La libertà degli altri
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La libertà degli altri
Un confronto tra le potenze del futuro e i loro modelli alternativi. Cina: libertà dal bisogno e paternalismo autoritario. India e Brasile: due tentativi di “socialdemocrazie del Sud”. Indonesia: la transizione riuscita di un paese islamico. Le sfide dei colossi emergenti all’idea “americana” di libertà.
è già cominciato lo stiamo vivendo e io chiedo aiuto a lorenzo cremonini che è uno dei pensatori di questo tempo perché oggi questo tempo si vive anche attraverso le canzoni lorenzo cremonini dice c'è un posto che mi piaccia si chiama mondo la scrivania di federico rampini in realtà e il mondo perché è qui che ha lavorato e qui che ha lavorato e studiato perché già quando studiava stava tra parigi dove studiava quei grandi maestri assolo jia di milano dove studiava la bocconi con monti però anche la sua carriera professionale è una carriera interessantissima perché lui era nei luoghi dove succedevano le cose era bruxelles è il momento giusto era parigi nel momento giusto ha viaggiato un pezzo d'europa e ha visto il corso dei giorni difficili è stato due volte in america per cui può raccontare americhe un'america 2 per dirla con un linguaggio veristico due stagioni molto diverse fra loro una stagione che è arrivata prima della crisi e una stagione invece che dalla crisi è stata in parte travolta è l'uomo che ci ha insegnato a parlare di alcuni paesi in un modo nuovo coniando una parola come ci india per cui ci ha fatto guardare alla cina e all'india ma i paesi del brics per cui aggiungiamoci anche il brasile la russia sud africa i paesi che non sono emergenti sono già dei motori che vanno una gran velocità motori che noi spesso non riusciamo a guardare e basta leggerlo scorrere i titoli sui libri per scoprire che ha raccontato le cose mentre stavano accadendo ea volte le intuite scriveva di crack delle pensioni negli anni 90 ad esempio per farvi un esempio di questi giorni mi ripeto però molti sono gli esempi direttrici india ma anche questo modo nuovo di guardare l'occidente del suo penultimo libro perché nel frattempo poi mi escono altri è un modo molto interessante perché oggi ad esempio parliamo di libertà i confini lasciamo per un istante perdere anche se i confini ricordatevelo sono assolutamente immaginari virtuali li abbiamo tracciati sulle carte però questo festival dimostra che non ci sono si parla di libertà forse la libertà non esiste esistono le libertà in base ma come queste libertà vengono declinate per cui chi come federico è stato al sole 24 ore pubblica in particolare c'è i luoghi importanti per guardare il mondo ne è vista più d'una di libertà ha visto tante declinazioni libertà ce l'ha detto anche a martias è un altro giorno a napoli e libertà si può interpretare si può essere liberi in cina o non si può essere liberi in america noi per esempio abbiamo questo parametro molto occidentale per noi la libertà e la nostra per cui la situazione nella quale viviamo noi è una situazione di libertà poi si scopre magari che siamo 49 esimi nel mondo per quel che riguarda la libertà di stampa però dobbiamo interrogarci ma allora forse non siamo così liberi federico rampini buona sera prima di tutto grazie di essere venuti fa molto piacere essere di nuovo a trento con voi ormai i volti che riconosco sono sono davvero tanti e mi piace tantissimo il titolo che è stato scelto per questa edizione del festival di trento effettivamente dobbiamo misurarci con idee diverse di libertà una delle conseguenze della globalizzazione dell'emergere di giganti che hanno fatto irruzione nella nostra vita quotidiana che condizionano la nostra esistenza e quello che dobbiamo confrontarci con visioni alternative della libertà che non vuol dire attenzione poi su questo ritorneremo nel corso di questa conversazione non vuol dire essere relativisti e rinunciare a alla convinzione che esistono dei valori universali io ho avuto la fortuna in quest'ultima parte della mia carriera professionale di accompagnare il topo americano mio ritorno americano di accompagnare più volte barack obama nei suoi viaggi all'estero l'ultimissimo che mi ha consentito di essere in europa in questo periodo è stato proprio il suo il suo tour europeo e uno dei momenti alti di questo viaggio europeo di obama secondo me è stato il suo passaggio a londra il discorso che ha fatto a camere riunite a westminster hall padane l'inglese la culla storica di una democrazia di un'idea di libertà molto forte dove obama ha difeso parlando della primavera araba proprio l'idea che ci sono dei valori universali che non si non si possono costringere le libertà dentro i confini di alcune civiltà dove queste idee sono nate storicamente è tuttavia è tuttavia dobbiamo affrontare seriamente le sfide che ci vengono da chi ci dice ad esempio che la libertà economica è più importante di altre libertà la cina comincio dalla cina perché la cina è il modello che si sta rivelando più refrattario alla nostra idea di libertà i dirigenti cinesi governanti cinesi quando reagiscono alle nostre critiche sugli abusi contro i diritti umani sulla mancanza di libertà di espressione di libertà di stampa sul trattamento che loro riservano ai dissidenti ci rispondono dicendo che loro hanno ottenuto dei risultati formidabili nel liberare il loro popolo o ampi strati della popolazione cinese da i bisogni primordiali anno hanno sconfitto la fame e carestia in cina c'è un ancora fino a 40 anni fa quindi la libertà dal bisogno primordiale hanno liberato la popolazione cinese da malattie la mortalità infantile pensate oggi a shanghai è la stessa che c'è a new york da questo punto di vista e mi ricollego alla citazione che hai fatto di amartya sen amartya sen che è un pensatore molto attaccato anche alle occidentale di libertà ed è un indiano che vive in america che insegna harvard che ama molto l'india tuttavia con grande onestà ci dice quanto la libera democrazia indiana sia indietro rispetto ad alcune conquiste fondamentali che il governo cinese ha ottenuto in termini di mortalità infantile di longevità la speranza di vita di un indiano oggi alla nascita e di dieci anni più corta di quella di un cinese e questa è anche questa libertà la libertà di poter pensare a un futuro più lungo di vita l'alfabetizzazione la cina a livelli di alfabetizzazione che arrivano al 95 per cento della popolazione l'india è al 75 76 77 per cento e in india tra l'altro c'è una differenza maschi femmine con un alfabetizzazione femminile molto più bassa e paradossalmente la cina che ha sposato per certi versi una una versione estrema della libertà capitalistica uno dei paesi oggi più capitalisti del mondo quando risponde a noi sul tema della libertà ritorno a usare un linguaggio marxista e cioè prima di tutto libertà dal bisogno questa è la conquista fondamentale che loro oppongono ai nostri tentativi di mettere in discussione il loro modello questo non significa che non siano poi costretti a riconoscere implicitamente nei loro stessi comportamenti che c'è una contraddizione tra l'espandersi delle libertà economiche in cina ne aggiungo una che che che ci interessa in particolare come italiani per dire quanto le libertà economiche siano importanti un giovane cinese che ottiene un diploma di scuola superiore o una laurea oggi è più libero di trovare al lavoro di un giovane italiano la disoccupazione giovanile molto più basse in cina che da noi anche questa è libertà la libertà dalla disoccupazione tuttavia la contraddizione fondamentale che la cina non risolve e quella resa palese stridente proprio negli ultimi mesi quando di fronte alle rivoluzioni democratiche che hanno cominciato a germinare dalla tunisia all'egitto improvvisamente il governo cinese è diventato ancora più al cigno ancora più feroce nella repressione dei dissidenti ha messo in carcere un famosissimo artista come wave l'autore del disegno del progetto tra l'altro del del nido d'uccello il grande stadio olimpico di pechino poi è il simbolo il simbolo dell'olimpia è commettere mettere in carcere un artista che aveva come unica colpa quella di continuare a parlare liberamente a criticare il proprio governo è un segno di grande insicurezza nonostante il governo cinese ci dica che sta dando grandi libertà economiche