Il governo del corpo: un'utopia contemporanea?
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Il governo del corpo: un'utopia contemporanea?
Fino a che punto siamo in grado ancora di governare il nostro corpo? Nell'epoca in cui questo viene scandagliato e trasformato nelle maniere più estreme, dagli interventi genetici agli inserimenti elettronici, dalla sua predisposizione per ogni sorta di controlli alla vendita degli organi, gli interessi economici interagiscono in maniera forte con gli straordinari effetti della scienza sulla nostra vita.
e doveroso che mi presenti sono lucia maestri non come vedete bianca berlinguer non ho i suoi occhi purtroppo vi porto i saluti di bianca berlinguer sentitissimi saluti che purtroppo è stata trattenuta a casa da un problema familiare piuttosto improvviso e indelebile facciamo da qui del festival gli auguri a bianca berlinguer che tutto vada bene in qualità di assessore alla cultura del comune di trento do il benvenuto ai nostri graditi ospiti relatore il professor de mauro a tutti voi che siete qui in questo palazzo comunale sede del sindaco del tempo un palazzo e insieme a tutti gli altri vive in dei tanti momenti del festival e vive con noi son riesce il percorso non c'e nulla è presentata la morale della storia 1994 quando intende non ricandidarsi per dedicarsi definitivamente agli studi di diritto civile il professore è redattore capo delle riviste politica del diritto questi sono dobbiamo correggere questo dovete attori cavolo io dirigo queste riviste allora professore modestamente dirige di politica del diritto la rivista di critica del diritto privato dell'agricoltura dal 97 al 2005 è stato come vi dicevo presidente dell'autorità garante per la protezione dei dati personali e dal 98 al 2002 presidente del gruppo di coordinamento dei garanti per il ri diritto riservatezza dell'unione europea è un opinionista della repubblica abbiamo moltissime volte il piacere di leggerlo e ha scritto due testi intervista sulla privacy e libertà la vita e le regole è attualmente direttore di master del secondo livello in diritti alla persona e nuove tecnologie il professor professore qui con noi oggi per parlare un tema molto molto stringente molto attuale molto complicato il ruolo del corpo e le sue mutazioni alla luce della scienza e della tecnica le novità scientifiche e tecnologiche ci indicano quotidianamente le trasformazioni che esse producono nella vita quotidiana nell'organizzazione sociale nel modo di essere di ciascuno di noi sono cadute le leggi della natura le leggi della vita o comunque sono state profondamente modificati da solo quelle che hanno conosciuto i nostri genitori il governo del ciclo della vita viene consegnato alla scienza il corpo come l'avevamo conosciuto elemento costitutivo dell'essere umano della sua unicità della sua identità della sua libertà della sua intimità quell'intimità che un modo di cogliere la vita nella sua interezza questo corpo è divenuto il luogo fisico e simbolico dell'intreccio tra elettronica biologica biologia e genetica un intreccio che ha aperto nuovi scenari promettenti da un lato inquietanti dall'altro voglio solo buttare lì due riflessioni perché evidentemente tutti questi scenari io non non posso declinarli insufficiente di tempo perché poi professor rodotà sicuramente riprenderà con dovizia di informazioni particolari questi filoni di ragionamento lo scenario promettente è lo scenario che ci fa scoprire le crescente possibilità di autodeterminazione autodeterminazione delle nostre scelte abbiamo ampliato i margini della libertà di agire abbiamo ampliato le possibilità di conoscere di crescere di essere forse padroni del nostro corpo e del nostro futuro gli scenari inquietanti c in consiglio un corpo diventato come diceva il professor rodotà nel 2002 nella sua relazione da garante corpo divenuto password un corpo che ormai è codificato impronte digitali in iride in cati del volto in dna in dati biometrici usati come chiara identificazione ma anche come elementi di classificazioni per controlli ulteriori un corpo che può essere predisposto per essere seguito localizzato in ogni dove un corpo che viene assimilato ad un qualsiasi soggetto in movimento controllabile a distanza con una tecnologia satellitare un corpo infine che ci viene consegnato come nuovo a fronte del commercio pensiamo al concetto di bellezza che ci è stato fatto vivere come possibilità di compiti comperare ovuli di modelle trasmettendo così una commercializzazione del significato di estetica una commercializzazione il significato di corpo pensiamo alla recentissima realty tv in onda purtroppo da domani in olanda dove evidentemente si assisterà a una penosa contesa dell'offerta di un rene ai sofferenti dove ormai il confine tra dolore e speranza e audience non esiste più pensiamo gli scambi di organi alla vendita di organi al baratto dei bambini per rubare loro parti del loro corpo da rivendere sul mercato manifestazioni estreme che vanno queste nella logica vale tutto e tutti sottomessi a queste regole alle regole del mercato siamo forse di fronte e senza il forse oserei dire alla violazione del principio che il corpo le sue parti non possono essere frutto delle ragioni del profitto non possono essere messe sul tavolo dello scambio commerciale si aprono quindi tre domande professore almeno io ve le faccio ma penso che siano domande che inquietano ciascuno di noi tutto ciò che la scienza ci lascia fare tutto ciò che è tecnicamente possibile e anche eticamente ammissibile socialmente accettabile giuridicamente lecito siamo più liberi ora ho la nostra è una libertà sub condicione non dobbiamo forse per essere liberi negare alla radice ogni commercializzazione della persona per contrastare le iniziative che ci sembrano più inquietanti tanto più inquietanti quanto espongono l'essere umano alla perdita della sua dignità grazie professore se mi vorrà rispondere grazie ovviamente dell'invito grazie di queste tre domande alle quali proverò a rispondere cominciando formulando altre tre domande che sono queste la prima dov'è il corpo la seconda chi governa o vorrebbe governare il corpo e la terza cui è già stata data almeno in parte risposta perché parlare del corpo in un festival dell'economia la prima domanda può sembrare bizzarra dov'è il corpo e io rispondo con una mossa come dire un po blasfema ricordando quello che era il vecchio catechismo e dicendo che il corpo è in cielo in terra e in ogni dove poi vi spiegherò perché ricorrono a questa forma secondo chi governa il corpo o vorrebbe governarlo e dobbiamo fare riferimento al fatto che in questo momento si vorrebbe il colpo servitore di molti padroni non soltanto della persona che adesso fa direttamente riferimento ma intorno