Le priorità del nostro tempo: competitività, transizione energetica e certezza del diritto
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Le priorità del nostro tempo: competitività, transizione energetica e certezza del diritto
L'intervento di Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, al Festival dell'Economia di Trento 2024 si concentra su competitività, transizione energetica e certezza del diritto. Orsini chiede un'Europa pro-industriale, criticando le politiche che penalizzano le imprese italiane. Sostiene il nucleare di ultima generazione come fonte energetica e la necessità di certezza del diritto per favorire gli investimenti, chiedendo al governo misure concrete per l'Industria 5.0 e la gestione del Superbonus.
Buon pomeriggio anzi direi ormai buonasera buonasera a tutti voi grazie di essere qui fino alla fine insomma noi chiuderemo insieme l'edizione numero 19 del festival dell'economia di Trento la terza in realtà curata dal gruppo Sole 24 ore e da Trentino Marketing sono stati quattro giorni intensi di lavoro di confronto di dialogo e in un percorso che credo abbia consolidato una caratteristica di grande successo di questo festival e cioè la ricerca di senso e non aver paura di porsi domande complesse insomma la ricerca di nuove chiavi di lettura di questo di questo nostro tempo così difficile non è un caso che insomma l'edizione di quest'anno era dedicato proprio proprio ai dilemmi del nostro tempo abbiamo avuto decine di eventi cinque premi nobele insomma 22 ministri il presidente del consiglio economisti e imprenditori da tutta italia da tutto il mondo è stata una edizione di successo insomma lo abbiamo anche raccontato nella conferenza stampa che ci è stata un'oretta e mezzo fa nel pomeriggio e in una città a Trento che ci ha non solo accolti insomma è stato un po al gioco ha adottato i nostri orari impossibili e si è fatto a conquistare insomma dai colori l'arancione e il nero i colori dei nostri manifesti e dei nostri dei nostri eventi come di consueto l'edizione la cerimonia conclusiva del festival si chiude con l'intervista al presidente di confindustria quindi io chiamo subito qui sul palco il direttore del sole 24 ore fabbio tamburini che interviste il presidente di confindustria emmanuele orsini prego a voi bene lasciatemi spendere due parole di ringraziamento alla città di trento ai trentini perché sono stati davvero quattro giorni formidabili e mi fa piacere sottolinearlo questo è lo ha ricordato prima la collega filomena greco e il rinnovo di una tradizione il festival dell'economia si chiude con un'intervista al presidente di confindustria eccoci qua e grazie a lui per essere venuto perché devo dire che una un'agenda che nelle ultime settimane è stata anche quella formidabile e quindi diciamo che ci fa molto piacere averlo qui oggi ecco la il tratto distintivo della presidenza della sua presidenza orsini è legato a tre parole unità dialogo e identità perché ha fatto questa scelta intanto direttore prima di risponderti vorrei fare un ringraziamento alle autorità presenti ma un grandissimo ringraziamento al sole 24 ore e a tutti gli attori che hanno partecipato anche ragazzi del sole alla prima linea del sole 24 ore fabio e se possiamo un grande applauso perché il festival il trento penso che sia un grandissimo riconoscimento quindi grazie grazie veramente e sì noi abbiamo utilizzato tre parole diciamo ne ricompattare anche confindustria perché io credo che con una confindustria unita sia ovviamente avere una confindustria unita vuol dire avere una confindustria forte e avere quindi un fare bene per il paese ma un'unità che abbiamo ci messo al centro nel dialogo ovviamente il dialogo per noi fondamentale io penso a quanto le nostre aziende che oggi ricordo che confindustria rappresenta il 94% le micro medio piccole altrettanto abbiamo le grandissime imprese che sono i nostri rappresentanti che ci portano nel mondo sono i nostri capi bandiera che sono quelli che comunque esportano il nostro midenite di 680 miliardi che fanno sì che il paese in ogni modo cresce tutti gli anni e sempre funziona bene e ha una grande capacità di attrazione è logico che nella parte dell'unità che credo che sia fondamentale e anche saper mettere insieme alcuni capitoli che sono fondamentali che noi trattiamo e li trattiamo sempre dentro anche all'interno della nostra confindustria penso al mondo dell'energia ci sono i produttori e dall'altra parte ci sono i consumatori il la logistica ai trasporti e chi utilizza i trasporti riuscire a unire e nel mettere assieme no nella parte di unità vuol dire essere ancora più forte cercare la capacità di delle quello che unisce per poter essere ancora più forti quindi poi faccio una piccola introduzione mi permetto unire gli italiani non è mica facile diciamo ci siamo riusciti diciamo che noi ci siamo riusciti con fiducia ovviamente abbiamo avuto una campagna che tocca la bastanza di battuta però oggi la capacità di mettere insieme al sistema e ringrazio eduardo perché oltre che essere un amico siamo ci conosciamo da tempo e mi ha dato la capacità di riuscire anche a compattare il sistema perché compattare il sistema vuol dire riuscire a unire la grande macchina confindustria che comunque riesce a essere a dimostrarlo abbiamo dimostrato che il 99,5 per cento dei vuti ha messo insieme no tutto il mondo confindustriale per parlare dei capitoli che sono i capitoli che ci servono l'altra parte è quella del dialogo e che il dialogo noi abbiamo la necessità di ascoltare tutte le imprese le imprese comunque le imprese i territori le categorie perché solo in questo modo noi riusciremo a fare sintesi perché nel fare sintesi è ovvio che noi sappiamo che non possiamo per capitoli dovremmo andare al governo per portare l'emicista vera e l'unico modo lo puoi fare riuscendo ad ascoltare le imprese l'altra parola è quella dell'identità Fabio perché l'identità è quella che fa forte no confindustria ma fa forte qualsiasi tipo fa forte il sindacato e noi abbiamo ci siamo dati questa questa volontà di riuscire a far sentire parte di un progetto anche l'ultimo associato è penentrato in una categoria o all'interno di un'associazione perché se riesce a fare questo riesce in ogni modo a essere ancora più importante più inclusivo e anche perché credo che questo sarà la necessità prossima. La geopolitica è stato un tema di questo festival un tema imposto dall'attualità abbiamo scelto come filo conduttori di molti eventi che si sono occupati che hanno trattato questi avvenimenti il cuovadis facendo un'eccezione alla rigo no perché una scelta fondamentale è mai avere degli eventi che replicano il