Le conseguenze morali della crescita economica
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Le conseguenze morali della crescita economica
Una lunga tradizione di pensiero imputa al benessere economico conseguenze morali gravi: dall'individualismo allo sfruttamento del lavoro altrui, alla disintegrazione dei legami sociali tradizionali. Non è così: argomenti di storia economica e di economia dimostrano che lo sviluppo economico rende una società più aperta, tollerante e democratica. Non a caso le ricadute nell'intolleranza hanno sempre seguito anni di contrazione economica.
oggi è uno degli appuntamenti previsti nell'ambito del ciclo alla frontiera con noi e benjamin friedman uno dei maggiori economisti diventi come molti di voi sanno titolare per lungo tempo e docente di political economy all'università di harvard dove è stato anche presidente del dipartimento di economia ma anche uomo concreto presente che ha svolto attività consulenziale in vari ambiti da morgan stanley al ferraris ed è componente del comitato di redazione dell'enciclopedia britannica quello che potremmo chiamare se il professore mi permette un grande americano sulla scorta di john kenneth galbraith una figura capace di andare oltre i confini stretti dell'economia naturalmente per interpretarla in un'accezione larga di disciplina della società sulla scorta ancora una volta dell'economia politica originaria di adam smith e david ricardo in uno dei suoi volumi più interessanti che sono stati tradotti in italiano e che trovate nella l'ingresso di questo splendido palazzo rinascimentale il valore etico della crescita il professor friedman sposa l'economia alla letteratura e città quasi più frequentemente fitzgerald rispetto allo stesso smith tutto questo per dire per l'appunto che il focus è il cuore della lezione della presentazione che terrà oggi è dedicato all'etica all'etica nel suo spettro più ampio etica civile etica sociale etica politica e il succo per l'appunto della presentazione il nucleo centrale consiste nell'idea che lo sviluppo economico avanzato che ha caratterizzato le società umane possa produrre una società più aperta tollerante democratica in qualche modo andando a incidere su uno dei temi fondamentali del dibattito quello che sostiene al contrario che la crescita produca invece più disagio sociale più anomia più disintegrazione all'interno della società è esattamente l'opposto come ci dimostrerà il professor hitman la crescita economica è un viatico e ce lo dimostra in maniera molto significativa anche in quello che sta accadendo all'interno della società italiana per produrre appunto comunità nelle quali l'apertura la tolleranza e la democrazia diventano uno degli aspetti più centrali e grandi direttamente la parola al professor friedman la ringrazio di queste parole così cordiali e generosa e io voglio ringraziare gli organizzatori di questo festival per avermi invitato avermi dato la possibilità di parlare davanti a un pubblico così competente in una città così bella per un americano a venire in questa città italiane è sempre un'esperienza molto toccante veramente sono testimoni di quanto giovane sia alla società americana e di quanto grandi e importanti siano la tradizione e la storia di questo continente nel corso del mio intervento vorrei affrontare un aspetto importante e mi auguro che potrà stimolare l'interesse di ogni persona che si interessa di economia ossia l'economia e in particolare l'andamento dell'economia è dietro queste le politiche economiche questi in che modo devono contribuire al benessere generale delle nostre società la maggior parte della scienza economica riguarda la microeconomia gli studi di efficienza o per esempio come è possibile produrre e distribuire e consumare in modo da far sì che le aziende siano vicine alle fonti di produzione e se riescono a essere vicine al pubblico nella macroeconomia ci sono studi che si occupano dei sistemi per far si che l'economia sia vicina alla frontiera in particolare grazie a politiche economiche e fiscali e nella macroeconomia ci si occupa anche delle politiche che le amministrazioni possono utilizzare per rispondere queste frontiere queste sono le cosiddette politiche di crescita chiaramente se prendiamo in considerazione la politica nel vostro paese ho nel mio si scopre che gli insuccessi delle politiche economiche cioè l'incapacità di erogare che odi ad attivare quella attività economica richiesta dal pubblico in generale sono politiche prese con grande serietà tuttavia l'aspetto che vorrei considerare questo perché sottolineiamo con grande enfasi l'aspetto efficienza cielo star vicino alla frontiera e in particolare perché poniamo questo accento sulle politiche sul rendimento economico e sulle attività mirate allargare ea sposare questa frontiera nel tempo la prima cosa da sottolineare è che se facessimo parte di quattro quinti della popolazione mondiale diversa allora il quesito da porsi sarebbe un quesito immediato è ovvio perché per quanto riguarda la distribuzione del reddito nel mondo necessario perseguire la crescita economica come la chiamiamo per migliorare la qualità di vita e questo si traduce direttamente nel migliore momento di aspetti fondamentali come la durata di vita delle persone il tipo di malattie che contraggono oppure quanti bambini muoiono o quante personesono malnutrite eccetera in realtà la verità è questa ben prima che una società raggiunga determinati standard di vita materiali come quelli che abbiamo noi negli stati uniti o voi qui in italia ecco praticamente tutti questi collegamenti tra l'aumento degli standard materiali e il miglioramento degli aspetti fondamentali della vita umana si sono già esauriti cosa significa questo prendiamo in considerazione un paese che conosco che sicuramente molti di voi hanno visitato cioè la corea del sud la corea del sud per quanto riguarda lo standard materiale diciamo e cerca la metà di quello di cui godiamo negli stati uniti i coreani hanno un'aspettativa di vita pari a quella degli americani lunga quanto la vostra certo noi non possiamo avere l'aspettativa di vita che hanno gli italiani che è più lungo ma insomma diciamo i sudcoreani vivono quanto noi americani per quanto riguarda la morbidità è la stessa che negli stati uniti è imbarazzante per un americano ammettere questo però in effetti nella corea del sud provengono dal materiale inferiore la mortalità infantile è più bassa rispetto a quella degli stati uniti quindi risulta evidente che il miglioramento da uno stato di vita coreano a poter passare a quello americano a quello italiano non dipende dalle dimensioni di vita fondamentali che ho indicato prendiamo in casa lazio un altro paese più vicino a oltre l'adriatico e tempo fa sono stato in croazia ad una conferenza e quindi ho preso in considerazione le statistiche croate la croazia ha uno standard di vita circa un terzo rispetto a quello dell'italia ma anche ai croati hanno un'aspettativa di vita lunga quasi quanto la nostra anche i croati hanno una mortalità