Il contagio delle idee sbagliate
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Il contagio delle idee sbagliate
In un mondo in cui le troll farm di internet tentano di influenzare le elezioni in paesi stranieri, possiamo permetterci di ignorare il potere delle storie virali nel condizionare l’andamento dell’economia? Le storie che la gente racconta – sulla fiducia economica o il panico, i boom immobiliari, il sogno americano o i Bitcoin – sono contagiose e influenzano i risultati economici. Come possiamo iniziare a prendere sul serio queste storie?
buonasera buonasera a tutti voi che ci seguite via streaming in questa quindicesima edizione del festival dell'economia che abbiamo deciso di dedicare anche con esther duflo alla memoria di alberto alesina e buonasera robert shiller che è con noi siamo molto felici di averlo con noi questa sera avevamo già cercato ad invitarlo a precedenti edizioni del festival è però siamo particolarmente contenti di averlo in quest'edizione per i temi che tratteremo robert shiller è uno di quegli economisti che nella sua carriera non ha mai avuto titubanza reticenza andare controcorrente le sue analisi e negli anni ottanta dell'andamento dei mercati finanziari ci hanno mostrato hanno documentato proprio andando contro la main stream che il comportamento dei mercati finanziari non era coerente con le teorie dei mercati efficienti e anche con i postulati della teoria delle aspettative razionali queste sue analisi e queste sue a questi suoi approfondimenti gli sono valsi il premio nobel per l'economia nel 2003 e 13 assieme a eugene fama e all ars peterhansel che sarà con noi domani al festival per proprio i contributi che hanno dato alle teorie della formazione dei prezzi delle attività dei titoli dei titoli azionari robert shiller andato controcorrente anche nel predire è stato uno dei pochissimi economisti che ha predetto la crisi finanziaria del 2008 2009 non si è limitato a predirre lama ha cercato di segnalare di proprio lanciare parecchia anche nella sua attività editoriale che molto importante ed è molto influente un segnale d'allarme che purtroppo non è stato raccolto già nel suo libro e rational exuberance del 2000 aveva segnalato il rischio di una bolla speculativa poi anche in una famosa intervista siouxie and his e nel 2005 aveva segnalato la quota altro polemizzando con altre che sostenevano invece la tesi opposta c'è un suo paper famoso del 2003 in cui segnalava questo problema proprio il rischio di una bolla speculativa specificamente nel mercato delle abitazioni e poi ancora in la nuova edizione del suo libro nel 2005 infine è proprio in un articolo nel settembre del 2007 quindi proprio alla vigilia del dl dell'inizio della crisi finanziaria quindi diciamo un anno prima aveva segnalato come ci sarebbe stato un collasso del mercato delle abitazioni negli stati uniti è un panico successivo quindi è stato davvero in questo un visionario e non è a caso e tagli e sono stati riconosciuti questi queste queste queste questo questo merito anche in premi e successivi che ha ricevuto durante la sua carriera una delle caratteristiche del lavoro di robert shiller e quello essere inizialmente diciamo la carriera di robert ieri era stata molto di tipo quantitativo ha lavorato molto con dati quantitativi e con studi econometrici successivamente la sua contributo sia localizzato molto diciamo ai confini tra l'economia e la psicologia viene riconosciuto universalmente assieme a richard thaler come il fondatore della finanza comportamentale che guarda proprio alla psicologia degli investitori e in questo senso una delle cose su cui che ha studiato maggiormente è proprio come certe idee conta già nei comportamenti come ci sia il contagio di idee e questo possa in qualche modo anche creare gli andamenti e causare certi andamenti dei mercati finanziari e stato forse uno dei primi economisti a studiare i modelli epidemiologici i modelli sir che sono sul set ball subject re mood cioè quelli che stiamo usando in questi in questo periodo per analizzare l'andamento dell'epidemia di e coronavirus uil aveva studiato proprio guardando al contagio delle idee più che al contagio del virus ma sono dei modelli che adesso quindi moltissime economisti hanno cominciato a studiare per cercare di capire cosa sta succedendo sulla corona di gross quindi anche in questo un pioniere e questa sera ci parlerà proprio del contagio delle idee spesso del contagio delle cattive idee di come queste riescono a diventare virali credo che una di queste cattive idee su cui magari e robert shiller ci intratterrà che è molto importante perché io la vedo costantemente ripetersi nel dibattito pubblico nel nostro paese è l'idea è che sia possibile ridurre le tasse finanziari che le riduzioni delle tasse possa finanziarsi da sola quello che va sotto il nome di e curva di laffer e devo dire che anche nel dibattito politico recente in italia questa idea si è manifestata e un sogno di molti governanti quello di poter tagliare le tasse una cosa molto popolare e trovare il modo di finanziare queste tasse vedremo che credo ce ne parlerà e proprio del modo con cui si è diffusa questa idea ma non voglio portarvi altro tempo a robert shiller che ringrazia una volta di più per la sua presenza con noi questa sera come al solito avremo la sua presentazione che durerà circa 30 minuti e poi al termine