al corpo ci sono pressioni attese esigenze sociali del tipo più diverso le agenzie di sicurezza che ne vogliono fare un oggetto da controllare il mercato che spesso lo usa questi c'e come miniera a cielo aperto per acquisire informazioni ma anche una società in attesa la società in attesa è quella che aspetta che si dia l'assenso al trapianto di organi di persone morte alla società in attesa è quella che vuole che possa procedere attraverso la disponibilità di parti del corpo la ricerca scientifica perché all'interno del festival dell'economia qui c'è una lunga storia che riguarda il corpo in quanto produttore di forza lavoro l'alienabilità o meno della forza lavoro una discussione che attraversa non solo la storia del pensiero per quanto riguarda l'economia ma in questo momento c'è qualcosa non voglio dire di più o di diverso ma certamente di molto che ci interroga con molta forza e che io riassumo facendo riferimento a l'articolo 3 della carta dei diritti fondamentali dell'unione europea che riflette lo dico perché il più recente tra i tanti documenti internazionali e nazionali che affrontano i temi del corpo lì si dice il corpo le sue parti e i suoi prodotti non possono costituire oggetto di profitto questo vorrebbe dire che il corpo deve essere considerato nelle nostre organizzazioni sociali impenetrabile dalla logica di mercato e che semmai il corpo che non perde di forza nella dimensione economica dovrebbe essere trasferito guardato considerato nella diversa e per certi versi ambigua dimensione dell'economia del dono adesso faccio un piccolo passo indietro per spiegare per esempio perché dico che il corpo lo dobbiamo guardare in cielo in terra e in ogni luogo in cielo e inutile che io vi dica che in questo momento tutti coloro i quali hanno con sé un telefono cellulare anche se spento sono localizzabili attraverso le celle il telefono cellulare che consentono le comunicazioni ma che al tempo stesso consentono la localizzazione e consentono di seguire implacabilmente le mosse di ciascuno di noi il corpo si è trasferito in quella dimensione ci sono altre forme ancora più incisive che consentono di proiettarlo in questa dimensione e di considerarlo appunto come un oggetto da seguire e in più questa dimensione lontana integra il corpo dal momento che questo oggetto è considerato una protesi del corpo qualcuno dice siamo noi ormai protesi di questo oggetto in terra e del tutto ovvio è il luogo storico del corpo dove si muove si manifesta vive in ogni luogo e il corpo è sempre più del deterritorializzato per quanto riguarda quello che viene chiamato il corpo elettronico su cui tornerò tra un momento e del tutto ovvio le nostre informazioni sono contenuti in una molteplicità di banche dati nei luoghi più diversi e non soltanto nel nostro paese non soltanto nell'unione europea ma in giro per il mondo basta avere una carta di credito che ha il suo riferimento negli stati uniti ma anche quindi il corpo elettronico è di per sé distribuito per il mondo disseminato deterritorializzato ma questo sta avvenendo anche per il corpo fisico voi leggete continuamente banche banca del sangue dei gameti delle del dna delle cellule dei tessuti delle cellule tratte dal cordone ombelicale dunque parti del nostro corpo sono distribuite e possono avere funzioni diverse comprese quelle di essere reintegrate nel corpo medesimo per poterlo curare per quanto riguarda la terza domanda il corpo e l'economia ormai noi ci troviamo di fronte al fatto che tutto ciò che riguarda il corpo ha un valore di mercato hanno un valore di mercato gli organi e quella formula che vi ho ricordato il corpo non può essere oggetto di profitto e per esempio contestato da molti economisti che dite ritengono invece che creare anche in questa in questo settore un mercato in presenza di scarsità dei beni e il caso del rennes di cui si parlerà in questo terribile reality shop lì c'è una persona che mette a disposizione di altri un ere ci sono tre che se lo contendono c'è tutto un movimento di economisti e giuristi l'analisi economica del diritto che dice che se si consentisse la vendita degli organi il mercato sarebbe più efficiente il problema è valutare se questa sia una materia nella quale questa nozione di efficienza possa far premio di migliore allocazione delle risorse fossa possa far premio su altri valori che sono in sostanza quello della dignità e dell'eguaglianza perché noi sappiamo benissimo e l'esperienza drammatica degli anni che abbiamo dietro le spalle ce lo dice che chi vende il corpo nella sua integrità in alcune sue funzioni per esempio il cosiddetto utero in affitto parti il rene o altre parti del corpo e chi si trova in una condizione economica e anche culturale attenzione di debolezza e dunque in questo modo si introduce un elemento castale qualcuno ha parlato addirittura giustamente di produttori ed i consumatori di organi dove i produttori sarà sono lo metto in termini brutali i poveri e consumatori i ricchi così che si è detto andremo verso una sorta di cannibalizzazione i ricchi che mangiano i corpi dei poveri o ve lo dico in questo modo brutale ed estremo per mettere in evidenza quanto sia complessa la questione che abbiamo di fronte e poi ci sono le implicazioni che riguardano il rapporto di lavoro sulle quali tornerò tra un momento è però c'è da dire qualcosa che ci riguarda più direttamente noi eravamo abituati a convivere con non da poco ma nella storia dell'umanità nell'antropologia stessa che ci portiamo dietro e che ci conforma eravamo abituati a convivere con un corpo di cui conoscevamo con fini le possibilità le miserie e conoscevamo anche per così dire le buone mani nelle quali mettere questo corpo quando diventava ostile minaccioso portatore di dolore oggi il corpo sempre di più sembra sfuggire c e le mani in cui finisce sono anche inconoscibili dove sono le nostre informazioni chi è che incide il suo corpo sul nostro corpo modificando profondamente l'ambiente chi dissemina le nostre parti del corpo le nostre informazioni in giro con il per il mondo allora il corpo ci interroga continuamente pone il problema da chi sia effettivamente governato questo è il problema è addirittura il corpo sembra vivere di vita propria quando ci appare componente di un corpo collettivo spaccio una citazione molto poco aulica un libro dedicato al corpo delle vallette le vallette sappiamo che cosa sono dove c'è un modello così obbligante che se si vuole entrare in questo mondo c'è un corpo collettivo modello al quale bisogna conformarsi c'è una spersonalizzazione totale del corpo se si vuole assumere un ruolo sociale e allora due domande ulteriore di che cosa parliamo quando ci riferiamo al corpo o addirittura forse quanti corpi abbiamo e quali sono i confini di