La conferenza stampa de La zanzara
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La conferenza stampa de La zanzara
Il Festival dell'Economia di Trento ospita una conferenza stampa de "La Zanzara", programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. L'evento, moderato da Beatrice Segreti, coinvolge il pubblico in un dibattito aperto su temi di attualità, politica e società. Si discute del ruolo del programma, dell'approccio irriverente dei conduttori e della libertà di espressione. Tra gli ospiti, Filippo Champagne e Nevio Lostirato.
Buongiorno a tutti! Buongiorno, buongiorno! Grazie, grazie. Buongiorno a tutti! Sono Beatrice Segreti e vi do un caloroso benvenuto in questo bellissimo teatro. Tra l'altro siete in tantissimi, che bello! Grazie, grazie a voi. Sono veramente felice di essere qui con voi e di potervi presentare, anzi, di potermi presentare questa conferenza stampa. Io direi di iniziare subito con le presentazioni perché non vediamo l'ora. Quindi iniziamo con David Parenzo. Grazie, grazie. A seguire Giuseppe Cruciani. E due con noi tra i protagonisti del teatro. Ovvero Filippo Champagne. Protagonisti che conoscete benissimo. E per finire Nevio Lostirato. Grazie, grazie. E per finire Nevio Lostirato. In bagno, in bagno. No, dove è Nevio? Dobbiamo attendere un po' per Nevio. Intanto vi dico solamente l'unica regola di questa conferenza. Voi avete diritto di fare tutte le domande che volete, infatti questa è la conferenza stampa, ma non domande banali. Mi raccomando, non siate timidi e divertitevi. Un applauso. Grazie. Se avete domande, io vi porterò il microfono oppure con me i miei assistenti ve lo porgeranno. Ho degli assistenti anche io. Cominciamo, vai. Domande, non vedo delle mani. Ok, allora scendo. Sono le situazioni più strane, perché chiaramente dovrebbe essere tutto preparato. Eccomi, arrivo. Di nuovo la mano? Abbiamo prima il ragazzo qui. Volevo fare una domanda a Pippo. Chi sei? Come? Io vivo a Trento, studio qua, matematico. Non sono arrivato apposta. Arrestatelo. Volevo fare una domanda a Pippo. Alla prossima elezione ti candidarei? Si parla tanto. Ti ringrazio che hai fatto una domanda. In Italia può accadere di tutto, anche se si candidi di lui. Non tanto che mi candidò, ma che vinco. In Italia non è che qualsiasi persona può fare politico. Se la fanno gli altri, posso farlo anche io. Se l'ha fatta suo fratello, la può fare lui. Ricordiamo che il fratello è il capogruppo della Lega al Senato. Volevo candidarmi come sindaco a Milano. Stamattina abbiamo fatto colazione insieme. Ma se mangiavi le uova, come stai messo? Era lì con questi soldi in tasca. Io temo che quando decidi di visitarti, potresti prendere qualche voto. Io ho tutti questi giovani che mi seguono. Ho seriamente intenzione di candidarmi. Vediamo come si evolve la situazione. Intanto un applauso a Nevio che ci ha raggiunto. Nevio è uno stirato. Ho visto la seconda mano. Ciao a tutti, sono Luca e sono di Trento. Io avrei una domanda per Parenzo. Quanti anni hai? 20 anni. Secondo te, nel 2024, cosa vuol dire? Grazie per la domanda. Perché nel 2024? Ancora hanno senso le religioni. Perché ti accusa di essere partecipante al genocidio. Non sono un genocidio. Perché ti accusa di essere partecipante al genocidio. No, non ti accusano. Ti accusano di essere in quanto ebreo. La domanda è questa. Come ti senti a vivere la tua religione in questo momento? Sono bravo anche a impostare le domande. Non è che se uno è ebreo, deve difendere quello che fa lo Stato di Israele. Io sono un cittadino italiano. Ho la mia città, sono un cittadino italiano. Se volete sapere cosa penso io di Netanyahu, non si dovrebbe mettere oggi, ma anni fa. Come dimostrano le manifestazioni di piazza. Confondere le politiche dello Stato di Israele. Nazzificare lo Stato di Israele. Non sono un genocidio. La parola genocidio vada utilizzata con granosalis. Non va usata così. Questa è una delle poche cose su cui siamo andati d'accordo. Ho indossato una divista dell'esercito israeliano. Mi è stata data da un riservista. Tu sempre molto moderato. Ho anche un bandiera israeliana. Io considero Amassu un'organizzazione di figli di puttana. Mi è stato un'organizzazione di giudizi e di assassini. Al contrario c'è il diritto di critica. È molto importante e forte in Israele. Si compatta dietro a un premier. C'è il gay pride. La repressione. Si può dire di 25 mila bambini, 30 mila bambini. Dare una immagine di Israele come uno Stato che vuole eliminare i bambini palestinesi è una vergogna. La battaglia della comunicazione è stata vinta. Ho avuto gli intellettuali israeliani. Di sinistra come Grossman, Yoshua, Amos Hoz. Sono