Il metaverso e il brand storytelling
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Il metaverso e il brand storytelling
Un appuntamento incentrato sull’intelligenza artificiale e su come queste tecnologie possono cambiare il modo di creare contenuti testuali e non solo; ne discutono Laura La Posta con Joseph Sasson, partner di Alphabet Research.
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E quindi sei ottimista su questo versante? Si perderanno dei posti di lavoro ma altri se ne creeranno. Qualcuno soffrirà nel senso che chi si trova in certi ambienti lavorativi che sono a tasso di automazione forte e potrà avere delle difficoltà così come però tanti giovani potranno avere straordinarie opportunità di successo traverso l'inserimento nelle nuove professioni legate alla tecnologia. E di certo dovremo tutti studiare di più però perché ci si sposta sempre di più l'essere umano si sposta verso il valore aggiunto quindi i lavori ripetitivi li facciamo fare alle macchine robot e computer e noi ci dobbiamo studiare di più per dirigere il flusso. Non so se avete visto notato che in America ho notato la notizia qualche settimana fa non so se è ancora in atto lo sciopero degli screenwriters di hollywood che sono gli sceneggiatori quelli che scrivono le storie pensate che stanno protestando per via di bot come cià gpt e l'avvento dell'intelligenza artificiale nel loro settore. Domani in realtà ne parlavo ancora cinque anni fa dicendo cominciano arrivare i primi script di film fatti dell'intelligenza artificiale non so a che punto siamo adesso ma si va in questa direzione quindi vi piaccia o no nel senso che magari poi facciamo parlare pubblico perché credo proprio appena sentire le persone presenti diciamo un grosso tema è quanto questi sviluppi siano arrestabili? No, non sono arrestabili è come fermare una valanga con le mani o no? E se non sono arrestabili come ci comportiamo? Cosa possiamo fare per attenuare quantomeno gli aspetti problematici più forti? E come fare la governance? Ieri Bill de Blasio al festival qui di Trento ha detto stiamo lasciando l'intelligenza artificiale c'ha gbt il metaversum ma soprattutto l'intelligenza artificiale a poche grandi corporation pochi individui al mondo stanno decidendo come creare una nuova specie umana che una nuova specie che parla come fare i nostri lavori lo stanno decidendo poche persone dentro aziende private questo non è giusto la governance deve essere pubblica? Assolutamente sì deve essere pubblica lo dicono anche per esempio imprenditori super privati come mask come gates ccetera si può fare un passo in più nel ragionamento e dire che la cosa da vitare che ha decide a prendere queste decisioni domani siano le macchine non l'uomo assolutamente rimpiangeremo forse i cinque tizi importanti che decidevano per noi se ci troviamo in una situazione alla matrix dove il controllo non siamo più noi a controllare le macchine sono loro a controllare gli sseri umani quindi questa è la frontiera del problema che viene dibattuto oggi a livello di governance è proprio questa la sfida infatti nella copertina del tuo libro c'è uno scenario alla matrix un po inquietante poi però io ti ho detto ma a me invece si mette un po di ansia però non sta accadendo verso di noi ecco questa mole di dati schiacciandoci ma secondo me sta salendo magari se ci agganciamo sale verso la luce e tu mi hai detto ma che interpretazione positiva mi fa piacere altri invece hanno detto no io lo trovo angosciante e basta perché la mole di dati cade verso di noi quindi dobbiamo fare in modo di farla salire questa mole di dati. La tua lettura è interessante proprio perché siamo in un'epoca in cui sono possibili entrambe le letture siamo nella totale incertezza su come si sviluperanno le cose è possibile tanto uno scenario ottimistico sul quale io un po mi colloco essendo ottimista per natura quanto è ammissibile uno scenario distopico un grande esperto dell'intelligenza artificiale inglese trappentato in canada recentemente è andato all'onore delle cronache essendo uno di quelli che ha andato i maggiori contributi allo sviluppo dell'intelligenza artificiale a livello mondiale recentemente era consulente di google fino a pochissimo tempo fa è uscito dicendo in un'intervista detto quando l'hanno chiesto ma è possibile che succeda veramente uno scenario in cui le macchine ci controlleranno e lui ha risposto testualmente dicendo it's not inconceivable non è inconcepibile e poi è uscito da google dicendo che da adesso in poi la sua missione non è più sviluppare queste tecnologie