I potenti al tempo di Giorgia
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I potenti al tempo di Giorgia
Il talk tenutosi al Palazzo Sardagna il 28 maggio, in presenza dello scrittore Luca Bisignani e il giornalista Paolo Madron, ha introdotto in anteprima il libro su Giorgia Meloni. Il Governo Meloni è stato descritto come “douple phase” poichè vede, da una parte, una grande leader e, dall’altra, non pochi ministri in difficoltà per la gestione della situazione politica. È stato messo in luce come gli eccessi di controllo della premier potrebbero non portare ai risultati desiderati.
Allora, buongiorno, buongiorno, benvenuti, benvenuti all'anticipazione di questo libro che uscirà il 30 di maggio, un libro molto atteso, un libro controverso, un libro forse adesso lo chiederemo agli autori anche un po' osteggiato e che segue in realtà il terzo di una serie che gli autori hanno fatto sempre intorno al tema del potere. Stiamo parlando di Luigi Bisignani, scrittore ormai possiamo dire, saggista, editorialista e uomo d'affari noto diciamo a tutti, di Paolo Madron anche lui saggista, giornalista, librettista e direttore di Tag 43. Questo libro ha un po' lo stesso titolo di un altro libro a distanza di nove anni che era I potenti al tempo di Renzi. Allora io domando a Luigi Bisignani come mai a distanza di tanti anni un altro libro su un premiere e come mai per esempio non l'avete fatto con Conte o con Draghi? Perché avete scelto per fare I potenti al tempo di Renzi Meloni? Buonasera a tutti, grazie. Due considerazioni iniziali. La prima io da giornalista ho partecipato a moltissimi congressi di partito, associazioni confindustriali e sindacate e devo ringraziare il sole 24 ore. L'organizzazione di questa manifestazione di questi tre giorni è assolutamente incredibile, non mi è mai capitato di vedere una cosa così ben organizzata e così ben fatta. La seconda considerazione è che mi fa molto piacere essere qui a Trento perché a Trento per me che sono un vecchio andriottiano è la città di De Gasperi. Da De Gasperi è iniziata la ripresa dell'Italia e oggi se noi ci troviamo qui con le alleanze che De Gasperi aveva portato avanti è proprio perché tutto è partito da Trento, per cui questo è un buon auspicio. E arrivando alla tua domanda, io credo che alla fine i nipoti dei nostri nipoti in questi ultimi 150 anni si ricorderanno di tre o quattro persone fondamentali della storia di questo periodo, certamente De Gasperi, certamente Aldo Moro per quello che ha rappresentato per la fine che ha fatto, senza dubbio Berlusconi perché ha cambiato la politica ha cambiato il mondo della televisione e poi certamente anche Giorgia Meloni per adesso solo perché è donna, perché è la prima donna che diventa Primo Ministro e per cui sicuramente lei nel Pantheon dei Grandi degli ultimi 200 anni fra alcune generazioni verrà ricordata. Tornando alla risposta, perché la Meloni? Perché la Meloni è la prima donna poi perché rompe una tradizione incredibile, non solo quella di essere la prima donna presidente del Consiglio, ma anche per aver fondato un piccolo partito ed essere passata dal 2% a quasi il 30%, essere nata vedo il professor Tremonti che come sempre e mi fa molto piacere la sua presenza logicamente perché lo considero uno dei elementi più intelligenti di questo Paese. La Meloni è un fenomeno incredibile perché è una donna che si è fatta totalmente tutta da sola con mille difficoltà, che riesce ad emergere in un mondo chiuso come quello della destra romana e riesce a farlo con una tenacia incredibile e poi con una vita molto molto complicata. Nel libro che è un libro divertente pieno di aneddoti c'è un episodio, lei per un anno dopo un incendio che ha avuto a casa ha dormito in una casetta di 45 metri quadrati, erano in sei con i nonni e il bisnonno e divideva il letto con la sorella, una a capo e una a piedi. Per cui una donna con un coraggio pazzesco, perché non aver fatto un libro su Conte? Perché Conte così come i Cinque Stelle sono stati un fenomeno un po' da baraccone tutto sommato, che nell'Italia di questi anni ha avuto un certo successo ma poi è praticamente finito come è finito. Draghi non aveva bisogno di un libro, Draghi voleva solo andare al Quirinale, non è riuscito ad andarci e perciò ha lasciato perdere. Renzi? Non è stato forse anche lui una meteora? No, noi abbiamo fatto il libro su Renzi, Renzi ha perso una grande occasione perché è arrivato a Palazzo Chigi diciamo da rottamatore, in realtà si è chiuso nel palazzo e poi ha fatto una fine un po' impietosa e noi gliele avevamo anche scritto con Paolo. Noi facciamo i libri quando pensiamo che il personaggio biograffato possa inaugurare un ciclo quindi possa superare quella media, credo che la media dei governi in Italia sia di due anni meno di due anni quindi con Renzi l'avevamo fatto perché pensavamo che oggettivamente un politico che arriva al 42% dei voti con un consenso importante potesse inaugurare un ciclo e lì il ciclo non c'è stato. Con la Meloni abbiamo pensato di essere libero perché la speranza è che vorrei essere più oggettivo, ci sono tutte le prerogative e le condizioni perché possa inaugurare un ciclo. Poi insomma in genere i governi non improvdono mai dall'esterno, improvdono dall'interno e già in questi primi mesi abbiamo passato un paio di occasioni dove la maggioranza ha traballato però in teoria potrebbe essere un Presidente del Consiglio che dura almeno 5 anni. Ecco il libro devo dire che a differenza di molti libri politici è un libro principalmente divertente cioè scorre in forma di domanda e risposta come era l'altro e affronta tanti aspetti della Meloni perché affronta questa vita privata e tutta la sua ascesa, la fondazione del partito, affronta i rapporti