INET Lecture – La grande onda
Incorpora video
INET Lecture – La grande onda
Alcuni economisti, e tra questi Robert Gordon, hanno previsto un lungo periodo di crescita molto bassa o addirittura di stagnazione a livello mondiale. L’impatto della grande onda che si era generata ai tempi della rivoluzione industriale si starebbe esaurendo. Altri sostengono che si stia investendo troppo poco in ricerca e sviluppo, per stimolare le innovazioni e la crescita in futuro. Quali sono i meccanismi alla base di queste previsioni deprimenti? E come la politica economica potrebbe diversamente indirizzare il corso delle cose?
buongiorno buongiorno a tutti io sono massimo gaggi sono il corrispondente dagli stati uniti del corriere della sera è un frequentatore abbastanza abituale di questo magnifico festival sono qui per introdurne andy haldane in questa in questo incontro che oltre al pubblico tradizionale del festival mette insieme anche un gruppo di studenti e accademici delle linee una nuova iniziativa del festival che fa alcuni approfondimenti specifici di economie internazionali in collaborazione con questo istituto internazionale più che presentarvi andi haldane che è un economista e banchiere centrale britannico giovane già molto noto per il lavoro che sta facendo perché responsabile da diversi anni e nella bank of england dal 1989 ma il responsabile da diversi anni della direzione che deve garantire per quanto possibile la stabilità del sistema finanziario britannico ma è celebre soprattutto per i giudizi molto acuminati e molto lucidi che dà sul sulle questioni finanziarie internazionali e sul problema della stabilità del sistema finanziario cioè la necessità che non si ripetano vicende come quelle del 1900 del 2008 che ha portato alla crisi che tuttora stiamo vivendo quindi io più che raccontarvi del personaggio haldane vorrei arrivare ad alcune cose che lui ha detto di recente che hanno fatto discutere molto facendo un minimo di riassunto delle puntate precedenti diciamo così della crisi finanziaria che è esplosa nel 2008 abbiamo discusso sapete tutti moltissimo ne abbiamo discusso molto per anni qui al festival abbiamo addirittura fatto qualche anno fa un'operazione quasi teatrale con il processo alla crisi mettendo sul banco degli imputati banchieri centrali istituzioni finanziarie governi eccetera quindi abbiamo parlato tanto credo che sia minimamente utile ricordare un attimo la genesi della crisi perché poi qui si discuterà di banche che sono ancora troppo grandi e costituiscono ancora un rischio per il sistema finanziario e ci interrogheremo la possibilità che qualcosa di simile a quello che è accaduto nel 2008 possa ripetersi di nuovo cinque anni fa come ricorderete la crisi parte degli stati uniti e poi si diffonde in tutto il mondo parte dalla questione dei mutui subprime frey mutu i dati degli stati uniti a famiglie che non avevano sufficienti garanzie finanziarie quindi tenero facile dato per per fare questi mutui cominciano le crisi delle società specifiche dei mutui sembra nel 2007 che questa crisi possa essere contenuta all'inizio del 2008 nel marzo se ricordo bene quindi poco più di cinque anni fa salta invece bear stearns cioè una delle cinque grandi banche di investimento di wall street la più piccola ma comunque un'istituzione fondamentale in una notte in cui jaime daimon che il capo di jp morgan chase stava celebrando il suo compleanno in un ristorante greco di new york avrà che se ci capita te lo consiglio qualche ristorante eccellente di cucina greca è costa anche abbastanza poco mentre stava celebrando il suo compleanno con la famiglia viene raggiunto da una telefonata della federal reserve in cui vi chiedono notte tempo di intervenire per salvare della stanza per garantire la stabilimento della stabilità del sistema finanziario cosa che modo molto che sommi capi lui decide di di fare sia pure a certe condizioni e questo è importante perché poi vedremo che questa banca acquisirà in futuro la jp morgan chase e un ruolo centrale in tutto il sistema finanziario americano e internazionale per cui ancora per qualche mese il sistema legge dopo l'estate però come sapete crolla l'imam era terza e succede tutto quello che poi abbiamo avuto sotto gli occhi per anni gelata del credito non solo difficoltà finanziare le attività produttive ma addirittura banche che non si fidano più una dell'altra e quindi paralisi del sistema finanziario rischio di tornare addirittura un certo punto all'età della pietra nel nel mondo della finanza fino appunto agli interventi delle banche centrali e del governo americano si è sempre discusso molto almeno negli stati uniti dove dove io vivo dello stimolo dato da obama di quasi 900 miliardi di dollari quale ha sostenuto l'economia un'economia americana che è tornata a crescere sia pure a tassi non elevatissimi mentre quelle europee purtroppo no però il dato centrale in realtà è la coraggiosissima politica fatta dalla federal reserve che ha sostenuto il sistema bancario con salvataggi con risanamenti con emissioni di gigantesche di liquidità dando denaro ha praticamente a costo zero per anni al sistema in questo modo ovviamente ha creato delle distruzioni enormi nel nel sistema però ha messo le banche in condizioni di tornare a essere redditizie e a svolgere il loro ruolo ea finanziare l'economia più di quanto non facciano le banche in questo momento in europa questo ovviamente però ha camminato anche dei grossi squilibri molti di queste banche sono tornate a produrre degli utili giganteschi che però si giustificano essenzialmente sulla base della assistenza diretta o indiretta che hanno avuto dal dalla fede della riserva e dal dei governi e quindi in questo momento ci si pone di nuovo problema se questo nuovo equilibrio che è stato raggiunto è un equilibrio che può essere sostenuto se ne vadano fatte altre azioni per evitare che si ripetano situazioni come quella del 2008 tutto sommato il mercato finanziario continua a essere al mercato di enorme complessità la finanza creativa il grande mercato dei derivati dei prodotti finanziari più o meno fantasiosi e sempre la i numeri sono sempre enormi per cercare di venire incontro a queste di risolvere questi problemi negli stati uniti è stata fatta tre anni fa quasi tre anni fa nel luglio del 2010 una riforma dodd frank che secondo alcuni ha messo le basi per evitare che tutto ciò si ripeta e soprattutto per evitare le cosiddette banche too big to fail e cioè troppo grosse per essere lasciate fallire creino uno squilibrio insostenibile del sistema altri invece ritengono che questa riforma un perché troppo complessa o perché ancora non è stata di fatto applicata non abbia una grande grande efficacia in tempi più recenti poi e questo poi sarà un tema che aveva toccato da andy due parlamentari i due senatori repubblicano e un democratico sherrod brown and it hanno presentato negli stati uniti una proposta che in qualche modo è rivolta a questo problema del too big to fail cioè una proposta che prevede non l'obbligo per le banche troppo grandi di dividersi di arrivare a fare uno spezzatino ma prevede per chi ha più di 500 miliardi di dollari di asset di dover raddoppiare le garanzie e le riserve che mette da parte per i momenti di crisi arrivando al 15 per cento evidentemente questo è un qualcosa di molto oneroso dovrebbero mettere da parte 1300 1.200 miliardi di dollari di capitale e quindi la lobby di queste banche che sono una decina le grandi banche americane sta facendo il diavolo a quattro per evitare che ciò si verifichi sostenendo che è una discriminazione in realtà è un modo per cercare di spingerle a scindersi a dividersi perché in questo momento esiste un altro tipo di discriminazione cioè queste banche proprio perché sono il mercato sa che sono troppo grandi per essere lasciate fallire presta da denaro a queste banche a tassi più bassi rispetto alle altre banche più piccole perché le altre possono invece essere lasciate fallire e quindi in qualche modo è più sicuro mettere i soldi in una banca che quasi sicuramente anche in caso di crisi verrà salvata come è stato in passato dal governo perché altrimenti ci sarebbero conseguenze catastrofiche per tutta l'economia andy haldane andy haldane un anno fa parlò al seminario dei banchieri centrali che si svolge a fine agosto ogni anno in wyoming a jackson hole che una specie di trento del west sostanzialmente una località in montagna davanti a un magnifico gruppo roccioso il grand teton dove si scia d'inverno d'estate si va a fare vacanza però fa ma in mezzo ai renzi sono bufali bisonti è un posto molto molto suggestivo dove i banchi ritrovano un po di privacy c'è qualche giornalista ma non tantissimi e ogni anno fanno un po il punto su quella che è la situazione finanziaria internazionale l'anno scorso hanno affidato uno discorsi principali proprio a andy haldane e cercando di sentire delle idee originali e che in qualche modo fossero provocanti e lui certamente