Inaugurazione 2021
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Inaugurazione 2021
intervengono TITO BOERI, INNOCENZO CIPOLLETTA, GREGORIO DE FELICE, FLAVIO DEFLORIAN, MAURIZIO FUGATTI, FRANCO IANESELLI, GIUSEPPE LATERZA coordina MARIA CONCETTA MATTEI http://www.festivaleconomia.it
buon pomeriggio grazie a tutti coloro che sono collegati con noi qui dal teatro sociale grazie al pubblico che è presente in sala di più dello scorso anno la scorsa edizione eravamo con pochi colleghi giornalisti questa volta vedo che c'è la possibilità anche per gli esterni di presenziare a questi appuntamenti prestigiosissimi del festival economia sedicesima edizione e dedicato al ritorno dello stato imprese comunità e istituzioni un tema assolutamente di attualità e vedremo perché ascoltando i nostri ospiti in questo momento che è inaugurale di una edizione dopo 15 di grande successo un successo che non si è interrotto neppure durante i momenti più difficili più duri della pandemia sono sedici mesi che conviviamo con un virus questo nemico invisibile che grazie alle vaccinazioni effettivamente stiamo cominciando a vedere come un nemico non così temibile come all'inizio ma evidentemente ci sono vaccini che sono preziosi anche contro altri temi e altri pericoli quelli per esempio dei pregiudizi e della mancanza di libertà mi ispira alle parole che sono state usate dal nostro sindaco ianeselli benvenuto per la seconda volta era neo eletto lo scorso anno a settembre quando abbiamo fatto l'inaugurazione per la quindicesima edizione e lei ha usato proprio queste parole è utile e il festival economia è prezioso come vaccino contro la chiusura mentale quindi un'occasione preziosa per la città anche prestigiosa naturalmente ha visto il successo e vista la presenza di tanti i nomi internazionali che danno lustro ed hanno un respiro molto importante a questo appuntamento sì certo sono proprio ancora più convinto che questi quattro giorni saranno un vaccino contro la chiusura mentale per questo festival serve a capire qual è lo spazio giusto tra stato e mercato poi sappiamo già in parte qual è la risposta sono complementari però una riflessione sugli spazi di oggi sono molto contento perché trento ha ritrovato lo spazio del festival e non era per niente scontato perché nelle settimane scorse nei mesi scorsi c'era come noto la preoccupazione per tante ragioni ma per noi per la città anche la preoccupazione di avere un festival solo online prevalentemente online insomma vedere la città che riparte che rinasce ecco a proposito di stato e mercato vedere la gioia dei nostri baristi e ristoratori cioè di chi ritrovando il festival ritrova anche o ancora più forte la voglia di intraprendere perché quello che noi stiamo vedendo in in queste giornate poi che dirvi io sono diventato sindaco alla fine di settembre dell'anno scorso e quindi questo ritorno dello stato lo ha vissuto con le ordinanze sindacali che non si sapeva neanche bene che usa erano anche il presidente della provincia ne sa qualcosa di ordinanza e quindi era agire per per limitare ricordo anche che in campagna elettorale il tema qual'era non ci saranno risorse pubbliche e quindi dobbiamo lavorare sugli investitori privati che nella nostra bellissima città potranno agire sulla rigenerazione urbana beh noi per le note vicende ci troviamo oggi con un piano nazionale di ripresa l'esigenza che sulla città di trento prevede una circonvallazione ferroviare un'opera grande impattante che parla dei prossimi 100 anni della città perché si tratta di trasferire i train in galleria di interrare la linea esistente e quindi un grande intervento pubblico con grandi azioni del privato perché poi c'è tutta una questione che si apre sugli appalti ecco io credo che qualunque comunità in filigrana a vedere quali sono i temi del del festival mi pare anche che questi quattro giorni di laboratorio ci permettono di arrivare a delle risposte magari con dei punti di partenza io ricorda una cosa importante che ha detto tito boeri quando abbiamo presentato il festival perché noi nelle democrazie liberali le volte siamo cattivi con noi stesse se penso quanti ancora dicono le democrazie autoritarie hanno agito meglio rispetto a quelle liberali rispetto al virus come se dovessimo sempre aver colpa per noi stessi poi uno va a vedere cosa sta succedendo in india e qualche risposta se la dà non è che abbiamo da gioire abbiamo da essere preoccupati per quello che è successo in tante democrazie liberali autoritarie così come tutti sappiamo che c'è una transizione da fare assieme dobbiamo capire cos'è quella transizione giusta ecco quel non lasciare nessuno indietro che è quello che ha detto il presidente draghi che mi sembra che sia un grande tema da affrontare una transizione ma senza lasciando senza senza lasciare nessuno indietro mi ispiro ancora alle sue parole perché nell'introduzione al programma lei ha detto mai come quest'anno abbiamo bisogno del festival per provare a capire quale sia il nuovo confine tra pubblico e privato del pubblico abbiamo appena parlato no l'intervento dello stato e prezioso quando ci offre servizi infrastrutture ma il privato è anche ciascuno di noi deve trovare un nuovo spazio queste sono occasioni che scuotono la società ma scuotono anche gli individui e come ben ha ricordato soltanto chi è molto anziano ha provato qualcosa di simile con i conflitti i conflitti mondiali che effettivamente hanno attraversato hanno fatto morti e feriti ovunque così come la pandemia sta mietendo vittime ora e quindi io le chiedo effettivamente questa un'occasione per interrogarci non solo sul piano economico ma per ritrovare una dimensione anche collettiva diversa sì e io credo che questo è un festival che internazionale quindi ai sciocco dire e trento il trentino e trento trentino