questo corpo di nuovo forzando un po i termini e facendo qualche riferimento che riguarda anche qui alcune forme espressive che sono nella storia della cultura si è parlato di un doppio corpo del re adesso noi tutti abbiamo un doppio corpo il corpo fisico e il corpo elettronico il corpo costituito dalla fisicità che ci accompagna il corpo definito dalle informazioni che sono in diversi luoghi del mondo e che consentono a una molteplicità di soggetti di conoscerci attraverso queste informazioni non più soltanto attraverso l'accesso alla nostra corporeità con un effetto che può essere fortemente distorcente e cioè nelle banche dati non c'è mai la rappresentazione integrale della persona c'è sempre per quante informazioni siano state raccolte una parzialità in una banca dati o sono nell'anagrafe sono una persona con i suoi dati della banca dati della banca sono colui il quale a certi movimenti una certa disponibilità di denaro e via dicendo nella banca dati del fornitore di servizi attraverso una carta di credito ci sono dati che riguardano i miei movimenti i miei gusti le mie disponibilità economiche e questo comporta quello che si dice una profilazione delle persone cioè tracciare dei profili che poi non possono può darsi che non corrispondano alla integrale personalità di un soggetto vi faccio soltanto un esempio se viene registrato il fatto che io ho avuto accesso a un sito come si dice pedopornografico e o soltanto questo dato quali concussione né posso tra te io ve ne indico almeno quattro la prima che io sia appunto un signore che a questo queste cattive abitudini che non paese come il nostro possono portare in galera primo seconda ipotesi io sono un curioso sentito parlare molto di questi siti e ho voluto vedere se la terribile descrizione che ne viene fatta corrisponde alla realtà terzo chi va su internet sa che ci possono essere delle connessioni dei link del tutto involontario involontarie per chi agisce ma determinate dal modo con cui alcuni siti entrano per cercare di catturare anche chi volontariamente non li raggiungerebbe sono stato catturato in questo modo quarta ipotesi sono un distinto studioso a cui il consiglio nazionale ricerche ha affidato una ricerca sulla pedopornografia in rete se io non integro se io non metto nel contesto questa informazione che pure è contenuta nella banca dati di chi gestisce il mio accesso a internet la costruzione della mia personalità e quindi del mio corpo elettronico può essere fortemente distorte abbiamo due corpi che poi vedremo tra un momento sempre più intensamente entrano tra loro in relazione a questa relazione è governata dall esterno e quindi c'è qualcuno che ci costruisce indipendentemente dalle nostre volontà e anche dalla corrispondenza tra quella costruzione ciò che effettivamente siamo ma l'altro punto lo ricordava prima l'assessore è quello determinato dal fatto che l'insieme delle innovazioni scientifiche e tecnologiche hanno cambiato i confini del corpo la questione dei confini sembrava definita antropologicamente il nascere e il morire e devo dire che questa è una rappresentazione che ancora ritorna nella discussione pubblica tant'è che si dice per esempio lo sapete non è un riferimento polemico quello che faccio anche su una sottile polemica non vi sfuggirà la chiesa dice che la vita deve essere rispettata dalla nascita fino alla sua fine naturale se noi dovessimo prendere alla lettera queste affidarci alla natura dovremmo rinunciare alle medicine dovremo rinunciare alle cure mediche dovremmo rinunciare a tutti i supporti tecnologici che che consentono il permanere in vita dunque c'è un equivoco nel riferimento alla natura o c'è un una rappresentazione tutta ideologica del riferimento alla natura mentre l'osservazione oggi ci dice che questi confini si sono dilatati quando oggi noi parliamo della persona e del corpo né cominciamo a parlare sempre e sempre più intensamente prima che la nascita avvenga il momento viene arretrato addirittura la decisione di procreare quando non c'è neppure un incontro tra i gameti quando i genitori o uno dei possibili futuri genitori si fa predire attraverso l'indagine genetica l'analisi genetica quali sono i rischi di una procreazione ecco si predice un corpo che ancora non ci sarà l'anticipazione del confine naturale e straordinariamente evidente dopo la morte ma dopo la morte c'è la questione dei trapianti ma dopo la morte c'è la possibilità che ciò che noi abbiamo depositato in una banca dati possa continuare a essere adoperato fino a consentire alla propria azione cosa che è avvenuta molte volte e che per esempio è legata al fatto che è stato depositato il seme di un uomo che verrà adoperato poi dopo la sua morte per procreare questo non è l'abbandono alla dittatura dei desideri come si dice tante volte ma il risultato nasce su vicende tragiche i primi che hanno cominciato a depositare il seme sono i soldati americani che partivano per gli etnei e continuano a farlo lo fanno i soldati che vanno in iraq perché perché se non dovessero tornare o se dovessero tornare in condizioni menomate vorrebbero che la loro moglie compagna possa avere un figlio da loro questo è un bisogno appunto vogliamo dirlo naturale dell'essere che viene reso possibile dalla tecnologia al di là dell'amore della sora nostra morte corporale e che quindi allontana ancora di più amplia le frontiere quello che anders ha chiamato lo spostamento infinito della soglia noi non sappiamo più dove comincia e dove finisce il corpo e dunque ci troviamo di fronte al problema di governarlo chi lo governa questo chi stabilisce le modalità del nascere del vivere e del morire qual è l'autonomia di ciascuno di noi rispetto a questa situazione nuova antropologicamente tale da determinare che cosa una distribuzione prima inedita inesistenza del corpo nello spazio e nel tempo prima il corpo era per così dire chiuso in una unità temporale e spaziale il corpo era questo oggi posso trovare pezzi di me in una banca dati del dna che si trova negli stati uniti posso trovare pezzi di me in una banca dati che si occupa dei passaporti europei a bruxelles è dunque il mio corpo è distribuito nello spazio e nel tempo perché ormai c'è una scissione tra la vita del corpo e la vita delle informazioni o delle parti corporali che di questo a questo corpo sono riferibili quindi questo è il problema è il problema è come si governa questo corpo e noi sappiamo e vicende drammatiche come quella di piergiorgio welby hanno fatto diventare questo tema oggetto di dibattito pubblico che il riferimento sul quale si insiste e il consenso della persona la decisione volontaria la scelta libera di ciascun soggetto alla quale viene imputata viene fatta di scendere da una sorta di deriva permissiva resa alla