avremo tempo per qualche domanda quindi prego a coloro che ci seguono online di mandarci le loro domande cercheremo in qualche modo di dare spazio a loro prego grazie ancora grazie grazie per questa bellissima presentazione ho scritto la mia tesi di dottorato proprio sulle aspettative razionali e irrazionali proprio per le applicazioni in economia anche citato il covip e devo dire che è stata una coincidenza per me il fatto che il mio testo economia e narrazioni venisse pubblicato proprio prima del del covip e poi improvvisamente tutto il mondo parlava di epidemie dopo che io ne avevo già parlato nel nel mio libro ed è stato appunto una coincidenza io parlerò di narrazioni storie popolari come se fossero delle malattie che sono diffuse coli passaparola che diventano virali appunto e c'è un'analogia con le epidemie mediche con le malattie e spero che si parli sempre di più di delle storie delle narrazioni anche in economia proprio la luce di questa considerazione ecco la capacità di parlare si è sviluppata negli esseri umani ed è assolutamente caratteristica delle nostre società perché l'uomo parlando coordina le attività sociali e fissa anche i propri obiettivi ma bisogna fare una distinzione tra l'uso della parola per dare dei fatti e delle idee oggettive e l'uso della parola per raccontare delle storie c'è proprio una definizione della parola narrazione che si riferisce a storie e narrazioni che sono riempite di significati drammaticità significati emotivi approvazione o disapprovazione e che tende a concentrarsi su cose nuove su cose inusuali per essere interessante evidentemente anche senza dare dei giudizi che abbiano una valenza economico ma devono avere una forma devono essere interessanti insomma per qualche verso e in questo modo le storie narrazioni diventano virali di conseguenza bisogna guardare al passato per cercare di capire di cosa parlassero le persone in corrispondenza certi eventi e parlo non degli esperti ma delle persone comuni e di questo proprio scritto nel mio nel mio libro che è stato pubblicato in inglese in ottobre adesso esce anche in italiano e viene verrà pubblicato anche in tedesco e in altre lingue e l'anno scorso abbiamo scelto questa copertina che è in realtà un diagramma che illustra una curva epidemica di cui vi parlerò tra un attimo potrei parlare anche di economia epidemica o economia ed epidemie poteva essere anche questo un titolo al posto di economia e narrazione ma li faccio di nuovo riferimento a quanto dicevo prima cioè parliamo di un'epidemia di parole si parla sempre di più di questo argomento in tutte le scienze sociali in realtà qui in nero vediamo il numero di occorrenza o meglio la percentuale di articoli scientifici che contengono la parola narrative quindi narrazione storia narrativa vediamo che c'è meno attenzione nel campo della finanza per le narrazioni è una cosa incredibile perché hanno un peso dal grandissimo nella finanza poi arriva all'economia e qui però abbiamo anche motivo per essere un po più speranzosi perché in grigio vediamo quello che è accaduto negli ultimi dieci anni e queste colonne grigie ci mostrano che sempre di più negli ultimi dieci anni in tutti gli ambiti si è parlato di storie e narrazioni perché accade questo perché le persone sempre di più scoprono l'importanza delle narrazioni ma non solo questo anche perché adesso abbiamo la possibilità di fare ricerche in testi digitalizzati io utilizzo per esempio j store che è una versione digitalizzata delle riviste scientifiche è una biblioteca diciamo così digitalizzata j store e alla fonte che ho utilizzato per questa per questa slide nel libro io cerco di concentrarmi sulle sulle idee sbagliate cioè quelle che hanno creato delle fluttuazioni non necessario nella nostra attività i sociologi fanno riferimento ad altri fenomeni quando parlano di narrazione e di storie per noi importa a capire come mai l'economia ogni tanto crolli o abbia delle forti fluttuazioni qui vediamo il pil lordo pro capite negli stati uniti lo vediamo è la curva blu e invece in arancione rosso abbiamo il spesa individuale cioè le spese per consumi individuali reali qui c'è una correlazione anche con la crescita della popolazione è sostanzialmente l'andamento è parallelo e ci sono dei cambiamenti percentuali tutte e due le curve crescono in modo assolutamente costante per tutto il secolo scorso e poi ci sono dei momenti però di depressione di problema di difficoltà economica che vediamo anno hanno un'influenza su questa curva qui siamo arrivati al 2020 quest'anno è insomma vediamo che è successo qualcosa evidentemente di drammatico che ha avuto un'influenza significativa che ha avuto un'influenza forse grande quanto era stata quella della grande depressione noi cerchiamo di prevedere dove si andrà alla luce di questa tendenza non farò questo in questo momento comunque nell'ambito sociologico e delle scienze sociali si valuta per esempio l'impatto qui della guerra la seconda guerra mondiale vediamo che dopo la seconda guerra mondiale c'è stata questa curva un po tutta spezzettate come come se fosse una curva sinusoidale ma ovviamente non lo è chip che ci sono delle fluttuazioni che sono all'interno di questa curva non tutte della stessa entità o della stessa lunghezza potremmo parlare forse di una sequenza di epidemie di su e giù di tychy e avvallamenti e sono appunto le epidemie delle