titolo del festival in questo caso era cuovadis i dilemmi di nostro tempo abbiamo fatto una serie di iniziative cuovadis mondo cuovadis stati uniti cuovadis cina e c'è stato anche un cuovadis europea che è stato uno degli eventi del festival più seguiti lei ha scelto come anche in questo caso tratto distintivo della sua presidenza l'europe ecco perché ha messo al centro del suo programma l'europe e però vorrei ricordare una cosa perché è ovvio che il capitolo europea se siamo arrivando alle elezioni quindi per noi fondamentale che chi ci rappresenterà dovrà avere un atteggiamento diverso da quello di prima ma tra poco ci arrivo noi voglio ricordare a tutti che nel 2018 già due imprenditori su tre si dichiaravano vicini all'ambiente noi siamo stati i primi nel 2021 sul riciclo a ottenere ciò che la normativa europea ci chiedeva nel 2030 cioè è logico che anche i nostri consumatori oggi ci chiedono l'attenzione ovviamente alla transizione e ciò che sono i capitoli che l'europe oggi pone in essere come importantissimi però quello che noi non possiamo accettare è una politica anti industriale cioè il capitolo vero sarà che la parte culturale ideologica anti industriale non ci dovrà essere perché il vero tema che al centro noi dobbiamo mettere le politiche industriali europee perché con la capacità dell'apporto di incrementare la produttività vuol dire che incrementare i consumi quindi per noi sarà fondamentale abbiamo rischiato tantissimo lo sappiamo penso alla normativa sul packaging la normativa ovviamente sulla parte che su packaging su un imballaggio che ha rischiato di ancora dobbiamo monitorare perché ancora tutto ciò non è finito ma per noi è fondamentale che le nostre merci possono viaggiare senza problemi che i nostri packaging noi abbiamo un sacco di prodotti che ovviamente utilizzano packaging l'altro tema che per noi è fondamentale e che ci dobbiamo dire con forza dobbiamo ripetere con forza che lo stop al 2035 del motore endotermico non può esistere perché dietro il motore endotermico noi abbiamo una filiera importantissima che è una filiera che è ovvio che è riconosciuta da tutto il mondo come una filiera che ha una capacità importantissima ma oltre questo è eccezionale e la parte della transizione che ovviamente ha un costo di mille della decarbonizzazione a un costo di circa 1100 miliardi è un tema competitivo perché il vero tema è che se noi dobbiamo competere con i paesi che comunque i compiti a casa non lo fanno diventa un problema competitivo quindi i nostri poluti è un rischio enorme quindi la verità è che noi e l'altro pensiero che non possiamo scordarci è che non volere che noi non siamo attenti come ho detto all'inizio anzi la nostra industria è stata l'eccellenza dal 2021 a oggi però noi valiamo il 9% dell'inquinamento quindi o tutti quanti facciamo i compiti a casa oppure il vero problema è che abbiamo temi competitivi che sono complessi che ci metteranno in grande difficoltà quindi su questi capitoli noi dobbiamo avere una commissione europea che abbia non un'ideologia anti industriale ma che sia pro industriale con delle politiche industriali economiche europee che siano al sostegno dell'industria insomma c'è anche il rischio di un'Europa che non ci piace io vi auguro che invece spero che alla fine noi dubbiamo per forza convincere chi ci rappresenta che eliminare l'industria vuol dire un problema sociale un problema economico è un problema di posti di lavoro è vero che la transizione e noi abbiamo avuto transizioni noi industriali importanti che abbiamo vissuto nella nostra era però è anche vero che la transizione che oggi noi siamo chiamati ad attuare che c'è timbre non ci chiamare attuare è una transizione che mette in difficoltà l'industria è l'impresa che ovvio come dicevo prima noi siamo vicini all'ambiente ovvio che noi vogliamo i consumatori ci chiedono la transizione ma vuol fatto in un modo ordinato perché chi paga i millecento miliardi della transizione chi è che fa sì che le nostre imprese possono essere al passo competitivo con le imprese che comunque sono imprese cinesi o imprese asiatiche che possono darci una concorrenza molto elevata. Un altro dei temi che ha messo al centro delle sue dichiarazioni iniziali ricordo che il presidente ha avuto l'investitura pochi giorni fa, questo è il suo primo intervento pubblico, il giovedì 23 maggio proprio quando cominciava il festival dell'economia e uno dei temi su cui ha insistito molto è l'energia anche in questo caso perché è questa scelta e quali sono le linee fondanti delle sue convinzioni sul fronte dell'energetico? Beh l'energia è un tema di sicurezza nazionale abbiamo visto cosa è successo anni fa con l'incremento dell'energia abbiamo capito che l'incremento dell'indipendenza energetica del paese è fondamentale, abbiamo capito che il mix energetico è la via, abbiamo capito anche che le rinnovabili sono importanti, che le dobbiamo potenziare sappiamo anche però che gli investimenti sull'energia del 2024 al 2030 sono circa mille miliardi, sono investimenti enormi, abbiamo però anche bisogno di avere energie che abbiano una energia che possa essere a sostegno per poter eliminare quella grande competitività che comunque ci vede verso gli altri paesi penso alla competitività europea, la Spagna oggi l'energia la paga gli imprenditori spagnoli la pagano 14 euro megawattore, l'Italia oggi l'energia mediamente la paga 86 euro megawattore quindi noi ci siamo esposti in modo forte sul tema del nucleare, noi crediamo che il nucleare di ultima generazione sicuro, nucleare che comunque sia a sostegno delle imprese, un nucleare che comunque abbia una rete elettrica nazionale non privato perché questo è un altro capitolo che è fondamentale cioè quindi per noi serve una rete elettrica nazionale perché vuol dire sicurezza salvatore del paese che per noi è fondamentale è anche vero che sul tema del nucleare abbiamo l'esigenza per temi di competitività e sappiamo e anche abbiamo in certezza che se cominciassimo domattina alle centrali nucleari e avessimo il via saremo pronti nel 2032 quindi essere pronti nel 2032 nel frattempo è un tema anche qui di competitività, le nostre aziende che comunque consumano molto energie ma anche quelle che non consumano energia noi abbiamo chiesto e proposto di attuare il primo possibile le misure di gas release, electric release che possono essere l'aiuto e la competitività di imprese quindi serve un'energia unica, un'azione europea che possa essere al sostegno delle imprese l'Italia è stata lasciarmelo dire negli ultimi anni sorprendente perché nessuno si aspettava che nel dopo pandemia tirando una riga risultasse il paese che ha