non si è tirato indietro ha spiegato che dal suo punto di vista l'enorme complessità del sistema finanziario fino a oggi è stata combattuta dai regolato dalle agenzie dalle authority di supervisione dei mercati con una cosa è altrettanto massiccia di complessità di regole altrettanto complesse e nel fare la delazione lunghissima che io anche qui ma insomma che vi risparmio anche perché poi probabilmente alcuni temi verranno toccati dallo stesso andy ora nel tema esposizione dettagliatissima piena zeppa di riferimenti a una materia che è basata su algoritmi su cose molto complesse e intitolato la sua relazione nel modo più tecnico che potete immaginare il cane e il frisbee nella sostanza quello che mi sostiene e che acchiappare un frisbee è una cosa molto complicata richiede conoscenze la traiettoria del frisbee è legata a fattori climatici alla velocità del vento alla velocità di rotazione del frisbee però l'uomo che a queste competenze di queste condizioni ha meno possibilità di un cane di riuscire a chiamare il frisbee questo per dire che cosa per dire che in alcuni che in molti casi la complessità dei problemi non deve necessariamente essere combattuta con la complessità delle soluzioni di leggo soltanto le ultimissime righe poi lascia la parola a andy gli ultimissimi video della sua relazione ed erano sostanzialmente le regole nella finanza moderna sono complesse ha probabilmente troppo complesse tra loro configurazione ci mette in difficoltà un pompiere non può combattere il fuoco col fuoco e quindi non possiamo combattere la complessità con la complessità nella complessità genera incertezza e non rischio e richiede ai regolatori di rispondere con norme semplici nella relazione lui ci da alcuni numeri che sono molto significativi la legge glass steagall act che in qualche modo costruì la soluzione tecnica che ci ha portato fuori dalla grande crisi del 29 della grande depressione dal punto di vista finanziario era fatta di mio padre 37 pagine le regole di basilea 1 più o meno erano della stessa dimensioni quelle di basilea 2 che nella seconda fase di controllo della finanza erano alcune centinaia di pagine basilea 3 sono 800 pagine la riforma di panatta degli stati uniti il dodd frank act sono 800 pagine e la parte di attuazione arriverà probabilmente a 30mila pagine siamo già a 10 mila e siamo ancora indietro nelle regole di attuazione e quindi secondo andy questa torre delle regole di basilea in qualche modo assomiglia sempre più a una torre di va bene e quindi io vorrei chiedere a andy appunto che ci illustri un po qual è la situazione di questi problemi e soprattutto se con queste banche too big to fail effettivamente deve esse sono stati fatti o se rischiamo veramente di ritrovarci in una situazione come quella del 2008 dell'inizio della crisi finanziaria che è stata come sapete la più grossa dell'ultimo degli ultimi 80 anni funky massima che i movimenti grazie mille mi sentite grazie innanzitutto per questa introduzione non ho sentito tutto ma so che e stato molto gentile nelle sue parole ha parlato del game e tamer del frisbee di cui ho parlato appunto comunque è un grandissimo piacere per me essere qui oggi al festival di trento è veramente per me una grande celebrazione questa di della scienza economica ed è un piacere essere qui a tenere una delle letture highness perché anp si occupa proprio di stimolare celebrare il nuovo pensiero economico c'è stato ben poco spazio nell'ultimo secolo al nuovo pensiero economico e io volevo parlare oggi della crescita però poi mi sono detto ho ragionato su mi sono detto ma forse avrebbe più senso di parlare del sistema bancario della crisi bancaria visto che qui oggi avrei parlato a questo pubblico voglio alzarmi un attimo e voglio anche coinvolgere un po di più il pubblico quanti di voi sono studenti del designer studiosi della net ma perché secondo voi esiste un legame naturale tra l'attività bancaria e l'italia perchè perché iniziata qui esatto perché iniziata qui non sento che cosa dite ma sicuramente dice una cosa giusta l'italia come lei diceva è proprio la madre terra dell'attività bancaria moderna che è nata principalmente in lombardia nel xiii secolo e poi da lì si è diffusa ovunque arrivando anche a londra è anche alla banca d'inghilterra in cui io lavoro la strada più famosa come sapete di londra ha tra l'altro dove stare se qualcuno qui conosce il nome della via più famosa dove hanno sede le banche bene è proprio lombard street e prende il suo nome dalla regione lombardia che è stata per l'appunto il nucleo originario delle attività bancaria moderna un'altra domanda chi o che cosa celebra il suo 450esimo anniversario quest'anno lo sapete c'è qualcuno che lo sa il monte dei paschi di siena non lo so forse la ragione però è il 450esimo anniversario dell'ultimo incontro del consiglio di trento il consiglio di trento e questo l'ho saputo poi ieri tra l'altro me l'hanno adesso il consiglio di trento il concilio di trento che aveva fornito proprio la base intellettuale della controriforma e allora mi son detto dove se non qui in questo meraviglioso palazzo geremia a trento questo meraviglioso palazzo del xvi secolo proprio nel centro della controriforma in italia che il cuore del sistema bancario dove meglio di cui parlare del contro riforma bancaria di cui abbiamo bisogno oggi la controriforma inizia quindi qui in questa sala le darò il via io e lascerò a voi il compito di portarlo a termine ci vorrà qualche anno ma se iniziamo oggi forse abbiamo la possibilità di farcela le crisi sono davvero un'opportunità come come sapete in cinese la parola crisi è composta da due parti una parte che significa sfide e sicuramente ci sono saranno davanti a noi tantissime sfide nei prossimi 4 5 anni ma poi c'è anche la componente che significa opportunità opportunità e in effetti di fronte a noi ci sono tantissime opportunità per provare a rivedere i nostri modelli le nostre economie i nostri sistemi bancari tra cercando di trash come se si cominciasse proprio da un foglio bianco e non c'è posto migliore per cominciare se non questo ed ecco perché è così importante questa questo grafico ci fa vedere quello che è stato l'andamento della produzione in tre grosse regioni il regno unito la zona euro e gli stati uniti allora la linea la curva colorata rappresenta il pil invece in nero vedete quelle che erano le tendenze pre crisi per quanto riguarda il pil di questi tre paesi queste tre aree geografiche la cosa importante da notare è vedere appunto quanto sia costato in termini di perdite di produzione di output questa crisi vedete che nell'arco di cinque anni e la maggior parte delle economie occidentali operano e funzionano con un output una produzione che addirittura il 10 su una lettura più del 10 per cento più bassa rispetto a quello che invece sarebbe stato se non ci fosse stata la crisi in italia in europa vedete che la produzione ancora ben al di sotto rispetto a quello che era il risultato all'inizio della crisi ovvero nel 2008 se a tutto questo andiamo aggiunge aggiungere la perdita di produzione accumulativa quella ottenuta fino adesso è quella che ci sarà anche in futuro questo pur porta ad un costo superiore a quello che l'output annuali di uno qualsiasi dei nostri paesi la produzione di un intero anno ecco quindi non ci sono assolutamente confronti e rispetto a qualsiasi altro evento economico frisi o crisi finanziare del passato quindi nessuna crisi finanziaria del passato equivale o si confronta equivalente a quella che stiamo vivendo oggi ed ecco perché è così importante intervenire in modo tale da evitare che qualcosa del genere si ripresenti in futuro ebbene allora che cosa c'è per che cosa è successo che cosa andato male dal punto di vista della nel sistema bancario quali sono stati i problemi principali che abbiamo dovuto affrontare ma sono tantissimi emotivi e di varia natura ma in particolare mi concentrerò quest'oggi su uno di loro ma prima di parlare di questo vorrei fare un piccolo giochetto con voi vi propongo un quiz è ancora una volta chiede il coinvolgimento e la partecipazione del pubblico troviamo l'intruso allora vedete queste tre immagine il vostro obiettivo nostro compito è dirmi quale di queste fotografie è l'intruso allora cominciamo per in tutto da dirvi chi sono questi personaggi in fotografia cominciamo da questo qui c'è qualcuno che vuole provare a dirmi chi sia anche a questo personaggio king kong bravo bravo bravo lachal ti piace king kong hsi magari vabbè questo forse era il più facile non so forse piu facili più difficile credo sia questo questo al centro c'è qualcuno di voi che sa dirmi chi sia a godzilla che l'ha eletto chi ha detto godzilla a lei piace godzilla vero eh si sembra l'area di uno a cui piace godzilla sono colpito e allora andiamo avanti e quest'altro c'è qualcuno che vuole provare mario draghi qualcuno ha detto mario draghi ma non è mario draghi nutro dei dubbi non credo sia mario è in effetti babbo