narrazioni che hanno un'influenza sull'andamento di questa curva avete visto prima la curva dell'epidemia sulla copertina del libro ecco ritorniamo su questo argomento e parliamo del dei contatti giornalieri e i tamponi per il covip in italia che è qui rappresentata in realtà appunto sappiamo che tutto è iniziato il cinema in italia è arrivata con forza in marzo e c'è questa curva a forma di gobbi poi c'è stato un avvallamento e qui dove vi sto mostrando la situazione odierna di quella di ieri per la verità non dovete allarmarvi per questa questa curva che sale questo è lo scenario peggiore possibile qualora non si facesse assolutamente niente per contenere il virus è ovviamente non si farà questo e si cerca anche di prevedere se ci possa essere una seconda ondata perché evidentemente è possibile che questo avvenga perché magari cambia qualcosa a livello ambientale oppure ci può essere una mutazione del virus oppure appunto cambia la stagione e si sta avvicinando all'inverno ecco qui non è un ciclo ma è lo stesso andamento lo possiamo trovare anche in ambito economico facciamo questo esempio questo è un esempio che è già stato menzionato la curva di laffer curva di laffer che è stata presentata in un'occasione del genere di fronte a donald rumsfeld segretario della difesa degli stati uniti a quel tempo e questo decenni che era che è stato vicepresidente degli stati uniti dunque e veramente dei vip negli stati uniti e l'affaire che è professore di economia poi c'era un quarto uomo questo tra l'altro è un video che potete vedere su youtube e c'era anche un giornalista che sfortunatamente poi è morto prima di questo video comunque c'è tutta una storia di questo video e a proposito lui ha simulato questo diagramma sul tovagliolo e per qualche ragione questo tovagliolino è diventato poi famosissimo ecco come ha scritto giovani ski di questo libro e nessuno però ricorda che quella cena in realtà non ha avuto alcun significato questo è il diagramma che è stato disegnato su questo famoso tovagliolino e vediamo il gettito fiscale di varie tipi di tasse se si fa una tassazione su 0 allora sì a zero già gettito se si arriva al cento per cento ovviamente anche qui abbiamo un gettito uguale a zero perché nessuno lavorerebbe dunque la curva del gettito in relazione al alle tasse deve essere più o meno come questa ora se abbiamo un certo gettito diciamo mille dollari o mille euro o 1.000 milioni si può scegliere una delle due aliquote a è la di quota più alta e biella di quota più bassa e vedete il punto d'incontro che qui è praticamente accusava il governo i vari governi di scegliere la di cota invece che la dico trabi vedete che proprio come una linea di un gioco e lui ha scritto e ha disegnato questo diagramma su questo fanno sotto tovagliolino che è diventato poi una curva veramente virale eccola qui la curva di laffer vedete è una curva con dei picchi che però non sono altissime a un certo punto va molto veloce poi rallenta e come il cubo di rubik la linea blu non ve l'avevo detto scusate sono un po confuso scusatemi mi sto confondendo allora la blu e la corradi laffer la rossa è la il cubo di rubik ecco vedete c'è una seconda ondata del cubo di rubik scusate ho fatto un po di confusione qua comunque il punto è che il cubo di rubik è rappresentato come una narrativa kubica ne ha scritto anche un libro intitolato il cubo e anche questa storia diventata di rai e ci sono state diverse narrazioni che hanno reso di rami il cubo di rubik mi piace pensare che queste sono idee nuove ma l'idea dell'importanza della narrazione delle storie è molto antica vorrei citare cicerone il senatore romano che ha scritto il libro il decoratore e questa una traduzione che dice che le storie sono fondamentali per l'uomo e la natura forma e produce agli uomini perché diventino dei mimi o dei cantastorie così dice cicerone e ha scritto questa prolusione prima della lotta fra i gladiatori e ha scritto proprio che le persone sono come gladiatori che brandiscono le spade prima della lotta ecco vedete che anche loro erano degli attori talentuosi che creavano delle storie magari guardare dei gladiatori che si ammazzano non è così entusiasmante magari questo no però qui abbiamo sempre un'altra citazione di cicerone che città cioè che parla di simonide e che dice che queste cose si trattengono nella nostra mente quando vengono comunicate attraverso i sensi e che il senso più acuto di tutti è l'occhio ecco il cicerone sottolinea l'importanza della visualizzazione di un'immagine visuale quando si racconta una storia bisogna aggiungere delle immagine vedete ritorniamo al famoso tovagliolo che è un'immagine visiva che viene allegata a questa storia la storia che poi diventa contagiosa diventa virale è anche sempre cicerone dice che quando un oratore parla ad un grande pubblico e naturalmente entusiasta e diventa ancora più eloquente vedete capite che significa proprio capire che certe narrazioni diventano sempre più importanti quando ne si sentono raccontare una volta due volte tre volte beh improvvisamente diventano memorabili e il tasso di contagio delle storie può dipendere anche dalla percezione degli altri keynes nel 36 ha parlato della teoria famosa teoria del concorso di bellezza cioè in un concorso di bellezza è stato offerto a queste persone di indovinare chi avrebbe vinto sulla base di un centinaio di fotografie le