stati i primi critici del governo. La domanda che faccio anche quando incontro gli studenti è dove sono gli intellettuali palestinesi contro Amassu? Dove sono gli intellettuali palestinesi dissidenti che pagano un prezzo per quel che dicono? Purtroppo non ci sono. Le immagini drammatiche del 7 ottobre. I ragazzi che partecipavano a una musica. L'ultima cosa che mi sono detto è che sono stato in un campion di camion tra ali di folla di persone che applaudivano quell'atto terroristico. Anche qui a Trento sono passato prima davanti all'università e c'erano tutte queste scritte. Anche qui a Trento sono passato prima davanti all'università e c'erano tutte queste scritte. Anche qui a Trento sono passato prima davanti all'università e c'erano tutte queste scritte. Perchè nessuno lo dice mai? Stiamo parlando di argomenti bornei. Il tuo nome? Riccardo Carnevale di Start in Finance. Siamo una piattaforma social seguita da più di un milione di follower di Under 35. Ho una domanda provocatoria. Non sei tu a dover dire che sei provocatorio o meno. Non sei tu a dover dire che sei provocatorio o meno. La Zanzara riesce a far capire l'economia? Questa sarebbe provocatoria. Non so cosa fare. Lascio il microfono. Il mondo è fatto di tante sfaccettature. Il gruppo che ci ospita da tanti anni ha tante sfaccettature. A mio parere, non lo dico, ma il gruppo ha una... Non per intimidirti, vai tranquillo. Non ti voglio mettere per fiore. Sono tutti. Di pure quanti cazzi vuoi. Non è tu che dici più parolacce di me. C'è grandissima libertà. La libertà è quella di ospitare un programma fuori dal contesto e poi ospitare un programma che si è zanzarizzato. Se voi sentite Barisoni 5 anni fa, non volavano cazzi. C'è stata una zanzarizzazione. Ma resta un grandissimo programma di grandissimo livello e soprattutto ascoltato dalla gente che conta. Noi mettiamo insieme un po' di gente che conta e poi tante persone nuove che sono qui al teatro e che vengono a conoscenza di un mondo che magari non conoscono. L'economia noi parliamo in maniera... Ne possiamo parlare con loro, che muovono dei soldi. Anche Beatrice è una piccola imprenditrice. Ha fatto un podcast su argomenti che noi trattiamo da anni che sono only fans. Ha fatto capire un pezzo di economia italiana che esiste, che è quello dei sex work. I tuoi due ospiti sono tuoi. Non conosco la genialità. Questi due signori non hanno nulla da insegnarci. Non hanno nulla da insegnarci. Non hanno nulla da insegnarci. Non hanno nulla da insegnarci. Andiamo avanti. Ciao, sono Andrea di Trento. Ho una domanda per Cruciani. Siccome sono ancora in tempo per imparare, volevo sapere come è nata la tua passione per i piedi. Non trasformiamo questa cosa in una semizanzara. È molto semplice. Ognuno ha le sue fissazioni nella vita. Noi abbiamo trasformato lo spazio radiofonico in una confezione su noi stessi. Mi ha cambiato anche la vita. Non è questo il punto. Come tutte le estremità, ci sono tante estremità nella vita. A me piacciono certe estremità. Ho abitato tanti anni in Sicilia, quando ero ragazzino, a Siracusa. Mi ricordo che mio padre mi portava in un posto dove c'erano dei loro amici, una piscina, un'amica di mia madre. Mi sono sentito un po' di freddo. Ho questa immagine di una donna molto adulta, che faceva dondolare il suo piede. Un'amica di tua mamma. Siccome ho ancora dentro la mia testa questo flash, una fissazione per le estremità dei piedi è nata da un flash. Mi ha avuto una mamma che era molto giovane, ma che non mi riconosce. All'epoca mia mamma era molto giovane, ma mi ha avuto un sogno. Il mio primo sogno è ancora a distanza di tempo. La prossima domanda è di Emanuele. Giuseppe e David, cosa vi ha portato a interrompere su Fiorentino-Olimpiacos? Annevio, cosa giocherà su Fiorentino-Olimpiacos? Grazie. Questa interna corpolis è un'interna corpolis della Zanzara. Il mio concetto è stato un protagonista di questa trasmissione per tanti anni, dal 2018 al 2021. E' stata una persona che ha pagato in maniera non particolarmente onerosa per il gruppo. All'inizio addirittura gratuitamente. Il mio primo sogno è di Emanuele. Lui era l'uomo di sinistra del popolo, mentre lui era l'uomo dei Radical Chic. Lui erano tutti due padovani. Uno, meno fortunato, e l'altro, meno fortunato, quello che ce l'aveva fatta. All'inizio non era contrasto. Mi serviva per stemperare le sue ire su quando la gente l'attaccava troppo. Lui era l'uomo di sinistra, e attaccava il centro-destra. Molte persone lo attaccavano e lui era in disparte. Il Covid ha cambiato tutto. Lui ha cominciato a prendere le posizioni e si è creato un contrasto insanabile. Ci sono alcune trasmissioni in