cultura dei desideri e dunque si dovrebbe tornare a forme di limitazione della libertà di decisione per quanto riguarda se stessi in questo c'è un rischio ideologico c'è un fraintendimento storico pericolosissimo l'enfasi su consenso della persona non nasce da una deriva che ignora i valori come spesso in questo periodo si dice nasce dalla reazione a una delle vicende più brutali che abbiamo conosciuto e cioè la sperimentazione dei medici nazisti poi abbiamo scoperto che lo facevano anche i giapponesi negli anni degli anni della seconda guerra mondiale il processo ai medici di norimberga che uno dei processi di norimberga non c'è stato soltanto quello ai gerarchi nazisti produce quello che viene chiamato il codice di norimberga nel 1946 che dice appunto non si potrà sperimentare sulle persone senza il loro consenso e questa diventa la regola civile per reagire a ogni forma di violazione della dignità e dell'intimità delle persone e si traduce nel governo del corpo affidato all'interessato vorrei farvi fare un passo indietro molto lungo quasi otto secoli 1215 la magna charta sapete questo documento costituzionale in inghilterra in cui c'è un passaggio che è andato poi sotto l'etichetta dell'habeas corpus in cui il re il re promette non a tutti i sudditi agli uomini liberi quindi a una percentuale piuttosto ridotta pro che cosa promette la magna charta in questa parte dice non metteremo e non faremo mettere la mano su di te dietro questa espressione ridondante c'è una cosa molto concreta non ti in prigione ray senza rispettare regole e soprattutto non ti torture remo facciamo un salto di un po meno di otto secoli arriviamo al 1948 alla costituzione italiana quell articolo 32 che è diventato oggetto di dibattito pubblico proprio perché si parla di salute e dunque in tutta una serie di materie dalla procreazione assistita alle decisioni di fine vita al diritto no di piergiorgio welby di mettere fine alla propria esistenza si è fatto riferimento a questo articolo io non la faccio lunga su questo punto ma vi ricordo soltanto le parole con le quali si chiude questo articolo 32 la legge non può mai imporre non può in nessun caso imporre trattamenti che violano il limite rappresentato dal rispetto della dignità della persona badate non c'è un'espressione così forte in nessun altro articolo della costituzione perché la libertà personale che tante volte noi invochiamo può essere limitata per legge attraverso un provvedimento motivato dell'autorità giudiziaria ma il rispetto della libertà della rispetto della persona umana quindi del suo corpo e della sua personalità dice alla costituzione non può essere in nessun caso violato c'è dunque un area che possiamo definire dell'in decidi bile il legislatore in questa materia non a parole la sovranità popolare si arresta davanti ai diritti del corpo e della persona se io voglio fare una forzatura ma ci aiuta a capire potrei dire che così come nel 1915 il re prometteva i suoi cavalieri che non avrebbe messo la mano su di loro il sovrano democratico l'assemblea costituente nel 46 47 promette ai cittadini non metteremo le mani su di te questo era il momento era significativo perché non c'era il permissivismo alla deriva individualistica c'erano le grandi tragedie del novecento al riparo rispetto alle quali il legislatore democratico partendo dalla considerazione dei corpi violati voleva mettere al riparo tutti i cittadini dunque questo è un passaggio che riferito alla costituzione italiana perché lo fa con grandissima forza con una forza che non c'è né gli altri documenti costituzionali ma che è ormai parte della nostra discussione e io lo ricordo perché oggi su questo si controverte fino a che punto il diritto di governare il corpo deve essere riconosciuto nella sua integralità e questo si intreccia con il modo di intendere la vita non ridotta soltanto alla biologia ma restituita la complessità dell'esistenza la biologia insieme o meglio dopo la biografia cioè il modo in cui noi ci costruiamo e il modo in cui noi intendiamo l'esistenza cito ancora la costituzione lo faccio testardamente perché in tempi in cui la costituzione è sotto attacco e non ci sono abbastanza difensori la prima parte è straordinariamente lo quente se voi leggete l'articolo 36 trovate un espressione anche dal punto di vista dei termini adoperati un'esistenza libera e dignitosa una formula che non appartiene al lessico giuridico ma ha una capacità di leggere diremmo la società straordinaria lì si parla della retribuzione del lavoratore che si dice che deve essere tale da non da garantire la sopravvivenza oggi diciamo brutalmente c'è una soglia di sopravvivenza noi quella ti assicuriamo di nuovo l'intreccio tra corpo vita economia il costituente andato molto al di là ha parlato di esistenza libera e dignitosa quindi il punto è la libertà e la dignità insieme come contro a segno dell'esistenza un'esistenza non libera e non dignitosa potremmo dire non è in sintonia con la democraticità di uno stato dunque noi abbiamo nella rilettura della costituzione che il documento più vicino ma nella riflessione che si fa su questi temi delle indicazioni molto forti rispetto alle quali ci sono grandi problemi aperti e come ricordando quello che io avevo scritto qualche anno fa quando facevo quel lavoro del l'ufficio del garante oggi c'è un cambiamento piuttosto profondo che è rappresentato dal fatto che il corpo viene preso in considerazione come vi dicevo da una serie di padroni o aspiranti padroni il mercato alle agenzie della sicurezza la società in attesa i costruttori dell'umano leggete continuamente il figlio perfetto vi potremo dare e dunque sul corpo insistono poteri diversi in conflitto con quello legato all'autonomia della persona e la domanda quindi a quali forme di condivisione di questi poteri noi dobbiamo in qualche misura rassegnarci è possibile o no i cambiamenti sono evidenti davanti a voi voi avete ormai viviamo tutti l'esperienza della videosorveglianza si va in giro le telecamere sono dappertutto non voglio discutere questo problema ma rilevare il fatto che la videosorveglianza comunque non modifica il nostro corpo può modificare i nostri comportamenti la spontaneità del vivere il fatto che i comportamenti possano essere travisati se io entri in un portone di all'edificio in cui e notoriamente collocato uno studio per la cura dell'aids anche se vado a far visita al cugino che abita al terzo piano che ha registrato quelli in da quell'immagine si porta dietro il sospetto che io possa essere entrato lì per farmi curare dunque può introdurre un elemento di stigmatizzazione nelle valutazioni che mi riguarda ma il mio corpo non è toccato nel momento in cui invece il corpo viene strutturalmente predisposto per il camper essere