infantile più bassa di quella degli stati uniti e quindi questo mi riporta a un quesito quindi un paese ricco del pianeta come gli usa o l'italia paesi in cui il godimento materiale lo standard materiale non è solo superiore a quello della maggior parte dei cittadini del mondo ma certo ben migliore di quanto i nostri antenati potessero preconizzare quindi perché noi diamo questa grande importanza alla crescita economica e da un punto di vista del quesito morale mi chiedo è giusto farlo c'è qualcosa che possa giustificare il 100 l'enfasi che noi poniamo nella nostra struttura valoriale per quanto attiene all'andamento dell'economia e ci sono dei giustificanti immorali di questo atteggiamento e quindi l'importanza che noi attribuiamo le politiche economiche quella che pesa sul processo di crescita nel bene e nel male propongo una risposta nel corso del mio intervento che esula dal campo dell'economia e delle scienze economiche ossia quando la popolazione di una società gode dei miglioramenti negli standard materiali di vita e poi quando questa stessa popolazione ritiene è fiduciosa che questo miglioramento questa crescita continuerà nel futuro e mantiene un certo grado di ottimismo ossia che questo miglioramento potrà durare nel tempo alle future generazioni ecco questa è una condizione nella quale la maggior parte delle società del mondo eccole le persone presentano delle caratteristiche che le società occidentali non solo hanno considerato come positive ma anche buone da un punto di vista morale sin dai tempi dell'illuminismo francese vediamo di scendere nel dettaglio innanzitutto sto pensando all'apertura delle opportunità quindi per qualsiasi società la mia la vostra qualsiasi altra c'è una prova importante cioè i giovani che sono quelli che cresceranno nel futuro sono i figli e le figlie e nipoti le nipoti di coloro che hanno già occupato i punti più alti della scelta oppure sarà possibile rendere disponibili questi posti a un più ampio numero di persone quindi quando la maggior parte della società può beneficiare di un miglioramento dello standard materiale di vita ecco questa è la condizione in cui una società non solo potrà permettersi di offrire più opportunità a più persone ma effettivamente sarà in grado di farlo un secondo punto importante la tolleranza la tolleranza è un concetto molto specifico americano devo dire che la tolleranza diciamo una questione di rapporti razziali atteggiamento nei confronti degli immigranti oppure la tolleranza nei confronti dei diversi credi religiosi ecco io so che i nostri atteggiamenti sono forse un po diversi comunque quello che mi preme sottolineare è che quando la maggior parte dei membri di una società dei cittadini può beneficiare di un miglioramento dello standard di vita materiale ecco questa è la condizione in cui più spesso che no le persone tendono a essere tolleranti ad accettare i diversi da loro terzo punto l'equità l'onestà non solo il senso di giustizia distribuita ma anche in senso di generosità nei confronti di quelli che rimangono indietro rispetto allo sviluppo economico noi tutti sappiamo che è bene offrire opportunità agli altri però inevitabilmente vi saranno persone che per diversi ordini di motivi non saranno in grado di beneficiare delle opportunità offerte dall'economia di mercato a questo punto la società cosa può fare per queste persone io ritengo che quando la grande maggioranza di una società o i cittadini di uno shut up godono di un miglioramento degli standard di vita materiali e hanno un atteggiamento ottimistico sul fatto che questo miglioramento o proseguirà nel futuro più probabilmente saranno disponibili a dividere è quello che hanno con coloro che sono meno fortunati poi l'impegno nei confronti della democrazia un paese con l'italia nel mio paese questo significa conservare nutrire alimentare le istituzioni democratiche e la libertà in molti paesi del mondo tuttavia questo non è il significato attribuito alla democrazia no significa creare ex novo delle cose completamente nuove nella struttura politica e dare delle libertà che prima non erano conosciute e quindi ritengo che quando la maggior parte dei cittadini di una società gode di un miglioramento dello standard di vita materiale ecco questa società si impegnerà di più a mantenere una democrazia che è già esistente oppure si impegnerà a creare delle nuove istituzioni democratiche io spero che tutti sappiano che gli economisti ma è compreso quando fanno delle ipotesi devono far riferimento degli elementi materiali ecco nel rispetto del tempo del nero velocemente questo modello è la mia ipotesi perché voglio dedicare gran parte del mio intervento a parlare di una serie di possibili implicazioni di queste ipotesi sempre chiesa rega in breve il modello contiene tre elementi due dei quali noi riteniamo essere estremamente validi e sostenuti da evidenza intuire che il terzo un presupposto quindi la prima parte del modello per quali abbiamo ampia evidenza empirica è che quando le persone valutano quanto benestanti sono nella maggior parte dei casi pensano che si tratti comunque di una questione di reddito relativo standard di consumo relativa mentre il benchmark e al quale pensano immediatamente e io e la mia famiglia come abbiamo vissuto nel passato questo termine di riferimento quindi questa prima parte del modello è diciamo una tesi in cui le persone si sentono diciamo meglio perché vivono meglio di quanto facevano i loro genitori mentre le persone che in questo confronto si vedono decadute rispetto agli standard della propria famiglia e il giudice in questo caso dello staff dello status è negativo un'altra parte di questo modello sopportata da molte evidenze empiriche è che le persone ore oltre a confrontare i loro standard di vita attuale rispetto a quello del passato fanno anche una valutazione di utilità nel senso che si ritengono vivere meglio rispetto ai loro contemporanei magari colleghi di lavoro i vicini di casa gli amici eccetera e anche in questo caso ci sono notevoli evidenze empiriche quindi se consideriamo due elementi una funzione di utilità dobbiamo decidere se queste due elementi sono complimenti o sostituti nell'ambito della teoria del con domanda del consumo praticamente se io per esempio avessi appena mangiato una fetta di torta questo mi rende più desideroso di consumare una tazza di tè o di caffè e questo fa sì che le due elementi sono sostitutivi per contro se io avessi appena bevuto una tazza di tè o di caffè questo mi rende meno desideroso o più desideroso di prendere il tè o il caffè quindi sono due sostituti non dove ai complementi c'è un terzo elemento del modello dietro a questa ipotesi chi è il seguente queste due fonti di utilità il fatto di vivere meglio rispetto ai miei vicini il secondo di vivere meglio di quanto facessero i miei genitori nel passato sono due sostituti non complementi di conseguenza se io vedo che vivo meglio delle persone che mi circondano questo riduce un senso di urgenza che io associo al fatto di vivere meglio della mia