cui non riconosco nemmeno lui che attacca a Cotardo. Se si risente, gli avrò detto queste cose. Si è creato un contrasto che a me è dispiaciuto. L'ho visto a Cotardo, ma non è un contrasto insanabile. L'ho visto in Cotardo, ma non è un contrasto insanabile. E' una sensazione molto democristiana che non è una sensazione molto democristiana. L'ho visto in Cotardo, ma non è un contrasto insanabile. Il motivo è che i rapporti tra le persone si consumano. Lui ha preso altre strade. La mia domanda è per il tigre. Come ti chiami? Lorenzo Roselli. Vorrei chiederti se all'aria che tira c'è stata un po' di maretta, ma non è un contrasto insanabile. Anche io, adoro il confronto. L'ha insegnato lui, ma non farei mai delle trasmissioni monocorda. Non è che faccio delle trasmissioni monocorda. Non è che faccio delle trasmissioni monocorda. Non è che faccio delle trasmissioni monocorda. Alla sette sarebbe impossibile avere ospiti champagne e lo stirato. È distonico rispetto a quel conto. Mi piace la dialettica. Mi sveglio alle 4 del mattino. Doveva dare una risposta sui risultati. Non è più Filippo. Non è più Filippo. La Fiorentina o l'Olimpia Cos, per me è 1, ma giocate pare i due e andate alla cassa. Giocate il contrario di quello che gioco io. 200 pezzi per gli impiegati. Ciao, mi chiamo Marco. Mi chiamo Marco. Mi chiamo Marco. Se dovessi scegliere un solo politico italiano con cui passare una giornata intera, chi sarebbe e per quale motivo? Per me, per te, per chi vuole. Bella la domanda, però. Da che punto di vista? Non è più un senso. Con Renzi sarebbe divertente. Lo considero il migliore. Non è più spendibile per mille motivi. Considero Renzi il migliore sul palcoscenico della politica. Passare una giornata con Renzi, dopo 5 minuti mi romperei i coglioni. Con Vannacci ci ho passato più giornate. Sai che mi hai dato una bella idea? Andrei con una persona completamente diversa da me. Per curiosità, per curiosità, per curiosità, considero Sumauro molto più degno di quelli che lo hanno candidato. E poi scaricato. Considero Bonelli e Frattogliani molto peggio di Sumauro. Sumauro non ha fatto niente. Non mi interessa. È pulito bianco e lindo. Ha la felina penale bianca. Sumauro. Mi interessa più Filippo Champagna. Non questo. Con del Mastro. Con l'Obrigida forse no. Con la Meloni. Vorrei ricucire. A quella volta non si è fatta più intervistare da me. Un giorno con la Meloni va molto bene. Anche io sono un po' lontani da me. Con Mastella. Mastella è molto simpatico. Del Mastro no. A quelle feste accadono sempre delle cose piuttosto divertenti. Io faccio capodanni diversi. Mi piaceva più la politica. La prossima domanda. Ciao sono Davide. Vengo dalla Valdisole. Uno dei miei luoghi preferiti. Sono un politico. Sono una fan totale del Trentino. E dell'Alto Adige? Non vorrei creare qualcosa. Ho avuto qualche contrasto nel passato. Mi sento un po' lontano. A me lo dici. Quando vado in Germania. Io vado spesso in vacanze in Alto Adige. Mi voglio confessare. L'unico che mi fa piacere è Berlino. Quando vado a Berlino. E quando sento questo tedesco. E quando sento questo tedesco. E quando sento questo tedesco. Quando giro per Londra e vedo un signore di 90 anni. Lo abbraccio. A Berlino? Quando vedo una persona di 90 anni. Io ho qualche domanda. La mia domanda è per entrambi. Non pensi o pensate di mettere a rischio la vostra carriera giornalistica? Avendo solo confronti con gente che farebbe di tutto. Per diventare famosa? Non mi spongo io. L'esibizionismo fa parte di ognuno di noi. Oggi il mondo della comunicazione è fatto da esibizionisti. In senso positivo. Tutto è esibizionismo. C'è una dose di esibizionismo. E' una dose importante. Io penso di essere molto meno esibizionista di tanti altri che dicono di non esserlo. Per tanti anni sono stato lontano dai social, Instagram e tutto il resto. Per cui è una domanda che bisogna gestire. La gestione delle persone che vogliono venire solamente per esibizione. Non c'è questione di carriera giornalistica. Sono lontano da questo tipo di cose. Ocuni mi dicono perché ti sei messo a fare un video con loro. Non ho altro parametro. Cerco di avere una mia onestà intellettuale in tutto il mondo. Non ho un passo falso. Se faccio questo, che danno posso avere da questa cosa? Questo tipo di calcoli non l'ho mai fatto. Lui li fa un po' più di me. L'anno scorso quando ci fu un litigio spaventoso, che ho cercato di dividere fisicamente. Quando si arriva, uno può avere anche... Lui sì, per esempio. La tentazione di passare a una cosa che è un po' sgradevolissima, che mi è successa un altro giorno in teatro, era la tentazione di prendere a calci in culo quelli ambientalisti