avuto dei risultati migliori rispetto ad altri paesi diciamo così generalmente ritenuti meglio attrezzati parlo per esempio della Germania quindi risultati di carattere eccezionale poi e di questi risultati di carattere eccezionale l'industria manifatturiera italiana è stata diciamo così l'elemento propulsivo poi c'è stato un momento di difficoltà sui numeri complessivi non si è visto molto perché sono subentrati i servizi in particolare il turismo ma non solo il turismo che hanno dato una spinta fortissima per cui sommando un appannamento dell'industria manifatturiera a una ripresa fortissima del turismo ce la siamo calati e adesso il problema si pone perché ci sono dei dati straordinariamente positivi per esempio l'occupazione l'occupazione in Italia l'ultimo anno e mezzo è cresciuto significativamente però è rimasta inchiodata al palo la competitività e quindi io uso spesso il concetto della torta no cioè la torta se la torta cresce le fette da spartire diventano significative se la torta invece si riduce suono un'altra musica ecco come qual è la ragione ecco come quali sono le cause per cui l'industria manifatturiera italiana ha avuto delle difficoltà e quali sono le condizioni da creare affinché possa ritrovare slancio? beh purtroppo gli ultimi trimestri, i tre trimestri ci danno un'industria in frenata perché questi sono i dati che comunque noi abbiamo tutti gran parte per colpa della crisi ovviamente della Germania e alcuni paesi del nord europa che comunque noi siamo grandi fornitori no penso anche al mondo della figliere dell'automotive che come citavo prima è un mondo fondamentale e da salvaguardare i conflitti i due conflitti che comunque nella geopolitica internazionale e impattano sull'utilizzo dei nostri prodotti che questo è un tema però è anche vero che l'italia si sta sostenendo tantissimo fortunatamente anche sull'expo dei 680 miliardi che ovviamente quello fortunatamente stanno ancora funzionando e devono funzionare dobbiamo fare in modo che funzioni no? e la domanda interna sta soffrendo tanto sta soffrendo tanto anche per colpa degli investimenti che gli investimenti sono in grande frenata. Come uscirne? Beh oggi insomma solo gli investimenti hanno sostenuto moltissimo il paese qui bisogna che facciamo un accenno che credo sia molto importante anche perché l'industria 4.0 ha portato tantissimo ha reso le nostre imprese pronte perché penso che abbiamo superato il covid abbiamo superato la crisi energetica abbiamo superato il costo delle materie prime stiamo cercando di superare ovviamente la parte dei due conflitti geopolitici che ci mettono in difficoltà quindi l'industria 4.0 è stato un valore enorme al sostegno delle imprese. Ecco ma questa industria 5.0 e incentivi collegati fantasie speranza realtà possibili? E qui veniamo noi serve che serve che venga messa a terra velocissimamente. L'industria 5.0 servono i decreti domattina non li stiamo aspettando da dicembre ma il problema più grande del fatto che comunque gli investimenti stanno facendo uno va beh per il costo del denaro ma quello è una parte ma l'altra parte il fatto che comunque la gente sta i nostri imprenditori stanno attendendo i decreti attuativi per poter fargli investimenti ed è una cosa impensabile visto che quella misura è stata pensata per il lancio per poter lanciare l'economia e non poter dare di nuovo uno slancio una propulsione non è pensabile che visto che quella misura è legata al pnr 12,3 miliardi ha una misura a tempo perché quella misura vuol dire che scade nel 2026 e quindi purtroppo ci dobbiamo dire una cosa che quella misura sarà solo per riamodernare gli stabilimenti nostri ma non per incrementare così tanto la produttività come serve noi abbiamo bisogno di misure che comunque quando si parla di incremento di produttività abbiano una visione di almeno cinque anni perché non è possibile pensare che oggi i nostri imprenditori abbiano una finestra così corta perché vuol dire che se non c'è il decreto attuativo domattina noi siamo pronti a settembre a settembre con la chiusura dicembre 2026 noi abbiamo bisogno di accelerare lo stiamo chiedendo con forza è un altro strumento che servirà e noi chiederemo di potenziarlo visto che già qualcosa è stato fatto mi riferisco per le le nuove produttività le nuove produzioni industriale la parte dei contratti di sviluppo perché la parte dei contratti sviluppo di in vitaglia che qualcosa è stato migliorato perché l'avvento di bernardo materrella devo dire ha riuscito a spingere un po la struttura però anche quello è un valore enorme se riuscissimo a mettere a terra e trovare insieme al governo le direttrici su cui investire le filiere su cui dobbiamo investire per le politiche industriali del futuro però servono tempi certi di come mettere a terra quella misura capire che non ci siano quando tu fai un accesso al contrato di sviluppo servono tempi inannullabili noi abbiamo bisogno di tempi certi e misure certe con che possono essere messa a terra siamo a fine maggio ma ce la faremo ad avere l'applicazione dell'industria 5.0 i relativi incentivi entro l'estate io me lo auguro io ho incontrato il ministro russo lo incontrarò martedì era qui al festivo dell'economia sì io parlo da dicembre che io adesso ministrusco una grande stima parlando dicembre che noi stiamo aspettando i decreti attuativi noi abbiamo bisogno che i decreti attivi riscono domani perché il vero tema è che se noi aspettiamo arriviamo a settembre prima che i nostri cominciano a capire come funziona la misura capire che sono i certificatori io credo che se quella misura è pensata per accelerare e dare propulsione agli stimoli degli investimenti deve essere attuata subito perché il vero tema che così non è non è pensabile a proposito di incentivi viene spontaneo il riferimento al super bonus dalle dalle stelle alle stalle verrebbe da sintetizzare io credo che molte critiche al super bonus ma questo lo dico io nel mio piccolissimo siano anche un po' ingenerose perché c'era la pandemia noi adesso non ce lo ricordiamo più c'era la paura di un'economia bloccata era necessario dargli una scossa però adesso diciamo che è come l'apprendista stregone forse super bonus a un certo punto è scappato di mano ma lei cosa ne pensa? Mi danno occasione per rispondere anche a qualche agenzia uscita in questi giorni io credo che noi oggi abbiamo il super bonus come dici tu Fabio è una misura che è stata utilizzata ed è stata creata subito post covid per accelerare e ha fatto quello che doveva fare perché alla fine oggi l'accelerazione che abbiamo avuto sul super bonus la Spagna l'ha ottenuta in due anni e mezzo no cioè quindi vuol dire che ha fatto