grandi libertà materiali alla sua popolazione da poi un senso di sicurezza quando inasprisce ulteriormente il controllo della censura sulla stampa su internet quando impedisce ai cinesi accesso a informazioni su quello che accade nel mondo arabo le informazioni sulla rivoluzione tunisina ed egiziana sono state severamente controllate evidentemente si rendono conto che a un certo punto a un certo livello di sviluppo le libertà economiche non sono più sufficienti e qui il il confronto con l'altro grande modello asiatico che è l'india pone dei problemi alla cina e vero che l'india ha avuto meno successo della cina nella lotta contro la fame la miseria le malattie l'analfabetismo però gli indiani anche gli indiani poveri sentono un bisogno di libertà consumano informazione l'india è il paese del mondo dove si vendono più quotidiani in assoluto quella stampa libera è una garanzia è un'arma e uno strumento che masse di indiani anche desiderate utilizzano quotidianamente nella lotta contro la corruzione perché una stampa vigorosa nel denunciare episodi di corruzione della classe politica quello che la stampa cinese non può fare quindi c'è un forte attaccamento degli indiani ha un'idea di libertà che noi sentiamo molto più simile alla nostra l'india ha una vera democrazia quando si va al voto in india 700 milioni di cittadini vanno alle urne a votare è un paese straordinario anche perché la partecipazione al voto è più alta tra i poveri che tra i ricchi lo spettacolo della democrazia indiana si coglie non tanto il giorno del voto nei quartieri ricchi di mumbai dove vivono le star di bollywood li l'astensionismo è elevatissimo ma è nelle baraccopoli che fanno code di ore di giornate intere per andare a esercitare il loro diritto di cittadini perché sanno che il giorno del voto è il giorno in cui loro contano hanno la possibilità di mandare in parlamento anche gli intoccabili anche dei parlamentari che sono espressioni delle caste inferiori che gli indiani nonostante abbiano un ritardo di dieci anni di vent'anni rispetto alla cina in termini di modernizzazione delle infrastrutture di qualità dei trasporti pubblici delle autostrade della rete elettrica delle fognature tuttavia non cambierebbero il loro modello di democrazia per per optare per un regime autoritario come quello cinese e tuttavia anche l'india pone a noi delle sfide nel idea di libertà perché non sposa completamente il modello occidentale di libertà economica faccio un esempio recente concreto l'india ha deciso che non deve esistere la libertà illimitata di speculazione finanziaria sulle materie prime agroalimentari ha posto dei limiti precisi alla possibilità per le grandi banche di operare sul mercato dei futures speculando sul rialzo del prezzo del riso della soia o dello zucchero ecco una libertà economica che l'india ha deciso di limitare perché considera che questa speculazione senza senza frontiere ha dei costi immensi e intollerabili quando scatena delle fiammate inflazionistiche che penalizzano duramente il potere d'acquisto delle famiglie l'india anche deciso di adottare la globalizzazione con gradualità non è un mercato così aperto alle multinazionali straniere come lo è il mercato cinese è un paese che si sta aprendo macché vuole sorvegliare vuole controllare gli effetti della globalizzazione sul suo mercato interno e quindi pone dei confini all'idea anche di libertà economica un altro modello che considero interessantissimo che ho avuto il privilegio la fortuna di andare a vedere di persona di recente è il brasile altra nell'inseguimento tra l'altro obama per cui anche lì con un punto d'osservazione assolutamente particolare la mia guida obama adesso quando sono tornato degli stati uniti colora iscritto che c'è una signora diceva il nostro lula obama no perché come sempre il mondo si può anche a rovesciare no per noi obama obama e basta invece visto del brasile obama il nostro nulla mi ha colpito dell'urto è un lula si per spiegare di cosa si tratti di questo uomo che sa che lula è perché lui è un personaggio sto lui sa che è stato presidente per due mandati in brasile e poi in qualche modo passato le consegne all'attuale presidente presidentessa brasiliana dilma rousseff che fa parte dello stesso partito ed è una continuatrice delle politiche sociali di lula lula è riuscito in un'operazione che nessun altra grande nazione sviluppata o emergente riuscita a fare negli ultimi 20 anni e cioè il brasile che oggi a tutti gli effetti è entrato a far parte nel club delle grandi potenze emergenti non a caso la sigla dei bric che include brasile russia india cina sono le iniziali di questi paesi ed è una sigla molto importante è l'alternativa al giro parlare sentiremo parlare sempre di più il brasile che cresce adesso mediamente a una velocità del 7 per cento di aumento del pil annuo quindi siamo vicini a dei livelli cinesi 10 per cento indiani otto e mezzo 300 il brasile l'unica nazione di quelle dimensioni che in una fase di sviluppo così tumultuoso ha ridotto le distanze tra ricchi e poveri dove le diseguaglianze sociali si sono ristrette anziché allargarsi e allora possibile un miracolo economico possibile sociale e miracolo economico e sociale è uno straordinario modello di social democrazia emergente che da da riflettere anche agli americani l'america gli stati uniti d'america sono invece un paese dove la crescita si è accompagnata negli ultimi 30 anni 40 anni addirittura a una forte allargamento delle diseguaglianze sociali allora ecco un'altra idea di libertà o di limite alla libertà il brasile ha deciso di limitare la libertà dei ricchi di spiccare il volo da soli e di allontanarsi dal resto del paese che invece è una libertà concessa in america cioè l'america rischia di avere una plutocrazia informazione una una parte della società che si ritiene ormai de solidarizza ta dal destino del resto della popolazione americana e questa è una libertà che il brasile ha deciso di non concedere ai suoi riti con delle politiche interessantissime una è quella che si chiama la bolsa familia cioè dei sussidi dati alle famiglie alle madri di famiglia dei pagamenti dati finché continuano a mandare i propri figli a scuola per evitare un abbandono scolastico e troppo precoce per evitare che i ragazzi e le ragazze vengano mandati a lavorare troppo presto le mamme le madri di famiglia perché considerate come l'elemento più responsabile della della gestione familiare vengono pagate dallo stato finchè c'è la prova che i loro figli continuano andare a scuola e questo ha consentito dei risultati molto positivi in termini di lotta nella hall analfabetismo e di emersione di un vasto se ceto medio venti milioni di brasiliani 2003 a oggi un periodo molto molto corto 20 milioni di brasiliani sono usciti dalla miseria e sono entrati a far parte del ceto medio e ci sono passati attraverso la scuola non è male ricordare questa cosa scuola come elemento di liberazione certamente perché una cosa che pochi sanno ma forse la pena di ricordare in un luogo come questo e che ad esempio in trentino la scuola l'obbligo scolastico dei 14 anni c'era dal 1770 in italia è stato introdotto quasi due secoli dopo sembra un dettaglio sono quei dettagli che aiutano anche a capire come un paese è cambiato per parlare di brasile leggendoti ascoltandoti si ha la sensazione che anche i punti cardinali siano cambiati cioè non c'è più un sud e un nord del mondo non a caso c'è anche sudafrica fra le nuove potenze e così cioè c'è un rovesciamento forse i nostri paradigmi culturali non sono più adeguati per capire quello che fino all'altro ieri ci sembrava comunque procedere in modo più lento non solo dal punto di vista economico per noi il brasile era essenzialmente una squadra di calcio per l'italia questo era oggi il brasile è una grande nazione che ci ha superato in moltissime cose è una nazione straordinaria e dobbiamo stare attenti a non cadere negli stereotipi non soltanto del calcio e della samba ma anche a non pensare che il brasile sia un miracolo economico soltanto legato al boom delle materie prime non c'è dubbio che hanno avuto un aiuto dal fatto di essere straordinariamente dotati di ricchezze naturali il brasile un grande esportatore di minerali di energia di derrate agricole a una a la seconda agricoltura più produttiva al mondo