noi lo ospitiamo con orgoglio però in questa polarità in questa dicotomia che solo apparente tra stato e mercato poi c'è anche quello che c'è in mezzo e allora se questa terra la terra e questo lo possiamo dirlo sì anche con una certa enfasi che ha dato i natali alla cooperazione che terra di impresa sociale anche ragionare su ciò che sta in mezzo tra stato e mercato nella diretta della ripresa credo che sia molto molto importante comunità e comunità sul tema della comunità torneremo tra poco anche con il presidente fugatti perché vorrei che lui chiudesse questo momento a tre dei delle tre istituzioni che qui sono rappresentate che hanno dato vita a questo appuntamento internazionale così prestigioso così riconosciuto ma prima vorrei salutare il nuovo rettore effettivamente il rettore di si avvicina a questo appuntamento da un'altra prospettiva questa volta no proprio di promotore anziché di fruito ora e come ha scritto di esserlo sempre stato perché questo è un appuntamento che lei ha seguito da privato cittadino adesso si trova a essere sul palco tra le persone che promuovono e in qualche modo ospitano questo festival l'università di trento è uno dei pilastri è uno dei cardini su cui si fonda a questo appuntamento prestigioso sì per me questo è la prima occasione da questo lato come appunto si diceva ma ho sempre seguito con grande attenzione questo evento perché è un'occasione per tutti credo di poter riflettere su temi molto interessanti negli anni basta scorrere i titoli dei festival che si sono succeduti per capire anche un po l'evoluzione della riflessione in questi ultimi 15 anni l'università di trento è uno degli enti promotori abbiamo sempre creduto diciamo in questa in questa iniziativa continuiamo a dare il nostro contributo vogliamo continuare a darlo anche per il futuro un'università è un luogo dove dovrebbe diciamo imperare il pensiero critico quindi un festival che ha sempre avuto una grande pluralità di punti di vista ha sempre avuto senz'altro dei the idee degli speaker di altissimo livello ma anche una capacità di parlare a chiunque perché credo che questo doppio piano o multiplo piano di fruizione del festival è un festival dove ci sono eventi ad altissimo livello i premi nobel i politici gli economisti ma nello stesso tempo tratta temi di grande interesse sociale non solo per gli addetti ai lavori e quindi si vede dalla partecipazione che c'è stata e che c'è anche quest'anno anche io sono felice di vedere una città in festa diciamo che questo festival è un po una festa per la città di trento perché si ritorna un evento importante in presenza si ritorna con la gente che viene che partecipa quindi per noi è sicuramente un momento di grande gioia anche come università questi questi due piani o più piani di fruizione del festival sono stati secondo me è uno degli elementi di grande successo dell'iniziativa ora rappresenta una delle tre istituzioni che da sempre ha supportato il festival come dicevo lo facciamo con grande convinzione ma anche con grande piacere perché è ripeto un momento di confronto e credo che non ci si confronti e mai abbastanza soprattutto non si confrontino mai abbastanza opinioni diverse e al festival si può sentire di tutto e il contrario di tutto e questo stimola senz'altro la discussione e la riflessione che i cittadini non solo degli addetti ai lavori lei nell'introduzione al programma ha scritto che anche l'università ha vissuto dei momenti complicati e ovviamente con le chiusure con la didattica a distanza e quindi con un'autonomia certamente condizionata da potere locale il potere nazionale questo è sicuramente uno degli elementi e degli ingredienti che verrà discusso anche in queste giornate la libertà l'autonomia il confronto con altre entità che prendono maggiore spazio e anche decisioni al posto di chi abituato a prenderle per sé è stata difficile vedete in qualche modo l'uscita da questo momento di emergenza ma si è stata difficile come è stata difficile per tutti sopratutto è stata molto difficile per le studentesse per gli studenti che hanno vissuto un'esperienza nuova e stata difficile per il personale tecnico amministrativo stata difficile per il personale docente che ha dovuto inventarsi un modo diverso di vivere l'università che era stato progettato prima abbiamo fatto didattica a distanza o perlomeno abbiamo cercato di farla nel miglior modo possibile una didattica d'emergenza e abbiamo subito le restrizioni come qualsiasi cittadino le ha subite nella propria vita certo noi eravamo abituati a un senso dell'autonomia dell'autogoverno che ha dovuto confrontarsi con delle condizioni al contorno che non decidevamo noi però io ho notato un senso di compattezza e anche di unitarietà non solo nel personale ma anche negli studenti gli studenti hanno il corpo studenti e le studentesse e gli studenti hanno accettato questa situazione ovviamente con sofferenza ma adattandosi a alle condizioni ora guardiamo avanti sicuramente in quest'ultimo anno molti passi avanti sono stati fatti soprattutto che piani vaccinali noi puntiamo e confidiamo di riuscire a fare una didattica con un 100 per cento di capienza delle aule in presenza l'anno prossimo non sapremo quale sarà la risposta degli studenti perché chiaramente bisognerà capire quali saranno le condizioni ma se le condizioni ce lo permetteranno cercheremo con tutti i vincoli che ci verranno da fuori e che ci daremo anche da soli di sicurezza perché chiaramente la salute la sicurezza viene prima di tutto però noi vogliamo dare un segnale di un'evoluzione che sta accadendo il primo settembre 2021 non è il primo settembre 2020 è cambiato qualcosa vogliamo cambiare un po anche noi ci siamo anche più protetti nel frattempo grazie al rettore presidente effettivamente la provincia autonoma di trento si è