che erano venuti ad interrompere il mio spettacolo. Avevo la tentazione di farlo. Ho resistito perché so benissimo quelle possono essere le conseguenze. Passi immediatamente dalla parte del torto. L'anno scorso è successo quella cosa che gli ha dato molto fastidio. L'enfasi ha una cosa. L'infasi ha un video che diventi virale. L'importante è la gestione dell'esibizionismo degli altri. Per me c'è stata una fase. 12 anni insieme. Forse è una delle coppie più longeve della storia. E' ruggito del coniglio. La sera e la mattina, o quando facevo la sette in prime time, era diverso. In un periodo di tempo avevo dentro questo conflitto. Avevo il grande divertimento e la popolarità che questa trasmissione mi ha regalato. Apprendo a un pubblico giovanissimo. Non è un pubblico che segue la sette. Vivevo questo conflitto. Avevo la sensibilità di tenere il profilo istituzionale della TV. Questo anno, non dico la pace dei sensi, ma di aver provato a tenere insieme le due anime. Io sono divertito delle cose che faccio. Mi vengono così dal vivere le situazioni grottesche e contrapposte. Ho provato a portare un po' di questa roba dentro quel programma del mattino. Quando qualcuno dice che ha zanzarizzato la sette, ho provato a innestare ogni tanto questa ironia che utilizzo al 99% alla zanzara. Per lungo tempo è stato un problema. Lui ha una parte di gente che frequenta, molto radical chic, ma non è nessuno. Non operai. Ho provato a portare il dottor Soros, che ha 95%... Anche un Rothschild. Lui ha tutto questo establishment che frequenta. Sono uno dei primi che vengono a zanzarizzare. Lui ha tutto questo establishment che frequenta. Sono un orso che mi rientano nelle mie cose. Un orso detto in Trentino. Quella roba ridicola delle femministe. Prima mi hai interrotto quando stavo facendo uno spot e mi hai interrotto. E' il volto umano della Lega. Stavo dicendo una cosa importante. Stavo dicendo una cosa e mi sono rincoglionito. Lui ha tutto questo establishment che frequenta. Ci sono quelli alla Paolo Mieli, che sono degli straordinari ammiratori del surrealismo. Mi viene in mente un'ultima cosa che ha detto una conversazione ieri tra Paolo e David. E poi una serie di persone che hanno quel neofeminismo, quella roba fastidiosissima in cui si pensa che sia sessismo tutto, che è una parola di troppo, che pensano che tutto il mondo debba essere uguale. Che tutte le persone le devono pensare alla stessa modo. E' una questione di registro. Ogni format ha un proprio registro. Gabriele, una domanda per i vostri ospiti. Come vi sentite che da 30 minuti non state giocando? Lui ha giocato per 30 minuti. No, ho già giocato i cavalli di oggi pomeriggio. Confermo. Corono oggi pomeriggio, però già stamattina, mi sono svegliato presto. Come vivi queste accuse? La domanda può essere ribaltata in questo modo. Voi siete accusati di essere ludopatici. Distigare i giovani a giocare. A parte che abbiamo detto mille volte, non è che ci devono prendere da esempio. A parte la spendete per giocare, l'altra la mettete via. Non voglio fare il moralista che non lo sono. Sono ludopatico, devo giocare tutti i giorni. Non è bello questo. Sono per la libertà di gestire la propria vita come vuole. Mettere le slot lontane sono delle regole incredibili. Sono favorevole a tutto. Mi amico Pupo mi ha diventato un nemico del gioco. Sono convinto che tutte le limitazioni che ci sono per le imprese che fanno gioco, non ho mai giocato in vita mia. Non giocarei mai. Scusami Giuseppe, rispondi per Nevio. Ciao cara, come stai? Ti deve dei soldi immagino. Quanto ti deve? Troppi. Tornare alla domanda di prima. Quando ti vedevo in televisione, soffrivo per te nel tuo ruolo istituzionale. Quando eri in onda, ero un ruolo terribile. Ringraziamo il dottor Cairo. Queste sono le tue chiambrettate. Lui era una specie di Chiambretti. Questa sua potenzialità di intrattenimento, la vita bisogna mantenere 4 figli. La prima non la mantieni più. Non sono molto sensibile a queste cose. L'altro giorno ho messo in onda i miei figli in diretta. La cosa era divertente. La sera ho avuto uno shampoo notevole. Hai fatto parlare la bambina al telefono. Conosci Rovazzi? Trattate come le scimmiette. Non lo sapete, ma i figli di Parenzo adorano me. Beppe, qui ho una domanda per voi. Grazie. Tutto ciò che inizia da Boves, provincia di Cuneo, medaglia d'ordom, valor civile, e quindi anche la Zazzara finirà. Come ve l'immaginate? Sempre un minuto dopo di te. Inizialmente ci hanno sempre dato per morti. In qualche modo risuscitiamo sempre. Bisogna prepararsi mentalmente, fisicamente ed economicamente alla fine di ogni parabola. E' la vita di tutti. Importante