famiglia del passato praticamente impossibile per tutti o per la maggioranza delle persone e vivere meglio di tutti coloro che lo circondano per contro una cosa che è possibile è che la maggior parte delle persone possa vivere meglio di quanto egli stesso la loro famiglia vivessero nel passato queste due fonti di utilità sono sostituiti sostitutivi reciprocamente quindi in pratica in questo caso la coscienza di vivere meglio di quanto non si vivesse in passato riduce questo senso di urgenza che la gente attribuisce al fatto di vivere meglio delle persone che li circondano quindi in base al modello di crescita economica e con questo intendo dire costante miglioramento degli standard di vita ampiamente distribuito nella popolazione il senso di urgenza delle persone c'è il fatto il desiderio di voler vivere meglio degli altri è ridotto e di conseguenza molte dei comportamenti che derivano da questo desiderio competitivo di vivere meglio degli altri sono allora volta sublimati rispetto ad altri obiettivi bene vorrei proseguire lavorando alcuni punti di questa mia ipotesi per vedere se essa è veritiera la prima è appunto molto positivo ossia se ho ragione nel dire che ciò che sta alla base dell'atto allora nhtsa della generosita nell'impegno della democrazia da parte di una società non è solo il grado di ricchezza delle persone ma piuttosto il loro desiderio di proseguire di progredire nelle loro vite ecco allora la conseguenza di questo è che in molti paesi del mondo in cui i redditi sono ben al di sotto dei nostri livelli americani o di quelli che in italia non bisogna attendere che queste persone raggiungano dei livelli di reddito o degli standard di vita occidentali prima che queste persone inizino un processo di democratizzazione con una di minuscole e di liberalizzazione con la elle minuscola ho citato anzi la corea del sud non so quanti di voi sappiano che quando la penisola coreana è stata divisa in due alla fine della seconda guerra mondiale la corea del sud era diciamo la parte agricola più povera del penisola diciamo che le industrie si trovano principalmente dalla corea del nord che di conseguenza era più ricca della corea del sud questa è la più grande evidenza che io conosca che in termini economici è possibile fare degli errori di enorme grandezza che poi hanno delle conseguenze che si ripercuotono nelle generazioni future comunque non sono qui per parlare della corea del nord ma piuttosto della corea del sud della corea del sud quindi quando è stato creato questo paese nel 46 aveva uno standard di vita che secondo appunto parametri occidentali già all'epoca era proprio minimo piccolissimo negli anni sessanta poi fino alla fine degli anni 80 ci fu un processo entra lucio trasformazione economica potentissimo che migliorò moltissimo lo stato di vita che raggiunse un terzo di quello che all'epoca era negli stati uniti poi quando la corea del sud si costituì come nazione appunto alla fine degli anni quaranta in pratica il paese era una dittatura militare sotto 6 muri la dettatura proseguì per 10 20 anni all'inizio degli anni sessanta fino all'inizio degli anni novanta ci fu un processo di trasformazione politica molto importante che appunto trasformò il paese da una dittatura militare a quello che è oggi ossia una democrazia ben sviluppata con giusta concorrenza per diverse posizioni di potere si comprende il diritto di azione politica di parola di pensiero della stampa della religione diritti ampiamente riconosciuti e non è per caso che la corea del sud abbia subito questo processo di trasformazione politica durato circa 25 anni leggermente sfasato rispetto alla crescita economica l'esempio diverso rispetto ad altri paesi come per esempio la cina che diciamo il paese che forse conosco meglio e sono certo che si evolverà in questa direzione la prima volta che sono stato in cina era circa 25 anni fa non c'era libertà di scegliere dove lavorare se lavorare o meno dove vivere non si poteva assumere nessuno né aprire un'azienda e da oggi queste libertà sono diffuse in cina nelle diverse province a parte il fatto che ci sono degli obblighi di residenza in taluni casi nei villaggi cinesi ecco ci si sta orientando verso la democrazia ci sono delle elezioni contestabile a livello di villaggio e ci sono appunto migliaia e migliaia di villaggi quindi diciamo che la cina a livello nazionale però non è ancora una democrazia secondo la mia teoria se in cina si continua a muoversi nella direzione in cui sta andando l'economia con un notevole miglioramento degli standard di vita questo negli ultimi 25 anni mai testimoniato in un paese occidentale è evidente che i cinesi prima o poi anche a livello nazionale si muoveranno verso una qualche forma di liberalizzazione e democratizzazione questo però non vuol dire necessariamente che la loro forma di democrazia liberale sarà simile alla nostra statunitense o alla vostra italiana cioè non è questo il punto il punto è che ci sarà una forma di liberalizzazione o di democratizzazione quello che dico può sembrare ottimistico e di fatto lo è il fatto è che il pensiero che sto discutendo con voi è un pensiero che diciamo parte dal progresso scientifico il professor e la conoscenza lo che avremmo oggi per arrivare al progresso economico a quello politico sociale e alla fine al progresso morale questa forma di pensiero è un pensiero sostanzialmente illuminista e l'illuminismo come sappiamo ha sempre avuto alla sua base un ottimismo fondamentale sul intrapresa umana l'economia in sé per sé in quanto disciplina come ben sappiamo è poi un frutto dell'illuminismo e in un certo momento nel liscio nel xix secolo diciamo tra malthus riccardo mille e marques ma a un certo punto l'economia però prese un'altra strada rispetto a quella da quella partita e divenne questa scienza che ci fa un po di sparare e che magari ci annoia però ritornando alle circostanze obiettive in cui malthus mil ricardo marx operavano è che l'industria scrivere beh quelle circostanze erano diverse dalle circostanze del mondo in cui viviamo e quindi operiamo anche noi economisti e quindi magari l'economia che era diventata una scienza cupa tragica né ai tempi di marzo di ricardo potrebbero diventare una scienza illuministica ottimistica soprattutto tenendo conto poi del ritorno alle sue radici originarie che erano quelle del dell'illuminismo quindi un'impostazione sostanzialmente ottimistica però c'è un'altra conseguenza delle ipotesi che sto cercando di sviluppare con voi il suo pomeriggio che magari è meno entusiasmante allora se io ho ragione per quanto riguarda questi concetti che un esposto di tolleranza equità democrazia cioè il fatto che non è importante per questi concetti quanto sia ricca la società ma piuttosto se la massa della popolazione stia veramente provvedendo questo è il mio concetto bene a questo punto se andiamo a vedere la situazione statunitense o anche quella italiana peraltro ci rendiamo conto che la stragrande maggioranza della popolazione in entrambi i paesi non sta veramente progredendo