dopo quella degli stati uniti e tuttavia brasile anche un paese con delle punte avanzate dal punto di vista dell'industria tecnologica sorprendenti il terzo fabbricante di jet di aerei per passeggeri al mondo dopo boeing airbus e embraer che una società brasiliana hanno sviluppato delle tecniche di trivellazione sottomarina per sfruttare giacimenti petroliferi che sono competitive con la tecnologia sia dell'eni e della saipem per intenderci è un paese che ha delle straordinarie università di alta qualità e tuttavia è un anti è anche una democrazia i brasiliani non seguono il modello cinese per ricordare quanto è variegato questo mondo che abbiamo catalogato a suo tempo come paesi in via di sviluppo paesi emergenti emisfero sud adesso dobbiamo abituarci a pensare in all in altri termini quello che è accaduto con l'ultima recessione che noi perché ci ostiniamo a considerarci l'ombelico del mondo definiamo recessione globale non è stata una recessione globale è stata una recessione è essenzialmente dell'occidente e del giappone cioè dei vecchi paesi sviluppati pochi altri sono stati coinvolti la cina non è entrata in recessione è riuscita a evitare la crisi manovrando le leve del suo capitalismo pubblico del dirigismo di stato grandi investimenti in infrastrutture questa è stata la ricetta cinese per evitare la recessione l'india ha evitato la decisione ha continuato a crescere mentre l'occidente precipitava usando invece una ricetta completamente diversa cioè spingendo sui consumi interni sui bisogni delle famiglie ha continuato a veder crescere i consumi tra l'altro particolarmente nell'india rurale il brasile ha avuto una brevissima recessione che è durata pochi mesi di fatto ed è ripartito velocemente nello sviluppo anche perché integrato molto con le altre economie emergenti ormai questi sono paesi che commerciano fra di loro più di quanto commerciano con noi quando io sono stato a seguito di obama in brasile la visita di obama ha scelto il brasile come primo paese sudamericano da visitare da presidente degli stati uniti ed era un evidente omaggio al fatto che il brasile è diventata l'altra potenza l'altra grande potenza delle americhe ma mentre obama è arrivato in brasile abbiamo appreso che dilma rousseff era stata eletta da pochi mesi avrebbe compiuto il suo primo viaggio all'estero in cina perché ormai la cina ha scalzato gli stati uniti nel ruolo di primo partner commerciale del brasile e l'integrazione tra questi paesi fa sì che la sigla bric che era stata inventata dieci anni fa dalla goldman sachs presenza la s senza la ex e non c'era ancora il sudafrica che si è inserito dopo la sigla bric era nata come una sigla per addetti ai lavori della finanza per indicare quelle potenze emergenti dove era probabilmente utile e profittevole andare a investire si è trasformata in un club politico sono diventati dei paesi che si riuniscono periodicamente fanno i loro vertici l'ultimo si è tenuto tre mesi fa in un'isola della cina nell'isola di hainan e curiosamente nonostante siano dei modelli così diversi tra loro il regime autoritario cinese la liberaldemocrazia indiana la social democrazia brasiliana hanno dei momenti di alleanza politica ad esempio quando fu deciso attraverso la risoluzione dell'onu l'intervento militare in libia i paesi del bric tutti insieme decisero di astenersi prendendo le distanze da quella che era una politica dell'occidente quindi c'è un comune sentire di questi paesi che vivono la fase attuale come una sorta di rivincita questo questo sicuramente li accomuna l'idea che non siamo più noi a dettare le regole della globalizzazione è un'idea forte che i confini delle libertà economiche ad esso vengono decise che vengono decisi da altri soggetti e non più dal vecchio club delle potenze occidentali ed ex potenze coloniali ma sono per i giornalisti riescono per esempio a capire che oggi forse se qualcosa che vale più del g8 ed è questa del brics tu che sei uno di quelli che tentano di capire che quando ti muovi in questo luogo e si chiama mondo consumi le suole per raccontarlo e chi ti dice se ormai pensi di essere un muro dc9 pensi di essere uno che si sforza di far capire l'economia raccontavano le cose tutti i giorni si riesce a cogliere questo perché la sensazione che per esempio dall'italia non si veda tutto questo anzi si guardi è ancora al g8 con quei luoghi dove accade di tutto invece forse sono solo foto opportunity come direbbero gli americani ormai no certamente la nostra la nostra informazione è in ritardo noi abbiamo ancora una percezione del mondo che a vetrate questo è molto pericoloso questo questo ci rende miopi io credo lo è un messaggio che cerco anche attraverso i miei libri di di mandare ai miei elettori italiani e in particolare i giovani che oggi non è pensabile progettare il proprio futuro per un giovane italiano senza costringersi come proprio come tirocinio di vita come esperienza formativa a passare almeno un periodo della propria vita in una di queste potenze emergenti per capire che cos'è il mondo che ci attende il ventunesimo secolo non non lo decidiamo più noi e non lo decide certamente il g8 il xxi secolo è un secolo dove il baricentro dell'economia globale si sta spostando velocissimamente in asia quello torna ad essere il centro il motore della storia quello che era stato c'era già stato cinque secoli fa c'è una statistica che ha ricordato lo storico dell'economia inglese niall ferguson nel suo ultimo libro the west end rest l'occidente e il resto che adesso il resto dovremmo scrivere con la r maiuscola diventa un insieme molto importante è più importante di noi nel 1500 1500 el'inizio dell'era delle grandi scoperte momento in cui l'occidente comincia a partire dall esplorazione del mondo che poi diventa da esplorazione conquista e colonizzazione ecco nel 1500 che già noi consideriamo un epoca in cui eravamo molto avanzati in realtà quello che chiamiamo occidente occupava il 10 per cento del territorio del pianeta e rappresentava essendo già relativamente avanzato il 40 per cento della ricchezza mondiale il che vuol dire però che il 60 per cento della ricchezza era altrove è quasi totalmente in asia cioè ancora nel 1500 le grandi civiltà più avanzate scientificamente tecnologicamente e più produttrici di ricchezza erano la cina e l'india poi ci sono stati cinque secoli di avanzata inesorabile implacabile dell'occidente e siamo arrivati al punto il culmine è in realtà alla vigilia della prima guerra mondiale nel 1913 l'occidente era arrivato attraverso gli imperi a controllare a governare direttamente indirettamente fino al 70 per cento del territorio del pianeta e oltre l'ottanta per cento della ricchezza mondiale in qualche modo faceva capo alla razza bianca ecco adesso stiamo tornando molto velocemente perché la storia ha dei tempi molto piu accelerati e sincopati stiamo ritornando molto più velocemente agli equilibri del 1500 e dobbiamo abituarci a vivere in un mondo dove gran parte della ricchezza si trova altrove fuori da noi nel resto del mondo scritto con la r maiuscola con che o chi vede obama tutto questo visto che noi siamo abituati a considerarlo un riferimento accidente misto suoi appena dietro i suoi occhi quando riguarda il mondo e anche come cambiato questo pezzo d'america nel guardare il mondo visto che tu hai visto come dicevamo prima america 1 america 2 ma obama e credo che uno degli statisti più interessanti del nostro tempo la sua stessa biografia è davvero straordinaria essendo figlio di un keniano e di un'americana il dibattito è ancora aperto alla cittadinanza il suo passaporto avendo vissuto da giovane da bambino in indonesia all'ombra dei minareti quindi poi dentone se ti chiederò per i minareti c'è una transizione interessante n do mese quindi permeato nella sua nella sua infanzia di di qualcosa anche di una di una grande nazione islamica ha una visione straordinariamente bond e moderna del mondo ha capito che il baricentro si sta rapidamente spostando verso l'asia l'asia è il continente a cui dedica la maggior parte della sua attenzione strategica e in questo è molto moderno e molto lucido al tempo stesso in questo c'è un elemento quasi tragico della figura di obama nel senso che la storia gli ha assegnato il compito di gestire una fase di declino e di ridimensionamento degli