sorvegliato viene costruito in funzione della sorveglianza il passaggio e radicale io faccio un solo riferimento ma molto significativa è molto inquietante anche sui giornali italiani apparso non tanto tempo fa l'immagine di un di un lavoratore inglese che aveva al polso quello che sembrava o poteva essere ritenuto un grosso ruolo gera quello che si chiama un guerra del computer un computer da indossare ma perché indossava non era per rispondere a una moda ma perché in questo modo il suo datore di lavoro lo controllava in ogni momento registrava le cadute di produttività gli dava disposizioni fai questo fai quest'altro spostati in questa direzione due anni fa erano già almeno 20.000 in inghilterra coloro i quali erano obbligati a lavorare in questo è i sindacati inglesi hanno commissionato a un'università quella di dora munari una ricerca in questa materia e le conclusioni sono state abbastanza impressionanti hanno per esempio dato questa riflesse due riflessioni se ne possono trarre una è quella hanno detto stiamo trasferendo dal mondo animale a quello degli umani un modo di organizzare i lavoratori sono considerati organizzati come i polli da batteria questo è quello che compare in questa richiesta in questa ricerca fatta dalla università di d'oro nella seconda che si può r e che ormai quello che jeremy bentham sentiamo parlare spesso anche di questo panopticon che era una costruzione di una prigione in costruita architettonicamente in forma tale per cui il sorvegliante poteva vedere tutti senza essere visto ecco ormai per avere un panopticon cioè un punto di osservazione di qualcuno che ci vede senza essere visto non c'è bisogno di chiudere le persone in un luogo deputato in ufficio ma questo può avvenire tranquillamente attraverso queste tecnologie negli stati uniti una serie di imprese stanno imponendo ai loro dipendenti di farsi impiantare sottopelle un piccolo chip elettronico per leggere a distanza i loro movimenti non è a milano in una delle società una delle aziende fininvest era stato non messo sotto pelle ma introdotto nel baggio e le croniche per entrare in ufficio questo tipo di microchip poi protesta sindacale ha fatto sì che venisse esclusa questa utilizzazione ma questo significava che in ogni momento il datore di lavoro poteva sapere se tu eri seduta al tuo posto quante volte ti rimosso nella stanza di chi è riandato e dunque questa è la predisposizione del corpo alla sorveglianza e questo è un punto particolarmente significativo il corpo diventa una password ecco io entro perché c'è un microchip sottopelle che mi riconosce non ho più bisogno di introdurre un baggio e le cronico per poter essere riconosciuto e dunque non ci troviamo di fronte a cambiamenti molto forti che ci portano nelle ultime due direzioni che io volevo segnalare la prima il corpo si presenta ormai come una costruzione continua possiamo parlare di un corpo perennemente incompiuto si può intervenire in vari nodi la chirurgia plastica estetica e la sua grande fortuna è evidentemente url il riferimento più facile ma è quello ancora più estrinseco perché ciò di cui vi ho parlato è ciò a cui farò immediatamente riferimento ci dice che siamo su una strada che ci porta in direzioni e che possono essere lette in due modi per esempio si sperimenta molto il l'impianto di materiali elettronici nel corpo a cominciare dal cervello questo non viene fatto soltanto per finalità di sorveglianza anzi per fortuna queste ricerche vengono fatte soprattutto per migliorare la qualità della vita o addirittura per ripristinare restituire funzioni perdute la vista l'udito la possibilità di guidare arti artificiali si fanno impianti nel cervello vedono persone che hanno perduto la vista o addirittura che non l'hanno mai avuta possono sentire possono comandare arti artificiali con il cervello come se fossero arti naturali questa è una frontiera molto importante al tempo stesso però insieme alla possibilità di modificare geneticamente le persone apre un problema e cioè fino a che punto questo sia ammissibile e fino a che punto questo non entri in conflitto con la libertà la dignità e l'eguaglianza delle persone mi spiego se gli impianti elettronici mi consentono di governare meglio mio corpo in autonomia e osservando ovviamente alcune precauzioni che ha qui non non analizzo noi siamo su un terreno certamente accettato se questo determina invece una dipendenza dall'esterno gli impianti elettronici consentono a qualcuno di intervenire determinanti i nostri comportamenti evidentemente questa è una frontiera che non può essere varcata con se compri ma considera seconda considerazione faccio un solo esempio tra i tanti possibili e cioè se si fa un impianto nel cervello per consentire la vista a chi l'ha perduta o non l'ha mai avuta questo significa impiantare anche una minuscola telecamera perché questo accade è quella persona avrà una funzione che noi umani non abbiamo mai avuto cioè la funzione di zoom come la telecamera può allontanare avvicinare l'immagine così avrà questa persona entriamo in quella dimensione che oggi definita del post umano e cioè ci troviamo di fronte questo è un altro salto tecnologico ma non soltanto a un diverso modo di guardare al corpo qualcuno dice in questo modo il corpo è considerato una pura macchina di cui deve essere in ogni modo aumentata la potenza e qualsiasi tipo di intervento deve essere considerato legittimo lascio da parte il discorso se tutto ciò che è tecnologicamente possibile anche eticamente lecito socialmente accettabile giuridicamente legittimo segnalo la questione e ponendo però quello che oggi è veramente il primo problema e cioè quello di come si accede a queste opportunità e però prima di questo io vorrei ricordarvi che rispetto a tutta questa complessa vicenda che riguarda il corpo e dunque il nascere si deve intervenire regolando l'accesso delle donne alle tecniche di procreazione la legge proibizionista che abbiamo in italia si può intervenire limitando il diritto di morire con dignità lasciando la persona prigioniera della sofferenza il modo mettere le mani la vecchia formula della dell'habeas corpus oggi non sia soltanto con l'imprigionamento e legalmente o torturarla che sono cose che appartengono ancora al nostro mondo se la promessa era stata fatta nel 1215 questa promessa non è ancora stata realizzata o rispettata per milioni di persone nel mondo che continua a essere imprigionata illegalmente torturate ma c'è un altro modo di mettere le mani sulle persone che è appunto quello di sostituirsi con proibizioni alle decisioni che riguardano la propria vita questo è oggi particolarmente importante e sta provocando tutta una serie di reazioni non nuovissime ma sempre più incisive perché voi avrete letto per esempio a