natale bravo allora questi sono i nostri tre personaggi è uno di loro è l'intruso c'è qualcuno in sala che vuole provare a indovinare chi sia dei tre l'intruso penso sia godzilla perché non è un mammifero è una bella risposta è difficile contraddirla ottima risposta ma non è quella giusta qualcun altro qualcun altro vuole provare a turalei intruso anche la sua risposta che purtroppo interprete non ha sentito effettivamente difficile da obiettare allora avete scelto il personaggio giusto godzilla le motivazioni per la vostra scelta in effetti sono sbagliate dunque l'intruso e lui no scusate l'intruso è babbo natale e perché è l'intruso babbo natale ed è lui perché babbo natale tutte veste essere esistito non è esistito e forse con questo ho sorpreso qualcuno di voi però potenzialmente potrebbe effettivamente essere esistito mentre invece king kong e godzilla ma sono fisiologicamente impossibili c'è la loro esistenza e fisiologicamente impossibile data la loro massa corporea cioè se king kong o se godzilla dovessero fare un passo in avanti il peso del loro corpo avrebbe li avrebbe fatti precipitare proprio sul proprio sul peso del loro corpo quindi non avrebbero fisiologicamente potuto camminare peso del loro corpo li avrebbe schiacciato perché tutto questo a che fare quel mondo bancario ma sicuramente è quello che è iniziata a chiedervi il motivo è che molte delle più grosse società le istituzioni bancarie del mondo sarebbero veramente impossibilitata esistere dal punto di vista fisiologico se non foste invece per il sostegno e il supporto da parte dello stato cioè a molte di queste istituzioni sarebbero crollate sul peso del proprio corpo se avessero fatto un passo in avanti a meno che appunto se non fosse però state sostenute e supportate dal governo e questo è quello che c'è dietro il concetto di troppo grande per fallire cioè se godzilla king kong fossero esistiti nel 2008 sarebbero dovuto essere sostenute dal governo il governo avrebbe dovuto impedire che credessero crollassero sotto il peso del proprio peso ecco questo è giusto l'esempio che voleva utilizzare per spiegarvi il concetto di troppo grosso per fallire quindi l'abbiamo visto nel 2008 abbiamo visto tante manifestazioni di questo tipo di questo problema cioè quando mentre i governi andavano in soccorso delle banche mentre la produzione crollava vedevamo anche gli stati patrimoniali e il bilancio degli stati che mi servono ad essere sottoposte un'enorme pressione ormai le troppo grosse per fallire diventarlo anche troppo grosse per essere sostenute protette ecco perché paese come l'islanda o come l'irlanda o come la spagna come la grecia o come cipro all'improvviso si sono venute a trovare in quella serie di problemi che effettivamente hanno dovuto poi iniziare ad affrontare cioè gli istituti bancari avevano bisogno di ricorre appunto ai governi a supporto dei governi nazionali poi nel corso degli ultimi 12 mesi invece ci siamo trovati di fronte a una terza manifestazione di questo problema dunque troppo grossi per fallire che poi ha portato il concetto troppo grossi per essere aiutate e adesso siamo nella situazione troppo grandi per andare in prigione cioè cominciamo a domandarci se effettivamente possiamo fare giustizia nei confronti di quelle persone che hanno causato quegli enormi problemi a tutte queste grotte bianche quindi troppo grandi per per fallire per essere sostenuti e per andare in prigione ecco tutto questo ci fa capire che forse il sistema bancario era caratterizzato da banche che era decisamente troppo grosse oggi questo oggi voglio raccontarvi una storia proprio per spiegarvi come siamo arrivati a una situazione come questa e poi anche cercherò di raccontarvi di che cosa è stato fatto fino ad oggi per provare a gestire questo problema ovvero vi racconterò quello che io i miei colleghi e tutta la comunità di normatori sta cercando di fare proprio per provare a risolvere questo enorme problema del mondo finanziario e poi cercherò anche di dirvi che cos'altro ci serve per poter completare il nostro lavoro ovvero per poter veramente risolvere questi enormi problemi che abbiamo visto crearsi di fronte a noi nel momento della crisi finanziaria beh posso concludere subito dicendoli che c'è tanto da fare dobbiamo fare molto di più perché veramente letteralmente non possiamo più permetterci di una crisi di una portata come quella che abbiamo appena visto non può più succedere in futuro queste sono le cose di cui voglio parlare ma cominciamo proprio cercando di capire come siamo arrivati in questa situazione viene questo grafico di fa vedere il rapporto fra gli altri attivi totali delle banche quindi diciamo la parte degli attivi dello stato patronale di una banca rispetto al pil annuale e questo in un gruppo di quattordici paese in un periodo piuttosto lungo stiamo parlando addirittura di 150 anni gli ultimi 150 anni di storia questo la regione in arancione vi fa vedere la variazione fra paese e paese ma prendete la mega rappresentata dalla curva blu questo mi dimostra che cosa effettivamente è successo vedete che questa linea blu è andata nel corso degli anni sempre verso l'alto ovvero lo stato patrimoniale delle banche rispetto al pil di questi paesi è sempre salito ovvero le banche nell'ora insieme nel corso degli anni sono cresciute e questo successo in maniera più precisa soprattutto dopo gli anni 70 quindi però cerca cento anni dal 1870 fino a qua c'è stata una situazione di peggioramento a fine di approfondimento per così dire finanziario cioè diciamo il lo stato patrimoniale delle banche aumentano di circa lo 0,5 per cento però poi dopo il 1900 grandi a liberalizzazioni finanziare quindi questo rapporto fra gli attivi delle banche e il pil ha cominciato a crescere ad un tasso pari al 3 per cento all'anno ovvero sei volte di più di quanto invece non era cresciuto nel secolo precedente quando il valore era appunto 0,5 per cento vedete che questo schema era questa tendenza non tende da sicuramente positiva la chiamavamo con il termine financial dest cioè profondità finanziaria e dunque la profondità finanziaria sembrava essere assolutamente positiva per la crescita quindi permetteva alle famiglie ma anche le aziende di avere accesso al credito cosa che invece è il passato non accadeva ma fino a qualche anno fa gran parte del prova empirica che avevamo andando a guardare quella che la situazione di tantissimi paesi si dimostrava che in effetti quelle intuizioni era sicuramente corretta ovvero a questa profondità finanziaria aiutava supportava la crescita di medio termine ma ma c'è un ma è questo ma è sicuramente molto importante importante cioè negli ultimi anni questa cresce questo indebitamento finanziario e anche questa crescita finanziaria è stata messa in discussione è in particolare abbiamo visto che esistono dei limiti esistono delle soglie oltre le quali questo rapporto positivo fra gli attivi fra è la finanza e la crescita cominciava a rompersi o meglio invece che rompersi cambiava addirittura il segno ovvero il sistema banca le banche diventavano troppo grandi cioè c'era troppo di quella cosa buona che avevamo visto prima e questa in un certo senso addirittura sembrava ritardare la crescita anziché promuoverla quindi questa è un'immagine questo è un grafico proprio di uno di questi studi empirici cioè rapporto che descrive il rapporto fra il credito del settore privato rispetto al pil lo vedete sull'asse orizzontale mentre sull'asse verticale abbiamo un la misura della produttività di una economia quindi la produzione per unità per input quindi più alto il numero maggiore la produttività cosa sicuramente positiva è più basso il numero o addirittura negativo il numero ovviamente il rapporto è negativo che cosa vediamo vediamo questo rapporto su questo è uno studio svolto su un periodo di tempo piuttosto lungo in diversi paesi e cosa ci dice ci dice che esiste questa curva ad u al contrario ovvero l'indebitamento finanziario può sicuramente aumentare la crescita entro certi limiti però ci può essere un pochino troppo di questa cosa positiva ovvero se le banche diventano troppo grosse addirittura può succedere che la produttività a un certo punto viene rallentata e addirittura un certo punto viene diciamo impattato in maniera negativa e perché succede questo perché perché se le banche diventano troppo grosse assorbono risorse e le tolgono ad altri settori da altri comparti dell'economia per esempio le può prendere da può prendere può assorbire lavoro ma anche capitali finanziari da quella che l'economia non finanziaria e questo può avere un impatto negativo ad esempio sulla crescita dunque se il settore b fino in bancario è troppo grosso possono esserci dei problemi su cosa che succede anche nel caso in cui sistema bancario si concentra troppo diventi troppo concentrato d'un cosa succede dunque cosa su questi attivi da parte delle banche cominciano ad est ea rimanere nelle mani di un gruppo troppo concentrato ad