stati uniti è un è un destino tragico doveva governare un paese che in qualche modo si rimpicciolisce come peso verso il resto del mondo lo fa secondo me con grande intelligenza e senza rinunciare a un'idea di universalità dei valori vena citavo appunto il la tappa di westminster il discorso che ha fatto a londra a camere riunite al parlamento inglese è stato un discorso importante perché ha in qualche modo recuperato anche noi in un ruolo positivo in questa fase della storia cioè ha parlato di america europa come una cosa unica come occidente e il concetto di occidente che ha voluto difendere è ancora un una parte del mondo che ha qualcosa da dire a tutti gli altri ha dei valori da difendere per esempio come interlocutore della primavera araba il progetto che obama ha proposto a tutti noi cogliendo in ritardo le classi dirigenti dell'europa è un progetto di aggancio delle popolazioni arabe che si stanno rivoltando contro regimi dispotici e autoritario vedete ha saputo dirci che non dobbiamo chiuderci in difesa e vivere ciò che accade dalla tunisia all'egitto alla libia allo yemen come se fosse soltanto un sconvolgimento foriero di catastrofi invasioni di immigrati nuovi problemi che incombono sulle nostre società già vecchie impaurite rinchiuse in difesa ha visto in quel che accade nel mondo arabo il possibile embrione di qualcosa di simile a quel che fu la 89 la caduta del muro di berlino vedete nel 89 l'europa ebbe una reazione molto diversa da quella che ha avuto per il momento nei confronti del mondo arabo la caduta del muro di berlino non era scontato che avesse un esito uno sbocco pacifico e positivo poteva generare in quei paesi dell'europa dell'est disordine anarchia caos ingovernabilità conflitti anche militari involuzione verso nuovi regimi autoritari magari autoritarismi di destra populisti che cosa è successo nell 89 che alcuni statisti lungimiranti e credo che un ruolo fondamentale vada riconosciuto a helmut kohl capì che bisognava prendere per mano quei paesi offrirgli un disegno strategico e dirgli se seguite un percorso di riforme democratiche di modernizzazione che anche modernizzazione civile di diritti di diritti noi vi offriamo uno sbocco e l'integrazione nell'unione europea l'integrazione anche nella nato che significava sicurezza nei confronti della russia la stessa cosa è il grande disegno che obama oggi ha ha illustrato al discorso nel discorso a westminster e in cui è inclusa noi europei l'offerta di un piano marshall un grande piano di aiuti per la ricostruzione di quei paesi arabi che vorranno seguire un percorso di riforme democratiche per riuscire a portarli verso soluzioni di tutela dei diritti dell'uomo e della donna molto spesso nei discorsi di obama ricorre come parametro per misurare l'effettivo cambiamento democratico dei paesi arabi se i diritti delle donne saranno difesi tutelati e migliorati rispetto alla situazione di partenza ed è importante che un presidente all'origine così poco atlantico così voltato verso l'altra sponda verso l'oceano pacifico sia venuto qui in europa a dirci che abbiamo un compito comune che stati uniti d'europa insieme con questa parola che ancora ha un fascino occidente possono rappresentare l'interlocutore vitale per le giovani generazioni del mondo arabo che questo è importante sottolinearlo non guardano a pechino come al modello di regime cui vorrebbero vivere ecco nonostante che la cina abbia avuto negli ultimi anni una straordinaria penetrazione economica in tutti i continenti compresa l'africa compreso il nord africa il medio oriente l'influenza economica cinese sta avanzando a grandi passi in quel in quel mondo però quando sono scesi in piazza i giovani del cairo piazza tahrir non è stato perché volevano costruire un paternalismo autoritario sul modello che governa pechino ma se oggi tu fossi il direttore di repubblica cose più di tanto fra l'altro si dice dove manderesti rampini se dovessi spostarlo all'america così intuiamo anche cosa sta per accadere nel mondo visto che tu di solito si è beccato anche non so quando eri capo aveva preliminari delle pubbliche ti sei beccato il posto a gent opoli per cui una milano totalmente in un frullatore cioè tu ci sei allora dove ti piacerebbe andare premesso che adesso in questo trucco di obama va dappertutto ecco io sto benissimo dove sono e sto molto bene in questo momento negli stati uniti non soltanto per il privilegio di poter seguire obama nei suoi viaggi in giro per il mondo ma anche perché considero la decadenza americana una magnifica decadenza e questo è uno dei temi che ho sviluppato nel libro occidente estremo cioè è vero che tornando in america dopo cinque anni di vita in cina ho avuto uno shock nel ritrovare un americano medio di verso l'america diversa intendiamoci io avevo continuato a viaggiare avanti indietro perché la mia famiglia rimasta in california quindi non è che avessi completamente staccato i contatti con l'america però il viaggio di quando uno si trasferisce trasloca fa le valigie chiude una casa per aprirne un'altra è un viaggio molto più pregnante dove si è molto più sensibili a tutti i cambiamenti e io sono tornato in america a new york anziché a san francisco trovando un america stremata dove nulla funziona bene come in cina dalla metropolitana le ferrovie ai telefonini alle infrastrutture energetiche agli aeroporti è un'america invecchiata che ha abbandonato le infrastrutture da da data da trent'anni non investe più che sta tagliando purtroppo perfino nei fondi alla scuola non all'università ma la scuola pubblica è in sofferenza anche negli stati uniti che hanno perso hanno perso quota anche loro se si guarda la classifica ocse pisa dei risultati scolastici di apprendimento degli studenti liceali hanno perso quota nei confronti delle nazioni asiatiche e tuttavia è tuttavia la magnifica decadenza americana è tale perché ancora non esiste nel resto del mondo una fabbrica delle idee così fertile così creativa come gli stati uniti d'america e non mi riferisco soltanto alla capacità che hanno ancora gli americani di sfornare innovazioni tecnologiche a getto continuo e sono innovazioni che hanno cambiato e continuano a cambiare la nostra vita quotidiana a nostro modo di lavorare di consumare informazione da google a facebook a twitter e wikipedia tutto tutto continua nascere lì e non è un caso e tra l'altro nascere lì in particolare in california nella silicon valley alla periferia di san francisco dove ho ripassato non a caso dove ho passato quattro anni della mia vita non a caso lo dico proprio perché la california e san francisco sono il luogo più libertario e più trasgressivo d'america san francisco è stata la culla del movimento beat è stata il luogo dove partì la prima grande contestazione giovanile studentesca nel 64 kg quattro anni prima del maggio 68 parigino dove tu questa rete ha insegnato no però anche insegnato a brasilia lasciare una traccia è stata anche ovviamente la culla del movimento hippy del movimento della liberazione dei gay c'è stata un'epoca in cui gli omosessuali discriminati che si dovevano nascondere in tante altre parti d'america venivano a vivere a san francisco dove c'è un quartiere il castro che un qualità che ha reso noto il grande film l'ha reso popolare ecco è tuttora una una delle terre più libere libertari e trasgressive dove tutto è permesso dove il sistema universitario avendo insegnato a berkeley e avendo insegnato anche l'università di shanghai conservo questa memoria della profonda differenza dei due sistemi universitari a berkeley quando io insegnavo avevo di fronte a me una platea di studenti che continuamente volevano interagire volevano mettere in discussione quello che io gli insegnavo volevano in qualche modo sfidarmi e a shanghai ho sofferto profondamente di sedute con i miei studenti in un silenzio profondo imbarazzante legato alla cultura confuciana al rispetto ancestrale per l'autorità dell'anziano del professore per cui lo studente cinese e li devotamente e rispettosamente a prendere appunti dalla prima all'ultima parola che gli dicevo ma non osavano fa neanche fare domande ecco in questa diversità insieme ovviamente con il regime autoritario cinese che è pronto a mettere in carcere i dissidenti spiega perché steve jobs è nato in california e mark zuckerberg che era