non sta andando avanti per esempio nel mio paese il valore mediano del reddito familiare per il 2006 l'ultimo anno per il quale abbiamo a disposizione dati sul reddito mediano di fatto si trova ad essere inferiore di ciò che era all'inizio del decennio quindi il reddito mediano nel mio paese di fatto ridotto nel corso decennio a causa dell'inflazione e in italia la storia è molto simile persone molto cortesi a una banca d'italia sono state tanto gentili da darmi i dati sul reddito mediano in italia e posso dirvi questo nell 89 il reddito mediano per una famiglia in italia trasposto in equivalenti euro era di 22.500 euro per famiglia nel 2004 il reddito mediano di una famiglia in italia era di 21.700 euro quindi nel 2004 molto recentemente il reddito mediano di una famiglia era sceso rispetto a quindici anni prima e i dati più recenti della banca d'italia o almeno una settimana fa erano quelli del 2006 e nel 2006 alla fine il rito mediano in italia ha superato il valore dell 89 quindi ricordate che vede perché non 89 a parità di valore euro il valore era 22.500 nel 2006 diciassette anni dopo si era arrivati a 22700 quindi questo vuol dire che in 17 anni c'è stato un incremento di 200 euro a malapena a malapena l'uno per cento questo fenomeno sicuramente tutta una serie di conseguenze io ho letto peraltro con molto interesse l'articolo di solito boeri e di andrea mandolini da ma anche l'italia intitolata le tare lo scontento e voglio citare un frammento di ciò che hanno scritto il malessere della classe media italiana che è loro attribuiscono e cito ancora alla delusione e alla frustrazione indotte dall incertezza sul futuro dei loro figli dei figli della classe media esso riguarda l'italia hanno scritto solitaria ma la stessa cosa si può dire ed è stata spesso detta sugli stati uniti allora quali sono delle manifestazioni che attraverso insegna possono apparire nella storia appunto di un paese come il nostro come il mio se effettivamente la maggioranza della popolazione non sta progredendo nel suo tenore di vita quali fenomeni si possono manifestare in sé effettiva della popolazione non progredisce nella sua stragrande maggioranza beh fondamentalmente c'è una tendenza a spostarsi allontanarsi dal modello di società che l'illuminismo ci ha insegnato a considerare come positivo dal punto di vista morale quindi allontanamento dalla tolleranza della generosità dall'equità dalla democrazia dalla mobilità dalla apertura dalle pari opportunità e vi voglio proporre un esempio soltanto dall'esperienza il mio paese che potrebbe poi essere in sintonia per così dire con alcuni problemi attuali in italia oppure anche non essere in sintonia con quello che succede in italia a voi giudicare gli stati uniti come sapete sono sempre stato un paese d'immigrazione fondato dai migranti l'immigrazione è sempre stata diciamo un fattore fondamentale sia per la società americana che per la economia americana e tuttavia come immagina mente e gli atteggiamenti nei confronti dei nuovi emigranti tra questi figli nipoti e bisnipoti discendenti di ex i migranti sono stati atteggiamenti abbastanza altalenanti nel corso degli anni allora consideriamo questa sequenza di eventi che descrive la sequenza degli atteggiamenti degli americani nei confronti dei migranti dopo la prima grande ondata di immigrazione che fondò l'america agli negli anni 840 850 soprattutto ci fu veramente l'ondata di violenza aperta nei confronti dei nuovi migranti soprattutto tedeschi e in parte irlandesi negli anni 860 e 870 violenza scomparve semplicemente gli immigranti vennero accolti volentieri e utilizzati come lavoratori e molto in loro peraltro fecero grandi progressi dal punto vista economico negli anni 80 90 sempre dell'ottocento ci furono grandi ondate di migranti molti peraltro dall'italia e in cui due decenni ci fu un ritorno diciamo che non alla violenza ma a un'agitazione molto estremista molto brutale contro gli emigranti poi col nuovo secolo continuano a esserci un grande afflusso di migranti soprattutto nell'italia l'america in media avendo una popolazione inferiore ai 100 milioni di abitanti accettava più o meno un milione di immigranti all'anno quindi un'immigrazione equivalente all 1 per cento in più della popolazione all'anno e fino agli anni venti del xx secolo nei primi decenni l'atteggiamento fu un atteggiamento di benvenuto di accoglienza con percepire la americanizzazione degli immigranti dopo di che a partire dagli anni venti anni 30 e gli americani applicarono non sono sistema estremamente restrittivo dal punto di vista delle quote dei numeri di migranti ma anche un sistema estremamente discriminatorio il più discriminatorio e di fatto nel 24 venne adottata la legge sulle origini nazionali estremamente discriminatoria cioè questa legge dichiara la cosa stabili una cosa che diciamo la facilità di accesso per un immigrante che volesse venire negli stati uniti dipendeva in sostanza dalla sua origine geografica europea se l'immigrante arriva dall'inghilterra dalla germania del nord e c'erano delle quote molto numerose se si veniva dalla germania del sud o dall'italia le quote erano ridotte si veniva nella grecia o dai balcani peggio ancora se si arrivava dalla polonia o diciamo della frontiera occidentale dell'impero russo ancora più difficile era la situazione effettivamente in queste quote così definite dalla legge real 1124 sull'immigrazione rifletteva come dire la cartografia religiosa dell'europa perché perché in gran bretagna e in germania del nord erano soprattutto protestanti nella germania del sud dell'italia erano soprattutto cattolici poi passando ai balcani e la grecia erano soprattutto ho rotto rossi passando poi ai confini occidentali dell'ex impero russo erano soprattutto ebrei gli immigranti e quindi la politica d'immigrazione dell'america dalle 24 in poi per 40 anni rimase improntata a questi principi negli anni sessanta questo sistema venne completamente eliminato e sostituito da un sistema molto più liberale in cui in sostanza veniva escluso qualsiasi di riferimento all'origine nazionali e c'erano piuttosto criteri come riunificazione familiare asilo politico anche fattori più umanitari che garantivano il diritto all'integrazione e poi a partire dagli anni 80 fino agli anni 90 ricomincio a un movimento di reazione alle migrazioni in particolare dei movimenti in stati caratterizzati da un'elevata immigrazione florida california texas che tendevano a rifiutare qualsiasi per esempio tipo di assistenza sociale o di servizi sociali anche agli immigrati ufficiali legali dopo di che miracolosamente verso la fine degli anni novanta scomparve questo movimento anti immigrati è in realtà nell'anno 2000 ci fu soltanto un candidato alla presidenza di stati uniti che scelse una piattaforma esplicitamente anti immigrazione pat buchanan parti buchanan che ottenne talmente pochi voti anche durante le primarie del partito repubblicano che alla fine dovete cambiare partito per andare avanti nella sua campagna per diventare il candidato