proposito della legge sulla procreazione assistita che nell'ultimo anno è quadruplicato il numero di persone di donne che vanno fuori d'italia per poter avere accesso a tecniche di procreazione che in questo momento sono vietate in italia oppure il fatto che persone che vogliono morire con dignità si dirigono verso altri paesi come la svizzera il belgio l'olanda che hanno ammesso il cosiddetto suicidio assistito e con una formula che in italia aveva avuto già una sua terribile fortuna cioè il turismo abortivo si parla oggi di turismo procreativo di turismo eutanasico che io affronto qui proprio per rimanere nell'ambito proprio del festival non soltanto nelle sue complesse configurazioni e nelle sue motivazioni che come si dice nel mondo globale hanno una loro particolare rilevanza che accade in questi casi di rispetto alla proibizione esistente all'interno di uno stato una persona ritiene di avere un diritto e guardandosi intorno nel mondo va dove questo diritto può essere soddisfatto guardate che l'emigrazione è la più antica forma di turismo dei diritti cercare lavoro e prima ancora possibilità di sopravvivenza fuori dallo stato che non li garantiva noi oggi siamo di fronte a questa nuova situazione ma come negli in italia il divorzio non è stato introdotto nel 1970 chi aveva possibilità di mettersi nelle mani appunto di mettere la propria vita e proprie relazioni affettive dell'avvocato giusto divorziava anche prima del 1970 sono stati divorzi ungheresi sammarinesi a las vegas e via dicendo interruzione della gravidanza in condizioni di sicurezza non è stata introdotta dalla legge 180 del 1978 c'erano appunto quelli che prendevano un charter da roma da milano e andavano in olanda o in inghilterra dov'è il punto però la realizzazione di questi diritti è legata alla disponibilità di risorse economiche di risorse culturali io so che possa andare in un certo luogo e o i mezzi finanziari per poterlo fare prima che entrasse in vigore la legge sulla procreazione assistita i benemeriti giornali femminili avevano già pubblicato un elenco di tutti i luoghi che in altri paesi avrebbero potuto accogliere le donne italiane che non volevano sottostare a quel tipo di proibizione ma in questo modo potendolo fare solo chi ha disponibilità economiche noi ci troviamo di fronte a che cosa alla rinascita della cittadinanza censita la cittadinanza censitaria storicamente è quella che ha accompagnato la nascita delle democrazie e cioè votava non solo chi era maschio che era in condizione di leggere e scrivere ma anche chi aveva un certo reddito dunque il reddito era la misura della cittadinanza chi non aveva reddito non votata e oggi noi rischiamo concretamente di limitare la cittadinanza perché per esempio io avrò 80 salute quanta ne posso comprare sul mercato tanti diritti procreativi quanti ne potrò comprare sul mercato tanto diritto di morire con dignità quanto le mie risorse economiche permetteranno possiamo accettare che attraverso il mettere le mani sul corpo e dunque sul governo libero di questo corpo da parte dell'interessato nasca una nuova diseguaglianza profonda tra le persone e un'altra diseguaglianza strettamente legata a tutto questo è quella che riguarda quello che potrei chiamare il corpo improduttivo ormai in tutta una serie di paesi avanzati si comincia a dire che dopo 65 anni non si possono avere alcune medicine gratuitamente non ci si può iscrivere nelle liste d'attesa per alcune categorie di trapianti questo vuol dire che da un certo momento in poi l'attenzione sociale per il corpo di queste persone è decrescente non è più considerato quel corpo una risorsa sociale da mantenere da accettare e viene dunque respinta in un limbo in una dimensione che guarda più alla fine della vita che non all esistenza libera e dignitosa di cui parla nostra costituzione e naturalmente questo di nuovo però introduce la discriminazione della cittadinanza censitaria perché se si dice dopo i 65 70 anni tu alcuni medicinali non puoi comprarli a carico del servizio sanitario nazionale se io ho denaro me li compro lo stesso vado in farmacia e me li compro me li faccio prescrivere dal medico di fiducia se non posso essere iscritto nella lista d'attesa per il trapianto del rene nel mio paese se ho denaro vado in una clinica e negli emirati arabi e compro tranquillamente è un rene mi faccio fare il trapianto di nuovo dunque il problema dell'accesso sta diventando il grande tema che noi attraverso il corpo vediamo essere fondamentale per il modo in cui costruiamo la cittadinanza che non può essere la cittadinanza mediata soltanto dalle risorse economiche due ultime notazioni che sono queste la prima la persona e il corpo in questo gioco complicato che come vedete non distingue più tra i due corpi di cui vi ho parlato perché nel momento in cui la tecnologia incorpora per esempio un microchip in messo sotto la pelle leggibile a distanza che può essere usato per identificare la persona tra corpo elettronico e corpo fisico non c'è più un confine nettamente stabilito e c'è questa percezione ormai della persona come qualcosa che non più separabile dalle tecnologie non so se qualcuno di voi ricorda d'aver letto l'anno scorso come fa tutti gli anni la rivista time è legge l'uomo o la donna dell'anno l'anno scorso la la copertina di time era straordinaria che c'era una sola parola you cioè tu e c'era un effetto specchio c'era come un piccolo specchio immesso nella copertina per cui il lettore si guardava e diceva sei tu sono io l'uomo dell'anno cioè perché si diceva che cosa le persone che usano la tecnologia ne diventano in qualche modo non solo i consumatori ma diventano i protagonisti di questa nuova vicenda legata all utilizzazione delle tecnologie che sono le più varie naturalmente la condizione preliminare la l'accesso a queste tecnologie ma c'è un passaggio inquietante in questa bellissima copertina perché questo specchio era nient'altro che lo schermo di un computer e dunque in quel momento nel momento stesso in cui la rivista mi proponeva come protagonista in qualche modo centrale non voglio dire onnipotente della vicenda storica che stiamo vivendo mi rinchiudeva nello strumento principe di questo momento cioè nel computer non c'era più la possibilità di separare la mia autonomia la mia personalità dal mezzo attraverso la quale io entravo ed entrò nel mondo questo è l'altro passaggio non è un potere esterno che governa a me ho il mio corpo ma più complessa vicenda rispetto alla quale io credo ed è una conclusione che evidentemente è un insieme di domande ma anche la ricerca di un punto di riferimento ciò che noi dobbiamo intensamente per seguire è quella che io chiamerei la costituzionalizzazione della persona tutto quello che ci accompagna in questi