restare a un certo punto così, il più a lungo possibile. Anche con una leggera discesa. In una parte alta, un medio alta, senza avere quel picco. Magari il picco significa che hai fatto una cosa che ti può portare immediatamente alla discesa. Tutti ci immaginiamo una fine. Potrebbe essere la prossima stagione, potrebbe essere che l'editore si rompa i coglioni. Importante prepararsi mentalmente, saperlo e soprattutto non fare le vittime. Non so che ci sono gente che si sente vittima sempre di qualcosa, di essere stato censurato, di essere stato chiuso, di aver chiuso il programma, io non sopporto queste cose, sono cose insopportabili. Semmai dovessi accadere che io protesto perché chiudono qualcosa che mi riguarda, quando mi hanno chiuso un programma dopo una puntata che ho fatto, non avrei mai detto una cosa contro l'azienda che l'ha chiusa. Non lo dirò mai. Non dirò nulla contro le aziende che mi pagano, mai nella vita. Penso che sia una cosa da codardi, insopportabile. Ringrazierò sempre chi mi ha dato la possibilità di fare questa trasmissione, di chi mi ha fatto vivere bene, che mi ha dato la libertà di dire quello che penso. Quando succederà, per mille motivi, sarà stato straordinario quello che è stato fatto. Io ho un approccio laico, che le aziende decidono quello che bisogna fare. Le aziende decidono chi va in onda, chi non va in onda. In alcuni programmi vengono chiusi, vengono sostituiti per ragioni politiche. Tutto legittimo, però accade. Invece qui c'è il gentleman, che dovreste già conoscere. Non entriamo in quei dettagli. Sono Matteo, tu mi conosci come gentleman73. Avevo una domanda esterna, viviamo un momento dove l'uomo, inteso come maschio, è altamente discriminato. Non ho capito, scusi. Manifeste che sono apparsi a Bologna, o anche un sondaggio su TikTok, preferisci incontrare nel bosco un uomo, un orso. Io faccio una domanda. Lo spot per il Trentino. C'è stata quella roba che è stata virale su TikTok, poi ripresa da fanpage, in cui si diceva a delle ragazze, in cui si diceva a delle donne, in Stati Uniti, preferiresti trovarti in un bosco con un orso o con un uomo? La domanda era paradossale, anche provocatoria. Molte donne, tutte tagliate le risposte, rispondevano con un orso, perché un uomo mi può violentare. Non so se ti prenderei come costruente della comunicazione di un'azienda. Io sono stato per la regione del Trentino, perché penso che le persone del Trentino erano dalla parte mia e del Presidente del Regione. Tutta Italia non conosce quello che accade qui sul territorio. Per chiudere, quello che volevo dire, il punto era, se tu facessi la stessa cosa, dicendo che hai più paura di incontrare in città un extra comunitario, io passerei guai, però è accettato che ci sia questa barca. Io devo chiedere scusa perché sono uomo. Non è un uomo che si trova nel bosco. Io faccio quattro lavori perché le regioni sono giuste. È un pezzo di teatro che faccio adesso, che è molto forte dal punto di vista delle parole che uso. Il mondo femminile è un mondo fatto di tanti aspetti. Non è un mondo che si distingue tra quelle che fanno più caciara e la stragrande maggioranza del mondo femminile, delle donne. Le persone che fanno più caciara sono quelle più visibili. Sono le associazioni, ecc. Non è il mondo reale, è il mondo delle associazioni. Non distingue mai le persone tra donne e uomini. Le persone le giudico per quello che dicono e fanno. Le cose che restano più impresse sono le cose rumorose delle associazioni o dei militanti. In questo caso, tu ti rifai una campagna della regione che è una campagna molto provocatoria, ma che è una campagna molto importante. Non sono contrari alle campagne istituzionali. In qualche modo i soldi devi spendere, ma è meglio spendere istituzionalmente. In questa campagna di cartelli in cui si dice che è violenza se un uomo dice a una donna, cosa che succede più spesso, che cazzo hai comprato? Ridicolizza le campagne femministe. È una cosa grottesca. Il presidente se ne va, sta andando a uccidere un orso. Arrivederci. Non penso che ci sia un problema per gli uomini. Non penso che oggi essere uomo sia un problema. Penso che in alcuni momenti della vita di ognuno sei accusato di cose che non esistono. Nel rapporto interfamiliari delle parole possono scappare, ma non sono violenza. Scusa Giuseppe. Ti sarei preso a fare in culo la tua ex. Non posso capire, ma finché c'è la parola è un discorso. Quando c'è la violenza non esiste. Io non le concepisco proprio. Io sono sposato, separato, la sento, 6-7 volte all'anno, mi chiama, ha un buon rapporto. La mia ex è la mia ex moglie. Io ho quello che non accetto. Mi sono separato, ho pagato il mio