con Berlusconi, i rapporti con il potere, i rapporti con i servizi, i rapporti con l'estero, i rapporti con la stampa quindi diciamo un quadro dopo questi mesi di governo abbastanza completo. Eppure ci sono state delle pressioni per non farlo? Sì, ci sono state delle pressioni. Perché? Che cosa temeva? Probabilmente rivelazioni su argomenti, temi che poi ci sono in realtà. Certo che ci sono. Solo che invece che abbiamo ritardato di una settimana mi pare di uscire dal libro perché ovviamente quando ci sono le pressioni gli avvocati, quelli della casa editrice parlo, i nostri che sono molto più attenti a vedere ma niente di quello che avevamo scritto prima dell'intervento di queste pressioni è stato tolto dopo nel senso che abbiamo lasciato tutto quindi c'è stato alla fine il risultato quasi tutto è stato un ritardo di una settimana. Poi ognuno troverà leggendolo magari delle spigolature diciamo di queste parti che non erano più volute. Intanto cominciamo a dire come giudicate questo governo dopo questi primi mesi insomma? Questo governo dopo questi primi mesi è un po' double phase. C'è la Meloni che è sicuramente una fuoriclasse straordinaria perché è una secchiona che studia tutto, perché è imparato a studiare tutto, vuole sempre andare preparata a tutti gli incontri, lo faceva quando andava porta a porta, si chiudeva per due o tre giorni per riuscire a fare bella figura. Lo fa anche oggi quando va nei grandi concessi mondiali dove primeggia perché è donna e brava. Purtroppo il governo così come per adesso non è che stia andando benissimo perché non è riuscita ancora a creare una squadra di governo. Palazzo Chigi è ancora diviso come sempre perché Palazzo Chigi purtroppo è una macchina infernale o la governi o ne vieni in qualche modo la subisci. Molti ministri che dovevano dare una spinta importante in realtà sono ancora ai giri di partenza, ne faccio uno per tutti, il ministro Urso che sicuramente appare tutti i giorni sui giornali ma riesce a incidere poco ed è molto vanitoso. C'è un passaggio del libro che è divertente. In una riunione nel Consiglio Supremo della Difesa, che sapete è il massimo organo per la difesa del paese, si parlava dell'Ucraina. A un certo punto nel silenzio generale, Mattarella non sorrite quasi mai, è sempre molto ocupo preso dal suo ruolo, il ministro Urso ha detto oggi come spesso mi accade e sempre più spesso mi accade ho avuto un'idea molto geniale e da lì perfino Mattarella ha riso. Il libro è condito da tutti questi piccoli aneddoti che logicamente ci hanno raccontato. Abbiamo contato con Paolo circa 92 persone che abbiamo visto e la prima cosa che dicevamo è che l'incontro è totalmente anonimo, tutto quello che ci dite noi lo riportiamo quando verifichiamo che sia vero ma non vi citiamo. Quando dici una cosa del genere soprattutto nel mondo dei fratelli d'Italia, che sono fratelli ma sono anche coltelli tra di loro, si apre un mondo. Come tutte le famiglie. Però voi sottolineate un po' il fatto che Meloni ha grandissimo consenso i ministri un pochino meno e paventate un po' la sostituzione di qualcuno di questi ministri. Quali sono questi ministri che secondo voi verranno sostituiti? Sicuramente Meloni ha un consenso che è superiore al governo, vedono i sondaggi, anche lei mantiene un consenso molto alto. Poi ci sono dei ministri che fanno molta confusione anche perché hanno questo sacro fuoco di apparire, di stare sui social sempre, di rispondere a tutti. Più appari più di ci più corre il rischio di sbagliare. Eppure Meloni funziona anche sui social, spazialmente su TikTok. Lei su TikTok è una Meloni dublefassa, la Meloni di lotta, quella di io sono Giorgia, una mogher, una madre e poi c'è invece la Meloni di governo. Diciamo che la Meloni di governo ha smentito completamente, ha rinegato completamente la Meloni. Questo accade spesso, quando si interpreta un ruolo accade spesso. Torniamo ai ministri, quali secondo voi verranno sostituiti? Il ministro Usso, il ministro Ceriani per i rapporti con il Parlamento che noi definiamo l'unico ministro dei rapporti con il Parlamento che non va mai in Parlamento. La ministra Calderone, la ministra del lavoro che ha fatto un po' di pasticci, confetti di interesse con il marito che presenti una fondazione sul lavoro. Un ministro divertente è il ministro Pichetto Frattini, che è il ministro in un ministero chiave, perché è il vecchio ministero dell'ecologia, che all'inizio dicono guarda che Pichetto non sa neanche distinguere la super dalla diesel, come fa a fare il ministro dell'ecologia. Quale parte della campagna elettorale in qualche modo ha proprio abbandonato nel momento in cui comunque si è trovata a interpretare un ruolo e come tutti ha dovuto cambiare e quale parte invece non riesce a cambiare e dovrebbe perché sennò non riesce ad andare avanti in maniera efficace? Anche se non è politicamente corretto, lei è terrorizzata dai suoi che gli scappano sempre a destra con delle gaff continue dal presidente del Senato a Lollo Brigida, il cui nome di battaglia scoprirete nel libro se lo leggete, è Beautiful perché era un bellissimo ragazzo della periferia romana, a Donzelli, a Del Mastro. Del Mastro e Donzelli sono questi due, Bibi e Bebo, perché vivono addirittura in uno stesso appartamento e due settimane dopo che il governo era nato hanno rubato dei documenti in qualche modo riservatissimi dal ministero di Grazia e Giustizia, ne hanno portati in Parlamento del Mastro su cospito, creando un casino pazzesco, lei poverina si trova costretta ogni volta a sbentire i suoi che ancora conservano quella matrice di estrema destra che lei sente in sé ma non può più in qualche modo portare fuori, perciò ecco lei ha un dibattito interno molto molto, per non parlare di