persone dovevano appunto indovinare chi avrebbe vinto e se vinceva se si indovinano le sei persone che avrebbero vinto la competizione ecco anche questa storia è diventata una narrazione famosa allora ottobre 19 ottobre 1987 il più grande crollo nella storia di wall street con un crollo del 22 per cento del mercato azionario di new york in un giorno in un solo giorno e i giornali avevano parlato diversi giorni prima di questa possibilità e le persone avevano letto di questo nei giornali sapevano che anche tutti gli altri stavano dicendo queste notizie ecco questa è stata una narrativa che si sapeva essere di molto molto diffusa questo è un testo un diagramma pubblicato sul wall street journal la mattina prima che aprisse i mercati la mattina del 19 ottobre che cosa si fa si confronta la borsa degli anni 80 fino a questa data cioè il 19 ottobre vediamo el hanno confrontato con il mercato azionario degli anni 20 fino al crollo del 29 e vedete che c'è in pratica una previsione implicita con questa immagine visiva che viene presentata la gente proprio la mattina del 19 ottobre a suggerire che tutti hanno pensato che poteva succedere un nuovo 29 ed effettivamente è successo dobbiamo anche ricordare che non c'è solo una narrazione ma c'è una costellazione di narrazioni che si autoalimentano si alimentano vicendevolmente janning brian ha scritto per esempio tutta quella narrazione sulby metalli smoke e si è diffusa in tutto il mondo e ne ha parlato anche il nostro presidente trump e viene discussa così tanto e mi ci chiediamo perché è diventata così importante beh vi posso dire che è una persona che racconta molto bene le storie e lo fa lo fa un giorno lo fa il giorno dopo continua a farlo e vi consiglio anche di leggere uno dei suoi libri e spiega proprio questo e se uno vuole avere successo deve leggere questo libro beh non vorrei consigliare nulla di questa persona però insomma è lì e racconta delle queste storie che sono diventate veramente virani dunque c'è tutta una costellazione di storie di narrazioni che possono essere influenzate da varie componenti e anche le immagini visive sono molto importanti come dicevamo che possono veramente cambiare il contagio e l'epidemia naturalmente viene promossa dal tasso di contagio e vedete qui che un'epidemia viene definita in termini di cio r cioè contagio o rimozione torniamo al mercato azionario questa diapositiva l'ho presa dalla mia del mio discorso per il premio nobel qui abbiamo una curva che rappresenta il mercato dal 1861 fino al 2013 qui vediamo gli anni venti vediamo come crollato nel 29 e in verde il rosso abbiamo i valori successivi dei vari dividendi e vedete che il valore secondo il mercato è molto tranquillo diciamo negli anni venti fino a poi avere questi picchi lo stesso succede in altri paesi del mondo questi sono gli stati uniti la cina all'europa e poi non riesco a leggere veramente cosa ci ha scritto qui comunque ci sono delle similitudini nei vari paesi e questo per due ragioni innanzitutto perché commerciano gli uni con gli altri poi perché raccontiamo tutti e leggiamo tutti le stesse storie questa è una diagramma dei prezzi immobiliari vediamo i blu i prezzi reali di una casa standard e ci colpisce veramente come questa curva si correla poco con la popolazione che i tassi di interesse che hanno una vita da sole indipendente dai prezzi immobiliari questo album come vedete qua piuttosto recente potete leggere il mio libro sulle narrazioni perché ne parlo di questo questo è il programma google en graham sono di m g di google per paga equa salario eco vedete i vari picchi che ci sono stati durante la grande depressione per esempio nel 33 e poi la ricerca è calata ci sono state delle interruzioni durante bella prima guerra mondiale sicuramente e vedete che l'idea dell'equità viene molto ricercata incerti anni ma poi scompare e non si parla invece del salario di mercato che non viene così tanto ricercato e poi si parla anche del movimento sindacale anche questa è una ricerca di edn grammi di google per il termine unione sindacale questa è un'anomalia ma vediamo una curva epidemica anche per l'unione sindacale e che scompare e praticamente dopo l'anno 2000 magari ritornerà chissà adesso vorrei parlare della teoria dell'epidemia dell'epidemia matematica questa è una curva epidemica un altro esempio cinque anni fa da epidemia di ebola in africa che è stata contenuta e fuori dall'africa non ci sono stati casi praticamente ma vedete che aumenta in questa regione della liberia la regione di lotta e di barry e vedete come cresce e vedete che il tasso di contagio è più elevato di quello di guarigione c'è un altro picco e poi le persone cominciano a migliorare e poi leggo la scompare scompaiono i focolai e poi ritornano ancora ecco questo è il modello che è stato elaborato con questa epidemia matematica da me car maker mac e kendrick abbiamo tre componenti ex csi persone suscettibili che non sono immuni e che sta per la percentuale della popolazione che è contagiata e che diffondere la malattia e arresta per la percentuale delle persone che invece si sono rimesse vedete queste proporzioni e vediamo che il parametro c è il cita il tasso di contagio mentre il tasso di guarigioni è costante dunque il dl gt è più alto ma il modello comunque rappresenta la fine dell'epidemia e questa è anche una soluzione per modellare questo tipo di