istituti bancari in questo in questa immagine vediamo appunto la quantità di asset nelle mani dei trend e le tre principali banche di un paese ecco vedete preoccupazione questa la situazione del regno unito stati uniti svizzera dove le tre banche principali detengono i due terzi tre quarti di tutti gli attivi dunque sistemi altamente concentrati perfino negli stati uniti che vedete rappresentati in blu dove in generale la concentrazione è un po più bassa vedete che comunque questa concentrazione è cresciuta enormemente negli ultimi 20 anni negli anni 90 le tre principali banche americane detenevano il 10 15 per cento di tutte le attività bancarie oggi questo numero è arrivato addirittura il 40 per cento sui non oltre il 40 per cento quindi diciamo che questa torta la torta degli attivi è cresciuta ma è aumentata anche contemporamente la concentrazione cioè la quantità di attivi detenuta da un gruppo molto ristretto di banche dunque la dimensione sicuramente è importante ma non è importante soltanto la dimensione importante abbiamo appena visto anche la concentrazione e la complessità queste sono alcune delle principali banche di tutto il mondo e vedete qua avete il numero delle filiali di queste banche ovvero l'entità legali ma poi vedete anche il num paese in cui queste banche operano che vedete anche la dimensione dei loro attivi ecco stiamo parlando di enormi banche globali che sono incredibilmente incredibilmente complesse che addirittura controllano migliaia di entità legali che è che operano in decine sono addirittura centinaia di paesi con stati patrimoniali attivi molto più alte addirittura della produzione economica italiana stiamo parlando di entità di enormi mammiferi di bestie enorme ed è questo il problema è il problema soprattutto quando queste banche entrano un periodo di crisi perché sono troppo grandi troppo complesse troppo concentrate e gli eventi degli ultimi anni ci dimostrano che è estremamente difficile per un governo riuscire a mettersi da parte e permettere un fallimento di istituti bancari come queste provate a pensare che cosa succede tutto questo immaginate che governo appunto si muova e vada a sostegno di queste banche che cosa succederebbe innanzitutto succederebbe che gli investitori di queste banche non se la passano così male che ci sono molto felici perché perché si possono godere degli aspetti positivi senza dover supportare supportare nessuno degli effetti negativi dunque i loro investimenti sono molto meno rischiose un attivo meno rischioso che ti arriva ad un prezzo più basso quindi i costi delfino di finanziamento delle grosse banche precipitano i veri costi di finanziamento più bassi per le banche significa anche utili molto più alti per le banche più alte le banche cioè quelle con le aspettative più alte di ricevere un sostegno da parte dei governi hanno dei costi più bassi utili e più alti e questo non puramente non fa altro che incoraggiarle a diventare sempre sempre più grandi e quindi ci troviamo all'interno di questa attrae storia evolutiva all'interno della quale i grandi i grossi diventano sempre più grossi sempre più grandi proprio per quel problema troppo grande per fallire proprio perché c'è questa attesa di ricevere prima o poi un supporto da parte del governo e dunque questa garanzia implicita per le banche grosse può essere piuttosto grossa quale vediamo le agenzie di rating che nessuno ama fanno per lo meno una cosa utile forse anche qualcuna di più d'una però una senz'altro ossia forniscono due parametri di valutazione dell'affidabilità di una banca uno è il rating basato sulla idea che la banca sia troppo grande per lasciarla fallire e poi c'è un secondo punteggio rating che si può conta ancora di più ed è quello che parte dal presupposto che questa banca possa essere in futuro sostenuta dal governo in caso di siti folta la differenza tra queste due tra i rating standard and rating di sostegno pubblico permette ai mercati finanziari di prevedere se queste banche saranno tratte in salvo in caso di necessità la differenza tra questi due rating vediamo qui qui vediamo l'incremento dell'una e quindi la riduzione del costo di finanziamento delle banche più grandi grazie proprio questa aspettativa di essere comunque sostenute dal sismico dallo stato qui vediamo i dati fino al 2007 quando arrivata poi la crisi ecco questa aspettativa di sussidi pubblici era implicita ed era bassa implicava un alterazione minima del rating dopo la crisi questo supporto implicito divenne esplicito e le banche vennero salvate le agenzie di rating incrementarono enormemente questo punteggio sulla probabilità che la banca venisse salvata e quindi di conseguenza questo rating maggiore ha cominciato ad aumentare enormemente è triplicato praticamente questo apparentemente può sembrare significhi poco però traduciamo queste differenze di questi sostegno implicita diciamo alle banche da parte del pubblico in qualche dato concreto reale più comprensibile sempre vediamole 29 principali banche del mondo questo quindi valuta i sussidi finanziari impliciti forniti a queste banche nel periodo in questione anche qui vediamo che prima della crisi questa garanzia che la banca era troppo grande per lasciarla fallire valeva per le grandi banche mediamente circa 50 miliardi di dollari all'anno ogni anno e questo significa circa la metà degli utili che queste banche avevano prima che arrivasse la crisi che era legato appunto da questa implicita sostegno pubblico dopo la crisi in cui questi aiuti non furono più implicite ma espliciti ovviamente c'è un incremento enorme di questo dato è cosa interessante questo dato poi è rimasto a questi livelli molto alti oggi come oggi questo supporto questa garanzia implicita alle principali banche mondiali per loro un valore che svariate centinaia di miliardi di dollari ossia in realtà ben oltre il livello degli utili che hanno e che conseguono annualmente qui vedete che c'è un ordine di grandezza tale che è evidente che questo è una questione fondamentale enorme sia per governi che li aiutano sia per le banche che ricevono invece questo tipo di aiuti questo significa che i governi e le banche si trovano strette in un abbraccio mortale il governo si sente in obbligo di correre a salvare una banca anche se questo significa mettere a repentaglio il proprio bilancio pubblico come abbiamo visto in irlanda in irlanda in spagna in grecia cipro e probabilmente in molti altri paesi in futuro quindi ci si trova bloccati in questo circolo vizioso terribile in questo feedback questa interazione sarà un sistema bancario di dimensioni eccessive da un lato e una serie di stati sull'orlo della bancarotta dall'altro vediamo in che modo il rapporto debito pil nelle principali economie è cresciuto nel corso di questi ultimi anni e questo è uno dei costi proprio più evidenti tangibili di questa spirale maledetta tra che lega le banche e le grandi banche e gli stati sovrani ecco questo è la traiettoria evolutiva e questo è il problema questo è il fondamentale il problema strutturale nel sistema finanziario globale come lo si può affrontare vorrei descrivere brevemente tre serie di iniziative che sono partite nel corso degli ultimi cinque anni diciamo nel tentativo di interrompere questo legame terribile parlerò di inserimento di capitale ulteriore nelle banche prius più grandi o i requisiti di risoluzione i regimi di risoluzione quindi la liquidazione delle banche come si faceva un tempo o misure strutturali che sono cena finalizzate a separare in parti il bilancio della banca in modo da salvare alcune cose questo è fondamentalmente il centro di quello che si è fatto negli ultimi cinque anni partiamo dal cosiddetto rischio sistemi sistemico che cosa significa spesso gli economisti parlano delle cosiddette esternalità per dirla in termini semplici le esternalità sono semplicemente degli esiti infelici creati all'interno della società e coloro che hanno contribuito crearli non li considerano pensiamo non so l'inquinamento un esempio classico io ho un'azienda che inquina l'atmosfera e questo porta a un danno collettivo per tutti però io non considero personalmente l'effetto del mio agire sulla società nel suo insieme l'inquinamento è un esempio classico di esternalità e lo stesso vale anche il discorso del rischio per un intero sistema anche questa è un esternalità le banche queste banche più grandi non sono del tutto consapevoli o interessate al danno che potrebbero causare la società se così fosse ovviamente non ci sarebbe nemmeno la necessità che i governi corressero ad aiutarle quindi il rischio sistemico è un esternalità e per centinaia e centinaia di anni gli economisti hanno sempre avuto una soluzione in mano questo problema delle esternalità ossia quello di passarle imporre quello che gli economisti chiamano una tassa imu diana che tra il suo nome economista classico seamus tassarle in una misura tale da togliere qualsiasi incentivo a comportamenti inquinanti di