quello che doveva fare poi noi dobbiamo dirci la verità io sono anche uno di quelli che l'ha sostenuta quindi un pezzo di colpa me la prendo ma quella misura era pensata in un altro modo era una misura che aveva da allora oggi è stata cambiata 22 volte come l'avamo pensata noi aveva un po' meno male per il solo 24 ore perché noi diciamoci la verità super bonus abbiamo fatto il bilancio tu hai fatto il bilancio con la guida al super bonus, non lo so, hai fatto tante di guide ogni volta un successo clamoroso abbiamo raggiunto livelli di diffusione inenarrabili lunga vita al super bonus io adesso infatti il ministro Giorgetti dicendo no ma adesso ne dovete provare un altro altro che perché sennò qui noi siamo fritti. Torniamo che questo è un problema perché la verità qui in tema di certezza il diritto che noi l'abbiamo posta anche all'interno del programma in modo forte che dovremmo comunque ragionare saranno i prossimi ragionamenti proprio col governo. Il super bonus è stato congeniato super post covid ha avuto 22 modifiche, era legato per come avevamo chiesto noi alla SOA quindi a chi faceva palti pubblici perché comunque in ogni modo era una macchina controllata aveva un decalage e che sarebbe finito tutti noi siamo d'accordo che il super bonus finisca quindi diciamo che il super bonus finisca, però una cosa non possiamo fare non possiamo fare in modo che misure retrattive mettono in difficoltà le nostre imprese cioè visto che il super bonus con la norma attuale e i nostri imprenditori che hanno sottoscritto contratti con fornitori e con clienti con la norma attuale ripeto del bilancio del 2023 legge di bilancio 23 su 24 ovviamente tu ne puoi dire che oggi io ti chiudo la misura dove ci siamo presi impegni perché noi dobbiamo dare la possibilità a quelle imprese di finire i lavori e di non metterle in difficoltà perché questa vuol dire una certezza del diritto ma la cosa più importante è che le imprese si deve fidare delle istituzioni perché quando viene meno la fiducia tra imprese e istituzioni viene mancare un pezzo importante perché il 5.0 sarà tutto su un sottostante di credito di imposta e quindi noi non ce lo possiamo permettere quindi non tanto a chi si fida più riassunto se non si fida più se alla fine noi non riusciamo e per questo che noi chiediamo con forza che questo che il super bonus almeno finisca certo la misura può terminare ma da un certo punto di vista noi dobbiamo portare a termini cantieri perché non portare a termini cantieri vuol dire conflittualità tra i condomini tra le imprese e la filiera del valore dell'industria dell'edilizia che è importantissimo e poi la retoratività è la negazione della certezza del diritto credo che si possa definire come inaccettabile prima lei ha fatto riferimento a un numero all'industria dell'auto a un numero che è il numero che viene ritenuto il minimo il livello sotto il quale l'industria dell'auto in italia non può più esistere ed è il milione di auto prodotto all'anno è un problema perché noi tutti abbiamo salutato con gioia affermazioni dell'unico grande produttore di auto che c'è in italia stellantis che circa un anno fa si era molto speso dicendo raggiungeremo questo livello in italia verranno prodotti un milione di auto però non è mica andata così perché oggi se ne producono in italia meno della metà c'è un problema giustamente lei ha ricordato prima anche le conseguenze sulla filiera in cui noi della componistica per auto in cui l'italia è leader in europa ecco ma come si fa a uscirne da questa situazione perché se il livello minimo è un milione se l'industria dell'auto è fondante per l'industria manufacturiera in italia e siamo sotto i 500 mila auto prodotte all'anno beh c'è un problema qua beh allora io mi auguro che l'accordo stellantis e paese italia rimanghe che il milione di auto venga costruito questo me lo auguro come partenza secondo se riuscissimo ad attrarre anche un secondo produttore che venga a costruire le auto in italia bene ma come però importando ok portando tecnologia all'interno del paese ma utilizzando le nostre filiere perché poi le che non vengono ad assemblarle stiamo vedendo anche qui stiamo vedendo stiamo leggendo che magari qualche costruttore cinese viene portale auto in italia se utilizziamo in città i governativi per finanziare auto che non sono state prodotte in europa e che non c'è nessun apporto di tecnologia all'interno dell'europe del paese io credo che qui su questi dobbiamo fare delle riflessioni altro tema noi abbiamo 39 milioni di veicoli in italia e solo 7 milioni sono in euro 6 quindi io credo che anche qui ci sia una possibilità di fare dei ragionamenti su ricambio delle auto quindi io credo che sia molto più complicato però noi non possiamo perdere una filiera che per noi è fondamentale che comunque ha ovviamente riconosciuto tutto il mondo come un'eccellenza l'intelligenza artificiale possiamo dire visto che ormai siamo in chiusura di questi quattro giorni festival dell'economia edizione 2024 che è stata protagonista di questo festival almeno una dozzina di eventi sono stati proprio dedicati ad approfondire che cosa sta succedendo e non è un fenomeno di cui di cui è necessario occuparsi per il futuro qui è già entrata attualmente nella nostra vita quotidiana e delle imprese ma qui forse c'è un problema ed è questa la domanda la grande impresa più o meno se la cava ma l'italia non è più purtroppo aggiungo io un paese di grande imprese tranne naturalmente le eccezioni del caso è un paese ma non certamente di media impresa ma in un numero significativo di casi di piccole e piccolissime imprese con l'intelligenza artificiale anche qui c'è un altro problema rischia di essere spiazzato il sistema può far possono farcene le imprese di piccole e piccolissime dimensioni da sole o rischiano di essere spiazzate anche qui noi la narrazione del considerare l'intelligenza artificiale parlare solo dei rischi della negatività fa sì che l'europa possa diventare e stia diventando il fenomeno di coda degli stati uniti dell'asia e della parte della cina quindi noi qui dobbiamo i giochi li fanno gli americani al cine è certo però se noi continuiamo a parlare solo delle negatività o dei rischi noi invece sappiamo benissimo che la suddivisione in quattro classi delle norme europee mette in difficoltà le startup che possono essere in aiuto alle piccole e medie imprese noi qui abbiamo bisogno di accelerare perché se noi nelle rivoluzioni industriali questa sarà una rivoluzione industriale nuova no quella dell'intelligenza artificiale e quella del digitale del tecnologico e non è che possiamo pensare che tornando a chi tagliava l'erba a mano invece dopo