tempi complicati che incide sul corpo che ne espande le possibilità o lo riduce a oggetto da controllare esige dei punti di riferimento non è vero che non ci siano valori di riferimento che non siano legati o alla natura o all'accettazione e alla fede religiosa c'è una grande religione anche è quella che benedetto croce chiamava religione della libertà a benedetto croce quelli che oggi chiamiamo i diritti fondamentali non piacevano e tuttavia quel riferimento alla religione della libertà ci dice che la misura del modo in cui si guarda alle persone al loro corpo inviolabile e quella della dignità della persona che non a caso apre la carta dei diritti fondamentali dell'unione europea e l'eguaglianza non solo nelle opportunità offerte ma nelle concrete possibilità di accedere a ciò che il mondo ci offre in questo senso di nuovo la lungimiranza della costituzione italiana quando nell'articolo 3 dice che è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di fatto se io devo essere curato il vincolo l'ostacolo di fatto rappresentato dal mio essere anziano al mio essere povero deve essere rimosso questo è il grande tema di una società che vuole rimanere democratica quindi l'eguaglianza non è soltanto qualcosa come ahimè nelle discussioni che ci circondano un'insidia addirittura poi si cerca di dire l'egualitarismo non l'eguaglianza ma questo punto deve rimanere forte la dignità senza eguaglianza non è concepibile l'esistenza libera dignitosa di cui parla la costituzione e dunque ci aggiunge questa terza parola la libertà che significa in questa materia autonomia scelta ma autonomia delle scelte non attraverso un campo circoscritto in maniera autoritaria e neppure condizionato dall abbandono sociale mi limito a riferirmi a una sola decisione che accade quando una coppia attraverso la diagnosi prenatale apprende che nascerà una persona con un handicap si predica la l'accettazione sociale dell'antica parole sante ma chi ha lavorato su questi terreni come mi è capitato in un momento della vita sa benissimo che questa decisione di accettazione questa grande propensione ad accettare la handicap è legata a che cosa ciò che mi offre la società tante l'ipotesi di una coppia dove lavorano tutte e due attraverso il lavoro di tutti e due raggiungono la soglia di sopravvivenza se arriverà una persona con un andicap e che obbligherà uno dei due ad abbandonare il lavoro evidentemente questa sarebbe una situazione nella quale l'accettabilità è messa in discussione perché se uno deve abbandonare il lavoro non ci sono più le condizioni di sopravvivenza e dunque questa decisione è molto legata a che cosa disponibilità di servizi sociali sapere che poi questa persona con andicap potrà andare a scuola e non avrà l'escursione radicale dal mondo del lavoro e non avrà l'oltraggio alla sua dignità quando andando con altre persone portatrici di handicap si vedrà precludere l'ingresso in il luogo rifiutato in un albergo dunque c'è un problema di strategie di spesa non c'è dubbio servizi inutile che chiacchieriamo di accettazione sociale nel momento stesso in cui riteniamo che non sia necessario un impegno anche finanziario in questa materia e consapevolezza comune culturale che però ripeto ha dietro di sé grandi valori che vanno riproposte in questa cornice molto complicata della quale io ho cercato in maniera molto molto sommaria di tracciare i contorni grazie al professor rodotà per questa lettura precisa e in parte anche come dire disarmante di una realtà difficile come quella della corporeità della fisicità e della tecnica praticità del nostro corpo rimane qualche minuto di tempo per qualche domanda da parte del pubblico in sala se c'è la volontà di rivolgere qualche domanda al professore dovrebbe esserci un microfono che è a disposizione di tutti bravissima signora buonasera mi chiamo monica joris e mi interessava molto il passaggio relativo alla libertà e dignità personale e nei tempi di oggi dove in particolare il mondo sanitario per la mia esperienza negli ultimi 20 anni ha subito una tecnologia tecnologici stazione molto importante e rilevante e volevo collegarmi a quello che diceva la necessità che per scegliere è indispensabile essere pronti culturalmente oltre che economicamente ecco in termini di conoscenza e preparazione chiaramente la società civile non ha questa preparazione e quindi la scelta è condizionata molto dagli operatori sanitari e un suo parere relativamente a quanto c'è in campo abbiamo un bellissimo articolo 32 della costituzione abbiamo tanta legislazione sanitaria però la scelta individuale relativamente alle problematiche di salute ancora oggi non è completamente libera e dignitosa raccogliamo un altro paio perché così alle 8 48 eventi possiamo chi vuole raggiungere il dibattito di tullio de mauro buonasera sono eugenio valentini le volevo chiedere se c'è il pericolo che la nostra società sostanzialmente è sempre più avanzata sempre più di corsa perda il lume e la visione e naturalmente i propri diritti professore lei né risposte abbiamo questi minuti la prima questione e vorrei non banalizzarla ma portarla a certamente più esperienza di me in questa materia facendo questa domanda ma io ricordo che quando cominciai a fare nella mia vita precedente il lavoro al garante per la privacy ci trovammo di fronte a un problema non facile con i medici problema non ancora risolto ma quello di cui io voglio parlare è la reazione che io ho avuto da parte di molti medici quando è stata posta la questione della cosiddetta informativa che cosa si deve dire al paziente la prima volta che si stabilisce un rapporto con lui una cosa ma contestata da molti ma quello che mi ha colpito molto è che in situazioni diverse medici che avevano esperienze molto differenziate tra loro mi hanno detto questa della legge potrebbe essere una eccellente occasione per riportare il rapporto tra il medico e il paziente ha una dimensione che è stata assolutamente cancellata dal fatto che questo rapporto è stato inserito in una sorta di catena di montaggio nel momento in cui io medico in una struttura pubblica devo avere determinati standard non posso dedicare un quarto d'ora soltanto per spiegare al paziente quali sono i suoi diritti qual è in concreto nella situazione data la situazione in cui si trovano le alternative possibili e dunque perché entrò in conflitto con quelle che sono diventate alla logica della istituzione e questo non è soltanto il frutto della tecnologia azione che certamente gioca e ha un suo peso ma anche di varie componenti il fatto che ci sia un estrema parcellizzazione c'è una specializzazione per cui non si guarda più alla persona nel suo insieme e via dicendo allora qual è la situazione che abbiamo di fronte è possibile dare alla persona e ho