prezzo. Ma quello che non accetto, non è un po' di verità. Io parlo di noi uomini che siamo molto egoisti. Sono il primo a dirlo. Quando si separano, questa gelosia, non è un po' di verità. Grazie. Avanti con un'altra domanda. Mi chiamo Fabrizio Poyer, vengo da Trento. La mia domanda è per Cruciani e Parensi. Che cosa fa? Ho sentito che siamo stati al festival e abbiamo ascoltato Ministri e Premi Nobel, talvolta in sale con 50 posti a sedere, ma ieri in piazza Cesare Battisti sembrava allo stadio. Sono cose che succedono in maniera imprevedibile. Non è che uno progetta di avere successo. Ci sono tante persone che adora il nostro modo di fare, il nostro modo di porci, le incazzature. La domanda che fa David è quella sdraiata. È un mix di cose irripetibili. Ha a che fare con trattare alcuni temi alti, anche riducendoli all'essenziale. Alcune cose le evitiamo. Non parliamo più di politica nel senso stretto del termine. È un modo di fare che dopo un po' di tempo ci fa riconoscere come persone che soprattutto non mentono a chi ascolta. La cosa fondamentale è non nascondersi e non fingere. Il pubblico sa riconoscere la finzione che fa parte del mondo dello spettacolo dalle persone che non la utilizzano. Il rischio è quando i pagliacci si impossessero del circo. Alle volte la situazione sfugge di mano. Piero Maranghi, grande ascoltatore della Zanzara. Scusami, Piero, sei in diretta qui. Sì, ti ho messo in diretta con tutta la platea. Vogliamo dare un applauso a Piero Maranghi. Non sapete chi è perché siete ignoranti. Scusami, Piero, tu che sei una persona molto ricca... Scusami, Piero, tu sei drogato di Zanzara. Quando sono al casello di Carisio, allora, aspetta un attimo, Piero Maranghi... Avete sentito anche la R. Piero, date un microfono un attimo a Piero. Uno dei più grandi dinastie industriali d'Italia. Allora, volevo salutare Piero per questo. Piero, come ti ha detto, Piero ha riconosciuto la mia voce in un momento in cui non ero nemmeno famoso. Lui mi racconta di avere avuto dei problemi perché lui gli confessava il suo amore per la Zanzara. Piero fa delle feste meravigliose dove c'è il sindaco e ogni tanto qualcuno, ti chiede se sei amico di Cruciari. Io dico che è un personaggio spesso simpatico, anche David, la deriva... Piero, è un personaggio che si chiama Tom Wolf, Radical Chic, in cui si raccontava di questa borghesia new yorkese che durante il periodo delle Panterre Nere invitavano a casa i terroristi. questi grandi borghesi che invitano a casa che sono i Tony Negri della situazione. Non c'è più. Però è un po' questo il contesto, no? Come i Black, ti ricordi? No, Tom Wolfe coniò il terminal radical chic, dopo una cena a casa del grandissimo Leonard Bernstein, Bernstein ebreo, ebreo radical chic ed izini, che aveva questo super attico a Manhattan, hanno invitato le Black Panthers. Vedi come si può fare alto e basso, avete visto che bello, abbiamo raccontato in pochi minuti. A casa mia c'ho barren boy mcRuchan. Lui riduce tutto. Sì è vero, una volta sono andato a una serata dove c'era barren boy. Il maestro barren boy. E c'ero anch'io. Va beh, adesso. Andiamo avanti, altre domande, mancano tre minuti ragazzi. Questa domanda qui è di Alessandro. Però bella questa formula conferenza stampa, si potrebbe trasformare in un piccolo formatino televisivo, no? Anche perché non si lavora molto ed è... Massimo profitto dici, no? Massimo profitto. Minima spesa, massima spesa. Devete sapere che conferenza stampa, conferenza stampa, siamo stati ospiti una volta di un genio assoluto che si chiama Giovanni Benincati. Che è vivo ancora. Sì, ho capito, amico, ho detto che è morto. Un genio assoluto, siamo a Giovanni Benincati, è un grande autore televisivo, ha fatto grandi programmi, per cui si è inventato il programma che si chiama Libero, no? Come si chiama quel programma? Quello con Teoma Muccari, dove mise Flavia Vento dentro un acquario, meraviglioso, è stata sua l'idea. La donna, il primo uso della donna oggetto. Non si potrebbe più fare adesso, mettere una donna, una nave... Dentro un tavolo trasparente, per fare la trasmissione. Giovanni Benincati. Un genio. Totale, a un certo punto, Giovanni Benincati si inventa questo format, dice che deve spendere poco, la RAI eccetera, è stato anche l'inventore del programma di Lundini, questo programma che si chiama appunto conferenza stampa, dove siamo stati ospiti anche noi, anche Pardo, altre persone. Dove non c'era il conduttore... Dove non c'era il conduttore che costava, naturalmente c'erano solo ragazzi che facevano domande, ovviamente poi era tutto montato, tagliato bene eccetera eccetera, e c'era un'aula magna di un'università, una