siamo passati al trattore dopo noi non ci ricordiamo che noi invece l'intelligenza artificiale può essere un valore è che noi la verità è che l'intelligenza artificiale noi dobbiamo invece cosa che stiamo già facendo con confidusto noi stiamo facendo un sacco di show nel paese per i micro medio piccoli però il problema è lì cioè noi abbiamo bisogno di entrare e fare in modo che il supporto tecnologico sia aiuto alla crescita delle imprese perché sono davvero problema che noi è un altro tema di competitività che noi e quindi mi permetto di rubarle un attimo la scena dando una notizia che per il gruppo solo 24 ore importante abbiamo fatto un osservatorio sul pnr abbiamo lanciato un osservatorio sulla tradizione energetica lanceremo nei prossimi giorni nel prossimo settimane un osservatorio sull'intelligenza artificiale perché credo che sia arrivato proprio il momento di farlo l'occupazione il mondo del lavoro perché un giornale scusate ma non approfitto allora di questa pausa un giornale deve essere anche uno strumento anche di lavoro quindi ce n'era bisogno del pnr ce n'era un bisogno per la tradizione energetica ce n'è bisogno ma anche l'intelligenza artificiale davvero c'è un mondo con cui dobbiamo fare i conti bisogna attrezzarsi al meglio è un dovere civico che hanno anche i giornali e i gruppi editoriali mondo del lavoro qui abbiamo scuola che mi richiamo un po' all'esperienza di questi quattro giorni che stanno talmente entusiasmati che non posso farne a meno abbiamo avuto abbiamo raccontato e discusso sulla rivoluzione del mondo del lavoro è una rivoluzione in corso è una rivoluzione dai tanti aspetti abbiamo questo momento in italia pronti 400 500 mila posti di lavoro che non riescono a essere occupati per mancanza di professioni adeguate c'è un problema di si è tanto discusso sul salario minimo lei è favorevole contrario coi contratti che abbiamo in essere coi contratti che andremo a firmare non è un problema di confi industriale salario minimo però tema che qui dobbiamo parlare del lavoro del lavoro nero e dei contratti che siano dei contratti sani con una rappresentanza riconosciuta e con una rappresentanza compatta perché noi abbiamo bisogno di avere al tavolo nel confronto la rappresentanza compatta l'invecchiamento della popolazione la questione demografica non è un momento di riflessione accademica è un dato di fatto ormai e c'è un tema che collega l'invecchiamento della della popolazione c'è questo dato drammatico io credo che tra non molti anni tra italiani su 4 rischiano di avere più di 65 anni rischiano ho fatto lo spiritoso ma è un problema vero perché tra italiani su 4 con più di 65 anni è una situazione che non si può neanche immaginare però questa è la realtà una realtà che rende come principale conseguenza insostenibile il welfare qual è la vostra ricetta presidente? Questo è un tema molto complicato anche perché come dicevi tu la domanda offerta del lavoro oggi vale il 50% cioè noi oggi manca il 50% della chiesta al lavoro oggi gli impieghi stanno andando al servizio quindi noi abbiamo la necessità di avere di una parte di capital umano che per noi fondamentale è oggi il lavoro che manca all'impresa vale circa 38 miliardi quindi per noi questo è un tema importantissimo quindi dovremo avremo un tema di orientamento giovani per la parte ovviamente da formare per la parte alta quindi orientamento all'università e quindi su questi temi lavoreremo moltissimo e sul tema dell'its sappiamo benissimo quanto è il gap competitivo con fronto alla germania io penso che noi siamo un decimo un decimo confronto loro e questo per noi ovviamente ci mette in grandi difficoltà per le persone che devono entrare sull'its qualcosa si comincia a fare sì positivo its positivo però è abbastanza geograficamente ma pato solo una parte del paese noi abbiamo bisogno di spingere ovviamente ancora di più perché se siamo un decimo confronto la germania e anche qui noi vogliamo cominciare a fare delle proposte visti i bilanci dello stato e la necessità secondo me di fare qualche proposta costo zero io credo che in un momento come questo dove serve capitale umano no le persone che stanno andando in pensione in modo di fiscalizzato e volontario se possono rimanere esseri i formatori dei ragazzi che entrono l'azienda faremo due cose positive che in ogni modo riusciremo a integrare velocemente il lavoro nella nostra impresa per chi vuole rimanere a lavorare può essere un ulteriore contributo visto capitale che manca ma faremo la cosa più importante riusciremo a creare quel punto l'its più grande d'europa è fuori discussione che manca e mancherà sempre di più capitale umano questa non è anche forse l'occasione la necessità di ragionare con criteri diversi sul tema dell'immigrazione noi siamo abituati a pensare all'immigrazione come agli africani che arrivano sui barconi con tutte le tragedie umane che questo comporta però c'è anche un altro tipo di immigrazione che probabilmente nei prossimi anni farà diventare la questione dell'immigrazione non più un confronto e uno scontro ideologico ma una necessità perché se no queste ci sono tante professioni che rischiano di non avere le risorse umane necessarie che non ci siano le risorse umane per ricoprire certi ruoli per esempio nelle imprese però c'è un problema che è anche quello della formazione allora se dobbiamo forse alzare lo sguardo e capire quali possono essere i collegamenti tra chi esporta capitane umano spesso anche per disperazione e chi però avrà sempre di più la necessità di importarlo a questo punto la questione non è più ideologica diventa una questione di necessità del sistema lo sbaglio? Assolutamente e oltre questa la parte demografica che comunque è ovvio che se anche domattina noi cominciassimo a fare dei piani pensando alla natalità saremo pronti tra 18-20 anni quindi per quanto riguarda il mondo del lavoro è un tema sulla parte dell'immigrazione noi abbiamo bisogno di un'immigrazione controllata abbiamo bisogno di un'immigrazione abbiamo qualche caso di una territoriale nostra che ha fatto una bella sperimentazione in Ghana dove è stata riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica dove abbiamo formato i ragazzi diciamo i lavoratori nel loro territorio alcuni... Un'industria altriatico... E ha voluto diciamo che siamo riusciti a diventare attrattivi per portarle nel paese però qui si apre un altro capitolo che è fondamentale che girando il paese in questi quattro mesi quasi tutti gli imprenditori che ho incontrato mi ha detto perché poi alla fine sulla parte dell'Uelfar che abbiamo toccato poco il vero tema che se i lavoratori diciamo che l'immigrazione ha necessità