la russa che come non tutti sappiamo è un caro amico tra l'altro, è uno spettacolo fantastico. Poi c'è un po' di ignoranza di base diffusa, questo comporta la produzione di gaffa abbastanza in serie, per esempio una delle più vicine alla Meronica è questa Montarulli, questa deputata piemontese praticamente al di là dell'inciampo che ha avuto sulla spesa dei fondi regionali per comprare cose opinabile. Quando qualcuno ha fatto un'affermazione di un dibattito facendo una specie di elogio di Bud Spencer, credo fosse l'anniversario della morte di Bud Spencer, lei dice ma io preferisco gli attori italiani. Il tema è che la Meloni ha un problema serio, lei pensa, siccome è una grandissima accentratrice, non vorrebbe delegare nulla, pensa di poter fare tutto da sola e questo è un po' un punto di domanda, questo è un po' un incognito sul futuro. Questo aspetto un po' lo sottolineate spesso, questo fatto che studia molto, vuole essere molto sicura di quello che dice, ha una consultazione continua, scrivete con i servizi dell'intelligence, la fate un po' secchiona. Ma giustamente perché quando affida i dossier ai suoi, in genere non sempre ma quasi sempre è un disastro assoluto, io per esempio per questioni di lavoro seguo questa pubblicizzazione della team, lei ancora in campagna elettorale ha detto la rette team deve tornare allo Stato perché lo Stato deve avere la proprietà dell'infrastruttura e ha affidato il dossier ai suoi, naturalmente Urso ancora a ottobre nello scorso sul Corriere, un'intervista che entro dicembre 22, sarebbe stato fatto tutto, finito tutto, adesso c'era poi il suo sottosegretario Butti, poi c'è di mezzo il MEF, insomma siamo a giugno praticamente e la rette team è ancora lì appesa. Ecco ma secondo voi è un po' questo questo episodio perché dite la stessa cosa un po' anche sulle nomine delle partecipate, non c'è che lei voleva controllare tutto e poi alla fine gli sono sorgiti invece vari personi. Non è un monocolore quindi per forza deve venire a pati, probabilmente il suo errore peraltro poi si è subito in qualche modo corretta perché ha saputo vendere quella che è stata di fatto una sconfitta sua sulle nomine perché alcuni manager non li voleva a cominciare da Scaroni all'Enel, da Cattaneo e poi si è subito corretta dicendo no le nomine si fanno siccome siamo una maggioranza bisogna sentire tutti, ma lei era partita un po' come il Marchesa del Grillo la Marchesa del Grillo, sono io gli altri e quindi evidentemente questo ha creato qualche problema. Questo eccesso di controllo secondo voi ma non produce il risultato però da quello che scrivete? Un risultato l'ha ottenuto i due ministri più forti del suo governo che era il ministro della difesa e il ministro dell'economia li ha sbugiardati in maniera clamorosa, entrambi volevano cingolani in fin meccanica e un generale diverso da De Gennaro alla finanza, lei si è impuntata ha messo loro creando un imbarazzo incredibile al governo e di fatto indebolendoli perché se tu sei un primo ministro non puoi indebolire il tuo ministro dell'economia che già poverino per sé è una persona garbatissima si volta sempre dall'altra parte e un ministro forte come Crozetto al quale poi la nascita di Fratelli d'Italia. Questa caratteristica del controllo poi la riportate anche su il capo del disto di Sabetta Belloni, la riportate anche su Mariele Naboschi, le donne le fate un po' secchione ma non sarà che invece studiamo? No beh questo va dato atto alle donne che purtroppo nell'Italia di oggi per emergere devono essere e lo sono in questo caso perché hai citato tre fuori classe 10 volte più bravi degli uomini per cui da questo punto di vista dico che è un punto di merito lei ha questa grandissima capacità certo quando la Belloni la tranquillizza perché quando uno entra a Palazzo Chigi soprattutto se entra per la prima volta viene subito attratto dai questi poteri segreti da tutto il mondo dei servizi di informazione chi ha consuetudine dice tranquillamente lo dico alla romana ma insomma il temprine si capisce che gran parte del mondo dell'informazione sono dei cazzari perché ti portano delle veline ecco lei insicura com'è finisce per seguire tutto quello quel pettigolume che poi a Roma circola incessantemente del quale si fida un errore clamoroso Conte ha fatto lo stesso errore e poi è stato è stato travolto pensava di aver risolto tutti i problemi mettendo a capo del dis un generale che nessuno conosceva che si chiamava vecchione ed è finita da ridere questo povero vecchione era talmente poi in viso al suo stesso apparato che quando entrò dopo una settimana che c'era la nuova sede del dis a piazza d'ante un palazzo pazzesco ristrutturato con delle cifre enorme che hanno aperto sapete quel come si chiamano i dissuasoli per entrare lui ha sbattuto subito lì è finito in ospedale per 15 giorni per quel mondo dei servizi è un po una barzelletta in italia ma nel capitolo che riguarda i servizi parlate anche appunto della riforma dei servizi che vuole fare meloni come la farebbe lei perché la base diciamo così di questa riforma poi appunto ssendo un'esperta del digitale questa cosa mi torna cioè oggi come oggi avere così distinti aisi aisi quindi interni e esteri in un mondo totalmente connesso forse effettivamente non è più adeguato ai tempi e a voi però questa questa riforma non piace perché scrivono domani che tu stai facendo le riforme servizi come la farebbe lei dunque innanzitutto c'è una battuta fantastica a proposito dei generali servizi che faceva andrea ottico il quale io ho collaborato per tanti anni i generali servizi sanno fare una sola guerra quella tra di loro per cui questa già ogni volta che c'è un nuovo generale dei servizi sono quelli sotto che già pensano a prendere il loro