nelle presidenziali adesso siamo arrivati al 2008 ed è chiaro che ancora una volta l'immigrazione è diventato un problema di politica interna ed è il problema di politica interna che crea maggiori di sim e maggiore dissensi nel nostro paese allora sarebbe sciocco rifiutare di riconoscere poi tutti fattori che crearono questi cambiamenti nelle gli atteggiamenti nei confronti dell'immigrazione nel corso dei secoli non si può sicuramente dire che ci sia un rapporto deterministico con l'economia pero sarebbe anche sciocco dire che la presenza di una situazione di stagnazione economica rispetto alla situazione di prosperità economica non abbia nulla a che vedere con l'atteggiamento dei locali rispetto agli immigranti o anche rispetto alle relazioni internazionali o alle pari opportunità per e donne o alla generosità nei confronti dei poveri o anche riguardo ai pregiudizi religiosi alla fine c'è una tendenza che ritorna anche almeno nel mio paese anche nel mio paese gli atteggiamenti gli aspetti più fondamentali della politica diritti civili del mio paese per esempio quando è stato dato il diritto di voto alle donne il mio paese quando è stato dato ha detto di voto e neri e quando hanno potuto veramente esercitarlo ricordiamoci perché c'è un'anomalia nell'esperienza dell'esperienza della diciamo del diritto statunitense in effetti abbiamo avuto un praticamente un divario di 95 anni tra il momento in cui venne sancito de iure sulla carta e del tuo di voto dei neri è il momento in cui ne riporteranno veramente esercitarlo quindi tenendo conto di tutto questo beh è vero che noi possiamo osservare che nel senso illuministico del termine i paesi tendono ad andare in una direzione moralmente positiva quando la maggioranza dei cittadini hanno un tenore di vita adeguato e che percepiscono come il miglioramento e hanno fiducia nelle loro prospettive economiche diceva in sala gli stati uniti così come nel resto del mondo quando il popolo perde fiducia nel progresso del proprio tenore di vita delle proprie condizioni vita e percepisce un deterioramento ritiene che magari i loro figli o nipoti non verrà non vedranno miglioramenti beh ci si trova in situazione nella quale non solo tende a non esserci nessun progresso nella sera morale ma addirittura al contrario tende ad esserci un irrigidimento un arretramento un arroccarsi sulle proprie posizioni con a volte i risultati catastrofici e questo sinceramente deve preoccuparci deve preoccuparci e deve indurci a riflettere tenendo conto del fatto che per la maggior parte delle famiglie né stati uniti il livello di miglioramento ma il minimo per la maggior parte le famiglie o addirittura non c'è miglioramento non ci sono prospettive e anche per l'italia ma che la situazione sembra non essere proprio ottimistica allora andiamo vedere quali possono essere alcune ripercussioni di questa impostazione o alcune conseguenze per quanto riguarda la politica economica spesso si dice si sa che per quanto riguarda l'economia e la crescita economica per le politiche pubbliche sarebbe opportuno adottare le impostazioni dello stato minimo cioè un arretramento dei poteri pubblici e lasciare che la mano invisibile del mercato operi magicamente da solo e ci sono alcuni di noi che sono prossimi economia sicuramente in questa sala che spiegano ogni anno agli studenti che saranno le famiglie a decidere tranquillamente quell'autonomia quanto esaminare le aziende decideranno impiegato la mia quanto investire e diciamo l'intersezione tra i risparmi autonomamente decisi dalle famiglie e investimenti autonomamente decise delle aziende daranno luogo il 37 tra queste due curve dal luogo a un livello d'investimento aggregato del paese che a sua volta si rifletteranno il livello aggregato di produzione del paese e quindi alla crescita aggregata della ricchezza del paese e quindi un miglioramento aggregato lezione di vita e tuttavia a questo pensiero secondo me questa impostazione erronea perché perché livello ottimale di crescita economica non è identico a questo livello di crescita determinata esclusivamente nel mercato e in effetti può anche essere più veloce questo livello ideale di quello determinato dalle pure forze di mercato e qui c'entrano le esternalità in effetti se è vero come io ritengo che una crescita economica generalizzata comporta delle ricadute morali positive e generosità democrazia tolleranza apertura beh a questo punto perché la singola famiglia dovrebbe decidere quanto risparmiare o la singola azione dovrebbe decidere quanto investire tenendo conto di queste esternalità nelle loro decisioni economiche esternalità che sono appunto generosità tolleranza democrazia apertura quindi proprio per questo motivo il mercato s'è lasciato incontrollato hanno regolato ci da un eccesso di prodotti negativi come inquinamento congestione sovraproduzione così via e invece versa cina diciamo una sotto fornitura una forma ci fornisce meno tolleranza meno democrazia meno apertura di quanto sarebbe versare alla società ed è chiaro che è molto difficile poi prezzare dal punto di vista della logica puramente di mercato la democrazia e la tolleranza la generosità allora se noi però a questi valori diamo un valore fondamentale cosa che abbiamo fatto per oltre due secoli e se noi riteniamo che questi valori sono in effetti in una certa misura dei sottoprodotti di un miglioramento generalizzato dal tenore di vita beh a questo punto la politica economica dovrebbe per essere adeguata per seguire delle scelte che siano volte a indurre la crescita del valore mediano del reddito quindi una crescita dei redditi per la stragrande maggioranza della popolazione e a indurre una crescita veloce di questo valore in altri termini se noi sapessimo che l'unica possibilità che abbiamo di far crescere più rapidamente la nostra economia fosse quella di prendere decisioni che fossero contrari al carattere democratico equo della società beh a quel punto non avrebbe senso non avrebbe nessun senso dire che il nostro obiettivo è quello di migliorare queste dimensioni morali e che al fine di migliorare e sviluppare queste dimensioni monelli seguiremo delle politiche economiche contrarie appunto a queste dimensioni e morali sarebbe sciocco dirlo però io ritengo con estrema convinzione che per il mio paese e ritengo anche probabilmente per l'italia altri paesi simili non ci mancano gli strumenti di politica economica che ci potrebbero permettere di perseguire questi valori morali contemporaneamente promuovendo promuovendo la crescita economica e in effetti devo dire che molto spesso noi abbiamo la possibilità di realizzare una situazione win win cioè in cui vincono tutti cioè abbiamo la possibilità concreta di permettere all'economia di crescere più rapidamente e nel contempo di mantenere o rafforzare una struttura più equa della società e dell'economia e quindi dovremmo farlo visto che possiamo farlo per concludere un'ultima ipotesi che voglio proporvi questo pomeriggio che credo siano imposti di più importante di tutte è questa se io