di un'integrazione oggi mianca un vero piano casa per i nostri dipendenti per i nostri lavoratori noi oggi abbiamo bisogno di avere delle case a basso costo per la gente che viene a lavorare da noi è diventato un'esigenza e questo si può fare anche questo non dico che sia costo zero ma quasi perché la verità con dei sottostanti utilizzando i fondi pazienti utilizzando i fondi pensione o diciamo casa dei posti prestiti distribuire il costo di un'abitazione in 40 anni perché affitta l'abitazione quel punto con dei sottostanti finanziari tu riesci ad affittare le case a un basso costo e a questo punto tu lo puoi proporre sia per gli studentati ma anche per la parte degli anziari è ovvio che sul questo piano casa noi ci stiamo preparando stiamo lavorando a una proposta che faremo velocemente al governo perché credo che sarà veramente necessaria e su queste case che alla fine siano per parte integrate che siano anche composte ad accessori ma questo sarà fondamentale per essere attrattivi perché il rischio è che la gente se no non sarà mai attratta dalle dalle imprese e questo sarà fondamentale quindi il titolo è serve un piano casa assolutamente ma non il piano casa che alla fine deve essere un spot un piano casa che sia per i ragazzi che lavorano all'interno delle aziende per quanto ci riguarda noi perché noi siamo rappresentiamo l'industria poi è logico che per quanto riguarda l'industria oggi una delle prime esigenze anche perché sulla parco è una parte di welfare importante anche perché sappiamo benissimo che il costo oggi di un affitto guardate la mia terra un appartamento con due camere un bagno costa 1.100 euro in affitto è la verità che noi ci dobbiamo dire ci dobbiamo dire la verità questa è la verità che non possiamo più permetterci noi e quindi serve poter avere degli alloggi a basso costo anche perché nel modello di confinco il senato adriatico che lei ha citato la formazione viene fatta sul posto cioè nei paesi africani ma una volta che poi queste persone vengono formate questi lavoratori vengono formati poi devono veder in italia e lì bisogna mettere a dormire da qualche parte e non si può metterli sotto i ponti sì ma se ti manca la parte di integrazione anche che alla fine è quella che ti necessita no il fatto di essere attrattivi non possiamo permetterci che persone vengono a lavorare per noi da noi 4-5 anni in via dei soldi in un altro paese dopo 4-5 anni tornano nel proprio paese noi dobbiamo fare in modo che queste persone visto la capitale umana è un'esigenza oggi del 50 per cento come ho detto prima uno su due richieste ne abbiamo uno quindi noi abbiamo questa necessità che per noi è fondamentale serve anche a dargli la casa è certo la scuola del futuro lei ha fatto un accenno alla necessità di formazione ecco come vede quali sono gli obiettivi da raggiungere per avere dei livelli di formazione che siano adeguati alla richiesta di professionalità da parte delle imprese che già genera quella differenza tra posti disponibili e posti occupati a disposizione per ricoprirli che la differenza che balla è 400-500 mila posti di lavoro scoperti che non si sa come fare a ritracciare ecco qual è il suo modello di scuola del futuro? io la scuola del futuro lavorei a braccio con l'industria e con l'impresa perché la nostra esigenza è qui un pezzo di responsabilità ovviamente l'industria la può fare c'è nel senso che se noi riuscissimo a mappare tutte le esigenze delle competenze che serviranno da qui i prossimi cinque anni perché tanto noi facciamo dei business man che sono benomeni dai 3-5 anni quindi capiamo che sappiamo la crescita ovviamente che ci serve per l'interno delle nostre aziende a quel punto noi riusciremo a dare un grande orientamento a chi fa didattica delle cose che servono ci sono dei territori io ho visto perché parlavo l'altro giorno con una ragazza che si è laureata in assistente sociale mille ragazzi sono laureati in assistente sociale ne hanno fatto un bando ne hanno assunti tre quindi noi stiamo creando ad un certo punto di vista dei progetti che non vengono mantenuti e questi ragazzi di 997 per questo è un caso vero li dobbiamo convertire in altre necessità quindi abbiamo diluso il ragazzo a questo punto non siamo riusciti a ottenere quello che volevamo che fosse pronto all'interno del lavoro quindi su questo tema che io credo che sia un atto di responsabilità nostro noi lo possiamo cominciare a fare lo possiamo mappare e riuscire a dire effettivamente cosa servirà nei nostri territori per il futuro delle imprese dell'industria anche se credo che la scuola debba mantenere anche la capacità di alzare lo sguardo no quindi deve formare quanto è necessario per l'esigenza del mondo del lavoro però deve secondo me chiedo la sua opinione mantenere anche la capacità formativa globale e questo poi è un punto di forza anche della scuola italiana mentre altri paesi hanno imboccato questo è un punto di forza per noi però se io formo dei ragazzi su dei settori che sono maturi che non troveranno lavoro su quei settori perché hanno avuto la speranza che quel settore possa essere per loro la loro scelta di vita a quel punto abbiamo generato qualcosa che non non di mantenere la responsabilità di una formazione globale ma con un occhio attento a non farne dei disoccupati nel prossimo punto disoccupati no perché saranno convertiti ma perdono tempo quindi da un certo punto di vista noi dobbiamo riuscire ma io non sono qui per eliminare i sogni di nessuno anzi figuriamoci farò i sogni devono essere orientati a un qualcosa che esiste perché poi dopo il sogno poi c'è il sveglio che potrebbe anche non essere gradevole no siamo arrivati alla fine di questa chiacchierata e io vorrei chiuderla dandole nel nostro piccolo opportunità abbiamo avuto qui esponenti del governo abbiamo avuto qui esponenti dell'opposizione diciamo che trento ha fatto un po l'agenda politica non solo pur mantenendo il del quello che è il dna del festival cioè essere il festival dell'accademia e dell'economia però ha dato anche la ha dettato anche l'agenda politica abbiamo avuto la premier meloni abbiamo avuto la schlein capo dell'opposizione ecco se lei dovesse cogliere questa occasione per mandare due righe di auspicio che cosa si aspetta lei dal governo e dall'opposizione diciamo che proviamo a mandarle entrambi noi diciamo che sia unica non l'invio beh innanzitutto pronti a collaborare insieme perché la verità che oggi noi abbiamo aperto non la discussione di oggi col dialogo e serve ovviamente finire col dialogo noi non possiamo non pensare a avere il dialogo col governo e con l'opposizione ci sono alcuni capitoli che sono centrali perché quella