già mossa che danno origine a un rischio per il sistema la teoria microeconomica ha preso si è si è diffusa proprio nelle pratiche normative degli ultimi anni i regolatori hanno preso troppo fermamente questo messaggio hanno detto sì a questo punto abbiamo bisogno di una tassa sul rischio sistemico da imporre alle principali banche mondiali inizialmente richiedendo loro dei requisiti aggiuntivi di riserve quindi di capitale quindi ulteriori garanzie di capitale per ridurre il rischio che sia un futuro una necessità di un aiuto pubblico bene questa teoria economica a è diventata parte integrante degli statuti societari quindi si richiede alle grandi banche di avere delle riserve maggiori fino al 2 e mezzo per cento del proprio bilancio teoricamente questo va bene capitale in più riserve in più significa meno rischio e quindi meno probabilita che il governo sia preso per il collo per doverlo aiutare il problema però qual è il problema l'entità di questa tassa aggiuntiva il 2 e mezzo per cento di capitale non è che sia poi chissà che cifra teniamo presente che stiamo parlando di istituzioni che sono finanziate con un debito attorno al 98 per cento hanno un finanziamento del pari al 98 per cento del debito quindi passare dal 98 al 96 97 cioè non è che sia un cambiamento colossale non è una cosa che possa avere un enorme impatto sul rischio che una banca fallisca sulle nozze questa è un'immagine un po più complessa è una simulazione della probabilità che queste 29 grandi banche falliscano nella situazione attuale e ci si chiede quali sono le perdite potenziali per il sistema che vengono ridotte da questa incremento di tassa sistemica la linea gialla guardiamo la colonna per un attimo il messaggio che da è che un incremento del 2 e mezzo per cento della tassa che dicevo non serve a ridurre molto le perdite attese complessive c'è comunque ancora qualche miliardo di dollari che rimangono in toccati anche una volta applicata una tassa aggiuntiva di questo livello è un progresso si certo ma è sufficiente per eliminare il problema delle banche troppo grandi per lasciarle fallire no non lo è sicuramente non lo è perché allora non si è scelta un livello di tassa superiore al 2 e mezzo per cento qui se ne potrebbe parlare a lungo ma io ho la mia opinione ma forse dovrei dire privatamente non pubblicamente il secondo tentativo che si è fatto cercando di trovare un modo migliore per gestire queste grandi banche è stato cercare di mettere in atto degli accordi sali per cui nel momento in cui la banca è in difficoltà o rischia di fallire invece di firmargli un assegno per salvarli le inseriamo in una forma di fallimento particolare le trattiamo quindi come tratteremo qualsiasi altra azienda tralasciamo fallire però in un modo specifico preciso ordinato in modo tale che non crolli tutto su se la banca non crolli su se stessa e danneggiando anche il pil di conseguenza come vediamo nell'immagine che avevo fatto vedere all'inizio in questo c'è stato un progresso dal punto di vista della normativa negli ultimi anni prima si è iniziato con frank atto in america che fondamentalmente cosa fa il dodd frank act individua queste aziende che comportano il maggior rischio e dice è bene che siano banche o che non siano banche saranno comunque sottoposte a questa procedura particolare quindi legalmente non sarà più possibile salvarle nel mondo tradizionale e per ridurre il danno diciamo invece di fare un normale bale in out faremo un bel en en dei creditori cioè un coinvolgimento dei creditori nella ricapitalizzazione applicheranno si daranno diciamo si imporranno le perdite non sul contribuente ma sugli investitori in termini logici il principio di fondo è ormai accettato tutti i livelli lo è stato in europa in europa dove nei prossimi mesi si sta sviluppando una direttiva che renderà questa una norma statutaria per l'europa come anche per gli stati uniti o per altri paesi quindi per il momento ok va bene allora è questa però la risposta al problema è questa davvero la soluzione come alcuni sostengono al problema delle banche troppo grandi per lascia troppo grandi per lasciarle fallire no secondo me no o perlomeno non ancora diciamo almeno non ancora per due motivi principali partiamo da jp morgan per esempio una delle banche più grandi del mondo sta fallendo ci sono due modi per affrontare il problema in una banca grande come la gente e monte uno è quello di prendere il suo attivo sui depositi e venderli a qualcun altro quindi sachar via i dirigenti e vendere all'attivo qualcun altro questo è stato effettivamente la strozzo che è stato seguito con parecchie grandi banche durante la crisi la bear stearns la merrill lynch venduta la banca d'america la uomo è stata venduta poi alla city bank eccetera apparentemente questo sembrerebbe funzionare però bisogna chiedersi che cosa significa questo dal punto di vista della traiettoria evolutiva del sistema finanziario l'unica banca in grado di acquistare diciamo di far propria una di queste grossissime banche è un'altra golosi una banca è evidente quindi significa che le banche più grandi sono destinate a diventare ancora più grandi e quindi il problema troppo grande per lasciarla fallire diventerà ancora più acuto nel tempo cosa interessante durante in questa crisi abbiamo visto che c'è stata questa concentrazione del sistema finanziario che è cresciuto anziché ridursi e quindi questo problema delle banche troppo grande per lasciarle fallire si è aggravato anzi che riduca rischi di risolversi fino a che punto si può arrivare in questa con questo approccio per affrontare il problema delle grandi banche certo con le grandi banche non può funzionare se vogliamo davvero ridurre la concentrazione anziché incrementarla allora se questo sistema non può funzionare quale può quale altro sistema possiamo avere un'altra soluzione è quella di fare un lavoro di bale in quello che dicevo prima quindi ridurre il sacrificio a crescere e diciamo il sacrificio dei contribuenti possiamo quindi far pagare il costo di queste situazioni ai creditori delle banche si può dire bisogna naturalmente tutelare i contribuenti e far sì che siano gli investitori a pagare questo sembra un'ottima idea sulla carta ma il problema è che in realtà le crisi non sono cose che nascono su un foglio di carta nero su bianco bisogna mettersi nei mesi nei panni di un ministero delle finanze di oggi nel momento in cui gli bussano alla porta i dirigenti di una grande banca dicono qui le cose vanno male siamo messi male signor ministro lei ha due possibilità questo sarebbe il messaggio che gli arriva o può far pagare questo ai nostri creditori se vuole è tra l'altro sono stesso aziende che sono possedute da pensionati siano fondi pensione insomma quindi questo sarebbe ovviamente un peso grossissimo per chi acquista i fondi pensioni cosa è successo con lehman brothers ecco questa è una possibilità signor ministro la seconda è quella che le tiri fuori un assegno e cielo firme di fronte a un dilemma di questo tipo a questo problema anche temporale io credo sia molto probabile per non dire inevitabile che quel ministro delle finanze non possa far altro che tira fuori l'assegno firmare cioè scegliere la seconda possibilità anch'io se fossi nei loro panni farei lo stesso questa non è una semplice congettura ma questo è quello che è avvenuto praticamente in tutti i casi del passato in cui si è posto questo dilemma a un ministro delle finanze in questo c'è anche se vogliamo una logica nel senso che nel momento in cui si firma l'assegno si riduce un po la sofferenza la si suddivide su un numero molto ampio di contribuenti invece che su pochi soggetti e dilunga di lava quasi nel tempo quindi se io fossi un ministro un politico con governatore della banca centrale preferirei fare questo probabilmente farei la cosa giusta quindi tirare fuori la segnalo firme dei farei quindi un lavoro di bail out anziché di bale in la storia dimostra che è sempre successo questo e si vede anche da questi rating che questa è ancora l'attesa che c'è citato il do france legge dodd frank che in linea di principio dice no questa cosa non la farò più non farò più il bail out di una grande banca americana ma piuttosto faccio un bel in dei creditori questo approvazione di questa legge ha cambiato in realtà il grado di probabilità che ci sia un bailout effettivamente no in effetti le aspettative che ci sia un bail out anche mondo doc che dopo dodd frank e addirittura le aspettative sono addirittura molto più alte di quanto non fossero prima dell'inizio della crisi le agenzie di rating chi lavora sui mercati finanziari le banche centrali stanno benissimo riconoscono l'importanza degli incentivi cioè comunque si scrivano le regole e le regole si scrivono ex ante la cosa importante poi è che sono i nostri comportamenti e il nostro modo di agire ex post noi dobbiamo dobbiamo risolvere questo problema se vogliamo risolvere il problema degli incentivi cioè se il troppo grande