posto per cui tre servizi sono sicuramente troppi un servizio che li coordina che il dis è diventata una macchina burocratica pazzesca che crea ancora di più a fare confusione dunque se se fossi io a fatto per fare la riforma dei servizi visto che stiamo giocando su esatto io farei un nucleo molto importante con la difesa degli esteri per quanto riguarda la parte militare e deve essere molto forte ma un nucleo ristretto in pochi paesi poi un gruppo molto molto forte di controllo in Italia e perciò innanzitutto diminuirei il numero e diminuirei anche le spese perché come sapete i servizi hanno spese illimitate basta una firma qualsiasi cifre dicevano sempre che quando c'era un rapimento erano tutti contenti perché partivano cifre aerei e cose senza nessun tipo di controllo perché devono durare un mese quello dei servizi è stato uno dei capitoli più attenzionati ovviamente dagli avvocati perché c'è un passaggio che secondo me creerà qualche insomma qualche problema ci risultava ci risulta che ci siano 400 utenze attenzionate da parte dei servizi tra cui dei giornalisti satto e questo noi lo acceniamo senza scendere nel dettaglio però questo è un tema estremamente questo può può creare a lei qualche problema infatti lei si è subito accertata con la corte d'appello che deve autorizzare una norma postrana che può essere letta in molti modi l'intelligence ha la possibilità di richiedere alle corte d'appello di roma che è competente di poter attenzionare alcune persone per la sicurezza nazionale soprattutto la sicurezza economica cco qual è il confine tra l'autorizzazione e poi l'utilizzazione di queste informative calcolando che i servizi non possono assolutamente né assumere né intercettare avere rapporti con giornalisti e ministri del culto e magistrati la cosa incredibile è che adesso un magistrato che alfredo mantovano che è il sottosegretario alla presidenza che è la persona probabilmente più influente a palazzo chigi coordina lui magistrato i servizi di sicurezza per fare questo è stata cambiata è stata cambiata è stata cambiata la norma perché magistrato era una vecchia norma che c'era prima perché per esempio gianniletta ai tempi di berlusconi era sia sottosegretario alla presidenza che delegata ai servizi poi è stata poi è stata cambiata e adesso la teneva il presidente del consiglio conte per esempio su questa questione qua è cascato perché renzi gli chiedeva in maniera insistente di lasciare la delega ai servizi lui invece che gli piaceva da pazzi tutto il mondo dei servizi così via l'ha tenuta ma renzi poi l'abbastonato e ha fatto il modo che lui andasse via anche perché uno alla fine spera poi il gioco è molto semplice spera che avendo questo rapporto privilegiato con i servizi come ogni presidente del consiglio giusto che abbia si è riempito di dossier di cose che consentono in qualche modo di poter controllare siamo per usare un brutto termine cosa che non avviene cosa avviene che si muove quindi questa cosa da comunque al presidente del consiglio di turno l'idea di un controllo molto forte però lui dice che poi non avviene nella realtà no è molto più credo sia molto più molto spesso voglio dire le cose che escono dai servizi che si vedono sui giornali che rimbatto sui giornali alla fin fine io credo che sia un atteggiamento cioè i servizi sanno bene appunto che il politico di turno interlocutore di turno è molto sensibile e quindi a volte gli dai delle cose che sai benissimo che magari usciranno e fanno faro gioco a te per la tua magari per la per la tua guerra interna perché come diceva Luigi la vera guerra che serviste quella che dei servizi quella che fanno fra di loro no è bellissima la descrizione diciamo così della vita della della premier in questa roma di destra che non viene mai troppo raccontata e il modo in cui lei è riuscita ad emergere in un ambiente che personalmente io conosco bene perché io vengo da un quartiere di periferia e molto di destra quindi diciamo ho idea del tipo di personalità anche che lei ha frequentato e sulle quali è riuscita a imporsi fino a diventare appunto la prima premier donna senza diciamo così scorciatoie di alcun tipo e avendo fatto proprio tutta la militanza dalla strada questa determinazione che però di per sé non è mai stata sufficiente neanche in altre donne nel passato unita a quale caratteristica è riuscita a farne una vincente in questo modo? Il suo primo soprannome era Calimera perché era piccola piccola si presentò prima alla sezione del partito del pd lì guardò l'aria perché lei abitava lì in quella zona della garbatella e c'erano le due sezioni vicine era molto curiosa era molto sconvolta da quello che stava succedendo in Italia in quel periodo con Falcone e Borsellino entrò nella sede del pd non le piacque uscì bussò la porta alla sezione della garbatella della fronte della gioventù era talmente piccola che dallo spioncino neanche la vedevano a bussato è ntrata in un mondo tutto di maschi che l'hanno guardata dall'alto in basso incuriosita e lei poco alla volta in questo mondo che insomma era abbastanza rude perché la destra di quegli anni cioè non è che era uno scherzo lo scontro tra destra e sinistra soprattutto a Roma era uno scontro tragico cioè c'erano morti feriti c'erano ride notturni e lei è riuscita ad imporsi con una forza pazzesca lei era la prima ad entrare e l'ultima ad uscire di notte e lei che ha imparato a scrivere i manifesti e lei che aveva le mani rovinate dalla colla perché andava ad attaccare infatti il gruppo diciamo adesso al potere quelli più vicini a lei si chiamano gli attacchini perché sono quelli che con lei hanno girato la città e una città violentissima la Roma di allora con la paura di essere presi dalla polizia infatti lei quando racconta