partito da harvard si è trasferito a palo alto in california cioè una terra di grandi libertà una terra di grande tolleranza e ancora oggi il luogo dove si sperimenta continuamente il nuovo il nuovo ripeto non soltanto nelle tecnologie ma nei valori negli stili di vita dal punto di vista delle nuove modalità di urbanesimo l'invenzione di città verdi di metropoli verdi tutto quello che sta accadendo da new york a detroit la capitale dell'automobile delle metropoli che stanno scoprendo si inventandosi delle vocazioni nuove per reagire alla deindustrializzazione queste sono cose in cui ancora l'america ha una marcia in più quindi io lascerei lampi nina mary magari manderei più manderei sicuramente dei giornalisti italiani a raccontarci che cos'è il brasile oggi a raccontarci pezzi d africa che si stanno muovendo perché anche l'africa non è più il continente fermo immobile in una in un dramma della miseria del sottosviluppo anche in africa chiazze di leo pale non solo non mi riferisco soltanto al nord africa al mondo arabo ci sono dei journey di cambiamento costringerei sicuramente i giornali italiani a investire un po di più nell'aprile delle redazioni in asia perché è un è un mondo di cui ci occupiamo troppo poco però tornando per un attimo quello che era stata la parentesi del mio essere capo della redazione milanese pubblica a milano io sono riuscito a combinare incastrare dopo il viaggio di obama in europa una puntata a milano perché io voto alle amministrative posso votare a milano essendo quella la mia ultima città di residenza o votato lunedì e lunedì sera ero a piazza del duomo a godermi quel fantastico bagno di folla resta e allora e allora mi dico qualcosa di vista il restante sta succedendo anche qua val la pena investire anche un po di più nell'informazione su quello che succede in italia e raccontarci meglio a noi stessi la nostra italia perché forse abbiamo avuto abbiamo raccontato dell'italia una versione un po troppo unidimensionale con effetti deprimenti anche sulla nostra autostima ci siamo dimenticati che esisteva qui una società civile che ha continuato a resistere a combattere a organizzarsi che non si è rassegnata e di cui uno degli esempi una delle manifestazioni che io ho continuato a vivere anche come italiano nomade zingaro della globalizzazione nel resto del mondo ogni volta che tornava in italia molto spesso era per venire a discutere dei miei libri nei tanti festival culturali e con l'italia delle città medie di provincia la passione della cultura la febbre della lettura della cultura del dibattito della discussione guardate questa è anche modernità politica questa è una cosa fantastica del nostro paese perché pochi paesi al mondo hanno una vitalità diffusa la francia se togliete parigi il resto della francia culturalmente spesso e molto immobile molto provinciale ma perfino in america e io stento a trovare fenu un fenomeno paragonabile a quello che sono le le manifestazioni dei festival culturali nelle città italiane questo 2a da anni ha preceduto il terremoto politico di di domenica e di lunedì scorso e ci dice qualcosa qualcosa che tra l'altro mi riconduce ancora una volta all idea di libertà ea quello che io ho raccontato nel libro occidente estremo di una storia molto californiana che ha impresso un segno nella vicenda politica americana cioè io ho vissuto a san francisco un'epoca anche molto triste perché ero e ora san francisco nel l'undici settembre del 2001 e con un impatto iniziale anche commovente di solidarietà nazionale veder spuntare da tutte le finestre la bandiera americana un popolo che ha saputo unirsi nella tragedia stringersi nel dolore e con molta compostezza inizialmente poi però iniziata anche una vicenda molto buia molto brutta le guerre la guerra in afghanistan la guerra in iraq tutto il periodo dell'egemonia della destra neo conservatrice e ecco in quel periodo però video da san francisco voleva anche dire vivere in un oasi di di resistenza libertaria contro i neoconservatori di bush con straordinarie manifestazioni pacifiste contro la guerra in acque allora a san francisco anzi a berkeley sull'altra sponda della baia di san francisco un'organizzazione importantissima mouvement che cominciò a utilizzare tutte le potenzialità di internet per riorganizzare dal basso nella società civile un nuovo tipo di movimento collettivo non con finalità politiche immediate non era immediatamente riconducibile al partito democratico anche se evidentemente era un movimento di opposizione contro bush ma buffon con una un'organizzazione completamente diversa dai partiti politici usando continuamente l'interattività di internet per consultare i propri membri su quelle che erano le priorità gli interessi più forti degli iscritti è riuscita a diventare un movimento con 800 mila 900 e adesso quasi un milione di iscritti ed ebbe un ruolo fondamentale nella vittoria elettorale di obama portando i giovani che fino a quel momento si erano disinteressati lipolitiche diventati molto a politici portando i giovani a tornare a interessarsi del proprio dovere di cittadini riportando l'universo l'università i campus universitari americani ad essere un luogo dove si discute ci si appassiona di grandi temi della società contemporanea della politica l'esperienza di moveon io l'ho ritrovata in parte in certi modi con cui pisapia ha organizzato la sua campagna elettorale a milano e quindi ho trovato quel quell'incontro in quel punto di condannarli collegamento e di contatto o interessantissimo ieri vedere queste 25 mila persone che sono messi in coda per andare a stringergli la mano e questa è una cosa molto interessante a putin sta proprio della libertà di mettersi in piazza ad ora stringe la mano a un sindaco è una abitudine che a milano c'è ma 25.000 non si erano mai visti ed è stato interessante anche vedere come solo alcuni organi di stampa hanno colto il senso di questa cosa che alcuni ha avuto la capacità di essere in piazza avrà i 25mila altri l'hanno considerata una cosa magari più normale hai detto prima dell'indonesia i minareti volevo farti dire una cosa sull'indonesia perché un'altra delle nuove potenze poi volevo anche farti dire se il termine potenze si può avvicinare al concetto di libertà perché spesso uno pensa se c'è la potenza forse cala la libertà no come fanno ad andare d'accordo potenza e libertà l'indonesia monesi è un altro paese dove sarebbe bello poter avere dei giornalisti italiani a raccontarci quello che accade perché a dire che gli editori cd centrerebbero sua vita se venisse in mente di mandare un giornalista in indonesia con quello che costano perché oggi si guarda subito a questo ma io sono fiducioso che sapremo sfruttare anche in questo le potenzialità delle nuove tecnologie di internet poi ci sono si scopre che ci sono dei giovani italiani che in questo momento studiano lavorano all'estero fanno dei dei percorsi di formazione che sono pronti attraverso internet attraverso dei blog a mandarci delle informazioni che quindi non devono necessariamente transitare attraverso le decisioni dei degli editori italiani ma l'indonesia un paese che io ho avuto la fortuna di conoscere da giovanissimo perché 1979 stavo ancora in parte cominciavo a lavorare in parte stavo finendo i miei studi e b la possibilità di una borsa di studio di ricerca in indonesia e conobbi quindi un judo nesi ha molto diversa c'era ancora un regime autoritario andai tra l'altro neanche a giacarta ma surabaya un luogo che all'epoca era veramente che conoscevo soltanto per i racconti di emilio salgari e fu la mia prima immersione vera nell'asia per diversi mesi lavorati a surabaya in indonesia la vicina città futura allora ci arriva e la rinascita e la rinascita al tempo stesso stavo finendo gli studi e fu un'esperienza meravigliosa paese a quei tempi che era veramente un altro pianeta rispetto ci sono ritornato dal 79 a novembre dell'anno scorso sempre al seguito di obama per il quale obama era addirittura un ritorno nei luoghi della sua infanzia e dee dee parliamo di un paese che a 200 milioni di abitanti è la quinta nazione del mondo l'indonesia è un altro paese che ci costringe a fare una ginnastica mentale per liberarci dei nostri stereotipi dei nostri pregiudizi tante volte noi ci siamo sentiti dire qui in occidente che esisteva una sorta di