curve vedete lì che arriva a 0 ec 0 28 e r magari è una curva che potrebbe essere applicata anche a covi dal copit 19 vediamo che la curva dell'epidemia è questa linea che ci dà il numero di casi nuovi ogni giorno invece la linea nera sono i contagi effettivi gli infetti e questo appunto sono le due curve epidemiche qui tratteggiata abbiamo la percentuale di popolazione che si che è guarita e naturalmente senza e mitigazione ci sarebbe un aumento dell 80 per cento del dell'effetto si fa si fa conto naturalmente anche sull'effetto demonizzazione di gregge ma non entro nei dettagli tutto questo qui vediamo l'entità dell'epidemia che dipende da chi su air che il numero di riproduzione di base e la velocità dell'epidemia è anche correlata questa 15 su rc indica quante persone sono contagiate e il livello di c ed r è quello che determina che determina la velocità di diffusione dell'epidemia può essere veloce un'epidemia e im protrarsi per giorni o settimane possa essere anche lenta però un'epidemia e durare per un secolo ci possono essere delle epidemie che colpiscono il 90 per cento della popolazione ci sono epidemie che colpiscono il 10 per cento della popolazione quindi questi sono i numeri che entrano in questa equazione in relazione a cr purtroppo per quanto riguarda il covip sono stati fatti tanti sforzi per appiattire questa curva ed è molto difficile quindi l'entità sostanzialmente dell'epidemia dipende dal numero di base di riproduzione di base che ho cercato di spiegarvi si può arrivare al 100 per cento della popolazione se ci si era abbastanza grande come entità questa quello che dicevo prima quello che cerchiamo di fare cioè cerchiamo di appiattirla questa curva queste sono le previsioni per quanto riguarda il covip 19 negli stati uniti ma sono dati che si possono anche applicare da altri luoghi naturalmente in relazione agli interventi di contenimento l'andamento è diverso qui sono tipologie di epidemia ne ho già parlato in realtà prima possibili scenari che si pongono anche per il covip 19 in questo caso specifico secondo il centro per le malattie infettive dell'università del minnesota ci possono essere picchi avvallamenti che continuano a susseguirsi e questo è un possibile scenario e possono essere quasi un ciclo se corriamo questo le narrazioni ma ovviamente l'entità dei picchi e degli avvallamenti può cambiare nel tempo non è prevedibile qui abbiamo altre previsione per i singoli paesi su questa slide le epidemie hanno le loro storie le loro narrazioni c'è una costellazione di narrazione i contagi in ambito medico non sono gli unici che che ci sono pensiamo a questo caso famoso in tutto il mondo ma un caso statunitense esemplificativo della brutalità della polizia nei confronti di una persona in questo caso di george floyd naturalmente non è una cosa che è limitata agli stati uniti e tutti ne parlano nel mondo ma perché tutti ne parlano perché questa è una storia che è stata raccontata è stata raccontata in modo efficace è stata raccontata innanzitutto dai video dei passanti è una storia terribile e le persone anche sui social hanno continuato a parlarne e hanno cliccato sul video per essere informati si vede questa persona che muore appunto perché è soffocata sostanzialmente dal ginocchio di un poliziotto e questa è una cosa che è diventata virale qui abbiamo dei modelli economici che vi sto mostrando e abbiamo gli anagrammi di google per dei modelli famosi c'è quello di slm modello del ciclo economico reale è quello delle generazioni sovrapposte quelle del moltiplicatore acceleratore che sono tutti i modelli che hanno una loro validità ma che forse adesso sono un po meno applicabile ma anche se facciamo ricerche sempre in questi anni e g di google cercando quali siano gli economisti più famosi vediamo che ci sono varie persone e ci sono anche delle persone la cui fama non è andata oltre la loro la loro vita all epidemia diciamo così legata alla loro fama come nel caso di henry george è proprio questa è la natura delle epidemie si basano sul contagio a un certo punto il contagio semplicemente passa quindi di tante persone non parliamo più proprio perché è passato il loro tempo e anche il contagio il correlato a loro qui vediamo una serie di narrative economiche perenni per esempio panico e fiducia frugalità e consumi kospi quel sistema aureo di metabolismo alle macchine che sostituiscono i laboratori in automazione l'intelligenza artificiale i boom e crolli del mercato immobiliare le bolle del mercato azionario boicottaggi speculatori spirale salari fra prezzi e i sindacati cattivi ecco dobbiamo trovare il modo di fare sì che computer possano processare tutti questi dati e che ci dicano e o ci aiutino a capire come queste narrazioni impattano sul sul mercato e sull'economia parliamo dell'idea della fiducia perché la fiducia è una variabile economica molto importante questo fin dal xix secolo quando ci furono momenti di panico finanziario lo vediamo qua in blu questa linea il panico finanziario che ha portato avanti e ha fatto durare questa epidemia questo è il panico del 1873 questo degli 800 93 questo 107 e vedete che sempre ci sono stati questi picchi nella storia poi abbiamo cambiato linguaggio per così dire nel senso che abbiamo cominciato a parlare di fiducia del mercato è questa linea rossa che vi sto mostrando naturalmente durante la depressione c'era un calo