queste cose dice quello che avevano imparato a fare era stare sempre uniti mai da soli in tre o in quattro ad attaccare i manifesti e poi con lo sguardo guardare dietro perché arrivavano le zecche che erano appunto i compagni oppure la celere che poi ci portava al commissariato ecco in questo ambiente lei così piccola e così tenace è riuscita a diventare una leader straordinaria tant'è che Barelli che è il suo vero padre politico che poi ha rinegato ma comunque è stato più che rinegato o tradito è stato il suo vero padre politico l'ha messa a fare capa degli studenti del liceo e lì andava lei nelle assemblee le assemblee delle scuole erano quasi tutte scuole di sinistra lei entrava con una grinta pazzesca infatti quella grinta che poi le permette quando recentemente è stata la cgl la prima donna che è andata la cgl a parlare e le hanno fatto un po di contestazione lei si è divertita perché dice sempre io mi sono fatta le ossa nelle assemblee che cosa volete voi qui perciò la grandissima forza di entrare in un mondo ostile e duro e di emergere per le sue capacità e per la sua volontà la formazione culturale voi citate due testi in particolare tre anzi uno è il gabbiano una passione per per tolkien come tutti esatto il signore degli anelli e poi il libro innamoramento e amore di alberoni ora alberoni è azzuto quali valori hanno lasciato questi libri secondo te il gabbiano di visto il suo gruppo si chiamava i gabbiani no lei era la gabbianella e quindi il gabbiano la libertà il volo tolkien il bene contro il male la la la come dire le intrighe però alla fine c'è la libertà individuale contro chi c'è tutta una una una diciamo narrazione che loro hanno attivato e andando un po più giù alberoni perché innamoramento innamoramento amore che è stato un libro che ha venduto molto no cioè innamoramento amore era diciamo la la teoria del dell'innamoramento adesso la banalizzò molto di destra che si opponeva a porci con le ali della ravera che era l'amore visto da sinistra e allora che cosa c'entra alberoni lei a un certo punto quando loro hanno cominciato a guardare al nord per cercare di come dire fare arrivare il consenso del partito anche al nord questo partito nel nel nelle elezioni del 2013 ha preso l'1 e 9 per cento no e al nord praticamente non esisteva non c'era alle ultime elezioni siamo alla media nazionale più più in alcune regioni sei punti sopra il piemonte il veneto alberoni che era aveva questo rapporto con berlusconi di lunga data è stato praticamente è stato un po il suo riferimento lei perché è andata ad alberoni alberoni l'ha presentato la sant'anche però lei da piccola mettiamo una cosa che quando uscite innamoramento amore aveva due anni tre anni però poi il libro ha continuato lei e la sorella arianna con cui è molto regata le leggevano brani di questo innamoramento e amore ma diciamo consolatorio quando soffriva di pene d'amore la sorella le leggeva lei e viceversa per cui è rimasto questo rapporto con alberoni che si è mantenuto fino a oggi tant'è che l'unico l'unico salotto della destra l'unico salotto della destra in una una regione di centro-destra ma in una città assolutamente di sinistra cioè la ztl di milano quello quello che noi chiamiamo quello che c'è dentro ai bastioni alle ultime lezioni regionali candidato della del pd maiorino ha dato 10 punti a fontana per dire che a milano milano centro c'è questo in clave ecco e bene nella in clave della milano centro in zona di portati cinesi c'è la casa alberoni che è diventato un salotto dove passano personaggi più variegati da sgarbi a morgan a qualche azzecchi al filodofo azzecchi e lì insomma teorizzano come dire la la conquista la futura conquista secondo me non ce la faranno mai nella futura conquista di una città che nei loro confronti è molto è molto ostica come l'ha vissuto a milano questa avanzata della meloni che appunto è comunque la leader di un partito così romano come abbiamo raccontato la parte di sinistra con una tragedia e la parte berlusconiana perché in questo libro c'è anche la fine dell'era berlusconi è come un attacco clamoroso parliamo un po di questa parte di berlusconi che è molto ampia che all'inizio del libro ed è anche molto divertente perché diciamo disegna bene questa questa leadership completamente diversa dalla sua che è l'unica altra leadership a imporsi dopo quella di berlusconi e allora ci sono un po' raccontati una serie di aneddoti di come berlusconi in qualche modo ha vissuto questa cosa perché c'è da un lato si sentiva dalla parte vincente delle elezioni dall'altra sentiva un po' la sua sconfitti allora ha fatto una serie di tranelli come fa lui no c'è quello del bigliettino se lo vuoi raccontare e ci sono tutta una serie anche di personaggi soprattutto femminili intorno a berlusconi che cercano una mediazione tra diciamo il giusto protagonismo di una figura storica come berlusconi e comunque questa eclatante vittoria di una donna di una donna molto diversa diciamo da come berlusconi descrive spesso le donne molto determinata e che si è imposta in maniera cclatante. Noi abbiamo scritto questo libro mentre berlusconi passava il suo periodo peggiore della vita in ospedale devo premettere che io per berlusconi ho una grandissima ammirazione e un grande affetto per cui tutto quello che noi scriviamo nel libro e che abbiamo visto diciamo così un po dal buco della serratura di arcore un po mi addolora perché è la fine è la fine di un era è la fine di un era con una saga familiare che sembra veramente beautiful con queste donne al suo capezzale che si sono per settimane e per mesi attaccate a quest'uomo cambiando poi radicalmente la gestione del potere di berlusconi perché dal mondo della ronzulli che a sua volta aveva fatto fuori la