incompatibilità culturale tra l'islam e la democrazia paolo di prima degli eventi del 2011 ma è stato teorizzato in modo anche molto autorevole che i paesi islamici non avrebbero mai sposato un modello liberaldemocratico è la più grande confutazione e l'indonesia dove ma sicura destro ancora della turchia l'indonesia è diventata dalla metà degli anni ottanta cominciato una transizione democratica molto interessante è il più grande paese musulmano del mondo 200 milioni di abitanti la maggioranza sono di religione islamica ed è una vera liberaldemocrazia uno stato laico che ha resistito al tentativo di infiltrazione di forze fondamentaliste che hanno cercato di imporsi anche in indonesia ha resistito all'aggressione del terrorismo perché hanno avuto ricorderete gli attentati di bali ci sono riusciti con metodi con metodi normali senza instaurare uno stato d'eccezione leggi speciali autoritarie hanno una libera stampa annullo rispetto del pluralismo religioso perché ci sono anche tanti cristiani in indonesia hanno una forte minoranza cinese è una minoranza etnica cinese con cui ci furono delle pensioni anche sanguinose in passato ma che adesso vengono risolte attraverso la partecipazione democratica e quindi è un è un paese da osservare con grande rispetto oltre ad essere anche quella una candidata entrare nel club delle potenze quando diciamo potenze non è un termine che dobbiamo usare con la conseguenza meccanica che le potenze vogliano diventare dei dei futuri imperi non c'è un problema di crescita della potenza di cava della libertà questo vuol dire non è necessario io non credo ecco io questo problema me lo pongo oggi nei confronti della cina la cina anche se i suoi dirigenti non confessano di avere ambizioni egemoniche è un paese che per la sua stazza demografica perché ben presto la sua ricchezza economica sorpasserà quella degli stati uniti perché per soddisfare i propri bisogni di energia e di e di prodotti alimentari sta allargandosi e conquistando influenza in africa in america latina perché sta perseguendo un programma di riarmo si sta costruendo per la prima volta da cinque secoli una flotta militare in grado di estendersi in tutti gli oceani del mi preoccupa in quanto è governata da un regime autoritario liberticida da questo punto di vista si è una potenza con la p maiuscola che credo legittimamente può suscitare delle apprensioni vedete la cina è il paese dove quando l'anno scorso lo scrittore poeta critico letterario liu xiaobo in carcere messo in carcere condannato a 11 anni di galera solo per aver sottoscritto il manifesto carta 08 che un manifesto che chiede il rispetto di diritti dei cittadini che stanno perfino scritti nella costituzione cinese non rispettati ma sulla carta stanno scritti quando ottenne il premio nobel per la pace liu xiao bo con la sedia vuota la cina non lasciò non solo non lasciò che lui uscisse dal carcere per andare a ricevere il premio a oslo ma non lasciò sua moglie non lascia nessun parente non lascia neanche un rappresentante legale uscire dalla cina per andare a oslo alla cerimonia di consegna del nobel l'unico precedente nella storia di un premio nobel in carcere che non poteva andare neanche un rappresentante a ricevere il nobel il precedente di un grande pacifista tedesco claus von si è visto nel 1935 nella germania di hitler l'unico paese nella storia che si comportò come si è comportato il governo cinese queste sono delle delle durezze delle asprezze del modello cinese che mi preoccupano profondamente siamo già al bric si dici tu però cioè l'indonesia si è già giunta e che aggiungeresti anche no nella sigla bria bene la sigla bric se la l'unghia mo con la con due ice c'entra sicuramente anche l'indonesia parla da te il quello che sta accadendo dal punto di vista dei confini della libertà economiche dello sviluppo io credo che sia fondamentalmente positivo perché abbiamo paesi come nun che sono protagonisti di un di una fortissima crescita economica seguendo piuttosto il modello cinese ma in america latina guardate nel nel corso del viaggio di obama ad esempio scoperto quanto la colombia sia diversa da come ancora cela rappresentiamo una pronuncia la parola colombia in italia e si pensa subito al cartello di medellin incontrava africana in realtà al governo colombiano è riuscito ad avere dei successi notevoli nella nella lotta al narcotraffico e oggi la colombia è uno dei paesi con i più alti tassi di crescita economica del continente del sub continente sudamericano i confini dello sviluppo si stanno estendendo a dismisura con degli ingressi sorprendenti la turchia che noi abbiamo sdegnosamente tenuto fuori dall'unione europea alcuni anni fa quando faceva domanda di accesso ad esso si è girata dall'altra parte guarda oriente ed è un ed è un altro dei miracoli economici che stanno cambiando le sorti di un paese importantissimo un paese che cerniera tra l'occidente e il mondo il mondo asiatico il medioriente l'islam questo non dovrebbe di per sé farci paura perché sono sono centinaia di milioni di persone che si affrancano dalla miseria che hanno finalmente la possibilità di sperare in un futuro migliore la visione catastrofica apocalittica della globalizzazione spesso una visione da ricchi egoisti che vedono soltanto la propria realtà e non riescono a percepire quanto di straordinario di straordinariamente positivo sia avvenuto per il resto del mondo certo noi abbiamo abbiamo commesso degli errori nel nell'approccio alla globalizzazione non c'è dubbio che questa globalizzazione andava governata di più credo che ci sia una una autocritica che va fatta da parte delle classi dirigenti occidentali quando noi vediamo che la globalizzazione ha significato esempio libertà illimitata ai ai potentati della finanza di sfruttare i movimenti dei capi la libertà di movimento dei capitali per manipolare prezzi del petrolio delle materie prime delle derrate alimentari quando vediamo come la globalizzazione non abbia imposto il rispetto di regole ambientali di diritti dei lavoratori è mancato un passaggio ed è un passaggio che io ricordo che sono in grado anche di datare perché vedete verso la fine degli anni novanta un grande visionario dell'unione europea che era jacques delors ebbe la capacità di pensare una globalizzazione diversa ebbe l'idea che si poteva andare verso un'apertura delle delle frontiere un'apertura al commercio al tempo stesso cercando di contrastare il dumping sociale la corsa verso lo svuotamento dei diritti e la lezione di dolore che è stata purtroppo ignorata per oltre un decennio io l'ho rivista recuperata proprio da obama nel recentissimo trattato di libero scambio che è stato firmato tra gli stati uniti alla colombia stati uniti e colombia hanno firmato un trattato bilaterale di libero scambio in cui sono inserite delle clausole per promuovere i diritti sindacali dei lavoratori in colombia è un precedente importantissimo se questa fosse stata la ricetta del libero scambio seguita a partire da vent'anni fa noi probabilmente vivremmo oggi in un mondo in cui la globalizzazione ci farebbe meno paura siamo già arrivati a blix ict allora mi sono segnato ti faccia l'ultima domanda viene dato spazio al pubblico ed è questa cosa stanno studiando i tuoi figli che consigli dai tuoi due rampini in questo mondo globale che tu conosci bene allora io non ho messo che siano liberi nel senso che visto che parliamo di libertà si scopre che sono sono sono fin troppo liberi io io io sono un figlio dell'occidente e di quel modello di di pedagogia permissiva che è stato sfidato brillantemente negli stati uniti da quel personaggio interessante che amy chua la persona che tra l'altro è una mia carissima amica una docente dell'università di yale che è una cinese di seconda generazione nata in america da genitori immigrati cinesi che aveva scritto dei libri molto più dotti su temi proprio come il conflitto tra gli imperi quali sono i fattori di ascese di declino delle potenze imperiali nella storia ma il libro che invece l'ha resa famosa e ed è diventato un bestseller in america e poi star è stato tradotto anche in italia il ruggito della della mamma tigre ed è un'autobiografia in cui racconta i metodi della pedagogia cinese come lei fu educata dai suoi genitori molto secondo metodologie molto confuciane molto autoritaria