è mettere in guardia e anche spingere i governi a delle azioni di controllo e di di governarsi giustamente ecco in questo scenario ci sono poi appunto le aziende che vogliono devono potranno stanno facendo già loro ingresso nel metaverso quindi cambia lo storytelling e tu nel libro spieghi come fare partendo proprio dal progetto gucci garden sul roblox piattaforma leader del gaming un progetto che di cui gucci già si è occupata nel 2021 e poi altre aziende via via stanno splorando il metaverso tante aziende tante aziende lo stanno facendo il mio libro arriva a elencare 17 azioni che si possono intraprendere allo scopo di fare buono uso di queste tecnologie faccio qualche aziende che lo stanno facendo già sono tantissime molte aziende della moda per non dire la gran parte di esse ovviamente tutti i grandi player della tecnologia google meta amazon tutti quanti le grandi banche internazionali una quantità di aziende e parliamo sia di brand storytelling sia di applicazioni che possono riguardare altri aspetti come per esempio il fatto di utilizzare la blockchain per assicurare l'esito delle transazioni la tracciabilità la sicurezza e così via posso dare alcuni esempi di cosa vuol dire entrare nel metaverso ad esempio si può farlo diciamo la cosa più banale producendo degli nft mettendogli in vendita eccetera c'è chi è riuscito a farlo con grandissimi risultati anche nike lo ha fatto con in maniera piuttosto brillante anticipatrice se no beh la cosa su cui fosse il mio libro parla di più e che più vicina c'è gpt l'ho già accennata ogni marca dovrebbe avere se non c'era già un suo digital assistant cioè un suo una sua presenza entità virtuale all'interno degli ambienti virtuali che parli in suo nome e che lo faccia usando il linguaggio naturale linguaggio degli sseri umani e che lo faccia con una bella voce e che riesca a parlare raccontando la storia della marca quello che farebbe un buon venditore in carne ossa raccontando la marca i suoi valori il suo rapporto con la sostenibilità con la diversity inclue qualunque cosa qualunque tema di pertinenza della marca può diventare il racconto di un robot vi piacciono anche questo possibile ed è in qualche modo anche augurabile nel senso che un singolo venditore umano può parlare tre quattro persone contemporaneamente un bot di questo tipo può parlare a milioni di persone contemporaneamente quindi il vantaggio è evidente. L'importante è che una cosa non escluda l'altra cioè il contatto personale è sempre importantissimo. Oh yes certo e infatti bisogna entrare in una logica in cui una cosa non escluda l'altra e il metaverso a differenza di come alcuni lo dipingono non è l'ingresso nei mondi virtuali e basta è la capacità di coniugare in maniera smart intelligente il mondo reale il mondo virtuale e i mondi virtuali quindi è qui che si gioca la partita in realtà e chi lo sa fa fare meglio vincerà. E si aprono nuove professioni in quest'ambito del brand storytelling nel metaverso? Dunque io nei primi anni 90 dicevo uno studente prima già suggeriva ai miei studenti di occuparsi di internet e di andare verso internet perché domani l'economia sarà in larga parte passerata verso internet ok si trasferirà in larga misura tutta l'economia su internet. Ora potrei dire la stessa cosa per quanto riguarda il metaverso se prescindiamo dalla parola cioè chi avrebbe detto come si chiamano oggi tutti i mestiri alligati a internet 20 30 anni fa? Chi sapeva che c'erano i web designer che c'erano che so io UX specialist eccetera eccetera? Sono tutte definizioni che sono arrivate negli ultimi tempi. Adesso si incomincia a profilare tutta un'altra nomenclatura degli avatar specialist piuttosto che i costruttori di ambienti virtuali, gli ingegneri dell'intelligenza artificiale e così via. Andate su internet mettete appunto qualche domanda a questo chiedete già a GPT come si chiameranno domani le specializzazioni emergenti. Sono cose totalmente nuove ma così legate a queste nuove tecnologie che hanno grandi possibilità di diventare importanti. Senti nelle 17 azioni poi lasciamo spazio alle domande nelle 17 azioni che suggerisci ce n'è una due mi hanno colpito che suggerisce alle imprese che si affacciano sul metaverso di creare spazi di giochi immersivi perché in fondo tutto poi si collega all'idea di videogioco da cui tutto è partito questa realtà immersiva virtuale e poi anche le aste e poi creare collectible memorabilia insomma siamo dei gran giocherelloni rimarremo così anche nel metaverso. Sapete quanti sono i gamer nel mondo? date una cifra tranne i gamer, gli