pascale è arrivata la fascina che a sua volta ha fatto fuori la ronzulli per cui tutto questo è raccontato con tutta una serie di episodi molto divertente e poi c'è il colpo di genio a un certo punto della marina berlusconi e soprattutto di georgia meloni quando si vede sotto attacco da berlusconi voi vi ricorderete che c'era il famoso bigliettino il giorno in cui berlusconi rientrava al senato in cui berlusconi scriveva che la meloni praticamente non era assolutamente in grado di fare il presidente del consiglio perché era irascibile presuntuosa secchiona e una serie di insulti a quel punto la meloni capisce che così non può andare avanti perché il governo sarebbe caduto velocemente c'è un colpo di genio della piccola calimera che grazie al suo compagno andrea giambruno che è un giornalista di media set come voi sapete la mette in collegamento con piersiglio e a sua volta con marina berlusconi e lì si crea un asse fortissimo tra berlusconi tra marina berlusconi e tra georgia meloni che sarà un po la chiave per la sopravvivenza di questo governo e anche per l'assetto probabilmente di media set per cui in tutto questo c'è il solito gioco della magistratura dei processi perché a fronte di questo accordo segreto il quale noi parliamo c'è il fatto che palazzo chigi rinuncia la parte civile nei due processi più spinosi per berlusconi che sono quello di rubi a milano e a bari e perciò berlusconi si salva un po da questa tagliola giudiziaria che lo continua a perseguitare è l'uomo che è stato più perquisito in italia e più diciamo all'attenzione dei giudici e questo è un dato importante perché cambia il potere perché la meloni diventa alleata fortissima di berlusconi e di media set mettendo in un angolo un po salvini c'è una parte che come dire in questa sorta di di come di humane che è arcore il mondo che ruota attorno a arcore le donne che ruotano attorno a arcare abbastanza interessante non uso il termine divertente un po il riguardo è interessante perché in uno dei ricoveri dei purtroppo molti ricoveri che ha avuto berlusconi anche prima di quest'ultimo che è stato il più grave in uno dei ricoveri che ha avuto berlusconi è stato per quando ha toto in coma quando si è risvegliato dal coma c'era la fascina accanto a lui marta fascina che era lì che gli teneva la mano allora berlusconi una delle prime cose che ha detto guardando la fascina le ha detto ti sposo sono suonati tutti i campanelli della via paleoco sta a colonio monsese i figli telefonate e conciliavoli in conti segreti come facciamo adesso perché se entrava nell'asse ereditario vuol dire che metà del patrimonio di berlusconi andava alla moglie allora cosa facciamo cosa non facciamo mica sposare la sposata la ronzulli che era ancora in voga all'epoca prima di finire diciamo un po messa in ombra grazie proprio a queste grazie la ronzulli ha un'idea veramente geniale organizziamo un finto matrimonio e avete visto tutti dalle crone che questo finto matrimonio organizzato a villagermeto in cui berlusconi taglia la torta con questo coltello che agita nell'aria con a fianco con faronieri letta il suo fratello paolo ecco e quindi con il finto matrimonio hanno evitato che lei entri cioè nella sereditaria anche se lui pericolosamente nelle interviste che fa che ha fatto tre o quattro pericolosamente per i figli si continua per i figli continua a chiamarla a chiamarla moglie allora noi ci siamo chiesti nel libro ma considerando che lui ha diciamo il quello che ha avuto insomma il lascito che ha avuto la francesca pascale quando dopo dieci anni è stata in qualche modo no è uscita di scena e subentrata marta la pascala ha preso 20 milioni di euro più una villa diciamo l'uso temporaneo ma piuttosto prolungato di una villa poi avete visto si è sposata con la pola turci adesso vivono in toscana allora abbiamo chiesto abbiamo cercato di capire insomma la fascina che così diciamo attenta dedita berlusconi che non lo lascia un attimo che gli tiene la mano sempre che non si è mossa i quaranta giorni in cui berlusconi è stato al sanofaele non si è mossa dal letto gli teneva la mano è uscita ma se la pascala ha preso 20 milioni quanto prenderà la fascina ecco nel libro ribelliamo ma forse siamo dicendo troppe cose poi non compro più nessun il libro riferiamo che la pascale è titolare di un lascito da 50 milioni di euro ma la cosa anche più divertente secondo me la pagina più divertente parlando di berlusconi è la saga dei cane per cui ognuna di queste fidanzate gli porta dei barboncini per cui lui praticamente vive in un canile ormai non sa più quale sono e ognuna di queste donne che poi va via vorrebbe riportarsi via il cane che gli aveva portato infatti uno dei motivi di grande tristezza della pascala a parte i 20 milioni che credo la consoleranno è quella di non avere di nuovo il famoso dudu che è il capostipite ma di tu ce ne stanno almeno cinque ne abbiamo una serie di barboncini che berlusconi è anche alla base diciamo di della discesa in politica della antagonista del meloni che è appunto elli schlein due donne completamente diverse anche come istrazione perché ci si aspetterebbe dalla sinistra che appunto la schlein avesse fatto una una partenza dal basso come ha fatto la meloni invece studi in svizzera tutto quello che è stato raccontato abitazioni comunque in quartieri di lusso invece la meloni che di destra in realtà ha fatto più gavetta qual è il rapporto tra le due e schlein è vero che è stata utile in qualche modo a meloni al punto tale che pare che l'olo brigida abbia mandato a votare mascherati alle primarie alcuni dei fratelli d'italia noi scriviamo nel libro che se uno non conosce le persone legge semplicemente le biografie in teoria la meloni dovrebbe essere quella di sinistra e la