di questa fiducia e la fiducia delle imprese enel enel mercato non c'era più fiducia sostanzialmente ma poi si c c'è stata una ripresa effettivamente e in verde abbiamo la fiducia dei consumatori con picchi e avallamenti anche in questo caso tutte queste curve adesso sono in discesa speriamo che riescano a risalire qui vediamo i dati relativi alla grande depressione e quanto si è parlato di grande depressione che era qui in realtà in questo punto del grafico non si usava il termine grande depressione e poi invece se n'è parlato sempre di più si usava un linguaggio diverso adesso si usa l'immagine e il termine grande depressione per fare riferimento ad altre situazioni di pare di pari gravità e parliamo di grande recessione quindi è tutta una narrazione unica che coinvolge anche i mercati si fa sempre riferimento a un possibile crollo come nel 29 c'è un'altra narrazione o storia di cui vorrei parlarvi e poi mi fermo ed è quella del della disoccupazione tecnologica è partita addirittura nel xix secolo quando le persone hanno cominciato aver paura che le macchine sostituissero i lavoratori e in questo caso la paura era correlata all utilizzo dei telai meccanici quindi la perdita del lavoro da parte dei lavoratori tessili e poi anche macchine agricole che sostituivano e braccianti e sempre più altre macchine che sostituivano altre categorie di lavoratori fino alla grande depressione a quel punto si è cominciato a parlare di disoccupazione tecnologica è cambiata la terminologia e c'è stata una grande disoccupazione ovviamente durante la grande depressione e poi di nuovo c'è stato un calo di questa di questa curva dobbiamo trovare nuove parole per descrivere questo fenomeno mutel fenomeno muta anche il linguaggio un altro un'altra idea che è correlata proprio a questa perdita di fiducia di cui vi dicevo prima è l'idea che ci sia disoccupazione involontaria come se esistesse questa disoccupazione involontaria o volontaria meglio se qualcuno nel xix secolo perdeva il lavoro si pensava che fosse colpa della persona che ha perso il lavoro che non era abbastanza bravo si parlava un po di disoccupazione involontaria ma in realtà si pensava che la disoccupazione fosse volontaria nel senso che meritato tra l'altro il termine disoccupazione unemployment e in inglese è stata inventata in inglese attorno al 1890 parlavano invece di inattività ma la parola ai guinness che in inglese vuol dire inattività indica anche l'ozio indica anche il fatto di non fare niente e di essere nullafacenti quindi abbiamo cominciato a parlare sempre di più di disoccupazione come una cosa negativa di cui le persone cadono vittima con la grande depressione e lì allora sì si è parlato di disoccupazione involontaria una cosa che ci che ci preoccupa è che ci spinge ad agire per cercare di stare meglio ovviamente ci sono state tante fluttuazioni lo abbiamo visto nella curva ci sono poi anche altri termini che hanno avuto le loro epidemie robot automazione e intelligenza artificiale e così via anche l'era delle macchine è un altro esempio che avrei potuto fare e negli anni trenta del secolo scorso vedete i robot cominciano a essere citati diciamo così non è che si parlasse tanto ma l'epoca si pensava che il telefono fosse un robot perché per che sostituiva l'operatrice telefonica quindi era un robot anche anche lui ecco anche grandi menti hanno pensato che la tecnologia sostituisce la forza lavoro qui ce lo ricordiamo tutti abbiamo albert einstein che in un'intervista nel 33 disse che la depressione era causata anche dal miglioramento a livello tecnologico che aveva implicato una minore necessità di avere forza lavoro cioè di avere persone che lavorasse e quindi aveva tolto dal circuito economico parte dei lavoratori ed era quindi una causa della depressione ma adesso nessuno parla più della tecnologia come una causa della grande depressione anche se in realtà le persone avevano paura di perdere il posto di lavoro quindi indirettamente c'era questo effetto le persone cioè cominciavano a non spendere più è una cosa tremenda per l'economia adesso noi stiamo diminuendo la nostra spesa per la co vita è una cosa diversa ma parte la stessa narrazione perché c'è un'epidemia e ci può essere per paura di una seconda ondata minore propensione alla spesa con effetti economici negativi qui parlo del futuro dell'economia delle narrazioni perché sicuramente una nuova tecnologia come i social media cambiano le modalità del contagio ci saranno nuovi dati ci sarà disponibilità di nuovi dati grazie alla digitalizzazione sempre più ci si affida al digitale per i testi e anche per i messaggi vocali e questo ha un impatto ci sono poi nuove forme di teorie economiche dobbiamo raccogliere più informazioni abbiamo tanto materiale già però possiamo migliorare anche su questo versante proprio perché il nostro obiettivo deve essere quello di registrare gli avvenimenti storici per poter per poter far riferimento alla storia per capire cosa fare in futuro ecco io a questo punto mi fermerei e lasciare spazio alle eventuali domande e ai commenti se mille per questa lezione meravigliosa ci sono tantissimi spunti che tra l'altro appunto anche questa accenno ai social media in chiusura qui c'è una specie di globalizzazione anche della narrativa che sta avendo luogo e mi chiedo se anche in questa crisi probabilmente alcuni termini e conosceranno hanno già