dovuta confrontare con uno stato un po invadente soprattutto dal punto di vista delle decisioni però mi è piaciuto molto il concetto di rapporto sinergico a cui lei si è appellato quando ricorda che lo stato e le regioni ma anche il regio per quanto ci riguarda l'unione europea ma non solo gli enti locali le comunità i popoli devono insieme produrre quella scintilla che davvero potrà rilanciare l'economia la società effettivamente quindi dobbiamo guardare alla collaborazione e non a l'antagonismo e questo momento guardia innanzitutto ma non si era a tutti saluto gli illustri ospiti che sono che sono presenti io credo che in una fase come questa serve molta concretezza e la concretezza a questo festival è concretezza per le persone che vediamo qua è concretezza le persone che vediamo in giro non festival diciamo in partecipazione e concretezza lei ha parlato di di un re di scintille al brennero l'altro giorno abbiamo diciamo sancito la collaborazione sulla l'energia elettrica transfrontaliera fra il tirolo e il sudtirolo ma anche fra l'austria e l'italia dove quindi anche per quanto riguarda il trattino quelle concretezza nelle nel nelle cooperazione volte si va anche oltre le tante chiacchiere che si sentono i tanti tanti tanti teorie di come sarebbe bene le cose poi arrivano le cose concrete e uno diceva adesso vediamo quindi in tre a trento e in trentino io credo che oggi nasce una cosa una cosa concreta perché non era scontato pensare di fare il il festival in presenza e le decisioni che sono abbiamo assunto un mese fa sono decisioni che un mese fa magari uno dice ma non sappiamo come sarà dicevamo sotto l'aspetto del covip fra un mese tiro indietro un mese fa la scelta e credo che questo abbia rappresentato un senso di coraggio della città di trento del trentino e del festival anche perché ovviamente la la volontà degli organizzatori del festival era chiara perché un conto abbiamo visto l'anno scorso guardo tito boeri giuseppe laterza e inutile innocenzo cipolletta l'anno scorso il festival diciamo online molto importante però è un'altra cosa anche essere qui oggi in pur con il contingentamento pur con le regole ma con la presenza di queste persone oggi al sociale da da una visione io credo fuori da trento e dal trentino del nostro territorio che è innovativa e che ha avuto il coraggio di fare questo questa scelta dal presidente radice autonoma dicono questo va bene anche in un'ottica di ri partenza perché il nostro territorio vive di turismo e vive di anche di e questo è anche con l'opposizione con le altre realtà e quindi il messaggio che esce oggi è un messaggio concreto ecco di una cosa che siamo riusciti a fare lei ha letto e il sotto il segno di questa stessa concretezza anche l'intervista che oggi apparsa sui quotidiani del ministro per gli affari regionali mariastella gelmini effettivamente sembra molto conciliante rispetto anche alle richieste pressanti di ritorno di fondi e di disponibilità anche economiche come sa come detto nella prima domanda questo rapporto fra le regioni e lo stato c'è stato nel nella fase delle ordinanze diciamo in cui devi decidere se aprire di più chiudere di più fare determinate scelte sanitarie o meno e lì c'è stato il braccio di ferro qualcuno aveva detto anche riportiamo allo stato le decisioni fortunatamente così non è stato di in modo definitivo anche se la corte costituzionale si è espressa chiaramente però al momento è importante che non ci siano passi avanti ulteriori verso questa volontà di centralismo dobbiamo la provincia autonoma lavorare perché questo perché questo non accada sulle risorse sulle risorse e chiaro che le regioni devono essere sentite devono essere coinvolte devono essere fatte partecipi di questa scelta ma però dico anche che e questo ce lo possiamo dire che non tutti i territori hanno la stessa capacità di spendere le risorse e allora se le risorse che verranno distribuite verranno distribuite in modo vi dico equilibrato rispetto alla capacità dei territori di metterle in campo questo andrà bene ma se questo non accadrà rischiamo che alcune risorse vengano messe rino vengono utilizzate perché l'italia sappiamo è fatta di sense di meccanismi diversi sulla capacità di mettere in atto i progetti perché magari ai soldi ma poi progetti non arrivano invece ci sono territori che i soldi ci sono con qualche difficoltà però poi con qualche difficoltà i progetti arrivano ecco dobbiamo riuscire a coniugare anche la capacità dei territori di ray rifare i progetti e la provincia autonoma di trento così come la progettò nome di bolzano sicuramente a queste capacità e questo lo dobbiamo anche dire in modo educato dobbiamo cominciare dobbiamo cominciare a dirlo allora io vi ringrazio ma vi chiedo un aggettivo che voi vorreste aggiungere al festival economia questa edizione abbiamo visto 15 edizione in crescita vorreste che fosse stimolante e coinvolgente includente e cosa vi aspettate da questo festival sindaco che sono a fantastico molto bene e senza dubbio con un punto esclamativo mi pare di capire al rettore ma io direi innovativo dobbiamo cambiare abbiamo passato un periodo difficile c'è bisogno di qualcosa di nuovo grazie al rettore presidente vado quello che quello che vedo è stato coraggioso sicuramente finora grazie grazie infinite ai rappresentanti dei tre enti promotori del festival città di trento provincia autonoma di trento università di trento e adesso cambio della guardia mi dispiace far rialzare e perché le norme per il distanziamento non consentono 7 relatori sul palco e quindi dobbiamo salutare le nostre autorità per il momento e mentre qualche gentile inserviente verrà a sanificare le sedie molto piacere ben ritrovato presidente complimenti al rettore io vi do qualche numero ecco c'è la sanificazione e dopo faremo salire