per essere per fallire avesse una soluzione legale beh l'avremmo trovata questa soluzione molto molto tempo fa quindi tutto gira intorno alla questione degli incentivi cosa che mi porta a parlare dell'ultima serie d e riforme strutturali proprio che ha come obiettivo quello di risolvere questo problema gli incentivi cioè l'idea è questa se non riusciamo a sistemare le banche così come si faceva in passato se non riusciamo a fare niente per evitare che falliscano allora perché non agiamo direttamente sulla struttura del sistema bancario creando proprio una sera di riforme strutturali ci sono tante versioni di queste riforme strutturali ho provato elencarne qui alcune diapositiva la cosiddetta regola di walker negli stati uniti poi abbiamo il vickers plan per il regno unito ma ci sono anche tutta una serie di proposte in europa che sono state avanzate da un tizio chiamato kg che nell che va proprio a colpire quella che la struttura dei sistemi del sistema bancario europeo quindi sono stati fatti tantissimi passi avanti su questo fronte almeno negli ultimi anni adesso non voglio tediarvi troppo con i dettagli però posso dire che le differenze tra queste proposte stanno proprio nei dettagli cioè tutte quante vogliono separare o stabilire così dei cordoni fra le banche le banche di investimento rispetto a che quindi sono quelle più rischiose rispetto a quelle meno rischioso ovvero le banche che fanno retail però queste separazioni nelle diverse riforme nelle verse proposte vengono suggerite con alcune differenze tuttavia però diciamo in soldoni queste tre queste tutte queste proposte che ho elencato prima fanno hanno degli obiettivi molto comuni e cioè semplificare e facilitare questa divisione fra le banche meno rischiose i settori bancari in meno rischiosi quindi tenerle separate da quelli dai settori bancari che sono invece più rischiose impedendo così una contaminazione un contagio reciproca quindi separare i settori più rischiosi da quelli meno rischiose quindi separare per così dire il lupo e gli anelli tenere lontani i buoni dai cattivi per dirla con parole molto semplici allora perché si vuole fare questo ma per diverse ragioni innanzitutto perché la lupo e gli anellini sono animali molto diversi e hanno ricevuto dei bonus molto diverse nel corso della storia in questa diapositiva per esempio ho voluto riportare i salari in una serie di settori industriali in verde ad esempio vedete il settore bancario le banche commerciali di quel che si occupano di retail in giallo invece vediamo i salari nel settore delle assicurazioni e la linea in blu invece descrive quella che la situazione nel settore delle banche di investimento abbastanza sorprendente quello che vediamo per esempio intorno agli anni 80 vedete che i professionisti di questi tre settori che avevano qualifiche formazioni molto simile venivano pagati più o meno allo stesso modo cioè sia chi lavorava nel settore di investimento nel settore del retail nel campo assicurativo bene i loro salari più o meno erano equivalenti e vedete che infatti siamo diciamo sulla linea dell'uno per tutti e tre settori invece negli ultimi trent'anni è successo qualcosa di veramente particolare cioè le banche hanno iniziato a ricevere dei salari più alti rispetto a quanto ricevevano invece professionisti nel settore legale o in quello medico però vedete che chi si occupava di banche di investimento veniva pagato molto molto molto di più cioè tre a trenta anni fa ricevono circa quattro volte quello che invece ricevevano dei professionisti con la stessa formazione le stesse qualifiche in altri settori e poi vedete che cosa è successo questo enorme passaggio cambio culturale che ha portato a enormi differenze per quanto riguarda la cultura del rischio quindi l'idea che sta dietro appunto il concetto della separazione fra i comparti bancari ha come obiettivo proprio quello di creare differenze soltanto nei bilanci di queste banche ma anche nella cultura dell'assunzione del rischio allora funzioneranno queste proposte non lo sappiamo sapete per esempio che cosa si sta dicendo dagli stati uniti sta sapete bene che gli stati uniti sembrerebbe essere molto difficile una efficace applicazione della regola di ball che per quanto riguarda l'europa l'europa effettivamente riuscirà a attuare queste proposte troveranno dei frutti queste proposte ancora un grande punto interrogativo ma sono tanti gli scettici in europa per esempio i molti si chiedono se la francia o la germania girerà le spalle a quello che è il modello bancario universale quindi grande scetticismo in europa nei confronti di queste riforme strutturali ci sono molti dubbi che queste riforme riusciranno a risolvere il problema del troppo grande per fallire ma consentitemi di ritornare a questo grafico che che ci fa capire molto bene che il problema troppo grande per fallire in realtà forse addirittura peggio di quanto non fosse prima della crisi e perché perché perché oggi le banche sono addirittura più grandi sono addirittura più concentrate che mai sono addirittura più complesse e i sussidi impliciti sono diventati perfino più diffusi questa bestia king kong e godzilla ma non babbo natale ricordiamoci la bag silla e e king kong non sono state domate ecco perché il dibattito circa il troppo grande per fallire ha intrapreso diciamo una nuova traiettoria cioè sempre di più ci si rende conto e ci si è resi conto almeno negli ultimi sei nove mesi questo è cominciato soprattutto negli stati uniti ma poi piano piano questi concetti sono arrivati anche qui da noi appunto l'idea che tutte questi problemi non sono stati risolti e dunque altre proposte addirittura più radicali hanno iniziato a trovare spazio proposte che mirano proprio a gestire a domare queste bestie ha voluto riportarne alcune quindi a positiva il dibattito è come dicevo molto acceso almeno negli stati uniti e c'è una gente comincia a chiedersi se alle più grosse bianche del pianeta non si debba andare a chiedere di mettere da parte non solo una piccola parte di capitale aggiuntivo ma una grossa parte di capitale e dunque queste proposte radicale ad esempio questa di questo stan autore americano sharon brown daniel vitter i quali propongono appunto un rapporto di leva e adesso non voglio darvi con i dettagli comunque un rapporto di leva pari al 15 per cento ovvero cinque volte di più rispetto a quello che attualmente è richiesto dalle normative internazionali in altre parole si chiede alle banche di mettere da parte un bel po di capitale questo vale soprattutto le per le banche piu grosse ovvero per banche con un bilancio superiore ai 500 miliardi di dollari di attivi quindi il capitale è una cosa ma perchè non ci alcuni hanno detto ma perché non mettiamo dei limiti per esempio perché non diciamo che nessuna banca può essere più grande di ex cioè perché non imponiamo e dei limiti di dimensione questo mondo accademico viene vista come un qualcosa di assurdo per esempio il sistema federale americano ha sollevato un pochino cioè alcuni la obiezioni alcuni addirittura poi hanno detto beh perché non invertiamo la rotta e non instauriamo una vera e propria separazione fra le banche di investimento e le banche di retail e una fissa separate una separazione veramente netta beh tutte queste tre proposte decisamente radicali che hanno come obiettivo quello di gestire il concetto di troppo grosso per fallire beh tutte queste tre proposte sono oggi sui tavoli di discussione tuttavia i problemi posti da tutte queste proposte o il problema principale è quali sono i costi di queste proposte così radicali cioè che cosa perdiamo se ad esempio imponiamo dei limiti alle dimensioni delle banche e la tesi più comunemente utilizzata è che forse elimineremmo la possibilità ad esempio delle cosiddette economie di scala questo è uno dei costi oppure elimineremmo il concetto dell'economia di scopo cioè che cosa significa tutto questo significa che le banche più grandi riescono ad esempio a diluire i costi e dunque riescono ad essere più produttive di quanto invece non siano le banche più piccole oppure diversificando le attività e le banche riescono anche ridurre i rischi questo significa economie di scala o economie di scopo in questo modo le garros the bank e sono riuscito a sopravvivere invece seat massimo queste proposte così radicali queste economie di scopo e queste economie di scala si perderebbero e poi ci sono e ci sono dunque delle ragioni queste sono alcune delle ragioni per non perseguire queste proposte radicali allora quali sono i problemi legati alle economie di scopo e le economie di scale vediamo le vediamo qui e non ci sorprendono granché in sé positiva ho provato a riassumere quella che è la situazione negli anni 80 ci sono stati pubblicati alcuni documenti che dicevano che è abbastanza difficile limitare l'attività a banche che non abbiano almeno 100 milioni di dollari e in attività negli anni 90 poi una serie di disturbi hanno portato questo limite di