altri staccano. Secondo me neanche loro lo sanno. Quanti sono i gamer nel mondo? Aiutatemi. I gamer nel mondo sono 3,2 miliardi di persone compresa mia sorella che è più anziana di me e comunque gamer nel senso che va su si diverte con i vari giochi e così via ovviamente si può essere gamer a diversi livelli di capacità immersiva pochi magari una minoranza usa i visori della realtà virtuale tanti possono ssere comunque gamer in giochi che già usano l'intelligenza artificiale per funzionare nel modo migliore quindi con una platea così qualunque marca può trovare interesse a entrare in relazione citavi prima Gucci, Gucci nel suo garden nei suoi ambienti virtuali ha già sviluppato tutta un'area di gaming brandizzata perché è un modo per le marche anche abbastanza vetuste come può ssere Gucci stessa di entrare in contatto con le nuove generazioni che probabilmente non la guarderebbero mai in una vetrina potrebbero accorgersi che siste all'interno di un buon gioco. Quindi i giovani che in futuro non compreranno più le auto perché gli serve l'idea di mobilità ma non di possesso, non leggeranno più un giornale perché è carta figuriamoci roba obsoleta, non compreranno più scarpe con moccassini come quelli che indossi tu perché sono tutte sneaker e quindi stanno mandando in disruption in tere industry questi giovani no? Le aziende se li vanno a prendere nel metaverso. Beh sapete qual è la percentuale e secondo una ricerca americana ok stati uniti sono forse un po' più avanti però i gamer quanti gamer secondo voi hanno già comprato dei asset digitali all'interno dei giochi? Percentuale? 50%. Quindi come dire per loro la valorizzazione di attività di asset digitali è già avanzata non è solo un'idea spostata in avanti nel tempo. Se vale per i giocatori per i gamer può valere per tante altre persone. Le persone della mia età magari trovano questa cosa bizzarra e anche abbastanza idiota. Oppure pericolosa. E o anche pericolosa e anche tale da poter mettere in crisi una serie di settori. Ovviamente la pizza è meglio mangiarla in ambienti naturali che non in quelli digitali però per esempio mcdonald ha già previsto dei giochi in cui persone che abitano amici che abitano in paesi diversi eccetera possono creare una situazione in cui consumano insieme l'hamburger e contemporaneamente mcdonald alla porta di ognuno di questi in america in italia eccetera bussa per portare il cibo reale quindi questo è un tipo di connessione fra ambienti reali ambienti digitali. Anche ikea sta sperimentando soluzioni così? Ikea? Non sul gioco ma... ikea è stata anticipatrice perché ha creato già da parecchi anni qua ikea place che è quella software che permette di vedere soffà di ikea nel tuo salotto. Non so se sta facendo altre cose ma probabilmente si sono state anticipatori, poteva essere ancora. Perfetto. Prima di aprire le domande vuoi aggiungere qualcosa che non abbiamo ancora detto che è fondamentale anche ai fini delle domande? Diciamo che io sono consapevolo che il tema del metaverso in generale anche forse addirittura di più l'intelligenza artificiale pone una serie di interrogativi circa privacy sicurezza controllo possibile catastrofe sul piano dei posti di lavoro perduti eccetera qui diciamo che la mia posizione l'espimo con less is more con due tre parole dico queste tendenze sono inevitabili nel loro aspetto tecnologico si tratta solo di posti problema appunto di come governare questi processi non si può girare la testa e far finire non vederli non si possono fermare come dicevi tu Laura la questione come facciamo i conti con questa realtà? E reprimere non serve a niente in classe di mia figlia l'altro giorno un ragazzo ha consegnato il compito di chimica loro hanno tutti il computer davanti e quindi non sai sattamente cosa stanno guardando perché era una simulazione in classe non avevano un ambiente schermato con un computer a parte non era una prova ufficiale ecco comunque questo ragazzo ha consegnato il compito dopo dieci minuti era un compito di un'ora durata di un'ora la professoressa imperturbabile gli ha detto va bene allora butta questo compito che è fatto su chat gpt e adesso anzi non lo buttare facciamo una bella cosa ragazzi chiudete tutto aprite tutti chat gpt facciamo un compito e poi mettiamo a confronto il compito fatto su chat gpt con quello che faremo veramente senza computer carta e penna settimana prossima poi vediamo le differenze insomma mi pare un metodo intelligente perché non è stizzoso hai barato ti porto dal preside potremmo anche dire fatelo tutti su chat gpt e vediamo chi