schlein quella di destra cosa sicuramente siccome la meloni è una che ama avere un o una antagonista cioè quando ha un antagonista un antagonista reagisce meglio si muove meglio sicuramente avere la schlein e non invece ericoletta è sicuramente un vantaggio quindi credo che lei da questa diciamo anche immagine della schlein che in qualche modo le va a vorrebbe portarle via anche la supremazia mediatica no perché c'è una donna contro un'altra donna e si sa bene che di scontri tra donne questo anche nel cinema sono appassionanti e io penso che lei in questo come dire sia convinta che non sia un pericolo per quanto raccontate comunque invece un certo feeling affinità con ericoletta una certa complicità noi adombriamo giovani di simpatia e non ci spingiamo oltre anche perché abbiamo abbiamo raccontato nel libro tutti gli amori giovanili della meloni quindi però insomma è un fatto ma questo è stato è stato riportato è stato diciamo osservato anche da tutti i giornali che quando i due intervenivano a qualche a qualche convegno insieme io mi ricordo quello a cernobbio l'ultimo beh non c'era tanto antagonismo anzi c'era nella in quella che si chiama la prossemica dei corpi dei sorrisi della voce c'era una certa come dire possiamo dire complicità una certa un certo feeling tra tra i due che noi facciamo risalire a quanto a quando ericoletta era direttore dell'arel questo centro studi fondato da andrea atta se non sbaglio no e nello stesso palazzo romano dove c'è attualmente ancora la sede dell'arel c'era la sede di ideazione che è una rivista di destra antisignana di domenico menniti anche lui poi morto qualche anno fa e quindi noi noi pensiamo che la diciamo la l'amicizia la feeling la simpatia tra georgia e ricco sia nato sulle scale di palazzo mi ricordo neanche un palazzo romano in centro io vorrei fare una piccola comunicazione servizio se posso che stanno tutti no quando lo accompagnavo la presentazione dei libri mi diceva sempre qui gino mi raccomando non più di 45 minuti che poi la gente ci siamo quasi e io ho controllo abbiamo cinque minuti io sì io ho grande pena per tutto il pubblico qui a destra calcolate che questa è la nostra prima presentazione per cui io e paolo staremo qui tutto il giorno però vedo che voi morite di colpi quindi adesso vi diamo il testimone e vi chiedo se volete fare voi qualche domanda c'è qualcuno che vuole fare domande ecco qui ne vedo parecchia quindi vuol dire che non sono troppo provati da quello dal sole grazie per prima cosa volevo risvolgermi al signore qui davanti a me di cui mi scusi e non ricordo il nome sarà scritto sul libro naturalmente e vorrei dirle uno lei ha definito la russa una persona fantastica e io le dico che la russa invece è uno che vuole ripristinare il saluto romano e questo non piace a tante persone primo secondo una domanda alla giornalista quando la meloni è andata a incontrare la presidente tedesca adesso non mi viene il nome mi scusi a in emilia ha praticamente proibito ai giornalisti della carta stampata e della televisione di fare qualsiasi ripresa e si è portata il suo staff da roma come giudica lei giornalista e spero naturalmente al di sopra delle parti questa cosa guardi io purtroppo non ho seguito l'episodio perché ero in brasilia e per cui lo apprendo adesso ero in amazonia per cui non avevo neanche la connessione ho perso molti passaggi diciamo di questo non le racconto storie è andata così certamente diciamo avere qualcuno che proibisce di far domande ai giornalisti sicuramente non è una cosa che può far piacere alla giornalista chiaramente la reticenza della meloni a rispondere ai giornalisti è nota e non da ieri chi è che stava commentando qualcosa comunque per quanto riguarda la russa quando leggerà il libro vedrà che io la penso abbastanza come lei e dicevo fantastica dal punto di vista perché è una persona simpatica poi il fatto del saluto romano credo che non sia lui ma sia il fratello che si chiama romano la russa che l'hanno preso per cui comunque si è visto anche in televisione comunque signora io sono un un democristiano un antirottiano per cui sono il più lontano possibile dai saluti dai saluti romani e nel libro lei vedrà se lo vorrà acquistare e leggere su questa parte qua noi siamo molto molto critici. C'era un'altra domanda qui intanto grazie sarà perché io poi vivo all'estero ma l'ho trovato molto interessante e stimolante come incontro fino adesso ne ho seguiti diversi il festival più interessante era il padre Benanti che tu hai moderato ieri che ha detto cose molto interessanti sull'intelligenza artificiale ma devo dire che ho trovato molti spunti qui molto interessanti e tra l'altro io vivo nei Stati Uniti dove i servizi segreti sono 16 quindi forse se devi organizzare una distrutturazione lì troverai sicuramente una consulenza che stanno portando anche lì con grande difficoltà. Una curiosità che avevo non l'aveva decidato fino a un certo punto poi l'ha citato Luigi a metà qualcosa di più su Mantovano perché appunto vivendo lontano avendo un amico comune bolognese che me ne parla come una persona noi di mezzo flamato e già niletta e altri invece sento che dicono che sta mettendo le mani sul potere impedisce i ministri di esprimersi diventano intercapedi. Come lo vedete questo personaggio è veramente un personaggio chiave? Assolutamente un personaggio chiave uno di quelli di cui la Meloni si fida di più. Per raccontarvi Mantovano vi dico un episodio che secondo me più rilivelatore di qualsiasi cosa. Tanti anni fa Mantovano è venuto a presentare un mio libro un libro con Paolo che era I Potenti al tempo di Renzi a Santa Maria di Leuca era il 15 agosto al circolo della vela stiamo parlando proprio di un posto di assoluta vacanza. Arriva Mantovano