tutti gli altri relatori cioè il partner intesa sanpaolo il direttore al comitato editoriale il direttore scientifico e naturalmente la terza che è che ha progettato questo format e lo sta organizzando con grande successo vi ricordo che questi 15 anni sono stati vero successo grande successo addirittura se voi andate sul sito c'è scritto senza confini perché perché la metà dei relatori e quest'anno effettivamente sono moltissime anche quelli che vengono dall'estero sono effettivamente disegno internazionale di grande prestigio anche quest'anno ci saranno 5 9 io penso che potete salire innocenzo cipolletta eccolo qui e poi grazie il coordinatore del comitato editoriale abbiamo giuseppe laterza abbiamo felice de felice gregorio è il capo degli economisti di intesa sanpaolo partner dall'inizio e abbiamo tito boeri a tutti un applauso per cortesia perché sono instancabili in questi giorni hanno veramente lavorato moltissimo allora vi dico che in queste edizioni si sono alternati 2.078 speaker e si sono tenute 27 lezioni di premi nobel ci sono stati 350 mila spettatori in presenza e 56 di connessione al sito ufficiale insomma sono numeri importantissimi che testimoniano l'interesse e la capacità di attrarre un pubblico che non è un pubblico solo dedicato all'economia obiettivamente qua il seme di una conoscenza diffusa e questo è molto bello è un coltivare anche gli orizzonti sempre più ampi di tutti riguardo innocenzo cipolletta perché in conferenza stampa ha spiegato che sin dalla chiusura di ogni edizione si immagina il tema è il titolo di quella successiva e così è stato anche nel 2020 avete subito individuato che questo sarebbe stato un tema cruciale ma non la vendetta dello stato il ritorno dello stato vuole raccontarci com'è andata sì quando abbiamo terminato a settembre dell'anno scorso eravamo ancora in piena pandemia e lo stato era la era stato presente in grande forza aveva coordinato un attività di vaccinazione in tutto il paese ricordo per chi lo vuole che quando parliamo di stato parliamo destato nella sua articolazione quindi non è soltanto roma o madrid parigi ma sono anche le regioni comuni e province tutta quella che è l'attività della collettività che aveva ripreso il sopravvento perché ci aveva condotto verso l'uscita di questa pandemia attraverso il sistema delle vaccinazioni e ma non solo era dovuta intervenire per sostenere i redditi dichiara per sul lavoro aveva dovuto intervenire per dare debito garantito alle imprese che avevano perso attività e quindi l'attività dello stato si era estesa in maniera molto forte e da qui anche l'idea la speranza per alcuni la paura per altri che lo stato tornando in qualche maniera in vada nuovamente tutte quanta la nostra sfera d'azione non solo dall economia ma anche di quello che facciamo giorno dopo giorno e quindi è diventato automatico domandarsi perché non facciamo una edizione sul ritorno dello stato inteso non tanto appunto come un vecchio film il ritorno dello stato la vendetta no è vero che lo stato si è ritirato durante gli anni passati è andata avanti una ideologia che secondo me era dovuta anche alle innovazioni tecnologiche che hanno fatto sì che il privato avanzasse questa pandemia lo ha riportato e c'è anche dimostrato che forse avevamo scoperto degli ambiti in maniera eccessiva quello della sanità sicuramente quello dei trasporti nella sostegno ai redditi delle persone stiamo tornando verso il nuovo universalismo fino a ieri noi pensavamo che si la cassa integrazione guadagni andava bene per i lavoratori ma poi ci siamo accorti e non copre tutti i lavoratori c'è un sacco di altri innovatori che devono andare la sanità si va bene poi c'è quella recenti creativa ma la sanità è importante per tutti non soltanto per chi ha un lavoro perché ha un sistema e quindi dobbiamo ripensare questo stato quindi ci sarà un ritorno dello stato oggi è un ritorno anche economico che invade l'economia domani ci auguriamo che torni dietro come ha detto ignazio visco della banca d'italia fra stato e mercato cioè complementarità il che vuol dire che in alcuni periodi ero stato avanza un po di più la tv si ritira di questo ci sono conseguenze economiche di questo discuteremo comunque è stato come erogatore e soprattutto di servizi essenziali assolutamente sì anche perché dobbiamo ricordarci che la riduzione delle diseguaglianze non lo fa la tassazione nota stazione e lo fa in maniera molto marginale quasi diciamo e tipo una dimostrazione il grosso delle differenze fra le persone lo fanno un buon i servizi collettivi quando una famiglia anche relativamente povera a una buona sanità gratuitamente delle buone scuole una buona istruzione un buon sistema che accompagni le persone alla ricerca del lavoro eventualmente un sostegno per la casa e domani un sostegno per la previdenza che sono tutte funzioni pubbliche beh allora in questo caso le diseguaglianze si sono effettivamente ridotte anche se il sistema fiscale fosse diciamo meno per ripartivo di quello che uno immagina e quindi è l'azione dello stato nei servizi che diventa fondamentale perché il paese possa ritrovare quella coesione che significa essere tutti uguali di fronte ai problemi carattere più importanti io guardo gregorio de felice perché effettivamente sto pensando noi ragioniamo in termini italiani ma tutti gli stati in un modo o nell'altro tutti o chi meno comunque sono intervenuti in maniera massiccia e cambiato sicuramente il modo di vedere e di gestire da parte dello stato molte cose e di limitare anche la libertà dei tanti cittadini non soltanto in italia ma in europa e in modo particolare poi abbiamo visto che in alcuni stati all'estero parlo del brasile parlo dell'india dove ci sono democrazie imperfette effettivamente e tutto questo è stato gestito anche forse con una certa omertà