lo fa meglio perché poi non è detto che si si infatti sì senza rinunciare senza poi passare un secondo compito fatto senza computer usatele oppure ma vediamo che lo sa usare davvero insomma la repressione mi pare che veramente serva poco in questo ambito fatte la legge trovato l'inganno yes allora apriamo le vostre domande prego se no vi interrogo io a caso e qui stavate facendo sì no con la testa cosa facevate sì no dai parlate dai prego prego riflettete però perché dopo vi chiedo una domanda il fatto che non ci sia uno standard per quanto riguarda i modi virtuali questo potrebbe essere un lemento che impedisce appunto la diffusione dell'età verso quindi non ssendoci uno standard uno è presente in un mondo ma contemporaneamente non è presente in tutti gli altri sì è vero per esempio dunque c'è un libro in fosse il miglior libro che ho letto sul tema metaverso è di un esperto americano che si chiama mafio ball c'è anche italiano tradotto è stato tradotto l'anno scorso molto in fretta beh lui dice che non c'è neanche uno stada standard per il 3d prima ancora di arrivare in ambienti virtuali anche solo su quello e tanto meno c'è uno standard per il tema che accennavo prima della interoperabilità sarà anche molto difficile che ci si arrivi dice ball questo però non impedì questo è come dire una traguardo che forse in futuro raggiungeremo quello che come in certi film di fantascienza si può immaginare un metaverso unitario no che nel quale siamo tutti immersi anche la definizione di che zack oberg ha detto in quel famoso filmato il video del 2021 ha detto una internet nella quale si sta dentro si vive l'esperienza e non ci si limita a guardarla no ma ecco questa internet unitaria è molto lontana da noi e la ragione è perché non ci sono standard condivisi ogni ambiente virtuale funziona secondo standard differenti non importa comunque il metaverso nella sua pluralità nella sua molteplicità di ambienti è già qualcosa che sperimentiamo tutti i giorni e nei quali i vostri figli o i figli delle persone della mia età vivono tranquillamente senza nei patemi e nei preoccupazioni particolari appunto se i giochi per per molti autori già attualmente i giochi come fornite eccetera sono parte del metaverso sono ambienti del metaverso domani microsoft con teams e mesh le sue i suoi sviluppi dal punto di vista degli ambienti virtuali lavorativi creerà degli altri ambienti che possono ricadere nel metaverso quindi standard differenti scollegati fra di loro ma ciò nonostante queste tecnologie ci come dirà traverselando le nostre vite da ogni punto di vista tu hai detto addirittura che microsoft potrebbe far meglio di meta nel metaverso perché con teams ha uno strumento potentissimo già di condivisione dei contatti? Si, lo dicono alcuni autori, non ho gli elementi per valutare chi arriva prima, anche meta sta facendo grandi ricerche e sebbene attualmente se ne parli male si dice appunto che ha fatto tutto questo push sul metaverso per ragioni di profito e così via perché facebook sta crollando cose del genere ma c'è una gara fra tutti questi grandi player google incluso apple così via microsoft è molto ben piazzata secondo alcuni perché può ssere che metaverso arrivi soprattutto prima attraverso un'evoluzione di quello che noi conosciamo già oggi come teams che è una cosa di grande utilità però di cui forse percepiamo già i limiti zoom teams queste tecnologie bidimensionali in cui dopo un po' ci si stufano so come dire siamo lì fino a un certo punto se le ambienti dovessero essere più immersivi tridimensionali sarebbe solo guadagno credo perché l'uomo non è mai stato portato alla bidimensionalità ci siamo arrivati perché non eravamo capaci di fare meglio e per alcuni decenni la televisione prima il computer dopo ci ha abituati a questa cosa che però è totalmente quella si che artificiale non corrisponde alla nostra natura 3d molto meglio immersività molto meglio chi arriva prima vince altre domande prego intanto vi segnalo che parlate nel microfono perché è tutto registrato in streaming e sarà poi diffuso sui siti sulle 24 ore del festival ora se ho capito bene lei è un sociologo sì c'è qualcosa sì tramite la sociologia e psicologia c'è la mia domanda no le sa adesso probabilmente non io ma più o meno ecco c'è questa tendenza di buttarsi immergersi nel in queste realtà virtuali passiamo la giornata davanti un schermo di computer poi lei ha citato praticamente il discorso la realtà la realtà virtuali c'è sostanzialmente ti fa vedere soltanto quello che c'è dietro questa maschera che noi indossiamo quando