un po più in alto cioè dicevano sì esistono le economie di scala però dal punto di vista delle attività le banche dovrebbero perlomeno ovvero 10 miliardi di dollari queste soglie erano in realtà molto molto piu basse delle delle dimensioni delle banche di allora quindi queste questi studi per loro era un po musica per le loro orecchie poi più recentemente altri studi invece sono arrivate a delle concluso in un pochino più ottimistiche soprattutto per le banche piu grosse ciò secondo loro le economie di scala volevano per banche che avevano dei bilanci addirittura superiori al 100 miliardi di dollari e alcune economie di scala venivano trovate lettura per banche per farle più grandi banche del mondo ovvero le economie di scale anche quando gli attivi sono non so 1,5 o 2,5 trilioni quindi 2.000 miliardi di dollari e queste sono le prove di quanto detto fino adesso cioè io ho voluto prendere questo studio e non ho fatto altro che replay replicarlo sull'asse ohrid enza le avete le le dimensioni gli asset totali attivi totali delle banche quindi vedete ci sono delle banche che hanno degli attivi inferiori a 100 miliardi e ci sono alcune banche che hanno addirittura più di 2 miliardi 2 mila miliardi di attivi qui questi puntini invece ci fanno vedere la misura cioè ci fanno vedere se effettivamente queste banche rappresentano l'economia di scala oppure no quindi economie di scala per banche di dimensioni diverse allora questi quadratini si trovano sopra la linea tratteggiata significa che si tratta in effetti di economie di scale cioè che queste banche riescono aumentare i propri e ritorni andando a raddoppiare gli input ecco vedete che riusciamo addirittura are a più che raddoppiare e gli output quindi tutti questi quadratini in effetti sono sopra l'altra la riga tratteggiata e dunque questi si pecca queste banche riescono aumentare i loro ritorni quindi si tratta in economie di scale e dunque vedete i loro ritorni aumentano di pari passo con la loro dimensione quindi questo si suggerisce che magari in realtà abbiamo trascurato fino a questo punto qualcosa di importante però e ancora una volta questo però questo ma è molto importante questi studi non hanno preso nota di una cosa importante ovvero le stesse identiche istituzioni hanno tutte tratto vantaggio dalle garanzie dai del governo velo ricordi quello che vi ricordate quello che dicevamo prima sui sussidi e supporto implicito quella spirale negativa questi sussidi non hanno fatto altro che ridurre il rischio di queste queste banche riducendo il loro rischio di finanziamento e tutto questo poi non ha fatto altro che aumentare il valore aggiunto di queste grosse banche e questo è successo in questo modo sia una distorsione delle misurazioni delle economie di scala realizzate da questo tipo di studi quindi questi studi non hanno preso forse troppo seriamente a meno che non effettivamente prendiamo in considerazione anche quelli che sono stati i supporti e le garanzie da parte del governo ma cosa facciamo se invece queste garanzie vengono prese in considerazione vedete che succede vediamo che una situazione completamente opposta allora in questo caso abbiamo preso in considerazione i sostegni pubblici e vedete che questi quadratini viola adesso non si trovano più su al di sopra della linea tratteggiata ma anzi sono sotto la linea tratteggiata che cosa significa significa che gli utili sono ridotti si sono ridotti e vedete che la dimensione renda ancora più acuta questa riduzione dei ritorni anziché ridurla quindi abbiamo in prospettiva un utile di efficienza perché perché tutto questo perché oltre ad esserci il concetto di troppo grosso per fallire o troppo grosso per essere aiutato troppo grosso per andare in prigione beh oggi abbiamo anche un altro problema che è troppo grosso per essere gestito ovvero l'incapacità di riuscire a gestire un bilancio che sia più grosso ad esempio del pil dell'italia con oltre 2.000 consociate in oltre 100 paesi tutto questo può generare proprio queste diseconomie bene e allora a che punto ci troviamo abbiamo visto questo percorso evolutivo per le nostro sistema bancario questo percorso per oltre 100 anni che ha portato alla creazione di banche senza più grande di sempre più concentrate sempre più complesse obbligando i governi a così ad essere costretti a sostenere qui godzilla quei king kong nel momento in cui questi godzilla questi king kong falliscono creando una serie di incentivi che hanno permesso poi le banche piu grosse di diventare ancora più grosse negli ultimi 4 5 anni abbiamo visto una serie di interventi passivi ma interventi enormi da parte di normatori come ad esempio me stesso appunto gli enti normativi che hanno cercato di risolvere il problema ci hanno provato però sulla base di quelle che sono i risultati in realtà il lavoro di questi enti re normativi regolatori il lavoro non è ancora finito ecco allora diceva oggi oggi il lavoro ancora in sospeso c'è tanto da fare ma e non sta a persone come me vecchie stanche non sta a noi completare questo lavoro in sospeso siete voi a dover completare questo lavoro e vi auguro davvero buon lavoro ma chi vende quanti fai bene a sono ormai le 12 e 25 più o meno dunque abbiamo tempo per giusto qualche domanda da parte del pubblico ovviamente potete fare le domande si è in italia non se ne inglese quindi se volete fare le domande in italiano potete farlo tanto verranno tradotte in inglese per il nostro oratore e dunque comincerei subito con la primissima domanda sun chiusi grazie non era ovvio che la soluzione è quella di eliminare il settore bancario dal mercato cioè trasformare il sistema bancario come un sistema un servizio nazionale è fornito dal governo cosa faccio rispondo subito aspettiamo che ci sono altre domande va bene rispondiamo una domanda per volta beh in effetti questa sarebbe una soluzione forse ancora più radicale rispetto a quelle donne proposte penso che ci sono proposte un po più limitate che è in effetti comunque garantirebbero un buon livello di sicurezza che garantirebbero ovvero che il sistema bancario potrebbe comunque continuare a fornire il servizio che ha fatto fino adesso che è servito fino adesso personalmente abbiamo una certa esperienza nel gestire banche maniera molto esplicito in maniera esplicita all'interno del sistema pubblico e devo dire che non ha sempre funzionato benissimo innanzitutto perché è difficile cioè se le banche vengono inserite all'interno del sistema pubblico è è difficile che queste banche possano essere innovative nel loro operato e noi invece vogliamo un sistema bancario che sia innovativo oltre che sicuro devo dire che sistema bancario fino adesso non si è comportato benissimo in nessuna delle due i due punti di vista il sistema bancario almeno negli ultimi 100 anni per esempio negli stati uniti non è stato granché innovativo è stato piuttosto stabile non è cambiato molto per me è veramente stranissimo che ci sia stata questa è rivoluzione nel mondo informatico rivoluzione che ha permeato tutti i comparti industriali in tutto il mondo in realtà non è riuscito a rivoluzionare poi così tanto il mondo bancario perché perché la finanza in realtà un sistema legato appunto alle informazioni e ai t ae sta per information quindi informazione quindi la rivoluzione nel mondo iti del mondo dell'informatica avrebbe davvero dovuto rivoluzionare anche il sistema bancario eppure eppure le tecnologie per esempio che utilizziamo oggi per il sistema dei pagamenti non sono molto diverse rispetto a quelle che erano 20 30 anni fa quindi sì l'innovazione c'è stata però non è un'innovazione che parte dal sistema bancario è un'innovazione che c'è stato un pochino imposta da che so da sistemi come paypal google wallet eccetera e quindi io sarà un po esitante ad attuare quello che suggeriva lei perché perché non riusciremo a coinvolgere veramente attuare queste cambiamenti queste rivoluzioni industriali in maniera ottimale le mani alzate ragione in fondo non la metà destra ok tai chi poi all ex allo smog grazie mille scritto un piccolo lavoro è un po difficile da descrivere ma diciamo che fino agli anni 50 c'erano delle banche nazionali e almeno in germania in passato c'era una mobilità che accompagnava l'evoluzione della crescita quindi a un certo punto le banche hanno avuto un peso sempre maggiore superiore a quello del di chi aveva il potere del governo diciamo adesso quindi non si ritorna al passato se vogliamo perché il settore bancario è ormai fuori controllo è una cosa di cui ormai ci rendiamo tutti conto ma come si può riacquisire un controllo considerando tutto questo cioè prima della rivoluzione globale diciamo il debito pubblico era un debito del resto diciamo e quindi se c'erano delle difficoltà si stava poco a eliminarle risolverle mi domando come si possa è un problema politico voglio dire stiamo rischiando il nostro futuro perché alla fin fine lo diamo in mano eccessivamente alle banche questo problema secondo lei