e con una certa superficialità senza troppi controlli e senza vincoli anche stringenti da parte dei giornalisti dell'opinione pubblica quindi le chiedo soprattutto in europa che cosa sta cambiando e questo un ruolo dello stato è in questo momento è in ritirata ci sarà più libero mercato no la risposta è no e perché almeno in una fase come questa è fondamentale avere lo stato per gestire l'emergenza abbiamo visto gli importi che sono stati in gioco per esempio a livello mondiale parliamo di interventi pari a 16 trilioni di dollari quindi 16 mila miliardi di dollari e questo è avvenuto in maniera molto differenziata in giro per il mondo l'europa non è stata la prima in classifica da questo punto di vista ma io credo che in casi come questo l'intervento dello stato debba essere tempestivo proporzionato ed efficace allora emerge una concorrenza nuova nella gestione dell'emergenza che la concorrenza tra gli stati nel gestire questo tipo di discorso prendiamo l'esempio americano partiti malissimo con il look da un grandissimo recupero con la campagna vaccinale è l'europa che cosa ha significato la pandemia per l'europa è una enorme novità è che il next generation new per la prima volta c'è un concetto di trasferimento tra gli stati membri dell'unione europea c'è un emissione di debito comune e c'è una grande invasione di campo l'invasione di campo e quella che l'europa dice agli stati membri dobbiamo procedere verso una doppia transizione la transizione ecologica e la transizione digitale allora un interrogativo che ci si potrebbe porre è questo il mercato da solo avrebbe intrapreso questa transizione ma forse no sicuramente è stato uno stimolo forse è uno stimolo importante e uno stimolo importante anche supportato da finanziamenti e sappiamo che quando c'è anche questo aspetto poi gli obiettivi possono arrivare il suo giugno l'italia in questo momento storico come può conquistare un ruolo più prestigioso è anche più importante essere attore più protagonista nell'europa ma io penso che l'italia che next generation iu è un programma pensato moltissimo per l'italia l'italia insieme alla spagna erano i due paesi europei più colpiti dalla pandemia ma una delle grandi lacune del progetto europeo è quella di non essere mai riusciti ad ottenere la convergenza economica tra gli stati membri detto più semplice l'italia era è il fanalino di coda per quanto riguarda la crescita tra i paesi europei e allora credo che dietro next generation igloo ci sia chiaramente il concetto aiutiamo l'italia con sussidi e prestiti ripeto l'italia il maggior beneficiario in termini assoluti però l'italia deve giocare la sua parte se l'italia ce la fa e ha successo il pnr credo che questo sarà un grande bene per noi tutti italiani ma un forte passo in avanti per un processo di integrazione europea altrimenti l'europa di rabbia ma noi ce l'abbiamo messa tutta il maggiore beneficiario ne ha usufruito soltanto in parte allora dobbiamo un po ripensarci se invece l'italia successo con i famosi 200 e passa miliardi e poi la voglia di stare insieme di anche di riformare il patto di stabilità e crescita di andare avanti sull'unione bancaria sul mercato europeo dei capitali eccetera potrà trovare una forte accelerazione io sono molto convinto di questo ma le previsioni di visco di un più 4 per cento entro la fine dell'anno nel pil pensi che siano sufficienti a convincere anche gli investitori eventualmente stranieri a puntare sul nostro paese ma allora crescere del 4 4 mezzo per cento quest'anno è relativamente semplice la vera scommessa è che cosa succede nel 2025 perché il 2025 perché avremo terminato i progetti di investimento legati al pnr e dovremmo aver fatto quelle riforme che consentono all'italia di avere maggiore produttività un maggiore potenziale di crescita che ci avvicini a quella che è stata la crescita media tedesca negli ultimi dieci anni pre covi della germania è cresciuta dell 1 e 7 18 per cento l'italia dello 0 4 0 5 ecco questo è un gap enorme che non è dovuto alla incapacità dei nostri imprenditori ma è dovuto al fatto di avere un sistema economico ancora molto farraginoso non sempre concorrenziale con lentezza della giustizia ea volte una pubblica amministrazione non così orientata al mondo del business e questo ci rallenta nella nostra capacità di sfruttare grandissime risorse pensiamo ai giovani pensiamo alle donne pensiamo alle regioni del mezzogiorno che hanno tutti un potenziale che non viene sfruttato abbastanza assolutamente è così sono fasce a cui forse bisogna dedicare ancora più attenzione poi sentiremo da tito boeri tra poco quali sono gli appuntamenti dedicati proprio a questi temi alla burocrazia nel di mento delle procedure decisionali ci sono tanti momenti per riflettere su questo previsti nelle giornate che si aprono proprio adesso intanto però mi rivolgo a giuseppe laterza perché con cipolletta e dall'inizio organizzatore di questo magnifico appuntamento e lo guardo perché non è solo il pil a crescere ma sono anche le curiosità personali e anche la lettura e so che in questi giorni lei è stato lodato da mattarella a cui ha portato il nuovo catalogo e mattarella è a conoscenza di quanto gli italiani abbiano voluto investire sulla propria cultura in questo anno difficile sono stati momenti in cui forse chiusi in noi stessi perché nelle nostre case abbiamo sentito il bisogno di approfondire ed ecco qui quanta attualità cioè di nuovo in questo appuntamento quindi non solo bisogno di libri non solo un rilancio dell'editoria perché finalmente c'è una voglia di riscoprire anche le narrazioni la saggistica e tutto quanto può aiutarci a riflettere ma anche appuntamenti come questi diventano un momento di confronto collettivo e non più solo intimo quindi una scommessa in questo momento da rilanciare buonasera