e come lei ha cercato di trasferire sulle proprie figlie l'educazione dei genitori cinesi che ha sicuramente degli aspetti positivi quando un un ragazzo cinese torna a casa con un brutto voto i suoi genitori non danno sempre ragione al professore non si faceva quasi 50 anni fa non si mettono a difendere il pupo e andava a scuola minami lario a denunciare la minaccia la denunciare a tentare ricorsi ai tar e non si usa nell'educazione confuciana il professore ha sempre ragione invece ha nemmeno il tar temo però ecco i miei fino ai miei figli non sono nati in una famiglia cinese quindi hanno fatto le loro scelte senza chiedermi consigli o una figlia che sta facendo un dottorato di ricerca in scienze dell'ambiente in california in università di santa cruz e mio figlio studia da attore a new york né l'uno né l'altro hanno voluto seguire le orme del padre hanno comunque avuto un privilegio che è stato quello di un'educazione internazionale poi le scelte le hanno fatte loro se potessi dare dei consigli ai giovani italiani sicuramente consiglierei di fare tutto ciò che possono per inserire nel proprio percorso di formazione delle esperienze all'estero che non vuol dire invogliarli alla fuga dei cervelli ad andarsene per sempre i miei figli vivranno forse negli stati uniti perché si sono trasferiti seguendomi quando erano ancora bambini ma sono diventati americani del frassino diventati americani a prescindere dalla loro volontà ma tanto e natura interessante sulla fuga dei cervelli no perché dice che in tutto il mondo c'è questo è un problema italiano anzi la nostra scuola è una buona scuola e per quello dopo si possono esportare per si può guardare che abbiamo una buona scuola è anche una buona università tant'è vero che gli studenti italiani che riescono a entrare nelle università americane per i master e per i dottorati di ricerca sono bravissimi sono spesso tra i migliori il primo livello fino a fino al livello della prima laurea all'università italiana non è così scassata forse lo diventerà se continuano a tagliare i fondi abbiamo buone speranze grazie per questa lezione di libertà allora qualcuno di voi ha voglia intervenire cestino breve speriamo prima la ragazza dai facciamo una cosa rivoluzionaria visto che si parla in questo festival anche di quote rosa arriva qui davanti in terza fila chiedo scusa grazie le raccogliamo tutti insieme vuoi una una come come adesso vediamo ti prego e buona sera io sono alice rossetto e sinologa libera professionista shanghai dove vivo da quattro anni quindi direi appassionata della cina però guardo alla cina insomma anche un po in maniera critica o per lo meno è quello che cerco di fare è niente si è parlato appunto di cercare di liberalizzare in qualche modo o permettere ai cinesi di avere maggiore libertà nello sviluppare i propri bisogni e direi che i voli da quattro anni ha sicuramente visto che molti dei bisogni primari perché per buona parte della popolazione sono andati sono completamente stati soddisfatti c'è sicuramente un orgoglio nazionale che è sempre più in crescita e buona parte di era giustificato ma talvolta personalmente fa paura laddove ci si chiede ma c'è un limite a questa libertà nello sviluppo dei bisogni e io chiederei c'è spazio secondo lei perché personalmente per me cioè ad innescare un processo di sostenibilità sostenibilità quindi di pensiero e di azione questa è la mia domanda grazie raccolgo al volo anche non c'è fino rapidissimo e poi perché mi piace vedo questi ragazzi che alzano le mani per cui voglio approfittare di funziona allora don celestino chiamato credo rompi volevo intervenire sempre per primo per rompere certe paure o certe chiusure anche di fronte alla libertà che ci ha offerto e facendo piccolo ponte tra quelli che l'hanno la libertà dicono almeno le istituzioni e quelli che non l'hanno quelli senza voce tanto grazie infinite al professore ti avevo sentito anche altrove e assieme a due domandine bre propri di due parole e vorrei dire un grazie e con la o2 auguri il primo è grazie al festival forse non avrò altre occasioni di poter farlo così in una sala così prestigiosa e con l'augurio di saperne approfittare fai la norma la celestina seconda secondo augurio è quello non diamo per scontato per le nostre conquiste ma veramente cerchiamo di imparare anche da questi modelli che fanno piccoli passi ma di certo hanno qualcosa da insegnare le due domandine di due righe il brasile ha ridotto le distanze tra ricchi e poveri non solo la caritas italiana ma tante altre statistiche dicono che sta crescendo i ricchi e sta crescendo i poveri seconda domanda la cina ea soddisfa i bisogni io metto non più del 50 per cento l'altro 50 metterei altre dimensioni mica per caso noi cerchiamo di di imparare questo questo di asti soddisfare i bisogni e senza fare senza cercare le altre dimensioni l'era e foto finisco le mie foto sono proprio una sfida scoprire le meraviglie interiori che è non soltanto i bisogni esterni grazie a un cestino c'è il ragazzo di dietro l'invito esattamente di lei è perfetto c'è l'atteggiamento diciamo della nostra società occidentale rispetto a queste nuove potenze può essere appunto accostato come a un evento già ripetuto nel passato cioè alla conquista romana della grecia quindi in cui i greci che erano all antica società appunto più evoluta dal punto di vista democratico la democrazia più antica del mondo e romani come i nuovi conquistatori quindi i romani conquistarono roma militarmente però vennero conquistati dalla cultura greca è possibile appunto una cosa del genere anche appunto da noi occidentali grazie c'è una domanda ancora qui davanti chiedo scusa poi facciamo magari un giro di risposte se così corte di re con grazie prima di tutto volevo fare una piccola appunto si parlava di brick non ha speso una parola per la russia non lo so forse non appartiene al club dei bric alla scelta di rampa si dice volevo chiederle frecciarosa evidentemente roux cina india sono le due nuove grandi potenze economiche credo che nel 2015 il pil della cina e dell'india superino quelli degli stati uniti secondo lei come mai di fronte a questa nuova realtà economica dei paesi declinanti come l'italia la francia la germania l'inghilterra continuano a a una domanda di un maggiore peso politico di questi paesi continuano a rispondere con la loro arroganza non so citò quando ci si sono riuniti i paesi di tutto il mondo per discutere l'abbattimento dell'emissione di co2 gli stati uniti hanno sempre detto di no quando ci si riunisce per qualche riunione del gat per liberalizzare certi gli stati uniti sono sempre di no quando si dà per scontato che dopo la dimissione di un presidente del fondo monetario internazionale il nuovo il nuovo direttore generale deve essere per forza francese non si capisce per quale ragione quando i paesi i nuovi paesi dicono allarghi a consigli sicurezza gli stati uniti la francia la germania dico di no come mai come mai poi la cina come lei dice di fregare tutti in tra qualche anno come mai di fronte a questa domanda di un maggiore peso politico internazionale nelle grandi istituzioni noi paesi declinanti l'italia in particolare la francia la germania anche se l'italia per non conto niente continuiamo rispondere con l'arroganza del no di fronte a questa domanda di questi paesi per un maggiore peso politico internazionale grazie federico ii e il parto parto da quest'ultima per recuperare tutte le altre cerco di rispondere in modo un po compatto e noi siamo arroccati a difesa dei privilegi ci aggrappiamo disperatamente a un mondo che fu e che sta rapidamente scomparendo sotto i nostri occhi ma è tipico del comportamento di un ossia regime quello di cercare di resistere al cambiamento di linus darsi che sia possibile anche perché queste istituzioni che lei citava come il fondo monetario internazionale le abbiamo create noi ne abbiamo disegnate noi le regole le abbiamo stabilite noi e quindi cerchiamo fino all'ultimo di essere quelli che occupano la cabina di regia abbiamo le ore contate anche al fondo monetario internazionale e questo questo mi riporta alla questione della sostenibilità perché ne abbiamo discusso già altre volte qui a trento evidente che uno degli aspetti più preoccupanti della straordinaria crescita di cina india ma anche brasile e l'impatto ambientale