ho ragione quando stabilito questo collegamento tra caratteristiche morali della società e innalzamento del tenore di vita generalizzato beh io credo che sicuramente nel mio paese e probabilmente anche qui da voi abbiamo bisogno di cambiare il modo in cui si dibatte in pubblico di crescita economica e di politiche economiche in particolare quando si parla di voli economica efficaci o inefficaci per la crescita economica cosa devo dire interdire questo nel corso degli ultimi decenni è aumentato il nostro livello di consapevolezza relativamente agli aspetti negativi di varie manifestazioni del processo di crescita per esempio l'industrializzazione la crescita che passa per la globalizzazione e così via g e in effetti abbiamo finito col connotare moralmente questi aspetti non so se parla di degrado ambientale ma anche di altri problemi e siamo diventati sempre più sensibili a questi aspetti negativi del processo di crescita economica di conseguenza il modo in cui normalmente nella sfera pubblica si parla di crescita economica oggi come oggi tende a dare per scontato che la crescita economica ovviamente dia luogo a dei benefici materiali perché questo ne è implicito nella definizione della crescita economica ma che dal punto di vista la dimensione morale e la crescita economica sia assolutamente è interamente negativa ed è per questo che il dibattito pubblico sulla crescita e sulla politica per la crescita di fatto finisce col opporre benefici materiali e svantaggi o danni morali e alla fine di questi dibattiti pubblici ci si chiede ma ma alla fin fine io come sono messo che persona sono voglio promuovere gli aspetti materiali oppure gli aspetti morali vedendoli appunto come in antitesi e anche il partecipante questi dibattiti pubblici il modo in cui essi stessi si percepiscono rispetto agli estremi diciamo di uno spettro materiale o morale con come due poli è quello della moralità e quello della materialità far sì che la gente faccia col posizionarsi come estremamente materialistici orientati solo alla crescita senza nessun interesse per aspetti morali o viceversa come addirittura dei quasi iper moralisti che si interessano soltanto i valori morali e di conseguenza si oppongono alla crescita materiale e quindi si oppongono le politiche di crescita secondo me anche questo è un modo sbagliato di sviluppare il dibattito sulla crescita economica se io ho ragione nello stabilire questo collegamento tra valori morali da democrazia e crescita economica beh allora decisamente non possiamo affermare che i vantaggi della crescita ai benefici della crescita siano esclusivamente materiali e che invece benefici morali stiano altrove lo ripeto secondo me la crescita economica comporta anche dei chiari chiarissimi positivi benefici morali riconosciuti come moralmente positivi dal pensiero occidentale nel corso dell'ultimo quarto di millennio e quindi è e molto sbagliato per cercare di posizionare le persone su una scala morale e poi in funzione della loro posizione questa la morale posizionarli all'estremo un posto per quanto riguarda le politiche di crescita allora io credo che sarebbe invece estremamente importante che quando si parla si dibatta in pubblico di crescita economica si tenga conto anche appunto delle ricadute moralmente positive altamente positive dal punto di vista morale della crescita economica questo sarebbe necessario veramente per avere un dibattito non solo scientificamente più corretto sulla crescita in tanti paesi a partire dal mio probabilmente anche nel vostro immagino perché se il dibattito fosse scientificamente metodologicamente corretto allora sì si potrebbero anche discutere concretamente politiche che potrebbero riportarci alla crescita economica e quindi riportare i nostri paesi non solo verso questa economica ma anche verso la traiettoria morale positiva grazie per l'attenzione moltissime grazie al professor friedman che ci ha dimostrato con questo suo ricchissimo speech come l'oggetto della conversazione di questo pomeriggio fosse davvero di frontiera capace di tenere per l'appunto una prospettiva di comparazione tra le economie di alcuni paesi occidentali dall'italia agli stati uniti con una riflessione sulla dimensione etica e la dimensione morale che nel caso del pensiero del professor friedman partito dalla teoria delle aspettative razionali ed alcuni studi pionieristici sulle politiche fiscali e monetarie e arrivato ad un livello di elaborazione molto molto alta e significativa e credo di poter dire che apprezziamo molto anche il suo moderato ponderato ottimismo di marca neo illuministica di come in questo paese in questa fase abbiamo veramente moltissimo bisogno apriamo il dibattito la procedura che seguiremo è quella one to one cioè a ciascuna domanda il professore risponderà direttamente senza raccogliere fintanto che abbiamo tempo segni veri ma storie vere grazie di questa relazione così interessante in termini generali siamo d'accordo sul fatto che la crescita economica diciamo va di pari passo per così dire con la crescita morale diciamo lei si è in particolare concentrato su un punto di vista macro vorrei sapere cosa ne pensa ad un punto di vista micro mi spiego se supponiamo di confrontare una società democratica con un alto senso morale in una società in cui c'è un certo grado di crescita economica mi sembra sia importante cercare di capire come è distribuita la ricchezza e non a società a prescindere quindi dalla considerazione delle medie e delle mediane ai fini della crescita economica secondo me è la distribuzione della ricchezza che può fare la differenza cosa ne pensa penserei per esempio a un confronto tra gli stati uniti e del canada credo vi siano delle differenze tra questi due paesi ringrazio il grazie di questa domanda sono d'accordo sul fatto che la distribuzione della ricchezza possa fare la differenza mentre citavo i dati relativi al reddito per gli stati uniti e l'italia proprio per i motivi che dai appena elencato citavo dei valori mediani quindi non medi e pertanto in sé la distribuzione della ricchezza non cambia allora il rapporto tra media e mediana rimane inalterato però proprio in linea con quanto lei dice credo che il mio la stazione sia più definita da noi che non in italia però negli stati uniti e le cause della stagnazione dei redditi mediani di questo decennio che risale anche a danno indietro riguarda la distribuzione sei anni per i quali abbiamo i dati di questo decennio e ripeto il reddito mediano della famiglia negli stati uniti è diminuito il reddito medio è migliorato bene diciamo che è salito di 1,5 per cento all'anno certo non è la crescita cinese però per gli standard di un paese industrializzato forme gli usa non è male ecco perché il reddito medio aumenta in modo sostenuto ma il reddito mediano non solo è fermo ma scende e proprio per i motivi che lei ha indicato la questione della distribuzione della ricchezza pertanto il fatto che la produzione economica aggregata la produzione incrementale diciamo attribuibile o beneficia solo