conosciuto un andamento come quello che ci ha mostrato su altri termini penso più il termine contagio la conoscenza del fatto che ci si può contagiare sia aumentata in questo in questo periodo ma qui diamo come al solito spazio alle domande che vengono dal pubblico io ho già due domande ce ne sono tante altre due che mi sono arrivate proprio selezionate sono la prima abbiamo imparato che lasciare che l'economia si autoregoli crea instabilità e caos così sono nati i controlli e gli equilibri gli organismi di regolamentazione e altro ancora i media di oggi rendono la diffusione delle informazioni fuori controllo ci sarà nel prossimo futuro uno scenario in cui verranno imposti simili controlli ed equilibri sulle informazioni questa domanda viene posta da roberto guidarelli mentre la seconda domanda è di manoel mariani e chiede come abbiamo visto durante la crisi del sistema bancario e del xxi secolo o per parlare di un evento più vicino a noi durante la pandemia da cobit 19 e 20 a cui il giorno prima non si dava la minima attenzione il giorno successivo possono causare crisi e recessioni portando alla perdita di milioni di posti di lavoro nel futuro ci sarà la possibilità di evitare questi cigni neri magari vi aggiungo agendo sulla narrativa ecco perché cominciamo a partire con queste due domande nel frattempo ne raccogliamo altre ok beh ho scritto un libro con la regolamentazione con un altro autore che si chiama phishing profumo noi non siamo a favore di un'eccessiva regolamentazione ma il problema dell'economia capitalista secondo noi è che c'è la tendenza a manipolare o a fuorviare e dunque ci devono essere delle agenzie delle autorità che impongono la verità è un problema molto difficile recentemente abbiamo visto per esempio l'abuso dei media dei social per diffondere delle bugie delle false notizie dobbiamo avere una certa forma di regolazione di regolamentazione comunque una domanda davvero molto molto difficile che tipo di regolamentazione ma ma che cosa fanno i social media spesso ci sono dei video che diventano virali sulla base di buji e di falsità comunque una domanda difficile questa c'è un problema problema che è stato sottolineato recentemente da gruppi anti normazione perché c'è una tendenza a aumentare o a parlare troppo di regolamentazione magari le regole del passato ne vengono cancellate vengono semplicemente integrate da altre norme e regolamenti ecco forse qui dovremo lavorarci poi la seconda domanda sui cigni neri beh il cigno nero è una cosa così rara che uno pensa che non ci sarà mai ma poi improvvisamente arriva il cigno nero un grande esempio del cigno nero è la pandemia mondiale come quella del covip non dal 1918 non abbiamo mai visto un cigno nero del genere dunque è facile immaginare che possa succedere beh c'erano gli epidemiologi che ci avvertivano che dovevamo prepararci ma non ne hanno parlato la storia non è diventata virale perché la storia della spagnola del 1918 non è così drammatica così tragica come storia perché quella è la storia qualcuno si ammala va in ospedale e muore è una storia entusiasmante questa no pensiamo a c la guerra la seconda guerra mondiale è molto più entusiasmante fanno i film mentre non ci sono i film sulla spagnola del 18 non vale la pena di farci una storia dunque uno se ne dimentica fino a che ritorna e improvvisamente torna ad essere un argomento dominante come la pandemia di co lead 19 nessuno ci poteva pensare l'anno scorso e adesso per via del suo legame con gli affari correnti beh è diventata una storia contagiosa e sfortunatamente ci sono tante storie contagiose attualmente è proprio perché è un cigno nero uno pensa che sia improbabile a qualcuno dice che il covip è stato avviato da qualcuno che l'ha fatta opposta che ha creato un virus in laboratorio le stesse storie che sono circolate anche durante la spagnola alcuni hanno detto proprio che sono stati i tedeschi alla fine della prima guerra mondiale che hanno diffuso la spagnola e anche se non sono riusciti a proteggere i loro cittadine comunque hanno dato una bella botta l'europa chissà comunque questa era la narrativa del tempo che adesso è stata completamente dimenticata dunque i cigni neri solo un fatto della vita e il mondo improvvisamente cambia di fronte ai nostri occhi in maniera che non avremmo mai potuto immaginare il covip 19 un esempio di questo ancora questa è legata all'informazione cioè se si può fare qualcosa credo nella restrizione delle informazioni per evitare che ci sia un contagio eccessivo di queste idee poi vabbè una domanda che invece mi veniva da porre questi modelli epidemiologici le sayat air e il sir mode sono dei modelli meccanici molto per certi aspetti molto semplici una delle ragioni per cui probabilmente non hanno predetto l'andamento del contagio anche da covit 19 non è soltanto nel fatto che sono state prese delle misure di mitigazione shaun come di restrizioni da parte dei governi ma probabilmente anche perché le persone hanno reagito alla diffusione del 19 adottando dei comportamenti più responsabili mettendo le mascherine evitando di andare in luoghi affollati e così via quindi c'è anche una reazione delle persone che evita che si abbia un andamento come quello che verrebbe predetto semplicemente dai parametri di questo modello ecco mi chiedo se nel caso della narrativa si possa dire qualcosa di simile o se invece nella narrativa