della ideologia anti industriale in europa è un tema il tema del nucleare deve essere un tema centrale non solo da campagna elettorale perché deve essere un tema di competitività è un altro pezzo che sarà fondamentale la certezza del diritto perché quando noi siamo riusciti a delineare il campo di gioco per i nostri imprenditori i nostri imprenditori hanno bisogno di ben poco però è importante non spostargli il campo quindi questi sono capitoli che sono per noi centrali e ce ne sono ovviamente altri poi se dovessimo scegliere è ovvio che un altro dei capitoli che sarà veloce nella legge di bilancio io penso che alcune fiscale deve essere uno deve essere salvaguardato perché è un aiuto alla capacità di spesa dei nostri lavoratori quindi riassumendo in una battuta io sono abituato a fare titoli per mestiere siamo partiti dal dialogo che udiamo col dialogo ma a certe condizioni così grazie grazie a tutti per l'attenzione con cui avete seguito la prima intervista del nuovo presidente di confidustia grazie per essere venuti grazie a voi per l'attenzione a questo punto siamo davvero arrivati alla fine è una notizia bella che mi hai detto ho capito che per altri tre anni sarete ospitati da questa bellissima città per fare il festival di trento per altri tre anni quindi grazie mille grazie grazie presidente si può accomodare grazie invece chiedo al direttore se rimane qui sul palco vieni che mi ero organizzato per rimanere qui bene non avevo dubbi vieni direttore avvicinati così possono spostare le poltroni e noi chiamiamo adesso i protagonisti di questo straordinario successo di questo format che è cresciuto e chiamiamo insieme anche io prima vabbè ma noi non siamo distratto non siamo gente di spettacolo e non conosciamo le regole del palcoscenico ci prestiamo insomma un po' allora vorremo sul palco maurizio fugatti presidente della provincia autonoma di trento presidente prego franco ianeselli il sindaco di trento flavio de florian che è il rettore dell'università di trento eduardo garrone che il presidente del gruppo 24 ore mirgia cartia d'asero che è l'amministratrice delegata del nostro gruppo e vorrei chiedere al presidente fugatti al presidente garrone prego accomodatevi come volete fugatti garrone di unirsi insomma ai saluti di chiusura a nome del territorio di trento e a nome anche del del nostro del nostro gruppo bene velocemente e credo che questo festival abbia dimostrato in una grande forza che quella dell'informazione del pluralismo perché questo è un dato che sicuramente abbiamo abbiamo visto la mantiene la propria capacità scientifica in modo in modo importante e io ho detto il primo quando ci siamo trovati giovedì ho detto che l'ambizione è quella che questo festival possa entrare anzi era già entrato a nostro modo di vedere tra gli eventi economici finanziari più importanti del nostro del nostro paese dopo di che devo dire che parlando con alcuni interlocutori in questi giorni ci hanno detto e questo lo possiamo dire con con orgoglio che trento il festival dell'economia di trento è una davos popolare questo ce l'hanno detto perché c'è il popolo perché c'è il dibattito perché c'è il dialogo e questo credo che lo vogliamo anche in qualche modo rivendicare voglio ringraziare quindi gli organizzatori il tutto il gruppo sole 24 ore che è qui rappresentato trentino marketing per quanto ha fatto con tutte le persone che hanno lavorato i tanti giovani che ci sono dentro e fuori l'organizzazione che vedete impegnati nelle varie nelle varie sale ringraziamo il comune di trento per la collaborazione importante che c'è stata di tutte le strutture del comune di trento dell'università e voglio ringraziare le forze dell'ordine e qui presente il vicario del prefetto di donato ringrazio il questore ringrazio il comandante dei carabinieri della guardia di finanza i vigili i vigili del fuoco per tutto quanto è stato fatto ringraziamo anche chi ha lavorato a rocca bruna perché è stato un punto anche importante di ritrovo per tutti per tutti coloro che hanno contribuito a questo festival e ci vediamo l'anno prossimo visto che i tre anni sono gli abbiamo sanciti bene bene bene bene grazie il festival cresce non è un modo di dire al presidente garrone i suoi saluti lei è stato presente è arrivato puntuale giovedì mattina forse anche un po' prima insomma l'abbiamo visto attraversare le strade tutti i giorni prego ci dia i suoi saluti bene grazie grazie a tutti successo di questo festival lo dimostra anche questa sala piena come sono state piene tutte le sale di tutti gli eventi poi io mi dico sempre che sono sempre prudente e poi quando vedo i risultati i numeri a consultivo come dire divento come dire anche più comunicativo in positivo ma ho toccato con mano personalmente intanto il grande lavoro che c'è stato dietro per mesi da parte di tutti gli operatori che ringrazio una città accogliente belle accogliente di per sé per come è la città ma come come si pongono le persone questa città quindi ringrazio presidente regione il gatto di sindaco presenti a provincia scusate autonoma perché qua vi da star attenti il sindaco e sindaco di 30 e tutte le istituzioni l'università naturalmente per l'accoglienza squisita che ha risalvato al festival sui organizzatori al gruppo solo 24 ore che è un asset straordinario per quello che fa per non solo per confindustria creazione di sforzo riferimento e quindi ringrazio anche il presidente di confindustria benigno rossini di essere venuto dopo qualche settimana complessa in termini lavoro a onorare il festival con le sue conclusioni un asset fondamentale non solo per confindustria non solo per questo festival e per gli argomenti che sono stati messi a disposizione di tutti ma per l'intero paese quindi il fatto che la provincia autonoma di trento abbia deciso di rinnovare per altri tre anni l'incarica al solo 24 ore di organizzare con Trentino Marketing questo festival c'è un'ora vuol dire che abbiamo fatto bene e vuol dire che i numeri lo dimostrano numeri veramente straordinari in termini di partecipazione e poi questa formula io sono uno che resiste ai convegni seduto al suo posto al massimo un'oretta poi devo cominciare a girare per i corridoi questa formula del festival diffuso è straordinaria anche perché consente a tutte le persone che sia il grande economista o il ministro che arriva o l'imprenditore il manager di incontrarsi anche al bar e di familiarizzare è una formula straordinaria straordinaria perché genera passione e la passione sapete che il motore di ogni successo oltre la competenza quindi io sono veramente personalmente soddisfatto e orgoglioso e lo devo dire di presiedere questo grande gruppo