scuola romana di periferia, dunque anche con gente un po' meno diciamo radical chic, che facevano domande a varie persone. Ora era la RAI naturalmente, dunque le domande erano sempre un po' diciamo tagliate, edulcorate, non c'erano tagliato mille cose, ho detto di tutto a quei ragazzi. Ecco invece io vorrei fare una cosa che non si può chiamare conferenza stampa, un'altra volta con domande però libere che non si tagliano, sarebbe straordinario, va bene, piccolo inciso di forma. Andare in onda alle 4 del mattino. Ciao sono Alessandro da Siracusa, mia amata Siracusa. Volevo chiedere sul direttore, sull'ottimo direttore Tamburini, quali sono gli argomenti da non superare per non scatenare le sue ire o è solo una questione di linguaggio? Tutti. No, no guarda allora diciamo ci sono dei paletti che sono quelli chiaramente che si può immaginare, adesso non è che ti posso raccontare quello che mi dice Tamburini o quello che mi dice. Anche perché scusa Giuseppe ma non avere paletti, cioè è importante avere dei paletti. Io sono un grande fattore di questa teoria, che avere paletti è la più alta forma di libertà, perché tu se sai paletti li puoi in qualche modo agire, infatti a me le trasmissioni su internet, sui social dove si può dire qualsiasi cosa, sembra un paradosso, ma non le amo perché l'eccessiva libertà, la totale libertà che pur è chiaramente una grande forza senza avere paletti, senza avere paletti di qualche tipo, in qualche modo non è creativa, c'è la creatività, la solleciti di più, se sai che ci... anche per aggirarli questi paletti, anche nell'aggirarli. Perché ti inventi delle modalità nuove. Poi c'è stato un momento in cui le discussioni nostre sul sesso erano diciamo sono andate su alcune a toccare alcune cose, alcune corde che l'azienda ha ritenuto non consone. Allora ci siamo seduti, abbiamo discusso e abbiamo in qualche modo concordato che l'argomento sessuale, un argomento che riguarda tutti, non c'è stata nessuna censura, ma che una fase era finita e che se no doveva ricominciare un'altra, uno poteva dire ah mi proibiscono di parlare di questo, di quest'altro, figuriamoci. E così abbiamo fatto e su altri argomenti chiaramente sappiamo che ci sono degli argomenti che hanno più sensibilità, cioè rispetto agli altri, ma perché fa parte del posto in cui sei. Ma è giusto che sia così soprattutto. Dunque, poi siccome è una trasmissione in diretta in cui chiaramente le persone sono stimolate a parlare in un certo modo, qualche volta succede qualche cosa. Anzi, vi dico di più, cioè il fatto che questa trasmissione così libera sia proprio trasmessa nel come dire... Questa è una vecchia teoria molto cara a qualcuno, ma ormai il podcast elimina anche questa cosa qua. Una volta diceva voi bestemmiate in chiesa, in un posto istituzionale, voi bestemmiate, non in senso religioso, ma bestemmiate e sapete un linguaggio diverso. Questa cosa qui poteva essere valida qualche tempo fa in cui c'era il podcast, dunque venivi dopo un linguaggio istituzionale alla Barisone, che ormai non è manco più tale, e dunque tu venivi a rompere un ritmo, una cosa che era più o meno uguale. Adesso questa cosa col podcast viene un po' meno perché tu ascolti solo una trasmissione. Però se sei sempre in un contesto basso e fai un prodotto basso, invece in un contesto alto fare un prodotto alto e basso acquista di valore, sia per il gruppo sia per la trasmissione. Hai capito il circunciso? Questa frase è qua, hai capito il circunciso? È stato uno straordinario pezzo di cui lui soffre molto, di cui lui soffre molto, che una partecipazione in Fausta che tu hai avuto una programma... No, Fausta no, perché c'era un bel gettone, quindi non era in Fausta, manco per niente, era Faustissima. Era Faustissima. Era Faustissima. E in cui c'era, in cui a certo punto... Era un game della 7, con il dotto della Sra. Balivo, l'ottima Sra. Balivo. L'ottima Sra. Balivo, che peraltro ha dei piedi straordinari, a meno da quello che ho visto. No, è vero, l'ho detto anche al marito più volte, un po' geloso il marito, però S. Brera. Non è esattamente un poverello della chiesa, come credono loro. Allora già a un punto gli ho detto, ho utilizzato questa frase perché si parlava di rapporti interpersonali, hai capito il circunciso? Indiretta, sulla 7, ma è una cosa mazzesa. È diventata un po' un nostro jingle, eccetera. Questa è l'utilizzazione dei jingle, diciamo, che noi abbiamo inaugurato a Radio 24 tanti anni fa quando nessuno li faceva. Abbiamo finito. Ci sono in realtà tantissime domande, ma dobbiamo concludere qui. L'ultima, no? Non c'è l'ultima? Facciamo l'ultima, dai. The last one. Una domanda... no, no, no, no, queste