com'è che si può davvero realizzare una riforma in che modo possiamo attuare delle soluzioni qualsiasi siano che ci vengono in mente effettivamente come le dice c'è stato un ciclo estremamente interessante se ritorniamo all'origine dell'attività bancaria punto qui in italia nel quattrocento nel cinquecento nel seicento in realtà la prassi comune era che fosse il governo che si trovava in difficoltà e chiedeva aiuto le banche poi negli ultimi due secoli è successo il contrario sono state le banche che si sono trovate a volte in difficoltà e che hanno dovuto salvarsi grazie al bilancio pubblico degli stati certo è che dobbiamo separare queste due cose il bilancio pubblico da un lato e il bilancio delle banche dall'altro un settore bancario di dimensioni più ridotte rispetto al pil può essere un partner meno una soluzione perché anche se si dovesse essere una difficoltà non significa drenare le risorse pubbliche questo secondo me è una cosa che dovrà succedere nel corso dei prossimi 20 30 40 anni ma oltre a questo secondo me bisogna anche pensare a quali sono gli incentivi insiti nel sistema attuale perché è che come mai le banche hanno cambiato il loro atteggiamento nei secoli da un lato perché c'era una responsabilità illimitata fondamentalmente perché un tempo una banca responsabile sia dei momenti rosa sia dei momenti neri cioè se guadagnava molto bene però se perdeva perdeva certo è realistico voler ritornare a una situazione analoga a quella che avevamo in passato però possiamo modificare gli incentivi per esempio nel certi tipi di contratti per cercare di ricostruire una situazione di responsabilità maggiore delle banche potrei fare un esempio pratico perché non richiedere per esempio che qualsiasi bonus pagato a un funzionario di una banca sia pagato soltanto quando questo se ne va in pensione per esempio questo significherebbe ridare a questa gente e una maggior responsabilità molto più di quello che venga adesso in cui uno si prende il bonus anche nel giro di un anno due anche se poi la banca fallisce a causa loro questo non voglio dire che sia l'unica soluzione però ci sono degli elementi che ci possono aiutare mi sembra di capire che ci sono ancora parecchie domande ma abbiamo pochi minuti quindi direi magari di sentire tutte le domande vi chiederei di farle molto rapidamente e arrivare poi a una risposta intanto li na web traslation va bene un marito inglese ma l'inglese non lo so questi livelli lei pensa che per evitare questi disastri questa è limitata espansione vado al volo brutalmente delle banche un po ovunque ma naturalmente alcuni stati in particolare si possa pensare che i singoli stati ma anche nel caso nostro dell'europa gli stati l'europa insomma vado telegrafica non parliamo degli stati uniti perché comunque fa sempre fanno comunque quello che vogliono proposta che possano debbano per evitare limitatezza e quindi successivi disastri economici legiferare in maniera molto più precisa più rigida di quanto non sia la legislazione attuale sia per evitare l'ingrandimento eccessivo sia per bloccare l'accumulo esagerato degli utili infine lei pensa come alcune hanno dichiarato che il fallimento di qualche banca anche negli stati uniti ma non solo in parte oltre alle motivazione che lei lo strato si è stato dovuto anche al fatto che non richiedevano sufficienti garanzie ai creditori sempre nel l'obiettivo di accumulare gli utili e quindi in una logica stretta di selvaggio capitalismo grazie prossino vision di murano forse c'è un discorso anche di innovazione politica per esempio nella primavera del 2008 un antropologo che scrive sul financial times ha intervistato alcuni soggetti delle grandi banche finanziarie uno di loro non ricordo adesso quali sono fosse disse noi abbiamo inventato i derivati siamo noi gli inventori ma noi avremmo dovuto mettere in un pacchetto le cose valide non diciamo i titoli march quindi già stata un'innovazione da un lato però poi la sua attuazione è stata deviata posso diceva che bisognerà ridurre la porta del sistema finanziario al pil globale nei prossimi 20 30 anni questo comporterà avrà delle degli effetti anche sull'economia reale sui posti di lavoro e se sì quali e poi due fondi un ultimo che fa col braccio chiudiamo con lui perché veramente stiamo andando verso le 2 ore and i thank smartphone grazie mille andy per la chiarezza intellettuale per l'interesse di questo suo intervento è bene che inizi questa controriforma qui in qui a trento attraverso i giovani purtroppo il concilio di trento è durato 23 anni quindi ci potrebbero volere un paio di generazioni di economisti adesso questo volevo chiederti questo hai visto questa metamorfosi questa evoluzione del mondo finanziario che è diventato quello che è diventato in questo momento molto difficile quale sarebbe il consiglio che daresti ai giovani studiosi dal punto di vista degli ostacoli che rendono difficile lo sviluppo di un nuovo pensiero dell'economia e soprattutto la sua messa in atto vediamo se riesco a partire dalla prima parto dalla sua domanda ho sentito soltanto una parte della sua domanda mi scusi perché avevo premuto il tasto sbagliato ero sul canale sbagliato della cuffia sicuramente queste cose sono necessarie personalmente io sono un po scettico come 12 fici si diceva anche all'inizio sul fatto che la soluzione sia quella di incrementare ancora di più le regole e le norme si è tentato di farlo si è tentato per 40 anni però s'è visto che non ha funzionato molto bene il motivo abbastanza semplice ossia le banche sono perfettamente in grado di trovare il modo di aggirare il sistema normativo più rapidamente di quanto non ci mettiamo noi a metterlo insieme si usa spesso una metafora in questo rapporto tra la banca regolatori è come avere una tartaruga che corre dietro una lepre non la potrà prendere mai quindi si potrebbe fare qualche cosa lavorando invece sulla struttura bancaria sottostante in modo tale da modificare gli incentivi anche a rischio nelle banche le banche se ne parlava anche ieri sono istituzioni sociali gran parte delle aziende lo sono perché influenzano la vita di ciascuno di noi quindi considerare con serietà questa responsabilità sociale fondamentale ma questo richiede un cambiamento anche del diritto interno delle società o del diritto in generale che riguarda la gestione delle aziende sicuramente è vero quello che si diceva di innovazione ce n'è stata tanta ma è stata l'innovazione è sbagliata invece di fare quello che si sarebbe dovuto fare matematica scienza fisica invenzioni si è creato morchia si è creata roba che non funzionava è possibile riportare questa gente nella direzione giusta io credo che sia possibile e credo che lo debba fare questa gente significa in altri termini tener presente quali sono state le forme di innovazione e dannose e credo che la cultura che implica anche l'assunzione del rischio sia fondamentale mi scusi non ricordo più la sua domanda era esclusa ma un buco nero diceva che il sistema bancario sistema finanziario asti adesso mi ricordo non è detto che un processo del genere debba avere un peso per l'economia non è necessario che siano le banche a fare l'attività bancaria devono fare l'attività di prestiti questo sì ma chi ha un credito a lungo termine che è quello che dovrebbero avere le scuole le infrastrutture eccetera non sono le banche sono investitori istituzionali sono in fondi pensione aziende da assicurazione adesso uno degli ostacoli strutturali alla crescita in europa è ed è stato fino adesso la mancanza di un motore per il finanziamento dell'economia che non fossero le banche stesse questo invece esiste negli stati uniti e questo ha dato un enorme contributo al recupero più rapido che ha avuto l'america rispetto all'europa perché lì ci si difende un po meno dalle banche è un po più da altre realtà comprese le famiglie eccetera quindi non si vede perché questo deve avere un effetto negativo sull'economia anzi una diversificazione dell'ecosistema sinan finanziaria è una cosa che deve e porterà a una crescita maggiore anche in europa come è avvenuto anche negli stati uniti e arrivo alla sua ultima domanda 23 anni sono tanti sono in fondo pochi se in 23 anni riuscissimo a risolvere il problema io sarei felice qual è un messaggio che io do sempre chi lavora con la banca d'inghilterra è che sono persone davvero sfortunate ad arrivare in questo momento della storia e trovarci di fronte a queste difficoltà perché questa è veramente una grande opportunità per questa gente di cambiare davvero le cose cambiarle sul serio sappiamo che è in questi momenti difficili che nascono nasce il nuovo pensiero quello che riesce davvero a modificare le cose per il meglio ma questo è un nuovo pensiero che non può venire da chi ha la mia età ma da chi ha la vostra non è frequente vedere tanta attenzione e tanta partecipazione su un argomento così complesso per un periodo così lungo dai tutor nibali
{{section.title}}
{{ item.title }}
{{ item.subtitle }}