, per le centinaia di migliaia di professori che stanno in giro. Moltiplicate questa cosa. E arriverete a milioni di tonnellate di nitra carbonica immessa in atmosfera che non sono in giro. Perché non è vero che stiamo facendo il green. Questo non è fare green. Perché per me la scuola del futuro, la prima cosa che dici non è didattica digital, digital, digital, digital, schermi piatti, ultra piatti, intelligenza artificiale. No. La scuola del futuro punta sugli insegnanti e gli dice per quei quattro soldi, per non dire una parola, che vi do? Io vi faccio stare a casa. Le riunioni le fate da casa, perché non serve a niente fare di persona. Diverso è la didattica. Diverso è la didattica con gli insegnanti. Io lì sono d'accordo. Ma le riunioni le fate da casa. Facciamo il calcolo che non ci vuole un laureato in matematica a integrali doppi. Non servono l'integrali doppi per calcolare quanto si risparmierebbe e quanta meno di nitra carbonica si metterebbe. Mettiamo un bel marchio green sull'Italia e faremo scuola in tutto il mondo. Dimosceremo che questo vuol dire fare il green. Questa è una scuola che fa green. Prima cosa. Seconda cosa. Sempre per la scuola. Perché lo devo dire anche questa economia. Se vogliamo dei ragazzi più inseriti a livello di idee, dobbiamo avere insegnanti più ispirati. Allora... Che vuol dire questo fatto? La professoressa che insegna? Sostenio. Di che materia? Tutto. Tuttologa. Beh, a te. Gli altri professori che insegnano? Economia. Spagnolo. Sostenio. Arte. Economia. Dove stavano gli altri? Scienze umane. Allora. Noi siamo dei professionisti. Partiamo da questo presupposto. Non ci stanno più trattando come tali. Ma quello è un altro conto. Allora, intanto voi siate coraggiosi per il futuro di questi ragazzi a premere quanto più possibile su voi stessi per collaudarvi con una scuola molto difficile a livello di comunicazione, perché i ragazzi sono tanto cambiati. Ma dobbiamo da questo punto di vista comprendere come noi lavorare. Però io sogno una scuola e un ministero che investa a soldi sugli insegnanti. Perché tu è inutile che mi fai fare i corsi di formazione. Ah, privacy, la sicurezza, powerpoint e ppt. Aspetta. Gratis. Gratis. Perché tu sei un insegnante? Gratis. No. State investendo milioni di euro in digitale? Investitevi sugli insegnanti. Prendete quei soldi di professoressa, le insegna Spagnolo, perfetto. Io le pago. Tre settimane. Lei va a farsi un corso di pronuncia spagnola, lo sto inventando, di pronuncia spagnola, però la pago. La pago, perché lei è una professionista, deve essere pagata. Le faccio fare formazione, la faccio stare gratis. La faccio pagare, ma lei mi deve riportare quel know-how a scuola. Lei mi riporterà quel know-how, quella conoscenza, me la riporterà e me la trasferirà sugli ragazzi, sugli studenti. Lei, professoressa, è un ingegnere meccanico, perfetto. Io le faccio fare, dove lo vuol fare un corso di formazione? Lo voglio fare in Germania, perché stanno mettendo su delle nuove macchine robotiche, sto inventando, capito? Che stanno facendo questo. Perfetto. La pago, la pago, perché se ti formo ti pago, perché sei un professionista. Se no non funziona così la formazione, è troppo facile dire, fatti la formazione, pagati la benzina. La pago, le pago le spese. Va a fare quel corso di ingegneria meccanica in Germania, va a vedere come si applica l'ingegneria meccanica oggi, a cosa serve l'ingegneria elettrica, che cosa si fa nel mondo dell'informatica, la mando al CERN, la pago, lei mi riporta questo nomavo a scuola, me lo trasferisce sui ragazzi, vi posso assicurare. Avverrebbe naturalmente, perché noi insegnanti diamo, diamo tanto, però siamo stati depauperati del nostro ruolo e in questo momento non c'è investimento sugli insegnanti, questo si ripercuote su, guarda caso, l'economia e i ragazzi. Si ripercuote sul mondo stesso, perché l'economia di una nazione migliora nel momento in cui migliora il livello culturale di quella nazione e sulla cultura bisogna investire e crederci. Allora io lo so, io lo so che il ministro Valditar madonna, quante pensieri che tiene, che a me mi dicono ti vorremmo ministro dell'istruzione. No, no. E se faccio io il ministro dell'istruzione? E chi li fa? Chi li fa i video di fisica? E la trasmission televisiva, le cose, la figlia dell'amore? No, non posso. Ma perché io capisco anche, io capisco anche, spezziamo una lancia a favore di uno che fa il ministro dell'istruzione. Io lo capisco, io capisco che un essere umano messo in quella posizione, fai questo e fai questo e fai questo e fai, tiri da una parte, tiri dall'altra, tiri da una parte, tiri dall'altra, cioè è un casino, lo capisco. Però parlatevi, perché sono i nostri figli. Stiamo parlando dei nostri figli e dei loro figli, dei nostri nipoti, stiamo parlando del futuro di questa nazione che grazie alla cultura e grazie a questi atteggiamenti