che sono le 24 ore grazie tutti grazie grazie grazie grazie grazie delle parole prego vi chiedo di accomodarvi grazie mille noi ci avviamo veramente alle alle conclusioni ci avviamo veramente le conclusioni allora direttore tu hai detto in conferenza stampa ti hanno chiesto ma state già iniziando a pensare la prossima edizione tu hai detto no no no si comincia come dire a settembre ci sono altri tre anni di lavoro importantissimi tutti sei anche divertito al fa aver lavorato tantissimo dai ce lo puoi dire tanto siamo tra amici e siamo alla fine però ti devo correggere non è che io mi sono divertito tutti ci siamo divertiti perché questo è a nel dna e lo manterrà l'essere il festival dell'accademia dopodiché i giornali sono fatti così alla fine i titoli li prendono magari i ministri i leader dell'opposizione ma questo è il festival dell'economia e tale resterà il festival dell'economia e il festival di trento e dei trentini patti chiari amicizia lunga bene per concludere davvero chiamo chiamo sul palco due protagonisti che hanno dato un contributo essenziale a costruire concretamente questo format e sono federico silvestro amministratore legato di sole 24 ore 20 e maurizio rossini amministratore delegato di trentino marketing venite sul palco così con voi concludiamo prego allora il format funziona ci saranno delle novità avete pensato a qualcosa di interessante già in pausa di riflessione perché devo fare una piccola smentita a quello che ha detto il direttore perché noi invece non ti permettere mentre con una mano facciamo in modo che va tutto scorra liscio in una gestione impegnativa abbiamo già con maurizio rossini messo in campo delle idee per la prossima edizione perché poi è bello anche vedere quello che funziona per fortuna la maggior parte quello che durante l'anno ci immaginiamo e che poi trova concretezza però abbiamo anche l'occhio critico per vedere qualche piccolo dettaglio da mettere a posto che poi ci fa nascere delle nuove idee soprattutto il confronto con chi partecipa sia gli ospiti che vengono qui a portare i loro contributi sia le persone che vengono qui a fruirli no tantissimi ragazzi che erano tutti assolutamente sul pezzo non hanno solo riempito ogni anno di più devo però prendere questa occasione perché è doveroso condividere un principio importantissimo che questo che abbiamo visto in quattro giorni è il frutto di credete in un anno di lavoro noi chiudiamo la domenica e dal lunedì e non è retorica ci mettiamo già a lavorare per la prossima edizione quindi quello che è importante per me è ringraziare la macchina che c'è dietro questa iniziativa gruppo 24 ore ha portato in questa edizione qualcosa come 300 colleghi io ringrazio i colleghi che lavorano insieme a me quindi la 24 ore 20 che ha fatto un lavoro straordinario incessante 24 ore system radio 24 che ha animato una piazza in diretta per tante ore radio core 24 ore cultura quindi adesso non vado avanti però veramente tu mi vuoi mettere nei guai perché hai dimenticato il quotidiano solo 24 ore e io torno a mandolinare e la scontata in realtà l'abbiamo provata prima non crediate che l'abbiamo improvvissata però ecco importante che tutti siano consapevoli che questo è un lavoro molto impegnativo che dura un anno con tantissime persone che contribuiscono che vuol dire che senza anche sola una di quelle persone non verrebbe nello stesso modo e quindi noi magari abbiamo l'orgoglio e la fortuna di essere come dire sovraesposti rispetto ai complimenti che per fortuna ci fanno ma veramente noi li possiamo e li dobbiamo condividere con tutti i colleghi che sono il vero motore. Rossini, anche se saluti. Ho detto un po' dei ringraziamenti a tutti quanti, ci siamo visti giovedì e eravamo anche un po' preoccupati perché la selezione degli argomenti e la selezione dei relatori ci aveva portato a 320 appuntamenti e quindi è davvero una mole importantissima dietro la quale c'è innanzitutto un lavoro sui contenuti ma accanto ai contenuti come Fabio ricorda sempre c'è poi tutta l'organizzazione che ci sta attorno. E' importante che i relatori che arrivano qui a Trento tornino a casa davvero avendo fatto un'esperienza bella perché sono i nostri ambasciatori poi in Italia e nel mondo. E' importante che il pubblico che arriva qui, i Trentini e i italiani, possano fare una bella esperienza dal punto di vista di quello che ricevono all'interno degli appuntamenti ma anche di come vivono la città e quindi abbiamo questa responsabilità. Noi anche in questi quattro giorni abbiamo visto credo più di 40.000 persone nei nostri incontri. Questo è un bel numero, è tanta roba. Questa responsabilità Fabio credo che l'abbiamo tutta insieme esercitata al meglio con tantissimo impegno con un pubblico attento, intelligente, disponibile quando si trattava di fare un po' di coda, disponibile quando c'era qualche piccolo disagio magari per un cambio sala, per un cambio di orario. Ecco non abbiamo assistito a nessuna scena particolarmente spiacevole ma anzi l'aiuto che ognuno dava anche all'altro con qualche indicazione. Quindi questo credo sia stato frutto anche di tanta disponibilità di centinaia e centinaia di persone del gruppo 24 ore non solo di Trentino Marketing ma della provincia, del Comune, delle Forze dell'Ordine. Insomma tutti si sono impegnati per cercare di smursare qualche angolo e gli angoli sono tantissimi in un evento di questa dimensione. Ecco grazie a tutti loro non hanno un nome, una presenza sul palco ma hanno nel nostro cuore davvero uno spazio importante. Grazie a tutti loro anche questa diciannovesima edizione è stata un'edizione credo davvero di grande grande successo. Vi voglio ringraziare tutti quanti. Grazie, grazie davvero. Vi prego di accomodarvi. Noi andiamo? Direttore? Tradotto in parole povere l'abbiamo sfangata anche quest'anno. Al di là di tutto chiudo con due riflessi, sottolineando due aspetti. Primo un ringraziamento al Comitato Scientifico che ha arricchito questo festival, che ha permesso di costruirne i contenuti, quindi Luigi Bonatti che vedo in platea e chiedo scusa al signore perché poi parte fondante sono state la professoressa Adriana Castagnoli di Torino e la Erika Costa di Trento. Quindi grazie al Comitato Scientifico, grazie all'Advisory Board perché i contenuti di questo festival nascono dalla loro collaborazione fondamentale. Ultima battuta, siamo partiti con un titolo in latino, Quo Vadis, permettetemi di chiudere con un'altra citazione in latino Trento Caput Mundi. È stato così e resterà così. Grazie ai Trentini. All'anno prossimo, grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti.
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