facciamo questa sperienza di metà di realtà virtuali però di fatto siamo praticamente 24 nella realtà virtuali io mi ricordo la battuta di il proprietario dei netflix dice il nostro inimico è il sonno noi passiamo le giornate davanti un schermo c'è praticamente non facciamo e poi magari la sera davanti netflix secondo diciamo così il suo osservatore privilegiato cosa a parti capisco illegittimo che ci sono questi aziende che hanno sostanzialmente un deliqui che devono comunque continuamente fornirci delle di stimoli per tornare da loro per insomma ecco e per probabilmente una parola così asardata in questa prigionia di fatto in questo alcatraz del digitali siamo lì tutto il tempo ma cos'è che ci spingi secondo lei sicuramente lei è ottimista va benissimo però cos'è che ci allontaniamo dalla realtà così cos'è che ci ha ridotto praticamente perché siamo in fuga da questa della nostra è forse la realtà insostenibile e quindi ci rifugiamo i mondi digitali che dici una bella domanda c'è da riflettere su questo i sociologi e anche altri autori anche filosofi stanno riflettendo su questo vi do una risposta come la vedo io da molti punti di vista le tecnologie contemporanee sono delle meraviglie sono delle straordinarie meraviglie quello che c'è in uno smartphone è un concentrato a parte sapete che c'è più tecnologia lì che nell'apollo che è andato sulla luna questo è noto ma soprattutto possiamo fare 200 mila cose no? ovviamente una cosa così straordinaria così strepitosa tenda a attirare molta attenzione e il metro fa un po pena vedere così tanta gente bloccata sul suo smartphone che non parla con nessuno non legge un giornale e si vivono queste tecnologie c'è da dire una cosa nel libro c'è una frase in cui faccio notare riportando una ricerca sui giovani sempre giovani americani una grande parte di loro dice che preferisce incontrare gli amici del metaverso nei giochi che non in realtà cosa che fa rizzare i capelli a tutte le persone della mia età forse anche della vostra non lo so ma osservo che le persone delle generazioni più adulte non hanno titolo per fare molto alla voce grossa perché tutte le ricerche fatte fino a un po di anni fa notavano che la media di consumo giornaliero della televisione era 5 ore al giorno tutti noi o gran parte di noi lavorano a computer gran parte del giorno quindi il consumo di computer e telefono se lo sommiamo giustamente è tutta la giornata o quasi le persone che guardano 5 ore televisione a casa loro davanti nel loro salotto non sono andate al bar a incontrare gli amici non sono andate da qualche parte a giocare a tennis o a fare ping pong qualunque altro gioco sociale hanno scelto di star lì ora è ovvio che da un punto di vista sociologico uno può dire le grandi aziende ci costringono ci indottrinano ci ammaestrano eccetera eccetera però siamo in una società abbastanza libera in cui uno se proprio vuole va a farsi una passeggiata non è proprio una prigionia fino a un certo punto siamo ancora liberi di scegliere il fatto è che scegliamo abbastanza concordemente di abbracciare la tecnologia non di scappare. Suggerisco a tutti di pigliarsi ogni tanto un bel weekend e andare nella natura però... eh sì, disconnessione, diritto alla disconnessione. Da qualche parte avevo letto che la disconnessione oggi è un lusso uno dei pochi lusi che ci sono rimasti. Altre domande prego in prima fila. Grazie. Io mi pongo un attimo una mia forza curiosità da studenti di scienze politiche e studi internazionali anche senza voler cadere in teorie distopiche che vedono fra qualche anno la scomparsa del ruolo del politico come figura istituzionale che verrà poi ricoperta da un'intelligenza artificiale io mi chiedo se avendo già avuto qualche anno fa lo scandalo enorme di Cambridge Analytica nella quale comunque le azze su facebook sembravano la cosa più tecnologica e innovatrice che avevamo mai avuto e di cui non capivamo esattamente la grandezza. Quanto è alta e quanto sarà moralmente accettabile la possibilità che ad entrare nel metaverso non sia più Gucci che cerca semplicemente nuovi clienti o rinnovamento nella fascia giovanile ma un partito politico che prima degli altri ci entra e prende quella fascia delettorato giovanile che tra l'altro è anche quello che va a votare il meno che può sostanzialmente durante le tornate elettorali. I partiti nel metaverso sono pericolosi. Beh intanto sappiamo che già nel 2016 si è fatto parecchia notizia del fatto che Trump sia stato aiutato da bot e dai russi da questo punto di vista ccetera. Sì la preoccupazione è non solo regittima