trovato molto felice nell'ultimo per ultimo e anche ultimo codice di deontologia medica che in molti casi alla parola paziente sia stata sostituita quella di cittadino questo mi sembra molto importante perché come lei sa benissimo ormai la definizione di salute quella che ci viene dall'organizzazione mondiale della sanità e benessere fisico psichico e sociale e non semplice assenza di malattia dunque una condizione che deve accompagnare la vita di tutti c'è uno scarto molto forte e non c'è in questo momento a mio giudizio un'adeguata politica informativa nei confronti del cittadino per ciò che riguarda tutto questo e faccio un esempio che mi riporta una vicenda politica importante in italia e cioè il referendum sulla procreazione assistita dove è stat adoperato un argomento queste non sono materie quando si faceva riferimento per esempio alle ricerche sulle cellule staminali che possano essere sottoposte al voto dei cittadini che sono incompetenti in queste materie questo è un passaggio che sta tranquillamente enfatizzato da molti politici e che a mio modo di vedere e assolutamente preoccupante perché in materie qui non si tratta di decidere tecnicamente o tecnologicamente come si deve costruire una centrale come si deve progettare il ponte sullo stretto di messina e via dicendo si tratta di prendere delle decisioni che riguardano la vita il fisico il corpo il futuro delle persone e dunque ritenere che queste decisioni siano precluse agli interessati e siano appannaggio di un dialogo tra i sapienti della scienza ai sapienti della politica è una riduzione della democrazia il problema che abbiamo di fronte è quello che con una formula che forse è in fatica ma io la trovo abbastanza interessante o almeno rivelatrice del problema ha scritto qualcuno negli stati uniti che bisogna produrre uno scientific citizen un cittadino scientificamente consapevole come si fa si fa per esempio attraverso un lavoro di informazione che deve avere tanti canali e può avere i canali delle televisioni pubbliche ma può avere canali per esempio di comitati di bioetica che non siano come in italia il luogo ad una lottizzazione orrenda che è quella tra laici e cattolici per produrre che cosa nient'altro che documenti che poi vengono usati in questo insensato duello insensato perché è fuori da tutti i parametri di ragionevolezza e funzionari avere invece strumenti come il comitato etico danese di tanti altri paesi che non producono piccoli diktat ma cercano di individuare nella discussione scientifica su un tema quali sono i temi socialmente rilevanti presentarli nel modo adeguato ai cittadini mostrare quali sono le alternative perché ciascuno possa essere poi in condizione di valutare oggi la democrazia si gioca anche su questo terreno è naturalmente quello che lei dice nei luoghi in cui io entro direttamente e personalmente in rapporto con il modo in cui altri governano la mia vita perché quando io ho fatto riferimento al codice di norimberga al consenso informato gli è stato rovesciato il parametro storico perché storicamente la persona malata era l'oggetto del potere del medico lì è stato capovolto il problema è il medico non ha potere sulla persona se non ha avuto il suo consenso quindi è stato un capovolgimento qualcuno giustamente ha detto è nato un nuovo soggetto morale il paziente capace di essere il centro della decisione poi questo diventa nella pratica molto più complicato quando ci sono i mille ostacoli a cui si è fatto riferimento che rendono questa consapevolezza più scarsa e quindi di fatto la superiorità in qualche modo non l'autorità che l'autorevolezza del medico che viene messa in discussione ma ciò che viene messo in discussione e appunto la utilità del consenso della persona la società di corsa perde i propri diritti io sarei un po più non vorrei dire né sì né no la società di corsa pone molti problemi sul terreno dei diritti a cominciare da uno che io voglio annunciare con molta franchezza mi pare essere stato molto esplicito nel dire i diritti riproduttivi non devono essere oggetto di proibizionismo perché questi sono poi i divieti che vengono aggirati badate con discredito nelle gi latore perché il legislatore italiano quando una donna sa che disponendo di risorse può andarsene tranquillamente a barcellona e fare l'inseminazione consentito seme di donatore o la diagnosi preimpianto che figura ci fa questo legislatore agli occhi dei cittadini credo che sia una cosa da considerare seriamente è però qui c'è un problema perché perché ciò che sta avvenendo in questo e in altri settori segnati fortemente dall innovazione scientifica e tecnologica e lo sconvolgimento io dico dell'antropologia profonda delle persone che quando si nasce in modo che non è più quello a cui l'umanità era abbandonata non perché non ci fosse l'artificialità attenzione perché le pratiche abortive erano conosciutissime sono state studiate dagli antropologi ai tempi dei cacciatori raccoglitori cioè nella preistoria quindi non è il risultato del per pessimismo della nostra epoca non diciamo stupidaggini culturali però è vero che il nascere per esempio oggi è possibile congelare un embrione congelarne un secondo taglio non è più possibile impiantare prima l'embrione costruito per secondo dell'altro l'ordine delle generazioni modificate e in questo senso un bisogno di regole anche di proibizioni anche di limiti viene fuori perché vedendo io messa in discussione quella che è la mia come dire antropologicamente maniera di vedere la natura non metabolismo joe facilmente queste innovazioni solo che a questo punto si tratta di vedere se io lo devo incentivare in qualche modo i timori oppure dare delle risposte che siano razionali e tali da favorire che cosa la entrata di una serie di novità nella nostra vita frenetica in termini di diritti naturalmente in un quadro in cui possono esserci anche dei limiti oppure no dunque la conquista dei diritti e complicata altri li possiamo perdere nel momento in cui si si usa la tecnica come sice di fabbricare la paura e questa è una tecnica molto diffusa in questo momento ci può essere il volontario abbandono di un diritto dicendo ma mi dicono che io devo accettare queste limitazioni della mia libertà perché l'unico modo per garantire la mia sicurezza e qui si tratta di vedere se li è stata effettivamente data un'indicazione coerente con quelle che sono le caratteristiche di un sistema democratico ho invece si è cercato di sfruttare la paura per limitare le libertà quindi la società va di corsa può acquisire nuovi diritti si parla di una nuova generazione di diritti legata alle nuove tecnologie ma è giusto e vero anche preoccuparsi di quello che lungo questa strada si può perdere
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