sono proclami, non sono domande. I proclami non si fanno, non si fanno i caudigli i proclami. Chi è? L'ultima, bella, eh? Bella, fiscante, poi ce ne andiamo. Vedi, ogni tanto per fare i quattrini, qualche piccolo quattrino, basta ogni tanto dire... questo è il mondo di oggi. Se uno dice il regolare, scatta il denaro. Questo lo trovo incredibile. Tu lo trovi degradante questo. No, il vero ascensore sociale ormai sono i reality show, cioè se uno vuole cambiare il proprio status, non è che deve avere un talento particolare. Reality ormai sono in disgrazie. Reality oppure i social, cioè i social sono il vero... il dramma di questo paese, questa roba qua, cioè che alla fine... Che è successo? È il vaccino, è il vaccino. È il vaccino, vai. Sì. Da Stuvano. Nell'ultimo... volevo riallacciarmi un argomento di prima. Nell'ultimo anno la trasmissione ha cominciato ad ospitare persone un po' estremiste. Ma no, ma questo è un'ottima... Nel senso, fino a un anno fa, diciamo, erano presenti fascisti, nazisti, olifanzer, escort, eccetera. Nell'ultimo anno abbiamo cominciato a vedere anche persone ludopatiche. Come la ludopatia è un disturbo psichiatrico alla stegua delle dipendenze... Io ti vorrei, guarda, vorrei chiuderti questo tuo ridicolo inutile intervento sulla ludopatia, di cui abbiamo già parlato. Non è la sede per parlare di ludopatia, questa roba qua. Abbiamo già detto, io come la penso, è una cosa che ha dei numeri, la ludopatia, cioè l'accusa è quella di ospitare persone ludopatiche che programmano di essere ludopatiche. No, stavo facendo quell'accusa, volevo chiedere come il direttore e il gruppo anche composto... Ma chi gliene frega dei fatti? Ma sono discussioni libere, sono discussioni... Ma non lo chiedere a me, mica sono... No, sai, la vera domanda che dovresti... Ma qual è libertà? È tutto libero, questa roba. Infatti, questa roba che Cruciani va in giro a dire libertà, è tutto libero, così si vuole essere più liberi. La vera domanda secondo me, molto sottile che questo simpatico idiota sta facendo, è questa. No, scherzo, scherzo. Abbiamo visto in questa trasmissione nazisti, novax, fascisti, gente che invoca la dittatura in qualunque... Criminali di varie varie varie... Criminali, criminali di guerra, gente che vuole sparare... Capi del Cucucs clan... Capi del Cucucs clan. La vera drammatica domanda da farci è... E adesso? Cioè, ogni anno io dico, abbiamo... Siamo arrivati a un limite, c'è più di quello e invece questo genio ogni anno riesce a tirar fuori qualcosa di più. Io sono terrorizzato da quello che potrebbe... La domanda, la domanda vera è quale sarà il prossimo caso umano? Non c'è nessun caso... Il caso umano sei tu, caso umano. Il caso umano è chi utilizza la parola caso umano, che è una parola dispregiativa, è una parola dispregiativa nei confronti delle persone. Le persone sono persone, a prescindere dal fatto che siano ludopatici, a prescindere dal fatto che siano cocainomani, a prescindere dal fatto che siano ex criminali, io ho, diciamo, là nella sua, diciamo, su estremismo, sono orgoglioso di avere in alcuni periodi assistito personalmente delle persone, ospiti della Zanzara, non faccio nomi, ma alcune persone sono intuitivi, che volevano uscire dalla cocaina. Io sono una persona, non sono mai toccato una droga in vita mia perché ho paura, qualcuno dice, è una vecchia cosa scarbiana, sono talmente excitato che la cocaina scappa da me quando mi incontra, l'incrocio, questa è una vecchia massima scarbiana straordinaria. Per cui io sono orgoglioso di avere assistito alcune persone anche di notte, nel telefonato, eccetera, che erano, come dire, divorate di nuovo dalla cocaina e che mi chiedeva un aiuto e io con quello che potevo fare ho aiutato queste persone. Io non ho nessuna preclusione nei confronti dei vizi di nessuno perché sono una persona che pensa che ognuno di noi abbia delle debolezze e che possa cadere in tentazioni, per cui i casi umani non esistono, cioè non esistono casi umani, esistono le persone che so, che vogliono giocare con noi, che si vogliono divertire, che come loro hanno dei problemi che non riconoscono nemmeno come problemi, ma ognuno ha nella sua autonomia un problema come tale. Per cui non ci sono casi umani, casi umani è quello che pensi tu delle persone perché pensi di essere un oretto che non può cadere in tentazione, non può avere... perché mi dovete fare in questo modo così triste quasi? Avete scelto male l'ultima domanda, vabbè ragazzi. È un'ora che siamo qui e non abbiamo mai pronunciato la parola vannacci, pensa che bello. È vero. Bene, proviamo qui. Grazie a tutti.
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