l'andamento un po meccanico di questi modelli predice meglio la diffusione delle idee perché è molto difficile contrastarlo e queste idee quando si si si spargono è anche molto più veloce la circolazione delle cattive idee probabilmente di quanto sia la circolazione del contagio quindi gli assi a camme beh i governi naturalmente talvolta intervengono e questo è successo in tante depressioni per esempio per ripristinare la fiducia e stanno molto attenti a non fare nulla che possa disturbare la fiducia questo è un problema il nostro presidente trump cercava di aumentare la fiducia quando ho detto all'inizio del 2020 quando ho detto non preoccupatevi del copit 19 se ne va da solo se ne andrà da solo e i media sono troppo allarmisti ecco aveva delle buone intenzioni nel dirlo suppongo ma lo stesso è successo con la prima guerra quando è arrivata questa spagnola che sembrava contagiare tutti i governi non volevano che venisse diffusa sui giornali non se ne parlava nessuno ne parlava nei giornali quando è cominciata nel 1918 e questo ha peggiorato le epidemie perché naturalmente bisogna spaventare la gente all'inizio di un'epidemia in modo che poi assumma dei comportamenti responsabili dunque il modello a sir è vero ha ragione è un modello che ricerca questi parametri e la costanza di questi parametri e questo che ho mostrato un caso estremo però ci sono tanti modelli tante variazioni del modello sir si possono aggiungere anche delle componenti per esempio per la cic è appunto quello che ci dà la mitigazione comunque il modello sir è un modello che ha quasi cent'anni non dobbiamo aspettarci molto ma il cdc il centro per il controllo delle malattie negli stati uniti sta cercando dei modelli di previsione per il college e ha concluso alla fine che la meta di tutti questi modelli sono basati sul modello sir ci si basa molto su questo modello sir per la previsione dell'epidemia e sembra intuitivo insomma anche come modello comunque come lei diceva il comportamento responsabile importante narrative che influenzano il comportamento irresponsabile non sono sfortunatamente o no fanno parte dall epidemia negli stati uniti c'è stata la narrativa la narrazione che indossare la mascherina fosse una cosa poco da uomini era come uno statement politico molti sostenitori di trump per esempio hanno rifiutato di mettersi la mascherina e questa è una narrativa negativa ovviamente il purtroppo ne avremo tantissime altre nazioni sono arrivate altre ancora valetti ne prendo una ne prendo solo una per poi l'ultima in un momento in cui il singolo a disposizione una vastità senza precedenti di fonti di informazione sembra doversi affidare alla viralità come euristica per orientarsi nella massa di narrative quanto questo atteggiamento apparentemente efficace nell'economia dell'informazione lo mette in pericolo come il singolo può agire con maggiore attenzione nel mondo dell'informazione di oggi questa è una domanda molto impegnativa che di prendiamone solo questa e poi chiudiamo domanda difficile davvero ci potrei parlare per davvero tanto tempo c'è una perdita di fiducia nell'attuale quadro politico e questo lo si vede in tutto il mondo c'è la sensazione che le persone siano diventate più disoneste rispetto al passato e credo che bisogna veramente capire quali sono le componenti che rendono delle notizie virali e un concetto è che un giornale che uno legge da tanto tempo e non ha mai visto una bugia in quel giornale beh allora ha fiducia in quel giornale dove c'è anche una questione che si chiama reputazione che può persistere naturalmente dopo la reputazione una la può perdere e da lì comincia il caos c'è tantissima letteratura sociologica sulla fiducia in un ambiente di fiducia ci sono dei media di cui uno può avere fiducia appunto e questa è una cosa importante ma questa fiducia spesso va persa come controllare questo fenomeno beh non lo so ci sono pubblicazioni famose del passato che però hanno perso un po della loro reputazione credo che dobbiamo evitare di pensare che l'opinione pubblica non sia di per se stessa una entità che merita fiducia dobbiamo capire che le idee sbagliate diventano virali continueranno a diventare virali ea contagiare le persone ci sono tante persone che non sanno attente e ci sono dei report proprio che riguardano lo stato dell'economia e poche persone però leggono questi report ufficiali e traggono le loro informazioni dalla narrazioni virali magari una materia che dovrebbe essere insegnata a scuola in modo che le persone imparino a capire cos'è che è vero e cosa non è vero e sapere di chi si possono fidare o no dobbiamo essere responsabili individualmente e di tanto in tanto magari leggere dei libri degli studi danza della credibilità assolutamente poi il fatto che gli economisti devono prestare più attenzione alla narrativa mi auguro che in futuro troveremo il termine narrative più frequentemente negli studi degli economisti e grazie ancora robert shiller per questa meravigliosa lezione grazie a tutti voi che ci avete seguito ci sono altre domande ha purtroppo tempo a disposizione esaurito speriamo di averla ad una prossima edizione del festival dell'economia qui con noi in presenza a trento e poi di avere in sala le persone che normalmente seguono questa iniziativa grazie ancora buona serata che vai vai fi che so much
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