a tutti io ringrazio è molto gentile ma ma tra non ha lodato solo da noi ma che aveva votato gli italiani perché quando una settimana fa abbiamo portato al mio cugino alessandro e ad andrea giardina il catalogo storico dei 120 anni della casa editrice nata al mio 101 lui e ha detto il fatto che durante la pandemia dopo un primo periodo in cui gli italiani non leggevano perché erano confusi hanno ripreso a leggere libri e alla fine dell'anno il risultato che hanno detto più libri nell'anno della pandemia che l'anno prima credo che sia il sintomo di un bisogno di profondità di approfondimento e spero ha detto il presidente che questo si confermerà almeno in parte nei prossimi anni ecco io credo che i tanti che hanno affollato il festival fin dalla prima edizione perché insomma titolo solo ricorda gregorio è in sono le persone sono qui è stata una sorpresa è stata una sorpresa perché sistematicamente abbiamo dovuto cambiare sala avevamo previsto 150 persone io ricordo qui al teatro sociale che ne ospita che lo sei settecento sono nati e 1500 e siamo dovuti andare all'auditorium e così tutte le sale questa era inaspettato e credo che quel bisogno di approfondimento di cui parlare presidente esattamente lo stesso perché la gente chiede rigore ecco io ho trovato negli interventi che mi hanno preceduto molte parole importanti il sindaco ha detto bisogna lavorare in quello che c'è tra stata il mercato e la parola comunità che abbiamo usato nel sottotitolo così importante anche qui il rettore ha parlato di innovazione fondamentale che se un pensiero non produce innovazione e l'università di trento da sempre ha prodotto innovazione pensiero e maurizio fugatti ha parlato di concretezza e coraggio ecco io credo che in questo periodo particolarmente c'è bisogno di guardare al futuro l'ha detto gregorio de felice la svolta il test si fa il 2025 allora per carità a parlare di quanti vaccini facciamo ogni giorno è importantissimo però però in questo momento si stanno prendendo decisioni che condizionano il nostro futuro e soprattutto ai nostri figli e soprattutto nel caso si chiama next generation allora forse di questo bisogna parlare di più e di questo parleremo in questi giorni in questi giorni economisti non parlano tanto anche delle vicende immediate ma parleranno di cose che riguardano i prossimi cinque dieci quindici anni parlano del sistema di tassazione parleremo appunto della regolazione il rapporto tra autonomie cali di tutto quello che riguarda la sfera dello stato e ne parleranno in maniera spesso anche divergente divergente non con le stesse idee perché appunto credo dall'inizio tutti noi siamo stati d'accordo che questo era un luogo dove ciascuno si forma una propria idea e quindi io credo da editore che nel suo piccolo provo a fare una casa editrice liberale e pluralista credo che questo sia più bel contributo che possiamo dare alla democrazia se è vero e qui chiudo quello che ha detto e scritto tante volte un grandissimo economista filosofo amartya sen non a caso e filosofo che la qualità di una democrazia prima ancora che sulla elezione si misura sulla qualità del dibattito pubblico ci sono democrazie fittizia in cui c'è un rito elettorale ma poi in realtà non è una democrazia lo sappiamo ma non c'è democrazia il buona democrazia senza un buon dibattito pubblico franco aperto fondato rigoroso come appunto abbiamo provato a costruire qui al festival e che evidentemente riscontra un grande successo di pubblico perché anche ho visto i dati dei contatti per quanto riguarda tutto quello che è andato online in questi mesi è veramente impressionante quindi la voglia di cultura di profondità di aprire gli orizzonti di capire va al di là delle persone che sono già orientate al mondo economico e questo è sicuramente un successo del responsabile scientifico tito boeri che viene è stato ha già in conferenza stampa lodato per le sue capacità lungimiranti di scegliere anche persone che poi vengono premiate e quindi già a nelle sue relazioni internazionali diciamo una preveggenza rispetto a qualche elemento che sta emergendo io le chiedo però vorrei puntare parlando di giovani e di necessità di farli crescere su qualcosa che non è stato troppo e sponsorizzato finora e il concorso per le scuole secondarie e tanti ragazzi anche quest'anno con le difficoltà la da del tutto quello che sappiamo hanno partecipato al concorso economia ci voglia raccontare un po qual è il senso di questo appuntamento innanzitutto il festival è un'opera collettiva festival delle persone di trento che vengono alle iniziative che partecipano le discussioni che pongono le domande che incontrano per strada e relatori e che fanno le domande ed è davvero una gioia finalmente rivedere il pubblico nelle sale è contingentato per cui non avremo le sorprese del primo anno purtroppo questa volta i numeri sono fissati a priori di chi può partecipare agli eventi ma fatemi dire che davvero bello vedere delle persone poter avere immediatamente da loro la reazione capire se il linguaggio che stiamo utilizzando e adeguato avere le loro impressioni e le loro reazioni ricordava quello che noi stiamo facendo per le scuole secondarie è davvero per noi un motivo di grande orgoglio il fatto di sapere che quest'anno siamo riusciti a mantenere questo concorso nelle scuole secondarie allo stesso livello degli anni precedenti al kobe nonostante ci sia stata di moltissimi casi chiusura di scuole in situazioni interruzioni della didattica molto spesso abbiamo avuto più di 100 scuole che hanno partecipato abbiamo avuto un impegno qualitativamente di grandissimo livello e premeremo qui i vincitori come tutti gli anni di questo concorso nelle scuole secondarie italiane si parla moltissimo si parla molto di più di economia e ci si cimenta sui temi che di volta