tutto vestito di blu con la moglie del quale era molto affezionata e legata che purtroppo è morta e io vedo che arriva con questo libro con tutti i posti tutto sottolineato e gli dico ma l'ha letto tutto la moglie dice sono tre giorni che legge prende appunti su tutto io sono rimasto sconvolto ecco Mantovano è uno che a Palazzo Chigi legge tutto guarda tutto controlla tutto per cui è diventato all'interno del governo una persona chiave ed è uno dei pochi delle quali la Meloni si confida si appoggia totalmente e Mantovano è un magistrato che ha fatto anche politica è stato sottosegretario all'interno e anche rispetto alla Meloni molte amicizie trasversali due tra tutte Luciano Violante e Gianni Di Gennaro per cui certamente è uno che gli copre anche un mondo che era abbastanza inavvicinabile. Novo comandante generale guardie finanze sapete è il fratello di Gennaro. Noi abbiamo cercato di fare ci sembra di essere riusciti a fare un libro divertente scorrivole nella lettura però ecco non vorrei ci fossero ambiguità nel senso che per noi per me penso anche per Luigi i vari Lolo Brigida del Mastro, Donzelli, Montarulli sono dei fascisti veri sono fascisti veri sono dei fascisti veri. Tutti i ripresenti. La russa c'è il presidente emerito di Banca Intesa-Bazzoli che non si capacita ancora sono passati alcuni mesi che come dire uno che tiene i busti di Mussolini in casa possa essere diventato la seconda catica dello stato quindi su questo vorrei essere estremamente chiaro non è che noi simpatizziamo con quelli che fanno il saluto romano mi pare importante. Ecco c'è anche un capitolo proprio sul rapporto con i media giornalisti quindi magari tu che ripresente quando c'è stato l'episodio a cui si riferisce la signora in Italia essendo giornalista anche tu se puoi rispondere alla signora. Credo che lì ci sia anche un tema diciamo di forma. Le conferenze stampa che ha fatto lei sono state disastrose dal punto di vista mediatico ne ricordo una al palazzo Chigi e una a Cutro assolutamente tragica dopo la tragedia dei morti e quindi tra l'altro lei si è presa anche un capo comunicatore, capo ufficio stamp, portavoce chiamiamolo come voi nel tentativo che è Mario Secchi uno che non fa parte di quella della sua cerchia tant'è che si era candidato con Mario Monti a suo tempo per cercare di avere un rapporto meno diciamo meno confuso con i media quindi questo che sia credo anche il motivo per cui credo che lei si senta ancora a disagio nel nel fare le conferenze stampa ma lo si vede anche mentre parlano continua a ripetere diciamo diciamo fa un po un po fatica detto questo poi dal punto di vista dei principi è ovvio pur essendo sposata con un giornalista pur essendo sì sì la compagna di un giornalista detto questo è ovvio che come dire il rapporto cioè non è che puoi pensare di andare sempre avanti preconfenzionandoti delle immagini adesso in Emilia c'è stato anche lì quell'incidente che è stato rimbalzato da tutti i soci e ha riportato sui giornali che quando lei arriva c'è un personaggio di un alluvionato che tira giù ai finestri e dice quanto brava lei che è qui no come la sinistra poi ovviamente anche l'ingenuità vai prendono il nome di questo personaggio vanno a vedere il profilo facebook ed è pieno di saluti romani sono sono degli ingenui del potere poi a punto di vista ripeto del principio evidentemente ci mancarebbe altro che uno debba rifiutare il rapporto con i giornalisti c'è qualche altra domanda tante c'era lui mi sa che intanto complimenti leggerò sicuramente molta attenzione il libro un'osservazione per vedere se il dottor Bisignani condivide oltre le grandi capacità personali anche la novità della impersonificata in giorgia meloni non crede che anche ci siano altri due elementi di forza che possono creare le basi per un governo a lungo termine come speriamo che sono da un lato il disagio oramai la stanchezza del popolo italiano di essere commissariati sostanzialmente da personaggi che in realtà del almeno non hanno dato l'idea di come dire perseguire molto l'interesse nazionale come dice giorgia e dall'altro ovviamente il fatto che questa destra impersonificata da giorgia meloni somigli molto a quella destra sociale che può occupare spazi politico-sociali occupati storicamente da sinistri sono assolutamente sono assolutamente d'accordo infatti quello che secondo me si può verificare nei prossimi mesi lo vedremo soprattutto il passaggio chiave saranno le elezioni europee perché se la meloni riesce a fare il capolavoro di mettere insieme i conservatori il quale lei è presidente con il partito popolare europeo della meloni sentiremo parlare a lungo e può ssere una vera rivoluzione perché se lei entra nella casa del pp e con i conservatori beh cambia veramente tutto e tra l'altro cambia l'europe perché sarà lei a definire la nuova presidente della commissione europea e insomma dalle carte ecco il guaio l'unico rischio vero per la meloni come noi abbiamo scritto è la meloni stessa cioè se lei regge anche perché c'è tutto un mondo del pd che in rivolta assoluta rispetto alla slain diciamo la parte di guarini e lotti margiotta e poi c'è renzi che è il solito volpone che metterà sicuramente non si sa ne come ne quando una zampata decisiva perché anche con il suo 2 3 per cento piccolissimo che c'ha si vede che riesce a determinare la politica italiana bene io mi spiace per le altre domande che ci sono ma vedo che veramente vi state mettendo tutti di lato i libri sono disponibili gli autori sono disposti sia magari a rispondere all'ombra ad altre domande che a firmarli e quindi concludere qui questo è bene grazie è una coraggiosissima bene allora chiudiamo qui questo nostro incontro arrivederci
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