una piccola parte della della popolazione e con questo significa che la maggior parte della popolazione non gode di un miglioramento dello standard di vita quindi la questione della distribuzione sicuramente ha un peso nel mezzo che c'è tra crescita c'è la statistica del pil e il fatto che la persona media cioè quella del quinto per censire della distribuzione di reddito posto a beneficiare o meno di un incremento in questo senso nel cinquantesimo con gentile sono d'accordo con è pertanto possibile che la distribuzione anche se non cambia le cose lei diceva appunto c'è una differenza tra gli usa e il canada diciamo che noi abbiamo un efficiente al circa 40 il cad 30 diciamo che del sud america sarà il 50 60 paesi asiatici il 30 o addirittura meno è possibile che vi sia un secondo livello diciamo un secondo elemento che influisce su questo fenomeno che non ho studiato e che riguarda il livello di distribuzione del reddito e anche se è statico comunque questa è un'altra teoria quindi diciamo che la mia teoria non esclude la presenza di questo secondo fattore ma non si basasse ingresso così la distribuzione del reddito pur cambiante è fondamentale la mia tesi c'è una seconda possibilità che non hai pensa appunto al confronto tra usa e canada che non rientra nel modello che ho delineato ma semplicemente non lo elaborata potrebbe avere un ruolo quindi per il momento la ritiene un dipendente se ho ben capito cosa intendo dire rispetto al suo modello di certo posso immaginare i rapporti tra i due non mi spingo al di là di questo diciamo che non mi sono occupato di questo ambito però non vorrei saltare le conclusioni dicendo che sono indipendenti o che dipende potrai immaginare dei casi in cui c'è insomma questo meccanismo questo effetto addizionale inserito nel modello potremo farlo ecco allora potrebbero essere delle interazioni interessante quindi non escluderei le cose semplicemente il nome ne sono occupato quindi non me la sento di pronunciarle cita nel caso della signora precedentemente faccio una domanda in italiano vorrei sapere se il professore può darci un esempio di qualche paese potrebbe essere ma non ho non ho la conoscenza sufficiente per dire ma potrebbe essere i paesi scandinavi dove il livello di distribuzione è stato ed è molto alto ma dove ugualmente ci sono stati fenomeni di insicurezza incertezza e crescente pessimismo se esiste un caso del genere dunque paesi europei non sono i paesi scandinavi in generale hanno l'adesione del reddito più ugualitario degli stati uniti questo è vero mai da moltissimi anni a quanto ne so nei miei studi mi sono occupato del esteriore di tre storiche di tre paesi europei la gran bretagna che studio dalla fine delle guerre napoleoniche praticamente poi la francia per la quale sono partito dalla costituzione della terza repubblica ma io sono 170 e poi la germania che ho studiato dopo l'unificazione dell'impero giornali cosa 1971 come per gli stati uniti il gli studi dimostrano che sia maggiore predominante eccellente in questi tre paesi è mirata un movimento positivo verso la democrazia la tolleranza un atteggiamento di generosità nei confronti dei meno abbienti eccetera una evoluzione nel corso del tempo in particolare quando migliore lo scandalo vita generale e anche quando i redditi sono fermi in pratica sono paesi che per tradizione per storia sicuramente del ventesimo secolo hanno la migliore di tutela del reddito rispetto agli stati uniti quindi se così fosse e sia il fatto che una equa distribuzione dei redditi forse una condizione sufficiente per confermare l'ipotesi che ho descritto ecco questo si sarebbe visto per contrasto cioè osservando l'esperienza dei paesi europei che ho studiato l'esperienza dagli stati uniti in realtà ho studiato solo tre paesi certo la nostra esistenza non è infinita sarebbe positivo che negli altri paesi si decidesse di condurre questo tipo di ricerca per paese perché io naturalmente ritengo che nel mio caso non l'ho potuto fare perché lì manca la conoscenza storica di farlo certo fare gli studi economici è facile per un economista invece occuparsi di storia è un po più difficile per noi sarebbe interessante poter applicare questo tipo di studi per altri paesi ma io non posso farlo perché non ho l'esperienza non ho la conoscenza ma molti ce l'hanno quindi io spero che qualcuno si occupi di questo campo di ricerca quindi lancio un invito magari si potrebbe fare per l'italia non sono in grado di farlo il diritto a qualcuno di voi sa farlo poco sono un giornalista delle 24 ore grazie c'è qualcun altro sì una mano alzata sangue è proprio la sua fede mi pone qualche problema la maggior parte degli studiosi che studiano il nesso tra la felicità il reddito pro capite hanno concluso che non esiste tale collegamento perché non esiste pertanto è un po difficile sostenere che la tolleranza all'impegno alla democrazia tutte queste cose se hanno direttamente collegate alla crescita del reddito procapite più di quanto non lo sia la felicità un aspetto che può spiegare perché è difficile collegare la crescita del reddito pro capite tutti questi valori che lei ha accettato è stato avanzato un economista inglese fra i test che parecchi anni fa scrisse un trattato sui limiti sociali della crescita la tesi principale era la seguente si fanno beni materiali ma dei valori particolari ossia che sono valori che non possono essere resi disponibili a tutti non li si può promettere a tutti non si può promettere a tutti di avere una casa sul lago di garda i cosiddetti valori e posizionali quindi la crescita non può garantire la distribuzione di questi valori a tutti credo sia un punto importante del quale per la grazia a sud mi stupisce che lei pensi che questa sia qualcosa che la contro la tesi o il modello che ho delineato diciamo che questo è una tesi a favore dell'argomento insomma io condivido leccese dell'economista ce le ha citato forse non mi sono spiegato come volevo non ci sono intese di questo tipo nel mio modello secondo cui il reddito pro capite non abbia a che fare con il concetto di utilità ci sono diversi soli che hanno riguardato la felicità c'è proprio la letteratura sulla felicità vari economisti italiani sono stati brillanti negli ultimi 10 15 anni su questo aspetto certo senso lo sapete questo sono scarsissime ridens dicono che livello di reddito assoluto siano fondamentali per il l'utilità del della persona quindi c'è la tesi della formazione della bisogno cioè le persone vivono meglio adesso di quanto non lo facessero prima poi c'è un altro aspetto la tesi che attribuisce a crescere anche nel mio testo attingo ai lavori di questo economista le cose condivido le tesi lui parla di vivere meglio degli altri e giustamente e sottolinea che tutti i nodi cui noi pensiamo a come stiamo e che non facciamo un confronto solo nella situazione il materiale nel confronto delle altre di solito appunto facciamo una valutazione posizionale come lei dice quindi non facciamo un confronto materiale cose messe degli altri quindi in un contesto competitivo