in volta proponiamo e che sono dei temi tutt'altro che oggi come quelli che animeranno le discussioni in questi quattro giorni sono sempre discussioni che vogliono come ricordavano anche prima il sindaco ianeselli il presidente fugatti e il rettore deflorian sono sempre temi concreti che sono vissuti da milioni di persone il festival non è mai stato una palestra di scontro tra scuole di pensiero accademico qualcosa dove ci si cimenta su problemi molto concreti si cerca di dare delle risposte si cerca di trasmettere il modo di pensare degli economisti che un modo che delle volte porta a delle conclusioni fermi e molto spesso lascia aperti degli interrogativi ma comunque e istruisce anche poi le scelte di politica che possono essere svolte e credo che il festival vuole essere anche un luogo per trasmettere l'esperienza il modo di essere degli economisti io devo dire credo di essere stato anche il proprio qui al festival molto spesso critico nei confronti della mia professione molti di voi si ricorderanno il processo agli economisti e queste auto critiche collettive che abbiamo fatto dopo la grande crisi finanziaria vorrei dire due cose sul l'impegno degli economisti legato proprio anche all'ultimo anno c'è stato un impegno davvero molto rilevante nel cercare di dare risposte alla pandemia non è soltanto un problema chiaramente legato a delle specialità gli epidemiologi gli immunologi coloro che hanno chiaramente dato più diretti all'azione del governo ma c'è stata tutta un'operazione anche da fare a livello di scienze sociali e su questo credo che ci sia stata una dimostrazione di impegno di attenzione da parte degli economisti davvero rilevante c'è una nuova rivista scientifica che si chiama cove di economic che è nata che nel giro di un anno è uscita con 80 numeri di ciascuno dei quali conteneva articoli di alto livello di approfondimento con studiosi che hanno guardato dei dati hanno raccolto dati in condizioni molto difficili e hanno dato un contributo molto concreto alle scelte di politica economica e per quanto riguarda invece la vita degli economisti il modo di interpretare il loro ruolo da parte degli economisti credo che questo festival c'abbia negli anni dimostrato che ci sono diversi modi di essere economista spesso nell'immaginario collettivo l'economista il manager d'impresa e il banchiere l'algido ragioniere che fa i conti certamente sono tutti i modi di declinare grado dell'economia e sono tutti i ruoli fondamentali manager crea lavoro è esposta la frontiera delle possibilità produttive il banchiere tiene in piedi di fatto un sistema economico con le sue azioni col finanziamento che concede alle imprese l'algido ragioniere ma fa sì che le generazioni future non si ritrovano sulle loro spalle un debito eccessivo ma c'è anche un altro modo di vivere da economisti che quello dell'impegno sociale dell'impegno proprio a contatto con le persone mestiere altro che a rigore che spesso si pensa e allora io quest'anno vorrei ricordare una persona che è nata come economista si è formata come economista interpretato il suo ruolo come economista fino in fondo pur essendo come mestiere diplomatico luca attanasio ambasciatori italiani in coin in congo ucciso come sapete in un agguato nel nel febbraio di quest'anno lui si è formato come economista e ha sempre interpretato il suo ruolo come economista un economista che mette insieme tra l'altro la sfera pubblica e la sfera privata questa è un'altra cosa molto importante credo di questa edizione del festival nessuno vuole contrapporre pubblico e privato non c'è più una gara non ci sarà un vincitore e un vinto noi siamo qui per lavorare sull'alleanza tra pubblico e privato e quella stessa alleanza che ci ha dato quest'anno un miracolo di fatti non so come definirlo altrimenti ma se voi pensate un anno fa se chiedevate ai maggiori esperti di vaccini se mai ci sarebbe stata la possibilità nel giro di un anno di avere un vaccino contro uno singolo approvato e quindi utilizzabile immediatamente contro il kobe bene gli avrebbero tutte le speranze direbbero guardato qualche giorno fa ad un sondaggio fatto un anno fa il 2 per cento aveva detto che ci sarebbe stato probabilmente un bacino il 2 per cento degli esperti interpellati bene non abbiamo soltanto un bacino abbiamo molti di più li abbiamo già attuati e addirittura pensavano che avrebbero cominciato a produrre i primi eventualmente e come sapete ne stiamo producendo in quantità sufficienti per vaccinare una parte consistente del pianeta non sufficiente ne parleremo ampiamente quindi questo è un segno di alleanza finanziamento pubblico e ne parleremo più tardi finanziamento pubblico iniziativa privata le due cose che noi dobbiamo lasciare andare lui vi lascio poi altri cinque minuti di discussione ma volevo avere un aggettivo per il festival di quest'anno anche da cipolletta prima di salutarlo che lui deve scappare in questi troppo di rischio parli perché festival sarà giovane e divertente e divertente e bene allora abbiamo una prospettiva lieve e anche non soltanto di riflessione molto difficoltosa spesso l'economia si pone temi così complicati e allora vado perché ricordi felici che appartiene a quel gruppo di banchieri che regolano anche la nostra economia e chiedo secondo lei co dove deve andare i banchieri pensano le comunità i territori comunque battute a parte ai lasciti per i figli e le nuove generazioni qual è la domanda è l'aggettivo è un aggettivo e comunque anche un augurio a questo festival per il futuro questa e le prossime edizioni il grande augurio è che parta anche da qui il riscatto dell'italia per quanto riguarda le disuguaglianze sociali la crescita economica e la prosperità all'offerta al dare prospettive ai nostri giovani grazie grazie doma e da incoraggiare questa attenzione