per parlare del brasile l'ultimissima notizia è di pochi giorni fa che è passato in uno dei due rami del parlamento brasiliano un gigantesco progetto di diga centrale idroelettrica sul rio delle amazzoni che rischia di avere delle conseguenze molto gravi sul sugli equilibri di quella preziosissima foresta vergine che uno dei polmoni che creano ossigeno per tutto il pianeta producono ossigeno per tutti noi anche la lotta per la sostenibilità però è urgente sarà vincente solo se noi la perseguiamo in un modo che sia accettabile per tutti troppo spesso noi abbiamo predicato la sostenibilità ambientale a quei paesi con una arroganza da ricchi privilegiati dicendo a loro vi dovete fermare perché state sfasciando gli equilibri del pianeta e gli diciamo vi dovete fermare quando loro sono arrivati a dei livelli di consumo materiale di consumo dell'energia dell'acqua delle materie prime che sono una frazione dei nostri perché guardate il cinese medio è responsabile il cinese medio pro capite l'individuo singolo è responsabile di un terzo delle emissioni di co2 dell'americano medio l'indiano medio che ancora più frugale nei suoi consumi e che tra l'altro molto spesso è un vegetariano quindi consuma proteine vegetali che hanno un assorbimento di energia molto molto inferiore rispetto alle nostre bistecche di manzo l'indiano medio a un consumo di risorse naturali e emissioni di co2 che sono un quinto del cittadino europeo medio allora non è politicamente accettabile che noi gli si dica vi dovete fermare e ovvio che poi il loro impatto ambientale rischia di essere disastroso perché sono così tanti perché i cinesi sono un miliardo e 300 milioni di indiani sono miliardi e 200 milioni e gli indiani continuano tra l'altro a crescere a ritmi tali che presto sorpasseranno i cinesi ma bisogna trovare delle soluzioni che siano politicamente eticamente accettabili per delle masse di consumatori che ancora adesso hanno un tenore di vita molto molto meno distruttivo del nostro altrimenti è evidente che poi nei consessi in cui si decide come al vertice di copenaghen nel dicembre 2009 loro si opporranno a qualunque tentativo di imporre dei tetti di fermarli non è un discorso accettabile né politicamente perché ormai sono delle potenze con la p maiuscola e possono permettersi di dirci no e non è eticamente accettabile perché quando io vedo il mio vicino di casa in america che ancora gira su un suv che consuma la benzina di cinque automobili rispetto al cinese medio solo i paragoni delle cilindrate di automobili che si usano per le strade d'america e per le strade di pechino e e e intollerabile che gli si dica che la motorizzazione privata porterà il pianeta la rovina quando noi abbiamo creato quel modello e ci siamo spinti molto molto più avanti allora che noi invece possiamo ritrovare un ruolo noi possiamo ritrovare un ruolo e qui vengo anche al discorso della grecia conquistata da roma e ritorno sul tema della magnifica decadenza cioè le epoche di decadenza di declino possono anche essere epoche fruttuose feconde fertili lo sono stati in tanti momenti della storia per tante civiltà io ricordo come la vienna degli anni 30 fu un luogo dove fiorivano i più grandi intelletti europei da freud aviv gang stein dal musicista male dallo scrittore roth pittori come kokoska schiele klimt eppure era la capitale di un impero in disfacimento in disgregazione l'impero austro ungarico spappolato dopo la prima guerra mondiale e era però una fabbrica delle idee è uno straordinario laboratorio delle noi possiamo essere questo e prendo un esempio recente concreto di quello che noi possiamo fare la decisione che ha preso pochi giorni fa il cancelliere tedesco angela merkel è stata principalmente discussa da noi per l'arresto del del nucleare no che è una parte di quella decisione ha deciso che entro il 2022 si fermerà ci sto tutto non ci saranno più centrali nucleari attive in germania ma c'è un'altra parte di quel discorso della merkel e cioè l'impegno entro lo stesso anno 2022 ad arrivare al 35 per cento di energia elettrica prodotta in germania attraverso fonti alternative guardate che questo ha dei costi immediati subito per il consumatore tedesco si è stimato che questo riuscire a fare questa transizione questo passaggio questa riconversione energetica costerà mediamente a una famiglia tedesca 300 euro in più di bolletta elettrica all'anno si pagano queste cose ma questi sono disegni dove si misura la lungimiranza la visione strategica di uno statista perché nel 2020 la germania sarà leader mondiale nelle energie alternative cioè la capacità oggi di affrontare dei costi come questi di fare queste scelte significa garantirsi una lunghezza di anticipo su tutti gli altri e diventare un modello in tante cose noi anche noi vecchia europa non soltanto il laboratorio sperimentale di idee dove io vivo negli stati uniti ma noi vecchia europa abbiamo qualcosa da dire a queste potenze emergenti lo stato sociale europeo è un modello che i cinesi devono studiare stanno già cominciando a studiare i dirigenti cinesi e dovranno cercare di emulare il più rapidamente possibile perché la cina conosce già un invecchiamento demografico precoce a causa della politica del controllo delle nascite del figlio unico avranno rapidamente una popolazione sterminata di anziani e non hanno un sistema previdenziale adeguato non hanno un sistema sanitario che garantisca cure a una popolazione che invecchia così velocemente questi sono modelli su cui l'europa ha dei poli di eccellenza che può esportare nel mondo intero e guardate i cinesi saranno costretti anche perché i segni di tensioni sociali si avvertono la cina è attraversata da scioperi operai da tensioni nelle fabbriche tutto il guangdong che l'area più industrializzata le fabbriche delle multinazionali americane e giapponesi hanno dovuto alzare i salari del 20 25 per cento per rispondere a ondate di scioperi non è immobile neanche la classe operaia cinese tutt'altro e allora il modo per governare questi processi l'unico modo è quello di espandere non soltanto i confini delle libertà economiche ma anche i confini dei diritti dei diritti sociali dei diritti sindacali e in questo l'europa ha delle oasi avanzatissime fosse l'italia non è il paese più avanzato di tutti da questo punto di vista ma la germania ma no ma no vero i paesi scandinavi vedete sono tra i paesi che hanno meno paura della globalizzazione una delle ragioni due sono le ragioni una è che sono gli unici paesi a tener testa ai paesi asiatici nell'eccellenza scolastica le famose classifiche ocse pisa che misura la classifica internazionale che misurano la qualità dell'apprendimento nei licei di tutto il mondo vedono in testa singapore il ice di shanghai corea del sud ma alla pari con finlandia svezia norvegia l'investimento nell'educazione i paesi scandinavi sono i paesi dove i professori di liceo sono meglio pagati del mondo e hanno uno status sociale elevatissimo pensate che la finlandia recluta professori di scuola media di liceo non parlo dei professori universitari solo nel 30 per cento dei migliori laureati dell'università per dire lo status sociale di prestigio che ha il mestiere di insegnante in finlandia l'altra ragione per cui questi sono i paesi meno impauriti e spaventati dalla globalizzazione che sono paesi che hanno sono riusciti a mantenere un livello contenuto è accettabile di diseguaglianze sociali dove non si è scavata una forbice estrema tra ricchi e poveri e quindi sono anche paesi che si sentono più sicuri dove perché i paesi troppo diseguali sono anche paesi dove i ricchi alla fine sta non stanno così bene come potrebbero perché sono assediati dall invidia sociale degli altri il tutte le misurazioni del film l'indice della felicità interna lorda vedono altissimi paesi scandinavi grazie a delle politiche più egualitaria queste sono eccellenze europee in cui noi abbiamo come l'antica grecia qualcosa dei valori da esportare nel mondo intero e sono valori che avranno una domanda crescente anche nelle potenze emergenti a proposito di libertà ahimè dobbiamo liberare la sala mi fermo vi raggiungo all'uscita se qualcuno vuole dei libri firmati io ho tutto il tempo prendiamoli fuori grazie il tuo sguardo libero federico buon lavoro poca stima
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