e chiaro che solo alcuni possono essere al top insomma anche nelle olimpiadi ovviamente mica tutti sono dei campionissimi e questo proprio alla base della seconda tesi della puntualità cittadina modello ossia il fatto che le persone si preoccupino di vivere meglio degli altri quindi a mio avviso non c'è un conflitto in questa tesi insomma lei paladini nel reddito pro capite o di livelli assoluti di reddito e con la funzione di utilità si basa su due aspetti uno a riguarda il confronto relativo gli standard di vita odierni rispetto a quelli passati del singolo della sua famiglia è un secondo punto che è correlato direttamente alla tesi di testo splendida il fatto che le persone confrontino la propria posizione rispetto a quella degli altri e come dicevo prima quindi la questione fondamentale se queste due tesi della verità sono sostituti o complimenti nel senso energia avere una connotazione positiva o negativa comunque non rilevo una contraddizione tra la mia tesi è quello che lei ha giustamente delineato facendo riferimento alla tesi della felicità e al ruolo del reddito assoluto in questo senso è proprio questo riscontro e tra l'altro ci sono molti diversi modelli e proprio questo ha fatto questo riscontro empirico che lei ha giustamente accettato che punta speciano al valore della tesi sul dell'utilità e questo insomma che rientra nel mio modello io non vedo non vedo una contraddizione fra queste due posizioni se non ci sono altre domande approfitto del microfono e rivolgo una domanda finale al professor friedman come lei ha argomentato nei suoi scritti gli stati uniti negli ultimi 30 anni hanno svolto un ruolo non certo positivo rispetto alla situazione politica ed economica mondiale siamo alla vigilia di una tornata elettorale fondamentale per gli stati uniti che potrebbe significare un cambiamento le volevo chiedere qual è il futuro che intravede nella palla di cristallo per gli stati uniti e ultimissima domanda lei non è certo un fanatico del big government però riconosce allo stato un ruolo positivo e quindi cosa potrebbero fare le public policies in un contesto di globalizzazione in cui negli stati risultano sempre maggiormente in difficoltà a legiferare e ad esercitare leve di controllo per far sì che la crescita possa ripartire e sviluppare appieno le sue caratteristiche positive on line in hot 100 ma io non sono uno studioso di scienza politica sono un economista e quindi sinceramente mi permette di saltare la parte la sua domanda che mi chiede di contemplare la sfera di cristallo per prevedere ciò che succederà con le elezioni e subito dopo le elezioni i film di agatha christie riconoscete in italia il film con hercule poirot il famoso tecnico conosce tesi è il colpo a rho e questo famoso investigatore nei romanzi di agatha christie lo si trova se lo si trova sempre anche dei film e vi ricorderete forse che quasi sempre c'è un certo punto della narrazione una donna di una certa età che si rivolge a comporre le dice ham su port of use francais signor parole e francese e lui è un po imbarazzato dicevano signora sono soltanto un belga beh ecco io sono soltanto un economista non sono uno studioso di scienze politiche esattamente come il signor puro è un belga quindi parlerò solo dell'aspetto economico della sua domanda e in particolare quando lei ha parlato di politica economica beh mi viene da rispondere che la mia impressione questa in molti paesi sicuramente il mio paese ma non solo nel mio la misura politica più importante che potrebbe probabilmente essere presa in linea con quello che stiamo facendo questo pomeriggio sarebbero la decisione di intervenire nel processo di istruzione informazione soprattutto dei giovani dei giovanissimi e qui mi rivolgono alan krueger che ha parlato prima di me la cui lettura raccomando a tutti coloro che non hanno ancora letto e kruger proprio si è occupata di studiare il processo di formazione distruzione di tanti paesi e alla fine del suo studio ha scoperto che soprattutto nei paesi più avanzati la più grande opportunità di ottenere progressi soprattutto per quanto riguarda la capacità degli studenti di diventare fattori positivi nella società e nella forza lavoro consiste nel incentrare le politiche formative su due aspetti prima di tutto bisogna soprattutto lavorare per i giovani più giovani possibili abbiamo dei programmi governativi anche di piccola entità negli stati uniti che però partono dai bambini veramente giovanissime bambini di tre anni secondo punto su cui concentrarsi concentrarsi su quei giovani che non a causa di una mancanza di sforzi o della mancanza interessi ma magari a causa della loro origine sociale o familiare sono veramente a rischio sono i più a rischio di non poter trarre il massimo beneficio delle offerte dalle offerte formative risoluzione che trovano dell'esposizione quindi consultare su questi due aspetti uno età molto bassa i due giovani che sono rischio di non fermarsi per motivi diciamo sociali economici e intervenendo in maniera positiva soprattutto su questi ragazzi giovani e a rischio per intenderci e facendolo soprattutto in età molto giovane la politica pubblica può ottenere dei risultati molto importanti prima di tutto per metter a questi bambini di diventare a studenti e poi di diventare lavoratori e permetterà loro di spostarsi diciamo dall'estremo minimo della distribuzione del diagramma distribuzione della produttività verso un valore medio di produttività quindi questa politica di formazione di soluzione renderà più produttiva il valore aggregato nella forza lavoro e di conseguenza contribuirà alla crescita economica generale non solo c'è un altro aspetto molto importante questa politica pubblica di fatto cosa fa sposta le persone appunto dall estremo inferiore della distribuzione verso un valore più centrale e quindi promuove una distribuzione più ugualitario e non so dal punto di vista dei risultati ma stiamo parlando come ho già detto di bambini di tre anni che quindi non possiamo considerare moralmente responsabili del fatto che non sono pronti ad apprendere e allora che si consideri il problema della uguaglianza dalla prospettiva ugualitaria c'è uguaglianza di vendite oppure dalla prospettiva della pari opportunità beh si fa una cosa giusta e in entrambi i casi intendiamoci questa secondo me non è necessariamente l'impostazione giusta per il mondo in via di sviluppo perché perché nel mondo dello sviluppo purtroppo manca l'istruzione elementare prima ancora di quella secondaria superiore e quindi il problema è diverso ma nel mondo sviluppato la maggior parte delle persone riesce ad avere accesso alle secondarie a questo punto io dico che bisognerebbe lavorare su questo tipo di politica pubblica per ottenere effetti positivi non solo sull'economia nella sua generalità ma anche proprio per migliorare la distribuzione aiuto continuando la sua metafora rubata ad agatha christie out 6 ago economisti non a belgio e buona proseguimento tutti quanti grazie
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