ma anche molto fondata perché l'hanno già visto delle cose in questo ambito. Nel mio libro del 2018 già scrivevo che erano state fatte delle esperienze negli Stati Uniti di uso dell'intelligenza artificiale per riscrivere i discorsi dei politici sia repubblicani che democratici e scriverli meglio. Siamo arrivati a questo e potremmo andare avanti ancora quindi è una di quelle aree nelle quali diventa fondamentale la capacità degli enti governativi, dei governi, dell'associazione di chi volete voi di creare delle reti di protezione dal punto di vista dei bisogni dell'uomo e della società. Se non lo si fa i rischi sono molto grandi. Serve una governance totale. Tra l'altro sul tema cyber war l'anno scorso a qui a Trento abbiamo presentato il libro di Marta Ottaviani che è bellissimo, Brigate Russe, perché dimostra documenti alla mano che i russi, hacker russi, non i poveri abitanti russi voglio dire, degli hacker di come dire pagati da entità russe, hanno fortemente influenzato con fake news negli ultimi dieci anni gli elettorati europei quindi il libro di Marta Ottaviani è molto bello. Vi consiglio veramente di leggerlo, è una giornalista coraggiosa che rischia anche in prima persona. Perché poi ci sono anche i deep fake che consentono di far dire alle persone, per esempio a un politico, a cose che non ha mai detto e ci sono tutta una serie di rischi appunto legati al fatto che i discorsi politici potranno diventare in un futuro non lontano, difficile da decifrare proprio perché non sapevano se sono stati mai detti da qualcuno o no, se sono totalmente creati in maniera virtuale in modo da elidere per il comune cittadino la possibilità di capire cosa sta succedendo realmente. Prego una domanda. A proposito di quello che ha detto ora le chiedo, visto che proprio qualche giorno fa l'indice Dow Jones è caduto di circa 100 punti a causa di un'immagine creata da un'esplosione vicino al pentagono, quindi le chiedo qual è il rischio, quanto è alto il rischio che la disinformazione, le immagini false che però apparentemente sembrano vere possono influenzare la vita delle persone e portarle a fare decisioni sbagliate visto che già attualmente il rischio è abbastanza levato e se ci sia una soluzione a questo problema, soluzioni concrete. Diciamo che questa è una sorta di gara, gara fra chi crea i fake e chi li combatte e guarda caso a garreggiare sempre intelligenza artificiale quasi più che non gli umani, ovviamente dietro alle AI ci può essere la persona ben intenzionata e dall'altra parte il criminale, come nella realtà. Questo è solo un nuovo tavolo, un nuovo terreno di gioco, un nuovo terreno di scontro in cui l'umanità si trova immersa oggi. La partita è aperta, nessuno può prevedere come andrà, in certi momenti sarà vittoria dei buoni e in certi altri dei cattivi. Come un far west digitale immersivo. Beh è difficile. Adesso non abbiamo la regola, quindi è un far west. È un po' come i virus, che sono presenti nel mondo informatico da sempre. Così come ci sono i virus, ci sono gli antivirus. Alle volte vincono i virus, alle volte gli antivirus. La partita è aperta. Ci può piacere o non piacere, ma non credo si possa metterla in altri termini. Allora, il tempo a nostra disposizione è quasi finito. Vi chiedo solo se c'è l'ultima domanda o se vogliamo andare verso la conclusione. Cosa abbiamo imparato oggi, secondo te? Che cosa vorresti che portassimo a casa da questo libro, da questa idea, da questa tua idea che comunque è uno storytelling bello da fare, importante, positivo, con i suoi rischi da cui naturalmente dobbiamo guardarci, con spirito critico. Io credo che valga la pena mantenere una prospettiva, diciamo così, non naif, ma ottimista e pensare a queste tecnologie come qualcosa di appunto, non solo bello, meraviglioso nelle sue potenzialità, anche se bisognerà controllare bene i rischi, ma non farsi vincere da queste preoccupazioni al punto da non capire che qua c'è, si sta reinventando il mondo quasi e questo è assolutamente affascinante. L'intelligenza artificiale che va governata dai governi. Avete presente i robotini di Guerre Stellari? Avete presente la caverna, la taverna dove tutti andavano a bere gli elementi macchinici insieme agli umani, gli abitanti di altri pianeti con tre occhi, etc.? Ecco, domani il nostro mondo sarà molto simile a questo, se non altro, perché interagiremo e colloquieremo con entità digitali, artificiali, come se fosse una cosa normale. E allora che la forza sia con noi. Grazie, Giorgio, grazie.
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