virtuosi diventerà indipendente, perché oggi è importante per una nazione essere indipendenti. Non si può dipendere da un punto di vista dell'energia, ma, pensano, pic tu, cioè l'energia che dovrebbe essere il futuro, eccetera, no, noi dipendiamo da qualcun altro perché c'è il metano in Italia. Con questo non sto dicendo che prendi il metano e lo sostituisci in blocco con le rinnovabili, no, la transizione energetica non funziona così, è molto complessa. Abbiamo parlato di idrogeno verde, potremmo parlare di carburanti di origine vegetale, cioè si potrebbe parlare di tante cose, desalinizzazione dell'acqua, è molto complesso il discorso, però è interessante. Però è bello e entusiasmante, entusiasmante e particolare, aprirà nuovi scenari. In questo a noi serve l'intervento di chi decide, è inutile dirlo perché noi possiamo diventare i più virtuosi del mondo, ma il mondo si evolve quando arrivano dei messaggi di cultura e gentilezza da parte di chi decide. Ultima cosa e chiudo. E avviso tutti i lobini fantastici che sono in piazza, che li vado a trovare, non c'è problema, altrimenti mi sono fatto le foto qua, perché lo so, è vera quella, è vera quella. Un'ultima cosa e un ultimo pensiero non è l'8 marzo, però oggi mi hanno fatto una domanda, hanno acceso una lampadina nella mia testa che si accende molto spesso. A voi donne, a voi ragazze, lo dico, rendiamoci conto di una cosa. Questo è un pensiero personale mio e magari è falso, non è vero, è una riflessione così, troppo di pancia, ma la devo dire. Se ci siamo ridotti in queste condizioni, un mondo che nel 2024 vive ancora conflitti, guerre, gente che viene ammazzata, non si sa perché, aspetta, e noi vediamo le guerre, quelle che ci raccontano in tv, voi non immaginate quanti conflitti non vengono mai raccontati e la gente muore, punto e basta. Questo è anche perché questo mondo non vi ha mai permesso di arrivare al potere. Perché quando una di voi tenterà di arrivare al potere, sarà ostacolata, ricordatevelo, faranno di tutto per ostacolarvi, perché non vi vogliono al potere gli uomini, ma al potere dovete arrivare voi donne. Perché voi donne avete l'istinto materno che diventerete mamme o no, non è quello il punto, ve lo auguro naturalmente, quella è una grande scelta di vite e di responsabilità, ma voi avete ancestralmente l'istinto materno, siete portate a proteggere la specie umana, gli esseri umani. Allora, quel mondo del futuro governato da donne, tutte donne, tutte donne, tutte, tutte, tutte, tutte, tutte donne, quel mondo sarà un mondo protetto, protetto, perché la donna non penserà mai di ammazzare, di uccidere, perché si metterà la pancia, la mano qua, sullo stomaco, sulla pancia, sul ventre si mette la mano alla donna. E allora questo vi voglio dire, dovete essere forti, forti, più forti di quelle generazioni di donne che hanno lottato per i propri diritti. E alcune sono state ammazzate, messe in carcere, gli hanno detto un sacco di parolacce, le hanno ostacolate, quando stavano arrivando al potere le hanno bloccate. Sarà così, dovete capirlo, ma dovrete lottare, perché regalerete al mondo la vera speranza è in voi, è nelle donne. Io lo dico da figlio, lo dico da figlio perché ho avuto o una madre che è incredibile. E io nella donna ho visto sempre quella parte dell'umanità che vuole preservare la specie umana, che vuole dire questo mondo è bello, lo dobbiamo regalare ai vostri figli, perché voi i figli nipotili sentite qua, quindi un grande in bocca al lupo a voi ragazze e a tutti i giovani. Fate le vostre scelte ragazzi in maniera determinata nella vita, impegnatevi, sacrificatevi, guardatevi intorno, guardate quante possibilità ci sono l'intelligenza artificiale, lasciate perdere a scuola superiore, fatevi... Non vi fate tentare, non vi fate tentare l'intelligenza artificiale alle scuole superiore, la strutterete quando diventerete adulti, perché vi darà la possibilità di potenziarvi, di diventare super donne, super uomini in senso di intelligenza. Se Leonardo Da Vinci avesse la possibilità di prendere una macchina del tempo, perché può succedere? E arrivare nella nostra epoca direbbe Madonna me! Così. In Toscana si dice, Madonna me! Che bella epoca! Questo cosa così piccolo? Tutta l'informazione guarda, è io che studiavo sui libri e mi giravo sangue, veleno, per studiare le leve, le cose. Però poi guarderebbe la specie umana e direbbe e che state a fare voi? Giovani datevi da fare, direbbe, perché qui avete tutto. Ecco perché vi dico, è un momento bellissimo, vediamolo dal punto di vista positivo delle possibilità che ci sono oggi. Grazie a tutti. Grazie! Grazie Piazza! Fantastico, io mi faccio metti la musca, metti la musca, si si mette, faccio soltanto una foto, così un video Attenzione, guardate verso qua Grazie! Grazie! Grazie, grazie, ci vediamo Grazie! Grazie! Grazie!
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