infatti anch'io mi sono resa conto da giornalista dal nostro osservatorio chi ha più sofferto in questa pandemia sono stati i ragazzi e sono state le donne le donne che spesso hanno dovuto rinunciare al proprio ruolo professionale che spesso sono state emarginate dal mondo del lavoro le donne che fanno più fatica a entrarci ora così come per i giovani le occasioni sono davvero poche e ci siamo confrontati su questo anche con la terza nei giorni scorsi come genitori oltre che come professionisti impegnati ciascuno nel proprio campo e ci siamo chiesti cosa si può fare formarli innanzitutto dare loro strumenti tanti strumenti tanta conoscenza aprire i loro orizzonti e così si approvi donne segnalo che è sabato alle 14 e 30 proprio qui paola profeta linda laura sabatini coordinate da una sua collega tiziana ferrario discuteranno proprio di questo disparità di genere e politiche pubbliche se mi consente tornerei sulla parola comunità solo per dire che il festival è frutto di un lavoro di una straordinaria comunità che a trento ed altro i tante persone che non possiamo citare io chiedo il permesso al presidente maurizio fugatti che sarà contento per citarne una che marilena de francesco che è chiedere a tutti un applauso tutto il lavoro del gruppo ma rivela abbia francesco ma tanti altri ci seguono dalla prima edizione e hanno fatto un lavoro straordinario senza il loro lavoro noi potevamo fare tanti bei progetti ma non sarebbe stato quello che è stato cioè non sarebbe stato quella cosa viva forte bella di incontro personale di scambio dove tutto risultato facile perché perché c'era dietro un tantino che funziona perché c'erano tanti statica quindi voglio dirlo in questo momento anche quest'anno ancor più quest'anno che è stato difficile organizzare grazie a tutti quelli che hanno lavorato per realizzare questo festival è perché le donne sono proprio un solving in molti casi sono abituate a gestire no molte situazioni sono multitasking e problem solving quindi è anche empatiche di solito sono capaci di fare team io torno a tito boeri che oggi ha avuto un prologo molto interessante con il commissario gentiloni e quindi ha già cominciato a lavorare al mattino e continuerà tra poco con molte stimolazioni e molti interventi e interlocutori di prestigio vogliamo segnalare gli appuntamenti più importanti finisco sempre per se comincio a segnalare gli eventi per far torto a qualcuno perché sono tutti eventi vi assicuro lavoriamo sempre in modo tale da garantire il livello di qualità a tutti gli eventi del del festival segnalo un evento che non è nel programma che abbiamo voluto aggiungere che si tiene domani sera alle 20 e sarà una discussione sulla giustizia fiscale che ci sembrava particolarmente appropriata anche alla luce del fatto che si è ricominciato a parlare in italia di tassa di successione e che a livello internazionale di questo ne parlavamo anche con gentiloni c'è una iniziativa importante per spostare la tassazione dal lavoro al capitale e quindi alle grandi corporation dai giganti del web e e anche a coloro che effettivamente sono in qualche modo a garantirsi delle aliquote fiscali delle tasse più basse perché mantengono in piedi delle società in qualche modo fittizie per in qualche modo di mantenere i propri i propri redditi quindi discuteremo di questo tema che un tema credo molto rilevante anche alla luce del fatto che la pandemia ha creato nuovi perdenti assieme a lui le razioni che invece hanno avuto dei guadagni davvero stratosferici semplicemente perché avevano investito molto sul sul commercio su commercio online quindi questo è un tema in più che non è quello dei venti teremo le affronteremo festival poi partiremo oggi con discutendo dei vaccini lo faremo tra l'altro discutendo la non soltanto con il nobel michael kramer che era stato da noi prima di ricevere il nobel e che ha lavorato moltissimo su questi temi diciamo il libro suo di riferimento sui vaccini del 2004 per dirli quindi è un tema che lui ha affrontato da molto tempo ma lo farà assieme a minor a poli che è il capo della ricerca una grande multinazionale tra l'altro dove lavora la sede è in italia che proprio produce vaccini quindi sarà una discussione molto concreta e con un su principi non su principi astratti allora non mi resta che chiedere a lei un aggettivo oltre che impegnativo il suo festival come il sora via spero che sia utile sia utile sia per dare a coloro che devono prendere le decisioni e qui al festival avremo più di metà del consiglio dei ministri quindi abbiamo le persone che sono poi in grado di raccogliere le indicazioni gli spunti che verranno sviluppati qui al festival di poi tradurre questo in pratica ma utile anche a valutare valutare poi quello che i governi che hanno concretamente questo è un aspetto molto importante perché spesso si fanno valutazioni indipendentemente da un'analisi dei fatti dall'analisi dei dati questo fa parte proprio del mestiere dell'economista quindi avere quegli strumenti per valutare le politiche dare giudizi sulla politica economica basata sull'evidenza empirica è un principio cardine del lavoro dell'economista io penso che sia un principio cardine anche di qualsiasi democrazia quindi spero che questo venga sviluppato ulteriormente anche in questa occasione io sto guardando il logo di questa manifestazione che mi è sempre stato simpatico questo scoiattolino così attento e assorto e mi viene da dire spero che il festival sia luminoso come questo arancio e quindi capace di portare luce e conoscenze alle persone il furbo come questo scoiattolino quindi buon lavoro a tutti voi e buona conoscenza a chi continuerà a seguire gli appuntamenti del festival sedicesima edizione che abbiamo appena inaugurato grazie e buona conoscenza
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